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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/07/13 in tutte le aree
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Grande, grandissimo evento a Genova! Il giorno lunedì 16 settembre prossimo, a Palazzo Ducale, ci sarà una giornata di studi nel secondo centenario della nascita di Cornelio Desimoni. Dalle 8,30 alle 19 interverranno: Dino Puncuh, Massimo Miglio, Giovanni Assereto, Gian Paolo Romagnani, Stefano Gardini, Alberto Petrucciani, Giuseppe Felloni, Paola Guglielmotti, Giuseppe Sergi, Gian Maria Varanini, Vito Piergiovanni, Michel Balard, Marta Calleri, Monica Baldassarri, Corradino Astengo, Francesco Surdich e Maurizio Tarrini. Non ho parole per la soddisfazione, ricordo che i numismatici genovesi sono tutti “figli” di Desimoni e questo è un evento da non perdere! Grazie alla Società Ligure di Storia Patria e a tutti gli Enti che hanno partecipato.2 punti
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A quanto pare la pancia e le tette causavano problemi alle donne già nel 1919. - Scusate per la pessima battuta, ma era lì su un piatto d'argento... anzi, di nichelio! -2 punti
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La moneta d'argento preferita? mmmh... diciamo che mi piacciono un po' tutte, specie se grandi e pesanti :mellow: Da due anni a questa parte invece, dopo aver conosciuto il significato di queste monete per un popolo, (grazie ad @@apulian) indubbiamente la mia preferita è diventata questa: Ciao, Exergus :)2 punti
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Buon giorno. Questa notte ho dormito male pensando che stamani dovevo postarvi questo .Si tratta di un video da me ideato,eseguito, girato,montato. Mi é costato tanto tempo e lavoro, spero dal profondo del cuore che lo apprezziate. Saluti.1 punto
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Ecco qua una nuova Cassazione fresca fresca, per di più su monete ! Inviterei a leggerla molto attentamente e a commentare, mi sono fatto alcune idee, ma, prima di esporle, vorrei che venissero espressi i commenti da parte di chi se la sente... Buon lavoro ! Enrico1 punto
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Ciao a tutti! sottopongo alla Vostra attenzione l'ultima acquisizione della mia raccolta; pur non essendo mia abitudine sottoporre al forum le monete che acquisto in questo caso ho deciso, visto la peculiarità del pezzo, di mostrare agli amici collezionisti di monete sabaude questo 7,6 soldi di Carlo Emanuele IV datato 1799. Sarò lieto di poter leggere i Vostri qualificati commenti.... Carlo Emanuele IV (1796-1800) 7,6 soldi 1799 Mistura 270/1000 diam. 25 mm - Peso 4,72 g D: CAROLUS ●EMANUEL ● IV●. testa nuda a destra, in basso (data) R: D ●G ●REX ●SARD ●CYP ●ET●IER ●& ●SOL ●7 ●6●. Stemma coronato entro cui bi è l'aquila coronata con ali spiegate e caricata in petto dello scudo sabaudo. Contorno: cordonato in rilievo Zecca di Torino - incisore Amedeo Lavy.1 punto
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Per capire l'importanza della serie delle medaglie degli uomini illustri delle Due Sicilie bisognerebbe dare un'occhiata, oltre che nel testo di D'Auria e nel Bovi (dove sono riportate le lettere di autorizzazione del re), anche al catalogo d'asta Varesi 49 dell'aprile 2007, e precisamente a pagina 98 (cfr. testo seguente): "La serie degli uomini illustri del Regno delle Due Sicilie è considerata universalmente la più bella tra le tante similari che nel XIX secolo furono coniate. Gli incredibili rilievi dei conii, l'accuratezza dell'esecuzione e la bellezza dei soggetti fanno di queste medaglie, tutte realizzate a Napoli, un unicum della medaglistica. La serie qui proposta è completa ed è composta da diciassette esemplari coniati parte nel 1830 e parte nel 1832 e 1834."1 punto
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Ma a te 'sti "perfidi albionici" proprio nun te garbano nemmeno un pochino, vero? Sei l'anti-Rick? E nel tema della discussione principale che c'entra tutto ciò? Illyricum :D1 punto
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Dimenticavo a Genova ci vediamo comunque in autunno :good: ! Mario1 punto
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E' un sesino anonimo di mantova, attribuito a Federico II Gonzaga, del tipo con San Longino e li reliquiario: http://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-FAN/10 Moneta decisamente malmessa ma piuttosto raretta.1 punto
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@@luigi78 i fregi gli inglesi li hanno comprati come hanno comprato kunta kinte accompagnato da certificato di provvenienza1 punto
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Gli inglesi i fregi li comprarono e non li rubarono di notte, caso mai qualcuno non lo ricordasse1 punto
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Terra posticcia,messa apposta per farla sembrare da ritrovamento,prodotto tipico del sud Italia,con una bella variante in mezzo alle zampe dei cavalli che non riesco a capire cosa è.......mah!!!!!!! che delusione1 punto
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Dopo che ti aggiudichi un lotto non succede nulla per una settimana circa, ma anche 10 giorni. Dopo ti inviano una fattura pro forma per mail. Tu paghi con bonifico bancario come indicato. Per pagamenti con carta di credito senti la casa, mi pare che la maggior parte (se non tutte) le accettino, spesso con un sovrappiù di un 2% circa. Aspetti ancora una settimana tipicamente, poi un bel giorno il postino ti suona alla porta1 punto
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dovresti cercare di restringere il campo della foto, in modo da postare una foto più particolareggiata, poi se non fossero girate di 180° sarebbe meglio... solo nei confronti di chi ha già il mal di schiena :)1 punto
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Ciao a tutti la cosa che non ho ben capito, è come si svogle il metodo di pagamento, una volta che uno si è iscritto, ha offerto per un lotto, e lo vince; cosa succede??? come avviene tutto il resto? Scusatemi se chiedo, ma preferisco sapere tutto per bene prima di provare a fare un offerta, e mettermi nei casini :) Grazie delle risposte1 punto
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Scusa, come fai a dismettere qualcosa che non è catalogato e di cui non conosci il valore numismatico e storico che esso accompagna. Prima si censisce e cataloga, operazione preliminare anche per la costituzione di Corpora Nummorum e analisi statistiche, poi si dismette e cede al privato.1 punto
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Si, immagino che dal vivo possa anche arrivare al qFDC...complimenti ancora per la bella aggiunta alla tua collezione di palanconi...;)1 punto
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Nasco come collezionista, da bambino, con monete trovate nei resti, regalate da amici che andavano all’estero, tutt’ora alla domenica e quando ho il tempo mi piace sbirciare nelle ciotole per trovare qualcosa di interessante, la soddisfazione di trovare una moneta “mancante” è impagabile, poi mia figlia salta dalla contentezza :lol: Colleziono assieme assieme a lei, anche il piccolo sta venendo su bene, monete mondiali, tipologica, questa collezione nasce dalle mie vecchie monetine, una parte erano le monetine di mio padre....è una collezione da pochi soldini anche se sono ormai più di 3000 monete che ho regalato ai miei figli, ma ovviamente queste sono tutte quando va bene BB. :) Passai da “ragazzotto” alla repubblica, non ho mai cercato monete in altissima conservazione, però mi è capitato di sostituire delle monete in BB con delle monete in migliore conservazione, ma mai senza badare troppo al FDC. Dopo tanti anni dalla prima moneta messa in collezione, ed un conto rapido dovrebbero essere almeno 23-24 ho deciso di iniziare il Regno, e qua mi sono detto: questa la facciamo nel migliore delle conservazioni, proprio per il fatto che è fattibile per una questione di reperibilità, per il costo delle monete in FDC o quasi, e per il fatto che rispetto a quando ero ragazzino qualche “pio” in più da spendere, fortunatamente ce l’ho. Ho avuto il tempo di informarmi, di guardare e valutare, di leggere e studiare il periodo storico, di leggere tante discussioni sul forum (e ringrazio tutti) e dopo tanto argomentare ho deciso di impostare la collezione in alta conservazione. Ho riportato la mia esperienza e sostengo ancora che preferisco acquistare una moneta sola ma in FDC. Purtroppo le mie finanze mi permettono di dovere fare delle scelte, suppongo come per tanti, e non mi vergogno nel dire che devo fare sacrifici per acquistare anche una sola moneta…. e se necessario aspettare anche un anno. Secondo me è solo una questione di testa, quanto riesco a resistere senza acquistare una moneta? A volte, vi confesso che se ne fa una necessita/virtù, non solo per una questione economica, una volta internet non c’era, se eri fortunato e vivevi in città magari 2-3 numismatici c’erano e avevi la possibilità di “svogliarti” ma se come me abitavi in provincia, le possibilità di acquistare una moneta mancante non era poi così facile e di conseguenza un po’ ti abituavi a non acquistare monete tutti i mesi…. vi assicuro che non si muore :lol: Se devo consigliare un amico, che mi chiede, inerente al Regno e a Vittorio Em. III se acquistare una moneta in MB ma R3 o una FDC ma C, la prossima volta gli dico FDC se te lo puoi permettere. :P1 punto
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ciao, guardate questo: http://www.roth37.it/COINS/Silphium/monetazione.html ..... Riguardo al dritto, il Roth parla di una gazzella che in realtà è molto simile alla foto postata ma il rovescio presenta delle differenze in quanto il silphium non ha foglie così unite come nella foto sopra... Forse una variante di conio delle monete cirenaiche citate da corzanopietro e karnescim ??1 punto
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Ciao Lay11. Naturalmente comprendo il senso del Tuo sfogo però, poichè Tu stesso scrivi: "poi, dato che purtroppo ho una innata passione per il pensiero democratico...." mi permetto di ricordarTi che le Leggi che la nostra società applica, sia contro i drogati che per gli stupri che in occasione degli incidenti stradale, che per la ricettazione di monete....ecc...sono proprio quelle che scaturiscono dal "pensiero democratico" di cui hai un'innata passione.... :pleasantry: Quindi, francamente....non ho ben capito contro chi te la stia prendendo..... :crazy: Saluti. :hi: Michele1 punto
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La seguivo pure io per pura curiosità...credo che la conservazione sia superiore alllo spl, ben piu vicina al fdc.. complimenti per la nuova entrata in collezione, dal vivo deve essere uno spettacolo:)1 punto
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Caro Pietro ecco il mio studio del 2007: Il tipo di Rhegion in bronzo leone/poppa di nave stilizzata ed ornata con aplustre: pubblicazione di un inedito: Il tipo monetale qui considerato presenta al diritto la maschera del leone in un cerchio di perline, al rovescio una corona di ulivo all'interno della quale è raffigurata una poppa stilizzata di nave ornata con aplustre e rivolta a destra, sopra di essa le iniziali dell'etnico: RH. La particolare importanza, per lo studio della monetazione reggina, di tale tipo monetale, deriva dall' estrema rarità del conio di rovescio -poppa di nave con aplustre in corona di ulivo-, lo stesso conio di diritto, invece, è già abbastanza noto, in quanto compare in numerose monete coeve a tale esemplare. Dell'emissione di tale serie, abbiamo notizia già dal secolo decimonono, ma ad oggi, tranne questo mio non abbiamo altri studi su di essa che la rappresentino fotograficamente e nel contempo la descrivano numismaticamente. L. Sambon, nel suo libro Recherches sur les Monnaies de la Presqu'ile Italique -Napoli 1870, a p. 353 al n. 38 ne dà la seguente descrizione: Tète de lion vue de face. R: Proue de navire dans une couronne. Au-dessus, PH (Carelli) peso 0,92 g. Il Sambon riporta due imprecisioni: una importante nella trascrizione della legenda (PH anzichè RH), l'altra poco rilevante: che la legenda si trovi sotto e non sopra la poppa della nave. Successivamente Sambon corregge la posizione dell’etnico RH indicandolo sopra la prua (in realtà è sito sopra la poppa cioè la parte posteriore dell’imbarcazione, e non indica più come riferimento il Carelli) pag. 218 n. 41de le Recherches sur les anciennes monnaies. Menzionata ancora da M. Caccamo Caltabiano (La monetazione Bronzea di Reggio nel V secolo a.C.- Cronache di Archeologia -Università di Catania n. 18-1979, pag.174) E' da notare che al momento della pubblicazione di tale studio, (1979), non erano disponibili delle immagini fotografiche di tale moneta, pertanto la notazione del Sambon della legenda PH induce la studiosa a flettere in basso (cioè ad assegnare una datazione più recente) la sua sistemazione cronologica che viene così affiancata al tipo in bronzo "testa di Apollo a chiome corte/H dentro cerchio in corona di alloro", ecco la sua descrizione: "Quanto alla serie 2, rarissima, riteniamo con non poche incertezze, che possa appartenere alla fase A (cioè al 418-416 a.C.) per certe analogie che essa presenta con la serie degli hemilitra. Entrambe le emissioni sono infatti molto rare e hanno in comune al R/ la corona che circonda il tipo principale." La differenza nella trascrizione della legenda del rovescio è sostanziale per la datazione della moneta, poichè il riferimento cronologico delle serie di bronzo della zecca reggina è relativo alle contemporanee emissioni in argento, per le quali, al momento, la cronologia è meglio conosciuta essendo noi in possesso di studi particolari sulla combinazione della successione dei coni. Con la pubblicazione dello studio di H. Herzfelder "Les Monnaies d'Argent de Rhegion frappées entre 461 et le milieu du IVme siécle AV: J. -C", Parigi, 1957, la cronologia delle emissioni delle serie argentee è saldamente fissata, in tale studio vengono indicate due date fondamentali per le emissioni reggine, il 461 a.C., data storica per la magna grecia, di profondo rivolgimento del sistema politico tra Rhegion e la vicina Messana, corrispondente, secondo quando ci proviene dalle fonti storiche e comunente accettata dagli studiosi, all'espulsione dei figli di Anassila (Diodoro, libro XI, 76.5), ed il 351 a. C., quando Reggio venne liberata dalla dominazione siracusana (Diodoro, libro XVI, 45). C'è da dire che la data del 461 a.C. viene fatta coincidere dallo stesso Herzfelder quale terminus post quem per l'inaugurazione di nuove serie monetali in argento, dove come nominale maggiore troviamo il tipo Leone/R divinità assisa, tale affermazione accettata tutt'oggi dal maggior numero di studiosi venne fortemente messa in discussione da C.M. Kraay, (Atti I Convegno del Centro Int. Studi Numism., Napoli -suppl. AIIN Roma, 1969). Se la querelle tra il Kraay e l'Herzfelder si dovesse risolvere a favore del primo allora l'intera cronologia fino ad oggi avallata verrebbe mutata; sono in corso, da parte di chi scrive, degli studi di futura pubblicazione inerenti la cronologia delle emissioni reggine basata sul raffronto tra le serie in argento e quelle in bronzo, dai risultati di tale studio potranno emergere dati e conclusioni di sicuro interesse. Ancora ci proviene da H. Rutter (Historia Numorum Italy, pag 190 n. 2523) una ulteriore menzione della moneta, lo studioso si limita solo a citarne l'esistenza collocandola nel periodo compreso tra il 425 ed il 410 a. C, riporta però errato il peso della stessa (1 g) -si confronti al proposito l'effettiva descrizione per la vendita di Italo Vecchi: (I. Vecchi LTD, Nvmmorvm Avctiones 6, Londra giugno 1997, pag. 8 n. 160 "Rhegium, c. 435. AE 0.90g"). Gli esemplari a cui si fa riferimento in questo scritto, (e finora gli unici apparsi al pubblico), sono due, quello già menzionato dal Rutter, (cfr. cit. vendita I.Vecchi del 6/97 tav. 7, n. 160) ed un secondo esemplare del peso di g.0,96, (cfr. Numismatica Ars Classica, vendita P 5/2005, Zurigo, pag. 18, n. 1121). Entrambi gli esemplari, come si è già detto prima, presentano al diritto la maschera del leone frontale contornata da un cerchio di perline, per il diritto di tale serie è stato apparentemente utilizzato lo stesso conio di altre frazioni coeve ènee, del tipo maschera di leone in cerchio di perline/R: lettere RE in mezzo alle quali vi è un disco contente un globetto il tutto dentro un cerchio di perline, ricordiamo di tale serie omologa i seguenti esemplari: a), Collezione Virzì tav. XII n. 391 (Sammlung Tom Virzi, Fotographien von 77 tfn); b), Sylloge Nummorum Munchen - Bruttium tav. 51 n. 1596; c), Museo Reggio inv. n.; d), Museo Reggio inv. n. e), Museo Reggio inv. n.; f), Museo Reggio inv. n; e), Museo Reggio, coll. Capialbi, inv. n.; f), Messina coll. priv. n; g), Messina coll. priv. n; h), Vendita: F. R. Kunker, Osnabruck 9/2005 pag. 17 n. 67. Se sono discordanti le ipotesi fin qui formulate dagli studiosi, sulla cronologia assoluta, sulla tariffazione della serie omologa qui considerata non vi sono dubbi, il globetto al rovescio indica chiaramente, nell'abitudine invalsa per la nostra zecca, l'unità; quindi in questo caso siamo in presenza di un'oncia. Il tondello si presenta sufficientemente sottile, dai bordi arrotondati con una irregolarità che denota la sua tecnica di produzione, e tagliato con le cesoie. La maschera del leone araldico di entrambe le serie presenta alcune corrispondenze tipologiche con le serie d'argento, la capigliatura è divisa da una scriminatura centrale, in ciocche orizzontali disposte ad onde a degradare: quattro file poi tre poi due poi una, sopra di essa, quasi evanescente una corona di peli, le orecchie appaiono appuntite, il loro profilo superiore è quasi lineare, quello inferiore piuttosto incurvato, un ciuffo di peli parte dalle gote accompagnado il profilo inferiore delle orecchie, il naso è di forma conica con la punta leggermente ingrossata, le guancie paffute e di larghezza leggermente inferiore alla fronte, la quale è divisa da una depressione verticale, gli occhi incavati nelle orbite guardano in basso. Il rovescio della nostra serie è invece totalmente nuovo, compreso in una corona di foglie di ulivo intrecciata due volte in basso, sui rami 8 coppie di foglie, un pò spostata in alto a sinistra per dare spazio all'aplustre la destrorsa legenda: RH; domina il disegno una poppa stilizzata di nave sormontata dall'aphlaston un ornamento a pennacchio, l'aplustre dei romani. Non vi è dubbio che l'unico incrocio possibile per la legenda ed il tipo, volendo fare riferimento al catalogo di Herzfelder, è il terzo gruppo nella parte seconda. cronologicamente lo studioso colloca tale serie tra il 425 ed il 420 a.C. L'aplustre, è il simbolo della vittoria o della supremazia navale (A. Baldwin Brett, The Aphlaston, symbol of naval victory or supremacy on Greek and Roman coins, Int. Numismatic Congress, 1936 (1938), pp 23 ss.) . In caso di vittoria l'aphlaston veniva staccato dalla nave nemica e veniva deposto come trofeo in un santuario. Numerosi sono gli esempi in cui l'aphlaston viene utilizzato come simbolo di vittoria e supremazia nelle monete siceliote, prima fra tutte è da ricordare la monetazione di Lipara, zecca con la quale vi è una sorprendente affinità stilistica, per la nostra moneta. R.Calciati, nel suo Corpus Nummorum Siculorum (vol. 1 pag. 11) nel catalogare tali emissioni siceliote, riprende la tesi del Manganaro (A. Manganaro, Una vittoria navale dei Liparaioi sui Tyrrhenoi e l'inizio della monetazione bronzea a Lipara, in Suppl. AIIN-Convegno VI del C. I. S. N., Napoli 1977, l'inizio della monetazione di bronzo in Sicilia e Magna Grecia, p. 91 e ss.). In monete della vicina Himera o di Siracusa l'aphlaston è sorretto da una Nike, e se come afferma il Manganaro esso deve essere considerato simbolo "parlante" di vittoria e supremazia navale, altrettanto per Rhegion può valere il ragionamento. Consideriamo la legenda del rovescio RH, i caratteri sono di transizione tra la scrittura arcaica delle prime coniazioni dove la lettera rho si presentava quasi sempre col trattino, accompagnata dalla epsilon (E), nella nostra serie, per la prima volta nel bronzo reggino, ed è questa la novità si accompagna alla nuova eta (H), (si conosce soltanto un'altra rarissima serie in bronzo di Rhegion che presenta la medesima legenda RH, si tratta di una moneta del tipo maschera di leone/ R: RH in foglie di ulivo con una bacca, del valore anch'essa di un'oncia (cfr. vendita on line nel sito CNG, n. 734094). Potremmo pertanto concludere che cronologicamente la nostra serie possa essere del periodo compreso tra il 427/425a.C., legata probabilmente alla celebrazione del successo dei Reggini ottenuto in alleanza con gli Ateniesi tra il 427/426 a.C. nella conquista di Mylae, che precedette la capitolazione di Messana (Tucidide, libro III, 88, 90, 99, 103). O ancora del loro successo navale nello Stretto che mandò a vuoto il progetto dei Locresi di assediare Reggio per via di mare e di terra costrigendoli anzi a ritirarsi dal territorio di Rhegion (Tucidide, libro IV 24; 25). Reggio Calabria, 26 luglio 2007 - copyright siculogreco - riproduzione anche parziale vietata.1 punto
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Caro Pietro, l'asta NAC è la "P" del 12/5/2005 l'asta P (non so se hai qualche catalogo delle aste numismatica ars classica contarssegnato da una lettera anzichè da un numero) è un'asta minore (infatti con le lettere sono stati messi all'asta lotti di minore valore, non minore importanza numismatica come si evince da questa rara monetina); i cataloghi delle aste più pregiate di NAC sono invece indicate da numeri. Tale esemplare estremamente raro, per la cronaca, era appartenuto ad un noto collezionista un certo Athos Moretti conosciuto anche per aver posseduto la collezione numismatica esposta per vari anni all'Antique Museum Basel; e poi venduta per gli eredi dalla stessa NAC. La moneta come ho già detto era nota e riportata in vari cataloghi dei secoli scorsi tra cui le ricerche sulle monete antiche del Sambon a pag. 218 al n. 41; Indicata come un calco, probabilmente un'oncia. L'etnico è senza dubbio come si evince bene dall'esemplare ex coll. Moretti "RH" rho-eta la moneta è stata coniata molto probabilmente per commemorare un evento, per un breve periodo, e pertanto si è utilizzato per il conio di diritto quello già usato per una meno rara monetina, simile in peso e metallo. Per quanto riguarda la vendita di Italo Vecchi è la seguente: (I. Vecchi LTD, Nvmmorvm Avctiones 6, Londra giugno 1997, pag. 8 n. 160 "Rhegium, c. 435. AE 0.90g"). Non vorrei sbagliarmi ma mi pare di aver visto in vendita in qualche asta recente qualche esemplare simile. Per quanto riguarda l'articolo di cui ti parlavo che fa parte del mio archivio personale, ed è a tutt'oggi inedito sebbene lo abbia scritto a luglio del 2007, cercherò di pubblicarlo in un prossimo post, magari sintetizzato, così potranno fruirne anche gli altri utenti del forum interessati a tale tipologia. Cari saluti siculogreco1 punto
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Si informa la gentile clientela che nel corso del corrente anno gli ordini potranno subire dei ritardi nella spedizione. Quello riportato sopra è il messaggio inserito nei moduli d'ordine che ho ricevuto ieri per le novità filateliche. Credo che la vicenda della Sede Vacante abbia creato qualche problema e ritardo nelle spedizioni. Non prendetevela quindi più di tanto, pazientiamo e sicuramente tutto arriverà, anche se con ritardo.1 punto
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"Un inedito pavone da 8 bolognini"di G.Esposito Non vedo l'ora di leggerlo perché ho avuto la fortuna di vedere dal vivo la moneta che è parecchio interessante.1 punto
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Non è rara, ma costa. Caratteristica comune a molti talleri tedeschi del XVII secolo...1 punto
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Grazie per aver postato le discussioni precedenti, mi sono letto un po' di messaggi e ho visto che molti non erano a conoscenza di questi gettoni. Io ne sono venuto a conoscenza tramite il catalogo ALFA EDIZIONI delle monete italiane e regioni, edizione del 2000. L'alfa è uno dei cataloghi meno considerati dai numismatici, e in effetti non hanno tutti i torti. Solo che questa volta è stato utile! A quanto ho reperito nel catalogo, i comuni che hanno emesso gettoni sono stati: Fiesole-Pontassieve (FI) - 50 cent e 1 euro datati 1997 Miglianico (CH) - 1 euro 1999 Montesilvano (PE) - 1 euro 1999 Sassello (SV) - 10, 20, 50 cent, 1 e 2 euro datati tutti 1999 Settimo Torinese (TO) - 5, 10, 20, 50 cent, 1 e 2 euro 1999 Como - 1 e 2 euro 1999 Laino Intelvi (CO) - 50 cent e 1 euro 1999 Non sono sicuro che questi siano gli unici comuni, se qualcuno ne conosce altri si faccia avanti!!!:-) Ciao, per caso avevo mezz'ora di tempo e ho visto questa discussione. Io possiedo tutta la collezione completa dei Precursori Euro che sono stati fatti in Italia, però solo quella che viene ufficializzata nel catalogo del 2003 di cui posto la foto. si vede? Possiedo tutta la collezione "normale" con anche i biglietti o buoni cartacei e anche qualche pezzo in argento raro. Tra quelle più rare in assoluto vien da San Raffaele Cimena (Torino), hanno fatto solo 50 pezzi in argento per i novelli sposi nel 1998. Hanno fatto un altro catalogo 2004/2005 e hanno aggiunto altri precursori di Ditte o associazioni; ma quello diciamo valido è del 2003. Il catalogo 2004/2005 l'ho acquistato a Milano al mercatino di Via Armorari.1 punto
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