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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/12/13 in tutte le aree

  1. Invogliato dal magnifico esemplare di Veridio, posto anch'io un testone di Inncenzo XI, non regge il confronto per rarità e bellezza ma ... come si dice ... "ha il suo perchè". Il perchè è la ricerca che ho fatto per trovarne la provenienza. Soprattutto se non le acquisto in asta come in questo caso e per di più su un'isola dalla storia tanto affascinante che stregò anche il "pittore maledetto". D'abitudine tutte le monete papali che acquisto le vado a cercare nelle raccolte che dal mio punto di vista sono fondamentali per la monetazione pontificia. Sono una quindicina di cataloghi in tutto: Dollezione Dolivo MuM, le collezioni Santamaria e Muntoni vendute dalla Montenapoleone, Collezione Signorelli, Collezione Ruchat, Collezione Cappelli (Bank Leu), Collezione Silva (NAC) e altra vendita NAC di monete papali, Varesi Alma Roma, e Varesi Pontificia, Nomisma Pontifice e Christie's collezione Ing. Calcagni di Monete pontificie a Milano, infine Asta Ratto 1962 e Kunst und Muenzen 1980. Ce ne sono altre importanti di Nomisma, Finarte etc. etc. e di prima della guerra, ma per una ragione o per l'altra le consulto di meno. In altre parole per me trovare monete con questa provenienza è farmi un regalo, sono più contento di un bimbo che si mangia un budino al cioccolato. Spulciando e rispulciando i vari cataloghi ho trovato la moneta, il testone Stato Pontificio 240 Innocenzo XI (Benedetto Odescalchi di Como) 1676-1689 Testone 1685 anno IX Roma Argento gr. 9,139 31,70 D/ • INNOCEN•XI• - •PONT•MAX•A N•IX • (l'interpunzone a triscele) stemma oblungo, sormontato da chiavi decussate con cordoni circolari, e triregno. Rv: MELIVS / EST•DARE / QVAM / ACCIPERE / 1685 tra due rami di lauro con bacche. Contorno liscio ↑ Conservazione: quasi splendido Rarità: variante rara di moneta comune. Riferimento: Muntoni 091, CNI 097 ex Asta Kunst und Muenzen XXI 1980 Lugano, n. 551 Ho prontamente messo il segnalibro sul catalogo d'asta per il mio piccolo trofeo numismatico.
    4 punti
  2. Di questo denario, Cr. 234/1, esistono molti conii, che Crawford quantifica approssimativamente essere 80 per il diritto e 100 per il rovescio. Poi il Crawford specifica che "some pieces of this issue are of crude style, but they should not be regarded as forming a separate group (contra Sydenham)". Infatti quest'ultimo aveva ipotizzato che potesse essere stata attiva una zecca periferica, per spiegare l'esistenza di esemplari con stile più scadente. In realtà, come giustamente evidenziato da Licinio Lucullo, a quel tempo tutta la produzione dei denari era ormai tutta concentrata a Roma. Secondo il Crawford l'emissione deve essere datata al 137 a.C., ipotizzando che il monetiere, Ti. Veturius doveva essere forse il figlio di T. Veturius Gracchi f. Sempronianus, che fu augure nel 174 a.C. Il pretesto per tale emissione sarebbe la guerra numantina e il monetario si sarebbe ispirato al famoso "Oro del giuramento", a sua volta ispirato al famoso foedus Caudinum. Sinceramente questa interpretazione del Crawford non mi ha mai convinto e mi sembra molto strano che il monetario abbia voluto ricordare episodi poco onorevoli della storia romana. Una interessante ipotesi alternativa è stata da poco presentata dal prf. Coarelli nel suo recente libro "Argentum Signatum", al quale rimando per una lettura più attenta. Secondo questo autore, riprendendo una vecchia intuizione di H. Mattingly, l'emissione deve essere un poco più tardiva, intorno al 125 a.C., l'anno della famosa rivolta di Fregellae, poi drammaticamente stroncata dai Romani. Questa rivolta fu la conseguenza del fallimento della politica graccana portata avanti da Fulvio Flacco al fine di concedere la cittadinanza italiana a tutti gli Italici. Si sa che la famiglia Veturia era strettamente imparentata con i Semproni Gracchi e quindi forse questo monetario era un partigiano del partito graccano e l'emissione doveva essere una sorta di propaganda a favore della legge di Flacco, mostrando un foedus tra Romani e Italici. Un ulteriore elemento a favore della datazione al 125 è dato dal fatto che cadrebbe esattamente 100 anni dopo l'emissione dell'Oro del Giuramento, che fu resa possibile grazie alla conquista della Gallia Cisalpina, comprese le miniere d'oro di Victimulae, nell'area della Bessa (presso Biella) e quindi in Piemonte, a spese dei Galli Boi, nel 225 a.C. E' interessante osservare che uno dei grandi protagonisti della guerra contro i Boi fu Lucius Veturius Philo, console suffectus nel 220, quindi un antenato del presente monetario. Quasi sicuramente i Romani sfruttarono l'oro delle miniere di Victimulae, anche per coniare in un breve lasso di tempo questo "Oro del Giuramento", almeno dal 220 al 218, quando il Piemonte cadde in mano di Annibale, dopo la sua traversata delle Alpi. Purtroppo l'annalistica di Tito Livio che copriva quegli anni è andata perduta e di conseguenza non abbiamo sufficienti informazioni storiche, ma sicuramente l'impatto emotivo della guerra contro i Galli Boi fu assai sentito dalla popolazione romana, ancora memore della tragica discesa dei Galli di Brenno di un secolo prima, e Roma potè contare su una allenza (foedus) con gli Italici contro il comune nemico. L'episodio di Fregellae e un possibile ruolo del monetario Veturius nel partito graccano, notoramente favorevole agli Italici può spiegare come mai nella monetazione dei ribelli italici durante la Guerra Sociale nel 91-87 a.C. si diede ampio spazio sulle proprie monete a una tipologia che ampiamente si riferisce proprio a questo denario romano..... Comunque è più opportuno rimandare al lavoro di Coarelli per meditare su queste emissioni.
    4 punti
  3. Questa medaglia, pur con tutti i suoi limiti di conservazione con evidente riempimento di ben due fori, è sempre stata una delle mie “prede” più ricercate, in questi ultimi dieci anni ne ho viste passare in asta una quarantina di esemplari alcuni a prezzi “eccessivi”, secondo me, e alcuni sui quali la mia offerta non è stata sufficiente. Finalmente l’ho presa a prezzo modico, pur con tutti i suoi limiti di conservazione con evidente riempimento di ben due fori e una frattura, ed è stata ugualmente una soddisfazione. Questa medaglia, mentre me la rigiravo tra le mani, mi ha detto un sacco di cose che vi voglio raccontare: Il suo autore è Leone Leoni, grande scultore e intagliatore che nel 1536 lasciò avventurosamente il suo posto alla zecca di Ferrara con l’accusa di aver coniato monete false, nel 1538, a seguito dell’arresto di Benvenuto Cellini (che lo accusò di aver tentato di avvelenarlo durante la prigionia) fu nominato incisore presso la zecca pontificia e anche lì, nel 1540, fu accusato di aver ferito, brutalmente per motivi d’interesse, un gioielliere papale e fu condannato all’amputazione della mano destra, questa terribile pena fu commutata, per l’intercessione di alcuni cardinali, in un periodo di lavoro forzato sulle "galere". Pena non meno dura in quanto pochi tornarono vivi da quella particolare detenzione sul mare per stenti, fatica, malattie o battaglie. Fu quindi Andrea Doria (su richiesta di Carlo V, protettore del Leoni) che si mobilitò per la sua liberazione a Genova nel 1541. Quale atto di ringraziamento per essere da lui liberato dalla pena della “galera” il Leoni incise questa medaglia, con da un lato il busto del Doria e dall’altra una “galera”: nave da corsa con vessillo dei Doria a poppa, vela ammainata e rematori con in primo piano scialuppa con due persone a bordo rimorchiata da un delfino, della quale conosciamo tre varianti: Busto con la legenda ANDREAS DORIA P.P. senza decorazione e retro senza legenda Busto con legenda ANDREAS DORIA P.P. con decorazione del Toson d’oro e retro senza legenda Busto con la legenda ANDREAS AVRIA P.P con decorazione del Toson d’oro e retro con legenda NON DORMIT QUI CVSTODIT La prima variante negli ultimi 10 anni è passata in asta 10 volte su 36 esemplari che ho controllato, la terza 26 volte su 36 e la terza è rarissima e non l'ho mai vista. Ora non si capisce perché visto che la medaglia è del 1541, o poco dopo, ci siano esemplari senza decorazione e con decorazione del "Toson d'oro" (che il Doria ebbe da Carlo V nel 1531), da qualche parte ho letto che il Leoni la fece senza decorazione, poi qualcuno lo avvisò e fece un secondo conio con l’aggiunta della catena al collo, ma se così fosse non saprei collocare l’esemplare con la legenda sul retro e il cognome AVRIA che ha la decorazione. Ecco comunque qualche immagine della mia (senza decorazione), la meravigliose medaglia di @@giancarlone con la decorazione del Toson d’oro, il disegno dell’esemplare con legenda e infine la prestigiosa onorificenza del Toson d’oro.
    2 punti
  4. Chissà che bella storia e che bel viaggetto avrebbe da raccontare se potesse parlare ;-)
    2 punti
  5. Sinceramente a me sembra della stessa dimensione dei 2 cent vedendo quell'immagine. Secondo me è stato sottoposto a un procedimenti chimico per far diventare la moneta color ottone...! Prendi una moneta (da 1, 2 o 5 cent) la immergi in acqua molto calda, aggiungi dello zinco in polvere e del disgorgante per lavandini nell'acqua, poi immergi la moneta per un pò. Sulla moneta si posano così atomi di zinco e la moneta diventa color argento. Una volta fatto ciò si mette la moneta su una piastra calda e lo zinco, entrando a contatto con il rame genera dell'ottone, che fa diventa la moneta color oro.. Era un procedimento postato da un altro utente in un qualche post che ho letto non molto tempo fa..
    2 punti
  6. Una nota frase attribuita ad uno che di cose italiche (e di come sono fatti gli italiani) ne sapeva parecchio dice "A pensar male si fa peccato però spesso ci si indovina" Ora se in questa discussione per quanto riguarda la categoria dei Numismatici Professionisti sono intervenuti solo R-R , Varesi e Monetaio (e veniamo a sapere pure Moruzzi fuori discussione) mentre altri esponenti di cui tutti conosciamo il nick qui e che sono sempre pronti a difendere come leoni le loro monete o le loro aste quando esse vengono "ingiuriate" dal Signor Nessuno di turno (che come tale però non desta nessuna paura di pestare i piedi a qualcuno "forte") permettete che uno se li fa due pensierini su determinati soggetti? = "se mi tocca direttamente la tasca fuoco e fiamme sennò ammechemmenefrega" Se poi elledi etc ci fanno sapere attraverso questa discussione che nemmeno a latere (telefono, email, etc) questi si fanno sentire e non si fanno sentire nemmeno esponenti del Ministero e simili che sono presenti anche qui sul forum con il loro bel nick allora il pensierino di cui sopra si fa certezza di come funziona a livello di alte sfere questo tanto glorificato mondo numismatico e cioè come tutte le cose italiche... complotto no però pensiamo solo al nostro orticello e non svegliamo il can che dorme che non si sa mai. Detto questo come si fa a scrivere " Presume l'esistenza"? Ma che concezione avete dello Stato? Quello mostrato sopra mica è il documento dell' "Associazione amici della piadina" è un decreto della Repubblica, avrà un certo valore di autenticità o no? Senza oneri? Ma se stanno contattando in prima persona mari e monti per sapere qualcosa in più sulla questione e se non tiravano fuori il dubbio e la nota che monete volevamo vedere che nemmeno si sapeva della loro esistenza? Se devo muovere una critica ad elledi e bizerba non è quella di aver alzato il polverone ma di averlo fatto troppo presto e in questa sede. Si dovevano fare una bella manica di affari loro e non renderci partecipi di niente poi a cose fatte dovevano uscirsene con l' articolo per la serie "abbiamo scoperto questo e questo, ecco il decreto ... abbiamo depositato pure interrogazione parlamento....il parlamento ci ha risposto così cosa ....bla bla quanto siamo bravi quanto siamo fichi" E a quel punto nessuno avrebbe avuto da ridire anzi.......... Saluti Simone
    2 punti
  7. prendendo per buono quanto riporta Arslan per l'esemplare D15/R21 ovvero che provenga dalla Sardegna, occorrerà credo rivolgersi in quella direzione per avere qualche dato in piu' su altri esemplari di Ariperto eventualmente rinvenuti nell'isola. In MAGISTRA BARBARITAS pag. 567 vengono riportati alcuni rinvenimenti che potrebbero fare al caso nostro. Purtroppo non conosciamo l'ubicazione di tali pezzi ma tra Cagliari e soprattutto il museo di Sassari non dovrebbe essere difficile reperirne l'ubicazione echiederne ulteriori dati/foto utili ai fini di una ricerca piu' approfondita o eventuale pubblicazione. Di Ariperto II (701-712) si sono ritrovati due tremissi provenienti da Mandas e da Paulilàtino A Laerru sono venute alla luce tremissi d'oro pallido, forse imitazioni o falsi antichi , di Cuniperto, Ariperto, e Liutprando sarebbe interessante soffermarsi su questi ultimi pezzi perché la particolarità evidenziata dal tremisse in questione postato sopra (in particolare i tre gradini su cui poggia la croce astile tenuta dall'arcangelo) potrebbe (ripeto "potrebbe" ) essere derivata da una tipologia spuria imitativa delle monete ufficiali, preparata da falsari riprendendo elementi di monete bizantine coeve. Solo un'ipotesi naturalmente. sotto Liutprando e Ariperto II il linguaggio figurativo si impoverisce e si ricorre ad immagini stilizzate ed astratte spinte verso soluzioni non figurative. Anche il titolo dell'oro progressivamente decade allontanandosi dai modelli bizantini che invece mantengono un contenuto di fino, almeno epr quest'epoca, cotsantemente alto ed allineato.
    2 punti
  8. Grazie per le precisazioni Nakona. In effetti lo Strozzi ebbe una lunga negoziazione con il ;Lopez per la cessione della collezione poi finalmente venduta al regio museo di Parma. Il successivo lotto di 42 monete fanno parte della medesima collezione iniziale e furpono oggetto di una negoziazione successiva. Lo Strozzi continuo' a collezionare alacremente e di lui abbiamo una seconda collezione , lasciata in eredità alla sua famiglia che inizialmente doveva continuarla ma che poi decise di cederla. Per fortuna (guardate un po' se è il caso di dire per fortuna per una collezione che fu dispersa ma della quale abbiamo almeno il catalogo di vendita corredato di belle tavole - mentre di Parma non vi è nulla e non si conoscono gli esemplari di tale importante insieme)fu redatto un catalogo assai ben fatto della vendita che ebbe luogo nel 1907 a Roma presso la Galleria Sangiorgi. Questa collezione era composta anch'essa da oltre monete, tra le quali un nucleo di monete etrusche che è uno dei piu' consistenti (se non "il" piu' consistente di proprietà privata : quasi 200 pezzi oltre a 400 lotti di ase signatum, aes grave e fusi italici. Sarebbe auspicabile che anche per il nucleo di Parma venisse fatto un catalogo, o meglio una Sylloge per rendere noto tale importante insieme, almeno comparabile probabilmente alla parte della Strozzi venduta in asta. Infine da giorni mi frullava nella testa che c'era un altro riferimento importante per le collezioni di Parma. Finalmente mi è tornato in mente, è iol seguente : Pietro PEDRUSI I Cesari raccolti nel Farnese Museo e pubblicati colle loro congrue interpretazioni. Parma, Stampa di S.A.S., 1684 E' un'opera eccezionale in dieci volumi che descrive le collezioni dei Farnese, originariamente a Parma ma in seguito trasferita a Napoli da Carlo III di Borbone (eh si mi spiace per i Parmensi perche la collezione è eccezionale). E' incredibile rilevare come già tre secoli fa non solo vi era una sensibilità elevatissima per le collezioni numismatiche delle quali si realizzavano cataloghi illustrati di questa importanza e dimensioni, ma che successivamente tale sensibilità si sia persa ed oggi con mezzi infinitamente superiori e costi infinitamente inferiori non si riesca spesso a produrre cataloghi di collezioni pubbliche , che tra la'ltro dovrebbero avere proprio questo tra i loro principali obiettivi per la tutela e valorizzazione, se non dopo procedimenti e tempi lunghissimi (fatte qualche lodevole eccezione come per i musei di Milano, Padova, Firenze e ora - speriamo - Roma). Di tale, colossale, mancanza di efficienza purtroppo si parla assai poco e si fa ancora meno per porvi rimedio, Scusate l'involontario sfogo venuto naturale al constatare quanto , di bello, prodotto dai nostri avi con grandissimo impegno e cura.
    2 punti
  9. ti ho consigliato di aprire una discussione per moneta, in quanto mettere tante monete in una unica discussione poi succede della confusione :)
    2 punti
  10. Buon giorno. Questa notte ho dormito male pensando che stamani dovevo postarvi questo .Si tratta di un video da me ideato,eseguito, girato,montato. Mi é costato tanto tempo e lavoro, spero dal profondo del cuore che lo apprezziate. Saluti.
    1 punto
  11. In questa continua ricerca di formare " un unicum ", di formare il suo microcosmo, il collezionista come abbiamo visto assume sembianze e atteggiamenti che cambiano, che sono diversi. Abbiamo visto l'ormai famoso " collezionista solitario ", " il divulgatore ", " lo studioso ", il collezionista " da investimento ", il collezionista che un giorno mi disse quello che vedi in questa struttura museale è anche mio, la mia collezione l'ho trasferita qui, d'altronde comunque quando voglio la vedo e almeno la so spiegare bene agli altri. Grandi personaggi, grandi figure, spesso ritrose, che comunque fanno, ma fanno in silenzio, nel bene e nel male, il collezionista comunque rimane spesso nell'ombra, defilato, il palcoscenico non è per lui. Ma una figura del mondo del collezionismo numismatico che mi è sempre piaciuta e tra le quali mi sento di appartenere è quella che io chiamo " il collezionista cacciatore ". Il vocabolario italiano, alla voce " cacciatore " riporta colui che ricerca e cattura animali selvatici, ma anche in senso figurato chi ricerca, insegue in modo smodato qualcosa. Nel nostro caso " il cacciatore ", non uccide, cattura o meglio cerca di catturare una preda, la sua preda in questo caso è la moneta, " la sua moneta ". La categoria dei cacciatori è ben rappresentata, è indubbiamente un modo di collezionare particolare e che ha i suoi rituali. " Il cacciatore " frequenta spesso i Convegni numismatici, i mercati, i mercatini, più sono piccoli e non famosi meglio è per lui. Quando si entra in uno di questi mercati si usa dire il classico, " e ora parte la caccia, buona fortuna ! ". E' sempre meglio " cacciare da soli ", si rimane più concentrati, l'attenzione è rivolta solo alle monete, meglio non essere distratti da altri. " Il cacciatore " conosce normalmente " le sue monete, le sue prede ", conosce le sue caratteristiche di base, ne ha viste tante, ma lui non cerca una moneta " comune " o di buona o splendida conservazione, lui cerca altro. Lui cerca la variante, la particolarità, qualche volta l'inedito ; e allora ai banchi sfoglia album su album, guarda vassoi, ciotole, ha pazienza, sa attendere, ovviamente la caccia non sempre è proficua. Ma l'occhio allenato, la calma, la pazienza a volte premiano e quando a un certo punto la trova, fa finta col venditore di non essere molto interessato, che " è sempre la solita " o meglio " ne ho già tante così ". Tattica certamente, un rituale, una commedia delle parti, poi alla fine dice con quasi indifferenza, va bene la prendo lo stesso, se mi tratta bene ovviamente. Sa di aver fatto un colpo, la mette gelosamente in tasca e poi alla sera col calma, con la lente esamina " il suo trofeo ", il cacciatore ha colpito ancora. E mentre si rigira tra le mani continuamente la sua moneta, si addormenta felice come un bambino....., buona " caccia " a tutti !
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  12. Grazie anticipatamente a tutti coloro che vorranno prendere parte a questa discussione..abbiamo difficoltà a valutare in maniera giusta questo tipo di monete...voi che ne dite?...mi scuso per le foto, dal vivo è mooolto mooolto meglio...Tenete presente che senza esagerazione sarà un 20X questa immagine..molte cose che qui sembrano dettagli mancanti in realtà sulla moneta non esistono in che conservazione è ? a noi è piaciuta molto... Andrea&Gianluigi
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  13. visto che e` estate cerchiam di fare qualche discussione interessante io da quando colleziono monete romane , specialmente quelle tarde del IV e V secolo mi son sempre chiesto come fosse roma antica in questi momenti di declino cosa fosse successo , come fosse cambiata la citta` e che processi di declino erano in atto recentemente sono stato in scozia a Glasgow citta` che nel giro di 50 anni ha perso meta` della sua popolazione (da 1.100.000 persone a circa 600.000) e ho cercato di capire , fare paragoni e vedere se ci potessero essere delle cose in comune glasgow mi ha colpito per la sua estensione , che benche piu` piccola rispetto a londra e` sempre ampia mi ha colpito il fatto che in citta` i negozi fossero tutti di bassa lega (poundland per esempio) e che in giro ci fosse molto poca gente rispetto a quello che vedo quotidianamente a londra mi ha colpito il fatto che nel centro ci fossero interi isolati abbandonati , alcuni incolti e tornati a prato , e ci fossero interi edifici vuoti glasgow a inizio nel 1900 era la seconda citta` dell impero inglese e la city hall e` uno degli edifici piu` ricchi che ho visto. non son mai stato negli stati uniti ma ho visto che citta` industriali come detroit cleveland o pittsburgh han perso anche loro piu` della meta` della popolazione negli ultimi 60 anni addirittura a detroit ci sono interi pezzi di citta` abbandonati che stan tornando alla natura allego alcuni link http://xaxor.com/other/21659-abandoned-detroit-now-a-ghost-town.html http://www.urbanghostsmedia.com/2009/10/abandoned-detroit-incredible-images-of-a-lost-city/ http://www.forgottendetroit.com/ avete riferimenti o pensieri al riguardo ? spero che la discussione prenda piede
    1 punto
  14. Il periodo gonzaghesco e monetazione relativa mantovana equivalgono a iconografia di alto valore sia artistico che simbolico. In particolare i ducatoni hanno un particolare fascino indubbiamente, gli esempi uno più bello dell'altro sono tanti, veramente tanti, e credono rappresentino la monetazione di questa sezione, l'età moderna, come poche. La simbologia è svariata e ampia, vedremo il sole, uno di quelli che ricorre di più, ma anche animali come il cane, le armi, i Santi in azioni di grande impatto, i simboli religiosi più alti come la Vergine e il Bambino. Fare una analisi e una disamina di questi esempi potrebbe essere interessante, certamente poi oltre ai simboli citati i Gonzaga ritornano sempre al diritto col loro busto per ricordare la loro autorità con ritratti altrettanto realisti e veristi. Ve ne faro' vedere qualcuno di questi esempi, tutti tratti da una sola Asta, la Nomisma 30 del 20 - 21 settembre 2005, è certamente un gran bel vedere, anche solo a vederseli scorrere...., per chi poi vorrà, credo che non manchino eventuali spunti o monete, Mario
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  15. Questo è quasi certamente uno dei miei acquisti più importanti. Una moneta di grande fascino e bellezza. Qui sotto una mia scansione. Appena posso posterò immagini migliori. Innocenzo XI (1676-1689) Testone 1677 A. II - Munt. 58 AG (g 9,65) R Sono graditi parere ed interventi.
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  16. ciao! vedo che alla fine si è tutto risolto :D la lira del 1940 e il 20 cent del 42 le puoi postare in questa sezione di cui ti allego il link Regno d'Italia: identificazioni, valutazioni e altro
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  17. si è il pezzo da 1 kreuzer, ma non credo della zecca E come da link più facile che sia Vienna, A.
    1 punto
  18. Le spille verranno nuovamente realizzate, chiunque le volesse è pregato di segnalarlo qui di seguito indicando il quantitativo. Le spille non hanno subito aumenti di prezzo, quindi il costo è sempre di 2 euro più spedizione che sceglierete voi tra prioritaria e raccomandata. Al momento preparerò quelle di R.E.IN.SENA 2 spille prtgzn 1 spilla Controllate bene il nickname per eventuali errori. Potete inviare nel frattempo a skaterghost @ libero.it (tutto attaccato) il vostro nome cognome e indirizzo, il metodo di spedizione e il metodo di pagamento che preferite tra postepay e bonifico vi manderò il costo complessivo di spese di spedizione e busta imbottita e SOLO ALLORA confermerete la vostra richiesta. Spero siate in molti a richiedere la spilla.
    1 punto
  19. Ebbravo Dabbene, se volevi evocarmi, con questo argomento ci sei riuscito perfettamente :D Il ducatone come tipologia di moneta è, lo ripeto sempre, un qualcosa che per il collezionista (di qualsiasi zecca) evoca un che di mistico. Io di ducatoni gonzagheschi ne ho appena due (più alcuni scudi e qualche spezzatura) ed entrambi li ho già postati in passato: http://www.lamoneta.it/topic/63530-il-mio-primo-ducatone/?hl=%2Bducatone+%2Bmantova http://www.lamoneta.it/topic/92832-il-mio-secondo-ducatone-mantovano/#entry1028882 Il nostro catalogo Mantova elenca (se il motore di ricerca è giusto) 21 diverse tipologie di ducatone, anche se alcune sono omogenee e cambiano solo per il tipo di ritratto (vedi ad esempio i ducatoni monferrini di Vincenzo I, col San Giorgio a cavallo): http://catalogo-mantova.lamoneta.it/nominale/1/Ducatone Ci sono poi le spezzature, con mezzi, quarti, quinti di ducatone ma pure i rarissimi multipli, doppi e tripli ducatoni, questi ultimi conosciuti in solo due tipi e pochissimi esemplari: http://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-MA/6 http://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-FPC/55 Interessante può essere anche la disanima delle raffigurazioni presenti su queste monete, spesso estremamente legate a motti e legende; il sole raggiante a sembianze umane, presente su molte monete mantovane, spesso accompagnato dal motto NON MVTVATA LVCE (di luce non riflessa), stava a sottolineare come la fama e il prestigio dei Gonzaga, così come il sole, risplendessero di luce propria e non riflessa. Anche l'immagine presente sui ducatoni della reggenza di Isabella Clara, che raffigurano il sole che esce dalle nubi sul mare, sono una variante dello stesso messaggio, attualizzato ai tempi.... il sole dei Gonzaga esce dalle nubi che hanno funestato i decenni appena passati (guerra di successione, peste, saccheggio delle truppe lanzichenecche, estinzione della linea principale, crisi economica che portò a vendere per pochi spiccioli la maestosa galleria d'arte) per risplendere di nuovo nel firmamento. Auspicio che in realtà non avrà seguito, perchè nonostante gli sforzi della duchessa, sarà proprio il figlio Ferdinando Carlo a portare al definitivo tracollo il ducato. Il magnifico levriero presente sui ducatoni di Vincenzo II Gonzaga (che non ho potuto esimermi dall'erigere a simbolo del catalogo Mantova visto la passione che ho per questa moneta), cane di una razza (leporarius magnus) creata dagli stessi Gonzaga, è invece, assieme al motto presente al rovescio FERIS TANTVM INFENSVS (ostile solo con le fiere), un minaccioso monito ai nemici e allo stesso tempo un messaggio di pace verso gli amici del duca, che, come il cane raffigurato, si presenta ostile solo verso i nemici.
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  20. ed ecco la terza Taglio: 2 euro Paese: Olanda Anno: 2008 Tiratura: 100.000 Condizioni: SPL+ Città: Amsterdam Note: naturalmente mancante :yahoo: Tutte (da come mi ha riportato il mio amico) trovate allo stesso posto e nello stesso momento e dello stesso anno. Come lo spiegate voi?? Che il commerciante era ubriaco o cosa??? :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: L'importante è trovarsi al posto giusto al momento giusto :good: :good: :good: :good: :good: :good: :good: :good: Ne valeva la pena esultare come ho esultato io appena mi è arrivato l'sms ieri? Certo non sono Monaco o Vaticano o San marino ma mi accontento lo stesso, credetemi...
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  21. TES Gamma la prima costanzo II occhio alla A prima del busto tessalonica SMKDelta la seconda valente cizico di queste monete ci sono letteralmente centinaia di varianti
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  22. ahahah allora ti aspetto Acca :D
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  23. Trattasi del testa normale, il tipo testa grande ha un effigie espressivamente differente, quindi non solo le dimensioni. Ciao! :good:
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  24. Guardandola meglio mi sembra che qualcosa si sia tolto, continua. Ciao
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  25. Eccomi qua, ho avuto una risposta. Sei mesi fa un collezionista, probabilmente l'acquirente da Aureo e Calicò, si è presentato al Museo con il suo neo-acquisto...e le facce son state tipo queste :o In breve è stato scoperto che la moneta in suo possesso è l'originale di due copie galvaniche (solo due? chi lo sa), una al British e una addirittura a Parigi. Sembra che le copie, a sua detta molto molto ben fatte, siano state fatte prima del 1825, anno nel quale la collezione di Giorgio III raggiunse il British e sembra che sia stato proprio il Re a commissionare i falsi per le monete che non riusciva ad acquisire tramite canali legali (almeno questa è una delle idee che hanno attualmente), difatti la sua collezione è piena di copie galvaniche. La nostra moneta era già stata etichettata come "falsa?" ma nell'aggiornare il database il compilatore si era dimenticato di segnalarlo; seguirà, ora, un altro aggiornamento dove questa prima parte della vicenda sarà trascritta. Per ora è tutto...
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  26. ho trovato qualche immagine di qualche 1867-S Double Eagle rinvenute dalla SS Central America
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  27. Ciao,dovrebbe essere un kreuzer lombardo veneto francesco I d'Asburgo
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  28. A quando un bell'articolo sui testoni "Melivs est?: Credo che da parte di picchio sarebbe un opera meritoria e particolarmente interessante!!
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  29. è una notissima pacchianata in vendita spesso e volentieri su ebay uk come "replica" (riconio moderno). qui evidentemente è stato un po' invecchiato e magagnato... ma il "conio" è lo stesso di quello che regolarmente viene messo in asta come "riproduzione moderna": http://www.ebay.it/itm/Roman-E-Medallion-of-Carausius-Diocletianus-Maximianus-I-/111113578811?pt=UK_Coins_Ancient_RL&hash=item19dee2a93b&_uhb=1
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  30. in mancanza dell'opzione qBB... t'ha voluto regalare mezzo punto... :crazy: ... :ph34r: Bella... se c'è il lustro intatto pure sullo zigomo e la guancia al D/ è un bel tondellino ;)
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  31. E' il classico accumulo di monetine comuni che quasi tutti abbiamo (o abbiamo avuto) in cantina. La lira del 1946 è il classico facsimile/gadget che ogni tanto appare sul forum, come hai già immaginato non è originale, quindi non ha alcun valore. Sostanzialmente il lotto, preso tutto insieme, vale qualche Euro, l'unica (debole) speranza è che in mezzo possa esserci qualche esemplare in alta conservazione che quindi potrebbe valere qualcosa.
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  32. Va dato merito, in ogni caso,a chi ci sta mettendo la "faccia" nell' aver posto, all' attenzione di tutti la questione prodigandosi ,attraverso i vari canali consentiti ,a far si che arrivino delle risposte adeguate dalle sedi competenti!In fondo senza questo "ìncipit" saremmo ancora tutti nella beata"ignoranza" che magari fa comodo solo a pochi!!!
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  33. Hai perfettamente ragione e Gallo83 lo ha sottolineato a più riprese. Ogni volta si accusa nel vuoto, si dice senza dire...é una posizione francamente troppo comoda. Onori...senza oneri. Si cerca sempre di avere risposte per induzione, mai affrontando direttamente i soggetti a cui ci si rivolge. Venti pagine di discussione su un qualcosa di cui si presume l' esistenza da documenti cartacei. Tutto veramente ma veramente "bello"...vediamo le monete adesso, nei quantitativi descritti e poi ci sarà materia, ampiamente fisica, per cui far ricredere gli scettici. Davide
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  34. Anche il presidente della NIA (Michele) e l'autore di più testi numismatici che parlano proprio della Zecca (Domenico) sono definibili "addetti ai lavori". La cosa che mi pare che abbia dato fastidio (non a me), se non ho capito male é che, come al solito, si tende a sparare nel mucchio. Dire e non dire. E' chiaro da quello che scrivete che avete in mente "qualcuno" di questi "addetti" in particolare. E visto che la cosa viene trattata pubblicamente fare i nomi sarebbe meglio. Altrimenti ci si potrebbe rivolgere ai suddetti "addetti" direttamente, chiamandoli e chiedendo eventualmente poi rendendo pubblica la risposta. Questo se il fine é scoprire la verità. Se invece il fine é quello di alzare polvere senza arrivare a nulla, solo per far ribollire il sangue di chi sospetta l'ennesimo magna magna all'italiana, beh ci siamo.
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  35. "Non so nemmeno cosa possano dire in merito altri "commercianti", sinceramente." Torno a dire che, molto semplicemente, si pensava che determinate categorie di "addetti ai lavori" (dunque non solo la categoria dei commercianti), di fronte ad una notizia come questa e superata la comprensibile fase dell'iniziale "stupore", avrebbe avuto modo di approfondire l'argomento. E che gli esiti di questo approfondimento potessero anche essere portato a conoscenza del Forum. Tutto qui. I contatti che gli "addetti ai lavori" (o almeno alcuni di essi) possono avere, ad esempio negli ambienti dell'I.P.Z.S. o del M.E.F. o del MIBAC, sono certamente e per ovvie ragioni più radicati e ampi di quelli che ha un Utente qualunque del Forum. Se non ci sono generalmente difficoltà a conoscere fatti anche privati (Vi ricordate l'acquisto coattivo da parte del MIBAC di un nucleo di monete per circa 10 mila euro, che ha suscitato una "lettera aperta" ed una lunghissima e documentata discussione sul Forum qualche tempo fa?) o indiscrezioni in anteprima su bozzetti di monete, tirature, prezzi, date di distribuzione al pubblico di commemorative e qualunque altro rumors su aste, date di convegni semi-clandestini per pochi intimi, (persino sui sequestri effettuati a taluni operatori o collezionisti si riescono ad avere maggiori informazioni, magari sottovoce e per vie traverse), di fronte invece ad una notizia come questa che, ammetterete, da qualunque parte la si guardi non può lasciare quanto meno indifferenti, siamo quasi privi di riscontri; anzi, quei pochi riscontri che abbiamo li dobbiamo ad un Utente che è riuscito a trovare quel decreto del 1992. (altrimenti....non sapremo neppure quello e saremo ancora fermi, come degli ebeti, ad interrogarci sul contenuto della nota nr. 56....). Credo che questo sia l'aspetto singolare che Domenico voleva sottolineare; e cioè, che si sia costretti a proporre un'interrogazione parlamentare perchè nessuno (in primis quegli "addetti ai lavori" di cui sopra), facendo uso di normali contatti ovvero di conoscenze e rapporti consolidati con taluni ambienti, sembra riuscire a sapere nulla di questa vicenda. Lasciamo pure stare i "complotti" e il "vittimismo" fuori dalla discussione; mi sembra però almeno lecito che qualcuno possa pensare che questa generalizzata "ignoranza" della vicenda, che tocca anche gli "addetti ai lavori", suoni piuttosto singolare. Che poi non sia l'unica cosa ad essere strana in Italia non c'è alcun dubbio.....ma constatare come nessuno degli "addetti ai lavori" fosse a conoscenza di quanto riportato nella nota 56 e della stessa esistenza del Decreto del 1992, beh....questo è un aspetto che dovrebbe far riflettere chi si cimenta nello studio dela numismatica del XX secolo, pensando che tutto sia stato già scritto.. M.
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  36. Caro Cliff, se la moneta non l'avrebbero bulinata ,magari si sarebbe vista un po' meno ,ma restava al naturale . Il rovescio e stato talmente lavorato ,da far esaltare la leggenda distorcendo i veri lineamenti delle lettere. Per non dire il braccio sinistro ,per come scrive vickydog c'è solo la parte inferiore appoggiato sulle gambe. Nel bulinare hanno intagliato male la spalla sinistra . Lungo i bordi , molti grumi cancerogeni e molta cuprite diffusa dappertutto . Escluderei che si possa trattare di un Padovanino , per le forti corrosioni cancerogeni . Genuina Si , ma così ridotta (bulinata) non gli da il prestigio che meriterebbe. Ciao Cliff. Giovanni.
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  37. Il collezionismo presente nel mio genoma diede i natali a molti cacciatori. Allevato e svezzato in una delle più fertili città della penisola, ebbi la fortuna di sperimentare le varie tecniche di caccia in un terreno particolarmente opulento, quale il Cordusio. Il territorio densamente popolato da diverse “specie” fu per me una continua scoperta, ogni Domenica l’ebbrezza della nuova cattura, la competizione con gli altri cacciatori, il confronto, i consigli dei più esperti, l’adrenalina, la passione, la gioia, le atmosfere, i ricordi, e gli amori che col tempo cambiano… Oggi quel piccolo cacciatore è cresciuto, vive e scorazza ancora in quel meraviglioso universo che è la numismatica, con qualche amico in più, ma con la stessa tenacia e passione, convinto che certe emozioni non potranno finire mai… Eros
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  38. Il 48 sembra attorno allo spl, mentre il 49 più vicina al BB
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  39. Piccolo indizio: sono monete...olandesi che sono delle news nella lista delle monete ritrovate fino ad oggi :good: :good: :good: mi mancavano nella mia collezione e la somma della loro tiratura è di.... beh sto dicendo troppo Credo che un caffè lo dovrò offrire al mio amico :pleasantry: :pleasantry: A domani
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  40. mettila davanti ad uno specchio
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  42. Veramente mi sarei espresso anche io. Ma posso dire qualcosa d'altro. E dubito fortemente che l'interesse del non decadimento dei prezzi di alcune monete sia in primis dei commercianti. Penso invece che sia interesse dei molti collezionisti che le monete le hanno, e non parlano di monete solo in fotografia, i quali probabilmente (per esempio) il 100 lire del 12 se non l'hanno comprato a 6000€ difficilmente lo compreranno a 4000, o il fascio se non l'han mai preso a 2200, a 1500 non é che ne comprerebbero 2. Dei molti poi che usano le monete per investimento e non solo per studio, visto che di Regno si parla, e di tutto quel mercato che se venisse svalutato rischierebbe di venire trattato come successo per altri settori del collezionismo. Continuo poi a leggere che proprietà statale = proprietà di tutti (popolo)... E continuiate a pensarla così, non basta nemmeno sbatterci la testa per un intera vita per capire che non é mai stato così, nemmeno sulla carta. Fatte queste debite precisioni, il resto, come già detto, sono le "solite" cose... Purtroppo.
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  43. Interessante, a dimostrazione che in numismatica le novità sono continue e sempre dietro l'angolo l'articolo di Gianluigi Esposito " Monete dei Cybo Malaspina, un inedito " pavone " da otto bolognini ", recentemente in qualche discussione si era parlato di questa monetazione, qui c'è la possibilità di approfondire qualche ulteriore aspetto. Spesso in Piazzetta si parla anche di dove va numismatica, di come va il mercato, perfetto a questo proposito è l'articolo di Marco Tagliaferri " Comunque vada...." Verona è sempre Verona ", ed essendo Verona un tema caro a molti, un commento su quest'ultimo Verona visto dalla visuale dei commercianti può essere interessante da leggere con un titolo dell'articolo tra l'altro veramente fantastico..... Mario
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  44. Confermo l'ottimo scambio avvenuto con Donty, scusami mi sono dimenticata di segnalarlo. Ti assegno il punto più tardi, ora sono scarica :rofl: . Giò
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  45. "Inoltre, scusatemi, ma io non credo assolutamente che io sono stato l'unico ad accorgersi di questa nota solo..." Credo proprio che invece Tu sia stato l'unico.....qui siamo troppo impegnati a discutere se una monete sia spl+++/qfdc---- o piuttosto mspl---/spl++++, se l'abbiamo pagata troppo o troppo poco, o se la caccola che si intravede nella narice destra del sovrano costituisca una variante o un difetto di conio. E questa volta non abbiamo neppure la scusante che si tratti di un testo inaccessibile, costoso o scritto in lingue incomprensibili, perchè invece è sul web a disposizione di tutti ed è scritto in italiano. Purtroppo non leggiamo come si dovrebbe.........e questa è la dimostrazione lampante. M.
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  46. per allegare l'immagine devi guardare in basso a destra e vedrai la scritta USA EDITOR COMPLETO, cliccandoci sopra potrai vedere in basso a sinistra il banner ALLEGA FILE, usalo e se la foto è troppo grande riducila con un programmino tipo PAINT, ricorda di ritagliare tutti gli sfondi inutili
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  47. Perché fare tanta fatica con prodotti chimici! Io uso efficacemente l'attrezzo giusto. Se volete posso pulire anche le vostre Massimo
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  48. http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G282/1
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