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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/21/13 in tutte le aree
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Nel caso non ti fosse chiaro dall'altra discussione, che lo staff è stato costretto a chiudere, NESSUNO ti darà MAI una valutazione senza vedere la foto della TUA moneta corredata di peso e diametro. Finché non sarai in grado di fornire questo, è inutile che continui a scrivere andando a ripescare perfino discussioni vecchie di anni. petronius.3 punti
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Non c’è niente da fare! Mi devo togliere il cappello di fronte alla grande efficienza dei tedeschi e ci stupiamo che ancora arranchiamo in Europa. Stamattina sono andato alla biblioteca dell’Istituto Germanico di Archeologia. Come già accennato, il libro con l’articolo, i cui esatti estremi in lingua inglese sono: ADAM-VELENI Polyxene, Four Hoards from the Hellenistic City at Petres (Florina – West Macedonia), in: To nomisma sto makedoniko choro. Praktika B’ epistimonikis synantisis. Nomismatoskopeia, kyklophoria, eikonographia, istoria, Thessalonica 2000, p. 127-155 Non è reperibile nella sede romana, ma solo in quella di Atene. Sono andato all'ufficio della bibliotecaria, e una (sig.ra Sternberg) molto gentilmente ha acconsentito di richiedere ad Atene una copia scansionata del suddetto articolo e ha chiesto solo il mio recapito email. Nel primo pomeriggio, poche ore dopo, con mia grande sorpresa trovo nella mia posta elettronica l’articolo già bello scansionato e disponibile....... Purtroppo è scritto integralmente in greco moderno e l’unico riassunto in inglese è il seguente: Quindi nella località Petres hanno trovato (negli anni ’90) quattro ripostigli, tre di monete di bronzo locali e uno costituito da 125 denari della tarda repubblica. Non pochi sono rari e in buona conservazione e alcuni sono stati illustrati. Allego un piccolo esempio (purtroppo la qualità è quella che è e non posso guardare in bocca al cavallo donato): E in effetti esiste la foto di un esemplare di Bruto con EID-MAR, che corrisponde al numero di inventario n. 3629 (in ottimo stato di conservazione): Segue anche un catalogo, ma gli esemplari non sembrano seguire un preciso ordine cronologico. Ho provato a estrarre la parte riguardante il denario di Bruto, che corrisponde al n. 155 del catalogo. Si capisce che pesava 3,82 gr e con diametro di 19 mm. Quindi almeno un denario (non due) è stato trovato e il suo buon stato di conservazione, assieme ad altri denari più o meno della stessa epoca, indica che fu sotterrato poco dopo la sua coniazione. Ho rintracciato almeno tre recapiti email della prof.ssa Polyxene Adam-Veleni, che è una archeologa molto attiva nella regione di Tessalonicca. Le ho appena scritto un messaggio in inglese chiedendole maggiori informazioni e se sono noti altri denari di Bruto e soprattutto se è possibile avere le relative foto digitali….. Due dei suoi recapiti non sono stati riconosciuti dal mio server e quindi respinti. Solo il terzo, quello meno personale, sembra arrivato a destinazione. Incrociamo le dita e vediamo se è possibile avere nuove “puntate” del grande mistero di EID-MAR….. Ovviamente la copia integrale dell'articolo, in pdf (9 Mb di ingombro), è a disposizione e magari c'è qualcuno che ha una moglie (o amante) di madrelingua greca disposta a tradurre...... :pardon:3 punti
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Buon giorno. Vi segnalo una sentenza del T.A.R. del Friuli Venezia Giulia che penso possa interessare. Si tratta di una decisione che annulla l'atto amministrativo con il quale era stato rifiutato allo scopritore il premio dovuto per il ritrovamento fortuito e successiva consegna di un reperto di eccezionale valore, sol perchè costui, anzichè consegnarlo al Soprintendente, al Sindaco o all'Autorità di Pubblica Sicurezza, ha avuto l'impudenza di rimetterlo ad un Ispettore Onorario della stessa Soprintendenza. Certo che di fronte ad uno Stato che continua a ragionare come se fossimo nel '700 (però nei Paesi più arretrati, perchè forse nell'Inghilterra del '700 un caso del genere non sarebbe neppure accaduto....) la vedo dura recuperare la fiducia dei cittadini. Meno male che questa volta il T.A.R. ci ha messo una pezza. Saluti. :hi: Michele http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Trieste/Sezione%201/2002/200200563/Provvedimenti/201200259_01.XML2 punti
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Ultimo arrivo in collezione :blum: ...neanche il caldo ci ferma!!!2 punti
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se hai scritto nel post numero 17 che non conosci le monete come fai a ad attribuire una conservazione a una moneta??? non è una cosa che si impara da un minuto all'altro,ma ci vuole molto tempo e vedere tante monete….. la faccenda è questa: qui sul forum siamo tutti a disposizione, nel limite delle nostre conoscenze, ad aiutare gli utenti nella classificazione e conservazione con annesso valore di una moneta, ma anche gli utenti che chiedono determinate informazioni devono aiutare a loro volta chi gli sa dare informazioni seguendo 3 regoline abbastanza facili: idicare, peso, diametro e inserire una foto….. non abbiamo la sfera di cristallo o poteri di lettura della mente….. quindi, finché tu non inserirai una foto o fornirai altre informazioni, tutto quello che viene detto e scritto è a vuoto2 punti
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è proprio una bella discussione, complimenti! Io iniziai, come molti, con la collezione di famiglia che mi nonno continuava a custodire anche se in modo distratto. Il disordine era quello tipico di generazioni di collezionisti amanti di cose belle piuttosto che razionali e scientifici. Un mucchio di monete e di storie, antiche e non, che giacevano in una cassetta senza un nome e senza particolare amore. Fu una fiera dell'antiquariato nella mia città a far scattare la molla. Uno stand gestito da un signore poco simpatico ed un tavolo pieno di album, oggi sorriderei a vederlo. Ma tornai a casa entusiasto, con quei sorrisi che ti cambiano la giornata, avevo trovato la mia strada. Ne parlai subito con mio nonno appassionato, per professione di tutto ciò che è storia e classicità. Armeggiò non poco fra le ante della sua biblioteca nel suo studio che odora, si odora ancora ed è il mio sancta sanctorum, di legno e libri inpolverati. Tornò alla scrivania e mi allungò una piastra di Ferdinando II, oggi penserei fosse un test. Una commozione da pianto, gli occhi luccicanti e un sorriso estatico. Mi disse che per il momento poteva bastare e che avrei avuto ciò che mi spettava se mi fossi dimostrato meritevole. Sempre testone ed impaziente compravo con la saltuaria guida di un altro anziano commerciante, poi venne il giorno. Triste. Per un primo tempo ripudiai la mia collezione, vederla mi faceva pensare al mio adoratissimo nonno e la cosa non era piacevole. Poi tornai sui miei passi, selezionai, catalogai, dapprima lessi e poi studiai. Oggi la mia collezione affonda le radici in uno specchio variegato e curioso, segue la storia della mia terra e le medaglie del mio regno. Ogni tanto guardo indietro e penso a dove andrà domani....2 punti
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Sono stati attivati tutti i canali, istituzionali e del settore per capire DOVE si trovano queste monete...e quale sarà il loro destino...ma non fatevi illusioni.2 punti
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Quale miglior luogo di un forum di numismatica per cercare di diffondere il verbo dell'unico vero Dio che il mondo abbia? Sia sempre lodato NOSTRO SIGNORE L'IMMENSO IDDIO DENARO, fonte di vita e gioia per noi tutti. Molti di noi lo negano ma... lavoriamo per Lui, collezioniamo per Lui, litighiamo per Lui, uccidiamo per Lui, festeggiamo per Lui, piangiamo per Lui... viviamo per Lui! C'è chi adora l'Euro, chi il Dollaro, chi lo Yen, chi tante altre valute... ma alla fine è sempre la stessa cosa che tutti noi al mondo amiamo: i Soldi. La visione del Contante ci solleva e ci dona armonia... perchè il tintinnio è soave melodia, il profumo nettare di primavera. Il Denaro è tutto e noi gli dobbiamo tutto. Non ci sarebbe amore senza Denaro perchè prima o poi moriremmo di stenti. Non ci sarebbe odio senza Denaro perchè prima o poi moriremmo per averlo. Amate i Soldi con tutta la vostra forza e Loro ameranno voi, perchè quelli che prendete in mano non sono semplici pezzi di metallo o di carta da usare come mezzi di scambio... sono l'essenza stessa delle cose. Non bestemmiate mai Nostro Signore Denaro perchè raccoglierete i frutti della vostra arroganza. In realtà il Denaro ha creato il mondo e con esso tutti noi: IL DENARO E' DIO! Che la Cornucopia d'Oro trabocchi per voi, fratelli e sorelle.1 punto
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Di ritorno dal convegno di San Marino 2013, ho immagazzinato 3 rotolini da 1 euro e 2 rotolini da 2 euro delle classiche monete divisionali di San Marino. Le monete sono già disponibili e, in accordo col regolamento del forum e direzione, le metto a disposizione di chi le vorrà al puro costo facciale più le spese di spedizione. N.B. : in diversi siti ho notato che San Marino dovrebbe emettere anche altre monete in rotolini (10 c. - 20 c. - 50 c.) ma mi hanno risposto che non se ne parla proprio! Le altre monete sono disponibili nella classica divisionale oppure nei 10 differenti blister da€ 8,00 l'uno!!!!!!1 punto
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di cui credo sappiamo la tiratura e di cui sappiamo han circolato vediam cosa salta fuori allego esemplare del asta 3 ranieri un altra lira e una mezza lira del 1741 le lire sono dello stesso conio1 punto
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Lucio Verazio Ne parla Gellio nelle Notti Attiche, citando Marco Antistio Labeone. Il “simpatico” romano era solito passeggiare per Roma con uno schiavo che portava una bisaccia piena di assi. Quando Lucio si imbatteva in qualcuno a lui poco simpatico, lo prendeva a schiaffi e poi comandava allo schiavo di corrispondere alla vittima la sanzione privata di 25 assi (damnum iniuria datum) prevista dalle XII Tavole. A parte il siparietto che ricorda “Amici Miei” nella scena della stazione (ma i nostri non pagavano), la citazione evidenzia una svalutazione significativa rispetto alla previsione decemvirale e il problema della presenza di assi in epoca dove di assi non ve ne sono (probabilmente era soltanto una misura di valore). Il medesimo problema si ha con la riforma censuaria monarchica. Ho calcolato che (a voler considerare l’asse quale valore e non come moneta) Roma (i cittadini romani) poteva contare su un patrimonio mobiliare/immobiliare di circa 1.313.550.000 assi. Importo calcolato sul minimo per l’accesso alle prime classi e sulla media dell’ultima, la VI, considerando una centuria composta da 100 uomini (lo so che i componenti non dovevano essere necessariamente 100 ma così è più facile calcolare l’abbattimento percentuale). Saluti Polemarco1 punto
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Per me è un super ritrovamento da mettere in cassetta di sicurezza!! :clapping: Radar e tra l'altro con 3 cifre...doppia rarità!! NON SE NE TROVANO!! Come è stato detto in altre discussioni però, la rarità non è sempre sinonimo di valore! Se non c'è richiesta non c'è valore aggiunto... Qui da noi questo tipo di collezionismo non è molto apprezzato! Ma in giro per l'Europa c'è sicuramente chi farebbe un'offerta :crazy: .1 punto
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Grazie a tutti!! Si, per qualche motivo, le foto di "sbieco" rendono, almeno a me, sempre meglio la bellezza delle monete. Anzi delle patine!!! Forse perché non sono buono a farle bene frontalmente :)1 punto
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Giusta identificazione di RIcK2...... la lettera in campo pero' dovrebbe essere una B RIC 157 rad Gallieno AE Antoniniano. Roma, 260-268 dC (regno unico). GALLIENVS AVG, irradiare la testa a destra / ABVNDANTIA AVG, Abbondanza in piedi a destra, lo svuotamento cornucopia; B in campo a sinistra. RIC V-2 157; 5a RSC; Cunetio 1159; Goebl 660q1; Cohen 5. Testo1 punto
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In effetti non è Plasmon, ma Mister Day, la numero 9 in questa lista: http://www.forumancientcoins.com/monetaromana/falsi/ParmalatMisterDay/dettaglio.html1 punto
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Bene Andrea, ti faranno cittadino onorario di Menfi. Riprendo questa mia frase dal post # 1223 La presenza di elementi ornamentali sulla spalliera del trono di Zeus non è molto frequente. Anzi, su alcuni tetradrammi Zeus è seduto su un trono privo di spalliera. Questi elementi come qui le due aquile, ma anche la Nike, due sfingi, un fulmine o una palma, sono un fattore utile a stabilire se si tratta di emissioni contemporanee o postume. Infatti gli ornamenti si trovano esclusivamente su monete postume. per presentare questo tetra con la Nike sulla spalliera del trono Nikai on Throne KINGS of MACEDON. Alexander III ‘the Great’. 336-323 BC. AR Tetradrachm (17.22 g, 3h). Uncertain mint in the Peloponnese (Argos?). Struck circa 280-200 BC. Head of Herakles right, wearing lion skin / Zeus Aëtophoros seated left, on throne with Nikai on back; in left field, Athena Promachos advancing left; EY below throne. Price 759; Troxell, Peloponnesian 3 (A6/P- [unlisted rev. die]). EF apollonia1 punto
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Qualche pio curatore può mettere fine a questa follìa e chiudere la discussione? Ringraziando sentitamente. Nessuno è qui a farsi prendere in giro.1 punto
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no scusa, vieni qui, fai il figo che hai sta mega rarità, e poi fai pure il prezioso e permaloso???? ma per favore….. di pazienza ne ho da vendere,ma di fronte a certi atteggiamenti la perdo proprio…..chiudo qui ogni intervento verso questa discussione INUTILE, 2 pagine a parlare del nulla…..no comment1 punto
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Apro questo post, nella speranza che sia gradito, per raccontarvi come è nata la mia passione: un giorno, mentre stavo ripulendo la cantina, tra qualche ragno e 100 gambe (urla di schifo comprese ) ho trovato una specie di cofanetto dentro un mobile…apro e….sorpresa, una miriade di vecchie monete di cui non ne sapevo proprio nulla….allora che ho fatto: mi sono messa al computer e ho iniziato a cercare su internet per capire cosa fossero….uno che non ne sa, magari dice, queste son rare ecc, sono perfette…..che belle!!!!! tra tutte le monete che c'erano all'interno ne spunta una ….un 20 lire elmetto…..guardo su internet e …. che fortunaaaaa (anche se ho detto altro veramente :D ) ho iniziato a fare ricerche e un giorno mi sono imbattuta in questo forum,prima entravo come utente non registrato, poi mi sono registrata e ho iniziato a leggere le varie discussioni su questa moneta, falsi,mica falsi…. ma io non sapevo comunque da che parte girarmi per capire se era autentica o meno, avevo una lente, ma guardando la famosa L di Romagnoli e la M mi sembrava di essere nella direzione giusta, e che la moneta che avevo fosse autentica….beh, messa da parte un attimo, ovviamente sempre con riserve in quanto ero dubbiosa, mi son messa a guardare le altre, c'erano delle monete da 10 centesimi ape, e altre monete in rame abbastanza comuni, alcune non erano niente male, anzi, le ho tutt'ora in collezione (monete da 1 centesimo di vittorio emanuele III)tra il mucchio anche qualche palancone di vittorio emanuele II e umberto I…ovviamente erano messi abbastanza male, monete della serie impero da 20 centesimi, 50 centesimi 1 e 2 lire (tra questi ho fatto una selezione successivamente e alcuni li conservo ancora) Inizialmente non essendo molto interessata alla cosa, ho cercato un pò su internet i vari valori che potevano avere…un pò come fanno tutti...ma sto elmetto mannaggia mi mandava in crisi <_< allora che ho fatto, ho girato un paio di negozi e mi sono rivolta a 2 persone del circolo di Parma... purtroppo è risultato essere un falso :cray: e ho avuto anche la possibilità di vederne uno dal vivo (ringrazio Matteo per questo) per capire quali fossero le differenze tra un esemplare autentico e una patacca pazienza….. ad ogni modo, continuando a leggere il forum, per diventare attiva poi successivamente, ho imparato tantissime cose e man mano la mia passione cresceva, e da li è partita poi la mia collezione e il continuo imparare cose nuove….oramai son 2 anni che colleziono e che frequento il forum, e grazie a questo ho avuto modo di fare nuove amicizie :D E voi? come avete iniziato? p.s.: scusate se mi sono dilungata :(1 punto
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Per me la tua moneta è a fondi lucidi, vedendola dalle nuove foto, ti posto una 500 lire presa da una mia divisionale proof. Ciao, Giò1 punto
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alla domanda se potevi inserire una foto potevi anche scrivere che non avevi la moneta ecc, ma tu hai scritto: dal messaggio che hai scritto mi facevi capire che non volevi mostrarcela, a me personalmente avrebbe fatto piacere vederla perchè da quando colleziono non ne ho mai vista una….…..abbi pazienza e qualcuno ti saprà dare tutte info su questa rarità1 punto
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Appunto una qua è una là,le radar si riproducono più volte con l'avanzare del corto,invece le zerate...000000000 quelle sono e quelle rimarranno per sempre o le becchi subito o mai più,non a caso la 100000 Caravaggio tutta zerata si trova al British Museum in bella mostra.1 punto
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Taglio: 2 Euro CC Nazione: Germania G Anno: 2013 Tiratura: 4.200.000 Condizioni: BB Città: Casoria (NA)1 punto
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Qui invece le foto di ciò che resta del tempio dell'Oracolo di Amon, a cui si rivolse Alessandro il Grande. In particolare nella seconda foto è ammirabile la porta del tempio. Nella terza una foto che riprende tutto il tempio.1 punto
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Ho recentemente rivisto sul nostro forum la discussione su una moneta falsa (della quale mi interessava sapere se c'erano stati altri interventi), che era stata proposta sulla baja. Ma ahimè.... l' inserzione è stata rimossa ma non perché ritirata, ma perché non più visibile perché vecchia di troppo tempo. Adesso non so più esattamente di cosa si stesse parlando. Mi chiedo non sarebbe possibile che chi posta immagini di monete pubblicate sul famoso sito copi ed incolli l'immagine(i) dell'asta oltre a mettere il link? in tal modo se l'asta non è più disponibile almeno le immagini rimangono.1 punto
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Ho trovato qualche notizia sull'Oasi di Siwa: Siwa (toponimo berbero, in caratteri arabi trascritto سيوة) è un'oasi del deserto libico, che appartiene all'Egitto e si trova a circa 300 chilometri dalla costa del Mar Mediterraneo, nel territorio del Governatorato di Matruh, quasi al confine con la Libia. Una strada la collega al capoluogo Marsa Matruh a nord, nonché all'oasi di Bahariya a est. Situata in una profonda depressione (18 m sotto il livello del mare), Siwa è molto ricca di acque e produce grandi quantità di datteri di ottima qualità. L'acqua di Siwa viene anche sfruttata da una impresa italo-egiziana che la imbottiglia e la commercializza in gran parte dell'Egitto. La grande ricchezza di acque dell'Oasi presenta però il rischio di allagare i terreni coltivati e raggiungere le ampie distese di sale che si trovano ai suoi margini, rendendo sterili i campi. Per questo è necessaria una costante opera di drenaggio delle acque e un assiduo controllo. Qui sotto la mappa per arrivare all'Oasi dalla famosa località balneare di Marsa Matruth e la vista dell'Oasi dai suoi confini, ossia arrivando dal deserto egiziano.1 punto
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Ce da dire che, anche se questa è una truffa, se entrassimo in contatto con civiltà extraterrestri io collezionerei le loro monete (nel caso in cui le avessero). :) :) :) :)1 punto
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La moneta non è bizantina. E' un ducale di Ruggero II (1130 - 1154) coniato a Palermo. Per l'autanticità c'è bisogno di un esame dal vivo. Arka1 punto
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invece di IMU e aumento dell'IVA farebbero bene i nostri politici o chi per loro a fare una bella asta alla luce del sole e vendere questo bel ritrovamento a chi saprà apprezzarlo...risanerebbero in parte le loro casse senza dover ammazzare ancora il povero cittadino....ma tanto sappiamo come vanno le cose in Italia e soprattutto come è lenta la burocrazia per cui dubito che ciò possa accadere...spero di no ma penso che finiranno accantonate in qualche caveau o a rimpire la pancia di qualche furbacchione1 punto
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Come dice Trivero Antvwala ne L'Orbis Terrarum nella monetazione Romana" la moneta è uno strumento per propagandare eventi gloriosi, veri o presunti. Un "indottrinamento" che pertanto adotta immagini semplici e di lettura immediata che a noi possono apparire trascendenti in quanto i simboli di quel linguaggio ci sono estranei, ma per coloro a cui quel messaggio veniva veicolato con la moneta si trattava di simboli ben noti, addirittura quotidiani. Premesso questo le strie a forma di croce che compaiono sulla rappresentazione della sfera celeste forse raffigurano proprio le croci equinoziali piuttosto note ai Romani, come ai Greci. La croce è creata dall'intersezione dei due piani, l'eclittica e l'equatore: Il primo piano è l'eclittica del nostro Sistema Solare. Per approssimazione, l'eclittica del Sistema Solare è l'equatore galattico, perché il nostro Sistema Solare è molto vicino all'equatore galattico e ruota attorno al centro galattico in un piano parallelo. Il secondo piano è il piano equatoriale del nostro Sistema Solare e per semplicità, può essere paragonato all'eclittica. Ora che abbiamo identificato i due piani, la Croce Galattica può essere costruita dall'intersezione di questi piani, l'equatore galattico e l'eclittica. Il nostro Sistema Solare interseca l'equatore galattico ad un angolo di 60°. L'intersezione è l'asse dell'equinozio del Sistema Solare. L'asse del solstizio del Sistema Solare è perpendicolare all'asse dell'equinozio ed entrambi formano la Croce Galattica. per ulteriori interessanti approfondimenti di astronomia nella storia, inclusa la precessione degli equinozi, questo interessante articolo: http://www.altrogiornale.org/_/content/content.php?content.915 E buon solstizio d'estate (oggi) a tutti! :)1 punto
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L’assedio di Magonza da parte dei Prussiani è da considerarsi tra i grandi eventi della rivoluzione francese. La città fu conquista dai francesi guidati dal generale Custine in soli due giorni, con un colpo a sorpresa il 21 ottobre 1792, e posto in assedio dai prussiani il 6 aprile 1793 (per facilitare il lettore preferisco porre le date mediante il calendario gregoriano e non rivoluzionario – 17 germinale an 1). L’assedio perdura per due mesi ad opera dei prussiani sotto il comando il Federico Guglielmo II di Prussia in persona, troppo alta è la posta in gioco, e la credibilità dell'esercito prussiano messa in discussione. La difesa francese è sostenuta dai generali Doyrè, Dubayet e Meunier e 22.000 uomini. Per la prima volta il governo della rivoluzione è riconosciuto dagli altri stati sovrani europei, infatti, nel carteggio per lo scambio dei prigionieri la documentazione reca come parti il Re di Prussia e la Repubblica Francese. La difesa della città non più sostenibile dai francesi capitola il 22 luglio 1793 stretta d’assedio da un esercito di 80.000 uomini. Dei 22.000 uomini che iniziarono la difesa di Magonza, 17.000 si arresero ed è loro permesso di abbandonare la città solo con la garanzia che non avrebbero più combattuto contro le potenze alleate. Sono prontamente mandati, dalla Convenzione, in Vandea dove stroncano l’insurrezione realista trovandone la morte. Le monete dell’assedio di Magonza battute dai francesi sono molto simili ai tipi in rame in uso in Francia con il fascio al diritto ed il valore d’altro canto. Sono in lega di bronzo, di modesta qualità di conio ed artistico, e presumibilmente opera dell’incisore Sticler. I valori battuti sono da 5, 3 e 1 Sol, nessuna di queste monete è rara, anche se di difficile apparizione, sotrattutto per i due valori minori, in bella conservazione. V.G. pag. 64 n. 400-403 cita anche, senza illustrarle, delle tessere per il pagamento del pedaggio del ponte di Magonza, ne comparse una una decina di anni fa ed era una palese copia restituita dal disegno. Personalmente non le ho mai viste. 12 Denari coniato dalla monarchia costituzionale che è stato preso ad esempio la monetazione ossidionale di Magonza.1 punto
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Non ho ben capito il senso del post... Esaltazione del denaro? Oppure una constatazione di come gran parte dell'umanità lo metta al primo posto? Nel primo caso la considererei alla stregua di una bestemmia... Nel secondo caso, purtroppo, è inutile negarlo, il denaro fa girare il mondo. Le banche sono le padrone del mondo e la vita dell'uomo dipende troppo dal denaro. Purttroppo sbagliamo laddove accumulando denaro lo teniamo solo per noi senza condividerlo con chi ne ha bisogno. In quel caso il denaro da mezzo di necessità e sostegno, diventa, purtroppo il Male perchè alimenta egoismo, avarizia e, paradossalmente, tanta povertà, d'animo.1 punto
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Per me il denaro è un mezzo... non un fine. Quindi divino quanto un autobus. :D Arka1 punto
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Ripeto spesso che mi piace questo modulo, in effetti questa è in alta conservazione ed ha un gran fascino. Non saprei giudicarla con precisione però. SPL indubbiamente, ma potrebbe essere leggermente più alto In ogni caso bella moneta1 punto
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Bello il post, bella la domanda, poi alla fine tutto parte da qui... E quindi riparliamone pure, arriva un punto nella vita, in cui tutto scorre, vedi che gli anni passano, il lavoro nobilita una parte del tuo io, ma l'altra rimane ferma, in un certo qual senso inaridiamo. Non tutti colgono questo, alcuni però si, e allora poi nascono le domande, vuoi studiare la storia, l'identità, compi un cammino di studio e di letture. E tutto questo se lo abbini alle collezioni numismatiche diventa più bello, arricchisce, ti gratifica, alla fine studiando la storia capisci anche il presente, i corsi e i ricorsi. E se sei curioso, se tutto ti intriga, la passione per la numismatica prende sempre più piede, difficile fermarsi... E quindi la numismatica coinvolge poi tutto quello che rappresenta, anche la storia, l'economia, la scienza, l'uomo, ed è tutto bello, io lo consiglio a molti, pochi però capiscono e quindi arriva poi il forum per comunicare con altri, per lo scambio di informazioni, per la divulgazione, per apprendere e capire, il forum è stato veramente importante in questo cammino per me, buon cammino a tutti... Mario1 punto
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bb+ la liretta, l'usura si vede, sopratutto al dritto.. meglio l'aquilino, qspl/spl penalizzata da due colpetti e dei segni vicino alla scritta re... restano delle belle belle monete, impreziosite tuttte e due da una bella patina!! vedo poi che sei contento dell'acquisto quindi!!:D complimenti!!:)1 punto
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Si è parlato tanto delle emissioni della zecca di Menfi, città che ebbe un ruolo importante nelle vicende di Alessandro Magno in Egitto. Vorrei ricordare le più significative citando alcuni passi del capitolo ‘Il figlio di Ammone’ nel libro di Raffaele D’Amato ‘La più grande battaglia di Alessandro Magno alla conquista del mondo’. Alessandro raggiunse Menfi nel dicembre del 332 a.C. e subito compì sacrifici ad Apis, il dio toro, procurandosi con questo gesto di diplomazia religiosa l’alleanza del clero egizio. I sacerdoti lo divinizzarono e lo chiamarono “Re dell’Alto e del Basso Egitto, figlio di Ra”. Al cospetto del popolo si sedette sul trono dei faraoni, vestito alla loro maniera, e ricevette le insegne della regalità. Durante il suo soggiorno, avendo notato sulla riva del mare una rada ben riparata dall’isola di Pharos, decise di costruirvi una città, la più famosa fra le tante che avrebbero portato il suo nome: Alessandria. Secondo la tradizione Alessandro voleva una città greca, popolosa, e aveva già cominciato a disegnarne le linee, il perimetro, la struttura, unitamente ai suoi architetti. Ma una notte ebbe una mirabile visione, quella di un uomo canuto che gli appariva in sogno e gli recitava un verso dell’Odissea: Un’isola c’è nel mare flutti infiniti, Davanti all’Egitto, la chiamano Faro. Omero indicava la strada al suo più fervido lettore. Alzatosi, prese il cavallo, e al sole dell’alba, si diresse con Bucefalo verso quella che era ancora un’isola. Il luogo era incantevole: uno stretto istmo che separava un lago dal mare, quasi a formare un grande porto naturale. Alessandro comandò che fosse delineata lì la forma di una città, adattandola al sito. Farina bianca venne usata su quel nero terreno per delineare la forma della novella metropoli, farina che venne subito beccata da stormi di uccelli, a significare, secondo gli indovini, che quella città così grande avrebbe nutrito centinaia di migliaia di uomini. Era la primavera del 331 a.C. Lì sarebbe nata una delle più grandi metropoli dell’antichità. L’Egitto era considerato dai Greci il Paese della sapienza per eccellenza, la culla della religione, e qui Alessandro cercava la risposta divina alla sua origine e alla sua investitura. A lui, al quale la madre aveva sin dall’infanzia inculcato il seme dell’origine divina, l’Egitto appariva la chiave del segreto della sua vita. Accompagnato da un piccolo esercito di fedelissimi, intraprese un viaggio di seicento chilometri in direzione della Libia, verso l’oasi di Siouha, disposto ad affrontare i vasti deserti, a sopportare la mancanza d’acqua, le più terribili tempeste di sabbia per conoscere la risposta del dio Ammone, lo Zeus greco. La volontà del dio sembrava sorridergli. Grandi piogge, come mai se ne videro in Egitto, risolsero il problema della sete, e resero l’arida sabbia più malleabile e percorribile. Altri eventi miracolistici sono narrati da Plutarco, come i corvi che indicavano la via del Tempio al Macedone e addirittura, gracchiando durante la notte, permettevano a quelli che si erano perduti di ricongiungersi al gruppo principale. Al suo arrivo a Siouha, il guardiano del tempio salutò subito il re col titolo di “Figlio di Ammone” e lo introdusse nel luogo più segreto del santuario. Quando ne uscì, nonostante le pressanti richieste dei suoi compagni, non disse nulla, se non che aveva appreso dal dio tutto ciò che desiderava sapere. In una lettera a sua madre, scrisse poi che aveva ricevuto dai sacerdoti importanti vaticini, che avrebbe potuto riferire a lei solamente. Questa è l’illustrazione della visita di Alessandro all’oracolo di Ammone della serie di figurine Liebig. Sistemate le sue faccende personali, Alessandro riprese l’inseguimento del Re dei Re, Dario. apollonia1 punto
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Oggi voglio ricordare attraverso l'immagine di questa suggestiva medaglia un po' di storia della città di Bisceglie, un tempo in provincia di Bari, oggi in quella di Barletta-Andria-Trani (BAT). La medaglia è firmata Luigi Alfano ed è stata commisionata dalla Congregazione dei Santi Mauro, Sergio e Pantaleone http://it.wikipedia.org/wiki/Mauro,_Sergio_e_Pantaleone protettori della bella città pugliese. é interessante notare come le figure al rovescio siano fedeli riproduzioni iconografiche di raffigurazioni già note in dipinti o incisioni. C'è tra voi qualcuno di quelle parti? Sarebbe bello saperne di più sulla storia di questa medaglia, le dimensioni sono mm. 35x31,5 (appiccagnolo escluso). Sulla storia di questa città c'è scritto tantissimo su Wikipedia, ma non c'è da stupirsi, la Puglia ha una storia ultramillenaria ed ricchissima di storia e cultura e bellezze artistiche. http://it.wikipedia.org/wiki/Bisceglie1 punto
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Detto che concordo perfettamente con l'affermazione che la numismatica è arte e cultura, e che l'approfondimento è "doveroso" (anche se spero che molti di noi l'avessero fatto già nel 2002 ;)); questa interessante descrizione della scultura di Boccioni mi riporta alla mente il fatto che la scelta delle opere rappresentative delle monete italiane è stata imho abbastanza discutibile, per usare un termine soft. Con tutto il rispetto per Boccioni e la sua opera, ritengo che la scelta di soggetti ignoti ai più (in Italia; figuriamoci all'estero!) non sia stata la migliore, soprattutto in considerazione del fatto che in Italia non scarseggiano certo soggetti di arte, cultura e storia noti pressochè ovunque (e giustamente utilizzati in altre monete, tipo i 5c, 10c, 1e); personalmente non mi ritengo una persona tra le meno "acculturate" in Italia, eppure i soggetti del 20c e del 1c non li conoscevo nel 2002, e non li ho tuttora mai visti dal vivo. So di essere un po' fuori dal coro con queste affermazioni ma sto ovviamente esprimendo un parere personale, senza vene polemiche. :)1 punto
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"Inoltre, scusatemi, ma io non credo assolutamente che io sono stato l'unico ad accorgersi di questa nota solo..." Credo proprio che invece Tu sia stato l'unico.....qui siamo troppo impegnati a discutere se una monete sia spl+++/qfdc---- o piuttosto mspl---/spl++++, se l'abbiamo pagata troppo o troppo poco, o se la caccola che si intravede nella narice destra del sovrano costituisca una variante o un difetto di conio. E questa volta non abbiamo neppure la scusante che si tratti di un testo inaccessibile, costoso o scritto in lingue incomprensibili, perchè invece è sul web a disposizione di tutti ed è scritto in italiano. Purtroppo non leggiamo come si dovrebbe.........e questa è la dimostrazione lampante. M.1 punto
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Manca moneta corrente, spicciola, minuta per il commercio, già nel 1791 si era ovviato al problema producendo moneta in “metal de cloche” letteralmente tradotto in metallo delle campane, recuperato con le spogliazione dei beni ecclesiastici .1 punto
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Leggo solo oggi questa discussione e mi ha incuriosito la moneta chiamata "albulo" , quindi voglio riferirvi un passo che ho letto in un libro su Venezia che riguarda la "Festa delle Marie": "La festa delle Marie è la festa più antica di Venezia. Venne istituita nel 944 per ricordare un importante episodio piratesco felicemente sventato. Era usanza, allora, che il 31 gennaio le giovani coppie che intendevano sposarsi convenissero alla cattedrale di San Pietro a Castello per celebrare i loro matrimoni. Dopo la cerimonia celebrata dal vescovo in persona tutta la città si dedicava ai festeggiamenti e alla baldoria. Ma quell'anno la bellissima festa venne turbata da un'incursione dei pirati istriani, guidati dal "Gaiolo", che fecero irruzione nella chiesa, ammazzarono molti presenti e rapirono le giovani spose. I veneziani, sorpresi, lasciarono fuggire gli aggressori che ripararono non molto lontano, a Caorle. Ma la riscossa fu pronta! Non passarono che 24 ore e una spedizione partì alla volta dei pirati istriani e li assalì in quello che sarà chiamati Lido delle donne e li sterminò. Da quel giorno ogni 31 gennaio una importante processione che partiva da Castello girava per la città trasportando 12 immagini di legno di bellissime fanciulle, le cosiddette Marie de tola. Non passarono molti anni che queste 12 immagini vennero sostituite da 12 belle ragazze in carne e ossa dei 6 sestieri della città (2 per sestiere). Questa festa diventò nei secoli sempre più importante, sfarzosa e libertina. I giorni di festa passarono da 1 a 7 e le regate, i balli, gli spettacoli culminavano il 2 febbraio, festa della purificazione della Madonna. In quel giorno anche il Doge vi partecipava andando in corteo fino alla Parrocchia di Santa Maria formosa, la parrocchia che più si era distinta nel coraggioso raid di salvataggio. Qui il doge riceveva in dono dal parroco due fiaschi di vino Malvasia e due cappelli di carta dorata. In compenso il Doge consegnava una moneta al parroco, l'albulo, appositamente coniata per quest'occasione. La festa proprio per il grandissimo sperpero di denaro, venne soppressa nel 1379 durante la guerra con i genovesi e non venne più ripresa. (tratto da: Storia insolita di Venezia di Marcello Brusegan) PS Spero di non avervi portato fuori tema, altrimenti ...sorry1 punto
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Con le ultime coincard hanno proprio fatto un buco nell'acqua a mio avviso..ne bastavano un paio. Inoltre sono pure bruttine :whome:1 punto
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Non si tratta di monete di prova, questo è certo. Per il resto, una domanda che difficilmente potrà avere una risposta...1 punto
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