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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/17/13 in tutte le aree
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Buongiorno a tutti, io credo che numismatica, oltre che apprezzare la rarità o la bellezza di una moneta, sia anche sinonimo di storia e di cultura. Oggi volevo soffermarmi sulla moneta Euro italiana da 20 centesimi, il cui retro, disegnato da Maria Angela Cassol, raffigura una scultura del futurista italiano Umberto Boccioni. Dopo aver pubblicato nel 1912 il Manifesto tecnico della scultura futurista, in cui l'autore pone le basi per la creazione di una statua, Boccioni realizza nel 1913 Forme uniche della continuità nello spazio (che è sul retro dei 20 centesimi! ). L'opera, in cui possiamo riconoscere una figura umana, esprime un grande senso di dinamismo, anche grazie alla sinuosa continuità delle sue curve, e ci proietta verso una sensazione di grande astrazione. L'intento non è di rappresentare una figura riconoscibile, ma di creare un opera che esalti la sua tridimensionalità in un incessante svolgersi nello spazio di forze e di forme. Boccioni non creò subito il bronzo, ma un calco (conservato al Museo di Arte Contemporanea a San Paolo del Brasile), ed è per questo motivo che oggi abbiamo 3 differenti versioni di questa statua: una si trova al Museo del Novecento a Milano, una al MOMA di New York e l'ultima è alla Tate Modern a Londra. Spero che questa piccola descrizione vi possa aver aiutato ad amare ancora di più la storia del nostro paese!7 punti
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Per quanto riguarda le alte conservazioni non si tratta di una moneta facile, salvo (forse) per gli scudi dell'ultimo doge, Ludovico Manin. Posto l'immagine di un magnifico esemplare di Alvise IV Mocenigo, 1763-1778, centodiciottesimo doge (massaro Domenico Gritti), moneta comunque rara anche se non rarissima. Pesa g. 31.88 e presenta una patina delicata e fondi lucidi, eccezionalmente in assenza dei soliti segni di ribattitura. :)3 punti
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Per assoluta mancanza di monete da 2 euro oggi al bar ho dovuto per forza di cose mettere in circolazione le monete di un rotolino del verdi, d'altronde anche se belli lucidi sono soldi pure quelli........ :D Ho potuto apprezzare una volta di più quanto alla stragrande maggioranza della gente non importi assolutamente nulla di chi o cosa viene raffigurato sulle nostre amate monetine :cray: nessuna novità ovviamente, li conosco bene, piuttosto sono rimasto sorpreso da quanti, una volta fatto notare loro il mio stupendo gesto, ossia dare loro di resto una moneta in FDC....oops qFDC, oltre che fregarsene mi abbiano pure chiesto chi mai fosse questo Giuseppe Verdi........ :rofl: annamo bene :crazy: P.S. per Isacco: qualcuno per te l'ho tenuto.......3 punti
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Può condizionare l'altra metà il numismatico, collezionista o studioso che sia ? Questa è la domanda, le risposte possono essere ovviamente infinite. A volte ne ho sentite tante in questi anni, tra il divertente e l'imbarazzante, però indubbiamente se la passione c'è, se c'è coinvolgimento, una certa influenza il numismatico, bene o male la subisce. Il collezionista ha un problema semplice, compra, compra monete..., certamente il tutto non passa sempre inosservato, c'è sempre o spesso un rendere conto.... Un classico è il ritorno dall'asta, entra in casa disinvolto, cerca di essere naturale, fa finta di nulla, ma la domanda arriva quasi sempre, ed è una mazzata, allora ? allora cosa risponde...., ma a questo punto capisce che qualcosa deve dire, non scappa. Di solito è furbo, non è sprovveduto, nasconde il grosso ed esibisce una piccola moneta medievale, di quelle che anche lui fatica a comprendere, spesso se la cava, la risposta è un effettivamente è bruttina, potevi trovare di meglio. Quindi il collezionista, che spesso è solitario e non pubblicizza verso il mondo esterno, anche in famiglia è diciamo sobrio, meglio non ostentare, il basso profilo è sempre opportuno e consigliato anche entro le proprie mura. Ma anche lo studioso, qualche problemino lo può avere, sempre sui libri, e quanto leggi dice sempre lei ! E quanti ne compri aggiungo io, su dove metterli poi è meglio neanche parlarne. E poi ci sono i Convegni, gli eventi, e qui nascono le richieste, le concessioni, sabato dovrei andare a...., quando va bene la risposta è, ancora ? E allora nascono i patteggiamenti, ma anche i patteggiamenti costano...., e se ci tieni sai che qualcosa ti tocca.. Ma c'è anche il forum, il forum prende, spesso il numismatico, in questo caso il lamonetiano passa un bel po' di tempo sul forum, e dopo un po' spesso arriva il classico allora che vogliamo fare ? Facciamo notte ? Infatti ecco perché molti scrivono in piena notte.... Ma alla fine il più delle volte risulta essere un gioco delle parti, una recita, e se non tiri la corda, alla fine anche lei capisce che c'è di peggio nella vita.... Argomento che può essere affrontato in stile tipicamente estivo, con leggerezza ed ironia, ma per chi vuole può assumere anche valenze psicologiche di un certo peso, certamente il numismatico ha diversi fronti con cui relazionarsi, lo sappiamo, e la famiglia indubbiamente è uno di questi, vedete voi...., indubbiamente qui avete un vantaggio questa volta, lei è difficile che lo legga sul forum e non è poco...., buon week-end, Mario2 punti
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credo solo questi ? Monaco : tiratura 1.249.131 pezzi http://www.lamoneta.it/topic/92071-2-euro-commemorativi-2013/page-111#entry1221213 Portogallo : emissione 20 giugno http://www.lamoneta.it/topic/92071-2-euro-commemorativi-2013/page-110#entry1220059 Vaticano : emissione 3 giugno ( EMESSA )2 punti
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Buon giorno .In relazione alla discussione riguardante la zecca di Irnthi, faccio presente che nelle vicinanze di Fratte (SA) a circa 20 Km, nel Comune di Castel San Giorgio ho rinvenuto nei mesi scorsi due monete di questa zecca nei luoghi Campomanfoli e S.Maria a Castello del predetto Comune. Allego i verbali redatti dalla soprintendenza - Sezione di Nocera. Spero di essere stato utile . Un grazie immenso ad ACRAF per la collaborazione e sensibilità.2 punti
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@@Greta2209 invece che polemizzare su delle semplici battute, qui c'è gente che ne sa e se ti dicono che le monete si misurano in mm è perchè sono misurate TUTTE in mm, basta che sfogli i cataloghi e ne avrai la conferma! per il resto, invece che fare controbattute segui le istruzioni che ti sono state date per allegare le foto, perchè senza vedere una foto della moneta che hai è la stessa cosa del parlare del nulla2 punti
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@@Davhibernian credo solo quella in coincard il rotolino verrà cambiato come verdi al facciale in banca d'italia2 punti
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E' stata una delle discussioni più belle che abbia fatto con un avversario deciso ma corretto oltremodo, penso che almeno il mio Mi Piace te lo debba...! Alla prossima discussione, allora..! Ciao e Buonanotte. :good:2 punti
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:moon: :moon: :moon: Taglio: 2 euro Nazione: San Marino anno: 2002 Tiratura: 100.760 Condizioni: BB Città: Comacchio Note: avuto oggi al Bar in spiaggia...........se non ricordo male la moneta circolata più rara che abbia mai trovato in 8 anni di ricerche.2 punti
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Credo che sia divulgativo e utile per tutti, tornare o ritornare a rotazione su monete che indubbiamente hanno la loro valenza sia per una zecca specifica, ma anche per il collezionista. Certo questa, lo Scudo della Croce da 140 soldi di Venezia, è una di quelle ambite, da chi colleziona Venezia, i grandi nominali e comunque monete di grande impatto. Tenere in mano uno Scudo Della Croce e rigirarselo è una bella sensazione che auguro prima o poi possa capitare a ogni collezionista. La moneta è conosciuta ai più, ma anche a beneficio di chi si è appena affacciato alla numismatica, sarebbe bello vedere insieme qualche punto importante e magari, perché no, vederne qualcuna. La moneta viene coniata inizialmente dal Doge Nicolò Da Ponte ( 1578 - 1585 ), anche se non si conoscono i documenti che decisero la coniazione di due nominali d'argento grossi, come lo Scudo della Croce e la Giustina Maggiore. Di certo uno dei motivi fu quello di allinearsi alle monete correnti europee che utilizzavano grandi nominali e anche per l'afflusso di argento che arrivava copioso in Italia in quel periodo. Pare che sia stato il 1578 il primo anno di coniazione, così risulterebbe da alcune memorie di zecche, il suo valore era di 7 lire o 140 soldi ; quello in oro lo si deve invece al Doge Gritti. E' per Venezia il momento della vittoria di Lepanto, i veneziani esultavano, queste monete seguono un momento di tripudio per loro. Ma la moneta, su cui spero aggiungerete osservazioni, mi sembra rimanga nei suoi tratti iconografici immobile nel tempo, probabilmente non si volle toccare una moneta che funzionava, che era conosciuta, che aveva delineato l'identità della città evidentemente. La simbologia è essenziale ma forte, la croce fogliata grande, da cui prende il nome, con rosa al centro e foglie di vite agli angolo, all'esergo le iniziali del massaro, al diritto ; al rovescio, il leone in soldo sopra scudo ornato di fogliame, all'esergo il valore 140. Quindi la croce, simbolo cristiano, il leone simbolo per antomasia veneziano, il doge è in leggenda col suo nome al diritto, al rovescio in leggenda si richiama San Marco. Quindi c'è tutto, manca a differenza di altre zecche del periodo il busto del regnante che trova ormai riscontro in molte monetazioni. Quello che posto è un bell'esemplare tratto dall'Asta Varesi 58 del 28 aprile 2011, lotto 226, è lo scudo di Pasquale Cicogna ( 1585 - 1595 ), sigla FD ( Fanti Dandolo ), argento, peso 31, 70 gr., Paolucci 11, CNI, 141, esemplare più che gradevole direi. Ovviamente ci conto sull'ampliamento delle riflessioni in merito, anche per le conoscenze personali e di tutti, il fine ultimo è poi questo, saluti, Mario1 punto
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@@Giovanna Anche quest'anno sono contento di essere il primo a farti gli auguri. Buon compleanno :give_rose: :friends: :drinks: :buoncompleanno: Aggiungo gli auguri a tutti gli altri utenti che festeggiano oggi, ben tre dei quali raggiungono una cifra tonda: (50) annovi.frizio (30) joff (52) gigi1961 (57) lapiuma (40) chris73 (47) joe66 In particolare sarei curioso di sapere se @@annovi.frizio ha progettato per l'occasione una bella banconota da... 50 Auguri a tutti1 punto
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Grazieeee, chissà che non arrivi davvero una bella freccia rossa piena di monete... Grazie Eros, sempre gentilissimo. :give_rose:1 punto
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Cara Patrizia dimenticavo che anche tu fai parte come me e Dabbene del cla dei creativi Gemelli... Ti auguro tuuto ciò che il tuo cuore desidera e un freccia rossa pieno di tondelli rarissimissimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii Eros1 punto
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Salve. Vorrei provare a fare un ipotesi sperando di dire qualche fesseria. In questa sezione ho letto spesso post in cui si parla di monete coniate che a causa dell'estrattore venivano segante con le striature che tutti noi conosciamo. Questa sera mi sono voluto studiare esattamente cosa voglia dire il termine "Justierung" e mi sono imbattuto in questo articolo su Wikipedia : Justierung von Münzen Bei der Münzherstellung verstand man früher unter "Justierung" den gewichtsmäßigen Abgleich der leicht übergewichtigen Gold- oder Silberronden auf das gesetzmäßig vorgeschriebene Sollgewicht innerhalb einer geringen Toleranz im Milligrammbereich. Das geschah gewöhnlich durch Abfeilen und ständigem Nachwiegen - manuell Münze für Münze in der Prägeanstalt, wobei die Edelmetall-Späne gesondert aufgefangen, aufbewahrt und später wieder eingeschmolzen wurden. Häufig wurden die Justierspuren (Feilenriefen) durch den anschließenden Prägevorgang nicht immer vollständig beseitigt, so dass sie teilweise sichtbar blieben. Das mindert jedoch theoretisch den Sammlerwert einer solchen Münze nicht, sondern garantiert eher die Echtheit. In Münzauktionskatalogen ist bei den betreffenden Münzen in der Beschreibung "geringe Justierspuren" oder ggf. "starke Justierspuren" angegeben, was folglich dann doch zu mehr oder weniger großen Abschlägen führt. Die mit Justierspuren behaftete Münze darf nicht mit einer "bekratzten" verwechselt werden. Bei einigen Münzen des 18. und 19. Jh. steht auch das Wort "justi(e)rt" explizit noch im Gepräge. Die moderne Rondenproduktion ist ab etwa 1870 schon so gewichtsmäßig exakt, da die Dicke der Zainblechbänder fast auf ein Hundertstel Millimeter genau sind, so dass eine spezielle manuelle Justierung überflüssig geworden ist. Es wird deshalb nur noch nachgewogen und fehlgewichtige Ronden ggf. vor dem Prägen ausgesondert und wieder eingeschmolzen. Siehe auch Rauhgewicht, Feingewicht. Per chi non conoscesse il tedesco dice che il "justierung" era una tecnica che si utilizzava per portare le monete a peso ideale. Semplicemente si prendeva una lima e si limava il tondello. Se questo lavoro non veniva fatto a dovere, dopo la coniatura erano ancora evidenti i segni della lima. Nel 1870 dopo l'utilizzo della Zainblechbänder, che dovrebbe essere una pressa che pressando su una lamina di metallo di un determinato spessore da il tondello finito( vedi foto ), questa tecnica non venne più usata. Mi chiedevo se questo non possa essere il motivo per cui in tante piastre (adesso mi sbaglierò ma credo specialmente prima del 1870) abbiano quei segni che li caratterizzano. Scusate eventuali esattezze ma io ci provo.1 punto
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Comprate in questo momento 2 monete a 159 euro l'una spedizione compresa (l'anno scorso il 2 euro cc 2012 costava 120 alla fonte e non penso che quest'anno costi di meno, 39 euro in più ma ho la sicurezza di non cadere nella speculazione).1 punto
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Beh a me piace, è carina dai.. esce un pò dal classico stile monegasco fatto di profili reali e regali, stemmi o cavalieri, che sa tanto di nobiltà, a differenza di questa colomba..1 punto
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Non solo, cari amici. Sembra che questa versione dello stemma monzese sia una variante "spuria" ricavata da quella in uso durante il ventennio. In quel periodo, gli stemmi civici dovevano contenere il cosiddetto capo del Littorio. Ossia, la parte superiore dello scudo (il "capo") doveva mostrare un fascio littorio in campo porpora, oppure in campo rosso. Questa variante "spuria" ha conservato il capo di porpora (cfr. la differenza con il rosso del campo sottostante), ma ha fatto sparire il fascio:1 punto
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Si Francesco, non era assolutamente mia intenzione offendere qualcuno con i miei commenti.1 punto
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Ciao Mario, grazie per avermi detto chi sei, ho letto il tuo messaggio privato, BENVENUTO TRA NOI!! http://www.lamoneta.it/topic/108362-ciao-a-tutti/ C'è stata qualche piccola incomprensione sul discorso dei 20 euro sulle piastre ma personalmente ho capito cosa volevi intendere. In pratica hai voluto dire che le piastre di Ferdinando II degli anni '50 sono comunissime e che forse è meglio prenderle in buona conservazione. Tutto qui. Propongo a @ di metterci una pietra sopra a questo breve battibecco, può succedere all'inizio, questa è la dimostrazione che quando si scrive in un forum si può fraintendere, meglio parlarsi da vicino. Mario lo conosco da anni, è un bravissimo ragazzo! Ora però stringiamoci la mano e partiamo da zero........... RECEDANT VETERA!! :good:1 punto
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Gazie ragazzi, un bacione a tutti...a Jagd due o tre... :air_kiss: :air_kiss: :air_kiss:1 punto
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Grazie ad un utente del forum in collezione ho messo da poco più di un mese questo 20 centesimi. :) la patina è intensa e cela in parte il lustro. Vi dirò in seguito com'era periziata. marco1 punto
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Concordo con Fabrizio, caro @@Civitas Neapolis , cerca di onorare il nome che porti, te lo dico in napoletano, "lievet e vreccell a rint a scarp mo'!". Mostraci qualcosa di tuo! :good:1 punto
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Allora visto che per te questo target di monete è "così poco" e che non offrono granchè da ammirare... visto che sei qui da 2 giorni potresti anche postarci qualcosa di degno dal tuo punto di vista invece di sparare sentenze a zero sulle monete degli altri assurdità varie su piastre vendute a 20€ (che se non l'hai capito i nostri interventi miravo a sottolineare questo ;)) Nùn c'è niente da fa... il "cancro" s'allarga...1 punto
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@@elmetto2007 lo so che non sono lucidate, volevo far arrabbiare un pò @@pietromoney ahahahahah1 punto
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Consentimi di ricordarTi: primo, che qualunque essere umano può sbagliare, quindi qualunque altro essere umano ha il diritto di affermare (educatamente, come ha fatto babelone) "io però la penso diversamente"; secondo, che in ogni caso il forum non è (almeno per quanto ne so) riservato ai soli scienziati, per cui ognuno ha il diritto di scrivere (educatamente, come ha fatto babelone) anche ipotetiche castronerie (senza per questo significare che quelle di babelone siano tali).1 punto
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Ciao, io al contrario di molti di voi, la mia piccola collezione me la sono fatta al 90% sulla baia e quindi a parte qualche mercatino e qualche convegno a Piacenza, non ho mai chiesto tanta libertà a mia moglie e quindi non ho mai avuto problemi. L'unica cosa che volevo dire è, se all'inizio della collezione e cioè nella fasa "calda" ( serate intere passate sulla baia) l'avessi ascoltata, mi ritroverei con qualche euro in più in tasca, una scatola di robaccia in meno sul groppone ( che ogni tanto mi viene il talento di disseminarle in qualche campo per fare impazzire i detectoristi) e qualche bella moneta in più nella raccolta. P.S. mi ha sempre detto, ed aveva ragione, cosa continui a comperare dei "raulot" (cianfrusaglie) comperatene 3/4 all'anno ma belle.1 punto
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lindap se vuoi posso lucidarti qualche moneta, come vedi sono bravo a farlo :rofl: Scherzo ovviamente e sò bene che non si fà. :blum:1 punto
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Caro numa di porti d'Ostia di Cavino ne ho memoria di almeno 6-7 (ma sono di più) passati in aste anche di notevole prestigio, fotografate anche a colori, e se devo dire la verità non è l'unico conio che ha avuto e continua ad avere così " successo" , ad esempio il Caligola con il tempio è ancora più ingannevole se opportunamente consunto e patinato dal tempo...Per carità di patria non posterò altre immagini.... Denario di Cavino o simili : è un bel problema Perchè...tu mi dirai Principalmente perchè si sa che esistono, anzi uno è pubblicato dal Klawans (pag 105,1) ed è un denario di Diadumeniano su autorità del Molinet (del '600), ma non ne abbiamo un'illustrazione, solo un disegno. E l'originale.... mi dirai tu. Appunto .... ti rispondo io con un po' di scoramento, dov'è? Tra i buoni o tra i cattivi ?!?!? E gli altri? Dopo questo post credo di meritarmi il diritto di firmarmi.... IL PERFIDO cordialmente! P.S. questo ti piace???1 punto
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la mia cache mi dice questo Spagna: Monastero dell'Escorial - EMESSA (http://it.wikipedia.org/wiki/Monastero_dell'Escorial) Emissione: 5 Febbraio 2013 Tiratura circolante: 8.000.000 Tiratura Divisionale WMF: 2.5001 punto
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E' proprio questo punto, ancor prima dell'evidenza archeologica definitiva , che non mi convince , in quanto i Cavini lo riusciamo a distinguere abbastanza agevolmente. Prodotti bellissimi, piu' di imitazione (come nell'800 si rifacevano le statuine egiziane diffusissime tra le grandi famiglie borghesi amanti delle antichità sulla scia delle grandi esplorazioni portate avanti dai "savants" di Napoleone) che di replica scopo fraudolento. Dobbiamo tra l'altro immaginarci un mercato veramente ristretto a pochi cultori/amanti delle cose antiche, la maggior parte dei cittadini era totalmente alieno da queste passioni ed erano ancora pochi quelli che sapevano scrivere/leggere. Il gusto dell'antico veniva reinterpretato dall'artista risentendo dello stile personale e dell'epoca, ecco perche i Cavini che ogni tanto appaiono nelle aste sono facilissimamente riconsocibili e ammirati come tali, non come falsi tout court. Ecco perché una invenzione/produzione falsa di questo denario nel 1500 con esemplari che sono altamente plausibili, e un ritratto comunque bello e interessante è, pur possibile in via teorica, altamente improbabile . Per il ritratto o è autentico (al pari di quello dei due aurei coevi) oppure si deve sostenere che tutte e tre le monete sono dei falsi costruiti ad arte da un diabolico artista (che certamente non è Cavino), oppure ancora che il diabolico falsario si sia ispirato per il denario dagli aurei (per il ritratto) e dal denario anonimo del 68 per il rovescio, aggiungendovi di suo le famose EID MAR.. Ecco a me pare francamente, in assenza tra l'altro di altri esempi di denari plausibilissimi ma fasulli che sarebbero stati introdotti nel 1500, un po' arizogogolato e poco credibile, pur essendo in teoria possibile che una simile concatenazione si sia prodotta. Se veramente è esistito questo genio che è riuscito a immaginare tutto questo allora dovremmo riconoscere altri suoi lavori ( a meno di non oensare che sia stato talmente bravo che molte sue creazioni siano tra noi tuttora non riconsociute come tali.. ma insomma..). Come rilevavo qualche post fa esiste un bel sesterzio di cavino (che era tra la'ltro uno degli artisti migliori del suo tempo) con la testa di Cesare al diritto e VENI; VIDI; VICI; al rovescio su tre linee e credo anche un numismatico ancora verde possa accorgersi immediatamente della sua produzione non coeva.. PS si l'Antiquities Portable Act in vigore in UK stabilisce che il ritrovatore casuale o meno di beni archielogici denunzi il suo ritrovamento e riceva o un risarcimento del suo valore di mercato se il bene interessa allo Stato oppure torni in possesso del bene e ne possa disporre sul mercato come meglio crede se non interessa alle sitituzioni pubbliche. In questo specifico caso tale denario è già posseduto in qualità migliore da diversi musei inglesi e quindi lo Stato decide di non spendere soldi inutilmente. Tra l'altro gli esemplari posseduti dal Pubblico sono visibili e ben repertoriati e pubblicati. Magari avessimo noi una legislazione cosi avanzata intelligente e rispettosa che non lede i diritti e gli interessi del singolo e che contribuisce a far affiorare , perche' piu' conveniente che tenere "al nero", quanto recuperato. E soprattutto che mette a disposizione degli studiosi il dato sia di quanto custodito sia dei ritrovamenti, utilissimi entrambi per coloro che studiano queste monete. Sigh..1 punto
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Un'attesa molto lunga quant'è, dei mesi o degli anni? Anche a me capita di tenere le monete fuori dalle custodie (magari perchè semplici doppioni), personalmente le metto nei "tubetti" dei vecchi rullini fotografici intervallati da pezzi di carta per evitare sfregamenti. La misura è quasi perfetta, le monete non si muovono molto. Non ci sono grandi precauzioni da prendere se conservi le monete in ambienti "normali".1 punto
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Per coincidenza, ho trovato questo un paio di settimane fa, e sono rimasto stupito di apprendere le 1937 PTT pezzi apparentemente erano in uso, almeno il più tardi 1961-2. (37 nuovo centimes!) Hai idea di quando furono finalmente in pensione? :) v. ------------------------------------------------------------- By coincidence, I found this a couple of weeks ago and was amazed to learn the 1937 PTT pieces apparently were in use at least as late as 1961-2. (37 new centimes!) Any idea when they were finally retired? :) v.1 punto
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Ma torniamo ai Salii: erano dodici giovani (scelti tra le famiglie patrizie) consacrati a Marte Gradivo, preposti all’apertura e alla chiusura del periodo dell’anno (marzo-ottobre) dedicato alla guerra. Risiedevano nella Curia Saliorum, distinti in due collegi: i Salii Palatini e i Salii Quirinales, presieduti da un Magister a sua volta affiancato da un Praesul. I primi 12 rappresentavano appunto Marte, i secondi il dio Quirinus nel periodo da novembre a febbraio. Il primo marzo i Salii, vestiti con una ricca armatura, portavano in processione le lance sacre (hastae Martiae) e gli scudi, intonando canti in latino arcaico (Carmen Saliare) e percuotendo con le aste le difese, per risvegliare lo spirito guerriero romano. Il loro attributo più comune era l’apex, un copricapo simile ad una sorta di caschetto sormontato da un asticciola di legno d’olivo e con due stringhe laterali (apicule) usate per il fissaggio mediante un nodo sotto il mento. In epoca repubblicana compaiono sul rovescio di un denario di Giulio Cesare.1 punto
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Tempo fa ho preso questo bel grosso attirato dalla conservazione più che splendida. VENEZIA, Pietro Gradenigo (1289-1311), Grosso Ag; 2,11 gr; 21 mm D/ . PE . GRADONICO . DVX . S . M . VENETI a sin. il Doge stante frontale che regge il vessillo; a destra San Marco stante frontale che regge il Vangelo R/ Cristo seduto in trono frontalmente; sopra IC-XC Rif: CNI VII 10 var.; Papadopoli 2, tipo 6 Ma oltre i dettagli "tecnici", cosa ci racconta una moneta ? Se avete tempo e pazienza... ecco una storia basata su fatti veri di cui ho rimaneggiato qualche dettaglio...1 punto
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Questo è un tetra di Menfi di gran qualità con una patina delicata e omogenea PTOLEMAIC KINGS of EGYPT. Ptolemy I Soter. As satrap, 323-305 BC. AR Tetradrachm (26mm, 17.18 g, 11h). Memphis mint. Struck in the name of Alexander III of Macedon, circa 322 BC. Head of Herakles right, wearing lion’s skin headdress / Zeus Aëtophoros seated left; rose in left field, ΔI-O below throne. Zervos issue II; Price 3971. EF, toned. apollonia1 punto
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Buona giornata Il tuo grosso, @@fra crasellame , trae origine dal primo coniato sotto Enrico Dandolo e questo rimase pressoché immutato nella iconografia, fino all'emissione di quello detto di II° tipo, emesso sotto il dogato di Andrea Contarini (1368 - 1382), quello cioè che vede il doge, non più impresso frontalmente, ma rivolto verso San Marco a sinistra. Nel grosso di I° tipo non c'è corona o meglio "corno", quest'ultimo apparirà in quello di II° tipo, anche perchè la precipua forma della corona veneziana, appunto il "corno", poteva essere ben apprezzata solamente se vista lateralmente. La corona dei primi dogi era un berretto basso, floscio e rotondo, nel tempo prese una forma più allungata, simile ad una mitria, ad un altro ancora, floscio, ma separato in due parti, anteriore e posteriore, da un bottone, o da un fiocco, o da un mezzo anello, per poi divenire il caratteristico copricapo che tutti conosciamo. saluti luciano1 punto
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http://www.acsearch.info/record.html?id=540018 http://www.acsearch.info/record.html?id=7682 http://www.acsearch.info/record.html?id=43161 punto
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Dunque... dai tuoi post metti in dubbio l'esitenza ma non mi sembra che sostieni la possibilità che esistano, quindi come possibilista mi sembri un po' a senso unico... :blum: Quanto alla simbologia da come la spieghi mi sembra slegata dalla logica della sua apparizione nell'emissione del 68 ( riferimento a tipi conosciuti, quali?), poi se vogliamo smerigliare i vetri va benissimo anche quella del pompelmo ( :blum: ). I 57(?) conii rimangono un bel problema, ma questo non vuol dire che almeno qualcuno (o anche di più) sia autentico o comunque d'epoca antica: è una possibilità.... In realtà Bruto rimane qualche giorno a Roma e non sappiamo se, quando e da chi siano stati fatti i conii, rimangono aperte varie possibilità. Poi non era braccato come unico fuggiasco, ma era con tanto di esercito che aveva bisogno di essere pagato, e la "fuga" dura un buon paio d'anni con altre emissioni di denari (assolutamente autentici) con tipi congruenti (Leibertas) e stili in linea (almeno per una parte, cfr. Cr. 500/7 ), quindi mi pare chiaro che la teoria " dollaroni - Dubai" sia smentita dai fatti: sono state fatte con certezza copiose ed autentiche emissioni, ritengo per l'esercito e cosa meglio che la propaganda per rinfrancarlo? Quanto al ritratto ti vorrei ricordare che proprio Bruto ha fatto coniare la famosa emissione Brutus Ahala, con i due splendidi ritratti ( Cr.433/2), inoltre Ahala era un tirannicida che uccise con un' arma nascosta sotto l'ascella (ahala) da cui ha preso il nome: che vuoi... era il "vizietto" di famiglia..... sia per il coltello che per i ritratti! Quanto alle "moving mint" , le hanno sempre avute sia i vincitori che i perdenti, vedi Pompeo e mille altri, tra cui proprio i vari Cesaricidi: via quindi anche questa ipotesi. Se poi vogliamo spezzare qualche lancia a favore, la parte epigrafica di "EID" è congruente a "LEIBERTAS" usando una forma arcaica anzichè idus -iduum. Poi non darei del "fantasista" a Cassio Dione così, sui due piedi, è piuttosto circostanziato: la vedo difficile che si inventi "tout court" la cosa e che poi ci siano anche una certa serie di rispondenze (non ultima l'emissione del 68 d.C.) Da ultimo il piatto forte: la emissione del 68 d.C. con il Pileo e pugnali ha, al diritto, proprio il busto della Libertas, e non " quel che mi capita sotto mano, visto che il messaggio è tutto nel rovescio" .... Busto della Libertas che, guarda caso, è copiato tale e quale con tanto di disposizione della legenda tutta su un lato dell'emissione di Bruto in persona Cr. 501/1 (di cui non si può dubitare). Forse a questo punto ti sarai chiesto dove voglio andare a parare.... Forse voglio sostenere con forza e certezza che la emissione EID sia sicuramente autentica? NO!!! Voglio solo sostenere che è "possibile" e che ci sono elementi validi per sostenerlo. Quanto alla "possibilità" che vi siano un bel po' (se non tutti) di falsi fatti in varie epoche pure la ritengo possibile....soprattutto senza analisi ad hoc. Ti richiedo ... e tu? Molto, molto cordialmente, Enrico1 punto
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Bel paradosso! l'unica moneta romana citata nelle fonti letterarie, e si va a pensare che sia falsa!! In effetti è una moneta comparsa solo recentemente con un buon numero di esemplari nel mercato. Potrebbe essere stato ritrovato un tesoretto, del resto è quello che è avvenuto per gli altri denari di Bruto di Lentulo, perché non potrebbe essere avvenuto anche per questa emissione, non so, duecento- trecento anni fa???1 punto
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E speriamo, in nome della Scienza, che viva almeno altri 80 anni, così da avere un buon margine di certezza di vedere editi i dati di Monte Adranone.1 punto
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Mi ha risposto! Leggete un po': Questa è la nostra conversazione: >Io sarei interessato all'acquisto. > Se vuole le posso dare 1 euro al pezzo e già sono generosissimo. > Cordiali saluti > Dorian E questa e la risposta che ho ricevuto: NO GRAZIE LO STESSO SALUTI. NN MI STO MORENDO DI FAME MA CHE GENTE MAH .............1 punto
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Quando si parla del Ponte Coperto (o Ponte Vecchio) di Pavia, che oggi si presenta come nella foto, non si può non ricordare la leggenda ad esso legata che traggo da http://www.paviaedintorni.it/temi/arteearchitettura_file/artearchitettura_monumenti_file/monumentii_pontecoperto.htm Nell’anno 999 Pavia non aveva nessun ponte sul Ticino. Il vecchio ponte romano, del quale si vedono ancora oggi gli avanzi nel letto del fiume, era crollato; perciò, chi voleva passare da una riva all'altra, doveva adoperare il traghetto. La sera della vigilia di Natale di quell'anno, molti pellegrini avevano pensato di recarsi ad ascoltare la Messa di mezzanotte in città, perché, come potete immaginare, allora tutti erano molto religiosi a cagione della profezia "mille e non più mille". Dunque, sulla riva destra c'era una folla di persone pronta al traghetto, ma le tre barche di servizio, un po' per il buio, un po' per la confusione, un po' perché sembrava che il diavolo ci mettesse la coda, non facevano un lavoro soddisfacente. Per maggiore disgrazia si levò un nebbione fittissimo, così che, un bel momento, per quanto i pellegrini chiamassero, . . . nessuna barca compariva. Fu in quell'istante che arrivò, non si sa di dove, un gentiluomo vestito di rosso, il quale cominciò a darsi un gran daffare. Avrebbe pensato lui a far passare tutti, purché lo seguissero. Infatti, dopo averli guidati alcun poco nella nebbia che infittiva, mostrò ai pellegrini stupefatti l'ombra di un ponte che pareva fatto di nebbia più compatta ancora. E disse: "Vedete? Questo ponte diventerà di pietra, se il primo essere che lo passerà sarà mio eternamente". Allibirono tutti, perché, dalle parole e dallo sguardo infuocato del gentiluomo, capirono che chi aveva parlato, era il diavolo in persona. Il ponte era fatto di nebbia e non si poteva usarlo che accettando i patti. Tra i presenti fortunatamente vi era un uomo che nessuno aveva prima notato. Era l'arcangelo Michele che, dalla vicina chiesa, aveva visto ed era accorso. Si avanzò verso il diavolo e disse: "Caro Belzebù, noi desideriamo un po' di tempo per riflettere: tu comincia a fare il ponte di pietra e poi ti terrai il primo che passerà." Il diavolo accettò; e, fatto il ponte, si pose sul pilone centrale ad attendere il primo passante. E l'angelo allora, mandato a prendere un caprone, l'afferrò per il collare, e, con una sferzata, l'obbligò a passare per primo. Preso dall'ira per essere stato gabbato, il diavolo scatenò un violento nubifragio. Pioggia, vento, turbini e saette, si abbatterono sul ponte; ma nulla poterono contro la saldezza delle arcate e contro le pesanti colonne di pietra. I pavesi, perché il diavolo se ne stesse lontano, costruirono poi, sul grande pilone di mezzo, una chiesetta dedicata al santo dei fiumi, Giovanni Nepomuceno. Oggi, nelle giornate nebbiose, chi si reca a guardare da lontano il ponte, può vederlo quale lo videro, per la prima volta, profilarsi, grigio nella nebbia, quei santi pellegrini la sera della vigilia di Natale del 999. apollonia1 punto
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This is Sydenham collection = Hannover Kestner 1153. Your photo is from the Kestner museum catalogue. Below is a better photo of the same coin from the Sydenham catalogue (photo, with his notes, is from Richard Schaefer).1 punto
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