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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/15/13 in tutte le aree
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Può condizionare l'altra metà il numismatico, collezionista o studioso che sia ? Questa è la domanda, le risposte possono essere ovviamente infinite. A volte ne ho sentite tante in questi anni, tra il divertente e l'imbarazzante, però indubbiamente se la passione c'è, se c'è coinvolgimento, una certa influenza il numismatico, bene o male la subisce. Il collezionista ha un problema semplice, compra, compra monete..., certamente il tutto non passa sempre inosservato, c'è sempre o spesso un rendere conto.... Un classico è il ritorno dall'asta, entra in casa disinvolto, cerca di essere naturale, fa finta di nulla, ma la domanda arriva quasi sempre, ed è una mazzata, allora ? allora cosa risponde...., ma a questo punto capisce che qualcosa deve dire, non scappa. Di solito è furbo, non è sprovveduto, nasconde il grosso ed esibisce una piccola moneta medievale, di quelle che anche lui fatica a comprendere, spesso se la cava, la risposta è un effettivamente è bruttina, potevi trovare di meglio. Quindi il collezionista, che spesso è solitario e non pubblicizza verso il mondo esterno, anche in famiglia è diciamo sobrio, meglio non ostentare, il basso profilo è sempre opportuno e consigliato anche entro le proprie mura. Ma anche lo studioso, qualche problemino lo può avere, sempre sui libri, e quanto leggi dice sempre lei ! E quanti ne compri aggiungo io, su dove metterli poi è meglio neanche parlarne. E poi ci sono i Convegni, gli eventi, e qui nascono le richieste, le concessioni, sabato dovrei andare a...., quando va bene la risposta è, ancora ? E allora nascono i patteggiamenti, ma anche i patteggiamenti costano...., e se ci tieni sai che qualcosa ti tocca.. Ma c'è anche il forum, il forum prende, spesso il numismatico, in questo caso il lamonetiano passa un bel po' di tempo sul forum, e dopo un po' spesso arriva il classico allora che vogliamo fare ? Facciamo notte ? Infatti ecco perché molti scrivono in piena notte.... Ma alla fine il più delle volte risulta essere un gioco delle parti, una recita, e se non tiri la corda, alla fine anche lei capisce che c'è di peggio nella vita.... Argomento che può essere affrontato in stile tipicamente estivo, con leggerezza ed ironia, ma per chi vuole può assumere anche valenze psicologiche di un certo peso, certamente il numismatico ha diversi fronti con cui relazionarsi, lo sappiamo, e la famiglia indubbiamente è uno di questi, vedete voi...., indubbiamente qui avete un vantaggio questa volta, lei è difficile che lo legga sul forum e non è poco...., buon week-end, Mario5 punti
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4 punti
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CARI AMICI pochi di voi sapranno che cosa ho passato per motivi di salute ma voglio condividere con tutti voi la mia gioia oggi dopo una visia di controllo il chirurgo Francesco al quale debbo molto per la sua perizzia e pazienza mi ha confermato quello che in cuor mio avevo gia dato per scontato fin dall'inizio da oggi non sono piu sotto controllo e se" crediamo ai miracoli"parole sue mi ha consigliato solo di continuare a fare quello che faccio qualsiasi cosa sia di certo capiteranno altri problemi sono sicuro che riusciro a non farmi schiacciare dal loro lato negativo e cerchero di usarli per essere sempre piu felice non datevi mai per vinti amici miei abbiate coraggio e speranza CIAO MIRCO3 punti
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:moon: :moon: :moon: Taglio: 2 euro Nazione: San Marino anno: 2002 Tiratura: 100.760 Condizioni: BB Città: Comacchio Note: avuto oggi al Bar in spiaggia...........se non ricordo male la moneta circolata più rara che abbia mai trovato in 8 anni di ricerche.3 punti
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Complimenti Mario, un gran bel post! Quando ero bambino ho cominciato il mio primo album, Lire Italiane, accompagnato dal catalogo Alfa: è stato mio Nonno, filatelico,a farmi muovere questi primi passi. Nel 1980 mio Nonno morì e quell'album si fermò, con tutti i suoi buchi, al 1984. Album e catalogo finirono in uno scatolone, insieme a diverse scatole piene di monete di tutti i tipi. Nel frattempo sono cresciuto, ho trovato un lavoro, ho cambiato città e mi sono sposato. Nel 2010,nello stesso giorno in cui è nato nostro figlio, il mio più vecchio e caro amico d'infanzia, designato padrino di battesimo del nostro bimbo, è morto in un incidente. Per me è stata una perdita così grossa, che settimana dopo settimana, la gioia del bimbo non riusciva a lenire il dolore per l'amico, che era veramente più che un fratello per me. Una sera mia moglie, vedendomi ormai alla deriva emotiva, mi ha chiesto:" perchè non tiri fuori la scatola delle monete, che da quando ci conosciamo è sempre stata in fondo ad un armadio?" Ed è stato lì che è scoppiato l'amore verso questi "tondini metallici": aprire quella scatola è stato riscoprire un mondo dimenticato, è stato un riafforare di ricordi e di affetti, è stato un pochino riavere mio Nonno accanto. Sera dopo sera, ho cominciato a cercare di fare un po' di ordine; giorno dopo giorno ho cominciato a comperare un catalogo aggiornato, raccoglitori, alcune riviste... Poi è arrivato un amico che lavorava in una banca, nel periodo in cui la gente portava le Lire al cambio per gli euro, e così ho passato notti a "settacciare" sacchi e sacchi di monete da 5, 10, 20... Lire. E mia moglie a lasciarmi fare. E poi sono arrivati i mercatini. E poi ancora ho cominciato a voler raccogliere gli Euro, e mia moglie? Ogni sera mi fa vedere le monete nel portafoglio e se le capita per le mani qualcuna che non conosce, me la mette da parte. Ogni tanto, ora, si lamenta che alla sera dedico troppo tempo alle monete, alla lettura on line, alla lettura di cataloghi... , però una volta, con serenità le ho fatto vedere il lato positivo: pensa che hai un marito che non esce, che non va in giro con gli amici, a bere o altro, ma che sta a casa, senza grilli per la testa che non siano monete... E lei, santa donna, mi lascia. Per me questa passione ha una funzione molto importante, perchè non nascondo che è un autentico antidepressivo. Non mi nascondo, nè mi vergogno, nel dirlo, però purtroppo è così. Recentemente, come scritto in un thread altrove da me aperto, ho scambiato degli orologi ricevuti gratis con una scatola piena di monete: non mi interessava se lo scambio fosse equo, ma le prime due monete che ho visto nella scatola erano le 5 Lire fecondità di V.Emanuele III, e nemmeno un mese prima avevamo sepolto il nostro secondo figlio, morto poche ore dopo la nascita. E così ho cominciato un'altra raccolta. Scusate, non volevo andare fuori tema, ma con questo volevo dire che ho la fortuna di avere una moglie che non mi ostacola, anche se ogni tanto lamenta una mia eccessiva dedizione di tempo alle monete; il collezionismo può essere una "malattia", ma può essere anche un'ottima medicina.3 punti
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No, nessun plusvalore nemmeno con Cavour................ ascolta, non pensare a quanto possono valere o meno le tue monete, lascia proprio perdere il fattore veniale, se hai passione per l'euro fai la tua collezione senza pensarci, non conta nulla che una moneta sia circolata o meno, che sia FDC, SPL o piena di bottarelle, l'importante è che piaccia a te, che ti dia soddisfazione averla, quello che conta è solo la tua passione.2 punti
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Ma torniamo ai Salii: erano dodici giovani (scelti tra le famiglie patrizie) consacrati a Marte Gradivo, preposti all’apertura e alla chiusura del periodo dell’anno (marzo-ottobre) dedicato alla guerra. Risiedevano nella Curia Saliorum, distinti in due collegi: i Salii Palatini e i Salii Quirinales, presieduti da un Magister a sua volta affiancato da un Praesul. I primi 12 rappresentavano appunto Marte, i secondi il dio Quirinus nel periodo da novembre a febbraio. Il primo marzo i Salii, vestiti con una ricca armatura, portavano in processione le lance sacre (hastae Martiae) e gli scudi, intonando canti in latino arcaico (Carmen Saliare) e percuotendo con le aste le difese, per risvegliare lo spirito guerriero romano. Il loro attributo più comune era l’apex, un copricapo simile ad una sorta di caschetto sormontato da un asticciola di legno d’olivo e con due stringhe laterali (apicule) usate per il fissaggio mediante un nodo sotto il mento. In epoca repubblicana compaiono sul rovescio di un denario di Giulio Cesare.2 punti
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Se troverò un EID MAR in scavo sarete i primi a saperlo, di sicuro... :lol:2 punti
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Capisco che Numiszmo voglia essere un po’ provocatore, con l’asserzione che TUTTI gli esemplari di Bruto con EID MAR siano falsi, a partire almeno dal XVI secolo, anche per stimolare la questione da altri punti di vista. In precedenza avevo rilevato, come dato di fatto, che in effetti non esiste ancora una precisa testimonianza di un ritrovamento di almeno un esemplare in contesti archeologici. Ma questo NON costituisce una prova di mancanza di autenticità, ma semplicemente che manca una utile pezza di appoggio per la sua reale esistenza. A scanso di equivoci, personalmente sono molto più allineato alle posizioni di Enrico (Vitellio) e di Numa e cioè, specialmente dal punto di vista storico, non esistono elementi ostativi contro una effettiva coniazione da parte di Bruto. Alcune precisazioni (nella numismatica è molto importante usare dati con una certa accuratezza). Non è corretto, come fa Numizmo, affermare che sono note almeno 57 varianti (veramente un po’ troppe per una emissione rara). Basta leggere con un minimo di attenzione la precedente discussione sullo stesso argomento: http://www.lamoneta.it/topic/100698-denario-bruto-idi-marzo/page-3 per rendersi conto che lo studio più accurato su questa monetazione, di Cahn nel 1989, ha censito in tutto 58 esemplari allora noti, prodotti da 8 conii del D/ e 26 conii del R/, che è cosa ben diversa…. Poi esiste la famosa testimonianza di Dione Cassio, che nella sua Storia Romana, XLVII, 25, 3 scrive testualmente (traduco dal greco): “Bruto incise sulle monete che coniò la sua immagine e un pileo tra due pugnali, indicando con questi e con l'iscrizione che lui e Cassio avevano liberato la patria...” Cassio Dione Cocceiano visse dal 155 a poco dopo il 229 d.C. e quindi quasi due secoli dopo Bruto, ma molto prima del medioevo, ed è considerato uno storico molto accurato e con accesso a molte fonti precedenti. Ha descritto molto bene la tipologia della moneta con pileo e due pugnali. Manca solo la citazione della leggenda, ma non credo che esistano equivoci a quale moneta si riferiva. E’ indubbio e accettato da tutti che esistono molti falsi, ma ritengo che almeno qualche denario, come quello Huntingdon, sia o, meglio, possa essere autentico. Quello che concordo è che allo stato attuale non esiste ancora una irrefutabile certezza che Bruto effettivamente coniò questo denario, ma la bilancia delle ipotesi non pende decisamente verso la totale falsità dell’emissione EID MAR. Servirebbe un nuovo studio più accurato e con ulteriori elementi, anche extranumismatici, per meglio contestualizzare questa emissione che per certi versi appare in effetti piuttosto strana.2 punti
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Salve a tutti! Come da titolo ho (finalmente) ricevuto la mia prima euro banconota con seriale radar. La banconota é una nuova 5 seconda serie, corto S006, in buone condizioni. Visto che dovrebbe essere raro trovarne vorrei mostrarvela ma purtroppo non posso caricare l'immagine. Se qualcuno vuole caricarla in questa discussione al posto mio vi invio la foto tramite mail.1 punto
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Beh, lo so benissimo che soddisfazione dà troverne in circolazione.. Mi è successo con i 2€ e 20 cent di Monaco o col 50 cent sammarinese del 2006 :good:1 punto
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Gli scudi sacri vennero presentati durante il periodo imperiale sulle due versioni di un denario augusteo: si differenziano per il dritto, costituito da un ritratto di Augusto in un caso e da un suo ritratto equestre corazzato e reggente una patera. Il rovescio invece è costituito in entrambi i casi da un apex posizionato tra due ancilia. Augustus AR Denarius. P. Licinius Stolo, moneyer. Rome, 17 BC. AVGVSTVS TR POT, bare head of Augustus right / Apex between two studded ancilia; P STOLO above; III VIR below. C. 438; BMC 74; RIC 343; CBN 296. 3.65g, 18mm, 8h. Extremely Fine. Rare. http://www.coinarchives.com Augustus AR Denarius. P. Licinius Stolo, moneyer. Rome, 17 BC. AVGVSTVS TR • POT Augustus, laureate, wearing cloak and short tunic, on horseback riding right, holding patera in right hand / Flamen’s cap (apex flaminis) between two studded oval shields (ancilia) and pinched in the middle; P STOLO above; III VIR below. C. 439; BMC 76; RIC 344; CBN 300-1. 3.81g, 18mm, 1h. VF, toned, porosity, bankerU+2019s mark on obverse, a few scrapes, minor test cuts on edge Sale: Triton XI, Lot: 776 Very rare. http://www.cngcoins.com Sono rappresentati anche nei fregi del lato ovest dell’Ara Pacis. Poi per circa 150 anni gli ancilia spariscono...1 punto
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DE GREGE EPICURI Scusa Profausto, ma CONSTANS= Costante mentre CONSTANTIUS= Costanzo (ovviamente sarebbe il 2°, in questo caso). Quindi, a quanto si legge, entrambe di Costante. La prima si legge meglio: CONSTANS NOB CAES, e all'esergo del rovescio direi: SMTSdelta.Gloria Exercitus con 2 insegne. Nella seconda, io leggo: ..NST-ANSPFAUG, quindi Costante da augusto, con una sola insegna. Qui l'esergo a me risulta illeggibile.1 punto
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Beh suvvia , non te la prendere... tanto sappiamo che da lì almeno uno o due all'anno di denari di Bruto ne vengono fuori.... sarà per l'anno prossimo ! :crazy: :rofl:1 punto
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Questo senza andare a rivangare l'opportunità commerciale di una tale emissione del tutto nuova per chi avesse dovuto riceverla, eseguita da una zecca itinerante in un sospetto numero di varianti, etc etc.. cose già dette....in ogni caso la questione nodale della faccenda è : ce l'abbiamo un dato certo per la ritrattistica, l'iconografia, l'esistenza stessa di tutte le emissioni relative, derivante da dati di scavo o ritrovamento certi? mi pare francamente impossibile che dal 1600 non si sia inciampati più in nessun esemplare in scavi di qualunque natura, L'edilizia è andata avanti anche in tutto il mondo allora interessato al tragitto e allo stazionamento di Bruto e delle sue armate e così anche l'analisi archeologica dei siti di scavo pubblico e privato...però, di queste monete non se ne è trovato un esemplare che è uno in giacitura originaria.... I sostenitori della esistenza delle emissioni suddette possono arrivare alla fine dei tempi con citazioni più o meno storicamente fondate o giustificabili, io, dal basso del mio conto della serva, continuo a sostenerne l'incongruità tecnica, opportunistica, economica.. e, soprattutto, la mancanza di un allargamento del numero degli esemplari censiti ( e scarto i falsi acclarati ) che segue lo storiografico di qualunque moneta parallelamente alle nuove esplorazioni.... Fino a prova tecnica o archeologica contraria, tutte le emissioni di cui la platea non si allarghi partendo dalla prima apparizione proporzionalmente all'aumento degli scavi , archeologici o non strettamente archeologici ma di indagine preventiva o da ritrovamenti fortuiti registrati, dall'origine dell'apparizione ai giorni nostri, non sono da considerarsi autentiche e antiche...ma, con tutta probabilità, frutto di invenzioni più o meno vecchie...le IDI sono una di queste e, purtroppo, se si comincia a contare quante altre emissioni sono, per così dire, così " solitarie" , il loro numero è ben alto e, guarda caso, sono quasi tutte emissioni molto " discusse" e altrettanto costose. sarà solo un caso?1 punto
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Queste invece le foto allineate rispetto al precedente nichelino...1 punto
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In occasione del primo anniversario di nozze :D mi son dilettato in cucina: stamane mi son alzato e son andato a comprare al banco pesce una bella seppia,un calamaro e i gamberetti. Pulito e lavato il tutto..sminuzzato il pesce e messo in pentola con aglio e peperoncino e aggiustato di sale. In un'altra pentola ho cotto zucchine a cubetti e un peperone rosso anche queste con spicchio d'aglio e peperoncino. Cotto il cous cous a parte e unito il tutto. risultato: Cous cous con trionfo di mare e dadolata di zucchine e peperoni. BUON APPETITO! Ps:la sposa ha detto che per questo piatto è disposta a pagare.....15 euro!!!1 punto
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Solo alcune minime chiose all'eccellente "riflessione a voce alta" del caro Sorante: - il primo stemma è del 1799, il secondo del 1742: primo motivo per spiegare l'essenzialità del secondo; - le ubicazioni dei due stemmi comportano due diverse mani realizzative, entrambe certamente locali: secondo motivo per spiegare l'essenzialità di cui sopra; - le lettere interne al primo stemma: una "assurdità" araldica, ma che aiutano a capire chi fece fare lo stemma ("B. Z[anaglio] F[ecit] F[ieri]). Complimenti a Sorante per l'"occhio": andare a trovare uno stemma in un casale semiabbandonato non è cosa da tutti i giorni. E ancora grazie all'amico Apuano, per l'immagine da lui postata a inizio discussione, che ci ha permesso di seguire questi "fili rossi" dell'iconografia. :good:1 punto
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Non ho mai scritto che sia inverosimile o impossibile l'interessante ipotesi di Numizmo, ma soltanto che appare meno probabile. Sicuramente colpisce la scelta di una leggenda come EID MAR, supponendo che forse, nella sottile psicologia dei cesaricidi, sarebbe più logica una parola come ad esempio LIBERTAS, che ricorre ad esempio in altre emissioni dello stesso periodo. Il problema è che anche un dotto falsario post-rinascimentale può non avere resistito al grande richiamo al famoso assassinio di Cesare, nonostante che comunque la scelta dei simboli e anche della stessa leggenda non appare poi così inverosimile in un momento in cui Bruto era acquartierato col suo esercito in Grecia, poco prima della decisiva battaglia di Philippi. La scelta di rappresentare la tipologia del rovescio (che comunque è conforme all'importante e autentica testimonianza di Cassio Dione) rispecchia la particolare ideologia dei cesaricidi. Il pileo era il copricapo della Libertà (rendendo in pratica superfluo un ulteriore richiamo scritto alla Libertas), derivato dal pileo che copriva il capo dei gemelli Castore e Polluce, i divini patroni di Roma, che intervennero nella battaglia del lago Regillo nel 496 a.C., decisiva per le sorti di Roma che era impegnata contro le forze della Lega Latina. Il pileo quindi caratterizzava l'assassinio di Cesare come un profondo atto patriottico, addirittura divinamente autorizzato. A sottolineare tale atto, che non dobbiamo dimenticare fu sentito come patriottico, sono aggiunti i pugnali, appunto lo strumento che ha reso possibile tale atto. Come già accennato, per la leggenda a completamento della tipologia era forse superfluo riportare la parola LIBERTAS (o LEIBERTAS), usata in altre emissioni di poco precedenti, mentre, in vista della battaglia decisiva, serviva infiammare gli animi dei propri partigiani col riferimento alla storica giornata che segnò anche la fine della Repubblica romana. Questo ragionamento ovviamente non risolve la questione di fondo e cioè se la moneta fu in realtà una invenzione postrinascimentale, ma mostra anche che la scelta di una simile moneta non era nemmeno inverosimile in un momento di poco anteriore alla battaglia che segnò la fine dei cesaricidi.1 punto
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SCHEDA; 1) STEMMA ZANAGLIO IN CENTRO STORICO DI PRESEGNO (BS) 2) STEMMA ZANAGLIO IN PODERE RURALE SITUATO SOPRA IL MEDESIMO PAESE, PIU' O MENO A 1000 M SLM. (PODERE VISIBILE IN FIG. 3) ZONA: PREALPI LOMBARDE BRESCIANE, VALLE LATERALE DELLA VALLESABBIA. PRESEGNO ERA UN TEMPO PAESE ASSAI FIORENTE (LO TESTIMONIANO LA FOGGIA DELLE ABITAZIONI E SOPRATTUTTO DEI PORTALI IN PIETRA) E ORA QUASI DEL TUTTO ABBANDONATO. (caricato con imageshack. So che nell'area tecnica si chiede di evitare questa modalità e di caricare direttamente le immagini nel post, ma nonostante le indicazioni precisissime non mi è riuscito di ridurre il "peso" delle foto sino a misura consentita) Cari amici, ovviamente quanto postato non è nemmeno lontanamente un'indicazione di attribuzione del sigillo in questione, nè vuole esserlo. Solo che gli spunti dell'amico e maestro Corbiniano, sono troppo ghiotti e il cervo che corre con la testa rivoltata mi ha richiamato immediatamente alla memoria questi due stemmi d'alta quota. Gli agganci proposti da Corbiniano dicevo sono imperdibili: anche le prealpi lombarde com'è ovvio sono "intrise" di memorie e quindi di leggende magari perdute legate alla caccia da cui la "simbologia" del cervo con la testa rivoltata potrebbe discendere. Il nostro moderatore poi avvalora l'ipotesi che il cervo presente nel sigillo possa derivare da uno stemma. Ecco quindi che la tentazione di presentare la stessa figura, però ancora facente parte integrante di uno stemma compiutamente formato, è stata troppo forte. Ripeto, però: nessun tentativo di affibbiare bislacche attribuzioni. Solo una suggestione. Prendetela per tale. Ovviamente tutti si saranno accorti che nel secondo esempio la testa rivoltata non è data. Lo stemma è più rozzo e privo di alcuni particolari. Sarà anche più rozzo è vero...ma questo esempio di araldica (come la chiamiamo: rurale?), questa volontà di identificazione testimoniata da un portale di un podere isolato a mezza costa, l'immagine stessa ridotta all'essenziale, a me personalmente comunicano una potenza indescrivibile. Ed è inoltre testimonianza di un aspetto che ci porterebbe troppo in là ma qui accenno: al di là di differenze formali anche evidenti e macroscopiche tra un esempio e l'altro (basti osservare quelle presenti nei due che propongo) uno stemma non cessa mai di trasmettere in egual misura e senza essere da esse pregiudicato il suo messaggio di identificazione e differenziazione. In altre parole entrambi questi due stemmi continuano a comunicarci della famiglia Zanaglio e della sua storia. Scusate la lungaggine... un caro saluto a tutti.1 punto
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Partenza da 1 euro e aggiudicati a 55 e 65 euro. Questa cosa non mi convince...per il post-asta. Vicenza-Brescia 119 km. Potrebbe essere un'occasione per andare a salutare il Sig. Bordin. Se Egli confermasse la volontà di mostrarci la sua importante collezione.1 punto
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La busta intera non se la fregano quasi mai... ma può arrivare aperta. Se usi quel tipo di buste... ti prego di utilizzare del cartone per coprire le monete dai due lati. altrimenti la metà delle buste sarà aperta e svuotata dai postini.1 punto
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Buona giornata Quante belle monete, complimenti. E' vero, le monete veneziane ci riservano sempre un sacco di "particolarità" iconografiche, soprattutto per le tipologie più longeve e, come ha osservato giustamente @@picchio , siamo ben lontani dall'avere a disposizione un catalogo esaustivo delle varianti. D'altra parte stiamo parlando, come in questo caso, di monete che sono state battute per due secoli, con conii preparati da centinaia di uomini che si sono succeduti, ciascuno con la propria perizia e con il proprio gusto, senza dubbio influenzato anche dal gusto che vigeva nel periodo nel quale viveva. Piccole e grandi varianti; nella successione delle bellissime monete che avete postato, alcuni dettagli sono macroscopici, come la presenza di uno sfondo dietro Santa Giustina, oppure un esergo che interrompe la perlinatura del secondo cerchio concentrico che contiene la legenda; altri veramente piccoli, come la presenza di galee dalla differente alberatura, come fa fatto osservare @@Arka , ma ce ne sono tantissimi altri, altrettanto evidenti; tanti sono dovuti al gusto barocco e manieristico che attraversano queste monete, ma che non cambiano il "quadro generale" e pertanto, a volte, passano quasi inosservati. @@dizzeta ha notato la differente posizione delle braccia del doge, ma avete notato che in quella del Manin il doge "perde" un braccio? Lo stesso era accaduto già da tempo negli zecchini; avete notato come cambia l'elsa del pugnale che trafigge Santa Giustina e che dire della palma che tiene nella mano destra? Il più delle volte è formata da sei foglie (forse una correlazione con i sestieri veneziani?) ma ci sono tipi che ne hanno meno. Avete notato la differente configurazione del vessillo? Quello del Manin ha perfino i fiocchi; ed il Leone che impersonifica San Marco? E' una vera galleria di tipi: più o meno tozzo, ali più o meno distese, alcune dirette verso l'alto ed altre meno.... In definitiva; la monetazione veneziana riserva sempre delle sorprese, anche se la monetazione viene definita un po' monotona....basta aver voglia di cercarle. Saluti luciano1 punto
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Ciao a tutti. Credo che il mio caso sia abbastanza anomalo, anche se non è del tutto frutto della casualità. Ammetto di aver utilizzato al principio, la subdola tattica del “progressivo coinvolgimento” e devo dire che, a distanza di oltre 5 anni si è rivelata una scelta azzeccata. Dapprima, con la scusa che lavora nel settore dei falsi grafici ed ha una buona strumentazione tecnica, ho cominciato con il chiederle pareri sulla possibile falsità di qualche moneta, costringendola ad esaminarla con lo stereomicroscopio o a farmi delle “macro” di qualche particolare sospetto. Poi, sempre con la scusa che è laureata in paleografia latina, le chiedevo di sciogliermi qualche abbreviazione o tradurmi qualche ablativo assoluto contenuto nelle legende. E' stata quindi la volta del “battesimo del fuoco”, cioè dei Convegni numismatici. Il suo primo “Verona” è stato preparato con molto “savoir-faire”: “che ne dici, cara, di un romantico fine settimana nella città di Giuliettà e Romeo? Ahh, dimenticavo di dirti che, casualmente, c'è in quei giorni un convegno numismatico.....ci facciamo giusto un giretto, tanto per salutare qualche amico e vedere qualche moneta....." Mi pare che la risposta fu: “vabbè va, ma giusto un giretto però...che sennò mi rompo le....” “Tranquilla, vediamo com'è la situazione e poi ce ne andiamo via subito in centro”. Poi però, giunta al Convegno, un po' perchè ha fatto subito amicizia con molti espositori e frequentatori e un po' perchè, col tempo, si è appassionata alle monete d'argento moderne, strano a dirsi è lei oggi a ricordarmi con grande anticipo le date del Veronafil.... :clapping: Qualche edizione fa, è riuscita persino a trovare al Convegno, da un venditore che aveva accatastati alla rinfusa un gran numero di libri, una copia in ottime condizioni del “Prove e progetti" del Pagani, riuscendo anche a “tirare” persino il prezzo. Questa del “tirare” i prezzi è un'altra sua prerogativa che purtroppo non è nel mio DNA....ed è per questo che la mando spesso “in missione”, per trattare l'acquisto di qualche moneta che mi interessa. Colmo dei colmi, un giorno mi ha anche detto: "sai che dobbiamo assolutamente organizzarci per fare un salto al convegno di Monaco? Mi ha detto (omissis) che è assolutamente da vedere...." Ma Vi rendete conto!!!!...... :pleasantry: Per quanto riguarda la collezione, i prezzi pagati, la provenienza, le date di acquisto, insomma tutto quello che ho memorizzato nei files del pc, ne ha la completa disponibilità e se vuole può accedervi in qualunque momento. Anzi, (altro colmo dei colmi....) tempo fa ha chiesto a me, che sono un semianalfabeta informatico, come fare per allestire un database nel quale registrarsi le sue once d'argento ed una collezioncina di medaglie papali moderne, che ha recentemente acquistato da un amico commerciante. Devo dire che in questo modo vivo la mia esperienza numismatica con molta rilassatezza e complicità, anche se talvolta un terribile pensiero mi attraversa la mente: ma non avrò inconsapevolmente creato un mostro..??? :mega_shok: :crazy: Saluti. :hi: Michele1 punto
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Il fascino del "pacco a sorpresa" è un rischio non indifferente, poichè si alza il rischio falsi. Di solito se si comprano monete si è soliti fare due cose: - studiare, informarsi a lungo e sapere quello che si vuole e a quanto lo si vuole --> comprare i singoli pezzi da mettere in collezione in una determinata condizione, ad un determinato prezzo ecc ecc. Per questo ovviamente servono profonde ricerche sia sull'ambito monetale, sia soprattutto sul prezzo di mercato indicativo. Oltretutto per alcune monete servono anni di esperienza per evitare di incappare nei falsi - oppure se uno ama "l'effetto sorpresa" soprattutto all'inizio ci sono i lotti multipli. Li puoi trovare in tutti i cataloghi d'asta, hanno costi relativamente modesti (ovviamente i pezzi pregiati sono precedentemente esclusi) e vai sul sicuro sulla mole di divertimento che ti può portare. Il divertimento, però, sta proprio nel dedicare tempo alle identificazioni, fare ricerche, vedere perchè una tale moneta presenta determinati simboli...comprare il lotto tanto per fare, invece, ha poco senso; per dire il peccato e non il peccatore, qui sul forum è comparso un utente che spesso posta foto di monete da identificare, probabilmente comprate in lotti multipli. Le monete sono spesso in buone condizioni, quindi facilmente identificabili, in tutti le loro caratteristiche (chi le ha emesse, quando e perchè, quale raffigurazione al dritto e quale al verso, quale segno di zecca ecc ecc), però ogni volta viene richiesta l'identificazione totale, quando basterebbe una semplice ricerca in internet per capire cosa si ha in mano. Ecco quello, secondo me, è sinonimo di comprare un lotto multiplo inutilmente :P Per il resto, benvenuto e non scoraggiarti. Frequentando il forum avrai di che imparare, dato che ci sono diversi maestri non indifferenti. Per il resto la passione è il punto di partenza, senza quello in quest'ambito non si va avanti (dato che non è propriamente un campo d'investimento, salvo per alcune emissioni particolari).1 punto
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Il mio non è propriamente il caso di una moglie, bensì della fidanzata! :) Ricordo ancora la prima volta che uscimmo insieme. In macchina durante il tragitto mi chiese , giusto per rompere il ghiaccio, se avessi una qualche passione.... Bene... Le scelte erano due: A) glielo dico e con grande probabilità apre lo sportello della macchina in corsa e si butta alla James Bond B) mento, nascondendole una parte importante della mia vita Ho scelto la A.... Non si è lanciata dalla portiera ma mi ha fissato con la bocca aperta e gli occhi sbarrati per un tempo indecifrabile, mentre imbarazzato cambiavo mille colori in viso non sapendo che fare. Ma in sincerità non mi ha mai ostacolato, anzi, è sempre curiosa verso i miei acquisti e si diverte nel vederle... Ama quando le racconto le storie delle monete e con curiosità fa domande pertinenti (più o meno :P ) Ricordo ancora un lungo monologo su una medaglia che volevo acquistare, ad un tratto mi ferma e dice: - no amore, se è sotto l'spl non comprarla perché tanto non ti piace e la guarderai sempre male Non è da sposare? <3 Chissà che faccia farà quando leggerà quest'intervento! :D P.S.: ti amo paperella1 punto
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peccato era una bellissima iniziativa e sarebbe stata la mia prima commemorativa Vaticano in più sede vacante... :cray:1 punto
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le monete piu belle che abbia mai visto carrellata a alta definizione http://www.flickriver.com/photos/antiquitiesproject/sets/72157625290328123/ http://www.flickriver.com/photos/antiquitiesproject/sets/72157625413987754/ http://www.flickriver.com/photos/antiquitiesproject/sets/1 punto
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DE GREGE EPICURI Il santuario di Notre Dame de Laghet è vicino a Nizza, più precisamente fra La Turbie e La Trinité, nell'interno, in una zona rispettata dalla speculazione edilizia, in mezzo ad un boschetto di vecchi roveri. La costruzione (se ben ricordo) è del Settecento, o forse del Seicento, piuttosto grande, ed è stra-piena di ex-voto: quadri, stampelle, statuine, cuoricini ricamati, ecc., sembra di essere a Caravaggio o alla Madonna di Pompei. La parola LAGHET è ovviamente ligure. Ci sono moltissime medaglie dedicate a questo santuario, ma non mi pare siano particolarmente antiche (al massimo ne ho viste dell'Ottocento).1 punto
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Beh...problema opposto, quando circa 6 anni fa iniziai ad interessarmi di Numismatica, per caso, e caddi sul Forum la cosa mi piacque tanto che praticamente iniziai a dedicarle ogni minuto libero della giornata...questo non piacque molto a mio marito, anche l'ambiente quasi prettamente maschile non gli piacque molto :D , ma vista la passione che mi aveva letteralmente rapita decisi di non ascoltarlo e di...lasciarlo(letteralmente) friggere nel suo olio :lol: :lol: . A parte gli scherzi, chiaramente non è stata la Numismatica a farmi decidere questo ma...mi ha dato una bella spinta... Ciao :D1 punto
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Dovete spiegare alle mogli che è un pregio che ci piacciono le cose vecchie e antiche...così anche Loro con il tempo che passa sono sempre più apprezzate !!!1 punto
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Bella discussione, sarà divertente di sicuro! Mia moglie ha accesso a tutte le mie password e files. Sa dove sono le monete, le casseforti e le piccole scatoline. Quando cambio posizione a qualcosa la aggiorno e le dico che in caso dovesse scappare di corsa da casa (oltre ai bimbi!) deve prendere "questo, quello e quell'altro". L'unica regola su cui sono stato rigido è che non deve MAI e poi MAI guardare il file excel con i costi delle monete! :D A parte gli scherzi, mia moglie mi asseconda e capisce che la mia è una passione condivisa con il mio babbo e che è anche in parte un investimento, sia sul breve per noi che sul lungo termine per i nostri figli. MM1 punto
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Io conosco donne che spesso sono impegnate in tradizionali incontri extra-coniugali quando il marito è impegnatissimo a guardare le partite di calcio. In due ore si possono fare tante cose ........... Ma è ovvio che il suo extra-partner deve essere rigorosamente un non sportivo. Il consiglio che posso dare a tutti gli appassionati numismatici e numismomani è quello di non esagerare con gli impegni numismatici (come ad esempio intere giornate passate alla ricerca di monete o continui viaggi ai convegni), è probabile che la vostra consorte non perda tempo a litigare con voi o a limitarvi .......... ma che passi direttamente ai fatti. Cercate di trovare un punto di equilibrio in tutto e di non trascurare gli affetti familiari. Occhio! Potrete restare da soli come dei cagnolini a guardarvi le vostre monete/medaglie.1 punto
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Taglio: 10 cent Nazione: Belgio Anno: 2013 Tiratura: 5.000.000 Condizioni: SPL Città: Bruxelles Note: News1 punto
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http://xoomer.virgilio.it/parmanelweb/AEREO.htm Questo era stato ritrovato nel 2000 vicino a Parma.1 punto
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Stona l'atteggiamento di Bruto, stonano i 57 tipi che sono registrati di questo denario, stona un bruto in fuga che per pagare le vettovaglie di un esercito fuggiasco verso la macedonia, invece di pagare con moneta ben conosciuta e accettata, si mette a coniare denari con la sua effigie ( e anche tanti considerate le 57 varianti) e poi pretende di usarli al posto della moneta Romana corrente, stona un bruto che conia in lega scadente una moneta illegale emessa da una autorità illegale che, ovviamente, i commercianti lungo la via di fuga non avranno accettalo col sorriso sulle labbra.. cosa ha fatto ha mosso guerra anche contro i fornitori, già che c'era...? TUTTA questa storia puzza di invenzione a tavolino postuma per giustificare l'ormai consolidata circolazione nelle collezioni dei maggiorenti, di una moneta di fantasia. Ben realizzata e concepita, ma senza alcuna base logica, storica e archeologica a supporto della sua plausibilità...1 punto
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Caro Centurioneamico il primo è curioso ma, ancorchè antico, avrei difficoltà ad accettarlo come un prodotto della zecca ufficiale.... quindi poco probante. Per il secondo devo dirti che sto cercando alacremente per il conio del diritto un conio identico da esemplare autentico, in modo da poter fare dei confronti, che potrebbero essere interessanti e forse determinanti. Ovviamente credo che nessuno abbia inteso dire del famoso primo Probo che fosse una invenzione totale, piuttosto una riproduzione da un esemplare autentico, date alcune particolarità piuttosto evidenti nella leggenda del diritto come ha ben evidenziato Gionnysicily. Pertanto il secondo tuo esempio va a dimostrare, con ragione, che siamo di fronte a "un'impronta" d'epoca, invece dice poco sulla realizzazione o meno in epoca romana del pezzo incriminato.... Cordialmente, Enrico P.S. Guarda che ho modificato, anche se di poco, un paio dei miei messaggi precedenti in risposta al tuo gioco.1 punto
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La moneta è "simpatica" sia per la forte decentratura sia perché è un anno ed una zecca non comune. Più che la conservazione è quel verde che potrebbe essere cancro del rame o semplicemente delle macchie di sporco ma che sarebbe il caso di togliere con un coton-fioc appena umido di olio o alcol. Io qualche euro lo spenderei, certo non più di una decina. :pleasantry:1 punto
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Personalmente conosco diversi collezionisti di monete russe :D , quello che dice Mnelao è vero, la moda sta passando...peccato però, sono bellissime monete, a me piacciono molto. Un bentornato a Maxor, Giò :)1 punto
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Bene, fino a quel giorno per me son falsi, insieme alle monete " da conio arrugginito" ai vari Cassio di cui abbiam discusso alle Decadracme di Agrigento etc etc , e altre monete di cui non si hanno report di ritrovamento in stratigrafia sigillata e estratti senza possibilità di inquinamenti...1 punto
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E scritte quelle parole posò la piuma e gli occhiali, si tolse l'anello e dopo aver fissato il Salvatore per capire se avesse cambiato espressione lo sguardo fu catturato da un'altra moneta poco distante. Gli occhi ora erano posati sull'imago civitatis di Genova. E Ogerio pianse pensando alle torri, alle arcate, alla sua famiglia che là lo stava aspettando...1 punto
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Non e' che le monete russe non abbiano mercato, il fatto e' che quelle in buona conservazione sono da tempo razziate dai russi stessi; fino a poco piu' di 5 anni fa si trovava ancora qualcosa, adesso sia i negozi che le aste, online e no vengono setacciate meticolosamente. I prezzi sono schizzati alle stelle e anche se adesso la bolla e' in calo, sostituita a da quella cinese, l'offerta e' ancora su cifre altissime. Per le rarita', inoltre, i falsi sono copiosi e spesso di buona fattura.1 punto
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La Costituzione Italiana prevede che il Diritto allo studio e l'accesso alla cultura ed alle informazioni siano garantiti a tutti i cittadini. La risposta alla domanda di Vincenzo, dal mio modesto punto di vista, è dunque molto semplice: a chiunque lo desideri. Il principio elitario per cui l'accesso alle informazioni debba essere prerogativa di pochi privilegiati, più o meno "titolati", fa parte della visione di un mondo vecchio e triste che per fortuna, anche grazie alla rete, ha i giorni contati. Con buona pace dei fior di professori che nelle Università Italiane riscaldano la sedia da decenni. Democraticamente vostro, Taras :)1 punto
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Vorrei tornare a cio' che, dopo l'mportante informazione di TARAS, ha dato luogo al dibattito in questa discussione. Ossia al post di Acraf circa la politica adottata dal museo di Berlino circa l'ottenimento di foto e di immagini a scopo di pubblicazione. Tutto il resto, su chi abbia o non abbia diritto di "pubblicare", come discussione mi sembra francamente un po' speciosa. Come se il "pubblicare" in sé fosse quasi un privilegio, a cui bisogna essere ammessi, dopo aver soggiaciuto a chissà quale valutazione da parte di un'autorità che, per altro, non si riesce a definire. E come se la pubblicazione, in sé, avesse un qualche valore. Cerco di spiegarmi meglio. Ritengo che chiunque abbia il diritto, se lo desidera, di pubblicare cio' che crede, assumendosene la responsabilità, fossero anche le stupidaggini piu' evidenti. In seguito alla pubblicazione sarà la comunità scientifica a stabilire se cio' che é stato pubblicato é un delirio, di cui non tener alcun conto, oppure un lavoro che aggiunge qualcosa alla conoscenza. Potrebbe anche darsi, come già avvenuto nel passato, che nell'immediato il lavoro sia "cassato" dalla comunità, salvo essere recuperato molto tempo dopo (é vero anche il contrario). Che ciascuno che se la sente pubblichi, dunque, nella più totale libertà. Sarà la critica a fare giustizia e a separare il grano dalla crusca. Le altre ipotesi, in cui una qualche istanza (sulla base di un "diritto" non ben definito) debba decidere chi puo' pubblicare e chi no, chi abbia diritto alle immagini e chi no, sulla base di criteri necessariamente soggettivi, mi appaiono, scusate il termine, un po' "feudalI". E veniamo a Berlino, l'esempio che Acraf ha portato. Personalmente ritengo che sia un esempio rispetto al quale bisogna riflettere, e che ritengo veramente illuminato (in generale) e con ricadute estremamente positive per lo Stato cho lo mette in atto: finanzi l'emersione di un dato, hai diritto di pubblicarlo, e nello stesso tempo lo offri alla comunità, che avrà cosi' modo di confutare il tuo studio... Meglio di cosi'... Perché ne abbiamo paura? Non sarebbe bello anche da noi?1 punto
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se hai le foto delle altre monete puoi controllare se e` un singolo conio oppure conii diversi ? nel caso fosse lo stesso conio potresti ipotizzare una tiratura inferiore ai 20.000 pezzi PS appena passo dal cordusio ci porti tutti al savini , me , sonia , dabbene , giancarlone , ciosky , beppe , eros , pittini e rapax :)1 punto
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Ciao Non funziona proprio cosi'. Lo stato viene a sapere che l'immobile e' in vendita quando un accordo fra le parti (acquirente / venditore) e' gia' stata raggiunta e quindi si potrebbe procedere al rogito. Si deve aspettare 60 giorni per avere il via libera al rogito finale. Il rischio di vedersi l'immobile acquistato da una terza parte c'e', ma e' mooooooolto mooooolto raro, non mi e' mai capitato di vedere nessuna esercitazione del diritto di prelazione da parte dello stato su immobili di interesse storico, ora poi che di soldi ne ha pure pochini :)1 punto
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