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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/02/13 in tutte le aree
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Siamo abituati a leggere la data, sulle monete, quasi sempre nello stesso modo: in cifre arabe o latine, generalmente a fine legenda oppure in esergo. Eppure c'è un altro tipo di lettura della data, celato nella legenda : il cronogramma. Il questo caso la lettura del millesimo di coniazione è dato dalla somma delle lettere maiuscole che compongono la legenda. Stati germanici in guerra con la Francia monetazione di contribuzione per per sostenere la guerra Franco - Tedesca. Eichstadt Vescovato Giuseppe Conte di Stubenberg (1790-1803) Tallero 1796 Monaco Argento grammi 27,950 diametro 40,70mm D/ IOSEPHVS • D • G• EPISC • EVSTETTENSIS S• R• I• P• , sotto il busto a destra C• D• (Cajetan Destouches maestro di zecca). Rv: VASCVLIS AVLAE ARGENTEIS PATRIAE INDIGENTI MINISTRAVIT AVXILIA stemma inquartato e coronato, tra due rami di quercia e crocefisso al centro; posto su padiglione con bastone pastorale e spada decussate, sotto X EINE FEINE MARCK Contorno con foglie di lauro in rilievo ↑ Rarità Non Comune Provenienza : Kunst und Munzen Lugano 7/11/83 VG 506, Hennin 773, Cahn 149, DF 220, Davenport 2213 M = 1000 D = 500 C =100 LLL = 150 X = 10 VVVVV = 25 IIIIIIIIIII= 11 Totale 1796 (con la licenza di AVLAE) Le emissione straordinarie emesse dai piccoli vescovati per sostenere le spese di guerra, allor chè i francesi si presentarono sulla sponda del Reno. L'argento fu ricavato da arredi sacri, gli argenti delle corporazioni alle quali gli ecclesiastici promisero la restituzione dell'argento donato alla fine della guerra. Si contraddistinguono dalle emissioni regolari generalmente per la dicitura PRO PATRIA, EX VASIS, VASCVLIS, L eemissioni sono per gli anni 1794, 1795, e 1796 per gli Stati di Bamberga, Eichstaedt, Fracoforte sul Meno, Fulda, Magonza, Treviri e Wurtzburg3 punti
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per niente reincisa...adesso, una moneta siffatta cosa è? resta una moneta autentica? però non è mai stata così, né quando l'hanno fatta né nel periodo intermedio per arrivare a noi...è il risultato di una manomissione fatta da un macellaio che ha creato qualcosa che non è mai esistito...quindi, per me, è un falso "tout court" e un collezionista "serio" non dovrebbe comprarla se non al prezzo di un falso e usarla come tappabuchi,,,soluzioni di compromesso non ne ammetto...3 punti
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:blush: ehm :D si Come dico sempre io faccio collezione di monete, non di confezioni o cofanetti, so bene che aprire le divisionali ha molte controindicazioni ma per la verità non me non importa niente, a me piace così, voglio vedere tutte le mie monetine nei raccoglitori, con le mie paginette, belli da guardare la sera come un libro o da far vedere ai (pochi) che mi hanno chiesto di vedere cosa ci fosse dentro a tutti quei raccoglitori sugli scaffali del soggiorno, unico consiglio che posso dare a chi come me ha la mania del forbicione per le divisionali è quello di adoperare SEMPRE un paio di guanti quando poi estrai le monete, cosa che comunque non sempre fanno anche quelli che le confezionano. Curiosità: le più ostiche da aprire sono quelle tedesche, una volta mi sono pure fatto male :rofl: Per dovere di cronaca aggiungo che hanno avuto lo stesso trattamento anche le divisionali della Repubblica e di san Marino, quelle in lire intendo.......... Altra piccola cosa: fino a un paio d'anni fa nei miei raccoglitori della monetazione in €uro c'erano solo monete in...................... €uro, mi sono accorto che chi (pochi sempre) le guardava dopo aver sfogliato un paio di album si stufava perché le monete per loro erano tutte uguali, in effetti ogni album è dedicato ad un paese solo, non vanno per annata, mi è venuta così l'idea di renderli più interessanti, ho inserito (per tipologia e non per millesimo) e per ogni paese la monetazione precedente all'adozione dell'€uro, in molti casi andando parecchio indietro nel tempo, ho aggiunto banconote, pagine con piccoli aneddoti sulle monete, statistiche e quanto mi pareva interessante, tutte le monete pre euro poi sono accompagnate da un cartellino in modo che chi le guarda sa subito di che moneta si tratta, in che materiale è ed in che periodo è stata emessa, magari stasera vi faccio vedere qualcosa, nei raccoglitori, dopo le serie ordinarie, le CC, eventuali argenti ed altre in metallo comune si trovano anche le eventuali varianti, tutte con foto e descrizione, le monete con difetti di conio, anche qui una pagina per taglio di moneta e quelle trovate in circolazione a bassa tiratura. Chiaramente facendo così ci si trova col tempo ad avere problemi di.........................spazio in casa Buona Domenica a Tutti3 punti
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Stamattina al circolo di Parma ho avuto l'occasione di rimpinguare il giro delle imitazioni/contraffazioni effettuate da varie zecche minori gonzaghesche sul classico sesino modenese con l'aquila e il motto NOBILITAS ESTENSIS emesso da Francesco I d'Este. Sono monetine spesso ignorate da una certa numismatica perchè di metallo vile, brutto conio e piccolo modulo, ma che possiedono un fascino incredibile e sono testimonianze tangibili dell'epoca. Oltretutto nonostante le classificazioni dei maggiori cataloghi di settore, sono decisamente più rare e difficili da reperire (soprattutto in conservazioni non dico buone, ma almeno dignitose) di parecchie altre sorelle maggiori che magari alle aste spuntano migliaia e migliaia di Euro. Incredibile peraltro che gli stessi cataloghi diano un grado di rarità superiore alla moneta originale di Modena (che in realtà è tutto tranne che rara) rispetto alle imitazioni, le cui apparizioni sul mercato sono davvero rarefatte. Ecco quindi un breve excursus a descrivere le varie emissioni finora entrate nella mia collezione, partendo da un prologo dedicato alla sorella maggiore, ossia il sesino di Modena imitato, del quale link la scheda del nostro catalogo: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MOFRI/42 punti
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Anche se spesso i confini tra opera strettamente scientifica e opera di semplice divulgazione o a scopo didattico non sempre sono bene definiti, noi ci limitiamo a parlare di opere che vogliono semplicemente apportare informazioni, come i trattati su determinate zecche o monetazioni. Mi è capitato diverse volte si essere stato in pratica interrogato dal responsabile del medagliere (specialmente se non ero conosciuto) sui reali scopi e programmi, ossia se c'erano serie velleità scientifiche. Ad esempio il curatore del medagliere di Cremona era all'inizio molto diffidente sulla mia richiesta, non conoscendomi nemmeno. Quando gli ho spiegato il mio programma, come ha bene evidenziato anche Numa Numa nella pagina precedente di questa discussione, si è reso conto che c'era quanto meno un impegno di tipo scientifico e mi ha mandato senza problemi l'immagine di un esemplare ivi presente. Mi sembra giusto che si debba cercare di capire se l'interlocutore è un semplice velleitario oppure uno che si impegna di onorare una ricerca, la cui validità scientifica verrà poi giudicata da altri. Purtroppo ci sono stati casi, per la verità non numerosi, di responsabili che non hanno nemmeno risposto. Posso assicurare, per esperienza mia e di tanti altri colleghi, che con i libri di numismatica non si guadagna nulla! Non esiste un tornaconto economico e anzi normalmente è un lavoro in perdita e quindi viene svolto solo grazie a una una sincera passione. Non posso giudicare a proposito di certi libri che sono preparati con il semplice "copia e incolla" da siti e banche dati e stampati a colori e venduti a caro prezzo, anche a oltre 100 euro oppure di manuali dove ci sono in pratica solo disegnini.... Ma anche con questi difficilmente è possibile avere buoni profitti. Un libro di numismatica in italiano, specialmente se è un trattato con carattere sceintifico, si vende con poche decine di copie e altre copie si distribuiscono solo in omaggio, specialmente ad altri colleghi che in qualche mdo hanno fornito aiuto e consigli. Quindi normalmente si stampano in poche centinaia di copie in tutto e ci sono spese di tipografia che in pratica solo a stento vengono ricoperte. Sicuramente la situazione è migliore con testi in lingua inglese e con importanti distributori, ma solo manualetti tipo il Seaby permettono un certo ritorno economico. Nemmeno a fare l'editore numismatico ci si arricchisce (il discorso è diverso nel caso di un commerciante professionista, che ha altre fonti di profitto). Quindi, a maggiore ragione, sarebbe altamente auspicabile che TUTTI i medaglieri italiani rendessero possibile l'accesso al materiale su semplice richiesta, ovviamente motivata e sufficientemente circostanziata, per una ricerca di tipo scientifico. E il relativo esborso economico dovrebbe essere limitato il più possibile, in pratica solo a causa del ricorso a un fotografo esterno se impossibilitati a fare le foto in proprio. E infatti quel curatore di Cremona ha fatto da sè la foto e mi ha chiesto se era adeguata, altrimenti avrebbe dovuto chiamare un fotografo esterno con relativo preventivo. Per fortuna non era stato necessario e ho pure risparmiato un viaggio fino a quella città (e la moneta era pure in modesto stato di conservazione). Siamo ancora in attesa di un nuovo Rinascimento italiano, con una sinergia di vari intelletti.......2 punti
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Chissà perchè adesso il 2 centesimi di Bolaffi è diventato il riferimento per qualsiasi tipo di difetto di conio (o per meglio dire artefatto di conio)... peccato che nella stessa asta Bolaffi fossero presenti altri due difetti/artefatti, di certo non meno curiosi o rari, che hanno fatto rispettivamente 500 e 750 Euro.... io tenderei a prendere come riferimento più queste ultime due vendite, che non quella del centesimo mole al quale è stata fatta una (vergognosa) campagna pubblicitaria che non ha precedenti nella storia della numismatica recente, e che di certo non può fare da riferimento a nessun'altro tipo di moneta.2 punti
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Cosa ne dite di una raccolta di aneddoti che ci riguarda??? Nel senso cosa dicono di noi chi ci sta vicino e non comprende la nostra "malattia"??? Mia figlia (6 anni) in un tema scolastico... "papà colleziona i soldi finti..." Una mia collega che mi accompagnò ad un mercatino; mentre spulciavo in una ciotola lei si gira e mi fa... "Ma collezioni sassi?" non vi dico la faccia del venditore.1 punto
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Questa notte non ho dormito mai! Poi verso le tre non riuscendo a prendere sonno mi sono alzato per andare a fare un po' di ricerche su internet. Non ho dormito,.... ma i risultati mi hanno appagato del sonno perso! Iniziamo con il fare un breve excursus. Come molti avranno capito dal titolo della discussione, l'argomento di cui mi vorrei occupare è il "mezzo denaro" della zecca di Ancona. Se ne è molto parlato, ed ogni tanto ritorna in discussione. Nel periodo della monetazione autonoma della Repubblica Anconitana si parla dell'esistenza del mezzo denaro. Il primo a parlarne fu il Ciani nella RIN del 1904 facendo riferimento al ripostiglio di Rocchette dove si sarebbero trovate, tra le altre, due monete anconetane di peso e dimensioni ridotte rispetto al classico denaro riportante sul D/ + DE ANCONA e sul R/ + PPS QVIRIA e CVS nel campo. Parliamo di un peso di circa 0,32 gr. e di un diametro di 12 mm. contro gli 0,75 gr. e 16-17 mm medi del noto denaro anconetano. Poi il CNI lo inserì tra i denari del periodo della monetazione autonoma facendo riferimento a quanto riportato dal Ciani. Qualche anno dopo, Giuseppe Castellani (in La moneta del Comune di Ancona - estratto da Studia Picena) parla di un mezzo denaro in suo possesso del peso di 0,30 gr. e diametro di 13 mm. Nel 2009 Dubbini-Mancinelli nella loro Storia delle Monete di Ancona dicono di possedere un mezzo denaro del peso di 0,26 gr. e diametro di 12 mm. Tutti però sono nella incapacità di dimostrare che la zecca di Ancona, in quel periodo, abbia coniato piccole monete da "mezzo denaro", perchè come ben sappiamo non esistono documenti che possano provarlo, così come per buona parte delle lavorazioni della zecca di Ancona, la cui documentazione è stata distrutta dagli eventi naturali e da quelli bellici succedutisi nel tempo. Segue.1 punto
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Sembrerebbe una domanda oziosa invece non lo è. Scambio monete da parecchi anni e non voglio dare i soliti utili consigli che già trovate sul sito da parte di Uzifox ed altri. Vorrei invece dare un suggerimento ai tanti collezionisti di monete di tutto il mondo che mi scrivono e con cui molte volte con dispiacere non posso scambiare perchè non hanno doppi utili per gli altri collezionisti. Quando vi capita di andare ai mercatini o sul web non acquistate solo monete che vi mancano, ma cercate anche monete utili a buon prezzo e prendete pure anche quelle. Per utili intendo monete difficili da trovare che raramente si trovano nelle liste dei doppi degli altri collezionisti e che mancano sicuramente a qualcun altro. Queste monete valgono quanto le monete mancanti perchè vi consentono di scambiare monete che avete acquistato a poco prezzo, per avere quelle che vi mancano dagli altri collezionisti, risparmiando parecchi soldi. In 40 anni ho costruito la mia collezione in questo modo spendendo poco e non solo sono arrivato quasi all'80% delle monete circolanti (escluso l'oro che non colleziono) ma ho ancora quasi 600 monete, difficili da trovare, che sono utili per avere almeno altrettante monete che mi mancano. Enrico1 punto
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giocatevi che roba... monete ufo: http://www.ebay.it/itm/UFO-Antica-moneta-in-oro-massiccio-An-extremely-rare-coin-in-solid-gold-/171048728728?_trksid=p4340.m8&_trkparms=algo%3DMW%26its%3DC%252BS%26itu%3DUCC%26otn%3D12%26ps%3D63%26clkid%3D8077107008011547612 templari: http://www.ebay.it/itm/Antica-e-rara-Moneta-Templare-in-Argento-ancient-templar-silver-coin-/171048997898?pt=Monete_Antiche&hash=item27d350940a1 punto
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Io personalmente sono disponibile ma al tempo stesso un poco scettico sui possibili risultati. Tentar non nuoce. Che si possa commettere errori nel giudicare è possibile ma ci tenevo a sottolineare che in questo caso è una scelta voluta e motivata. Saluti a tutti1 punto
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Se qualcuno proporrà qualcosa per unificare i criteri di giudizio tra periti sono pronto ad ascoltarlo.1 punto
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Confermo che @@lindap ha lo zoom incorporato negli occhi, o forse usa occhiali la cui tecnologia ci é ancora sconosciuta. E' riuscita a vedere un buchino "nero" di circa mezzo millimetro attaccata ad una zona patinata "nera" di una moneta che per rilevarla noi altri abbiam dovuto passarci sopra con una punta e sentire il dislivello perchè a vista, con tanto di luce e lente, rimaneva il dubbio se macchia o buchino. Gli altri che l'han vista non so, ma il sottoscritto ha ancora 12/10 per occhio. Evidentemente contro linda non bastano! ;)1 punto
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...cosa ne pensate di questo esemplare? Per me è di una bellezza unica, fresco, 300 anni sulle spalle e non sentirli!! :blum: Peccato sia stata lavata, chissà com'era prima.....oltretutto Tevere ha messo i sigilli talmente stretti che per un momento ho avuto paura avesse beccato il bordo!! Toccherà tagliare la perizia al più presto... :blum: Renato1 punto
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PS. Magari scrivo apollonia sul fon come tu hai scritto Euripe sui bastoncini. apollonia1 punto
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Grazie per avercele mostrate,...... certamente sono monete che hanno un richiamo particolare ,che danno la sensazione di essere piu' delle "sorelle" legittime , impregnate di storia . Se poi pensiamo quali erano le pene vigenti ( morte o di bagni nell'olio bollente ) per chi approfittava di questi misfatti, acquistano maggior fascino. Concordo quando dici che sono difficili da reperire, non ne vedo molte ne di belle ma nemmeno di "stravissute" specialmente Bozzolo.. che mi meraviglia vederla classificata come NC.....1 punto
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Niccolò, la tua non è Magnenzio bensì Massenzio... ;) Ciao Illyricum :)1 punto
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Articoletto scritto e pubblicato...questa è efficienza, un grazie al direttore Moreno Mengari. http://www.giornaledinepi.it/index.php/scrivi-un-articolo/12-articoli-centrali/98-monete-e-medaglie-della-tuscia-un-incontro-a-nepi Guardate il video eseguito da Linea Verde, lo trovate sulla destra della pagina, avrete una bellissima panoramica del Forte e delle Cascate. Ciao, Giò1 punto
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Il 5 lire 1901, ossia una delle cinque monete italiane più richieste e ambite di tutti i tempi, paragonato a un 10 Eurocent battuto su un tondello da (forse) 2 Eurocent... siamo davvero arrivati alla frutta.... :fool: :nono:1 punto
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Salve. Per la data,direi piuttosto 1756, la parte superiora del 5 ha un'angolo che non trovo su quella del'ultima cifra. Buonasera. Alain.1 punto
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io a 1200 euro farei più di un pensierino. C'è il rischio di rimanere col cerino in mano, o comunque che un domani queste offerte non vengano più rifatte, inoltre da privati la capacità di tirare su il prezzo sono limitate. Insomma, da questo momento in poi il prezzo offerto può aumentare come decrescere. Puoi stare tranquillo che nelle mani di Bolaffi il prezzo possa anche lievitare ulteriormente. Ma lui ha delle possibilità mediatiche che noi comuni mortali non possiamo avere. Su questo dobbiamo rassegnarci.1 punto
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Un asse romano-repubblicano con sigla VAL Per maggiori informazioni, riferimenti e datazione: http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G140/161 punto
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Bene! Torniamo a ieri sera. Prima di addormentarmi, vista la mia tarda età, sono abituato a prendere in mano un libricino e leggere qualche paginetta. Solitamente sono libri di numismatica o libri di storia della città di Ancona. Di recente, come ho avuto modo di segnalare in altra discussione, ho acquistato un volumetto di Marcello Mastrosanti dal titolo I Notai nella storia di Ancona, 2013.- che mi sta riservando diverse sorprese. Si tratta di uno di quei libri che scorri velocemente senza neanche soffermati su alcuni particolari che immediatamente sembrano insignificanti, ma che poi ad una lettura più attenta ti svelano dei segreti. Già avevo segnalato che da un documento del Vescovo Grimaldo del 1051 si evince che a quella data la zecca di Ancona ancora non esisteva. La cosa era già stata segnalata da altri autori che poi indicavano come moneta usata in Ancona (all'epoca) quella papiense e quella lucchese. L'autore Mastrosanti segnala che da documento da lui tradotto si evince che a quel tempo in Ancona "si adoperavano le lire papiensi". Ma non mi voglio soffermare oltre qui. Ieri sera leggevo di "Decime e Costituzioni Egidiane". Tra l'indormito ed il mezzo indormito, lasciatemi il termine, leggo che "ricevevano 5 anconitani e mezzo". Oibò! Sono mezzo indormito, ma quel "mezzo" mi fa sussultare: Per l'autore, probabilmente non avvezzo a problematiche monetarie e numismatiche dell'epoca, la cosa sicuramente non ha detto assolutamente nulla. Ma per una persona un pochino più addentro a queste problematiche ha suscitato subito incredulità e curiosità. Rileggo attentamente tutta la frase, tutto il contesto. Si, parla di "mezzo denaro"! Allego copia della pagina. Il contesto è nella parte in fondo alla pagina, e la parola "mezzo" è proprio l'ultima. segue1 punto
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Nei giorni 13 e 14 maggio 2011 si tenne ad Ancona il 2° Convegno di Studi Numismatici Marchigiani cui partecipò l'eccellenza italiana per gli studi numismatici. Durante gli interventi, uno degli oratori en passant (Roberto Rossi?) riferì che in un documento rinvenuto presso il Comune di Osimo si parlava di "medium anconitanum" (così mi sembra di ricordare, ma non sbaglio di molto). La cosa suscitò immediatamente un pieno di discussioni tra gli stessi oratori (tra i quali ricordo il prof. Saccocci @@Andreas) e tra quanti presenti nell'uditorio (cito alcuni tra coloro che partecipano a questo forum: io naturalmente, @@lollone, @@scacchi, @@coins, @@teofrasto, ed il mio amico Giancarlo Mancinelli già citato coautore della storia delle monete di Ancona). Chiedo scusa se non ho citato tutti i presenti, anche se altri partecipanti al forum erano presenti, ma non ne conosco il "nik". Tra auditorium ed intervallo si formarono alcuni gruppetti tra assertori e non sull'esistenza del "mezzo denaro". Purtroppo non ci sono prove ed il riferimento di quel documento del Comune di Osimo non è così chiaro da poter consentire di confermare l'esistenza di questa monetina. Pochi giorni fa il dibattito è ripreso proprio su questo forum nella discussione "articolo mezzo denaro ravenna", ma anche qui, pur in presenza di generici discorsi possibilistici nulla è trapelato che potesse confermare l'esistenza. segue1 punto
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Ciao bel "pizzino" come lo chiama Luca... La moneta probabilmente con un poco di restauro si dovrebbe salvare e si dovrebbe vedere anche la data... Forse... Non sono daccordo sul fatto che non ci siano i globetti... Per me ci sono...1 punto
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Ha ragione snam ad evidenziare il particolare sistema di "preparazione" delle lettere in età repubblicana, utilizzando dei puntini. In realtà questo particolare sistema fu già usato anche ancora prima, in ambiente greco e soprattutto da zecche siceliote e l'impiego dei puntini talvolta non era limitato alla tracciaura delle sole lettere, ma anche delle figure stesse. Un anno fa, assieme a Giovanni Santelli, ho pubblicato un articolo sulla rivista "Monete Antiche" n. 63, maggio-giugno 2012, col titolo "I "globetti traccianti"". Infatti questi puntini li ho definiti col termine "globetti traccianti", appunto per avere la funzione di predisporre poi la definizione delle lettere (e talvolta anche delle figure, cosa per nulla incomprensibile se si pensa che in età rinascimentale i pittori, per predisporre gli affreschi, talvolta usavano dei cartoni con disegni preparatori, nei quali venivano inseriti dei piccoli fori attraverso i quali potevano insufflare adeguato pigmento come carboncino, per ricavare sulla parete la traccia della sagoma sulla quale poi ricavare il disegno definitivo e il successivo dipinto). Allego un breve brano del suddetto articolo dove viene riportato un evidente esempio dell'impiego di simili puntini o "globetti traccianti" nella preparazione delle quattro lettere SYPA sugli oboli siracusani del V secolo a.C. Potete richiedere all'editore della rivista per avere il numero con l'articolo.1 punto
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Infinitamente più bello dei nostri analoghi gettoni : almeno contiene riferimenti chiarissimi Il lato con la Marianna è simile ad una moneta : bello.1 punto
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Bene, adesso vi racconto la mia storia anche se il finale non sarà come quello della storia di Uzifox ma la differenza è che la mia è vera. Come dicevo, alcuni mesi fa, abbiamo deciso di vendere un vecchio stabile presumibilmente del 1600-1700 che si trovava in pessimo stato. Mia nonna non ha mai voluto venderlo perchè raccontava che i vecchi proprietari (stiamo parlando di persone vissute nel '800) avevano la mania di nascondere tutti i loro averi (monete, gioielli) nei muri della loro casa o in piccoli nascondigli nel pavimento e ha sempre detto che in quella casa vi era un tesoro. Nel passato, in seguito a dei restauri, vari di questi nascondigli sono saltati fuori trovandoci soldi e cose di valore, poi la casa fu abbandonata e rimase così per decenni. Ecco che entro di scena io: avendo un pò di tempo e spinto dalla curiosità e dalla leggenda raccontata da mia nonna mi sono recato in questo stabile e ho incominciato a cercare; inutile dire che la parte più fruttuosa era la cantina, una cantina buia e senza illuminazione. Mentre scendevo già incontravo botole sulla scala già divelte e quindi svuotate del loro contenuto; arrivato al fondo, con l'aiuto di una torcia, incomincia a girarmi intorno e individuare quei luoghi dove la mano di altri non era arrivata. Ad un certo punto, sotto la scala, in una mangiatoia, notai che il fondo era stato chiuso con dei mattoni molto vecchi e bussandoci sopra si sentiva chiaramente che dietro c'era il vuoto, presi una mazza e dopo un paio di colpi i mattoni vennero giù ma con mia amarezza all'interno non vi era niente, solo terra e calcinacci. Ci ritornai un altro giorno con più calma, convinto che quella sarebbe stata la giornata giusta e continuando a cercare in cantina mi saltò subito all'occhio una montagna di rami secchi accatastati forse da cinquant'anni e non vi dico quanta polvere, terra e calcinacci che vi erano depositati sopra, decisi quindi di rimuoverli perchè lì nessuno era andato a frugare. Ci misi un bel pò ma alla fine ne valse la pena: nel pavimento, battendo un pò lì e un pò qui, notai che vi erano dei vuoti, il pavimento sembrava essere fatto in un unico blocco di cemento o pietra perchè con tutta quella polvere non si distingueva niente ma, raschiandoci sopra, comparse un buco....vi infilai dentro un rametto e questo andò giù. Bè pensai -questa è la volta giusta che trovo qualcosa- e già mi immaginavo di aprire la botola e trovarvici dentro fantastiche monete ottocentesche cariche di storia e gioielli, il mio umor era alle stelle e il cuore mi batteva veramente forte dall'impazienza di aprire quella botola....cercai subito un paletto per fare leva, lo infilai nella fessura e con forza una piccola pietra si sollevò....1 punto
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Quest'uomo è un mito assoluto del marketing, guardate tra le vecchie inserzioni... :D http://www.ebay.it/itm/Plettro-in-osso-per-chitarra-appartenuto-forse-a-Rino-gaetani-Plectrum-in-bone-/171026967760 Saluti Simone1 punto
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Una delle precedenti discussione sullo stesso tema. Un salutone, Antonio Fonte Cataloghi Online Tallero 1780 di convenzione (1935-1941 - Roma) 1) La croce di Sant'Andrea (ha una forma particolare, preceduta ma NON seguita da un punto); 2) la doppia piuma nascente ai due lati della coda dell'aquila bicipite; 3) la mancanza di un significativo orlato sul bordo ("bordo sfuggente"); 4) la struttura della coda dell'aquila bicipite (1-3-1 secondo la classificazione del catalogo Hafner); 5) l'assenza di due puntini nella fascia piú centrale dello scudetto (tipici di alcuni conii di Vienna); 5a) le croci su quelle due corone (vedi Augustus in #452 di questa discussione): sono simili tra loro ed entrambe appoggiate su un globo piú grande di quelli circostanti; 6) il numero e la collocazione dei punti sopra e dentro il becco dell'aquila bicipite. Le legende in rilievo sul contorno sono "alte" e "corpose".1 punto
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roberto il guiscardo.... stima 150-200 realizzo secco 500 sterline piu` diritti (600) tutti i lotti di salerno son stati fatti a circa il 50-100% in piu` della stima e tutti da bidder non presenti in aula1 punto
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Io ci leggo chiaramente PETRVS DEI GRATIA Ora che mi avrai mandato a quel paese (dai che per un attimo ci hai creduto :p) provo a dire la mia. Per il lato con il pettine passo, troppo compromessa la zona della legenda per avanzare ipotesi. Il verso con la croce mostra caratteri insoliti per il tipo (questo però dovresti confermarmelo tu) ed ad una prima lettura, distratta e fatta di primo mattino, (anche prima del caffè) mi è sembrato di leggere + . BOhI... ITA . ...O. Dopo il caffè e a mente un po' più lucida e soprattutto considerando che si dovrebbe trattare di un provisino romano (per il tipo di carattere utilizzato escluderei una sua provenienza d'oltralpe) si può leggere, non senza un po' di fantasia: + . ROM... O (sulle lettere intermedie a questo punto preferisco non pronunciarmi). Dopo aver scritto queste mie impressioni ammetto di essere andato su mcsearch a vedere cosa è stato scritto sulla descrizione della moneta (insomma ho provato ad imbrogliare). Invece leggendo la descrizione i dubbi sono aumentati. I riferimenti sono errati (si riferiscono a dei grossi - CNI 26 e Muntoni 6)... Ma chiaramente tu tutto questo già lo hai notato altrimenti non saremmo qui a discuterne... insomma un bel rompicapo... Attendiamo altri pareri.1 punto
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Grazie a tutti...non conoscendo molte persone con questa passione e le poche possibilità di andare a convegni ecc ci si deve arrangiare un po come meglio si può!!! Questo forum secondo me è un ottima partenza, si ha la fortuna di poter seguire i consigli di chi come voi, ne ha vista passare di acqua sotto i ponti!!! :D quindi grazie.. continuate a dare consigli e spiegazioni, anche mille volte...una volta di troppo è sempre meglio che non averle sentite!1 punto
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io la preferisco nella prima foto... anche se si fosse trattato di sola cera: non mi piacciono le cose troppo tirate a lucido.1 punto
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Non sempre un ritocco di patina o stuccature ecc. migliorano la moneta, al fine di venderla bene. Le foto che posto , un sesterzio di Agrippina Maior . Evidenziano che : asta Gorny & Mosch ottobre 2009 il sesterzio ,compare con una colorazione marroncino verdastro, sul rovescio nel campo sopra la © e a fianco ,dei buchi poco profondi stuccati. Stima 8.000 euro ....Invenduta. ................................................................. Successivamente Nac maggio 2013 ,tolte le stuccature e la ripatinatura marroncino verde. Riacquista quasi il suo stato naturale ( con una lievissima colorazione sul verde. Stima 10.000 Fs aggiudicata a 11.000 Fs. ..................................1 punto
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Do il link dal quale è possibile scaricare il lavoro al quale il Price rimanda a proposito del bronzo ‘ciliegina’ 2071:Liampi, Katerini: Zur Chronologie der sogenannten "anonymen" makedonischen Münzen des späten 4. Jhs. v. Chr. JNG 36 (1986), 41-65, Tf.4-6 http://www.medievalcoinage.com/pdfbooks/00-Zeitschrift/JNG/JNG-1986_XXXVIBand.pdf A pag. 61 è descritto questo bronzo appartenente al 'Gruppo 5, Asia Minore, dopo il 232 a.C.' in tre esemplari numerati 160* (l’asterisco significa che la foto c'è e si trova fra le tavole, precisamente la n. 5), 161 e 162 di peso uguale rispettivamente a 3,04 g, 2,85 g e 2,85 g. La foto è poco chiara (dev’essere un destino dei Price 2071!) ma si vede la spiga in esergo mentre le ‘ciliegine’ sono sì in alto ma non a h 12 bensì nel campo a destra, a lato dell’arco. Interessante il fatto che, secondo la descrizione della moneta a pag. 61, sul diritto l’elemento al centro è un onfalo di cui ho parlato a proposito della dramma di Alessandro I Bala acquistata poco tempo fa. apollonia1 punto
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...aver preso questo esemplare, anche se in bassa conservazione, ti da l'occasione per studiarla bene, leggendo i pareri espressi, confrontandoli con il giudizio da te espresso, ti farai una idea per capire cosa fa di una menta un MB....o un qBB..o un BB....quanto avrai voglia di prendere la stessa moneta in conservazione sopra lo SPL...le metterai una accanto all'altra...e l'occhio si allenerà a capire i dettagli.... Frequentare i convegni, le fiere, i circoli offre la possibilità di fare questo tipo di esercizio, vedere della stessa moneta, i vari gradi di conservazione...1 punto
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A volte proprio non riesco a capire perchè qui, non si riesca a tenere un minimo di contegno nell'esprimere le proprie idee! Torno dal convengo di Bologna, ci si vede ai tavoli, si guardano le monete, ci si confronta, non sempre ci si trova d'accordo su quello su cui ci si confronta, ma è una occasione che si ha per imparare, tutti, i più giovani dai più anziani...e parlo solo di anzianità numismatica, non anagrafica, i più anziani imparano anche dai giovanissimi.....passione e conoscenza non viaggiano di pari passo con l'età anagrafica :blum: ...trovo estremamente piacevole passare il tempo a guardare monete e a discutere amichevolmente! Qui invece, accade sempre più spesso che tutto finisca in battibecchi di poca utilità. I 14/16 vanno presi per mano e portati a capire un mondo, quello del collezionare, difficile, fatto prima di piccole conoscenze e poi di grandi acquisti....ciò non esclude che si possa prima comprare una moneta e poi andarsi a cercare i libri e studiarsela! Insomma non esiste un modo giusto e uno sbagliato per fare le cose, la curiosità è maestra di tutto, magari si faranno errori oggi per non farne più domani... Renato1 punto
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ne allego qualcuna tra l altro ho visto solo 1758 che son tutte conii diversi sia diritti che rovesci1 punto
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Veramente graziosa. Nel 1994 si volle commemorare L'anno Internazionale della Famiglia ed alcuni stati tra cui l'Australia, l'India, Singapore, San Marino ed al momento non ricordo altri, emisero delle monete. Anni fa, quando entrai in possesso di questa moneta australiana, non capii subito quello che c'era stilizzato e non mi piacque, mi sembravano dei rilievi abbastanza impastati. Alla lente d'ingrandimento noto una piccola famiglia come sarebbe disegnata da un bambino... con tanto di cagnolino o gatto (questo non l'ho mai capito), papà, figlioletto e la mamma che porta dentro di se un neonato :)1 punto
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Sono contento di non essere dovuto intervenire nella moderazione di questa discussione e di vedere che e' tornata al suo vero scopo.. Avere l occasione di vedere una moneta importante e discutere di numismatica, che alla fine e' cio' che ci accomuna.... Tengo pero' a sottolineare che in futuro sarebbe meglio tenere un "profilo" piu' basso e di cercare di non alzare i toni delle discussioni, se qualche provocazione viene fatta meglio segnalarla direttamente ai moderatori invece di rispondere... Altrimenti si incorre il rischio di degenerare e di fare lo stesso gioco del provocatore! Una discussione interessante su di una moneta interessante non merita di essere chiusa......1 punto
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Un bravo a tutti, avete centrato la risposta! E un grazie al caro Jagd, sempre capace di regalarci immagini estremamente interessanti. Pare che questo genere di bottoni abbia avuto un uso particolarmente fortunato e continuato nella Nazione spagnola. A questo link: http://www.botonesantiguos.es/botones-columnarios/ non solo vedete altri esempi esteticamente affini (fra cui uno datato 1744, che purtroppo non posso inserire perché ha un'estensione non supportata dal forum), ma soprattutto leggete molte altre interessanti informazioni sul tema, delle quali quel sito sembra assai ricco. Buona lettura a todos!1 punto
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questo post è allucinante....comprare e non saper neanche cosa significa bb e spl.... grazie per le risposte ma come detto ho incontro per scambio a mano percui posso visionarle e toccarle prima ma vorrei sapere cosa guardare per valutarne la conservazione e l'autenticità...questa frase dice tutto. cioè fammi capire..noi ti dobbiam spiegare i parametri che dividono il bb dallo spl e dal fdc e poi te domani ,monete alla mano,giudichi se son bb,spl o fdc????? dopo 2 mesi che collezioni??? io non ho parole. Questo non è il modo di approcciare la numismatica...queste monete le potrai anche acquistare ad un buon prezzo ma questa non è la prassi da seguire per un neo collezionista come te. saluti, marco1 punto
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Per iniziare a comprenderlo meglio, ci sono le FAQ ;) http://www.lamonetapedia.it/index.php/FAQ_di_lamoneta.it Ci trovi istruzioni sul funzionamento del forum (ad es. come mettere le foto) e la spiegazione delle sigle che non conosci. petronius :)1 punto
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Mi era sfuggita la domanda sulle lettere RDM. Sono le iniziali dello scultore israeliano Raphael David Maklouf, che ha realizzato il ritratto della regina Elisabetta per numerose monete del Commonwealth. Per informazioni più dettagliate, vedere il link seguente: http://en.wikipedia.org/wiki/Raphael_Maklouf1 punto
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http://www.archeologica.lombardia.beniculturali.it/Page/t03/view_html?idp=133 questa e` la villa dove risiedeva suo fratello decenzio , da cui ha preso il nome desenzano del garda vale una visita vista la qualita` dei mosaici che sono al livello del palazzo imperiale di costantinopoli...... anche paolino e mariov che ci avevo portato l anno scorso son rimasti contenti https://www.google.co.uk/search?q=villa+romana+desenzano&bav=on.2,or.r_cp.r_qf.&bvm=bv.46751780,d.d2k&biw=1360&bih=677&um=1&ie=UTF-8&hl=en&tbm=isch&source=og&sa=N&tab=wi&ei=dHKaUaLROIjJ0AXh5YDAAw1 punto
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Continuo con alcune foto di carattere generale ... per le singole medaglie ci vorrà molto tempo.1 punto
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Alcuni amici del Forum lo sanno già, ma lo dico anche a voi ;) : premetto che colleziono da quando portavo i calzoncini corti, poi passano gli anni e mi fidanzo e quindi dopo quattro anni decidiamo di sposarci. Fissiamo la data del matrimonio ma, ahimè, c' era un importante Convegno, dovevo essere in chiesa allle 15,00, perciò avevo tutto il tempo di andare e tornare, ebbene riuscì ad arrivare in ritardo (in forte ritardo), non vi dico cosa mi dissero i miei ma soprattutto la mia futura sposa. Da allora (e sono passati 34 anni), mi dice che sono più matto di allora e non parlate di monete con lei, riuscirebbe a buttarvi fuori di casa. I figli..................Papà vendi tutto e dacci i soldi, che ci pensiamo noi. :( Ma tengo duro :)1 punto
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