Vai al contenuto

Classifica

  1. carlino

    carlino

    Utente Storico


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      1222


  2. nibanny

    nibanny

    Utente Storico


    • Punti

      4

    • Numero contenuti

      1268


  3. francesco77

    francesco77

    Utente Storico


    • Punti

      3

    • Numero contenuti

      10739


  4. numizmo

    numizmo

    Utente Storico


    • Punti

      3

    • Numero contenuti

      6355


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/29/13 in tutte le aree

  1. Ciao Rex Siciliae, prendo spunto da questo tua frase per esporre in maniera blanda, ma spero comprensiva, la rivolta messinese del 1674-1678. Le continue guerre portate avanti da Filippo III e IV avevano completamente prosciugato le casse siciliane. Il popolo siciliano era alla fame, la peste scoppiata nel 1656 in Sicilia, aveva dato il colpo finale all’economia siciliana, creando una forte depressione economica con conseguente carestia. A Messina i negozi erano vuoti sia di mercanzia e sia di clienti. Il 30 marzo 1672 i negozianti abbassarono le serrande a Messina, dando così inizio alla protesta popolare e utilizzando una forma di contestazione oggi chiamato sciopero. Protesta che si espanse anche alle città di Catania e Trapani. La rabbia dei messinesi si sfogò sui loro giurati e senatori, ritenendoli responsabili della situazione economica. Il popolo oramai ridotto alla fame depredò le case dei senatori, dove si dice trovarono giare piene di monete d’oro nei giardini. Il Vicerè intervenne con decisione e fece entrare una rappresentanza del popolo nel nuovo senato. La città si trovò così divisa in due fazioni i Merli (nobili) e Malvizzi (borghesi e popolo). Lo stesso senato che nel 1674 organizzò la rivolta di Messina contro gli stessi spagnoli. L’intento della città di Messina era quello di creare una nuova repubblica marinara indipendente dalla Spagna. La potenza spagnola stava soffocando la rivolta, alla città di Messina non rimaneva altro che chiedere aiuto alla Francia. Luigi XIV vedendo in questa richiesta la possibilità di entrare prepotentemente in Sicilia e scalzare la sua rivale la Spagna, appoggiò la rivolta nel 1675. Messina a sua insaputa divenne una pedina sullo scacchiere rappresentato dall’Europa e la partita era giocata dalle due potenze Spagna e Francia. La Francia sperava che i moti di rivolta si espandessero nel resto della Sicilia, ma con difficoltà e interventi militari riuscirono solo a far capitolare alcune città vicine a Messina e fedeli alla Spagna. Probabilmente l’invidia nata per i privilegi della città di Messina, come la zecca, il senato e gli ordini cavallereschi spinsero molte città a rimanere fedeli alla Spagna, una di queste era Palermo. Nel 1678 la Francia e la Spagna firmarono un trattato di pace Nimega e nell’aprile del 1678 la Francia si ritirò da Messina. Messina si trovò da sola a fronteggiare la rabbia degli spagnoli. I messinesi tentarono una strenua difesa della città fronteggiando l’avanzata delle truppe spagnole. Quando le truppe spagnole entrarono a Messina la repressione verso i ribelli fu feroce, si instituirono tribunali con lo scopo di individuare i responsabili e punirli. Molti messinesi scapparono in Europa, soprattutto in Francia e i loro beni furono requisiti e i loro titoli nobiliari tolti. A farne le spese non furono solo i messinesi, ma anche la città di Messina. Gli Spagnoli tolsero, il 6 gennaio 1679, alla città di Messina tutti i privilegi, chiusero il senato, l’Università e l’ordine della stella, confiscò il patrimonio urbano e ruppero la campana del duomo che era il richiamo alle armi della città e ai comizi. La città era morta civilmente. Tutti i documenti conservati nelle cancellerie furono distrutti o portati in Spagna. Tra gli altri privilegi che la città di Messina perse fu quello di coniare moneta. La zecca di Messina chiuse e ne guadagnò il privilegio la città a lei rivale, Palermo. Le monete continuarono a essere coniate, per un breve periodo, a Messina anche dopo la chiusura ufficiale del 1678 e nonostante le sigle R C cioè Regia Corte, questo per dar tempo a Palermo di creare maestranze competenti per la nuova sede a Palermo. Messina e i messinesi pagarono un prezzo salato il loro desiderio di indipendenza. Antonio
    5 punti
  2. I premi sono arrivati a destino...(in fondo le Poste Italiane funzionano! :D) Grazie a tutti per aver partecipato e per i complimenti. E' stato divertente! L'ho fatto con piacere, soprattutto per ringraziare davvero questo grande forum che è una preziosa risorsa per ogni collezionista. Spero che il mio esempio sia seguito, soprattutto verso i giovani numismatici che fanno parte del forum. Tutti abbiamo qualcosa che in fondo "non ci appartiene", il cui destino e nella mani di qualcun'altro. Cercate nelle vostre collezioni e vedrete che ho ragione! ;) Alla prossima, grazie ancora! MM
    3 punti
  3. Secondo me bisognerebbe denunciare chi ti denuncia nel caso in cui dovessero denunciarti per non aver denunciato la tua collezione.
    3 punti
  4. A vista direi che la moneta è autentica, e come già detto da altri è reduce da una montatura che è stata asportata con notevole riduzione del diametro, e di conseguenza del peso. Poteva trattatrsi di una montatura saldata sull'intero contorno, la cui eliminazione ha comportato la perdita dell'intero bordo rigato all'esterno dei campi. In origine la moneta era così: Il diritto può trovarsi (anzi è più facile da trovarsi) in accoppiamento con il rovescio con "AUXILIUM", con le "U" piuttosto che le "V". Sono decine i coni utilizzati per le emissioni di questa tipologia, che ha avuto strascichi anche durante la Repubblica Romana ed in seguito con la restaurazione del Governo Pontificio; differenze di stile, di legende, nello stemma o nell'immagine del rovescio sono naturali. Ciao, RCAMIL.
    2 punti
  5. Buona serata Siamo in un periodo "travagliato" per la Serenissima; l'acquisizione delle città lombarde di Brescia e Bergamo ad opera delle infinite e dispendiose guerre iniziate dal doge Foscari, portano anche grossi problemi finanziari. Venezia aveva ora un confine a ridosso dello Stato di Milano e vicinissimo alla sua capitale. Milano non aveva possibilità di resistere militarmente; poteva però creare grossi problemi con altre armi; la politica monetaria era una di queste. Con le finanze venete in "sconquasso" e con l'esigenza di sostituire le monete "imperiali" circolanti nei nuovi territori conquistati, con quelle veneziane, la Serenissima doveva anche preoccuparsi dell'invasione di monete milanesi false o legittime, ma di rame argentato "bianchizade" che nuocevano grandemente all'economia. Non fu un problema del quale poteva farsi carico il vecchio doge Foscari, ormai passato a miglior vita, ma l'iniziativa, pare, venne assunta dal doge Nicolò Tron. (1471 - 1473) "Grosso, brutto de fazza che parlando el spiumava per i lavri" dicono i cronisti. Questo doge brutto e - pare - con trascorsi da strozzino, evidentemente con la finanza ci sapeva fare. Vennero varate delle draconiane iniziative, quali una imposta patrimoniale durissima, la riduzione di tutti gli stipendi, la svalutazione della lira ed altre iniziative di carattere economiche; fatto stà che venne risanato l'enorme crac finanziario. Memento del suo merito, il suo epitaffio: "fraudatam pecuniam viva illius effige resignavit"; taluni affermano anche che la sua immagine su talune monete coniate sotto il suo dogato, in primis la "Lira Tron", fu una sorta di "ricompensa" ad opera del Governo per il suo indiscutibile merito; ma su quest'ultima possibilità non ci sono certezze..... saluti luciano
    2 punti
  6. Si vede abbastanza nettamente una schiacciatura in prossimità della lettera mancante, che ha verosimilmente cancellato la lettera. Non è quindi certamente una frattura di conio la causa, e onestamente ho parecchi dubbi che sia qualcosa creato in zecca. Vista anche la modesta conservazione della moneta, pesantemente lucidata, credo che sindacare sulle cause di quella schiacciatura (e quindi della mancanza della lettera) sia come discutere del sesso degli angeli. Questo tipo di difettosità ha un senso solo se rilevata su monete in alta conservazione, perchè su monete pasticciate come questa può essere successo di tutto, a posteriori.
    2 punti
  7. Proseguo con un ulteriore spunto, me lo offre, Reinhold C. Mueller in " Guerra monetaria tra Venezia e Milano nel quattrocento " su RIN 1984. Le " guerre monetarie " tra stati vicini capitavano e nel quattrocento capita tra Milano e Venezia ; torniamo al periodo sopra citato, il 1468, Venezia e Milano soffrono una profonda crisi con diminuzione di produzione monetaria, Milano sembra quasi poco operativa. Se oltre a una quasi inattività di zecca, ci mettiamo anche un rialzo del prezzo dell'argento e dell'oro, i rapporti tra i due metalli che oscillano e una mancanza di decisioni in materia, ecco tutto questo porta a incentivare i falsari, ma anche i tosatori di monete. Una situazione che si creò, che pare offrirsi a Galeazzo Maria, che fu accusato dai veneziani di emettere monete false in quel frangente ; difficile sembra accertarlo con sicurezza, di certo il mercato monetario fu inquinato e indebolito. Ma come abbiamo detto anche il Ducato milanese soffrì il fenomeno, circolante straniero e da controllare per la sua bontà. Galeazzo Maria dovette vista l'estensione del fenomeno anche concedere una amnistia agli accusati di questo crimine ; le decisioni dei veneziani arrivarono e furono difensive, si passò dal bando delle monete false, al ribasso del valore delle monete autentiche e poi all'accettazione solo a peso. Ma anche il Duca milanese rispose a questi provvedimenti con il bando di tutte le monete veneziane d'argento vere o false. Quindi grandi interessi finanziari contrapposti, il termine forte " guerre monetarie " rende bene l'idea, succedeva un po' di tutto a quanto pare, però arrivò poi anche un breve periodo di pace monetaria tra Milano e Venezia, ma per Venezia fu breve perché si aprì presto un altro fronte, quello con i d'Este a Ferrara, ma questa è un'altra storia.....
    2 punti
  8. Se non vado errato la moneta in questione è attribuibile a Nicolò III (N invertita) http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-NIFEES/5 La vendita segnalata era pubblica (l'ho seguita anch'io) ed il prezzo è quello "di mercato" vedi anche http://numismatica-italiana.lamoneta.it/passaggi.php?b=W-NIFEES/5-1 Non penso di averne mai visti andar via a più di 100 euro...... per cui, al di là delle valutazioni che può darne anche il più illustre esperto, il prezzo è quello... ciao Mario
    2 punti
  9. Vincenzo, non saltare alle conclusioni. Ancora lungi, a mio avviso, dall'essere raggiunte (parlo ovviamente per me) Cerchiamo di indagare e valutare i vari dati che possono fornire elementi utili alla comprensione del fenomeno. Procedo in maniera un po' schematica, e me ne scuso, su un paio di punti, ma i temi sono parecchi e portroppo non ho a disposizione il tempo che desidererei, tornero' in seguito sugli altri. La questione del valore fiduciario delle emissioni e del decadimento di peso. Siamo quindi d'accordo che le emissioni sono oramai fiduciarie, e che quindi la quantità di bronzo costitente la singola moneta (il peso) non rappresenta il valore della moneta stessa. Rimane qualche "vestigia" del passato, concretizzata dal rapporto ponderale esistente tra i vari nominali delle serie bronzee (che rispecchiano tendenzialemente i "vecchi" rapporti tra gli stessi) ma oramai siamo in pieno regime fiduciario. In tale contesta la zecca (le zecche...) tendono a ridurre successivamente il peso dell'asse, e di conseguenza delle frazioni. Bene, su questo fenomeno, inteso in senso generale, non credo ci sia nessuno che abbia alcunché da obiettare. Il fenomeno, in generale e sul lungo periodo, appare evidente, certo e condiviso. Non credo ci siano obiezioni da parte di nessuno in proposito. Ma i fenomeni storici raramente sono lieari. Se sul lungo periodo la tendenza del processo storico, tracciata ed inesorabile, é quella, cio' non toglie che ci si possa trovare di fronte ad "accidenti" e ad anomalie, trascurabili negli effetti sul lungo periodo, ma cionondimeno reali. Di esempi ce ne sono a bizzeffe in tal senso, anche nel bronzo repubblicano, basti citare, come puro esempio, gli assi pompeiani. E non sempre, apparentemente, i processi sono logici: chi ha la mia età ricorderà il passaggio dalle 50 e 100 lire a modulo grande, a quelle dello stesso tipo a modulo microscopico (in concomitanza con la messa in circolazione dei pezzi da 500 lire bimetalliche), a cui seguirono dopo poco tempo quelle con nuovo tipo e modulo più grande. Non ci fosse la data scritta sopra mi immagino che rompicapo potrebbero rappresentare per i numismatici del futuro, che sicuramente taccerebbero tale successione quale "illogica". In sintesi, vale la regola generale, che é appunto, generale, ma che non puo' escludere l'esistenza di fenomeni circoscritti in controtendenza. Al contrario. E l'evidenza in questo senso ce la dà la soria. Il tema del cosiddetto "stile". Ora, come piu' volte ho ribadito (e me ne scuso) questa definizione non mi soddisfa affatto, soprattutto se applicata all'iconografia del bronzo repubblicano. Le differenze nelle rappresentazioni della prora (per citare l'elemento piu' evidente) non possono essere liquidate come differenze "stilistiche": cio' che cambia sono gli elementi costitutivi della rappresentazione, i disegni delle prore sono totalmente differenti tra di loro, le infrastrutture del ponte cambiano. Una prora "sicilana", con la spiga (con segno di zecca oppure no...), é diversa da una prora della serie con la verga, che é diversa a sua volta da quella della serie pesante con l'ancora, che é diversa da quella con la L di Luceria, e via dicendo. Non si tratta di "stili" (termine alquanto vago, che presuppone qualcosa difficile da descrivere) ma di "tipi" (descrivibilissimi) differenti. Certamente individuarli e recensirli é un lavoro immane, e nessuno ancora l'ha fatto in maniera compiuta (questa, detto per inciso, é la cosa che personalmente rimprovero di più al lavoro del Crawford). Si tratta di un dato essenziale, da mettere in relazione con altri dati e da valutare caso per caso, Ma comunque essenziale, e che non puo' essere liquidato come una "questione di stile". In tal caso, se le diverse modalità attraverso le quali si rappresenta il medesimo soggetto non contassero nulla, beh... azzereremmo tutti (TUTTI) gli studi su monetazioni "immobilizzate" che non presentino elementi epigrafici distintivi, quali le dracme dell'Italia settentrionale, o gli stateri dei Coriosoliti, o, per tornare ad un ambito classico, gli oboli di Marsiglia, rispetto ai quali la Brenot e Depeyrot, per quanto su posizioni contrapposte ed inconciliabili, non possono fare altro, entrambi, che analizzare nel dettaglio i mutamenti "stilistici" (se proprio siamo costretti a chiamarli cosi') di rappresentazioni che permangono immutate per tre secoli. La rappresentazione che vi é sulle monete é un dato. Importantissimo, che va studiato e valutato, assieme agli altri dati. Puo' essere complesso quanto si vuole, ma liquidarlo significa privarsi di un'informazione.
    2 punti
  10. Nessuno vuole mettere in discussione la buona fede di un professionista serio e stimato come lei. È impensabile per qualche decina di euro, il costo di una perizia, lei possa aver potuto modificare l'esito di una perizia eseguita da un'altro suo collega. Da quanto pare essere emerso, c'era un 5 lire 1956 periziato qFdc in vendita a 1200 € nel sito di Tevere, subito dopo sembra essere stato venduto è riapparso in vendita su Ebay con perizia Tevere qFdc a 1640 € e poco dopo lo stesso esemplare e apparso nuovamente periziato Fdc da lei in vendita a 2699 € , tutti sanno che i parametri per assegnare il Fdc che adotta Tevere sono molto seri e selettivi, questo non significa che lo stesso Tevere sia esente da possibili errori di valutazione, siamo tutti persone e tutti possono commettere piccoli errori e ognuno è libero di fare ciò che ritiene più giusto. Forse il nodo dolente è proprio questo, che manca un disciplinare dettagliato che stabilisca ciò che si possa certificare e ciò che non si possa certificare, ad essere sincero la mia scarsa esperienza in materia è un granello di sabbia davanti alla sua esperienza decennale, non so nemmeno se sia fattibile materialmente, in questo paese sembra che uno si alza una mattina, si registra alla camera di commercio e diventa perito numismatico, non è il caso in questione ma ho visto delle perizie cosi stridenti con il reale stato di conservazione che facevano venire la pelle d'oca, è impensabile che un perito possa commettere gravi errori di valutazione senza incorrere a nessuna sanzione, per come la penso io dopo x richiami il perito che fa ripetute e deliberate omissioni dovrebbe essere estromesso dal N.I.P.. Fattostà che il "signore" che compra da Tevere una moneta ad un prezzo giusto per la conservazione assegnata le fa chiudere da un'altro professionista con lo scopo di specularci sopra è da censurare, io mi auguro che sia lei che Tevere possiate avere chiuso con questa persona. E sopratutto, che si possa in un futuro prossimo, finalmente raggiungere un accordo comune vincolante sui parametri di valutazione numismatica, colui che avrà l'ambizione di fare il perito numismatico dovrà essere obbligato a frequentare dei corsi ed a specificare il campo di competenza, non si può essere competenti in tutto. Cordialmente Cristian.
    2 punti
  11. Nel seguente link, oltre a quella di tartachiara, si può vedere un'altra di queste cartoline: la XIV http://www.storianumismatica.altervista.org/serie-di-cartoline-d-epoca-la-regia-zecca-italiana-.html Massimo
    2 punti
  12. Dopo tanti (troppi) anni in banca ieri questa vecchia nobildonna ha rivisto la luce. Un caro amico americano mi ha chiesto di vederla. Ho approfittato - vincendone la naturale ritrosia :) - per fotografarla, con i soliti discutibili risultati. Ve la posto comunque per commenti. Dopo Vi dico come è stata periziata, nel 1993. http://i42.tinypic.com/b6tsg8.png http://i43.tinypic.com/dvt013.png
    1 punto
  13. ecco l'ultimo arrivo di settimana scorsa...che ne dite? si si lo so le foto fan hahare.....
    1 punto
  14. La corte si ritira ,non per sentenziare ma per rimandare a dopo le vacanze. Nel tempo accusa e difesa fanno colletta per acquistare il sesterzio del povero imperatore Nerva. Così' da poterlo visionare e studiare . Se è buono ,lo rivendiamo e ci quadagnamo ,se è falso lo regaliamo al forum. Proposta ????
    1 punto
  15. Buongiorno, vi posto un'altra bella medaglia di PIACENZA Diritto CONSIGLIO PROVINCIALE DELLE CORPORAZIONI PIACENZA Rovescio co corona d'alloro e stemma Sabaudo e Fascista Diametro 38 mm Speriamo di sapere qualcosa in più grazie
    1 punto
  16. Complimenti Marco, ad avercene di monete così belle e con quella gradevole patina... :) oramai purtroppo va di moda la moneta lavata..
    1 punto
  17. Ciao a tutti! Oggi, ripensando a come le leggi italiane che regolano l'acquisto,la vendita e la detenzione di monete, mi son reso conto di come le nostre leggi (molto all'italiana maniera) siano le peggiori,ahimè,d'europa. Perciò ho pensato: perche non intaprendere una petizione digitale sul sito change.com , la piu grande piattaforma digitale di petizioni, dal quale sono partite moltissime petizione e vi sono state(e vi sono) migliaia di vittorie. Se lanciassimo una petizione del genere da questo forum potremmo veramente cambiare qualcosa. in meglio naturalmente.
    1 punto
  18. intanto grazie se non la avessi scordata a casa del mio compagno vi direi tutto e di più, appena ci rimetto su le mani faccio una lista dettagliata delle sue qualità. ho guardato un po di monete greche ma a dire il vero non mi pare simile. comunque continuo ad accettare consigli fino a che non ho la prova definitiva! grazie
    1 punto
  19. Ritengo si tratti di una medaglia che veniva data a persone benemerite o a militari che abbiano partecipato ad alcuni eventi bellici. Il retro della medaglia era liscio per poter apporre il nome della persona e la data (presumibilmente della consegna). Presumibilmente del tipo riportato in questo bando. (cliccare per ingrandire)
    1 punto
  20. Non è presente in catalogo solo perché nelle mie ricerche non ho mai avuto la fortuna di reperirne una documentazione sufficiente e necessaria per redigere la scheda. La medaglia essendo Ufficiale ha un discreto valore, come hai potuto constatare, la tipologia simile di modulo maggiore (60mm) viene proposta dai commercianti oltre i 50 euro.
    1 punto
  21. Io sono sempre pronto quando si parla di cambiare qualcosa di sbagliato anche se difficilissimo nulla è impossibile.
    1 punto
  22. Si tratta di un quattrino per Siena con il simbolo dello zecchiere Mino degli Agazzari (1507-1513). Rif. MIR 534/9 - CNI 166-168. Considerata comune.
    1 punto
  23. Io più che la "E" noto il 7 della data che è un po' strano
    1 punto
  24. Vabbè, ho capito, mi tocca fare la parte dell'avvocato del diavolo.... Caro Gionny tu scrivi: "Il povero Nerva ,sul dritto non compare un minimo segno di martellatura, né di crepe , come dal post che segue" Ma, purtroppo, l'onesto venditore attuale ha messo sull'annuncio una "tendina" di foto che, se scorsafino in fondo, rivela anche una foto, in cui si vede il bordo con due belle martellate piane, in corrispondenza indicativamente del (im)P NERVA al diritto (Foto 1)( si vede nella foto la base del collo etc.) e al rovescio dovrebbe essere su (for)TU NA . (foto 2) Tra TU e NA c'è una vistosa interruzione della perlinatura e le due lettere NA sono completamente rifatte in stucco in posizione errata (diciamo un 2-3 millimetri troppo attaccate e storte) ovviamente anche la rimanenza della crepa é stata riempita ma non è invisibile.... Sempre nel rovescio dalla parte opposta c'è la evidente botta di controcolpo che essendo nel rovescio non è stata lisciata (sempre foto 2). E tu dirai: ma e al dritto ? Beh, credo che la botta dei due martelli (sotto al busto) sia stata lisciata asportando materiale e poi rifacendo le lettere ( che infatti non sono dello stile come anche tu hai fatto notare in un post precedente) e la controbotta si intravede sulle lettere COS (indicativamente) A complemento posto anche le foto 3 e 4 del diritto che danno l'impressione di una patina lisciata ma con cuprite e forse anche un inizio di cancro nella zona della riparazione. In conclusione la possibilità che la moneta sia autentica aumentano di non poco ! Io in qualità di Avvocato Del Diavolo, so bene che senza toccarla con mano non vi è nessuna certezza, ma, Signori della Corte, proprio per questo chiedo l'assoluzione del mio cliente il sesterzio di Nerva: mancanza di prove = favor rei...... . :rofl: Forse ho esagerato un poco ma spero che tu Gionny mi perdonerai e capirai che quanto detto è in assoluta amicizia e stima e per sdrammatizzare :D
    1 punto
  25. Meno di una settimana. Le buste sono state spedite mercoledì e arrivate tra lunedì e martedì! Ma erano lettere, non pacchi, è per questo che hanno passato i controlli doganali. MM
    1 punto
  26. Gettone di re Luigi il Grande D/ LVDOVICVS . MAGNVS . REX Busto a d. di Luigi XIV firmato L.G.L. R/ VETERES REVOCABIT ARTES . In esergo: AEDIFICIA / REGIA Sul rovescio Pallade inginocchiata a s. che deposita le sue armi ai piedi di un albero. Testa di Medusa raffigurata sullo scudo. Le scritte si traducono ‘Ella farà rivivere le arti antiche’ e ‘Edifici del re’. . Ottone: 5,195 g, 25 mm. Le zone rossastre sono dovute a patina di cuprite. apollonia
    1 punto
  27. La zecca è Alessandria ... non leggo bene l'ultima lettera ... se è una B SMALB, la classificazione è questa Alessandria RIC VII 34 Costantino AE3. 325-326 dC. CONSTAN-TINVS AVG, testa laureata a destra / PROVIDENTIAE AVGG, campgate con due torrette e stella sopra, SMALB in ex.
    1 punto
  28. Lascia perdere i cataloghi, hanno sempre dei prezzi più alti del normale. Se vuoi veramente vedere quanto vale una moneta ti conviene cercare su ebay (comprese le aste scadute) e ti farai un'idea. In questo momento in cui l'euro è una moneta giovane, qualsiasi stato di conservazione inferiore al FDC di fatto rende il valore della moneta uguale al suo facciale (vi sono rarissime eccezioni a questo, come un fortunato utente che trovò un 2 euro commemorativo vaticano in circolazione). Magari fra diverse decine d'anni le monete dei primi anni 2000 potrebbero valere qualcosa... vedremo. BB/BB+ rimarrà comunque una conservazione sempre troppo bassa, a mio avviso, per una moneta comune tirata 140 MILIONI di pezzi...
    1 punto
  29. I like the denarius of Augustus, made between 27 AD and 69 AD: http://www.muenzauktion.com/toenjes/item.php5?id=21918〈=en also this denarius of M.ATIL SARAN http://www.muenzauktion.com/toenjes/item.php5?id=23092〈=en this is a new denomination for the Roman Republican period: http://www.muenzauktion.com/toenjes/item.php5?id=22673〈=en There are many important rare coins on this site! I think that the seller used this website as a reference: http://www.theonion.com/articles/historians-admit-to-inventing-ancient-greeks,18209/ http://translate.google.co.uk/translate?hl=en&sl=en&tl=it&u=http%3A%2F%2Fwww.theonion.com%2Farticles%2Fhistorians-admit-to-inventing-ancient-greeks%2C18209%2F
    1 punto
  30. Anche se sono un neofita e quindi non faccio molto testo concordo pienamente
    1 punto
  31. Mi accodo a quanti si sono complimentati coi nostri amici per l'articolo sul 4 soldi. Da bibliotecario, poi, non posso che apprezzare il fatto che si siano ricordati di ringraziare, in calce al loro saggio, anche il personale di una Biblioteca dei cui servizi hanno usufruito. Questa è una cosa che pochissimi fanno, quasi nessuno direi. E che perciò rende maggior merito agli autori.
    1 punto
  32. Se l'immagine non è specificatamente coperta da copyrights (vedi catalogo lamoneta ad esempio) è libera a fini divulgativi non commerciali. Quando non sono di proprietà, generalmente sono prese da CA e Search che a loro volte le hanno da cataloghi che hanno permesso l'utilizzo al forum. Come già detto, l'immagine e la moneta non seguono lo stesso iter e la proprietà di quest'ultima non trasferisce la proprietà d'immagine. In altre parole non posso impedire la pubblicazione dell'immagine di una moneta di mia proprietà se questa è stata ripresa prima della mia acquisizione, sempre che casa d'aste ne permetta pubblicazione e utilizzo.
    1 punto
  33. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-F28S/15 si tratta di questa medaglia, non è emissione ufficiale anche se l'autrice AMALIA MISTICHELLI ha lavorato anche a medaglie annuali del Pontificato. Dalle aggiudicazioni on-line per similitudine, direi dai 15 ai 25 euro.
    1 punto
  34. La medaglia emissione straordinaria ufficiale, che non conosco e che non è presente nel Catalogo, fa parte di una serie commemorativa, dal titolo "L'arte interpreta l'arte", realizzata dallo scultore Floriano Bodini, negli ultimi anni di Pontificato di Giovanni Paolo II. Probabilmente è stata emessa nel 2003, insieme ad altre che trovi in catalogo, per commemorare il 75° Anniversario della Città del Vaticano.
    1 punto
  35. Sono molto contento per questa nomina, complimenti vivissimi :hi: :hi: :hi:
    1 punto
  36. This is Sydenham collection = Hannover Kestner 1153. Your photo is from the Kestner museum catalogue. Below is a better photo of the same coin from the Sydenham catalogue (photo, with his notes, is from Richard Schaefer).
    1 punto
  37. Da cadute si, tondello irregolare potrebbe essere se il metallo non rigonfiasse rispetto al piano in quei punti, cosa che non sarebbe mai potuta accadere sotto conio..ma può verificarsi solo post coniatura..può darsi che gli abbiano dato due martellate per inserirlo in qualche cornice ,in antico, o magari aveva qualche sbavatura fastidiosa sul bordo e l'hanno schiacciata...monete con due o tre colpi come questi se ne sono viste in giro parecchie....però, sempre partendo dal fatto che per me è falsa, potrebbero molto semplicemente essere due o tre martellate date per far sparire i codoli di fusione dal taglio della moneta....dipende da come uno la considera a monte...
    1 punto
  38. Pienamente d'accordo, non era una affermazione di torti o ragioni...volevo solo ribadire il concetto che oltre un certo limite lecito di intervento migliorativo, bisognerebbe porre dei paletti e comportarsi come se ci si trovasse di fronte ( e lo si dichiarasse tale) a un falso tout court....in questo modo, se l'utenza cominciasse lei per prima a rifiutare certe operazioni, anche chi è aduso a farle si darebbe una regolata non trovando la risposta positiva dall'altra parte. Capisco che il confine è difficile da stabilire, però secondo me va messo, perché a forza di fare sempre un passettino oltre il livello precedente, ci si ritrova con un sacco di più che decenti e collezionabili monete, perse per sempre a causa di restauri selvaggi...una cosa simile è accaduta per le auto d'epoca in USA una ventina di anni fa...si era arrivati all'assurdo storico delle duesemberg e le Auburn, verniciate metallizzate o alle Ford T e A verniciate con la nitro a spruzzo....belle quanto si vuole, ma nessun legame con quello che erano al loro tempo...era il periodo dei cosiddetti " iperrestauri"...poi, pian paino, a forza di smettere di ammetterle ad Amelia island e raduni simili, gli iperrestauri sono quasi spariti e adesso è più facile trovare auto con qualche segno del tempo piuttosto che quelle "caramellone" lucide... per le monete dovremmo fare lo stesso, cominciare a rifiutare restauri che vadano al di là di un certo limite, ...le necessità di mercato farebbero il resto.
    1 punto
  39. ma siete seri su questa discussione oppure state scherzando tutti ? ma a che punto siete arrivati ? onestamente fermatevi un attimo e riflettete su quello che state dicendo e su come vorreste che sia organizzato lo stato da italiano residente all estero delle volte ho delle serie difficolta` a capire quello che e` diventato il mio paese
    1 punto
  40. Non chiamiamo più il nostro Paese Italia ma Denuncia. Il Giudice denuncia il Ministro , la Polizia denuncia i Carabinieri , il Calciatore denuncia la Velina , altro che pazzi io sono 20nni che non riconosco più il posto dove sono nato e cresciuto mi sembra di vivere in mezzo ad allucinati i più normali sembrano i drogati ...... è proprio vero quello che ci dicevano gli anziani........ Manicomio è scritto fuori!!!!!
    1 punto
  41. Vorrei chiarire meglio di come mi sono espresso nei vari argomenti in questa discussione. Non vorrei che mi si attribuisca qualcosa che non ho scritto. Sui denari di Marcellinus ,rispondendo a snam ,cosi ho risposto ." Il primo : dalla foto (potrebbe essere )l'unica genuina" Se scrivo POTREBBE ,mi sono riservato a conclusioni affrettate. Il secondo ho scritto " La seconda mi sembra il clone della prima." E qui mi sono spiegato male, poiché e corretta l'affermazione di Alberto Varesi ."Quando parliamo di cloni (ovviamente se ottenuti per pressofusione), parliamo di esemplari perfettamente identici fra loro, anche nella forma del tondello," In questo caso l'esempio di un clone lo possiamo evidenziare come la foto del Labieno clonato .Foto (A).......... .........Una riproduzione con eventuali modifiche sul conio ,lo avevo discusso sul sesterzio di Pertinace ,in un'altra discussione. (che nessuno a commentato ) molto strano !!, e che qui ripropongo come esempio di (conio riprodotto moderno) con le modifiche apportate.,,,.........Per il terzo denario ,cosi ho scritto : " . Il terzo nemmeno lo prendo in considerazione perche' sul dritto il perlinato che va dalle ore 13 alle 14 si notano ben 5 bollicine anziché le perline, Per me e un altro conio di dritto .Noterai l'orecchio ,il triscele e la leggenda del primo e del secondo sono uguali ,ma diversi dal terzo." Come si legge ,non ho espresso ( sono falsi ) . Ripropongo l'ingrandimento delle (bollicine ) che non sono regolari . Ma non fa niente , mi sono espresso che non e confrontabile co gli altri...... Se non ho certezze da dimostrare , non é mia abitudine creare panico tra gli utenti del forum. Se il terzo non l'ho preso in considerazione e perché il dritto lo ritengo un altro conio. Per cio' non attinente al confronto sui primi due. Per l'amico cliff ,che scrve :" non si capisce piu' nulla." Non penso ... anche se parliamo di diversi argomenti ,attinenti tra di loro , lascerei agli utenti di decidere se seguire o no queste discussioni. Buona giornata a tutti.
    1 punto
  42. guarda anche qui mi permetto di dissentire prima di tutto se metti il certificato non risolvi assolutamente niente se non quello di ammazzare l interesse per le monete classiche che e` poi quello che tiene vivo l altro patrimonio archeologico (quello vero) il certificato servirebbe solo a creare e mantenere altri parassiti , e di parassiti in italia mi pare che ce ne siano gia` abbastanza !
    1 punto
  43. Tutte le tue obiezioni relative alle difficoltà intrinseche,per l'appassionato..( non per l'investitore)-- non hanno nessun senso o quasi di fronte alla sua passione....la differenza è tutta quì... un collezionista difficilmente valuterà la sua collezione come investimento prima che come piacere...è questo " prima e dopo" che fa la cesura tra i due...
    1 punto
  44. Ciao!Complimenti per le due monete entrate in collezione il 50 centesimi veramente bello non facile a trovarsi in alta conservazione...il rovescio bellissimo ,nonostante un leggero colpetto a ore 4, per me SPL il dritto qualcosina di meno qSpl.Per il 25 centesimi qBB a mio parere...ma nascevano gia con tanti difetti! Non sei il solo :blum:
    1 punto
  45. Il 25 centesimi presenta i classici difetti ai bordi. Questo, ahimè, lo giustifica solo parzialmente. A mio modo di vedere non arriva al Bb. Un qBB mi sembra onesto. Io mi sono regalato un esemplare in conservazione piuttosto alta un annetto fa e presenta comunque una imperfezione al bordo. Sono monete molto delicate, si usurano con una incredibile facilità. Continuo a cercare il 30 Genova ed il 30 Torino L, ma prima dei 90 anni, sono certo che riuscirò a trovarle :-) Il 50 centesimi è decisamente e meglio, ma presenta dei segni al D che le fanno perdere punti. A differenza di Renato non penso si possa superare l'SPL, anzi. Mi sembra che un qSPL per il verso ed un SPL per il dritto ci possa stare. Mi piace molto il colore della patina, leggera e gradevole. Ciao
    1 punto
  46. Ragionando in questo modo però lo stato dovrebbe chiudere tutte le sue attività o quasi! Andrebbe in effetti stimato il costo globale di tutta l'operazione e non limitarsi ai costi di produzione. Ad esempio se le abolisci le devi ritirare, pagarle e dismetterle. Ad esempio una proposta che avevo sentito era quella di incrementarne il valore a 5 centesimi evitando quindi tutte queste operazioni nonché la necessità di coniare monete da 5 centesimi per anni ;)
    1 punto
  47. Era un tantino dispersa pure questa (discussione), può essere utile averla più sott'occhio...........
    1 punto
  48. Ciao Numi62, perchè dici che sono tarì di Federico II? Io continuo a sostenere che sono di Manfredi Nella prima si vede parte della testa sotto l'aquila e quindi Spahr 184 http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MNF/4 nella seconda ci aiutano le lettere T e O ai lati della testa Spahr 180 http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MNF/1 Antonio
    1 punto
  49. ... e credo purtroppo non sia finita qui se diamo un'occhiata alla corrente offerta disponibile sul mercato.. senza entrare nel dettaglio , solo ad una rapidissima occhiata, anche a me vedendo i bronzi in vendita in asta e listini diversi dubbi mi sono sorti. Quello che ha difficoltà a mandare giu' è che ormai sembra , parlo almeno per la monetazione classica, che non vi sia un rifugio sicuro nel quale mettersi al riparo da questa marea montante di esemplari dubbi. Tutte monete sia ben chiaro molto plausibili e che devono essere esaminate prima di pronunciarsi in merito , ma che purtroppo danno comunque adito a dubbi. Mi domando, se questo trend venisse confermato, come sia possibile che i commercianti stessi non intervengano mettendo in pericolo una buona parte della domanda per queste tipologie di monete.
    1 punto
  50. Assolutamente tutta speculazione. Tanti anni fa collezionavo francobolli e di errori ne ho visti davvero tanti. Peccato che i fogli interi, che sarebbero dovuti andare al macero, se li accaparravano sempre le aziende che commerciavano francobolli tanto da farmi venire non pochi sospetti su ciò che ci stava dietro.
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.