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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/24/13 in tutte le aree
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Un mio amico americano, che viene quasi tutti gli anni a Verona per acquistare delle monete bizantine, nei suoi acquisti non guarda mai lo stato di conservazione,io rimango stupito dal fatto che lui acquista anche delle monete che per noi italiani sono solo dei rottami. Per parecchi anni ho resistito alla tentazione di sapere perche' compra quelle monete finche' una volta ho sentito il bisogno di chiederglielo e lui candidamente mi prese la piu' brutta del gruppo me la mise in mano e mi disse:" Caro amico,qualsiasi americano a prescindere dalla conservazione sarebbe contento di tenere in mano e di possedere questa moneta perche' lei rappresenta la storia" Mi aveva dato una lezione di vita perche' in molti,e mi ci metto in mezzo anche io,abbiamo perso la storia,e lo studio; lo studio esempio di quella moneta che mi aveva messo tra le mani che a prima vista poteva sembrare un rottame ma chissa' quanta storia racchiudeva, quante persone l'avranno toccata, in quanti posti sara' stata ed in quante transazioni sara' stata scambiata,avra' visto guerre e periodi di pace,che bello poterla avere tra le mani pur nella sua brutta conservazione. Caro Piakos,mi associo al tuo grido di dolore e credo che anche io prima o poi faro' parte di quella lista,pur avendo ancora oggi una grande passione ma vedo che oramai il mercato e la ricerca del bello ( naturalmente con un numero notevole di falsi ) economicamente si sta molto allontando dalle mie possibilita' e penso che ricomincero' di nuovo a studiare per non dimenticare la storia e le nostre origini Saluti Babelone3 punti
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Stamane ho cambiato il mio esemplare precedente. ps: foto fatte con luce naturale...boh spero rendano l'idea anche se in mano il lustro abbaglia e qua nada de nada :( che tristezza. un saluto ;)2 punti
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Allego anche un esempio di una "casa di un confratello", dove oltre al numero civico c'è l'antico simbolo di appartenenza! http://venice1point0.wdfiles.com/local--files/venetian-public-art/figure17_carita.jpg2 punti
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Salve, a Venezia, questo simbolo della croce e i due cerchi è presente in diverse case, palazzi e in qualche pozzo. Alcuni esemplri sono visibili attorno alla Chiesa della Carità, ora museo dell'Accademia Il simbolo di appartenenza è quello della Scuola Grande di Santa Maria della Carità. a titolo di es.: http://www.in-venice.it/things-to-see/santa-maria-della-carita/ Non è detto quindi che il Romanin appartenesse a quella congregazione o che l'immobile fosse di proprietà della stessa.2 punti
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Dovrebbe esser buona norma ricordare che i romani (come gli altri popoli) non hanno battuto moneta per la gioia dei collezionisti ma per esigenze economiche (e perchè no, politiche). E non è certo una buona scelta metodologica trattarle come se fossero dei quadri. E' vero che le monete si tesaurizzavano (come i BTP ventennali), ma si spendevano anche. E gli osti del tempo (se ricordo bene, erano giuridicamente equiparati ai gladiatori, tanto per far capire la loro intima natura) non si facevano buggerare facilmente nel dare il resto al cliente romano o nel cambiare la moneta del peregrino. Quanto alla difficoltà di traduzione dei miei scritti con Google, mi associo alla sottole ironia di Vincenzo: potrebbe essere una buona cosa; sarà perchè sono nato a Roma :rofl: . Polemarco2 punti
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Visto che compi 3 anni :P ….(beh, così dice la tua pagina utente : “Carta canta! (Scripta manent /Les écrits restent)” …...….e allora ti dedicherò una filastrocca : In tu ghjorno du anniversariu di jagd detto “ghjua” 1 soldinu per la to fantasia 1 soldinu per la to futugrafia 1 soldinu per la to cumpagnia 1 soldinu per la to filusufia 1 soldinu per la to simpatia So cinqu soldi, pighjali in alegria, co na vechja stampa piena di nustalghja dove Teodoru salutà da la terra toia e mia chè va da Bunifaziu a Aiacciu e a Bastia …chè hè a più bella terra chè ci sia. :buoncompleanno: U to amicu Zaccaria …ia …ia …oooo! :buoncompleanno: PS: Moltissimi auguri anche a tutti gli altri, ovviamente …ma … jagd è …jagd! :beerchug:2 punti
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Dovrebbe essere Meinardo III° come questo http://www.mcsearch.info/record.html?id=7142242 punti
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Funziona, ma è indispensabile procedere con cautela e dopo aver valutato accuratamente alcuni aspetti: Reale convenienza a procedere con una pulizia di questo tipo, cosa per me necessaria solo in caso di totale illeggibilità del tondello o di evidente pericolo per l'integrità futura della moneta (incrostazioni profonde, non stabilizzate, presenza di cancro, etc.). Verifica del reale stato delle concrezioni superficiali che spesso sono un tutt'uno con il primo strato di metallo, il rischio più grave è che un qualsiasi intervento possa delaminare la superfice della moneta rovinandola in modo irreparabile. Detto questo normalmente sul rame e sul bronzo si interviene con sistemi misti: pulitura meccanica con bisturi e lenti ad almeno 20X d'ingrandimento; leggeri e brevi bagni in soluzione di EDTA con verifica continua del risultato. A chiunque voglia approfondire l'argomento consiglio la lettura dell'articolo a pag.275 del n°44-45 del Bollettino Numismatico http://www.numismaticadellostato.it/bollettinoPDF.do?prov=null:SO:PDF&id=27&numPag=1 una miniguida di se, quando, come e con che tecnica intervenire. buona lettura Mario2 punti
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Su internet ho trovato questa cartolina e l'ho presa perchè mi sembrava interessante. Voi cosa ne pensate? qualcuno ha altre cartoline della regia zecca da postare? grazie in anticipo Simone1 punto
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Salve a tutti Sono Alessandro un nuovo inscritto, ho da mostrarvi una strana moneta che ho trovato. Sul dritto c’è coniato il “Testone” di Ludovico il Moro Sul rovescio invece è coniata il rovescio di moneta da 20 franchi del 1857. Sicuramente il dritto è un falso, il rovescio credo che sia vero. Ne avete vista mai una simile?1 punto
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Seduti sui gradini sembravano due ragazzini che si accaloravano nel parlare di calcio, ragazze o moto...., eppure i due erano ormai negli anta avanzati ma la discussione li prendeva, li coinvolgeva molto. Mi avvicino di più e vedo che il motivo del contendere è un tondello, un tondello che passa da uno all'altro in continuazione, lo guardano, lo girano, poi uno prende la lente, i pareri sono discordi tra i due, la moneta è la grande protagonista, la regina della loro discussione. E' una moneta in rame, eppure questa è d'argento, dice il primo, l'altro sostiene invece la tesi di una sapiente argentatura, li guardo, li osservo, sembra una commedia delle parti, ognuno ha deciso di mantenere la sua posizione e la difende con accanimento. Ma il mercatino quel giorno era animato, i due richiamano ben presto altri, la discussione diventa corale, di molti, il mercatino diventa teatro all'improvviso e la moneta l'attrice. La moneta fa il giro di molte mani, ognuno dice la sua, arrivano anche ulteriori posizioni rispetto alle prime due ; si espongono anche i commercianti, ma poi uno dice, adesso lo chiediamo a quel signore che ha scritto il libro su...., lui è un esperto, sicuramente risolverà l'enigma. L'esperto, prende la moneta in mano e la guarda da esperto, se no che esperto sarebbe, occhio nudo, lentino, poi sentenzia, ma non tutti sembrano comunque d'accordo. Ma alla fine un ragazzino che si era inserito dice, là c'è il grande collezionista, ne ha viste così tante, lui non sbaglia mai. Il grande collezionista orgoglioso di essere stato chiamato arriva lentamente giusto per creare un po' di suspence, incomincia col dire mai visto un pezzo così, poi esamina bene anche il bordo e alla fine esce colla sua tesi e la motiva con dovizia di particolari. L'ultimo parere sembra il più convincente, molti sembrano confluire su questa ipotesi, la moneta ritorna dopo tutto questo girare al legittimo proprietario che conclude dicendo, stasera comunque la posto sul forum Lamoneta così li faccio divertire un po' anche loro. Il mercatino riprende piano, piano la sua normale routine, i visitatori tornano tranquilli a vedere gli altri banchetti presenti. Scena già vista altre volte al mercatino, ci sono, ci saranno altre monete anomale, particolari, da dibattito, eppure questo emozionarsi per un tondello, un tondello particolare mi fa pensare. Per una volta la discussione non verte sul duro quotidiano, sulle ansie, gli stress personali e di tutti, non si parla di lavoro, economia, difficoltà, si parla di un tondello...., un piccolo, svilito, strano tondello, e quindi viva i tondelli che ci riportano a volte a parlare di storia, della nostra storia......, a volte, come avete visto, il miracolo può venire anche da un piccolo, semplice, tondello......1 punto
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Se i graffi sono quelli che attraversano il mento, si vedevano anche prima, ed erano anche dichiarati ("pequeños golpecitos y rayitas", certo bisogna vedere cosa si intende con "piccoli" :rolleyes:). Più che altro è la mancanza di lustro che la penalizza, e devo dire che ora non riesco a considerarla AU come in precedenza...ma in effetti il venditore dava una conservazione inferiore, e alla fine bisogna vedere quanto questa mia impressione dipenda dalla foto. Comunque, nessuno meglio di te che hai la moneta in mano può valutare, e se non sei soddisfatto fai bene a restituirla, però, se dici che il rovescio mantiene le aspettative, io ci penserei, anche in considerazione del prezzo pagato, che è buono, e forse non ti ricapita tanto presto. petronius :)1 punto
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la perizia è un parere personale del NIP come può essere il nostro, non è sempre detto che sia veritiera :good:1 punto
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Di specifico nulla...vedo se ho qualche cosa di diverso che non sia già in rete.... :pardon: saluti luciano1 punto
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Esattamente. Si utilizzano i medesimi conii per tondelli successivi, di peso differente e ridotto. E infatti si hanno numerose monete con tipi più grandi del tondello, perchè i "punzoni" erano stati creati e utilizzati già per una riduzione ponderale precedente e maggiore. Peraltro il discorso "londinese" è pericolosissimo per i collezionisti perchè tende a creare rarità dove non sussistono. Da comune moneta di una serie precedente si passa a rarissima moneta di peso eccedente della serie successiva. Occhio amici miei! La qual cosa non mi riguarda, ma occhio! Vincenzo.1 punto
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Mi chiedo a questo punto come trattare le monete che condividono presentano i due coni appartenenti a "serie" diverse. Mi riferisco ad esempio ai molti sestanti post semilibrali che presentano un rovescio impresso da conii a modulo largo semilibrali ed un dritto conianto con conii di modulo estremamente più ridotto... Forse toccherà tagliarle a fettine, in modo da poter classificare coscienziosamente ciascuna faccia... Edit: aggiunto il PS Mi rendo conto che pure il mio post é intraducibile, visti gli strafalcioni che ci ho messo dentro. Pero' giuro che non ho fatto a posta :). E poi sono nato in Regio X, mica a Roma...1 punto
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Buon pomeriggio e qui l'immagine di una medaglia della stessa Scuola, con il noto simbolo, andata in asta tempo fa..... saluti luciano1 punto
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Perchè i cataloghi antecedenti il 1988 quando sul cartellino riporta "Gorny & Mosch" ? Fino al 2000 la casa d'asta tedesca era denominata "Giessener Münzhandlung", dall'anno 2000 ha cambiato nome in "Gorny & Mosch"1 punto
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Il primo è un CONCORDIA MILITUM (non Clementia Temp ) dovrebbe corrispondere a IMP CC VAL DIOCLETIANUS AUG CONCORDIA MILITUM - GAMMA in centro in esergo XXI Cyzicus - RIC V - 2 - 3061 punto
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Il benzotriazolo è efficace, deve essere maneggiato con molta cura, sotto cappa o in ambiente ben arieggiato, guanti e mascherina. Le giuste precauzioni non devono esserne un deterrente all'uso perchè è un fondamentale supporto alla conservazione dei nostri tondelli. Fondamentale è rimuovere meccanicamente la maggior parte dell'ossidazione in modo da rendere più accessibile alla soluzione il punto d'innesco dell'ossidazione stessa; questo lo si può fare per mezzo di un bisturi o, per superfici più estese, con le apposite punte abrasive in fibra di vetro (difficilmente utilizzabili sulle monete). Per l'acquisto, sperando di non violare le regole del forum (nel caso chiedo ai moderatori di correggere il mio intervento o di darmene avviso che provvederò io), puoi rivolgerti agli indirizzi in link http://www.antichitabelsito.it/prodotti_pulizia_metalli.htm http://www.eidosrestauro.it/prodotti.php?m=id&id=328 Un saluto ciao Mario1 punto
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Ma solo per contatto? Sembra di sì. Premesso che non ho esperienza pratica del ‘bronze disease’ ma riferisco solo quanto dicono addetti ai lavori esperti e affidabili, il tumore non si diffonde ad altre monete a meno che queste non siano in contatto diretto con la moneta infetta. Aggiungo che tra i metodi di diagnosi della malattia (colorazione verdastra localizzata, rimozione della sostanza verdastra dalla superficie della moneta con uno spazzolino da denti o un ago) c’è quello basato sul test del pH della soluzione di acqua distillata nella quale è stata immersa la moneta per un giorno. Se il pH è al di sotto di 5 (la reazione responsabile del bronze disease genera acido cloridrico, come si è detto al post #7), la moneta può essere ‘malata’. apollonia1 punto
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Complimenti...ottimo affare anche per la conservazione che spesso nei "mecatini" è trascurata. E' rara e l'ultima che ho visto era nella 1° asta Ranieri nel 2010 : venduta a 60 euro + diritti1 punto
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Tranquilli non credo che il centesimo incriminato finirà in qualche collezione, lo rivedremo presto in giro ad un prezzo più alto. Verrà rivenduto, comprato e poi rivenduto e poi ricomprato e rivenduto. Finchè magari qualcuno non deciderà che è illegale detenerlo. Sono stato troppo esplicito? :pleasantry:1 punto
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Corretta l'identificazione con Gallienus/PAX AVG. In merito al RIC e alla zecca esistono varie possibilità oltre al 499 (Mediolanum). Le varie zecche emittenti furono: Roma, Siscia e Mediolanum appunto. Ciao Illyricum :)1 punto
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E bravo Alain....è la giusta strada eccola in link.... http://la-monnaie-du-05.blog4ever.com/blog/lire-article-223870-864972-epoque_feodale___les_archeveques_d_embrun__1294___.html bella e mooooolto rara ciao Mario1 punto
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Penso avere trovato una ipotesi: È possibile cha sia una moneta di "Embrun", con i leggende: Dritto= EBREDUNENSIS. Rovescio= ARC HIE PIS COP. Che pensate?1 punto
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Paris d'Ailly 145, 42.45 grams Paris d'Ailly 3242, 41.91 grams The other two examples are in private collections. I've handled all four examples. In fact, I agree with the auction-house description. The coins are defined by the die they come from, not by the weight. This new coin comes from the same dies which struck the light-weight RC 97/10. So it is a heavy example of the light weight issue! Correct! My list of examples includes: 21.20 grams (private collection) 21.83 grams (my own collection) 22.07 grams (Paris d'Ailly 3245) 22.67 grams (Paris d'Ailly 3244) 22.92 grams (Paris d'Ailly 3243) 23.06 grams (M&M 19, 2006) 23.70 grams (private collection) 23.99 grams (RBW collection NAC61) 25.44 grams (private collection) 25.80 grams (private collection) 26.17 grams (Triton II) I have personally seen and photographed nine of these coins (all except two). The new coin, which weighs 26.62 grams, is consistent with this list of existing specimens. It is a normal weight for RRC 97/10. Andrew1 punto
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caro Ulpiano Ho rifatto il tutto per rendere più comprensibile l'insieme. E' una classica moneta della zecca di cartagine Dal Bollettino di Numismatica del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali Monografia ---MONETE PUNICHE NELLE COLLEZIONI ITLIANE Parte I e altro volumeper la parte II. Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Per capire partiamo con il considerare solo le monete di Bronzo col cavallo retrospiciente .. nella PARTE II- Monete in bronzo con palma tra le zampe posteriori Zecca di Cartagine periodo 221- 210 a.C bronzo da pag.77 a pag. 78 dai n. 226 al n. 233 da gr. 9,14 a gr.4,70 D/testa di Core a sx. R/ cavallo retrospiciente a dx. con lettere sotto il ventre del cavallo e nel campo nella PARTE I Periodo 221-210 a.C. Zecca di Cartagine. bronzo. pag. 45 dal n.48 al n. 52, da gr. 7,88 a gr. 5,33 D/ testa di Core a sx. R/ cavallo retrospiciente, stante a dx. nel campo lettere sia sotto il ventre del cavallo che nel campo a dx. Periodo 241-221 a.C. Zecca di cartagine bronzo Pag. 55 dal n. 98 al n.102, da gr. 7,25 a gr. 3,91 D/ testa di Core a sx. R/ Cvallo stante a dx. retrospiciente,, nessuna lettera Pag.118. dal n. 308 al n. 314 da gr. 7,40 a gr. 5,60 D/ testa di Core a sx. R/ cavallo retrospiciente. nel campo e sotto il ventre lettere puniche di queste monete esistono varianti con lettere Puniche sotto la pancia del cavallo; con lettere di fronte al cavallo e senza lettere tutte riconducibili a cartagine. PS: non ho postato monete perchè è nitidissima se servono chiarimenti sono qui. ciao Pietro1 punto
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questa è direttamente dall'AASFN "Annullata l'emissione del 2 euro commemorativo su JFK L'emissione del 2 euro commemorativo dedicato a John Fitzgerald Kennedy, prevista per il 7 giugno 2013, è stata annullata. Sarà sostituita da una moneta commemorativa da 2 euro dedicata al 500° anniversario della scomparsa del Pinturicchio che uscirà a settembre/ottobre 2013. Durante il Convegno Filatelico e Numismatico del 7 e 8 giugno a San Marino, e solo in quella occasione, verrà commercializzato un limitato numero di seriette numismatiche conteneti 3 monete dei seguenti valori € 0,10 - 0,20 - 0,50 - 1,00 - 2,00 dedicate ai Balestrieri al prezzo di € 8,00 - 7,00 e 5,00" . Quindi le seriette dovrebbero essere 3 con prezzi differenti e evidentemente monete differenti1 punto
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L'esemplare postato per me è un discreto SPL..ha qualche leggero segno di usura sui rilievi maggiori, ha un bel colore nocciola...è una delle più belle monete realizzate per Vittorio Emanuele III.....magari più avanti ne prenderai un altro esemplare in FDC rame rosso...così potrai fare un confronto e studiarle per bene! Un FDC reale, rosso non lavato...lo paghi 70/90 euro...colpi di fortuna esclusi, come ha ricordato "il Monetaio"...ma li vale tutti quei soldi, perchè questa moneta è una piccola opra d'arte!!! Renato1 punto
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Voglio raccontarvi una piccolo aneddoto. Qualche mese fa ho avuto modo di discutere a lungo di una mia moneta con due studiosi britannici (il curatore del museo del Castello di Norwich e l'autore dell'attuale catalogo di riferimento per la zecca di Londinium; insomma due sostanziali "sfogliatori di RIC"). Il dubbio che ci attanagliava riguardava proprio il tipo di busto: l'imperatore è ritratto con indosso una corazza o una trabea? La risposta avrebbe escluso o aggiunto una variante inedita a una particolare emissione tra quelle della serie BEATA TRANQVILLITAS battute a Londinium. Dopo alcuni giorni di ricerca ci ritrovammo con un buon archivio fotografico il quale, dando al busto corazzato il valore 1, comprendeva busti da 1.2, da 1.4 e così via fino al al busto con valore 2 che forse potevamo considerare trabeato. Dove voglio arrivare? La mole di "bronzetti" coniati fu enorme (e questo è fondamentale ai fini della variabilità) e gli incisori godevano di una notevole libertà stilistica nella realizzazione dei conii a partire dai cartoni che giungevano in zecca dalla cancelleria imperiale. Perciò un incisore (magari poco esperto) poteva rappresentare una trabea similmente a una corazza, oppure far apparire una lorica come un pigiama.... La moneta postata da Illyricum è molto più simile alla mia di quanto si pensi....la lorica c'è, si nota al di sotto della fibula, quelli che mancano sono gli pteruges e qui torniamo alla libertà stilistica di cui sopra.....1 punto
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Lasciamo da parte le amenità e torniamo alle cose serie. Evidentemente chi ha curato la vendita delle celtiche di ArtCoins Roma, nonostante la segnalazione, non si é sentito in dovere di prenderla nella dovuta considerazione, né (cio' che é piu' grave) di indagare ulteriormente. Bah... A ognuno le proprie responsabilità lavorative... Peccato. Con una semplice ricerca in rete avrebbe trovato questa, che ben completa la serie di cui ai post precedenti. e che corrisponde a quanto venduto a caro prezzo al malcapitato di turno da ArtCoins Roma Un falso noto da quasi vent'anni. http://www.forgerynetwork.com/asset.aspx?id=Hjv2vTyguKE= Contento l'acquirente... Tranquillo l'incompetente "esperto"... Tutto va bene...1 punto
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Sabato il buon sagida che ringrazio ( ho avuto modo di conoscerlo sotto altre vesti: Lamonetiano, ma lo conoscxevo già! :blum: ), mi ha consegnato il pacchetto. Ringrazio pubblicamente Alessio per quest'ennesima iniziativa andata a buon fine . Grandissimo!! :hi: :good:1 punto
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non penso sia di Aquileia, ma di Merano (al d. COMES TIROL), quindi un aquilino o grosso tirolino, ma non saprei sul nome del conte al r.1 punto
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Probabilmente non dico nulla di nuovo, ma per riassumere. Se la patina di malachite o azzurrite si sviluppa sulla moneta in modo compatto e uniforme non vi sono problemi. Se invece sulla patina marrone di cuprite (ossido rameoso) di una moneta di bronzo, di ottone o di rame si è sviluppata a tratti della malachite come in questo caso, si presenta il problema di stabilire se si tratta di patina oppure se è in atto il processo distruttivo noto come ‘cancro del bronzo’. Come si è visto dagli esempi precedenti, il cancro del bronzo si manifesta visivamente come una o più chiazze sfilacciate o pulverulente di colore da verde brillante a verde blu. Non è tanto il colore quanto la struttura sfilacciata o pulverulenta dei prodotti di corrosione il fattore principale nella diagnosi del cancro del bronzo. Notare che la sfilacciatura non è sempre presente, in particolare quando un precedente proprietario ha celato o alterato la zona intaccata al fine di vendere la moneta. apollonia1 punto
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Ho preso il rotolino del Verdi, ed anche qualche banconota del nuovo 5 Euro. A Via XX Settembre hanno anche assunto una impiegata gentile, miracolo!!!1 punto
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non esageriamo..non hanno fatto niente di devastante o di irreversibile..il filler si toglie e il doppio contorno dello scudo , probabilmente , era solo impastato... non ricominciamo con la chimera delle monete intonse perché da un archeologo non me la voglio sentire raccontare, lo sai per esperienza diretta come sono le monete uscite da sottoterra, i laboratori di restauro esistono apposta, quindi finiamola di raccontarci barzellette, per favore..se le monete non le pulisci non le vuole nessuno e non le apprezza nessuno,.... basta non esagerare e fermarsi al momento giusto...le monete "intonse" in vendita ( complice anche il teorema applicato " moneta sporca = moneta di scavo" ) non esistono..1 punto
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Guardando bene la foto e le caratteristiche "gotiche" della legenda, nonchè il peso, non escluderei a priori la possibilità che si tratti di un'emissione trecentesca di denaro dal peso ridotto rispetto alle emissioni duecentesche...1 punto
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Plaudo all'amico Taras che ha ripercorso egregiamente l'esegesi della zecca Hydrontinon nella letteratura numismatica. Mi sembra quasi di ripercorrere la storia delle monete della zecca di Lopadousa (Lampedusa) che , anche in questo caso, Goltzius descrisse per primo e di cui si dubito' per secoli finche' il Torremuzza, alla fine del 1700, dopo averne scritto nella sua opera primaria (Siciliae.. Veteres Nummis.. , Panormus, 1781) esprimendo dubbi circa la loro esistenza, ne rinvenne finalmente un esemplare che pochi anni dopo pubblico' in un'appendice alla sua opera (Auctarium 1789) rettificando quanto aveva scritto in precedenza e facendo ammenda di non aver creduto al Goltzius. I successivi autori fecero, come ricordato da Taras per l'Hydrontinon, un copia/incolla delle informazioni date da Gotzius (riproducendo sempre il suo disegno originale (incluso Eckel che anche espresse dubbi sulla moneta) fino a che nel 1970 affioro' un piccolo ripostiglio che finalmente permise di rendere giustizia al grande numismatico del 1500 mostrando che i fantomatici bronzi di Lopadousa non erano una fantasia `! Goltzius, non finisco di stupirmi della grandezza di questo numismatico, fu tra i primi, forse il primo, a pubblicare un vero e prorpio Thesaurus di quanto allora conosciuto per la monetazione greca e romana, e per redigere la sua opera infaticabilmente visito' centinaia di collezioni numismatiche , principalmente private (i musei all'epoca si stavano appena sviluppando) in un viaggio durato due anni attraverso tutta Europa. § Veniamo alla moneta oggetto della discussione. La prima menzione delle monete di Hydrontinon risale alla pubblicazione del suo Siciliae et Magna Graecia, Brugis Flandorum redatto nel 1576 e incluso nella sua opera omnia pubblicata ad Anversa nel 1644. L'edizione citata da Taras è una ristampa (se cosi si puo' chiamare :), un'edizione successiva - scannerizzata da Google books - che risale al 1708). Nel terzo libro dell'editio princeps in 5 volumi (1644) viene riportata alla tavola XXXIII il disegno di una moneta molto simile a quella riportata da Taras sopra (esemplare CNG). Ancora piu' simile poi risulterebbe la variante presente nella collezione MORCOM (SNG - Morcom Collection - vol. X n. 618) ove i delfini sono rappresentati a testa in giu' rispetto al tridente. Le differenze rispetto al tipo illustrato dal Goltzius sono la piccola torcia dietro la testa di Zeus (visibile anche nell'es. riportato sopra) e la legenda Messanion al rovescio, mentre al diritto nell'esemplare Mrcom (e in quello CNG) manca ovviamente l'etnico Hydrontinon presente invece nel disegno del Goltzius a sinistra del profilo di Poseidone. Decisamente interessante poi l'es. n. 617 della coll. MORCOM che riporta a sinistra del profilo di Poseidone, la legenda POCEIDAN (sicut) per Poseidon esattamente nella stessa posizione della legenda Hydrontinon del disegno del Goltzius. Due considerazioni: 1. la tipologia POseidon/tridente con delfini doveva essere piuttosto popolare dato che ci sono pervenute numerose emissioni e varianti per le zecche di Siracusa e Messana e... (forse) per la zecca di Hydrontinon 2. questa particolare tipologia Poseidone/tridente è stata trattata da Goltzius, in seguito da Neumann, Eckel e Avellino, ma poi ci si ferma. Pare che sia solo dall'Avellino in poi che vengono introdotti i nuovi tipi (testa di Ercole/clava e arco; conchiglia/arco, clava etc.) , che poi verranno ripresi in seguito nel famoso copia/incolla da Mionnet, Millingen, Carelli , Riccio etc. tutti autori che tratteranno solo esclusivamente di queste seconde tipologie che nulla hanno a che vedere con il tipo Poseidono/tridente e che probabilmente risultano essere una lettura errata di emissioni per Dyrrachium come evidenziato dal RUTTER A questo punto occorre fare quindi una distinzione rispetto a queste seconde tipologie che risulterebbero essere non di Hydrontinon ma originati da un banale errore di attribuzione, e l'ancora ipotetica emissione di Hydrontinon, ammesso che essa esista e che Goltzius ci abbia visto giusto , ma che non ancora non è stata reperita. Se si ripetesse quanto successo per le emissioni di Lopadousa dovremmo prestare credito al Goltzius e immaginare che abbia riportato/visto, già nel XVI secolo, un esemplare per questa fantomatica zecca con i tipi da lui descritti. L'altra possibilità ovviamente è invece che Goltzius (e Neumann dopo di lui ) abbiano preso un abbaglio e forse letto male un esemplare che magari riportava la legenda POSEIDON (come il 617 della collezione Morcom). Quel che è certo è che spesso quando c'è Goltzius di mezzo tutto è possibile e che vi è sempre una certa àlea di mistero che alimenta ancor di piu' il suo fascino di numismatico, studioso ante litteram e divulgatore.1 punto
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Non ho compreso neppure io le osservazioni di Vincenzo e soprattutto le motivazioni. In linea di principio sono sempre favorevole alla disponibilità di studi che siano veri Corpus, con possibilità di avere un adeguato quadro delle varie emissioni prodotte. Purtroppo, e lo so per esperienza, può sempre capitare che qualche esemplare sia stato dimenticato o non riportato, ma quello che conta è che sia stato esaminato un adeguato numero di esemplari esistenti (anche solo un 80% di quello che effettivamente esiste). Ovviamente gli studi che pretendono di descrivere a fondo una monetazione prendendo in esame solo un modesto numero di pezzi noti, magari solo utilizzando solo quelli disponibili su internet, non possono avere una grande validità scientifica. Attualmente sto portando avanti un Corpus sulla monetazione di Ariminum e ho già raccolto, spesso a pagamento, un buon numero di esemplari, anche quelli mai visti o pubblicati. Solo al Museo di Berlino c'erano 39 esemplari, di cui quasi una trentina nei vari nominali di aes grave. E solo grazie a un esemplare faticosamente reperito nel medagliere di Vienna ho scoperto l'esistenza di un conio con etnico retrogrado, e così via. Solo se si ha un buon numero di pezzi illustrati e possibilmente anche informazioni sui vari ritrovamenti archeologici allora puoi fornire uno studio scientificamente valido, che può anche essere discusso, ma con serie motivazioni. Sicuramente il lavoro di Vecchi è notevole e al massimo è possibile discutere solo su certi dettagli e che non ha fornito una esegesi sufficientemente ampia dei vari problemi della complessa monetazione etrusca. Ma il suo prinicpale intento era di offrire intanto un catalogo sufficientemente ampio di esemplari noti. Se qualcuno vuole criticare è pregato di esporre i motivi....1 punto
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Ciao,certo spiegarsi scrivendo ...ci provo. Allora,da J/S siamo passati a S/S,onestamente non ho capito perchè la R nel seriale che proponi. Per quanto riguarda la C pensa come ad un collegamento stretto con il corto,aspetta che amplio lo schemino così lo percepisci meglio. Pensa questo schema come una battaglia navale dove: poniamo il caso per la serie S001 S001A1 avrà come corrispondenza il seriale che comincia per SF1 e così via. A1=SF1, A2=SE1,A3=SD1,A4=SC1,A5=SB1,A6=SA1 B1=SF2, B2=SE2,B3=SD2,B4=SC2,B5=SB2,B6=SA2 C1=SF3, C2=SE3,C3=SD3,C4=SC3,C5=SB3,C6=SA3 D1=SF4, D2=SE4,D3=SD4,D4=SC4,D5=SB4,D6=SA4 E1=SF5, E2=SE5,E3=SD5,E4=SC5,E5=SB5,E6=SA5 F1=SF6, F2=SE6,F3=SD6,F4=SC6,F5=SB6,F6=SA6 G1=SF7, G2=SE7,G3=SD7,G4=SC7,G5=SB7,G6=SA7 H1=SF8, H2=SE8,H3=SD8,H4=SC8,H5=SB8,H6=SA8 I1=SF9, I2=SE9,I3=SD9,I4=SC9,I5=SB9,I6=SA9 J1=SF0,J2=SE0,J3=SD0,J4=SC0,J5=SB0,J6=SA0 Cosa non si fà per aiutare gli amici del forum..voglio la medaglia :rofl: Credo che il ragionamento esatto sia questo,a brevissimo la conferma,ma dai corti che ho trovato praticamente ci sono.1 punto
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Sono perfettamente in linea con il tuo pensiero, la patina il più delle volte, riempie la mancanza di metallo, conferendo all'immagine della moneta una maggiore evidenza di particolare!!1 punto
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Non scrivevo sul forum da un bel po' di tempo e lo faccio in questa occasione per mostrare tutto il mio giubilo verso opere di questo tipo. I Corpora Nummorum, come quelli epigrafici o ceramici, devono avere delle caratteristiche precise, stabilite dai classicisti di fine settecento- inizi ottocento, per essere definiti tali. 1)Devono mirare alla completa raccolta dati, con il censimento di tutti gli esemplari conosciuti(nell'Ottocento solo le collezioni pubbliche museali; oggi anche gli esemplari esiti in aste con immagini; sono esclusi normalmente gli esemplari in mano ai privati collezionisti e non editi). 2)Gli esemplari devono avere un precisa rintracciabilità(luogo di collocazione-numero d'inventario-asta con numero di lotto) onde evitare errori di ripetibilità all'interno del censimento. 3)Non sono previste foto di tutti gli esemplari, trattandosi di Corpus e non di Repertorio Generale. 4)Completa analisi bibliografica precedente. 5)Infine, come dato aggiuntivo, ma non obbligatorio, ricostruzione cronologica delle varie serie, in basi ai dati raccolti. Il Corpus sulle monete etrusche e quelle umbre edito da Italo Vecchi, a mia conoscenza, possiede tutte queste caratteristiche. Il volume del Catalli, peraltro pregiatissimo, non risponde al primo dei requisiti, quindi non può essere definito Corpus, nè in tale maniera è stato opportunamente definito dall'autore. Il libro al prezzo scontato(140 euro) sarà venduto solo in prevendita, quindi a "scatola chiusa". Sarà completamente in inglese. Il piano definitivo dell'opera non è stato ancora definito, ma lo sarà presto sul sito dell'editore. I Corpora sono strumenti che non devono mai mancare nelle biblioteche di ogni studioso di numismatica, essendo la base di futuri studi, il punto di partenza, aldilà dei risultati cronologici proposti dall'autore. Mi spiace che pochi commenti vi siano stati per tale post, insieme a quello del prossimo convegno di Bari, ignorato del tutto dalla comunità forumistica. Saluti.1 punto
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Di sicuro lo sarebbe, ma il problema è sempre quello dell'interesse. Assodato che non si può conoscere tutto, bisogna operare delle scelte, e ognuno sceglie di conoscere quel che più gli interessa, e le "first spouses" in Italia probabilmente interessano a pochi. Di sicuro avrai già controllato tutti i siti tipo ebay e simili e avrai anche chiesto in giro a qualche commerciante, ho paura che l'unico modo sia quello di ordinarle direttamente alla zecca americana, con tutti i problemi del caso: aggravio di spese di spedizione, rischio di controllo in dogana con addebito dell'IVA e delle tasse o, peggio di tutto, rischio che vadano perse. petronius :)1 punto
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