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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/22/13 in tutte le aree
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Il 22 maggio è una giornata tristemente nota per noi meridionali, nel lontano ma attuale 1859 morì nel suo letto di Caserta, tra atroci sofferenze fisiche, l'imponente e memorabile re delle Due Sicilie Ferdinando II di Borbone, un monarca celeberrimo per il suo senso dello stato e generosità, durante i suoi quasi trent'anni di regno il Sud conobbe un benessere incomparabile, molti furono i primati raggiunti dal suo regno, voglio ricordarli in questa discussione dato che nei libri di scuola si parla di tutt'altro. http://www.ilportaledelsud.org/primati.htm http://www.vocedimegaride.it/html/primatidelregno.htm http://www.vocedimegaride.it/html/primatidelregno.htm http://www.realcasadiborbone.it/ A noi numismatici piace ricordare questo fantastico sovrano per la sua pregevole monetazione; una monetazione aurea dal titolo di 996 millesimi, opere di alta oreficeria più che monete ............ monete in argento fantasiose e tutte di grande originalità ........... monete in rame tra le più quotate ed apprezzate dai numismatici del XX e XXI secolo. Per non parlare delle medaglie: Mentre nel XIX molte nazioni coniavano medaglie "mosce e piatte" a Napoli e Palermo si creavano bassorilievi di metallo, incisori di gemme dalla bravura incomparabile si sentirono orgogliosi di lavorare nella capitale del più importante regno italiano (terzo in Europa). L'incisore Andrea Cariello rifiutò la carica di direttore della zecca di Londra per restare a Napoli al servizio del nostro vero ed unico re ....... Ferdinando II!!! Eccolo il nostro Ferdinando morto nel suo letto, ed eccolo maestosò nelle sculture!3 punti
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Cerchiamo di essere accurati perché questo è un argomento delicato. Primo punto: non TUTTO quello che viene da sottoterra è proprietà dello Stato, ma più precisamente tutto quanto ha più di 50 (!) anni e proviene da ritrovamento in territorio italiano successivo al 1909, data della prima legge di tutela dei Beni Culturali poi rinnovata nel 1939. Quindi collezionare monete antiche che sono state rinvenute prima di quella data (e sono molte di più di quello che uno pensa, visto che il collezionismo di monete antiche è documentato già nel XIV secolo), oppure che provengono da rinvenimenti fatti in paesi con una legislazione diversa dalla nostra (ad esempio la Gran Bretagna tanto cara al nostro amico rick2) è PERFETTAMENTE LEGALE. Punto secondo: in caso di ritrovamento fortuito, non si deve fare nessuna AUTODENUNCIA, perché non è stato commesso nessun reato. La parola è decisamente brutta, e comunque la legge non può vietare i ritrovamenti fortuiti: una legge del genere sarebbe una assurdità totale e sarebbe cassata alla prima occasione (non che siano mancati casi simili). Quello che si deve fare è una SEGNALAZIONE alle autorità (non necessariamente le soprintendenza, si può andare alla più vicina stazione dei Carabinieri) a seguito della quale non ci sarà nessun SEQUESTRO visto che non parliamo di un corpo di reato. Al limite (ma non è detto) l'oggetto potrà essere PRESO IN CONSEGNA per essere valutato da un tecnico della soprintendenza, al fine di stimarne l'eventuale interesse culturale. Diverso è il caso in cui la segnalazione non venga fatta, in quel caso sì che si commette un reato (impossessamento di beni appartenenti allo Stato). Punto terzo: per le monete del bisnonno, visto che è perfettamente plausibile che siano in famiglia da almeno un secolo, e che se provengono da ritrovamento siano state ritrovate prima della fatidica data del 1909, ti appartengono di diritto e nessuno verrà mai a contestartene il possesso. Visto però che è difficile provare queste circostanze, nel caso uno volesse venderle è opportuno utilizzare la giusta dose di prudenza (sul forum ci sono tante altre altre discussioni a riguardo). Ma nessuna indagine è mai partita dal fatto che qualcuno aveva in casa le monete del nonno. Questo solo per la precisione :)3 punti
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ciao rex, forse avendo finito gli euro per le caramelle hanno deciso di succhiarsi le vecchie lire? :rofl: :rofl:2 punti
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Ragazzi non me ne vogliate ma a volte comprendo gli impiegati dell'UFN, ma cosa costa aspettare in religiosa attesa? :) Io in 2 anni di iscrizione non ho mai chiamato ne scritto e le monete che ho ordinato mi sono sempre arrivate, i tempi li conosciamo, sono lenti, ma siamo anche un po' paranoici noi o sbaglio?2 punti
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Recupero dal dimenticatoio questa discussione per segnalare che 5 esemplari di questo ripostiglio furono acquistati dal British Museum e sono disponibili sul loro database online: http://www.britishmuseum.org/research/collection_online/collection_object_details/collection_image_gallery.aspx?assetId=359741&objectId=3072164&partId=1 http://www.britishmuseum.org/research/collection_online/collection_object_details/collection_image_gallery.aspx?assetId=359693&objectId=3072187&partId=1 http://www.britishmuseum.org/research/collection_online/collection_object_details/collection_image_gallery.aspx?assetId=359716&objectId=3072186&partId=1 http://www.britishmuseum.org/research/collection_online/collection_object_details/collection_image_gallery.aspx?assetId=123873&objectId=1614089&partId=1 http://www.britishmuseum.org/research/collection_online/collection_object_details.aspx?objectId=3072180&partId=1&searchText=1993,0528.7&people=&place=&from=ad&fromDate=&to=ad&toDate=&object=&subject=&matcult=&technique=&school=&material=ðname=&ware=&escape=&bibliography=&citation=&museumno=&catalogueOnly=&view=&page=12 punti
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Non ho letto tutta la discussione, non ho visto l'esemplare del contendere e non so se sia il più bel pezzo mai apparso sul mercato o meno. Punto secondo è bene che gli americani si occupino di chiudere le loro di monete, come mettono il naso fuori dal loro lussuoso orto generalmente fanno fatica a comprendere la reale conservazione della moneta non essendo questa codificata nei loro parametri standard. Tra un MS-66 e MS-63 dipende solo da come si sveglia al mattino chi deve classificare la moneta. Piantiamola di farci prendere in giro per favore, di farci depredare di ogni emozione e ridurre la numismatica a due lettere e due cifre. Quanto alle patine, una moneta non si patina in assenza di ossigeno altrimenti ossida e patina. In un cassetto non c'è luce ma ossigeno si, quindi patina. Dal 1927 ad oggi sono passati 80 anni e perché una moneta non si sia patinata può essere solo che sia restata per tutto questo tempo in assenza di ossigeno. Il che è assai improbabile. Quindi il 90% delle monete che ci appaiono luminose e brillanti e senza patina, in tempi più o meno recenti sono state lavate. Quanto al fatto che se la moneta fosse stata lavata non avrebbe avuto l'onore di venire chiusa tra due membrane di plastica per il resto della sua esistenza è una corbelleria mastodontica, ho visto ben di peggio imbrigliato e plasticato.2 punti
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Appunto, quì volevo arrivare... restando sull'oggetto del contendere, i leoncini sono apparsi nella collezione Strozzi, non se ne sono mai visti in scavi repertoriati, né prima nè dopo, la Breglai, infilando, secondo il mio modesto parere una deduzione non proprio logica, li ha cresimati a causa della lega uguale per tutti i tagli e i tipi esaminati...cosa che non capisco bene come possa testimoniare a favore...quindi, essendo oro ed essendo almeno a 22kt,( per cui di segni del tempo visibili a occhio non se ne parla) su che base IBSCC, ma anche il buon Vecchi hanno deciso la cesura così draconiana? ...Quanto meno avrei lasciato uno spazio ad un fattore di incertezza pienamente ammissibile..ma detta come è stata detta, suona più come una presa di posizione che il risultato di una estrapolazione di dati scientifici, no? P.S. Il ragionamento di cui sopra è applicabile, sostituendo nominale e personaggi a svariate emissioni ben presenti sui mercati e accomunate dai natali non proprio cristallini e inoppugnabili, sia chiaro... Ari P.S. da notare che la questione nodale di quanrto detto,non è " questa è buona e quella è falsa, o viceversa"...non mi/ci tange la faccenda...la questione è che non è chiaro quale sia il criterio di base applicato in certe occasioni,,,e il quesito è molto più destabilizzante che la semplice decisione, nello specifico, se il Sincona è buono o no o se è buono l'Art Coins o il Nomisma o tutti e tre o nessuno...è il metodo usato per queste e per le altre emissioni con analoghe caratteristiche di repertoriazione citate via via, che vorrei sviscerare......2 punti
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:lol: Ovviamente era una provocazione...volevo solo rendervi partecipi della bellezza e dell'emozione di ritrovare le nostre passioni durante uno scavo archeologico. La foto è volutamente piccola perché non ho nessuna concessione per postarle...ma tanto sono tali crateri che nemmeno identificandole potreste dire o fare qualcosa... :P Ovviamente non saprete nemmeno da dove vengono...in quanto per il momento è top secret...ma avrete una descrizione dettagliata del tutto probabilmente a fine anno...pubblicheremo un catalogo dei reperti (la numismatica sarà curata dal sottoscritto) e faremo una presentazione, probabilmente a Firenze di tutto il resto. Ovviamente non mancherò di tenervi aggiornati! :)2 punti
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Ciao a tutti, purtroppo mi pare di aver pescato un altro prima e dopo!! Il "prima" è stato venduto anni fa all'asta, il "dopo" è a 1250,00 sulla vetrina di un commerciante...di quelli che trovi sui motori di ricerca internazionali che dici " si vado tranquillo è un professionista..." Guardate: stesso tondello, stesse lisciature sulla leggenda sul bordo...e poi a domiziano un lifting che gli ha levato 1900 anni di vecchiaia... Naturalmente si omette del tutto il restyling...che dire?? Siete per le monete intonse o per le monete basta che siano belle?? Due scuole di pensiero...tanto da dire.. Spero di offrire una bella chiaccherata, ciao.1 punto
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Cari amici, vi propongo una passeggiata numismatica attraverso il Foro, così come doveva essere alla fine della Repubblica. Per visualizzare i vari monumenti, sarà utile la cartina pubblicata da Carandini in Le case del potere ... Carandini.pdf1 punto
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Oggi pomeriggio un amico mi ha portato a vedere questo esemplare e visto che la richiesta mi e' parsa onesta e correlata alla conservazione mi sono fatto un ennesimo regalo 9 Fiorini 1620 Torino I Tipo (Beato Amedeo) Carlo Emanuele I D/ CAROLVS EM D G DVX SAB - Busto del Duca rivolto a destra con il collare in basso , T 1620 R/ BENEDIC HAEREDITATI TVAE - Il beato Amedeo con testa rivolta a sinistra e mano sinistra appoggiata a una tavoletta ,nell' esergo ff 9 Argento . d- 43 mm- g. 23,50 / 21,50 Mir Savoia 613d , Biaggi 520f1 punto
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Eh beh, neanche l'Abbe Pierre scherza! Complimenti anche a te! :) Fammi un favore, ora che vai a Monaco...conservami qualcosa! Poi se possibile, scambiamo!1 punto
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Come non concordare con Francesco. Il rovescio della medaglia dedicata a commemorare l'inaugurazione della ferrovia Napoli Caserta è l'emblema del regno di questo grande sovrano. Il trionfo d'armi deposte nella sinistra, il tripudio rococò dell'intellighenzia dell'epoca a destra, i geni alati che si stringono la mano per indicare il periodo di pace, e sullo sfondo la grandezza di un regno che con le innovazioni tecnologiche guarda avanti verso il progresso. Mi piacerebbe postare la medaglia dedicata a Ferdinando II protettore delle arti e delle scienze ma non la posseggo. Magari qualcuno a caso può colmare questa mia lacuna1 punto
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Sì ma in questi casi il "restauro" ammazza la moneta...cioè, dai, non è più una moneta quella, sembra da merendine...1 punto
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Inizio con una delle medaglie più belle di Ferdinando II, astuccio originale, FDC fondo specchio dal colore blu intenso.1 punto
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Visto che si parla del catalogo Civitas Neapolis Varesi 42 vi mostro una chicca bibliografica: catalogo originale Asta Varesi 42 in copertina rigida e rilegatura. Tiratura: 5 esemplari. Vi piace?1 punto
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ciao Pietro, sicuramente tra la pubblicazione del Corpus e i giorni nostri sono comparsi sul mercato nuovi esemplari con nuove varianti...il problema, però, è appunto stabilire quanto siano "nuove"... :-) ciao skuby1 punto
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no i penny tagliati inglesi son gli short e i long cross , una volta che arriva la monetazione di edoardo II (se non erro) il fenomeno si riduce di molto anche perche` vengono emessi 1/2 penny e farthing1 punto
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Si tratta di un trifollaro (o follaro largo) a nome di Gulgliemo II battuto a Messina. D/ testa di leone R/ Palma Rif.Spahr 117 - Travaini 370 - MEC 425 - MIR 36 - D'Andrea/Andreani/Faranda n°1601 punto
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Molto interessante ! Riduzione del diametro, "ritocco" della cifra al rovescio ed argentatura, di sicuro c'è dietro un lavoro di falsificazione notevole, sia per mezzi che per "capacità artistiche". Rimango dell'idea espressa a suo tempo, che siano falsi d'epoca destinati alla circolazione, oggi come oggi un lavoro simile non sarebbe giustificato per la produzione di monete da collezione. Ciao, RCAMIL.1 punto
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Denaro I Tipo di Amedeo III Mir Savoia 15a E' quello con la S orizzontale al D/ e al R/ e bisante alla fine delle legende1 punto
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"...La patina può aiutare a scaldarle un pochino." L'apprezzamento e la ricerca delle monete "calde" con patina del tempo, è una cosa che si matura col tempo....forse da neofiti, si preferiscono le belle monete "luccicanti"...poi col tempo si scopre quanto una "pura reazione chimica" possa essere piacevole agli occhi di chi guarda e di chi aggiunge un bel pezzo alla propria collezione! Renato1 punto
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6 su 2 oppure 7 su 6 con sbavatura le date venivano reincise per poter riutilizzare il conio1 punto
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Le medaglie venivano prodotte per fusione sia singolarmente che in gruppi,poi ritoccate e rifinite a bulino,mentre la coniatura venne più usata successivamente (XVIII -XIX- XX sec.). Le devozionali venivano portate dai pellegrini in tutto il mondo,quindi è possibile trovarle da pertutto! Ciao Borgho.1 punto
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The two types are very different. Look at the two pictures below. The top picture is the early type RRC 43/2b. The bottom picture is the late type RRC 97/10. The later type is struck on a thin, flat flan about 32mm. The early type is struck on a thick flan with concave reverse, and is much wider (about 37mm). For the early coins I know weights of: 35.99 gram 41.91 gram 42.45 gram 42.75 gram So I think a light coin is not possible. I cannot find the coin which Lem asks about. Could someone please send me, by private mail, a link to the auction picture of " una nota casa d'aste un raro semisse di Luceria"? Andrew1 punto
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Ciao, approfitterei di prenotare per il giorno dell'evento 6 libri ( uno di questi poi lo darei alla Società Numismatica Italiana, se siete d'accordo) e 3 monete in rame per qualche cordusiano interessato, tenetemeli via, Mario1 punto
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Non ho mai visto un littore anno V malmesso poiche' nessun esemplare ha mai circolato Discutere su quale esemplare presenti la conservazione e la patina migliore mi lascia perplesso ma si sa questa e' la malattia che colpisce in gran parte i decimalisti :D p.s. Anche la moneta di Picchio non e' male ma evitiamo i confronti1 punto
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da "frequentatore squattrinato"di ebay ho preso il catalogo in questione l'anno scorso per 18 euro...1 punto
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Sicuramente mi sbaglio, ma quando vedo graffi sui campi ci resto male...... Dico BB+ per i graffi,ovviamente, ma ho premesso "bei rilievi".1 punto
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Purtroppo sulla medaglistica devozionale (XVI-XVII- XVIII sec.) non ci sono cataloghi che indicano il grado di rarità,gli addetti ai lavori esprimono pareri in base alla loro esperienza è conoscenza!Esistono publicazioni che trattano solo l'aspetto della classificazione da punto di vista identificativo(soggetto rappresentato) e del periodo storico approssimativo. Ciao Borgho.1 punto
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La medaglia devozionale ottagonale,in bronzo/ottone,presenta un soggetto che compare sin dalla seconda metà del XVI sec. al D/ L'adorazione dei Re Magi è nel R/ Scritta riguardante la scena del D/ dove di solito compaiono i nomi dei tre Re Magi(Baldassarre,Gaspare,Melchiorre). La medaglia per lo stile dell'appiccagnolo dovrebbe essere della fine del XVII - inizio XVIII sec.,dalla foto che vedo non posso essere più preciso.Ciao Borgho.1 punto
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E' bella fonda come riga allora, per quello mi pareva in rilievo.............mah, certo che aprire un rotolino e vedere delle monete messe così è deprimente, cos'è, le tirano su col badile in zecca ?........vabbè, pazienza va.........non è una novità, mi piacerebbe solo trovarne una di quelle che piacciono a me, col tondello interno bello ovalizzato e schiacciatissimo :crazy:1 punto
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@@Sanni ciao volevo tenere un po di mistero :D ...mi è costata 100 euro. marco1 punto
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Se l'avessi trovata io non ci penserei nemmeno lontanamente a provare a venderla, la metterei in collezione con ogni riguardo, nel caso siano interessati credo che la loro offerta sia comunque decisamente inferiore alle tue aspettative, le cifre alte le mettono solo quando sono loro a vendere. Tienla, per vendere c'è sempre tempo.............1 punto
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Secondo me ti stai ponendo troppe domande che non avranno mai risposta. Ognuno colleziona quello che gli piace. Resta il fatto, che come si diceva sopra, applicando il tuo ragionamento anche completare il giro del 2 lire quadriga briosa è inutile... tanto son tutte uguali, cambia solo l'anno... [premesso che io son uno di quelli che colleziona per tipologia, ma i due littori li ho comunque messi in collezione, e per giunta son anche caduto "nel peccato" prendendo più di un esemplare per tipologia quando questi mi piacevano]. Ripeto: Ognuno colleziona ed imposta la propria collezione come meglio desidera, le considerazioni personali sul perchè e sul per come, lasciano il tempo che trovano. E' stata postata una "moneta" eccezionale nel vero senso della parola, e per una volta tale aggettivo ben ci calza. E Godiamocelo allora, e non stiamo tanto a cavillare sull'era meglio l'aratrice o altra moneta... ;) tra l'altro, mi pare (forse) che questa "moneta" sia L'UNICA postata da un utente del forum in diversi anni di esistenza di lamoneta. Utente che ha pensato di condividere con tutto il forum questo suo sofferto, importante, stra-costoso e pure sudato acquisto (con questo non voglio sminuire chi posta la spiga del '21 in MB. Ogni moneta, ma soprattuto ogni utente merita il dovuto rispetto per i suoi acquisti, indipendentemente dal valore di questo; lo preciso a scanso di equivoci) Quindi, non facciamoci tanti problemi. Le considerazioni personali tali sono e tali è meglio che rimangano, perchè essendo tali nulla aggiungono al sapere e nulla cambiano al mercato. Possono dar solo un po "fastidio" a chi a pensato di condividere con il forum un tondello decisamente insolito, ed eccezionalmente bello. Sempre con stima, F.1 punto
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I miei complimenti a collezionistabari :hi: e un grazie a nibanny per la bella iniziativa. petronius :)1 punto
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Salve Nella ricerca di monete del Grande con l'onfalo come simbolo mi risulta che questo tetradramma della zecca di Mirina (piccola città sulla costa occidentale dell’Eolide, di fronte a Lesbo) coniato tra circa il 188 e il 170 a.C. e catalogato Price 1664 è l'unico ad avere tale simbolo. Anzi, direi un mini-onfalo come si vede confrontando le dimensioni di questo simbolo sotto il trono di Zeus con quelle dell’anfora. Kingdom of Macedon, Alexander III, the Great (336-323 BC), AR Tetradrachm, 17.0 g, Myrina c.188-170 BC, Herakles head, rev. Zeus enthroned, MYPI and amphora to left, small omphalos below throne (Price 1664), very fine. Con onfalo, dal Greco omfalòs che significa ombelico, gli antichi greci designavano una sacra pietra che si trovava nel santuario di Apollo a Delfi e segnava il centro (ombelico) della Terra. Dalle antiche descrizioni e figurazioni vascolari, e da un modello ritrovato a Delfi, si ricava che l’onfalo era una pietra conica, dalla sommità ricoperta ritualmente di lana intrecciata; due aquile d’oro le stavano a lato. apollonia1 punto
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mah....azzarderei un asse della famiglia Saufeia: Head of Janus, I above Prow right, L SAVF and crescent above, I to right, ROMA below1 punto
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Ecco le notizie: Cenni storici e situazione attuale L’idea di creare un Ospedale in Buenos Aires era viva tra gli italiani residenti in questa città già dalla prima metà del 1800. La collocazione della prima pietra dell’edificio avvenne il 12 marzo 1854, con una cerimonia alla quale furono presenti le più alte Autorità argentine ed italiane, ma la raccolta dei fondi necessari per la costruzione del futuro Ospedale si protrasse, con alterne vicende, per più di un decennio, finché l’8 dicembre 1872 si svolse la solenne cerimonia di inaugurazione. Per far fronte alla crescente domanda di servizio nel marzo 1886 si decise di progettare la costruzione di un nuovo edificio su terreni di maggior superficie. Si acquistarono i terreni dove tuttora sorge l’Ospedale Italiano, ubicato nel centro geografico della Città di Buenos Aires, e l’inizio dei lavori ebbe luogo con una cerimonia il 15 dicembre 1889. Dopo 12 anni di costruzione, si inaugurò solennemente il nuovo edificio il 21 dicembre 1901. Da quel momento l’Ospedale Italiano nasce a una nuova vita, attraversando periodi di splendore e di difficoltà, ma con un indirizzo che va aldilà della sola assistenza medica, per diventare un centro di attività docente così importante: nel 1905 il Professore Nicolas Repetto viene autorizzato dalla Facoltà di Medicina dell’Università di Buenos Aires a tenere nell’Ospedale un corso di “Clinica Chirurgica” presso la medesima facoltà. L’Ospedale Italiano, appartenente alla Società Italiana di Beneficenza in Buenos Aires, Associazione civile senza fini di lucro riconosciuta dall’Ispettorato Generale di Giustizia dall’anno 1885 e iscritta con il n. 11 nel Registro Nazionale di Enti di Beni Pubblici del Ministero di Azione Sociale, è diventato progressivamente un Ospedale di alta complessità e vanta l’attuale livello di eccellenza medica grazie soprattutto ad aver dedicato enormi e costanti sforzi alle attività docenti e di ricerca scientifica. Il 15 agosto 1991 è stato nominato “Ospedale Associato” alla Facoltà di Medicina dell’Università di Buenos Aires. Nell’Ospedale funzionano estensioni ospedaliere di 13 numerosi corsi di detta Facoltà dirette dai Capi reparto dei diversi servizi del nosocomio. Nella sfera scientifica si sviluppano numerosi progetti di ricerca di base e presso l’Unità di Medicina Sperimentale è stata creata una Unità di trapianti di cellule, epatociti e organi bioartificiali. Nell’area dell’Ospedale Italiano sono presenti, in aggiunta alla Medicina Generale, la stragrande maggioranza delle specialità mediche riconosciute (per Adulti e Pediatrici), tutte con tecnologie di ultima generazione. Tra le specialità medico-chirurgiche all’avanguardia meritano di essere annoverati i trapianti di organi effettuati nell’Ospedale Italiano il cui numero raggiunge annualmente una media di 120, includendo trapianti epatici in adulti e bambini, alcuni di questi ultimi con organi di donanti vivi, relazionati, trapianti cardiaci, polmonari, renali, di midollo osseo e di ossa multipli. In tutti i casi sono risultati indici di successo in linea con le statistiche dei più avanzati centri del mondo. Un’importante iniziativa è stato il “Piano di Salute” dell’Ospedale Italiano, forma di assicurazione medica il quale, nato da oltre un quarto di secolo, ha visto negli ultimi anni crescere il proprio numero di iscritti da 10.000 a più di 90.000. Ciò ha indotto a trasferire vari centri medici in periferia, al fine di assicurare le prestazioni ai numerosissimi soci residenti nel “Gran Buenos Aires”. Sono stati creati 14 centri medici decentrati, equipaggiati con apparecchiature di moderna tecnologia quali tomografi ed ecografi. Tale speciale attenzione verso la periferia si riscontrava del resto già nel 1917 quando, per assistere persone della terza età, le autorità comprarono 16 ettari a San Justo, pietra miliare per la creazione di una casa di riposo per anziani e infermi cronici, successivamente trasformata in ospizio di notevole importanza. Negli ultimi tempi le autorità dell’Ospedale hanno deciso di realizzare a San Justo un centro medico completo, praticamente un nuovo Ospedale, al quale è stata aggregata non solo la parte ambulatoriale e quella di immagini, ma anche quella delle sale operatorie, shock room e recupero, con letti per anziani e pazienti in generale. Tutto ciò ha comportato la formale istituzione nel 1999 del Nuovo Ospedale Italiano San Justo, denominato Centro Medico Agostino Rocca, in memoria di uno dei grandi italiani benefattori dell’ente. Attualmente, l’Ospedale Italiano conta su 500 posti di ricovero, includendo 130 letti di cure intensive (per adulti e pediatrici), più 150 letti del Centro San Justo. L’ambizione di conservare ed accrescere l’alto livello raggiunto impone all’Ospedale un costante interscambio con specialisti di ogni parte del mondo, ivi inclusa, ovviamente, l’Italia. Dal primo trapianto osseo, realizzato con il Professore Ottolenghi, fino agli ultimi di donanti vivi del reparto epatologico, le attività dell’Ospedale Italiano gli hanno permesso di essere ritenuto il centro più importante in Argentina in termini di trapianti renali, midollari, cardiaci, polmonari, epatici, ecc.. Infine, nell’anno 2000, il Governo Argentino ha autorizzato l’avvio del corso di laurea dell’Istituto Universitario Scuola di Medicina e del corso di laurea in Infermeria, dell’Ospedale Italiano. Questi ultimi successi confermano la vitalità e lo spirito di continuo rinnovo che ininterrottamente si appalesano durante tutta la traiettoria storica dell’Istituzione e che riflettono le caratteristiche principali della collettività italiana, delle quali l’Ospedale è una delle espressioni più autentiche. Anno di fondazione: 1854 Caratteristiche dell’edificio: superficie coperta della Casa Centrale: 78.000 mq Superficie coperta dell’Istituto Geriatrico di San Giusto: 15.000 mq Fonte La Farnesina : http://www.esteri.it/mae/doc/ospedalinelmondo2004.pdf1 punto
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mmmhhh...mmmhhh...ricordo tempo fa...anch'io visitai il retrobottega(...si fa per dire...) dell'ormai indimentigabile Mago....e infatti mi chiesi...ma a cosa serviranno queste cose???? paste abrasive....dreemel...spazzoline in acciaio...setole...sidol...piallatrici....INOLTRE VARIE BOCCETTE......iodio...varecchina...vari sofati...nero dimseppia...olio per canna da fucile...pinzimonio e cosi' via......1 punto
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Ottimo Cori, grazie per la bellissima introduzione storica che avvalora ancor di più la splendida moneta!!! :wub: Credo che le monete di Sikyon siano meravigliose, con la chimera di fattezze straordinarie e la colomba che lascia senza parole!!! ;)1 punto
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