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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/02/13 in tutte le aree
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Elmetto, sai che ti stimo e mi onoro della tua amicizia, ma a volte fai discorsi antipatici (come lo è stato il tuo attacco gratuito a gallo83) e pure un pochetto confusi, se me lo permetti. La distinzione che descrivi tra collezionista e raccoglitore è infatti ben lontana da quella che è la realtà dei fatti, perchè per come l'hai raccontata tu pare che a discernere queste due tipologie siano la conservazione o il pregio di ciò che si compra. Eppure il link che tu stesso hai inserito dice una realtà ben diversa: tu puoi anche avere 100 monete di gran pregio che si rivalutano costantemente nel tempo, perfetto, ma questo non fa di te automaticamente un collezionista, se queste monete sono raccolte senza avere un filo conduttore. Conosco gente che compra solo 5 lire del 1914, o del 1901, caravelle di prova del '57 ed altre monete di questo tipo, senza alcuna logica che non sia il mero accumulo di monete pregiate e famose. Magari ci fa su anche un bel guadagno (se le ha comprate qualche anno fa, perchè oggi anche loro sono in deciso calo), ma che ci azzecca questo con una bella collezione organica, non necessariamente in conservazioni estreme? Per me se una persona possiede la collezione completa di Vittorio Emanuele III con tutte le sue varie rarità, e per potersela permettere l'ha costruita tutta in MB-BB, rimane cmq un signor collezionista. Si potrà discutere sulle sue scelte, che peraltro rimagono scelte personali, ma banalizzare un discorso di questo tipo raccontando la favoletta che collezionista è che spende per monete di pregio e raccoglitore (termine sul quale peraltro non pongo alcuna accezione negativa) è invece chi compra le monetine da 1 Euro al mercatino, beh, prima ancora che discorso antipatico, è una sciocchezza colossale. Per il resto questi anni di frequentazione del mercato numismatico mi hanno fatto capire che non bisogna mai pensare di avere una collezione importante o pregiata, perchè ci sarà sempre qualcuno più avanti di te che vedendo il tuo materiale si metterà a ridere. Perchè magari in una cerchia di amici collezionisti appassionati della stessa monetazione può assumere rilevanza l'avere un 50 centesimi leoni rigato dell'anno che vuoi in FDC, ma se anche fosse l'unico esemplare esistente in questa conservazione, è e rimarrà sempre uno spicciolo recente battuto in metallo più che vile e in svariati milioni di esemplari. E ti potrei portare l'esempio di migliaia e migliaia di tipi di monete per i quali il FDC è pressoché inesistente, e per le quali se venisse anche postato qui o in altra sede l'esemplare migliore mai visto sul mercato rimarrebbe in larga parte ignorato. Il regno lo fanno tutti, ed ecco che una banalissima monetina come il 50 cent leoni rigato può diventare un pezzo da grande collezione. Tutto giusto e tutto lecito, per carità, ma anche qualcosa che dovrebbe stimolare una riflessione sulla reale importanza delle cose, spesso condizionata dalle mode.4 punti
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Sextus Pompeus Pietas denarii are rare coins, and there are many varieties. Two weeks ago, two coins were offered for sale on the same day by different vendors in different continents. I bought both. The two coins are from the same obverse die but they have different legends. Here is the story: First look at the pictures below to see what I'm talking about. There are three denarii, each with Pietas standing and the legend PIETAS on the reverse. On the obverse is the head of Pompey the Great. The obverses of the first two coins are apparent die matches. They are actually struck from the same die. At top is Crawford RRC 477/1b with obverse legend SEX MAGN IMP SAL (SAL is likely a mint-mark standing for a town in Spain). Under is RRC 477/3a with obverse legend SEX MAGN PIVS IMP SAL. The place where the word PIVS is, is blank on the upper coin. The third coin has a different obverse with legend SEX MAGN IMP B. The third coin is a reverse-die-match with the second coin. Evidently the second coin was struck from the same die as the first coin. But the die was engraved again. The story of these coins is complicated because several dies were engraved a second time. Because of this, we can see what order the coins were struck in. The re-engraved dies show the retreat of Sextus Pompeius, in Spain (Hispania Baetica), at the end of 45 BC and the start of 44 BC, after his defeat by Julius Caesar at the battle of Munda. The dies and the mint moved with Sextus. Sextus was running from place to place. He had a very few coin dies. He struck money when he had a chance, whenever he found some silver. There are mint marks on the series, B and SAL. These are possibly Baelo and Salpensa (Seville, Italica). I have also a coin of Baelo in my collection (third one below). You can see that it shares a reverse die with the second coin. During the winter, 45-44BC, Sextus adopted the name PIVS, meaning faithful to his father's name. He ordered the new name to be added to existing dies. Some new dies were made when he was travelling. These are in very crude style. On the reverse of my first coin, RRC 477/1, the engraver put the head of Pietas outside the circle of dots. This coin is a die-match with a denarius RRC 477/2 with head turned left. http://www.flickr.com/photos/ahala_rome/4140133385/ You can see that the style is very poor. These coins are a story about defeat and emergency. A summary of this story can be found on my website. It is adapted from Ted Buttrey's 1960 article in the Numismatic Chronicle: http://andrewmccabe.ancients.info/Mints.html#Pietas Ted's essay starts with words from Max Bahrfeldt, written in 1897. "Hier ist mancherlei Confusion gemacht". Even if you don't understand German, you can recognise the word "Confusion".2 punti
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Una moneta BB è da considerarsi comunque dignitosissima e degna di presenza in qualsiasi collezione...ciò vale a maggior ragione quando si colleziona per zecca e per annata e non semplicemente per tipologia...poi con il tempo si potrà fare l'upgrading delle conservazioni se se ne avrà l'intenzione, almeno per i pezzi più comuni...:) Non lasciatevi prendere dalla mania delle altissime conservazioni...la numismatica è ben altro...2 punti
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Buonasera a tutti, sono tornata da poco a casa dopo essere stata al funerale di Sergio stamattina. La cerimonia è stata semplice ma molto sentita, anche dal Parroco stesso che ha accennato alla passione numismatica del caro Sergio ed a quanto era socievole, specialmente con i giovani. Ho portato le nostre condoglianze alla famiglia, che ci ringrazia tutti per la nostra partecipazione al loro dolore. La figlia Flavia, con la quale mi sono intrattenuta qualche minuto, in particolare è stata molto contenta per l'affetto e l'amicizia che tutti noi abbiamo per Sergio e per le tante telefonate e gli sms ricevuti dai suoi amici. La sua persona resterà viva attraverso le nostre menti ed i nostri ricordi, insieme a tutte le persone che lo hanno conosciuto ed apprezzato non lo dimenticheremo mai. Il Circolo Numismatico Romano-Laziale ha deciso di dedicare alla sua memoria il nostro primo quaderno, che sta per andare alle stampe, e l'evento che stiamo organizzando a Nepi per l'8 Giugno: "Monete e Medaglie della Tuscia" Avrebbe voluto essere li con noi quel giorno, ci sarà, come sarà sempre nella nostra memoria e nei nostri cuori. Patrizia2 punti
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Francè, credo alla tua buona fede, ma ti assicuro che gallo è stato un signore, se avessi rivolto a me una risposta come quella che hai rivolto a lui ti assicuro che sarebbero letteralmente volati stracci. Per il resto non è questione di considerarsi poveri o ricchi, ma solo e semplicemente di rimanere umili. Su tutto il resto che hai scritto nell'ultimo post concordo in larga parte, ma non è quello che avevi scritto l'altro giorno. O perlomeno, non è quello che si capiva da ciò che avevi scritto.2 punti
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Ecco qui il calcoletto, ho riadattato il nostro esempio delle caravelle. http://www.albanesi.it/Finanza/inflazione_italia.htm Si consideri un investimento in 500 Lire Caravelle fatto il 01 gennaio 1971. Considerando ogni forma di spesa, abbiamo investito 500 Lire (pari a 0,26 euro). Smobilizzato l'investimento il 01 gennaio 2013, abbiamo realizzato 5 euro. Andiamo sulla tabella e verifichiamo che 1,05 unità al 31 dicembre 1970 valgono 17,93 unità al 01 gennaio 2013. I nostri 5 euro valgono pertanto, rapportati al 1971, (5 euro*1,05/17,93)=0,29 euro. Il reale guadagno è perciò di soli 0,03 euro in 42 anni. Cioè non abbiamo perso potere d'acquisto nonostante l'inflazione, la funzione tipica di un bene rifugio.2 punti
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Dunque, cerchiamo di capirci, perchè a leggere certe cose oramai mi è venuto il mal di pancia (per non dire altro) all'ennesima potenza!!!! 1) se io ho in collezione un bb chissenefrega, deve piacere a me, poi gli altri dicano quello che vogliono, alla fine la moneta ce l'ho io 2) non fa di un collezionista le migliaia di euro spesi per comprare le monete in super mega conservazione, ma la passione e la gioia che ci mette in quello che colleziona e quando acquista un nuovo pezzo 3) la Numismatica è di tutti, perchè questo è un forum di Numismatica e non di monete solo fdc. Anche a me piacciono le monete in alta conservazione,ma in alcuni casi mi accontento di monete anche messe meno bene, e sono nel monetiere insieme alle altre in spl o fdc Cerchiamo di mantenere un tono civile, capisco come certi la pensano e stessa cosa anche per altri... cerchiamo di mantenere un tono amichevole per favore. Lo sapete che a volte mi incendio, ma non ce l'ho con nessuno edit: ognuno la pensa a suo modo e mi sembra giusto rispettare le opinioni altrui2 punti
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La Numismatica "con la enne maiuscola" è da pochi ...questa frase è davvero scoraggiante per un forum così....poi lascio a tutti gli utenti trarre le conclusioni. chiudo almeno per me questa discussione che è arrivata davvero al TOP con questa perla. marco2 punti
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Ovviamente non cerco di diventare ricco attraverso la numismatica, o meglio il collezionismo di monete. Credo che tranne per qualche grosso commerciante, nessuno di noi che colleziona monete è diventato ricco, semmai il contrario, visto quanto costano alcune monete. Ovviamente la mia è una passione e non un investimento, ecco perchè mi accontento di avere le monete in condizioni accettabili e dignitose, senza spendere tutto quello che faticosamente guadagno ogni giorno2 punti
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Ecco le foto. I segnetti al D sono sull'obiettivo che ha scattato le foto (mi scuso per la modesta qualità delle stesse) e non sulla moneta. Un saluto a tutti http://i44.tinypic.com/u1wnn.jpg http://i44.tinypic.com/332s4dw.jpg2 punti
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Un po' il percorso di ognuno di noi, si matura, ci si guarda in giro, col tempo cambiano i gusti e si affinano. Certamente è una sofferenza separarsi da qualcosa che ti ha fatto compagnia per molto tempo... La ricerca, i sacrifici, la conquista, lo studio... Si delinea la storia di ognuno di noi, anche attraverso l'evoluzione di una collezione. N.2 punti
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__________________________________ Il Protettorato di Boemia e Moravia fu fondato il 1939 quando la Germania nazista invase parte della Cecoslovacchia, cessò d'esistere il maggio del 1945 a seguito della sconfitta tedesca. La monetazione cecoslovacca venne sostituita da due monete separate: la corona slovacca e la corona di Boemia e Moravia. Queste 2 monete provengono dalla ciotola :) (non sono difficoltose fortunatmente) ho sostituito le mie perchè lo zinco era molto corroso, queste due almeno si fanno vedere :D1 punto
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Salve Medaglia in bronzo (13,35 g ; 31 mm) emessa dal Circolo Numismatico Bergamasco nel 1989 in occasione del 125° di fondazione del Comitato provinciale di Bergamo della Croce Rossa Italiana. Il Comitato provinciale di Bergamo della Croce Rossa Italiana fu il primo in Italia, sorto il 4 settembre 1864 a seguito dell'istituzione del Comitato Centrale, allora Nazionale, di Milano il 15 giugno dello stesso anno. Nel 1988, al fine di predisporre le celebrazioni dell'anno seguente per il 125° di fondazione, venne costituito un Comitato Organizzatore del quale fecero parte, su invito del Presidente della C.R.I. di Bergamo e attraverso l'opera di convincimento di Antonio Gnecchi, Ernesto Alessio e Amilcare Tironi, alcune persone scelte tra gli esperti in varie discipline quali la Storia nazionale e la Storia locale, la Storia militare, la Storia dell'arte, la Storia della fotografia, la Filatelia, la Numismatica e la Medaglistica. Le celebrazioni del 1989 videro tra l’altro la coniazione di questa medaglia commemorativa firmata sul rovescio a h 6 dall’autore che però non riesco a identificare. Forse qualcuno sa chi sia l'autore? apollonia1 punto
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Quando le risorse son limitate bisogna fare delle scelte ... E oggi con un bello scambio ho rinunciato alle monete decimali dei savoia per portare a casa questi 4 moretti dorati.. Nessun rimpianto ve lo assicuro, infine ha prevalso la passione per le monete della mia terra :rolleyes: Carlo Emanuele III (1730-1773) - monetazione per la Sardegna Doppietta oro 3,2 g 22 mm al D/ CAR • EM • D • G • REX • SAR • CYP • ET • IER • Busto Rivolto a sinistra, in basso 1768 ; al R/ DUX • SAB • ET • MONTISFER • PRINC • PED • & • Scudo Sardo coronato circondato da collare dell'annunziata1 punto
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buon prima maggio a tutti.....ecco da vedere un bellissimo crocefisso....... :) ...proposto a la nostra admirazione,e da fare conoscere a tutti quel arto sacro che fa la nostra admirazione...... :mellow: ....5 cm di alto....... :)1 punto
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Il titolo è allettante e sarà sicuramente interessante: "Prezzi, salari e vita quotidiana attraverso la moneta". La conferenza si svolgerà a Formia il 4 maggio alle ore 18:30, presso il Museo Archeologico Nazionale di Formia. Allego la locandina dell'evento. Ciao a tutti1 punto
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Si rex difatti,non so se l'ho scritto precedentemente,ma esiste(fonte Maugeri)un Pierreale in rame attribuito ad Artale Alagona che pare sia stato battuto dalla Zecca di Catania con la scritta periferica al D/ AC AThENAR NEOPA DU ed al R/XPS VINCIT XPS REGNA XPS. Tale Pierreale lo si trova nella vendita Sambon(Milano 1897) al lotto n°701 --Salutoni -odjob1 punto
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Ciao, non facciamo della dietrologia... Semplicemente il Bayern ha azzeccato la preparazione (come l'Inter qualche anno fa, soffrì nelle qualificazioni per vincere poi la Coppa). I tedeschi meritano, sono da alcuni anni perennemente finalisti o quantomeno nei quarti di finale. L'altro anno hanno perso una finale in casa, questo hanno cercato la rivincita (probabile ma non ancora vinta). Allora stesso discorso vale per la Juve dell'altro anno o per ... che ne so, la Spagna degli Europei. O il Barca di Guardiola. Una squadra in forma non solo corre di più ma amplifica la convinzione nei propri mezzi. E tutto (o quasi) riesce facile. Piuttosto rivaluto la stagione europea della Juve: è arrivata ai quarti (obiettivo societario di quest'anno) dopo vari anni di sofferenze, fatta fuori da una squarda che al momento gioca a memoria ed è al top della condizione psico-fisica. Mentre la Nostra in questo periodo è in condizione leggermente calante... e la nostra esperienza internazionale non è altissima, a differenza di altre squadre magari giovani ma già ben rodate. Sicuramente senza quel gol dopo 30" comunque si sarebbero viste due partite diverse. Il Bayern magari si darebbe scoperto e chissà... avremmo magari fatto come i bavaresi ieri. Magari... Cosa ci sarebbe voluto? Non prendere il gol suddetto ed avere davanti uno che quando vede un pallone lo butta dentro, specie a Torino. Un top player, insomma, che ti dà quel qualcosa in più quando nell'insieme la squadra non dà il 100%. Fuori, invece, condizionati dal gol a freddo, è stata una bastonata. Vediamo ora il mercato. E speriamo bene... non so Ibra (può spaccare lo spogliatoio), vediamo lo spagnolo... ma ho fiducia nella dirigenza. Questa finora si è mossa bene. E mi spiacerebbe perdere Marchisio... Ciao Illyricum :) PS: visto il gol di Robben? Sembra facile a vederlo... e poi fa sempre quello... o punta dritto il fondo e mette al centro o chiude verso il centro e tira a giro... eppure spesso frega il difensore di turno... questo è il bello del calcio... sembra facile... ma io non son Robben! :D1 punto
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@@elmetto2007 Stai facendo tutte considerazioni giuste o meno ma che col post in questione non c'entrano davvero nulla;ma vabbè ormai questo post ha preso questa piega. Lo scambio di opinioni tra me e Cembruno era già concluso quando sei intervenuto a mio avviso(e non solo mio) in maniera ingiusta. Dire "ascolta il cemb che ne sa a pacchi" a me non dice nulla;primo perchè il cemb non lo conosco e secondo perchè l'età non a priori determina la ragione o no. Io ragiono con la mia testa e parlo di una mia esperienza vissuta e l'ho commentata...tutto qua. Te mi vieni a dire che ho monete da pochi spiccioli e che ragiono con la logica schematica del catalogo....sbagliato In più sbagli anche a inquadrarmi come collezionista....io il mio filo conduttore e i miei paletti ce li ho eccome;non colleziono a ca... di cane. Conto di finire VEIII senza oro;e magari anche Umberto più avanti(salvo un paio di pezzi impossibili). Ho appena iniziato VEII cercando di prendere fino dove le mie finanze lo permettono. Ho una passione per le aquile della rep romana del 49...mi piacciono...è un delitto questa divagazione?fa di me un raccoglitore? Ho iniziato a fare le napoletane ottocentesche seguendo una certa linea di qualità....sto leggendo qualche libro...questo mi fa diventare un raccoglitore? Infine anche io faccio dei sacrifici...mi privo quasi di tutto per metter via dei soldi per questa mia passione,becco gli insulti della moglie spesso e volentieri sia per il tempo che non le concedo che per i soldi spesi.Non posso spender 1000 euro in una botta sola...e neanche 500 se per questo. E non prendo un super stipendio anzi...il contrario. marco1 punto
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Continuo : " Chi prendeva un luigino non aveva la minima idea del suo contenuto argenteo. Nel giugno del 1665 Antonio Serristori scriveva disperato al Granduca : " Qui ( Livorno ) c'è una gran confusione per questi benedetti luigini. Il signor Depositario raccomanda con gran premura che non si lasci correre né introdurre monete non buone e di questi luigini ce n'è di buoni e di cattivi, ma di quali zecche siano i buoni e di quali i cattivi non si sa. " " La loro preoccupazione era esclusivamente quella di massimizzare il profitto e finchè i Turchi si dimostravano avidi di acquistare luigini senza badare al contenuto gli speculatori continuarono a batterne a più non posso e a peggiorarne nel contempo la qualità." " Così la truffa passò per un certo tempo inosservata e si arrivò al paradosso che mentre dalle zecche europee uscivano i peggiori luigini destinati al mercato turco, le truppe turche che assediavano Candia si rifiutavano di ricevere la loro paga se non fosse versata in luigini." Ma furono gli Inglesi in un certo qual senso a sollevare il caso, anche non presero mai parte al traffico e alla speculazione. Essendo interessati ai commerci con l'Oriente, erano sbilanciati verso di essi per la qualità della moneta, e per non essere penalizzati, fecero saggiare i luigini e fecero una vibrante protesta contro il governo turco. I turchi rigirarono l'accusa verso il governo francese accusandoli di essere falsari ; nel 1666 il Re di Francia interdiva la lavorazione dei luigini, il sultano dava ordini severi per l'eliminazione dei luigini scadenti. Anche Genova emise un decreto severo nel 1667 con pene pesanti contro gli speculatori e i detentori di luigini. " L'economia turca che soffriva di una cronica deficienza di moneta argentea, venne a trovarsi con una massa di moneta argentea che era quasi tutta fasulla. " " Il paese era pieno di luigini : nessuno li voleva e tutti cercavano di liberarsene. " " Un comandatario del Gran signore ordinò che non avessero corso se non i luigini di giusta bontà mentre gli altri si dovevano fondere per restituire l'argento ai rispettivi padroni ". Effettivamente una storia incredibile che il Cipolla definisce " una delle più grandi truffe perpetrate nella storia economica europea. " Credo che meritasse di essere raccontata anche sul forum, anche perché molto pertinente con questa discussione.1 punto
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State Buoni, se potete ! Senza polemica. L’art. 15 delle disposizioni di attuazione del codice di procedura civile richiede per l’iscrizione nell’albo di consulenti tecnici una “speciale competenza tecnica in una determinata materia”. L’art. 16 dispone che la domanda debba essere corredata da “ 5) i titoli e i documenti che l’aspirante crede di esibire per dimostrare la sua speciale capacità tecnica”. I presupposti per l’iscrizione sono valutati (art. 14) da un comitato composto dal Presidente del Tribunale, dal Procuratore della Repubblica e da un professionista iscritto nell’albo (designato dal consiglio dell’ordine o dal collegio della categoria cui appartiene il richiedente l’iscrizione). La cosa che mi stupisce è che la speciale competenza tecnica possa essere attestata da un autocertificazione che, in quanto tale, dovrebbe avere ad oggetto fatti (io abito in un certo luogo, non ho precedenti penali, ho lavorato presso la zecca, ho lavorato presso le casa d’asta tal dei tali etc.) e non certo giudizi (la speciale competenza) che sono demandati al comitato in sede di vaglio della domanda di iscrizione. La seconda cosa che mi stupisce è che l’iscrizione all’albo vada spesso considerata come una sorta di medaglia da appuntarsi al petto (spesso vedo che il perito tal dei tali dichiara di essere iscritto all’albo dei periti del tribunale di vattelappesca o, addirittura, scrive “Perito del Tribunale di Vattelappesca”): essere iscritto all’albo non significa che il Tribunale ti offici come perito e tantomeno che ti offici a spron battuto. La terza cosa che mi stupisce è vedere il venditore periziare la moneta che vende: una cosa è una affermazione scritta e sottoscritta sulla autenticità e conservazione della moneta, altra una perizia in tal senso. La quarta cosa che mi stupisce è che nessuno ha mai preso in considerazione che il perito che abbia attestato una determinata cosa è responsabile di quanto attestato. E il problema diventa spinoso quando la perizia abbia preceduto una transazione avente ad oggetto la moneta periziata. Se come acquirente ho confidato in quello che ha detto il perito e quello che ha detto si è rivelato inveritiero, posso citarlo in giudizio per ottenerne la condanna al risarcimento dei danni. Sono solo perplessità. Saluti Polemarco1 punto
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Per la 2° guerra d'Indipendenza italiana del 1859 furono coniate sia in Italia che in Francia numerose medaglie di carattere popolare (vedi la pubblicazione sulle medaglie popolari del 1859 di Sandro Bocchino), popolari perchè non molto ricercate per quel che riguarda l'incisione e il conio e per questo vendute all'epoca a basso prezzo, sono in genere di dimensioni ridotte e anche molto ridotte (15 mm), i materiali variavano tra il bronzo, l'ottone, rame, metallo bianco qualcuna anche in argento. Caratteristica comune è la propaganda alla guerra in corso, all'alleanza franco-piemontese e ad i protagonisti politici dell'evento Vittorio Emanuele II, Napoleone III, Cavour, Garibaldi ecc. La medaglietta in questione, tra le popolari, non è certamente tra le più rare capita di incontrarla di frequente anche in condizioni migliori.1 punto
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MEDAGLIA AUSTRIACA "DER TAPFERKEIT"AL VALORE DI SECONDA CLASSE D'ARGENTO L'Imperatore Joseph II istituì per primo il 19 luglio 1789, una medaglia commemorativa in oro e argento riservata ai sottufficiali e ai soldati semplici che si erano distinti per atti di eroismo in fronte al nemico. Dal 1809 questa era conosciuta come "Tapferkeitsmedaille" o Medaglia al Valore. Il 19 agosto 1848 l'Imperatore Ferdinand divise la medaglia d'argento in due classi. La seconda classe, come questo esemplare, era più piccola della prima misurando circa 31 mm. di diametro. Il 14 febbraio 1915 l'Imperatore Francesco Giuseppe introdusse la Medaglia di Bronzo al Valore che poteva essere assegnata a sottufficiali e soldati degli eserciti alleati. La medaglia raffigura sul fronte il busto dell'Imperatore regnante in quel momento ( in questo caso quello di Francesco Giuseppe I in divisa da Maresciallo ). Sul bordo esterno della medaglia corre la scritta "FRANZ JOSEPH I. V. G. G. KAISER V. OESTERREICH" ( Francesco Giuseppe I° per Grazia di Dio Imperatore d'Austria ). In basso, sotto al busto, la firma dell'incisore Joseph Tautenhayn ( 1837-1911 ). Il retro presenta in basso sei bandiere reggimentali incrociate e una corona di foglie di alloro con al centro il motto "DER TAPFERKEIT". La medaglia è completa del suo nastro triangolare originale a righe bianche e rosse, uguale a quello della Medaglia al Merito Militare, sul quale sono applicate due spade incrociate. Con un decreto del 18 settembre 1914, a coloro che avevano ricevuto questa decorazione, venne garantita una pensione mensile che andava dalle 30 corone della medaglia d'oro, alle 15 corone di quella d'argento di 1° classe ed infine alle 7 corone e mezzo della 2° classe.1 punto
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Grazie: che meraviglia! Nello stemma mi sembra ci sia una "colonna" e quindi potrebbe essere una discendenza della potentissima famiglia romana dei Colonna: "Dai Colonna di Roma discenderebbero i Colonna di Corsica il cui primo membro di spicco del casato sarebbe stato Ugo Colonna detto Magno, chiamato cosi in onore dello zio il conte di Provenza, principe di Corsica, che a capo di 2500 uomini conquistò l'isola sottraendola ai Mori nell'816, fondando altri importanti rami della dinastia." Anche se come indizio è un po' poco ...ma da qualche parte bisogna pur iniziare ...cercherò ancora ... Saluti1 punto
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L'affermazione che fa da incipit al post sopra " si, so riconoscere un falso...", mi pare un tantinello azzardata, visto che non la metterei in bocca neanche a chi potesse vantare decenni di esperienza accumulata...e dubito che tali soggetti la pronuncerebbero a cuor leggero...ho come l'impressione che tu : o non abbia ben chiaro COSA è il mondo della numismatica seria e cosa rappresenti il problema del riconoscimento dei falsi, oppure che tu abbia una sterminata fiducia nelle tue capacità personali e nella acquisizione di nozioni da libri e corsi piuttosto che dal tempo trascorso con le monete in mano....in ogni caso, direi che siano due approcci quanto più sbagliati possano esistere... E poi cosa significa :" ho fatto parte ad alcune aste" ( a parte l'errore di grammatica)hai partecipato come cliente, come organizzatore? cosa?... In un post sopra ti ho spiegato in cosa consiste l'eesere un " perito" NIP, e che per diventarlo viene richiesta una esperienza " sul campo" che è una conditio sine qua non per accedere all'ANPE, ma non è sufficiente solo quella, serve anche aver dimostrato di possedere la capacità necessaria. Penso che se la NIP, che raccoglie i numismatici professionisti, quelli che pagano di tasca propria gli errori che commettono ( al contrario dei periti di tribunale più o meno variegatamente originati) richieda questi due step di percorso, ci siano ottimi motivi per valutarli condizione necessaria a svolgere l'incarico che ti prefiggi con un minimo di affidabilità....1 punto
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.....fino a l'ultimo quadro in punta........... :) ......le mano di oro del maestro....!!... :)1 punto
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Purtroppo da tempo la convivenza era diventata fredda, abitudinaria... mancava la passione dei primi incontri.. Le snobbavo e mi vedevo di nascosto con i 4 mori... L'unica soluzione dopo questi continui tradimenti era la separazione consensuale :rofl: Però, le monete che mi son state donate rimangono tutte .... son ricordi ed hanno un significato diverso..1 punto
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intendeva dire che frequenta qualche corso di numismatica della facoltà di Lettere senza essere iscritto ad alcun corso di laurea... Come dire che: basta leggere un manuale di romane (tipo il Savio, per intenderci) e ci si ritiene in grado di periziare monete romane... Mi vien da ridere... (con tutto il rispetto per tutti) Intendiamoci: uno può anche non aver mai letto nulla su una monetazione ma essere in grado di distinguerne i falsi ma a patto che abbia rigirato tra le mani qualche migliaio di pezzi autentici (e questo giusto per cominciare ad avere un'infarinatura...) Certe conoscenze, poi, non si apprendono sui libri ma dal contatto con antiquari di vecchia data: non è infrequente che anche grandi accademici facciano fatica a riconoscere un falso... Se a 22 anni ci si sente all'altezza..., be'! Auguri per la nuova attività!1 punto
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Verissimo, però non è che " ..così fan tutti" è una attenuante e , anche se concordo con te, ci sono dei limiti oggettivi che bisognerebbe avere il pudore di non superare...1 punto
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Stefano le indicazioni che ti hanno dato alla Camera di Commercio sono corrette. Proprio perché il titolo di perito è sostanzialmente auto-attribuito esistono organizzazioni 'terze' come la NIP che certificano la reale capacità del perito di fare il lavoro per il quale si dichiara esperto.1 punto
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____________________ ______________________Bandiera Usa dell'epoca _______Fine della Guerra messicano-statunitense (1846-48) Il 1848 è uno degli anni più prolifici per quel riguarda questo centesimo type Braided Hair in Italiano: tipo treccine :D Finalmente un vecchio cent. americano non tanto usurato.1 punto
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Ho riflettuto su questa discussione, dopo essere anche intervenuto, ponendomi alcune domande. La principale è questa: ma chi ha accumulato le 500 lire d'argento nella seconda metà degli anni '60 ha fatto bene o male? Ipotizziamo che un genitore abbia raccolto in una scatoletta di latta 100 monete da 500 lire, quelle comuni delle caravelle che circolavano. Oggi il figlio le ha vendute a 5,00 euro l'una. Ha guadagnato o ha perso? Facciamo un calcolo. 100 x 500 lire = 50.000 lire. Vendute oggi: 100 x 5,00 euro = 500,00 euro, cioè circa 970.000 lire. Su un sito di finanza ho trovato un dato sull'inflazione dal 1970 ad oggi: aumento di circa 18 volte. Perciò le 50.000 lire del 1970 dovrebbero corrispondere, se adeguate all'inflazione, a circa 900.000 lire. Perciò il nostro genitore ha fatto bene a conservare le 500 lire. Il guadagno non è stato molto, ma ha conservato perlomeno il suo capitale. Forse il guadagno non c'è neanche stato se si parte non dal 1970, ma da qualche anno precedente, comunque saremmo vicini a questa cifra. Certo ci potevano essere forme più redditizie per le sue 50.000 lire, ma anche più rischiose. Se avesse comprato monete d'oro avrebbe fatto meglio, ma non è detto che avesse rilevanti disponiblità economiche. E poi qual'è quell'oggetto che conservato in casa si rivaluta come l'inflazione? E soprattutto si possa rivendere subito al prezzo giusto? Spero di non avervi annoiato Un saluto a tutti Trinariciuto1 punto
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secondo me la patina del gordiano in questione è artificiale, la patina vera è molto spessa, entra nella moneta , cioè è la moneta stessa, Questi lavoretti si fanno facilmnete con prodotti chimici in vendita anche su e bay e un fornelletto. Io avrei preferito ma di molto la moneta prima della ripatinatura. IMHO1 punto
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Crocifisso da rosario,in bronzo/ottone, del XVII sec.- D / Il Cristo crocifisso con in alto il cartiglio (INRI),in basso il teschio su ossa decussate, alle estemità teste di cherubini alate,con appendici globulari.- R/ La Madonna stante con Gesù Bambino in braccio a sx,su crescente di luna,ai lati due angioletti, scritta: VIR// GO// MAT// R., sotto il teschio su ossa decussate, alle estremità teste di cherubini alate come al D/.i contorni della croce sono perlinati. Crocifisso bello è raro, complimenti Jagd. Ciao Borgho.1 punto
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peccatto non e stata totalmente messa da parte da la fortuna.......gli anni di temporali e incendi l'anno lasciata un viso soltanto di bello... ..mah..????!! sempre piaccevole da osservare.....!!! :D1 punto
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siamo "fortunati" che va di moda il verde/azzurro.... pensate ad un sesterzio colorato viola a puà? :-) skuby1 punto
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Confermo, ricordo bene che la collezione è iniziata quasi per caso grazie ad uno scambio con un altro gettone in zinco... per un verso ti ringrazio, dall'altro ora sono da ricovero con sti benedetti incapsulati ahahah :help:1 punto
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Con un gruppo di amici - Alain, Angelo e Maurizio, tutti foristi del forum - stiamo scrivendo un libro sulla monetazione del V secolo e abbiamo deciso di dedicarlo alla memoria di Sergio, che ci fu sempre di guida e che continuerà ad esserlo. Invito ciascuno che tra voi ha avuto la fortuna e il piacere di averlo conosciuto e di averne ricevuto i suoi consigli, sempre così ricolmi di amicizia, a compiere un gesto nell'ambito della numismatica dedicandolo a Sergio, affinché resti sempre tra di noi. Vorrei aggiungere alcune parole che mi ha scritto un amico, per animarmi di fronte a una mancanza che mi sconvolge: parole che mi sembrano molto belle e vere. "Era conciato male, lui lo sapeva, ma faceva finta di niente, era un duro pazzesco, non temeva la morte, e sapeva che di la avrebbe trovato altri amici ad aspettarlo. Non credeva in Dio, o almeno non lo dava a vedere, ma credeva nell'aldilà e nello spirito dei defunti, era un romano, che altro poteva fare!" Io neppure credo in Dio, ma credo nell'esistenza di uno stato trascendente nel quale l'anima sopravvive sino a quando sopravvive la memoria della persona che fu. Finché vivrò, manterrò viva la memoria dell'amico Sergio. Antvwala1 punto
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Mi piacerebbe vederlo :) Son monete che in buona conservazione non son per nulla comuni....1 punto
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Secondo me state confondendo il grande collezionismo con quello più modesto. Può capitar che siano mondi che si "parlino poco". @@Tia vuole guadagnare qualche spicciolo da una piccola compravendita per comprare in seguito qualche altra monetina. Probabilmente rivendendo questa monetina su ebay guadagnerà 7-8 euro, se va bene. Non diventerà ricco, ma guadagnerà esperienza. Probabilmente un giorno capirà che queste piccole compravendite comportano più tempo e fatica che altro, ma avrà fatto esperienza, che è la cosa più importante. E' chiaro che il canale da seguire è quello della compravendita tra privati, perchè per il commerciante non è una moneta particolarmente interessante per tantissimi motivi (la clientela ha usualmente target più elevati, normalmente è già pieno di queste monetine che si vendono con molta difficoltà se non su ebay).1 punto
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Francesco .... eccola qui. :blum: Medaglia a firma del fiammingo Conrad Heinrich Kuchler. L'arte dei fiamminghi è caratterizzata dalla ricchezza dei dettagli così come avveniva in pittura con i capolavori a olio. Fondi a specchio Diametro mm 48,2 Peso g 64,41 punto
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La polemica l'ha sollevata lui...non io. Se da Montenegro all'ultima asta sborsavo i soldi per i rigati del 20,21,24 e 25 non diventavo automaticamente il piu grande esperto di leoni. E comunque io NON HO MAI MESSO IN DUBBIO LE CAPACITà DI NESSUNO!!! Ho solo espresso un parere sulla vendita di questo 5 cent e ,velatamente,è come se mi avesse detto "taci te che non ne capisci un ca.. e che hai solo delle monete da poco". Hai capito chi è il maleducato in sta discussione o no? o mi stai pigliando per i fondelli? dai su...1 punto
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Sì, l'anno scorso erano 14 € ! Comportamento alquanto scorretto, quello del Vaticano :nea:1 punto
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Hai fatto non bene ma strabene, io sto solo aspettando l'occasione giusta per fare la stessa scelta.... se domattina arriva un commerciante a propormi un paio di ducatoni gonzagheschi di quelli giusti, gli dò in cambio tutto il regno e pure il resto, senza alcun rimpianto....1 punto
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porta una moneta da 5 cent. del 37 in simile conservazione a Massimo, a Rossi, a Grella, a Ranieri a chi vuoi. vuoi scommettere che ti cacciano? :P1 punto
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Non voglio tirarti su con una frase del tipo......quasi tutti prima o poi ci siamo cascati......ma il prezzo di essere un neofita c'è in tutti i campi. Credo che molti di noi, prima o poi, ci siamo cascati. Ti consiglio di non amareggiarti e ti ricordo che gli "affari" non esistono, esiste solo il gusto - o la passione - del collezionismo.1 punto
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Ieri sono stato ad un convegno di numismatica. Erano due settimane che lo attendevo con trepidazione, me lo pregustavo, non vedevo l'ora di lustrarmi gli occhi con monete belle e impossibili. Arriva il grande giorno, mi alzo prima della sveglia, e tutto elettrizzato vado in fiera. Al mio arrivo 35 macchine...penso: "mah, sarà il maltempo, sarà che non è stato molto pubblicizzato...". Posteggio, entro e mi si para innanzi una scena tristissima: 20 banchetti in mezzo al padiglione, di cui solo 6 di monete, gli altri di cartoline e di francobolli. Vabbè dai, dico, pochi ma buoni... Comincio a vagare per le misere corsie in cerca di monete antiche e mi cade l'occhio su un banco con scudi, zecchini e chi più ne ha più ne metta. Chiedo qualche prezzo e quasi mi viene un colpo... o.O Non che non sia abituato alle quotazioni, però erano decisamente POMPATISSIME! Allora vedo se ha qualcosa del regno di Napoli...mi fa vedere...tre monete. Ovviamente anche quelle inaccessibili. Poi mi dice con aria spocchiosa: "Eh, vuoi che ti dica una cosa? Il regno di Napoli o lo collezioni almeno SPL o fai a meno di farlo." Io ci parlo un pò, poi lo ringrazio, me ne vado a mani vuote e con la cosa fra le gambe. Mi dirigo poi come al solito al mercatino di fine mese dove ci sono i soliti 3/4 banchetti che vendono monete. Il commerciante mi tira fuori anche le mutande a momenti, tutto quel poco che aveva (e non certo SPL!) lo cullava con la stessa dolcezza di un papà che tiene in braccio le sue figlie. Ora sì che mi sento a casa. Il sole comincia a risplendere di nuovo. Premetto, io ho 30 anni, ho da diverso tempo la passione per le monete. L'ho sempre alimentata con carezze a base di storia e di stupore per ogni singola moneta che ho collezionato. Quando vedo a un mercatino una moneta bruttina penso: chissà quante mani ti hanno tenuta, a che cosa sei servita a comperare...e anzi!Se è usurata le sono anche più affezionato perchè per quanto mi riguarda è anche lei che ha "fatto" la storia, non certo le monete che non sono mai circolate. Ovviamente è un parere personale e come tale discutibile. Tuttavia sono rimasto schifato da chi come il primo venditore le considera di poco conto solo perchè hanno ammaccature o non sono "di valore". Io capisco che in una collezione tutti aspirano ad avere begli elementi, ma da lì a snobbare quelle brutte ce ne passa. Purtroppo è un malcostume che ho riscontrato in molti collezionisti, fortunatamente non in tutti. A volte è dura avere a che fare con certa gente, ti fa passare tutto l'entusiasmo. Forse perchè oramai loro ne sono privi, forse l'avidità gli ha consumato il luccichio negli occhi...forse dovrebbero ricordare meglio da dove sono partiti, dai sacrifici fatti per prendere le prime monete, e rimettere nel loro lavoro quella stessa passione che da ragazzi mettevano in ciò che facevano. Allora i clienti saranno diversi, magari gli stessi, magari anche qualche persona in più, che quella scintilla ancora ce l'ha e la custodisce ancora più gelosamente dell'oro. ONORE ALLE MONETE BRUTTINE! Scusate lo sfogo, ma mi sembrava giusto.1 punto
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