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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/26/13 in tutte le aree
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Rivendicare " il ruolo civico, sociale, scientifico del collezionismo " non è uno slogan fine a se stesso, è qualcosa di più, è un punto programmatico secondo me, e lo ricordo qui visto che siamo nella discussione " documento programmatico ". Qualcuno dice con questo slogan non migliori la situazione attuale, forse, ma se non viene accettato questo presupposto è difficile che si possa andare oltre. Devo anche dire che non è per nulla uno slogan scontato per tutti, anzi direi che non lo è per nulla, quindi penso che questo sia il punto di partenza di un lungo cammino, difficile, ma se non condividiamo questo, tutto diventa più complicato. Il collezionismo è un valore ? Se si, passiamo oltre, se ni o no, dobbiamo ragionare intorno a questo. Ho sempre insistito da quando sono entrato sul forum su questo punto, sono stato anche criticato in ambiti esterni, ma credo si debba continuare e insistere. Ricordo sempre quello che Arslan ha scritto e dice spesso : " senza la Numismatica il collezionismo non ci sarebbe, ma è anche vero d'altronde, che senza il collezionismo la Numismatica sarebbe altro". E quando parlo di collezionismo parlo dei Grande Collezionismo del passato, ma ovviamente anche del collezionismo di oggi, ecco perchè io credo si debba partire da questo punto, Mario3 punti
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Lancio una provocazione, che ne pensate della tesi proposta da Saccocci in Alcune ipotesi sulla nascita e sul successo dell'Agontano, in L'agontano, una moneta d'argento per l'Italia medievale? Lascio a voi la parola, c'è però da dire che il ritrovamento di mezzi denari anconetani e ravennati in Veneto, in mezzo a denari di piede veneto del proprio stesso peso, va tutto a favore della sua tesi ;) Riccardo3 punti
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credo che il problema sia nella terminologia, non intesa da tutti allo stesso modo: senza limitarci alle emissioni di Vitt. Em. III, ma allargandoci in generale alla sua raccolta, di monete con fondi lucenti (o speculari - non fondo specchio!) ce ne sono a volontà: così a memoria mi tornano in mente le 50 lire di Umberto I, esposte in vetrina, che poco o nulla avevano da invidiare a un FS in euro... In archivio ho solo questo 20 lire di Vitt. Em. II e mi pare avere dei bei fondi lucidi...2 punti
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Ultimi ritrovamenti...finalmente TYE Olanda! Taglio: 2€ TYE Nazione: Slovenia Anno: 2012 Tiratura: 971.000 Condizioni: SPL Città: Conegliano (TV) Taglio: 2€ TYE Nazione: Olanda Anno: 2012 Tiratura: 3.472.500 Condizioni: BB Città: Conegliano (TV) Taglio: 20 cent Nazione: Lussemburgo Anno: 2009 Tiratura: 5.000.000 Condizioni: SPL Città: Conegliano (TV)2 punti
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Cito testualmente dal bel lavoro di @@francesco77 "Per una corretta classificazione delle medaglie napoletane di questo periodo andrebbero considerate a parte quelle “di fantasia” e quelle placchette uniface (immagini 2/9), coniate a Parigi dopo la caduta di Napoleone e fino a i nostri giorni, in un’epoca, quindi, non appartenente ai fatti per le quali dovevano essere coniate. I numerosi dubbi sull’epoca di coniazione di queste ultime sono menzionati già dal Siciliano, il quale afferma che non si ha alcuna notizia sull’incisione ed ubicazione dei conii di queste ultime. Alcune di queste, cito ad esempio quella uniface datata 1809 firmata dall’artista PAROY (immagine 2) (rif. Siciliano n° 27), erano già note nel 1840 in quanto presenti nel catalogo “Catalogue des médailles de l’historie numismatique de Napoleon” e su “Trésor de numismatique - Médailles de l’Empire Francais – Paris – 1840” e sicuramente coniate prima di questa data. Certe, invece, mi riferisco a quelle non presenti in questi due volumi sopra-citati, furono sicuramente ideate e coniate dopo il 1840 e comunque in entrambi i casi, per i sopra-citati motivi e nonostante abbiano un loro valore commerciale, sono state escluse oggettivamente nel 2006 da Salvatore D’Auria nella sua opera “Il Medagliere”. Ho riportato nelle immagini seguenti alcuni esemplari tra i più rappresentativi presenti sul mercato per dare un’idea di queste medaglie (immagini 2/9)." La medaglia in questione ci sta in una collezione. Non è una patacca, è una coniazione postuma (in quanto non contemporanea al periodo murattiano) ma comunque ottocentesca. Esiste anche in argento. Non sono state inserite da Salvatore D'auria in quanto come specifica l'autore stesso in introduzione, non si hanno notizie certe sulla coniazione. Ma non si sminuisce il loro valore e non si dice "patacche" o altro... O si fa ironia fuori luogo. Sono riportate anche dal Siciliano nei Napoleondi. Per tutti questi motivi, ribadisco il fatto che se ottocentesche, queste coniazioni sono degne di nota e a mio parere trovano perfetta collocazione in collezione.2 punti
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Il 24 sono andato a ritirare la mia divisionale + coincard. Guardate un po' chi ho incontrato.....2 punti
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Per chi non la conoscesse, la tesi di Saccocci citata da @@coins è che i pochi mezzi denari agontani/ravennati conosciuti siano in realtà denari battuti sul piede del denaro piccolo veronese/veneziano; in sostanza cioé, che Ancona e Ravenna tentassero di inserirsi con una loro moneta nell'area di circolazione monetaria veneta (m'hai detto una breccola...). Tesi intrigante ma di difficile verifica, tanto che non mi sembra sia stata poi riproposta in tempi più recenti. L'identità metrologica, che rendeva il presunto mezzo denaro agontano accettabile alla pari del denaro piccolo di piede veneto, potrebbe essere incidentale, e la sopravvivenza degli esemplari proprio in quel contesto potrebbe essere dovuta alla contiguità geografica e alle particolari condizioni del mercato monetario in quel periodo (1), mentre in patria il mezzo denaro veniva reso rapidamente obsoleto dalla svalutazione, che ne causava l'immediata sparizione (concordo con @@adolfos). (1) Se non ricordo male, secondo Stahl con l'emissione del grosso matapan il denaro di piede veneto veniva a trovarsi nella condizione di buona moneta rispetto alla legge di Gresham (in quanto il valore in piccoli del matapan era sopravvalutato rispetto al rapporto effettivo dei contenuti di fino) e questo paradossalmente rendeva il denaro piccolo un nominale appropriato per la tesuarizzazione. Non a caso nei primi anni di emissione del matapan la zecca di Venezia quasi non emette piccoli: era più conveniente coniare grossi, non solo per i minori costi di produzione.2 punti
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Io sono uno di quelli a cui Francesco ha mostrato la moneta a Roma. Bisogna ammettere che è una bella curiosità in quanto chiaramente le lettere presenti nella legenda TVE al D/ e HIE al R/ sono invertite rispetto all'iconografia del campo. MI spiego meglio, il TVE del D/ fa parte del IVSTA TVENDA, legenda che si trova al R/ del coronato, mentre la parte HIE è il titolo di re di Gerusalemme che di solito si trova a fine legenda del D/. Da questa inversione di legenda nasce la particolarità di questa moneta. Quella che invece sembra una P credo sia la H iniziale di HIE che è stata "chiusa" per effetto della ribattitura. Ora come è nata questa particolarità? La soluzione più semplice credo che si trovi supponendo, come già indicato da vox79, che il coronato sia stato ribattuto su se stesso, invertendo i lati e che in questa ribattitura, in quella zona dove troviamo la legenda invertita (l'area dove troviamo la TVE corrisponde al lato opposto all'area dove si trova la HIE) il conio non sia riuscito a battere il tondello lasciando così visibile parte della vecchia legenda. Possibile come soluzione? In linea teorica sì... ma in pratica possibile non ci sia altra traccia del vecchio conio? Forse con la moneta in mano si riesce a vedere qualcosa in più (controllerei l'area tra le ali dell'arcangelo), ma non ne sono sicuro sinceramente. Lascio ad altri altre possibili ipotesi. Insomma una bella e curiosa chicca di questa splendida monetazione.2 punti
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Procediamo con questo bel modulo papale/borbonico del 1850 per il ritorno del Papa Pio IX a Roma del Girometti Che ne dite? :)2 punti
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Vi allego un link ad un pdf contenente un articolo scritto da me riguardante una moneta "particolare" come l'articolo che vi propongo. Attendo i vostri commenti, sperando di interessarvi e di divertirvi! http://sri.lamoneta.it/repository/articolo.pdf1 punto
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Il mezzo denaro arcivescovile di Ravenna è una tipologia di estrema rarità. Al momento infatti ero solo riuscito a vedere quello pubblicato da Emanuela Cocchi Ercolani nello studio del gruzzolo di via Luca Longhi. La rarità del mezzo denaro è presto spiegata a rigor di logica. La moneta ravennate medievale più diffusa fu per lungo tempo il denaro, di cui si hanno notizie per la prima volta alla fine del XII secolo. I bisogni di circolante più pratico col tempo fecero affiancare il grosso al denaro e, presumibilmente poco più tardi, venne emesso anche il mezzo denaro. A giocare a sfavore del successo di questa monetina fu senz’altro il suo aspetto, troppo simile a quello del denaro e la sua piccolezza. Se ve ne sono così pochi rimasti in giro, tra collezioni pubbliche e private, con ogni probabilità lo si deve al fatto che monete così piccole non solo non venivano tesaurizzate, ma andavano addirittura perdute. L’esemplare proposto dalla Numismatica Picena nel suo listino al lotto n. 534 è di tipo diverso dal n. 6 da me pubblicato e segue comunque l’impostazione del denaro, le cui emissioni erano distinte con l’alternarsi di simboli abbastanza simili tra loro. In questo esemplare, a differenza di quello pubblicato in precedenza, non appaiono i globetti nel 1° e 4° quarto e, all’inizio delle legende di dritto e rovescio, appaiono simboletti diversi anche se, purtroppo, poco leggibili. Mezzo denaro Fig.1 D: (globetto?) ARCIEPISCO (globetto?) Nel campo le lettere PVS a croce R: (cerchietto) DERAVENA Croce patente accantonata da trifoglio nel 2° e 3° quarto Mistura, peso g 0,46 Numismatica Picena s.r.l., listino n. 1, lotto 534 (fig. 1). Al centro del dritto non si intravedono simboli, tipo la punta di freccia dell’altro mezzo denaro e nemmeno il globetto che forse non si vede per un difetto di coniazione o usura. Le altre quattro monete appartengono tutte al pontificato di Benedetto XIV. Durante questo periodo nella zecca della città romagnola venne battuta una quantità di monete di rame sempre crescente e, di pari passo, sempre più scadente. Dopo un lungo periodo di inattività della zecca, le emissioni papali a Ravenna ripresero nel 1737, sotto il pontificato di Clemente XII, per interessamento personale dell’energico cardinale legato Giulio Alberoni. La riapertura della zecca si fece necessaria per un reale bisogno di circolante spicciolo e, non ultimo, per ragioni di prestigio. Se gli intenti iniziali erano buoni, pare evidente che in seguito, il battere monete di puro rame in enormi quantità, divenne un fatto puramente speculativo, tanto che i legati che si succedettero al governo della città furono costretti a chiudere nuovamente la zecca. Segue: articolo completo in formato pdf da Panorama Numismatico nr. 238/marzo 20091 punto
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Buonasera a tutti, apro questa discussione per segnalare ed invitarvi tutti all'evento culturale organizzato dal Circolo Numismatico Romano-Laziale a Nepi, in provincia di Viterbo, per l'8 Giugno 2013. L'evento, come già annunciato sarà dedicato alla Memoria del nostro caro Amico Sergio Ruggeri, "Agrippa". L'evento si avvale della collaborazione e sovvenzione del Comune, dell'Assessorato alla Cultura e Turismo, del Museo Civico, dell'Ente Palio di Nepi e dell'Associazione Culturale Antiguaviva. Si svolgerà all'interno dell'organizzazione del Palio del Saracino, festa rinascimentale organizzata dall'Ente Palio annualmente a Giugno, quest'anno inizierà il 1 Giugno, si estenderà per 15 giorni, e noi apriremo le "danze" :) col nostro Programma che conterrà momenti di studio, conviviali, storici e visite guidate Sabato 8 Giugno 2013. Posto subito il Programma e l'invito e poi vi darò altre notizie...se qualcuno lo vuole in alta definizione mi invii la sua mail all'indirizzo che potete vedere sull'invito, ve lo spedirò non appena potrò. Grazie, Giò1 punto
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Bona sera...a tutti 16mm per 0.9g me sembre papale ..! :pardon: .. rigrazzi in anticipo1 punto
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Ciao Giovanna, cercherò di partecipare come membro del circolo numismatico laziale, come utente di La moneta, come inviato del Blog Collezionieuro, ma soprattutto come Nepesino DOC. ;)1 punto
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Si tratta di un antoniniano di Aureliano, come già detto da Karnescim. RIC Va 295, zecca di Serdica seconda officina, antoniniano post-riforma (III periodo), 274-275 d.C. D: IMP C AVRELIANVS PF AVG, busto radiato e corazzato a dx V: RESTITVT OR - BIS, figura femminile porge una ghirlanda ad Aureliano. Esergo: KAB, stella tra le due figure. Questo è un esempio dell'officina gamma (terza)1 punto
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Be il nome l'avrei fatto ed anche a grande voce........vado da un negoziante o chi che sia e mi vende un falso per buono?!?! Ma stiamo scherzando e se non lo portavi in perizia? Ti tenevi un falso in collezione per anni. No non ci sto oltre le scuse io richiederei anche i danni morali tramite giudice di pace. Ma davvero davvero è diventato il paese dei pulcinella! :confused: :nono: :moon:1 punto
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Non credo che VE III abbia avuto nella propria collezione tutte le "prove" che sono state coniate (a prescindere dalle considerazioni che possono essere tratte al riguardo) né che le monete attualmente in CR siano tutte quelle originarie. Così chi può dire se un certo quantitativo delle 5 lire 1901 originali sia stato coniato in FS o in fondo lucido? Inoltre molte monete e prove in circolazione sono state lavate (svelando fondi lucidi/specchio) mentre quelle autentiche della CR mantengono una patina che li potrebbe nascondere. Per quanto riguarda le 100 lire Vetta d'Italia si dice che alcuni esemplari presentino dei fondi specchiati (o lucidi) e Bazzoni sosteneva, e Montenegro sostiene, di averli ben esaminati. Tutto questo per dire che anni, guerre, spostamenti, maldestre pulizie e abili sostituzioni e furti (e la legale disponibilità di quota-parte della CR da parte degli eredi Savoia fino alla "restituzione" al popolo Italiano) potrebbero aver falsato quanto oggi possiamo osservare nella CR (possiamo ... si fa per dire :rolleyes:) e ciò unitamente al fatto che di notizie negli archivi se ne trovano pochine ... (e ce lo dice ripetutamente Domenico nel suo bellissimo primo volume). So bene che il vero FS (o proof) è un procedimento che parte dalla lucidatura dei tondelli prima della loro coniazione, mentre i fondi lucidi sono il risultato di un conio ancora immacolato sui primi tondelli coniati, ma ai nostri fini questi aspetti sono poco rilevanti perché l'effetto finale è in buona parte simile. Di sotto propongo un esemplare di 100 Lire 1903 con fondi particolari che, dato il contrasto con le rappresentazioni al D e R sembrano quasi specchio: è l'esemplare del Museo della Zecca e mi chiedo se non sia superiore come conservazione a quello presente nella stessa CR. (P.S. mi accorgo dopo aver postato il messaggio, di essere in perfetta sintonia con BiondoFlavio82)1 punto
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Gracias! :good: Per quanto riguarda le belghe, ho votato la quinta. Molto carina.1 punto
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non pensare di fregarmi, lo voglio io quel pezzo unico, costi quel che costi... :rofl:1 punto
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Dovrebbe essere un denaro per Avignone di Urbano VI. http://www.mcsearch.info/record.html?id=3900141 punto
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chi ha intenzione di venire al pranzo lamonetiano sarebbe meglio che incominci a prenotare e dare il Nik1 punto
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queste sono i 5 disegni finalisti per la commemorativa belga 2013 100 anni Istituto Reale Metereologico del Belgio. Quale preferite?1 punto
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Ma solo io nelle ciotole trovo esclusivamente fetecchie immonde? :( Solo all'estero ho fatto delle pesche memorabili. Di questa nazione ho il 20 Para del principato. Re Nicola era famoso nelle corti europee per essere riuscito ad accasare le sue 5 figlie in alcune tra le corti più prestigiose d'Europa, considerando che i suo sudditi erano pastori e cacciatori e la capitale Cettigne altro non era che un paesino di montagna come risultato non è affatto male. :D Dimenticavo, la Sala del Trono era la piazza del paese. :D1 punto
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Matteo, questi simboli vanno sempre contestualizzati e valutati in senso cronologico. La tua VLPP (di cui ho anche io un esemplare) è stata coniata nel biennio 318-319, un po' presto anche credendo al "cristianesimo costantiniano". Nella fattispecie, la croce greca può essere trovata su monete della serie SOLI INVICTO COMITI e MARTI CONSERVATORI coniate a Ticinum nel 316 (ancora prima, quindi, delle VLPP....). Ciò mi fa intuire che fosse un simbolo comunemente utilizzato da questa zecca, mentre l'arco temporale e le differenze stilistiche mi lasciano pensare che non sia da attribuire ad uno specifico incisore.1 punto
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Buona sera a tutti ;) Apro questa discussione per mostrarvi il mio ultimo acquisto, fermato poche ore fa e che andrò a ritirare dopodomani. Si tratta di un bolognino coniato a Fermo tra il 1425 e il 1428 per nome di Lodovico Migliorati, nipote di Papa Innocenzo VII (dal quale ricevette l'investitura della Signoria di Fermo). L'esemplare in mio possesso proviene dagli invenduti dell'ultima asta dei Ranieri di Bologna. Non ho potuto partecipare domenica per motivi diciamo "tecnici", ma ho avuto la fortuna di trovare questo lotto, uno dei due che avevo addocchiato, tra i non venduti. La conservazione si può riassumere secondo me in uno Splendido, abbondante. La patina è gradevolissima. La rarità, leggermente sovrastimata dalle case d'asta, è comunque a cavallo tra il 'Non Comune' e il 'Raro'. Il prezzo onestissimo, non c'è che dire. Insomma, mi posso sicuramente dire più che soddisfatto ! Specie per avere rivisto Marco ed Egidio dopo tanta (ed un po' sofferta, confesso) assenza... Bolognino Lodovico Migliorati (1425-1428) D/: *D'•L•DE MERIOR in legenda - Nel campo A T I S a croce intorno a globetto. R/: *VB•FIRMAN - Nel campo A accostata da quattro stelline. Argento - 1,05g CNI 4 Biaggi 727 Asta Ranieri n. 5 (21 aprile 2013) lotto n. 80 Ringrazio anticipatamente tutti coloro che vorranno contribuire alla discussione con immagini di esemplari in loro possesso, note storiche o tecniche e quant'altro. Buona serata, L. - Le foto le ho "rubate" all'astatore, non sono mie, purtroppo...1 punto
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la qualità della foto è molto importante. come è importante il giudizio di chi la da. Ho sentito a volte giudizi di molto inferiori da parte di molti utenti su foto non proprio impeccabili (ma leggibili) mentre quelli bravi hanno centrato la conservazione. Molto dipende pure dal Perito, che esperienza ha. Per esempio Mazzarino è in gamba Comunque quando vedi un prezzo troppo allettante su una moneta (anche periziata) chiediti il perchè ... nessuno regala le monete. Comprati un Gigante, e considera che la conservazione reale ha quel prezzo per le alte conservazioni, o non meno del 70/80%. E' un pò come la mozzarella di bufala campana: se costa meno di 9 euro al chilo (prezzo per la campania), non è di bufala! A volte qualcosina si risparmia alle Aste battute.. vedo che sei della Sicilia... purtroppo al sud non c'è la cultura della numismatica, i negozi sono abbastanza abbozzati. Difficile comprare Vittorio Emanuele III nella conservazione reale (o se la conservazione lo è, senza strapagarla). Ti consiglio la via delle aste. Puoi anche girare sul web e chiedere listini per corrispondenza dalle varie ditte (tipo Eugubium o Alex Numismatica) oppure sui siti dedicati online (tipo Numismatica Lago Maggiore). Poi in caso di dubbio o volendo una conferma prima di comprare puoi sempre postare la foto... ;) ;)1 punto
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Questa patina si ottiene con un uovo sodo. Appena fatto, sbucciarlo, tagliarlo in due e metterlo in un contenitore chiuso assieme alla moneta. Ogni 10/15 minuti girare la moneta. In meno di 1 ora é fatta, tale e quale. Per evitare quelle zone bianche che si vedono sulla superficie, mettere sotto uno scottex che assorbe il vapore che, altrimeti, si condensa sulla moneta, creando zone (goccioline) dove i vapori dell'uovo sodo non agiscono più. Per evitare poi che lo strato di blu sia solo da una parte, ogni tanto ruotare la moneta in modo che non dia sempre dallo stesso lato dell'uovo. Ciao. Vo a Bressia. :)1 punto
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Ciao Ti ho inviato un mp con una bella idea :) auguri per il tuo progetto :) enrico1 punto
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Netti sono 2.700.000 dollari, "solo" 500.000 in più dei 2.200.000 già raggiunti dall'asta in internet. Ma, soprattutto, quasi 600.000 in meno dei 3.735.000 realizzati nel 2010 dall'Olsen specimen (vedi post #14 a pag.1 della discussione), record ufficiale per questa monetina. Che poi, il record vero sarebbero i 5.000.000 netti realizzati dall'Eliasberg specimen in trattativa privata nel 2007 (vedi post #16) ma, trattandosi appunto di trattativa privata, nella quale, oltretutto, le controparti sono sconosciute, il record non è, per così dire, "omologato" :huh: e in molti testi si considera l'Olsen specimen come il più caro del mazzo. Detto questo, anch'io francamente pensavo a un realizzo più alto, magari non il record di 10 milioni di cui forse si è parlato troppo frettolosamente, ma su 5 milioni sarei stato pronto a scommetterci :lol: petronius oo)1 punto
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caro amico, per l'espositore escluderi il classico chiodino di ferro perchè potrebbe intaccare/macchiare la moneta. è pur vero che esistono anche i chiodini in ottone. esistono, però, dei chiodini con rivestimento abbondante in plastica e bordo di copertura ed appoggio a parete con uncino di sostegno di varie misure e dimensioni. Vi sono anche in ottone con rivestimento sono ideali ad appendere/appoggiare picoli quadretti. (l'uncino serve per sostenere ciò che ci viene appoggiato) sono usati anche per appedere i "piatti da parete". li trovi nei Market fai da te o Market del bricolage, sono venduti in scatolette di plastica e costano pochi €. altro sistema è comperare sempre in questi Market dei listellini quadrati, o rettangolari o ad "L" o a quarto di luna in legno atti a sostenere la moneta, i listelli li puoi tagliarli a misura della moneta, anche questi costano pochi € ; sono disponibili anche in legno colorato/pregiato lunghi un metro, oppure puoi comperare i profilini in legno per tappezzeria anche questi sagomati e atti allo scopo. i listelli li puoi fissare con chiodinoi od incollare sull'epositore. ciao Pietro1 punto
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è sicuramente un antoniniano di Salonina ed è una Venus Genetrix, purtroppo ho trovato solo 2 esempi tipo la tua ma con il VI nel campo a destra che la tua non sembra avere e che dovrebbe indicare l'officina, eccoli: Fonte Acsearch Description RÖMISCHE KAISERZEIT Salonina 254-268 Billon-Antoninian (3,66g), Roma, 6. Offizin 257 n.Chr. Av.: SALONIN-A AVG, Büste mit Diadem und Drapierung auf Mondsichel n.r. Rv.: VE-NVS GENETRIX / VI (im r. Feld), Venus mit Apfel und Szepter n.l., davor Cupido (?) n.r. -- Oberflächen stellenweise etwas rauh, kleiner Schrötlingsfehler im Av., unbedeutende winzige leichte Kratzer, winzige Macken im Av., dunkle Tönung. RIC 30, C 121, MIR 245b. s.sch.-vzgl./f.vzgl. e questo: RIC 30 Sear'88 #3046Salonina AE Antoninianus. SALONINA AVG, diademed draped bust right on crescent / VENVS GENETRIX, Venus standing left, holding apple and sceptre, Cupid at her feet, VI in field. RIC 30, RSC 121a; Sear5 10657. Purtroppo non posso essere più preciso1 punto
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L'oro oggi ha registrato il piu' forte incremento giornaliero da giugno 2012 e sta tornando a 1.500 $ l'oncia.Presto supererà' nuovamente i 1.600 recuperando totalmente le perdite. Ma veramente c'e' ancora qualcuno che crede che nel medio termine il trend sia ribassista? Ma per favore...1 punto
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....tu meglio di me, avrai notato che alcuni professionisti, stanno diventando molto buoni, nelle loro valutazioni...sarà un segno dei tempi....che mutano!!!1 punto
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Confermo che Castro compare in qualche moneta cubana commemorativa, ma non si tratta di monete per la circolazione. Anche Saddam Hussein compare in una moneta irakena degli anni 80, dovrebbe essere una commemorativa anche quella, ma forse ha circolato per davvero.1 punto
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Complimenti come al solito a Lepro :good: :good: :good: ma anche te Pino non scherzi mica :good: :good: :good: Bravissimi!!!!!1 punto
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BB/SPL con difetto = costo di un BB senza difetto. Non vale solo per il cappellone ma in genere per qualsiasi moneta. Io 200 euro non li avrei spesi per quel pezzo li, ma avrei aggiunto qualcosina in più per prenderla senza difetto (e sono in tanti a pensarla come me...) a 250/280 ci compri un BB/SPL senza difetto, per uno SPL vero parliamo di 350/400, uno SPL/FDC anche 700/800 euro lo porti a casa, un q.FDC non meno di 1.000/1.100€, se q.FDC/FDC un centinaio di euro in più (1200€), FDC pieno (vero!! quello che dicono "eccezionale") è un P.A.R. ...non dimentichiamoci che questa è una moneta in argentone1 punto
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Moneta di eccellente qualità. Complimenti per la particolare legenda.... Frutto del caso? ribattuta su se stessa invertendo dritto e rovescio? Oppure ottenuta volutamente?1 punto
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Impossibile siano stati tutti estratti dai blister! ..se però fosse vero spiegherebbe il preoccupante aumento dei divorzi :blum: :rofl:1 punto
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Si! Dal CoinWorld Almanac Millennium Edition: "Udienze speciali del Congresso relativi alla carenza di moneta a livello nazionale sono stati tenuti nel 1964. Carenza di monete erano continuamente peggiorata nel decennio precedente al 1965 a seguito della crescita della popolazione, l'espansione delle imprese distributrici di macchine, la popolarità di Kennedy mezzo dollari e la carenza d'argento in tutto il mondo ...." "...Come risultato di studi condotti sia dalla Tesoro e il Battelle Memorial Institute, un metallo rivestito composto da tre strati incollati di metallo è stato scelto per la nuova composizione. Battelle testato varie leghe per determinare la loro idoneità per il conio...La combinazione di rame-nichel e rame ha dato le nuove monete la conducibilità elettrica necessaria, una proprietà necessaria per distributori automatici. Le superfici di rame-nichel inoltre proseguito il tradizionale colore argenteo delle monete e sarebbe molto più difficile da contraffare ". :) v. ---------------------------------------------------------- Yes! From the CoinWorld Almanac Millennium Edition: “Special congressional hearings relative to the nationwide coin shortage were first held in 1964. Coin shortages had continually worsened in the decade prior to 1965 as a result of the population growth, expanding vending machine businesses, popularity of Kennedy half dollars and the worldwide silver shortage….” “…As a result of studies conducted by both the Treasury and the Battelle Memorial Institute, a clad metal composed of three bonded layers of metal was selected for the new composition. Battelle tested various alloys to determine their suitability for coinage…The combination of copper-nickel and copper gave the new coins the required electrical conductivity, a necessary property for vending machines. The copper-nickel surfaces also continued the traditional silvery color of the coins and would be much harder to counterfeit.” :) v.1 punto
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MONETA NR. 1 - Buona sera, negli anni scorsi ho rinvenuto nella zona archeologica del mio paese due monete consegnate alla Soprintendenza di Salerno, la quale non mi ha fatto mai sapere l'indendificazione delle stesse. Su un lato c'e' la scritta YNOY. Da alcune notizie si e' rilevato che fossero Osco- sannite , ma non c'e' una dettagliata nota.Vorrei chiedere aiuto per l'dentificazione precisa. Le monete sono state trovate a Campomanfoli di Caste San Giorgio (SA).Le monete sono di piccole dimensioni e non so ne il peso ne' il diametro,mentre un'altra rinvenuta alcuni giorni or sono e che pubblichero' successivamente e' completa dei dati. Le risposte mi servono sopratutto per la storia locale. Grazie1 punto
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Ciao Pupillo, la tua moneta appartiene alla zecca campana di "Irnum". Ti consiglio di leggere il link di seguito. http://www.lamoneta.it/topic/93380-due-zecche-misteriose/1 punto
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Il fatto che la storia etrusca ti abbia sempre appassionato, e che questo, mi sembra di capire, é il sostrato su cui si ancora la tua "voglia di collezionare" mi sembra un'ottima cosa. Sono conscio che la visione sia molto personale, ma ritengo che il collezionismo in ambiti quale quello di cui stiamo parlando (ma per la monetazione classica in generale) o é in qualche modo strumentale e direi "accessorio" ad un'attività di studio, o si configura come come un'attività finalizzata ad allineare in bell'ordine costose figurine Panini, in un album che non si completerà mai. Nel primo caso l'appagamento deriva dai risultati dello studio, nel secondo.. non ne ho idea. Non credo francamente che il passaggio attraverso il collezionismo di monete moderne o contemporanee sia obbligato, tutt'altro. Cio' che credo sia fondamentale é un approccio volto alla "ricerca", unita alla consapevolezza che non esistono album standardizzati su cui allineare le figurine, che il materiale é scarso, caro (ed ogni tentazione di cercare "scorciatoie" é da scacciare come il demonio), ed il più delle volte mal conservato. E che si spenderà molto più in libri che in monete, salvo un giorno abbandonare le monete, intendo quelle "possedute", per dedicarsi solo alla ricerca. Per rispondere alle tue domande: monete etrusche ne trovi abbastanza comunemente nelle aste, in Italia ed all'estero, ai prezzi e nelle condizioni che potrai vedere tu stessa consultando i vari cataloghi on line, o i siti che in qualche modo ne rappresentano gli archivi. Dopodiché, sulla base di una serie di fattori, puoi decidere di acquistare una moneta, e cominciare a studiarla, allargando progressivamante il perimetro dello studio, o di cercare di avere quanto meno un quadro generale della monetazione e fare quindi scelte più mirate onde avere stimoli per approfondire aspetti particolari. Non esiste una "ricetta" che abbia un valore universale. E' una questione molto personale.1 punto
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