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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/21/13 in tutte le aree
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Taglio: 10 centesimi Nazione: Repubblica San Marino Anno: 2007 Tiratura: 220.000 Condizioni: SPL Città: Nocera Inferiore (SA) Note: Moneta classificata NC e non destinata alla circolazione. Moneta presente solo nelle serie divisionali e mini set turistici. E' la seconda moneta che trovo in circolazione, proveniente da serie divisionali3 punti
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Guardando le monete di Carlo V di Milano, la prima osservazioni che mi viene in mente è il ritorno alle simbologie e leggende che richiamano l'età classica. Carlo V indubbiamente si discosta dalla monetazione dei suoi successori, pone una linea precisa e con un indirizzo chiaro. Abbondanza di monete di grosso modulo, per grosse transazioni, minore varietà per quelle per le spese quotidiane. Probabilmente fu una scelta economica, direi anche politica che entra nei rapporti tra il Ducato di Milano e la Spagna ; sicuramente anche esaltazione da parte degli spagnoli per la monetazione ricca e per la floridezza economica, direi comunque una decisione strategica e voluta. Monetazione quella di Carlo V, spettacolare per forme e simbologie, ma i connotati classici sono quelli che risultano subito evidenti. Carlo V è rappresentato fiero e austero, col busto laureato e corazzato, in leggenda vuole quel IMP CAES CAROLVS V AUG che la dice lunga ; il richiamo agli imperatori romani, alla sua autorità e' chiara sia nell'impostazione che nelle leggende delle monete. Ma in tutte le monete la simbologia ha chiari e espliciti riferimenti, partendo dall'aquila imperiale coronata sopra il globo che stringe negli artigli un fulmine e un ramo d'olivo, per arrivare alle colonne d'Ercole sormantate sempre dalla corona imperiale con la fascia col motto PLVS VLTRA. Certamente la monetazione di Carlo V pone una discontinuità con chiari e definiti tratti, ma ci sono altri riferimenti di ritorno al classico in altre monetazioni o in altri periodi sia per simbologie che per leggende ? da mcsearch. info un chiaro esempio di quanto detto sopra con un mezzo scudo d'argento di Carlo V, Milano ( 1535 - 1556 ), Crippa 6/B,2 punti
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Oggi ho acquistato una rara raccolta di decreti che va dal 1 gennaio al 12 aprile del 1801. Tra le leggi spiccano quelle relative al primo marengo e allo scudo della Subalpina , documenti difficili e costosi da reperire sul mercato numismatico-bibliofilo2 punti
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Auguri alla nostra bella città (di noi italiani e di noi romani) che compie oggi 21 di Aprile ben 2766 anni! Ricordiamo un attimo la leggenda della sua fondazione e dell'origine del suo nome così come riportata dallo storico Tito Livio. « Siccome erano gemelli e il rispetto per la primogenitura non poteva funzionare come criterio elettivo, toccava agli dei che proteggevano quei luoghi indicare, attraverso gli aruspici, chi avessero scelto per dare il nome alla nuova città e chi vi dovesse regnare dopo la fondazione. Così, per interpretare i segni augurali, Romolo scelse il Palatino e Remo l'Aventino. Il primo presagio, sei avvoltoi, si dice toccò a Remo. Dal momento che a Romolo ne erano apparsi il doppio quando ormai il presagio era stato annunciato, i rispettivi gruppi avevano proclamato re l'uno e l'altro contemporaneamente. Gli uni sostenevano di aver diritto al potere in base alla priorità nel tempo, gli altri in base al numero degli uccelli visti. Ne nacque una discussione e dal rabbioso scontro a parole si passò al sangue: Remo, colpito nella mischia, cadde a terra. È più nota la versione secondo la quale Remo, per prendere in giro il fratello, avrebbe scavalcato le mura appena erette [più probabilmente il pomerium, il solco sacro] e quindi Romolo, al colmo dell'ira, l'avrebbe ammazzato aggiungendo queste parole di sfida: «Così, d'ora in poi, possa morire chiunque osi scavalcare le mie mura». In questo modo Romolo s'impossessò da solo del potere e la città appena fondata prese il nome del suo fondatore. Ricordo inoltre dai tempi delle elementari il mio maestro che ci raccontò come ogni uccello avvistato in volo da Romolo e Remo rappresentasse in realtà la durata in secoli della futura città. E quindi 12 secoli a 6 per Romolo contro Remo. La città cadde in effetti nel 476 che + 753 fa circa 1200 anni... Buona giornata a tutti :)2 punti
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Per concludere la carrellata delle coniazioni "speciali" di Augusto, mi piaceva introdurre questo argomento, che seppur trattato in ambito di pubblicazioni, non lo è mai stato sul Forum, o almeno, non approfonditamente. Inizio con il postarvi un link molto utile ad avere un'idea più chiara di ciò di cui stiamo trattando, un articolo di Ermanno Arslan nel quale potrete trovare tutte le informazioni di contesto su queste "sfortunate" emissioni (scoprirete poi perché): Monetazione di lusso durante l'Impero. Mi limiterò a elencare, solamente, gli esemplari dell'Alto impero, quelli del Basso, ammesso che esistano, siete invitati a postarli di seguito a me :P. Partiamo con il dire che attualmente sono conosciuti solamente sei esemplari e ognuno di essi è, ovviamente, un unicum. Tre esemplari appartengono ad Augusto, uno a Domiziano e due a Commodo (in realtà, ai fatti, questi sono multipli da tre aurei). Per una visione nel Catalogo LaMoneta degli esemplari di Augusto -> http://numismatica-classica.lamoneta.it/cat/R-AUG4AU Ma partiamo con la carrellata. 1) Il primo di Augusto è l'unico del quale non vi sia dubbio della sua autenticità, è stato trovato a Pompei nel 1759 insieme ad un tesoretto di Aurei ed è attualmente conservato al Museo Nazionale di Napoli. Nel 1977 fu rubato insieme ad altri numerosi oggetti, poi, fortunatamente, recuperati. Al D/ CAESAR - AVGVSTVS - DIVI F PATER PATRIAE, Testa di Augusto, laureata, rivolta verso sinistra. Al R/ IMP - XV; SICIL (esergo), Diana, drappeggiata e con copricapo a polos, che avanza verso destra, intenta a prendere una freccia con la mano destra; nella sinistra, tiene l'arco. 7-6 a.C., Lione. RIC 204, CLM 668 30,88 g x 33 mm La tipologia fa sicuramente parte della serie di Denari e Aurei provenienti sempre da Lione. Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online 2) Questo esemplare, secondo la storia, comparve al Museo d'Este, dove è attualmente conservato. Considerato inizialmente dubbio, oggi, la comunità scientifica tende a considerarlo genuino. Al D/ CAESAR AVGVSTVS - DIVI F PATER PATRIAE, Testa di Augusto, laureata, rivolta verso destra. Al R/ AVGVSTI F COS DESIG PRINC IVVENT; C L CAESARES (esergo), Caio Cesare e Lucio Cesare, in piedi e togati, tengono ognuno una mano su di uno scudo davanti a loro; dietro ogni scudo c'è una lancia; sopra di loro, a sinistra, un simpulum rivolto verso destra e a destra un lituus rivolto verso sinistra. 7-6 a.C., Lione. RIC 205, CLM 669 31,3 g Anche di questo la tipologia è estremamente conosciuta, la serie di Denari di Augusto più famosa. Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online Gli esemplari di Lione sono considerati tali sia perché in quel periodo era la zecca di coniazione delle monete in metallo pregiato, sia perché il ritratto tipico di quest'ultima non da adito a dubbi in tal senso. 3) Questo esemplare, come quello sopra, comparve nel Museo di Madrid, dove è attualmente conservato. E' l'esemplare che ha dato più problemi di tutti e oggi, ancora, si tende a considerarlo falso, nonostante vi siano buoni motivi storici e tipologici per ritenerlo buono. Al tempo non erano conosciute molte delle monete delle zecche "estere" di Augusto, dove si pensa sia stato coniato e quindi non era possibile confrontare quel ritratto con altre monete attualmente conosciute. A mio modesto parere, per suddetti motivi, è da considerarsi autentico. Al D/ IMP CAESAR DIVI F - AVGVST COS VII, Testa di Augusto rivolta verso destra. Sotto il collo, un capricorno rivolto anch'esso verso destra. Al R/ AEGYPTO / CAPTA, Un ippopotamo rivolto verso destra. 27 a.C., Zecca incerta. RIC 546, CLM 670 31,97 g Se fosse autentico sarebbe una bellissima moneta della serie della conquista d'Egitto, meglio conosciuta con il coccodrillo. Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online Dei prossimi tre esemplari, purtroppo, non vi sarà nessuna immagine. Come ho già detto sono stati sfortunati. Ben prima della rapina a Napoli, nel 1831, al Cabinet de Medailles de Paris, ve ne fu un'altra che costò la "vita" a numerosi reperti, molti dei quali, infatti, furono fusi; tra questi i nostri prossimi Aurei :(. Ne rimangono solo disegni e un calco (del Domiziano) al British Museum. Purtroppo non sono riuscito a reperirli. La comunità scientifica del tempo li considerò tutti genuini. 4) Partiamo con il Domiziano. Conosciuto grazie al calco e al censimento da parte del Cohen. Al D/ IMP CAES DOMIT AVG GERMAN P M TR P VII, Busto laureato e con egida rivolto a destra. Al R/ IMP XIIII COS XIIII CENS P P P. Minerva su due prue con lancia e scudo. Ai piedi un gufo. 88 d.C., Roma. Cohen 237. La tipologia è quella conosciuta nei numerosissimi Denari con Minerva. 5) Il prossimi di Commodo, probabilmente, furono coniati per commemorare il decennale dell'Impero. Al D/ M COMMODVS ANT P FELIX AVG BRIT Al R/ FORT FELI P M TR P IIII IMP VIII COS V P P, Fortuna Felix, con piede su prua, con caduceo e doppia cornucopia. 188-189, Roma La tipologia doveva essere questa: 6) Ed ecco l'ultima, idem come sopra. Al D/ M COMMODVS ANT P FELIX AVG BRIT Al R/ PACI AETER P M TR P XIIII IMP VIII COS V P P. Pax, seduta verso sinistra, con ramoscello e scettro. 188-189, Roma. Ed anche di questa abbiamo la tipologia, più o meno. Piaciuti? :D Bene, adesso aspetto vostri contributi per scovare gli altri "quaternioni" e magari, dato che ci siamo, possiamo anche inserire tutti i multipli di Aureo conosciuti. Mi sa che gli altri, però, sono tutti del Basso Impero ;). Vi lascio con l'Historia Augusta... :( Cattivo Alessandro Severo! Chissà quanti ne ha fusi...poi li immagino quelli del pazzoide Elagabalo...chissà quant'erano belli... :D Mirko1 punto
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Cosa ne pensate di questo scudo di Carlo V, c'è qualcosa che vedete,e che magari io non noto?1 punto
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La seconda del tuo elenco, è sicuramente una patacca, vedi discussione: http://www.lamoneta.it/topic/105712-pio-ix-del-1870-vera-o-falsa/#entry1193137 le altre considerando i pesi, come ti è già stato detto, sono probabilmente dei falsi, ed io aggiungo neppure d'argento. saluti TIBERIVS1 punto
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Bene, avevo scritto che la 1799 - Ferdinando IV - di Nomisma "sembra", ma devo correggermi: è la stessa di Thesaurus (lotto 1789) periziata qFDC e da Nomisma FDC, asta 47 Lotto 1175, aggiudicata a 1300 + diritti! Ora devo dire, a conclusione dell'asta Ranieri N° 5, che quella di Ferdinando IV 1799 da loro messa in asta, a mio parere, è un tantino superiore rispetto a quella Thesaurus - Nomisma sia per la qualità, sia per la meravigliosa patina sopratutto del rovescio: un vero e proprio dipinto. A voi i giudizi. Thesaurus - Nomisma 47 Ranieri N° 51 punto
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falsissima...! l'anno dovrebbe essere XXV o XXIV -- e il peso di grammi 251 punto
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Non ho trovato altri esemplari dello stesso conio. Per correttezza, fornisco una panoramica di altri conii della stessa emissione, dobe si può comunque una maggiore cura da parte dell’incisore, che non avrebbe mai permesso una rappresentazione così modesta della gamba del prigioniero gallico. Londra, BM 1867.0101.1267 g. 3,37 Berlino 1901.433 g. 4,03, della stessa coppia dei conii di Londra, BM. Leu 83/2002, 689 g. 4,13, chiaramente dello stesso conio D/, mentre il conio R/ appare diverso. Triton 9/2006, 1331 g. 3,80, di diversi conii. In conclusione, ho un certo timore che l’esemplare ex-Artcoins ex-Triton sia un falso moderno, fatto con una tecnica molto simile a quella adoperata per il denario Nasidius ex-CNG. Ovviamente sono gradite osservazioni, possibilmente motivate e senza proloqui polemici..... (Fine)1 punto
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Taglio: 2 Euro cc Nazione: Grecia Anno: 2010 Tiratura: 2.492.500 Condizioni: SPL Città: Casandrino (NA)1 punto
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Taglio: 2 Euro cc Nazione: Germania zecca A Anno: 2012 Tiratura: 6.000.000 Condizioni: MB Città: Casandrino (NA)1 punto
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buonadomenica a tutti.......una spasseggiata ne le vie medievale di l'antica "bonifaccio",vi fara scoprire la gloria passata di queste generazione di gran combatanti e aventurieri su terra come su mare di questa famiglia a nome di consonenza di oro....... :) .......1624........ :) ........una guerra senza riposo contro i barbaresqui....!!.. :mellow:1 punto
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Nella stampa di quel cannoncino, è interessante la scritta che lo accompagna e che descrive sommariamente lo stemma della casata, dandone anche una succinta spiegazione: "Lo stemma della casa D'Oria è l'Aquila nera di Gibellini uscente a volo spiegato et coronata". Nota la grafia "anticheggiante" del cognome, D'Oria.1 punto
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analise che lascio a piu esperti di me in quella passionnante diciplina.........!!!... "che dio abbia l'illustrissime famiglia ne la sua buonissima guardia e che li convidie a un perfetto bonore(1528)"........falco di bronzo di dui cantari,che tira un pallone di dui livre...... -_-1 punto
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Le foto sono state fatte con digitale con luce solare a 70°, le ripropongo fatte con scanner a 1200 dpi e ridotte a circa 400 Kb ognuna dritto:1 punto
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1694 CARLO II - MEZZO FILIPPO CRIPPA in FILIPPO II, pag.166 - n. 34/A al R/ evidenzia la variante: Stemma sormontato da corona aperta e al R/ n. 34/B: ...la corona posta sopra lo stemma è chiusa. Idem per il n. 35/A e il 35/B. Ag. gr.13,67 - CRIPPA n.8, manca questa variante della corona aperta.1 punto
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Siete dei cuochi raffinati...Scacchi lo saprà, quando staremo per andare da lui... :D :D1 punto
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@@Dino89 hai fatto bene a segnalarlo....infatti è un errore. il Dritto è dove c'è il volto di Vittorio Emanuele.1 punto
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La foto è una schifezza. Le monete vanno fotografate perpendicolarmente e non con macchina fotografica in mano (risultano poi mosse). Da quello che (non) si vede non si può dire nulla.1 punto
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Un capolavoro liberty che appaga la vista e il tatto, un ottimo esemplare, almeno SPL, un eccellente investimento a lungo termine. Ma che vuoi di piu '!? Congratulazioni.1 punto
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Perdonatemi solo una piccola correzione di un refuso. Il leone rampante è il simbolo della Scozia. Il simbolo del Galles è il drago rosso di arturiana memoria e non viene rappresentato nell'emblema del Regno Unito, sorto dalla fusione delle corone di Inghilterra (che comprendeva il Galles) Scozia, Irlanda (non ancora Irlanda del Nord, ai tempi della Regina Vittoria)1 punto
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Per la conservazione di questa moneta al rovescio bisogna subito adocchiare il piumaggio dell'aquila sul petto e sulle ginocchia, quello che scompare prima è quello su le ginocchia che determina la differenza tra BB ed SPL, quello sul petto è sottoposto a usura ma scompare molto meno velocemente rispetto a quello sulle ginocchia e determina la differenza tra le basse conservazioni e il BB :good: Detto questo: per il '29 concordo con il BB e per il '30 qSPL ed SPL se li merita, ti consiglierei di girarlo al dritto quando lo metti nel monetiere, che dalle foto sembra che ci sia meno patina :blum: :hi: Nicola1 punto
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@@Papillon Come non riporta affatto nessun mese di emissione? Guarda che 'May' in inglese significa 'maggio'. Io prima di dire qualcosa sul forum, controllo tre volte se quello che sto per scrivere corrisponde alla realtà! Cosa intendi con 'esaustivo'. Ho detto che 6.000 pezzi SV circoleranno, gli altri 8.000 saranno invece nella busta. In BU ci saranno 111.000 pezzi. @@nerone69 Grazie per le delucidazioni sulla slovacca.1 punto
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FRAN I FAR PAR ET PLA DVX VII. Quindi Francesco Farnese duca di Parma e Piacenza. Considerata la forma dello scudo e degli ornati ,si tratta di una moneta di Parma. Senza l'altro verso o le misure è difficile dare un'identificazione definitiva ma, vista l'estensione della legenda, la presumible composizione della lega (oltre ai già citati ornati dello scudo) opterei per la lira, o 20 soldi. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FFPR/2 ciao Mario1 punto
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per mia curiosità le città, che hanno coniato monete in bronzo più o meno rare , con Apollo al diritto con al rovescio il toro androprosopo e nike che lo incorona ve n'è più di una; Napoli, Nola, Compulteria, Caleno, Suessa Aurunca, ed altre che non stò ad elencarti. la differenza, quando queste sono consumate, si riconosce dalla scritta al diritto, di fronte alla faccia di Apollo, sul bordo, trovi delle lettere ; riesci a trascriverle come le vedi ? ciao Pietro1 punto
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Tutte banconote comuni, un valore aggiuntivo solo se fossero state in FDS. Saluti, Dario1 punto
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ciao a tutti,come già detto da fedafa,se son pochi quelli che intervengo sono molti quelli che vi leggono tra cui il sottoscritto,la monetazione medievale è ricca ed affascinante ma allo stesso tempo molto impegnativa da seguire e purtroppo per mancanza di tempo, e anche di fondi,molti,tra cui io,devono limitare la loro collezione ad un determinato periodo o zecca.comunque anch'io sono in possesso di alcune di queste monetine,appena posso le posterò senz'altro...1 punto
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Si racconta che nei tempi in cui santa Marta stava evangelizzando la Provenza (Marta di Betania, assieme a sua sorella Maria di Betania, raggiunse le coste provenzali, più precisamente la zona della Camargue, nel paese attualmente chiamato Saintes-Maries-de-la-Mer, nel 48 d. C., in seguito alle persecuzioni in patria), un terribile ed enorme drago chiamato “Tarasca” devastasse le fertili pianure della valle del Rodano e impedisse agli uomini di vivere tranquilli in quei luoghi. La Santa, venuta a conoscenza del fatto, inseguì la bestia nelle profondità dei boschi e la domò cospargendola di acqua benedetta e segnandola con il segno della Croce. Infine, ammansito e addomesticato il drago grazie alla preghiera in quanto si rimpiccioliva in dimensioni ad ogni Ave Maria recitata, lo legò per la coda alla sua cintura e lo portò nell’odierna città di Tarascona (già Nerluc), che dal drago prese il nome. La Tarrasque (o Tarasque, italianizzato Tarasco) è un mostro mitologico grande quanto un grosso bue, con la testa di leone e un corpo corazzato rigido e coperto da spuntoni, sovrastante il corpo squamoso. Ha sei zampe simili a quelle dell'orso e la coda di serpente. Il mostro, che la leggenda vuole originario della Galizia per giungere poi in Provenza, nei pressi del villaggio di Nerluc, ad imperversare nella regione uccidendone gli abitanti e devastando ogni cosa, ha come antenati il Leviatano, un mostro marino gigantesco citato nell'Antico Testamento (nel libro di Giobbe) e nell'Apocalisse, e il Bonaso, una creatura bovina che uccideva grazie ai suoi escrementi di fuoco. Statua raffigurante il Tarasco nei pressi del castello di Tarascon, Francia Un gettone del drago apollonia1 punto
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...dopo anni di ricerca, finalmente sono riuscito a reperire una copia del Pagani Prove e Progetti:1 punto
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Il dollaro vale un dollaro, perchè è banconota in corso...le italiane, nemmeno quello :rolleyes: petroniuis :)1 punto
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Si! Dal CoinWorld Almanac Millennium Edition: "Udienze speciali del Congresso relativi alla carenza di moneta a livello nazionale sono stati tenuti nel 1964. Carenza di monete erano continuamente peggiorata nel decennio precedente al 1965 a seguito della crescita della popolazione, l'espansione delle imprese distributrici di macchine, la popolarità di Kennedy mezzo dollari e la carenza d'argento in tutto il mondo ...." "...Come risultato di studi condotti sia dalla Tesoro e il Battelle Memorial Institute, un metallo rivestito composto da tre strati incollati di metallo è stato scelto per la nuova composizione. Battelle testato varie leghe per determinare la loro idoneità per il conio...La combinazione di rame-nichel e rame ha dato le nuove monete la conducibilità elettrica necessaria, una proprietà necessaria per distributori automatici. Le superfici di rame-nichel inoltre proseguito il tradizionale colore argenteo delle monete e sarebbe molto più difficile da contraffare ". :) v. ---------------------------------------------------------- Yes! From the CoinWorld Almanac Millennium Edition: “Special congressional hearings relative to the nationwide coin shortage were first held in 1964. Coin shortages had continually worsened in the decade prior to 1965 as a result of the population growth, expanding vending machine businesses, popularity of Kennedy half dollars and the worldwide silver shortage….” “…As a result of studies conducted by both the Treasury and the Battelle Memorial Institute, a clad metal composed of three bonded layers of metal was selected for the new composition. Battelle tested various alloys to determine their suitability for coinage…The combination of copper-nickel and copper gave the new coins the required electrical conductivity, a necessary property for vending machines. The copper-nickel surfaces also continued the traditional silvery color of the coins and would be much harder to counterfeit.” :) v.1 punto
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Della Chiesa e dell’Ospedale di S. Marta si hanno notizie nell’anno 1360, quando la chiesa venne edificata nella contrada chiamata Rampona, verso la parte settentrionale di Monza. La gestione dell’attività contemporaneamente ospedaliera ed elemosiniera era esercitata dalla Confraternita o Scola di S. Marta, detta dei Battuti (1365) o dei Disciplini (1493). E’ antica tradizione che questa chiesa con il contiguo ospedale riconoscano per fondatore il Venerando Fra’ Lodovico da Biassono, Minore Osservante, ivi sepolto. Annesso alla chiesa di S. Marta viene istituito nel 1563 il monte di pietà per provvedere alle necessità dei poveri, prestando denaro a basso interesse (il 5%). Scomunicato da S. Carlo Borromeo, il monte di pietà viene riabilitato il 7 maggio 1575 con il breve di Gregorio XIII, in cui si riconosce ad esso la facoltà di prestare denaro al tasso d'interesse del 2,5 per cento. La chiesa fu restaurata nel corso del Settecento (successivamente l’area circostante assunse la denominazione di “Verziere” in quanto destinata alla vendita della frutta e della verdura) e rimase la sede del monte di pietà fino al 1786, quando venne soppressa la Confraternita omonima. Oggi l’edificio in piazza san Paolo è tutto ciò che rimane di due antichi conventi che fungevano da ospedali per i poveri. I due conventi erano confinanti, ma con chiostri separati: il convento delle Monache bianche ed il Convento di San Michele fondato nel XIII secolo dagli Umiliati. Negli anni Venti del Novecento fu deciso l'abbattimento dei due conventi, insieme all'adiacente e antichissima chiesa di san Michele, per motivi di razionalità urbanistica. Santa Marta in foto e in uno schizzo in biro apollonia1 punto
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Propongo di non chiedere continuamente "Quando sarà disponibile in BI il Verdi?" "E il Boccaccio?". Aspettiamo... E appena qualcuno saprà qualcosa... allora ce lo comunicherà! Così si potrà riempire lo spazio in modo un po' più "costruttivo"! Grazie :-)1 punto
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Molto bene, anzi molto male :). Allora comincio io, nella speranza che qualche collezionista o studioso indipendente di monete senatoriali romane (sono sicuro che ci sono) si esponga con qualche considerazione. Credo siamo tutti d'accordo nell'individuare l'esemplare postato da Lò come tipologia di "I emissione". Come già anticipato il tipo è raro, anche se talvolta compare nel mercato numismatico, con varianti estremamente rare. La prima particolarità che attira l'attenzione, come evidenziato da lollone, è il simbolo totalmente nuovo della rosetta formata da punti. Sostituisce la solita stella usata nei precedenti tipi. Un cambiamento così importante potrebbe a mio avviso rappresentare un segnale di sensibile riduzione di titolo (o risalita) rivolto essenzialmente agli utenti contemporanei. La rosetta a punti (quattro in questo caso) e il trifoglio sempre a punti (tre), impressi con stessa tecnica, saranno il simbolo adottato nei provisini emessi da Carlo d'Angiò, senatore di Roma. Ipoteticamente, potremmo collocare il tipo, oggetto della discussione, in un periodo appena precedente alle emissioni di Carlo. Lascio il pallino, per ora. Saluti a tutti1 punto
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A Milano i commercianti di maggior rilievo erano essenzailmente tre: La ditta Ratto, Carlo Crippa, ed il Ragioner Nascia della Ars et Numus. Il destino ha voluto che solo Carlo Crippa abbia avuto una successione numismatica nel figlio Paolo, abilmente coadiuvato dalla sorella Silvana. Ratto è stata la casa d'aste per eccellenza con Santamaria di Roma, una lunga, quasi infinita storia della numismatica commerciale è passata per questa famiglia. Da Genova con Rodoflo Ratto il fondatore dell'impresa numismatica, proseguita poi dal figlio Mario con l'attività a Lugano e Parigi, per rientrare in Italia ai primi fermenti bellici solo con quel che potevano portare con loro (l'attività fu mantenuta viva da Jean Vinchon). Nel mentre anche Marco Ratto cresceva e si interessava di monete tanto da diventare uno dei più apprezzati commercianti d'Europa e quindi al mondo. Importante casa d'aste, sarebbe impossibile farne un elenco delle vendite effettuate (per i decimalisti basta ricordare la collezione Comm. Curatolo); per via Manzoni e via Pisoni a Milano sono passate probabilmente le più importanti monete tra il 1950 ed il 1990, per 40 anni il centro della numismatica. Forse l'unica cosa che non hanno mai migliorato .... sono i cartellini. Sempre uguali, sempre anonimi, eppure così facilmente riconoscibili. Se ben scritti, certamente compilati dalla Signora Paola, la memoria storica della casa numismatica, se in caratteri "cuneiformi" non ci può sbagliare... erano di Marco Ratto. Ogni cartellino sul retro aveva il suo codice/prezzo, solo che padre e figlio usavano codici diversi ed a volte anche quello della Signora Paola, e così diventavo matto a capire .... ma quanto l'hanno pagata questa moneta !!! Questo cartellino ha i suoi anni ... ma il codice non è cambiato :)1 punto
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