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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/20/13 in tutte le aree

  1. Guardando le monete di Carlo V di Milano, la prima osservazioni che mi viene in mente è il ritorno alle simbologie e leggende che richiamano l'età classica. Carlo V indubbiamente si discosta dalla monetazione dei suoi successori, pone una linea precisa e con un indirizzo chiaro. Abbondanza di monete di grosso modulo, per grosse transazioni, minore varietà per quelle per le spese quotidiane. Probabilmente fu una scelta economica, direi anche politica che entra nei rapporti tra il Ducato di Milano e la Spagna ; sicuramente anche esaltazione da parte degli spagnoli per la monetazione ricca e per la floridezza economica, direi comunque una decisione strategica e voluta. Monetazione quella di Carlo V, spettacolare per forme e simbologie, ma i connotati classici sono quelli che risultano subito evidenti. Carlo V è rappresentato fiero e austero, col busto laureato e corazzato, in leggenda vuole quel IMP CAES CAROLVS V AUG che la dice lunga ; il richiamo agli imperatori romani, alla sua autorità e' chiara sia nell'impostazione che nelle leggende delle monete. Ma in tutte le monete la simbologia ha chiari e espliciti riferimenti, partendo dall'aquila imperiale coronata sopra il globo che stringe negli artigli un fulmine e un ramo d'olivo, per arrivare alle colonne d'Ercole sormantate sempre dalla corona imperiale con la fascia col motto PLVS VLTRA. Certamente la monetazione di Carlo V pone una discontinuità con chiari e definiti tratti, ma ci sono altri riferimenti di ritorno al classico in altre monetazioni o in altri periodi sia per simbologie che per leggende ? da mcsearch. info un chiaro esempio di quanto detto sopra con un mezzo scudo d'argento di Carlo V, Milano ( 1535 - 1556 ), Crippa 6/B,
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  2. Probus, AR Antoninianus, 276-282, Rome, Officina 5. IMP PRO_BVS AVG Radiate, cuirassed bust left, holding eagle-tipped scepter. ROMAE AETER Cult image of Roma seated and holding Victory and scepter in hexastyle temple. R wreath E in exergue. RIC V, Part II, 185. Maxentius augustus, d=20 mm, argenteus, Ostia circa 308-309, AR 2.91 g. MAXENTI – VS P F AVG Laureate head r. Rev. TEMPORVM FELICITAS AVG N She-wolf l., suckling twins; in exergue, M OSTA. RIC 13. C 107. Extremely rare. Toned and good very fine Ex Naville-Ars Classica XVII, 1934, Evans, 1874; Glendining’s Novemeber 1948, Sydenham, 573; NFA XXV, 1990, 485 and Sotheby’s July 1996, 176 sales. This argenteus bears one of the most optimistic and patriotic of Maxentius’ coin types: the canonical scene of the wolf and twins – the emblem of Rome itself – and an inscription that proclaims the "happiness of the times of our emperor". Though this might have fit well with the earliest of this rebel’s coinage, it was struck in 308 or 309, a staggering low-point of his fortunes. Romans of the day who handled this coin must have considered Maxentius half mad for his tireless optimism in the face of what appeared to be the imminent collapse of his regime. The odds were strongly against Maxentius in this period, as he was struck with numerous setbacks: in 308 he survived a coup attempt by his own father and he was confirmed as an outlaw at Carnuntum, and in 309 his son Romulus died, Licinius wrested away some of his northeastern territory, and the rebellion of Alexander, vicar of North Africa, caused panic and starvation in Rome, where Maxentius had to send out the praetorian guards to suppress riots that resulted in the death of some six thousand citizens. But at the end of 309 Maxentius was still in command, and he had sent his prefect Volusianus on a naval expedition to reclaim North Africa from the rebel Alexander. The venture was a brutal success which allowed Maxentius to survive at least two years longer, achieving precisely six years of rule before he drowned in the Tiber during a retreat from the battle at the Milvian Bridge against Constantine. NAC40, 849 Commemorative Series. AD 330-354. Æ Follis (16mm, 2.73 g, 12h). Aquileia mint, 1st officina. Struck under Constantine I, AD 335-336. VRBS ROMA, helmeted and mantled bust of Roma left / She-wolf standing left, suckling the twins (Romulus and Remus); two stars above; F//AQP. RIC VII 136; Paolucci 276; Kent -. Good VF, dark gray-brown patina, minor roughness. Valentinian I. AD 364-375. AR Siliqua (17mm, 1.83 g, 12h). Treveri (Trier) mint. Struck AD 367-375. Pearl-diademed, draped, and cuirassed bust right / Roma seated left, holding scepter and Victory on globe; TRPS. RIC IX 27d.2; RSC 81†d. Good VF, toned. Ex Classical Numismatic Group eAuction 261, lot 316. Beh, che altro dire... Buon Compleanno, Roma! Ciao Illyricum :)
    2 punti
  3. Probabilmente le armi di più antica concezione ancora in uso... Fromboliere palestinese in Cisgiordania. XXI sec. d.C.
    2 punti
  4. Non c’è dubbio che questa è una medaglietta (rame: 3,4 g, 23 mm di diametro) della regina Vittoria raffigurata sul diritto con i titoli di regina e imperatrice, mentre sul rovescio campeggia lo stemma reale del Regno Unito usato dal governo in Inghilterra (tre leopardi d’oro posti in palo), Galles (leone rampante) e Irlanda del Nord (arpa d’oro cordata d’argento). Quella di pesnad potrebbe essere una medaglia alla quale è stato tolto molto abilmente l’appiccagnolo. Oppure, e con maggior probabilità da quanto posso vedere dalla foto, un gettone di uguale forma e dimensioni della medaglia di tipo commemorativo come questa oppure da gioco (game token). La datazione è probabilmente dei primi del 1900. apollonia
    2 punti
  5. la patina non si formerà con le bustine in gel, rimarranno tali e quali. Probabilmente non vuoi che la patina si formi. Io cambierei casa :pleasantry:
    2 punti
  6. Giusto ! é colpa del collezionista che si fida della casa d'aste che la da per buona e genuina come moneta. Chi é l'esperto mi domando ? La casa d'aste che ha uno staff, organizzazione, la moneta tra le mani, libri di testo, accesso ad archivi o io che faccio tutto un altro mestiere, che non ho modo di vedere la moneta dal vivo standomene a 800 km di distanza ? Figuriamoci se poi é uno straniero che potrebbe essere colpito dalla bellezza della moneta e non avere paragoni. Faccio semplicemente presente che sempre in questa sezione é stata dubitata la conservazione di una piastra di Ferdinando IV solo perché troppo bella (bulinatura dei capelli e del ricciolo). Ha ragione Francesco ... "son ragazzi" in fondo fanno il loro mestiere di menarti per il naso, e come collezionista dovrei scusarmi per aver intralciato il loro lavoro.
    2 punti
  7. http://www.sixbid.com/browse.html?auction=746&category=16529&lot=738015 Scusate l'espressione poco adatta, voi sapete che non mi sono mai permesso di usare simili linguaggi ma quando ci vuole ci vuole: ma il bulino non potevano infilarselo da un altra parte anzichè utilizzarlo per storpiare la capigliatura a questa piastra? Sono senza parole! Un vero peccato! Una volta tanto che appare sul mercato una piastra in simile conservazione viene anche ritoccata, che delitto! Io vi consiglierei di bombardarli di e-mail di protesta? Davvero non riesco a contenere la rabbia!
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  8. Ciao a tutti, queste 2 monete le ho acquistate qualche giorno fa…..nell'attesa che arrivino, su autorizzazione del venditore, posto le foto dell'inserzione. una volta in mano inserirò delle nuove foto :D Buon venerdì. Linda
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  9. Cosa ne pensate di questo scudo di Carlo V, c'è qualcosa che vedete,e che magari io non noto?
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  10. Carlo V è stato un grande imperatore, sul suo impero si diceva che non tramontasse il sole. Da piccolo a scuola, ne ero innamorato, ma probabilmente se l'avessi visto di persona, ne sarei rimasto impaurito. Basta guardare i suoi numerosi ritratti "virili" che si vedono sulle tante monete da lui coniate in tutti i paesi del suo vasto impero. Non ho resistito a mostrarvi questo ritratto proveniente da un tarì battuto a Napoli.
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  11. Buongiorno a tutti, voglio proporre alla vostra attenzione una considerazione che ho fatto: su due monete in alta conservazione in mio possesso ho notato la presenza di due micro eccedenze di metallo sullo stemma esattamente negli stessi punti (basta contare le righe della banda dello stemma, la cosa che mi lascia pensare è che le due monete sono una di Bologna anno I e l'altra di Roma anno II, sinceramente pensare ad una semplice coincidenza mi sembra eccessivo. Cosa ne pensate? Qualcuno puo' fare ulteriori verifiche? attachment=194653:DSC01843.JPG]
    1 punto
  12. Ciao Lorenzo complimenti, gran bel Tarì ed anche con la sigla A….per la classificazione credo che tu non abbia problemi. Ti ricordo che Giovanni Antonio Ennece è stato uno dei più valenti artisti (incisori) sotto il dominio di Carlo V. Carlo V, figlio di Filippo il Bello e Giovanna la Pazza, per un complicato sistema d'eredità e parentele, si trovò a governare presto un vastissimo impero: dal padre ottenne la Borgogna e le Fiandre, dalla madre nel 1516 la Spagna, Cuba e il Regno di Napoli, per la prima volta col titolo di Rex Neapolis, la Sicilia a la Sardegna, nonché due anni dopo i domini austriaci dal nonno Massimiliano d'Asburgo. Nel 1555, a seguito di una serie di sconfitte in Europa, Carlo abdicò e divise i suoi domini fra Filippo, a cui lasciò la Spagna, le colonie d'America, i Paesi BAssi spagnoli, il Regno di Napoli, la Sicilia a la Sardegna, e Ferdinando I d'Asburgo a cui andò l'Austria, la Boemia, l'Ungheria e il titolo di imperatore. Nei primi quaranta anni del governo di Carlo V (1516-1556), la produzione di moneta nella zecca di Napoli fu abbondante e di elevatissimo livello artistico. Questa è la vasta produzione monetaria che la Zecca di Napoli produsse sotto il suo dominio: Quattro Scudi > Au Due Scudi > Au Ducato > Au Scudo > Au Scudo Ossidionale > Ag Mezzo Scudo > Ag Mezzo Ducato > Ag 1/3 di Scudo > Ag Tarì > Ag Carlino > Ag Mezzo Carlino > Ag Cinquina > Ag Denaro > Mistura Tre Cavalli > Cu Due Cavalli > Cu Cavallo > Cu
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  13. più che altro direi di secondo piano, dato che le informazioni che potrebbero essere inserite qui a sua volta verranno anche inserite in threads ad hoc che vengono seguiti maggiormente ( senza magari disperdere ritrovamenti e statistiche ) ; la vedrei più una questione di ordine osservatorio rarità osservatorio ritrovamenti osservatorio ritrovamenti su base regionale
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  14. Le comuni 500 lire d'argento non venivano pagate più di 5,00/5,50 euro l'una. Io ho acquistato ad un recente convegno numismatico diverse 500 lire commemorative FDC a 7,00 euro l'una. Poi un conto è comprare, un altro è vendere. Se un commerciante vende la moneta a 7,00 euro, pagarla 5,00 euro è già troppo. Trinariciuto
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  15. tieni presente di questo prima di partire; <Si informano i gentili collezionisti che la vendita diretta sarà sospesa dal giorno 2 al giorno 17 di maggio 2013 per consentire la vendita agli operatori commerciali e ai circoli numismatici previo appuntamento. La vendita diretta riprenderà regolarmente e con i consueti orari a partire dal giorno 20 maggio 2013>
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  16. Ciao, ogni anno (o quasi), me ne scordo. E me ne rammento in colpevole ritardo… Quest’anno, complice una nota presente su testo donatomi da un amico del Forum (cui porgo ancora i miei ringraziamenti... e che così avrà conferma che ho sfogliato il testo ;) ), cerco di fare ammenda. In fondo è pur sempre un’occasione per vedere qualche bella moneta! Belle monete… va bene, ma su che tema numismatico/storico? Semplice, il 21 aprile corre il Natalis Romae, l’anniversario della fondazione di Roma. 2766 anni di storia “ufficiale”… tra alti e bassi, eppure Roma esercita sempre il suo fascino … e chissà che non sia anche di buon augurio… Rappresentata come una divinità femminile guerriera calzante un elmo, la città di Roma ha più leggende mitiche concernenti la sua fondazione. Secondo la più diffusa e antica, Roma era una delle prigioniere di guerra troiane segregate nella nave di Ulisse; quando queste furono costrette da una tempesta a sbarcare sulle coste del Lazio, Roma e le altre prigioniere, stanche di seguire Ulisse nei sui viaggi, decisero di incendiare le navi, costringendo Ulisse e i suoi uomini a stanziarsi nel Lazio, più precisamente sul colle Palatino. Qui venne fondata la città di Roma in onore della prigioniera che aveva costretto Ulisse e i suoi uomini a non partire per nuovi lidi, dando vita a una nuova civiltà. Un’altra la vede come figlia di Ascanio, e quindi nipote di Enea. In ricordo dei trionfi dei profughi troiani, che riuscirono nel corso delle guerre contro Turno a conquistare la zona dove sarebbe sorta la Città Eterna, Rome fece costruire sul luogo dove sorgerà l'Urbe un tempio in onore di Fides (la Fede). Per questi motivi alla città venne dato il nome di Roma in onore della fanciulla che aveva fatto edificare il tempio. Secondo altre versioni, Roma sarebbe stata la moglie di Ascanio oppure la moglie dello stesso Enea e figlia di Telefo e quindi nipote di Eracle. Secondo la versione ellenizzante, l'eroina Roma avrebbe origini "greche", essendo una dei numerosi figli di Ulisse e della maga Circe e quindi sorella di Telegono, colui che avrebbe ucciso l'uomo dal multiforme ingegno. Secondo altre leggende sarebbe stata figlia di Telemaco e di Circe e sorella del Re Latino. Roma rappresentata sull'Ara Pacis
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  17. Scacchi complimenti ancora... :D Io ho 3/4 dei nonni marchigiani (Macerata), ma credevo che la granceola si trovasse soprattutto nell'alto Adriatico tipo Venezia o zone limitrofe. 'Sta ricetta la vedo fantastica. Io la vedo bene anche i mitici maccheroncini di Campofilone, non so se ce l'hai presente, ma assorbono benissimo i sughi e secondo me non è vero che vadano solo con il ragù di carne, anzi con il pesce forse vengono anche meglio. A proposito siete mai stati alla Sagra dei Maccheroncini? Quest'anno si terrà la 50° SAGRA DEI MACCHERONCINI DI CAMPOFILONE 2013. Il 8 - 9 - 10 - 11 Agosto. Facciamo pure un po' di pubblicità: http://www.prolococampofilone.com/Sagra_dei_Maccheroncini_di_Campofilone.asp
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  18. Bene, questa è una tua convinzione...io ribadisco che non mi pare fondamentale alla questione....casomai è utilitaristico al fatto di indurre un certo ragionamento in chi guarda, lo stesso che hai fatto tu, che porta a concludere che deve essere buono perché sennò avrebbero usato un tondello diverso...e invece , molto probabilmente la moneta è proprio un riconio moderno, su un tondello ricotto fatta ad arte su un dentellato per distrarre l'osservatore...come vedi si ritorna al mio discorso che l'importante è non tanto realizzare il falso perfetto, ma trovare il sistema di ingannare l'osservatore...
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  19. Sono rare a vedersi le reimpresse: da collezione privata vi presento questo 120 Grana:FERDINANDO I(quarto periodo 1816-1825)Zecca di Napoli anno 1818 ,moneta reimpressa argento 833,33/1000 D/Testa grande e coronata volta a destra;scritta periferica:FERD.I.D.G.REGNI SICILIARVM ET HIER .REX R.1818. R/Stemma coronato con collari,scritta periferica:HISPANIARVM INFANS G.120. il contorno reca la scritta in incuso :PROVIDENTIA OPRIMI PRINCIPIS e giglio Riferimenti:PANNUTI E RICCIO 7;MIR 461/1 esistono molte varianti per questi 120 Grana --Salutoni -odjob
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  20. Direi che è riconiato di sicuro perché si vedono le lettere residue al rovescio( sui campi " NAT" e sul corpo del captivo, Pinarius NATTA?) e le mancanze di impressione dovute alla mancanza di massa di metallo plasmabile sui capelli di vercinge....anche il trucco di riconiare al rovescio ( il nuovo dritto dove è il vecchio rovescio e viceversa) per sfruttare al massimo la deformazione della massa di metallo relativa alla testa e spingerla nel nuovo dritto sfruttando le differenze di profondità tra dritti e rovesci, a favore( usualmente) del rovescio, è vecchia e , spesso, lascia delle infratture radiali alcentro del nuovo dritto, che quì, dalla foto, non mi pare di vedere. La riconiatura ab antiquo o in tempi moderni, richiede una elasticità del metallo ottenibile solo con la vicinanza delle operazioni di prima e seconda coniatura oppure il rinvenimento del metallo per renderlo di nuovo plasmabile. La ricottura, lascia spesso le superfici satinate e con aspetto granuloso per la perdita dei componenti della lega più solubili ..per darti una risposta un minimo ragionata, mi servirebbero altri dati che tu probabilmente hai gia per pregressa conoscenza diretta ma io no, ..mi faresti delle macro e mi mandi anche le foto laterali per vedere la morfologia del tondello e delle crepe? Quanto alla decristallizzazione , che in metallurgia si chiama , più correttamente, " rinvenimento" non è che ci vogliano conoscenze esoteriche, basta un buon manuale di siderurgia o meccanica...prova a leggerlo.. Quanto alla nota che i falsari mi possano aver insegnato SOLO quello che desideravano che sapessi, direi che sia un fatto piuttosto ovvio...Immagina di metterti al loro posto per un'istante ,SE tu fossi un falsario, mi insegneresti davvero tutti i tuoi trucchi più aggiornati oppure ti limiteresti a fornirmi le indicazioni meno aggiornate, in modo che io possa si, riconoscere certe categorie di falsi ormai obsolete, ma che siano non adattabili al riconoscimento delle opere più recenti e aggiornate? ..Direi che la risposta sia solo la seconda....in questo modo otterresti il doppio risultato di fare bella figura e proteggere ugualmente le versioni più recenti dei falsi prodotti. E' chiaro che chiunque insegnerebbe solo quello che gli sembra più opportuno e ormai già "vecchio" e si terrebbe per se le informazioni e i trucchi più moderni, non sei d'accordo?
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  21. Su segnalazione del dott. La Notte, vi invito a partecipare numerosi a tale evento: http://www.csvaq.it/bacheca-associazioni/un-tesoro-sul-tratturo-il-ripostiglio-di-s-maria-di-roncisvalle http://centroabruzzonews.blogspot.it/2013/04/archeoclub-ditalia-primo-appuntamento.html Saluti. Maria A.
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  22. In linea di massima si trovano tutte le monete ad eccezione dei Kennedy e degli Ike (che comunque qualche banca ha). In dettaglio: Centesimi - dagli anni 60-70 al 2008. 2009 scarsi. qualcuno del 2013 e anni precedenti. Nickels/Dimes - dagli anni 60 al 2007-2009. Non ne ho visti quasi nessuno degli ultimi 2-3 anni. Quarter - Dal 1965 al 2008. Di rado si trovano quelli dei Territori e i nuovi dei parchi. Dollars - Solo ai distributori automatici. In maggioranza Prez Dollars, qualche Sacagawea 2000-2001 e qualche Susan B. Anthony. In tutta la mia "carriera" numismatica, dal 2009 ad oggi, ho trovato solamente 2 monete in argento, un quarter e un dime. Mia moglie qualche dime. MM
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  23. se crei una serie di pastiglie lenticolari, un pò più larghe in un verso e un pò più strette nell'altro,( tipo lente biconvessa, per capirci) e poi la conii appoggiandola sul verso più alto( sulla circonferenza della lente , rifacendosi all'esempio della lente) e poi la schiacci, ottieni il vantaggio che il conio ha una corsa maggiore per riempirsi e deformare il metallo e l'eventuale resto del canale di fusione, il codolo, si shiaccia e si torce in un senso o nell'altro , posizionandosi trasversalmente rispetto alle facce della moneta. Adesso, l'esempio della lente è estremo, ma basta riproporzionare la forma biconvessa a rapporti 1 a 2 oppure 1 a 1,5 tra lato largo e lato stretto e vedi che la faccenda torna meglio.
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  24. 43 euro per queste divisionali è veramente un prezzo folle...
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  25. ...dopo anni di ricerca, finalmente sono riuscito a reperire una copia del Pagani Prove e Progetti:
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  26. FALSO D'EPOCA 1694 FILIPPO O CARLO Naturalmente questi falsi venivano leggermente argentati per essere accettati. Ottone, fusa, gr.19,75 - Crippa rivela la presenza di falsi in rame.
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  27. ...se conservi il monetiere in un bel cassettone o armadio in legno....l'umidità non darà nessuna noia alle monete....
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  28. Grazie Numi.... ma ti assicuro che non sono un mago.... :whome: ciao
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  29. il 50 lire mi sembra un falso ottenuto per fusione... il dritto è assai poroso il 20 lire mi sembra un falso ottenuto tramite coniazione.. a ore 17 manca una perlina.. che mi fa pensare ad un saggio di metallo
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  30. Sono due falsi! Per quanta riguarda il littore la perlinatura e' ovale e non tonda soprattutto al dritto cosa che nel 27 e' una costante...le stesse cifre della data e del valore sono diverse. Nel 50 lire noto un bordo piu' sottile rispetto all' originale e gli stessi caratteri delle scritte sono piu' sottili.i rilievi poi hanno meno profondita'
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  31. Il littore è falso per me...la perlinatura oltre che perdersi oltre al bordo è anche ovale;in più il verso mi sembra un po impastato in tutti i rilievi. Il 50 lire ti confesso che è fatto bene;mi lascia perplesso il bordo che non è regolare....c'è da dire che non ne ho tenuti in mano piu di tanti ma il bordo non credo sia fatto cosi;la figura del rovescio anche qua è impastata ma la moneta sembra aver circolato decisamente di più dell'altra e potrebbe anche esser dovuto a questo(o lo si vuol far credere :) ). marco
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  32. Devo esaminare quelli in mio possesso
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  33. eh immagino....Matteo ma tu che sei sul posto ci dici cosa si trova normalmente in circolazione di monete USA? so che i dollari Sacagawea sono difficili da trovare...i quarter degli stati?grazie
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  34. Vorrei fare i miei personali complimenti a Uzifox per il suo articolo e agli ideatori del concorso che spero si possa ripetere anche il prossimo anno. ho letto con attenzione tutti gli articoli proposti.
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  35. complimenti per l'analisi.. osservandola in maniera superficiale sembrava buona... in effetti osservando i particolari che hai citato hai ragione
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  36. Non sono del tutto convinto per una ragione meccanica. Per riconiare su un tondello antico, e ottenere quei rilievi, o sono partiti da una moneta in argento di forma molto tozza, oppure, usando un normale denarietto, anche repubblicano, riconiarci sopra, senza che si debba premere all'eccesso per imprimere il nuovo conio,( che mi pare anche ben rilevato) e quindi senza che se ne ottenga una sfoglietta molto larga e sottile sottile,mi pare difficile. Come mi pare difficile che ( ameno di una erosione preventiva delle preesistenti impronte) siano rimaste solo quelle tre piccole tracce. Non so se avete mai provato a mettere una moneta sotto le ruote di un treno...si schiaccia, ma il disegno resta ben visibile...mentre quì non se ne vede che una minima parte( se lo è davvero).... Quindi, o hanno usato una moneta in argento magari greca o altro, di diametro minore ma spessore ben maggiore e riportata al peso tramite limatura delle figure preimpresse e altro metallo, oppure una forma così " canonica" per questa moneta non la vedo tanto realisticamente collegabile ad una riconiazione di un tondello antico con conii moderni...tutto questo partendo anceh dall'assunto scritto da gionny dove dice che le corrosioni e le incrostazioni di questa moneta sono molto credibili perché replicate su tondello antico..se invece avessero si usato un tondello antico ma facendolo rifondere o rinvenire per ricottura, allora le corrosioni e le patinature sarebbero diventate le stesse che si otterrebbero su un tondello moderno. Questo perché sia la fusione che la ricottura azzerano le caratteristiche molecolari che il metallo acquisisce col tempo riportandolo ad unop stato " moderno".
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  37. HABEMUS MODULOS! Per la mia immensa felicità, dopo essermi recato a vedere l'America's Cup a Napoli sono tornato a casa ed ho trovato questa lieta sorpresa. Ora ho quindi la conferma di essere entrato nelle celebri liste. Per curiosità sono anche tornato a guardare tutte le mail che avevo mandato al Vaticano. La prima non era di novembre, ma di metà dicembre. La prima loro risposta la ho avuta i primi di febbraio con il messaggio che ricevono tutti. Nel frattempo avevo mandato altre mail. Alla mail del 30 gennaio mi hanno risposto comunicandomi il codice cliente esattamente il 20 febbraio, cioè 21 giorni dopo. Cosa mai pensata...Penso sia un record.
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  38. Francesco per te son tutti "ragazzi" ... Ragazzi un c...o per dirla tutta. Proviamo a fare di questo ambiante un posto dove si possa respirare ossigeno e non miasmi. Ci manca solo di aggiungere " ha da campá" e poi gli chiediamo scusa. É dolo, non stiamo parlando di una patina rifatta, ma di una alterazione permanente della moneta che é coscientemente conferita con fini truffaldini confidando nella buona fede della casa d'aste. È una porcata e piantiamola di trovare una giustificazione a tutto. Chi si spendeva 5.000 euro magari non conoscendo la moneta si prendeva una trombata, fosse un coreano milionario o russo non fa differenza, son cose che non si fanno; a maggior ragione sapendo cosa si sta facendo.
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  39. Anche da parte mia complimenti a tutti i partecipanti e congratulazioni al vincitore! :drinks: Gli articoli erano tutti molto interessanti, è stato difficile sceglierne uno.
    1 punto
  40. Se ho capito bene quanto scritto dall'amico villa66 , l'attuale composizione metallica dei quarti è stata decisa non per mantenere un peso analogo a quello delle vecchie monete in argento , ma per mantenere un analogo "segnale elettrico " ( credo si intenda il grado di conduttività del metallo ) che evidentemente viene utilizzato dai distributori automatici per verificare l'autenticità delle monete
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  41. Grazie mille per le informazioni :good: ...ma secondo te come è potuto accadere che un 2 euro di San Marino da divisionale sia in giro?forse qualcuno a cui è stato regalato il divisionale e di monete non gliene frega niente e ha deciso di spenderle...bho??meglio per me!!!
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  42. Mi associo ai complimenti che vanno veramente a tutti, @francesco77 che ha ideato il concorso e @incuso la parte tecnica a tutti i partecipanti che si sono cimentati nel concorso con lavori veramente interessanti e stimolanti. Spero che si organizzino altri concorsi così da aumentare le mie conoscenze numismatiche Un ultimo complimento al vincitore @@providentiaoptimiprincipis per i lavoro svolto. Continuiamo così!
    1 punto
  43. Onestamente non mi stimolano nessun interesse i cofanetti di commemorative solo per collezionisti, preferisco di gran lunga le commemorative destinate alla circolazione (magari FDC ma comunque circolanti) come i 4 pezzi da 1 cent del 2009!
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  44. Taglio: 2 cent Nazione: RSM Anno: 2004 Tiratura: 1.395.000 Condizioni: BB+ - SPL Città: Rimini Quantità: 1x
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  45. Molto bene, anzi molto male :). Allora comincio io, nella speranza che qualche collezionista o studioso indipendente di monete senatoriali romane (sono sicuro che ci sono) si esponga con qualche considerazione. Credo siamo tutti d'accordo nell'individuare l'esemplare postato da Lò come tipologia di "I emissione". Come già anticipato il tipo è raro, anche se talvolta compare nel mercato numismatico, con varianti estremamente rare. La prima particolarità che attira l'attenzione, come evidenziato da lollone, è il simbolo totalmente nuovo della rosetta formata da punti. Sostituisce la solita stella usata nei precedenti tipi. Un cambiamento così importante potrebbe a mio avviso rappresentare un segnale di sensibile riduzione di titolo (o risalita) rivolto essenzialmente agli utenti contemporanei. La rosetta a punti (quattro in questo caso) e il trifoglio sempre a punti (tre), impressi con stessa tecnica, saranno il simbolo adottato nei provisini emessi da Carlo d'Angiò, senatore di Roma. Ipoteticamente, potremmo collocare il tipo, oggetto della discussione, in un periodo appena precedente alle emissioni di Carlo. Lascio il pallino, per ora. Saluti a tutti
    1 punto
  46. Mi sto inventando tutto? Sapete, succede questo quando si tenta di ricostruire un nucleo Levallois partendo dalle schegge ritrovate in scavo... :rolleyes: capitemi... :D
    1 punto
  47. esatto per il piccolo è solo una questione di c.. ehm .. di fortuna nel trovarsi a comprare magari nel 2009 e vendere nel 2012 perchè magari si aveva un cifra da investire nel 2009 e aver avuto bisogno di liquidità nel 2012, quindi non per calcolo.
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  48. Sono felice per i 2€cc greci. Il tema di Creta l'avevo già previsto nel post #1037! Vediamo come svilupperanno quest'idea! Sì, infatti sotto il programma c'è scritto che solo i prezzi della "Repubblica del Titano" sono 'IVA esclusa'!
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  49. ciao! io per le contemporanee faccio quasi la stessa cosa che fai tu: almeno un esemplare per ogni stato. la seconda e la terza delle tue domande hanno facile risposta, per la prima però dipende quale periodo prendi in esame: per me si comincia dall'anno 1900, da lì in poi almeno un esemplare per ogni stato, tu che periodo prendi in esame? per il resto mi sembra che ti abbiano già risposto esaurientemente, sugli stati attualmente esistenti non riconosciuti internazionalmente ma regolarmente emittenti moneta, mi risulta che solamente la transnistria e il somaliland coniino monete metalliche (sul somaliland però le mie info si limitano a quanto compare sull'edizione 2001 del world coins, non so se coniano ancora o se stampano solo banconote adesso, tuttavia negli anni 90 hanno coniato). esistono poi situazioni particolari, ovvero la repubblica araba saharoui, che detiene potere effettivo solamente in un'area limitatissima del suo territorio teorico, ha riconoscimento limitato ed è riconosciuta dall'ONU come osservatore; questo stato conia monete metalliche che si trovano sul mercato (ne ho una acquistata a barcellona), ma non ho idea se effettivamente circolino nelle aree controllate da questo stato (considera che praticamente si tratta di campi profughi nel mezzo del deserto del sahara presso il confine con l'algeria, la situazione è precaria da decenni, non so se all'atto pratico paghino con altra valuta). altro caso particolare è lo smom, sovrano militare ordine di malta, "stato" sui generis, senza territorio sovrano, solamente con proprietà extraterritoriali, con riconoscimento minoritario e anch'esso, se non erro, osservatore ONU. lo smom emette scudi da alcuni considerati monete, da altri no, in ogni caso non circolano, sono emessi solo per i collezionisti. alcuni stati non emettono moneta propria, ma usano unilateralmente altre valute, almeno uno di essi però conia propri centesimi cambiabili alla pari con i cent statunitensi (il dollaro USA è la valuta usata): si tratta di timor est. infine, diversi stati attualmente non coniano monete metalliche, ma stampano solo banconote; però alcuni in passato hanno coniato, anche qui, dipende quale periodo abbraccia il tuo campo di interesse. spero di esserti stato utile :)
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  50. Così come riportati dal catalogo ;)
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