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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/15/13 in tutte le aree
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Colgo l'occasione per un accenno posto da Gionnysicily nella discussione postata a proposito della prossima asta NAC per avviare una discussione anche sulla rara emissione di Quinto Labieno, che presenta alcune simili problematiche con la nota emissione di Bruto con EID MAR. Avverto che anche per l'emissione di Labieno esiste un corpus, redatto nel 1980 da Hersh, un noto collezionista newyorkese, che alla sua morte donò la sua eccezionale collezione di monete repubblicane al British Museum. C. Hersh, The coinage of Quintus Labienus Parthicus, in Schweizerische Numismatische Rundschau, 1980, p. 41-49 Poi esistono due interessanti studi per capire meglio questo personaggio: E. Noè, Province, Parti e guerra civile: il caso di Labieno, in “Athenaeum”, volume 85, 1992, Pavia, p. 409-436 A. Morello, Titus Labienus et Cingulum - Quintus Labienus Parthicus, Nummus et Historia IX, 2005 Premetto che finora sono noti in tutto 8 conii del diritto (indicati da Hersh con lettere A-H) e 20 conii del rovescio (con numeri da 1 a 20) e che sono noti anche qui aurei con i medesimi tipi (almeno 5 in tutto finora). Inizio, per scrupolo, col postare anche qui pagine del corpus (di Hersh): (continua)2 punti
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Gettone francese per trasporto tranviario a Marsiglia. Valore 15 cent., non rimborsabile. apollonia2 punti
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Grazie a tutti amici dei complimenti ... Mi fa piacere che vi piaccia ... Era da un po che ne volevo uno Ho provato a rigare la foto del D/ spero sia meno mossa :)2 punti
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Gli Stati, nel passato come nel presente, emettevano monete bastanti per la circolazione spicciola; tant'è che troviamo periodi di sospensione di certi tagli monetari, sia nel periodo del regno che repubblicano. Poi nell'età contemporanea si è evidenziata un necessità costante di emissione di monete, per vari motivi: presenza di sistemi automatici che accettavano solo monete (per es. telefoni, giochi elettronici, parcheggi, distributori vari...) nonchè la dispersione , la tesaurizzazione ed anche l'aumentata necessità poichè gli acquisti crescevano (ora non più...) e direi anche un aumentato interesse collezionistico, molto cresciuto specialmente con l'euro. L'aspetto inflazionistico e di signoraggio, direi che è marginale; piuttosto si è verificata una inflazione di coniazioni commemorative di euro per ricordare avvenimenti poco memorabili...2 punti
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Taglio : 2€ cc Nazione : Slovenia Anno : 2013 Tiratura : 975.000 Città : Alatri (FR) Conservazione : SPL2 punti
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Questa istruzione piccola (ma importante) ha colpito una corda di memoria. Presto dopo che siamo arrivati in Italia, ho trovato questo oscuro "Grano" reverse mi fissava dalla pavimentazione del parcheggio/parco giochi della scuola elementare americana in Via Manzoni a Napoli. Quando abbiamo partì per gli Stati Uniti per oltremare, mia blu cartella "1941-to-date" piena di centesimi di Lincoln era quasi completo. Avevo ottenuto il 1954 sorprendentemente duro, e il 1955s famoso (a quel tempo!), che poi è stato pensato per essere l'ultimo centesimo "S-zecca"—quindi, comunque, quando partimmo per l'Italia che avevo raccolto li tutti tranne uno, il 1942s. E così ho preso mio scuro cent di Lincoln da marciapiede italiano e si girò... E naturalmente tutti sapete molto bene come mi sentivo. ;) v. ----------------------------------------------------------- This small (but important!) statement struck a chord of memory. Soon after we arrived in Italia, I found this dark “Wheat” reverse staring up at me from the pavement of the parking lot/playground of the American elementary school on Via Manzoni in Napoli. When we departed the U.S. for overseas, my blue “1941-to-date” folder full of Lincoln cents was nearly complete. I had gotten the surprisingly tough 1954, and the famous (at that time!) 1955s—which was then thought to be the last “S-mint” cent—so anyway, when we departed for Italia I had collected them all except one, the 1942s. And so I picked up my dark Lincoln cent from the Italian pavement and turned it over… And of course you all know very well how I felt. :) v.2 punti
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Caro iago, leggo che ci tieni a quello che o da dire sul Labieno. Potrei dire tanto,potrei dire niente. Tanto so gia' quello che alcuni continuano a pensare su di me. Pertanto nella rubrica delle "prossime aste" mi sono limitato ad (attenzionare) il lotto 555 del prossimo catalogo NAC n° 72. Attenzionare ,secondo me, é osservare sia l'uno che l'altro per la rassomiglianza fortissima che ho percepito. Non ho e non lo faro mai dire che é falsa una o tutte e due. Lo diro solo quanto serenamente posso provare con fatti e non parole e scritte dubbiose. I due denari (NY Sale e NAC) per le mie osservazioni ,anno in comune tanti punti, sia nel dritto che nel rovescio. Vedi l'esergo dove poggia il cavallo , il perlinato a ore 4 una perla fuoriesce di poco dal cerchio ,la coda ecc. Pensare a una probabile riduzione della cera persa ,anche quella e una ipotesi che va valutata. Tutto nel contesto con foto che ti permettono tale analisi. Diversamente la mia opinione su un altro denario (clonato questo si a cera persa) ossidato artificialmente ,pulito a mala appena, che fu venduto dalla NAC nel maggio del 2012 . Copia (e vediamo chi mi smentisce) del denario sempre venduto (l'originale) dalla NAC aprile 2008. Una svista madornale per una casa d'asta importante.,2 punti
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Buongiorno a tutti! :) Volevo cogliere l'occasione di riproporvi grani medioevali dell'epoca messinese seicentesca siciliana.... .....al quanto assai graziosi come fascino d'epoca!!!!! Vi presento un altro grano datato 1608 con patina gradevole con i suoi pochi rilievi nitidi(peccato il VT).... :mellow: E'stato un colpo di fortuna di ieri in mattinata :) Peso 3 gr ; diametro 18/20. ............................. Allego scheda di competenza del sito::: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FLC/3 (anche se si potrebbe cambiare e aggiungere qualche foto) :D :D :D .....................vedremo cosa mi dite!!! :) Pareri,considerazioni,brevi cenni storici :) ,stato di conservazione..... Ringrazio coloro che parteciperanno....... :) Saluti ......1 punto
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Comprato adesso al mercatino dei gaudenti a Trento.... Pensate pensate solo a 5 euro in capsula e FDC che ne dite ?1 punto
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IL gruppo Bari per adesso è formato da: io, Usterranger, gergethebest, agos77. Se ti vuoi aggiungere per me nessun problema. Contattami così ci organizziamo. l'ho comunicato via mail a @@mawmaw ma forse non ha ancora letto le innumerevoli mail...1 punto
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Il segreto per chi vuole usare l'oro come un bene rifugio è comprare sempre,senza stare troppo a guardare gli alti e bassi,ovviamente se si ha una tendenza ribassista si può comprare qualcosina in più,se si vede un picco si può decidere di liquidare parte del capitale per poi reinvestirla successivamente,parlo ovviamente di oro fisico,le varie cartiere che vendono oro virtuale possono riservare brutte sorprese al piccolo risparmiatore1 punto
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... a me, la 1799 di Ferdinando IV sembra la stessa dell'ultima asta Thesaurus (lotto 1789) partenza 700, aggiudicata a 800. ... qualcosa non torna, così come il fatto che ognuno può spendere e farsi spennare come meglio crede. :lol:1 punto
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Confermo ottimo scambio con Davhibernian. grazie alla prossima. Pino1 punto
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Attenzione che ci sono sempre 100 "autorevolissimi esperti" che sostengono che un titolo/commodity etc raddoppierà , ma 100 altri che sosterranno il contrario. E' una dinamica intrinsecamente premiante perché la gente tende a ricordare di più chi ha "indovinato". Il resto lo fanno i giornali, anzi quel che i lettori vogliono leggere. Le considerazioni di genere "fondamentale" sono molto complesse e anche secondo me parecchio insondabili, ma un fatto abbastanza evidente all'occhio anche senza strumenti filtro, è che l'oro è tecnicamente in bolla, come succede a varie assett nel corso della loro "storia" per i motivi più diversi, spesso emotivi, come la famosa bolla dei tulipani olandesi del '600. Meno male che la numismatica risente poco, specie quella antica, la passione ancor meno, :)1 punto
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belle queste ultime monete , complimenti !! riguardo a questa monetazione un fatto di cui mi sembra non si sia accennato è che di questo nominale esistono due contraffazioni quella di Bozzolo http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-SCG2/18 e quella di Messerano, sotto Paolo Besso Ferrero Fieschi , datata 1662 ciò mi sembra abbastanza importante nel evidenziare come questa moneta godette di una buona circolazione anche al di fuori di Genova stessa1 punto
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Senza dubbio RIC VI Roma 212 prima officina, esergo RBP Da notare la H in campo a sx al verso.1 punto
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Perché non provi anche col napalm, già che ci sei? :D Pulizia meccanica con bisturi e binoculare mi pare l'unica, sempre che si possa ancora recuperare qualcosa dopo il trattamento che gli hai riservato...1 punto
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Mi sembra poco elegante dare dello sprovveduto ad un collega collezionista, tenendo conto che chiunque esso sia se la medaglia da 500,00 di partenza è arrivata a 700,00 (+ diritti), gli "sprovveduti" erano senz'altro più di uno....1 punto
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Le fratture con fessurazione, ossia crepe che trapassano da parte a parte una moneta, sono abbastanza comuni nelle monete antiche e talvolta sono anche un buon indizio di autenticità. Ringrazio gionnysicily per avere postato un esempio che credo sia inoppugnabile di falsità. Il primo esemplare apparso su NAC, del 45/2008, n. 51 ha peso 3,81 g, leggermente superiore a quello registrato dal Hersh (g. 3,71) e ha un aspetto che non fornisce particolari elementi si sospetto. Il secondo esemplare, su NAC 63/2012, n. 559 ha peso di 3,55 g, molto più basso e da solo indica che si tratta di un altro esemplare, identico al primo. Quindi è un clone, ottenuto da calco con cera persa e il risultato è una moneta con rilievi un poco meno pronunciati e metallo più poroso. Interessante è osservare una piccola rottura di conio (in positivo sul metallo) alle ore 11,45 del diritto, sopra la testa. Si vede chiaramente come a seguito della microfusione a cera persa il rilievo di questa frattura di conio si è come attenuato.... Strano errore della NAC, che si era limitata a verificare la generale corrispondenza della moneta al pedigree riportato, senza porre attenzione alle evidenti discrepanze con una moneta dello stesso pedigree e venduta dalla stessa Casa di aste.....1 punto
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Maledetto, il mio commerciante di fiducia col cavolo che mi tiene via le monete -__-1 punto
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è una legenda tipica delle monete francesi... se la confrontiamo con la legenda dell'altro tipo CHABLASY E AVG si nota bene la differenza! CHABLA SIT NOMEN D il SIT NOMEN DOMINI BENEDICTUM era usato spesso nelle contraffazioni della stessa epoca delle monete di Passerano... lo possiamo trovare sulla contraffazione della parpaiola savoiarda. nella contraffazione del quarto con al posto del FERT RCC, oltre che a molte contraffazioni di monete francesi dove è anche logico... chi avrebbe fatto coniare una moneta con una legenda simile in una zecca savoiarda??? non di sicuro Carlo Emanuele I che ha dovuto sborsare 300 fiorini d'oro all'anno per levare la zecca ai Radicati che gli copiavano e falsificavano le monete proprio mettendo quella legenda!1 punto
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Ciao snam, La fessura non a ore 12 ,ma a ore 13 ,non e altro (secondo me) che una frattura , come qualche esempio che posto in seguito. Se ingrandisci la foto noterai che sono rimasti ossidazioni da cloruro che anno subito una pulitura con soluzioni acide in elettrolisi probabilmente con zinco. non eliminati completamente, lo stesso sul rovescio dalle 11 alle 13. Mentre la frattura sta dalle ore 6 alle 7. Questo perche' la pulitura non é stata professionale. Sul dritto la frattura parte dal bordo per fermarsi all'inizio della basetta e il cloruro che fuoriusciva dalla frattura é rimasto. Non é restauro, anzi un mio intervento avrebbe guadagnato non meno del 30% in bellezza.1 punto
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Si sta andando davvero oltre il seminato...mi chiedo se sia lecito realizzare una "riproduzione" senza la dicitura "copia". Anche se in questo caso, non c'è nulla da ridere, mi ricorda questo: http://www.youtube.com/watch?v=ztjQS_UfBwg1 punto
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Il prossimo mercatino è 11 Maggio in piazza Garzetti, c'è un sito dedicato http://www.mercatinodeigaudenti.it/ la scadenza dovrebbe essere mensile io ci sono stato lo scorso anno ed è veramente interessante. C'è qualcuno che può dare indicazioni di mercatini simili in altre città?1 punto
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Avete notato che il prezzo dell'oro è in caduta libera? Oggi vale meno di 35 Euro!! :nea:1 punto
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Nel 2011 presa sulla baia a € 99,70... :o :blush: ...il venditore forse non sapeva cosa vendeva...ma io siiii!1 punto
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Non nego che ci ho pensato.... Non confermo niente perchè devo ancora capire se le immagini che possiedo sono sufficienti per crearne una biografia completa. Comunque non disperare ;) Grazie per la fiducia :)1 punto
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Sono in febbrile attesa dei bozzetti delle due finlandesi e delle due greche, sono moooolto fiducioso!!!! :)1 punto
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Veramente in ottima conservazione!Per non parlare della patina che aveva rapito anche me. Stefano1 punto
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Moneta savoiarda! Quarto di I tipo di Carlo II per le sigle non posso aiutarti, non riesco a vederle, la moneta e' stretta a rovinata... Per quanto riguarda gli anellini si possono trovare in posizioni diverse della croce e in diverso numero. A proposito la scritta al centro del diritto in lettere latine e' FERT....1 punto
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Beh anche chi ha scritto il primo codice avrà pur preso delle consuetudini e le avrà messe nero su bianco... chè so, fin dalla preistoria non era cosa buona se rubavi l'insalata della grotta accanto, poi qualcuno avrà inciso un graffito in cui il ladro di insalata riceveva una clava in testa... ed ecco che la consuetudine è stata codificata... :rofl: pardon per la divagazione :offtopic:1 punto
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nel secondo link devi cliccare nuova ricerca.. poi sul form tipo oggetto, nella nuova finestra clicchi il "+" e selezioni numismatica poi ricerchi ed ha migliaia di risultati -_- :lol: Nicola1 punto
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Sembra proprio Aureliano, la legenda inizia per I (IMP) e si conclude con ...ANVSAVG, Concordia stante con due insegne, nessun segno in campo e niente in esergo. Il busto mi sembra radiato e drappeggiato, quindi dovrebbe essere di tipo A left. Spulciando il RIC Va, penserei ad una variante non in RIC con busto a sx del 192, zecca di Siscia, un CONCORDIA MILI, con al dritto IMP C AVRELIANVS AVG (legenda tipo 3). Di più non so... :)1 punto
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Io, all'epoca, mi ero convinto che si potessero distinguere ....agevolmente (?)... guardando il trattino centrale: sulla A mi sembrava orizzontale mentre sulla B mi sembrava leggermente obliquo ..... ... ma come esemplifico nella vignetta ....1 punto
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cara Linda non sono un esperto di fusioni, sono breve per non annoiarti Sò però che le fusioni si fanno in tanti modi, si ricava un calco dall'originale , il calco viene prodotto/ricavato con vari materiali, cera, argille , stucchi ecc. certi orafi, e certi dentisti, e altre persone fanno copie di monete di pregio e/o di statuine o altro fondendo metalli ed anche oro di recupero, usando poi i calchi per ricavarne copie da loro prodotte. Dopo la fusione vanno eseguiti dei passaggi di pulizia per togliere quelle che si definiscono impurità. Qui si vede chi lo sa fare e lo fa bene e c'è chi si improvvisa con attrezzi spazzole ecc raschietti e il risultato sono i rimasugli, le impurita, le leghe sbagliate ecc.. Qui casca l'asino---perchè ci vuole maestria per farlo e pochissimi lo sanno fare, mentre gli altri improvvisati pasticcioni fanno copie per i turisti e per i creduloni che pensano di comperare un Picasso ai navigli con pochi €. Ai Navigli sò che può capitare-- a me non è mai capitato. potrei scrivere più a lungo, non essendo un perfetto conoscitore della materia finisco qui Però ho visto fare le fusioni, ho carpito quel poco che ho visto, che è quel poco che posso raccontare . ti confesso che chi lo fa di mestiere non sempre ti confida i suoi segreti. buona serata Pietro1 punto
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Eccome se può servire...ma per infittire ancora di più il "mistero" ;) . La A assomiglia a una H (e questo spesso è normale nelle monete del periodo). Ma la B assomiglia a una A, specialmente se il deterioramento ha schiacciato la chiusura in basso. Ma il tuo esempio, dizzeta, dimostra ciò che rick "teme": può essere BSIS e può essere ASIS. Dopo tante chiacchiere e smaneggiamenti di computer siamo al punto di partenza :lol:1 punto
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Yes, 5 lire were not minted between 1957 and 1965 (1956 is very rare), 10 lire between 1957 and 1964 (1965 is quite rare) and 20 lire between 1960 and 1967 (1959 is not so common and 1968 was only in mint sets). 20 lire 1957-58-59 have vertical strips on the edge, while post 1968 are smooth. 1 and 2 lire, last minted in 1959 were probably rare in 1966. You should have looked for 50 lire 1958 (very rare) and 1960 (quite rare).1 punto
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.................... Chiudo,dando magari la linea a qualcun altro dicendo che nel mio esemplare(anche essendo collezionabile) :D...............direi che quel tratto di leggenda che gli manca.....forse potremmo arrivare al grammo! ,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,, che dite? Pareri? Un saluto ;)1 punto
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Ciao Gianfranco, ti riporto parte di un testo di Arslan tratto da: http://www.ermannoarslan.eu/Contributi/2012-EAA-Costantino313.pdf ... Aureliano, dal 274, impose emissioni riformate ovunque identiche, se non per l’indicazione della zecca, a circolazione legale su tutto il territorio dell’Impero, collocando le strutture di emissione in una serie ridotta di centri, non necessariamente di primo piano, ma in posizione strategica. Nella scelta giocarono considerazioni soprattutto pratiche, relative alla collocazione delle zecche nel sistema di comunicazioni più adatto al reperimento delle materie prime, alla distribuzione dei prodotti, alla sicurezza, alla presenza di personale specializzato, alla maggiore o minore richiesta di moneta da parte dei mercati locali. Probabilmente la città di Milano, forse già considerata poco affidabile perché coinvolta nella speculazione delle emissioni per il Divo Claudio, non fu giudicata adatta, nel nuovo equilibrio politico ed economico realizzato (o auspicato) per l’Italia settentrionale, a ospitare la zecca riformata. Fu preferita Ticinum, affiancata ad Aquileia, destinata a coprire un mercato esteso anche a settentrione e a Oriente, e a Roma, che mantenne ancora un vastissimo territorio da approvvigionare. Milano, certo privilegiata come centro di governo, sede della corte imperiale nelle successive fasi tetrarchica e costantiniana, sicuramente con evidenti vantaggi economici derivanti dalla collocazione in un territorio ricco e produttivo, con ottime infrastrutture e al centro di un sistema di comunicazioni fondamentale per i rapporti con tutta l’Europa, nella riforma delle emissioni imperiali di Aureliano venne quindi considerata inadatta a ospitare una realtà produttiva probabilmente molto ingombrante, che in realtà si proponeva solo come fornitrice di un servizio per un territorio predeterminato, secondo criteri e programmi definiti centralmente, nei luoghi del potere amministrativo e politico, dove si gestivano i complessi meccanismi della produzione e della distribuzione della moneta per tutto l’Impero; per Ticinum quindi sicuramente proprio a Milano, sede della corte imperiale. Le zecche di età costantiniana si proponevano in termini analoghi alle attuali officine destinate alla produzione della moneta, che per essere più funzionali possono collocarsi in luoghi distinti dai centri decisionali della politica economico-monetaria. Ma anche la zecca di Ticinum perse progressivamente importanza, come conseguenza dei nuovi equilibri che venivano a crearsi con la fondazione di Costantinopoli e con la bipartizione dell’Impero. Venne chiusa definitivamente nel 326-327 (RIC VII, p. 349). Ciao Illyricum :)1 punto
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Ogni anno, a fine aprile, sin da dopoguerra, a Marotta si festeggiano molluschi che vengono trovati in abbondanza nel mare Adriatico, i Garagoi I garagoi sono squisiti, ma la loro preparazione richiede abilità e tanta fatica. Ed è per questo che migliaia di persone vengono a gustarli a Marotta, dove si svolge, dal dopoguerra, una sagra nel mese di aprile. I marinai prima di tutto debbono "sbroccarli", cioè togliere - una per una - le punte a colpi di tenaglie, poi li lavano più volte in acqua di mare limpida e li lessano sulla spiaggia, in un enorme caldaio di rame, in acqua di mare insieme a rametti di alloro e ciuffi di finocchio selvatico. Appena lessati, i garagoi hanno così già acquistato abbastanza sapore. Vengono poi definitivamente cotti in una salsa speciale preparata con olio, vino, conserva, sale, pepe, aglio e un cocktail di erbe aromaticbe, costituito da finocchio dei campi, mentuccia e ... una polverina misteriosa, la cui composizione segreta è stata gelosamente confidata a pochi, intimi dal compianto Mago Gustin, il re dei cuochi pescatori di Marotta. Si tratta di una miscela profumatissima ottenuta da erbe rare raccolte alle falde del monte Catria e fatte essiccare al sole con estrema cura. I marinai di Marotta hanno fornito una ricetta senza dosi precise, in quanto essi si regolano a vista, in base alla quantità dei garagoi. Ma ogni cuoca un po' esperta è in grado di cimentarsi nella prova. "Garagoi in porchetta": si fa soffriggere in olio abbondante aglio, finocchio selvatico e mentuccia finemente tritati, poi nel soffritto si versano i garagoi già lessati, si aggiunge sale, pepe, un bicchiere di vino bianco secco; si fa prendere il sapore, quindi si versa la conserva di pomodoro disciolta in acqua, facendo bollire lentamente finché il sugo non si restringe a sufficienza, prendendo un bel colore rosso. I vostri garagoi saranno buonissimi, anche se non proprio eccellenti come quelli della sagra di Marotta. E ... se non possiamo rivelarvi il segreto della "polverina misteriosa", vogliamo però darvi qualche ulteriore suggerimento: il fuoco dovrebbe essere possibilmente di legna (qui usano le vecchie cucine economiche); qualche attimo prima di togliere il tegame dal fuoco, mettete nel sugo una scorza di limone' (questo era il tocco finale del celebre "Mago Gustin"). Note: Sono piccoli molluschi marini di forma aggraziata, di sapore gustosissimo. Chiamati "garagoi" nel fanese, vengono detti "crocette " in provincia di Ancona. Il loro nome zoologico è "Piè di pellicano". Si pescano abbondantemente in una zona di mare che va da Ancona a Rimini a circa 10 chilometri al largo della costa con la rete a strascico (la cosiddetta "sfogliara"). Si racconta che nel Medioevo le diligenze in viaggio da Bologna ad Ancona, sostavano alla Vecchia Osteria di Marotta, stazione di posta per il cambio dei cavalli. Qui, all'inizio della primavera, i pescatori venivano a mangiare in compagnia, attratti dall'ottimo vino, i garagoi che avevano essi stessi cucinato a casa. E ne offrivano con generosità alle dame e ai cavalieri di passaggio, i quali, assaggiandoli, affermavano graziosamente di sentirvi l'odore del mare e dei fiori. SIETE TUTTI INVITATI1 punto
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Votato, complimenti a tutti i partecipanti. Volevo fare una piccola puntualizzazione sul sistema monetario del Regno Lombardo-Veneto, e sul perché vennero messe in circolazione monete come quella in questione a fianco a quelle "di tipo austriaco": come è noto, 1 lira del lombardo veneto equivaleva a 20 kreuzer austriaci (in italiano chiamati soldi austriaci o carantani). La moneta austriaca non era basata su un sistema decimale, ma alcuni pezzi venivano scambiati a valore prefissato con quelli del lombardo-veneto, basati invece su un sistema decimale. Questo per non complicare la transizione dal sistema decimale importato in Lombardia e Veneto da Napoleone. La maggior parte della monetazione emessa a nome del Lombardo-Veneto era costituita dai pezzi in rame da 1,3 e 5 centesimi. Le monete in argento, come quella in questione, videro una certa circolazione sotto Francesco I, ma sotto i suoi successori, pur continuando a coniarle, se ne ridusse notevolmente la tiratura. Di fatto la maggior parte della moneta in argento circolante era quella "di tipo austriaco": in particolare i pezzi da 5,10 e 20 kreuzer nel lombardo veneto erano usate rispettivamente come 1/4 lira,1/2 lira e una lira. Idem per i talleri e i mazzi talleri, equivalenti allo scudo e al mezzo scudo. La moneta austriaca in rame invece non veniva fatta circolare nei territori italiani, essendo a carattere fiduciario e inoltre basata su tagli non adeguabili al sistema decimale. Questo stato di cose durò fino al 1857, quando anche in Austria venne introdotto il sistema decimale, basato sul Fiorino austriaco (Gulden) suddiviso in 100 soldi(kreuzer). Il Tallero della Lega tedesca (in tedesco Vereinsthaler), equivaleva a 1 fiorino e mezzo, e aveva corso legale, oltre che nelle terre sotto il dominio austriaco, anche nei vari stati tedeschi, sui quali all'epoca l'Austria era in competizione con la Prussia per determinarne la politica. A nome del regno lombardo veneto vennero coniate 2 monete basate su questo sistema, il soldo e il 5/10 di soldo (mezzo soldo). Di fatto i due sistemi monetari paralleli cessavano e il lombardo veneto si trovava ora ad adottare pari pari il sistema austriaco.1 punto
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