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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/10/13 in tutte le aree
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Buongiorno, volevo rendere partecipi gli appassionati di monetazione del Granducato di Toscana che ho avuto su mia richiesta l'autorizzazione dallo staff a l'aggiornamento del catalogo del sito sezione Granducato di Toscana che era abbastanza carente di schede e monete. Ho iniziato con l'aggiunta delle schede dei Granduchi mancanti el'aggiunta di cenni storici...piano piano aggiungerò anche le schede delle monete. A tale proposito sarei molto felice di ricevere il vostro aiuto nell'aggiornare il tutto. qui di seguito quanto fino ad ora fatto http://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-GDT3 punti
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Ma non è già la terza o quarta discussione aperta su questo tema? Si parla di questa moneta ormai da un paio di mesi..... per il resto non è un errore e nemmeno un difetto di conio, ma un artefatto prodotto fraudolentemente in zecca. Il fatto che una sentenza (di primo grado) abbia dato ragione alla ditta torinese non cancella questa verità, semplicemente la ditta in questione è riuscita, probabilmente grazie a uno stuolo di ottimi avvocati, a farsi restituire le monete che erano sotto sequestro.2 punti
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Credo sia ora di uscire dalla logica dei "BB" (o Spl, o qualsiasi altra conservazione), ossia l'abitudine di pensare che basti una sigla per affibbiare una valore ad una moneta. Esistono BB da 100 Euro e BB che ne possono valere di più, altri BB che ne possono valere la metà.... le monete serve vederle per poterle stimare, BB è una sigla commerciale che si usa per semplificare un concetto, ma non è un dogma da prendere come riferimento assoluto.....2 punti
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Forse una connessione un po' lenta.....Noir prova a cambiare gestore telefonico..... :rofl:2 punti
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Invito tutti quanti ad acquistare ed inserire in collezione questi 20 lire , solo cosi' riusciremo ad esaurire le scorte di queste patacche.2 punti
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Ciao a tutti, Per studiare l'esagono ho deciso di acquistare un microscopio digitale e ho fatto tante scoperte. Dove non arriva la ripresa fotografica si scoprono elementi che la macchina digitale non cattura: Per adesso ho scoperto i segni delle vecchie zecche di Berlino e Roma se non sono fortemente impressi. Esempi: 20 centesimi 1919 ribattuto su kb MACCHINA FOTOFRAFICA: Uploaded with ImageShack.us CON IL MICROSCOPIO: Uploaded with ImageShack.us Nella prima foto si nota benissimo che il segno di zecca non è stato catturato dalla. Nella seconda foto precisamente nell'immagine di destra sono riuscito a catturarlo . ALTRO ESEMPIO: 20 CENTESIMI 1919 RIBATTUTO SU PRESUNTO ROMA MA MI SEMBRA TROPPO GRANDE DEVO RISTUDIARE IL PARTICOLARE ;) : Uploaded with ImageShack.us Conclusioni negli esegoni ribattuti anche se non si vedono ad occhio nudo o con la lente i vecchi segni di zecca ci sono eccome. Per notarli basta seguire il mio esempio: "tirare una linea immaginaria tra il 8 9 4 o 8 9 5 scendere verso la fine dell'esagono e si noterà il KB o la R. Non faccio promesse potrebbero anche non esserci, ma il mio studio ha avuto esito positivo almeno sui miei. Questo post non lo abbandonerò perchè ci saranno altre scoperte interessanti ;) Grazie a tutti per i commenti, Gabriele1 punto
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Salve questo post mi ha fatto venire in mente un aneddoto riguardante questa moneta specialmente 1927 in quanto la più comune per cui per quanto riguarda l'autenticità penso non possano esserci dubbi. Comunque queste monete venivano date come paga mensile ai lavoratori nel particolare muratori da quello che ricordo per averlo letto in ragione di 21-23 pezzi a testa, la consuetudine era di tastare tutte le monete battendole su delle pietre sul luogo di lavoro per verificarne con il loro tintinnio il contenuto in argento, sarebbe interessante con i fattori di conversione stabilire a quanto corrispondevanoo in euro tali monete al giono d'oggi.1 punto
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Come sopra riportato da Prof. il peso peso ed il diamentro, se corretti, porterebbero alla lira classificata al MIR 66, CNI 29 - 46 che però è descritta in argento. Con diametro di 28 mm e peso di 3,34 - 3,75 abbiamo la moneta da 8 soldi MIR 70, CNI 47 - 48, moneta descritta in mistura. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-SCG1/13 Anche per l'8 soldi le legende rispecchiano quella descritta da Prof. A vista il materiale dell'esemplare proposto a me sembra molto povero....per cui penso sia indispensabile capire se le misure ponderali sono precise o possono essere meglio dettagliate. ciao Mario p.s. invito ad osservare l'astro alla sinistra della testa del santo...che mi pare corrispondere all'esemplare rappresentato nella scheda dell'8 soldi.1 punto
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raccolgo l'invito di Dabbene e posto il mio filippo, con patina originale...1 punto
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_______________________ Le Indie occidentali danesi furono una colonia della Danimarca dal 1752 al 1917. Durante le guerre napoleoniche sono state occupate dal Regno Unito, ma ritornarono alla Danimarca in seguito al Congresso di Vienna. Le isole entrarono nelle mire degli Stati Uniti d'America a causa della loro posizione estremamente strategica (in una eventuale occupazione della Danimarca da parte dell'impero tedesco sarebbero diventate una base avanzata degli U-Boot contro gli U.S.A.). Quindi nel 1916 venne firmato un trattato che prevedeva la cessione delle isole agli Stati Uniti in cambio di 25.000.000 di dollari oro alla Danimarca. Sulla vendita di questo territorio nel 1916 si tenne un referendum in Danimarca che ne approvò il trattato. Nel 1917 il presidente statunitense Wilson e re Cristiano X proclamarono ufficialmente il passaggio di proprietà. Questo è uno stato molto raro... è la prima che trovo da quando ho iniziato a collezionare monetine straniere (1969). Avere una banconota è molto più difficile e dispendioso. Piccolissima moneta da 5 cent in argento con Federico VII di Danimarca (1848-1863)1 punto
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si e' possibile che l'autore abbia generalizzato e questo puo' essere benissimo comprensibile. dico la verita', dopo solo poche pagine trovare un'affermazione del genere mi ha 1 po' spiazzato e deluso ma il resto che ho letto mi e' piaciuto ed interessato percio' ho deciso di segnalarlo nel forum.1 punto
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Beh certo che è scontato ma potrebbe essere anche assente ;) . Sta R comunque mi sembra troppo grande. Da notare comunque cosa fa il microscopio e cosa tira fuori ;)1 punto
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Direi che si tratta di Valentiniano II e non III. Valentiniano III ha emesso monete simili con la sola legenda VOT XX, anche lo stile è molto differente. Potrebbe essere una variante del RIC IX Antiochia 58b, curioso l'errore di legenda. Il fatto che non abbia regnato 20 anni non è determinate, i voti sciolti e i voti augurati, erano piuttosto ottimistici e non rispecchiavano gli effettivi anni di regno. Qui puoi trovare qualcosa su questa tipologia di rovesci http://www.lamoneta.it/topic/82197-i-vota/1 punto
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Ma di nulla figurati :) Comunque ognuno imposta/organizza/personalizza la propria collezione come più gli soddisfa. ad esempio per me queste son diverse: http://nikita58it.altervista.org/banconoteC/nikita58it_cebu.html http://nikita58it.altervista.org/banconoteC/nikita58it_cagayan.html http://nikita58it.altervista.org/banconoteN/nikita58it_negros.html ma riguardano tutte le Filippine.1 punto
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Ho seguito anche io quel 10 tornesi, avevo notato il particolare, ma non sapevo di una valutazione così alta. Una cosa è certa..chi si è aggiudicato il 10 tornesi ne conosceva la valutazione (essendo amico di gionni) e probabilmente la sua offerta massima non sarà stata quella del realizzo finale ...ergo sarebbero stati necessari più € per soffiarla al vincitore. Gionni il tuo amico ci deve un caffè, abbiamo contribuito indirettamente al grande affare :rofl:1 punto
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Aderisco anche io in quanto iscritto al forum da più di un anno. Grazie mille! Jack Sully1 punto
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chiedo anch'io allo Staff di ripulire la discussione dagli interventi inutili, dispregiativi o ridondanti (compresi i miei) in modo che si possa tornare a parlare dell'assunto della discussione , che è assai rilevante, preservando gli interventi tecnici a beneficio di tutti. Grazie in anticipo1 punto
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A proposito di bronzi macedoni con l’aquila al rovescio (e anche il diritto un poco fuori centro), questo è un mio recentissimo acquisto dalla G – N. Ho completato la didascalia piuttosto scarna in tedesco mettendola in inglese. KINGS of MACEDON. Amyntas III. 393-370/69 BC. Æ Tetrachalkon (15-16 mm, 4,002 g) Aigai or Pella mint. Head of Herakles right, wearing lion skin / Eagle standing right, devouring serpent. Westermark, Remarks, 34; SNG ANS 100-9; SNG Alpha Bank 214-230. Credo che Alessandro sia contento di ospitare tra le sue monete questo bronzo di nonno Aminta, il padre di Filippo II. apollonia1 punto
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Moneta: 50 cent vaticano 2012 Tiratura:1.604.690 Condizioni: spl+/qfdc ritrovamento:trento note: a trento se ne trovano tanti ..... Sopratutto io che un venditore di panificio me li tiene da parte e li prendo per 50 cent a 50 cent fantastico:)1 punto
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Segue da post precedente il rovescio e anche un particolare degli straordinari ritratti come risulta nello stesso catalogo d'asta Cronos 6, 2012, lotto 356,1 punto
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Complimenti sia a Meluch sia ad Isacco per i lavori realizzati :good: Io conservo i miei 2€ comm. in capsule dentro ad una valigetta con ripiani da 40 posti, ma chissà forse in futuro cambierò la sistemazione :pardon:1 punto
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io invece faccio in altro modo :) li avevo fatti anche io così, con gli stessi fogli e con le stesse descrizioni. poi, però ho cambiato idea e ho fatto diversamente: non mi piace catalogare per anno ma per nazione. ciò richiede più fogli.. ma.. pazienza.. almeno avrò le serie dei vari paesi messe in modo ordinato.... poi il bello è che ognuno può scegliere come meglio crede.1 punto
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Io resto dell'idea che per i pareri su una foto ,l'intervento di periti vari non serva e non vada neanche a vantaggio di nessuno. Se in una discussione intervenissero 4 periti e 2 dicon qfdc...uno spl/fdc e l'altro spl+ te avresti le idee chiare...io no! ..pur con tutte le argomentazioni del caso dovresti comunque farti un'idea personale e perciò soggettiva. Questa sezione d'altronde è un chiedere pareri di continuo sulla conservazione delle monete e sul valore...non è una sezione in cui si approfondisce la numismatica...di questo se ne deve prendere atto. Siamo forse noi che riteniamo che approfondire la numismatica sia solo un semplice azzeccare la conservazione su una moneta??? forse per alcuni è così....in altre sezioni e magari su argomenti interessanti come magari riconoscere falsi,tematiche sul regno e progetti o magari approfondimenti su una monetazione particolare o su una moneta in particolare,direi che alcuni pareri autorevoli si sono avuti e ci son state anche delle belle discussioni in passato. marco1 punto
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Buonasera al forum, ho questa collezione di monete commemorative sulle olimpiadi in Russia. Non conosco questa monetazione, ho letto in giro qualcosa sul (platino)??? Non essendo a conoscenza di nulla inserisco le foto, vi chiedo gentilmente tutte le informazioni possibili, rarità, valore economico. GRAZIE MILLE1 punto
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per me la moneta è un mb…. altro che spazzolatura, qui hanno usato una smerigliatrice :O1 punto
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Il ritratto è fisiognomico, perciò ritrae qualcuno, non è un'allegoria. Chi, oltre Vercingetorige, potrebbe essere ritratto su una moneta che allude alle vittorie in Gallia??? Potrebbe essere una generica allusione ad un Gallo idealizzato, ma siamo alle solite, il guerriero per antonomasia è lui, Vercingetorige. Ricordo anche che, essendo stato esposto nel trionfo , il prigioniero fu visto dai romani e quindi anche dagli incisori che quindi avevano possibilità dio trarne un ritratto corrispondente al vero, assecondando la vena di arte plebea e realistica che caratterizzava la ritrattistica romana del tempo.1 punto
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Ciao. "come ti accorgerai del tuo stesso scritto, hai usato una ventina di righe per spiegare esaurientemente una parolina come "solo".. Non ne avrei usato neppure una, se Tu non avessi pensato che quella parola fosse frutto di un mio lapsus... :pleasantry: Che poi questo fraintendimento dipenda dalla mia capacità di esprimere un concetto o dalla Tua di recepirlo questo non lo sappiamo e semmai lo giudicheranno i lettori di questa discussione; tuttavia, tra vedere e non vedere, mi è parso opportuno spendere qualche riga in più e chiarire definitivamente, per non lasciare adito ad alcun ulteriore equivoco. Adesso, infatti, il concetto che intendevo esprimere con quella frase non credo possa più essere equivocato (almeno..., lo spero). "syndikos da syn dìke cioè giudizio-insieme ;) ). certo, il sindacato emerge nei titolo dei tg per i risultati economici di una trattativa e per gli scioperi che vengono proclamati o sospesi. Ma nella trattativa, la parte più estenuante e difficile è quella sulla "normativa": quella in cui, in grossa sostanza si definiscono le "leggi" che governano i rapporti aziendali (o di categoria). E in questo, il nostro tavolo sarà vicinissimo, che ti piaccia o meno il termine, a un tavolo sindacale." Non intendevo mettere in discussione l'etimologia del termine "sindacato". Neppure che la parte più delicata delle trattative sindacali sia quella normativa del contratto piuttosto che quella economica. Il riferimento alla contrattazione sull'aumento salariale, che facevo nel precedente post, era soltanto indicativo della diversità di approccio (e di capacità di eventuale "rappresaglia") che una rappresentanza sindacale di lavoratori ha verso la controparte, rispetto a quella, del tutto diversa (e inesistente quanto a "rappreseglie") che potrà avere una nostra futura rappresentanza rispetto alle istituzioni con le quali verrà in contatto. Il sindacato si presenta alla controparte con una serie di richieste ben precise (che siano normative o economiche non mi pare che qui interessi). Su queste richieste si discute e, brandendo l'arma dello sciopero, il sindacato prova a portare a casa quanto più gli è possibile strappare alla controparte. Evidentemente nel nostro caso non rivendichiamo miglioramenti salariali - ma se è per quello neppure miglioramenti normativi di un contratto di lavoro che non esiste...- ma si dovranno discutere - e non certamente "contrattare" -interpretazioni ed applicazioni dell'attuale normativa più rispondenti alle esigenze del nostro settore, seppure rispettose delle leggi e dei regolamenti vigenti. E' uno scenario completamento diverso da quello delle usuali rivendicazioni sindacali che indicavo sopra. Noi non abbiamo un contratto di lavoro al quale apportare correttivi (economici e/o normativi) Noi siamo elettoralmente insignificanti e non abbiamo un ampio consenso sociale (quindi non rappresentiamo un "Gruppo di pressione"). Non disponiamo dell'arma dello sciopero (e anche se l'avessimo e la esercitassimo...faremmo solo ridere i polli...) Se il Tuo suggerimento è quello di far assumere alla nostra costituenda rappresentanza una fisionomia "sindacalizzata", sia nell'organizzazione che nel modo di interloquire con la controparte istituzionale, francamente mi pare, per le ragioni già esposte, che sia una proposta inattuabile, troppe essendo le peculiarità (e i numeri) che differenziano la nostra comunità da una qualunque altra comunità di lavoratori sindacalizzati Per tacere del fatto che chi svolge attività sindacale, come hai fatto Tu, è regolarmente retribuito e gode dei relativi permessi e tutele, che gli consentono di assentarsi dal lavoro e dedicarsi per il tempo necessario a tale attività; qui invece si fa tutto gratis, rubando al tempo libero lo spazio per occuparsi di queste cose e pagandosi di tasca tutti i relativi costi..... Bello fare il sindacalista!... Anche solo per questo aspetto, se permetti, la differenza fra l'attività sindacale tradizionale e questa iniziativa è abissale... :crazy: Saluti. M.1 punto
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1984 GIOVANNI PAOLO II VISITA L'ALMO COLLEGIO BORROMEO A PAVIA Argento, mm.60 - Autore GRILLI - Stab. S. JOHNSON1 punto
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Non sono un commerciante e quindi non conosco gli esatti dettagli, ma ho notato che spesso (è difficile quantificare, ma comunque una percentuale niente affatto trascurabile) quando una moneta resta alla base di partenza e nessuno in sala fa la sua offerta (magari appunto perché non convinto della bontà del lotto), il banditore non fa capire bene se la moneta è stata effettivamente andata invenduta oppure aggiudicata appunto alla base grazie alle offerte pervenute per posta o internet. Spesso il ritmo di un'asta è molto veloce e sfuggono questi dettagli. Poi può capitare che lo stesso proprietario della moneta invece riacquisti la propria moneta: tanto deve pagare al commerciante solo la commissione. L'importante è che questa moneta lasci una traccia e nessuno faccia obiezioni né convinca il commerciante a dichiararla falsa. In questa maniera la moneta rientra sul mercato e può essere nuovamente immessa in una nuova asta e così via, finanche 3-4 volte in 3 anni. In questa maniera si crea una sorta di pedigree e si spera sempre di incontrare un collezionista disposto a pagare bene e il proprietario della moneta guadagna. A rigore non è una procedura illegale, mentre illegale è la vendita di un falso fatto passare per buono. Avete capito l'inghippo.1 punto
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ci sono comunque nella monetazione per Milano, altre tipologie che hanno il Verso identificabile con quello che hai postato, anche le misure aiuterebbero....!1 punto
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Bravo Magellano, siccome anche io sono alle prese con un catalogo, precisamente il Ducato di Firenze, ti volevo chiedere se non era meglio aggiungere le date accanto ai nomi nella lista dei Granduchi per avere una visione immediata del periodo storico, che dici? Come già detto buon lavoro. Saluti Marfir. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-GEODFI1 punto
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Mi pare solo una deformazione della croce; anche come messaggio politico sarebbe stata comunque, secondo me, inopportuna una sostituzione simile: non si puó sostituire la croce con l'aquila ...1 punto
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Ciao, come ti ha già detto Francesco siamo nel periodo di Carlo II con la reggenza della madre Maria Anna d'Austria ( 1663 -1675 ), la moneta ha come sola data il 1666, data di inizio delle emissioni che continuarono fino al 1675 con la interruzione del solo anno 1672. Carlo II all'epoca aveva solo cinque anni ed era già re da uno, essendo rimasto orfano del padre Filippo IV. I due ritratti abbinati di madre e figlio minore sono suggestivi e di grande impatto, la madre con velo vedovile e il figlio col manto annodato dietro la spalla. Sul rovescio lo stemma reale di Spagna coronato e con al centro le armi di Milano. Moneta che il Crippa cataloga al N°.2, comune, in argento, ma difficile da trovare in grande conservazione ; la moneta denominata filippo all'epoca veniva anche chiamata carlo in onore del nuovo sovrano Carlo II diventato probabilmente nel marzo del 1666. buona giornata, Mario1 punto
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Ciao Visto che vuoi fare un favore ad uno dei piu' cari Tuoi amici, non fargli da testimone, portalo con te a veronafil :D :D :D :D :D1 punto
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Pochi sono certamente coloro che hanno le "stive" colme di aurei. Ma considera che mai come ora ( e non lo dico io,che non sono nessuno, ma fior di commercianti, che mi onoro di conoscere personalmente) e' l'oro a " tirare", mentre gli altri metalli sono in affanno, argento incluso. E tra gli aurei vanno per la maggiore le grandi rarita' ( e l'80 lire che hai postato non lo e'). E tra queste a loro volta vanno alle stelle le alte e altissime conservazioni. Per averne un'idea guarda l'asta Nomisma 47 e controlla la stessa tipologia che hai postato,con la ricercatissima data 1831. Domenica sera collegati e vedrai il realizzo! In futuro, purtroppo, la forbice tra i pezzi rari e belli e gli altri si allargherà e sarà sempre meno matematicamente correlabile alle tirature iniziali. In altri termini, quel che intendo dire, e' che nella mia personalissima sensibilità, quel che sta accadendo alla nostra società trova puntuale e direi del tutto sovrapponibile riscontro nel mercato numismatico.esso infatti non subirà credo crolli particolari, ma premierà con valutazioni sempre più elevate gli esemplari Fdc o simili di grandi rarità.1 punto
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Caro Dramma, si tratta di un filippo in argento del 1666 coniato nella zecca di Milano durante il regno di Carlo II di Spagna (con la reggenza della madre Marianna, con velo vedovile sul capo), la conservazione è di poco superiore a MB. Il valore commerciale intorno ai 200 euro, il Crippa lo riporta al n. 2 della sue opera se non erro, lo ricordo a memoria perchè il 1666 è un millesimo molto comune per il tipo di moneta ed apparendo in quasi tutte le aste l'ho dovuto per forza memorizzare :rofl: . Sposto la discussione nella sezione appropriata, vedrai che Dabbene saprà darti molte più info sulla moneta. A presto!1 punto
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Nel topic "Iscrizione liste numismatiche Vaticano", a pagina 8, c'è un utente che risponde a un tuo messaggio e scrive:"[...] Riguardo alla password .puoi sempre chiamare lo 066983414,dove ti risponderà il centalino .che ti inviterà a digitare il tuo cod cliente e il pin .e vedi subito se è attivo..". Probabilmente ti riferisci a questo.1 punto
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Weimar, Terzo reich, Germania Ovest e Germania uno solo Prussia e Germania diversi DDR un altro URSS e Russia uno solo Ma considera che ho contato anche ben più di un un centinaio fra emissioni locali d'emergenza e stati preunitari tedeschi; idem per Liegi e Belgio e i preunitari italiani Se considero gli sviluppi istituzionali dei vari paesi e le riforme monetarie, allora si impennano :D1 punto
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Si dice che la crocetta rispecchi un po’ il carattere tipico anconetano ed allora vogliamo riportare la famosa poesia del compositore locale Eugenio Gioacchini detto Ceriago. POESIA: COME SE MAGNA LE CRUCETE IN PORCHETA Se pine in tra do’ deti come un fiore; le bagi come fosse el primo amore, prima in tel cuderizzo, un bagio seco, po’ volti e bagi in do’ che c’era el beco. Ciuci e riciuci, lichi scorze e deti : è un ino de chiopeti e de fischieti e te viénene su qùi ciciolini che udorene de mare e de giardini. Ricòrde.te ma prò che la cruceta, da per lia sola, è misera, pureta; è come un quadro pieno de vernige, un quadro belo, ma senza la cornige. E alora perché el gòde sia completo, ce vòle, digo vole, un bichiereto de vì ogni sète cici , in abondanza, de modo che ce sguazi in tela panza. … lo guardo ’sta cruceta sbrozolosa cun ’st’anima gentile; cià qualcosa del caratere nostro ancunetà : rozo de fòra, duro, un po’ vilà, ma drento bono, un zuchero, ‘n amore, ché nun conta la scorza, conta el core!1 punto
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All'epoca impiegai oltre due anni, ed innumerevoli tentativi, per entrare nelle liste (che erano strachiuse dal 2002), quindi chi si lamenta oggi mi sa che non si è ben reso conto che tutti gli attuali iscritti hanno dovuto patire questa routine. Con Vaticano serve solo armarsi di santa pazienza, francamente chi arriva oggi perchè c'è una emissione di sede vacante in arrivo e pensa che basti scrivere un paio di volte al Vaticano per finire magicamente nelle liste non ha davvero capito come funziona. Il punto non è che le liste siano più o meno piene, ma è che le assegnazioni a chi non è già in lista non avvengono mai a priori. Accontentatevi che il vostro nome sia finito in una lista di attesa, altre risposte non possono esserci semplicemente perchè nemmeno loro sanno se e quanti posti liberi potranno aprirsi una volta che si sia chiusa la tornata di ordini dei vecchi iscritti. Perchè i nuovi iscritti entrano solo se qualche vecchio iscritto non ordina la serie assegnatagli (in realtà la tiratura del 2 Euro SV è più ampia del solito, quindi potrebbe aprirsi la porta per qualche nuovo abbonato anche senza che vi siano forfait), questo accade ogni volta (intendo, che si liberi qualche posto) ma sono cose che potranno essere gestite solo dopo l'emissione e l'assegnazione del contingente ai già iscritti. Fermo restando poi che se dovranno attirare qualche nuovo iscritto prima andranno a pescare tra quelli che erano già in lista d'attesa in precedenza, come è ovvio e anche giusto che sia.1 punto
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Ciao e complimenti per la lodevole iniziativa. Io come molti ormai sapranno ho ricevuto a fine gennaio codice cliente e password dall'ufn, però mi è stato detto che questo delle volte non basta per avere i moduli a casa. La mia partecipazione a questa razzia è quindi subordinata al mancato ricevimento dei famosi moduli. Non so se posso quindi partecipare alla razzia o meno, giudica tu, non vorrei darti particolari problemi. Per @@ndy92 La moneta ha tiratura 125 mila pezzi, di cui 111 mila in blister ufficiale, 8 mila nella busta filatelico numismatica e 6 mila in circolazione.1 punto
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Cahn 103 E’ la combinazione che ci interessa in questo caso. Non ho esemplari sufficientemente di alta conservazione. Da NAC: Da Leu, con piccola mancanza di metallo e tracce do corrosioni: Nel 2006 nell’asta Gorny & Mosch n. 151, al lotto n. 85, venne proposto il seguente esemplare (privo di pedigree), che suscitò all’epoca violente polemiche e proteste in quanto chiaramente falso. Un’eco si può trovare in: http://www.ancients.info/forums/archive/index.php?t-891.html in particolare viene affermato che: The crossing levels between the high points and the letters on the coin surface are rounded and soft. The coin is not struck!!! It is pressed!!! Ossia l'esemplare in questione è pressofuso. La casa di asta, prima della sua apertura, confermò la sua falsità e ritirò perfino la fotografia dall’archivio CoinArchives Pro (è inutile che lo cerchiate, a meno di non avere il catalogo cartaceo). Manca anche nell’archivio acsearch. Non ho avuto il tempo di scaricare le originali immagini digitali, ma posso postare l’immagine scansionata dal catalogo cartaceo: Non sono ottime immagini, ma lascio a voi tentare un confronto e capire, fermo restando che il suo riconoscimento come falso è unanime solo dopo adeguato esame dal vivo. Buon divertimento….1 punto
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Ecco una foto che avevo seduto—stavo per ottenere una migliore—per questa voce nel mio coin-notebook: x: E’ solo la mia supposizione, ma mi sembra giusto pensare che le tre figure femminili sul rovescio di questa 1905 1-franco/20 centesimi sono allegorie, che rappresentano le tre principali isole del Indie Occidentali Danesi, St. John, St. Croix e St Thomas. (01) :) v. ------------------------------------------------------- Here’s a photo I had sitting around—I was going to get a better one—for this entry in my coin-notebook: x: It’s only my own guess, but it seems fair to think that the three female figures on the reverse of this 1905 1-franc/20-cents are allegories representing the three main islands of the Danish West Indies, St. John, St. Croix and St. Thomas. (01) :) v.1 punto
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I Walton non accettano l'offerta e, a quanto se ne sa, la moneta è tuttora nella disponibilità della famiglia. Dopo questi fatti però, si fa sempre più insistente la voce che ci sia un sesto specimen. Voce in realtà non nuova, basata sul fatto che Samuel Brown avrebbe posseduto un astuccio, nel quale conservava le monete, con sei alloggiamenti. Con il ritrovamento del quinto specimen, c'è chi avanza l'ipotesi che George Walton di monete ne avesse due, una andata perduta nell'incidente, l'altra ritrovata successivamente dai suoi eredi, mentre quella sottoposta a perizia nel 1962 sarebbe stata effetivamente contraffatta. Queste ultime cose, forse solo gli eredi di Walton le conoscono, ma per quanto riguarda l'astuccio di Brown, esiste, attraverso vari passaggi è arrivato al Colonnello Green, e da questi a Eric Newman, che l'avrebbe ancora...ma ha otto alloggiamenti (Newman è ancora in vita, o almeno lo era un anno fa, quando ha celebrato il suo 100° compleanno, ultima notizia che ho trovato su di lui...ha due anni più del nickel :D). Tuttavia, secondo le ipotesi più recenti, l'astuccio, che vediamo nella foto, avrebbe contenuto, oltre ai cinque esemplari del Liberty Head, tre campioni del Buffalo nickel, tra cui quello, rarissimo, in bronzo (unico esemplare conosciuto). Però, tra i collezionisti, c'è chi non perde la speranza, e continua a cercare il fantomatico sesto esemplare del 1913 Liberty Head nickel petronius1 punto
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Se si fossero riportati i termini di un contratto antico anche nella valuta questa sarebbe stata con ogni probabilità indicata in Denari frisacensi. Naturalmente è possibile che si parlasse di ciò che si pagava "ab antiquo" indicando la somma con un una diversa terminologia. Ma sei certo che nel documento si parli di LIBBRE di piccoli veronesi? Non si parla invece di LIRE? Nei contratti si usava spesso definire i pagamenti in lire di piccoli invece che in lire di denari, soggetti questi ultimi a fluttuazioni di valore, mentre i piccoli erano comunque la base certa. Un denaro valeva "XIV Veronenses parvi". Una lira valeva 20 denari e quindi 280 piccoli; se nel contratto si fosse parlato di 44 lire di piccoli il pagamento stabilito dal contratto era di 880 denari.1 punto
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Probabilmente sullo SPL sì, sul 52....come si fa a saperlo, mica esiste uno strumento che misura lo stato di conservazione....... Personalmente trovo questo genere di classificazione inutile se non addirittura fuorviante1 punto
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Premesso (se mai ce ne fosse bisogno) che le identificazioni fornite da questo forum sono assolutamente gratuite e... senza impegno, volevo indicare alcuni dati importanti per poter procedere all'identificazione di qualsiasi moneta. 1) Scansione o foto della moneta, sia diritto che rovescio, ricordando che gli allegati non devono superare i 60kb (si consigliano immagini jpeg). Per ogni delucidazione sugli allegati, fare riferimento alle FAQ a questo link: http://www.lamonetapedia.it/index.php/FAQ_...ati_ed_immagini 2) Descrizione delle figure e delle lettere (se poco visibili nella foto) 3) Diametro (indispensabile) 4) Peso (fondamentale) 5) Metallo presunto (assai importante) 6) Per monete moderne, luogo di provenienza (se conosciuto) 7) Al fine di facilitare la successiva ricerca di monete già identificate, si prega di inserire 1 sola richiesta di identificazione per ogni discussione creata.1 punto
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