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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/05/13 in tutte le aree
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Non esistono testi, anche a livello accademico, senza errori. Ripeto non esistono. E sfido chiunque a dire il contrario. Stiamo scivolando nel grottesco. Complimenti a tutti i giovani Autori. Cordiali saluti Adolfo4 punti
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Come scrivevo prima, qui si spara a zero con consigli assurdi, senza cognizione di causa. La moneta non andava toccata perchè non avevo nessun bisogno di essere manipolata, e nonostante avesse già ricevuto una blanda pulitura riconoscibile dal contrasto patinato/pulito solo in prossimità dei rilievi, aveva ancora un certo fascino. Andrò off-topic, sarò bannato ma la dico tutta... La qualità di questa sezione sta scemando sempre più verso l'oblio, proprio per l'eccessiva libertà che si concede agli insesperti di scrivere, ed il fatto che oltre al buon senso, manchi anche l'umiltà di riconoscere non solo i propri sbagli, ma anche l'onestà intellettuale di ascoltare consigli di persone mature Numismaticamente parlando, non aiuta certo la comunità a migliorare. Fin quando avremo consigli assurdi come quello di lavarla con acqua e sapone, commenti sulle conservazioni di tipo "sono d'accordo" "bella" "concordo" "hai ragione" "si grazie", "ho comprato a tot il 10 lire aratrice ho fatto bene?" si snobbano monete in bassa conservazione e si consigliano solo grandi aurei savoiardi... ed altre inutilità varie, beh... se questo vuol dire fare Numismatica questa sezione andrà sempre peggio. Non ho intenzione di polemizzare, queste sono mie opinioni che hanno oggettivo riscontro continuamente, e questa stessa discussione ne è una dimostrazione. Quindi non replicherò, chi vuol capire capisca, e chi non vuol farlo, continuasse per la sua strada... prima o poi mieterà quel che ha semitato. chiudo con l'off topic F.4 punti
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A tutti, le mie scuse. De facto ho reagito nel modo peggiore, portando in pubblico ciò che si sarebbe potuto risolvere privatamente. Mi scuso con voi del Cordusio, che tanto avete lavorato per l'organizzazione e la riuscita di questo concorso e con tutti i ragazzi che hanno messo del loro, si sono documentati e hanno sottratto tempo alla scuola e ad altri impegni per portare avanti la loro passione. Mi dispiace. Nei prossimi giorni rifletterò attentamente, parlerò con Gaff e poi eventualmente rimetterò a voi il decidere sulla mia partecipazione. Nicholas3 punti
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Per Pasqua ero a Berlino, tra i vari musei che ho visitato, vi è stato il Bode-Museum, ove è presente una notevole esposizione di monete e medaglie. Voglio condividere con il forum il piacere d’aver visto, e fotografato, due bellissime monete papali, unico rammarico è stato che era visibile solo il Diritto. La seconda è un cinque fiorini di camera di Alessandro VI Muntoni 1, zecca di Roma. Il D/ Stemma semiovale, sostenuto da due angeli, in quadrilobo: ALEXANDER VI PONT MAX BORGIA VALENT Per dovere di cronaca il R/ ( non fotografato): Gesù a destra solleva San Pietro dalle acque, a sinistra gli Apostoli in una nave sulla cui bordata: D ADIVVANOS MODICE FIDEI QVARE DUBI TASTI La scritta: Signore aiutaci (Uomo) di poca fede, perché hai dubitato? ( Matteo 14,31) Invocazione per la Crociata progettata da Pio II e ripresa da Paolo II. Il Papa trattò con gli ambasciatori degli Stati italiani per finanziarla: Venezia doveva contribuire con 100.000 ducati, Napoli con 80.000, Milano con 70.000, Firenze con 50.000, Modena con 20.000, Siena con 15.000, Mantova con 10.000, Lucca con 8.000, il Monferrato con 5.000. Cospicui sussidi il papa inviò all’ungherese Mattia Corvino ed all’albanese Skanderbeg. Per opporre un nuovo nemico ai Turchi, che continuavano nelle loro sistematiche conquiste ( il 2 luglio 1470 strappavano a Venezia l’isola di negroponte), il Papa strinse relazioni con il “gran principe dei Russi”, Ivan III, fece pace con Venezia e si adoperò per realizzare un alleanza generale difensiva. (da Il Linguaggio delle monete – di Mario Traina)2 punti
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Non ero ancora intervenuto perché speravo finisse tutto in silenzio senza problemi. Non é cosí... Conosco gaff e Niko e mi permetto di dirvi due cose: A gaff: io ho grande stima per il tuo metodo di ricerca: sei una delle poche persone che cerca in archivio le fonti; credo che le teorie che risultano dalle tue ricerche siano corrette e motivate, ma hanno l'handikap di non essere pubblicate, e questo é un bel problema! Chi fa uno studio che non riguarda quella monetazione in particolare ma tocca solo in modo laterale l'argomento DEVE rifarsi alla bibliografia ufficiale (magari puó, come ho fatto io, scrivere in una nota che nuove ricerche sembrano portare a conclusioni differenti, ma nent'altro). Se lo studio avesse riguardato il primo periodo della terlina milanese, sicuramente uno avrebbe potuto parlare di un nuovo spunto di catalogazione e sviscerare l'argomento; ma in uno studio di questo genere é impossibile approfondire un tema che riguarda solo minimamente l'oggetto della ricerchina (che é una moneta con lo stesso valore nominale, ma di un altro periodo). Poi, soprattutto, quando uno scrive su un periodo, non puó prendersi la responsabilitá di dare per veritá assoluta una data come che sia diversa a quella presente sui testi di numismatica milanese basandosi su una discussione sul forum... Magari un domani ti arriva qualcuno che ti dice "te hai scritto una cazzata!" E tu non puoi dimostrare il contrario, perché non c'é una ricerca a cui lo puoi rimandare! Io ti consiglio, come ti ho giá detto piú volte, di pubblicare le tue ricerche che, secondo me, hanno dato luogo a risvolti veritieri in grado di modificare alcuni concetti dati per certi che, in realtá sono sbagliati. Riguardo a questo episodio, peró, io credo che non sia questo il luogo migliore in cui mettersi a far polemica; gli argomenti tecnici si discutono in sezione medievale, non in una discussione in piazzetta rivolta ad un concorso per giovani che, per altro, leggono anche persone esterne di fronte alle quali, io credo, stiamo facendo brutta figura. A Nicholas voglio dire di non prendersela per le correzioni, che sono tipiche di ogni lavoro (hanno criticato Gesú, figuriamoci se non criticano noi...), di mettere una pietra sopra a questa situazione e di parlarne con calma insieme al diretto interessato. Io ho molta stima verso di te e verso il modo in cui lavori, per cui, se anche ci sono degli errori (cosa probabile, visto che si tratta di un concorso per giovani) sono certo che sarai ben contento di apprenderli in modo da poter migliorare il tuo elaborato in vista di una eventuale pubblicazione su P.N., purché ti siano fatte nella dovuta maniera. Ad entrambi chiedo, di quí in avanti, di non affrontare, in ogni caso, alcun discorso relativo a questo malinteso perché non é bello nei confronti di chi legge, di chi ha lavorato per il concorso e neanche nei confronti di chi ha investito qualche premio e la disponibilitá dimuna pubblicazione. Mi auguro finisca quí. P.S. : Nicholas smetti di dire che ti ritiri... Tanto lo so che é una tattica diversiva per prendere voti e recuperare il punto di scarto :P Scherzi a parte... Non farmi incacchiare e smetti di scrivere che ti ritiri o stupidate simili! ;)2 punti
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Perché sbagli nel ritenere che il numero di esemplari oggi sopravvissuto sia indicativo del quantitativo coniato. Pensa soltanto al ripostiglio di via Larga, a quanti pezzi di Frinco ci sono. Chi ha avuto la fortuna di esaminarli può confermarti che lì dentro ci sono pezzi coniati con decine e decine di conii diversi. Ergo, anche con stime empiriche, parliamo di diversi milioni di pezzi. La rarità attuale non è figlia di una coniazione ristretta un tempo. Ci sono documenti che lo provano abbastanza facilmente, senza particolari artifici. Emissioni di dieci, ventimila marchi di moneta piccola sono piuttosto frequenti. Stimando un taglio indicativo di 200 pezzi per marco per una moneta come questa terlina, ecco che già con diecimila marchi hai un'emissioni complessiva di due milioni di pezzi. E ti assicuro che ci sono casi in cui i quantitativi monetati passano i centomila marchi annui. Fai tu il conto... Per Messerano, ad esempio, conosciamo una decina di conii per i soldini che contraffacevano quelli di Carlo d'Asburgo per Milano, alcuni con tracce di ribulinatura per allungarne la vita utile. Anzi, la ribulinatura e il grado di consunzione del corpo del conio sono molto indicativi del loro estremo utilizzo. Ebbene, di questi soldini io ne conosco meno di dieci, coniati per giunta con conii ancora diversi da quelli noti! Insomma, il legame tra "rarità attuale" e "pezzi coniati" non torna. In più tutte le gride che parlano di monete contraffatte come sesini, quattrini e similari parlano categoricamente di un ritiro a scopo di fusione. Basta prendere qualche grida milanese di metà Seicento per vedere come ci fossero ordini imperativi di consegnare i pezzi in zecca, e come si parli di fusione da parte di ramai, calderai, ... Chissà quante terline di Frinco ci sono nei nostri paioli di rame, specie in quelli che hanno qualche annetto! E.2 punti
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Buona serata vediamo di riportare serenità in questo ambito e nel concorso in generale. Ragazzi, come giustamente dice adolfos, la perfezione non è di questo mondo, ma lo spirito di questo concorso, l'avrete certamente capito, non è trovare il genio che conosce la summa di tutte la cattedre numismatiche e le pubblicazioni relative. Il concorso è, doveva e deve essere il pretesto per crescere e misurarsi "anche accettando critiche". Nella vita c'è anche questo. Spiace osservare - a parer mio - il modo con il quale sono state fatte le critiche; bisogna sempre pensare che ciò che si scrive assume una valenza più "pesante" rispetto ad un colloquio; soprattutto si sarebbe dovuto pensare che ci si rivolge a ragazzi che, magari, hanno scritto di una monetazione che non seguono....si sono cimentati comunque. Ovviamente leggendo i libri che hanno potuto recuperare e le informazioni che sono disponibili. Dovevano spulciare nel forum? Forse, ma sappiamo benissimo che le discussioni inserite in un forum, "annegano" nel mare magnum delle discussioni e (croce e delizia di ogni forum) restano sepolte a imperitura memoria. :pleasantry: Via, ......non facciamo che una improvvida discussione vanifichi l'impegno di molti. Sono certo che anche questo incidente di percorso, sarà bellamente risolto dopo essersi guardati negli occhi. :pardon: Chi ha il buon senso, lo usi, dice un vecchio proverbio. Non permettiamo che una incav.....ra pregiudichi ciò che di buono si sta facendo. :drinks: Saluti Luciano2 punti
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Mi torna in mente la frase del film Quinto Potere (Network in inglese) "Quindi ascoltatemi. Ascoltatemi! La televisione non è la verità! La televisione è un maledetto parco di divertimenti, la televisione è un circo, un carnevale, una troupe viaggiante di acrobati, cantastorie, ballerini, cantanti, giocolieri, fenomeni da baraccone, domatori di leoni e giocatori di calcio! Ammazzare la noia è il nostro solo mestiere." Non che a me non piaccia la tv, anzi... MM2 punti
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Intanto è Traiano Decio, la tua tipologia di moneta con legenda finale A non è riportata dal Varbanov e non posso classificartela con precisione se non come variante alla numero 168 del varbanov stesso che ha pero la finale AVG. Al retro della prima c'è: la Moesia in piedi di faccia con a dx un toro e a sx un leone, e sembra toccarli con le mani. Al retro della seconda invece: la moesia ha sempre i due animali ai finchi, ma la mano destra solleva un ramo e la sinistra tiene un globo. Questa ha in esergo sempre AN XII. In questa città erano stazionate due legioni la Legio IV Flavia e la Legio VII Claudia e mi pare che il leone ed il toro erano l'emblema di queste due legioni.2 punti
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Gionny, a meno che tu non faccia parte della congrega dei falsari , soprattutto siciliani, come ho scritto....non hai proprio nessun motivo di risentirti o di tacciare alcuno di razzismo... Che i migliori falsi delle magnogreche siano opera della scuola siciliana è un'assunto ormai acclarato...che questi falsari, con la loro opera,abbiano creato dei danni enormi al mercato e, di conseguenza, proprio a quei collezionisti soprattutto siciliani, che hanno a cuore la numismatica della loro terra e ai commercianti locali, è un'assunto altrettanto acclarato.. che abbiano , ovviamente, avuto l'aiuto di qualche commerciante o altro peronaggio ben introdotto, per meglio commercializzare quete vere e proprie "opere d'arte" , truffaldina si, ma arte,e lampante... Che tutta questa operazione sia stata di una cecità e devastazione assoluta, lo ha dimostrato il mercato rifiutando le magnogreche per venti anni... che adesso, e tu stesso ce lo stai dicendo a ripetizione, i discendenti e gli emuli di quei falsari, stiano elaborando prodotti ancora più raffinati e difficli da individuare, nonostante le migliorate tecniche di riconoscimento e la maggiore diffusione informativa che è permessa dalla rete, è altrettanto dimostrato... quindi, stanno rifacendo lo stesso deleterio e castrante , per loro stessi, errore dell'altra volta.. A questo punto, ti domando, dove è il razzismo e l'offesa verso i siciliani nelle mie parole? nell'averli assimilati e confrontato a degli asini? Veramente mi aspettavo, da un siciliano come te, che dice sta lottando per far vedere come si riconoscono i fasli dell'ultima generazione, più che una critica, un plauso per quello che ho scritto...non mi pare di aver inserito tutta la sicilia nella mia definizione, ma solo un pugno di disonesti delinquenti ( perché di delinquenti si tratta) che hanno fatto solo del male alle persone onestamente appassionate del loro paese e della sua storia...quindi, perché mi censuri? non ti capisco...2 punti
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Una bella Medaglia, di aspetto estetico superiore alla media delle Medaglie-ricordo di ogni nave della Marina Militare. Non è infatti una medaglia generica ma è stata coniata a ricordo dell'Unità che fece parte della flotta che prese parte alla guerra Italo-Turca. Nel 1909 la TP Scorpione aveva preso parte ai soccorsi successivi al maremoto che colpì Messina assieme ad altre Torpediniere, piccole navi la cui lunghezza andava dai 30 ai 50 metri, assieme ad altre TP della Classe Spica, i cui nomi iniziavano tutti con la medesima lettera: Saffo, Serpente, ecc. A vederla sembra coniata in argento...forse è stata portata a lungo come ciondolo visto il suo grado di usura.2 punti
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Concludendo: come dice Gionny, sono capolavori dell'arte incisoria magnogreca.. o meglio: lo SAREBBERO.. peccato che grazie ai falsari , prevalentemente siciliani, questa branca della numismatica sia talmente inquinata da falsi, copie e invenzioni, da aver , di fatto, detrminato la quasi definitiva morte del collezionismo di questo settore, almeno tra gli anni '60 e '80, salvo poi assistere ad un ritorno di passione, ma più dovuto alla affidabilità del venditore che alla reale certezza della autenticità del venduto... Credo che l'aver agito in questo modo, sia stata una delle cose più stupide che i falsari siciliani e chi si prestava al gioco, potessero fare e concepire e anche una delle più miopi..sarà stato pur vero che chi primo è arrivato ha realizzato grandissimi profitti, però, man mano che i warning si accendevano e i campanelli di allarme suonavano, il mercato di queste monete si contraeva e per trovare accoglienza per i loro falsi , hanno dovuto spostarsi su mercati meno inquinati e, quindi, meno attenti e meno smaliziati...quindi, via via , hanno "impestato" con i falsi le collezioni e le aste inglesi, tedesche, francesi e poi sono passati al di là dell'oceano... il primo risultato è stato che per parecchi anni le monete magnogreche sono diventate difficli da piazzare e che ,per non scottarsi con l'acqua fredda, sono state eichettate come false anche molte monete autentiche ma di conio inusuale o sconosciuto.....ci sono voluti più di venti anni per vedere il mercato iniziare a rifiorire, grazie, come già detto, più alla personale reputazione dei venditori professionalmente interessati ,che altro,... però, a giudicare dalle ultime vicende di Nomos e altri, mi pare che la lezione non l'abbiano imparata per nulla e che stiano rigiocando al loro stesso massacro..la storia si sta ripetendo, e anche le conseguenza si ripeteranno identiche..anzi, vista la maggiore informazione accessibile, saranno ancora più definitive... da noi si dice che neanche l'asino casca due volte nella stessa buca..vuoi vedere che i falsari siciliani e i loro aiuti sono più scemi di un'asino?2 punti
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In una vecchia rivista mensile Touring Club Italiano del 1927 messa a disposizione da un caro amico di Benevento ho trovato un'interessante ricerca a firma Federico Sacco riguardante alcune "medaglie" (se così possiamo definirle) impresse su pezzi di lava vulcanica del Vesuvio. Sicuramente tali oggetti venivano concepiti all'epoca come souvenir o come oggetti da studio per esperti di mineralogia, vi segnalo un link sul museo di mineralogia di Napoli dove ci sono alcuni di questi reperti. http://www.musei.unina.it/mineralogia.php Ho ritenuto opportuno scansionare le pagine della ricerca e metterle in rete a disposizione di tutti voi, spero siano di vostro gradimento, anche perchè ho saputo che è un'impresa reperire le loro immagini. http://www.ilportaledelsud.org/medagliere_vesuvio.htm1 punto
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Scusatemi se ero concentrato a scrivere e ad inviare la risposta a Babelone senza avere letto l'argomentata risposta di Gionny nel frattempo pervenuta. Vedo che ha rtisposto credo esaurientemente. Si tratta di un conio diverso da ex-NAC, ma in realtà già noto, grazie all'esemplare Giesecke, del quale non ci sono dubbi (almeno credo) di falsità. Più esattamente il pezzo ex-Nomos sarebbe coniato con un conio più fresco di Gieseche, quando ancora non si è formato il lieve avvallamento del conio vicino a Scilla. Giusto? Si tratta di un contributo molto valido. Attendo ulteriori "contestazioni", ma possibilmente sempre mantenendo un tono educato e costruttivo.1 punto
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la tramonto della sua storia la zecca di Aquileia ebbe sede ad Udine, tra mercato vecchio e mercato nuovo. Probabilmente vedendo come è stata coniata questa moneta il vino venduto doveva essere molto ma molto buono. :blum: :rofl:1 punto
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la rete offre sempre tesori alla vista di tutti, ma che spesso passano inosservati! questo piccolo radiato da 11-13 mm è una curiosa fusione di più tipi... diverse sono le ipotesi che si possono formulare: 1) imitativo del RIC 83-85 di Vittorino Obv: DIVO VICTORINO PIO, radiate nude bust right. Rev: CONSACRATIO, Eagle standing on globe, holding a wreath in beak. Obv: DIVO VICTORINO PIO, radiate and cuirassed bust right. Rev: CONSACRATIO, Eagle standing on globe, holding a wreath in beak. 2) una più fantasiosa fusione di un tetrico I (c'è da interpretare la legenda del rovescio: credo di leggere VIRTVS) con una DIVO CLAUDIO CONSACRATIO (aquila) a ogni modo, una bella moneta!1 punto
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a volte cmq rimango sorpreso da come le parole scritte, credo chiaramente, vengano interpretate e se non interpretate diventano facilmente un modo per arrivare ad opinioni personali (e questo purtroppo è il limite di dover scrivere un qualcosa che se detto a parole, guardandosi negli occhi, verrebbe capito diversamente..). In questa discussione, molto interessante direi, negli ultimi post, nessuno ha offeso nessuno, e questo mi sembra chiaro. Non si e detto nulla di chi vive in sicilia, terra fantastica e con persone stupende, come stupende e fantastiche ritengo siano le persone che vivono nelle restanti regioni. E' stato scritto chiaramente "falsari prevalentemente siciliani", quindi agli amici siciliani in quanto abitanti della sicilia non si è detto nulla. Pertanto, come già in altre occasioni, non andiamo a cercare quello che non c'è, torniamo a parlare di numismatica. thank you.... skuby1 punto
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...per me poco oltre l'MB....questa i segni del tempo li porta tutti...ma per certi versi non è del tutto malvagia...non ha colpi.... :blum: ...non penso ci sia qualcuno disposto a pagare oltre i 100 euro per un esemplare in questa conservazione. ...puoi fare un test, la metti su ebay....e la ritiri prima della scadenza ...vedi il grado di interesse che suscita e ti togli al curiosità! renato1 punto
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Prima di tutto un grazie appassionato ai "giovani", tutti, che hanno scritto e si sono dedicati a questo progetto. Ho letto tutti gli elaborati e mi sono "arricchito", ho votato quello che mi è piaciuto di più, con molta fatica nella scelta. Mi ha fatto piacere leggere e da non esperto nelle monetazioni in oggetto ho apprezzato lo spirito e la ricerca di ciascuno dei partecipanti un po' invidioso del fatto che io, a quell'età, non sarei stato in grado di scrivere neanche un decimo di quello che ho letto ... ma probabilmente neanche adesso ... Essendo io un esperto in "strafalcioni" ho visto che nessuno mi ha superato e quindi sono contento di aver mantenuto il primato! A chi ne avesse fatti (cosa della quale io non mi sono accorto) voglio ricordare una "summa" con ia quale mi auto-assolvo ogni qual volta incappo in qualche errore e allora mi consola il fatto di essere in buona compagnia: "Sbaglia la S. Bibbia (Deuteronimio 14,7 quando scrive che la lepre e l’irace sono ruminanti); il Foscolo (nei Sepolcri scrive che l’upupa è animale notturno); sbaglia Dumas (ne “La collana della Regina” scrive: «Ah! Ah! disse don Emanuele in portoghese»); Daudet nel Tartarin scrive che dietro il cammello correvano quattromila arabi urlanti, gesticolanti e che facevano luccicare seicentomila denti bianchi= centocinquanta denti a testa); sbagliano anche gli Accademici di Francia che avevano inserito la definizione di gambero scrivendo «piccolo pesce rosso che cammina all’indietro», perchè: non è un pesce, non è rosso; non cammina all’indietro)". Ancora complimenti a tutti!1 punto
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Si ritiene questa moneta coniata in Spagna nel 45-44, ma è più probabile in Sicilia nel 43; i bordi arrotondati sono un particolare che la distinguono dalle emissioni spagnole. In ogni caso, molte varianti stilisitche fanno ritenere che siano state coinvolte molte zecche. Rodolfo Martini (Monetazione bronzea romana tardo repubblicana, 1988) la considera queste emissione una sorta di propaganda politica atta a contrastare quella Ottavianea. Non ha alcun senso definire le monete assi solo sulla base della riproposta, con fini volutamente politici, dellamministrazione pompeiana della raffigurazione tradizionale del bronzo romano: la testa di Giano e la Prora. Un istogramma dei pesi, anche separati tra i tre tipi di emissioni, evidenzia immediatamente limpossibilità pratica di definire esattamente il valore metrologico delle monete. Infatti un peso medio di circa 20 g quale quello che si registra per gli "assi" di Pompeius, non ha alcun significato per gli assi di standard onciale o semionciale. Molto più correttamente dovremmo interpretare lemissione degli assi di Pompeius come una propaganda politica: la volontà di presentarsi come erede della tradizione repubblicana, con lintenzione di porre sul mercato una moneta che potesse rappresentare una unità generalmente riconosciuta ed accettata, anche dal punto di vista strettamente formale, nel mondo romano. Martini cita anche esemplari in collezioni privare di 32,1 e 31,37 g. L'ultimo tipo, o tipo C, ha un peso attorno ai 14-16 g1 punto
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riassumendo velocemente Double Eagle Saint Gaudens ne sono state fatte principalmente di 3 tipi: - Extremely High Relief (estremamente rare e costosa) circa 20 pezzi rimanenti - High Relief (rare) circa 11.000 pezzi rimanenti - Normal Relief no motto/with motto (solo alcune annate sono molto rare, 1920 S, 1921, 1927 D, 1927 S e dal 1929 al 1933) le differenze consistono nella profondità dei rilievi che vanno calando da una ex.relief ad una high relief e ancora ad una normal relief le varietà no motto/with motto differiscono solo per la scritta 'In God we Trust' Inoltre le Extremely High Relief e le High Relief presentano numeri romani1 punto
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Taglio: 20 cent Nazione: Lussemburgo Anno: 2013 Tiratura: ?? Condizioni: qFDC Città: Lussemburgo Note: News1 punto
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caro amico giusta l'intuizione di ARTHAS sfogliando il libro di Fiorenzo Catalli: Monete dell'Italia Antica (Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato--roma 1995) ho trovato a pag. 100 le monete di tuder, alle tavole annesse ho trovato la moneta al n. 305. la moneta è un sestante D/ Cicala R/ tridente. la foto della moneta è ricavata dal libro citato questa moneta fa parte della sottoelencata serie di monete: Asse , Semisse, Triente, Quadrante, Sestante , Oncia. nel libro si parla di una serie composta di sei monete con riferimento all'Asse di 255 grammi nel libro si dice anche che esiste una serie dal peso ridotto dove il riferimento all'asse è di grammi 82,49. lascio ad altri il rapporto peso con la tua moneta per un riscontro sull'autenticità che alla visione di quanto da te postato e da quanto risulta dal Catalli vedo qualche piccola differenza. ciao Pietro per darti qualcosina in più ti invio le scansioni della stessa moneta ricavate dal Garrucci. riciao pietro1 punto
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Moneta: 5 cent italia 2003 Tiratura:1.884.000 Conservazione: Spl/Spl+ Ritrovamento: trento Note: la volevo e finalmente ... trovata1 punto
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Sono completamente d'accordo, proprio al 100% che le monete patinate hanno un loro fascino, sono proprio MONETE, proprio VISSUTE. Ma quella non era patina, era proprio sporcizia. E pulirla è stata (A PARER MIO) una buona idea. Forse non è proprio la pulizia migliore che avesse potuto ricevere, ma non parliamo di MASSACRO, cari amici numismatici! :-)1 punto
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Purtroppo ancora devo decidermi a investire qualcosa per immortalare in maniera accettabile le mie monete......e' piu' forte di me, quello che riesco a mettere da parte alla fine va sempre a finire nello stesso posto....in collezzione!!!!!!1 punto
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@ Ti ringrazio per le palesi parole di apprezzamento nei miei confronti , definirmi incompetente , presuntuoso , ignorante numismaticamente è veramente un piacere , direi immenso . Peccato però che , se il metro di giudizio è il suo , allora mi permetta di dire che l'intellettualmente onesto non è di certo lei , tutt'altro invece visto che si è arrogato il diritto di sputare una bella sentenza personale su una persona che non conosce e che , senza alcuna polemica o volontà di litigio , non le permette in alcun modo di essere definita da quelle sue cortesi parole . Molti sono dell'idea che le monete , qualsiasi sia il loro stato non vanno toccate , legittimo e rispettabile ma non mi è mai capitato di definire una sezione alla stregua della " scemata " perché qualcuno ha espresso un suo pensiero , nella volontà d'aiutare e non di distruggere , visto poi l'utilizzo dei " bagni in acqua " per eliminare brutte patine , anche di monete assai costose . Eviterò , onde evitare futili polemiche di partecipare alla discussione , iniziata nel rispetto degli altri e terminata nelle espressioni di sentenza senza , ed in questo caso è giusto dirlo , cognizione di causa . Saluti .1 punto
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Nonostante ciò le divisionali non hanno avuto il minimo rincaro.... sono ferme da quasi un anno intorno ai 30 euro.... Non hanno avuto minimamente la speculazione del 2004 e del 2007....1 punto
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Per Pasqua ero a Berlino, tra i vari musei che ho visitato, vi è stato il Bode-Museum, ove è presente una notevole esposizione di monete e medaglie. Voglio condividere con il forum il piacere d’aver visto, e fotografato, due bellissime monete papali, unico rammarico è stato che era visibile solo il Diritto. La prima è un quattro ducati papali di Paolo II Muntoni 1, zecca di Roma il D/ In alto piccolo stemma semiovale, ai lati a destra Gesù in atto di mostrare il gregge a San Pietro con chiavi, sotto nove pecore. |PETRE | PASCE | OVES | MEAS | PAVLVS | II | PONT MAX AN I La scritta: Pietro, pascola le mie pecore ( Giovanni 21,17) ( Va notato che la moneta qui fotografata presenta delle diversità d’interpunzione con quella classificata dal Muntoni) Per dovere di cronaca il R/ ( non fotografato): Gesù a destra sostiene San Pietro in mezzo alle onde, con gli Apostoli sulla barca in mezzo al mare in tempesta. D ADIVVANOS MODI CE FIDEI QVARE DUBI TASTI La scritta: Signore aiutaci (Uomo) di poca fede, perché hai dubitato? ( Matteo 14,31) Invocazione per la Crociata progettata da Pio II e ripresa da Paolo II. Il Papa trattò con gli ambasciatori degli Stati italiani per finanziarla: Venezia doveva contribuire con 100.000 ducati, Napoli con 80.000, Milano con 70.000, Firenze con 50.000, Modena con 20.000, Siena con 15.000, Mantova con 10.000, Lucca con 8.000, il Monferrato con 5.000. Cospicui sussidi il papa inviò all’ungherese Mattia Corvino ed all’albanese Skanderbeg. Per opporre un nuovo nemico ai Turchi, che continuavano nelle loro sistematiche conquiste ( il 2 luglio 1470 strappavano a Venezia l’isola di Negroponte), il Papa strinse relazioni con il “gran principe dei Russi”, Ivan III, fece pace con Venezia e si adoperò per realizzare un alleanza generale difensiva. (da Il Linguaggio delle monete – di Mario Traina)1 punto
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Buona (anche) la seconda, Piergi. Anche se non ci sono evidenze precise, ho notato come la presenza di tondelli irregolari si concentri in momenti di elevatissima tiratura, per monete a valore pressoché fiduciario, dove si presta meno attenzione al peso rispetto ad altri nominali. Detto altrimenti, i sesini e i quattrini/terlini coniati in Piemonte e Lombardia ad imitazione di quelli milanesi hanno spesso e volentieri questa caratteristica. Ma anche le stesse monete originali di Milano, spesso e volentieri, hanno una forma irregolare: i quattrini di Filippo IV di Milano, coniati a decine e decine di milioni, mostrano spesso forme oblunghe, squadrate o a goccia, per utilizzare il massimo della lamiera. Lo correlo a momenti di produzione intensa. Monete come ad esempio le terline di Frinco furono coniati in molti milioni di esemplari, in tempi estremamente ristretti. Se si fanno delle valutazioni statistiche sulla produttività, per quel poco che si riesce a inferire dai documenti, si devono mettere in conto volumi giornalieri altissimi. Ne segue che nella produzione dei tondelli si metteva meno attenzione alla forma (oltre che alla sostenza, visto che calavano anche di intrinseco). Tanto più se poi questa irregolarità del tondello rendevano meno leggibili le legende, e quindi si aumentava la probabilità di confusione con le monete originali. E.1 punto
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A pagina 72 del numero appena uscito del Giornale della Numismatica c'è una recensione più che positiva firmata da Roberto Ganganelli, che giudica il romanzo di Fornari molto più godibile perfino del celebrato Codice da Vinci. Cito anche le ultime righe della recensione: Romanzo da consigliare, senza dubbio: una piccola pietra miliare da conservare, a pieno titolo, in ogni libreria numismatica.1 punto
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Nessuna delle due. Il problema è che questa moneta anche se non circolata ha sempre qualche difetto di sorta. A mio modesto parere andrebbe rivista la valutazione della classe di conio (per me, non è di prima classe): non è possibile che su 10 esemplari mai circolati 10, tutti sono q.FDC e nessuno FDC (anche se il difetto raramente è comune agli altri) altra ipotesi: che le monete FDC non sono state conservate con la dovuta cura. Ma com'è possibile che questo sia successo con tutte le monete..?1 punto
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@@mercatese Grazie dei complimenti e del generoso commento. Agli amici di Modena e dintorni che volessero fare due chiacchiere, segnalo che venerdì prossimo, 9 Aprile, ore 21:00, sarò a Sassuolo nell'ambito di una manifestazione dedicata al romanzo giallo (http://www.todaroeditore.com/trame-nellombra-rassegna-sul-romanzo-giallo/. Ciao, Filippo1 punto
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Ciao, è un follaro di Ruggero II conte di Calabria e Sicilia, 1127-1130. Zecca di Messina. D/ Ruggero in piedi con asta e globo crucigero; a sinistra R / II R/ Croce trifogliata; nei quarti IC XC NI KA (Cristo vince) Riferimenti: Spahr 54, Travaini MIN 176 Un saluto Paolo1 punto
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Non sono un esperto ma non credo che siano rari ne' che abbiano un valore più altro del rame contenuto. Ho notato la stessa cosa su dime e nickels in circolazione. Questo è decentrato...;)1 punto
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L'utente alessandr0 scrive questo: Ha 16 anni ed è caduto nella sua stessa trappola. L'utenza nominata dannyy verrà cancellata.1 punto
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monetazione a me per lo più sconosciuta...ma dopo aver letto tutti questi elaborati ho votato e ho imparato molte cose....bravi a tutti!1 punto
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Vi ringrazio del Vostro interessamento, non appena saranno pronti provvederò ad inviarveli, al momento i primi due relatori non hanno ancora fornito un sunto dei loro interventi, ci vorrà qualche tempo ma non mancherò di farveli pervenire..1 punto
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Buona serata Non ho ancora avuto possibilità di leggermi la RIN, quindi mettendo da parte l'aspetto "numismatico" della questione, mi sono riletto un po' di storia con la S maiuscola (come dice Andreas). Quindi considero le due situazioni storiche sapendo che i risultati sono viziati dalla mia logica, cioè quella di un uomo del 2013. Sappiamo che spesso la nostra logica non è affatto pari a quella degli uomini vissuti quasi un millennio fa, tanto più se erano veneziani e spesso, questi ultimi, ci hanno dimostrato nei fatti la loro "atipicità" nel perseguire scopi ed elaborare situazioni, per raggiungere i migliori risultati. Detto ciò, trovo plausibile che Venezia, ai ferri corti con l'imperatore d'Occidente, quando sì associa alla Lega Veronese, provveda a far eliminare dalla moneta ogni riferimento imperiale. Sarebbe un comportamente schizofrenico muovere esplicitamente guerra all'impero (anche se per lo più finanziariamente) e poi continuare a riconoscerne la preminenza coniando monete a suo nome. L'ipotesi di Stahl, di far coincidere la coniazione con la crisi avvenuta nel 1171 tra Venezia e Bisanzio, la trovo "riduttiva". E' vero che nel 1171 Manuele Comneno fa arrestare tutti i Veneziani dell'impero confiscandogli i beni, ma questo, come scrive Frederic C. Lane in "La Storia di Venezia" è solo l'atto conclusivo di un beriodo abbastanza denso di attriti, cominciato ancora nel 1148 quando, da alleati contro i normanni per la ripresa di Corfù, greci e veneziani vennero alle mani e questi ultimi ingiuriarono l'imperatore rivestendo uno schiavo con i panni imperiali e posto a poppa di una galera lo si fece sfilare davanti alla flotta greca; non solo, ma parodiarono cerimonie della corte imperiale che per i greci avevano il carattere di riti sacri. Quindi possiamo dire che gli anni successivi dopo il 1148 furono anni di "guerra fredda"? All'apparenza indefettibili professioni di amicizia, ma nel concreto ciascuno diffidava dell'altro e si trovavano solo strumentalmente insieme per tenere fuori dall'Adriatico i normanni. Non trovo in tutto ciò nessun atteggiamento di sudditanza da parte di Venezia nei confronti di Bisanzio, quali scrupoli poteva avere Venezia nel mettere il doge sulle sue monete dal momento che, nei fatti, trattava con il Comneno "alla pari"? Quale scrupolo poteva avere Venezia, considerato anche che già in precedenza, ai tempi dell'imperatore Alessio, quando questi voleva favorire commercialmente i pisani a loro danno, si era trovato con la flotta veneziana saccheggiare una dopo l'altra le isole greche, impadronendosi persino (orrore per Bisanzio) del corpo di San Isidoro? No, non credo sia l'ipotesi di Stahl quella scatenante. Saluti Luciano1 punto
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...ognuno di noi ha fatto un percorso, decidendo di collezionare, più o meno lungo a seconda della nostra età anagrafica, lungo questo percorso abbiamo scoperto alcune cose, fatto le nostre esperienze, tratto delle conclusioni, ognuno di noi trasmette i messaggi che ritiene oppurtuno trasmettere, secondo le esperienze che ha metabolizzato. non c'è una strada giusta e una sbagliata, come ho detto in altra circostanza, ci sono più strade. ognuno di noi, quando decide di avviare una raccolta di monete, lo fa stabilendo dei criteri. esiste la corrente del FDC assoluto, quella delle medie conservazioni, quella del prendo quello che capita....si fanno valutazioni economiche, doverose valutazioni economiche, ogni volta che si acquisisce un pezzo per la propria raccolta, ci sono quelli che vivono in maniera poetica la propria raccolta di monete, quelli che la vivono godendo del lato artistico/incisorio, quelli che fanno un puro calcolo economico, vedendone risvolti di investimento, ogni singolo aspetto che sto elencando è meritevole di rispetto. se mi sono permesso di dare consigli a nuovi arrivati, l'ho fatto nel loro interesse, sulla base degli errori da me commessi negli ultimi 10 anni...e ripeto consigli , non imposizioni! renato1 punto
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Ciao Vanadio, per osservare i caratteri devanagari dovresti girare di 90 gradi in senso orario la tua moneta nel lato con la figura seduta (la seconda foto che hai postato). La tua moneta dovrebbe essere della regina Lilavati e le lettere (in parte non leggibili perche' il bordo liso se le e' mangiate) traducibili in Sri Ra-ja Li-la-va-ti. Sri Raja significa re (o signore) dello Sri Lanka. La figura a sinistra e sopra le lettere e' la tradizionale stilizzazione di un re srilankese seduto, con il braccio alzato a sollevare una conchiglia. La testa ha una corona nella parte retrostante ed e' composta da una linea verticale e tre orizzontali che simboleggiano il naso la bocca e il mento. Sull'altra faccia (l'ufo :) ) c'e' la stilizzazione di un re srilankese in piedi. La testa ha le stesse fattezze di quella sull'altra faccia (tre linee orizzontali e corona dietro). Quelle che sembrano quattro gambe sono in realta' le due gambe con le linee esterne ricurve verso l'alto che simbolizzano il dhoti (una sorta di gonna tradizionale) indossato dal re. Il re ha il braccio destro abbassato con cui sorregge presumibilmente una lampada e il braccio sinistro sollevato con in mano un fiore di gelsomino. Nella parte destra della figura c'e' in basso un fiore di loto e sopra cinque sfere. Nelle immagini che erano state postate l'altra volta sono meglio apprezzabili i dettagli delle figure stilizzate: Re seduto: Re in piedi:1 punto
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domandone ... :pleasantry: i premi "secondari" messi in palio si sà già come verranno distribuiti ? :blum:1 punto
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Io sono d'accordo con @@ilcollezionista90, la moneta andava leggermente lavata ,a mio avviso, per rimuovere la zozzura( quella nera non e' patina ma sporco). Considerate anche il fatto che le foto sono state fatte con 2 diversi tipi di luce, e che nella 2a foto (quella lavata),il tipo di luce sparato mette di piu' in evidenza i graffi, gia' esistenti anche prima della lavatura. Credo che a questo punto, la moneta puo' andare a riposare e si patinera' col tempo in maniera naturale. Trattandosi tra l'altro di una moneta di bassissimo valore, a maggior ragione il lavaggio non e' stato dannoso. Sarebbe certo diverso se fosse stata lavata una moneta importante e patinata (vera). Quindi, sottolineo, se non ha usato spugnette o altri oggetti abrasivi, la differenza tra lavarla e non, tra qualche anno non si vedra' neanche e la moneta sara pulita e patinata, sicuramente meglio di come era prima.1 punto
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Ti garantisco che non ho alcun dubbio......e sfido chiunque ad averne considerando che Massenzio era morto da un pezzo quando questa moneta fu coniata :D Per approfondire puoi leggere questo mio lavoro: http://www.academia.edu/3109964/Le_frazioni_di_Follis_della_zecca_di_Roma1 punto
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Beh allora io sono proprio agli inizi rispetto a te :rofl: La vedo proprio come te, nel mondo delle baconote ci sto entrando pian piano proprio adesso, però è già diversi anni che colleziono medaglie e decorazioni della seconda guerra mondiale proprio per il valore storico. Se mi indicassi anche via messaggio privato il nome del venditore te ne sarei molto grato! Per i testi attualmente mi sto spulciando il Whitman Encyclopedia of US Paper Money, Standard Guide Small Size US Paper Money editore Schwartz e lo Standard Catalog of US Paper Money editore Cuhaj. Se hai qualche testo da consigliarmi o sconsigliarmi fatti pure avanti!1 punto
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Dall'età di 5 anni.La monetizzazione USA è stupenda,ed hai fatto bene a comprare prima i testi,perchè prima si studia eppoi si compra. I prezzi vanno in secondo ordine per me è piu' importante il fattore storico.Per curiosità quale catalogo hai comprato.Per il resto ho allentato la presa da un mese per i soliti problemi fastidiosissimi della dogana,inconcepibili per me.Se ti vuoi avvicinare ai Silver Certificate c'è un ottimo venditore americano che ti posso indicare.1 punto
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Le votazioni sono aperte: MONETAZIONE ANTICA MONETAZIONE MEDIEVALE MONETAZIONE MODERNA MONETAZIONE CONTEMPORANEA Gli elaborati sono direttamente scaricabili nelle discussioni relative alle votazioni (al post numero 2). Per praticità li ripropongo anche qui: Monetazione antica: Elaborato A01 Elaborato A02 Elaborato A03 Elaborato A04 Elaborato A05 Elaborato A06 Elaborato A07 Monetazione medievale: Elaborato M01 Elaborato M02 Elaborato M03 Elaborato M04 Elaborato M05 Elaborato M06 Monetazione moderna: Elaborato D01 Monetazione contemporanea: Elaborato C01 Elaborato C03 Elaborato C04 Elaborato C05 Elaborato C06 Elaborato C07 Elaborato C08 Elaborato C09 Elaborato C10 Elaborato C11 Elaborato C12 (C02 non usato)1 punto
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sulla base di cosa dici che R3 sia super esagerato? per fare un esempio: i buoni da 2 lire '27 (R2) li vedi ai mercatini ed alle fiere sempre (in bassa conservazione). Idem per il 2 lire del '42 (sempre R2) che si vede con buona frequenza (anche sopra lo SPL). Questa moneta spesso non è presente sulla maggioranza dei banchi medio piccoli, ai mercatini "non esiste" proprio. Ora non è che poichè l'ha postata un utente sul forum significa che R3 sia esagerato. Poi dai per scontato, da neofita, che sia autentica. Bisogna prima studiare i falsi per poter sentenziare se sia buona o no. E bisogna vedere parecchie aste e frequentare molti convegni prima di dire che R3 forse è esagerato....1 punto
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Ho letto molto fugacemente questa discussione, pensando che in questo forum non mi sarebbe mai accaduto di leggere certe cose. Tant'è, e ne prendo atto! Io sono un collezionista, privato, e lontano da ogni circuito commerciale, ma se qualcuno mi chiede di pubblicare una foto di una moneta nel bene delle conoscenze numismatiche (in questo caso parliamo di numismatica, ma si potrebbe parlare di altre conoscenze - le più varie possibili -) , non vedo perché ci si debba accapponire per certe , diciamocelo pure, quisquiglie. Se a rivendicare i diritti d'autore su una foto fosse una grande società che vuol far rivalere i suoi diritti di esclusiva sulle immagini di una moneta "Unica" o considerata tale, Beh la legge lo consente e di fronte alla legge ritengo che .... non c'è legge. Quello è. Ma di fronte ad un catalogo di monete gestito da un gruppo sparuto di appassionati che perdono il loro tempo per diffondere le conoscenze numismatiche senza alcun fine di lucro sento la necessità/dovere di segnalare che i Cataloghi gestiti da questo forum non hanno alcun fine commerciale (almeno per quanto a me risulta) e le valutazioni sulle rarità delle monete sono attribuite, nei singoli cataloghi, in base alle valutazioni dei vari compilatori (tutti dilettanti e privi di alcuna remunerazione) dei cataloghi monetari cui si sono pazientemente dedicati, e con cura ed attenzione massima continuano a fare tenendo in considerazione le evidenze del mercato e le continue scoperte a livello monetale. Al termine di questo mio intervento, forse per alcuni inopportuno e fuori luogo, vorrei presentare le immagini di una moneta classificata dal Muntoni come "inedita": Zecca di Ancona - Clemente VII - Mezzo Giulio - gr. 1,83 - diam. 23,73 CNI manca - Muntoni 95 inedito Ebbene, l'inedito del Muntoni non è più tale, considerato che di questa moneta ne esistono ora almeno due esemplari. Le domande che mi permetto di rivolgerVi sono queste : - a livello rarità debbo ancora considerarla un inedito e quindi Unico o una moneta con rarità estrema R4/R5? - a livello divulgazione scientifica, come credo sia questo forum di monete, ritenete che le immagini della moneta debbano essere tenute nascoste e riservate a pochi intimi oppure messe a disposizione della gran parte di studiosi che seguono le problematiche numismatiche? Sono solo due piccoli quesiti, potrei aggiungerne altri. Io, nel mio piccolo, vi allego le foto della moneta di cui ho accennato poco sopra. Autorizzo altresì terze persone a darne, se lo ritengono, divulgazione nei modi che ritengano più opportuni per la conoscenza della numismatica. Siamo ancora nel giorno di Pasqua, quindi confermo i miei auguri !!!!!!!1 punto
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Ecco qui dopo diversi mesi grazie a un amico commerciante ho acquistato il mio primo real da 8, da affiancare al 10 reali maltagliati di Filippo IV1 punto
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