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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/09/13 in tutte le aree

  1. Nella discussione relativa al documento programmatico è emerso un interessante problema, che ha non poche implicazioni sia culturali in senso lato sia economiche sia finanche sociali. Parto da una considerazione di Vincenzo (post # 125 della suddetta discussione) L'opera di catalogazione di un medagliere rientra nei precisi compiti dei professionisti, atti a compilare le schede ministeriali. Dal momento che essa viene dirottata a forze volontarie, di fatto, nega un'opportunità lavorativa a un professionista. In un clima di generale difficoltà, con un disoccupazione giovanile in Italia esponenziale, chiedere che siano proprio i giovani a fare un passo indietro nell'interesse comune(super partes), è come infierire sul corpo di morenti. D'altro canto, è da far notare, che a fronte del pesce piccolo, che mangia poco o nulla, il Pesce Grande mangia troppo rispetto a quanto produce(anche ricoprendo più incarichi contemporaneamente). E a questi che il tuo invito andrebbe rivolto, in favore del bene comune. Cosa fare in concreto? Calmierare alcuni compensi e destinare il ricavato ai professionisti non strutturati, cercando, così, di avviare un nuovo circolo virtuoso. Ma aldilà del fattore economico, se proprio non si riuscisse a trovare fondi, per la catalogazione dei medaglieri, il problema può essere affrontato anche in altra maniera. Chiamando a lavorare sempre e solo giovani professionisti non strutturati e garantendo una fondamentale crescita curricolare a chi effettua tale operazione, attraverso: 1) Nomina ad incarichi di responsabilità a titolo Onorario; 2) Diritto di prelazione in pubblicazione di materiale inedito presente nel medagliere. 3) Diritto all'utilizzo gratuito delle immagine, all'interno della pubblicazione medesima. Per citarne solo tre. Nel caso, invece, fossero chiamati "volontari puri", non solo verrebbe negato il diritto costituzionale del lavoro e del giusto guadagno, ma anche la crescita professionale, altro diritto sancito dalla Costituzione. Il problema è complesso, ma non bisogna credere che non sia stato già affrontato in maniera esaustiva da qualcuno e da tempo. P.S. L'argomento posto è interessante, ma esula dall'obiettivo di tale discussione e dal fatto che le osservazioni, finora da noi rivolte, concernono parte del documento stesso e non idee di principio. Il problema non è di poco conto. Concordo che in un documento programmatico, dove si devono enunciare anche principi generali i più condivisibili, era meglio evitare di farne cenno specifico. Anche per questo ho proposto di togliere le famose ultime 6 righe, fermo restando, in altre righe, la possibilità di una generica collaborazione fattiva tra privati e istituzioni pubbliche. In termini generali e in linea di principio, mi sembra accettabile e direi ovvio che sia sempre benvenuta una fattiva collaborazione tra enti pubblici, che possono essere Soprintendenze, Musei, Medaglieri, Istituzioni universitarie e privati muniti di adeguate competenze ed esperienza. Qui forse sarebbe opportuno chiarire meglio la natura e i limiti di tale collaborazione. Intanto appare evidente che non è ammissibile che una siffatta collaborazione debba implicare una mortificazione di altre figure professionali, come appunto i cosiddetti “professionisti non strutturati”, che in genere sono semplicemente i giovani che hanno conseguito la laurea in archeologia e talvolta anche il dottorato con indirizzo numismatico, i quali però non hanno avuto sbocchi e prospettive occupazionali connesse alla loro competenza. Vediamo prima chi sono i cosiddetti “esperti privati” in grado di fornire collaborazioni a istituzioni pubbliche. In genere sono collezionisti o ex-collezionisti che hanno maturato nel tempo una notevole competenza in determinati settori. Io personalmente sono scettico sui cosiddetti “tuttologi” che si dicono esperti di tutti i periodi numismatici. In genere queste persone, come il sottoscritto, non hanno svolto studi universitari competenti al campo numismatico (ad esempio io sono laureato in Scienze Biologiche e specializzato in Tossicologia). Tuttavia, per la spinta di un sincero interesse verso le monete di specifico settore, hanno allargato le proprie conoscenze anche alla storia e ai contesti archeologici, ovviamente non esattamente sul campo, ma attraverso lunghi e assidui studi. Ci sono persone che hanno raggiunto una notevole competenza senza scrivere, ma solo facendosi conoscere nell’ambiente. Altre persone, come il sottoscritto, invece si sono più “esposte”, pubblicando articoli e studi che spesso vengono anche citati dagli accademici nelle loro pubblicazioni. Molto spesso questo tipo di conoscenza, senz’altro acquisita in maniera autodidatta ma molto spesso affinata dalla lunga esperienza e grazie a varie frequentazioni con gli stessi accademici oltre che con altri “colleghi privati” (spesso all’interno di Associazioni), risulta essere “complementare” rispetto a quella acquisita dai giovani che seguono un normale corso accademico. Un classico esempio è il problema dei falsi, che attualmente sta diventando sempre più grave e pregnante di serie implicazioni anche nello stesso progresso delle conoscenze numismatiche. Purtroppo i giovani che escono dalle scuole di archeologia e finanche dai dottorati di numismatica hanno una limitata conoscenza materiale delle monete e non sanno in genere riconoscere i falsi, e comunque in misura minore rispetto a collezionisti molto esperti. E’ un dato di fatto. Torniamo al punto di partenza. Cosa possono fare in concreto questi “volontari esperti privati” per fornire un utile contributo, ma senza pestare troppo i piedi alle giuste aspirazioni dei giovani (e pure nemmeno troppo giovani) che aspirano ad acquisire maggiore esperienza e prospettive professionali (nel senso di essere prima o poi remunerati) ??? Innanzi tutto qui si tratta di fare “emergere” una conoscenza acquisita fuori dai soliti percorsi accademici, che può tranquillamente essere messa a disposizione e trasferita anche ai “professionisti non strutturati”. In realtà è possibile configurare una sorta di collaborazione. Ma sotto quale forma? Ovviamente servirebbero esempi concreti per meglio schiarirsi le idee. Uno dei problemi più gravi e urgenti per la numismatica italiana, a livello pubblico, è l’emersione dell’immenso patrimonio presente nei vari medaglieri italiani. Apro una parentesi. Quando un collezionista avanza una domanda di esportazione per un gruppo di monete di un certo pregio, il responsabile dell’ufficio di esportazione, almeno se sufficientemente competente e serio, deve valutare non solo il rispetto della lecita provenienza (basterebbe un adeguato pedigree e cioè la moneta non proviene direttamente da recenti scavi archeologici, ma da aste e simili), ma anche che non rivestano un effettivo e indispensabile interesse per lo stato. In altre parole, questa specifica moneta dovrebbe avere un minimo di riscontro in una collezione pubblica. Appare ovvio e pacifico che se un collezionista possiede un pezzo veramente unico e magari inedito, che non esiste in nessuna istituzione pubblica, è un vero peccato che questo bene vada disperso fuori dei confini nazionali e non invece assicurato in qualche modo (e con giusto prezzo) a una collezione pubblica. Ho già sentito dire che nell’ufficio esportazione esiste spesso un grande imbarazzo a concedere o meno un permesso di esportazione per una semplice ragione. Lì non sanno che cosa effettivamente c’è o manca nelle collezioni pubbliche per la quasi totale mancanza di cataloghi. Questo a prescindere da una valutazione ulteriormente restrittiva come attualmente in vigore per le monete antiche greche. Quindi esistono mille ragioni, sia per gli accademici come pure per un sano collezionismo, che venga finalmente edito l’immenso patrimonio numismatico nei nostrani medaglieri. Appare ovvio che per la catalogazione e fotografia di tale materiale si potrebbe utilizzare la vasta disponibilità dei laureandi, laureati e dottorati. Il buon senso suggerisce che si debbano creare ad hoc dei contratti, con remunerazione, per questi giovani. Così è stato fatto in alcuni casi, come ad esempio a Torino per una prima sistemazione del materiale numismatico nel Museo di Palazzo Madama. Ma la crisi economica morde e i soldi semplicemente non ci sono. Resta solo il volontariato, magari con un piccolo contributo personale (basti pensare all’attrezzatura fotografica che in genere manca nei musei, che devono appaltare il servizio fotografico ad esterni, con spreco di denaro pubblico). So che tanti di questi giovani “professionisti non strutturati” sarebbero disposti a lavorare anche gratis e per un certo tempo (ovviamente non all’infinito!), soprattutto per acquisire esperienza. Il problema è che spesso serve comunque un apporto di persone che abbiano già maturato una conoscenza e un’esperienza ben maggiore. E qui possono dare una mano proprio questi “esperti privati”. Supponiamo che un importante medagliere voglia fare emergere un nucleo composto da monete di una determinata zecca medievale, magari composto da qualche migliaio di esemplari. Che facciamo? Ovviamente ci deve essere un responsabile del progetto, che deve essere per forza un accademico o quanto meno un professionista munito di adeguati titoli, che deve anche fare assicurare tutti i crismi di sicurezza e competenza. Si potrebbe costituire un team “misto”, dove possano convivere giovani laureati e un esperto volontario privato (volontario nel reale senso della parola e cioè senza alcun onere a carico dello stato). In questa maniera si potrebbe anche agevolate al massimo il dialogo tra i futuri professionisti e accademici (almeno qualcuno farà carriera) e i privati depositari di buona conoscenza. Possiamo prendere spunto da queste preliminari considerazioni per avviare una discussione sulla migliore forma di collaborazione tra pubblico e privato, che non potrà che avere favorevoli ricadute anche sui noti problemi dello stesso collezionismo. Giusto?
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  2. 105 ANNI DI INTER "Nascerà qui al "Ristorante Orologio", ritrovo di artisti, e sarà per sempre una squadra di grande talento.Questa notte splendida darà i colori al nostro stemma: il nero e l'azzurro sullo sfondo d'oro delle stelle.Si chiamerà Internazionale, perchè noi siamo fratelli del mondo." Milano, 9 marzo 1908 Tanti auguri 105 anni di gloriosa storia
    3 punti
  3. Torno a ribadire un concetto da me espresso gia molto tempo fa, ma che evidentemente non a tutti e chiaro, o non è preso in considerazione da questo punto di vista. Le monete da 2 euro commemorative FDC da "rotolino" che si acquistano normalmente a TRE euro cad.una non rapresentano alcun problema di spesa, dovete considerare che quando acquistate una moneta da 2 euro in realtà il costo della spesa è di un solo euro ( 1 euro) che non mi sembra tutto sommato sia una spesa eccessiva per avere il FDC e la reperibilità garantita ( quando lo trovi in circolazione ? Se lo trovi, ed in che condizioni lo troverai ? Stiamo in realtà effettuando uno "SCAMBIO" poichè 2 euro restano 2 euro, spendibili in qualsiasi momento. Per questa tipologia ne potrebbero emettere anche 50 all'anno, vorrà dire che per avere 50 monete commemorative Tutte in FDC avrò speso 50 euro, è chiaro come concetto ? ;) Diversamente invece è il discorso per chi colleziona le monete in coin card, in blister o addirittura in versione Proof, in questo caso si che sono "Dolori". oo)
    2 punti
  4. Ormai che il lavoro è avviato si può dare la notizia! Il 25 marzo, lunedì (vi farò avere l'orario preciso ma certamente nel pomeriggio) verrà aperta al pubblico la sala del Monetiere di Firenze, chiusa da tempo immemorabile! Merito del Soprintendente Pessina che sta dimostrando una particolare attenzione per la tutela e la valorizzazione dei beni numismatici rinnovando, assieme alla Direttrice del Museo, Carlotta Cianferoni, la fiducia a me e a tutti i miei collaboratori interni ed esterni all'ufficio di Firenze. Il Soprintendente Pessina vuole in questo modo lanciare un messaggio chiaro, dopo il suo intervento alla riunione del 30 gennaio a Roma (vedi I Medaglieri italiani), che a Firenze qualcosa si sta facendo...... anche se per ragioni di tempi ristretti (che non ci hanno permesso di fare tutti i lavori necessari alle vetrine e alla sala) e per carenza (cronica) di personale di vigilanza, saremo costretti a tenere aperta la sala solo per una settimana..... ma tutta la documentazione rimarrà sul sito del Museo fino alla riapertura definitiva della sala già preventivata per settembre 2013 con novità e spazi espositivi ancora maggiori. Chi può deve venire a Firenze in quella unica settimana a manifestare il proprio interesse per questa decisione. La presenza di tutti ci confermerebbe la bontà delle scelte operate. Vi aspetto tutti! Fiorenzo Catalli
    1 punto
  5. Riassumo l’eccellente lavoro di Giovanni Vitucci L’IMPERATORE PROBO Marco Aurelio Probo nacque a Sirmio il 19 agosto 232 Le notizie forniteci sulla sua famiglia sono piuttosto vaghe: che il padre servisse nell’esercito è certamente accettabile ma rimangono i dubbi che egli avesse rivestito il centurionato ed il tribunato (forse è un’invenzione dell’Historia Augusta). La sorella Claudia è un personaggio fittizio volto a creare un collegamento tra Probo e l’optimus princeps Claudio. Ugualmente falso è il legame che nell’HA (6,2) viene creato con Gallieno. Anche le informazioni sulla carriera precedente l’elezione imperiale sono molto vaghe: è probabile che egli avesse iniziato la carriera militare dalla carica di gregalis e a poco a poco avesse fatto carriera. Probabilmente nella fanteria. Niente infatti spinge a legarlo a comandi di cavalleria (a parte il nome di Equitius dell’ Epit. de Caes. 36,2 e l’iscrizione AEQUITI su monete di Roma e Ticinum). Accettabile il tribunato sotto Valeriano ed una partecipazione alla guerra gotica del 256. Poco credibile la notizia che Valeriano gli avrebbe conferito il comando della III legione Felix perché Probo avrebbe meno di 30 anni. allo stesso modo sono da respingere il comando superiore degli eserciti illirici sotto Gallieno (che forse è semplicemente il ricordo amplificato in elogio di una sua militanza sul settore danubiano) ed il comando della X Gemina conferitogli da Aureliano. Al comando di legione tuttavia arrivò certamente. Le imprese precedenti all’assunzione del potere che gli sono attribuite sono per gran parte non sue. L’HA ha volutamente confuso l’imperatore con l’omonimo Tenagino Probo per creare al primo un passato nobile. Tenagino Probo aveva sconfitto in una battaglia navale i Goti, liberando così il Mediterraneo dalla loro pirateria. Intorno al 269 aveva sconfitto i Marmaridi (beduini tra Egitto e Cirene) mentre era prefetto dell’Egitto. Mentre rivestiva la stessa carica si era opposto all’invasione palmirena dell’Egitto inizialmente con successo, ma poi, sconfitto, preferì suicidarsi. Prima della prefettura dell’Egitto aveva ricoperto probabilmente attorno al 268 il governatorato di Numidia sopprimendo un’insurrezione a Cartagine. Allo stesso modo, a Probo viene attribuita la liberazione dell’Egitto dai Palmireni, che invece fu opera di Marcellino. È probabile invece che Probo avesse ottenuto da Tacito una carica superiore in Oriente, forse per sistemare la situazione del dopo Palmira ed impedire che i Persiani venissero a dare fastidio. Non è documentata la sua presenza nella campagna di Aureliano contro l’impero delle Gallie né che egli sia stato incaricato da questo imperatore della riorganizzazione delle Gallie e del limes germanico. Alla morte di Aureliano a Caenophrurium probabilmente non era presente. L’ipotesi che Probo si trovi sul fronte danubiano è accettabile ma niente lo accerta. Comunque in questo periodo Probo doveva essere un generale già abbastanza noto. Esiste la possibilità che venisse a conoscenza della morte di Aureliano con un certo ritardo.
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  6. DE GREGE EPICURI Forse non abbiamo mai parlato diffusamente di questa sorella di Iulia Domna, storicamente importante quasi come la moglie di Settimio Severo. Dirò solo l'essenziale come premessa alla moneta, poi spero che qualcuno integri le notizie. Originaria di Emesa come la più nota sorella, Iulia Mesa fu la nonna dei due cugini Elagabalo ed Alessandro Severo. Durante il regno di Macrino, cospirò per riportare al trono un discendente dei Severi, ed ebbe successo: l'esercito stanziato in Siria si ribellò acclamando imperatore (16 maggio 218) Vario Avito Bassiano, che poi mutò il nome in Elagabalo. Sembra che la nonnina avesse convinto le truppe che Elagabalo fosse figlio di Caracalla, il cui prestigio nell'esercito siriano era molto forte. Dopo l'uccisione di Elagabalo e della madre Iulia Soemia nel 222, la nonna Maesa riuscì a cavarsela e morì nel 225, durante il regno dell'altro nipote Severo Alessandro. Il sesterzio che vi mostro pesa 16,3 g. e porta al D la legenda IULIA MAESA AUGUSTA. Al R. la PUDICITIA, seduta a sin. con scettro; sembra togliersi il velo. Credo sia la C42 e RIC 420 (di Elagabalo), ed è sesterzio di barra.
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  7. Ma @@Sanni e @@nikita_ che fine hanno fatto? Mi mancanooo :cray:
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  8. Il valore numismatico è relativo: come ho detto prima se vuoi collezionare i Lincoln cent uno per ogni anno e zecca per te hanno valore, altrimenti no. E' come per gli euro circolati: se li vuoi collezionare per paese e per anno per te hanno un valore altrimenti sono solo spiccioli da spendere. Stesso vale per le monete circolanti in altre parti nel mondo o per quelle che circolavano fino a poco tempo fa (es. monete pre-euro). Sono monete che si acquistano in grossi lotti o si pescano nelle ciotole dei mercatini (es 1€ per 5 pezzi) e servono per completare una determinata collezione che decidi tu di fare (es. repubblica, monete pre euro, per tipologia, per anno,...). In ogni caso le tue monete hanno un valore facciale complessivo di 0,05$ (0,04€) quindi anche se tu ti trovassi negli USA non è che potresti acquistare molto. Per tua conoscenza: i Lincoln cent sono stati emessi negli USA a partire dal 1909. Inizialmente riportavano il disegno di 2 spighe di grano, sostituito nel 1959 dal monumento di Lincoln. Nel 2009 sono stati emessi 4 disegni differenti raffiguranti le varie fasi della vita del presidente mentre quelli coniati dal 2010 ad oggi hanno uno scudo. Fino al 1982 erano in rame (tranne quelli del 1943 in ferro) mentre quelli successivi sono in zinco rivestito di rame anche il disegno è identico e sono indistinguibili. Sono quasi tutti molto comuni, mi pare ci siano alcune date rare nei primi anni (es. dal 1909 agli anni 20-30 ma non sono sicuro).
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  9. Ciao, grazie per i complimenti e ti ringrazio per i suggerimenti perché sono ben accettati..ora veniamo al dunque, ho notato anchio che sono diverse le immagini ora allora cerco di omogeneizzare.. Per quanto riguarda le ultime monete 2013 quando saranno ufficiali i disegni e il numero di monete emesse, date ecc.. Andrò a subito a modificarle.. Alberto
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  10. Credo che il riscontro relativamente modesto che l'iniziativa ha ottenuto in questa sede abbia poco a che fare con la natura del forum, che è essenzialmente una piattaforma per lo scambio di informazioni all'interno di una comunità non strutturata di utenti che hanno un interesse condiviso. Relativamente, ripeto: 8000 visualizzazioni in termini assoluti non sono poche, ma evidentemente al di là dell'interesse iniziale si è sentita meno la necessità o l'opportunità di approfondire. Questo potrebbe avere a che fare piuttosto, oltre che con i motivi sopra indicati, con una mentalità diffusa tra i collezionisti, che spesso hanno poca propensione a esporsi e anche a condividere esperienze e conoscenze. Oltre tutto l'atmosfera di incertezza che regna intorno al collezionismo di monete classiche è un fattore che necessariamente rafforza questa tendenza. Sia chiaro che questa non è una critica ai collezionisti, di cui faccio parte, più che altro la constatazione di una situazione di fatto. Non so se la collocazione in Piazzetta avrebbe modificato la situazione, onestamente non credo: forse avrebbe aumentato il numero di contatti occasionali ma dubito la partecipazione attiva. Forse un coordinamento preventivo con lo staff del forum al fine di concordare le modalità più adatte per massimizzare la visibilità dell'iniziativa avrebbe potuto servire.
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  11. Comunque in "teoria" le monete contenute nei blister, coin card, e divisionali dovrebbero essere di qualità nettamente superiore rispetto alle monete confezionate nei rotolini, e quindi destinate alla circolazione, in effetti a giustificarne il costo delle prime, oltre alle spese di confezionamento dovrebbe essere anche più accurata scelta da parte di chi controlla le monete ( se pur da circolazione) ma con una destinazione diversa ( al blister da collezione...vorrei propio vedere chi acquista una divisionale a 30/40 euro per aprirla e spendere i tre euro e ottantotto che la conpongono. ..appunto). Ci sono effettivamente delle nazioni che sono molto attente a questa cosa, ed infatti la differenza di qualità tra le stesse monete è molto evidente, ma haimè ce ne sono anche molte che invece non fanno alcuna distinzione tra le monete contenute nei blister e quelle in rotolino.
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  12. Dies Imperii: maggio-giugno 276 (imperatore unico da luglio) (io invece credo da settembre perché sposto a fine giugno i dies imperii di Floriano e Probo) Morte: non oltre il settembre del 282 (è testimoniato un VIII anno di regno alessandrino = dopo il 29 agosto 282) Durata del regno: 6 anni e 4 mesi circa. Tribunicia potestas rinnovata non il 10 dicembre ma il giorno del dies imperii: TRP I = maggio 276-77 ……… TRP VII = maggio 282-3 COS I = 277 / COS II = 278 / COS III = 279 / COS IV = 281 / COS V = 282 Se volete contribuire postando qlc immagine monetale (o altri documenti) che confermi o smentisca il quadro sopra delineato, avanti. Spero di aver fatto cosa utile; per ora grazie dell’attenzione.
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  13. Alla morte di Tacito, sia Floriano che Probo furono proclamati imperatori dai rispettivi eserciti: Floriano quello che comandava mentre stava compiendo insieme a Tacito in Asia Minore una campagna contro i Goti, Probo quello orientale, avendo lui il comando su questo intero settore. Floriano non conclude la guerra gotica ma si muove contro Probo stabilendosi a Tarso. Un’epidemia gli decima l’esercito che era numericamente superiore rispetto a quello di Probo. Succedono solo alcuni scontri ma la situazione verrà risolta da intrighi che porteranno all’eliminazione di Floriano da parte dei suoi uomini (il ruolo di Probo in questa vicenda è minimizzato visto che le fonti che gli sono favorevoli non vogliono certo ricordare nei particolari un fatto abbastanza compromettente per Probo). Probo imperatore unico. Il senato non può che ratificare l’acclamazione delle truppe. Forse fin da questo periodo il suo prefetto del pretorio è il futuro imperatore Caro. Il problema principale per Probo ora è l’invasione della Gallia da parte di Franchi e Alamanni. Prima di muovere verso la Gallia, conclude la campagna gotica in Asia Minore (ottenendo così il titolo di Gothicus Max) e probabilmente, ma non è affatto certo, incarica Giulio Saturnino di supervisionare il fronte orientale concedendogli il governatorato della Siria. La marcia verso la Gallia durò un po’ ma raggiunse questo territorio verso la buona stagione del 277, (dopo aver svernato forse a Sirmio, forse a Siscia, o altrove in territorio balcanico) pronto ad iniziare la guerra. La sua base logistica in Gallia potrebbe essere stata Lugdunum ma nessuna certezza. 277-8) 1° campagna contro Alamanni e Lugii (Longioni) = vittoria e sottomissione dei 9 reguli. Probo si dedica poi a fortificare nuovamente i confini, costruendo torrette di avvistamento oltre il Reno, ma non vi è nessun recupero degli Agri Decumates. 2° campagna. I generali di Probo combattono vittoriosamente contro i Franchi. 279) Probo, ultimati i lavori di fortificazione, si muove verso l’Alto Danubio contro Vandali e Burgundi che sconfigge sul fiume Lech. Le sue vittorie comportano l’imposizione di ostaggi, grano e bestiame, arruolamento di molti barbari negli auxilia in vari fronti dell’impero (es. in Britannia). Nessuno sterminio dei nemici ma dopo aver stabilito un accordo, Probo lascia che si ritirino. (Probo Germanicus Max). Dopo la guerra contro i Germani, Probo nel 280 passa sul fronte danubiano contro i Sarmati in Pannonia-Mesia e i Geti in Tracia. Nessuna vera battaglia ma loro resa e accordi. Accolti nell’impero come ausiliari e coloni molti Bastarni, Gepidi, Greutungi, Vandali e Franchi (alcuni però si ribellano e saccheggiano varie zone del Mediterraneo). In questo periodo (279-80) in Asia Minore si presenta il problema dei predoni Isauri. È probabile che sia stato risolto non da Probo in persona (che rimaneva sul Danubio per riorganizzare amministrazione e difese di quei territori) ma da qualche suo comandante (forse Terenzio Muciano). In Isauria sono stanziati molti veterani, i cui discendenti formeranno le legioni I Sagittaria, II, III Isaura. Contemporaneamente in Egitto Tolemaide si ribella e i Blemmi nubiani attaccano la Tebaide. Nemmeno le operazioni di repressione di questi problemi videro per protagonista l’imperatore, ma furono risolte in poco tempo e senza grandi fatiche tramite qualche suo generale. Dopodiché (280-1) l’insurrezione di Giulio Saturnino, che avvenne in Siria e non in Egitto (nemmeno ci poteva andare essendo questi probabilmente di rango senatorio). Esistono aurei coniati ad Alessandria ma questo dimostra solo che l’Egitto lo riconobbe imperatore. Forse l’insurrezione è dovuta all’ambizione del generale favorita dalla lontananza dell’imperatore, ma non durò molto. Appena Probo inviò le sue truppe, furono gli stessi soldati di Saturnino ad eliminarlo ad Apamea. È possibile in questo momento si sia arrivati con i Persiani ad un qualche accordo per mantenere la pace (Probo Persicus Max). Nuovi problemi a occidente: rivolte di Proculo e Bonoso, di cui si sa veramente poco. È possibile che Proculo fosse stato un alto generale e si fosse ribellato a Lugdunum. La ribellione di Bonoso ebbe come zona di interesse Colonia e territori circostanti, probabilmente dovuta a qualche rivolta delle truppe romane stanziate sul limes germanico. Zosimo riferisce che ci fu anche un tentativo di usurpazione in Britannia ma finì male (il generale Vittorino sedò la ribellione, che forse è lo stesso console del 282, ricompensato così della sua impresa). L’erasione del nome di Probo su parecchie epigrafi (soprattutto in Spagna e Africa) dimostrano una notevole diffusione delle insurrezioni contro Probo, ma non sta ad indicare nessuna grande coalizione contro l’imperatore. In Africa nuovi problemi con la tribù maura dei Baquati. Probo tenta un accordo ma la situazione peggiorerà poco dopo perché Diocleziano sarà costretto ad abbandonare Volubilis e le parti più interne della Tingitana, limitando così il dominio romano alla sola fascia costiera.
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  14. io continuo oramai per abitudine pero' mentre alcune coincard sono proprio becere ed in effetti le continuo solo per averle tutte ... per altre il discorso è diverso infatti : - lussemburgo : la moneta in coincard è BU e come qualità è un gradino sopra rispetto alle monete da rotolino, è in pratica la stessa che mettono in divisionale - portogallo : stesso discorso del lussemburgo , contiene la moneta BNC (uguale al BU) - slovenia : sono coincard con la moneta proof - spagna : sono coincard con la moneta proof - germania : mediamente le monete all'interno sono di qualità superiore alle monete da rotolino Le peggiori sono in effetti : BELGIO-FRANCIA - ITALIA - SLOVACCHIA- PAESI BASSI - SAN MARINO - VATICANO NEL FOLDER (la vaticana ho l'impressione che la qualità della moneta nell e buste filatelico numismatiche sia lievemente superiore alla moneta in folder, ed inoltre è indubbio che è protetta molto meglio rispetto al folderino )
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  15. Ma perchè duplicate le informazioni ???? soprattutto anche per il fatto che ci sono volute 3 pagine nell'altra dicuszione per chiarire ! IL MILLESIMO C'E' sulle monete. se non ci fosse sarebbero medaglie !
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  16. daniele accidenti!!! mi sono perso nei gradi di parentela!!! ma questi sono quelli che mi piaccion di più!!! adesso capisco perchè portavano le parrucche... erano trans!!! :rofl: :rofl: :rofl:
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  17. questo secondo me: fonte WILDWINDS Constantine I Follis "Jupiter" Constantine I "the Great" AD 306-337 Follis "Jupiter, protect and save the imperial leadership." Obv: IMP CONSTANTINVS P F AVG - Laureate head right. Rev: IOVI CONSERVATORI - Jupiter standing left, holding Victory on a globe and scepter; at feet, left, an eagle with a wreath in it's beak. Exe: (dot) TS (dot) (gamma) (dot) Thessalonica mint: AD 317- 318 = RIC VII, 19 (s) Scarce, page 501 - Hunter Collection, Glasgow./ 3.90 g. Added: Rarity Ratings for RIC 19: dot TS dot A dot: Scarce dot TS dot B dot: R1 dot TS dot gamma dot: R1 dot TS dot delta dot: Scarce dot TS dot epsilon dot: R1
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  18. per le savoia continua il periodo di regno di Carlo Emanuele I... ecco un quarto di grosso del 1589 coniato a Chambery... ce ne volevano 7 per fare un soldo...
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  19. Sono pienamente d'accordo con giancarlone,le teste di cherubino con le appendici globulari alle estremità,sono tipici ornamenti del XVII sec,non solo per i crocifissi ma anche per le medaglie devozionali. Ciao Borgho.
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  20. Eventualmente vedi anche questa discussione http://www.lamoneta.it/topic/75970-crocifissi-portativi-antichi/
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  21. Aggiungo per completezza d’informazione che esiste anche un decadramma d’argento corrispondente all’ottodramma aureo del post precedente. PTOLEMAIC KINGS of EGYPT. Arsinoë II, wife of Ptolemy II. Died 270 BC. AR Dekadrachm (34mm, 35.50 g, 12h). Alexandreia mint. Struck under Ptolemy II, circa 285-246 BC. Diademed and veiled head right; lotus-tipped scepter in background; BB to left / Double cornucopia bound with fillet. Svoronos 938; Troxell, Arsinoe, Transitional and Group 3, p. 43 and pl. 6, 6; SNG Copenhagen -; BMC p. 44, 20. Near EF, attractively toned, hairline flan crack. E così abbiamo visto la doppia cornucopia legata con nastro sui tre metalli monetari. apollonia
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  22. Belin, è RIC VIII Cyzicus 30
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  23. Medaglia devozionale ovale,ottone/rame, con appiccagnolo complanare, del XIX sec.(probabilmente seconda metà). D/Con molta probabilità l'iconografia fa pensare alla SS. Trinità,Il Figlio Gesù,sorretto dalle braccia del Padre (Dio Padre),in mezzo la colomba ad ali aperte(Spirito Santo),iconografia un pò insolita!- R/ Figura credo maschile stante di 3/4,sicuramente un santo, ma potrebbe essere anche un Ecce Omo?La scritta in questi casi diventa determinante per l'identificazione del soggetto!! La rappresentazione del D/ mi fa pensare che la medaglia sia di produzione meridionale?date le condizioni della medaglia non posso dirti di più!! Ciao Borgho.
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  24. Categoria monetazione medievale Metallo: Mistura Diametro: 16,00 mm Peso: 0,90 g
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  25. Descriptive Information Date: AD 307-AD 308 Object Type: Coin Axis: 12 Denomination: nummus Manufacture: Struck Material: AE Reverse Symbol: H\:RT Weight: 6.25 grams Department: Roman ReferencesRIC.202a Administrative History Image Sponsor: Vincent Drost Index Terms Personal Names: Person: Maxentius Deity: Roma Geographical Locations: Mint: Rome Subjects: Category: Roman--Imperial Series: RIC.6 External Links Nomisma: http://nomisma.org/id/rome Pleiades: http://pleiades.stoa.org/places/423025
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  26. secondo me la scritta è VIRGO MARIA, cioè "Vergine Maria". di più non ti saprei dire... peso e dimensioni? forse è bronzo? il teschio comunque non è del tutto inusuale in queste rappresentazioni, anzi lo si trova molto spesso ai piedi della Croce. Non so se abbia un significato particolare (forse ci può aiutare qualcun' altro) ma io l' ho sempre interpretato in maniera molto semplice dal momento che "Golgota", in latino "Calvaria", significa appunto cranio o teschio :)
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  27. Ma cosa devi fare ? un catalogo personale ? Ad ogni modo, cerca meglio con google immagini, se proprio ce ne sono che non riesci a trovare me lo dici che te le posto io, per quelle del 2013 gia uscite devi aspettare però la metà di aprile quando aggiorno le scannerizzazioni delle pagine, per quelle che cerchi fino al 2012 la risoluzione però è bassina , spero ti va bene.............. se devo rifartele tutte ad alta risoluzione divento matto..........
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  28. Abbastanza difficile dare una valutazione dentro la plastica....
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  29. La Lituania punta al 2015: è vicina a centrare l'unico parametro da cui sfora, quello sull'inflazione (non dev'essere superiore all'1,5% rispetto alla media dei tre Stati migliori dell'eurozona), ma non ce la può fare per il 2014.
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  30. Mi piacerebbe vedervi mentre mostrate le vostre monete a familiari,amici ecc. ecc.....Iniziano i sudori freddi:.... 1^ possibilita': li tenete a debita distanza pregandoli di non toccarle.....perche se le prendono in mano sapete bene dove vanno a finire i polpastrelli...e quindi gliele fate vedere in mano vostra. 2^ possibilita': Se avete le monete sui vassoi ed uno di loro prova a prenderne in mano una ...e non riuscite a dirgli di no!Ebbene...c' e' un elevata possibilita' che gli scivoli dalle mani....in questo caso ci assale la disperazione a secondo di dove la stessa cada...gran parte delle volte e nell' ipotesi peggiore o a terra o su un' altra moneta!! 3^ possibilita:Avete le monete su degli album..pensate di essere tranquilli...e invece chi li guarda sbatte i fogli uno sull' altro come se stesse sfogliando una rivista...terrore nel sentire quegli "stok" dei fogli che sbattono uno con l' altro... Morale: Non mostratele a nessuno!!!!!!! :blum: .....a meno che non sia un altro numismatico!! :pleasantry:
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  31. Spero solo che non eleggano Tagle (quello filippino) che ha 55 anni sennò per la prossima sede vacante e serie di monete dovremo aspettare una trentina di anni :lollarge:
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  32. immagine questo è il link purtroppo le immagini sono troppo grandi per essere inserite http://collezionieuro.altervista.org/blog/vaticano-lipzs-conia-la-medaglia-ufficiale-per-la-sede-vacante-2013/?utm_source=dlvr.it&utm_medium=facebook Saluti Diego
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  33. Monete così sfregiate non hanno praticamente mercato (non le vuole nessuno), anche se considerate rare, non sono difficili da trovare integre (e poi come si sa , la rarità sul regno d'Italia è un discorso molto relativo). Il prezzo stracciato, se proprio si vuole prenderla è a peso d'argento, max 10 euro. 50 euro sono decisamente troppi.
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  34. Non tutti sono collezionisti, non tutti amano esporsi anche dietro a un nick, si teme di entrare in una discussione tecnica, difficile, anche magari conflittuale e allora l'utente preferisce magari leggere e andare in altre sezioni. D'altronde quante gambe tese abbiamo visto in questa sezione in questi anni, la maggior parte per evitare tutto questo, la evita semplicemente e sono tanti, alla fine il pensiero è chi me lo fa fare anche di andare poi a litigare. Credo che comunque un assenso di un certo numero compreso anche i firmatari comunque ci sia, molti ve lo posso assicurare, leggono e sono d'accordo, il primo documento di Michele e di chi ci ha lavorato è fatto bene, rispecchia la situazione attuale, la partenza è buona, i problemi saranno eventualmente dopo con le ricette e lo sappiamo tutti benissimo. Acquisti, sicuri, leciti, ma non altri adempimenti, schedature, burocrazia, magari anche oboli, non se ne può più, non credo che ci sia quasi nessuno disposto a far schedare collezioni di monete di poco conto o che provengono dal nonno o che comunque sono state già acquistate in modo lecito,spendere altri soldi, tempo o farlo fare ad altri con tutto quello che ne deriva, allora decidiamo paradossalmente di non collezionare più con buona pace di tutti e passiamo a collezionare tappi di bottiglie di birra, o leggiamo libri di numismatica come oramai faccio io, basta saperlo, credo che in un caso eventuale la risposta di molti sarebbe questa, Mario
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  35. 1982 BANCO DI BERGAMO PER IL DECENNALE DELLA NUOVA RAGIONE SOCIALE Grossa medaglia-scultura ad alto spessore come nello stile del Maestro Grilli. Bronzo dorato, mm. 80 - peso gr. 550 circa - Autore ANGELO GRILLI - Stab. S. JOHNSON Rif. 150 ANNI DI MEDAGLIE JOHNSON n. 1159 BANCHE E MEDAGLIE GLI ANNIVERSARI pag.120
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  36. Vista così , a colp d'occhio, mi sembra autentica. Comunque la moneta è sfregiata pesantemente e per questo ha perso valore economico.Se la devi comprare , non farlo. Puoi trovare tranquillamente un altro esemplare intatto, spendendo qualcosina in più. saluti
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  37. sarà uno dei bozzetti piu bello del 2014 quello di malta
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  38. vedi qui torniamo sempre al punto centrale cioe la falsa convinzione che solo le monete FDC han valore addirittura c e` gente che sostiene che e una moneta e` rara in conservazione FDC oppure si estremizza per l FDC Assoluto cio ti porta ad avere assurdita` come la lira del 1940 che e` una moneta che si trova in SPL in ciotola a 50 cent che viene venduta a 50-60 euro in FDC oppure la 100 lire del 1955 che e` una moneta che adesso non vale piu` neanche 100 lire , viene speculata e cambia mano alle aste per piu` di 1000 euro con la falsa pretesa che sia una moneta rara http://www.mcsearch.info/record.html?id=932286 http://www.mcsearch.info/record.html?id=931990 questo quando volgari monete come i dobloni d oro o le peche portoghesi vanno a meno e collezionisti inesperti poi crescono con questa convinzione che per fare una collezione vera bisogna per forza avere la conservazione FDC non solo ma spesso queste monete son piuttosto dure da rivendere e spesso quando tu provi a piazzare una lira del 1940 in FDC ad un commerciante o ti ride in faccia o ti fa vedere un album pieno di questi gioelli. in piu` nonostante qui il 99% sostiene che e` una passione e che loro non si curano di cose volgari come il prezzo di una moneta io son convinto che tutti invece sperano di avere fatto affari e di aver fatto un investimento che si rivalutera` nel tempo per carita` se collezioni gli euro da circolazione e li paghi il facciale allora certo fai l FDC o tieniti via le monete belle , ma non andare a strapagare la conservazione fine a se stessa anche perche` poi rischi di lasciare in ciotole monete come questa http://www.lamoneta.it/topic/52950-quattrino-piombino-quanto-vale/?hl=piombino
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  39. Carissimi, Nessuno ha poi risposto alla mia richiesta di delucidazioni sul significato della legenda H TERCIUS CES presente su alcuni denari di Ottone III per Pavia (vedi discussion Pavia). Quindi vi provoco, conscio che solo da una accessa discussione il sapere possa progredire (il mio sapere, ovviamente). Ecco: H= Henricus Tercius CES=Caesar Enrico III, Figlio di Corrado il salico diviene Rex Romanorum nel 1028 mentre il padre, in ottimi rapporti con l'Arcivescovo di Milano Ariberto che lo incorona nel 1026 Re dItalia, non si trova invece amato da Pavia (ma qui gli illustri Pavesi del forum posso confutare e dire la loro). Non e' possibile che il denaro sia stato coniato nel nome di Ottone (come Milano faceva con Enrico nei suoi terzoli per disappunto verso Federico I) poco dopo l'elezione a Cesare di Enrico? E' chiaro che il designato al trono imperiale sarebbe stato Enrico, divenuto III (tercius). Pavia avrebbe cosi' potuto mostrare il suo disappunto verso Corrado coniando nel rispettato nome di Ottone aprendo pero' uno spiraglio verso l'illustre figliolo (fedelta' all'impero). Nel CNI: Gli Ottoni non fanno uso di CE(S) (se tolgo Ottone III) Il primo a fare uso del titolo di CE(S) nella monetazione pavese e' Corrado il Salico (AUGUSTUS CE(SAR?)) e si protrare con Enrico II (stessa titolazione). In definitiva: Per me HTERCES fa riferimento a Enrico III, subito dopo il 1028. Quando Enrico diventa poi imperatore si passa all'augusto, con CE che diventa anche CL (ma questo non mi scandalizza) Potete anche ostracizzarmi ora, purche' si possa ragionare sulla legenda
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  40. carissimi tutti la conservazione è soggettiva, cedo alla democratica maggioranza e mi cospargo la cenere sul capo forse sono stato un po stretto di manica diciamo che ci può stare un BB/BB++ Caro Danielucci viste le scansioni non è che ci sono andato molto lontano PS: sono sicuro che un commerciante non si discosterà molto. Vorrei dire a Davide (UNCLEDEAR) a proposito della zecca: Il catalogo Montenegro 2013 a pag.105 per la zecca della moneta in questione cosi scrive. Segno di zecca per Torino T e B in scudetto per il 1861, ----T e BN in rettangolo per le altre date come vedi Torino per la data del 1867 ha il T( che io ho scitto torino) da una parte e il BN in rettangolo dall'altra, non so casa ci sia su un'altro catalogo. ciao corzanopietro.
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  41. Avete visto che Benedetto XVI ha lasciato, questo avrà impatto anche sulle monetazioni in Euro della CdV? Tipo le 2013 che ancora nn sono uscite usciranno con la sua effige? Ci sarà la famosa "sede vacante"? Stiamo a vedere
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  42. Mmmmmmh........ non starai a guardare solo monete al computer..................... E quella monetina vale tutti quei soldi? Scusa tesoro...... è arrivato l'altro giorno, ma mi sono dimenticata di dartelo (( Listino a prezzo fisso)).
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