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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/02/13 in tutte le aree
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Il gruppo Quelli del Cordusio ed il forum Lamoneta.it hanno il piacere di comunicare una nuova iniziativa, rivolta ai giovani del forum, che andremo ora a presentarvi. Concorso Ex-libris del Cordusio - Una moneta per i giovani Il concorso è riservato agli utenti del forum di età non superiore ai 26 anni. Sono previste quattro distinte categorie: monetazione antica monetazione medievale monetazione moderna monetazione contemporanea INIZIO DEL CONCORSO Sabato 9 marzo SVOLGIMENTO DEL CONCORSO Il concorso partirà con l'apertura di una specifica discussione nella sezione "La piazzetta del numismatico", ove gli organizzatori provvederanno ad inserire quattro distinti post, ciascuno relativo ad una delle specifiche categorie sopra menzionate. Ciascun post sarà costituito dalla foto di una moneta e dall'indicazione di materiale, peso e diametro. I partecipanti avranno quindi modo di scegliere tra una delle quattro monete proposte e basandosi sui soli elementi forniti dovranno produrre un elaborato di almeno una pagina in formato A4. In esso i partecipanti dovranno fornire la corretta identificazione della moneta e proporre un libero approfondimento storico e numismatico della stessa. Ciascun partecipante potrà concorrere solamente in una categoria. Una volta ultimato, l'elaborato dovrà essere inviato al seguente indirizzo mail: [email protected] L'elaborato dovrà essere inoltrato in formato .doc o compatibile. TERMINE DEL CONCORSO Il termine massimo utile per l'inoltro degli elaborati è fissato alla mezzanotte di domenica 31 marzo. VOTAZIONE Entro mercoledì 3 aprile gli organizzatori provvederanno a caricare gli elaborati in una specifica discussione al fine di renderli disponibili a tutti gli utenti. Ciascun elaborato pubblicato sul forum verrà presentato in forma anonima al fine di non rendere identificabile l'identità dell'autore. Il nome del file pubblicato sarà costituito da una semplice ed univoca sigla. In concomitanza alla pubblicazione verranno aperti quattro distinti sondaggi, uno per ciascuna categoria, ove gli utenti del forum potranno esprimere la loro preferenza, utile per individuare i quattro vincitori. I sondaggi resteranno aperti per un periodo di tempo ad oggi non definito, che sarà comunicato in seguito, in quanto dipendente dal numero dei partecipanti. PREMI Il primo classificato di ciascuna categoria si aggiudicherà la moneta oggetto dello studio. Sono inoltre disponibili i seguenti premi, da distribuire in base al numero dei partecipanti: C. Morrisson " Catalogue des Monnais Byzantines " vol. I (1 copia) B. Carroccio " La monetazione aurea e argentea di Ierone II " (2 copie) Libro- guida della mostra " Costantino 313 d.c. (7 copie) Quaderno di Studi V - 2010, Assoc. Culturale Italia Numismatica (1 copia) L.Simonetti " Manuale di Numismatica italiana Medioevale e Moderna " Vol.I (1 copia) A.D'Andrea " Le monete delle zecche minori della Campania " vol.I (2 copie) G. Basetti - V. Carantani " Le monete della Civica Biblioteca Angelo Mai di Bergamo " (5 copie) A.Cairola " Le monete del Rinascimento" (1 copia) L.Simonetti " Manuale di Numismatica italiana Medioevale e Moderna " Vol. II (1 copia) A.Morel-Fatio " Cortemiglia et Ponzone, Monnais Inedites ", 1865 (1 copia) Vico d’Incerti – “Le monete italiane la Lire 2 e 1, Centesini 50 e 20 della serie imperiale” – Estratto RIN (1 copia) Denaro di Ancona (moneta chiusa) 5 centesimi 1941 XIX FdC (moneta chiusa) 20 centesimi 1941 XIX FdC (moneta chiusa) 10 centesimi 1943 XXI FdC (moneta chiusa) 5 Lire 1975 FdC (moneta chiusa) Nr. 3 Lotticini di monete di Vittorio Emanuele III Stampa riproducente la vecchia zecca milanese in epoca napoleonica (12 copie) Segnalibri “Quelli del Cordusio” (nr. 16) Portachiavi “Quelli del Cordusio” (nr. 16) LECITA PROVENIENZA Gli organizzatori del concorso hanno preventivamente provveduto ad appurare la lecita provenienza delle monete oggetto del concorso. Per ovvie ragioni questa verrà resa nota al termine della fase di preparazione degli elaborati e prima della fase di votazione.3 punti
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buonaserra a tutti.......l'aquilla e sempre stato preso da i regnanti come imblema........!!... :) ......forza e perseveranza........!! :) allora eccono uno ....di 65mm.....per 50mm....di foglia d'argento...corronato come un re.........e tutte le sue piume........!!!!.... :) non ho potuto nasconderlo,e stasera per il piacere de li nostri occi.....vi proposo un rescapato di un epoqua ottocentesca,che a modificato in inovazione la nostra vecchia europa...!!! :lol:2 punti
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Mi sento di contraddire Tkalec: non dovrebbe trattarsi di uno stambecco (Capra ibex), che è un animale tipicamente alpino, ma piuttosto di un egagro (Capra aegagrus), una specie di capra selvatica originaria dell'Asia centrale, e più esattamente della sua sottospecie detta kri-kri o capra cretese (Capra aegagrus cretica), che all'epoca doveva essere diffusa in tutto il Mediterraneo orientale. Mi permetto di intervenire solo perché sono stato parecchie volte dalle parti di Chanià, a Creta, e lì vicino di fronte alla spiaggia di Aghia Marina c'è l'isoletta di Aghios Theòdoros, uno dei pochi posti dove ancora vivono, rigorosamente protette, queste bestie che sono una specie di gloria locale, anche perché furono la principale fonte di sostentamento per i partigiani cretesi che combattevano i nazisti durante la seconda guerra mondiale :)2 punti
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Vederti scrivere" mi stò divertendo come ai vecchi tempi" mi riempie di gioia ah, la moneta è falsa :rofl: Sergio2 punti
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La tiratura di 120mila pezzi, se confermata, è enorme, al punto da far definire la moneta comunissima. Mi spiace dover sempre ripetermi, ma chi conosce bene le dinamiche del mercato degli Euro sa perfettamente che non è certo la pseudo "richiesta da tutto il mondo" a far la differenza, bensì la combinazione tra tiratura e modalità di emissione. Se 100mila pezzi li daranno ai commercianti allora sì che sarà un pezzo raro e costoso, ma se, come successo negli ultimi anni, il Vaticano adotterà criteri democratici privilegiando la vendita ai collezionisti (e con 120mila pezzi non solo i già iscritti saranno accontentati, ma ci sarà spazione anche per altri 20/25mila nuovi iscritti, visto che la tiratura degli ultimi 2 Euro CC era inferiore ai 100mila pezzi) non esiste alcun appiglio per la speculazione. Soprattutto poi se i commercianti avranno poco materiale da vendere. Perchè la legge del mercato numismatico (di tutto il mercato, non solo degli Euro), per brutta che sia, è che quando c'è poco materiale da vendere ben difficilmente i prezzi salgono, perchè non c'è alcun interesse a farli salire (non per niente le monete maggiormente speculate non sono certo le più rare). Per il resto il mercato degli Euro non è lineare, ma a piramide, i collezionisti non sono tutti sullo stesso livello, esiste una grandissima base di piccoli collezionisti per i quali anche solo la spesa di 70/80 Euro per un 2 Euro in folder rappresenta un limite insormontabile, e questo a prescindere da cosa questa emissione rappresenta. Pensare quindi che possano esserci migliaia e migliaia di persone che solo per un maggior interesse verso una emissione di sede vacante d'improvviso diventino disposti a spendere alte cifre per un folder oltre tutto comune, mi sembra un'idea abbastanza fuori dalla realtà delle cose. D'altronde le stesse dinamiche che stiamo osservando in queste settimane dimostrano come non riesca ad attecchire nemmeno la speculazione iniziale, che da sempre rappresenta una bella spinta verso le speculazioni successive. D'altronde, suvvia, basta guardare le ultime emissioni di Monaco: nonostante criteri di emissioni farneticanti (non esiste un ufficio numismatico, i folder sono venduti in larghissima parte ai commercianti, i rotolini emessi con criteri misteriosi e cmq tesaurizzati pressochè al 100% da commercianti), e nonostante Monaco da sempre abbia questa aurea di irrangiungibilità, gli ultimi 2 Euro CC, con tirature similari a questa sede vacante (il 2 Euro 2012 addirittura inferiore, anche contando monete circolanti e cofanetti) sono reperibili con poche decine di Euro (il 2 Euro CC 2012 da rotolino si trova tranquillamente a meno di 30 Euro, quello del 2011 a meno di 40), e nonostante che inizialmente abbiano pure subìto forti tentativi di speculazione.2 punti
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Come promesso gli ex libris del Cordusio non finiscono, continuano, si evolvono in questa seconda fase, diversa dalla prima. Ma la sostanza rimane la stessa, il Cordusio insieme a Lamoneta per i giovani, per la divulgazione, per la conoscenza,per lo stimolo ad accostarsi a questo mondo che è la numismatica. Ho sempre pensato che parlare è bello, ma poi bisogna anche agire, fare, un fare pratico, semplice, comprensibile. E questa seconda fase lo è, i destinatari sono sempre i ragazzi, i ragazzi del forum Lamoneta, l'intento è incuriosirli, farli studiare, leggere e poi farli esprimere. Questa volta, a differenza della prima vi faremo lavorare, ma poco :blum: , basterà un piccolo elaborato sulla moneta che sceglierete, non dovrà essere un trattato, sarà sufficiente una paginetta o poco più, del tipo " parlami di questa moneta ", servirà un piccolo sforzo e ognuno potrà scegliere la moneta da descrivere che preferisce o il periodo che studia e colleziona. Semplice, facile, vuole volutamente essere per alcuni un primo passo, per chi invece è più avanti, un motivo ulteriore di approfondimento, i premi dei donatori sono ricchi, importanti, significativi, ma quello che conterà sarà se tutto questo sarà servito a qualcuno per approcciare la numismatica, portare qualche ragazzo ad appassionarsi. Se succederà, saremo i primi a essere contenti, d'altronde per molti che hanno approntato e organizzato questo concorso, il forum è anche questo e continueremo anche in futuro su questa lunghezza d'onda, Un grande grazie ai vari donatori, allo staff del forum che ha apprezzato e curato l'iniziativa, un grazie a tutti quelli, e sono tanti, che credono in tutto questo, forse saremo un pò idealisti, ma poi alla fine questi sono gli eventi che ci danno più soddisfazioni, che rimangono nelle nostre menti, nei nostri cuori, Mario2 punti
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ASTA ARTEMIDE ON LINE - febbraio 2013 In questa asta erano proposti 42 lotti di medaglie papali; ne sono stati aggiudicati solo 11. E' il peggiore esito di Aste Artemide da anni. Artemide in questi anni ha avuto costantemente la miglior proposta di medaglie papali con continuità; fino a circa due anni or sono nelle sue aste c'era agguerrita competizione; poi ha continuato a vendere bene e a prezzi sostenuti grazie anche a un sapiente uso di basi di asta difensive per materiale abbastanza interessante. Oggi vi è crisi economica e investe anche il mercato numismatico; la disponibilità finanziaria per il collezionista medio-piccolo è limitata e ovviamente il budget per beni voluttuari si è affievolito. Oggettivamente va riconosciuto l'insuccesso di questa asta, che psicologicamente potrebbe anche influenzare gli atteggiamenti nelle aste future. Ma, con una analisi più attenta, vorrei anche sottolineare che hanno inciso negativamente sulla vendita anche circostanze specifiche. Prevaleva nell'asta l'offerta di medaglie di restituzione dei papi antichi (serie settecentesca del Pozzo). La quotazione base di euro 80 per medaglie q.SPL poteva considerarsi coerente con i prezzi di mercato consolidati. Ma si tratta di un collezionismo di nicchia molto ristretto e forse la proposta in un'asta on line, senza catalogo cartaceo, con una informazione che pertanto raggiunge una parte limitata del collezionismo della medaglistica papale, molto tradizionalista, non può considerarsi una scelta particolarmente felice. Una bella medaglia in bronzo di Innocenzo XI per la visita di dignitari orientali (diametro circa 42 mm.) era proposta alla base di euro 450+diritti. E' vero che fu venduta un paio di anni fa a prezzo molto alto da Baldwins, ma questa volta probabilmente non è stata intercettata dal collezionismo cinese.... Un paio di medaglie del seicento-settecento, in argento, non di particolare interesse e di conservazione medio-bassa, richiedevano un esborso minimo, compresi di diritti di asta, di euro 650/850. In teoria, considerando la rarità, sarebbero prezzi ragionevoli; ma il collezionismo italiano di medaglie papali si è abituato ad acquistare a prezzi bassi e, a mio giudizio, sono i prezzi bassi che stanno garantendo un mercato del settore anche in tempi di crisi. C'erano poi alcune medaglie in argento annuali dei papi più recenti, abbastanza consuete nelle aste. I prezzi a base di asta erano un po' ondeggianti. Ho notato due annuali di Pio XII, tra le più comuni, proposte alla base di asta di euro 125+diritti (euro 150). Ovviamente sono rimase invendute. Nel materiale moderno il collezionista chiamato ad offrire in asta on line conosce la concorrenza nel settore: ovviamente l'acquisto presso una casa di aste seria come Artemide dà maggiori garanzie, ma, quando la differenza percentuale di prezzo è esagerata, la ponderazione dei rischi (o dei non rischi) appartiene alle scelte di razionalità. Allora, i tempi sono grami; ma queste aste on line non sembrano molto pensate. In fin dei conti i costi per la casa di aste sono contenuti, sono costi fissi (il sito, il software...); la spesa variabile è una inserzione; si può provare, tanto il rischio di perdita non c'è e le commissioni per il venduto sono ricche...... ASTA WAG - Anche WAG (Austria) ha proposto un'asta on line con 9 medaglie papali; ne sono state aggiudicate sei: medaglie abbastanza comuni, prezzi normali, ordinaria ammministrazione.....Ma, vorrei sottolineare che WAG per le aste on line ha ridotto i diritti di asta al 10%. Mi piacerebbe che anche le case di asta italiane facessero scelte eque a favore del collezionismo quando offrono un modello di intermediazione molto semplificato, con mercato più ristretto e di minore costo di gestione.2 punti
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Salute non ho specificato nel titolo l'anno preciso della moneta che andrò a postarvi,che proviene da collezione privata,perchè mi piacerebbe che in questa discussione anche voi possiate postare i vostri tondelli attinenti(per non aprire più discussioni che trattino dello stesso nominale,ed anche perchè raccogliendo più monete in una discussione si ha più un idea complessiva su molti dati) . Mezzo Reale:VITTORIO AMEDEO III(1773-1796)Zecca di Torino anno 1790, mistura D/Testa di Vittorio Amedeo volta a destra;scritta periferica :VIC.AM.D.G.REX SAR.CYP.ET IER;a segure la data R/Scudo circolare sardo coronato,con ,al centro,scudo sabaudo e,in ciascun quarto,testina di moro;scritta periferica:DUX. SAB.ET MONTISFER.PRINC.PED.&. Riferimenti:PIRAS 212 Chi avesse altri riferimenti per la classificazione di questa moneta può aggiungerli e chi ha altri mezzi Reali di Vittorio Amedeo III può continuare a postarli in questa discussione. --Grazie -odjob Vittorio Amedeo III nacque a Torino nel 1726 da Carlo Emanuele III e da Polissena d'Assia;succedette al padre nel 1773 e morì a Moncalieri nel 17961 punto
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DE GREGE EPICURI Cari amici, ero un po' perplesso sul postare queste monete cinesi, ma sono stato esortato da Exergus che ne è incuriosito. Ditemi se è la sezione giusta; come data ci siamo, perchè sono del periodo SONG (che va dal 960 al 1127) e appartengono all'XI secolo. Io ovviamente non le so leggere, ma le notizie mi provengono dall'amico francese con cui faccio questi cambi (lui mi chiede le monete romane del IV secolo di Arelate e Lugdunum). Vi mostro solo il D, perchè come saprete in questo periodo i rovesci sono senza iscrizioni. Ovviamente si tratta di monete fuse. Questa è dell'imperatore Zhezong (1085-1100) e più precisamente all'era Yuan You, che va dal 1086 al 1093. Gli ideogrammi (da leggere:sopra-sotto-destra-sinistra) recitano: Yuan You tongbao, che dovrebbe significare: moneta corrente dell'epoca Yuan You.Pesa 4,2 g. Ma non è finita, perchè ci sono varie grafie e vari stili. Questa è in stile calligrafico corsivo xingshu, creato a pennello da Sima Guang. Classificata da Thierry 1986: t.1, C 116.1 punto
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La famiglia del seguente Tarì con la riforma del mese di gennaio 1689 aveva un valore di 22 Grana (2 Carlini + 4 Tornesi) e con la seconda del 1691 26 Grana (2 Carlini + 12 Tornesi): ... Ma l'ho capito? Booooooooh! :lol:1 punto
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beh strani per una monetazione decimale? allora tutta la monetazione del sud fino al 1860 è strana :D ecco 60 grana 1736 Carlo di Borbone1 punto
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la variante PAPPIA ( o PAPPA ) in finale di leggenda al R è contemplata dal MIR 845/1 e 845/2 e CNI 6/9 e 13/141 punto
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Eccoti anche il mio contributo ...trovato in rete, mi sembra un articolo ben scritto: http://www.guerrasullealpi.com/approfondimenti/il-bottone-con-il-fascio-modello-1792-e-le-sue-varianti/ Saluti1 punto
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Ciao, la lira di Giuseppe II del 1782 effettivamente ha una tiratura di 518.358 pezzi, il nuovo MIR MILANO la considera di rarità R, e mette un valore per MB di 50 Euro e per un eventuale SPL di 250 Euro, Mario1 punto
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per ora vediamo solo il dritto e da quel che si vede ha circolato parecchio.I particolari del baffo e dell'orecchio sono quasi andati completamente.Non ha colpi al bordo e questo è un bene ma dal colore mi sembra quasi una moneta lavata. direi che siamo tra mb+ ed mb/bb....per me non oltre. attendiamo il rovescio ;)1 punto
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E allora per meritarmi i fiori di Sanni posto questa ciofec...hemhmm...moneta da studio del 1643...la data si vede e tanto basta...Giò :rofl:1 punto
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Se non partecipi ti banno! :D :D Scherzi a parte, personalmente davo per scontata la tua partecipazione, non ci deludere ;).1 punto
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Ciao Milites, trovo più convincente la seconda ipotesi (e cioè abbassare il costo del conio avvalendosi di un motto inciso su un'altra medaglia). Oltretutto la Regina era di un altro Paese, che certo non rappresentava per noi alcun pericolo, e dunque il "Roma intangibile" suonava minaccioso o quanto meno del tutto fuori posto in occasione di uno sposalizio...poi, magari, sbaglio !1 punto
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Essendo in questo momento in tutt'altre faccende affaccendato (vero Gio'! ) mi faccio vivo solo ora: presente, quanno se magna?1 punto
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Non scherziamo via...una moneta che commemora una sede vacante che non si vedeva dal medioevo a causa di una rinuncia del pontefice non puo' essere paragonata a nessuna altra commemorativa...ne tanto meno potra' avere un valore cosi basso...addirittura inferiore al 2 euro SV del 2005 sciolto...io sono sicuro che sara una moneta che con il tempo superera' i 200...e poi non sappiamo ancora il prezzo all'emissione....1 punto
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Magari fosse così...con la domanda che avrà questa moneta dubito che la si possa mai comprare con 25 euro. In sintesi: la sede vacante la vorranno tutti, quella di Rio non se la filerà nessuno1 punto
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Io credo che varrà meno degli altri pezzi da 2E, e i 40E stimati in precedenza potrebbero essere già abbondanti. Anzi potrebbe capitare che il 2E GMG, sempre se emesso, si assesti a prezzi più alti della Sede Vacante.1 punto
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:blum: :blum: :blum: :blum: :blum: :lol: :lol: A me ha fatto un favorone...non ne potevo più dei vostri frizzi e lazzi...come dice Medusa. Sono contentissima che si vada avanti. Ciao :lol:1 punto
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Leggendo " Le trilline in fondo al pozzo " di E.A. Arslan si capisce che tutto ciò non fu affatto casuale, era frutto del tempo e della situazione monetaria dell'epoca, l'operazione fu dettata in un momento in cui c'era confusione monetaria e si poteva approfittare di tutto ciò. Monete fatte con intenti truffaldini e fatte bene con l'idea che venissero recepite come regolari e che alla fine circolassero lo stesso. Qui certamente non è una semplice storia di falsari, ma ci sono collegati direttamente dei Signori di stati sovrani, loro battevano moneta che si poteva confondere con quella di Milano, ma a quanto risulta anche dal ritrovamento anche moneta falsa. Tutto ciò si fermò o quanto meno entrò in difficoltà nel momento in cui si creò un nuovo tipo, che sostituisse le trilline in mistura, ormai troppo contraffatte. Nasce così la trillina di rame puro, con riduzioni di possbilità di lucro con un aumento anche dei rischi conseguenti. Con la nascita della nuova moneta ci furono delle collegate operazioni di polizia per contrastare l'illegalità. Sicuramente nell'ambito di una di queste operazioni avvenne il fatto dell'abbandono nel pozzo delle monete. In attesa di altri eventuali interventi in merito, mi autofaccio i complimenti anche per il breve ma interessante reportage fotografico, effettivamente queste monete esposte e ora fotografate non sono di immediata visione e l'occasione è stata indubbiamente un evento eccezionale, eventualmente bisogna poi rivolgersi allle Raccolte Civiche Numismatiche del Castello, e allora me lo faccio da solo :clapping: :clapping: , Mario1 punto
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Benissimo ...vediamo allora se riusciamo a proseguire ancora un po' ... 1645 - 20 denari Repubblica di Genova ...torniamo alle monete da "studio" e ve la faccio vedere al naturale e "ritoccata" almeno così potete vedete cosa come era ...1 punto
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No!, non sbaglia la medaglia si presenta bene con il suo nastro originale.....e poi è così piena di storia, di gloria e di sacrifici notevoli da parte dei nostri nonni (nel caso mio). No, ha fatto decisamente bene a prenderla non è qualche euro in più che modifica il significato di una medaglia1 punto
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Stupendo in particolare il 1881 S....;) Il 1878 CC non è un proof like senza alcun dubbio....forse in passato è stata lucidata, da qui l'effetto che denoti tu....1 punto
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Beh non a caso ho citato il Corradi :D La libbra romana gr. 327 (equivalente a 288 scrupoli) , è alla base dell'emissione delle prime serie di assi ( Giano / Mercurio) La serie librale Prora (prora rivolta a dx.) per la quale abbiamo un peso medio di 268gr (su 2530 esemplari censiti da Thomsen) è basata con ogni probabilità su un asse di 240 scrupoli ovvero ridotto a 10 once (equivalenti ad un teorico di 273gr.) , quindi una riduzione presumibilmente dextantale. Ma piu' rilevante ai fini della nostra indagine è considerare che la prima riduzione semilibrale avviene sullo standard pieno dell'asse a 12 once, e non sul dextantale a 10. Infatti i pesi dell'asse ricostruiti sulla base dei nominali piu' bassi che ci sono pervenuti per la riduzione semilibrale secondo Thomsen portano a congetturare una riduzione avvenuta sulla base di un asse di 12 once e non del dextantale [dall'evidenza dei triens fino alla quartuncia che ci sono pervenuti abbiamo infatti pesi di assi teorici che variano tra 145gr. e 159gr. tutti superiori ai 136.5gr che una riduzione semilibrale del dextantale avrebbe comportato Su questi temi vige ancora un aperto dibattito. Una delle menti piu' lucide è a mio avviso Rudi Thomsen che meglio di altri ha approfondito la questione ripercorrendo le fonti storiche originali e facendo congetture sui possibili scenari monetari dell'intricato periodo a cavallo delle guerre puniche ove la situazione monetaria fu alquanto destabilizzata. Riporto piu' sotto alcune opinioni di alcuni autori che hanno formulato ipotesi metrologiche sul decusse. Grueber "the coins of Roman Republic in the British Museum" alla descrizione del decusse (esemplare British) pag. 16 n. 19 parlava di riduzione Trientale ..(tra l'altro la provenienza citata per questo esemplare dovrebbe essere Sambon) Vecchi "Italian Cast Coinage" attribuisce l'esemplare di peso gr. 1106 alla serie semi-librale assegnandola al periodo 217-213 (pag. 37 n. 67) Crawford "Roman Republican Coinage " parla di emissione del decussis nella riduzione quadrantale (pag. 626) equiparando di fatto il decussis (da 1100gr. ) al valore del quadrigato, del valore di 6 scrupoli, su un rapporto di 160:1 ; mentre nella riduzione quadrantale sostenuta da Crawford tale rapporto, tra bronzo e argento, sarebbe in realtà dovuto essere 120:1 Inoltre, secondo Plinio (Nat. Hist) la riduzione da librale a sestantale dell'asse avviene durante la prima guerra punica mentre la riduzione unciale (1/12) avviene all'inizio della seconda guerra punica accompagnata da una ritariffazione del denario da 10 ad 16 assi , quando nel 217 le finanze di Roma erano assolutamente sotto pressione. Come vedete la concordatio temporum (atque auctorum) regna sovrana :) Per ulteriori riferimenti consiglio R. Thomsen Problems of the bronze reductions of the Roman Republic in "atti del Congresso Internazionale di Numismatica ," Roma 1961 Vol. II1 punto
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DE GREGE EPICURI Aggiungo per oggi solo questa seconda, che si legge un po' meglio, sempre dell'epoca SONG. Ancora dell'imperatore Zhezong (1085-1100), ma dell'era Shao Sheng (1094-1097), la scritta recita: Shao Sheng yuanbao. Stile calligrafico sigillare. Tipo imitato anche in Giappone nel XVII secolo. Pesa 3,8 g. Classificato da Thierry (1986), t.1, C 125.1 punto
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Secondo me anche al momento in cui diventerà disponibile verso maggio. E come già detto io tra gli 80-100 euro la prenderei tanto a meno di 60 euro non andrà mai con la richiesta che avrà, e se sarà così per 20-30 euro spesi in più non mi metto a piangere... cosa che invece farei se fossi uno dei furbi che ha speso 200 euro o più la settimana scorsa1 punto
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Ringrazio Giuseppe per l'opportuna segnalazione degli esemplari noti solo al Buceti (purtroppo non ho avuto modo di acquistare questo volume), permettendo di scoprire nuovi inediti. In ogni caso l'esemplare postato all'inizio da Taras sembra molto ritoccato e diventa quindi dubbioso. Più naturale è il primo degli esemplari descritti dal Buceti, con tracce più contenute di bulinatura, probabilmente per rimuovere l'eccesso di incrostazioni, specialmente su dettagli sensibili come il viso del toro androprosopo. Purtroppo esiste questa mania di ripulire e ritoccare monete magari autentiche. Ricorderò sempre l'emozione che ho provato ad osservare l'intera raccolta dei bronzi sicelioti del Cav. Moretti, con molti pezzi provenienti anche dalla raccolta Virzì (che fu dispersa con trattativa privata dalla Bank Leu, salvo una selezione che confluì nella famosa asta Leu 6 del 1973): la maggior parte dei pezzi conservavano parte di incrostazioni originali ed erano stati puliti unicamente con diversi bagni in acqua distillata..... Quindi le patine erano per lo più originali..... Sempre questa mania della conservazione eccezionale.....!1 punto
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Gionni non posso fare altro che unirmi a tutti i complimenti che hai ricevuto, sono moneta bellissime :) Gaetano1 punto
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Che ne dite di cominciare a pensare ad un'eventuale pubblicazione collettiva (tipo: AAVV - forum Lamoneta.it) di quanto è emerso e, spero, emergerà da questa discussione (incentrata chiaramente sull'emissione e non sul singolo esemplare da cui ha preso avvio)? Mi sembra lo sbocco più ovvio e naturale di questo ottimo e fruttifero lavoro di squadra.1 punto
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I littori erano una sorta di guardia del corpo del rex romanus ed esecutori delle pene. Le verghe che compongono il fascio rappresentano le pene corporali (la fustigazione), l'ascia quelle capitali (la morte) Con la Repubblica si tolsero le asce dai fasci (non per nulla si previde la provocatio ad populum, una sorta di appello al popolo romano avverso la decisione delle massime autorità). Il cappello frigio è quello portato dalla marianna francese ed è, come detto, il sibolo della libertà e del potere al popolo (il cappello frigio che sovrasta il fascio vuol dire proprio questo) L'ascia bipenne (o doppia) ricorda simboli nordici più che latini (mi sembra di ricordare che rappresenti anche il labirinto) Saluti Polemarco1 punto
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R/ Aquila con ali spiegate su ramo contornata da stemmi, contenenti i simboli delle città italiane nelle quali erano presenti le filiali dell'Assicurazione, nella parte posteriore, da ala ad ala, troviamo la scritta: LE.ASSICVRAZIONI.D'ITALIA Giò1 punto
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Eccomi qui, scusate il ritardo ma mi era passato di mente. Posto la prima medaglia, in argento, pesa gr 38,6 e misura mm 45,0 D/ LEGENDA: XXV ANNIVERSARIO.DELLA.FONDAZIONEROMA.MCMXXIII.MCMXLVIII Nei campi a destra ed a sinistra di un uomo nudo coperto da uno scudo, verso il quale sono dirette due frecce ed un fulmine, a simboleggiare la protezione, lo scudo, offerta alle persone dall'assicurazione contro le avversità della vita, le frecce ed il fulmine: PRA/EVIDENZIA/E ----------UOMO------------------------- SECVRITAS SECURA.PRO --------------UOMO-------------------------- VIDENTIA Sotto i piedi dell'uomo possiamo leggere la firma dell'autore: GIAMPAOLI1 punto
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a un euro l'una ne prenderei un camion di queste monete :D bravo bel colpo...la conservazione è attorno al bb con una maldestra pulizia e mi sembra anche un colpetto al dritto.1 punto
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LA CASSA DI RISPARMIO DI MILANO AI COMBATTENTI SUPERSTITI DEL 1848-49-59 PER COMMEMORARE LA LIBERAZIONE DELLA LOMBARDIA Argento, mm.39 - Autore ANGELO CAPPUCCIO INC. - Stab. S. JOHNSON1 punto
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No, nessun evento in particolare però nella mia bellissima città un giretto numismatico può dare comunque soddisfazioni, poi per quella data dovrebbe essere già uscito il nuovo catalogo d'asta di Ranieri quindi potrebbe essere l'occasione giusta per vedere i lotti dal vivo......per la cena è inutile che aggiungo qualcosa, Bologna in quanto al cibo non ha bisogno di nessun tipo di presentazione. Se deciderai di fermarti sarò ben felice di farti da guida ;).1 punto
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...esatto! Questo è il cosiddetto "grande stemma" della Repubblica Francese: (da: http://mairie.valmanya.pagesperso-orange.fr/symboles.htm) E questo lo stemma "normale" sul passaporto non biometrico: (da: http://www.parafe.gouv.fr/en/category/vous-possedez-un-passeport-biometrique-francais/)1 punto
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Sul problema dei falsi direi che oggi piu' aperti di cosi' risulta difficile essere.. ahimé Non tanto per il settore medioevale, piagato in fondo solo in parte - qualche falso affiora anche in eccellenti collezioni (ho citato la DE WIT) sfuggito agli esperti della casa d'aste (che forse cosi soloni non sono - ma si sa macinando qualcosa come 80-90 mila monete all'anno è umano ) quanto per l'antco dove il problema è acutamente reale ed è innegabile che via sia stato un profluvio di falsi, taluni insidiosissimi che hanno invaso il mercato.. con buona pace del progresso delle analisi e delle consocenze (si è visto per il deak di Akragas e il tetra di Katane cui si è dovuti ricorrere ad un microscopio a scansione per poter affermare qualcosa di definitivo). All'approccio del dubbio metodologico, validissimo in filosofia, ma è altrettanto indispensabile per l'indagine numismatica ? :huh: credo si possa contrapporre il rasoio di Occam, il frate francescano nonché filosofo inglese del XIV secolo che sosteneva il principio dell'essenzialità nelle ricerca di soluzioni ai problemi complessi Egli sosteneva che non vi è motivo alcuno per complicare ciò che è semplice. All'interno di un ragionamento o di una dimostrazione vanno invece ricercate la semplicità e la sinteticità Pluralitas non est ponenda sine necessitate Non considerare la pluralità se non è necessario che ci insegna che la soluzione piu' elegante è spesso la piu' semplice, diretta e meno articolata: quante cose fa scoprire la numismatica :rolleyes:1 punto
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ho trovato questo http://coins.delcampe.co.uk/page/item/id,110603294,var,world-cup-1990-coppa-del-mondo-football-soccer-coin-ceskoslovenska-czecoslovakia,language,E.html#description1 punto
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