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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/26/13 in tutte le aree
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Il tipo di volontariato di cui si parla qui non è certamente quello che hai descritto tu! Sono oramai diversi anni infatti che con molta fatica cerchiamo di collaborare con gli addetti ai lavori offrendo dal canto nostro tutta la competenza e la passione possibile senza ottenere in cambio alcun ché salvo il piacere di poter finalmente vedere pubblicati i risultati di tanto lavoro. Ogni singolo volontario che collabora a Firenze non recepisce alcun rimborso o sovvenzione anzi, chi soggiorna a Firenze per fotografare e misurare il materiale deve sobbarcarsi le spese del viaggio, del vitto e dell'alloggio. prova a chiedere alle singole persone impegnate nel progetto e che scrivono anche sul forum!! Tornando all'argomento principale di questo post, come più volte ho scritto a Vincenzo, sono convinto del fatto che il lavoro del volontario non debba essere interpretato come una sottrazione di spazi al professionista, ma come una valida integrazione al lavoro di quest'ultimo. Sono infatti del parere che le competenze extraculturali offerte dai volontari, che spesso nella vita svolgono altri mestieri, possono aiutare gli addetti ai lavori a superare i limiti tecnologici naturali a cui sono inevitabilmente esposti. Per fare un esempio il software, con tutte le innovative funzionalità, e la struttura del portale del Monetiere di Firenze non è stato concepito da una squadra di archeologi ma da volontari che nella vita fanno tutt'altro. Non credo che in Italia, al momento, esista un portale dedicato alla numismatica che abbia le stesse potenzialità del nostro!! Dopodiché, più volte abbiamo proposto di offrire GRATIS il nostro sistema ad altre realtà museali suggerendo di far lavorare le università e quindi i laureandi affiancati dai volontari solo nella fase iniziale ma ad oggi abbiamo ricevuto solo poche risposte positive!! Se questo non è dialogare e collaborare......cosa si vuole di più? Se gli addetti ai lavori pensano di poter fare tutto da soli probabilmente si accorgeranno presto di essere in errore. A quel punto, se si taglia fuori il volontario, tutto l'aspetto tecnologico dovrà essere cercato "fuori" e questa volta pagando! L'equazione è semplice, poiché sappiamo bene tutti che i soldi destinati alla cultura sono pochissimi, è facile capire che il ministero dovrà decidere se pagare i privati per avere un servizio tecnologico innovativo oppure gli archeologi che dovranno lavorarci sopra. Risultato: è probabile che, per continuare a pagare i dipendenti del settore culturale, si deciderà di con acquistare la tecnologia e di rimanere come siamo. Non è forse meglio tentare la strada della collaborazione? Il volontario non potrà mai prendere il posto del professionista semplicemente perché potrà dedicare al volontariato solo una quantità minima del proprio tempo... probabilmente si stà puntando il dito contro le persone sbagliate?4 punti
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Anche io penso che sia un riconio del Mazio: uno dei riconi inziali, più accurati rispetto ad emissioni successive, spesso piuttosto rozze e con esclusivi intenti commerciali. Alcune intelligenti osservazioni di Fabrizio favoriscono un approfondimento della questione coni/ riconi. Il collezionista, a prima vista, si affida alla patina. Non è un indice certo , ma di grande probabilità: scura nei Mazio, più delicata con bellissimi toni cuoio negli Hamerani). Purtroppo la medaglia in questione è stata spatinata: talvolta ciò è avvenuto nel tempo per eliminare ossidazioni, altre volte per dare alla medaglia una sensazione di maggiore antichità. Gli altri elementi indicativi del riconio, anche essi non assoluti, sono il tipo di metallo e il bordo. Il tipo di metallo del Mazio è in genere un rame rosso (già in uso anche nel 1700); i bordi delle medaglie più antiche sono meno precisi (in questo senso la medaglia di Alessandro VII in esame non sarebbe male). Ma nei riconi Mazio (soprattutto all'inizio) non mancava talvolta il desiderio di rispettare le caratteristiche delle coniazioni originali. Nella medaglia di Fabrizio, comunque l'impressione di una patina scura ripulita e il tipo di metallo fanno pensare al conio posteriore. Ha comunque ragione Fabrizio quando allude al fatto che l'indice certo dei riconi è dato da una attenta ricostruzione della successione dei coni (la progressiva frattura; spesso il successivo rifacimento con piccole differenze). Sia il Bartolotti, sia il Modesti ritengono che la medaglia originale di Alessandro VI - Anno VI sia senza la doppia cornice, introdotta probabilmente poco dopo la originaria emissione perchè in epoca erano guardate con favore nello stile degli Hamerani medaglie allargate: Il catalogo fotografico del Mazio propone questa medaglia al n. 262 con doppia cornice al diritto. Ma il Mazio aveva in disponibilità anche il conio senza doppia cornice (si veda la proposta della medaglia 261 -Palazzo Quirinale). A ben guardare sembra trattarsi dello stesso conio usato con tecniche diverse: ambedue infatti hanno una escrescenza in prossimità della P di PONT. I coni postumi della medaglia Alessandro VII - anno VI si possono identificare: - quanto al diritto con la piccola escrescenza nella P di PONT; - quanto al rovescio per una modesta frattura nel campo in area destra partendo dalla basilica in zona centrale. Questi deterioramenti di conio si vedono bene nel catalogo del forum in un esemplare di bronzo, che è un evidente riconio. La medaglia di Fabrizio non ha la doppia cornice, ha l'escrescenza al diritto molto modesta, non ha ancora la frattura al rovescio. Si può pertanto pensare a una riconiazione Hamerani di fine 1700 o ai primi Mazio. Questa medaglia di Alessandro VII è molto bella, come le tante annuali e straordinarie di analogo modulo, che presentano le costruzioni di chiese barocche. Personalmente cercherei per la collezione un esemplare (anche riconio), ma ben patinato.3 punti
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Si infàtt è chello ca' pensò anch''iò, a me è capitàt cacc annò fa e' bberè in na' grande colleziòn e' Ferdinànd II, nu' sul esemplarè, passàt sott' o' tram... Comunquè nun aia' approfittartèn accussì tantò, sul perchè aie nu' nomè comunissimo... :D Eros2 punti
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Provvedo a spostare la discussione nell'apposita sezione, pero' penso che il minimo che dovresti fare è i postare una immagine decente.2 punti
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In quel periodo le officine di zecca di Roma erano P, B, T, Q ed :Greek_epsilon: , il 43d presenta 5 varianti, a seconda dell'officina di emissione, l'esemplare di Ciosky viene dalla Quarta, quindi la classificazione completa è: RIC IX Roma 43(d) var.4 (con SMRT sarebbe la variante 3)2 punti
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L'emissione di Siracusa, Calciati n. 30, costituisce uno dei maggiori enigmi della monetazione bronzea di questa zecca. Normalmente al diritto si riesce a vedere una o al massimo due X, con molte incertezze a causa del cattivo stato di conservazione di quasi tutti gli esemplari noti. L'inedito di Gorny e Mosch trova un solo confronto con un altro esemplare apparso sul Triton V del 2002, n. 231, peso g. 2,31 Anche qui abbiamo quattro X al diritto, mentre al rovescio si comprende l'esistenza dell'etnico SVPA e almeno due dei tre possibili globetti...... Negli altri esemplari non si legge quasi mai l'etnico. Ma quanti sono i globetti e quindi il vero segno di valore? Provo ad aggiungere altri pezzi noti. CNG e.a. 212/2009, n. 11 g. 2,04 CNG e.a. 130/2006, n. 209 g. 3,26 Da altri ancora, sembra che il numero massimo riscontrato di globetti al rovescio sia di tre, alle ore 9, 12 e 3 (generalmente bene visibile solo quello alle ore 3), per cui dovrebbe trattarsi di un tetras.2 punti
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Ciao. Risponderei a grigioviola riportando il punto di vista dei Carabinieri del Nucleo TPC nel loro intervento pubblicato a pag. 377 del "Notiziario del Portale Numismatico dello Stato", nr. 1, di cui è stato postato il link anche sul Forum: "Si possono acquistare beni numismatici all’estero? Si. Un privato può acquistare all’estero beni d’interesse numismatico nel rispetto della legislazione del Paese di origine, introducendoli in Italia ottemperando a quanto previsto dall’art. 72 del D.lgs. 42/2004, ovvero nel rispetto delle vigenti normative in materia doganale e fiscale." Sempre dall'intervento dei CC. (e sempre a pag. 377 del predetto "Notiziario"), per rispondere a Rick2, riporterei quanto consigliato dai Carabinieri agli appassionati di Numismatica, in merito a ciò che è opportuno fare per dimostrare la regolarità dell'acquisto e la propria buona fede: "SUGGERIMENTI PER GLI APPASSIONATI DI NUMISMATICA In linea generale, occorre conservare la documentazione che comprovi dettagliatamente l’acquisto di ogni singolo pezzo: fatture, scontrini, ricevute, cartellini, fotografie, cataloghi da cui proviene il materiale, verbali di aggiudicazione, licenze di esportazione, sdoganamenti e quant’altro possa essere utile a fare emergere la limpida condotta del collezionista ed il legittimo possesso delle monete. Evitare di cadere in “tentazione” cercando di fare a tutti i costi “l’affare” o l’acquisto “sottobanco”,dietro al quale solitamente si nasconde una truffa o, peggio ancora, materiale di provenienz illecita. Fare attenzione in particolare se:sono visibili residui di terra sulle monete, in quanto potrebbero essere riconducibili a recente attività di scavo clandestina (es. lotti di gruzzoli di monete da pulire); il cedente non sia in grado di fornire/con adeguata ed esaustiva documentazione, la provenienza delle monete;il prezzo sia molto al di sotto del possibile valore di mercato; sia proposto da persone non addette al settore." Ritengo importante riportare di seguito l'ultima annotazione dei CC., che dovrebbe rispondere in modo esaustivo a chi sul Forum chiede lumi su cosa sia necessario fare per evitare di incorrere in denunce e sequestri delle proprie monete: "Si ritiene opportuno precisare che, l’osservanza scrupolosa delle suddette precauzioni può talvolta non essere sufficiente ad escludere il rischio per il collezionista di entrare in possesso di una moneta di provenienza illecita, con conseguenti risvolti giudiziari, ma gli permetterà, tuttavia,di dimostrare la trasparenza della condotta." Come vedi, caro Rick2, quello riportato è il punto di vista delle Forze dell'Ordine italiane rispetto alle tematiche del commercio e del possesso di beni numismatici aventi oltre 50 anni (anche se potremo affermare, pur con molta cautela, che questa posizione è dettata prevalentemente, se non esclusivamente, per i materiale classico...) Sempre citando ciò che scrivono i CC:, i collezionisti di monete sarebbero sufficientemente certi di non incorrere in pregiudizi di natura penale, solo in questi casi: "- la dimostrazione del possesso risalga con certezza ad una data antecedente all’entrata in vigore della legge 20 giugno 1909 n. 364 che, per la prima volta, ha sancito la regola dell’appartenenza a titolo originario allo Stato delle cose d’interesse culturale ritrovate nel sottosuolo ovvero sia stato trasmesso per successione ereditaria; - sia nella disponibilità del soggetto perché rilasciato dallo Stato come premio; - sia stato acquistato presso attività di vendita al pubblico specializzate nel settore. Queste sono, peraltro, tenute all’osservanza delle normative dettate dalla disciplina del commercio e dalle disposizioni di polizia amministrativa, contenute negli artt. 126 e 128 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (Regio Decreto n. 773/1931) e negli artt. 242 e 247 del relativo regolamento di esecuzione (Regio Decreto n. 635/1940), nonché all’osservanza delle norme del Codice dei Beni Culturali, come ad esempio l’obbligo di rilascio dell’Attestato di autenticità e di provenienza (art. 64 del D.Lgs 42/2004)." Questo è il quadro attuale che riassume la posizione dei Carabinieri del Nucleo TPC (e dunque del Reparto espressamente preposto alla prevenzione ed alla repressione dei crimini legati al Patrimonio culturale), in ordine al collezionismo numismatico. Che piaccia o no, si tratta, come è facile comprendere, di una posizione mutuata dalla prevalente Giurisprudenza e non di un'estemporanea ed isolata valutazione dell'Arma. Sarebbe opportuno tenerne conto e comprendere che qualunque proposta di cambiamento proveniente dal nostro settore, si trova oggi a "scontrarsi" con questo quadro normativo ed "applicativo" delle leggi vigenti. I discorsi che si limitino a contestare il quadro suddetto o che non tengano in debito conto della posizione dello Stato italiano, riassunta nel richiamato documento dei CC., non solo sono privo di qualunque utilità ma possono essere persino nocivi per quegli appassionati meno informati, ai quali vengono sbandierati "modelli" di collezionismo forse validi in altri Paesi, ma che non sono rispondenti a quelli attualmente ammessi nel nostro Paese. Buona serata. M.2 punti
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Moneta speciale la speciosa, o meglio mezzo giulio o grosso, moneta coniata a Firenze per Pisa dal 1714 al 1722 sotto Cosimo III dè Medici, moneta comune ma con delle particolarità interessanti, moneta della identità e dei simbolo religiosi, la croce pisana e il busto velato della Madonna. Le leggende esaltano la bellezza di Pisa, ritenuta dagli stessi fiorentini che a lungo la controllarono, mediante il motto aspice Pisas, super omnes speciosa ( guarda Pisa, bella sopra tutte ) ed invocano la protezione della Vergine raffigurata al rovescio. Questa moneta è indubbiamente un inno alla città di Pisa, è l'ennesima bella storia che le monete sono capaci di raccontarci. La moneta ha queste leggende : D/ . ASPICE . PIS AS, croce pisana, anno R / . SVP . OMNES . SPECIOSA, busto della Beata Vergine velata Tempo fa nella sezione identificazioni venne postata una rara moneta con la leggenda SPECOSA invece della normale e riportata SPECIOSA, si parlò di moneta mai vista, di errore di coniazione. Ho cercato di capire di più leggendo il MIR Toscana che non parla di questa variante di leggenda, ma anche il CNI ne riporta diverse tipologie per gli anni dal 1714 al 1722 e per i tipi dal 13 al 27. Di SPECOSA nesuna traccia, solo tutte SPECIOSA. Ma il colpo di scena arriva quando vado a vedere proprio l'immagine del CNI per l'anno 1718, il tipo 17 CNI descritto come SPECIOSA in realtà viene mostrato proprio con questa rara tipologia di cui parla credo solo il Galeotti. Quindi a questo punto, essendoci, almeno tre SPECOSA, una dell'utente Stebo, una del CNI, una del Galeotti, non credo si possa tralasciare la menzione di questa variante di leggenda, seguono le immagini.1 punto
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Ai tanti curiosi della Venezia pre-dogale, segnalo l'eccezionale lotto in vendita da Kuenker. Chi mi volesse prestare 15000 euro... :) da segnalare poi le numerose varianti del più comune denaro VENECIAS, e le monete di Berengario e di Guido riassegnate a Venezia dal Grierson (che tante volte ancora vengono offerte come milanesi). Il piacere degli occhi.1 punto
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Ciao a tutti :) spesso sul forum, quando postiamo una moneta ci lamentiamo che non riusciamo a mostrare bene il colore della moneta, le tonalità della patina, il lustro ecc. In questi giorni ho provato a fare dei video alle monete. Secondo me per mostrare tutte queste caratteristiche fare un video di qualche secondo è una buona idea, anche se per studiare la moneta nei minimi dettagli la foto è la cosa migliore. voi cosa ne pensate? ecco alcuni esempi ( vi consiglio di selezionare la qualità del video originale sennò non si vede bene ):1 punto
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nell'euro ci sono serie e monete che tendenzialmente difficlmente si svaluteranno tanto che se uno rivende le venderà al di sotto del prezzo di emissione, soprattuto se si prendono al prezzo di emissione. per fare esempi direi le divisionali del vaticano , i due euro vaticani , i due euro san marino , alcune monete del lussemburgo, le monete monegasche (super speculate...) per le proof , nel 90% dei casi si svalutano... ma ci sono dei casi in cui si rivalutano parecchio , anche se poi venderle non pensate che sia cosi' semplice .... comunque, se proprio propio uno vuole guadagnarci , l'unico sistema è essere un commercainte e commerciare i rotolini e le seriette. alle emissioni , per farsi dare ad esempio 100 rotolini di una moneta appena emessa, al facciale, bisogna essere commercianti ed un privato non puo' certo farlo... Poi se ogni moneta di un rotolino la si rivende a 3 euro , con 100 rotolini cambiati in banca, ci si fanno 2500 euro di guadagno. E per ogni serietta pagata 3,88 euro i comercianti se rivendono a 7 , è gia' un guadagno di 3,12 euro. Insomma se uno vuole guadagnare con glieruo deve Commerciarli Se un privato ogni tanto vende qualcosa (speculandoci e sfruttando momenti buoni ) al massimo puo' guadagnare qualche centinaio di euro (che pero' se colleziona in realtà avrà gia' speso in monete difficilmente rivendibili...) di certo pero' non è un vero guadagno.1 punto
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Eccomi qua dopo aver visionato ben 325 monete da 2 euro, questo ho trovato: italia dante 2002: 117 monete italia dante 2004: 12 monete italia dante 2005: 17 monete italia dante 2006: 2 monete italia dante 2008: 1 moneta italia dante 2010: 2 monete italia dante 2011: 4 monete germania 2002: 43 monete di varie zecche germania 2004: 4 monete germania 2003: 4 monete germania 2008: 2 monete germania 2010: 2 monete germania 2011: 1 moneta belgio 2000: 5 monete belgio 2002: 2 monete belgio 2003: 1 moneta belgio 2004: 2 monete belgio 2006: 1 moneta belgio 2008: 1 moneta belgio 2010: 1 moneta francia 1999: 9 monete francia 2000: 8 monete francia 2001: 12 monete francia 2002: 1 moneta spagna 2000: 1 moneta spagna 2001: 1 moneta spagna 2002: 2 monete spagna 2003: 1 moneta spagna 2008: 1 moneta austria 2002: 7 monete finlandia 2001: 1 moneta finlandia 2005: 1 moneta olanda 2001: 3 monete olanda 2002: 2 monete cipro 2008: 1 moneta slovenia 2007: 1 moneta irlanda 2002: 2 monete irlanda 2006: 1 moneta grecia 2002: 5 monete Queste le monete normali adesso le cc italiane italia cc 2004: 4 monete italia cc 2005: 6 monete italia cc 2006: 16 monete italia cc 2007 tdr: 1 moneta italia cc 2008: 1 moneta italia cc 2010: 4 monete italia cc 2011: 4 monete Totale nr. 319 monete poi ci sono le monete che posterò nell'osservatorio delle rarità in quanto rientrano in quei parametri (ma comunque niente di eccezzionale). Spero di essere stato di aiuto a quelle persone patite di statistiche. Buona serata a tutti e a presto Gustavo1 punto
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Eccola; grazie a Profausto per avermela resa visibile: per la descrizione completa: http://www.numishop.org/ficheboutique.php?id=fjt_02534&boutique=mo_jet&argretour=1&quantite=21 punto
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se ti interessa identificarlo qualche informazione la puoi trovare qui: http://www.geni.com/people/Albrecht-Maria-F%C3%BCrst-von-Thurn-and-Taxis/6000000002188412239 e qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Alberto_I_di_Thurn_und_Taxis altre informazioni riguardo questa medaglia forse te le potrebbe dare qualche medaglista del forum1 punto
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Caro Matteo, noto che in tutti i tuoi post, insisti a mettere questa tua richiesta, poichè penso che potrei essere tuo padre, a titolo personale, mi permetto di dirti questo:..... ti faccio presente che non sta bene pubblicamente a insistere ,per quanto riguarda la scusante.... che hai pochi soldini..... Beh! a 12 anni nessuno ha avuto molte disponibilità , ma se c'è passione, prima si studia la materia , con cataloghi , libri, e perchè no anche tramite informazioni in rete e seguendo questo forum , intanto maturi e forse qualche disponibilità in piu' riesci ad averne per poter acquistare qualche monetina che credimi, varranno molto di piu' di quelle regalate....1 punto
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Direi Cosenz. Prima della C potrebbe esserci un'altra lettera, forse una A come iniziale del nome di battesimo (che non conosco) ma dopo di quella il resto si capisce abbastanza bene, e l'ultima è senz'altro una Z. Banconota Non Comune (800.000 pezzi) che il Crapanzano-Giulianini valuta 100 euro in BB, come mi sembra la tua. petronius :)1 punto
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Matteo. se hai intenzione di iniziare a collezionare , prima di chiedere se qualcuno ti regala monete, sarebbe piu' opportuno chiedere se qualcuno ti regala qualche catalogo...( anche ai tuoi genitori) :nea: cosi' ti fai esperienza.. non credi?1 punto
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Buongiorno a tutti. Non sono un avvocato, ma credo che come pubblicizzano loro stessi , sono molto borderline .... Sinceramente mi aspetto una presa di posizione ( non per i prezzi ) da parte della NIP.1 punto
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il metallo dovrebbe essere 76% rame 20% zinco 4% nichel , l'anno di coniazione è il 2005, come valore dipende le trovi FDC di zecca o circolate..partono dalle 2 alle 4 sterline per le normali, FDC di zecca le trovi dalle 12 alle 20 sterline1 punto
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@@tartachiara Grande Simone, è un'ottima idea, devo dire geniale visto che nessuno ci aveva mai pensato fino ad ora, così si che si può mostrare il lustro o la patina reale che in foto al 90% è sempre falsata...davvero complimenti... :good:1 punto
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Lo so che quando aprirete questa discussione direte: Ma questo a chi vuole rompere ancore la pe**e ma purtroppo ce l'ho nel sangue e devo per forza farlo :blum: Ho scattato delle foto nuove a questa moneta e vorrei porle alla vostra attenzione per avere dei giudizi basati su immagini migliori :) Non mi insultate vi prego :D e poi c'è questa foto con un'angolazione diversa e con più luce per mostrare meglio i rilievi del ritratto :) Grazie a tutti anticipatamente e scusate se sono pesante con tutte queste monetine che posto :) Gaetano1 punto
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@giorgethebest e tutti gli altri che mi hanno scritto: appena posso vi rispondo, vi dico subito pero' che il 2€ francese non e' al momento disponibile in quanto li ho gia' distribuiti tutti quelli che avevo :-( Ho detto al momento perche' sabato andro' alla fiera NUMISMATA di Monaco e spero di riuscire a recuperare un bel po di monetine a prezzi vantaggiosi ;-)) quindi per una lista definitiva delle cose disponibili bisogna asepttare fino a lunedi (posso pero' intanto dirvi cosa mi e' rimasto ora) @@MEDUSA51 : stesso discorso fatto in precedenza, non so' cosa riusciro' a trovare a buon mercato alla fiera, comunque cio' che sicuramente fara' parte della eventuale prossima razzia 2013 sono i 2€ germania (entrambi i tipi), 2€ francia, 2€ slovenia e se confermata l'uscita in questi giorni anche 2€ spagna Se hai specifiche richieste prova a scrivermi in privato, magari riesco a trovartele alla fiera ;-)1 punto
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Sono riuscito a contattare un mio amico che si è interessato a Papadopoli e gli ho girato la domanda di Teofrasto. Stamattina mi ha mandato la sua risposta che, credo, potrebbe portare un po' di luce. Ecco quel che mi scrive: ''Il fatto che Papadopoli non abbia citato l'esemplare Bottacin nelle schede non ha probabilmente alcuna importanza. Sia le schede che i disegni erano fatti da Kunz, che, una volta lasciato il Museo di Trieste e trasferitosi di nuovo a Venezia, lavorava a tempo pieno per il Papadopoli. Kunz muore nel 1888, mentre il volume del Papadopoli esce nel 1893: molto probabilmente è successo che nel comporre le tavole ed accoppiare le schede sia stato fatto qualche errore. Assai più probabile questo scenario che non l'idea che Papadopoli abbia deciso che era falsa una moneta che il Kunz riteneva buona: questo è proprio impossibile.'' Ma non è finita qui. Quando ho potuto vedere al museo Bottacin la moneta in questione (ringrazio ancora una volta la responsabile Valeria Vettorato per questa possibilità) ho visto sul cartellino la data di aquisizione: novembre 1871. Il conservatore all'epoca era proprio Kunz, che, quindi, non solo ha fatto il disegno della moneta, ma è anche colui che l'ha acquisita. E, infine, l'acquisizione è successiva di solo quattro mesi al rinvenimento del ripostiglio di Veuillin. Un caso? Arka1 punto
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Ciao dareios Io credo che le capsule con scritte di fantasia e di fattura e stile grossolani che nulla hanno a che vedere con quelle autentiche di Venezia siano imitazioni barbariche prodotte ai tempi nelle località in cui la teriaca era esportata dai mercanti veneziani. In particolare Bulgaria, Turchia, Grecia, Balcani, ecc. apollonia1 punto
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Per quelli di Vulci direi di no (a meno di qualche fortuito ritrovamento al MNR -ma direi che le probabilità sono prossime allo zero, visto che se ne sono perse le tracce da ben più di un secolo e mezzo). Per quello di Comacchio, che é all'Ashmolean, é invece possibile. Solo c'é da scartabellare un po'. Per cio' che riguarda Vulci riporto le pagine del Gennarelli 1843 che parlano del rinvenimento, comunque credo interessanti:1 punto
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DE GREGE EPICURI Comincio a dirti alcune cose, poi altri più esperti in monetazione repubblicana continueranno. Anzitutto, quando finisce la monetazione repubblicana? Generalmente si dice: quando comincia il "periodo imperatorio", quello in cui alcuni generali, consoli e tribuni hanno iniziato a combattersi con eserciti "di fazione" o personali. Ma l'inizio del periodo imperatorio è dubbio. Io lo collocherei al momento della sfida di Cesare a Pompeo ed al Senato (49 a.C.), ma ad es. Sear colloca nella monetazione imperatoria anche un aureo di Pompeo Magno del 71 a.C. Mah...Forse, la cosa più saggia è collocare la fine della repubblica alla battaglia di Azio (31 a.C.) o addirittura al 27 a.C., con l'assunzione del titolo di AUGUSTUS da parte di Ottaviano. Detto ciò: in quest'ultimo periodo (es. intorno al 50 a.C.) Roma dominava già le Hispaniae, l'Africa settentrionale escluso l'Egitto, il Regno di Pergamo ed altre zone dell'Asia Minore, la Siria e la Giudea (da poco conquistate), la Macedonia e la Grecia, la Gallia Narbonense e (da pochissimo tempo) le altre tre Gallie...e forse ho dimenticato qualcosa. In tutta quest'area circolava il denario romano, anche se in misura minore nei territori di più recente conquista. In Asia Minore ad es. circolava ancora prevalentemente la moneta locale d'argento. Anche in Gallia ovviamente la penetrazione del denario repubblicano è stata modesta, mentre si sono molto diffusi i denari di Augusto. Il denario repubblicano però ha continuato a circolare anche in epoca imperiale, almeno fino a Traiano, penetrando quindi nelle aree conquistate successivamente: Illirico, Dacia, ecc. Infatti, nelle attuali Bulgaria e Romania si trovano ancora (tesoretti e ritrovamenti) anche denari repubblicani. Quasi per nulla invece se ne trovano nei territori lontani ed esterni all'impero, dove invece sono arrivate quantità anche notevoli di denari imperiali (Germania, Polonia, Ucraina, Iran, Afghanistan, India, in parte anche Scandinavia).1 punto
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Esempare apparentemente inedito? 12) Gorny & Mosch 211 n.88 - gr. 2,93, mm 15 L’esemplare è datato dai compilatori del catalogo al periodo compreso tra il 466 e il 406 a.C. e indicato come onkia. Normalmente l’emissione monetale in studio è datata dall’ SNG ANS a circa il 425 a.C. mentre Calciati data l’emissione a dopo il 410 a.C.. Dall’osservazione dell’esemplare 12 che parrebbe il migliore esemplare conosciuto, anche se sembrerebbe stato aiutato nei dettagli dei rilievi ed anche la patina sembrerebbe eccessivamente uniforme, si vede chiaramente la presenza di un solo globetto posto al rovescio di fronte alla testa dell’ippocampo (da qui forse l’idea del compilatore del catalogo di considerarlo ONKIA). Considerando però, che in tutti gli altri esemplari conosciuti i globetti presenti al rovescio sono TRE, potrei quindi pensare che gli altri 2 globetti siano stati lisciati durante il "restauro". Altro particolare è il peso. Questo esemplare pesa 0,58 grammi in piu dell’esemplare 1, pertanto sarebbe impossibile considerarlo un ONKIA (essendo gli esemplari 1-11 dei tetras che pesano in media 1,99 grammi). Il particolare che lo fa ritenere inedito (e come tutti gli inediti va valutato con molta attenzione) è la presenza della perlinatura sia sul contorno, sia nella collana posta alla base del collo nella testina femminile. Tutti gli esemplari fino ad ora conosciuti presentano contorno liscio e collana non perlinata (particolari evidenti nell’esemplare 9). Soffermandomi sullo stile del contorno, aggiungo che tutti i nominali in bronzo coniati da Siracusa tra il 425 a.C. (data che vede la coniazione da parte di Siracusa della prima serie in bronzo con polipo al rovescio, CNS II, n.1) fino all’arrivo di Timoleonte in Sicilia nel 344 a.C. (con il bronzo del tipo CNS II, n. 77, che ha un contorno perlinato), presentano un contorno liscio. ciao skuby1 punto
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Io ti sconsiglio questa scelta, c'è ancora chi va in giro violando tombe alla ricerca di oro ed affini, una volta era usuale ad esempio lasciare le fedi ai defunti oppure mettere un oggetto caro nella bara...per quanto riguarda gli orfanelli...valli a trovare al giorno d'oggi... :pardon: Però ti informo che sono orfanella ormai da più di 30 anni...mi metto in lista? :D :D . A parte gli scherzi, penso sarebbe meglio allora farla godere a qualche ragazzo che si interessi davvero di Numismatica, sarebbe un bel gesto. Ciao Sabino, Giò :)1 punto
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Ciao, l'unica nota che ho trovato su mummie a Cisterna latina è la seguente: « Ecco Ninfa, ecco le favolose rovine di una città che con le sue mura, torri, chiese, conventi e abitati giace mezzo sommersa nella palude, sepolta sotto l’edera foltissima. In verità questa località è più graziosa della stessa Pompei, le cui case s'innalzano rigide come mummie tratte fuori dalle ceneri vulcaniche. » (Ferdinand Gregorovius, Passeggiate romane) (http://it.wikipedia.org/wiki/Giardino_di_Ninfa) :D Ciao Illyricum :)1 punto
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Dal momento che sono stato chiamato ripetutamente in causa, mi e' venuto in mente, e lo riporto qui, come puro spunto di riflessioni, ma come dato di fatto, (e con la speranza che serva mai a ravvivare l'attenzione), quel che ho scritto pochi giorni fa nella discussione privata, (con spettabili rappresentanti del forum, ben 3 Vice Admin), sull'avanzamento dei lavori del progetto relativo al monetiere di Firenze, e alla monetazione di Augusto: "il riepilogo annuo di Incuso sui progetti del network non e' molto confortante per il progetto Lorenzo il Magnifico, il 2012 non e' certo stata una grande annata per il monetiere di Firenze (meno di 300 monete caricate, mancandone quasi 90.000 quanti secoli di lavoro rimarrebbero a questo ritmo (!))"1 punto
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"...è semplicemente il punto di vista di una persona che ha visto il volontariato come qualcosa che si sostituiva alla normale manodopera e subito dopo chiedeva a gran voce quel posto di lavoro vantando diritti acquisiti con il volontariato;naturalmente gli esempi si possono sprecare in sicilia." Beh, quello che Tu indichi non è il Volontariato cui si è finora fatto riferimento. Abbiamo infatti più volte richiamato quale esempio di Volontariato, le attività che appassionati privati hanno svolto e svolgono a Firenze per il Progetto "Lorenzo Il Magnifico". D'altra pare, non è che ci vogliano amministrazioni dotate di grande acume per regolamentare le attività dei volontari, in modo tale che poi queste collaborazioni non prestino il fianco a rivendicazioni di altra natura. Nei casi che prospetti Tu, siamo di fronte a situazioni create ad arte, con il pieno consenso dei politici di turno, che organizzano a tavolino queste collaborazioni che di "volontario" non hanno proprio nulla, ma che hanno fin dal principio lo scopo di far entrare dalla finestra quello che non si può fare entrare dalla porta. Il volontariato di cui si parlava qui non c'entra nulla con queste mistificazioni di puro stampo clientelare verso le quali, ritengo, siamo tutti concordi nel ritenere che siano da respingere senza riserve. M.1 punto
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