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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/22/13 in tutte le aree
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Una piccola precisazione per non creare equivoci, le due monete che ho postato sopra, i cui coni cono sono stati chiaramente ritoccati in origine, sono assolutamente autentiche, la seconda delle quali, come dire 'per tabulas'. Per il resto forse vi farà piacere sapere che il progredire della ricerca numismatica, soprattutto in ambito antico, ha finito col restituire più monete autentiche :lol: che false, nel senso che ha spesso smascherato il vezzo di molti autori a cavallo tra XIX e XX secolo, in genere di un certo ambito geografico d'Europa, di considerare false ed inventate tutte le tipologie monetarie che contraddicevano la loro visione del mondo :diablo: , tipologie che in seguito sono venute alla luce in scavi 'certificati' :confused: (e gran parte dei falsi di Grierson non erano affatto accettati de plano neppure al momento della loro comparsa: erano stati accettati da alcuni ma non certo da tutti. Anzi, le minori conoscenze sulla teconologia di produzione faceva sì che fosse considerato possibile il falso 'insdistinguibile alla vista' e quindi le monete venivano sottoposte alle feroci regole di 'critica del testo', cioè del contenuto storico che si usavano per i documenti, col risultato che molte monete anomale, come ad esempio il denaro aquileiese di Poppo, erano immancabilmente considerate false :nono: da un qualche autore). Per il resto esistono già oggi tecniche metallografiche che consentono di fatto di smascherare un falso (soprattutto se si tratta di falsi odierni, realizzati con tecniche avanzate di 'riproduzione'), il problema è che sono distruttive, perché devono poter vedere la cristallizazione del metallo all'interno della moneta, e siccome i possibili falsi riguardano sempre esemplari rari e preziosi questo è un ostacolo insormontabile. Personalmente ho la speranza che già oggi non sia affatto impossibile miniaturizzare tali analisi a livelli sufficienti a non creare danni visibili alla moneta, soltanto che forse non ci si è ancora pensato da parte degli 'scienziati'. Nel complesso ritengo quindi che abbiamo ancora buoni margini di sicurezza, nonostante falsificazioni sempre più sofisticate. Ritengo anche che discussioni pubbliche come questa, e l'altra su Adalberto, possano essere di enorme utilità proprio per scoraggiare chi volesse provarci, ma non possimoa negarci che in futuro potrebbero anche diventare veicolo per intrusioni indesiderate (tipo '...se passa di lì poi è fatta, e noi possiamo contare su tizio o caio...'), soprattutto quando si ragiona solo su foto. Questo rischio secondo me è facilmente evitabile se ciascuno di noi parte dal presupposto che la sua idea di partenza è sbagliata per principio (così insegna il dubbio metodico: proprio perché la passione ci porta a difendere le nostre idee a prescindere, il che è la negazione della scienza, all'inizio dobbiamo considerarle meno valide di quelle altrui) ed è disposto a cambiare idea, di fronte alle argomentazioni altrui, senza sentirsi messo in gioco come persona. Con presupposti del genere è molto più facile che alla fine si raggiungano conclusioni valide, perché è la realtà stessa che ci può guidare. Probabimente un atteggiamento del genere, senza il pepe dato da un po' di auto-affermazione di sé, da un po' di ostentazione delle proprie conoscenze o capacità profesionali, da un po' di sfogo, perché no, di qualche rivalità personale, renderebbe altre discussioni del sito di una noia mortale, sai che p...!, direbbero oggi in un dibattito elettorale :lazy:, ma sul problema dei falsi, che mette in gioco la base stessa della nostra disciplina ad anche, perché no, i soldi del povero proprietario, io vi suggerirei di essere tutti sempre molto aperti al confronto come lo siete stati finora, ed anche molto sobri, per ovvi motivi. Scusate il pistolotto, ma da un mese sono sessanta, sigh, e da vecchi si diventa verbosi. Andreas7 punti
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Amici del Forum, volevo parlarvi di una mia recente attività: da Giugno 2012 sono impegnato presso la Biblioteca del mio Comune in un progetto di Servizio Civile (un po' come i vecchi "obiettori", solo che al giorno d'oggi il praticare Servizio Civile non implica l'Obiezione di coscienza) e sono stato coinvolto in un'attività di divulgazione culturale presso strutture ospitanti persone anziane e/o disabili. Il progetto consiste nel trattare alcuni argomenti di vario tipo appunto di fronte a queste persone, recandosi nei luoghi suddetti; nel mio caso non potevo tra i tanti non portare anche argomenti numismatici :) Le "lezioni" che ho tenuto in materia sono state due: una, dal titolo Monete italiane dal 1861 al 2001 che descriveva la Lira dai tempi dell'immediata unificazione fino al periodo in cui questa valuta ha terminato il suo corso (e qui molti ospiti anziani hanno esposto i loro ricordi), l'altra dal titolo Le Monete in Euro, che non poteva non soffermarsi sulla nostra collezionisticamente amata e attuale valuta :) analizzando Stato per Stato tutti gli esemplari coniati per la circolazione. Anche questa ha ricevuto i suoi consensi, in quanto è giusto trattare anche argomenti di attualità. Sono davvero soddisfatto di tutto questo :) A voi è mai successa una cosa simile, di poter cioè esporre al pubblico la vostra passione? Ho scritto in questa Sezione del Forum proprio perchè è quella in cui scrivo maggiormente e poi la "lezione" che maggiormente mi ha appassionato è stata quella sull'Euro, essendo la mia collezione principale :) Nell'immagine, io durante questa attività :)2 punti
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Gli Assi di Augusto della zecca di Efeso (che Giard attribuisce a Pergamo), sono spesso soggetti ad imitazioni. Probabilmente le popolazioni barbariche, balcaniche, o perché no anche della stessa Asia Minore, con l'avvento di queste nuove monete di bronzo, si trovarono in qualche modo "invitati" a cercare di riprodurre denaro romano, vuoi per spacciarseli fra di loro come moneta "pregiata", vuoi per tentare di gabbare qualche ignaro analfabeta. La moneta in oggetto è un semplicissimo asse, ritratto al Dritto senza nessun tipo di corona e ghirlanda con legenda al rovescio; poche parole, pochi dettagli...ma a tutto c'è un limite...:D Vediamo in dettaglio. Questo è l'esemplare che si trovarono di fronte, come già detto, una moneta semplicissima, banale, minimalista, vuota, se si pensa alla monetazione augustea. Beh, giudichiamo le prove... Peso: 10,05g; D: 27mm; Assi: 12 Cavolo, sai copiare, ottime legende, una domanda, perché hai inserito quella S sotto AVGVSTVS?...In ogni caso, forse, potresti migliorare un po' nel ritratto, non so, è leggermente differente dall'originale... Passiamo al secondo allievo... P: 10,41g; D: 25mm; A: 9 Mmmm non so, c'è qualcosa che mi turba...ah ecco, spiegami perché hai fatto il ritratto rivolto verso sinistra?! (Evidentemente, non essendoci in questa tipologia di moneta un ritratto verso sinistra, aveva copiato sul conio la moneta così com'era e destra su destra fa sinistra, anche se il diadema mi fa credere che avesse visto proprio una moneta con tale ritratto). Le legende...noooo non ci siamo proprio, ma cosa hai scritto?! Bocciato... "No, aspetti, le faccio vedere un altro lavoro...!" P: 8,77g; D: 26mm; A: 2 Mi stai prendendo in giro? Cosa credevi che ribaltando la testa sarebbe stato più bello? Non ci siamo, basta, bocciato. Passiamo all'ultimo... P: 9,78g; D: 23mm; A: 12 O-Mio-Dio... :o :crazy: :help: :bash: "cosa c'è padrone, non le piace??" Oh, sì, certo...(tagliateli la testa; Il dittatore - cit. :D) Fine Ok, dopo questo siparietto, c'è poco da dire. Quanto meno erano precisi e utilizzavano dei tondelli di grandezze adeguate e di peso pressoché in linea con gli originali. Lo stile è di una persona analfabeta, non fosse solo per legende totalmente incomprensibili (a parte la prima)...quella che mi sorprende di più è la diademata a sinistra, ripeto, non c'erano monete rivolte a sinistra (a Pergamo sì) ma c'erano i Cistofori laureati. Diciamo che hanno mischiato un po' il tutto...:D Comunque sono monete più che affascinanti...2 punti
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Buona giornata piano, piano, io sono ancora a Venezia...... :pleasantry: Francesco Molin doge di Venezia dal 1646 al 1655 Porto alla vostra attenzione questa osella che, pur non rientrando nella mia sfera di interessi, è a parer mio bellissima e dal significato drammatico. D/ S°M°V° GERMINAVIT LILIVM FLOREBIT AETERNO FR°MOL°D° - San Marco in trono, porge il vessillo al doge genuflesso; dietro al Santo c'è S. Antonio da Padova in piedi. R/ ET NON FULTA NON FLUXA (Anche se non sostenuta, non è malferma) Fiamma ardente Questa osella esalta il coraggio e l'orgoglio dei veneziani che, soli, senza aiuti né alleati, continuano a sostenere l'impari lotta contro il turco che vuole conquistare Candia (Creta). Fu la più stremante guerra che Venezia combattè nel corso della sua millenaria vita; dal 1645 al 1669 profuse energie, uomini e denaro per sostenere la piazzaforte di Candia che, sola, resisteva ai continui assalti turchi. In verità l'aiuto Venezia lo ricevette, ma fu sempre saltuario, poco incisivo e quindi mai risolutivo; oltre che a Candia, le ripercussioni guerresche toccavano tutta l'area greca e la Dalmazia e le navi veneziane si trovavano a dover operare blocchi navali troppo estesi per riuscire ad evitare che le navi saracene portassero viveri e rifornimenti a Creta; fu una voragine di sostanze per Venezia; buona parte dei guadagni finivano in spese per contrastare l'assedio; d'altra parte Creta era troppo importante per Venezia e non solo come base d'appoggio per le sue rotte commerciali, ma anche per tutte le merci che da li importava. Come andò a finire lo sappiamo, purtroppo, l'assedio (forse il più lungo della storia) cessò con la resa della piazzaforte dopo estenuanti trattative. Venezia conservò qualche lembo di terra su scogli poco distanti, qualche concessione territoriale in dalmazia, ma Creta era turca, per sempre. saluti luciano2 punti
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E' meglio chiudere qui questo piccolo pasticcio e dedicarci ai prossimi ritrovamenti.2 punti
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Credo che a diversi utenti si sarà presentato più volte il problema di dover inserire una foto di una moneta (o magari un'immagine qualsiasi) all'interno di una discussione sul forum e di non sapere come fare, o ancora di avere difficoltà relative al dimensionamento della stessa, pertanto questa mia discussione vuole essere una sintetica guida su come postare immagini nelle discussioni del forum. Vi sono due possibilità per inserire un'immagine all'interno di una discussione: 1) come allegato; 2)come collegamento ad un sito che effettua l'host di immagini. Consideriamo per primo caso di voler inserire un'immagine come allegato, essa dovrà innanzitutto essere dimensionata al limite massimo consentito dal forum agli utenti. Il limite di grandezza di una immagine (che si esprime in Kilobytes) è di 60 Kb per i nuovi utenti e di 100 Kb per gli utenti che hanno postato sul forum almeno 100 messaggi. Per sapere se una immagine rientra in tali limiti cliccando su di essa con il tasto destro del mouse alla voce proprietà si riesce a conoscerne le sue dimensioni, o altrimenti vedendo i dettagli della stessa immagine dentro la cartella in cui essa è stata salvata. Se le dimensioni sforano i limiti sopra indicati è necessario ridurle adoperando dei programmi cosiddetti di fotoritocco o di visualizzazione di immagini, tra i più noti vi sono Photoshop e ACDC. All'interno di tali programmi esistono degli strumenti e delle procedure atte al ritaglio ed al ridimensionamento di un'immagine. Lo strumento ritaglio: esso serve appunto a ritagliare le porzioni di un'immagine, tramite l'uso di tale strumento possiamo ritagliare la porzione di una foto che a noi interessa, procedendo al ritaglio avverrà la naturale riduzione anche delle dimensioni, potrebbe però ancora darsi che dopo il ritaglio esse superino le dimensioni consentite. Photoshop possiede strumenti molto potenti adatti al ridimensionamento di un'immagine nella successione di foto che appresso potete vedere indico dove si trova in photoshop il menu a tendina che contiene i comandi di resize o di ridimensionamento immagine, perciò da sinistra terza colonna, “immagine”(foto 1) image size(dimensione immagine) (vedi foto 2), e poi all'interno si troveranno tutti i comandi di ridimensionamento (foto 3), lasciando fissa la risoluzione a 72 pixels, che è quella del monitor si potrà agire sulla larghezza in pixel dell'immagine, lasciando ancora bloccate le dimensioni ed agendo su essa si potrà ridimensionare esattamente la dimensione della foto, e si troverà il nuovo valore direttamente indicato in kilobyte. Foto 1: foto 2: foto 3: Il Salvataggio dell'immagine: L'immagine si salva in formato JPG che è un formato compresso usando la procedura: dal menu “file”: salva col nome, si sceglie il nome da assegnare al file e si sceglierà il formato di salvataggio che deve essere “JPG”, si preme SAVE (salva) e comparirà una finestrella dove si possono scegliere le opzioni di compressione per il salvataggio, a qualità piu bassa corrisponderanno dimensioni minori, si veda la foto seguente: Ridimensionare in ACDC: analogo ragionamento in ACDC per ridimensionare un'immagine:si procede al ritaglio della porzione che interessa, e poi attraverso l'editor (che vedete indicato nella foto precedente si sceglie “ridimensiona” passando poi ad effettuare il giusto ridimensionamento e salvataggio del file come si è visto prima. La nostra immagine salvata potrà così essere allegata al nostro messaggio sul forum, come vedete nella foto seguente: vi è un pulsante “aggiungi allegato” si digita il percorso premendo “sfoglia” si sceglie l'immagine da allegare che prima abbiamo ridimensionato e la si carica perciò come allegato. Allegare file di dimensioni maggiori a 100KB e far si che tutti possano immediatamente vederli: Tengo a precisare che con tale prodedura di file allegato gli altri utenti non potranno vedere immediatamente la foto da noi postata, se vogliamo consentire di far vedere a chi legge il nostro messaggio immediatamente la nostra foto, o se vogliamo allegare una foto che supera la dimensione consentita dal forum dobbiamo allora procedere ad utilizzare uno dei siti che consente il caricamento della nostra immagine, tra i tanti uno che funziona abbastanza bene è tinypic e lo potete trovare al seguente indirizzo: http://it.tinypic.com/index.php aperta la pagina iniziale di tinypic che sarà la seguente: potrete caricare la vostra immagine premendo il pulsante “sfoglia” e scegliendo il percorso dove l'avrete salvata, dopo alcuni secondi l'immagine verrà caricata su tinypic e vi comparirà la seguente schermata: in essa nel punto indicato dalla freccia nella foto che vi ho postato, troverete un codice di cifre e lettere, vi basterà copiarlo con la funzione copia (tasto destro del mouse) e successivamente incollarlo nel messaggio che volete postare nel forum, se volete vedere l'effetto prima di postare il messaggio, vi è possibile farlo premendo il pulsante “anteprima” che si trova in fondo al messaggio, se sarete contenti del risultato premete invia ed il vostro messaggio verrà postato nel forum con la vostra foto ben visibile immediatamente a tutti gli utenti del forum. Siccome siti come tinypic non mantengono per sempre le vostre foto nel caso in cui si trattasse di un'immagine importante vi consiglierei di aggiungere anche una copia allegata al messaggio che volete postare. Questa discussione è dimensionata ad essere visibile interamente su monitor impostati alla risoluzione di 1200x1660 pixel se avete difficoltà a vederla per intero vi consiglio di usare il cursore di spostamento finestra, in fondo alla pagina del vostro browser. Per ogni dubbio non esitate a chiedere ulteriori consigli che sia io che gli altri utenti esperti del forum non esiteremo a fornirvi. Grazie per l'attenzione ;) siculogreco ___________ p.s.: ...una cortesia: se ritenete la discussione utile o interessante vi pregherei di votarla con il pulsante di rating che trovate in fondo alla pagina per darle maggiore visibilità sul forum1 punto
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Come accennato in altra discussione, mi piacerebbe iniziare una disamina delle variazioni stilistiche dei ducatoni milanesi di Filippo IV con data 1622. Stupisce vederne di qualità tanto eterogenea, senza che vi sia alcuna volontà di attenersi a un modello. Comincio io postandone degli esempi. Il primo (ex asta Mario Ratto 1/2-III-1962, lotto 278), fotografato alla buona direttamente su un vassoio, può essere enumerato fra i ritratti meglio riusciti; di fianco un esemplare di stile molto differente (dall'ultima asta Varesi). Prescindendo dalla decorazione della corazza, liscia o decorata da testa leonina, mi piacerebbe che ci limitassimo a definire le possibili "mani" che hanno inciso i punzoni dei ducatoni di quell'epoca.1 punto
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La 10 è certamente austriaca... c'è il profilo di Francesco Giuseppe Se mi venisse chiesto un parere sulla 11 e la 12 penserei che siano francesi, ma non ho alcuna testimonianza per sostenere compiutamente tale tesi... solo dalla tipologia di medaglie mi danno questa sensazione... Altro non saprei dire... non è materia mia... Lord Acton1 punto
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:lol: .....saluti matteo....!!!... :lol: ...questa e la regina ne la specialita di tutto quello che e a raso di terra,per via della sua piccola dimensione......!!....... :lol:.....con naso che non sbaglia mai......!!!... :angel:1 punto
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@@jagd anche questa no ? è una grandissima numismatica ...vero ?1 punto
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Anche se è passata una settimana dalla tua domanda, ti rispondo dicendo che la patina verdognola,rossastra, marrone, nera sono le patine che le monete naturlamente fanno e che teoricamente non vanno rimosse, questo link http://www.sesterzio.eu/patine/galleria.htm evidenzia una galleria di immagini intitolate (le superbe patine delle monete romane imperiali). Ciao1 punto
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Si tratta di un falso insidioso perchè fatto meglio rispetto al classico falso d'epoca dove le trecce nei tagli le avremmo viste semplicemente abbozzate: 1) Si tratta di un clone copiato da moneta autentica, per questo ci sono le stesse escrescenze di metallo al dritto nei campi, nonostante tutto le tracce di fusione in superficie sono inconfutabili, specie nell'effigie dove la bolla d'aria della fusione assume una forma irregolare. 2) La treccia nel taglio è diversa negli esemplari autentici, al momento non ho alcuna immagine in archivio, ti posso garantire sul mio onore che i tanti esemplari visti finora sono diversi. 3) Quella mancanza di metallo che vedi nel taglio non è un difetto di conio del tondello ma il segno lasciato dal foro servito per la colatura del metallo nella "conchiglia".1 punto
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Vedi? se avevi un rottame del 1646 anziché quella moneta placata in rame del 1701 ci facevi sicuramente di gran lunga un gran figurone! qualche pezzo del 16… e rotti io c’è l’ho ! nel senso che si vedono solo le prime due cifre della data Però possiamo attribuirgli le annate che vogliamo e trasformarle a nostro piacimento dal 1600 al 1646 ! :D moneta trasformers...... come Sanni...1 punto
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Molti belli BiondoFlavio, non so agli altri ma indubbiamente personalmente la moneta invece mi attira molto, e allora offro altre immagini tutte tratte solo ed unicamente da una sola asta, la CRONOS 1 del 2008, è una una sfilata, le immagini essendo riportate sono quelle che sono, comunque vediamoli questi ducatoni del 1622, il primo un Crippa 6/C,1 punto
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Con l'assenza del 1646 finisce la corsa del gambero. Possibile che nessun lamonetiano abbia quel millesimo? ... corne, bicorne, malocchio e aglio al fuggitivo ... Nichita_ per non aver comprato il piattello giusto!1 punto
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caro Magdi quante cose...non tutte chiare e, almeno secondo me, non tutte giuste. Il periodo tardo-antico non si può paragonare al quello del tardo XII secolo o anche del pieno XIII secolo: tuttalpiù volessimo, forse potremmo accostarlo al Trecento, vista certa situazione della società e dell'economia, la svalutazione della moneta minuta, l'ulteriore diminuzione dimensionale, ma anche il quantitativo di moneta persa/non recuperata che è testimoniata dai rinvenimenti. Al XIV secolo però non seguì un periodo assimilabile dal punto di vista monetario all'alto-medioevo....ed anche la situazione politico-istituzionale era abbastanza diversa. Anche la questione del baratto assume rilievo, ma principalmente nell'alto-medioevo in presunto regime di penuria di divisionale di basso e talvolta medio potere liberatorio e non nel periodo tardo-antico (ma in alcuni ambienti marginali o meno è una pratica che non si è mai spenta del tutto fino a tempi anche recenti), quando appunto per gli scambi ai livelli bassi del mercato c'erano a disposizione centinaia di nummi, o frazioni dei folles etc...del periodo precedente . Infine: ciò che potrebbe essere diverso da oggi, non è tanto il tipo di economia, che anche quella tardo-romana e buona parte della tardo-antica o quella medievale dal XII secolo in poi si possono considerare economie propriamente monetarie, tanto quanto la nostra (anche per tali motivi Braudel parla della nascita del capitalismo mercantile proprio tra le città italiane tra XII e XIII secolo). La differenza è che in quel periodo le monete avevano una parte metallica che al di là del valore nominale aveva un certo valore di mercato in sè e consentiva più facilmente anche il riciclo per rifusione, mentre adesso, per più motivi, non è così. Tuttavia a meno di fuoriuscita dal corso legale, un nostro centesimo, anche se sporco, non perde il suo valore facciale.... Ti dico queste cose in modo assai sintetico e secondo la mia opinione, ovviamente; ma se vuoi poi in futuro ti posso indicare un poco di letture che ti aiutino a formulare meglio le tue idee soprattutto su certi periodi storici, oltre che sui temi generali dell'economia. Un caro saluto MB1 punto
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Varesi è talmente una brava persona che sicuramente uno sconto lo farà agli amici del Forum. Concordo con Magdi, il prezzo non mi sembra esagerato (anzi!), come affermato dall'editore si sa che il MIR è una "revisione" del CNI con aggiustamenti, e per un collezionista questa opera può essere un buon riferimento. Faccio solo una critica, senza nulla togliere all'immenso lavoro fatto dagli autori, a queste tipologie di opere, si riportano ancora le stesse informazioni di 100 anni fa (o più) senza tenere in considerazione i nuovi studi... Forse bastava chiedere a qualche studioso del forum e si aveva un'opera NUOVA, altrimenti si riportano sempre gli stessi errori. Credo che la valutazione dell'opera cambi a seconda di come uno veda la numismatica, sei collezionista o studioso? Se sei SOLO un collezionista ti consiglio di comprarlo!1 punto
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sinceramente sono un pò perplesso sull'autenticità sopra la testa al D./ ha una piccola spaccatura che al R./ sembrerebbe comabiaciare sulla lettera (i) della scritta pontif quindi decentrata, ma questo non è rilevante quanto lo sono effettivamente le immagini riporatate sul link: http://wildwinds.com/coins/sear5/s1763.html#RIC_0026 ci sono 3 monete di questo tipo e tiberio è rappresentato un attimino meglio. Sono dubbioso e aspetto informazioni dai più esperti. Ciao1 punto
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Ciao. "Chiariamo un punto: per quanto attiene la legislazione sui beni culturali non esiste obbligo di denuncia quando si importano monete sul suolo italico, salvo che non si voglia successivamente ri-esportarle, allora si deve (anzi, sarebbe meglio) effettuare una importazione temporanea." Condivido. Nei casi di "spedizione" in Italia (monete spedite o comunque introdotte in Italia da Paesi membri UE) o "importate" in Italia (cioè provenienti da Paesi extra UE), il primo comma dell'art. 72 non pone un obbligo a carico di chi le introduce di certificarne l'ingresso, ma solo una facoltà ("a domanda", riporta l'articolo). La certificazione in ingresso serve essenzialmente per le introduzioni temporanee cosicchè, allorquando la moneta sarà riesportata (o rispedita) non occcorrerà richiedere ex novo rispettivamente il certificato di esportazione o l'attestato di libera circolazione. Cioè si utilizzerà il certificato iniziale per riesportare o rispedire la moneta. "Il caso "B" rientra nell'articolo 72? Non poteva far entrare la moneta con lui in Italia? Doveva spedirsela dopo aver chiesto l'importazione? O poteva portarla con lui in aereo e poi andare in soprintendenza per chiederne l'importazione? Non e' molto chiaro..." Il "caso "B" (cioè quello che hai indicato come caso 1)) è da trattarsi conformemente all'ipotesi di introduzione in Italia della moneta mediante spedizione (cioè provenienza da Paese membro UE) e non mediante importazione. Da quello che mi sembra di capire, le monete di cui si chiede la certificazione all'ingresso in Italia, in quanto destinate a successiva riesportazione (o rispedizione), non sono sottoposte alle tutele che il Codice Urbani riserva al materiale "italiano". Viceversa, le monete che arrivano in Italia per fermarsi definitivamente qui, ferma restando la non obbligatorietà della certificazione nel momento in cui giungono sul suolo italiano (salvo naturalmente gli aspetti doganali per quelle importate da Paesi extra UE) sono da subito sottoposte alle disposizioni del Codice Urbani. Per quanto riguarda quindi i riflessi che tali acquisti potranno avere ai fini della provenienza e del legittimo possesso, l'acquirente fornirà in caso di controllo le pezze giustificative estere e le Autorità italiane le valuteranno alla stregua della nostra legislazione. "Ci sono questi decreti? Non abbiamo ancora un decreto attuativo del Codice Urbani. Tenere conto che il Codice Urbani, all'at. 130, contiene un espresso rinvii al Regolamento di esecuzione approvato con R.D. nr. 363 del 1913, attuativo della famosa Legge nr. 364 del 1909. Non mi risulta esistano neppure decreti ministeriali. Ho letto da qualche parte che dovrebbe esserci un "parere" dell'Ufficio Legislativo del MIBAC datato 19.3.2009 sull'argomento trattato dall'art. 72, ma nel sito del Ministero non l'ho reperito. Perciò per alcuni aspetti attuativi del Codice Urbani, anche in materia di importazione o spedizione in Italia, occorre fare ancora riferimento a tale "vecchiotta" discilina. C'e' un vademecum su come comportarsi? Non credo esista un "vademecum"; al più qualche breve illustrazione della problematica. "Per monete senza certificato acquistate all'estero come ci si comporta? Si autocertifica? Direi che il trattamento diviene uguale a quello delle monete acquistate in Italia e prive di documentazione.... :pleasantry: Non essendo richiesta alcuna "denuncia" obbligatoria, si possono introdurre in Italia; ma, evidentemente, a proprio rischio. "Nel caso si ha un rifiuto all'importazione? Questo è il caso in cui, a domanda, si chieda alla Soprintendenza la certificazione relativa all'introduzione in Italia dall'estero di una moneta. Se gli Uffici non concedono la certificazione (e dovranno ovviamente motivare tale diniego), riterrei che si possa avviare un contenzioso in sede amministrativa (TAR) per far valere le proprie ragioni all'introduzione in Italia della moneta. Tuttavia non mi constano precedenti in proposito. Saluti. Michele1 punto
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ecco a voi le monete Medaglie PROVA grammi 8,5 , mm 30 , spessore 0,18 Caino e Abele (produttore AFFER) I Protagonisti (produttore AFFER)1 punto
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Giusto, c'è anche il 'deca'. The Prospero Collection of Ancient Greek Coins. KINGDOM OF MACEDON. Alexander III, The Great (336-323 B.C.), Silver Dekadrachm, 42.28g,. Minted at Babylon, struck during the lifetime of Alexander, c.325-323 B.C. Head of young Herakles facing to right, wearing a lion’s skin headdress. Rev. AΛEΞANΔPOY , Zeus, naked to waist, his left foot resting on a footstool, enthroned to left, holding an eagle in his outstretched right hand and a sceptre in his left, a small bee in the left field, a monogram and M below the throne (M. Price, ‘Circulation at Babylon in 323 B.C.’, Mnemata: Papers in Memory of Nancy M. Waggoner, p. 69, 8 (this coin); also p. 69, 7, pl. 15 = Price 3618A = Spink Coin Auction 71, 11 October 1989, lot 49 (these dies); Nelson Bunker Hunt Collection, Sotheby’s New York, 19 June 1990, lot 102 (this obverse die); Coin Hoards I, 1975, fig 6, 1; Kraay – Hirmer pl. 173, 572). A few light surface marks, attractive iridescent toning, well-struck in high relief, good very fine, superior to the Bunker Hunt Dekadrachm, a spectacular example of Hellenistic die-engraving, of the greatest rarity and importance, apparently the second known example of this varie ty. This coin published in ‘Circulation at Babylon in 323 B.C.,’ M. Price, Mnemata: Papers in Memory of Nancy M. Waggoner (1989), p. 69, 8. Purchased from Spink & Son Ltd., London, 1989 This exceedingly rare dekadrachm was struck at Babylon, in the far East of Alexander’s empire. apollonia1 punto
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Un altra medaglia di piccolo modulo mi porta ad avere la prima mia medaglia di Francesco II quella chiamata di Trifrisco. Il venditore la magnificava ma solo dopo averla avuta in mano mi sono accorto che è perfetta.....peccato per la mancanza del nastrino originale.1 punto
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Non è certo pessimismo quello che ho espresso sopra, bensi una realtà oggettiva ove il progredire delle tecniche di indagine (sia strumentali, sia stiolistiche, iconografiche etc.) ci ha portato a riconoscere oggi come non buoni esemplari che 60 anni fa sono stati venduti per buoni in collezioni anche importanti. Semplicemente oggettivo. Il progredire delle tecniche di falsificazione negli ultimi 20 anni è stato prodigioso. Non possiamo dirci affatto sicuri di poter riconoscere a colpo sicuro monete autentiche o che non lo sono. Non per niente abbiamo oggi dei falsi cosi insidiosi (pensiamo al deka di Akragas) che avevano ingannato, pro bono, fior di commercianti ed esperti, finché si sono utilizzate tecniche ancora piu' sofisticate per la sua identificazione. Denari medioevali non rappresentano certamente valori commerciali paragonabili, in compenso pero' sono piu' facilmente falsificabili. In passato Tradani, Cigoi hanno fabbricato moltissime di queste monete che hanno ampiamente "circolato" sul mercato e nelle varie collezioni. Oggi molte di queste si trovano probabilmente nei plateau di grandi collezioni pubbliche (Reale ? Papadopoli ? etc. ?) senza magari essere state riconosciute o semplicmente per la sinecura di un'analisi efficace della collezione. Parimenti mi sentirei di esprimere analogo giudizio per le collezioni private. La de Wit aveva al suo interno dei pezzi fasulli ad esempio e credo qualcuno sia anche stato ritirato o rimasto invenduto. Perché stupirsi quindi ? Fintantoché non ci sarà un'analisi fisica perfettamente certa cui poter sottoporre i pezzi, molto resta appannaggio di analisi critiche la cui validità è direttamente proporzionale alla capacità di approfondimento, familiarità con le monete del periodo, capacità degli esperti che le esaminano. Il bello della numismatica è proprio che in molti casi lascia ancora aperto un margine di errore e di incertezza, chiamiamolo anche di mistero, che altre discipline non hanno piu' e questo (pensiamo ad esempio a quanto è successo con la diatriba quasi secolare sul trono Ludovisi ) intriga enormemente. :)1 punto
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Anch'io penserei che i ritocchi a bulino non avevano gran senso, salvo per correggere alcuni errori, ma bisogna dirglielo alle monete, quelle mica ci danno retta! Notte Andreas :)1 punto
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Ciao, benvenuto nel Forum, su questi cash fusi è molto difficile dare giudizi sull'autenticità, detto questo, personalmente avrei dei dubbi sulle ultime tre, l'aspetto della superficie è quello di una fusione non accurata, inoltre la 8 e la 9 sono due esemplari di una moneta considerata rara, il fatto che tu ne abbia due fa pensare. 1 - SHIH TSU SHUN-CHIH, 1644-1661, zecca di Pechino, Ministero delle Entrate 2 - HSUAN TSUNG TAO-KUANG, 1821-1850, zecca di Pechino, Ministero delle Entrate 3 - JEN TSUNG CHAI-CH'ING, 1796-1820, zecca di Fukien 4 - KAO TSUNG CH'IEN-LUNG, 1736-1795, zecca di Kiangsu 5 - SHENG TSU K'ANG-HSI, 1662-1722, zecca di Yunnan 6 - SHIH TSUNG YUNG-CHENG, 1723-1735, zecca di Yunnan 7 - SHENG TSU K'ANG-HSI, 1662-1722, per questa sono in difficoltà per stabilire la zecca, forse Taiwan, ma prendila con le pinze. 8 e 9 - SHENG TSU K'ANG-HSI, 1662-1722, zecca di Hunan (rara) Ciao, Exergus :)1 punto
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Per il ducatone : 1622 170.436 1623 127.351 1624 163.548 1625 307.104 1626 110.075 1627 138.845 1628 195.461 1629 354.501 1630 612.080 1631 23.835 1632 85.834 1633 78.659 1634 17.640 1635 35.595 1636 96.768 1637 166.205 1638 25.753 1639 6.300 1640 87.045 1641 462 1642 66.905 1643 106.652 1644 326.081 1645 113.449 1646 28.770 1647 39.227 1648 44.261 1649 39.627 1650 48.657 1651 26.061 1652 51.639 1653 5.684 1654 938 1655 714 anche qui ci sono dati interessanti, Mario1 punto
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Noto che hai aperto un'altra discussione in altra sezione.......... non devi aver premura di avere subito delle risposte ! .. Gli utenti che prestano il loro tempo per dedicare la loro esperienza, lo fanno gratuitamente, quindi lo fanno quando hanno tempo disponibile....!.... :pleasantry: saluti :nea:1 punto
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Stamattina, grazie all'interessamento del Prof.Saccocci e alla cortesia della responsabile del Museo Bottacin Dott. Valeria Vettorato, abbiamo potuto vedere l'esemplare del Museo Bottacin. Dopo attento eseme (la moneta in effetti ha sofferto parecchio) siamo stati d'accordo nel dichiarare la moneta come autentica. Alcune critiche mosse a questo esemplare, riguardanti i punzoni, decadono guardando bene la moneta. Tra l'altro un esemplare molto simile è conservato presso il Cabinet des Medailles di Parigi. Quindi abbiamo tre esemplari autentici sui quali ragionare. Arka P.S. Un'altra caratteristica particolare dell'esemplare reale è che la O di MONETA è di forma elittica. Comunque complimenti a Andreas e a Grigioviola, perchè la O l'ho vista solo dopo, confrontando il disegno con la foto...1 punto
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eh.. complimenti... mi sento in imbarazzo anche perché in realtà il mio percorso è stato ancor più breve, ho saltato il passaggio della ricerca in internet visto che la tavola con il disegno della moneta in questione l'ho presa sempre da un link all'interno di questa discussione... in realtà posso dire di non essermi mai mosso da qui! ...siamo sicuri che non ci sia nessun premio? un denarinoinoinoinoino uscito dalla zecca patavina dal '38 al '55 andrebbe più che bene! :pleasantry:1 punto
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Et voilà, come sempre grigioviola non si smentisce. La risposta è esatta, e credo che lui abbia fatto lo stesso rapido percorso che ho fatto io ieri notte: ricerca in iternet e poi confronto con la foto. Il piccolo ragionamento che ho fatto era anch'esso semplicissimo: la conservazione eccezionale del pezzo della collezione reale si adattava perfettamente al ripostuglio di Veuillin, nel quale tutte le monete avevano la stessa cronologia, mi pare, il che in genere vuol dire che hanno circolato pochissimo. Quinid il primo confronto l'ho fatto proprio con il pezzo romano. Complimenti, Andreas1 punto
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La numismatica e' cultura in movimento e condivido in pieno questo pensiero. La moneta mi ha sempre trasmesso profonde emozioni derivanti da diversi fattori. In primo luogo la ricerca di simboli e legende testimoni dei tempi che furono. In particolare l'espressione della commistione tra il sacro e l'autorita' statale, il volto dell'imperatore, i simboli pagani, i cristogrammi e infine la croce simbolo dell'identita' cristiana che ha accompagnato i paesi europei e, non solo, per diversi secoli. Il materiale oro,argento e bronzo che variava nel peso e nella qualita' del metallo in relazione alla situazione ecomica cosí'come in modi diversi la viviamo tuttora. Gli eventi bellici, miti, commemorazioni credo che la moneta in tal senso rappresenti il miglior libro di storia che ognuno di noi possa leggersi, direttamente dalla fonte senza alcuna critica o strumentalizzazione, felice opportunita' di farci un'idea personale e maturare un proprio spirito critico senza alcun condizionamento. Ci sono tante motivazioni che ci invitano a dedicare il nostro tempo nella spensierata attivita' di ricerca, studio e conoscenza. Questi valori sono facilmente trasmissibili, con mio figlio di 10 anni ci sono riuscito. Racconto un piccolo e significativo episodio del mio vissuto quotidiano: la settimana scorsa mi sono collegato tramite skype con mio figlio. Stava lavorando con pasta di argilla. Era dedito nel realizzare tanti piccoli tondelli alcuni li ha dipinti con colore marrone altri di giallo ed altri ancora color argento. Ero stupito, dato che scioccato dalla nota vicessitudine che mi ha colpito ormai un anno fa, giustamente mia moglie mi ha categoricamente vietato di nominare la parola monete. Bene mio figlio la mattina stessa aveva visto a scuola il film 300 che in maniera molto fantasiosa e romanzata riporta lo scontro tra gli Spartani guidati da Leonida e I Persiani di Serse. Mio figlio memore della mia ormai ex passione, e' stato colpito da una scena in cui si vedono delle monete persiane in oro con la raffigurazione di Serse. Bene mio figlio il pomeriggio stesso le ha volute riprodurre e mi ha chiesto di vedere insieme le monete della mia collezione al rientro in Italia in occasione della prossima licenza. Ho terigversato, mio figlio non conosce la verita', quella collezione ormai non c'e' piu' e sotto sequestro da un anno all'attenzione della soprintendenza dei beni culturali sezione archeologia Lazio in custodia nei locali del TPC di Roma in via Anicia. Mio figlio la verita' non la dovra' mai sapere perche' e' giusto che continui a sognare un mondo pacifico, giusto, libero dove ogni uomo e cittadino ha il dirtto di studiare e ricercare seguendo le proprie passioni. un saluto dalla bellissima Fenicia Antonio1 punto
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Complimenti per la grande vittoria di ieri (sono juventino)! Ancora una volta confermato quello che dico da tempo (lo diceva anche Sacchi ieri intervistato nello speciale Champions League): le squadre spagnole non sanno cosa sia saper difendere. Messi inoltre ha ancora una volta confermato che non è assolutamente al livello di Maradona. A ogni modo atteggiamento tattico e volontà di vincere del Milan per-fet-ti! Bravissimi! :clapping:1 punto
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Ben ritrovato Daniele , cominciavo ad avere nostalgia.. :D :D è un po' che non solletichi Savoiardo, lo stai lasciando troppo tranquillo.. ;)1 punto
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Moshe Dayan (1915-1981) Ho scoperto che Moshe Dayan era un grande collezionista di monete. Oggi Moshe Dayan dice poco a molti ma è stato un grande protagonista della storia di Israele. Generale, era ministro della difesa durante la vittoriosa "Guerra dei sei giorni" del 1967. Era riconoscibile per la benda che portava all'occhio sinistro.1 punto
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interessante segnalazione pero` per me questo tipo di iniziative son nocive al collezionismo son solo emissioni fatte per spillare i soldi ai collezionisti prendono un pezzo d oro lo coniano e te lo fanno pagare piu` di quello che vale facendoti pensare che sia un emissione esclusiva destinata a rivalutarsi e poi tra 20 anni quando la vuoi vendere trovi la sorpresa che nessuno le vuole se non al peso1 punto
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guarda bizerba se ci sara` da mettersi in gioco mi mettero` in gioco , e supportero le varie proposte come il documento che avete fatto (non son poi daccordo sulle varie altre mostruosita` che son state proposte qui come quella del documento per ogni moneta o dei soli venditori professionisti) comunque a me da particolarmente fastidio che uno stato che si vuol definire "civile" piombi a casa di un onesto cittadino alle 6 del mattino e sequestri tutto quello che c e`e non solo le monete in oggetto di indagine. in piu` non sopporto che si possa attribuire a uno che compra su ebay il reato di ricettazione, come viene fatto di solito in questi casi. io questa cosa la vedo come una grave violazione delle liberta` personali. anche perche` se tu autorita` mandassi una lettera o telefonassi a chi ha comprato monete su ebay dicendo: gentile signore lei ha comprato questo lotto da ebay , noi stiamo indagando la provenienza di questo lotto e vorremmo avere il materiale a nostra disposizione per le indagini di rito, cortesemente potrebbe consegnare il materiale in questione alla caserma della pubblica autorita` di X oppure alla caserma a lei piu` vicina son convinto che nessuno si sognerebbe di non collaborare. non solo ma tanta gente avrebbe anche piu` fiducia nelle istituzioni. senza andare a impelagare tanta gente la cui unica colpa e` stata quella di comprare da ebay , e questo e` la cosa piu` assurda non vedo proprio per quale motivo lo stato o i suoi apparati debbano comportarsi in questa maniera da stato di polizia per fermare che cosa ? i lotti da pulire del valore di 1 euro a moneta ?1 punto
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non solo ma il ruolo del forum dovrebbe essere quello di una cassa di risonanza contro questi soprusi e ingiustizie non quello di una passivita` supina nei confronti di un autorita` impazzita1 punto
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forse ho visto male comunque...riprendo caro amico le due monete che hai evidenziato sono ruspettivamnete: la prima di CORINTO della regione CORINTHIA la seconda della città di ANAKTORION della regione dell'AKARNANIA entrambe dell'antica Grecia. sono monete quasi identiche. La diversità tra le monete di una città o l'altra è data dalle lettere greche che si trovano generalmente tra le zampe del pegaso. la prima moneta(Corinto) è collezionabile e ritengo possa essere un BB. la seconda, Anaktotion, anchessa collezionabile, ha una conservazione più bassa. le monete le puoi trovare assieme a tutte le altre monete della lega Corinzia nel libro: GreeKCoins and their values di David R Sear -- volume primo Europa. alle pag. 312 dell'indice.e alle pag. 184,244,273,276,176, e per l'AKARNANIA a pag. 213,176,219. (non costa molto).. Microstoria La lega Corintia, dice il libro, era composta dalle seguenti città oltre a Corinto: Locri, Mesma, Rhegion, Leontini, Siracusa, (zona Italiana) ... Apollonia , Epidamnos, Dyrrhachium ( zona Illyria), Ambrakia (zona Epeiros) Concyra, Alizya, Anaktorion, Argos, Amphilochikon, Astakos,Coronta, Ekinos, Leukas, Metropolis, Thirreion, (zona della'Akarnania in grecia).. tutte questa città coniarono lo stesso tipo di statere, la distinzione della citta emittente si esprimeva generalmente dalle lettere greche poste tra le zampe del cavallo, in poche altre dal nome della città impresso sulla moneta e da altri piccoli simboli. la valutazione è relativa al mercato e alla qualità della moneta: la prima moneta ti consiglio di tenerla cosi com'è la secondo potresti pulirla un poco al retro con prodotti che non intacchino l'argento. per i prezzi che potresti realizzare, ti consiglio di dare una scorsa alle aste che sono in essere o passate; le aste in essere e quelle trascorsele trovi anche su queso Forum, o se preferisci su Ebay o su Del Campe. sono monete abbastanza comuni . spero d'essere stato esaudiente, se hai altre domande sono qui. ciao corzanopietro1 punto
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http://notizie.antika.it/004857_gran-bretagna-somerset-ritrovate-52-000-monete-romane-grazie-al-metal-detector/ proprio non capisco...siamo davvero nel paese delle banane...all'estero per certi ritrovamenti gli hobbisti del metal detector vengono consacrati sui giornali e addirittura ricevono da parte dei musei interessati all'acquisto una ricompensa...qua invece sul giornale ci finisci con l'etichetta di delinquente e trafficante...e ti becchi pure una denuncia oltre che il sequestro di tutto quanto...se poi sei extracomunitario ancora meglio...fa più scalpore!!!! che vergogna!!!1 punto
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mi pare un cane che si morde la coda se tutte le monete sono archeologicamente importanti allora la vendita dovrebbe esser vietata se no mi pare che ci sia spazio per l interpretazione della legge1 punto
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Buona giornata Dovrebbe essere un peso relativo al "Ducatello" o Ducato Nuovo - D.V. - (Dvcatus Venetvs) che aveva un peso di gr. 23.40 in corso dal dogato di Domenico Contarini (1659 - 1675) fino a Lodovico Manin (1789 - 1797). Complimenti Luciano1 punto
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