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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/15/13 in tutte le aree

  1. Alcune info ricevute direttamente dall'UFN: - per la sede vacante verranno emessi un 5 euro in argento ed un 2 euro. Data di emissione presumibile in aprile; forse anche qualcos'altro (non una divisionale), ma ancora non è stato deciso; - le divisionali 2013 avranno l'effigie di Benedetto XVI e saranno emesse a fine maggio; - l'emissione del 100 euro - con l'effigie del nuovo Papa - slitterà a settembre. Marco
    3 punti
  2. Bella presa Fabrizio. Vedo che stai mettendo a frutto i consigli. La moneta è particolare. Censita da tempo, ma che dovrebbe essere attribuita alla zecca di Brindisi e non Napoli. Uno studio a nome mio e di Giuseppe Tafuri pubblicato su Monete Antiche n°53 affrontava proprio l'attribuzione di questa moneta alla zecca pugliese. Se ne vedono pochissime in giro, ma credo che questo dipenda anche dal fatto che in pochi fanno caso al numero di pendenti sul lambello. E anche perchè la conservazione di queste monete non sempre ne permette una chiara lettura. Complimenti per l'acquisto! Mi permetto di spostare nella giusta sezione.
    3 punti
  3. Buon giorno a tutti. Mi permetto di scrivere quello che è il mio pensiero senza per questo pretendere che io dica il vero, chiaramente. A mio avviso se cerchiamo motivazioni economiche riguardo la produzione del samperino andiamo fuori strada. Perchè dico questo? Semplicemente perchè non mi risulta che dopo l'emissione del grosso rinforzato da parte di Carlo I a Roma siano stati coniati grossi ma bensì solo mezzi grossi ,almeno fino al terzo decennio del XIV secolo. B. VIII stesso, divenuto Senatore a vita, farà coniare un mezzo grosso con stemma dei Caetani impresso. Non vedo dunque l'utilità di creare un'altra moneta di valore calante nello stesso periodo. Non dimentichiamo che B.VIII rappresentò l'ultimo irriducibile rappresentante della Teocrazia come istituzione di Universalismo. Non a caso organizzò a questo fine il Giubileo del 1300. Fino ad allora la monetazione romana, pur essendo sotto controllo papale, in iconografia mostrava solo messaggi propagandistici laici. Sempre a mio modesto parere la produzione del samperino altro non rappresenta che un timido tentativo di B. VIII per riaffermare con un messaggio religioso il potere papale. Cosa per atro che gli riuscì perfettamente con le emissioni della zecca pontificia di Pont-de-Sourges. Questo è quanto. Ora massacratemi :lol: Ciaoooo
    3 punti
  4. Quoto Dabbene: il problema degli ispettori onorari mi sembra, in questa fase (e voglio dire in questo preciso momento), marginale. Discutiamo semmai della percorribilità del protocollo sui sequestri e sulle linee guida per i CTU, senza dimenticare che eventuali paletti amministrativi possono essere travolti dalla disapplicazione dei giudici. Quanto alle nozioni di bene culturale si tratta di una clausola generale, per definizione soggetta ad interpretazione. Ricordate quello che accadde con la fideiussione omnibus (sostanzialmente indeterminata): cominciarono i giudici a dar torto alle banche, poi intervenne la legge a richiedere un montante massimo. Stessa cosa accadde per la velocità trimestrale dell'anatocismo (gli interessi sugli interessi). Mi sembra che quello che più conti sia lo scenario culturale nel quale ci si muove Ma è solo una opinione. Polemarco
    2 punti
  5. @@Eldorado io penso che il problema sia a monte. Non diamo solo la colpa all'acquirente. Se non ci sono trappole in giro nessuna bestia ci incappa dentro... Il problema è che esistono queste "trappole". A mio modo di vedere l'acquirente va sempre tutelato anche se non si vuole informare altrimenti cadiamo nella logica del "ben ti sta". E le case proliferano giocando proprio attorno al fatto che la gente non si documenta... Uno vede una moneta d'oro a 4000 euro, si fa abbindolare dai discorsi, si fida ciecamente telefona e la acquista. Ok per me è stato uno sciocco ma va tutelato. Non è detto che chi compra da loro sia necessariamente un ricco o uno a cui piace perdere soldi. Si legge parecchio di gente amareggiata per la sola presa...
    2 punti
  6. ciao danieles81 mi fa' piacere che ti sei fatto 2 risate, infatti le mie curiose monete suscitano sempre un polverone di pareri bizzarri... se sapessi di tutti i pareri che ho ricevuto sulle mie curiosita' potrei creare un libro di barzellette. :blum:
    2 punti
  7. Sicuramente hanno avuto il loro successo. Basta considerare le varianti riportate e descritte nel CNI (dal n°128 al n°155) per comprendere i diversi conii utilizzati per far fronte ad una notevole mole di monete battute. A tal riguardo, correggendo il nominale di mezzo grosso samperino dato a questa moneta dal Serafini e poi ripresa sul CNI, vi è una nota del Muntoni (66 pag. 201) un cui viene scritto: Questo potrebbe in qualche modo giustificare il successo della moneta, in quanto andò a sopperire, con il suo valore di 12 provisini, alla mancanza di un nominale che facilitasse le piccole transazioni. Due righe riguardo alla lega della moneta. Il Pegolotti riporta che i romanini avevano una lega di argento pari a once 11 e denari 2 quindi in considerazione che l'argento puro doveva avere una lega di 12 once (12 once = 1000/1000) e che 24 denari equivalevano ad 1 oncia (24 denari = 1 oncia = 83,333/1000) possiamo calcolare la lega dei romanini: 11 oncie = 1000/12 x 11 = 916,667/1000 2 denari = 83,333/24 x 2 = 6,944/1000 Da cui si può dedurre che l'argento dei grossi romanini era pari a 923,611/1000 di fino. Facendo lo stesso calcolo con i Santo Pietro di Roma, così definiti i samperini dal Pegolotti, ed indicati con un titolo di fino pari a once 10 e denari 15 otteniamo: 10 oncie = 1000/12x10 = 833,333/1000 15 denari = 83,333/24x15= 52,083/1000 Da cui il titolo della lega pari a 885,416/1000. Effettivamente inferiore a quella dei grossi romanini. Qualcuno potrebbe obiettare che era era più semplice, per evidenziare la differenza di titolo, fare la differenza tra il titolo della lega dei grossi romanini (once 11 e denari 2) con quella dei samperini (once 10 denari 15) da cui si deduce che tra le due leghe vi è una differenza di 11 denari che sono pari a 38,194/1000. Ho preferito utilizzare l'altro sistema per cercare di far comprendere ai neofiti come viene calcolato il titolo di fino in queste monete. Utilizziamo allora questo secondo metodo a controprova del calcolo precedente, cioè sottraendo al titolo dei romanini quello dei samperini ed il risultato conferma il calcolo (923,611-885,416= 38,195/1000). Anche se ho appena preso una tachipina, se sono stato poco chiaro o ci sono strafalcioni è colpa della febbre :P.
    2 punti
  8. Riporto "su" questa discussione, su una serie tanto "muta" quanto affascinante della monetazione etrusco-italica, in quanto é stato appena messo in linea l'articolo di Laura Ambrosini in cui venne proposta l'attribuzione a Volsinii. Fino ad ora era, praticamente, reperibile solo in biblioteca. A voi la lettura. http://www.academia.edu/1508207/L._AMBROSINI_Le_monete_della_cosiddetta_serie_ovale_con_il_tipo_della_clava_in_Studi_Etruschi_LXIII_1997_pp._195-226
    2 punti
  9. Se hai visto della polemica nel mio intervento, evidentemente, o ho scritto male oppure ho utilizzato poche faccine. ;) Quel messaggio provocatorio non è uscito dalla mia bocca (tastiera), quindi, non me lo affibbiare, ho solo appuntato una parte del documento (come da te richiesto più e più volte) chiedendo il perché si sia aggiunto quella parte, in parte, fuori luogo. Per il resto non posso far altro che quotare Vincenzo nel suo ultimo passaggio, non mi pare di aver negato o svalutato o sminuito l'innegabile apporto del privato. A costo di sembrare ripetitivo lo dico di nuovo, visto che abbiamo un esempio in casa: il Progetto Lorenzo il Magnifico di Firenze è un lavoro immenso, tanto di cappello, niente da eccepire, dovrebbero farlo tutti, più monete, più cultura, più giovani strutturati all'interno, ancora più volontari seguibili. Concordo con Monica per chiudere qua il discorso che, però, si è venuto a creare gioco forza (tu hai chiesto, noi abbiam risposto...tutto qua).
    1 punto
  10. Taglio: 50 cent Nazione: San Marino Anno: 2007 Tiratura:320.000 Città: Bologna Condizioni: bb
    1 punto
  11. Della presente medaglia di Pio IX, inedita, del 1909 in Ae Argentato, non sono riuscito a trovare alcuna informazione- notizia. Modulo 58 mm.
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  12. Ciao :) . Se scorri la pagina del link al mio precedente post, trovi la traduzione in italiano, anche delle parti aggiunte.
    1 punto
  13. @@odjob non per polemizzare ma per precisare cos'è la professionalità:se fosse un venditore serio si atterrebbe ai prezzi che pubblica per rispetto delle persone che acquistano da lui e che pagano senza discutere. non son d'accordo assolutamente....frequento e son amico di persone che questo ragionamento non lo applicano proprio e sono professionali alla grande. marco
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  14. La moneta è un tetradramma Price 3635. Il segno sul diritto è un test di saggio. Una stima equa può essere 250-270 € proprio per quel segno, ma questo è un mio parere. apollonia
    1 punto
  15. Per quanto riguarda la "droga" su monete di Alessandro confermo che è tremenda: ti prende e non ti abbandona più :blum:
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  16. Scusami, ma anch'io sono di Roma. Se mi dici chi è il venditore intanto mi faccio una mezza idea... Sei sicuro che sia Price 365? Ho controllato è una moneta da mentre la 1365 è una dracma coniata a Lampsaco (odierna Turchia). E' abbastanza importante una classificazione precisa, anche se possiamo anche provare noi a dartela. Posso comunque già dirti che lo stile della moneta mi sembra quello della zecca di Babilonia e la moneta è in condizioni più che buone, direi tra un bellissimo e splendido, forse splendido - e con quella conservazione sul prezzo dovremmo esserci. Non capisco bene inoltre quella specie di contrassegno sul mento di Eracle... Aspetto il nostro curatore Skuby e Apollonia naturalmente. P.S. Particolare importante: peso e diametro sono essenziali per la classificazione ma anche per capire anche se la moneta è originale o meno
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  17. Bhe! per trovare un giorgino contromarcato è sufficiente andare sulla relativa scheda del catalogo on-line http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MORI/6 L'esemplare del 1719, contromarcato, rappresenta anche l'unico esemplare ad oggi documentato per quella data, è passato su Ma-Shop nel 2011. Ciao Mario
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  18. Senza offesa per chi vende abitualmente, ma non mi sembra che l'attività rientri in quelle libero professionali. Si tratta di un imprenditore e non di un libero professionista. Insomma non è postulabile automaticamente un codice deontologico al pari di quello degli ordini degli ingegneri, dei notai dei medici, dei comercialisti E' solo una opinione Polemarco
    1 punto
  19. Benvenuti nella nuova sezione di bibliografia e di novità editoriali. Ringrazio Reficul e Paleologo per aver creato questo nuovo "luogo" dover poter illustrare le novità editoriali numismatiche e ogni altra fonte, come atti di convegni, congressi, studi e ricerche, ecc. Sono certo che questa sezione incontrerà il vostro favore, come sono certo che tutti concorrerete a segnalarmi le varie novità in campo editoriale. Grazie a tutti per l'attenzione.
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  20. Per consuetudine consolidata i testi sulla medaglistica papale ricomprendono sia le medaglie ufficiali, sia le emissioni private. In antico tempore le emissioni private erano poche e comunque riconducibili all'incisore camerale e alla sua bottega. Emissioni private di provenienza separata furono le serie di restituzione degli antichi papi del Pozzo, del S. Urbain, del Paladino...... Una vera concorrenzialità privata inizia nel 1800 con il grande lavoro in Italia della Ditta Johnson, alla quale si aggiunsero anche altre imprese in periodi nei quali era ben richiesta e stimata e quotata la medaglia d'arte. Ovviamente vi sono state e vi sono anche importanti case di produzione straniere e il papato è stato al centro dell'attenzione per i rapporti mondiali, per gli eventi internazionali coordinati con la sua missione........ Le emissioni private, spesso molto belle, hanno piena dignità in una collezione di medaglie papali: il collezionista ovviamente può (e deve) porre alla collezione i limiti che ritiene opportuni. Occorre attenzione nella medaglistica moderna alla possibilità di eccessi di emissioni, a prevalenze di scelte mercantili, a tirature senza controlli e limiti temporali, che possono inflazionare il mercato, creare false rarità, in una parola danneggiare (anche economicamente) il sano collezionismo, che è passione per l'arte e per la ricerca.
    1 punto
  21. Come no :lol: Munzen und Medaillen (Deutschland) 15 del 21/10/2004
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  22. Mio caro amico, queste medaglie portoghesi sono una più bella dell'altra! La città di Coimbra è una fra le più ricche di storia del Portogallo, grande Paese ingiustamente sottostimato. Lo stemma di Coimbra è questo: Il disegno è tratto da qui: http://www.ngw.nl/heraldrywiki/index.php?title=Coimbra, dove leggi anche alcune notizie storiche e araldiche che lo spiegano. Bellissimo il blasone ufficiale, in lingua portoghese: la dolcezza dell'accento lusitano aggiunge musicalità alla poesia della descrizione araldica. Siccome lo stemma "ufficiale" è del 1930, la medaglia forse non è anteriore a quell'anno. E osservo un dettaglio molto interessante: nel disegno il busto della regina (Isabella o Cindazunda che sia) è separato dalla coppa, mentre nello stemma su medaglia ella nasce dalla coppa. Non so se sia un arbitrio dell'artista, o una variante "vera". Ma in ogni caso è un bellissimo rimando a molte altre leggende e agiografie, sia cristiane che non, dove una figura umana esce da un tino o da una "pentolona": tanto per elencarne qualcuna, pensa alla figura del martire San Vito; o alla leggenda della regina Melusina.
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  23. Vi posto le immagini di un denarino di Roberto D'Angiò con 4 pendenti nel lambello diametro 15mm....... peso 0,46 g @@fedafa
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  24. Il libro che vi presento, che forse già conoscete, si intitola "Il Tesoro ritrovato" , edito dalla Laurum Editrice a cura di: Laura Arcangeli, Gabriella Barbieri e Maria Angela Turchetti. Il volumetto è formato da 96 pagine contenenti moltissime illustrazioni a colori, su carta pregiata e copertina rigida, formato 22 x 13. Descrive il Tesoretto di Sovana, ritrovato nel 2004 durante gli scavi effettuati per poter trasformare la Chiesa di San Mimiliano in un contenitore Museale, costituito solamente da solidi. La sezione del libro dedicata alle monete ritrovate è strutturata, dopo una breve presentazione, in schede descrittive delle monete con foto a colori, unico neo le foto un po' piccole Ma si sofferma anche sul territorio circostante, ad esempio sulla Necropoli detta la Tomba Ildebranda, e sui vari ritrovamenti ceramici trovati durante gli scavi e nel territorio stesso come il Corredo Funerario della Tomba 4 di San Sebastiano. Vi auguro una buona lettura sapendo già da ora che non resterete delusi. Ciao, Giò http://www.maremmapromotion.it/it/cultura/monete-oro-sovana-vsecolo-/
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  25. "Resto del parere che un giovane non strutturato è comunque un professionista. Le sue competenze sulla carta vanno dunque ben al di là di quelle del "non professionista" medio e dunque devono essere correttamente e soprattutto efficacemente valorizzate." Non c'è dubbio. E la cosa vale per tutti i professionisti. "Ciò non toglie che queste figure potrebbero giocare un ruolo fondamentale ed essere integrate e valorizzate all'interno di un eventuale ed ipotetico sistema meglio strutturato." Anche questo è verissimo e vale per qualunque settore. "Ad oggi "il Maestro" coordina e dirige un certo numero di volontari, ipotizziamo 10. Purtroppo una sola persona non può far capo a 100 volontari in quanto il tutto diverrebbe materialmente insostenibile. Se invece al "Maestro" facessero ad esempio capo 10 giovani professionisti e questi a loro volta fungessero da riferimento ad altrettanti 10 volontari ciascuno, la "forza lavoro" crescerebbe in modo esponenziale e si creerebbero prospettive di lavoro sicuramente più sostenibili anche in termini economici." Giusto! "Per fare questo serve tuttavia molta buona volontà da parte di tutti, un minimo di fondi ed un clima generale sicuramente differente dall'attuale (e non mi riferisco alla discussione). Per il primo e l'ultimo aspetto il documento programmatico può essere molto utile, mentre per il secondo, che è cruciale, è evidente che in questa sede nulla si può fare." Ed è qui che purtroppo "casca l'asino". Se togliamo la "buona volontà" ed il "clima generale differente dall'attuale", che non costano nulla e che con un pò di impegno si possono anche reperire, ci imbattiamo immediatamente nel problema principale, che è quello dei fondi a disposizione. Il discorso oggi vale per qualunque settore pubblico, alle prese con spending review e quindi tagli di risorse. Onde evitare spiacevoli equivoci ed aspettative, va detto che il Documento non ha, neache lontanamente, la possibilità di incidere su questa voce e non va considerato un'iniziativa destinata ad occuparsi (se non. forse, indirettamente...)di spesa pubblica o di rapporti di pubblico impiego. Questi delicati temi travalicano decisamente gli obbiettivi, molto più modesti, che il Documento si propone di raggiungere. Purtroppo. M.
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  26. Gettone di una cooperativa del Galles per 2 libbre (poco più di 900 g) di loaf (of bread), cioè pagnotte. Rame: 4,515 g ; 25 mm. apollonia
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  27. Certamente... :D Capita che ci si pesti i piedi, specialmente se si usa lo stesso canale di approvvigionamento. Ultimamente mi è capitato di contattare un utente privatamente per la chiusura di un'asta (in cui c'era un bel R10 di CEI), ma Savo è stato più veloce e ha offerto di più. Errore mio ovviamente :) Però sai, le maledizioni sono d'obbligo :D (inizialmente non sapevo che era stato Savo ad averla presa!) Ovviamente spero di rivedere presto almeno le immagini di quella moneta :) Le impronte sono buone, come avrai avuto modo di leggere, anche Ingrao non ha escluso la possibilità che possa essere un conio uscito da qualche zecca. Io ci spero, già avevo osservato bene le foto del venditore e l'avevo reputata quantomeno 'bella'. ... Grazie :) Andrò presto a rompere le scatole allo zietto per vedere se è argento. N.
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  28. Impataccata in maniera infantile, è qualche ragazzino che si è divertito, forse la scritta è stata sovrapposta con qualche timbro a caldo ........ :rofl: Prevedo che mio figlio, che ora ha solo 5 anni, la vedrà ancora in vendita su Ebay quando sarà maggiorenne. :blum:
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  29. Lo so, lo so. Se dovessi riuscire a metterlo in collezione, mi impegno formalmente a non utilizzarlo come avatar. A te lo ius primae noctis! :-)
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  30. A meno che, in presenza di una disponibilità di metallo complessivamente ridotta, non vi siano stati fattori tali da favorire alcune zecche rispetto ad altre nell'accesso alla materia prima, fattori che potrebbero essere stati di tipo commerciale (Verona, Venezia) o propriamente politico (Pavia). Stiamo parlando di volumi di coniazione non enormi e di poche fonti ben individuate di materia prima, per cui poteva forse non essere così difficile riorientare il flusso di metallo monetabile secondo la convenienza del momento. E certamente Roma e il papato all'inizio dell'XI secolo non godevano di grande prestigio né economico né politico. Si tratta comunque di speculazioni, visto che sfortunatamente di tutti gli archivi capitolini del periodo medievale non è rimasto praticamente nulla...
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  31. Io penso che l'argento lo faranno in qualsiasi caso. Non si lasceranno sfuggire l'occasione.
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  32. concordo con Exergus X Licinius
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  33. Si tratta di Licinio I, in esergo mi sembra di vedere TT, adesso controllo. Ciao, Exergus
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  34. Vincenzo ha sottolineato il fatto che anche i professionisti non strutturati rappresentano una realtà importante ed ora Mirko ha ottimamente evidenziato alcune punti sicuramente degni di considerazione. Questa è la strada giusta ed accogliere costruttive critiche con un po' più di flessibilità non guasterebbe. La pazienza è una qualità fondamentale, soprattutto in un ambito di questo tipo. Se il dialogo si mantiene su toni sereni, se si evitano i secchi botta e risposta, se si evitano le provocazioni, se si rispettano tutte le opinioni con un po' di elasticità e, perché no, leggendo pure tra le righe, questa discussione potrà portare ad un qualcosa di estremamente positivo. Direi che è il caso di mettere una pietra sopra ai precedenti interventi, un piccolo passo indietro da parte di tutti è davvero poca cosa.
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  35. Invito tutti ad abbassare un po' i toni. Gli interventi polemici non giovano a nessuno. Come da titolo, questa discussione è stata aperta esclusivamente per raccogliere suggerimenti e critiche riguardanti il documento programmatico. Ogni successivo intervento fuori tema e non contenente contributi utili ed in linea col l'oggetto della discussione verrà oscurato. Non è intenzione dello staff chiudere questo importante canale di dialogo e confronto ma al tempo stesso questa discussione deve restare entro binari ben precisi. Per chiarimenti, critiche e richieste non riguardanti i contenuti del documento programmatico siete invitati ad utilizzare la messaggistica privata o, nel caso, ad aprire una discussione indipendente. Come già detto, da questo momento in avanti i post non pertinenti verranno eliminati, non si tratta di censura ma di un'azione necessaria al mantenimento di quel giusto ordine che una simile discussione richiede. Vi ringrazio per la collaborazione. [EDIT: La discussione è stata ripulita da tutti gli interventi polemici. Nel fare questo, lo staff è stato costretto a rimuovere anche numerosi altri interventi, che sfortunatamente fuori dal contesto sarebbero risultati del tutto incomprensibili. Ce ne scusiamo con gli autori.]
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  36. Dopo aver trovato gli esemplari del 2006 e del 2008, ieri mi trovo tra il resto questa bella sorpresina: Taglio: 50 cent Nazione: RSM Anno: 2005 Tiratura: 179.712 Città: Casavatore (NA) Condizioni: BB
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  37. 1960-1980 VENTI ANNI DI LAVORI NEL MONDO - IMPREGILO IMPRESIT - GIROLA - LODIGIANI Grossa medaglia del Maestro GRILLI di Pavia Bronzo, mm. 78 - Autore ANGELO GRILLI - Stab. S. JOHNSON
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  38. La lunghezza della corona non c'entra nulla, devi guardare se la legenda, le stellette in basso e la corona stessa sono staccate o meno rispetto al bordo della moneta, così come in questa immagine (testa piccola è la prima):
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  39. dettagli del scudo e blasonnatura....un piaccere per li amatori...... ^_^
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  40. 1 punto
  41. Con Miglio81 concordo che in effetti è ancora aperta la questione dell'identificazione del delfiniere, se con Taras oppure con Phalantos. Sinceramente ho alcuni dubbi a identificare il delfiniere con l'ecista Phalantos ormai divinizzato. Ci sono teste femminili che possono essere meglio identificate con Satyra, la madre del dio Taras, una sorta di dea-madre ancestrale e presente su alcune delle prime emissioni di Tarentum. Ringrazio Cyberpunk0 per le opportune puntualizzazioni. Erano quindi ragionevoli i miei dubbi sull'esatta ubicazione del ritrovamento dei pezzi di Baletium ora al Museo di Napoli. Avrebbe quindi ragione il curatore del catalogo NAC, che cita espressamente la località Villa Picciotti (che sta ad Alezio). Però vorrei avere più esatti riscontri bibliografici sulla provenienza da Villa Piccotti. L'equivoco sembra essere generato dalla nota presente sul catalogo dell'asta che ha disperso l'originaria collezione Nervegna, che ha scritto "des environs de Brindes"..... Magari esiste qualche nota anteriore che riveli invece la provenienza dalla provincia di Lecce, ma ho bisogno appunto di riscontri bibliografici. Si può essere più precisi?
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  42. Considerando la premura e la cura di Fischer-Bossert sono sicuro che abbia consultato, con buona probabilità personalmente, l'esemplare Vlasto 114 proveniente dalla collezione Godefroy, prima di approdare in quella di Vlasto. Ricordo inoltre che l'ippocampo alato rappresentato nell'esemplare Vlasto 114 è verso sinistra e non a destra come quello in questione. L'esemplare in oggetto è assolutamente fuori dalla sequenza di coni riportata dal Fischer-Bossert, dove non è possibile riconoscerne i tipi nei Gruppi 2 e 3 e nemmeno nel successivo Gruppo 7. Inoltre a mio parere non c'è un solo particolare che tecnicamente possa ricordarmi un esemplare autentico, oltre al fatto che dovrebbe essere fuso e anche l'etnico è incoerente. Per quanto riguarda l'enigma Falantos-Taras, in realtà molti studi moderni hanno trovato nuove interpretazioni o comunque hanno svelato da dove derivi questo dubbio. E' probabile che la confusione derivi da un'affermazione di Aristotele che in uno dei suoi passi affermò "sulla moneta tarantina era effigiato Taras, figlio di Poseidone, a cavallo di un delfino". Con questo passo, nei secoli, il delfiniere venne spesso identificato con Taras, mentre è molto probabile che Aristotele osservando alcune emissioni del periodo o forse proprio l'esemplare aureo da mezzo statere, recante al dritto la testa di Hera verso destra e l'etnico TAPANTINΩN e al rovescio il delfiniere a sinistra con legenda TAPAΣ possa essere stato tratto in inganno, dalla diversa iscrizione al rovescio che potrebbe aver interpretato come il nome del delfiniere rappresentato. http://www.magnagraecia.nl/coins/Calabria_map/Taras_map/descrTar_0005.html http://www.acsearch.info/record.html?id=95858 Credo che in realtà si tratti dell'ecista Falantos e il chiarimento al dubbio potrebbe venire da Pausania (X, 10, 6; 13, 10) che descrive splendidi donari del V sec. a.C. dei Tarantini a Delfi a seguito della vittoria su Messapi e Peucezi, menzionando prima l'eroe eponimo Taras poi proprio Phalanthos di Sparta e il suo delfino...aggiungendo che nel viaggio verso la penisola italica, naufragò nel mare di Crisa, salvato da un delfino che lo portò là dove avrebbe poi fondato la nuova colonia di Sparta. Questa importante e contemporanea distinzione netta che assoccia Falantos al delfino in presenza dello stesso nome di Taras, parallelamente al probabile errore indotto quasi due secoli dopo da Aristotele, sembra chiarire la questione. Fischer Bossert interpreta in modo diverso questa "diatriba", identificando Taras, non come l'eroe eponimo, ma come il fiume che sfocia nell'omonimo golfo, identificando in un primo momento una divinità fluviale che avrebbe dato il nome alla città e non Taras, il figlio di Poseidone. La mia opinione è che si tratti di Falantos, che rappresenta il mito della fondazione della città, sebbene anche Taras, come indicato sopra può essere identificato come divinità fluviale, ma certi passi di Aristotele e Pausania visti insieme, possono aiutare a chiarire l'enigma.
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  43. Ti allego la pagina di Negrini 28 - 11 dicembre 2008
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  44. Interessante notare il simbolo dei fasci littori sul rovescio del mercury dime. Come la svastica, esisteva ben prima del nazifascismo e non aveva alcun significato negativo (era simbolo di forza e potenza nell'antica Roma). Tuttavia, il Roosevelt dime coniato dal 1946 ad oggi non lo riporta più, probabilmente perchè irrimediabilmente troppo legato al triste periodo storico.
    1 punto
  45. ...metà della moneta è...andata :blum: ...per me a questi livelli è meglio non classificarla!!
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  46. Le monete sono i pilastri che hanno sorretto per venticinque secoli la nostra civiltà. Hanno formato il rapporto sociale ed hanno favorito lo sviluppo delle genti. Trovo il documento presentato ben redatto e propedeutico per instaurare un rapporto di comunicazione con le istituzioni pubbliche con il fine di migliorare l’approccio all’intricata questione, precipuamente italiana del commercio e collezionismo delle monete antiche. Ho due domande, una relativa alla destinazione del documento, ovvero se è destinato ad essere condiviso alla prevista riunione , promossa dalla NIP, tra le principali associazioni numismatiche, e se si intende come base di un documento comune successivo da stilare con il contributo di queste associazioni oppure si debba intendere come motu proprio per delineare la posizione della NIA in materia. L’altro rilievo riguarda piuttosto l’affermazione, riportata sopra, sul ruolo della moneta. Non vuole assolutamente essere una critica bensi’ piuttosto una speculazione dettata piu’ che altro dalla mia formazione (anzi de-formazione :)) da economista. Come economista sono stato abituato a indagare il fenomeno moneta innanzitutto come “strumento di pagamento” , misurazione di valore e infine come “riserva di valore”. Esiste certamente un ruolo “sociale” della moneta ma forse è eccessivo affermare che le monete hanno sorretto per 25 secoli la nostra civiltà. E prima da cosa era retta la civiltà ? eppure abbiamo un bel po’ di storia e fior di civiltà prima della comparsa della moneta che si reggevano benissimo e per quanto possiamo inferire con un sistema economico ben sviluppato certamente (pensiamo all’avanzatissima civiltà egizia e ancora di piu’ a quella sumera e babilonese che ci ha tramandato interi archivi di operazioni commerciali ed amministrative) che pero’ utilizzava transazioni non basate sulla moneta convenzionale quale la conosciamo. Direi che i pilastri che hanno sorretto le nostre civiltà sono piu’ probabilmente individuabili nella convivenza dei popoli, nella crescita e sviluppo sociale ed economico, nella solidarietà tra le genti (che per fortuna tanta storia ha permesso di scrivere, anche se a fianco troviamo anche tanta prevaricazione), il cui sviluppo sociale piu’ che dalla moneta spero sia stato ispirato da principi morali, etici, che non dal “denaro”. La moneta è stata un’innovazione sociale ed economica basilare e direi che come tale è stata uno strumento, prezioso, preziosissimo, per aiutare lo sviluppo economico. La moneta antica è un particolare testimone storico e come tale studiato ed apprezzato sia per capire meglio il contesto dell’epoca cui appartiene , sia per il particolare significato che certi esemplari possono assumere (pensiamo ad esempio al denaro delle idi di marzo, vero feticcio per l’evento storico che rappresenta). Un altro ruolo è quello dei messaggi che la moneta è stata in grado di veicolare, vuoi come strumento di propaganda, o di comunicazione, vuoi come strumento di celebrazione. Si puo’ poi vedere la moneta sotto il profilo artistico che ci hanno lasciato migliaia di esempi della perizia che i vari incisori hanno esercitato nelle varie epoche. Ecco piu’ che come “pilastro” che sorregge la nostra civiltà vedrei nella moneta tutti questi aspetti riuniti a disposizione della passione dello studioso (economista, archeologo, storico, storico dell’arte, comunicatore) e del collezionista che a questi aspetti di studio potrà oltretutto aggiungere il piacere della raccolta della moneta in quanto oggetto numismatico. Buon proseguimento per i lavori futuri.
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  47. Bene, ora aspettiamo i piccoli passi futuri. Mi sembra un pò fuorviante alzare la mano per fare obiezioni di principio, SENZA ancora leggere il documento, semmai dopo una attenta lettura. Era necessario riunire le diverse anime della numismatica e state tranquilli che non sono stati dimenticati i collezionisti. Il lavoro più grosso deve ancora venire e riguarderà proprio il trovare un adeguato denominatore comune tra le varie anime, senza mai trascurare proprio l'utenza più debole che è quella dei collezionisti "puri". Bisogna anche evitare spinte di protagonismo. Qui è necessaria la massima umiltà e la massima disponibilità ad ascoltare gli altri, che però dovrebbero esporre i concetti con metodo e nel merito. Un pò di pazienza....
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  48. Desidero fare un appunto in merito agli ultimi messaggi e, più in generale, ad un andazzo che piano piano serpeggia anche tra le pagine del nostro forum. Io, come persona e come moderatore, non posso tollerare l'idea che si diffonda un credo secondo il quale le forze dell'ordine siano un male, in particolare che agiscano in maniera discutibile. Esite il principio di legalità, che le forze dell'ordine, siano i Carabinieri o altro, devono applicare e applicano nella totalità dei casi in cui agiscono. Le scelte che ci possono sembrare discutibili forse lo saranno anche, ma rappresentano un modo di agire vincolato che ha la sua fonte nella legge. Cerchiamo dunque di evitare facili degenerazioni. Se l'agire delle forze dell'ordine non piace, il problema sta a monte nella normativa che applicano. Come dicevano i latini, dura lex, sed lex; vediamo dunque di tributare a chi la esegue e la fa eseguire il rispetto che merita in uno stato democratico. Detto questo, rick, tu non perdi occasione; qualcuno finirà per stancarsi di doverti ogni volta rispondere che le tue generalizzazioni sono ingiustificate.
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  49. Vorrei segnalare a tutti gli Utenti che con il grande numero d'iscritti spesso s'infiltrano persone che cercano solamente di vendere le loro monete,con scuse più o meno puerili. Non sono pratico ma ho questa..........nel caso la volessi vendere quanto può.....quanto offrireste per questa......... ecc. ecc. ecc. Normalmente sono nuovi o hanno pochissimi post e quasi nessuno costruttivo o educativo, solo per fare numero. VI PREGO vivamente di DIFFIDARE di queste persone. La maggior parte hanno dei falsi, o addirittura vendono monete non loro, cioè una volta riscossa una certa somma con la stessa comprano su qualche sito, la moneta che vi diranno, forse, a prezzo inferiore. Quest'ultimo episodio è il meno peggio che vi possa capitare, ma non è bello che lo facciano su questo forum, questi affari li vadano a fare su Ebay. Insomma diffidate di chi si fa vedere, cretino, ingenuo o poco esperto ed intanto vi mette sotto gl'occhi ciò che vi può far "GOLA". Attenzione! Ciao
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