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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/13/13 in tutte le aree
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in Italia invece nel caso di ipotetica uscita dall'euro... emetterebbero i SUPERPATACONES emessi dai partiti politici che verrebbero rimborsati ad estrazione settimanale sulla ruota di montecitorio3 punti
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I giorni 18 e 19 febbraio prossimi si svolgerà un ciclo di seminari di Numismatica nell'ambito dell'insegnamento di Numismatica antica per la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell'Università degli Studi di Padova. Gli incontri, cui sono invitati gli studenti della Scuola, i dottorandi Scuola di Dottorato in Studio e Conservazione dei Beni Archeologici e Architettonici, nonché tutti coloro che fossero interessati, si svolgeranno presso la Sala ex-Stefanini del Palazzo Liviano (Piazza Capitaniato n. 7, Padova). I seminari si svolgeranno secondo il seguente programma: Lunedì 18 febbraio 2013 ore 9:30 Suzanne FREY-KUPPER (Università di Warwick) Deposte e dimenticate - perdute e ritrovate. Monete dal Mediterraneo occidentale, testimoni di storia antica ore 11:30 Tommaso LUCCHELLI (Università degli Studi di Venezia) Monete da un contesto difficile: materiale numismatico dall'Agorà di Camarina Martedì 19 febbraio 2013 ore 9:30 Alessia ROVELLI (Università della Tuscia) Emissione e circolazione monetaria nell'Italia altomedievale (VI-VII sec). Il contributo delle recenti indagini archeologiche ore 11:30 Andrea SACCOCCI (Università degli Studi di Udine) Presenza di moneta romana in contesti medievali2 punti
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se volete dare un'occhiata agli argenti sede vacante emessi li trovate un po' tutti qui http://www.ebay.it/sch/i.html?_nkw=lire+sede+vacante+&_sacat=0&_odkw=lire+sede+vacante+1929&_osacat=0&_from=R40 vi estraggo gli argenti dal mio file Vaticano 5 lire sede vacante 1939 Ag 0,835 5gr 10 lire sede vacante 1939 Ag 0,835 10gr 500 lire 1958 Ag 0,835 11gr 500 lire 1963 Ag 0,835 11gr 500 lire 1978 Ag 0,835 11gr 500 lire settembre 1978 Ag 0,835 11gr e poi divisionale Sede Vacante 2005 come tutti sanno. 2013 ???2 punti
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Buona giornata questa mattina, leggendo "Il Giorno", mi sono sorpreso nel trovare un'intera pagina dedicata al medagliere sito nel Castello Sforzesco di Milano. A parlare e ad illustrare brevemente il medagliere, il conservatore Dr. Rodolfo Martini; non è un'intervista "tecnica", magari incentrata su qualche pezzo specifico, ma in generale racconta di questa istituzione; dell'usanza di ricevere a cavallo del 1800 e 1900 pezzi provenienti dal lasciti di munifici personaggi in vita o per legati testamentari....oggi si rivolgono al suo ufficio tanti cittadini che vogliono una valutazione dei loro "asseriti" tesori, per poi recarsi - magari - in uno dei tanti "Compro oro" della città. Il rammarico, anche per il Dr. Martini, l'impossibilità che una struttura museale possa commerciare con i privati, acquistando e/o vendendo monete, se ciò è conveniente, ma la Legge lo vieta.......... Esattamente il contrario di ciò che avviene in Inghilterra, dove il dinamismo dei Musei, è sotto gli occhi di tutti. Saluti Luciano2 punti
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Nella microfusione le vere linee di espansione, che partono grosso modo a raggiera dal centro verso il bordo, non sono presenti. Capita che il falsario in qualche modo ricostruisca a mano le linee, che però a un forte ingrandimento non appaiono confrontabili alle linee che si vedono nella moneta normalmente coniata. Ovviamente la comparsa di un elevato numero di esemplari di alta conservazione suscita sempre una certa apprensione, anche se nella storia della numismatica non sono rari casi di comparsa di vari esemplari di una emissione prima molto rara, attraverso l'immissione sul mercato di ripostigli, anche molto grandi. Non ho notizie certe, ma sicuramente almeno 200-300 esemplari pervennero alcuni anni fa al mercato di Londra, divisi in alcuni lotti rapidamente distribuiti tra vari commercianti. Circa la provenienza non ho elementi, ma è da escludere una provenienza dall'Italia, mentre appare molto probabile una provenienza dalla Turchia.... Per risolvere il problema se sono moderne falsificazioni (cosa che credo poco) serve il reperimento di tutti gli esemplari noti, compresi quelli provenienti da musei e noti fin dal XIX secolo, e fare un'accurata analisi di conio. E' un lavoro molto delicato e con immagini di alta definizione e naturalmente almeno alcuni esemplari dovrebbero essere esaminati dal vivo. Come già accennato, non mi sembra inverosimile che in realtà siano esemplari autentici. A ben vedere il grumo che si vede alle ore 9 di alcuni diritti non è prefettamente identico e si nota anzi una certa progressione e non sembra una tipica fuoriuscita del metallo dal calco della microfusione. In questo caso la fuoriuscita è più all'esterno, sul bordo, con una sorta di cordolo che viene poi rimosso manualmente (per questo è importante sempre esaminare bene lungo il bordo, per vedere tracce di limatura o simile). Poi non si deve dimenticare che in ogni caso questo gruppo di emissioni fu battuto con grande fretta e in rapida sequenza nei primi mesi del 42 a.C., probabilmente a Smyrna, sulla costa occidentale dell'Asia Minore, in occasione dell'incontro fra i due leaders repubblicani Brutus e Cassius. Notate come Cassius abbia già il titolo di IMP, mentre Brutus riporta solo il suo cognomen, senza altro titolo (il titolo IMP gli sarà dato solo verso l'estate del 42 a.C. e riportato sulle sue successive emissioni). Cassius era arrivato a Smyrna prima di Brutus aveva già iniziato a coniare le monete a suo nome. All'inizio, con l'aureo Cr. 498/1, Cassius si era fregiato del titolo PR COS, che poi venne sostituito da IMP nell'aureo Cr. 499/1, forse sempre a Smyrna. Forse contemporaneamente al secondo aureo, Cassius ha iniziato a coniare i denari (Cr. 500/1). Quando arrivò Brutus, fu rapidamente allestita l'emissione a suo nome (senza titolo) con lo stesso tipo del rovescio già adottato da Cassius (Cr. 500/6-7). Non mi stupirebbe che esistano incroci di conio e per questo sarebbe bello poter ricostruire nei dettagli la sequenza dei denari sia di Cassius sia di Brutus. Forse dopo l'arrivo di Brutus, il collega Cassius avviò una nuova emissione a suo nome, con simile rovescio, ma con la testa diademata della Libertas (Cr. 500/2-5). Il nome al rovescio riguarda il legato P. Cornelius Lentulus Spinther, già partigiano di Pompeo e che era uno dei principali luogotenenti di Cassius. I simboli (brocca e lituo) si riferiscono all'augurato, in cui Lentulus era stato eletto nel 57 a.C. Invece i simboli del diritto dei denari di Brutus (simpulum tra ascia e coltello sacrificali) si riferiscolo al collegio dei pontefici, del quale Brutus era membro. Il tripode sormontato da un calderone (cortina) e da due rami di alloro era una chiara allusione ad Apollo, il dio della profezia e al quale i tirannicidi avevano chiesto protezione nella loro disperata lotta.2 punti
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Io non scriverò come ho iniziato, ve lo farò vedere direttamente, questo sono io nel 1984 davanti ad una sfilza di banconote mondiali, avevo 7 anni e già collezionavo valuta mondiale: provenienza....... portafogli e valige dei miei genitori di ritorno da lunghi viaggi, c'erano anche franchi della Polinesia Francese e banconote rare, dovrei avere altre foto simili, se le trovo le posto. :rofl:2 punti
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1722 - ...andiamo avanti ...cioè indietro ...con il 24 soldi: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GE32/72 punti
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Preferisco non intervenire su questa discussione, anche se come è stato ricordato ho una mia idea, per ragioni abbastanza ovvie, credo. Volevo solo segnalarvi che un'interpretazione molto, diciamo,... particolare della Santelena nel sonetto di Cavalcanti postato da Teofrasto è offerta da M. Cursietti, in "La parola del testo", III (1999), 1, pp. 75-83. Inoltre una moneta tedesca medievale (XIII secolo, credo) con l'effige di Elena copiata dalle monete romane, è stata pubblicata pochi anni fa in una rivista tedesca (una tra le due "Gelgeschichtliche Nachrichten" e "Numismatisches Nachrichtenblatt"). Purtroppo non ricordo quale né quando, ma ho una fotocopia sepolta da qualche parte nei c. due-tre metri cubi di note varie che ho a casa. Passerà una vita prima che riesca a trovarla, forse con gli indici qualcuno di voi potrà arrivarci prima. Sarebbe un buono spunto per ulteriori discussioni, no? Buona notte, Andreas2 punti
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Un altro elmo alato è questo calcidese venduto da Christie's circa 300.000. E questi due, invece, sono elmi con grifone, purtroppo molto differenti da quello di Roma.2 punti
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Ciao A tutti, apro questa discussione, poco numismatica ma spero simpatica, sull'abitudine del nostro amico e curatore @@francesco77 di "trasformare" i nick dei forumisti, abitudine non si sa quanto involontaria... :crazy: :crazy: Basta fare un po di attenzione nelle varie discussioni e se ne trovano parecchi, se ne trovate o ve ne ricordate aggiungeteli Inizio col mio un annetto fa da @Eldorado a "Indorato" poi un classico: da @@BiondoFlavio82 a "Biondo Flauto" in un post recentissimo da @@sauzer1 a "Sauber" Vediamo se ne saltano fuori altri... :)1 punto
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Ai tanti curiosi della Venezia pre-dogale, segnalo l'eccezionale lotto in vendita da Kuenker. Chi mi volesse prestare 15000 euro... :) da segnalare poi le numerose varianti del più comune denaro VENECIAS, e le monete di Berengario e di Guido riassegnate a Venezia dal Grierson (che tante volte ancora vengono offerte come milanesi). Il piacere degli occhi.1 punto
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BigF è un grande venditore di monete e non solo, cerca su internet front**i è penso che hai capito1 punto
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leggi bene la convenzione monetaria Vaticano - Eu e vedrai che il 2 euro commemorativo possono emetterlo. Che poi emettano il 2 euro commemorativo oppure emettano un argento questa sarà una scelta loro. se ne è già discusso nelle pagine indietro. vedremo comunque , se esce un 2 euro comm. io preferisco decisamente rispetto all'argento.. Non mi hanno mai entusiasmato particolarmente gli argenti Vaticani , e poi neanche queelli di sede Vacante sono mai stati un granche' ... , lo dimostra anche il fatto che non hanno certo gran quotazioni e non sono certo molto ricercati....1 punto
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Non è la mia monetazione ma penso che un BB ci sia tutto, se paragonato poi a quelli postati da Gionni riguardanti le immagini di Ranieri e Tevere (due illustri numismatici tradizionalmente pignoli) allora direi anche più di BB. In effetti il rovescio ha qualche traccia di usura in più rispetto al dritto ma c'è da dire che l'effigie del dritto ha una capigliatura ottima (peccato per il colpettino al dritto), in virtù di questo mio modesto e breve ragionamento e volendo fare una media tra grado di usura tra dritto e rovescio direi che il BB c'è sicuramente, se sbaglio mi correggerete.1 punto
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Benvenuto di sicuro non è achemenide. Ha l'aria di essere una partica. Prova a cercarla qui: http://parthia.com/parthia_coins.htm o qui: http://www.parthika.fr o qui: http://dougsmith.ancients.info/parthar.html oppure qui: http://www.britishmuseum.org/research/research_projects/all_current_projects/parthian_coin_project.aspx1 punto
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Ciao, è vero sono a Brescia, ma non sono di Brescia, sono pugliese, un pugliese che ama profondamente la sua terra, le sue origini, le sue tradizioni! E' partito da lì il mio interesse per i borboni ed il regno delle due sicilie, dal profondo legame con la "Madre Patria"1 punto
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La lunghezza della corona non c'entra nulla, devi guardare se la legenda, le stellette in basso e la corona stessa sono staccate o meno rispetto al bordo della moneta, così come in questa immagine (testa piccola è la prima):1 punto
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a me piace a te piace allora goditi la moneta pensa io non ne ho ancora uno :hi: manca un po' al bb un qbb ci sta1 punto
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...tanto per far vedere l'oggetto della discussione... e (a mio parere) la spettacolare definizione delle vesti del Santo! Carrarino.bmp1 punto
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Che cosa c'entra l' immagine della nuova zecca teresiana di Milano con la Festa del Cordusio ? C'entra...., c'entra, ma per saperne di più purtroppo dovrete venire domenica al Cordusio :blum: :blum: :blum: . Per il momento vi lascio però gustare questa bella immagine, tratta da una delle stampe A.Bertarelli, Civiche Raccolte delle Stampe, Milano, raffigura un disegno dal vero di Pozzetti, incisione di A.Biasoli, che mostra la Regia Zecca di Milano, posta all'angolo tra la strada di Sant'Angelo ( oggi Via Moscova ) e la strada della Cavalchina ( l'attuale Via Manin ). a domenica, Mario1 punto
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E' una frattura di conio,anche se la prima che vedo, Si capisce perche il cerchio si ferma su lo 0 formando un tutt'uno altrimenti ci sarebbe stato il segno anche su lo 0 . Inoltre il cerchietto è troppo ben ......coniato per essere del metallo "rialzato".1 punto
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@@monbalda Guardando la moneta con una ottima lente di ingrandimento, in effetti si vede una rosetta a sei petali vuota all'interno. La macchina digitale ad alte risoluzioni purtroppo sgrana troppo l'immagine e non si riesce a recepire appieno. Quella di "lollone" ha una rosetta a cinque petali vuota all'interno uguale a quella che allego. Ma è relativa ad altra tipologia con croce patente unghiata e caratteri molto più recenti (XIV sec.). http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-REPUAN/15 La moneta da me postata è invece relativa alla tipologia più antica (XII-XIII sec.) http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-REPUAN/21 punto
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Sempre ragionando in via più che ipotetica, supponendo la presenza di "gruppi" o simili che il Papa ha ritenuto operanti a danno della Chiesa, forse il suo ritiro è da concepirsi in un'ottica del tipo: "qualora non fossi più in grado di oppormi efficacemente al loro agire - vuoi per malattia o naturale debolezza - quali danni potrebbero fare?" Col papa malato o incapace di reagire, questi gruppi potrebbero per lungo tempo operare indisturbati. Quante volte Ratzinger ha detto di avere imparato molto dalla fine del suo predecessore? Forse intendeva questo, e non il senso più palese che molti abbiamo pensato fino a questi giorni. Avrà visto i poteri della Curia operare per anni in modo secondo lui scorretto, mentre il Giovanni Paolo II, debolissimo, non poteva che stare a guardare. Del resto GP II aveva proprio Ratzinger al suo fianco, a quei tempi. Oggi Benedetto XVI chi ha di cui fidarsi? Così, piuttosto che offrire un'occasione d'oro ai succitati "gruppi", ha preferito prendere su di sè l'etichetta di debole. Almeno, questa potrebbe essere - forse - una possibile chiave di lettura dei fatti.1 punto
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Dopo un paio di giorni di smarrimento, vorrei dire la mia e perdonate se uso questo spazio. Mi dispiace molto non essere in accordo con la decisione del Santo Padre, poichè la Chiesa ci ha insegnato da sempre che la sofferenza è trionfo di Cristo e non ci si può sottrarre a questa, poichè la debolezza dell'Uomo è forza di Dio , la follia di Dio è più sapiente della sapienza degli uomini e l'idea stessa di Crocifisso, scandalo per i Giudei e insulto massimo per i pagani è diventato simbolo di salvezza (facendo un esempio la Dottrina della Chiesa è da sempre contro la eutanasia, la morte dolce che pone fine alle sofferenze umane, che sarebbero le dimissioni dalla vita perchè uno non ce la fa più. E tutti i martiri , sofferenti e ammazzati per la fede, si potevano dimettere da cristiani?) Detto questo , mi sono ricordato dei questi passi del Vangelo: Marco 8,31- 8.33 E cominciò a insegnar loro che il Figlio dell'uomo doveva molto soffrire, ed essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, poi venire ucciso e, dopo tre giorni, risuscitare. Gesù faceva questo discorso apertamente. Allora Pietro lo prese in disparte, e si mise a rimproverarlo Ma egli, voltatosi e guardando i discepoli, rimproverò Pietro e gli disse: «Lungi da me, satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini». Ecco secondo me Il Papa ha agito secondo gli uomini, non secondo Dio. Come un qualsiasi regnante, che non può guidare il suo Paese. Scusate per lo sfogo Cordialmente1 punto
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17 Maggio 1902 Viene scoperto il meccanismo di Antikythera Concedetemelo :P Divisionale Grecia 2009...1 punto
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Nel 2005 venne emessa una sola divisionale, uscita un paio di mesi dopo la morte di GP II, ed aveva la sua effige. Per motivi pratici è molto più semplice emettere una divisionale con le vecchie effigi che non dover rifare bozzetti ed incisioni con il ritratto del nuovo pontefice, sono cose che vanno per le lunghe, senza contare che non è da escludere che la zecca abbia già iniziato a lavorare sulle monete del 2013 con la vecchia effige. Perchè dal 2010 è stata data una stretta alle disinvolte procedure di emissione di moneta da parte dei ministati. ne abbiamo parlato lungamente in vecchie discussioni, la UE dopo il caso del 2 Euro Grace Kelly Monaco 2007 ha deciso di limitare quanto possibile le emissioni per pura speculazione, precisando che se Monaco, Vaticano e San Marino emettono moneta in Euro è solo per una convenzione e devono quindi rispettare le direttive, viene concesso un giusto margine di profitto ma eventi prettamente speculativi come quasi tutte le emissioni monegasche e molte emissioni vaticane del passato, non dovranno più ripetersi. L'emissione di una serie di 8 monete di Sede Vacante è del tutto ridondante, essendo una emissione in deroga a qualsiasi regola di emissione monetaria e che solo al vaticano era stata concessa. Tanto più che si tratta di un caso unico non solo per Eurolandia, ma per la stessa storia dle Vaticano, che durante le Sedi Vacanti ha sempre emesso commemorative in metallo nobile per collezionisti, e non moneta ordinaria. Non dovremmo pertanto chiederci perchè la UE vieti l'emissione di una serie di Sede Vacante, ma piuttosto perchè abbia permesso che questa serie fosse emessa nel 2005.... per quanto riguarda invece l'emisisone nello stesso anno di sdue serie con le effigi con i due papi, bisognerebbe leggere tra le righe della convenzione UE-Vaticano per capire se una emissione di monete diverse nello stesso anno (nel caso di cambio del regnante/Pontefice) sia permessa dalla UE (tra l'altro una cosa similare può succedere per l'Olanda vista l'abdicazione di Beatrice), teoricamente la cosa è fattibile dimezzando contingenti previsti per ciascuna serie, in pratica invece la vedo dura, visto che nella convenzione è ben specificato che ogni emissione deve essere approvata dalla UE.1 punto
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prima (e anche adesso) collezionavo (colleziono) monetazione del 1500-1850 comunque colleziono da quando ero bambino , io ho iniziato con le lire da circolazione e con le monete estere che trovavo in giro o che mi portavano. e poi son passato quasi subito ai rottami1 punto
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Il quantitativo è preassegnato dall'UFN, di solito è un esemplare per abbonato.1 punto
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Secondo il mio modesto parere, è difficile che sia un falso d'epoca: il peso calante (circa la metà) avrebbe rivelato facilmente la contraffazione.1 punto
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Trattasi della emissione straordinaria per il "possesso" e cioè per l'assunzione della funzione di vescovo di Roma. Bartolotti l'aveva classificata come medaglia annuale, ma sono intervenute successive correzioni da parte dello stesso Bartolotti e infine di Adolfo Modesti. E' difficile esprimere un parere sulla medaglia senza una visione diretta. L'impressione non è buona nè per il metallo dichiarato (in foto sembrebbe una mistura di metalli bianchi forse con argentatura), nè per la coniazione in epoca. Fa molto pensare anche il bassissimo prezzo a base d'asta, mentre altre medaglie in argento (anche se non non eccezionali ) avevano quotazioni base sostenute di € 500/700. Per il metallo avrai certezze con l'esame dal vivo della medaglia, che è stata aggiudicata a prezzo davvero irrisorio se è in argento.1 punto
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sono due monete abbastanza mal pulite ma almeno sono autentiche, non conosco la monetazione francese ma il 5 lire 1873 M non vale moltissimo, 10 o 15 euro, specie con tutti quei graffi da pulitura , tuttavia prova a pensare quanto hanno circolato e quante cose sono state comperate con queste due tondelli, la storia che hanno vissuto e chi le può aver maneggiate, considera questo e vedrai che hanno un valore storico enorme saluti e benvenuto PS Aggiugo che il tuo 5 franchi è stato coniato a Parigi in 8.802.520 esemplari, quindi una moneta comune, controllando i passaggi in asta per questa moneta io credo che in questa conservazione il valore sia intorno ai 15-25 euro1 punto
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Ho ritagliato un po' di tempo e ho votato pure io :) Strana la mia scelta come miglior 2 Euro commemorativo caduta sul pezzo lussemburghese... ma la tecnica con cui è stato coniato mi ha letteralmente stupito! :)1 punto
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Altro che domanda banale e stupida, è da scriverci un trattato ;) Semplificando molto, possiamo dire che verso la fine del XII secolo il potere temporale dei papi era seriamente contestato, tanto che i pontefici trascorrevano lunghi periodi lontano da Roma, peregrinando tra le città dell'Italia centrale che di volta in volta erano disposte a giurare obbedienza e dare ospitalità. In questo contesto il potere del libero comune romano cresceva, tanto che il Senato Romano, che ne era la massima espressione, poco dopo il 1180 iniziò a coniare moneta a proprio nome senza alcun riferimento ai pontefici. Per tutto il XIII secolo e buona parte del XIV vi fu una situazione di equilibrio instabile tra i poteri, a volte con prevalenza dell'autorità papale, a volte di quella comunale, con il frequente intervento di attori esterni tra cui Carlo d'Angiò che fu per due volte Senatore, cioé suprema autorità laica di Roma. Il fatto era però che ormai la moneta senatoriale si era consolidata, non solo a Roma ma in buona parte dell'Italia centrale, e ragioni di convenienza economica e finanziaria ne sconsigliavano l'abbandono in favore di una ripresa delle coniazioni a nome del pontefice regnante. Questa situazione si prolungò in sostanza fino alla fine della cattività avignonese, quando come segno di ritrovata sovranità (e di capacità di imporre le proprie decisioni politiche ed economiche) i pontefici abbandonarono decisamente le coniazioni di tipo senatoriale per riprendere a emettere moneta esclusivamente a proprio nome. Questo per grosse linee, l'argomento merita ovviamente ulteriori approfondimenti. @@adolfos1 punto
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Buonasera Adolfo, con le santalene tu metti il dito in una piaga aperta e... sanguinante. Quello delle santalene è un problema che, nonostante quanto scritto prima da Grierson e poi da Lucia Travaini (che credo sia la studiosa che più se n'é occupata, in diversi suoi scritti e ai quali ti rimando), a mio avviso è ancora per gran parte da approfondire. Da ultimo, credo, ti consiglio la seguente, piccola nota, in cui trovi gli estremi di diverse pubblicazioni precedenti. Balaguer, A. / Travaini, L., Il culto di sant’Elena nella Spagna tra fine Ottocento e Nove- cento: nota in margine alle ‘santalene’ dell’Italia medievale e moderna, RIN 111 (2010), pp, 503-506. Intanto, sperando di fare cosa gradita, ti/vi propongo questa rima del Cavalcanti. Se non ti caggia la tua santalena giù per lo cólto tra le dure zolle e vegna a man d'un[o] forese folle che la stropicci e rèndalati a pena: dimmi se 'l frutto che la terra mena nasce di secco, di caldo o di molle, e qual è 'l vento che la 'nnarca e tolle, e di che nebbia la tempesta è piena; e se ti piace quando la mattina odi la boce del lavoratore e 'l tramazzare della sua famiglia. I' ho per certo che, se la Bettina porta soave spirito nel core, del novo acquisto spesso ti ripiglia. Cordialmente, Teofrasto1 punto
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Mi sono ricordato di avere una foto della lapide di Padova che ricorda Pietro de Bovis. Purtroppo la parentela con il responsabile della zecca carrarese non è indicato, come è ovvio, ed è stato ricostruito su base archivistica. Comunque allego lo stesso l'immagine (non un gran che, purtroppo), se non altro per farvi divertire un po' con il latino medevale (l'originale è chiarissimo, sembra esser stato inciso una settimana fa). Buon divertimento, Andreas1 punto
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Buongiorno Gaff, ho finalmente qualche minuto per cercare di rispondere al tuo quesito. Premesso che non si può pensare ad una circolazione di ducati di tipo veneziano battuti nelle zecche del Levante (perché, come tu ben sai, anche diverse zecche dell'area del Mar Nero hanno emesso moneta a nome di Filippo Maria), si tratta evidentemente di monete di zecche italiane. Ora, la questione è vedere quali sono queste zecche, cos'hanno coniato e se queste monete potevano tutte essere immesse nel circuito monetario milanese. Di queste zecche, a parte Pavia che, in un certo senso, si potrebbe quasi considerare "un'officina" della zecca milanese, sono del parere, adesso che tu me l'hai ricordato, che solamente Genova può effettivamente aver emesso alcuni nominali che potevano correre sulla piazza di Milano ed infatti, nella grida da te citata, subito dopo il passo relativo alle monete di Filippo Maria vengono riportati i valori di corso di alcune monete genovesi. Non credo che possano aver avuto corso né le petachine di Savona (peraltro, vista la loro attuale rarità, forse emesse in quantitativi molto bassi), né i grossi di Bologna, che avevano un'altra area di circolazione. Non credo infine che Cremona abbia emesso moneta a nome di Filippo Maria Visconti, né ducati (le ragioni che mi portano a sostenere ciò sono in parte esposte nelle schede di Cremona e di Parma presenti nella Guida delle zecche) né tantomeno denari (dei quali già Fenti, giustamente, dubitava). Per quanto riguarda gli eventuali denari attribuiti alla zecca di Domodossola, consiglio di leggere quanto riportato da G. Fea nella scheda relativa, all'interno della Guida delle zecche. Su quali siano le monete di Filippo Maria effettivamente emesse a Pavia e quali, finora attribuite a questa zecca, siano invece da assegnare a quella di Milano, la questione non è semplice e andrebbe rivista alla luce di vecchia e nuova documentazione. Io non sono in grado di risponderti, ma sono sicuro che tu riuscirai a scoprirlo e lo dico senza sarcasmo e con sincerità: il fatto che non ti fidi delle risposte che ti vengono date o che trovi scritte sui libri e cerchi sempre di verificare le notizie andando "alle fonti" è segno di quella sana curiositas che manca invece a molti "numismatici" o pseudo tali. Ma c'è ancora molto lavoro da fare e diverse "cose" da sgrossare... Di più, in questo momento, non so e il De interpretatione di Aristotele mi chiama... ;) Cordialmente, Teofrasto1 punto
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Petrus Romanus In persecutione extrema Sanctae Romanae Ecclesiae sedebit Petrus Romanus, qui pascet oves in multis tribulationibus; quibus transactis, civitas septicollis diruetur, et Judex tremendus iudicabit populum suum. Finis. E dopo quella dei Maya, non appena passata, ecco la Profezia di Malachia...1 punto
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Curiosamente veniva attribuita a Dassel: http://books.google.it/books?id=wpcCAAAAYAAJ&pg=PA289#v=onepage&q&f=false1 punto
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Buona giornata sono d'accordo sul fatto che le donazioni non si devono toccare; non è corretto né etico. Ma se un Museo può acquistare, è giusto che possa vendere ciò che ha acquistato e non più ritenuto essenziale (pensa ad una moneta mancante acquistata 50 anni fa e poi nel tempo ne ha reperite altre dello stesso tipo); come sarebbe giusto - per me ovviamente - vendere i quintali di cose sequestrate ai "saccheggiatori" e giacenti negli scantinati e non ritenuti pezzi importanti, per trarne un profitto da usare per acquisizioni ritenute invece importanti per ilmuseo. Saluti Luciano1 punto
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Ottimo e puntuale la parte conclusiva! Se possibile, consiglierei di aggiungere la parte in grassetto. 6. Conclusioni. [...] L'attuale situazione di incertezza viene da molti considerata alla stregua di un surrettizio e montante "proibizionismo" del commercio e del collezionismo di monete, in particolare Classiche, i cui effetti perversi non si riverberano unicamente sui fatturati del comparto, ma si estendono a preoccupanti fenomeni di "espatrio" di monete dal territorio nazionale in favore di commercianti numismatici operanti all'estero, con la conseguenza che alla debolezza del mercato interno si assiste ad un parallelo depauperamento del patrimonio numismatico nazionale di proprietà privata. L'effetto di questo circuito vizioso è che il materiale, non più commercializzato in Italia, viene offerto ai mercanti dei Paesi europei, i quali operano in un contesto normativo e burocratico assai più favorevole e al cui rientro, pur se in minima parte e nonostante il timore d’ingiustificate e inspiegabili azioni giudiziarie, contribuisce il sacrificio, l'amore culturale, artistico e storico di semplici, isolati e onesti collezionisti italiani. [...]1 punto
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Se aggiungo che qualcuno, a un recente e riservato incontro tra Numismatici accademici, ha avuto la bella idea di dare corso a delle riproduzioni di monete antiche da poter vendere come ricordini ai turisti e visitatori dei musei, per arrotondare un poco le loro misere entrate. Non so se abbia avuto almeno il pudore che tali "ricordini" debbano avere dei chiari segni di riconoscimento....... C'è tanto da crescere culturalmente qui in Italia. Altro che le robuste potature di Monti, forse ci vorrebbe una bella tabula rasa e premiare solo chi ha veri meriti......1 punto
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...poi, mi chiedo, che c'entra una moneta greca coi cioccolatini di Perugia? Si fossero chiamati "I Baci di Iside", o che so, "I Tolemaici", ma che c'entra Cleopatra con "Carrarmato"?!? :D Certo che potevano pure mettercelo un segno di riconoscimento per i meno esperti, tipo un "copy" sul bordo. Non bastavano i falsari, o gli orafi truffaldini, a inquinare la numismatica greca... se ci si mettono pure i cioccolatai siamo fritti!! :P1 punto
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Bellissimo quest'ultimo post,complimenti all'autore, queste sono domande da porsi sempre e di cui dovremmo parlare più spesso. Come incentivare i giovani al collezionismo ? Con iniziative virtuose, lungimiranti, bisogna avere anche qualche idea certamente, ci vuole anche impegno per portarla avanti, ci vuole anche collaborazione. Qualcosa come detto nei post precedenti è stato fatto, molto si deve fare ancora a mio parere ; certo il quadro generale del paese e gli aspetti legislativi non aiutano, ma il forum è l'ideale per divulgare e creare iniziative. Le aggregazioni e i gruppi che si stanno formando sul forum sono fondamentali, da qui dovremo partire, messe le basi, trovare insieme degli obiettivi comuni. Sul forum ci sono alcuni bravissimi dal punto di vista tecnico, forse dobbiamo crescere sotto l'aspetto comunicativo, collaborativo e di unione. Vedo il forum allacciare sempre più forme collaborative con varie entità importanti, ci sono importanti addetti ai lavori che credono in noi, nella potenzialità del forum,collaboriamo con chi crede in noi per il momento,il resto arriverà da solo. Qualche steccato, qualche muro si è aperto, rimangono ancora tante porte chiuse in particolare nei Musei, nelle Soprintendenze, in alcuni addetti ai lavori, piano ,piano, cerchiamo di fargli cambiare opinione, di arrivare a un rapporto di contiguità, vicinanza, bisogna far capire che la strada può essere fatta insieme. Di certo tutti devono prendere atto che il forum c'è, è una realtà ,può piacere più o meno, convincere, non convincere, ma c'è, e tutti ne devono prendere atto, bene o male. A distanza di mesi, tanto non ci legge nessuno....,posso riferirvi una frase che mi disse un importante addetto ai lavori della numismatica italiana, che è emblematica della situazione forum e della numismatica ; si parlava di Lamoneta ovviamente e disse : " vi temo perchè siete tanti e forti "; ora questa frase che ho tenuto per me per tanto tempo e sulla quale ho speso tante riflessioni interne la propongo a voi per una riflessione complessiva e credo ormai matura. La frase denota una legittimazione, un'ammissione di una realtà crescente numericamente , ma anche qualitativamente, nel contempo c'è il timore, il timore di cosa ? Avete un week-end per le eventuali riflessioni, vediamo....,ma ripeto questa strada bisogna farla insieme, senza timori,tutti giochiamo per una numismatica migliore, più grande,conosciuta, siamo tutti per la qualità e per le competenze, ma insieme, sempre insieme.1 punto
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