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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/12/13 in tutte le aree
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In alcune liste di monete nei trattati di aritmetica e libri di mercatura sono elencate santalene d'oro. A quali monete si fa riferimento? Appare chiaro che si tratta di moneta reale considerando che le liste erano rivolte generalmente ai cambiavalute ma la mancanza del nome della città e dell'autorità emittente fa sì che questa prerogativa le renda misteriose. Mi piacerebbe parlarne se siete interessati. Saluti3 punti
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Le mie supposizioni si basano sulla convenzione monetaria stipulata tra la Santa Sede e l'Unione Europea: Da qui si evince che non potrà essere emessa una serie di sede vacante come nel 2005 ma solo una moneta commemorativa da collezione. Da qui si evince che non potrà essere un 2 euro commemorativo in quanto le monete da collezione non hanno corso legale. Il volume delle monete che verranno emesse nel 2013 è stato deciso l'anno scorso, questo mi porta a pensare che ci sarà una solo divisionale e non due; se fossero 2 dovrebbero dimezzare il contingente di ogni serie e si scatenerebbe l'inferno (già ora la speculazione sta marciando alla grande). IMHO3 punti
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È online il nuovo numero di comunicazione della SNI ovvero del bollettino pensato per le comunicazioni ai soci: http://www.socnumit.org/comunicazione_13.html Bella ricca la parte dedicata alle recensioni. Lodevole l'iniziativa di rendere disponibili tutti i numeri della RIN fino al 51 (o al 48 come scritto in altra pagina). Come sempre si segnala il fatto che chi desidera contribuire alle attività della SNI può farlo anche destinandovi il 5 per mille della dichiarazione dei redditi (la prossima volta non ringraziate solo i soci ;)).2 punti
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Buonasera Adolfo, con le santalene tu metti il dito in una piaga aperta e... sanguinante. Quello delle santalene è un problema che, nonostante quanto scritto prima da Grierson e poi da Lucia Travaini (che credo sia la studiosa che più se n'é occupata, in diversi suoi scritti e ai quali ti rimando), a mio avviso è ancora per gran parte da approfondire. Da ultimo, credo, ti consiglio la seguente, piccola nota, in cui trovi gli estremi di diverse pubblicazioni precedenti. Balaguer, A. / Travaini, L., Il culto di sant’Elena nella Spagna tra fine Ottocento e Nove- cento: nota in margine alle ‘santalene’ dell’Italia medievale e moderna, RIN 111 (2010), pp, 503-506. Intanto, sperando di fare cosa gradita, ti/vi propongo questa rima del Cavalcanti. Se non ti caggia la tua santalena giù per lo cólto tra le dure zolle e vegna a man d'un[o] forese folle che la stropicci e rèndalati a pena: dimmi se 'l frutto che la terra mena nasce di secco, di caldo o di molle, e qual è 'l vento che la 'nnarca e tolle, e di che nebbia la tempesta è piena; e se ti piace quando la mattina odi la boce del lavoratore e 'l tramazzare della sua famiglia. I' ho per certo che, se la Bettina porta soave spirito nel core, del novo acquisto spesso ti ripiglia. Cordialmente, Teofrasto2 punti
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Ho sempre pensato che il numerale indicante la sesta officina fosse una semplice Con buona pace della mia professoressa di greco, ho poco fa scoperto che mi sbagliavo e di brutto. La lettera indicante la sesta officina è una digamma ; nel sistema numerale greco classico rappresenta per l'appunto il 6. L'equivoco nasce dal fatto che il digamma fosse rappresentato nella forma grafica di una stigma (legatura di sigma e di tau) e come tale facilmente confondibile. Decisamente un piccolo ma importante dettaglio.2 punti
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Perchè sono commercianti...non c'è nulla dietro, chi si abbona come commerciante è trattato diversamente dal collezionista, tutto qui. Se ci pensate è anche giusto, visto che ci devono guadagnare. L'anno scorso ho fatto richiesta per due esemplari e quando ho preso l'ultima divisionale ad Ottobre del 2012 ne ho potute prendere 2 confezioni, se sei un cliente assiduo te lo accordano. Non ho mai preso le proof, un paio di 5 € solo oltre ai 2 € ed alle divisionali, quindi non so se sarebbe possibile prenderle tutte e due ma penso di si. Mi chiesero anche se volevo entrare in lista, ce ne è una a parte per comprarlo, per il 100 €, ci ho pensato un po' ed ho lasciato perdere, costano troppo per le mie tasche. Però potrei prendere il 20 ed il 50 € senza problemi credo, li hanno sempre esposti nella vetrina all' UFN. Comunque non vedo l'ora che diano comunicazione delle nuove emissioni, sono curiosissima di vedere cosa conieranno. Ciao, Giò :)2 punti
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@@villa66 Ciotola=bowl or junkbox as per your slang. Ciotolaro (male) or ciotolara (female)=who searches, or better harvests :pleasantry: , for interesting coins in a bowl. It's a slang / dialectal word in Italian, I guess more spoken in Central-Southern Italy.2 punti
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Vedo con piacere che i cultori del periodo apprezzano e ci seguono manifestando attraverso le immagini e i commenti, il loro entusiasmo verso questa piccolo viaggio divulgativo. Stasera vorrei render noto qualcosa di speciale, una meravigliosa testimonianza di massimo livello incisorio, uno raro scudo per la zecca di Ronco Srivia difficilmente nella nostra monetazione fu in uso riprodurre sui tondelli la figura intera del signorotto avente diritto di batter moneta, in più il grandissimo privilegio di poter contare sui servigi di Giovanni Hamerani autore di questo straordinario conio, appartenete a una della più grande dinastia d’incisori gli Hamerani. Napoleone Spinola conte di Ronco (1607-1702). Scudo 1669. AR 28,83 g. – ø 41,4 mm. { NEAPOLIO : SPIN : – • MAR : ROCHÆ • FOR { Figura intera di Napoleone Spinola in armatura, con un fiore nella mano sinistra e un bastone poggiato al suolo nella destra; spada legata al fianco. Rv. { ET { S : ROM : IMP : COM : RONCHI { D : ET { C : 1669 { Stemma Spinola coronato e caricato su Aquila bicipite coronata e nimbata ad ali spiegate. Mancante nella raccolta di Vittorio Emanuele III ed in tutte le più importanti collezioni di monete di zecche italiane e della Liguria. Il mirabile conio potrebbe essere opera del celebre incisore Giovanni Hamerani che, come riportato dall’Olivieri, fu stipendiato dalla zecca di Ronco dal gennaio al settembre del 1669. L’Hamerani fu attivo anche a Roma durante i pontificati di Innocenzo XI, Alessandro VIII, Innocenzo XII e Clemente XI e a Massa di Lunigiana. La leggenda del diritto va così letta: "Napoleone Spinola Marchese di Rocca Forte", e al rovescio continua con "e del Sacro Romano Impero, Conte di Ronco, Signore etcetera" Gli Spinola di Ronco discendono da Galeotto, fratello di Carrozzo Spinola capostipite degli Spinola di Tassarolo. Napoleone Spinola, intorno al 1644, viene investito dall’imperatore Ferdinando III del titolo di conte di Ronco, con facoltà di battere moneta, in compenso dell’aiuto prestatogli. Eros2 punti
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La mia comprensione è che ciò che noi chiamiamo "Austriaci" monete ha fatto circolare in tutto l'Impero, ma io non credo che il vostro 1-florin 1878 era ancora in circolazione nel 1918. La valuta di cui queste monete sono state una parte è stata sostituita da una nuova moneta nel 1892 (Austria = corona, Ungheria = forint). Non so per certo quando le monete più vecchie come il vostro florin 1878 erano in pensione, ma mi aspetto che è stato subito dopo la riforma di valuta del 1892. È possibile che le vecchie monete furono rivalutò e continuarono a circolare—come il vecchio tallero tedesco, che aveva una nuova vita come un pezzo di 3-mark—ma anche così, mi sarei aspettato loro per essere ritirati durante GMI. (Se qualcuno può dire con certezza, fatelo!) :) v. ----------------------------------------------------- My understanding is that what we call “Austrian” coins did circulate throughout the Empire, but I I don’t think your 1878 1-florin was still circulating in 1918. The currency of which these coins were a part was replaced by a new currency in 1892 (Austria = corona, Hungary = forint). I don’t know for sure when the older coins like your 1878 florin were retired, but I expect it was soon after the 1892 currency reform. It’s possible that the old coins were redenominated and continued to circulate—like the old German thaler, which had a new life as a 3-mark piece—but even so, I would have expected them to be withdrawn during WWI. (If anyone can say for sure, please do!) :) v.1 punto
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Come hai giustamente premesso, ecco le tipologie con legenda ITALIA appartenenti alla monetazione degli insorti italici (per ciascuna moneta, cliccando su "fonte cataloghi online" potrai accedere alla scheda specifica): Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online Emesso dall'autorità romana vi è invece questo denario di Q. Fufius Calenus e P. Mucius Cordus, che al rovescio, in corrispondenza della figura di sinistra, presenta ITAL in legatura. Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online1 punto
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Altro che domanda banale e stupida, è da scriverci un trattato ;) Semplificando molto, possiamo dire che verso la fine del XII secolo il potere temporale dei papi era seriamente contestato, tanto che i pontefici trascorrevano lunghi periodi lontano da Roma, peregrinando tra le città dell'Italia centrale che di volta in volta erano disposte a giurare obbedienza e dare ospitalità. In questo contesto il potere del libero comune romano cresceva, tanto che il Senato Romano, che ne era la massima espressione, poco dopo il 1180 iniziò a coniare moneta a proprio nome senza alcun riferimento ai pontefici. Per tutto il XIII secolo e buona parte del XIV vi fu una situazione di equilibrio instabile tra i poteri, a volte con prevalenza dell'autorità papale, a volte di quella comunale, con il frequente intervento di attori esterni tra cui Carlo d'Angiò che fu per due volte Senatore, cioé suprema autorità laica di Roma. Il fatto era però che ormai la moneta senatoriale si era consolidata, non solo a Roma ma in buona parte dell'Italia centrale, e ragioni di convenienza economica e finanziaria ne sconsigliavano l'abbandono in favore di una ripresa delle coniazioni a nome del pontefice regnante. Questa situazione si prolungò in sostanza fino alla fine della cattività avignonese, quando come segno di ritrovata sovranità (e di capacità di imporre le proprie decisioni politiche ed economiche) i pontefici abbandonarono decisamente le coniazioni di tipo senatoriale per riprendere a emettere moneta esclusivamente a proprio nome. Questo per grosse linee, l'argomento merita ovviamente ulteriori approfondimenti. @@adolfos1 punto
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Mi sono ricordato di avere una foto della lapide di Padova che ricorda Pietro de Bovis. Purtroppo la parentela con il responsabile della zecca carrarese non è indicato, come è ovvio, ed è stato ricostruito su base archivistica. Comunque allego lo stesso l'immagine (non un gran che, purtroppo), se non altro per farvi divertire un po' con il latino medevale (l'originale è chiarissimo, sembra esser stato inciso una settimana fa). Buon divertimento, Andreas1 punto
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http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/02/11/dimissioni-papa-profezie-losservatore-romano-gia-decise-da-molti-mesi/495997/ A febbraio 2012 Il Fatto quotidiano aveva riportato il contenuto di un appunto anonimo consegnato a gennaio 2011 dal cardinale Castrillòn alla segreteria di Stato e al segretario del Papa, che riferiva quanto detto dal cardinale Romeo, arcivescovo di Palermo, nel novembre 2011 durante alcuni colloqui in Cina. “Sicuro di sé, come se lo sapesse con precisione, il Cardinale Romeo ha annunciato, che il Santo Padre avrebbe solo altri 12 mesi da vivere“, si legge. Alla fine dell'articolo, ci sono quelli vecchi dove si ipotizzava il complotto ai danni del pontefice, e dove la Chiesa parlava di "documenti esistenti ma sono delle farneticazioni".1 punto
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Apparently not. :) I thought, given the context of Saturno's explanation in post #7 of the pleasure he found in searching the bowls (in the American coin hobby, often called "junkboxes"), that you were saying that Saturno had captured very well (in a "Manifesto") the pure fun that so many of us have in that activity. Google didn't translate "ciotolaro" for me, so I'm afraid I assumed--always a dangerous thing(!)--that it meant something like "the searching of, or looking through, or 'poking' through bowls." So I thought you were praising Saturno's "Manifesto of the Bowls," and wanted to second that thought. I guess I didn't get that done. ;) I hope I just said something stupid, and not offensive. But if I have given offense, I do apologize most sincerely. :D v.1 punto
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Teoricamente, ripeto, teoricamente, le monete di San Marino e Vaticano, dovrebbero avere sempre un contingente da circolazione. Sappiamo che il Vaticano passa delle buste ai suoi dipendenti con dentro sia le serie che le commemorative, perché no anche San Marino? Mica tutti sono collezionisti, se non interessano prendono e le buttano in circolazione...può capitare...chissà1 punto
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25 aprile 1945 - Americani e Russi si incontrano sul fiume Elba in Germania. Moneta russa da 3 Rubli dove è indicata espressamente la data.1 punto
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Mah guarda...Secondo me non è male Gitbud & Naumann (G&N), due giovani di Monaco di Baviera (Germania). Hanno buon materiale e non sono troppo cari. Il materiale buono però si trova essenzialmente su Vcoins, nel loro negozio. Ti consiglio comunque di prendere in considerazione dracme di almeno 90-100 Euro, poi fai come preferisci... Ciao :) http://www.vcoins.com/en/stores/gitbudnaumann/66/category/macedonian_kings/3665/Default.aspx?store_display_type=ancient&searchDisplayAsList=False&searchMaxRecords=100&store_order_by=name_asc1 punto
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Buongiorno Gaff, ho finalmente qualche minuto per cercare di rispondere al tuo quesito. Premesso che non si può pensare ad una circolazione di ducati di tipo veneziano battuti nelle zecche del Levante (perché, come tu ben sai, anche diverse zecche dell'area del Mar Nero hanno emesso moneta a nome di Filippo Maria), si tratta evidentemente di monete di zecche italiane. Ora, la questione è vedere quali sono queste zecche, cos'hanno coniato e se queste monete potevano tutte essere immesse nel circuito monetario milanese. Di queste zecche, a parte Pavia che, in un certo senso, si potrebbe quasi considerare "un'officina" della zecca milanese, sono del parere, adesso che tu me l'hai ricordato, che solamente Genova può effettivamente aver emesso alcuni nominali che potevano correre sulla piazza di Milano ed infatti, nella grida da te citata, subito dopo il passo relativo alle monete di Filippo Maria vengono riportati i valori di corso di alcune monete genovesi. Non credo che possano aver avuto corso né le petachine di Savona (peraltro, vista la loro attuale rarità, forse emesse in quantitativi molto bassi), né i grossi di Bologna, che avevano un'altra area di circolazione. Non credo infine che Cremona abbia emesso moneta a nome di Filippo Maria Visconti, né ducati (le ragioni che mi portano a sostenere ciò sono in parte esposte nelle schede di Cremona e di Parma presenti nella Guida delle zecche) né tantomeno denari (dei quali già Fenti, giustamente, dubitava). Per quanto riguarda gli eventuali denari attribuiti alla zecca di Domodossola, consiglio di leggere quanto riportato da G. Fea nella scheda relativa, all'interno della Guida delle zecche. Su quali siano le monete di Filippo Maria effettivamente emesse a Pavia e quali, finora attribuite a questa zecca, siano invece da assegnare a quella di Milano, la questione non è semplice e andrebbe rivista alla luce di vecchia e nuova documentazione. Io non sono in grado di risponderti, ma sono sicuro che tu riuscirai a scoprirlo e lo dico senza sarcasmo e con sincerità: il fatto che non ti fidi delle risposte che ti vengono date o che trovi scritte sui libri e cerchi sempre di verificare le notizie andando "alle fonti" è segno di quella sana curiositas che manca invece a molti "numismatici" o pseudo tali. Ma c'è ancora molto lavoro da fare e diverse "cose" da sgrossare... Di più, in questo momento, non so e il De interpretatione di Aristotele mi chiama... ;) Cordialmente, Teofrasto1 punto
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1734 - Ecco il mio "zecchino" di San Giovanni Battista : http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GE33/1 un po' ondulato ...che non ho voluto "raddrizzare", qualcuno mi disse di metterlo tra due tavole di abete e "picchiare forte" ...no, no, mi piace così.1 punto
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A mio avviso, una delle più belle che hai mostrato : una magnifica celebrazione di una delle più antiche Università del mondo, la cui fondazione risale al 1290.1 punto
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A me sembrava che l'europa avesse detto che solo in quel caso il vaticano potesse coniare un 2 euro cc in più, ma posso anche sbagliarmi1 punto
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Per me l'asta la potresti chiudere per prodotto inviato non conforme alla descrizione.1 punto
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Ti consiglio di sfogliare le varie discussioni del forum al riguardo, oppure http://www.lamonetapedia.it/index.php/FAQ_di_lamoneta.it1 punto
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ti è andata veramente bene,ad un mio amico hanno venduto una 20 lire quadriga lenta(1936)a 65 neuro....se non si è esperti o qunto meno non si conosce almeno le basi della monetazipne che si acquista è meglio non avventurarsi alla cieca...puoi farti consigliare senza problemi su questo sito,ci sono persone vermante molto gentili e in gamba...Arnold1 punto
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Caro alc, ti siamo tutti vicini e auguriamo tutto il bene possibile e che tu possa rientrare nelle nostre feconde discussioni.1 punto
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Non credo proprio che faranno tutte queste cose che tu hai elencato!1 punto
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Eccomi, innanzitutto vi chiedo scusa per non aver più risposto (ma sono stato impegnato con gli esami) e colgo l'occasione per ringraziare entrambi per l'aiuto. Oggi, finalmente, sono riuscito ad avere i dati che servivano. Peso 0,74g, diametro 1,6 cm.1 punto
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Ciao,la stessa cosa la chiesi anch'io ,tempo fa e tutti mi consigliarono di toglierle dalle perizie e metterle in un monetiere e lo feci,ti posso dire che ne sono felice,sono molto più belle e ti danno più soddisfazione e un'altra cosa che ho capito(prima non era così evidente),di puntare sull'alta conservazione senza colpi ecc,preferisco averne poche ma di qualità!1 punto
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non sono sicuro ma opterei per un picciolo di Roma del XIV sec...cmq servirebbero peso e diametro cosi qualche esperto la può identificare...solitamente queste monetine si aggirano intorno ai 0,50 gr........1 punto
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La rarità del RIC per l'officina gamma è R4, mi sembra messa meglio la tua che quella su WW1 punto
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Grazie per la segnalazione, non mi ero accorto del traguardo raggiunto. :pleasantry:1 punto
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Peccato! la RAI deve avere un contratto di collaborazione con la Microsoft perchè usano Silverlight che non funziona con i sistemi operativi open source e gratuiti... Non è che ciò favorisca la diffusione della cultura!1 punto
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Una citazione è d'obbligo: “Viviamo in un sistema giudiziario in cui, se un giorno mi dovessero accusare di aver rubato il Duomo di Milano, me ne scapperei immediatamente in Svizzera e farei perdere le mie tracce” Prof. Avv. Francesco Carnelutti1 punto
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guarda bizerba se ci sara` da mettersi in gioco mi mettero` in gioco , e supportero le varie proposte come il documento che avete fatto (non son poi daccordo sulle varie altre mostruosita` che son state proposte qui come quella del documento per ogni moneta o dei soli venditori professionisti) comunque a me da particolarmente fastidio che uno stato che si vuol definire "civile" piombi a casa di un onesto cittadino alle 6 del mattino e sequestri tutto quello che c e`e non solo le monete in oggetto di indagine. in piu` non sopporto che si possa attribuire a uno che compra su ebay il reato di ricettazione, come viene fatto di solito in questi casi. io questa cosa la vedo come una grave violazione delle liberta` personali. anche perche` se tu autorita` mandassi una lettera o telefonassi a chi ha comprato monete su ebay dicendo: gentile signore lei ha comprato questo lotto da ebay , noi stiamo indagando la provenienza di questo lotto e vorremmo avere il materiale a nostra disposizione per le indagini di rito, cortesemente potrebbe consegnare il materiale in questione alla caserma della pubblica autorita` di X oppure alla caserma a lei piu` vicina son convinto che nessuno si sognerebbe di non collaborare. non solo ma tanta gente avrebbe anche piu` fiducia nelle istituzioni. senza andare a impelagare tanta gente la cui unica colpa e` stata quella di comprare da ebay , e questo e` la cosa piu` assurda non vedo proprio per quale motivo lo stato o i suoi apparati debbano comportarsi in questa maniera da stato di polizia per fermare che cosa ? i lotti da pulire del valore di 1 euro a moneta ?1 punto
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Visto che ho usato io l'espressione "paradiso fiscale", permettimi di non riconoscermi affatto nella tua citazione. Mi limito ad affermare che con questa espressione si usa fare riferimento a quegli stati che offrono a cittadini di altri stati, in modo a mio parere alquanto spregiudicato, servizi e strumenti finanziari finalizzati a eludere la legislazione fiscale dei paesi di origine. Visto che mi sembra tu sia abbastanza allergico ai vincoli del patto sociale, non mi stupisce che non ci trovi nulla di disdicevole. Opinione rispettabile, che mi permetto di non condividere, a questo punto però suggerirei di darci un taglio.1 punto
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Beh, ad affermazione come le tue, pretenderesti pure risposte serie? eh dai! :rofl: PS e perchè mai sarebbe vietata l'emissione di gettoni? E, comunque, io mica dico che non se ne possano andare. Se lo vogliono, perchè no? Voglio solo ricontrattare gli scambi commerciali con quel nuovo paese. Anche l'Italia è un paese indipendente; potrà decidere cosa fare e con chi, no? :rolleyes:1 punto
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Il mio GETTONE PUBBLICITARIO DELLA RASSEGNA "NUMISMATA ITALIA 1995" SVOLTASI A VICENZA si trova nella discussione 'Gettoni insoliti' http://www.lamoneta.it/topic/86610-gettoni-insoliti/page-5 al post # 67. apollonia1 punto
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vi posto questo, che credo sia un grosso (pesa circa 3 grammi e il diametro è circa 26 mm) del 1669.. qualcuno sa dirmi il valore approssimativo?1 punto
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Questo è un altro gettone 'sociale' come il precedente, valevole per mezza giornata di lavoro presso la Manifattura tabacchi di Milano. Esiste anche la variante OPERA INTERA per una giornata di lavoro. Le caratteristiche del MEZZA/OPERA sono ottone, 6,3 g, 26,2 mm. E' stato emesso a Milano nel 1860. apollonia1 punto
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con tutto il rispetto, credo che i falsari professionisti non abbiano nulla da imparare da noi , sanno già quello che gli basta , al massimo , se ne conoscete qualcuno, fatevi insegnare qualcosa , conoscere le tecniche di falsificazione aiuta tanto a riconoscere i falsi.....almeno credo1 punto
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La direzione della fonte di luce, la sua intensità e quindi l'incidenza dell'illuminazione delle monete può provocare diversi effetti e dare luogo a differenziazioni anche su una stessa moneta. Nell'ambiente in cui stiamo effettuando l'analisi è pertanto valutabile, in via principale, una comparazione stilistica. Analisi visiva. E' evidente una notevole differenza tra le tre immagini postate da Acraf nell'intervento n. 9. Confermo pertanto le acute riflessioni esplicitate dall'eccelso collega Curatore. Di seguito posto anch'io: Confermo il decadimento del perlinato...non coerente con incisione di tale plasticismo. La testina dell'auriga appare consunta, i capelli non sono leggibili...e la cosa non si spiega se raffrontata con i dettagli delle teste dei cavalli (in piena localizzazione sottoposta all'usura) e con i precisi detttagli dell'aquila in volo. A meno non si tratti di una schiacciatura (ma non sembra...) o di una debolezza di conio, parimenti strana. Il sospetto è che il movimento dei capelli al vento è particolare difficile da rendere in simili capolavori...ma ancora più difficile da imitare. La clonazione come sappiamo può, peraltro, presentare debolezze proprio nelle zone marginali di una moneta. Hurter Weiss I piani e la forma delle due monete sono molto diverse...quasi stupisce la regolarità della Weiss, specificamente nei piani che appaiono appunto paralleli e regolari... la coniazione sembra impressa da un evento di battuta e da una forza molto regolare... precisa...non facile da dosare ed imprimere su una massa di oltre 40 grammi...tramite colpo inferto da braccio umano. Inoltre la differenza al diritto è nelle masse, che pravalgono plasticamente nell'esemplare Hurter, laddove prevale invece un'insieme di linee nell'esemplare Weiss. Nell' esemplare Hurter le masse sono piene: ad esempio la lepre è piena, voluminosa, compressa ma pure tondeggiante tra gli artigli delle aquile e la roccia sottostante...nella Weiss è distaccata, praticamente come sospesa in una sorta di vuoto...sembra allungata in orizzontale, reduce da una sorta di dieta. Sempre nella Weiss...la roccia non ha verosimilianza...sembra un cespuglio...o, se volete, al contrario. Inoltre nella Hurter il piumaggio dei colli delle aquile è compatto, esprime potenza. Nella Weiss le penne dei colli sono prevalentemente allungate...quasi araldiche. Se guardate gli occhi noterete che nelle zone assimilabili al sopracciglio...la Hurter è più spessa e potente rispetto alla più sottile Weiss... Ancora nella Weiss le ali ed il relativo piumaggio sono fondati su delle linee quasi ovunque...sino a risultare scarne e poco potenti nello spezzone di ala che emerge in alto e che ricorda più un aplustre. Le ali della Hurter presentano invece un piumaggio di maggiore massa e portanza in ogni parte. Per solito la comparazione di diversi stili incisori presenta un effetto pittorico e sfumato ove prevale la linea...plastico e potente ove prevale la massa. In questo caso abbiamo piuttosto un contrasto afferente il tempo...inteso come epoca del lavoro. La Hurter esprime potenza nel movimento delle masse afferenti le due aquile...coerente con lo stile coevo. La Weiss è statica...più rigida, sembra esprimere una sensibilità più moderna...pur nella ricchezza ed in una maggiore ricerca dei particolari. Sembra una visione più distaccata...più lontana dalla natura, in quanto meno partecipata. Sicuramente l'esame visivo comparato delle due lepri...lascia perplessi. Due mondi diversi. Sicuramente meno credibile la seconda...nel contesto storico e temporale che la moneta in oggetto dovrebbe esprimere. Lo stesso discorso sembra riguardare la cavalletta posta a lato...anche se, essendo dimezzata...la coerenza dell'immagine è meno comprensibile. Ovvio che si parla dell'esame comparativo di immagini...di foto. La reale visione degli oggetti, con comparazione diretta...potrebbe essere di altro avviso e di altro dato. Se ne deve dedurre che la presente analisi non vuole essere esaustiva rispetto as eventuali problematiche legate alla autenticità delle monete. Si ringrazia per l'attenzione.1 punto
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