Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/23/13 in tutte le aree
-
Il segno è presente sulle lettere che rappresentano un'abbreviatura per contrazione o troncamento: scd --> secundum iudiciu--> iudicium gra --> gratia. A questo link, il grosso tornese rappresentato rende forse con maggiore chiarezza il concetto: http://www.mcsearch.info/search.html?search=louisix&view_mode=1&en=1&de=1&fr=1&it=1&es=1&sort=&c=&a=&l=#10 (guardare il grosso tornese di Luigi IX - Saint Louis) Non è infrequente trovare il medesimo segno sui saluti argentei di Carlo II, come questo (dns --> dominus): http://www.lamoneta.it/topic/100914-saluto-carlo-ii-dangio/ Puo' essere di utilità questo altro link: http://www.hist.msu.ru/Departments/Medieval/Cappelli/index.html Il testo è datato ma davvero comodo ed immediato per le "nostre" necessità. @@Francesco: sai benissimo che f.dc sono le mie inizialicosa che, nel girone dantesco dei malati di monete, ha sempre colpito. Il povero Angelo Bazzoni ci celiava ad ogni nostro incontro. :) @@fedafa: grazie. E' stata una felice e relativamente recente acquisizione.5 punti
-
3 punti
-
Ci sarebbe da raccontare molto sugli aspetti che contraddistinsero la monetazione tra il 500 e il 600, ma per ora vorrei ricollegarmi al veicolo moneta. Partiamo pure dalla culla Rinascimentale Firenze, e visto che citi Cosimo I de’Medici (1536-1574) come non ricordare lo stellino o testone del primo periodo Duca di Firenze (1536-1555). Pare che questa moneta fu fatta coniare da Cosimo I per restituire ai Genovesi frutto e capitale della considerevole somma di 600.000 scudi che essi avevano a lui dato in prestito. Avendo tuttavia questi ultimi rifiutato gli interessi sul capitale, il duca autorizzò la battitura di questo testone che conteneva maggiore quantità di fino rispetto ai tipi soliti, ripagando così gli inconsapevoli Genovesi di interesse e capitale… Altro esempio importante. Filippo III di Spagna (1598-1621) Scudo 1617 Nel 1617 la Repubblica di Venezia era venuta in guerra con la Spagna. Il Vicerè di Napoli, Don Pedro Giron Duca di Ossuna, acerrimo nemico dei veneti,stanco delle difficoltà e delle lungagini delle trattati vedi pace,di cui non si vedeva la fine. Fece coniare il 17 Luglio di quell’anno questo scudo. La leggenda del rovescio con il ramo di olivo ed il fulmine negli artigli dell’aquila, sono una chiara allusione alla scelta che si offriva alla Serenissima… P.S. Ti sarei molto grato caro Mario se evitassi di citare Giulio Carlo Argan, che inquietò per un lustro intero noi giovani pigri liceali… Eros3 punti
-
Ludovico Manin, ultimo doge di Venezia, nell'agosto del 1802 scriveva le ultime righe delle sue Memorie. Discendente da una nobile famiglia friulana, attore e testimone della fine della repubblica, ci lascia un diario in cui, tra notizie di costume, attualità e politica, ci sono alcune note interessanti sulla monetazione di "transizione" tra la venezia dei dogi e l' 800. la prima nota che vi propongo si riferisce alla cosiddetta "osella del lido". 20 ottobre, 1797 Questa mattina nell'Elaboratorio al Lido, prese fuoco della polvere che con uno scoppio estremo, mandò in aria ed attaccò fuoco alla fabbrica con morte di alcune persone; cosa però che non ebbe conseguenze peggiori,, ma il terrore compreso da tutta la città fu estremo. Ludovico Manin, Memorie, 1802 Il fatto è rappresentato su una rarissima osella veneziana del 1797, in genere considerata l'ultima della serie. Il termine "osella" per questo pezzo ha suscitato numerosi dubbi e interpretazioni, in quanto, sine duce, decadeva anche l'onere del dono ai nobili.2 punti
-
Mi è venuto in mente di fare una ricerca per vedere se per caso l'€uro fosse stato ricordato all'interno di monete emesse da paesi nel quale non è la valuta ufficiale, un po' come viene fatto quando si vuole commemorare una moneta antica inserendone il disegno all'interno di una moderna, qualcosa ho trovato, anzi sto pensando di iniziare una raccolta di queste monete, limitandomi comunque a quelle d'argento............ Per iniziare mi sono comperato questa........ Liberia, 5 Dollars 2002 (l'immagine viene dal web, non mi è ancora arrivata) Vediamo se qualcuno ha gia qualcosa o qualche suggerimento da darmi.................2 punti
-
Un altro episodio “genovese” dove può esser vista una sorta di “dispetto” fu l’emissione dello scudo di Luigi XII coniato a Genova nel 1507 quando il Re francese, spodestato da una violenta rivolta popolare e cacciato dalla città con susseguente elezione del Doge Paolo da Novi, di professione tessitore di seta, il più umile tra gli umili, sembra addirittura analfabeta. Ebbene Paolo da Novi, nei 18 giorni in cui fu doge riuscì a battere moneta: il famoso Testone con la legenda “Libertas Popvli Ianve” : http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GEV41/1 In tutta risposta, dopo soli venti giorni, Luigi XII, alla testa del suo esercito rientrò in città soffocando il desiderio di libertà dei genovesi, decapitò nella pubblica piazza Paolo da Novi e riprese il governo cittadino. Questo nuovo periodo di dominazione francese fu assai crudo e il monarca, nel far valere la sua assoluta autorità, provvide a modificare la monetazione genovese con l’adozione del blasone regio e la scomparsa del nome del re che stava sulle monete genovesi da 4 secoli (Corrado II, il celeberrimo CVNRADVS REX) : http://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-GEV42 Le monete a nome di Luigi XII sono quindi tutte con questa offesa al popolo genovese per cui prendo a simbolo il famoso scudo da tre lire. Di questa moneta se ne conosce un solo esemplare, appartenente alla collezione Franchini, poi dispersa all’asta infine approdata nella Collezione di Vittorio Emanuele III. Questa foto è del calco conservato presso La Società di Storia Patria di Genova.2 punti
-
Su Milano io non mi preoccuperei.. Mi è capitato spesso che la posta rimanesse per molto tempo in giacenza al cmp di Milano, ma è sempre tutto arrivato regolarmente! Eh si a quanto pare quasi tutti abbiamo avuto magagne con Padova.. A questo punto tante coincidenze a mio parere fanno una certezza. Ci dev'essere un furbetto che fa giochi di prestigio..2 punti
-
Bellissima medaglia, non è che sia tanto comune in bronzo, anche la conservazione non è male, a mio parere più di spl. Ti segnalo un bellissimo studio a firma Giancarlo Alteri pubblicato qualche anno fà in CN, dalle ricerche di quest'ultimo potrai apprendere in pieno il significato del tradizionale evento pasquale avuto luogo nel 1850 nella reggia di Caserta (durante gli ultimi giorni di esilio di Pio IX nelle Due Sicilie). Si tratta di una medaglia estremamente significativa per noi casertani. Bravo gionni, con questa medaglia stai dimostrando di essere un collezionista specializzato, dimostra una certa maturità collezionistica. :hi: http://www.ilportaledelsud.org/lavanda.htm2 punti
-
Buongiorno a tutti! Vi presento l' ultima arrivata : medaglia in bronzo 1850 per la lavanda dei piedi emessa per la messa celebrata a Caserta. Che ve ne pare? :)2 punti
-
Quale scegliere? Quale mi piacerebbe avere io? L'imitativa d'area padana del V-VI secolo di maurizio7751? Non è certo una moneta comune da vedere, anche se certamente non sono molti quelli che aprezzano queste tipologie e le conoscono, ... io anche ne so pochissimo e non ne ho mai avuta una in mano, ... ma vederla questa, mi fa fantasticare su periodi bui e difficili e poco conosciuti numismaticamente parlando e per questo aperti a nuovi studi e scoperte. Non è d'oro, non è d'argento, ... è una una monetina usata dalla gente del popolo, quella gente che in quegli anni viveva con una grande insicurezza del futuro. Moneta da accarezzare. Il grosso di Trento? Rientra nell'ambito di interesse numismatico a me più vicino. Bell'esemplare. Moneta che starebbe bene in una collezione medioevale. Il ducato d'oro di Tommaso Mocenigo? E' il Doge sotto il quale si è chiusa la lunga esistenza dello stato patriarcale friulano, così che il senato veneto da lui presieduto, il 13 settembre dell'anno 1420 proclamava che "Non in odio di qualche chiesa né per ambizione di maggiore stato, ma solo per la difesa del nostro Stato abbiamo sottomessa la Patria del Friuli". Io colleziono monete del patriarcato di Aquileia, e ho sempre pensato di chiudere la serie con un aureo di Tommaso. Moneta da avere. Ma non ho dubbi. Di questo elenco la moneta che preferisco, che invidio, che vorrei avere, è la didracma di Cirene di Roth35. Una moneta che reca l'immagine del Silphium; una pianta che l'irresponsabile cupidigia dell'uomo ha estirpato dalla faccia della terra. Una pianta estinta. Rappresentata in questa moneta perchè allora valeva più dell'oro. Una pianta che continua a vivere e fiorire e può esser vista e ricordata perchè incisa in una moneta. E qui la moneta e la numismatica sale e s'impone nella conoscenza storica del passato.1 punto
-
@@gionni980 io il venditore l'ho salvato tra i preferiti, perche' un feedback migliore di quello che ha ricevuto da questa discussione non poteva averlo.....Come detto in un passaggio precedente, l'accordo, trattandosi di persona seria, si è trovato subito. Sono contento per te gionni, personalmente mi dispiace sempre quando qualcuno prende una fregatura, Ciao1 punto
-
RÖMISCHE KAISERZEIT Domitianus (81-96) (D) Lokalbronze (5,35g), Perge (Pamphylia). Av.: Kopf mit Lorbeerkranz n.r. Rv.: Artemis Pergaia mit Fackel und Bogen n.r., darüber Mondsichel. -- Dünner Schrötlingsriss. RPC 1516 (9 Exemplare). R sch.1 punto
-
Dovresti controllare se qualcuna è in argento, anche se non credo. Se sono in metallo valgono pochi euro l'una, sono anche fatti male. Se ne trovi qualcuna in argento valgono il loro peso. Ciao P.S.-vedendo monete non si perde mai tempo...serve sempre per fare esperienza, anche se sono false, anzi...soprattutto. Ciao1 punto
-
Sempre a proposito del grosso guelfo del 1363 (I), la moneta di cui ha riportato le immagini dabbene nel post #53 dovrebbe essere quella originariamente appartenente alla collezione Ruchat (asta P&P Santamaria, 28 novembre 1921, lotto n. 145). Questa moneta è stata nuovamente battuta nell’asta Negrini n. 21 (lotto 955), del 26 maggio 2005, dove è stata aggiudicata per 4400 euro.1 punto
-
1 punto
-
...personalmente, un esemplare di questa qualità, lo giudico FDC! Evito di tener conto di quelli che sono impercettibili segnetti...questo è un esempio in cui la foto non rende assolutamente giustizia alla moneta.... :blum:1 punto
-
Visto il proliferare di 5 lire del 1901 che vediamo postare al forum, è meglio rinfrescare la memoria ai nuovi utenti.... affinchè se ne facciano una ragione delle scarsissime probabilità che la moneta sia "vera" :nea: Le 5 lire del 1901 non vennero mai emesse ufficialmente a causa degli obblighi imposti all'Italia dall'Unione Monetaria Latina, la quale non approvo' l'emissione. Le poche centinaia di pezzi già coniate vennero pertanto rifuse ad eccezione di pochi esemplari che, rappresentando la prima moneta con l'effige del nuovo sovrano, furono a lui consegnate. Oltre a queste si salvarono gli esemplari di campione preparati per l'approvazione e consegnati al re, regina, al ministro, al sottosegretario a alti funzionari della direzione generale del ministero del tesoro , in tutto 114 pezzi. """!!! .1 punto
-
Sono tutte osservazioni giuste e condivisibili, solo che se si vogliono fissare dei paletti bisogna per forza scegliere degli avvenimenti simbolici che, il più delle volte, sono l'esito di una situazione nei fatti già mutata. Ad esempio, sappiamo data e ora della caduta di Costantinopoli in mano turca ma è innegabile che quel 29 maggio è stato solo la punta di un iceberg con una profondità di molti decenni. Non nego che la numismatica, data la concretezza dei manufatti che studia, dovrebbe fornire dei dati meno soggettivi ma, come stiamo vedendo, la situazione è molto complessa. Alla fine anche la riforma di Anastasio, come secoli dopo quella di Alessio I del 1092, è solo il risultato di una situazione che, dal punto di vista economico, era instabile da tempo. Per quanto riguarda Eraclio potrebbe valere lo stesso discorso, le sue mosse dipendono dalla presa d'atto di cambiamenti già avvenuti, ma in questi casi sono dell'idea che i provvedimenti abbiano avuto delle ripercussioni di grande significato per le epoche successive. Probabilmente è con Eraclio che si può parlare di un primo tentativo riuscito di affermazione di una dinastia longeva sul trono di Costantinopoli (circa 100 anni), consuetudine che dopo l'iconoclastia sarà la prassi per ovvie necessità di stabilità politica. Insomma, se non siamo ancora nella Bisanzio propriamente medievale ci stiamo avvicinando parecchio. E poi con Eraclio inizia anche l'associazione, nel formulario di corte, del nome del figlio maggiore a quello del padre, pratica che ha presto un riflesso sulle coniazioni. Un'altro di quei "paletti" che mi è venuto ora in mente, anche se non di importanza primaria, riguarderebbe l'iconografia monetale: non dimentichiamo che Foca, quindi subito prima di Eraclio, fu il primo Imperatore bizantino a sfoggiare ritratti con lunga barba, connotazione che di lì a seguire sarà imprescindibile per gli Imperatori "di ruolo". Quando i Romani non si sentirono più Romani? Finchè le mura di Costantinopoli resistettero io credo mai, o almeno a loro piaceva crederlo...1 punto
-
Buona sera e benvento meccanicissimo, sono la persona meno adatta a fare valutazioni del tipo che chiedi; ma vedrai che altri sapranno essere più esaustivi, per parte mia oltre a darti il benvenuto ti invito a non lasciarle sole...poerette...mi sembrano monete di un certo valore; ma non disfartene...anzi cerca notizie storiche più dettagliate sul "Regno" e vedrai che anche te ti innamorerai di questa meravigliosa scienza: Buona moneta da Nonno Cesare1 punto
-
Non diciamo fes......, altrimenti insinuiamo false speranze, non può essere una moneta rara, in quanto escluso il '57 tutte le altre sono comunissime, questa postata NON ha le vele al contrario, NON ha la scritta PROVA ergo, anche senza data si può tranquillamente dire che è comunissima, e vista la conservazione vale il peso dell'argento. saluti TIBERIVS1 punto
-
Ciao Jagd :) Denario di Commodo. RIC III 201, zecca di Roma, nel RIC è tra le "undated" probabilmente del 189 d.C. D: M COMM ANT P FEL AVG BRIT, testa laureata a destra V: LAETITI - A - E AVG, Letizia stante a sinistra con spighe di grano e timone su globo. Bella monetina :good:1 punto
-
Ciao. Mi sto documentando sulla monetazione del Regno delle Due Sicilie, molto affascinante, ed avevo intenzione di iniziare una collezione, ma i prezzi sono molto alti e non posso permettermelo. Comunque questa moneta è bellissima. Per la conservazione io direi che sia uno SPL se non qualcosa in più. Non sono un esperto, quindi prendi con le pinze il mio giudizio.1 punto
-
Comprendo la vostra impazienza di poter leggere i contenuti del nuovo Notiziario. Dati i noti problemi normativi ancora in corso di discussione, ritengo opportuno, con la mia responsabilità, di rendere noti i contenuti nel dossier presente nel Notiziario, anche per avere idee più generali delle opinioni maturate in senso al MiBAC e Carabinieri. Inizio col primo contributo, della dr.ssa Pennestrì, che ho dovuto suddividere in due parti per poter restare entro i 500 Mb di ingombro. Esso riguarda il Memorandum di intesa tra Italia e USA del 2011, che ha segnato una fondamentale tappa per la tutela del patrimonio numismatico italiano. PENNESTRI USA 1 - Notiziario_1_2013.pdf1 punto
-
1 punto
-
Tuttavia anche il tempo di Costantino portò dei notevoli cambiamenti. Non è solo la nuova capitale, che comunque portò ad un ridimensionamento politico di Roma, ma anche riforme nel diritto (religione, schiavi, domenica festiva...), nella monetazione (solido, silique e svalutazioni del bronzo), nella concezione del potere imperiale (Dominus Noster). Anche la struttura territoriale dell'Impero subì modifiche sostanziali, che permisero un nuovo impulso economico e sociale. Tant'è che gli ultimi studi rivalutano il IV secolo come ben lontano dalla decadenza che ci aveva visto Gibbon. Dopo Costantino l'Impero era molto diverso, credo più diverso di quanto abbia fatto Eraclio tre secoli dopo. Fin qui gli argomenti a favore di Costantino. Vorrei anche fare un ragionamento su Arcadio. La distinzione tra occidente e oriente era già successa più volte. A differenza delle precedenti questa fu definitiva. Quindi politicamente l'Impero Romano d'Oriente nasce con Arcadio. E questo lo si nota chiaramente nell'evoluzione degli eventi. Formalmente i due imperi sono ancora tutt'uno, ma in realtà le loro strade si dividono decisamente. Nella monetazione si creano due stili, chiaramente opposti, praticamente da subito. Un solido della zecca di Costantinopoli dell'epoca di Teodosio II è ben diverso da un solido di Valentiniano III coniato in occidente. Per quanto riguarda Anastasio, la riforma del bronzo e il fatto che ad occidente fosse finito il potere imperiale mi sembrano motivazioni un po' deboli per far iniziare da qui la serie bizantina. Infine Eraclio. Fu uno dei grandi Basileus indubbiamente. Ebbe la sfortuna di trovare un nuovo avversario, e che avversario, immediatamente dopo aver sconfitto quello tradizionale, i Sassanidi. E' vero che istituì i temi, che fecero egregiamente il loro compito nei secoli successivi. E' vero che adotto il greco come lingua ufficiale. Ma fu una presa d'atto della realtà. E il nome che i suoi sudditi si davano rimase lo stesso di prima: Romaioi (Romani). E numismaticamente non ci sono cesure. Che dite? Arka1 punto
-
Probabilmente era un "galantuomo" e un "vincente" - oppure quella Vittoria con ghirlanda e palma era solo di buon auspicio... :pardon: riesci sempre a comunicare sentimenti unendoli alla passione in questo sei il migliore Jagd!1 punto
-
Anche se con un pò di ritardo, ringrazio pubblicamente il caro amico Alessio per la disponibilità e aiuto che dà a noi tutti per portare avanti la collezione. Grazie da parte mia e di jared90!1 punto
-
sabato mattina mi fate sapere in quanti vi aggregherete per il pranzo, Ristorante da Serafino, menù a base di pesce, solitamente paghiamo 25-30 € con antipaasti abbondantissimi, 2 assaggi di primo e secondo, sorbetto e caffé o amaro...............solitamente sono già sazio agli antipasti.......ma poi mi sacrifico e finisco tutto :rofl: saluti1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
il bb+ ci sta, ha un'usura uniforme, e il bordo in alcuni punti presenta dei colpi, ah, per le foto, cerca di ritagliare l'immagine in modo da eliminare più sfondo possibile :D per curiosità, quanto ti hanno chiesto?1 punto
-
Guardandoli avrei detto anch'io la stessa cosa, ma, se possibile, piacerebbe anche a me avere dei criteri di indagine1 punto
-
Ciao. Monete arrivate ieri mattina.Tutto perfetto e complimenti x l'imballo!!A prova di scasso ;-) Grazie Alessio.Salutoni Luigi. Ps: X il caffé a Firenze quando vuoi :-)1 punto
-
Immagine delle 5 zecche della germania dal blog di nerone69 http://collezionieuro.altervista.org/blog/germania-e-stato-emesso-il-2-euro-commemorativo-50-anniversario-della-firma-del-trattato-delleliseo/?utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitter Saluti Diego1 punto
-
Assolutamente si, era quasi obbligo sposarsi tra consanguinei con gli evidenti danni a livello genetico. Tutto ciò nell'ottica di evitare la dispersione del patrimonio familiare che così facendo restava nell'intreccio di rami di un albero genealogico proveniente dal medesimo ceppo.Basta considerare che in molte famiglie nobili non solo del sud Italia era il primo maschio ad ereditare tutto, nelle famiglie più democratiche solo una femmina poteva sposarsi con o senza dote (che mai raggiungeva le quote di legittima che tutelano l'odierno diritto di successione). Tutti gli altri figli erano destinati alla nubiltà o più frequentemente alla vita claustrale per evitare di gravare, con la loro sussistenza, sul patrimonio familiare. In questo caso parliamo di famiglie reali, i matrimoni erano compiuti principalmente per procura (viste le distanze spesso i nubendi non si conoscevano) e a fini prettamente politici. Un matrimonio voleva dire garantire un nuovo assetto politico e territoriale, e la garanzia di continuità di una dinastia. Se andiamo a fondo nella genesi delle famiglie reali d'Europa arriviamo a ceppi (con relativo corredo di cromosomi) per un numero che si conta con le dita di una mano. Scusate l'off-topic ma mi sembrava necessario1 punto
-
Riporto lo studio di Rodolfo Costantini a cui si fa riferimento nell’articolo citato da Fedafa pubblicato su Cronaca Filatelica (n. 78, settembre 1983). Lo studio è tratto dal Bollettino Numismatico di Luigi Simonetti, anno II, n. 5, Novembre 1965, pubblicato a Firenze. Un saluto a tutti, Valerio1 punto
-
Mi ero scordato di aggiungere che l' "immobilità" iconografica di certe particolari monete era anche funzione delsistema politico e di governo dello stato emittente. Lo zecchino veneziano non muta perchè non muta fino alla fine del '700 il sistema di governo mentre a Firenze quando cade la repubblica il cambiamento del fiorino serve a sottolineare il cambiamento politico avvenuto; fatto questo ritenuto prevalente rispetto anche al concetto di stabilità cui prima avevo accennato. Allo stesso modo la raffinatezza di tantissime monete rinascimentali e post-rinascimentali risponde non tanto ad una ricerca estetica fine a sè stessa ma alla volontà di esaltare, attraverso la moneta, la potenza e la ricchezza (vere o presunte) del Signore emittente.1 punto
-
Sulla scia di quanto già fatto lo scorso anno (v. post #462), pubblico anche quest’anno un resoconto a fini statistici dei dati che è stato possibile raccogliere attraverso la Lista di Referenze. A partire dal 1° Gennaio 2012 sono state raccolte 360 referenze lasciate da 87 utenti diversi con una media di circa 4,14 referenze per utente. L'utente con più referenze a favore è stato @@.Pino. con 26 referenze. Seguono @@Alechiuso (24), @@Mauros (20), @@francy78 (19) e @@BlackEuros (18). La situazione generale vede al 31 dicembre 2012 un totale di 922 referenze lasciate da 186 utenti diversi con una media di circa 4,96 referenze per utente. L'utente con più referenze a favore anche quest’anno è @@francy78 che è arrivato a quota 55 referenze. Seguono @@derek83 (30), @@cecco1974 (29), @@topgun2372 (27) e @@.Pino. (26, tutte ricevute nel 2012). Posto quindi un quadro riassuntivo che tiene conto anche dei dati raccolti lo scorso anno (per ulteriori informazioni v. post #462) al fine di facilitare l’analisi dei risultati. Pre-2011: 238 referenze lasciate da 110 utenti diversi (media: 2,16 ref./ut. ca.). Utenti con maggior numero di referenze: @@Mirko8710 (13), @@cecco1974 (12), @@post (11), @@francy78 e @@sagida (8). 2011: 323 referenze lasciate da 84 utenti diversi (media: 3,84 ref./ut. ca.). Utenti con maggior numero di referenze: @@francy78 (28), @@Diabolik73 (18), @@topgun2372 (14), @@AndreaMCMLXXVIII (13), @@cecco1974 (12). 2012: 360 referenze lasciate da 87 utenti diversi (media: 4,14 ref./ut. ca.). Utenti con maggior numero di referenze: @@.Pino. (26), @@Alechiuso (24), @@Mauros (20), @@francy78 (19), @@BlackEuros (18). Come si può notare, nell'ultimo anno si è registrato un aumento dell’11,5% ca. del numero di referenze mentre quasi costante è rimasto il numero di utenti che le hanno lasciate.* * In quest’analisi non ho volutamente considerato i dati relativi a scambi avvenuti prima del 2011 in quanto a mio parere non confrontabili riferendosi ad un arco di tempo maggiore di un anno. Analizzando la situazione generale al 31 dicembre 2011 (561 referenze lasciate da 150 utenti) con quella aggiornata al 31 dicembre 2012 (vedi sopra) si osserva invece un aumento del 64,4% ca. del numero di referenze mentre gli utenti che le hanno lasciate sono aumentati del 24%. Ad un analisi finale risulta quindi un bilancio sicuramente positivo del numero di trattative intraprese ed andate a buon fine, bilancio che io (e credo che il mio pensiero sarà condiviso da tutti) mi auguro possa incrementarsi ulteriormente con il prossimo anno. Spero infine di aver fatto cosa gradita postando questo resoconto e che voi apprezziate il lavoro svolto in questi quasi due anni di gestione della sezione anche se, ultimamente (e me ne scuso), gli aggiornamenti della Lista di Referenze non sono stati sempre puntuali. sagida1 punto
-
Come si può notare dagli esemplari postati, tali "trattini" in considerazione del fatto che si trovano sulla perlinatura lungo il bordo, sono ben evidenti solo in monete di largo modulo e prive di tosatura ecco perchè possono sfuggire ad una lettura della moneta. PS. @f.dc il suo esemplare è semplicemente stupendo.1 punto
-
Ciao, al piccolissimo convegno di Forlì ho trovato in un banchetto questa medaglia e visto i bordi integri e i buoni rilievi ho deciso di prenderla. Le scansioni non rendono e sembra abbia una patina piu' scura ma in realtà è delicata e gradevole.1 punto
-
Per quanto riguarda i comuni medievali secondo me bisogna ricordarsi che erano un'istituzione in continua evoluzione e che ancora doveva trovare un proprio assetto ideale. Sappiamo che le magistrature cittadine e le cariche erano di durata molto breve (solitamente sei mesi o un anno, ma ve n'erano anche di 3-4 mesi) e che una delle caratteristiche principali era la rotazione delle figure che ricoprivano le cariche (identificate con "militia" prima dell'avvento dei comuni popolari). Queste figure solitamente erano membri delle famiglie cittadine più importanti, che potevano essere sia la vecchia aristocrazia, sia quella di più recente arricchimento. Nelle città grandi, comunque, si parlava di decine e decine di famiglie che si contendevano le cariche. Questa continua rotazione, secondo me, implicava un'incertezza nella scelta di possibili simboli che rappresentassero a tutti gli effetti la città, pertanto si optava per quegli elementi che restavano invariati al cambiare del governo: la religione (il cui simbolo era la croce, talvolta accanto al nome della massima autorità religiosa) e il nome della città. Si deve anche considerare che nei primi secoli i vescovi si erano inseriti nei vuoti di potere lasciati dall'impero romano e non opportunamente coperti successivamente, divenendo la massima autorità cittadina. Inoltre vi era anche una certa reticenza alla rappresentazione del sacro con stereotipi tipicamente collegabili all'uomo (come invece avverrà nel XII-XIII di cui Giotto sarà uno dei massimi esponenti). L'evoluzione dei comuni e delle città coincise, però, anche con un maggior sentimento d'identità degli appartenenti (tanto che alcuni storici usano l'espressione "si parla di città quando i suoi abitanti hanno la consapevolezza di vivere in una città"). Questo ha iniziato a determinare la nascita di simboli che rappresentassero in pieno l'identità comunale, non da ultima la nascita ex novi di molti santi patroni (posso pensare a Sant'Antonio da Padova, diventato simbolo della liberazione della città dal podestà veronese e vicario imperiale Ezzelino da Romano). I comuni, ma soprattutto le famiglie influenti degli stessi, iniziano quindi a dotarsi di simboli e stemmi facilmente riconducibili a loro. Nella tarda epoca comunale, quando determinate famiglie riescono a stoppare la rotazione delle cariche, assumendole in perpetuo (e ponendo le basi per le future signorie) ecco che diviene indispensabile porre il proprio stemma o il proprio viso anche sulle monete (battere la moneta consisteva nell'avere l'autorità, infatti era una delle regalie concesse da Federico I nella pace di Costanza ai comuni ribellatisi). Inoltre è perfettamente in linea con lo sviluppo artistico dell'umanesimo e del rinascimento che pongono una riscoperta dell'uomo, divenuto il centro dell'Universo, e un recupero della perfezione classica. Per questi due motivi (diminuzione dei detentori dell'autorità e nuovo ruolo ricoperto dall'uomo nella vita di tutti i giorni), secondo me, sono sempre maggiori le raffigurazioni di volti. L'utilizzo di coni sempre più pregevoli è invece sintomo di quella ricerca di perfezione estetica. Ovviamente poi si potrebbero valutare altre considerazioni riguardo la monetazione (allargamento dei commerci, scoperta delle Americhe con relativa svalutazione dell'argento, rafforzamento delle monarchie nel resto d'Europa...) P.S Molto interessante il topic, complimenti Mario :)1 punto
-
Collezionistadibari ricorda un episodio spiacevole che ci coinvolse entrambi proprio 1 anno fa. fate attenzione allo smistamento postale di Padova, qualcuno o alcuni deliquenti e ladri tra gli altri onesti lavoratori delle poste fanno cio' che non dovrebbero con posta e plichi altrui. purtroppo succede anche in altre citta' italiane....1 punto
-
mamma mia !!! hai aperto un vespaio........ io ti dico solo che all estero non e` necessario avere nessun certificato di provenienza questo vale per lo UK dove il materiale circola liberamente , a meno che provenga dal sottosuolo e sia stato trovato assieme ad altre monete (hoard) o sia d oro dove si applica il treasure act per la spagna dove ti serve un export certificate se lo vuoi esportare (modifica dell ultimo anno) per la francia e la germania dove non serve niente invece in turchia , bulgaria e grecia non puoi possedere monete classiche per l italia non l ho ancora capito neanch io ! perche` pare che serva, pero` il 99.9% delle transazioni avvengono senza1 punto
-
anche in altri centri di smistamento in giro per l'italia ci sono gli stessi problemi a volte...non è che succede solo a Napoli o che i furbi ci sono solo a Napoli!!! cmq io ho ricevuto una raccomandata anche dopo 20 giorni...quindi se sono passati "solo" 8 giorni ancora non mi preoccuperei visto i servizi che offrono le poste da ormai troppo tempo!!1 punto
-
sinceramente, i compro-oro, le sale slot... per me sono indice del degrado della nostra società! e purtroppo ne saltano fuori come funghi :( parere mio...1 punto
-
In realtà la narrazione di Tito Livio lascia alcuni punti oscuri e non sono ben note le città che furono distrutte durante le varie guerre: solo Nesazio è stata riconosciuta in una località su altura sita nei pressi di Pola. Nesazio, oltre ad essere molto probabilmente il maggiore centro degli Istri (Histri), loro capitale regale e religiosa da cui dopo la penisola stessa prese il nome, salì all'onore delle cronache al momento della conquista romana nel 177 a.C.: il castelliere fu una delle ultime sacche di resistenza nella penisola (assieme ai due centri fortificati di Mutila e Faveria, pure essi nella bassa Istria) e sopportò un lungo assedio e la deviazione delle acque che lo rifornivano prima d'essere espugnato e saccheggiato. Prima dell'entrata delle truppe romane buona parte della residua popolazione, tra cui il re histro Epulo (o Epulone) e l'intera sua corte, preferì il suicidio piuttosto che arrendersi e cadere in schiavitù a un nuovo sistema romanizzato da loro visto come barbaro ; i rimanenti sopravvissuti furono quasi tutti ridotti in schiavitù. La vicenda è narrata nel "De Bello Histrico" (andato perduto) e riportata da Ennio nei suoi Annales e da Livio nel Ab Urbe Condita. Pare che ancora successivamente, per sedare una rivolta delle popolazioni istriane non ancora dome, reparti romani guidati dal console Claudio Pulcro occuparono la cittadella e la distrussero nel 129 a.C. La cittadella così sottomessa divenne quindi un munito castrum romano ed in seguito, tornata a fiorire, sarà elevata a municipium autonomo. Ma durante il lungo periodo romano la sua importanza sarà offuscata da quella della vicina città di Pola che i romani eressero a principale centro della penisola. Basilica da Nesactium Resti tempio romano Il centro era posto lungo la Via Flavia, importante strada romana che provenendo da Pola proseguiva oltre l'Arsa lungo la riviera liburnica. È appurato che Nesazio continuò a fiorire nel periodo paleocristiano e bizantino, come testimoniano le rovine di ben due basiliche paleocristiane, riuscendo a resistere e ad opporsi alle prime invasioni in Istria nel V secolo, fu invece duramente colpita dalle successive incursioni dei secc. VII-VIII che la rasero al suolo. (tratto da Wikypedia) Questo in riassunto quello che rimandano le fonti storiche. E finora non erano state individuate presenze romane relative alle campagne militari della conquista romana. Fino ad oggi. Posso annunciarvi che nel 2012 è stato individuato sull’altipiano triestino un insediamento databile in base alla ceramica al II secolo a.C. verosimilmente riferibile alle campagne di cui sopra o almeno al primo periodo di conquista romana. In questo ultimo periodo è uscito un articolo su una rivista internazionale e in questi giorni si sta dando diffusione a livello nazionale. Inoltre, con malcelato orgoglio, posso dirvi di aver portato con un piccolo modesto contributo articolo sulla scoperta (infatti compaio tra gli autori dello stesso). Ma il maggior merito va al Dottor Federico Bernardini, colui che ha avuto l’occhio e l’intuito per insistere nelle ricerche e fare questa importante scoperta. Vi allego alcuni link: L’abstract dell’articolo principale http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0305440312005547 (in inglese) Un articolo della stampa nazionale e uno su quella locale http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/13_gennaio_18/carso-scoperto-antico-accampamento-romano_a54c4cec-6149-11e2-8866-a141a9ff9638.shtml http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2013/01/20/news/gli-antichi-soldati-romani-accampati-sul-carso-1.6379864 Ciao e grazie per l'attenzione Illyricum :)1 punto
-
La quarta medaglia è un premio scolastico assegnato dall'Istituto delle Suore Maestre di Santa Dorotea, un Ordine fondato da don Luca Passi a Bergamo nel 1815 e operativo anche a Forlì dal 1850. La terza invece è stata emessa da un Club podistico che era già operativo a Genova alla fine dell'800 e da cui emersero parecchi campioni. Lo scudo crociato è quello del Comune di Genova,al rovescio fronde di alloro e quercia incorniciano il monogramma di colui a cui la medaglia era stata conferita o donata. Sulle prime due, a carattere religioso, ti risponderà un altro Curatore specializzato nel settore.1 punto
-
http://translate.google.it/translate?hl=it&sl=et&tl=it&u=http%3A%2F%2Fwww.post.ee%2Fnewsolutions%3Flang%3Dee servizi e prezzi - Numismatica e bonistics - E-shop condizioni d'uso credo che la registrazione va fatta tramite : info@@post.ee , o comunque usa questo indirizzo per chiedere come poter comprare da loro1 punto
-
Scelta interessante quella di non coniare nessuna moneta (tranne il 2 euro cc)...grazie per l'informazione! :good:1 punto
-
Ciao Mirko concordo con il tuo parere è più giusto vederli sui 2 euro italiani che su quelli di san marino (vedi garibaldi o colombo), perchè quelli italiani, circolando realmente possono far conoscere meglio la cultura del nostro paese in europa Ciao diego1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.