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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/20/13 in tutte le aree
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Scusatemi se sarò brusco (e se ripeterò alcuni concetti già esposti da @@acraf, ma ho visto il suo post solo dopo avere terminato il mio) ma visto che @@rick2 ha ricominciato imperterrito a martellare su questa questione, come prima e più di prima, mi sembra giusto rispondergli direttamente e con un minimo di dettaglio. @@rick2: La legislazione inglese del PAS è un buona soluzione, applicabile a un paese come l'Inghilterra di tradizione fortemente libertaria, con una quantità tutto sommato modesta di beni archeologici nel sottosuolo (lo hai detto tu stesso), un elevato senso civico, e una rete capillare di funzionari addetti alla tutela dei beni culturali. Ricordiamoci che, ad eccezione di quanto si qualifica come "tesoro" (sostanzialmente ritrovamenti di oro e argento), la registrazione dei ritrovamenti al PAS è volontaria e non obbligatoria. Ricordiamoci anche che di tutti i source countries (paesi nel cui sottosuolo si possono fare ritrovamenti archeologici) l'Inghilterra è l'unica che ha una legislazione così liberale; prova a inguattarti un sesterzio trovato in Francia col MD e vedi se non ti fanno un culo a tarallo. Dire che la legislazione inglese è buona e quella italiana è cattiva, e che quella inglese andrebbe presa di peso e trasferita in Italia, è una solenne cazzata. Per una serie interminabile di ragioni. 1. Motivazioni storiche e giuridiche. Per poter applicare una legislazione "all'inglese" bisognerebbe prima cambiare il principio base della proprietà statale dei nuovi ritrovamenti, che esiste dal 1909. Perché esiste? Perché l'Italia nell'ottocento, insieme a pochi altri paesi mediterranei che guarda caso adesso hanno tutti legislazioni restrittive (più restrittive di quella italiana) era il supermarket dell'antiquariato: vieni, compri, paghi (per lo più poco) e porti a casa. Casa che stava proprio nella liberale Inghilterra, che spesso si comportava negli altri paesi come non si sarebbe mai comportata a casa propria, o in Francia, o in Germania, o negli Stati Uniti. Possiamo discutere se questo concetto della proprietà pubblica dei nuovi ritrovamenti sia giusto o sbagliato, ma è quello in vigore e non mi sembra proprio sia in programma di cambiarlo. E tutto sommato a me viene da pensare che in fondo tutta quella roba che sta da mezzo metro sotto terra in giù è la mia storia, la mia cultura, la mia identità, le ossa dei miei antenati... pensare che arriva uno che magari ragiona come un collezionista di tappi di bottiglia, sgancia la mazzetta e si porta via tutto... c'è qualcosa che non quadra. 2. Motivazioni organizzative. Il sistema della tutela dei beni culturali in Italia è in crisi già adesso, per problemi di scarsa efficienza e di scarse risorse. E tu allora che proponi? Di generare un flusso alluvionale di nuovi ritrovamenti (visto che quei personaggi che tu citavi, che incidentalmente erano 10.000 e non 1000, non se lo faranno certo dire due volte...); nuovi ritrovamenti che devono essere registrati, catalogati, periziati, valutati; bisogna accertare se sono davvero nuovi ritrovamenti e non vengono dalla cantina di un tombarolo (ma accertarlo come?); bisogna decidere se esercitare la prelazione, e con quali fondi... il tutto nei tempi del silenzio/assenso obbligatori per la pubblica amministrazione. In pratica una sanatoria dell'illegalità e una liberalizzazione totale di fatto, l'abdicazione a qualunque tentativo di governare il processo in un'ottica di bene comune. Se era questo l'obiettivo, il metodo per realizzarlo è eccellente. 3. Gestione della fase di transizione. Vediamo un po' che cosa succederebbe nella fase del switchover. Ieri era vietato; oggi è permesso. Mi metto nella testa di uno di quei 10.000 sopra ricordati: "meglio che mi sbrigo, qui nel giro di sei mesi i prezzi di questa roba crolleranno, visto che ormai tutti possono andare a scavare"... carovane di bobcat sull'autostrada, tutti col metal in spalla e pala e piccone nel bagagliaio. Chi pensi che si avvantaggerebbe di più di questa nuova situazione, i detectoristi della domenica o i "professionisti"? E questi pensi che si faranno molti problemi di andare a scavare nelle zone archeologiche, e poi a dichiarare che il bronzetto etrusco l'hanno trovato nell'orto di casa? Tanto chi li becca? Ci vai tu a presidiare le zone archeologiche nella prima settimana dopo la liberalizzazione? 4. "Emersione". Caro rick2, qui non c'è da fare "emergere" proprio niente. Bastano già gli scavi archeologici ufficiali di emergenza a tirar fuori una quantità di materiale che chissà se mai potrà essere catalogato, studiato, esposto e valorizzato. Non ci prendiamo per i fondelli, tutta l'Italia è zona archeologica. Qualche mese fa cominciano a costruire una villetta a cinquanta metri da casa mia, ed esce un gruppo di sepolture del I secolo, con ossa e tutto. Fanno un buco a due passi da Roma in previsione di un progetto edilizio e trovano la villa di Valerio Messalla. Per tua stessa affermazione le monete imperiali romane già presenti sul mercato sono milioni, ma secondo te non bastano per le esigenze del collezionismo? Al limite, non avrei problemi a valutare che una quota del materiale presente nei musei, quello ripetitivo e del tutto decontestualizzato, dopo essere stato debitamente inventariato e catalogato possa essere immesso sul mercato, se proprio non ti basta mai. Quello che ancora sta sottoterra, mi permetti che preferisco che venga scavato con tutti i crismi, quando possibile e dove possibile, per i motivi che ho scritto al punto 1. sopra, in modo che possa sviluppare tutto il suo potenziale di informazioni sul passato? Oppure tu fai parte del gruppo dei collezionisti di tappi di bottiglia? 5. Archeomafie. Liberalizzando l'uso del MD si combattono le archeomafie: altra immensa fregnaccia. Le archeomafie sono piuttosto ben organizzate, sanno cosa e dove cercare, sanno come piazzare la "merce" e dei detectoristi della domenica se ne sbattono allegramente. O piuttosto gli faresti un bel favore, alle archeomafie, visto che gli metteresti a disposizione un bello schermo, inconsapevole e gratuito, di detectoristi della domenica per fare fumo, organizzarsi gli affari loro e ripulire il "prodotto" col silenzio/assenso della pubblica amministrazione. Leggiti I predatori dell'arte perduta di Fabio Isman (@@fabio.isman) e dimmi se questi qua gliene po' fregà de meno delle monetine del basso impero, sarebbe come dire: liberalizziamo gli spinelli per combattere il traffico di armi. Di motivazioni potrei trovarne altrettante ma sto scrivendo da un'ora. Quindi riassumo: la proposta di applicare la legislazione inglese all'Italia non è solo irrealizzabile e sbagliata: è proprio inutile. Allora, ci dai un taglio?4 punti
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Bene. A questo punto torniamo al punto di partenza. Come avrebbe dovuto essere rappresentato il soldato romano in copertina al testo? Nel IV secolo probabilmente più così che non come un legionario del I-II secolo Spero in conclusione: - di avervi intrattenuto piacevolemente e suscitando un buon interesse - che abbiate gradito la presente discussione che mi ha impegnato un bel po' di tempo nella ricerca - che postiate opinioni, commenti e integrazioni - non ultimo... che l'autore del testo utilizzato per l'apertura un po' insolita ma spero gradevole del tema non se la prenda male (magari chissà... è un utente del Forum! ;) ). Non era assolutamente il mio intento essere offensivo... Ciao a tutti Illyricum :)4 punti
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Salute(che in tempi di peste sarebbe stato un incipit ben augurante) riprendo "il timone" questa bellissima discussione di dabbene con innesto di quella di 417sonia,che non può andare alla deriva,effettuando delle puntualizzazioni su quanto si è scritto e dei pensieri che non sono stati inseriti. Molti storici ,come si è detto,sono concordi ad affermare che "la morte nera"accese il suo focolaio con l'assedio di Caffa(nell'attuale Ucraina)sul Mar Nero.Il morbo si manifestò fra l'esercito mongolo che assediava Caffa.Essi estesero il contagio catapultando i cadaveri umani e forse anche animali infetti all'interno delle mura della città. Ma come si sviluppò il morbo fra i mongoli?Con la sporcizia che regnava nell'accampamento degli assedianti,forse essi o magari gli animali che erano a contatto con essi avevano contratto il morbo poichè erano stati a loro volta a contatto con topi infettati dalle pulci che gli avevano inoculato il batterio yersinia pestis. Possiamo affermare che l'assedio di Caffa condotto in quel modo fu una guerra batteriologica e come si è detto negli assedi di gresci e romani altre guerre batteriologiche erano avvenute fra assedianti ed assediati dal momento che venivano infettate,da parte degli assedianti,le acque che servivano agli assediati per nutrirsi. Una delle cose che mi è sembrato non sia stata detta è che la peste di metà XIV secolo si manifestò non solo in forma bubbonica(bubboni=linfonodi infiammati che comparivano all'inguine ,sotto le ascelle o sul collo)che era la forma più evidente ed il contagio avveniva tramite pulci infette veicolate dai topi,ma anche in forma polmonare(veniva colpito l'apparato respiratorio)che causava tosse infetta ed, attraverso l'aria,il contagio avveniva da uomo a uomo ed infine in forma setticemica,tramite contagio di sangue infetto e si manifestava con macchie scure sulla pelle e per questo la peste in questione fu definita"la morte nera" Pare che la peste in forma polmonare e quella in forma setticemica fossero le più letali.Quando la peste colpiva i polmoni si moriva nel giro di poche ore.La forma di peste più diffusa fu quella bubbonica favorita dagli scambi commerciali ,tramite cioè le zone più frequentate da genti di diversi paesi,tramite trasporti che avvenivano su terra o su fiumi o mari(viaggiavano insieme uomini,merci e topi infetti) .Altri acceleratori di contagio ,come si è detto,furono le strade frequentate da pellegrini che si recavano nei vari luoghi di culto Se si tiene conto della diffusione del contagio giornaliero si ritiene che per via marittima esso raggiungeva circa i 40 km.,per via terrestre fra 0,5 a 2 km. La peste si arrestava o rallentava la sua virulenza quando raggiungeva luoghi freddi(si è detto che colpì anche la Russia ad esempio ma ritengo che ciò avvenne non nelle stagioni particolarmente fredde) Caddero sotto l'influenza del morbo,via via,città, sobborghi,villaggi e campagne.Molti morirono per malnutrizione,tipo gli anziani o coloro che dipendevano per la nutrizione da altri come i bambini,poichè moriva chi si prendeva cura di loro e non vi erano sostituti ed inoltre vi era anche chi aveva paura di nutrirsi poichè riteneva che il cibo fosse infetto(ricordo che le cause della peste non si conoscevano). Molte persone fuggivano nelle campagne ritenendole più sicure alle città in quanto luoghi isolati abbracciando il detto"Fugere cito,longe,et tarde revert"Fuggire presto e lontano e tornare il più tardi possibile.La fuga dalle città contribuì solo a diffondere sempre più la peste. In molti paesi europei Francia,Germania,Italia e Spagna gli ebrei furono il capro espiatorio poichè furono accusati di avvelenare acqua e cibo e molti di essi furono condannati al rogo Il terribile morbo fece crescere la devozione verso i santi protettori conto la peste e questi furono San Rocco,San Sebastiano e la Vergine. Il paleoecologo Mike Baillie che ha analizzato la sezione di tronchi di alberi secolari ha rilevato alterazioni negli anelli di crescita che coincidono con il periodo dell'epidemia del XIV secolo ed analizzando alcuni carotaggi nei ghiacci della Groenlandia ha notato presenza di ammoniaca e nitrati proprio negli strati riferibili a tale periodo.La presenza di ammoniaca nella terra indica ,secondo lo studioso,il fatto che si siano verificate grandi calamità naturali ed ipotizza impatti di meteoriti con l'atmosfera terrestre(da cui liberazione nell'aria di ammoniaca) che hanno causato terremoti ed eruzioni vulcaniche ed a loro volta hanno generato rarefazione dell'aria con conseguente creazione e diffusione della morte nera(dovuta quindi all'atmosfera velenosa) Chi sopravvisse alla peste si ritrovò ,in molti casi,a dover amministrare proprietà e beni ingenti ereditati,o magari si appropriarono di beni altrui che non avevano più proprietari;ne scaturì l'ideologia del vivere alla giornata abbandonandosi ai piaceri materiali. Come si è detto,il timore delle sofferenze ultraterrene dopo la morte favorì i testamenti nei confronti della Chiesa che aumentò il patrimonio. Nelle campagne molte terre si trovarono ad essere senza proprietari e ad essere incolte;pertanto furono convertite in pascoli e poi ci fu chi si appropriò dei terreni abbandonati ed iniziò a riportarli a ciclo produttivo coltivandoli.La scarsità di mano d'opera nei campi fece aumentare i salari creando richiesta di lavoro terreno ben retribuito con conseguente creazione di benessere fra i braccianti e si creò una fiorente economia rurale.Seguì il ripopolamento delle città con la creazione delle Signorie. Si ritiene che la peste abbia provocato un acceleramento del crollo della civiltà medievale e l'inizio del Rinascimento. Vi ho fornito vari elementi di discussione sull'argomento vediamo cosa ne pensate. --odjob3 punti
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Io colleziono le monete circolate di ogni paese euro, NON hanno nessun valore se non quello del facciale della moneta. Io ho cominciato così poi trovandomi molti buchi in collezione ho cominciato ad acquistare le divisionali dei paesi che non avevano emesso monete, poi sono entrato nelle liste di San Marino e Vaticano, in pratica mi sono fatto prendere da un ingranaggio.......il collezionismo, del valore delle monete circolate non mi frega nulla, ma quando apro l'album continuano a piacermi.3 punti
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@@scacchi non t'arrabbiare! :) Non sto dicendo che chi va col metal è brutto e cattivo, sto dicendo che un certo modo di usare il metal, che in Inghilterra e legale e da noi no, ha vantaggi (perché a volte fa emergere materiale che altrimenti sarebbe rimasto sconosciuto) ma anche svantaggi (perché non siamo sempre nelle condizioni del campo in cui gli strati superficiali sono sconvolti da decenni di arature profonde, di cui si parlava prima). Però una cosa secondo me ce la dobbiamo ricordare: l'archeologia (ma anche la storiografia! guarda la mia firma...) è cambiata completamente negli ultimi cinquant'anni. Il 99% del materiale che si ritrova in uno scavo non ha nessun valore antiquario, ma fornisce una quantità immensa di informazioni che fino a pochi decenni fa ci sognavamo, e che ci permettono veramente di ricostruire la vita dei nostri antenati nella sua globalità. Ma per fare questo è necessario che uno scavo sia condotto a regola d'arte, visto che quasi tutta l'informazione deriva dal contesto archeologico, cioè dalle connessioni tra gli oggetti e dalle proprietà di questi all'interno dello scavo (dove, come, insieme a cosa). Questo è il motivo per cui sottrarre materiale a un contesto archeologico produce un danno: una volta sottratto l'oggetto, il suo contesto (che non può essere registrato semplicemente facendo una buca per terra per tirare fuori una moneta) non è più riproducibile, non può più essere ricreato, perché ogni intervento su un contesto archeologico è irreversibile. E questo è anche il motivo del divorzio tra interesse antiquario e interesse storico-archeologico. Un secolo fa archeologi e antiquari (e insieme a questi i collezionisti) per lo più si interessavano della stessa cosa: l'eccezionalità artistica e monumentale. In sostanza appartenevano tutti alla grande famiglia della storia dell'arte. Ora la situazione è completamente diversa, quel genere di collaborazione che c'era un secolo fa non può essere riprodotta oggi, perché l'archeologia è cambiata completamente, va costruita una collaborazione nuova, su basi diverse, per l'obbiettivo comune della tutela. Per chi vuole approfondire, suggerisco un titolo: Prima lezione di archeologia, di Daniele Manacorda, Laterza 2009. Costa 10 euro, è snello, si legge bene e fa capire molte cose (grazie @@monbalda ;)). E per la storiografia: Una rivoluzione storiografica. La scuola delle "Annales" (1929-1989), di Peter Burke, Laterza 2007. Idem come sopra. Dopo aver letto entrambi si capisce quanto i due aspetti sono collegati.3 punti
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Per votare, basta cliccare a fianco del nick dell'utente e del numero e poi convalidarlo schiacciando vota, apparirà una scritta che hai votato, tra l'altro se hai votato e se il voto è stato accettato non ti apparirà più la schermata con le monete in concorso ma quella coll'andamento del sondaggio, questo se uno vuole essere sicuro di avere votato e che il suo voto sia stato registrato ; questo per ulteriore maggiore chiarezza, non si sa mai. Quello che dice sopra Pendragon 67, a cui ho aggiunto un mi piace, credo che sia il manifesto e il riconoscimento più bello per questa iniziativa, credo che lo staff, chi ha organizzato, chi ha partecipato, chi lo ha seguito non potranno che apprezzarne il contenuto. Ci si chiedeva sopra sull'apporto degli utenti a questa votazione, certamente la parte più virtuosa, quella simbolica si è già svolta, è l'album con le sue monete che parla e dice molto, la votazione è secondaria, ma anch'essa denota da parte di un forum la condivisione, la partecipazione, l'esserci, è un segno di appartenenza,oltretutto veramente poco impegnativo rispetto al primo. In questi giorni parliamo tanti di documenti programmatici, tavoli, richieste a favore di un collezionismo in Italia migliore e salvaguardato. Può un sito importante di numismatica contribuire, aiutare tutto questo ? La mia risposta personale è si, è da queste cose che si deve partire, dall'essere rappresentativi e presenti. Qualcuno anche nello stesso forum immagino riterrà tutto questo un pò riduttivo, si sentirà più appagato da una importante discussione tecnica, ma l'aspetto simbolico che troviamo in questa iniziativa, anche se semplice, in altre non lo troveremo. Qui c'è l'amore, la passione per la numismatica, per il collezionare, la divulgazione, le spiegazioni delle monete, il partecipare, l'esserci, il dire io ci sono. Il sito Lamoneta nasce a favore di chi inizia, per i giovani, per chi vuole avvicinarsi a questo mondo, quale miglior modo di iniziare, se non quello di vedere monete, belle, classificate e spiegate ? Alla fine la numismatica ha bisogno di queste iniziative, ne sono uscite tante su questo forum, virtuose, promozionali, per i giovani, questa è sicuramente una di queste. In una discussione che feci tempo fa, chiesi ma voi cosa vorreste dalla numismatica ? La risposta fu impressionante,fu praticamente unilaterale, vedere monete, belle, commentate,e allora per questa fame di monete un forum,un forum divulgatore, può fare molto, ma molto per chi vuole approcciare questo magnifico mondo,anche supplendo a carenze di istituzioni o medaglieri. In questo forum ci sono grandi divulgatori, utenti che in silenzio coi loro pezzi aiutano ad allestire mostre importanti, utenti che riempiono con le loro monete libri e pubblicazioni di importanti addetti ai lavori, altri si sono prestati a fare i volontari in alcuni medaglieri per catalogare loro le monete, e allora tutto questo deve essere ben compreso e capito da tutti. Ma per arrivare a tutto questo, si può anche partire anche dalle cose semplici come questa, ma che rimarranno come un biglietto da visita, un simbolo da additare e allora se il forum è condivisione, condividiamo insieme, ma veramente, anche con piccoli gesti pratici !3 punti
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...non ci contare!!! ma siccome io sono vecchio e te sei un bimbo, hai buone probabilità di prenderti qualche bella moneta della mia collezione...tra un mezzo secolo....o forse più!! così potrai dire anche te di avere dei pezzi di antica collezione...la mia!!! :blum: :blum: :blum:2 punti
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...sti sondaggi non mi fanno dormire la notte......ma quando c'e' la salute.....2 punti
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Qualche utente mi ha chiesto di continuare e concludere la discussione, ci provo col prossimo caso, che sembra più evidente perchè le monete ci sono effettivamente. PISA ( RIGLIONE ), 1363 L'episodio in questione rientra ancora tra le continuate lotte tra Pisani e Fiorentini ; Piero da Farnese, abile soldato fiorentino conduce una spedizione nel pisano che risulta alla fine vittoriosa. Siamo nel maggio del 1363, successivamente il Farnese, che evidentemente ci aveva preso gusto ritorna e rioccupa il teritorio pisano. Matteo Villani lo racconta così : " ciò fatto, il capitano a Rignone ( la moderna Riglione ) e allo Spedaluzzo ( moderno Spedaletto ), fè battere moneta dell'oro e d'argento e di quattrini : in quella d'argento sotto i piè di San Giovanni sta una volpe a rovescio". Simone della Tosa in una cronaca del XIV secolo ci fornisce addirittura le date dell'emissione aggiungendo " vi fece battere la moneta del Comune di Firenze, ciò furono fiorini e grossi, e dodicini, con una volpe sotto i piedi del San Giovanni." In questo caso abbiamo la registrazione della zecca con i pagamenti fatti per la preparazione di coni speciali marcati con una volpe affiche' le truppe fiorentine potessero battere moneta. Grierson ritiene che i coni fossero quelli usati per battere le normali coniazioni, perchè probabilmente la zecca non voleva esssere troppo coinvolta in queste emissioni. Le monete identificate e pervenute sono grossi guelfi che erano le monete del tempo in argento. L'emissione fiorentina del 1363 e quella speciale di Riglione portano il segno di Nicolò di Zucchero che nel semestre del 1363 era incaricato per la monetazione d'argento. L'emissione di Riglione avrebbero una volpe, capovolta e forse morta, sotti i piedi del santo, moneta che Grierson riproduce con immagini, ma estremamente rara. Il significato della volpe fu oggetto di interpretazioni da parte di diversi storici, tra le altri, la volpe morta potrebbe rappresentare i Pisani sconfitti, o come lo stesso Dante allude si potrebbe riferire" alle volpi pisane ", espressione usata dai fiorentini per indicare gli odiati vicini, o versione meno accreditata un particolare delle armi del Farnese. L'Orsini a tal proposito fa notare che lo scudo sulla tomba di Piero da Farnese nel Duomo mostri nella parte alta una volpe morta capovolta. Bibliografia : 1) Orsini I., Storia delle monete della Repubblica Fiorentina, Firenze, 1760 2) Ed. D.M. Manni, in Chronichette antiche, Firenze, 1733 3) Historia Florentina, VIII, a. 1363, ed. E. Santini e C. de Pierro, nella edizione di Muratori, Rer. Ital. Script., XIX, 3, Città di Castello, 1914-26, 202 4) Historie Florentine, XII, ed. F. Ranelli, III, Firenze, 1847, 118-1192 punti
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Secondo me con 50 euro da un commerciante non compri neanche una moneta stramaciullata! Qualche passaggio dalle aste: Asta n° 3 del 17/11/2002 Tipo asta: Corrispondenza Lotto n°: 1561 Categoria: Savoia Conservazione: qBB Umberto I (1878-1900) - 50 Centesimi - 1892 - AG RR Pag. 609; Gig. 43 Traccia di appicagnolo? Stima: € 130 Aggiudicato a: € 160 Dettaglio lotto Asta n° 45 del 11/7/2012 Tipo asta: Corrispondenza L'asta on line scade il 11/7/2012 Lotto n°: 4715 Categoria: Savoia Conservazione: BB+ Umberto I (1878-1900) - 50 Centesimi - 1892 - AG RR Pag. 609; Mont. 56 Tentativo di foro al R/ Stima: € 80 Aggiudicato a: € 101 Dettaglio lotto Asta n° 40 del 28/6/2011 Tipo asta: Corrispondenza L'asta on line scade il 27/6/2011 Lotto n°: 3444 Categoria: Savoia Conservazione: bel BB Umberto I (1878-1900) - 50 Centesimi - 1892 - AG RR Pag. 609; Mont. 56 Foro otturato Stima: € 40 Aggiudicato a: € 116 Ergo secondo me il valore commerciale su questa moneta c'è, secondo me sarà attorno ai 200/250 euro. Che poi io, tu, o renato non la compreremmo mai neanche per 100 euro è altro paio di maniche.. Il problema di marcopisa era il dubbio sull'autenticità, non sul prezzo pagato. E all'unanimità si constata che la moneta è autentica. Che poi sia stata pagata più di quanto vale, ed a Marco questo non interessa, che problema c'è? Non credo che lui dismetterà la collezione, e qualora la dismettesse il figlio o il nipote si troverebbe nel rivendere "tutto di guadagnato"...2 punti
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Ciao Marco proverò a risponderti, ma per sicurezza chiamo il causa il Maestro (alias @@francesco77) nel caso dicessi castronerie. Di certo i rilievi più alti sono quelli a partire prima, e quelli da te elencati sono tra i punti più critici (in particolare ci metterei la freschezza dei gigli ed i bordi dello stemma principale prima ancora dei petali della corona). Però farei una premessa, un po larga... se non hai/avete voglia di leggere è meglio che terminate qua per evitare di annoiarvi :D Partiamo dalla tipologia, che come ben sappiamo presenta diverse problematiche da conio, che rendono ciascuna moneta differente d'altra... Tanto per fare un esempio, potremmo trovare schiacciature di conio su una moneta non circolata (esempio lampante che mi viene in mente, è il classico boccolo della parrucca di Ferdinando IV sulle piastre pre-800... dove a momenti è più facile azzeccare un terno che trovare intatto questo benedetto boccolo... Quindi, si deve valutare la moneta nel suo complesso, ed in modo differente dalle decimali del regno. Sicuramente, qualità come brillantezza del metallo, stato dei fondi, "freschezza" dei rilievi sono le prime che possono dare una idea abbastanza precisa dello stato conservativo. Considera poi, che per queste monetine davvero piccole, i problemi di conio si enfatizzano ancora di più in paragone con quelle di diametro maggiore. Tenendo in mente tutta questa sbrodolata di parole, e sempre valutando la foto, nel tuo esemplare io noto: - bella brillantezza del metallo, in particolare i fondi hanno una spiccata lucentezza, gradevole lustro sul ritratto, che da proprio l'impressione di una satinatura molto bella su tutta l'effige. Si nota una perdita di satinatura nella zona dello zigomo/guancia, e del taglio del collo, ma come detto prima, potrebbe essere dovuto a problemi di conio. Solo con una visione diretta, con una buona luce, ed una buona lente si può capire effettivamente la natura di questi particolari, valutare meglio anche il colore ed in particolare se questo sia uniforme sui rilievi oppure tenda a scurirsi nelle zone incriminate. - al R/ si nota un'altrettanta lucentezza dei fondi, con una davvero bella satinatura dei rilievi (che mi danno l'impressione dei cosiddetti "fondi speculari"). Molto bella la satinatura del bordo dello stemma, con i tre gigli. Anche se il giglio a destra sembra un po malconcio, valutando però sia il giglio a sinistra che conserva, dalla foto, una discreta freschezza di metallo, che la corona (in particolare la base di questa), la sensazione che si ha è che la moneta sia in una notevole conservazione. Dall'esame di questi dettagli, a mio parere la moneta è in alta conservazione (infatti per me il giudizio era stato dallo SPL/qFDC in su) con tipici difetti di coniazione (decentratura, schiacciature strappi...). Sperando di aver fatto cosa utile, ti mando un caro saluto, F.2 punti
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@euro collezionista non riuscivo a minimizzarla e per questo ti ho linkato quella... ho trovato un altro modo https://docs.google.com/file/d/0B-RrLyPNfhM0MEFoc25RTXpfMzQ/edit https://docs.google.com/file/d/0B-RrLyPNfhM0aWlPUE05RG5nVEU/edit Ciao!2 punti
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Bene. Con questo volume ho finito. Come negli altri casi non scelgo per la rarità e neppure solo tra quelle di mio vero interesse. Scelgo più che altro d'istinto per l'emozione che mi da e la storia che mi suggerisce. In questo caso opto per il bronzetto padano del sec. V-VI fattoci vedere da maurizio7751, il n. 30.2 punti
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non trovo motivi per essere arrabiato e grazie dei suggerimenti di approfondimento2 punti
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Giusta osservazione, però non perdete tempo ragazzi! Mancano 24 ore alla scadenza dell'inserzione, affrettatevi! http://www.ebay.it/itm/321056723714?ssPageName=STRK:MEWAX:IT&_trksid=p3984.m1423.l2649 Oppssss....... che sbadato, prima di pagare non dimenticate di acquistare questo prodotto, se poi intendete acquistare più oggetti dallo stesso venditore vi occorrerà un cartone da 24 pezzi, è un prodotto farmaceutico da utilizzare prima dell'acquisto ........... http://www.ebay.it/itm/Vaselina-Bi-Ung-30g-/400340777844?pt=Altro_per_Bellezza_e_Salute&hash=item5d362b7b74 Poi ....... dopo aver pagato, non dimenticate di utilizzare questo al momento del ritiro .. ......... http://www.ebay.it/itm/A-Roman-clay-Lacrimatoio-tear-bottle-2nd-4th-Century-A-D-x6369-/221169555725?pt=LH_DefaultDomain_0&hash=item337ebb990d Buon acquisto a tutti! :rofl: :rofl: :rofl:2 punti
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Salve a tutti, girovagando nei vari forum stranieri a cui do spesso un'occhiata ho trovato una discussione molto simpatica che vorrei proporre anche qui..Alla fine è un gioco, si devono postare monete sempre dell'anno precedente a quella postata prima..Possono essere monete di qualunque stato, basta che siano monete delle vostre collezioni, non si deve saltare neanche un anno e lo stesso utente non può postare più di una moneta alla volta.. Quanto riusciremo ad andare indietro?? :P Non credo che ci siano già monete del 2013 quindi comincio io con questo 5 euro 2012 commemorativo dei 500 anni della presentazione degli affreschi della cappella sistina.. Scusate per le scansioni :) Ora tocca a qualcun altro postarne una del 2011 :D Gaetano1 punto
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Credo che della peste nel periodo medievale non se ne sia mai parlato qui o forse poco, eppure sia quella di metà 1300 che altre successive hanno avuto ripercussioni notevoli sia nella società, nella popolazione,nell'economia ma anche nel circolante monetario del periodo. Per capire la portata del triste accadimento pensiamo che all'inizio del trecento vivevano in Europa circa settanta milioni di persone, cinquanta anni dopo, dopo la peste nera ne erano rimaste circa cinquanta milioni, un secolo dopo appena trentacinque. In questi tre numeri possiamo trovare delle risposte o farci delle domande sulla crisi del periodo e sulle trasformazioni in atto verso la fine del Medioevo. Molti l'hanno chiamata la crisi del 300, le cause furono molteciplici, la peste sicuramente, ma anche la fame, la mancanza di cibo, e poi le guerre che dilaniarono l'Europa di quel periodo. Come arriva la peste in Europa ? Nel 1347 i mongoli che assediavano Caffa, colonia genovese,buttarono al suo interno i corpi di molti appestati, così le navi che partivano dalla città si trovarono la peste a bordo e in ogni porto portavano il contagio. La peste arrivò così anche in Europa, Messina, Marsiglia, Genova, Pisa, Venezia, Ragusa, nel 1348, metà Italia era soggetta ; In Italia si ebbe una mortalità altissima, anche in Francia sulla costa, furono risparmiate alcune zone per esempio Milano perchè isolata in quanto in guerra contro i Gonzaga. La peste si propagò molto nelle zone più popolate, in pianura più che in montagna, nelle città più che nelle campagne, nei quartieri poveri più che in quelli ricchi. Il primo effetto fu ovviamente la diminuzione della popolazione, ma causò molti movimenti delle persone che per trovare riparo si muovevano, magari sbagliando, spesso si concentravano in centri più consistenti. E tutto questo provocò cambiamenti sociali, lotte politiche, cambiamenti e crisi economiche ,incertezza e paura. Ma veniamo agli aspetti monetari, che influenza ebbe tutto questo sugli stessi ? Importanti, pensiamo ai flussi circolatori sicuramente rilevanti, a chi magari nascondeva gruzzoli togliendoli dal mercato e poi magari una volta morto non venivano più ritrovati, il valore delle monete diventava meno certo, ci furono come dice Bloch anche cambiamenti nelle monete, tanti aspetti da esaminare. E l'economia ? Molti economisti e anche storici parlano di grande crisi del commercio, il fallimento di grandi banche, il calo della popolazione che aveva ridotto il volume degli affari. Ma alcune città dalla grande crisi ne rimasero meno colpite, anzi trovarono nelle difficoltà le risorse per emergere, per resistere e innovare. Alcuni puntarono sulla qualità e non sulla quantità in particolare nel tessile, altri migliorarono la produttività, curarono di più i bilanci e gli strumenti per il credito, prima poco utilizzati. Certamente gli storici su questo periodo hanno scritto di tutto e di più, le teorie sono svariate e a volte contrastanti ; l'idea che mi sono fatto, però è un puro parere personale, che certamente fu un periodo di crisi, di decadenza, di difficoltà, ma dalle difficoltà spesso poi può nascere qualcosa anche di positivo, non tutto è da buttare. In realtà penso che si buttino i semi per uno nuovo sviluppo che arriverà e che porterà nuove risorse, energie, nuovi mestieri e professsionalità, si incomincia a intravedere qualcosa che porterà al cambiamento della società, del sistema economico feudale, qualcuno spingendosi oltre nel ragionamento inizierà a vedere i germogli del capitalismo nascente. Il quadro è indubbiamente complesso, è ed è stato dibattuto e tuttora le opinioni sono varie, di certo si può parlare e molto su questo nefando periodo che parte dalla tragedia della peste per arrivare a parlare della società, della politica, economia, anche degli aspetti monetari e di tanto altro ancora, chi vuole ampliare o fare delle riflessioni ?1 punto
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ecco l'altro acquisto della giornata...le foto son sempre del venditore :) bella vero?1 punto
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....e se anche non recuperasse i soldi spesi cosa succede? :) fatemi capire....ha speso 53 euro...a meno secondo me o la trovi in ciotola come me a 1 euro( si si gran botta di c..) oppure non so. e se anche ne prendesse 40 un giorno quando la venderà penso che non si ucciderebbe... ;) marco1 punto
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Ciao, Aspetto il prossimo lavoro, magari incentrato su armi ed armature. ... gli elmi che ho fotografato almeno invoglieranno Illyricum nell'aprire un'altra discussione e così continuare ad affascinarci con notizie interessanti e di non facile reperibilità. Ci penserò, non prometto niente ma le appunto tra i "progetti Forum". A tal proposito bolle qualcosa in pentola con altri utenti e forse dovrò finalizzare il (poco rispetto all'auspicato) tempo libero in questo progetto. Al momento ancora "TOP SECRET" ma in via di formulazione... Ciao e ancora grazie Illyricum :)1 punto
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Mi sembra di capire Matteo che la moneta piace, piace, poi Spl o Spl + che sia, indubbiamente cattura l'attenzione e il gradimentodi tutti, poteva starci anche nella moneta più bella a pensarci.... Mario1 punto
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ribadisco... i vostri acquisti sono attraverso privati. Un commerciante per la moneta di Paolino non chiederebbe 80 euro. Lo stesso dicasi per quella di Eros (altrimenti non si spiegherebbe il prezzo di quando l'hai messa "in vetrina" :blum: ). Chiaramente affidandosi ad un professionista il prezzo aumenta rispetto a comprarla su ebay, cambia il fattore di rischio. La differenza di prezzo oltre che rischio si chiama "esperienza": si paga meno privatamente, ma dal commerciante ci va chi compra... a cuor leggero1 punto
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Ancora grazie ... mi hai fatto venire in mente il sigillo di Genova, che è stato datato XIII secolo, dove il Grifo (Genova) sottomette sia l'aquila (Impero) che Pisa (la volpe) circondato dalla nota orgogliosa leggenda "GRIPHUS UT HAS ANGIT SIC HOSTES IANUA FRANGIT". Cioè, "come il Grifo le artiglia, così Genova spezza i nemici" dove "has" sta ad indicare l'aquila e la volpe ....quindi dovrebbe essere di poco precedente a Dante!1 punto
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visto che a qualcuno non piacciono le pastiglie valda...ma preferisce i cioccolatini...ecco accontentato...un piccolo cioccolatino.....anzi mezzo....1 punto
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salve per continuare con le carmelitane questa è veramente piccola un centimetro di diametro1 punto
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Questa è la mia, in bassa conservazione e proveniente da una abbondante circolazione, ma non da una montatura. Pagata 80 Euro:1 punto
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bassa la conservazione, intorno al MB, comunque ricca di storia. Che dire, se la metti in collezione, prima o poi ti verrà voglia di cambiarla, almeno, è quello che capita a molti amici collezionisti.1 punto
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Allora, mi esprimo riguardo al MD in siti archeologici come ricerca preliminare. Ammetto di non averlo mai utilizzato durante gli scavi ma talvolta, come elemento di nozione preliminare, poteva servire. Per quanto mi riguarda in un sito archeologico con stratigrafia intatta (espoliazioni e ricostruzioni a parte) il MD potrebbe solo servire come indicatore della quantità di metalli presente in un determinato punto. DI SICURO il suo utilizzo non dovrebbe farci cambiare l'impostazione avuta fino ad allora, ossia, stiamo procedendo per strati e lì arriveremo a tempo debito, niente buche e niente saggi solo per arrivare al tanto desiderato metallo. Se proprio dovessimo cercare dei pro al suo uso direi che potrebbe essere utile nel caso scoprissimo una grande quantità di metallo lontano dall'attuale zona indagata; faremmo uno "sforzo" nell'aprire una nuova area onde evitare di lasciare tutto ad eventuali tombaroli. Altra situazione utile potrebbe essere quella del suo utilizzo per capire a cosa andremo in contro in determinati contesti, esempio: durante lo scavo del pozzo di Montereggi, del quale trovate debita cronaca nella sezione adatta, sarebbe stato utile utilizzarlo per una maggiore cautela durante le operazioni di scavo (che già erano esasperate al massimo ;) ). So che sotto c'è metallo e quindi inizio sin da subito a scavare a bisturi (non vogliamo mica distruggere i bronzetti vero?? :P). Dunque, in caso di sito archeologico, non vedo nessun reale motivo per il quale dovrebbe essere utilizzato obbligatoriamente. Ricognizioni e ricerche di superficie: anche in questo caso, mi spiegate dove e come può essere utile trovare il solo metallo? Fortunatamente i nostri predecessori ci hanno lasciato numerosissime altre informazioni e sinceramente, non mi va di esaltare solo l'aspetto venale di essi. E se esistesse un ceramica detector? Un selce detector? Ripeto, il suo utilizzo potrebbe diventare utile nell'esclusivo momento nel quale si trovasse un megatesoro ISOLATO (studiabile a se stante), ma prima di arrivare a questo avremmo dovuto fare diverse buchette estremamente distruttive e dannose per eventuali scavi futuri (perché ricordate sempre...c'è uno strano collegamento astrale fra i reperti importanti in un sito e gli strati "chiavi di volta" sempre di esso :D). Passeggiate in campi arati con MD: Ok, si è scoperto un sacco di tesoretti grazie al suo utilizzo...ma siamo sicuri sempre in campi arati? Diciamoci la verità, è il più il piacere della scoperta di un bene storico di valore che la vera passione per cosa ti potrebbe dare e dire; non si va a cercare le tombe perché si diventa di colpo dei criminali.1 punto
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I miei "scoop" sono "scoopini" che mi scatenano ad immaginare una Storia Genovese tutta mia. Non c’è niente da fare … sono proprio fasulli! E' tutta la notte che mi sforzo di essere “scientifico” ma …mi scappano le fantasie … convinto come sono che i genovesi tra la l’inizio del 1200 e la metà del secolo erano così orgogliosi delle loro conquiste e delle immense ricchezze che erano riusciti ad accumulare che “l’imago civitas” (luogo dove facevano le assemblee pubbliche, probabilmente sotto gli archi, forse nella casa del vescovo) non rappresentava più la realtà cittadina, la trasformazione istituzionale con la nomina del Podestà rendeva più complesso il governo (1217) e il vescovo perdeva un po’ di potere. Le assemblee cittadine si convocano in locali sempre più grandi, credo nella cattedrale di San Lorenzo tant’è che quando viene “occupata” nel 1226 il Podestà convoca l’assemblea nella chiesa delle Vigne. Tutto questo per dire che gli “archi” erano superati. Nel 1234 nascono le “maone” (le prime società per azioni ante-litteram) e gli affari vanno a gonfie vele, in Oriente hanno trovato l’America (molto prima di Colombo ...sic...) finchè con l’elezione di Guglielmo Boccanegra (1257) e con il Trattato di Ninfeo (1261), secondo me, Genova, in poco più di 100 anni, diventa una potenza e soprattutto, riconosciuta come tale. Quindi ecco che arriva la palmetta, per sostituire quegli archi ormai obsoleti e indicare che quella “porta urbica” era la porta per l’Oriente (prima andava vista verso l'interno "a difesa", poi cambia come porta verso l'esterno "all'espansione"), per le ricchezze e l’orgoglio genovese. E allora cosa c’era di meglio di sostituire nelle monete gli archi con la palma del “prutah” delle monete di Gerusalemme? Scusate, sono tutte fantasie ricavate dai 4 libri che ho, mi lascio trasportare dall’idealizzare la Storia che invece ha bisogno di approcci ben diversi e ben documentati …ma per questo altri sono molto più bravi di me. E allora finisco il mio "scoopino" facendovi vedere il prutah che, sì, è di molti anni prima, ma è sempre stato la moneta simbolo di Gerusalemme. Qua altri esempi: http://www.coinproject.com/search_city_result.php?city=Bar-Kochba-Revolt®ion=JUDAEA&type=12&sort=obv Saluti e....abbiate pazienza per i miei sproloqui! P.S. ...per i nostri amici di lingua francese voglio sottolineare che "scoopino" non è "brosse de toilette" ma è solo "piccolo scoop" ...anche se ... :D1 punto
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Ciao lo so, pechè nessuno credo possa prevedere al 100% l'andamento del mercato, cmq il prezzo che hai detto tu per me va bene. Se invece dovesse aumentare, come ha già fatto da vari commmercianti, io lascio perdere come ho lasciato perdere fin ora. Ti ringrazio dei consigli :D e ti mando un caro saluto Diego1 punto
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Valore commerciale? Direi di no. Ma non ti costa nulla farlo. Chiedi se sia meglio spenderli... lo potrai fare quando vorrai. Inoltre, è divertente :)1 punto
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...la moneta è ottima, il prezzo pagato lo è ancora di più!! si percepiscono dei leggerissimi segnetti...che sia stata pulita? o è solo colpa della foto?? ...per me è un ottimo SPL....e non capisco perchè ci si debba vergognare di dire pubblicamente il prezzo pagato!! se le abbiamo prese bene le nostre belle monete...meglio!! se le abbiamo pagate salate..beh...ci sarà sicuramente una ragione o di rarità o di estrema bellezza!1 punto
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Buon giorno al Forum, noto che c'è preponderanza di monete commemorative; non sarebbe più giusto postare monete correnti? è solo un idea...non lapidatemi; Buona moneta a tutti1 punto
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perchè li devi rompere? si possono usare più volte finchè non si perdono troppo i dettagli si può usare oppure finchè non si rompe per altri motivi.....onestamente per come non sono circolate ovviamente i dettagli non mi sembrano troppo da coniatura non li vedo marcati abbastanza.... poi c'è da considerare che anche per fare un conio ci vuole tempo usando una moneta come stampo ci sono svantaggi e molti vantaggi anche.... la verità purtroppo non la sapremo mai quale è per certo ma possiamo ipotizzare... per esempio potrebbe essere una prova che è stata fatta per provare un metodo alternativo...oppure per vari motivi non disponeva del conio magari troppo logorato o rotto ed ha provato a fare in questa maniera...a me a prima vista non sembrano coniate onestamente poi le foto non aiutano certamente più di tanto1 punto
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Il regalo di compleanno è arrivato giusto in tempo. Greek: ALEXANDER III THE GREAT (336-323) AR Tetradrachm, (16,73 g. - 27-28 mm) Aspendos mint. Year 4 (209/208 BC). Vs: Head of Herakles right, wearing lion's skin; c/m: anchor in incuse rectangle. Rs: ΑΛΕΞΑΝΔΡΟΥ, Zeus seated left, holding eagle in right hand, sceptre in left; ΑΣ and Δ left. Price 2882; Müller 1198. Nearly Extremely Fine. Responsabili dell'aggiudicazione in un'asta online Lanz di stasera Elena/Apollonia, Daria e Alessandro, con la supervisione di Gabriele. apollonia1 punto
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Per rifarci la vista sul rovescio 'drammatico' in toto, ecco una meraviglia. Immagino che ad Andrea sarà particolarmente gradito il cantaro. KINGS of MACEDON. Alexander III ‘the Great’. 336-323 BC. Distater (Gold, 22mm, 17.18 g 7), Amphipolis, c. 330-320. Head of Athena to right, wearing earring, necklace and Corinthian helmet adorned with a serpent. Rev. ΑΛΕΞΑΝΔΡΟΥ Nike moving slowly to left, her wings spread, holding stylis over her left shoulder with her left hand and wreath in her outstretched right; to left, kantharos. Price 167. Clear, well centered and with a fascinating reverse. Extremely fine. apollonia1 punto
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Il Santo del verso, visto il giglio, dovrebbe essere San Domenico, vedi immagine, la figura di sinistra. http://www.cassiciaco.it/navigazione/iconografia/tematiche/santi/06_domenico.html ciao Mario1 punto
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per me SPL/SPL+. moneta bella e non comune. bravo Ecco un esempio di q.FDC/FDC.. notare sopratutto il dritto più bello per rilievi (capelli, punta del baffo e orecchio)1 punto
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Bisogna stare molto attenti alle sbrigative sentenze alla Rick2: falso, al massimo falso d'epoca! perchè fusa E' necessario conoscere bene le monete di quel periodo (bronzi repubblicani). Come già giustamente rilevato da altri, bisogna distinguere monete fuse da tondelli (che sono sempre fusi) che poi vengono coniati. In altre parole, per creare una moneta, un asse repubblicano con Giano/Prora, bisogna avere a disposizione ovviamente un tondello ricavato da forme di fusione. Non sempre questi tondelli sono perfetti dischi di bronzo con superfici e bordi lisci, da riscaldare ed essere sottoposti alla battitura a mano. Può capitare, ed è noto, che alcuni tondelli siano piuttiosto irregolari e ottenuti con alcuni difetti dalle forme per fusione, che vengono osservati anche dopo la coniazione a mano.1 punto
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Bellissime foto, complimenti. Per le condizioni, io penso che siano uno SPL o un qFDC per la 2012, mentre qualcosa di meno per la 2011 (SPL-?).1 punto
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Ho votato Brick cod. 81. Moneta affascinante con S. Marco a braccia aperte... Arka P.S. Non è stato semplice... bellissime monete anche quelle di Aemilianus253 e Maurizio7751.1 punto
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cavoli, ti sei appoggiata proprio ad dei numismatici che se ne intendono. cambia amici1 punto
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Più che conio stanco potrebbe essere un difetto del tipo embossing, visto che gli altri caratteri nel complesso sono piuttosto nitidi. Bel difetto di conio comunque.1 punto
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Stai scherzando ? Solo 20 marenghi ? Ti ricordo che è una 1'000 Lire Montessori del 1990 ! Gli dovresti offrire in cambio anche 40 Lire in oro Napoleone primo tipo del 1807 per essere onesto !1 punto
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Le foto non sono chiarissime ma penserei ad una recente emissione della zecca di Vienna.1 punto
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Buongiorno L’altro giorno leggevo una pubblicazione di nautica ed in particolare un articolo circa la penuria di legname adatto alle costruzioni navali intorno al 1350, era una vera e propria crisi energetica dovuta alla devastazione di intere foreste. Il legno (e in generale la fibra vegetale) era il petrolio di oggi e ancor più insostituibile, non solo per le costruzioni di barche e vascelli, ma per costruire le abitazioni, per riscaldarsi e sfamarsi, per fabbricare gli indumenti, per far funzionare le industrie, ecc. ecc. L’estensore dell’articolo calcolava che tra il 1000 e il 1350, a fronte di una esplosione demografica nel Vecchio Continente, le aree boschive che lo ricoprivano per i suoi 3/4, vennero ridotte di circa il 70%. Cosa salvò l’intero Continente da questa iattura? La “peste nera”! Nel periodo dal 1347 al 1352 la peste nera fece nel Vecchio Continente, tra i 20 e i 25 milioni di vittime; circa un terzo della popolazione, ma questo drammatico evento consentì a boschi e foreste di tornare ad avanzare, essendo venuta meno l’azione devastatrice dell’uomo. Ci sarebbe da affermare che la natura ha posto mano da sola, seppur tragicamente, rimediando alla scelleratezza umana. Da questo articolo, il mio pensiero si è trasferito a tutti i problemi che la peste generò nelle economie degli stati ed in particolare nelle officine monetarie. Un quadro relativo alla Zecca di Venezia ce lo da il Prof. Stahl quando la peste nera, nel 1348, arrivò a devastare Venezia. Si calcola che solo nell’estate del 1348 morì fra 1/3 e 1/2 della popolazione. Questi evidenzia, non solo la penuria di personale specializzato presente nelle varie fasi del lavoro nella zecca a causa dei decessi, ma l’assoluto caos che vi regnava e che regnava anche nelle magistrature di governo e che possiamo così riassumere: 1) La morte del personale qualificato non trovava sostituzione con altro personale adeguatamente preparato, nemmeno di fronte ad aumenti di salario anche cospicuo; 2) Il personale che, nonostante le difficoltà, veniva assunto, non poteva venire adeguatamente preparato ed oltre a ciò era venuto meno il controllo sul lavoro da parte degli ufficiali preposti , perché anche questi ruoli erano vacanti. Questo generava errori nella preparazione del metallo e della sua lavorazione e relative ingenti perdite; 3) Sfruttando l’ignoranza dei nuovi assunti sulle procedure da seguire in Zecca, qualche lavorante “furbo” se ne approfittava, facendo scritture false circa l’esatta quantità di metallo in entrata e la relativa uscita di moneta, intascandosi la differenza; 4) La perdita di popolazione era anche aggravata dalla fuga di persone verso altre città considerate più sicure; se Venezia aveva l’autorità per imporre il ritorno alle maestranze che “ritrovava”, non poteva obbligare i nobili e conseguentemente erano anche spoglie le magistrature che avrebbero dovuto sovraintendere sulla zecca e legiferare per il suo corretto funzionamento. Solamente dalla fine del 1349, quando il governo si rese conto che l’emergenza poteva essere considerata superata, mise mano ad una riforma radicale della zecca. Spero di non avevi tediato; avete altre evidenze su altre zecche? Saluti Luciano1 punto
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