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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/14/13 in tutte le aree

  1. Nella giornata di ieri, complice il maltempo, ho deciso di tornare a visitare il Museo della Media Valle del Liri di Sora. Bisogna ammettere che i reperti al suo interno non sono di certo molti, ma quei pochi, sono ben esposti e meritevoli di una visita. In particolare all'interno del museo è esposto il reperto a mio avviso più interessante come da titolo della discussione, cioè il Thesaurus di Sora datato al II sec. a. C. Si tratta in pratica di un contenitore per le offerte posizionato all'ingresso del tempio (ora sede della cattedrale). Il corpo era costituito da tre blocchi in pietra scavati. I due corpi superiori, una volta uniti, lasciavano un foro per le offerte che venivano inserite dall'alto e che andavano a cadere nel terzo blocco che faceva da base e che raccoglieva le monete. Particolare ancor più interessante è la calotta in bronzo che copriva la parte superiore e che aveva dei fori (simili a quelli di un moderno salvadanaio) che permetteva l'inserimento di offerte (e dal tipo di foro, solo monete). Qui l'immagine del Thesaurus ed il link da cui è stata tratta e da dove è possibile reperire qualche notizia ulteriore anche sulle iscrizioni presenti sulla calotta bronzea. http://www.menteantica.it/am/itinerari/paesi/533-torna-a-casa-la-calotta-bronzea-del-thesaurus-di-sora Nell'esposizione erano assenti le monete rinvenute in esso (poi spiegherò il motivo...) che però sono indicate nella guida del museo. Si trattava di 50 monete databili tra il 211 a. C. e la metà del I secolo d. C. (datazione riportata nella guida) 3 Assi con Giano/Prora del 211 a. C. 1 denario di Lucius Licinius, Cneus Domitius e Caius Pomponius del 118 a. C. 1/2 asse di Pompeo Magno del 45-44 a. C. 2 assi con nome divus Julius (teste Ottavio e Cesare) del 41-40 a. C. 2 assi con nome divus Julius (testa Ottavio e corona d'alloro) 18 assi dei triumviri monetali d'Augusto, Caius Cassius Celer (16 a.C.), Caius Gallicus Lupercus (16 a.C.), Cneus Piso Cn. F. (15 a.C.), Lucius Naevius Surdinus (15 a.C.), Caius Plotius Rufus (15 a.C.), Publius Lurius Agrippa (7 a. C.), Marcus Maecilius Tullus (7 a.C.), Marcus Salvius Otho (7 a. C.). 1 asse con nome Tiberio (10-11 d. C.) 2 assi di Augusto zecca di Roma (10-11 d.C.) 1 asse di Tiberio (16 d. C.) 2 assi di Tiberio (22-23 d. C.) 2 assi con l'effige di Druso (22-23 d.C) 8 assi con altare della Providentia (31-37 d. C.) 1 asse con Aquila (fine regno Tiberio) 1 asse di Caligola con Vesta (37-38 d. C) 1 asse con Germanico (37-38 d. C.) 1 asse con effige di Germanico (emissione non datata di Caligola) 2 monete in bronzo di età repubblicana Dove sono oggi le monete??? Cito testualmente la nota della guida: Fino agli anni '90 le monete erano all'interno dei magazzini della Soprintendenza archeologica del Lazio nei pressi del tempio di Ercole a Tivoli, dove sono state viste e studiate. Chi scrive ha tentato di rintracciarle, purtroppo senza fortuna, recandosi nei magazzini. Per approfondimenti F. Catalli-J. Scheid, Le thesaurus de Sora, in Revue Numismatique, VI serie, tomo XXXVI, 1994, pagg. 55-65. Qui il link: http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/numi_0484-8942_1994_num_6_36_1997?luceneQuery=%28%2B%28content%3Athesaurus+title%3Athesaurus^2.0+fullContent%3Athesaurus^100.0+fullTitle%3Athesaurus^140.0+summary%3Athesaurus+authors%3Athesaurus^5.0+illustrations%3Athesaurus^4.0+bibrefs%3Athesaurus^4.0+toctitles%3Athesaurus^4.0+toctitles1%3Athesaurus^3.0+toctitles2%3Athesaurus^2.0+toctitles3%3Athesaurus%29+%2B%28content%3Asora+title%3Asora^2.0+fullContent%3Asora^100.0+fullTitle%3Asora^140.0+summary%3Asora+authors%3Asora^5.0+illustrations%3Asora^4.0+bibrefs%3Asora^4.0+toctitles%3Asora^4.0+toctitles1%3Asora^3.0+toctitles2%3Asora^2.0+toctitles3%3Asora%29%29+AND+%28+%2Baccess_right%3A%28free%29+%29&words=thesaurus&words=100&words=140&words=sora&words=free E' la prima volta che scrivo in questa sezione :P, se i curatori ritengono che la discussione sia più attinente all'archeologia possono liberamente spostarla.
    4 punti
  2. Riprendo quanto scritto da Alteri nel suo volumetto "Di alcune emissioni straordinarie coniate durante la repubblica romana, Vaticano 2005 (con foto a colori dell'aureo presente nel medagliere del Vaticano): Alcuni studiosi, tra i quali Mommsen e Haeberlin, ne difesero l'autenticità e, basandosi sul suo peso, la ritennero del valore di 4 scrupoli ed interpretarono il segno XXX come "30 assi". Di conseguenza, agli altri due pezzi della serie, di peso medio di 6,86 grammi (= 6 scrupoli) e 3,41 grammi (= 3 scrupoli), attribuirono il valore rispettivamente di 45 asse e 22 1/2 assi. Ma altri studiosi, tra i quali Babelon, Grueber e, in tempi più recenti, Crawford, non ne hanno mai ammesso l'autenticità, basandosi anche su ragioni di carattere tecnico e stilistico. Prima di tutto, per costoro, i tre pezzi non sembrano in diretto rapporto tra loro: tre monete da 6, 4 e 3 scrupoli non sono concepibili in una serie omogenea, come sono tutte le serie romane; dunque, il pezzo da 4 scrupoli deve considerarsi estraneo alla suddetta serie, che risulta, invece, omogeneamente composta dai soli due pezzi da 6 e da 3 scrupoli. In secondo luogo, è molto strano che in una serie di monete, una sola rechi il segno di valore: proprio per questo, essa deve essere estranea alla serie. Infatti, le tre monete d'oro della serie marziale, recano tutte e tre il rispettivo segno di valore e costituiscono effettivamente una serie omogenea di 60, 40 e 20 assi. Se l'analisi metallografica di Botré et al ha evidenziato la comune origine di questo aureo con la serie marziale, è da rilevare che non esistono correlazioni metrologiche tra questo aureo e gli altri tre nominali della serie marziale. Resta solo in piedi l'ipotesi di un esperimento monetario di poco precedente alla serie marziale e su diverso piede ponderale. Su basi metrologiche un aureo di 4 scrupoli diventa equivalente a 30 assi solo ipotizzando un asse bronzeo di 128 scrupoli, ossia pari a circa 145,3 grammi (ipotizzando lo stabile rapporto di AV:BR nel periodo romano pari a 1:960), Questo asse di 145 grammi però non risulta attestato a Roma..... Inoltre i 4 pezzi noti comparvero grosso modo tutti insieme a metà XIX secolo, per non apparire più nessun nuovo esemplare. Di conseguenza appare molto legittimo supporre, con Crawford, che si tratta di una emissione falsa e di fantasia.... Sarebbe utile rintracciare i primi resoconti dell'epoca, per ricostruire la storia della comparsa di questi esemplari. Quello che mi colpisce è che un falsario abbia rifuso vecchi aurei marziali per creare questa moneta, una tecnica che non mi pare fosse praticata nel XIX secolo. La maggiore attenzione dei falsari alla composizione metallografica è infatti molto più tarda, credo dopo la metà del XX secolo....
    3 punti
  3. Ma scusate non ho capito bene, possiamo votare anche la nostra? Io fossi in Reficul bloccherei tale opzione ma penso non ce ne sia bisogno dai .....! Nessuno avrebbe il coraggio di farlo, non ci sarebbe più sfida, nè piacere nel gareggiare.
    2 punti
  4. Salve a tutti, oggi a modena è stato il primo di 5 acquisti....quello più oneroso sicuramente :) vorrei avere i vostri pareri su tutto....dalla conservazione al peso dei difetti..... ;) grazie a tutti quelli che interverranno....un saluto http://imageshack.us'>ImageShack.us http://imageshack.us'>ImageShack.us
    2 punti
  5. Indipendentemente da questo ogni venditore dovrebbe pubblicare le foto relative agli oggetti messi in vendita o non pubblicare foto di oggetti simili. Questo, se non è esplicitamente dichiarato, si configura come truffa.
    2 punti
  6. Ciao petronius. I “Bandi” erano provvedimenti normativi “di Guerra” equiparati, quanto al rango ed alla vincolatività, alla legge ordinaria, seppure limitatamente alla zona delle operazioni. Erano emanati dal “Comandante supremo” ovvero da “colui che è investito del Comando di tutte le zone armate operanti.”. Sono contemplati dal R.D. 8 luglio 1938 - XVI, nr. 1415 (Legge di Guerra), pubblicato sul supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale nr. 211 del 15 settembre 1938 Anno XVI, che trovi anche qui: http://augusto.digitpa.gov.it/gazzette/index/download/id/1938211_SO Gli articoli del R.D. che trattano specificamente dei “Bandi” sono quelli richiamati in premessa dal bando postato da Vito13 e cioè gli articoli 16, 17 e 18, che si trovano alla pagina nr. 4 del documento linkato. In particolare, l'art. 17 espressamente equipara i “Bandi” alla legge “nelle zone delle operazioni e nei limiti del comando dell'ufficiale che li ha emanati”. L'art. 18 precisa poi che il Bando diviene immediatamente obbligatorio dal momento della sua pubblicazione, salvo che non sia stabilito diversamente. La cessazione dello “stato di guerra”, che fa venir meno l'applicazione della legge di Guerra (e, dunque, anche dei Bandi emessi in forza di essa) "è dichiarata dalla stessa autorità e con le stesse forme stabilite per ordinare la cessazione per l'applicazione di questa legge” (art. 14). Si potrebbe quindi concludere che la vigenza del Bando si debba ritenere conclusa con la dichiarazione che revoca lo stato di guerra. Tuttavia, poiché per le AM-Lire (pure previste nel Bando postato da Vito13) si è invece provveduto a regolamentarne la cessazione del corso legale e del ritiro con provvedimenti successivi alla cessazione dello stato di guerra, per simmetria e coerenza giuridica analogo trattamento avrebbe dovuto riservarsi anche alle valute metalliche Alleate. Come però ha già scritto elledi, il problema della circolazione delle monete Alleate nei territori occupati non doveva essere tale da richiederne la menzione (oppure invece....se ne sono proprio dimenticati di menzionarle...). Saluti. Michele
    2 punti
  7. Ringrazio aemilianus per la preziosa integrazione, si tratta di un esemplare davvero notevole sotto molti aspetti. A questo punto però mi pare doveroso tornare su alcune questioni che sono state lasciate in sospeso, in quanto le pertinenti osservazioni di Caio Ottavio hanno aperto, come si suol dire, un vaso di Pandora. Una triade costituita da ninfe offre numerosi riscontri comparativi, sia in differenti aree geografiche che in riferimento ad altri contesti cultuali, vedi ad esempio le attestazioni riguardanti le Matres-Matronae della Gallia Transalpina o Cisalpina Orientale. La concezione triadica riferita alle dee Diana, Selene ed Ecate è invece più complessa da inquadrare in quanto chiama in causa delle figure divine di primaria importanza, tra loro funzionalmente distinte. Nel complesso religioso propriamente romano e conseguentemente civico, un simile inquadramento è in effetti difficilmente spiegabile in quanto divinità come Diana Nemorensis, provviste dunque di un'ampia funzionalità, mal si inseriscono in un contesto ove le sfere di influenza e competenza religiosa risultano accuratamente suddivise tra una elevato numero di dei. In quel di Nemi siamo di fronte ad una Diana dalla triplice epiclesi e perciò tricorporea, per quale motivo? Per cercare di spiegare, pur a sommi capi, tale particolarità è necessario fare qualche passo indietro, ponendo l'accento, per prima cosa, sul fatto che questa dea fu introdotta nel pantheon romano per esigenze prettamente politiche, utili a sancire, anche in ambito religioso, la supremazia di Roma sulla Lega Latina. In questo frangente si è tuttavia importata una divinità caratterizzata da una vastissima sfera funzionale, perfetta quale somma dea di una comunità originariamente tribale, ma inadatta ad inquadrarsi in un contesto civico evoluto, minuziosamente strutturato a livello religioso per via di un più complesso ed articolato sistema sociale. I tratti di una divinità di questo tipo posso essere tracciati solo se associati al contesto di origine che, com'è appurato, è da ricercarsi non in ambito esclusivamente romano, ma italico e latino. Diana appartiene infatti ad una ben precisa categoria divina, quella delle potnie, ovvero le "signore degli animali e delle selve" (se non sbaglio ne avevamo già parlato in un'altra discussione, ma in modo piuttosto vago), divinità femminili i cui tratti risultano ben delineati quantomeno dall'epoca protostorica (con attestazioni provenienti dall'ultima fase del paleolitico), tra le quali è possibile annoverare Fauna-Bona Dea, Angizia, Marìca, Feronia, Retia ed anche i maschili Cernunnos e Fauno. Gli studi comparativi del Dumézil hanno avvicinato queste divinità italiche al pre-vedico Rudra, "il dio di tutto ciò che non è ancora posseduto dalla civiltà", ma al tempo stesso hanno evidenziato una sostanziale differenza che vuole le potnie quali divinità in grado di porre le forze selvatiche al servizio degli uomini, della loro alimentazione, della loro salute, della loro fecondità, neutralizzando i pericoli propri degli ambienti selvaggi (George Dumézil , La religione romana arcaica, pp.363-364; Renato Del Ponte, Dei e miti italici, p. 172). Un significativo riscontro con Diana Nemorensis è stato messo in evidenza da Del Ponte che, parlando della venetica Reitia, scrive: "Fra gli attributi più interessanti di Reitia vi è certamente quello di Triavi, ossia "triplice", "trina", epiclesi (cioè invocazione) cui fan capo i tre cardini della vita: creazione, conservazione e distruzione. E' evidente il riferimento all'ellenica Ecate dai tre volti [...]" (ibid., p.175). E' dunque piuttosto chiaro che ci siamo imbattuti non in divinità plasmatesi in un contesto cittadino e repubblicano, ma piuttosto tribale ed estremamente arcaico. Non possiamo escludere la presenza di una Diana così concepita tra quei culti romani di sostrato sommersi poi dalla religione di stato, ma è altresì vero che una divinità avente tali caratteristiche poté essere introdotta in Roma con funzionalità ridimensionate e riadattate al culto pubblico e civico. Venendo al dunque e parlando della triade Diana, Selene ed Ecate costituente Diana Nemorensis, ci troviamo sostanzialmente di fronte ad una potnia arcaica, le cui differenti ed ampie funzionalità, in epoche successive e sotto differenti influssi, furono giustificate mediante l'associazione ad altre figure aventi sfere d'influenza maggiormente circoscritte. Anche se un po' intricato, siamo di fronte ad un fenomeno sincretico, cambiano i nomi ed i numeri, ma a livello funzionale il quadro è stabile. Non dimentichiamoci infine di un aspetto molto importante: il "ridimensionamento" della Diana romana non interessò affatto Diana Nemorensis (la cui area sacra era già frequentata nella media età del bronzo). Nel santuario ad essa dedicato la grande valenza della dea continuò ad essere riconosciuta, fu solo ripartita in quella triplice epiclesi che meglio si rifletteva in un più ampio ed evoluto sistema religioso. Mi rendo conto che il discorso potrebbe apparire un po' complesso, ma relativizzando le figure coinvolte al tempo ed al luogo le cose si semplificano... almeno un po'! :D
    2 punti
  8. Nel 1700 Parigi aveva degli addetti nominati dal re o dall’amministrazione della città per trasportare nelle case dei cittadini generi di prima utilità come sale, granaglie e farine, carbone. Il gettone serviva per pagare la merce ricevuta, in questo caso ‘brace’ come si legge sul rovescio. D/ Stemma di Parigi in un cartiglio ornato R/ OFFICIERS PORTEURS DE CHARBON * ; nel campo su quattro righe BRAISE / * PORT * / PAYE’ / 1760. Ottone: 5,083 g ; 24 mm. apollonia
    1 punto
  9. Un omaggio davvero "eccezionale" (nel senso più completo del termine) per il Monetaio :) Cliccate sulle immagini per INGRANDIRLE ;) http://www.freeimagehosting.net/ebdlg'>http://www.freeimagehosting.net/fzwqs'> ... non è lavata!!!
    1 punto
  10. I'm writing in english, because I don't know enough italian. I found out that american banknotes (moneta cartacea) "Dollaro Timbro Giallo" and britiish sterling banknotes "British Military Authority" were legal tender (corso legale) in Italia since November 1943 (==> attachment 1 and 2). They ceased to be legal tendder on 31 August 1945 (attachment 3) In attachment 1 I found that american and british coins were legal tender in Italy, too. (Anche monete metalliche americane e britanniche erano in corso legale in Italia.) It says "Temporaneamente e fino a nuovo avviso". Does anybody know about "nuovo avviso"? When the USA and british coins ceased to be legal tender in Italy? (Quando le monete di Stati Uniti e le monete inglese cessato di avere corso legale in Italia?) Thank you and sorry about Google translate.
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  11. allora provo a riprendere il mio filo........ :pardon: .......con il mio italiano stroppio...!!!... :pleasantry: chi ne e tanto da dire.....la maniera di trasporto di flottaggio sul mare,doveve essere bello da vedere....ma ancora piu l'attivita formilliante degli operai....... tutti corpi di mestiere occupavanno un posto proprio.......come quella representazione di i costrutori di rame.......incredibile....i remeri eranno una corporazione speciale.......rame longue 10 a 12 metri,e pesante,60kl,per le grosse galee,...rame piu piccole,anche....corte da 4 a 5 metri.......che sono stato in uso,da molto tempo...........1517....... :)
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  12. chiedo scusa... non mi sono accorto del file
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  13. li istoriani sarano molto in pena di trovare una tale descripzione su Genova,portante le due citta sono state in concuranza.....peccato non abbia avuto una flotta di stato permanente ,ne arsenale ,ne posto di produzione regulare e perrenno.......e portanto,li arsenali di genova soprapaserrano di molto le limite della liguria...... Philippo Augusto,il prima,da una commanda nel 1189 di batelli per il trasporto dei crociati.....nel 1246,Santo Luiggio ne commando altre tanti per la stessa causa,a Sampierdarena...che e stato certenamente il piugrande scario della superba........genova sempre grande.....!!.... una foto di l'arsenale e la darsena...1482.....genua.... :)
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  14. Il toro de neapolis ha la faccia umana, se non ricordo male ... Quello corazzante mi pare sia proprio siculo.
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  15. Ciao Ray, leggi e vedi se riesci, nel caso contrario scrivimi. Giò Istruzioni: Visto che sei abbastanza nuovo, e non superi i 100 messaggi sul Forum, hai a disposizione 150 k a post (messaggio) per caricare immagini. Una volta che sarai arrivato a 100 messaggi avrai 300 k a disposizione. Quando sarai Utente Senior ne avrai 400 k. Chi fa parte dei gruppi speciali, come me o i Moderatori, ne ha a disposizione 500 k. Per postare immagini segui queste istruzioni: Se devi rispondere ad una discussione apri la Risposta Veloce, la trovi in fondo alla pagina della discussione, cliccando su " Usa Editor Completo". Avrai una pagina bianca dove scrivere il tuo post, in basso a sinistra potrai vedere un pulsante chiamato "Aggiungi Files", cliccaci e seguendo le indicazioni scegli la foto sul tuo PC da caricare. Se supera i 150 k, o altre dimensioni a seconda della tua qualifica, devi ridurla, puoi usare vari programmi di grafica per farlo, Paint, Gimp, Nero Foto Snap Viwier. Per allegare un'altra foto usa un altro post ricominciando la procedura da capo, cerca di non ridurre le foto al di sotto dei 400x400 pixel, altrimenti risulteranno troppo piccole ed illeggibili. Nel caso di apertura di una nuova discussione avrai subito la schermata completa dove potrai caricare le foto. In alcune sezioni non è possibile caricarle, in Agorà ad esempio, quindi usa il server esterno in quelle sezioni, Tiny Pic od altri. Per caricare file ti conviene convertirli in File Zip, sia che siano in formato word od in PDF. Puoi usare il programma gratuito WIN ZIP per ridurli ad Archivio. Ricordati che il file non deve superare i 150k come minimo Se avrai problemi scrivimi, cercherò di aiutarti come posso. Giò
    1 punto
  16. Diciamo che il Lussemburgo cerca (e ci riesce) a far piacere le sue monete seppur con restrizioni. :good: bella come sempre...
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  17. Altro gettone molto simile con la stessa funzione. FRANCE, Cu jeton, 1732, Méreau des officiers porteurs de charbon. Droit : Armes de Paris sur un cartouche orné. Revers : Dans le champ: PORT/ PAYE. Ref.: Feu., 5039. 4,15g. Dim: 24 mm. apollonia
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  18. se gli dici che lo mandi tu piu` che lo sconto ti fa lo scontrino di sicuro :rofl: :rofl: :rofl:
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  19. Capita che si veda nella faccia opposta la battitura in negativo delle scritte in legenda su le monete di Franco. Avevo un 25 Pesetas cosi,molti numismatici Spagnoli collezionano queste "particolarità" e riescono ad alzare anche qualche decina euro,un pò come i difetti nelle nostre 200 lire o 50 lire......... Qui ne trovi un'altra http://www.coincommunity.com/forum/topic.asp?TOPIC_ID=83431 http://www.sixbid.com/browse.html?auction=564&category=12661&lot=586410 http://www.icollector.com/10-C-ntimos-1959-ERROR-Coincidente-SC_i11225418
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  20. Puoi andare da Umberto Moruzzi. Trovi la pubblicità anche sul forum. Sterlina dici? Ma no, meglio un bel marengo italiano. Erba di casa mia Per il prezzo digli pure che ti mando io, un piccolo sconto te lo farà senz'altro :blum:
    1 punto
  21. Zeus dalle grandi mani anche su questa Price 1840 corrispondente nella simbologia alla L27. Alexander III AR drachm (4.23 g), struck c. 301-297 BC, Kolophon Mint. Head of young Herakles right, wearing lion's scalp, forepaws knotted at truncation. / ALEXANDROU, Zeus naked to hips, seated left on decorated stool-throne, holding pelleted scepter, forepart of lion upright and F to left, pentagram beneath throne. Price 1840; Mueller 357; SNG Cop 908. Gerhard Hirsch Nachfolger > Auctions 262-263, 22 September 2009. Price realized: Unsold. Estimate: 175 EUR. apollonia
    1 punto
  22. Bravo Marco! Hai preso una piastra con un ritratto di grande espressività, una moneta da veri specialisti, hai guardato il ritratto ed hai snobbato la tradizionale debolezza di conio lungo il bordo, hai dimostrato di aver gusti da vero numismatico, la conservazione è pienamente SPL. Visto che hai fatto un esordio di un certo livello ti segnalo una chicca: la moneta non è firmata dall'incisore (ovviamente), ma secondo alcune mie ricerche iconografiche la paternità di questa effigie potrebbe essere attribuita all'incisore Filippo Rega. Non c'è alcun documento che attesta la mia tesi ma secondo la mia personale esperienza posso dirti che la mano del Rega è inconfondibile su questa moneta, una mano diversa dall'altro tipo di ritratto schiacciato, stiamo parlando di un incisore che nel pieno del neoclassicismo vinse a Roma due premi dell'Accademia di San Luca. Ecco una bella biografia del 1941 http://www.ilportaledelsud.org/bcnn1941b.pdf .
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  23. hai visto ! lascia un paio di mi piace allora come ringraziamento :)
    1 punto
  24. E' stata a contatto con sostanze ferrose, prova un bel bagno in acqua distillata e cotton fioc con acetone e alcool. I rilievi ci sono, peccato per la ruggine e l'ossido, in definitiva lo considererei come un ottimo BB.
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  25. Come mi hanno consigliato posto il mio ritrovamento. 2€ Monaco 2011 dato come resto dal pizzicagnolo. Zona: Parioli, Roma
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  26. I doppioni circolati, a meno che non si tratti di monete particolarmente difficili da reperire (2€ Finlandia 2002, TRD Sloveno, 2€cc 2004 Finlandia ecc ecc) valgono il facciale, perciò, sempre a meno che tu non voglia fare scambi con collezionisti europei o italiani, puoi spenderli. ;)
    1 punto
  27. ... ti capisco... veramente capisco quello che vuoi dire, è la stessa cosa per me per quanto riguarda il regno, andare a cercare la perfezione sulle monete e cercare sempre una moneta che abbia qualche "segnetto" in meno sino a trovare l'esemplare che ha mantenuto la conservazione come appena uscita dalla pressa... ma cerca di capirmi... a parte gli anni in più "sulla gobba" queste tipologie sono state coniate male e hanno dimensioni minute, poi per la maggior parte non sono state tesaurizzate, quindi i ritrovamenti sono in maggior parte fortuiti, quindi è già tanto che si ritrovino... quindi anche se "rottami" hanno il loro carico di storia, specialmente i tagli piccoli (che sono quelli che a me interessano maggiormente) sono ancora molto da studiare e molti sono ancora da rintracciare, per cui ci si accontenta di ciò che si trova.... certo piacerebbe anche a me avere monete in alta conservazione, anzi mi accontenterei di buone conservazioni, ma sono praticamente delle utopie in alcuni casi per cui non è solo riempire un buco con un pezzo di metallo corroso, ma, come mi è successo a volte, con l'insieme di vari tondelli corrosi riuscire a rimettere insieme l'intera legenda di una moneta che magari non si conosceva o era conosciuta solo in parte, il fatto di tenere in mano ciò che resta di una moneta tenuta in mano da persone di cui non resta neppure il ricordo e che con quel tondello hanno condiviso qualcosa.... ... Renato è un diverso modo di studiare e collezionare le monete.... capiscimi però quando dico che una moneta come questa mi appaga l'occhio come potrebbe farlo magari un quarto di scudo di Carlo Emanuele III SPL, anche a me quelle tipologie mi piacciono o belle o niente, ma in quel caso è possibile, la rarità e la reperibilità sono diverse... .... o forse sono davvero io che non sono normale...!!! :crazy: :crazy: :crazy:
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  28. Immaginavo XD... Almeno ho il record della più brutta rappresentazione :-)
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  29. ...visto che i soldi li abbiamo buttati già in tanti, non è il caso di farli risparmiare ai nuovi arrivati??? cosè la vendetta sui giovani che vogliamo tramandare?? :blum: :blum: :blum: :blum: ...chi spende poco, spende assai....dagli errori nostri che imparino i nuovi!! renato
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  30. Secondo me implementare un ritiro di carta prossima al "fuori corso" - accelerando sui normali canali, banche, poste, istituzioni - comporterebbe dei costi più elevati di ritiro, gestione e smaltimento e contemporanea immissione e gestione del nuovo circolante, che molti paesi - in stato di crisi - non possono permettersi. In fin dei conti l'esigenza di cambiare non è impellente, viste le minime modifiche apportate al biglietto ed i tempi notevolmente dilatati (ne parlano da novembre e vedremo la fine a maggio). Queste ovviamente sono mie supposizioni. Bisognerebbe anche vedere a livello normativo cosa hanno previsto e votato i membri della commissione monetaria.
    1 punto
  31. Rick, non ti biasimo per pensare a delle conseguenze che TU non avrai...ma che comunque potrebbero essere ragionevoli, ma al momento non c'è nessun ragionevole motivo di pensarlo. Per quanto mi riguarda farei benissimo un Db privato, accessibile dal MIBAC come meglio crede. Varesi, Moruzzi, adottano un sistema impeccabile che se anche la moneta fino a quel momento non avesse mai avuto un pedigree (perché in collezione privata da sempre) in quel momento lo otterrebbe. Eppure non mi pare che mi abbiano chiesto surplus per questo loro comportamento e credo proprio non lo farebbero dopo. Cosa vogliamo più di una fattura firmata, di una fotografia che rende unica la moneta e di una dichiarazione di lecita provenienza indiretta (perché sui Termini della CA)? Noi dobbiamo tutelare il collezionista perché i procedimenti non si rivalgano su di lui che ha acquistato in Buona Fede e nel contempo inizieranno a tutelarsi anche i venditori, affinché la filiera salti anche il loro passaggio di mano fino all'eventuale illecito.
    1 punto
  32. @@mfiumani io ti consiglio di non iniziare a raccogliere di tutto e in tutte le conservazioni...cerca di prendere solo monete belle se non FDC per quelle comuni mentre per quelle rare fai una scelta in base al rapporto qualità/prezzo... l'errore più grande fra i neofiti (anche io ci sono passato) è quello di "buttare" in collezione qualsiasi moneta...poi con il tempo ti viene voglia di migliorarla e ti accorgi che i soldi spesi fino ad allora li hai in parte buttati perchè non li recupererai mai...quindi meglio spendere subito in una bella moneta piuttosto che in 10 bruttine...la qualità paga sempre
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  33. Concordo pienamente pure io..... che palle! Conosciamo benissimo la triste situazione italiana e cerchiamo piuttosto di trovare giusti compromessi e criteri (quelli francesi sono già un esempio) che abbiano il fine ultimo di tutelare veramente sia il collezionista sia le esigenze di salvaguardia dello Stato. In prospettiva si dovrebbe arrivare alla necessità di offrire adeguati riscontri (certificato, fattura, ecc) solo per monete veramente importanti e di buon valore (oltre il migliaio di euro) e riuscire a liberalizzare il resto, con monetine e rottami di scarso valore o molto comuni.... Lasciateci lavorare con le istituzioni e naturalmente Bizerba vi comunicherà eventuali progressi sulle trattative e sul piano legislativo e normativo. E' inutile ripetere sempre i soliti pensieri e polemiche, spesso anche frutto di malintesi vari, che fanno solo ingolfare il povero forum e disorientare il collezionista.....
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  34. esistono molti falsi in giro di questa moneta, ed anche molte date alterate, a me, tieni presente che non sono un numismatico professionista, anche se di monete ne ho e ne ho viste tante! dati i piccoli punti di corrosione e consumo sembrerebbe, ripeto sembrerebbe buona, ma per ulteriori accertamenti ti consiglio di farla periziare da un numismatico professionista, visto che si può se autentica ipotizzare un valore tra le 150 e le 250 euro! detto questo ti auguro che sia buona! ciao!
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  35. ragazzi questa è numismatica come la intendo io. chapeaux :hi:
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  36. Attenzione ! la scritta che tu dici RP.G non è la sigla dello zecchiere bensì parte della legenda del D/ la sigla si trova al R/ C R R (sigla) che purtroppo non riesco a vedere
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  37. e` parte di una ribattitura si vede piuttosto bene per me un antoniniano di tetrico ribattuto su uno di vittorino o qualcosa di simile la P aperta e la forma mi fa pensare anche ad una possibile imitativa
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  38. Trovato. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GE2/22 Minuto appartenente alla seconda fase (1541-1637). Non riuscendo a particolarizzare altri dettagli (la moneta non è in mio possesso) credo sia impossibile risalire all'anno di emissione. A meno che... occhi più esperti dei miei riescano a cogliere qualche dettaglio che a me è sfuggito! Ringrazio Fabry e Pazzo per gli interessanti contributi, buona serata a tutti!
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  39. anche a me piacerebbe comprare monete cosi e pagarle per SPL :)
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  40. Isolo due frasi che mi son piaciute e meritano di essere quotate :)
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  41. ecco qui le foto, mi sono fatto aiutar dalla mia compagna perché ho scoperto di essere impedito a fare le foto..... del bordo che dite? è normale che Sia così?
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  42. A proposito del tetradramma segnalato da Andrea... Questo tetradramma dei re tolemaici d’Egitto coniato nella zecca di Menfi o di Alessandria e aggiudicato a $14500 può essere considerato a ragione un candidato per il miglior esemplare conosciuto. PTOLEMAIC KINGS of EGYPT. Ptolemy I Soter. As satrap, 323-305 BC. AR Tetradrachm (26mm, 17.22 g, 11h). In the name and types of Alexander III of Macedon. Memphis or Alexandria mint. Struck circa 323/2-317/1 BC. Head of Herakles right, wearing lion skin / AΛEΞANΔPOY, Zeus Aëtophoros seated left; rose in left field, ΔI-O below throne. Zervos issue 2C, dies 207/a; Price 3971; SNG Copenhagen (Macedonia) 853 (same obv. die); Dewing 1180 (same obv. die); de Sartiges 200 (same obv. die). Superb EF. Exceptional for issue; the finest known. apollonia
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  43. Caspiterina Marco!! Complimenti! A mio personalissimo parere ti sei cimentato con buon esito su una moneta molto bella, ma molto molto ostica per tutti i problemi di conio che si porta dietro. Io c'ho messo due anni per trovare la mia prima piastra testa grande (è il conio che più mi piace) con un buon compromesso qualità prezzo. Se la brillantezza che si vede al D/ c'è anche al R/, credo sia tranquillamente mSPL, e se i fondi sono lucenti... ancora meglio ;) La differenza su questa piastra la fanno la summa dei difetti che si porta dietro. Vedo che il ritratto è molto ben impresso. Trovo molto molto belli i dettagli della corona, con le gemme, dei capelli che ricadono sul collo e dell'orecchio. La basetta ed i capelli sulla fronte risentono invece un po dei problemi di conio, tra accenno di schiacciatura e graffi. Il bordo, praticamente quasi nella norma per questa tipologia, risente dei consueti graffi di conio per riportare "al marco" il tondello, ed infatti, troviamo una marcata debolezza nel R/ lungo tutto il bordo, ma ci arriviamo tra un po. Le ondulazioni del bordo sono sempre nella norma per colpa degli incusi del taglio. Ma sotto il millesimo sembrerebbe un colpetto... confermi? I campi sembrano molto puliti da segni di contatto, e conservare una certa brillantezza. Sono un po la chiave che poi fa la differenza nella conservazione, ma dalla foto non riesco a valutare bene questo dettaglio, specie al R/ dove la patina scura copre un po l'eventuale lucentezza che potrebbe celarsi dietro. Veniamo al R/. Come già detto, il rilievo del bordo esce difettato per il difetto del D/, ma ad eccezione di questo, lo stemma borbonico (che solo su questa piastra vediamo nella sua completezza) è praticamente ben riprodotto, giusto qualche minima schiacciatura sul quarto del leone di fiandra, praticamente non da fastidio assolutamente. Molto belli gli ordini cavallereschi, insieme allo stemma hanno dei rilievi molto forti e nitidi. Nel complesso un bell'esemplare, come ho scritto prima mi piacerebbe vederla in mano per appurare lo stato dei campi e la loro brillantezza, e se quello al D/ ad ore 6 sia o no un colpetto (che ne caso, peserebbe un po) Lasciala rosolare ben bene nel monetiere, scordatela per qualche anno, e vedrai che con una bella e gradevole patina, acquisterà ancora più appeal. Difficilmente la cambierai, a meno di non essere disposto a spremere il portafogli (... ed a munirti di un bel po di pazienza anche ;)) Di nuovo complimenti, un caro saluto, F.
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  44. In effetti si tratta di un Vitalino di Parma ma questo fa parte dell'emissione per Ranuccio II ed è classificata come soldo, MIR 1045, CNI 89 - 99. Una differenza è nel metallo, quelle di Odoardo sono sempre in una mistura a titolo decisamente più ricco rispetto a quelle di Ranuccio, l'altra, più evidente, nella legenda che per Ranuccio finisce con DVX VI (come in questo esemplare) mentre per Odoardo è: ODOARD.F.P.P.D. Link per confronto http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-RAN2/2 ciao Mario
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  45. Un mattone di 630 pagine...che per qualcuno è stato indigesto.
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  46. @@uzifox@@Marfir@@mfiumani@@prtgzn@@Tanino87@@numismaticadott Mi sono accorto di un errore nell'inserimento della foto del 10.000 1995 della conferenza di messina, essendo molto simile alla precedente...reinserisco la pagina corretta... Scusate...
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  47. La medaglia per la visita della zecca di Parigi con i diritti ha fatto un po' meno del solito mentre quella della Madonna dei sette dolori è un mistero come prezzo anche perchè recentemente ne avevo presa una da De Falco e l'avevo pagata piu' o meno così quindi direi che ha fatto il suo prezzo. Gian Scusi Giangi75 non ho capito se per Lei la medaglia del 1850 (Madonna dei sette dolori) ,di largo modulo, ha realizzato poco oppure no! E' di pari conservazione rispetto a quella che lei ha acquistato? Non voglio sapere gli affari Suoi, ma avere solo un termine di paragone per una valutazione reale di questa medaglia! Saluti ed alla prossima! Ciao, ritengo che abbia fatto il prezzo giusto perchè ho come termine di paragone quella da me acquistata ma ,se avesse fatto un centinaio di euro in piu' ,non sarebbe stato uno scandalo visto che era quello il prezzo che chiedeva il venditore prima che io la trattassi. La conservazione è simile anche per la mia e Francesco ti ha già dato tutti i riferimenti per vedere la mia piccola collezione. Chi ha preso la medaglia del 1850 in questione ha fatto un grande affare comunque. Si tratta di una medaglia eccezionale dal punto di vista artistico. Carissimi frequentatori del forum, se leggete questa discussione capirete la vera arte dell'incisore Luigi Arnaud. Buona lettura! http://www.lamoneta....aud#entry846856 Grazie per le delucidazioni! Io penso che la medaglia in questione non sia ,purtroppo, considerata ed apprezzata per come merita in quanto al dritto non c'è l'effige di un Borbone!!! Ma comunque, per me, e credo anche per voi, è un vero capolavoro!!! Grazie mille ragazzi ed alla prossima. Caro Jolly, sei andato su di un argomento sul quale volevo portarti! E' questo il problema! Lo stemma dei Borbone e del ponteficie Mastai Ferretti http://it.wikipedia....iki/Papa_Pio_IX (che sostituiscono le effigi, quindi non cambia nulla) che vedi sulla medaglia non vanno considerati al dritto ma al rovescio! Ranieri per ultimo, ma tutti i suoi illustri predecessori e autori di opere e testi hanno ripetuto lo stesso "tradizionale" errore nella classificazione del dritto e del rovescio. In vero l'immagine della Madonna dei Sette Dolori va al dritto e non al rovescio. Ricciardi in primis nel 1930 (fig. 1) e Franco Bartolotti nel 1984 la classificano erroneamente perchè cadono sempre nello stesso errore di considerare al dritto il nome dell'autorità emittente (I Borbone di Napoli, perchè coniata a Napoli) senza fare un'analisi iconografica. Leggi attentamente la leggenda collegando dritto e rovescio anteponendo erroneamente il rovescio al dritto e vedi cosa ne viene fuori: "DAL P. PIO IX INTERCEDENTE FERDINANDO II P.F.A. - FU CORONATA LA VERGINE DE' SETTE DOLORI NEL DUOMO".... io direi che in italiano è più corretto leggerle nel seguente modo: "FU CORONATA LA VERGINE DE' SETTE DOLORI NEL DUOMO - DAL P. PIO IX INTERCEDENTE FERDINANDO II P.F.A." .... non trovi? Quindi la medaglia andrebbe letta dapprima con la leggenda riportata sul lato raffigurante la Madonna seguita dalla restante leggenda riportata sul lato con gli stemmi reali. Nell'opera di D'Auria la medaglia è illustrata nel verso giusto (cfr. fig. 2). Fatemi sapere se siete d'accordo. Questo è un argomento importante, tanto quanto questo delle monete http://www.lamoneta....ete-napoletane/ Grazie fig. 1 Uploaded with ImageShack.us fig. 2 Uploaded with ImageShack.us Uploaded with ImageShack.us Uploaded with ImageShack.us Uploaded with ImageShack.us Sono d'accordo, anche perchè sia Ferdinando II che Pio IX avrevrebbero sicuramente dato la precedenza sul dritto alla figura della Vergine ponendo in secondo piano le loro effigi.Al rovescio non hanno messo i loro busti accollati, come ad esempio nella medaglia di Gaeta del 1848 o quella per l'istituto litografico e calcografico del 1854 ( che comunque si trovano al dritto delle due medaglie), ma hanno preferito mettere i loro stemmi anche per non far passare in secondo piano l'importanza della Vergine e dell'evento! Che ne pensate?
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  48. A un certo punto della storia italica, compare, presso quasi tutte le popolazioni che vi stanziavano, l'aes grave. Secondo la teorie più ricorrenti, le prime produzioni di monete bronzee fuse possono risalire, al massimo, all'ultimo quarto del IV secolo a.C. (320 circa). Le prime produzioni potrebbero essere, secondo Panvini Rosati, quelle di Velathri, futura Volaterrae, che costituiva all'epoca uno Stato ancora indipendente (fu l'ultima Lucumonia etrusca a sottomettersi a Roma). Potrebbe forse essere contemporanea la serie ovale e anch'essa, se fosse stata emessa a Velzna, futura Volsinii (d'ora in poi, per comodità, userò solo la toponomastica latina), si tratterebbe di una produzione autenticamente "non romana" (Velzna infatti divenne tributaria di Roma solo dal 294, fu soggiogata verso il 280 e, a seguito di ribellione, distrutta nel 264, salvo poi essere rifondata). Anche i primi aera grava di Roma potrebbero essere della medesima epoca. Tutto questo, senza tener conto che, invece, la teoria intermedia abbassa la comparsa di queste prime monete fuse al 280 circa.
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