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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/13/13 in tutte le aree
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I'm writing in english, because I don't know enough italian. I found out that american banknotes (moneta cartacea) "Dollaro Timbro Giallo" and britiish sterling banknotes "British Military Authority" were legal tender (corso legale) in Italia since November 1943 (==> attachment 1 and 2). They ceased to be legal tendder on 31 August 1945 (attachment 3) In attachment 1 I found that american and british coins were legal tender in Italy, too. (Anche monete metalliche americane e britanniche erano in corso legale in Italia.) It says "Temporaneamente e fino a nuovo avviso". Does anybody know about "nuovo avviso"? When the USA and british coins ceased to be legal tender in Italy? (Quando le monete di Stati Uniti e le monete inglese cessato di avere corso legale in Italia?) Thank you and sorry about Google translate.2 punti
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Infatti. Stiamo appunto dicendo che si dovrà separare e "attestare" solo un certo tipo di materiale, suscettibile di avere implicazioni "archeologiche" e dunque più sensibile, da altro che non può avere, per sua natura, tali implicazioni. Si tratta di trovare i criteri distintivi. Ad esempio come hanno fatto i francesi. O altrimenti indicandone altri. Quindi avremo un certo tipo di materiale "regolamentato"; l'altro dovrebbe invece essere sottratto alla regolamentazione. Ho sempre più l'impressione che scrivere sul Forum di queste cose, di cose legali et similia, sia solo una perdita di tempo.....tanto ci si fraintende sempre. E bisogna continuamente precisare, chiarire, puntualizzare......che palle! M.2 punti
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Ecco le ulteriori delucidazioni @@elledi. Le trovi nell'immagine delle rosette e di tutti i fregi sul contorno, che appaiono meno in rilievo di quelli del conio di Roma, ma più leziosamente curati nei dettagli dell'incisione: uno stile -questo dei fregi sul contorno- caratteristico del conio di Londra. Un salutone, Antonio2 punti
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Buonasera a tutti, avrei bisogno di aiuto nella catalogazione, pur considerando il bassissimo stato di conservazione..1 punto
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LA LIBBRA ETRUSCA Prima di cercare di capire meglio la possibile metrologia delle monete etrusche, ritengo utile aprire una lunga parentesi sui sistemi ponderali usati dagli Etruschi e avere alcuni spunti di riflessione in attesa dell’arrivo del Corpus di Vecchi. Un buon punto di partenza è quello di raccogliere i vari pesi sicuramente etruschi con i relativi dati di provenienza e di datazione. Già nel 1890 Gianfranco Gamurrini aveva pubblicato uno scritto dal titolo “Della libbra etrusca”, basandosi su una stadera rinvenuta entro un pozzo nel territorio di Chiusi e su due lingotti del peso rispettivamente di 205 e 250 g, arrivando a dedurre una unità di 202 g, a base del sistema ponderale etrusco. I risultati del Gamurrini furono favorevolmente accolti dal mondo accademico. Peccato che aveva preso una cantonata! Il Franken, nel 1993 (Zur Typologie antiker Schnellwaagen, in: Bonner Jahrbücher CXCIII, pp. 60-120) dimostrò (a p. 114) che la stadera chiusina era di età bizantina…... Nei successivi 100 anni non sono stati compiuti studi specifici sui pesi e i sistemi ponderali venivano desunti direttamente dalle monete, con esiti spesso incerti o contradditori. Solo grazie agli studi di M. Cattani (Il sistema ponderale in Marzabotto, in: Ann. Ist. It. Num. XLII, 1995, pp. 21-70; I pesi in pietra dell’Etruria padana, in: Pondera 2001, pp. 89-94) e soprattutto di A. Maggiani (La libbra etrusca. Sistemi ponderali e monetazione, in: Studi Etruschi, LXV-LXVIII, 2002, pp. 163-199; La libbra etrusca. Addenda, in: Studi Etruschi LXXIII-MMVII, 2009, pp. 135-147) è ora possibile avere adeguati dati sui pesi metallici e in pietra per formulare anche valide ipotesi. Per meglio capire la natura dei materiali presi in considerazione, riassumo sotto i dati presi dai due importanti studi del Maggiani (ai quali rimando per maggiori dettagli), riprendendo anche le relative immagini (anche se scansionate da fotocopie e non dai testi originali e quindi con qualità più scadente). Per quanto riguarda i pesi metallici: 1) Reggio Emilia, Musei Civici, inv. n. 1752. Bronzo cm. 7,7 (H) x 4,5 (L max) – peso g. 358 Corpo a forma di anfora e con gancio di sospensione configurato a protome di anatra. Trovato nel “Pozzo del centro” di S. Polo (il sito più importante della Valle dell’Enza), è un peso da stadera o da libra (e non piuttosto da groma). Il suo contesto archeologico è fine V - prima metà del IV sec. a.C. 2) Chianciano Terme, Museo Civico archeologico Bronzo con nucleo in piombo cm 68 (H) – peso g. 265,82 Bifronte femminile (Menadi), con lineamenti giovanili e diadema. L’anello di sospensione risulta consumato, assumendo forma di mezzaluna. Rinvenuto a Chianciano negli scavi del 1986-87, in un’area ristretta assieme a frammenti di un frontone di tipo chiuso e vari materiali in parte riferibili ad arredi e donari di un vicino santuario. Datazione: IV secolo a.C. (non avanzato). 3) Chianciano Terme, Museo Civico archeologico Bronzo con nucleo in piombo cm 80 (H) – peso g. 578,63 Bifronte differenziato (da un lato, maschile imberbe = Satiro; dall’altro lato, femminile = Menade), con lineamenti giovanili. Rinvenuto insieme al precedente a Chianciano negli scavi del 1986-87. Datazione: IV secolo a.C. (non avanzato). 4) Collezione privata USA Piombo piriforme cm 3,9 (H) – peso g. 143,9 La forma allude probabilmente a un fiore in boccio e sul corpo corre una iscrizione di dedica (con alfabeto di tipo “capitale”, tipico della fine IV – prima metà III sec. a.C.) ecn : turce : laris : thefries : espial : atial : cathas L’alfabeto e soprattutto la menzione alla divinità Catha, della quale è accertato un santuario a Tarquinia, fanno propendere a una provenienza dall’Etruria meridionale. 5) Roma, Museo di Villa Giulia, inv. n. 121561 Bronzo con nucleo in piombo cm 10 (H) – peso g. 734,87 (senza secondo anello: g. 716,28) Di forma perfettamente ovale, con grosso anello di sospensione, al quale è stato rozzamente adattato un secondo anello, forse al momento della dedica al santuario. Trovato a Cerveteri, S. Antonio, in uno strato di scarico formatosi alla base della rupe che limita da sud-est l’area del santuario etrusco. Sul corpo corre una iscrizione in 10 righe, di difficile lettura (e poco visibile nella foto). Il Maggiani ha fornito la seguente lettura (e a fianco riporto l’apografo della 6a riga, la più interessante): L’alfabeto è del tipo “ceretano” e la forma molto aperta delle lettere fa pensare al IV sec. a.C. oppure all’inizio del III sec. a.C. La 6° riga indica verosimilmente il peso in libbre dell’oggetto donato e il numero IIC significa 2,5 (per cui il peso della singola libbra, senza il secondo anello, dovrebbe essere 716,28 : 2,5 = 286,51). 6) Firenze, Museo Archeologico Bronzo cm 4,2 (H) – peso g. 113,66 Di forma campaniliforme, trovato a Ponte Gini (Lucca) su livelli superficiali della seconda fase di vita del sito: tardo IV – inizi del III sec. a.C. Più recentemente (2009) il Maggiani ha espunto questo peso in quanto non etrusco, ma romano, corrispondendo esattamente a 100 scrupoli romani. Nello stesso sito di Ponte Gini sarebbero stati trovati altri due grandi pesi incompleti e del tipo a bauletto, oggi andati perduti, che sembrano manufatti romani. 7) Roma, Museo di Villa Giulia Bronzo cm 1,1 (H) x 1,2 (base maggiore) x 1 (base minore) – peso g. 11,465 Di forma troncopiramidale su base quadrata, trovato a Cerveteri, S. Antonio (stesso sito del peso n. 5), ma sul fondo delle scale verso un vano ipogeo, riempito da scarico omogeneo di materiali di copertura e terrecotte architettoniche nonché da frammenti ceramici che non scendono oltre gli ultimi decenni del VI sec. a.C. (datazione a cui apparterebbe anche il peso). 8) Firenze, Museo Archeologico, inv. n. 230428 Piombo e bronzo cm 4,3 (H) x 3,8 (L max) – peso g. 315,41 Di forma sferoidale in piombo lievemente compressa nella parte inferiore, con anello di sospensione in bronzo. Quasi al centro del corpo, cavità praticata volontariamente per la ricalibratura del peso. Sulla calotta superiore, una incisione a V. Proviene da Follonica, loc. Rondelli, dai livelli di vita di un abitato, accanto a un’area di riduzione del ferro elbano, tra tardo VI – primi decenni del V sec. a.C. 9) Firenze, Museo Archeologico Piombo e bronzo cm 3,5 (H) x 3,6 (L max) – peso g. 277,50 Di forma sferoidale in piombo lievemente compressa nella parte inferiore, con anello di sospensione in bronzo. Si notano due vaste depressioni, la prima di forma vagamente circolare (nella parte superiore) e la seconda di forma allungata (nella parte inferiore), ambedue causate da intenzionale asportazione di metallo fino al preciso aggiustamento del peso. Una ulteriore piccola asportazione è avvenuta accidentalmente in epoca recente nella parte inferiore. Proviene da Pian D’Alma (Vetulonia), dai livelli di vita di una fattoria etrusca trado arcaica, con materiali databili tra la seconda metà del VI e metà del V sec. a.C. L’autore ha cercato di ricostruire il peso originario dell’oggetto nelle due diverse fasi di utilizzazione: Fase più antica.: peso calcolato = g. 317,9 Fase più recente: peso calcolato: g. 287 ca. 10) Volterra, Museo Guarnacci, inv. n. 3606 Bronzo cm 0,35 (H) x 0,2 (L max) – peso g. 28,92 Corpo a forma di anforetta con spalla piatta, ventre conico e grosso bottone terminale; largo anello di sospensione. Provenienza sconosciuta. Per la vaga somiglianza col peso n. 1 si propone una cronologia tra V e IV sec. a.C. 11) Isola del Giglio - Campese Piombo cm 6,4 (H) x 3,4 (L max) – peso g. 352 Forma troncopiramidale su base esagonale, privo dell’appiccagnolo in filo bronzeo. Al pezzo è concrezionata dietro una piccola freccia di bronzo. Proveniente da un relitto (poi identificato essere una nave etrusca) vicino l’isola, risalente ai primi decenni del VI sec. a.C. Apparentemente dallo stesso relitto sono stati ricuperati altri due pesi, dei quali però manca ancora una documentazione 12) Campassini Piombo cm 7,2 (H) – peso g. 109,65 Forma troncopiramidale allungata, con lacunoso anello di sospenzione. Trovato a Campassini (Colle Valdesa, Siena) nella Fossa A, di fine VIII – inizi VII sec. a.C. In realtà questo esemplare potrebbe anche trattarsi non di un peso campione, ma piuttosto di un peso da rete (perpendiculum): in ogni caso appare interessante la sua antichità (è il più antico fra i pesi presi in considerazione). (Continua)1 punto
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Salute da collezione privata Mezzo Cagliarese:CARLO EMANUELE III(1730-1773) anno 1736 Zecca di Torino ,rame,diam.mm.15 D/CAR.EM.D.G.REX.SAR.CYP.ET IER,nel campo busto del Re e sotto il busto vi si trova la data R/DVX SAB.ET MONTISF.PRINC.PED.,nel campo croce filettata ed accantonata in ciascun quarto da una testina di moro il millesimo 1736 ,a differenza del 1741 e del 1745,è comune. Vedrò di scattare altre foto di monete sabaude appartenenti a questa collezione privata. --Salutoni -odjob1 punto
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Salve a tutti, sulla scia di tutte queste bellissime discussioni che si stanno portando avanti tra monete più belle, più rare ecc.. avevo pensato di aprirne una per le "meno fortunate", ovvero quelle monete che o sono proprio brutte esteticamente, oppure che non hanno avuto una buona sorte durante la loro vita e ne portano i segni in modo molto evidente..Questa vuol essere una discussione simpatica, per divertirci e per ridare dignità ai vari "carciofi" che abbiamo in collezione che molto spesso vengono messi nel dimenticatoio :P Avanti, siate fieri di tutti i vostri tondelli e fate essere per una volta i meno fortunati i protagonisti!! Comincio io postando questo grano di Ferdinando IV del 1789 che nei suoi 224 anni di vita credo ne abbia passate di tutti i colori per trovarsi in questo stato pietoso..ma questa è stata la moneta che mi ha fatto innamorare della monetazione napoletana e nonostante tutto rimane irremovibile nel suo vassoio vicino alla sua sorellina più giovane (1790) che ha avuto sorte decisamente migliore :P Gaetano1 punto
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e` parte di una ribattitura si vede piuttosto bene per me un antoniniano di tetrico ribattuto su uno di vittorino o qualcosa di simile la P aperta e la forma mi fa pensare anche ad una possibile imitativa1 punto
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Beh...! non credo che hanno grande colpa, è un omaggio! d'altra parte quella R che si nota al rovescio, significa "riproduzione"1 punto
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http://imageshack.us/photo/my-images/577/img5651kf.jpg/'>http://imageshack.us/photo/my-images/24/img6246kt.jpg/'>1 punto
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DE GREGE EPICURI A D'Aragona II: c'e' da pensare che Nerone sia arrivato a Patrasso per nave, cosa del resto piu' che normale, trattandosi di un porto. Non ho mai avuto questa moneta, e non so se la foto presente su RPC mostri un livello qualitativo migliore. Sicuramente gli ADVENTUS sono monete commemorative, in generale; pero' non li definirei "medaglioncini", perchè allargherebbe troppo e senza giustificazione il campo dei medaglioni, che per definizione sono dei multipli di altre monete.1 punto
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senti io ho sempre detto che con l aria che tira da voi li italia e` meglio non collezionarle le romane finche non si chiarisce la situazione e mi han sempre dato tutti contro. d altronde questa e` una moneta non comune , ma stracomune. quindi tanto non vale e` la classica moneta che serve a far appassionare collezionisti e non alla monetazione romana1 punto
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"""valore 2 -3 euro""" Mi viene da piangere....costa di più un pacchetto di figurine Pokemon (euro 4,50).1 punto
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Mi complimento con Alessandro, per la sua tenacia e l'apprezzamento indiscusso verso il vicereame, ultimamente noto in modo forsennato, riuscendo a malapena ad accaparrarmi qualche tondello quando è nella mia zona di caccia... :acute: Questo tondello per coloro che non raccolgono e studiano il periodo, potrebbe apparire come un frammento di un presunto nominale, ma per gli appassionati che invece apprezzano i suoi nummi (più precisamente dal XVI al XVIII sec.), il discorso cambia. E' noto che il travagliato periodo, la tecnica di coniazione, e lo sfruttamento del conio, battendo quasi sino al collasso di quest'ultimo, la tosatura, le frodi, ecc. ecc.. furono alcune delle cause che ci portano a classificare con difficoltà certi nominali. Il Grano in questione, rarino per tipologia merita solo per essere giunto a noi, la conservazione latita enormemente, e qundi questo rientra nella media, avendolo potuto esaminare stamane, ho verificato l'effettiva presenza di una lettera sotto le sigle consuete per il periodo, del maestro di zecca Michele Cavo. A questo punto propenderei per la C retrograda impastata e consunta, o un'altra lettera tra la D e la P, comunque sia un tondello interessante e raro. Eros1 punto
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Ciao, sono Luca e sono un nuovo iscritto. Faccio collezione/raccolgo monete/banconote da quando avevo 16 anni (ora ne ho 36), da quando un mio amico, col quale non parlo più, mi fece conoscere questo "passatempo". Il mio interesse ha conosciuto alti e bassi e solo da poco ho ripreso. Ho comprato dei raccoglitori nuovi per sistemare il tutto, dei cataloghi per approfondire quel minimo di conoscenze che ho e adesso mi sono iscritto al sito. Ho scritto "raccolgo" perchè ho sempre trovato interesse per tutte le monete e le banconote che mi capitavano in mano: monete/banconote/italiane/straniere/Repubblica/Regno. Ogni volta che vedo qualcosa che non ho lo prendo e lo metto da parte. Ora lo faccio anche con gli euro. Trovo che le monete/banconote siano un qualcosa che identifica molto un popolo e la sua cultura. Invece, non so perchè, non trovo ugualmente interessanti le monete antiche. Forse perchè le sento "molto distanti" da me. Detto che vorrei mantenere questa particolarità di "raccoglitore" di monete (quando so che un mio amico va in vacanza in un paese lontano mi faccio sempre portare qualcosa) ora vorrei però concentrarmi sulle Lire. Dopotutto sono cresciuto con loro. Ho letto che in molti di voi non le trovano interessanti ma se posso dire la mia, per me è solo un fattore di tempo. La lira, seppur un vecchio conio, è ancora troppo presente nelle nostri menti. Penso che anche all'inizio della Repubblica pensassero la stessa cosa per le monete del Regno. Voi che ne dite?1 punto
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la seconda per me e` un antoniniano di Valeriano , rovescio ORIENS AVG la terze e` un denario di traiano , quello della serie SPQR OPTIMO PRINCIPIS1 punto
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Io avevo proposto uno spartiacque nel punto in cui le monete iniziano ad essere realizzare col torchio meccanico e la virola , quindi nel momento in cui diventano, teoricamente, identiche una all'altra. Questo spartiacque fu ipotizzato perchè una delle argomentazioni con cui gli addetti ai lavori giustificavano il loro "interesse" in monete che, acclamatamente e per definizione, erano comuni e ripetitive, era che se ne poteva ravvisare una unicità morfologica e formale derivante dalla realizzazione a mano, pur se con strumenti e tecnioche seriali. Potrebbe essere un buon punto di partenza per una semplificazione, se non fosse che, come già detto, si creerebbero due categorie di collezionabili, una di serie A e libera e una di serie B e contingentata. Associare a questo termine tecnologico un contemporaneo limite economico, basso, potrebbe essere una soluzione per incentivare le attività di compravendita su supporti online,anche e soprattutto verso l'estero. diciamo che ne verrebbero veramente liberalizzate , in sostanza, le monete dal 1750 circa che abbiano valori di mercato limitati, diciamo 500 euro.. In questo modo si lascerebbero sotto " tutela" ,per cisì dire, tutte le monete classiche indipendemtemente dal loro valore economico ( e già sento gli ululati di Rick2 e altri) e le monete fino al 1750 circa ma che presentino caratteristiche di rilevanza< economica, che, per queste tipologie, va di pari passo con la rarità del repertoriato... Un altro termine post quem a cui riferisrsi per una cesura, potrebbe anche essere di separare e liberalizzare, sempre con un limite economico, le monete di cui siano conosciute, perché protocollate, le tirature e le varianti di emissione, per le quali, la circolazione tra collezionisti, italiani o esteri, non determina perdite di dati sensibili o storici e per le quali le poche varianti di interesse storico sono facilmente individuabili.1 punto
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In effetti si tratta di un Vitalino di Parma ma questo fa parte dell'emissione per Ranuccio II ed è classificata come soldo, MIR 1045, CNI 89 - 99. Una differenza è nel metallo, quelle di Odoardo sono sempre in una mistura a titolo decisamente più ricco rispetto a quelle di Ranuccio, l'altra, più evidente, nella legenda che per Ranuccio finisce con DVX VI (come in questo esemplare) mentre per Odoardo è: ODOARD.F.P.P.D. Link per confronto http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-RAN2/2 ciao Mario1 punto
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è proprio una malattia collezionare le Savoia lo si può capire dalle rumente che si portano in collezione purchè rare :rofl: :help: ho una certa invidia da rumenta :lazy: :crazy:1 punto
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la rarita` e` soggettiva ! le monete della repubblica considerate rare in realta` passano sempre alle aste e si trovano senza problemi cosi come le monete del regno come le 5 lire del 1937 o i cappelloni che son considerati rari se fate mantova o castiglione come Paolino per esempio ci son monete di questa serie considerate comuni che in realta` sono piu` rare di una FDC della repubblica o di quelle del regno citate per non parlare della monetazione romana , dove monete censite in 17 esemplari son considerate comuni !1 punto
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Vabbè, allora invece di farmi una cultura frequentando il Forum de LaMoneta. leggerò Wikipedia :pardon:1 punto
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Se hai una fotocamera ( anche una compattina ) hai risolto :blum: .. Aspettiamo con curiosità..1 punto
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Ehe Renato ,adesso che ti abbiamo adottato numismaticamente parlando,Basta Verdicchio ma Lambrusco ....ahaah1 punto
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:pleasantry: Ciao Fabione ai tutto là http://www.lamoneta.it/topic/73359-denaro-genova/............... http://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-GEIAN ......bel passa tempo1 punto
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Secondo me ognuno è libero di esprimere il proprio pensiero. Sia Paolino67 che rick2 sono due collezionisti estremamente preparati e competenti, ed il loro contributo è linfa vitale per Forum, non esiste una verità assoluta ma un proprio modo di vedere le cose, io per esempio non condivido pienamente il pensiero di Rick2 sulla Repubblica circolata e personalmente cerco di trovare delle monete con la migliore conservazione possibile, pagandole il meno possibile, avevo iniziato a fare anche la cartamoneta tipologica perché avevo sentito in qualche modo la necessità di ampliare la collezione della repubblica ma sono stato costretto a venderla. La carta moneta e le monete nella maggior parte dei casi sono due collezioni a se stanti, io non ho mai sentito nel caso del Regno che uno debba essere obbligato ad avere anche la cartamoneta perché la sua collezione possa essere considerata completa, anzi ci sono settori più ristretti anche nelle monete, ce chi fa l'argento, chi fa il rame, chi fa l'oro, chi fa una tipologica ecc....una cosa è sicura.....non si può fare tutto. Io personalmente non ritengo che la parola piffero possa essere censurata, comunque sarebbe meglio che tutti cercassimo di divertirci senza stuzzicarci a vicenda...ripeto tutti sono necessari.1 punto
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...lo so che mi insulterete come sempre accade quando dico sta cosa: ..non è una patina da urlo, almeno a giudicare dalle foto....personalmente la laverei e lascerei ripatinare ...so di dire una bestemmia all'orecchio della maggioranza.... la moneta è in alta conservazione, io la giudico SPL/FDC ...i rilievi sono ottimi, il bordo conserva, specialmente al rovescio, visibile chiaramente in foto, abbondante sbavatura di metallo...ci sono dei piccolissimi segnetti, sia al dritto che al rovescio, visibili anche dalle foto... renato1 punto
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Anche le commemorative in lire, specie all'inizio erano bellissime, almeno secondo me, tipo le 500 lire di Dante...1 punto
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Anche io voglio festeggiare (quota 90.000) (nonostante le mie rare apparizioni) proponendo una moneta RRR di FERDINANDO IV non è ne di una grande conservazione e nemmeno è una buona immagine (sigh!) sono comunque soddisfatto di averla nella mia collezione... 1/2 Piastra 1° tipo del 1760 D - FERDINAND • IV • D • G • SICILIAR • ET HIER • REX • , busto infantile del re volto a dx, sotto sigle I.A. (Ignazio Aveta) V - HISPANIAR INFANS • 1760, stemma coronato, ai lati le sigle C • - C • /R •, in basso l'indicazione del valore G • 601 punto
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Dramme L28 analoghe come stile alle due L27 già postate e aaggiudicate allo stesso prezzo. Questa la prima (L28 ‘stilizzata’) KINGS of THRACE. Lysimachos. 305-281 BC. AR Drachm (19mm, 4.37 g, 12h). In the types of Alexander III of Macedon. Kolophon mint. Struck 299/8-297/6 BC. Head of Herakles right, wearing lion skin / Zeus Aëtophoros seated left; in left field, crescent below forepart of lion left; pentagram below throne. Thompson 127; Müller 20; Price L28. Near EF, toned. Great metal. Sold for $365. apollonia1 punto
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Benvenuto Luca22. Il tuo parere sulla considerazione che alcuni hanno sulle monete della Repubblica mi ha colpito. Prima di tutto perchè, coloro i quali collaborano a questa sessione sono tutti innamorati delle monete della Repubblica. Ognuno di noi con le proprie diversità, con i propri limiti (ovviamente parlo soprattutto di me per quanto riguarda i limiti), e, anche con le proprie fissazioni. Pertanto, pensare che alcuni definiscano le monete della Repubblica poco interessanti, è sbagliato, certo, anch'io adoro alcune monete più di altre, ma definire brutta anche solo una 10 lire spighe, è eresia. A mio parere inoltre, sono rare le monete "non dotate" di un certo fascino. IO resto affascinato da tutte le monete, a volte un po di più a volte un po di meno. Anche quelle antiche ne hanno uno. Magari, ecco, .... non mi danno la stessa sensazione invece le banconote... ma le monete... Chi intraprende questo meraviglioso viaggio, ha dentro di se sempre qualcosa, ha sensazioni, piaceri, e ... a volte qualche disappunto, quando vede maltrattate, forate, lucidate, ossidate quei piccoli tondelli sui quali ci confrontiamo. A mio parere, raccogli tutto, se questo ti da piacere, ma studia una cosa alla volta e vedrai che durante i tuoi approfondimenti ti si schiuderà un mondo nuovo e affascinante. Ciao Alan1 punto
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Buona serata Complimenti a lollone e dabbene, articolo bello, mai banale. E' un bene leggere di queste monete che, spesso, non sono alla ribalta come altre, ma possono riservare piacevoli sorprese e farci capire la storia commerciale e finanziaria locale; poi non va sottovalutato che queste iniziative possono far nascere nuovi approfondimenti ed avvicinare nuovi appassionati. Bravi. luciano1 punto
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In linea di massima concordo che forse Gorini è stato un pò troppo "ribassista", specie per quanto riguarda la serie fusa, che potrebbe essere più appropriatamente essere anteriore alla deduzione coloniale del 268 a.C., quando ancora Roma non aveva fatto attecchire più generalmente il proprio sistema monetario e ancora rispettava l'autonomia dei Galli che bene si riflette nella stessa tipologia. In ogni caso Ariminum rappresenta un'ottima zecca per studiare l'impostazione di una monografia, estendibile a tutte le zecche antiche dell'Italia e Sicilia, considerando la lista degli esemplari già censiti nei lavori Campana e Gorini, con eventuali integrazioni (ho notato che il Gorini ha già ricordato la bella serie di fusi riminesi apparsi su Artemide nel 2005). Cosa si potrebbe fare? Penso che si potrebbe ricalcare l'impostazione del vecchio CNAI con maggiori dettagli dedicati all'archeologia e all'analisi numismatica (intesa come analisi iconica e di confronto con altre emissioni più o meno coeve, come la stessa Roma). Appare evidente la difficoltà di un lavoro simile, specialmente se esistono discordanze sulla stessa datazione. In linea di massima proporrei i seguenti capitoli che dovrebbero riguardare una monografia. 1) Ubicazione e cenni storici (con adeguate cartine e immagini) 2) Situazione archeologica (che riassumi le attuali conoscenze sui contesti archeologici) 3) Rinvenimenti monetari (una lista e relativa distribuzione) 4) Emissioni monetarie (sotto forma di schede con immagini, riferimenti e pezzi noti, con intervalli di diametro e peso) 5) Analisi numismatica 6) Bibliografia Per Ariminum abbiamo già quasi tutto, grazie specialmente al Gorini e servirebbe aggiungere soprattutto le immagini (ovviamente quelle che possono essere riportate senza problemi). Resta però da definire non pochi dettagli e gradirei conoscere meglio la possibile denominazione della moneta coniata (semuncia ?, che potrebbe spiegare la presenza del sigma sul simile bronzo coniato di Ancona), con individuazione di due distinti piedi ponderali, la prima di livello "quadrunciale" (241-235 a.C.) e la seconda di livello "terunciale" (in piena epoca annibalica). Personalmente ho alcuni dubbi a individuare distinti livelli ponderali, considerando che la moneta di bronzo ha comunque già un elevato valore fiduciario, con ampie oscillazioni ponderali. Sarebbe utile individuare i singoli conii, per vedere se magari è stato impiegato un conio per un peso pesante e per uno leggero. Poi mi sembra strana una certa uniformità stilistica da un piede all'altro e nell'arco di almeno un ventennio....1 punto
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Buon giorno a tutti segnalo un ottimo scambio fatto con l'utente VIC (Ilaria), persona molto seria e disponibile. Spero che in futuro tratteremo altri scambi. Grazie anche a Sagida per il lavoro che sta savolgendo per tutti noi. Gustavo1 punto
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Sarebbe interessante provare questa tecnica del LIBS, più che altro per metterla a confronto con l'XRF e vedere quanto si discostano i valori. Sicuramente quando si analizzano le monete con l'XRF bisogna tenere in considerazione diversi fattori (argentatura, sporcizia depositata...), però, visto che di analisi con l'XRF ne ho fatte molte, ed anche se i risultati li prendo con le pinze, ti posso assicurare che non si discostano molto dal reale. Ho analizzato diverse monete di Milano, come riferimento sul titolo dell'argento avevo il Gnecchi e dei manoscritti del XV secolo ed i valori riscontrati o coincidevano o si discostavano di un 5-10%. A questo punto sarebbe interessante fare delle prove con lo spettroscopio, ma se i valori si equivalgono a quanto riscontrato con l'XRF credo che a questo punto i dati scritti da Mario sull'articolo andrebbero presi molto più seriamente e non solo come un dato in più. Anche se a Mario li ho già fatti di persona, rinnovo i miei complimenti agli autori.1 punto
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Buonasera a tutti. Quella che posto in questa discussione non è quella più " rara " nella mia collezione ma come Giovanna è quella che mi ha dato e mi da ancora oggi maggiori emozioni. Genova :Dogi biennali seconda fase - Testone della benedizione - II tipo - 15571 punto
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Io e Lollone vi comunichiamo che questa discussione nata sul forum è diventata articolo che è stato pubblicato su Panorama Numismatico di dicembre 2012, ora grazie all'autorizzazione della Nomisma da oggi è anche sul forum negli articoli della sezione medievale col titolo " Il denaro imperiale piccolo di Alessandria e la sua zecca " Anche questo è un contributo che parte e prende spunto da molte considerazioni, analisi e monete esposte in questa discussione sul forum, continua così la collaborazione, ormai vasta tra forum Lamoneta e riviste del settore numismatico. Ringraziamo per il momento tutti quelli che hanno partecipato con contributi e consigli alla discussione stessa e per il momento vi auguriamo buona lettura, Dabbene e Lollone Aggiungo link articolo http://numismatica-italiana.lamoneta.it/docs/201301/alessandria.pdf1 punto
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Mi accodo al bentornato e ti do le mie valutazioni sulle tue monete: 1956 --- SPL, peccato per i graffi diffusi al dritto ed i taglietti al bordo, i rilievi sono molto belli 1957 --- BB/SPL, il dritto presenta molti graffi e bordo rovinato, bello il rovescio, anche questa ha bei rilievi 1961 --- BB+, graffi diffusi e rosetta consunta, bottarelle e taglietti al bordo 1962 --- QSPL, graffi diffusi, bottarelle e taglietti al bordo, L evanescente Probabilmente in mano sono più belle, le foto fanno risaltare i difetti. Ciao Libeccio1 punto
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Questa della Sassonia del 1910 la devo mettere perchè piace soprattutto a me! :)1 punto
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Se hai un pò di tempo leggi qui. http://www.lamoneta.it/topic/24086-prove-e-progetti/ Saluti Marfir1 punto
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mi pare una bella ladrata! che senso ha far uscire queste coincard anni dopo l'emissione? ovviamente per fare soldi e specularci sopra1 punto
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Eccomi qua. Vi chiederete il perché di questa discussione "doppia", ve lo spiego subito. I Topic riguardanti i 2€ Commemorativi sono tutt'ora e sono stati i più seguiti nel Forum, sia per numero di visite che per numero di risposte. Questo portava molte volte a dimenticare che nella prima pagina del Topic c'erano utenti che aggiornavano periodicamente le emissioni. Per l'anno prossimo faremo un esperimento, ossia terremo uno specchio parallelo alla discussione vera e propria, del quale mi prenderò cura personalmente, seguendo gli aggiornamenti che voi stessi utenti posterete di volta in volta. Come sempre verranno inserite le tematiche e le immagini solo quando esse saranno ufficiali, onde evitare fraintendimenti e mal informazione. Per tutti gli errori e per tutte le novità, non esitate a taggarmi quando inserirete i post nell'altra discussione...senza esagerare però, visto che comunque cercherò di tenermi aggiornato io stesso. :D Sperando di non creare confusione, ecco qua le emissioni che ci aspettano per il 2013. Belgio: 100º Anniversario del Istituto di Meteorologia Reale Emissione: Settembre 2013 Tiratura circolante: 4.000.000 Tiratura blister BU: 6.000 Tiratura cofanetto FS: 5.000 Finlandia: 125° Anniversario della nascita del Premio Nobel F. E. Sillanpaa Emissione: Novembre 2013 Tiratura circolante: 1.500.000 Finlandia: 150° Anniversario del Parlamento Finlandese Emissione: Settembre 2013 Tiratura circolante: 1.000.000 Francia: 150º Anniversario della nascita di Pierre de Coubertin - EMESSA Emissione: 3 Giugno 2013 Tiratura circolante: 1.000.000 Tiratura coincard BU: 10.000 Tiratura coincard FS: 10.000 Germania: Baden - Württemberg, Monastero di Maulbronn - EMESSA Emissione: 1 Febbraio 2013 Tiratura circolante: 6.000.000 zecca A, 6.300.000 zecca D, 7.200.000 zecca F, 4.200.000 zecca G, 6.300.000 zecca J Tiratura Divisionale BU: 40.000 zecca A, 35.000 zecche D-F-G-J Tiratura Folder BU: 47.000 zecche A-D-F-G-J Tiratura Divisionale FS: 35.000 zecca A, 30.000 zecche D-F-G-J Tiratura Folder FS: 50.000 zecche A-D-F-G-J Grecia: 2400° Anniversario della fondazione dell'Accademia di Atene Emissione: ? Tiratura circolante: 742.500 Tiratura Divisionale BU: 7.500 Tiratura Divisionale PROOF: 4.000 Grecia: 100° Anniversario dell'adesione di Creta alla Grecia Emissione: ? Tiratura circolante: 742.500 Tiratura Divisionale BU: 7.500 Tiratura Divisionale PROOF: 4.000 Italia: 7° Centenario della nascita di Giovanni Boccaccio Emissione: ? Tiratura circolante: 10.000.000 Italia: 200° Anniversario della nascita di Giuseppe Verdi - EMESSA Emissione: 20 Maggio Tiratura circolante: 10.000.000 Lussemburgo: Inno Nazionale Emissione: Giugno - Luglio 2013 Tiratura circolante: 700.000? Tiratura coincard BU: 10.000 Malta: 1921 - Governo autonomo Emissione: Ottobre - Novembre 2013? Tiratura circolante: 450.000? Tiratura Divisionale BU: 35.000 Tiratura cofanetto FS: 7.500 Monaco: 20° Anniversario dell'adesione alle Nazioni Unite - EMESSA Emissione: 1 Dicembre 2013 Tiratura circolante: 1.249.131 Olanda: Sbarco di Guglielmo I nei Paesi Bassi Emissione: 30 Novembre 2013 Tiratura circolante: ? Tiratura Divisionale FS: 5.000 Olanda: Abdicazione della Regina Beatrice - EMESSA Emissione: 6 Febbraio 2013 Tiratura circolante: 20.000.000 Tiratura Divisionale BU: 10.000 Tiratura Coincard UNC: 250.000 Tiratura Coincard BU: 25.000 Tiratura cofanetto FS: 10.000 Portogallo: 250º Anniversario della costruzione della Torre dos Clérigos - EMESSA Emissione: 20 Giugno 2013 Tiratura circolante: 500.000 Tiratura Coincard BU: 15.000 Tiratura Coincard FS: 10.000 San Marino: 500° Anniversario della morte del Pinturicchio Emissione: 13 Settembre 2013 Tiratura Folder: 110.000 Slovacchia: 1150º Anniversario dell'avvento di Cirillo e Metodio nella Grande Moravia - EMESSA Emissione: 5 Luglio 2013 Tiratura circolante: 989.000? Tiratura Divisionale BU: 4.000 Tiratura Coincard BU: 7.000 Slovenia: 800º Anniversario della scoperta delle Grotte di Postumia - EMESSA Emissione: 4 Febbraio 2013 Tiratura circolante: 975.000 Tiratura Divisionale BU: 15.000 Tiratura capsula BU: 8.000 Tiratura Divisionale FS: 2.000 Spagna: Monastero dell'Escorial - EMESSA Emissione: 5 Febbraio 2013 Tiratura circolante: 8.000.000 Tiratura Divisionale WMF: 2.500 Vaticano: Giornata Mondiale della Gioventù - Rio de Janeiro 2013 Emissione: Ottobre 2013 Tiratura Folder: 89.000 Vaticano: Sede Vacante - EMESSA Emissione: 3 Giugno 2013 Tiratura circolante: 6.000 Tiratura Blister: 111.000 Tiratura Busta: 8.0001 punto
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EMISSIONI CONGIUNTE Francia - Germania: 50º anniversario della firma del Trattato dell'Eliseo - EMESSA Emissione: 22 Gennaio 2013 Francia: Tiratura circolante: 10.000.000 Tiratura Divisionale BU: 500 Tiratura Divisionale WMF BU: 500 Tiratura Coincard BU: 10.000 Tiratura Coincard FS: 10.000 Germania: Tiratura circolante: 2.200.000 zecca A, 2.310.000 zecca D, 2.640.000 zecca F, 1.540.000 zecca G, 2.310.000 zecca J Tiratura Divisionale BU: 40.000 zecca A, 35.000 zecche D-F-G-J Tiratura Folder FS: 50.000 zecche A-D-F-G-J Tiratura Divisionale FS: 35.000 zecca A, 35.000 zecche D-F-G-J1 punto
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La mia è solo una considerazione e non vuole essere un consiglio perchè uno colleziona quello che desidera e che trova più appagante. Colleziono monete mondiali di comune circolazine da quando avevo 7 anni, ne ho grossomodo 7.000 , faccio solo ed esclusivamente la tipologica ed è un lavoro interminabile..... (meno male!!) fare pure le annate...... per me sarebbe impossibile e soprattutto dispersivo, qualche sforzo finanziario lo rivolgo a qualche monetina veramente " diversa " , per la Svizzera, per esempio, (dal centesimo al 5 franchi) in una quindicina di monete con le annate si dovrebbero raccogliere più di 1.000 monete.. un po troppo monotone...!! anzichè le annate vado a ritroso e prendo qualcosa svizzero dell'800 e del '700, e quindi tipologicamente diverso. Gli album a taschine non fanno per me, i riflessi della luce non mi facevano vedere nulla, le monete in bassa conservazione di rame sembrano tutte uguali, in buona sostanza, attraverso le taschine, sono solo dei tondelli scuri. Le raccolgo nei box contenitori leuchtturm e si presentano molto bene, ma credimi, ho più valore in box che monete... ma così do lustro anche a semplice monetine e con i box combinati posso mettere piccolo modulo e grande modulo insieme. riempire 2 box contenitori solo per le annate di un semplice 10 rappen... non mi prende più di tanto.1 punto
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ciao, interessante anche questi sesterzi di Lucio Vero e di Commodo .. Ho inserito le immagini con alcune verianti tratte da A. Banti, I GRANDI BRONZI IMPERIALI. devo inserire le immagini 1 alla volta, per ragione di spazio.... ciao sku1 punto
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