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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/03/13 in tutte le aree
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Non è una moneta molto rara ma è una delle più richieste tra le monete partenopee, proprio per la sua importanza storica. Dopo le ultime rivisitazioni storiche sulla bella personalità di questo sovrano possiamo dire che le monete di Francesco II sono davvero intramontabili, peccato per il breve periodo di regno, pensa che alla zecca di Napoli era già tutto pronto per coniare i 30 ducati in oro ed altri nominali, nel Museo Archeologico di Napoli sono esposti nelle vetrine i punzoni che dovevano servire a produrre i conii per gli aurei nominali, in questo vecchio studio del Bollettino del CNN potrai approfondire il discorso. http://www.ilportaledelsud.org/bcnn1971_2.pdf Anche le medaglie di questo sovrano si sono rivalutate parecchio, pensa che fino a pochi anni fà una medaglia di Trifrisco in bronzo in FDC valeva sui 700-800 euro, oggi il doppio (sui 1500 euro), questo è dovuto al grande interesse per la storia del risorgimento italiano attraverso la numismatica, interesse soprattutto per il più importante stato preunitario (Regno delle Due Sicilie) e la sua ingiusta (ma non ingloriosa) fine.6 punti
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Dato che mancano monete siciliane rimedio io con questa bella piccolina! Non è niente di che ma sono un sentimentale e mi importa poco la conservazione con questo genere di monete: Si tratta di un denarietto in mistura di Federico II del tipo AVG, Mir 94, Sp. 124 in gradevole conservazione e buona centratura, provenienza Asta Sintoni4 punti
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Fecunditas- Piastra da 120 grana di Ferdinando IV 1759-1799 - per Napoli3 punti
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Vi posto un secondo acquisto targato 2012 a me caro non solo per la rarita' del tipo ma in particolare per la conservazione eccezionale : rilievi alti , tondello largo e patina di vecchia raccolta Denaro Secusino V Tipo Umberto II (1080-1103) D/ + VMBERTVS Croce piana con globetti nel primo e secondo quarto R/ + SECVSIA Stella piccola con otto punte con due bisanti in sbarra ore 2/8 Argento , 19/18 mm. , gr. 1,13 / 0,95 , Zecca Susa Mir Savoia 10a , Biaggi 5b3 punti
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Ecco la mia..............quando notai le sigle B e C disposte su di una sola riga con la data del 1623 mi brillarono gli occhi.2 punti
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....e P come Pennsylvania. 2 shillings 1773, la banconota più vecchia che ho in collezione :D Sulla O, passo :rolleyes: petronius oo)2 punti
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Salve. Abbiamo superato le 100 monete, un numero che va oltre le nostre più rosee aspettative. Dai grafici che ho appena aggiornato le antiche si sono riprese, ed la lombardia sta raggiungendo il Piemonte e con felicità annuncio l'entrata in campo ( sta frase non mi é nuova ) della Sicilia, grazie alle monete di @@providentiaoptimiprincipis e @@gennydbmoney. . Lascio a voi il piacere di scoprire i nuovi dati e penso che anche a voi salterà all' occhio che paesi come l'Inghilterra l'america, o la Russia non abbiano ancora nessuna moneta . Ringrazio @@dabbene per l'apporto costante a questa discussione, che con il mio umile servizio ha portato quasi 70 persone a decidere di parteciparvi, un bel momento di aggregazione che fa grande questo forum, e fa venir spontaneo aiutare, anche economicamente, per far si che tutto questo non finisca . Ma non diamo limite alla provvidenza, spero che per il 10 di gennaio saremo a 100 utenti, un numero che sembra irraggiungibile, ma che con un pò di volontà si può raggiungere. Bando alle ciance macchina fotografica foto una piccola descrizione ( solo un paio di righe come autorità emittente, anno, materiale, paese ) e via partecipate anche voi. Chi sara la più bella tra le belle?2 punti
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Ciao certo che ho voglia anzi sono felicissimo!! Partendo da qualche tempo fa, quattro-cinque anni fa, ho deciso, dopo un racconto di un "vecchio" di Montegabbione, il paese in cui vivo, di fare un giornalino in cui raccontare alcune vicende storiche e non del "mio" comune (1200 abitanti circa). Così piano piano la cosa si è fatta appassionante ed ho iniziato a dedicarci molto tempo. In questi anni ho recuperato le informazioni storiche finora note su Montegabbione, le ho ampliate e corrette; ho fatto diverse ricerche di archivio sia negli archivi privati che negli archivi pubblici. Ho intervistato le persone del luogo, scannerizzato le loro foto.... Adesso dispongo di moltissimo materiale da studiare e pubblicare contando ad oggi quasi 7000 file di vario tipo. Tutte le mie ricerche ha cui ho dato un filo logico le pubblico sul seguente sito: http://www.ilcastellodimontegabbione.it/IlGobbo.htm Inoltre stampo un giornalino gratuito, con cadenza quasi mensile, che se volete trovate qui: http://www.ilcastellodimontegabbione.it/PagineIlGobbo/IlGobbo-Edizioni.htm Questo giornalino lo distribuisco gratuitamente per il paese in circa 100 copie e nonostante siano trascorsi 4 anni continua ancora a piacere e molte persone mi chiamano per raccontare aneddoti o per farmi vedere foto, documenti... Così ricerca ricerca sono incappato sulle Rationes Decimarum. Per ora ho consultato il volume dedicato all'Umbria trovando info solo sulla frazione di Montegiove e l'ormai scomparsa abazia di Aqua Alta (a presto consulterò il volume Tuscia"). Le informazioni sulle decime sono interessanti ma ritengo più utile contestualizzarle nel XIII secolo riportando quindi anche una ricerca "numismatica". Se leggerete alcune mie ricerche noterete che sono ad ampio raggio. Non essendo io onnisciente, ma avendo a disposizione internet, di volta in volta faccio delle ricerche ho pubblico domande sui forum specifici, come in questo caso, nella speranza di ottenere maggiori informazioni possibili contattando persone specializzate in un settore che amano l'argomento e non hanno difficoltà nel mettere a disposizione un po' del loro tempo. Considerando che il mio "lavoro" non è a scopo di lucro, anzi, è a scopo di rimessa penso che questa sia la strada più giusta da percorrere. Quale sono i miei obbiettivi: raccogliere più informazioni possibili, rielaborarle e pubblicare il tutto sul mio sito web. Fatto questo di solito in paese c'è sempre qualcuno che fa delle osservazioni, correzioni, ampliamenti e così piano piano i singoli lavori diventano più completi. Di volta in volta, quando opportuno, fare delle piccole pubblicazioni cartacee gratuite, trovando sponsor, da distribuire in paese. Fino ad ora ne ho fatta una, http://www.ilcastellodimontegabbione.it/PagineIlGobbo/IlGobbo-ChiesaSantaMariaAssunta-Vecchia.htm, e ne ho quasi conclusa un'altra (ma da rielaborare totalmente) http://www.ilcastellodimontegabbione.it/PagineIlGobbo/IlGobbo-21%20Aprile.htm. Insomma per non tediarvi troppo questo è quanto :) :D2 punti
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Una moneta di un'asta, restituita perchè non piace, è una moneta bruciata che difficilmente verrà ricollocata. Se, per il collezionista serio, questa opportunità può rivelarsi molto valida - anche se non ne vedo l'utilità, in asta passano generalmente monete belle, sopra la media, ben descritte, ben fotografate, con possibilità di visione dal vivo -, per la casa d'aste poco seria - o per il collezionista poco serio fate vobis :rolleyes: - questa pratica presta il fianco a giochini al rialzo e quant'altro. Un "secondo arrivato" scafato ed attento ci penserà due volte prima di accettare la moneta.2 punti
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Buongiorno a voi, ringrazio gli amici Taleyrandie e Rapax per aver condiviso con noi l'articolo di Biton. Confermo che nei prossimi giorni cercherò di risalire al proprietario della moneta che ho postato per farmi dare i dati metrologici e ponderali dell'esemplare (e, spero, anche una foto migliore :D ) . Credo che la lettura fatta dagli amici francesi D/ + DNI' ODONIS R/ + CAST MLLA NI possa essere quella corretta e che dunque l'emissione sia effettivamente di origine francese. L'unica, debole, perplessità concerne la "N" delle legende, che nel verso della moneta sembra essere rovesciata rispetto a quelle incise al dritto (dov'è il nome dell'autorità emittente). A questo punto speriamo che l'articolo su queste monete vada in porto... sarebbe un bell'esempio di ONESTA collaborazione ( ;) ) internazionale e anche, credo... un piccolo fiore all'occhiello per il forum LaMoneta :) Cordialmente, Teofrasto2 punti
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Buongiorno a tutti, sto consultando questo libro "Rationes Decimarum Italie nei secoli XIII e XIV - UMBRIA" per delle ricerche storiche. Il libro riporta alcune delle decime versate durante il XIII e XIV secolo dai vari enti religiosi umbri allo Stato Pontifico. Nel dettaglio mi sto interessando al mio comune: Montegabbione. Nel testo sono trascritti le decime versate con dettagli dei tipi monetali e vi chiedo se mi aiutereste ad interpretarle. " item a preposito S. Severii solvente pro monasterio S. Severii et abbatia Aqua alte XVII sol. minus III den. aquil. X tur. gros. VII ven. XXII lib. XVIII sol. cort. Item X lib. X sol. cort. Grazie!1 punto
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Intanto prendo atto con soddisfazione che le discussioni su richiesta di identificazione su monete dichiarate trovate ad esempio con il MD vengono immediatamente bloccate. Se da un lato conferma la mia preoccupazione circa la mancata lettura da parte dei nuovi utenti sugli aspetti legali legati ai ritrovamenti, dall'altro conferma altresì la fermezza con cui la direzione del forum intende trattare la problematica in ossequio alle normative vigenti. Un plauso. :hi:1 punto
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Ciao Galenus.....bell'esemplare; lo Spl ci stà nonostante vedo un leggero avvallamento del contorno tra ore 4 e 5 ;)1 punto
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Mi unisco anche io alla lista dei medaglisti (anche se colleziono anche monete e cartamoneta) e posto l' immagine di una comune medaglia in bronzo del 1832 per l' assunzione al trono di Ferdinando II La scelta cade su questo esemplare per tre motivi : conservazione eccezionale ; una delle primissime medaglie che ho acquistato in assoluto ad inizio 2012 quando mi è scoccata la scintilla che mi ha fatto innamorare della medaglistica ; medaglia di grosso modulo con rilievi notevoli ed un rovescio raffinatissimo. Con quest' ultima immagine desidero mettere in risalto la patina e la colorazione iridescente che è davvero favolosa1 punto
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se il buongiorno si vede dal mattino... mia prima moneta ritrovata nel 2013: Taglio: 2 euro Nazione: Monaco Anno: 2001 Tiratura: 899.800 Condizioni: BB+ Città: Milano1 punto
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eccoti qui http://www.ebay.it/itm/Chinese-10Yuan-commemorative-banknote-for-2008-Beijing-Olympic-Games-UNC-/280847865702?pt=Paper_Money&hash=item4163d65766&_uhb=11 punto
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Giacché la discussione ha avuto il riconoscimento che merita, inserisco un'altra moneta, che magari non regge il confronto con le altre postate da altri utenti, ma che comunque è un piccolo pezzo di storia sabauda. Si tratta dei un soldo di Carlo Emanuele III del 1746 in mistura, ex Inasta 4726. Al D/ Croce piana con corone alle estremità e accantonata da quattro crocette mauriziane, in alto la data tra due rosette a 5 petali, intorno CAR • EM • D • G • REX • SAR • CYP • ET • IER • Al R/ Iniziali del Duca "CE" doppie ed intrecciate, coronate, ai fianchi della corona il valore S I, intorno DUX • SAB • ET • MONTISF • PRINC • PED. Mont. 651 punto
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Certe monete sono veramente belle ! :good: Quando avrò una macchina fotografica , vi metterò alcune fotografie delle mie :pardon:1 punto
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Buongiorno a tutti,visto che manca all'appello una moneta siciliana ho pensato di postarne una io,a dirla tutta non è un conio "ufficiale"ma un falso d'epoca,visto che la discussione comprende il miglior acquisto del 2012 credo che anche i falsi d'epoca possano rientrare in tema. Sicuramente non sarà paragonabile alle bellezze che avete postato ma per me,che colleziono anche falsi d'epoca di zecche meridionali,rimane il miglior acquisto del 2012,ecco i dati: Falso d'epoca della moneta da 1 Tarì d'argento del 1697 coniata nella zecca di Palermo sotto Carlo II°,Re di Sicilia dal 1665 al 1700. L'esemplare è apparentemente inedito ed ha le seguenti caratteristiche: Metallo:Bronzo o rame Diametro:18 millimetri Peso:tra i 2,40 e i 2,50 grammi Spessore:1,40 millimetri Al dritto:CAROLVS II D*G*,busto coronato a destra. Al rovescio:REX* SICILIAE*1697,aquila coronata volta a destra,sotto le ali R C. Ecco le foto,dritto:1 punto
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La fascia A o B non dipende dalla qualità degli articoli in quanto tale ma piu' che altro da una procedura rigorosa di selezione e revisioni degli articoli che passa attraverso un "peerage" , ovvero una review degli articoli stessi da parte di anonimi "referee" (arbitri= esperti numismatici ) - oltre al comitato redazionale interno che fa piu' o meno lo stesso lavoro - che esprimono un giudizio sulla qualità degli scritti per poter essere inclusi nella rivista. Che io sappia sia gli AIIN che i NAC hanno eccellenti articoli che le farebbero entrambe classificare come riviste di fascia "A" ma è probabilmente una questione di risorse e organizzazione per mettere in piedi il sistema di revisione descritto sopra.1 punto
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Approfitto di questa discussione per farvi una domanda: E' catalogata anche una varietà senza la S di Speranza. Io finora non l'ho ancora vista. Ci sono foto e/o passaggi d'asta che testimoniano l'esistenza di questa varietà?1 punto
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Volevo lanciare una provocazione (ovviamente benevola): E se Giancarlo Visconti avesse coniato per Bergamo? Sto cercando del materiale su Giancarlo Visconti detto il Piccinino, ed ho trovato sull'opera "La storia di Bergamo e dei Bergamaschi", 1989 di Bortolo Belotti ( Vol.3) alcune lettere del Signore di Bergamo al Suardi e viceversa (pag.107 e seguenti). Interessante è come viene nominato il piccinino: IOHANNES KAROLUS VICECOMES MEDIOLANI ETC. Siamo nel 1405 Le monete di Giancarlo vengono tutte attribuite a Milano durante il suo regno (16 maggio 1412-16 giugno 1412) con lo zio, anche in mancanza di un appellativo che possa identificare il suo dominio. Già in un mio post precedente avevo sollevato dei dubbi sulla catalogazione di queste monete, ora ne ho ancora di più! Vi posto il dritto del Grosso di Giancarlo Visconti attribuito a Milano, intanto, chiedo gentilmente se qualcuno avesse lopera sopracitata se può contattarmi.1 punto
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Grazie Brozzi, mi auguro che sia stato tutto chiaro e comprensibile :). Grazie jagd, mi spiace per i problemi di lingua. Molto bella anche la tua tessera, complimenti!1 punto
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Complimenti sandokan, la discussione diverrà una raccolta ed un riferimento....e non andranno "disperse" nel forum Complimenti a tutti per le stupende medaglie...non accenno a preferenze perchè tutte molto interessati Un caro saluto M.1 punto
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Non si tratta nè di Bonifacio, nè di Rodi. Penso che l'abbiano data per francese, o di ambito crociato derivato, perchè il motivo al dritto ricorda quello del tempio. E' invece distante dai tipi bonifacini e abbastanza diverso dal "castello" di Rodi, che presenta sempre le torrette laterali e la parte centrale cuspidata assai più stretta (come la maggior parte delle monete ispirate ai conii della madrepatria genovese). Un caro saluto a tutti e se permettete soprattutto a rob, che non leggevo da diverso tempo MB1 punto
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C'è poco della Campania ... perciò ... :hi: Questo Tarì di Carlo II con Globo terrestre, come moneta, non è un granché, ma lo posto lo stesso perché l'ultimo, piccolo acquisto nella speranza di riuscire a trovare nel 2013 qualcosa di meglio.1 punto
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Che vergogna!!!E io che ti reputavo una persona seria Riccardo :yahoo:1 punto
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Ciao Daniele. Hai ragione. Questa è la tipica moneta da Mago Eccheccà....... :rofl: . Quando appaiono monete con patine straordinarie, millesimi rarissimi che però non si leggono bene, tondelli più pesanti o più leggeri del previsto......allora lì c'è sicuramente lo zampino del grande Mago........... M1 punto
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persevera se ti piace la numismatica, o pensi che ti possa piacere, sai quanti hanno cominciato così?1 punto
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Ciao Giovanni qui trovi anche il tuo....nave/4 gigli...nr. 45 dell'elenco http://sri.lamoneta.it/Numismatica/rechenpfennig.php saluti luciano1 punto
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Aggiunta: premetto che non ho mai scritto articoli a tema numismatico, anche se per altri "generi", diciamo più specificatamente inerenti quello che era il mio lavoro, ho fatto diverse pubblicazioni e lavori simili; prendi quello che segue solo come il punto di vista di uno inesperto per il genere. L'idea è interessante, anche perchè su queste monete, ma in generale sulla monetazione minore di Ferdinando II e del Regno d'Etruria, c'è veramente poco. Tuttavia per fare un qualcosa di abbastanza "solido" a me personalmente mancano ancora parecchie informazioni. Dunque, vediamo come imposterei un lavoretto su questa monetazione: 1) Introduzione storica ai singoli granduchi ed agli avvenimenti principali del periodo per la Toscana. Fin qui grossi problemi non ne vedo, materiale a cui attingere mi sembra ce ne sia abbastanza. 2) Breve rassegna delle monetazioni del periodo, anche per inquadrare i rapporti fra le monete, con dati di titolo e peso teorico e realmente osservato (raramente coincisdono, anzi quasi mai...). Qualche dato sui prezzi al tempo considerato magari cosi come se possibile alle monete effettivamente ancora in circolazione risalenti ai tempi precedenti, anche per comprendere meglio perchè si coniassero molto certi tipi e poco altri (qui però i dati cominciano a scarseggiare). 3) Descrizione dei coni per le minori prese in considerazione; qui dipende se i soli 10 Quattrini di Ferdinando III (1800 e 1801) oppure anche Soldo e quattrini, come pure se estendere la ricerca alle minori del Regno d'Etruria. Su qualcuna ritengo di avere abbastanza materiale ma su altre mi sembra un pò poco. Purtroppo per queste monete, seppure teoricamente coniate in buone quantità, esistono relativamente poche immagini chiare disponibili; inoltre quando ne appare qualcuna "nuova" non è difficile che si possano notare differenze rispetto ai coni già censiti. Ad esempio, per il 10 quattrini, azzardando una stima del numero di coni usati per il 1800, per circa 110m pezzi, direi da 5 a 10 coni; per il 1801 circa il doppio; per il quattrino le cose sarebbero ancor più complicate(ne furono coniati assai di più). Naturalmente mi aspetto che appena fatto l'articoletto, magari pubblicandolo anche qui sul forum, qualcuno salti fuori mostrando un qualche esemplare ancora diverso (pure fra gli utenti che magari ci leggono in questa discussione :girl_devil: ). Ci sarebbe poi la questione dei diritti di immagine sulle figure da inserire, anche se penso che si possa risolvere senza troppe difficoltà, almeno nella maggior parte dei casi di monete passate in asta. 4) Riferimenti alle modalità di coniazione ed alle autorizzazioni: anche qui la cosa non è semplice. Nel 1800 e 1801 Ferdinando III non c'era già più e furono coniate in un periodo di occupazione, seppure sempre a suo nome. Inoltre una cosa che mi sono sempre chiesto ed alla quale non ho trovato risposte è se queste monete, ma anche altre, furono coniate anche nel periodo del Regno D'Etruria e magari oltre o meno e sarebbe un aspetto molto interessante da chiarire. 5) Tecniche di coniazione: macchinari e procedimenti. Non penso sia facile poter stabilire con quali tipi di macchine furono coniate (a Firenze praticamente disponevano di tutti i generi normalente usati, dai sistemi a rullo a vari tipi di presse, e in qualche caso in anni precedenti almeno ho l'impressione che per uno stesso tipo e data siano stati usati anche macchine diverse) ma qui bisognerebbe che mi riguardassi almeno quanto già pubblicato, forse qualcosa potrei trovare. Inoltre sulle tecniche di lavorazione ed in particolare sul procedimento di imbianchimento, se usato come ho l'impressione che lo sia stato, andrebbe trovato qualcosa. 6) Avendo una buona/ottima raccolta dei coni effettivamente usati e magari incrociando gli ibridi se disponibili si potrebbe tentare una proposta di successione dei coni; anche qui ammettendo che un conio sia stato usato fino a quando possibile prima di essere definitivamente sostituito da un altro, cioè ci sia stato un uso in successione dei coni e non un uso "promiscuo" di vari coni disponibili contemporaneamente. Allo stato attuale dei coni che conosco la cosa mi sembra piuttosto difficile, anche se magari si potrebbero selezionare "gruppi" con caratteristiche diverse e proporne una cronologia (es. uso del U o V, caratteri e/o cifre più o meno grandi, ecc...). Come vedi un pochino ci ho pensato ma mi sembra, almeno per le mie conoscenze ed i dati che ho, allo stato attuale un pò prematuro da fare (diciamo che al momento non me la sento, ritengo che il lavoro presenterebbe troppe lacune). Ovviamente se vuoi provare a farlo ed hai bisogno di dati od altro che posso fornirti mandami pure un MP. :good:1 punto
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Di certo VAII non spiccava per bellezza :D Complimenti RR, moneta fantastica! N.1 punto
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Buon Anno.. credo che domenica andrò al Cordusio.....spero di trovare qualcosa di mio interesse, cosi "giusto " per iniziare bene il 2013 ...1 punto
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Se é d'aiuto per confronto, ho questa foto del dritto del cent del 18 pronta che io giudico qFDC.1 punto
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Ormai da alcune edizioni sia il Gigante che il Montenegro segnalano il 1865 in oro rosso , tuttavia sono apparsi anche altri millesimi1 punto
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Foto migliori? Peso e diametro è sempre un piacere saperli! :good: La patina l'oro,rosso o bianco o giallo non la fa. Può accadere che si notino delle chiazze rosse o rosastre ed il rame della mescole che esce fuori,normalmente si nota su monete piccole da gr.1 o meno. I marenghi Rossi di Umberto I hanno una valutazione differente da quelli in oro giallo ma di Vittorio Em.II non ne ho sentito parlare spesso anche se può accadere che qualche monete abbia avuto una mescola leggermente differente.1 punto
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di solito diciamo che e' un fior di conio,qui possiamo dire che e' un fuor di conio marcantonio1 punto
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Questa è la medaglia teresiana avuta dal rettore quando ho preso servizio come professore ordinario presso l'Università di Pavia. La medaglia teresiana è stata anche consegnata dal rettore Stella al presidente Napolitano in occasione del 650° anniversario di fondazione dell'Ateneo. Voluta nel 1953 da Plinio Fraccaro, rettore dell’ateneo per dieci anni, la medaglia è la seconda versione di quella coniata nel 1772 in onore di Maria Teresa d’Austria. Sul recto è raffigurato lo stemma dell’Università di Pavia, composto da diversi elementi simbolici: le due mazze d’argento incrociate, la stola che rappresenta l’autorità del Vescovo, la corona d’alloro, i libri come elemento fondamentale dello studio e l’anello che veniva consegnato ai neo dottori e il cartiglio con la scritta «Alma Ticinensis Universitas». apollonia1 punto
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Si, lo confermo, bisogna essere prudenti, almeno fino a quando non soffierà un nuovo vento innovativo (culturalmente parlando). Per adesso siamo in pieno...oscurantismo...e la casta vince.1 punto
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Leggendo l'intervista al Tenente Colonnello Luppino(il nostro elledi)non si può fare altro che dirgli "ad majora".Mi è piaciuta ,sempre nell'intervista,la"punzecchiatura" fatta da elledi verso i Musei ma soprattutto verso alcuni se non molti funzionari pubblici che frenano la fruibilità e la catalogazione inventariale del patrimonio numismatico dei musei. --odjob1 punto
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Ciao. Per ciò che cerchi devi rivolgerti al mercato estero perchè in Italia non troverai nulla. L'offerta è vastissima ma si pone un ovvio problema di lingua: se sei in grado di superarlo, sei a posto. Alcuni esempi. L'inglese Coin News della Token Publishing tratta monete ma di diversi periodi storici: http://www.tokenpublishing.com/issue.asp?iid=343 L'americana Krause Publishing - che edita fra l'altro la serie dei cataloghi World Coins - ha quattro riviste in portafoglio: Bank Note Reporter: http://www.shopnumismaster.com/bank-note-reporter-one-year-subscription-us Coins Magazine: http://www.shopnumismaster.com/coins-magazine-one-year-subscription-us World Coin News: http://www.shopnumismaster.com/world-coin-news-magazine-one-year-subscription-us Numismatic News: http://www.shopnumismaster.com/numismatic-news-magazine-one-year-subscription-us E chissà quante altre in francese o tedesco o spagnolo ne esistono! Poi ci sono i blog o i siti - che come una rivista trattano diversi argomenti numismatici. Fra questi il primo che mi viene in mente è World Coin News che segnala tutte le ultime novità emesse dalle zecche mondiali: http://worldcoinnews.blogspot.it/ oppure Coin Week con un interessante elenco di categorie in cui sono divisi gli articoli http://www.coinweek.com E così via. Lascio a te la curiosità di cercare ciò che più ti aggrada.1 punto
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Sicuramente una rivista che tratta solamente di monetazione moderna come tu cerchi non verra mai alla luce, visto che nelle riviste si cerca di accontentare tutti gli appassionati del settore e non solo, trattando anche temi di cartamoneta, scripofilia ecc. ecc. Ti posso consigliare invece di acquistare dei libri che piuttosto trattano di quest'argomento, io ho da poco preso il libro "Addio cara Lira" e penso che sia un bel libro per poter partire ed interessarsi a quest'argomento, anche il catalogo dell'attardi che tratta delle varianti e degli errori della monetazione della Lira/Euro è molto interessante, poi io sono riuscito per mia fortuna, ha reperire a Roma una copia del volume "La lira siamo noi" (non la versione che propone Editalia a delle cifre esorbitanti, ma una versione ridotta pagata 25,00€) dove tratta della storia della Lira a partire dalla nascita della repubblica. Posso segnalarti anche che nel prossimo anno dovrebbe uscire un libro del Sig. Luppino riguardante le prove ed i progetti della Lira di San Marino, Vaticano e Italia, credo che per gli appassionati della materia sia bellissimo, io attendo con ansia questa nuova opera xhe tratta di una materia un poco tralasciata dagli esperti di numismatica. Comunque questo non è un tema non molto trattato dai giornali o da libri specializzati essendo la lira Italiana una moneta ancora molto recente, speriamo che in futuro possa crescere sia l'interesse che le pubblicazioni in tal senso.1 punto
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...certe discussioni vengono aperte, perchè certe monete interessano!! non a tutti forse...ma interessano!!1 punto
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