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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/27/12 in tutte le aree
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Ma lasciamolo tranquillo questo povero Marco, non tiriamolo per la giacca, non cerchiamo sempre i cavilli su tutto, ha offerto la visione di questo pezzo, quindi ha divulgato, su questo penso che nessuno possa dire nulla, altri se lo sarebbero tenuti e basta, invece ha condiviso con noi, sulla legittima proprietà non posso , fino a prova contraria dubitarne, e sulla possibilità di dare il permesso o non darlo per la pubblicazione,solo lui può darla o non darla, fai quello che ritieni giusto, anzi direi che una pubblicazione da parte tua a questo punto sarebbe valida, ma solo tu puoi decidere, tranquillo, stai tranquillo !6 punti
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Prima che l'anno termini mi sento di postare questa ultima, per me ma spero non per gli altri, moneta. Mi piacciono le monete che raccontino storie o che siano diventate dei simboli, in questo caso siamo sui più alti valori che una moneta può dare e trasmettere, questo almeno per me. Preciso subito che è uno Scudo di Lucca del 1756, ultimo anno tra l'altro di emissione ; questa moneta mi ha sempre affascinato per tanti motivi, ogni anno di emissione cambia, per piccoli particolari, ma cambia sempre. E' una moneta che richiama fortemente la sua identità, inoltre per la sua bellezza artistica nel rovescio richiama una scena scultorea, ma l'aspetto più importante è il richiamo ai valori cristiani, alla carità, all'elemosina, una moneta insomma dall'alto valore simbolico e non solo, la scena del San Martino a cavallo che si toglie il mantello per darlo al mendicante rimane una delle più rappresentative della nostra monetazione : D/ RESPUBLICA LUCENSIS , stemma con ai lati due pantere con la testa volta all'indietro R/ SANCTUS MARTINUS , San Martino a cavallo nell'atto di togliere il mantello per il mendicante Argento, anno 1756, diametro 41 mm., gr. 25,45. Provenienza asta Nomisma, 2012, N°.46, lotto 739 Le feste continuano quindi..., comunque ritengo giusto quando saremo alla fine di questa splendida e divulgativa discussione lasciare a tutti un segno, un ricordo, una testimonianza di quanto fatto, spero che in questo mi aiuti un grande e bravo utente del forum, anzi ci conto ! Mario4 punti
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E vabbeh, però così pretendere chiarezza pubblica da una parte, e non darne di propria, mi pare un po' leviatana come cosa. Comunque sia, il thread é divertente e curioso. Pop Corn alla mano, continuerò a leggerlo . :p3 punti
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Io invece direi assolutamente di sì!!! Capisco che a volte dopo l'identificazione non venga detto nemmeno grazie, ma da qui a contestarla addirittura... Eppure c'è scritto che vi sono varianti anche per la corona. Sai erano gli spiccioli dell'epoca, coniati in grandissima quantità con un chiaro utilizzo di conii diversi. Ti faccio la cortesia di spostarla nella giusta sezione così vediamo cosa ti verrà detto.2 punti
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esatto @@beppe61...mi hai tolto le parole di bocca SCUSATE!! ...MA A NOI CHE CI FREGA DI CHI è IL SACCO O PEGGIO DI CHI PRESUMIBILMENTE NE AVEVA DIRITTO?? o di chi ne ha trattato prima l'acquisto?....se permettete non sono problemi e pensieri nostri e dato che fino a prova contraria di illecito non c'è niente di niente,tutte queste supposizioni hanno stancato....penso in primis chi ci ha postato una meraviglia. marco2 punti
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Beh, se vieni in un forum pubblico a dire "un uccellino mi ha detto", o dici chi te l'ha detto come e quando, oppure per come la penso io sei tale e quale alla vicina di casa che spettegola di quella di sopra o di sotto. Anche perchè non mi pare tu sia qui in veste di poliziotto no ? Sarà l'abitudine che hai, ma trovo ingiusto pretendere chiarezza da altri quando si é il primo a non darne. O no ? :) Anche perchè ho come la sensazione che in tutta questa storia ci sia ben poco di oscuro...2 punti
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Ci sono stati molti mancati acquisti...purtroppo e per fortuna... Fa male quando poi si rivedono le stesse monete vendute al doppio da un altra parte qualche mese dopo (sesterzio di Livia ad ACR, Traiano Decio alla Triton solo per fare qualche esempio...). L'insegnamento è che di monete interessanti ce ne sono molte, non bisogna avere fretta e quando si presenta una buona occasione non indugiare. Di contro non bisogna spendere male e troppo in periodi in cui di buone occasioni non ce ne sono...2 punti
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Caro Brik, complimenti per la monetina acquistata, perchè non è facile trovare aquilini minuti in buona conservazione come in questo caso; peccato solo quella piegatura... In effetti il tuo esemplare sembrerebbe rientrare nel mio sottogruppo A.II.2d da te citato: infatti nella stampa è saltato il punto in legenda dopo la R, ma poi gli esemplari citati e schedati in quel punto lo presentano tutti, Oschiri compreso. Sono poi chiari i tre punti finali disposti a triangolo. Tra l'altro alla luce di quanto visto per Pisa, ed ora anche per Genova e Lucca e grazie alla generosità di Lucia Travaini sto rivedendo un poco quel ripostiglio, per il quale qualcosina a livello cronologico si può ora aggiustare. Nel secondo volume su Pisa (incentrato sulle monete della Seconda Repubblica e sulle tessere pisane, che ora posso per fortuna portare all'ultima revisione e stampa :)) , comunque, oltre agli aggiornamenti con le novità emerse nel frattempo rispetto al primo (qualche piccola variante) e agli indici analitici di entrambi i volumi, inserirò anche un'errata corrige del volume già edito, visto che mi sto accorgendo che diversi errori indicati per la correzione nelle ultime bozze non sono stati tutti emendati dall'editore (questo è uno dei problemi nel lavorare con editori generosi, ma non specializzati nel settore: per loro punto più o punto meno nella legenda non fa differenza, anche se ho cercato di spiegarne bene l'importanza per l'opera :( ). Se poi l'editore mi darà il permesso oltre che inserirla nel secondo volume e nelle copie del primo rimaste, vedrò se pubblicarla in pdf in rete (magari anche qui sul forum), o di inviarla via e-mail a chi la richiederà: appena pronta, nel caso, vi farò sapere. Un caro saluto a te e agli altri amici che sono intervenuti nel frattempo MB2 punti
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Gentili utenti, non me ne vogliate... Chiudo questa discussione per la sua, oggettiva, inutilità, al di la della curiosità che uno può avere. Chiunque fosse ancora interessato a sapere questo nome mandi direttamente un MP a un utente qualsiasi che lo ha già ricevuto. Spero comprendiate. Mirko2 punti
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quarda che mettere un "mi piace" non costa nulla!!!! :pleasantry: è una forma di riconoscenza verso chi ha speso del tempo per te ...1 punto
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come periodo potrebbe anche essere di Antonio Farnese (1728-1730), http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-AFPR/1 ma dalla foto non vedo elementi sufficienti per pronunciarmi con certezza. basterebbe avere l'inizio di leggenda, F o A, ma proprio in quella zona la moneta appare particolarmente deteriorata.1 punto
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Credo che qui si stia facendo un po di confusione con i tipi... Sul catalogo i 2 cavalli di Filippo II sono stati divisi in 5 tipologie. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FIIR/2 (1° tipo) Tipologia caratterizzata dalla presenza della testa del re nuda e dalla legenda PHILIPP REX ARAGON VTR (o similare) e nota in tre varianti (priva di sigle, sigle IBR e sigle IBR/VP). http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FIIR/22 (2° tipo) Il 2° tipo è caratterizzato dalla presenza della testa grande del re con corona radiata e legenda PHILIPP D G REX... (o similare) e nota in due varianti (priva di sigle e con sigle GR). http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FIIR/23 (3° tipo) Qui siamo in presenza di una moneta simile al 2° tipo, ma con la testa piccola del re (ma sempre con corona radiata). http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FIIR/24 (4° tipo) Il 4° tipo ha il busto volto a sx del re (con corona radiata) http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FIIR/25 (5° tipo) Infine il 5° tipo ha la presenza di scettri nella corona. Detto questo, ma forse sarebbe bastato leggere attentamente quanto riportato nei cataloghi, la moneta postata si presenta con testa nuda e legenda compatibile che l'assegnano inequivocabilmente al 1° tipo. Di più non so dire...1 punto
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la legenda al dritto della moneta postata da dave combacia perfettamente con i 2 cavalli del I°tipo,la legenda nel II°tipo è totalmente diversa...1 punto
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E' un pfenning uniface di Salisburgo per JOHANN II von REISBURG, 1429-1441 Ciao Mario1 punto
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Davvero molto bella, complimenti anche questa volta caro @@jagd, e buone feste! Dario :good:1 punto
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entro anche io in discussione... purtroppo ho passato i gg di natale con la febbre e non ho avuto il tempo di connettermi... penso che il dubbio rimarrà.... sia questo reale che il mezzo postato sul catalogo sono a mio parere dubbi.... perchè 10 anni prima il 6 era un bel numero chiaro e molto simile (per non dire uguale) ad un 9 rovesciato e invece 10 anni dopo quando già avevano a disposizione un punzone molto utilizzato come il 9 (utilizzato in quel decennio come terza cifra del millesimo) avrebbero dovuto "taroccare" o modificare un nuovo punzone oppure modificare quello con il 5???? ricordiamoci di come si lavorava in zecca... avevano già in mano il punzone con il 9 nella preparazione del conio bastava girarlo per battere il 6.... diverso discorso ( che non mi pare sia stato affrontato) era nel magari recuperare dei coni ancora buoni dell'anno precedente e cercare di modificare il 5 finale in 6 per avere un conio ancora utilizzabile a costo zero... possibile, magari anche probabile, ma si potrebbe averne la certezza solo confrontanto grossi numeri di monete con le due date, metterle a confronto e arrivare a una probabile risposta... il dubbio comunque rimarrebbe.... ... posso esprimere la mia personale opinione... ma sottolineo che è solo una personale linea di pensiero.... propendo per il recupero del conio, almeno in questo caso, visto che in passato è più volte capitato, questo non vuol dire che non possano esserci monete coniate da dei coni nuovi e non di recupero quindi con il 6 bello e chiaro... dipende da quanti coni abbiano potuto recuperare, quanti ne abbiano fabbricati di nuovi e quanti si siano rotti o usurati nella lavorazione, non sappiamo neppure se veniva data la precedenza ai coni nuovi o a quelli di recupero e quanti coni erano in uso in quell'anno.... sempre difficile è trovare la certezza...1 punto
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Mah.....sarò tonto.......ma di questa discussione ho capito poco di Numismatica e molto di "comportamenti".....forse alcune discussioni dovrebbero essere integrate con la scritta "Solo per Professionisti". Un caro saluto, Pietro1 punto
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Credo che il D/ debba essere ruotato di 180°. Confermo il picciolo per Roma. Muntoni 96 ; CNI 441.1 punto
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Anche se molto usurata credo Fedafa abbia ragione. Sembra un denaro piccolo con Roma seduta della zecca senatoriale di Roma. Azzarderei anche nell'evidenziare segni di ribattitura nel rovescio. Difficile comunque ipotizzare senza una visione diretta. saluti1 punto
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...Frequento spesso Modena e dintorni per motivi cinofili.....e' arrivato anche il momento di lasciare a casa i cani...e portare il dindarolo...quindi presente il sabato con eurozavorrina al mattino.....e poi al rientro sosta a Zibello...... Renato...fatti riconoscere.... :drinks:......vale anche per tutta la "banda" modenese.....1 punto
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Denaro per Ascoli. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ASCREA/61 punto
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scusa VaneX79 non puoi aprire 1000 posta per la sezione scambi. qualcuno puo chiudere. lasciare solo una1 punto
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Premetto che non ho l'articolo e mi piacerebbe averne copia. Chiarito ciò, io mi pongo una domanda. Cosa ha indotto gli archeologi a stabilire che quella casa fosse stata costruita ed abitata dalla fine del III secolo a.C. e non dalla sua metà? Cosa ha indotto gli archeologi a stabilire che la datazione del crollo del piano di sopra sia avvenuta due secoli più tardi? Secondo questa ricostruzione il tesoretto sarebbe stato "occultato" in un periodo di pace, solo dopo la conquista della città di Siracusa ad opera di Marcello nel 212 a.C. e il congedamento delle sue trupp presso Filziade? E a che pro? Non credo che l'articolo lo chiarisca(mi baso sul post apparso al Workshop)e non vorrei che si trattasse del solito circolo vizioso: 1)Dato la casa in base alle monete e alla datazione "middleniana di Marchetti"; 2)Dato il crollo in base alle monete e alla datazione dell'ultimie serie. Vincenzo.1 punto
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Se invece di reagire in questo modo, leggesti quanto c'è scritto sulla pagina del catalogo che ti ho postato, capiresti che sono previste varianti nella testa del regnante e nella corona al R/ - ed inoltre sono previste anche le sigle , infatti la sigla di Giovan Battista Ravaschieri è indicata dietro la testa di Filippo II - esttamente come nella tua versione.--1 punto
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:nea: ma veramente stiamo facendo? la scena di tutti seduti ad un tavolo a parlare descritta da vox può andare bene per la Spagna, qui è pura fantascienza...1 punto
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Penso che sia la buona lettura di questa moneta, moneta in mano, tutto sembra corrispondere. Quanto alla sovraconiatura del castello sul brachio della croce, caso o intenzione, difficile a dire senza fare statistici con tutti le monete di questo tipo. Quanto a l'assenza d'impronta della lettera B sul rovescio, è possibile che il fianco abbia stato scaldato, avanti la coniatura? È vero che se comparano a la sovraconiatura con una fior di giglio, sopra i dozzini reali francesi, se vede sempre l'impronta della fior. A presto, per un altra bonifaciana. Alain.1 punto
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Michele hai usato la foto senza il mio permesso scritto...adesso mi rivolgo al mio avvocato che in giornata ti chiamerà :blum: :blum: :blum: :blum: :blum: :blum: :blum: :blum: :blum: :blum: :blum:1 punto
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Mi piacerebbe sapere chi lo voleva comprare e da chi ... É 2 anni che trattavo questo acquisto e nessuno può rivendicarlo!!! Chi mi sta sparlando dietro può benissimo chiamarmi e dirmi cosa ha contro di me ... Io non sono un commerciante ma un semplice collezionista anche se ovviamente spesso vendo del vecchio materiale per sostituirlo con altro di migliore qualità. Per quanto riguarda la mia stupidità, si sono uno stupido perché per ogni bella notizia ci sino mille invidiosi che ti vogliono accoltellare. Foto, questa pubblicata è la prima fatta dopo l'apertura. L'altra ve la posto ancora ed è la seconda, sul tavolo del mio posto di studio. P.s. Le monete le ho poi arrotolate in carta e fatto dei rotolini mentre il sacco è da un restauratore sotto azoto per essere sicuri che non abbia tarli al suo interno. Saluti Marco B1 punto
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Tornando su quanto avevo scritto, come promesso, inserisco un'immagine filtrata e rielaborata per mostrarvi quello che dalla foto vedo (chiaramente l'esame si basa solo sull'immagine disponibile e non è detto che poi tutto questo corrisponde esattamente alla realtà): con le frecce in rosso ho evidenziato quelle zone di metallo (in blu) "extra" che in teoria non dovrebbero esserci mentre con le frecce gialle ho evidenziato le anomalie riscontrabili sui caratteri delle legende che sembrano molto irregolari ed incompatibile con la coniazione, tra queste è evidente la "I" di germanicus che invece di essere lineare e uniforme risulta essere piuttosto irregolare. Chiaramente un'analisi diretta potrebbe smentire queste mie impressioni e l'illusione dell'irregolarità dei caratteri potrebbe essere dovuta alla foto e alla patina ma quelle sopra citate sono alcune peculiarità proprie delle fusioni di vecchia generazione.1 punto
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Io invece la trovo un po' monotona proprio per questo, l'aquila ripetuta troppe volte, ci sono comunque monete interessanti, il 5 Lire sopra a tutte, gli argenti sono affascinanti, per il nichelio ed il rame avrei fatto altre scelte, ma se è come ci è stato raccontato, e cioè che Romagnoli ha dovuto preparare tutta la serie in pochissimo tempo il risultato non è certo da buttare anzi. Per l'oro vedendo i bozzetti proposti avrei fatto altre scelte, il Littore è troppo simile alle 50 Lire precedenti e le 50 Lire Impero non mi convincono tanto, ma sono pareri personali. Allego i bozzetti del Romagnoli per chi non gli avesse già visti. Saluti Marfir1 punto
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Usa quarter dollar 1972 KM 164a Usa quarter dollar 1994 KM A164a Usa quarter dollar 1997 KM A164a Usa 1 cent 1964 KM 201 Usa 5 cents 1981 KM A192 Usa 5 cents 1964 KM A192 Scusa ma gli altri non te li posso dire perchè ho il "world Coins 1901-1999" Stefano1 punto
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grazie a tutti dei consigli. Presa a 450! appena l'avrò in mano vi farò sapere! buona serata!!1 punto
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ecche quà! inizio con questa del Principato di Monaco degli anni '201 punto
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Dovendo centellinare le risorse sono molti i casi in cui mi sono ritrovato con un pugno di mosche in mano. In particolare ricordo un paio di crazie sfuggite per poco in un'asta Artemide della scorsa primavera, cifre giuste, non folli ma uno scatto al di sopra delle mie possibilità. Ma i due casi che più mi irritano riguardano altre monete: il primo e' un Sesino proposto ad una cifra da saldi in un listino a prezzi fissi che non sono riuscito ad aggiudicarmi nonostante abbia chiamato per primo perché offerto fuori listino ad un altro collezionista (sono risalito con certezza alla vicenda dato che questo collezionista e' un amico); Il secondo caso e' molto recente, in un'asta italiana mi sono aggiudicato un lotto ad una cifra inferiore alla mia offerta massima inviata online e regolarmente registrata, ma la casa d'arte non riconosce la mia aggiudicazione e asserisce che il lotto e' stato aggiudicato in sala. La questione non è ancora conclusa ma non nostro grandi speranze, certo che anche il conferente se sapesse che la casa d'asta s'è persa un'offerta e una aggiudicazione più elevata del suo lotto di certo non sarebbe contento, Da parte mia tendenzialmente con loro ho chiuso.1 punto
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non conoscevo questa monetazione....che trovo molto bella e ricca di significati!! al contrario ho sentito più volte parlare di Pasquale Paoli come Padre della patria Corsa! la prossima volta che verrò in Corsica ,speriamo in primavera, cercherò una di queste monete per metterla in collezione con le sue cugine Sarde!1 punto
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Bella discussione, mi aggiungo qui per condividere un passaggio di un'opera di Massimo d'Azeglio, "racconti, leggende e ricordi della vita italiana", scritto nel 1856 da quest'uomo dal "multiforme ingegno" Fu pittore, scrittore, patriota e politico, arrivando a ricoprire la carica di Primo Ministro del Regno di Sardegna dal 1849 al 1852. Fu genero di Alessandro Manzoni, e delle sue opere è più famoso il romanzo storico "Ettore Fieramosca o la disfida di Barletta"... ma della sua vita lascio a voi indagare se vorrete. Tratto dai "racconti...", testo gustosissimo per stile e interesse storico: -------- Dopo il trattato di Parigi del maggio 96, mio padre s'era ritirato dalle cose pubbliche, dedicandosi alla famiglia ed alle cure delle sue faccende domestiche, le quali, nelle vicende e nelle guerre degli anni scorsi avevano di molto scapitato. La casa nostra, già assai ricca, era venuta ora in qualche strettezza. Nell'altre parti d'Italia ho piú volte udito deridere noi Piemontesi, perché, i signori in ispecie, siam poveri. Ma bisogna pensare che: 1) su chi non ha, non cade, se non altro, il sospetto del male acquistato; 2) che ad ogni guerra -e ve n'era soventi, e a quasi tutte il Piemonte ci aveva la parte sua -, la prima cosa pe' signori, il Re dando l'esempio, era il fare un repulisti di quanto v'era di valsente in casa, onde supplire alle spese. Come si può arricchire con questa specie di sacco dato periodicamente ad ogni casa di signori, almeno un paio di volte per secolo? E non si creda mica che loro soli facessero sagrifici. Li faceva il governo, il tesoro pubblico, quindi tutti. Ancora si spendono oggi monete d'otto, da quattro soldi, d'un soldo, le quali allora avevano il corso di venti, di dieci, di cinque soldi (valore che ancora si vede indicato sulla moneta medesima col millesimo 1796), e questa era nientemeno che moneta falsa, conosciuta e tenuta per tale da tutti, ma che tutti accettavano; e perche? Perché il Piemontese è duro a se stesso, sopporta ogni malanno (malo assuetus Ligus, lo dicevano già al tempo dei Romani), non teme la vita travagliata né il pericolo, quando è pel suo paese, la sua Casa di Savoia ed il suo onore. E per questo s'è sempre mantenuto padrone di sé, per questo non s'è mai rassegnato ad essere paese di conquista; e quando lo divenne sotto l'eccessiva potenza di Carlo V, Francesco I e Napoleone, tanto fece, tanto si divincolò e dimenò, che riuscí a liberarsi di chi lo opprimeva, e ridiventare lui padrone in casa sua come prima. -------1 punto
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come ogni tipo di investimento, acquistare monete per ottenerne un profitto economico, non è così semplice1 punto
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Bè se proprio ci tieni: Si tartta di un pezzo di provenienza sconosciuta probabilmente magazzini Kaufhof o Karstadt nella zona dell'Assia Misure 10 * 8 cm peso circa 250G Nel campo si vede un orsetto con costume di superman La legenda recita "Du bist meine Held ( tu sei il mio eroe )" la scritta nel bordo ( non in foto ) recita "Su BÄR man" (Bär in tedesco significa orso) ciao Fabio @@Giovanna bel regalo.1 punto
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Ciao a tutti. Buon Natale. Vi posto la sorpresa trovata questa mattina sul comodino da parte della mia famiglia. Roma - Sisto IV (1471-84) Fiorino da Camera "Anno giubileo 1475"[Au], San Pietro in barca che tira le reti R/ Stemma sormontato da tiara. (gr=3,480) C.N.I. 2 ; Muntoni 7 ;1 punto
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Un caro augurio a tutti gli utenti lamonetiani ed in particolar modo ai frequentatori di questa sezione, che possiate trascorrere con tutti i vostri cari una serena Natività 2012. In questi due giorni postate, postate, e domandate tutto ciò che volete, poi giovedì cercherò di rispondere a tutti. Mi raccomando di non giocarvi tutti i risparmi al poker, baccarà e mercante in fiera, :blum: , cercate di fare economia perchè nel 2013 avrete da acquistare monete e medaglie per l'ampliamento della vostra beneamata collezione. :good:1 punto
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A tutto lo Staff e a tutti Voi Amici carissimi che tra queste pagine avete lasciato un prezioso contributo o un segno di stima e amicizia o finanche di sola lettura …. giungano i nostri migliori Auguri di Buon Natale e Felice 2013 ! Alberto/Acraf Valeria/Medusa1 punto
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altro che italiani furbi e furbetti, qui siamo all'epoca dei comuni... tutti contro tutti :D1 punto
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So che ho già postato ma mi piace troppo anche questa e mi piace condividerla. Non è assolutamente rara ma trovo che l'abilità dell'incisore del conio sia veramente magistrale. Maurizio1 punto
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Chiedo scusa ai Cordusiani se vado apparentemente OT ricordando che oggi ricorre il secondo anniversario della scomparsa di Mario Traina. Anche l'anno scorso lo ricordammo sul forum (LINK), mentre due anni fa la sua improvvisa dipartita fu commentata in una lunga e partecipata discussione (LINK). Ho deciso di ricordarlo qui perché sono convinto che la bellissima iniziativa promossa da "Quelli del Cordusio" gli sarebbe piaciuta tanto. Lui che non perdeva neanche un giovane per strada, dedicandogli tempo e attenzione rispondendo alle lettere di TUTTI quelli che gli scrivevano (ed erano tantissimi), era diventato per tanti ragazzi appassionati di monete un simbolo, un punto di riferimento, perché era la dimostrazione vivente del fatto che era possibile accorciare le distanze tra quelli che lui chiamava i "matusa" e le giovani speranze della numismatica. Mi piace immaginarlo mentre scrive un editoriale dei suoi per evidenziare i meriti e la lungimiranza di questo progetto e, contemporaneamente, approfittare dell'occasione per lanciare l'ennesimo appello in favore dei giovani e del ricambio generazionale. Per tutte queste ragioni vorrei allora associare anche in forma concreta il suo nome al progetto. Nei giorni scorsi sono riuscito a recuperare (per ora solo virtualmente) una copia de Il linguaggio delle monete, l'opera probabilmente più preziosa tra quelle che lui ci ha lasciato, ormai di difficile reperibilità vista la chiusura della casa editrice. Sono ancora in attesa di conoscere i dettagli per il pagamento, ma se non ci saranno problemi la metto senz'altro a disposizione per questa iniziativa. Ricordando ancora a tutti la figura di Mario Traina, rinnovo i complimenti ai Cordusiani per l'idea e per l'entusiasmo con il quale la stanno portando avanti. @@dabbene : ti ho inviato una mail1 punto
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Ciao Francesco, anche se con qualche anno di ritardo ti fornisco delle informazioni in risposta ad alcuni tuoi quesiti sulla Medaglia di Gaeta con questo scritto: Del medaglione di Gaeta furono fatti 22 esemplari in oro, nel 1852. Di questi 17 furono dati agli ambasciatori che seguirono il papa a Gaeta ed uno al card. Antonelli, altri 4 furono dati ai ministri plenipotenziari delle grandi Potenze. Tra i 17 ambasciatori, ben tre la ricevettero in duplice esemplare, in quanto rappresentanti di due nazioni contemporaneamente. L'esemplare originale AV pesava 433-453 gr, quello "doppio" circa 380 gr, così come quelli dedicati alle potenze. Nella cornice del R/, ogni medaglia portava il nome e la qualifica del personaggio a cui era stata dedicata. A questi 22 esemplari si aggiunse, nel 1853, un altro (438 gr) per l'ambasciatore di Parma. Inoltre Pio IX ne fece fare altri 5 in AV da 450 gr ma SENZA dedica che donò ai generali francesi che avevano abbattuto la Repubblica Romana. L'intera serie in BRONZO, di 23 con dedica + 2 senza dedica, fu depositata presso il Medagliere Vaticano, come documento storico. Inoltre, nel 1856, vennero coniate in ARgento 23 + 23 placchette uniface del solo R/, ciascuno con dedica originale, che, messe sottovetro in un quadretto, furono regalate a Pio IX e al card. Antonelli. Insomma, nel 1856 esistevano 33 esempl. AV (23 con dedica e 10 senza), 46 soli R/ in ARgento con dedica, 23 in AE con dedica, 2 in AE senza dedica, cui si aggiunsero (nel 1858) altri 12 esempl. in AE senza dedica. Gli esemplari in AE che circolano oggi (e NON parlo dei galvani, nè delle copie fuse) furono ottenuti quasi tutti dai due paia di conii (senza dedica, e con cornice alquanto "bombata") che l'incisore Nicola Cerbara portò seco in esilio. Dato che la pensione di costui era alquanto misera, non ci sarebbe da meravigliarsi se egli, sottobanco, avesse utilizzato questi conii per procedere (probabilmente presso uno stabilimento privato di Firenze, di cui potrei ipotizzare perfino la ragione sociale) alla battitura di altri esemplari da vendersi privatamente; esemplari di cui, purtroppo, è impossibile stabilire il numero. Comunque i punzoni ed i 23 conii originali con dedica della med di Gaeta furono spezzati alla presenza di un notaio (ed esiste relativo atto) nel 1858, mentre il D/ con il ritratto del papa rimase a disposizione della Zecca romana, così come il R/ con cornice liscia; però quest'ultimo R/ NON poteva assolutamente esser usato per coniazioni senza che l'ordinasse personalmente il papa! Tant'è che, insieme a pochi altri conii, fu portato in Vaticano (dove è conservato tutt'ora) poco prima del 20 settembre 1870. Tutte queste vicende (che ho sintetizzato) ESCLUDONO qualsiasi coinvolgimento della Zecca papale nelle riconiazioni del med di Gaeta. Precisando ulteriormente e riassumendo: 23 esempl. AV con dedica (ma di peso differente) + 10 esempl AV senza dedica 23 esempl. AE con dedica + 2 esempl AE senza dedica (i 25 complessivi del Med Vat) 8 + ??? (probabilmente 12 complessivi in AE) senza dedica regalati a Pio IX (e se ne conoscono 2) Non ci fu NESSUN coinvolgimento della Zecca pontificia in eventuali riconiazioni Nicola Cerbara portò seco 2 para dei conii (cioè 2 D/ e 2 R/ senza dedica) che PROBABILMENTE (ma non c'è alcuna documentazione probante) usò per riconiazioni private in AE presso uno stabilimento fiorentino, è stato calcolato che, al max, si aggirano su 15 esemplari. 2 copie del R/ fatte subito prima della distruzione dei conii originali. Questi conii-copia, senza dedica, si riconoscono perchè hanno una cornice "bombata" in rilievo. In base ad informazioni con QUESTI conii-copia vennero fatti 1-2 esempl in lega, dai quali poi furono ricavate la copie fuse e/o galvaniche che oggi circolano. Ma tali esemplari si riconoscono, da parte degli esperti, abbastanza facilmente. Tutto ciò è valido fino al 12 settembre 1870, quando codesti conii-copia furono riportati nelle Secrete Stanze del Vaticano, in cui sono ancora conservati. Invece, da quei pochi esemplari AE originali senza dedica che Pio IX aveva regalato a qualcuno (ad es, sappiamo che ne diede uno al vescovo Dupanloup) furono ricavate per fusione e/o galvano altre copie (uno al museo di Montpellier, uno ad Arezzo, ecc ecc) che sono quelli che oggi circolano nelle aste numismatiche Spero ti sia utile...e non solo a te. Giò :)1 punto
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Mi spiace essere duro con voi cari amici ma prima di consigliare o dire qualcosa sull'operato delle varie soprintendenze dovreste saperne qualcosa di più...sinceramente mi sento un po offeso come archeologo!!! Cmq la segnalazione va fatta senza bisogno di consegnare il pezzo. Tranquillo per i tuoi ulivi non verranno taccati...ma segnala la presenza di materiale archeologico sul terreno...un saluto1 punto
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