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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/23/12 in tutte le aree
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E infatti di monete hanno ben poco...si inutile fare il bla bla di decreto di emissione, valore scritto sul un verso...si tratta solo di medaglie che hanno il vestito di moneta. Non commemorano nè celebrano nulla, poichè sono coniate in pochissimi pezzi, quindi il messaggio che dovrebbero trasmettere si perde per strada. Tuttalpiù potremmo definirle, sia pure con i dovuti puntini sulle i, di monete di ostentazione, ma siamo distanti anni luce da quelle emesse nel passato. Secondo me è la politica di immissione sul mercato che è sbagliata...forse era meglio nel passato, quando venivano vendute, le monete in oro, al valore facciale più l'aggio. Allora si che se ne produceva qualche pezzo in più. Venderle a questi pressi significa tagliare alla fonte la possibilità ai piccoli collezionisti di acquistarle, se non con enormi sacrifici. Nasce così un collezionismo esclusivo, come i grandi locali alla moda o i grandi capi firmati...ma allora non è più numismatica, diventa speculazione, moda ecc. Si rivaluteranno? Certo, è probabile che con il tempo acquisteranno un loro plus valore, lontano però dai realizzi di monete del passato, tipo le 100 lire fascio, che pure alla loro uscita non costavano poco. Secondo me era meglio rimanere su tagli in oro da 20, massimo 50 euro...la platea di potenziali acquirenti sarebbe stata più ampia...6 punti
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Petar Karađorđević, il futuro Pietro II, nacque a Belgrado il 6 settembre del 1923, figlio di Alessandro I e della Principessa Maria. Dopo i primi anni, in cui venne educato direttamente nel palazzo reale di Belgrado, fu poi mandato a studiare in Inghilterra presso la Sandroyd School; tuttavia nel 1934, il padre Alessandro I venne assassinato a Marsiglia, durante una visita di stato. Petar dovette pertanto frettolosamente tornare in patria, ove salì al trono il 9 ottobre del 1934, con il nome di Pietro II; il giovane sovrano aveva soltanto 11 anni. Considerata la minore età del re, venne istituito un consiglio di reggenza, con l'incarico di occuparsi degli affari di stato, presieduto dal cugino di suo padre, il principe Paolo. La moneta in foto, da 10 dinari, è in nickel e venne coniata esclusivamente nel 1938, come praticamente tutte le monete emesse da tale sovrano. La tiratura è molto ampia essendo stata emessa in ben 25 milioni di pezzi. P.S. Piccolo quesito natalizio.....poi posterò anche una moneta in argento, ma già da questa, non notate anche voi una forte somiglianza tra Pietro II ed un altro giovane sovrano dell'antichità, che ebbe una storia altrettanto travagliata?....:)2 punti
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Ciao DZ bentrovato anche a te (anche se per fortuna, seppure rapidamente, ci siamo potuti fare gli auguri anche di persona l'altro giorno :)). Visto che ormai ci siamo andati vicini, e che è Natale ... vi allego un paio di link ed un pdf dove troverete sia ingrandimenti che alcune indicazioni sulle caratteristiche particolari alle quali alludevo (l'iscrizione sull'aureola, la più evidente, ma anche quella sul bordo del manto della Vergine, che con un poco di ingrandimento dovrebbe essere visibile, ed infine quella sul panno che accoglie il Bambino disteso, che invece difficilmente in foto si può percepire): http://classicismotaru.altervista.org/ ; http://it.wikipedia.org/wiki/Madonna_dell%27Umilt%C3%A0_%28Gentile_da_Fabriano_Pisa%29 Tra il nome dato all'opera e la tipologia stessa della Madonna, ma anche per queste particolarità, che comunque alludono ad una cultura mediterranea medievale più aperta alle commistioni culturali o ai vari influssi di quanto spesso molti ritengono, oltre che per le affinità epigrafiche con certe monetazioni, postare questa immagine mi pareva il modo migliore per farvi gli auguri di buone feste per quest'anno. Di nuovo un saluto e...alla prossima MB q8_doc52.pdf2 punti
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Considerando che questa emissione di L. Papius conta circa 230 varianti con coppie di simboli differenti ed avendo con l'asta della Munzen & Medaillen 37 già pronta una buona base di partenza (circa 50 monete), ho provato, sfruttando una diversa impostazione della scheda del catalogo (grazie “incuso” :) ) ad elencare tutti i simboli abbinandoli con una foto. Questo è quello che finora sono riuscito a trovare online o che avevo in archivio. Manca ancora qualche immagine: prima di utilizzare il database del British Museum vorrei aspettare di trovare le immagini mancanti dai cataloghi d’asta (o dai collezionisti che vorranno caricare le proprie monete). Per praticità l'elenco delle varianti sono rimaste in inglese (prese dal Crawford). http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G277/12 punti
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Bella discussione e complimenti a tutti per le Vostre Signore monete!! :) Colgo la palla al balzo sulla frase del buon @@dabbene "ci starebbe bene ora anche un pò di Regno" postando questo che è stato un acquisto inaspettato del 2012. Così bella non potevo lasciarmela sfuggire... 20 lire aratrice in oro rosso La foto è scattata attraverso la bustina della perizia. Acquisto che mi ha spinto ora alla ricerca del marengo acquila... anche se l'oro non lo colleziono... Aggiungo una semplice moneta, che per me sarà sempre ricollegata ad un bel gesto ricevuto da un amico durante questo anno. Me l'ha ricercata appositamente per me (era nella Sua collezione) e me l'ha ceduta. Ogni volta che la guardo ricordo e ricorderò sempre il Suo gesto nei miei confronti. 5 Lire 1936, ex collezione Demicheli (Varesi 55) Ma la sorpresa ancora maggiore è stato scoprire che è lo stesso esemplare della collezione del Dott. Renato Rocca, lotto 636. Un caro saluto a tutti, F.2 punti
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La mia super-moneta del 2012 è questa tetra di Attalo I; un gran sacrificio ma soprattutto un grande soddisfazione.2 punti
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.....Grosso da 6 Denari Bergamo Comune a nome di FedericoII.....dall'ultima Asta di Varesi......le foto non gli rendono giustizia.....mea culpa.....2 punti
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Io penso che di questi sacchetti ancora integri ce ne siano ancora (e non solo di centesimi in rame)... Il bello della monetazione del regno è proprio questo: esistono cassette di sicurezza che nascondono accumulazioni di centinaia (se non migliaia) di monete... spesso comuni, talvolta rare (presunte tali). Come enunciato da renato l'interesse del sacchetto della real zecca non sta nei singoli componenti (sacco di iuta e monetine comuni) ma nell'insieme delle due cose, che ne fanno un oggetto di interesse storico (almeno per me). Scusate ma...: nessuno che colleziona regno ha mai visto una cassetta con centinaia di scudi FDC (e dintorni) di Vitt. Em. II? vi assicuro che ce ne sono... altroché se ci sono... Spesso l'assenza di ricambio d'aria (ambiente anaerobico) della cassetta ha lasciato le monete prive di patina (così che qualcuno le crederebbe lavate).1 punto
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Il cavaliere è san Venceslao, uno dei patroni cechi. L'immagine - elaborazione della statua equestre di piazza Venceslao a Praga - è opera dello scultore V. Oppl, ed è accompagnata da una strofa del celebre inno dedicato al santo: "San Venceslao, non lasciare che periamo noi e i nostri posteri". Per dettagli tecnici cfr. http://www.cnb.cz/en/banknotes_coins/coins/coin_20czk.html1 punto
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questa è la mia ultima, che poi e' come la penultima...le adoro. auguri Roberto1 punto
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Moneta importantissima: dà inizio alle guerre civili ed è la prima emessa in aperta illegalità, con il nome di un privato, in aperta sfida al Senato. È una delle monete con maggiore tiratura di tutta la Repubblica. Una tradizione antiquaria fa risalire questa moneta a Mediolanum, ove il proconsole risiedeva quando non era in campagna militare; Cr. la attribuisce a una zecca itinerante; Sear ipotizza che sia stata coniata in Gallia, prima della marcia su Roma, oppure nell'Urbe, monetando il tesoro pubblico abbandonato dai pompeiani; Banti-Simonetti riporta genericamente Gallia Cisalpina; Grueber ipotizza una zecca militare a Milano o Ravenna; Ulrich-Bansa propende per Ravenna. Secondo D. Van Meter (The Hanbook of Roman Imperial Coins) la moneta, coniata nel 49-48 per finanziare l'invasione dell'Italia, l'allegoria si riferirebbe alla salvezza della Repubblica (il serpente), schiacciata da Metello Scipione (la cui gens avevao raffigurato un elefante sulle proprie monete). Generalmente si ritiene che ad essere calpestato sia un dragone; l'elefante africano non alluderebbe solo alla vittoria contro Ariovisto nel 58 (il dragone era lo stendardo dei Germani) ma anche al nome di Cesare, che scoprì l'esistenza nella lingua dei Mauri di una parola omografa che significava elefante. Il Grueber, pur riportando il dragone nella descrizione della moneta, nelle note interpreta il simbolo come un carnyx così come mostrato nel denario contemporaneo di Postumius Albinus Brutus (Cr. 450/1). Generalmente il carnyx viene raffigurato con forma lunga e dritta, terminante poi curvo con testa di cinghiale; nella moneta in questione se in alcuni conî si potrebbe vedere il carnyx in altri per la forma sinuosa e per la testa piccola si ha più l'impressione che sia un serpente, anche per quella forma a puntini che di solito viene utilizzato per identificare un serpente come in un denario contemporaneo della Acilia (Cr. 442/1). Gli autori anglosassoni (Sear, Crawford e Sydenham) indicano "dragon", così come il francese Babelon, che lo ritiene il simbolo dei germani. Altri invece sostengono che si tratti di un serpente che rappresenterebbe, secondo il Riccio, tutti i nemici di Cesare. Da notare come solo a partire dall'800 gli autori hanno cercato di fornire un'interpretazione di questi simboli. Altro problema spinoso, e non di poca importanza, è la datazione. Crawford fa scuola e la maggior parte delle opere edite dopo il suo lavoro ne seguono le tracce. E' uso quindi datare la moneta al 50-49 o 49-48, in concomitanza colla sottomissione della Gallia; il Sear propone invece il 54-51, all'epoca della guerra coi Germani. Gli emblemi religiosi sono raffigurati nella monetazione romana come simboli di incarichi sacerdotali. La brocca ed il lituus sono immagini che rappresentano le funzioni legate a due dei più autorevoli collegia religiosi: i Pontifices e gli Augures. Entrambi assicurano la leggitimità di ogni azione politica, assicurando la salvezza dello stato romano grazie al rispetto del volere divino. Gli emblemi hanno quindi dei precisi riferimenti alla cultura romana dell'augurato e del sacrificio. Agli Augures che hanno il compito di prendere gli auspices, per determinare il favore divino, detentori del lituus; al Pontifex Maximus che esercita il controllo assoluto sui pubblici sacrifici, preparando ad esempio il vino sacro delle libagioni, per assicurare una perfetta aderenza ai dettami liturgici del mos maiorum. Questi simboli instaurano poi un diretto legame tra i riti tradizionali ed il potere politico della magistratura repubblicana. Proprio Cesare ricopre la maggior parte delle cariche religiose (Flamen Dialis nell'87 o 86, Pontifex nel 73, Pontifex Maximus nel 63 ed Augur nel 47). A scopo propagandistico decide di battere monete che richiamino la sfera religiosa e riportino emblemi liturgici, creando un nuovo tipo che focalizzi l'iconografia esclusivamente sugli strumenti simbolo. Questa è intesa a enfatizzare la sua autorità suprema, la funzione delle immagini è, infatti, di rappresentare un potere eccezionale e gli emblemi scelti per questa emissione diventano un'occasione per presentarlo come uno dei tradizionali magistrati repubblicani, con un carisma eccezionale. Al R/ l'elefante, già simbolo scelto dai Metelli (RRC287-288) rappresenta un simbolo di forza inarrestabile, come gli elefanti di Giuba erano stati un ingrediente fondamentale della propaganda di Scipione ed un fattore determinante nel suo esercito. A Tapso Cesare cattura sessanta elefanti, pronti da schierare davanti alla città (B. Afr. 86) e la celeberrima Legio V Alaudae riceve proprio l'elefante come emblema del coraggio in battaglia (App, BCC II, 96). Da Panormo a Tapso, dalla gens dei Metelli a quella Iulia nella persona di Cesare, lo stesso animale è stato simbolo di maestosa potenza che a Tapso diventa prerogativa esclusiva del nuovo signore di Roma1 punto
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Credo sia stata la prima del 2012 e rimane la più bella e quasi l'unica per quest'anno.1 punto
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Bella discussione. Difficile ricevere monete in regalo, quando si è circondati da "non capisco tutto 'sto tempo e 'sti soldi buttati appresso alle monete"... Siamo nettamente incompresi, ergo...me le regalo da solo :D Auguroni a tutti1 punto
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Sulla Persia, in particolare su Parti e Sassanidi, anche se ormai datati e difficile da reperire, i testi solitamente citati come riferimento sono: D. SELLWOOD, The Coinage of Parthia, London 1980 (I ed. 1971). R. GÖBL, Sasanian Numismatics, New York 1990 (I ed. Braunschweig 1971).1 punto
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Pio VII è salito al Soglio Pontificio nel 1800 per cui il 1802 è il secondo anno del suo Pontificato; per la variante con BAJ (in effetti non così comune) leggi qui http://www.lamoneta.it/topic/13353-mezzo-baiocco-pio-vii-1802-roma/page-2 ciao Mario1 punto
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Buonasera a voi, mi associo nell'augurare a tutti un felice Natale e un buon 2013. Che Iddio ci/vi preservi la salute e ci/vi guardi dagli invidiosi ('ché sono anche peggio degli stupidi di cipolliana memoria!)... Buone Feste, Teofrasto1 punto
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Si si saranno monete e date comuni ma al di là dell'aspetto storico/provenienza su cui possiamo congetturare all'infinito senza giungere a niente di concreto (salvo risposta franca del precedente proprietario) la faccenda è interessante per un altro aspetto secondo me. Parliamo infatti di 750 pezzi in FDC uno e 1000 pezzi in FDC l'altro: sono tanti no? I passaggi in asta del nostro catalogo per quanto riguarda il Regno D' Italia sono molto aggiornati grazie all'ottimo lavoro di darman1983 e ci indicano quotazioni d'asta rispettivamente di 17€ per i 10 Cent 1943 e 8€ per i 5 cent 1942 in FDC. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/passaggi/W-VE3/11-4 http://numismatica-italiana.lamoneta.it/passaggi/W-VE3/7-3 Con addirittura un trend in salita per 10 Cent 1943 e in discesa per i 5 Cent. Bene, cosa succederebbe a queste quotazioni se tutti quei pezzi venissero immessi immediatamente sul mercato? La risposta è scontata. Da qui mi ricollego a quanto affermato da Renato: ovvio che non ci sia interesse alla chiarezza da certe persone per cui le monete non sono solo un hobby come tanti altri ma il reddito per sè e la propria famiglia... Un' immissione lenta e oculata lascerà invece immutato il mercato e il guadagno garantito, anzi vantando la provenienza magari ci scappa anche qualche euro in più vista la mania del FDC eccezionale che ormai si è ampiamente affermata. E stiamo parlando di monete comuni: figuriamoci se venisse fuori quel rotolino di quadrighe del 1914. Pensiamoci quando facciamo i nostri acquisti, magari ci guadagnamo tutti... ;) Saluti Simone1 punto
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Auguri anche a te! Sono uno dei bidders, ma non l'underbidder, perciò il "colpevole maggiore" della rottura del tuo salvadanaio non sono io... :D Ancora complimenti per il bellissimo grosso! ;)1 punto
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Ti confermo Rex i 4 denari per Zena. D/ aneprigrafo; stemma nel campo. R/ D. / QVATRO / 1773 (?) fra rami. Rif. CNI 4-5; MIR 359/4. Monetina comune.1 punto
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Ciao, non conosco questa monetazione, ma se posso darti un consiglio, eviterei di acquistare monete antiche da chi non rilascia attestati vari (fatture, provenienza e certificati di autentiità) da ellegare e conservare.Ci sono molti professionisti a cui puoi rivolgerti, anche solo per un consiglio, questo è un mio parere personale ;) saluti e Buone Feste Marco1 punto
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Le foto postate sono molto buone! Da quanto sì può vedere anche io propendo per un falso ottocentesco fuso. In particolare al rovescio vediamo che i caratteri della leggenda, molto tondeggianti, contrastano con la generale uscirà dei rilievi. In oltre vedo in diversi punti del campo zone fortemente porose con eccessi di metallo, sintomo di fusione. Le zone del consolo di fusione abrase ed il bordo di congiunzione delle matrici , in questo caso, rafforza l'ipotesi della fusione. La patina é compatibile non quella tipica della riproduZioni del periodo.1 punto
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Questione di punti di vista. Monete forate e/o con tracce di appiccagnolo sono conservate anche nella Collezione Reale! VEIII le collezionava se non ne trovava di migliori.1 punto
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Grandissima prova di carattere (quello di Conte) venerdì sera. Se si è vinto è soprattutto merito suo. Si è visto chiaramente la differenza con altri allenatori; ha continuato a spronare la squadra urlando fino a che la sua Juve non si è svegliata e ha capovolto completamente (e meritatamente) il risultato. Onore comunque al Cagliari che, aveva preparato un bel trappolone e che gli stava quasi per riuscire. Sono convinto che con altre squadre, anche quelle attualmente in seconda o terza posizione avrebbero vinto. Agazzi, il portiere poi, davvero ottimo, meriterebbe qualche squadra di livello superiore (anche se è vero che l'ho visto solo nella partita con la Juve, mentre la valutazione di un giocatore va fatta globalmente anche quando incontra squadre non troppo blasonate). Ora a mio avviso serve al più presto Drogba.....Quindi Babbo Natale, se ci sei, fai il tuo dovere....E il 25 quando scendi giù dal camino di Andrea Agnelli, sai cosa devi tirare fuori dal saccone dei regali! :D1 punto
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Permettimi di dissentire, dal mio punto di vista non si sta uccidendo la Numismatica, ma forse è più giusto affermare che si sta speculando su un settore pseudomismatico, che già in partenza ha poco di numismatico. Chi acquista queste monete, in ultima analisi non è un Numismatico, è uno che non acquisterebbe mai con la stessa somma un aureo romano, un doppio fiorino papale, un ruspone, o quello che volete voi, per il semplice motivo che il collezionista, fa unicamente un solo sforzo: quello economico, non deve preoccuparsi di falsi, gradi di conservazione, variabilità dei prezzi, gli viene fornito a scatola chiusa, una "moneta" sicuramente autentica, sicuramente FDC o FS, ad un prezzo che almeno in partenza è uguale per tutti. Manca tutta la base della Numismatica, lo studio del periodo storico, economico, artistico ecc... ecc.... in cui fu coniata quella moneta. In fondo è vero che queste "emissioni" danneggiano la vera Numismatica, in quanto sottraggono risorse, che altrimenti potrebbero essere destinate ad acquisti di monete "vere", ma dubito molto che questa fetta di mercato possa svoltare sul mercato numismatico "autentico". Mi vengono in mente i famosi ed istruttivi articoli dell'insigne Mario Traina su CN, al riguardo di queste emissioni, sono anni che se ne parla, chi vuol capire ha avuto modo e tempo di meditare.... Buon Natale TIBERIVS1 punto
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Quello di Adriano era buono, almeno secondo me... Condivideva lo stesso conio di rovescio con medaglioni autentici illustrati anche nella Gnecchi. Proveniva, se ben ricordo, dalla Collezione Giorgio Giorgi. Provai a comperarla dopo che fu ritirata una prima volta, ma mi dissero che dovevano studiarla prima, poi non se ne fece più niente. Successivamente decisi di smettere di collezionare le monete romane e quando fu ripresentata in asta come possibile imitazione non feci offerte.1 punto
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i più bei regali del 2012 soni: il 5 lire del 1911 per il compleanno e il 20 lire elmetto per l'anniversario di matrimonio.... noi donne sappiamo fare la faccia da triglia giusta per ottenere dei bei regalini1 punto
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No. Le patine a bersaglio, per quanto misteriose, sembrano trovare altre ipotesi responsabili che non l'impilamento in rotolini. Se ne è già discusso in passato (http://www.lamoneta.it/topic/74836-patina-a-bersaglio/). ;)1 punto
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1) Invece che bronzetto ci puoi scrivere "centennionale in bronzo" o più semplicemente "AE4" 2) Manca il riferimento di catalogo a cui siamo faticosamente risaliti: RIC VIII 55 zecca di Nicomedia quarta officina 3) La datazione precisa di questa moneta è: 347-348 d.C. (337-361 è il periodo di regno di Costanzo II) 4) L'esergo è incompleto, manca un dot e la lettera di officina: dot SMN :Greek_Delta: dot 5) PF, PIVS FELIX, significa più "Buono e Fortunato) 6) più che auguri di lunga vita, sono auguri di prosperità e di lunghi anni di regno, ringraziando per quelli già avuti, in pratica: grazie di primi 20, ne vorrei altri 30. Propongo questo: Costanzo II, AE4 RIC VIII 55, Nicomedia quarta officina, 347-348 d.C. D: D N CONSTAN-TIVS P F AVG, testa con diadema di perline volta a dx V: VOT XX MVLT XXX su 4 righe entro ghirlanda Esergo: dot SMN :Greek_Delta: dot Sul retro del cartellino potresti scrivere altre informazioni, ad esempio lo scioglimento delle legende, peso e diametro. VOT XX (vota soluta, voti svolti 20 anni) MVLT XXX (vota suscepta, voti augurati ancora per 30 anni) p.s. la scala AE si usa solo per i bronzi tardoimperiali, come questo in tuo possesso: AE1- da 25 mm in su AE2- da 21 1 25 mm AE3- 17 a 21 mm AE4- da 17mm in giù1 punto
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Mi sono dimenticato Monica, credo di poterlo fare a nome di tutti, :give_rose: con grande stima e affetto ! Mario1 punto
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Sudato, patina iridescente e direttamente dalla Spagna:1 punto
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Per par condicio la seconda é una tedesca e per lo specifico un 5 marchi dello stato del Sassonia-Weimar moneta commemorativa che ricorda i 350 anni dell'università di Jena nella Turingia fondata da Giovanni il magnanimo. La legenda recita: Joh(ann) Fried(rich) D(er) Groszmüt(ige) kurf(ürst) V(on) Sachsen Stifter D(er) Univ(ersität) Jena (Giovanni Federico il magnanimo principe elettore della Sassonia fondatore dell'università di Jena) all' interno inciso: SPES MEA IN DEO (la mia speranza e riposta in dio) Invio le foto1 punto
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Grazie a tutti per i commenti, siete inestimabili Classifico questa moneta qBB e la ripongo, dopo essermela coccolata ancora un pochino :) Credo che la passione numismatica, che significa anche studiare e raccogliere monete, possa essere coltivata con diversi approcci, ognuno dei quali ha la sua piena dignità. Ringrazio sempre chi mi consiglia e aiuta nella comprensione di questo meraviglioso mondo ! Credo anche che questa moneta perda solo parte del fascino a causa di quel colpo importante.... il fatto che su di me eserciti un grandissimo fascino è la prova che non lo perde tutto :) Anche il fatto che io la collezioni è la prova evidente che il pezzo è collezionabile. Forse il mio cammino sulla strada dell'esperienza numismatica necessita di passare anche attraverso queste monete, che anche se non in alta conservazione mi danno molta soddisfazione e mi migliorano ulteriormente le giornate... :) Grazie a tutti e Buone Feste !1 punto
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A fine anno si lanciano sempre messaggi di speranza, un pò è anche giusto, in questo post voglio riflettere su un ulteriore aspetto del collezionista italiano, forse un pò dimenticato, ma che in alcuni di noi è ancora presente. Ricordo ancora quanto di virtuoso ha fatto e fa il collezionista : preserva le monete, le conserva con attenzione e cura, le cataloga, le fornisce agli addetti ai lavori per pubblicazioni e libri, le impresta per mostre ed esposizioni, fornisce dati, notizie, immagini, alcuni collaborano come volontari in progetti di catalogazione pubbliche, sul nostro forum il collezionista fornisce e dona " il suo sapere " a tutti. Molti del forum, che conosco personalmente, hanno fatto o stanno facendo qualcosa di quanto detto, ma c'è ancora di più da parte del collezionista, nonostante tutto, c'è anche oggi un altro aspetto che molti pensano non esista più, invece....... L'ho sempre stimato come uomo e numismatico, però normalmente con lui mi fermavo agli aspetti puramente tecnici, scientifici di questa scienza, non entrava nel personale, forse era giusto anche così, ma ogni tanto ci provavo lo stesso. Un giorno passeggiando insieme parlavamo di monete in collezione, il discorso scivola sui pezzi importanti che aveva, a un certo punto si ferma, mi guarda, io avrei un grosso desiderio, mi dice, ma sono combattuto, eppure lo vorrei fare lo stesso, mi sento di farlo. Il numismatico si apriva a uomo, uscivano i sentimenti, le passioni, il cuore, il voler donare, gli ideali..... Mi dice, ho due monete molto importanti, vorrei donarle al museo della mia città, con queste completerebbero una serie numismatica importante per l'identità cittadina, sarebbe fantastico ! Negli occhi si vedeva la passione per tutto questo, erano occhi da innamorato della numismatica e della sua città. Gli faccio presente le problematiche e i rischi di tutto questo, lo so lui mi dice, ovviamente chiederò garanzie precise per l'esposizione, magari il nome, voglio avere carta bianca nel curare il tutto, ma lo voglio fare, mi sento di farlo, correrò i rischi.... L'uomo si era aperto completamente, gli faccio i complimenti per il gesto virtuoso, un collezionista importante ancora oggi donatore. Sono a conoscenza di fatti analoghi accaduti in piccole realtà museali italiane, hanno avuto garanzie i collezionisti, i pezzi sono stati esposti e valorizzati. E allora ricordiamoci che, nonostante tutto nel 2012 ci sono ancora collezionisti italiani, che oltre a tutto quanto già detto, donano ancora le loro monete, e oggi ancora di più dei loro predecessori del passato, questo risulta un atto di amore, un grande dono, un gesto di grandi ideali rivolto a tutti quanti, alla fine un atto di speranza, io direi quasi di fede.... Grazie collezionista dal cuore grande, mi auguro che tu abbia le soddisfazioni e le gratifiche che giustamente meriti, grazie da parte di tutti noi, spero che qualcuno tenga conto anche di questo aspetto, in fondo anche io sono un inguaribile idealista come lo sei tu, gli ultimi forse rimasti oggi.....1 punto
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http://imageshack.us/photo/my-images/268/img5757c.jpg/'> http://imageshack.us/photo/my-images/834/img5755o.jpg/'> ...non è la sola...ma questa è una di quelle che mi ha dato più soddisfazione nel 2012 :blum:1 punto
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Taglio: 2€cc Nazione: Spagna Anno: 2005 Tiratura: 7.892.077 Condizioni: BB Città: Palermo1 punto
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taglio 50 cent paese Vaticano anno 2012 tiratura 1.604.690 condizioni spl città trieste taglio 2 euro cc paese Spagna anno 2005 tiratura 7.892.072 condizioni bb città trieste taglio 20 cent paese Estonia anno 2011 tiratura 25.000.000 condizioni bb città trieste1 punto
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......................................credo si tratti di un denaro di Corrado II per Messina!!!! :) Qui trovi la scheda di identificazione:::: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CR2/4 Saluti ;)1 punto
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@@profausto Grazie per il tuo interessante intervento. Un mare di notizie in sintesi. Molto bene ;). Vorrei ora illustrarvi un'altra curiosità inerente ai segni del pellegrino. Le "quadrangulae", definite così per la loro forma (che può essere anche diversa, in vero), attestavano la prova per il pellegrino dell'avvenuto viaggio a Roma. Una sorta di "souvenir" medievali ai quali veniva attribuito un importante significato religioso e devozionale. "Progenitrici" delle medagliette-ricordo di epoca successiva, in un certo senso. Sono in piombo e recano impressa, maggiormente, la rappresentazione dei Santi Pietro e Paolo. Da testimonianze iconografiche possiamo constatare che esse venivano cucite nel cappello a falde larghe, tipico dell'abbigiamento del pellegrino. Ho avuto la fortuna di esaminare con visione diretta una decina di esemplari e vi garantisco che sono oggetti di estremo interesse. Ne ricordo una in particolare che rappresentava la basilica di San Paolo in Roma nel suo insieme; a parte l'immagine architettonica del sito (una fotografia "medievale" :)) era la dimostrazione che a Roma oltre la Tomba di San Pietro anche altri luoghi erano oggetto di "turismo religioso". Vi allego un esempio da: Il metallo del Medioevo di F.Zagari, Palombi Editori 2005. Per gli auguri ci sentiamo prossimamente Salutoni1 punto
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certo ho aspettato un po' per vedere se qualcuno la riconosceva :) è un FEI , una delle famose monete in pietra dell'isola di Yap. Risale a fine XIX secolo/inizio XX ed è del tipo O'Keefe. Inizialmente tali monete (prima metà del XIX secolo) erano lavorate a mano, il colonnello O Keefe che divenne una specie di givernatore dell'isola introdusse metodi di lavorazione con attrezzi in ferro (in precedenza i nativi usavano conchiglie ! per sgrossare le pietre) che permisero produzioni piu' regolari (per gli appassionati c'è un film del 1954 dove Burt Lancaster intzerpretava prprio il colon nello O' Keefe che era andato in Micronesia a cercare fortuna ..) Queste monete venivano e sono tuttora considerate dei tesori nazionali dagli Yapesi, un piccolo arcipelago delle isole Caroline, situato in Micronesia. Oggi queste isole usano il dollaro americano come valuta ma queste "monete" conservano un altissimo lvalore tradizionale e sono tuttora utilizzate come "riserva " di valore equindi cambiano propriatrio per grandi transazioni quali acquisti di case, terreni o matrimoni. La cosa interessante è che essi furono "legal tender", quindi con potere liberatorio fino a poco tempo fa , ma dato che non vengono piu' prodotte lo stock di moneta tradizionale (money supply) per questa piccolissima nazion e è ormai fisso (farebbe la felicità degli economisti che potrebbero utilizzarla come labboratorio di esperimenti di economia monetaria). Inoltre queste monete sono protette dal 1966 e non possono lasciare l'isola se non con permessi particolari. Il mio esemplare viene dagli USA ove fu importato regolarmente circa 50 anni fa.1 punto
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Eureka! Schlumberger, Numismatique de l'Orient Latin, Tavola XIX, disegno 1. Mi sembra lei, o no?!1 punto
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Al rovescio si tratta di un tripode... servirebbero foto migliori, a prima vista mi sembra greca o magno greca. sicuro non è del 900' :) ciao1 punto
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