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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/18/12 in tutte le aree
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In tutta sincerità, dato che (seppur in tempi e forme diverse) ho il piacere di conoscere e interagire con entrambi gli utenti, mi piacerebbe leggere dei contributi di numismatica, condivisibili o meno che siano, scritti con animo disteso !3 punti
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Dopo i sacrifici che ho fatto per potermela permettere, questa non mi è dispiaciuta: http://www.acsearch.info/record.html?id=573335 :) La moneta, come vedete, non è perfetta viste le evidenti debolezze di conio. Però è per me assolutamente affascinante e in più presenta un pedigree imponente.3 punti
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L'anno non e' ancora finito ma e' gia' tempo di bilanci, anche dal punto di vista numismatico. Volevo quindi lanciare questo topic "coraggioso", sulla spinta di quanto avviene spesso nei forum stranieri, in cui ciascuno fa mente locale e fa vedere, se gli va, la piu' bella moneta (a suo giudizio) che e' riuscito a mettere in collezione nel 2012. Le motivazioni della scelta sono assolutamente personali e, si sa, spesso l'ultima arrivata e' quella a cui siamo in quel momento piu' legati. Facciamo vedere un po' di monete! Non facciamo i "collezionisti solitari" come direbbe @@dabbene e per una volta lasciamo perdere paure e polemiche varie. Siamo collezionisti o no in ultima analisi? Comincio io, sperando di non rimanere l'unico e di vedere tante belle immagini. E' un bel sesterzio di Adriano, la foto non gli rende merito fino in fondo, per una volta intonso e con una bella patina azzurro chiaro, preso all'asta monegasca di inizio dicembre:2 punti
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Nonostante la mia battuta precedente, sarei portato a postare tutte le monete che nel 2012 sono entrate in collezione, siccome se ne deve scegliere una soltanto ho pensato di "premiare" non tanto quella più importante nè quella più bella in senso estetico, ho scelto una moneta del popolo dal nominale basso che è riuscita a sopravvivere a secoli di storia e di possessori, anche se è conservata meglio rispetto alla media... si tratta di un mezzo carlino di Filippo III per la zecca di Napoli.2 punti
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Sicuramente fra gli acquisti piu' interessanti del 2012 colloco questo esemplare : Scudo Vecchio da 5 Lire 1733 Carlo Emanuele III D/ CAR EM D G REX SAR CYP ET IER Busto del re corazzato a destra con il collare , sotto fioretto tra due punti R/ DVX SAB ET MON TISF PRINC PED Scudo completo , coronato, in un grande ornato con collare attorno e due leoni accovacciati ai lati in alto la data 1733 T/ Tondini concatenati Argento 42 mm. , gr. 29,90 / 29,49 Zecca di Torino Mir savoia 925 , Biaggi 791a , Simonetti 12 , CNI Vol.I 11/15 La tipologia dello Scudo d' argento da Lire 5 al nome di Carlo Emanuele III , venne prescritta alla zecca di Torino con la prima ordinanza del 18 aprile 1733 ,al taglio di 8.1/4 pezzi al marco e titolo den. 11 ; alla quale , con identiche caratteristiche metrologiche ne fecero seguito altre due rispettivamente del 25 luglio 1733 e 18 dicembre 1733. Le tre ordinanze fissarono una produzione di scudi per un valore complessivo di un milione di lire pari a 200.000 pezzi Delle pezze ritrovate le date conosciute risultano 1733-1734-1735 (tratto da E.Biaggi Otto secoli di storia delle monete sabaude Vol.III)2 punti
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Non credo sia un non-sense è probabilmente uno dei risultati ricercati da chi fa il sondaggio: attrarre nuovi utenti.2 punti
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Se siete già iscritti sul FAC votate pure. Trovo stupido e infantile iscriversi per votare, dovrebbe essere un sondaggio riservato agli utenti del FAC. Che un utente Lamoneta si iscrivi sul FAC per autovotarsi lo trovo un non-sense, anche se molto italiano...2 punti
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al sud,vedevano il golfo,con giu,un posto dove chi era un campamento genovese in bordo di mare........!! :) ........per ricevere marcenzia,e esportare roba.......malgratto li uruli del vento,e il mare smontato,giu,a quel posto,le saete potevanno arrimarssi,e cosi anche messe al secco su la rena.....2 punti
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Ti riporto qualche informazione da prendere con le pinze, perchè le mie conoscenze sono molto limitate :) In questo periodo dell'Impero romano si delinea la diffusione del Cristianesimo che dai tempi di Costantino comincia ad essere accettato ed a ricoprire un ruolo importante anche nella vita e nelle decisioni politiche. Per qualche approfondimento, se ti può interessare, ti rimando a questa recente discussione: http://www.lamoneta.it/topic/98403-la-religione-sulle-monete-di-costantino-i/ Per quel che riguarda questa moneta, essa rappresenta l'imperatore e la Vittoria su una nave: l'imperatore è in piedi con una fenice su n globo nella mano destra e il labaro nella mano sinistra con il Chi-Rho (Cristogramma), un simbolo cristiano appunto. FEL TEMP REPARATIO significa il ritorno dei tempi felici. Si crede, ma non so quanto possa essere veritiera, che queste monete siano state coniate nel 1100esimo anniversario della nascita di Roma. E' importante che il messaggio di rinascita e di ritorno dei tempi felici sia associato in qualche modo anche ad un simbolo cristiano :)2 punti
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No,non ti lascio solo caro amico mio,hai detto bene è anche un esperimento questa discussione, ma questa sfida il collezionista la deve vincere, non abbiamo nulla da temere, rivendichiamo il diritto e il piacere a collezionare e anche mostrare agli altri, alla fine è un servizio civico, per tutti : Ma veniamo alla moneta, la moneta è simbolica, perchè l'ultima emessa dalla zecca di Milano, fu battuta negli anni 1890-1891 per la Colonia Eritrea : 50 centesimi, 1890, argento, gr. 2,50 D/ Semibusto coronato e in uniforme R/ Valore in italiano, amarico e arabo, sotto due rami di alloro Provenienza ASTA CRONOS 6 - Primavera 2012 - lotto 5862 punti
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Invito gli AMICI che hanno medaglie devozionali che iniziano solo con la lettera A, di SANTI, BEATI o SERVI DI DIO, anche su una faccia della medaglia. Eventualmente anche illustrare le VIRTU' dei Santi postati. S. ALFONSO MARIA DE' LIGUORI, leggenda in spagnolo Ottone, mm. 161 punto
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Ciao, Jan€ Non leggo il giornale della numismatica, quindi non so come abbiano interpretato questa novità, ad ogni modo quando a Luglio è uscita la normativa ero andato a leggerla sulla Gazzetta Ufficiale, ma hai fatto venire il dubbio che mi ricordassi male,sono andato a cercarla di nuovo, si tratta del regolamento U.E. 651/2012 del 4 Luglio, all'Art. 4 recita: "ogni ciascuno stato la cui moneta è l'euro può emettere soltanto 2 monete commemorative, salvo qualora: a) le monete commemorative siano emesse congiuntamente da tutti gli stati membri la cui moneta è l'euro............" Quindi: possibile emissione di 2 commemorative da 2 euro annualmente, salvo le emissioni comuni, che quindi, come interpreto io la normativa sono fuori quota. Ciao1 punto
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Con tutto il rispetto per la banca di Forlì, l'unica che può autorevolmente esprimersi è Bankitalia. Altro problema: se te la tieni a casa, nessuno credo che penserà di sequestrartela, ma se pensi di metterla sul mercato, metti in conto l'ipotesi di un sequestro. Già. Io lo effettuerei, dopo aver notiziato l'A.G. So di andare contro i mulini a vento, ma un cittadino avrebbe il dovere di consegnarla alle autorità per gli accertamenti del caso. Andare in una filiale di Bankitalia sarebbe il minimo. L'errore, se errore si tratta, va studiato. Ma mi rendo conto che siamo in Italia: furti, ruberie, evasione fiscale, malcostume. Chiedo forse troppo. Educazione civica. Qualcuno se ne ricorda?1 punto
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Io il tuo messaggio lo avevo inteso benissimo e non mi sembra che si siano stati tono forti o irriverenti, ne da parte tua ne da parte di medusa, ma probabilmente ultimamente nel forum c'è qualcuno che legge i post con uno spirito, diciamo....leggermente alterato....senza offesa per nessuno, ma anche a me è capitato ultimamente di aver avuto delle risposte con dei toni un po agressivi da parte di qualcuno, (ma niente di male può succedere ogni tanto....)1 punto
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No, nessun problema ci mancherebbe, se ho sbagliato chiedo scusa, avevo avuto quest'impressione, niente di grave comunque, tutto qui :good: Possiamo tornare a parlare tranquillamente dell'argomento del Topic..1 punto
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Ciao ventugenova, il tuo carlino è autentico. Esso è classificato nel Gigante 2013 come 6° tipo, e nel Pannuti Riccio come 4° tipo. Tra gli altri millesimi dello stesso tipo è rarissimo, purtroppo è in conservazione MB e tale stato conservativo influisce non poco sui piccoli moduli borbonici. La quotazione commerciale si aggira intorno ai 50-60 euro, ti trovi con la mia stima? Sentiamo anche gli altri. Ciao :good:1 punto
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Perdonatemi! Non si può parlare di PROBABILE intaccamento di uno strato. Archeologicamente è scorretto. O lo è ed è evidente o non lo è. Esempio: Fate un fascio di linee parallele su un foglio(sequenza di strati). Bene. Fate due linee oblique e convergenti verso il basso che attraversano il fascio parallelo(intrusione, ecc. ecc.). Noterete che le due cose sono ben distinguibili anche visivamente. Se la moneta è stata trovata tra uno strato e l'altro è databile al V secolo a.C.. Se è stata trovata nel materiale d'intrusione non lo è. Il discorso fatto negli articoli e le conclusioni proposte, come scrive ausilio, lasciano pochi dubbi. Il dato è questo e va accettato, come si è accettato Morgantina e come si dovrà accettare Adranone.(argomenti ex factis). Non esiste nessuna "solfa", non esiste nessun pressappochismo degli archeologi italiani e non esiste nessun disprezzo verso gli archeologi italiani da parte di quelli stranieri, considerando anche le numerose missioni che i nostri connazionali dirigono con enorme profitto all'estero. Missione Archeologica Italiana in Libia, Missione Archeologica Italiana in Egitto, Missione Archeologica Italiana in Albania... ecc. ecc. L'erba del vicino non mi pare più verde. Forse ci siamo dimenticati le fantasiose ascientifiche opinioni sull'archeologia di Holscher? O numismaticamente ci siamo dimenticati che l'immenso profeta del "pianeta di mezzo", non trovandosi con la sua cronologia, si limitava a espungere esemplari dai tesoretti, definendoli spuri? Quanto alla Lorenza Secondina Cesano, quoto in pieno il pensiero di Ausilio. Un uomo(o donna) va giudicato in relazione al tempo che vive. Non credo che nessuno mai si sognerebbe di disprezzare Platone o Aristotele perchè erano favorevoli alla schiavitù. E nessun volo su Fiume potrà togliere grandezza alla poesia del Vate. Per citare due esempi... Io mi accontento di leggere opere numismatiche di una finezza intellettiva difficilmente raggiungibile, quali quelli della Cesano, della Breglia, di Stazio. Saluti. Vincenzo.1 punto
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Scusate se ritorno sull'importanza di questa discussione, quando mi iscrissi al forum anni fa, tra le prime discussioni feci " La moneta più bella ", era l'uovo di Colombo, la semplicità ed essenzialità, mi ricordo fu un successo clamoroso, fu una gara, fu postato di tutto,ricordo, e non è passato molto tempo, la discussione sui grossi in medievale, fu tale la portata qualitativa e quantitativa che Saccocci nella sua relazione in Società Numismatica Italiana sulla nascita del grosso disse " ho visto in questi giorni qualcosa di incredibile, mi sono veramente commosso, la discussione su Lamoneta è stata pazzesca". Credo che tutto il mondo numismatico se la sia stampata e custodita, anzi ne ho le prove di questo. Ecco ritorniamo a questi esempi, per un forum, l'mmagine della moneta è impriscindibile, è come andare al mare e non saper nuotare, le monete ci devono essere, ci devono stare. Tempo fa invece lanciai una discussione " Progetto moneta : una moneta, una storia ", non ebbe lo stesso successo, erano cambiati i tempi, anche se molti mi dissero che in fora stranieri questa è una discussione tenuta fissa da loro e di grande successo. Capisco e capiamo tutto, la paura, la sicurezza, la privacy, un certo terrorismo che aleggia, ma rivendichiamo che non stiamo facendo nulla di sbagliato, anzi tutto questo ha un ruolo civico, sociale, scientifico, è un ruolo di numismatica per tutti, non facciamoci intimorire, è un nostro diritto ed è meritorio quanto facciamo. Il forum ha bisogno di questo, Cliff ha ricordato " il collezionista soltario ",mio caro amico che non legge il forum, non è iscritto a circoli,vive da solo con le sue monete, apriamoci, inondiamoli di immagini, alla fine è vero che il forum non è una realtà giuridica, ma è comunque un movimento d opinione conosciuto da tutti, impressionerà la nostra risposta se sarà forte ed unita, forza ! Mario1 punto
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mi spiace molto, ma per fortuna è andata bene purtroppo è un trand che sta assumendo un andamento preoccupante...qui attorno alla mia zona (Conegliano Veneto) stanno razziando casa dopo casa e lo fanno sapendo che comunque in Italia anche chi viene preso in flagrante avrà sempre una punizione ridicola1 punto
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Per quanto mi concerne ho votato qFDC per lo stato di conservazione, si tratta davvero di una moneta superba!! Per il valore, la pagherei sui 450 euro, anche se so di essere tirchio, mentre, l'eventuale provenienza illustre non mi ha mai interessato, sono un collezionista di monete e non di cartellini.... Relativamente alla diatriba sul FDC, personalmente sono perfettamente daccordo con la definizione data dal Gigante....poi è chiaro che possono esistere monete "più FDC" di altre, ma questo a mio modo di vedere è un qualcosa che può incidere esclusivamente sul prezzo del tondello e non anche sulla gradazione della conservazione......semplificando diciamo, che per il sottoscritto, se una moneta è uscita dalla zecca in un dato modo, quella moneta è FDC, punto, eventuali difetti di conio inclusi. Poi so che ci sono anche delle opinioni diverse che non condivido....ma come si suol dire, il mondo è bello perchè è vario.... :P1 punto
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funge! grandissimo, pulita la cache e' ripartito tutto!! ero in crisi nera per non poter scrivere nehehehehehehhe :) thx RE1 punto
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Eh eh eh, in parte condivido ;) anche perché è difficile scegliere :) per me son tutte belle. Ecco quindi l'ultima messa in collezione pochi giorni fa :) 5 Franchi 1811 B della zecca di Roano (Rouen) - Impero Francese incisori: Pierre-Joseph TIOLIER (1763-1819) e Nicoloas-Guy-Antonie BRENT (1770-1846) Argento 900 ‰ - gr. 25,02 - ø 37,1 mm. D/ NAPOLEON / EMPEREUR, testa laureata a destra di Napoleone, nel taglio del collo BRENET, sotto Tr in monogramma corsivo. R/ EMPIRE FRANCAIS. , nel campo valore in corona di lauro, all’esergo © 1811. B T/ « DIEU PROTEGE LA FRANCE in incuso. Decreto del 22 Ottobre 1808 Ritiro: Legge del 25 giugno 1928 Saluti, Luca1 punto
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è sempre un piacere tenerle in mano queste monete ! zecca Parigi come questa http://numismatica-francese.simone-numismatica-e-storia.lamoneta.it/moneta/FR-9/17 ciao Jagd!1 punto
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Questa settimana tocca a Ciccio aggiornare il file, lo faccio lavorare un pochino anch'io........... :blum: Taglio: 2 Euro CC Nazione: Belgio Anno: 2005 Tiratura: 6.000.000 Condizioni: BB Città: Agordo (BL) Taglio: 1 Euro Nazione: San Marino Anno: 2010 Tiratura: 996.134 Condizioni: qSPL Città: Agordo (BL)1 punto
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In effetti, ho letto che ritrovamenti attestano come la costa etrusca sia stata interessata all'interessantissimo fenomeno della monetazione "tipo Auriol", che interessò tutto il Mediterraneo nord-occidentale in un'epoca (numismaticamente parlando) remota con l'emissione di tipi simili, su piede focese, ad attestazione della frequenza e forza degli scambi commerciali via mare. Se la datazione della monetazione tipo Auriol (su cui pregeherei qualcuno che ci capisce più di me di delucidarci, io posso solo rinviare a wikipedia - http://it.wikipedia.org/wiki/Monetazione_tipo_Auriol) è esatta, la monete sarebbe comparsa in Etruria contemporaneamente alla Magna Grecia e, quindi, non poco più tardi della sua nascita in Asia Minore. Il piede focese si spiega con l'assoluta predominanza marittima (in questa zona) di Massilia, colonia focese appunto. In questo senso, le prime coniazioni in Etruria si vogliono attribuire a fabbri focesi, installatisi sulla costa dell'odierna toscana per tenere i contatti commericiali con Alaisa (l'odierna Alesia), che a sua volta fungeva da tappa intermedia sulla rotta con Massilia. All'Etruria si deve anche, almeno secondo Panvini Rosati, la comparsa dell'aes grave: quello di Velathri (Volaterrae, per i Romani) infatti sarebbe il primo in assoluto (a onta dell'adozione di un piede ponderale pari a circa la metà di quello, successivo, romano), e risalirebbe più o meno al 325 a.C.. La presenza di questo marcato bimetallismo (argento leggero su piede focese, bronzo pesante su piede indigeno) si spiega, per quel poco che ne so, in due modi: con ragioni geografiche (Panvini Rosati) o cronologiche (Amisano). Dal primo punto di vista, le differenze possono essere imputate alla frammentazione politica e commerciale: le città costiere quindi, spinte da esigenze di mercato, si sarebbero adattate alla montezione di tipo greco; quelle interne, parcellizzate nel loro particolarismo, avrebbero inventato l'aes grave, peraltro con metrologie difformi. Amisano invece propone una ricostruzione suggestiva, ma essendo io ignorante in monetazione etrusca (più ancora che in quella romana!) non so se e quanto le sue idee siano eccentriche. Egli parte dalla comparsa dell'aes grave, avvenuta più o meno in tutta Italia fra il 320 e 280 a.C., e ritiene che l'introduzione di una moneta a pieno valore intrinseco sia la reazione a una svalutazione/inflazione galoppante e insostenibile. Per contrasto, quindi, individua alcune insignificanti monetine etrusche, in bronzo benché rechino i simboli di valore denariali (X e XX, se ricordo bene), come le ultime sopravvissute di questa svalutazione galoppante, e risale quindi nel tempo, collocando cronologicamente una dopo l'altra (a seconda di peso e stile) le precedenti emissioni in argento con i medesimi segni. Ovviamente, nel primo caso (successione geografica) le emissioni possono esser coesistite, nel secondo (successione cronologica) la comparsa dell'aes grave deve aver determinato la sparizione, almeno temporanea, dell'argento1 punto
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Ciao Jagd, piacere di risentirti con il nuovo reportage da il "castellu di u corbu" (castello del corvo). Bel servizio come sempre e buona ricostruzione. "ll 21 di dicembre, mi metterò su quella punta per vedere la fine del mondo di giù....!!!! ...in tutta tranquillità....!!!! ." Portati qualcosa da mangiare (carne da arrostire) e da bere (un buon vino) per passare un bel po' di ore in serenità perchè il 22 dovrai tornare alla vita di sempre con tutti i suoi problemi. :drinks: Tieni presente che per quanto riguarda i Maya (incalliti fumatori di cannoni di coca e masticatori delle foglie) la sua casta sacerdotale quando ha profetizzato la fine del mondo era in tournèe da tempo da un capo all'altro del cosmo e sballati da non reggersi in piedi. :crazy: "buon auguri di bone feste" anche a te Buone Feste a tuo piacere. Marcus Didius1 punto
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bravo andrea, è il corretto modus operandi prima di ogni acquisto. altro consiglio, e visionare non solo il testo di riferimento, ma quanti piu testi possibili. ricordati che una buona biblioteca è alla base per collezionare.. ciaoo skuby1 punto
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Ma possibile che qualcuno ancora crede in queste cose? Profezie...forse quelle della Sibilla erano veritiere...forse :pardon: Tranquilli, sarà un Natale come tutti gli altri...a parte l'IMU, già pagata da un po' di giorni che ci ha rovinato i portafogli. Dice bene Art, da queste favole qualcuno riesce sempre a trarre un ottimo profitto... Ciao, Giò1 punto
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come potete vedere,prima di essere invadito da le case che alzanno piano piano,si po passare ancora qualchi secoli......di tutta manera,il 21 di dicembre,mi metero su quella punta per vedere la fine del mondo di giu....!!!! :lol: ...in tutta tranquillita....!!!! :lol: ...bonaserra a tutti e grazie aver potutto seguirmi ne le mie fantasie......buon auguri di bone feste....!!!! :lol:1 punto
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Per quanto riguarda l'indice di sezione, in effetti dobbiamo metterci al lavoro. Dovremmo creare una sola discussione da mettere in evidenza dove, ad ogni post, si andrà a creare l'indice di un argomento specifico. Al primo messaggio invece corrisponderà "l'indice dell'indice" (che lavorerà tramite i link ai vari post della discussione). Se ci suddividiamo gli argomenti non ci dovremmo mettere molto.1 punto
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Ciao a tutti. Vagando tra le discussioni del forum, mi è capitato spesso di leggere messaggi davvero "strani". Sperando di non offendere gli autori degli stessi, ho pensato di raccoglierne alcuni in questa discussione con l'intento di strappare un sorriso. Salve, ho una moneta iraniana datata 1909 in oro e vorrei sapere quanto vale ed eventualmente se ci fosse qualcuno interessato a comprarla sarei disposta a venderla. Ho provato a fotografarla ma la foto è venuta male!! Grazie Come si fa a distinguere tra magnetica e non? La cosa che mi stupisce invece è che non sapevo facessero tarocchi [inteso come falsi, n.d.a.] anche di monete vecchie. Vorrei sapere il valore delle seguenti monete: […] -papa ioannes paulus II valore di 200 lire la data è segnata in numeri romani....e io non li so leggere Come le lavo con l'acetone, basta che le tengo immerse per un paio d'ore o devo usare uno spazzolino? Le monete in argento e' molto più facile vedere se sono vere, perché pesano di più come il nickel o il rame... l'oro non so come si fa a capire!1 punto
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Bella discussione, complimenti Cliff. Aggiungo un mio acquisto fatto ad Ottobre, un bellissimo gettone del 1700, il suo uso non è ben chiaro, ho ricevuto pareri discordi ma dato che mi piace moltissimo ho deciso che per il momento non me ne preoccuperò...vedremo in seguito. Tra qualche giorno mi arriverà l'ultimo acquisto, è una monetina che ho già collocato mentalmente tra le mie preferite, ve la mostrerò quando l'avrò tra le mie mani. Ciao a tutti, Giò1 punto
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Eccola, in tutta la sua splendida regalità. PS: cliccate per ingrandire.1 punto
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Oh che bel topic ! Beh il mio acquisto è un pezzo che ha una storia da raccontare (non siamo macchine), forse non tanto un "affare" economico, ma.. Questo è un solido del 464 d.C ca. che raffigura l'imperatore Leo I, sul rovescio la vittoria tiene una spada la cui elsa è una croce. L'ho preso recentissimamente per il primo Natale di mio figlio Leonardo e lo regalerò a sua madre*... Tra l'altro Kunker è stato gentilissimo a spedirmelo in gran fretta (una settimana e già l'avevo) dopo aver loro spiegato che mi sarebbe servito per confezionare un gioiello monetale da regalare questo Natale :) * P.S. speriamo non preferisca un profumo!!! :D1 punto
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Se i dati sulla risalenza della moneta sono plurimi e diversi dal dato del ritrovamento, il mio amico Occam direbbe che è più facile che la moneta sia stata ritrovata nel terreno sottostante che in quello soprastante Polemarco1 punto
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Nella sezione dei bollettini del CNN http://www.ilportaledelsud.org/bollettini.htm nel sito www.ilportaledelsud.org è stata pubblicata on line una ricerca d'archvio interessantissima del 1967 a firma Renato Gaudioso relativa alla rara medaglia del 1862 per la visita alla zecca di Napoli dei principe di Piemonte e del duca d'aosta. http://www.ilportaledelsud.org/bcnn1966_3.pdf . Buona lettura a tutti. Francesco1 punto
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Ragazzi, non per fare il pedante ma ci sono DECINE di discussioni che affrontano queste domande e le risposte date dagli esperti sono sempre le stesse. Basta leggersi un po' di discussioni vecchie in questa sezione, oppure lanciare una ricerca nella sezione utilizzando il form in alto a destra.1 punto
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La medaglistica non è collezione di massa e lo sappiamo: per fortuna, poichè altrimenti le tre belle e rare medaglie che hai acquistato, con tipica patina settecentesca, in ottima conservazione ti sarebbero costate un prezzo molto superiore. Io penso che tre incisioni così raffinate (una del S. Urbain) - al di sotto di € 200 ciascuna , comprese tutte le spese - sia un acquisto che deve dare grande gratificazione.1 punto
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Mah, a me sembra sempre più che abbia ragione il buon skater quando scrive "Mi sembra che lo spirito del forum sia cambiato". SDF2! si è limitato a fare un commento su di una moneta che evidentemente non aveva mai visto neppure in foto, nonostante fossero trascorsi 5 anni. Ed Euripe ha fatto una battuta a mio parere non molto felice ma nulla di più. Se volete leggere la critica della ragion pura fatelo, ma non pretendete di trovarla qui. Buona parte degli interventi contiene strafalcioni anzitutto grammaticali, qual'è, un'altro, un altra, congiuntivi e condizionali a randazzo, vocaboli assonanti ma con significato completamente diverso, ma va benissimo così, ci mancherebbe che per condividere questa nostra passione dovessimo farci vistare i pensieri da un linguista. E l'ultima cosa che vorrei leggere in un forum è questa gara a chi è più intelligente, più colto o più furbo. In definitiva a chi ce l'ha più lungo. Ma non vi basta la vita reale?1 punto
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Sono d'accordo con i pareri di @@niko e @@Monetaio. L'eccezionale è, come dice la parola, un'eccezione. Se una moneta brilla di luce propria per il forte lustro che ha, non ha segni (o ne ha pochissimi, davvero radi e appena accentuati), è esente da difetti di conio (che poi... ogni moneta ha sempre qualche piccolo difetto, solo le contemporanee / commemorative si possono definire davvero perfette), ed è stata una delle prime monete battute con un conio nuovo, lasciando così una bella ed integra satinatura sui rilievi, con i fondi lucenti allora la definizione di eccezionale ci sta tutta: quante se ne vedono così? La severità nei giudizi ci sta tutta, ma mentre con le monete di VEIII si può ambire alla "perfezione", non è lo stesso per le monete precedenti. Più indietro si va, e più i difetti di conio rappresentano la regola nella moneta, e bisogna valutarle in base a questa caratteristica, che però, si badi bene, non significa essere più buoni, ma equilibrati e dare la corretta valutazione all'esemplare monetale. Quindi, una moneta, anche con difetti di conio, può essere FdC. L'unico parametro a risentirne è il valore commerciale; E' ovvio che una moneta "perfetta" valga di più di una che presenta difetti di conio. AGGIUNGO: Poi, per rimanere solo nell'ambito degli scudi di VEII,non dimentichiamoci che questi coprono un'arco temporale di quasi venti anni per differenti zecche [cosa questa non trascurabile, visti ad esempio i notevoli problemi di conio per la zecca Napoli]. Così come in generale nessuna conservazione è uguale ad un'altra, solo rimanendo negli scudi di VEII, già si vede questa differenza: ad esempio uno scudo 1865N in Spl/FdC sarà diverso con uno scudo in egual conservazione ma datato 1872M. Mentre per il primo è più probabile trovare i classici difetti di schiacciature/debolezze sul baffo, per il 1872M invece già non c'è questo problema. Ma questo non significa che il 1865N non meriti lo Spl/FdC perchè è nato così. Spero di essere riuscito a trasmettere in modo chiaro quel che avevo in testa...1 punto
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O triscele......piu' indicato numismaticamente parlando ? :blum: Ciao Adolfo, C'e' un accenno nella tua chiacchierata, che mi preme riprendere per alcuni versi. Testimoni diversi dei medesimi fatti, redigono racconti completamente diversi, spesso in antitesi; se ne deduce che molte delle idee che ci facciamo su questo benedetto periodo, spesso, sono falsate dalla tipologia di racconti che leggiamo. Indubbio pero' che, pur con tutti i suoi punti oscuri, le difficolta' ed i pericoli, il medioevo e' stato un gran pentolone in ebollizione ed e' in questo pentolone che sono maturati periodi di splendida creativita'. Riguardo alla curiosita' del viaggio e la voglia di scoprire porzioni di mondo per semplice voglia di nuove esperienze, ci può stare, ma deve essere chiaro che si creava, di fatto, una selezione naturale; se l'impegno pecuniario non era esagerato, moltre persone potevano soddisfare la loro voglia; se c'era da spendere un pacco di ducati, solo l'elite se lo poteva permettere. I racconti che ci hanno lasciato, in entrambi i casi, sono le loro testimonianze. Il nostro Brasca e' un cavaliere "danaroso", pio, ma sostanzialmente ignorante; usa descrivere fatti nella loro immediatezza, sintetico, quasi reticente in determinate situazioni e non si avventura mai in osservazioni che potrebbero urtare la sensibilita' dei lettori ai quali si rivolge; diciamo che e' abbastanza superficiale, anche se "ciarliero". Altri viaggiatori, specie se monaci, usano scrivere in un elegante e colorito latino; sono dotti, scrivono con lucidita', anche se non sono "chiacchieroni", mediano le situazioni alla luce della loro esperienza; desiderano raccontare i fatti in oggettivo, far sapere com'e' il mondo; tralasciando magari le informazioni spicciole che non producono curiosita', scrivere di aver visitato questa o quella chiesa o cappella, di aver sentito messa......anche se monaci......non fa infiammare un lettore. Raccontare di come vivono i cristiani tra i musulmani, invece si. saluti luciano1 punto
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Scusate la mia assenza dal forum dovuta a difficoltà tecniche (in poche parole ho dovuto cambiare portatile). In base al numero di letture effettive della discussione possiamo evidenziarne un buon successo. Peccato che ad intervenire attivamente siano stati esclusivamente Mario e Luciano. Ma loro fanno per otto e li ringrazio ancora per il tempo che ci hanno dedicato e la splendida collaborazione. Vorrei aggiungere qualcosa anche io riguardo l'argomento giusto per chiaccherare un poco tra amici. Durante il Giubileo del 1300 si calcola che a Roma giunsero circa due milioni di pellegrini. La stima mi pare azzardata ma come tutti sappiamo i cronisti dell'epoca erano influenzati dalle parti verso le quali essi erano indirizzati. Pubblicità, dunque. Tuttavia sono dati che ci fanno riflettere sulla effettiva entità del fenomeno "pellegrinaggio". Due cose mi piace sottolineare: la prima è che, al di là delle motivazioni filosofiche (che male si addicono al mio modo di essere e di pensare) già ampliamente descritte negli interventi precedenti, il pellegrinaggio (senza tralasciare il "termalismo" di cui potremo parlare magari in seguito) evidenzia la tendenza dell'uomo medievale ad essere attratto dalle novità per cui ciò che era sconosciuto diventa conosciuto. Stringere nuovi contatti sociali rappresenterà, a prescindere da quelli che erano i reali intenti, una base fondamentale per il nostro progresso culturale.Non mi stancherò mai di dire che il Medioevo ha rappresentato un'era ricca di fervore e creatività. La seconda riguarda l'aspetto che più ci interessa ovvero quello numismatico.Il movimento delle masse attraverso il pellegrinaggio ha avuto come conseguenza un'enorme flusso di denaro circolante, rappresentato in maggioranza da nominali piccoli adatti alla quotidianità degli utenti dell'epoca. Abbiamo sempre detto che la moneta è un libro aperto che ci fornisce una moltitudie di informazioni. Se lo è per noi lo è stato anche per il pubblico medievale. Una grande quantità di messaggi iconografi, quindi, che abbinati a quelli riferiti oralmente hanno avuto grande merito in una positiva evoluzione delle cose. Mi viene in mente il contributo che ebbe la televisione nei primi anni 50 nell'unificare linguisticamente gli Italiani che in molti casi parlavano in dialetto. Che c'entra tutto ciò con la discussione? Bòh.......L'ho già scritto sopra: solo chiacchere :) ma forse qualcosa di buono è uscito fuori. Cari saluti1 punto
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Regno di Westfalia Gerolamo Napoleone 8 Dicembre 1807- 26 ottobre 1813 (dopo la battaglia di Lipsia) Sunto della monetazione La monetazione del Regno di Westafalia è tra le più affascinanti e complesse del dominio napoleonico in Europa. Assistiamo infatti alla trasformazione e coesistenza di un complesso sistema monetario; dal sistema basato ponderale basato sul Marco all’introduzione in Germania del decimale francese, precursore del moderno euro. I due sistemi convivono per tutto il regno di Gerolamo Napoleone, il primo da sempre in uso ed appoggiato dalla popolazione che osteggia il decimale che storicamente non ha radici nell’area Tedesca, e vivamente raccomandato dall’Amministrazione Francese. L’articolo 17 della Costituzione di Westafalia promulgato il 7 settembre 1807 sancisce l’introduzione del franco come unità monetale nel regno di Westfalia. Il sistema decimale non fu accolto con favore dalla popolazione che già mal sopportava il dominio straniero e che per anni era abituata a far di conto in maniera assai diversa. Considerato l’insuccesso della nuova moneta fu gioco forza reintrodurre le precedenti monetazione assai più famigliari all’ eterogenea popolazione che componeva il regno appena formato. Il sistema monetale in uso nel 1808 si basava sul tallero di convenzione del valore di 20 Fiorini, ed al tallero di Lipsia del valore di 18 Fiorini. Inoltre per la regione di Hesse-Cassel, in Clausthal e Cassel si coniarono monete dette di Hesse ancora sul piede antecedente al dominio francese. Queste monete sono tutte datate 1807. Il Regno di Westfalia ha utilizzato 4 zecche per battere le proprie monete: C(.) Cassel, sistema francese e di convenzione. La lettera determinante la zecca è posta al Rv. F(.) Cassel, su base del piede di Hesse con anno 1807. C(.) Clausthal, sistema francese e di convenzione, di Lipsia ed Hesse. La lettera è al Rv. per il Tallero mentre al Dr. per le restanti monete. B(.) Brunswick, sistema di convenzione e di Lipsia. J Parigi, sistema francese. La lettera non identifica la zecca ma l’incisore: Jeuffroy. Il sistema di coniazione prevede anche una importante variante per determinare la zecca; le monete infatti sono coniate con asse alla tedesca o medaglia ed asse alla francese o moneta. Le monete che riportano i segni di zecca di Parigi, ma girano alla tedesca o medaglia certamente stati coniati a Cassel in Germania. Sfogliando il catalogo della vendita Moeller Collezione Johann Max Bottcher al lotto n. 1932 noto : 5 Franken 1808 J franz. Randschrift * DIEU PROTEGE LA FRANCE franzosisch gepragt AKS 33var. Jg. 38var. Per maggiore comprensione : 5 Franchi 1808 J (Jeuffroy incisore per Parigi) in Francese in incuso DIEU PROTEGE LA FRANCE Assi di conio alla francese (a moneta inversi) Jg=Jaeger Quindi ne risulta che la moneta è stata certamente coniata a Parigi, per la Westfalia, viene riportato sul bordo non °+GOTT°ERHALTE°DEN °KOENIG come sarebbe logico, ma la solita leggenda usata per il 5 Franchi francese. Quindi più che variante al tipo conosciuto lo considererei proprio di sua tipologia, infatti il punzone adoperato per l'effige è differente, con la testa più piccola da quello usato per il conio con leggenda sul bordo in tedesco e coniato a Parigi, come pure per l'anno successivo con il conio di Parigi per Cassel. La monetazione di Westfalia, forse, meriterebbe uno studio particolare e più approfondito che tenga conto sia degli assi sia delle leggende. Chissà che uno studioso non si prenda l'onere di raccolgiere quanto conosciuto e riaggiorni i vari ASK, VG, De Mey-Poindessault, etc.1 punto
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Sono lieto di annunciare l'avvio esecutivo di un progetto denominato Biblioteca Digitale Numismatica Borbonica (BDNB) dal significato auto-esplicativo. Il progetto è curato in collaborazione da Gionata Barbieri (lo scrivente) e Francesco di Rauso. L'obiettivo essenziale del progetto è diffondere una conoscenza della monetazione borbonica duo-siciliana che vada oltre la semplice divulgazione, insomma l'idea è quella di fornire materiale utile di base affinché tutti coloro che possano esserne interessati, siano facilitati nell'applicazione e nella realizzazione dei propri studi. Ovviamente BDNB è liberamente fruibile, aperta a tutti, e chiunque può prender parte ad essa con propri contributi secondo le modalità espresse nella sezione "Normativa BDNB" (idem per eventuali autori NON ITALIANI). E' disponibile una lista degli Autori presenti in BDNB, alcuni di essi purtroppo sono deceduti ma i loro scritti tuttora restano di grande attualità ed importanza. Saranno resi ugualmente fruibili, quando possibile, anche contributi che risultino essere "scientificamente superati" dalla ricerca odierna, in quanto crediamo che il divenire della disciplina numismatica sia da prendersi in considerazione dall'origine, ancor più se si tratta di testi o scritti che funsero da pietre miliari della storia di questa branca di nostro interesse. Come si nota sarà presa in considerazione tutta la monetazione e la medaglistica borbonica del Regno di Napoli e del Regno di Sicilia, incluso il periodo non autonomo di Filippo V di Spagna, e concludendo con Francesco II delle Due Sicilie. http://biblioborbonica.altervista.org/ Auguriamo una buona lettura e siamo sempre pronti a ricevere suggerimenti.1 punto
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