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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/15/12 in tutte le aree
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Mah, a me sembra sempre più che abbia ragione il buon skater quando scrive "Mi sembra che lo spirito del forum sia cambiato". SDF2! si è limitato a fare un commento su di una moneta che evidentemente non aveva mai visto neppure in foto, nonostante fossero trascorsi 5 anni. Ed Euripe ha fatto una battuta a mio parere non molto felice ma nulla di più. Se volete leggere la critica della ragion pura fatelo, ma non pretendete di trovarla qui. Buona parte degli interventi contiene strafalcioni anzitutto grammaticali, qual'è, un'altro, un altra, congiuntivi e condizionali a randazzo, vocaboli assonanti ma con significato completamente diverso, ma va benissimo così, ci mancherebbe che per condividere questa nostra passione dovessimo farci vistare i pensieri da un linguista. E l'ultima cosa che vorrei leggere in un forum è questa gara a chi è più intelligente, più colto o più furbo. In definitiva a chi ce l'ha più lungo. Ma non vi basta la vita reale?5 punti
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Salve a tutti. Scrivo questo post a nome del CGN per spiegare un po' cosa è ed in cosa consiste questo nuovo Premio, che risulta abbastanza recente nella sua formazione. Il Circolo Giovani Numismatici ha deciso di affidare al nostro Forum "Lamoneta.it" una piccola targa di riconoscimento per aver posto particolare attenzione alla diffusione della Numismatica tra i giovani, insieme ad altri Enti che hanno ricevuto lo stesso riconoscimento. Ci è sembrato giusto motivare questo gesto, che è innanzi tutto di ringraziamento verso coloro che hanno portato avanti queste iniziative e che ci hanno incentivato, e renderlo anche pubblico partendo da questa piccola discussione che vuole essere solamente un preambolo per ciò che verrà effettivamente recapitato al Forum da parte di tutto il CGN. Era stata scritta una lettera introduttiva a detto premio che spiegava le motivazioni più nel dettaglio e che riassume un po' anche lo spirito del Circolo nel porsi nei confronti di questa prima edizione. Ne approfitto per lasciare qui di seguito una copia della lettera che accompagnerà la targa di premiazione dove si possono leggere in dettaglio tutte le motivazioni che il CGN riconosce al Forum. Spero che l'iniziativa sia gradita all'intera, grande comunità di Lamoneta.it. Un grazie di cuore dal CGN.2 punti
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...io penso che una collezione non termina mai....ci sarà sempre un pezzo mancante...o la ricerca del pezzo migliore....ci accompagna nella vita...2 punti
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Sono d'accordo con i pareri di @@niko e @@Monetaio. L'eccezionale è, come dice la parola, un'eccezione. Se una moneta brilla di luce propria per il forte lustro che ha, non ha segni (o ne ha pochissimi, davvero radi e appena accentuati), è esente da difetti di conio (che poi... ogni moneta ha sempre qualche piccolo difetto, solo le contemporanee / commemorative si possono definire davvero perfette), ed è stata una delle prime monete battute con un conio nuovo, lasciando così una bella ed integra satinatura sui rilievi, con i fondi lucenti allora la definizione di eccezionale ci sta tutta: quante se ne vedono così? La severità nei giudizi ci sta tutta, ma mentre con le monete di VEIII si può ambire alla "perfezione", non è lo stesso per le monete precedenti. Più indietro si va, e più i difetti di conio rappresentano la regola nella moneta, e bisogna valutarle in base a questa caratteristica, che però, si badi bene, non significa essere più buoni, ma equilibrati e dare la corretta valutazione all'esemplare monetale. Quindi, una moneta, anche con difetti di conio, può essere FdC. L'unico parametro a risentirne è il valore commerciale; E' ovvio che una moneta "perfetta" valga di più di una che presenta difetti di conio. AGGIUNGO: Poi, per rimanere solo nell'ambito degli scudi di VEII,non dimentichiamoci che questi coprono un'arco temporale di quasi venti anni per differenti zecche [cosa questa non trascurabile, visti ad esempio i notevoli problemi di conio per la zecca Napoli]. Così come in generale nessuna conservazione è uguale ad un'altra, solo rimanendo negli scudi di VEII, già si vede questa differenza: ad esempio uno scudo 1865N in Spl/FdC sarà diverso con uno scudo in egual conservazione ma datato 1872M. Mentre per il primo è più probabile trovare i classici difetti di schiacciature/debolezze sul baffo, per il 1872M invece già non c'è questo problema. Ma questo non significa che il 1865N non meriti lo Spl/FdC perchè è nato così. Spero di essere riuscito a trasmettere in modo chiaro quel che avevo in testa...2 punti
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Sul fronte immagini caricate su siti esterni stiamo effettuando alcune valutazioni, che puntano a frenarne l'utilizzo. Su questi siti esterni infatti le immagini restano disponibili per un limitato periodo di tempo e questo, col tempo, va a compromettere gravemente le discussioni presenti su questo forum. Si stanno valutando le potenzialità dei nostri server al fine di mettere mano ai limiti di upload legati ai diversi "gruppi utenti": l'obiettivo è quello di consentire il caricamento di allegati più pesanti sfruttando solo ed esclusivamente i nostri spazi, disincentivando quindi l'utilizzo dei siti di image hosting. Vi chiediamo solo un po' di pazienza.2 punti
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Un amico e anziano collezionista genovese che ho contattato telefonicamente, mi ha risposto che questa medaglia originariamente è stata coniata nei primi anni venti del novecento, per la costruzione della nuova sede della P.A. genovese e per i soci benemeriti della stessa. Ne esistono di due coni, la prima appunto citata (opus Pietro Ferrea) la seconda riconiata negli anni cinquanta (opus G.B. Rota). Prossimamente dovremmo incontrarci, così mi farò anche spiegare le differenze di conio tra le due e come riconoscerle. Mi ha detto che è molto comune, unica particolarità interessante per la prima (Ferrea) sono gli smalti. Il signor Marco di "Arte della Medaglia" di Genova mi ha comunicato di aver consultato gli archivi ma la medaglia non risulta "probabilmente lo stampo è andato distrutto", probabilmente quelle successive (anni cinquanta) erano fornite dalla ditta G.B. Rota, perchè in quel periodo la P.A. si serviva da loro. Normalmente queste medaglie erano incise con il nominativo del milite ela data ed è insolito vederne una senza incisione, ha aggiunto. Saluti Oento1 punto
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Speriamo che le idee ti si siano chiarite, Magdi, e non confuse :) . Certo avrai capito che si tratta di un tema complesso in cui c'e ancora molto da fare. Proprio per questo é cosi' stimolante. Rispetto al nuovo lavoro del Vecchi, attendiamo e vediamo. Personalmente devo confessare di non avere grandi aspettative: il ritrovamento di Prestino (Como) della gorgone di Populonia in strato datato al V sec. era noto al Vecchi nel momento della stesura della sua serie di articoli sulla SNR. Tant'é che in quella sede, molto correttamente, lo cita, in quanto elemento problematico. Nello stesso tempo pero' né lo contesta né ne tiene conto (e questo oggettivamente é un po bizzarro) e mantiene la datazione agli ultimi decenni del III sec. ... Il tema della datazione del denario al 211 o poco prima (la cosiddetta datazione "middle" citata da Acraf, proposta a suo tempo da Thomsen e ora quasi universalmente accettata, con qualche sacca di resistenza in una parte degli studiosi italiani -e qui non valgono le regole democratiche: la maggioranza potrebbe aver torto :) ) nella diatriba delle emissioni etrusche argentee con segno di valore c'entra in maniera secondaria. Cerco di spiegarmi meglio: il problema sussisterebbe in pieno anche se la datazione alta, "tradizionale", del denario fosse universalmente riconosciuta e accettata. Il problema non é tanto la datazione del denario, quanto la relazione col denario delle emissioni etrusche con segno di valore. I fautori della datazione bassa di queste emissioni basano la loro proposta sull'ipotesi che gli etruschi responsabili di queste emissioni abbiano mutuato il sistema di suddivisione decimale e l'apposizione dei segni di valore dalle emissioni romane contemporanee, e quindi dal denario. Ergo, se il denario si situa al 211 (o 214-213), necessariamente si trascina dietro la datazione delle emissioni etrusche. I fautori della datazione alta (sarebbe meglio dire delle datazioni alte) delle emissioni argentee etrusche con segno di valore al contrario negano la dipendenza di queste emissioni da quella del denario Romano. Gli etruschi hanno trasmesso ai romani un sacco di cose. Tra queste anche i numerali. Non si capisce perché avrebbero dovuto aspettare che i romani emettessero monete con segno di valore X per farlo anche loro... Quanto alla suddivisione decimale il riferimento puo' essere trovato facilmente in Sicilia, in epoca ben anteriore, con la suddivisione della didramma in 10 litre. Oltre a cio' tutta una serie di altri elementi suggeriscono una relazione piuttosto stretta (non solo di incontro, ma anche di... scontro) con l'area siceliota e Siracusa in particolare. Da cio', e da altri elementi, una datazione al V sec. delle emissioni. Datazione che il ritrovamento di Prestino tenderebbe a confermare. Nel tentativo di riassumere ho banalizzato notevolmente i termini della questione. Me ne rendo conto e me ne scuso. Altri li ho completamente tralasciati (unità microasiatica, ecc.). Quello che mi premeva sottolineare é che se anche i fautori della datazione "bassa" delle emissioni argentee etrusche aderissero alle teorie tradizionali di datazione "alta" del denario, i termini della questione non cambierebbero, ci sarebbe giusto qualche decennio di "décalage", niente di piu'. Dato che nessuno si sogna di datare il denario al V sec. Vorrei segnalare come in questa questione, al di la' dell'aspetto cronologico che puo' essere di importanza realativa, si racchiuda in realtà un problema molto più ampio, che investe la prospettiva storica e l'"essere" della civiltà etrusca, nelle sue relazioni con il contesto mediterraneo e con Roma. Cio' che appare come una diatriba cronologica nasconde in realtà una divergenza sostanziale nell'interpretazione della civiltà etrusca...1 punto
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Ma dico stiamo scherzando? Vi riporto quanto letto dal link di Wikipedia fornito sulla possibilità di impatto... I dati osservativi indicano due possibili direzioni polari[2]; in un caso l'asteroide transiterebbe a qualche milione di chilometri, mentre nell'altro si avrebbe una probabilità di impatto dello 0,33%. 0,33% non 33%....Ma dai...E poi quando? nel 2880....Gli scienziati fanno comunque bene a avvisarci e a studiare la possibilità d'impatto. Sui Maya invece e su chi soprattutto ha creato questa "leggenda del 21 dicembre 2012" penso solo una cosa: menagrami....Anzi menagram di menagrami... :rofl: Guardate qua. http://www.youtube.com/watch?v=fQcDS6FrjYE1 punto
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buongiorno....una medaglia di 46mm di diametro........... :) .....origine americana??? ^_^1 punto
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La Bergamot Brass Works è una ditta che produce oggetti di metallo, Lake Geneva Wisconsin è l'indirizzo, Box è la cassetta postale.Sul retro è il suo stemma. Questo è il suo sito: http://www.bergamot.net/index.html Comunque bella medaglia. Saluti1 punto
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Se non sbaglio dovrebbe essere questa: RIC VIII Cyzicus 93A, seconda officina D: DNCONSTANTIVSPFAVG, busto con diadema di perline (tipo D3) V: FEL TEMP REPARATIO, cavaliere con elmo a punta (var.B) Esergo SMKB, gamma in campo a sx.1 punto
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Per quello che si può vedere dalla foto, mi sembra che il foro sia stato praticato successivamente, ma è solo una mia supposizione. Guardandolo bene con una lente, dovrebbe essere possibile stabilire se un foro originale o no. E poi la medaglia non è antica, e chi l'ha coniata avrebbe sicuramente saldato un appiccagnolo sul bordo esterno, lasciando inatta la medaglia : quando invece si trova un esemplare forato, si tratta quasi sempre (per le medaglie moderne) di un buco artigianale. Saluti, Jagd !1 punto
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Ma non è che l'ho presa a male, è che noi ma soprattutto Skater , si è fatto un mazzo tanto per creare quel file che credimi è qualcosa di complesso davvero, per far in modo che utenti come me che amano le statistiche o altro possano capire istantaneamente o farsi un'idea di cosa e come circola.. Ci rendiamo pienamente conto di quanta inutilità c'è però a me piace e ne sono fiero.. Altri diranno che collezionare monete è inutile, oppure forse il cuginetto di Messi gli diceva che era inutile stare li e prendere a calci un pallone, chissà.. C'è sempre un filo sottile tra inutilità e piacere, rispetto la tua opinione ma ripeto chi vuole un pò di pappa di numeri può perdersi nella nostra tabella ..1 punto
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Giusto, condivido. Il problema nasce dalla definizione di Fior di Conio, in contrasto con il significato delle parole. Purtroppo (forse) con FdC si indica una moneta non circolata, da Gigante (2010): la moneta si trova nello stato in cui era uscendo dal conio perché non ha praticamente circolato. Quindi nessuna traccia di usura è visibile ed i rilievi delle figure sono integri. Può avere difetti di conio e segni di contatto, anche sul bordo, dovuti alla produzione delle monete. Presenta gran parte del lustro di zecca e può avere delle macchie sulla superficie. Credo che l'ECZ di Montenegro sia nato da qui. Talvolta capita che esistano FdC che siano, in qualche modo, superiori ad altri, e su cui è possibile non riscontrare difetti tipici. (prendiamo ad esempio le monete napoletane, spesso afflitte da graffi di conio che deturpano l'immagine del Sovrano: una moneta che non presenta questi graffi, potrebbe rientrare nella categoria ECZ) N.1 punto
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Per chi non lo sapesse "Mi chi!" (ovvero "Io qui!") fu l'orgogliosa risposta che diede il doge genovese Francesco Maria Imperiale Lercari (che al pari del re Sole si sentiva al centro del mondo e, nonostante il bombardamento inflitto dai francesi, era pur sempre a capo della Superba, cuore mercantile del Mediterraneo) alla domanda del re Luigi XIV "Che cosa vi ha stupito di piu' a Versailles?" Ecco la mia "Mi chi!", riconio e pure appicagnolato ...ma sempre piena di storia e di mai dimenticate sofferenze per il popolo genovese1 punto
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Questo é un buon punto concettuale. Renato & co, proviamo a trasformare una mezza polemica in qualcosa di costruttivo. Che differenza passa tra lo STATO di una moneta e lo STATO DI CONSERVAZIONE di una moneta ? Se un determinato conio il meglio che riesce a produrre é una moneta con bordo mega deturpato, sarebbe corretto comunque dire che il prodotto milgiore che produce, nonostante i difetti, sia definibile come il suo "fiore" ? Ecco che ragionando su alcuni, ed altri, di questi punti forse si riesce a fare un po' d'ordine anche sulla mezza diatriba che si era creata sulla valutazione "ECZ". Forse utilizzando sempre questo termine, come paramentro avulso allo stato di conservazione di per se, si quadrerebbe il cerchio.1 punto
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Sapevano che mio padre aveva un figlio che studiava giurisprudenza, e telefonarono a casa mia all'una di notte. Volevano essere certi, prima di telefonare a quelli importanti. Adesso telefonerebbero subito ad un bel consulente esterno da retribuire sontuosamente, come quando si chiama un professore per un consulto...altri tempi caro mio, e altra gente...1 punto
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E' vero, solo 4 milioni. Infatti è l'unica annata precedente al 91 che non sono mai riuscito a trovare (parlo ovviamente di ciotole o album misti da 20 o 50 cent l'una, è ovvio che sborsando di più si trova, non è una moneta del 1947).1 punto
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Una volta misi sul binario un grosso bullone, trovato nella massicciata della ferrovia. Il treno arrivò e lo sparò verso di me, in piedi sul marciapiede, alla velocità di un proiettile : se mi avesse colpito.....lasciamo perdere ! Così non mai più voluto provare, neppure con una monetina.1 punto
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E poi 710 pagine d'inutilità sono racchiuse in una semplice, ma impegnativa per chi ci lavora, tabella, appunto, di facile e immediata consultazione, per chi vuole perdersi in un pò di inutilità ;-)1 punto
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questa non l'ho capita... Cioè adesso i difetti di conio incidono sulla conservazione?1 punto
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Ciao Savoiardo, lucidatura o no l'avrei presa comunque anch'io, moneta molto bella. ps un saluto anche a Daniele.1 punto
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Chiedo scusa per la mia scarsa partecipazione a questa discussione, ma credetemi leggervi è un piacere e non vorrei rovinare tutto con una mia intrusione :P. Un consiglio che mi permetto di dare è quello di leggere "Il libro del Pellegrino" di G. Piccini e L. Travaini spesso citato da Dabbene in questa discussione. In esso si trovano riferimenti veramente particolari ed interessanti che fanno capire lo spirito con cui si affrontava all'epoca un pellegrinaggio. Certo per noi abituati a spostarci velocemente da un capo all'altro del mondo senza problemi è complicato comprendere questi viaggi affrontati tra mille difficoltà. Magari bisogna provare ad immedesimarsi in uno di loro per comprendere a meglio la situazione. E' vero poi che spesso si partiva senza sapere se si riusciva a tornare, ma è altresì vero che tanti partivano sapendo che non sarebbero tornati in quanto speravano di giungere in Terra Santa per essere lì sepolti. Non tutti riuscivano a tornare indietro come dimostrano i mancati ritiri di monete riportati sul "Libro del Pellegrino", ma aggiungerei anche che molti non riuscivano a raggiungere la propria meta come sarà successo a quest'uomo identificato come probabile pellegrino sepolto nei pressi di Roma. http://www.academia.edu/1484397/Un_gruzzolo_di_monete_medievali_da_un_contesto_funerario_in_localita_Montecrescenzio_Marino_RM_1 punto
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Buongiorno a voi, se mi si consente, vorrei esporre alcune cose riguardo al termine "testone" utilizzato sul CNI e in altri testi. La denominazione "testone" utilizzata per definire monete di peso variabile, da circa 10 gr. a 5-6 gr., è sostanzialmente esatta. Infatti anche nelle grida e tariffe di inizio '500 il termine era usato per definire monete di peso ed intrinseco differente. Ciò che, almeno inizialmente, una moneta doveva avere di caratteristico per rientrare nella tipologia dei "testoni" era di recare incisa su di un lato, come immagine principale, una testa o un busto. Che esso rappresentasse l'autorità emittente, un santo, ecc. era indifferente. In realtà, come potete ben capire, un uso così generico del termine poteva generare malintesi e fraintendimenti. Pertanto, di regola, al nome "testone" veniva aggiunto, subito di seguito, il nome della zecca (es. "testone di Francia" o "testone di Milano", ecc.) o di colui che lo aveva emesso ("testone del re") oppure qualche altra specifica caratteristica, di modo che l'identificazione del nominale in questione risultasse univoca. Naturalmente, pur essendo chiamate nello stesso modo, una moneta di 9 gr. ed una di 6 gr. non potevano essere tariffate allo stesso modo ed infatti non lo erano. Si trovano così "testoni" tariffati a a 22/28 soldi e altri tariffati in maniera differente. In alcuni casi, come a Milano al tempo di Luigi XII, la moneta poteva avere più nomi ed entrambi erano generalmente riportati prima del valore con il quale se ne accettava il corso (p. es. "grossoni sive testoni, solidorum 22 et denariorum 9 pro singulo grossono...". Riguardo poi al fatto che "Se lo dice il CNI allora non se ne può discutere...", non me ne voglia Profausto ma devo dargli, mio malgrado, una brutta notizia: no, ahimè non abbiamo più punti di riferimento! :D Ma, si badi, non per insipienza o manchevolezza da parte degli estensori di questo fondamentale testo (e sottolineo "fondamentale"!!!) ma, più prosaicamente, perché il Corpus era e resta tuttora, nonostante questo venga spesso dimenticato, un "Primo tentativo di un catalogo generale delle monete medievali e moderne coniate in Italia o da italiani in altri Paesi" Dunque, "testoni" sì, ma con dei "distinguo" senza i quali si rischia di fare un'enorme confusione. Cordialmente, Teofrasto1 punto
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No, perchè se mi interessava l'avrei battuta alla Genevensis risparmiando ;) Ergo: non me la sarei lasciata sfuggire... Ma non è la mia monetazione. Ultimo appunto: le monete belle, sono quelle che ci vogliono due fortune per poterle prenderle, e la prima fortuna non è potersele permettere... ma incontrarle ;) (aggiungo: anche saperle riconoscere) Ovviamente, tutto è rapportato dalla qualità che ci cerca, e dal poterselo permettere...1 punto
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Allora, punto primo, le monete si valutano per quello che realmente sono, non per chi le vende, e possa essere chiunque. Punto secondo (ed in virtù del punto primo), il chiedere a chiunque è già un punto di vista soggettivo, che esula dall'obiettività che invece servirebbe a questa discussione. Qui è stata postata una foto (dato oggettivo e concreto). Tutto il resto dei discorsi sul tipo "era meglio quella che costava meno" e via dicendo... non porta a nulla... Inoltre, il pezzo passato da Nomisma era anche a mio parere eccezionale, per lustro, brillantezza, e satinatura dei rilievi. Parametri che fanno la differenza, e rendono la moneta molto particolare. E il molto particolare costa. Certo, oggi costa anche quello che vien spacciato per molto particolare...1 punto
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http://www.inumis.com/vso/V00014/louis-xiv-bombardement-de-genes-par-mauger-1684-paris-frappe-ancienne-a22029.html una di queste mi piaccerebe molto....!!.....tanti saluti.......!!1 punto
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Grande elledi. Perchè non fate lo stesso con le nuove coniazioni delle lire italiane, che vengono spacciate per monete, quando invece non lo sono? Perchè non viene loro imposto di dirlo chiaramente che non sono monete ma semplici medaglie?1 punto
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