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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/12/12 in tutte le aree
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Il testo che segue, un divertissement (ma fino ad un certo punto...), fu pubblicato dal Bulletin du Cercle d'Etudes Numismatiques nel 1993, nella rubrica "Curiosità". L'autore é François de Callatay, per chi non lo conoscesse uno dei maggiori studiosi di numismatica greca contemporanei. Personalmente ritengo questo scritto geniale. Sotto diversi punti di vista. Mi scuso per la lunghezza del testo (cosa di cui non sono responsabile), ma credo che valga la pena leggerlo fino alla fine. Mi scuso anche per la traduzione (cosa di cui sono responsabile) frettolosa e che non é stata in grado di rendere adeguatamente alcune sfumature ed alcuni giochi di parole: consiglio i francofoni di leggere il testo originale qui . Mi auguro che gli amici cultori di numismatica classica apprezzeranno. Forse non tutti: coloro che sono avvezzi alle opinioni categoriche forse apprezzeranno un po' meno, ma ne ricaveranno qualche elemento di riflessione. Il che non fa mai male. Buona lettura. Il tesoro della « Grande Scalinata »: deposito votivo o testimone di una grande invasione? All’inizio del 1992 una cassetta per le offerte fu piazzata in cima della grande scalinata d’accesso della Biblioteca Reale Alberto I di Bruxelles. Questa cassetta, in legno e plexiglas, aveva come scopo più quello di attirare l’attenzione del pubblico e dei politici sulle difficoltà economiche riscontrate dalla Biblioteca Reale che di sperare di recuperare una somma importante attraverso questo mezzo. Il 7 dicembre 1992 fu deciso procedere ad una prima raccolta del contenuto del ricettacolo. Il rendiconto redatto allora a nostra cura raggiungeva un totale –certo deludente- di 3.661,5 franchi in monete belghe o lussemburghesi in corso, piu’ qualche biglietto da 100 franchi di cui la maggioranza non poteva rientrare nel conteggio, essendo stati piazzati là intenzionalmente da una mano dirigente al fine di incoraggiare le donazioni. Ora, come ognuno ben ricorda nonostante il silenzio dei media, l’8 dicembre 1992 la Biblioteca Reale fu completamente distrutta da un sisma tanto violento quanto localizzato. La faccenda avvenne in un contesto che non ne permise la ricostruzione. Cascava piuttosto bene per i politici allora in piena febbre regionalista. Cascava francamente male per le finanze di uno Stato indebitato fino al collo. Il luogo rimase deserto per numerosi decenni. Dopo parecchie vicissitudini storiche, degli scavi vennero eseguiti alla fine degli anni 2160. La cassetta era stata fracassata. Le banconote si erano decomposte. Ma le monete erano sempre là. Il “tesoro della Grande Scalinata” si apprestava ad occupare le prime pagine della cronaca specializzata (1). La storia che sto per raccontarti, Petrus, non é nuova. Si svolge nell’anno 2169, ai tempi del tuo bis-bis-nonno. I documenti che ne parlano possono essere consultati agli Archivi del Mondo (E), sezione Brusel (BR: 13661 e 26460). Ma dubito che tu ti voglia recare un giorno in quei freddi sotterranei. Tuttavia, la tua curiosità per le cose antiche risveglia in tuo zio il desiderio di essere preciso. Come per le nostre altre conversazioni, stimato nipote, la mia intenzione é innanzitutto quella di destare in te quel metodo e quello spirito critico a cui tengo tanto. Si tratta di archeologia. Una nuova storia, insomma, da quel 17° piano interrato dove passo attualmente la maggior parte del mio tempo. Si dà il caso che nel 2169 degli scavi vennero condotti a Brusel nel luogo detto il “Mont désert”, toponimo parlante, che si riferisce senza possibilità di equivoco ad una collina di materiale di riporto disabitata. Un’altra spiegazione vorrebbe che si sia trattato all’origine del “Mont-des-Arts”, trasformato, vuoi per derisione, vuoi per deformazione naturale in “Mont désert”. É molto poco probabile. Nulla di particolarmente artistico fu in ogni caso scoperto durante gli scavi in questione. Gli archeologi misero alla luce la pianta di un vasto edificio di cui il portale principale era prolungato da una scalinata monumentale. É in cima a questa che fu scoperto l’insieme monetario conosciuto in seguito come “Tesoro della Grande Scalinata”. Questo tesoro fu interpretato in maniera cosi differente, cosi contraddittoria addirittura, e con cosi tanta veemenza che mi é parso possa ben rappresentare un caso sufficientemente esemplare perché possa essere oggetto di una delle nostre chiaccherate. L’archeologo responsabile degli scavi si chiamava Rochus; la numismatica che lo contraddisse con ferocia si chiamava Daou. La loro polemica fu rude. Per comprenderla, é necessario conoscere la composizione esatta del tesoro. Eccola qui, cosi come l’ho ricopiata dalla pubblicazione iniziale di Rochus: Belgio e Gran Ducato del Lussemburgo Pezzi da 50 centesimi Leg. Francese Leg. Fiamminga TOTALE 1955 2 - 2 1964 - 1 1 1965 1 1 2 1968 - 1 1 1970 1 1 2 1975 - 2 2 1977 - 1 1 1979 2 - 2 1980 - 1 1 1982 - 1 1 1983 - 1 1 1985 1 1 2 1987 - 1 1 1991 1 1 2 TOTALE: 8 13 21 Pezzi da 1 franco (vecchio tipo) Leg. Francese Leg. Fiamminga TOTALE 1951 2 - 2 1952 1 1 2 1954 - 1 1 1958 1 1 2 1967 - 1 1 1968 1 - 1 1969 3 2 5 1972 1 1 2 1973 3 - 3 1976 - 1 1 1977 3 4 7 1978 1 2 3 1979 1 1 2 1980 3 - 3 1986 - 1 1 1988 - 1 1 TOTALE: 20 17 37 Pezzi da 1 franco (nuovo tipo) Leg. Francese Leg. Fiamminga Lussemb. TOTALE 1988 - - 3 3 1989 31 50 1 82 1990 45 39 1 85 1991 30 51 - 81 1992 - - - - TOTALE: 106 140 5 251 Pezzi da 5 franchi Leg. Francese Leg. Fiamminga Lussemb. TOTALE 1986 63 52 1 116 1987 5 4 1 10 1988 4 5 - 9 1989 - - 1 1 1990 - - - - 1991 - - - - 1992 2 1 - 3 TOTALE: 74 62 3 139 Pezzi da 20 franchi Leg. Francese Leg. Fiamminga Lussemb. TOTALE 1980 15 12 3 30 1981 11 15 1 27 1982 11 14 - 25 1983 - - 1 1 1984... - - - - 1992 1 2 - 3 TOTALE: 38 43 5 86 Pezzi da 50 franchi Leg. Francese Leg. Fiamminga Lussemb. TOTALE 1987 4 1 1 6 1988 2 1 - 3 1989 - 2 1 3 1990 1 1 - 2 1991 1 2 - 3 1992 - 2 - 2 TOTALE: 8 9 2 19 Italia 1 x 100 lire (1992) + una banconota da 5000 lire. Paesi Bassi 1 Gulden (1980), 25 cents (1969, 1977), 10 cents (1963, 1967, 1974, 1980), 5 cents (1976, 1978, 1979). Rochus, da bravo archeologo, contava soprattutto sulle monete per datare il suo strato di distruzione (il “feticcio-datante” spesso schernito). Questo compito, che avrebbe potuto essere speditivo per qualcuno più negligente, fu fonte di imbarazzo. Come tutti, comincio’ con l’osservare che le monete più recenti datavano al 1992. Un rapido rendiconto gli indico’ inoltre le seguenti frequenze: 1989: 86 1990: 87 1991: 88 1992: 8 La conclusione sembrava imporsi: l’edificio era stato distrutto all’inizio dell’anno 1992. Una regola di proporzionalità suggeriva addirittura la data del 3 febbraio 1992 (8x365/86=34° giorno). La prima reazione di Rochus fu questa: la catastrofe aveva dovuto prodursi all’inizio del mese di febbraio 1992, al più tardi in marzo. Il deposito, ritrovato sullo stesso suolo, manifestatamente abbandonato in tutta fretta dunque,non poteva che coincidere col momento della distruzione. É bene cio’ che illustrava la suggestiva visione d’artista che accompagnava la pubblicazione. Una coppia vestita con pantaloni a zampa d’elefante e giacchetta di jeans era rappresentata in fuga in cima alla scalinata, mentre i pilastri dell’enorme cella si fessuravano e parte del soffitto già cominciava a staccarsi. Gli occhi pieni di terrore, l’uomo e la donna si precipitavano verso l’uscita, l’uomo trascinando per un polso la donna barcollante. L’artista non solo aveva saputo rendere molto bene lo spavento ed il movimento, ma anche captare abilmente il momento in cui la donna inciampava lasciando cadere la sua borsa in cuoio da cui si potevano vedere uscir fuori delle monete. Il tutto nei toni dell’incendio: rosso, bruno e seppia. L’opera, per quanto riunisse parecchie qualità, non dava delucidazioni sulla questione della data. Ora, ben lungi dal fatto che Rochus ne avesse avuto conoscenza, nulla di particolarmente epocale era accaduto nel febbraio 1992. Poche cose, a dire il vero, erano sopravvissute al grande naufragio mondiale degli archivi del XX secolo. Tutto si era oscurato, velato o disintegrato. Il caso volle che una parte –il supplemento economico- di un esemplare di giornale datato gennaio 1994 scappasse alla distruzione. Vi si parlava di “guerra”, di un “grande disordine che circonda la costruzione dell’Europa” e anche “di O.P.A. ostili” (Operazioni Programmate d’Attacco?) da parte di alcune società italiane e olandesi a “Bruxelles” (riprendendo la vecchia grafia dell’epoca). Quest’ultimo elemento turbo’ l’animo dell’archeologo Rochus. Italia e Paesi Bassi: ossia precisamente i due paesi rappresentati accanto alle monete belghe nel tesoro della Grande Scalinata. Che il tesoro rendesse conto di questi avvenimenti? Come spesso avviene, al dubbio succedette il sospetto; al sospetto succedette la presunzione; e la presunzione partori ben presto una convinzione. Tutto era legato: una O.P.A. (?) particolarmente ostile, appoggiata da battaglioni italiani e olandesi, aveva senza dubbio distrutto l’edificio all’inizio del 1994. Il fatto che nessuna moneta del 1993 e del 1994 figurasse nel tesoro illustrava in maniera impressionante il ben conosciuto sfasamento tra il momento in cui i pezzi sono coniati e quello in cui si trovano in circolazione. Per il resto Rochus constato’ la presenza fianco a fianco di pezzi da 1 franco di 2 tipi, di cui il primo si arrestava nel 1988; l’altro cominciava dopo questa data. Per quanto archeologi non si é per questo totalmente ribelli a tutti i principi della metodologia numismatica. Un rimaneggiamento monetario radicale era dunque intervenuto nel 1988, obbligando lo Stato a coniare monete più leggere (circa 2,70 g in luogo di 4,05 g). Pesando i 2/3 del peso delle emissioni anteriori, le nuove emissioni davano chiaramente le dimensioni dell’ampiezza della svalutazione subita in quel momento dalla moneta belga (33% !). Senza affermarlo, Rochus lasciava comunque immaginare l’importanza della crisi economica che aveva preceduto questo crollo (2). Manifestatamente le vecchie monete, più pesanti, avevano continuato a circolare, come attestava questo tesoro nascosto in situazione d’emergenza. Bisognava dunque sospettare l’instaurazione di un’economia chiusa? Anche qui, senza giurarci sopra, Rochus evocava l’ipotesi. E, incoraggiato da questi successi, Rocus formulava persino qualche considerazione sulle equivalenze ponderali possibili tra il franco belga e l’italiano o l’olandese. Per quanto fossero ingegnose, queste considerazioni, nel loro insieme, non resistettero alle critiche devastatrici della numismatica Daou. Poiché gli archeologi si impicciavano di numismatica, ella si fece pochi scrupoli ad impicciarsi di archeologia. Le sembrava inconcepibile, innanzitutto, che la situazione di questo tesoro fosse il risultato del caso. Quale migliore situazione, in effetti, per una altare destinato a raccogliere offerte che questo luogo centrale in cima alla scalinata monumentale che prolungava l’imponente vestibolo d’onore? La rilettura testarda della relazione di scavo gli fece mettere le mani sull’esistenza, accanto alle monete, di frammenti di legno dipinto (pigmenti di cobalto). I resti dell’urna, non si poteva dubitarne, di cui – 3 volte ahimé! – si poteva solo cercare di immaginare lo splendore originale. Il tesoro della Grande Scalinata era un deposito votivo. Non aveva nulla a che vedere con qualsiasi invasione italo-batava. Rochus avrebbe dovuto essere più ispirato e seguire la sua prima intuizione di datare la distruzione all’inizio dell’anno 1992 (febbraio, marzo... o anche aprile, precisava la prudente Daou). D’altronde l’esame, testardo anche questa volta, dei settori poco frequentati degli archivi gli fece mettere le mani su di una carta piuttosto sommaria di Bruxelles datata al 1987 dove risultava ben chiaro che la Rue de l’Hotel des Monnaies non era certo lontana dal luogo degli scavi. Pertanto supporre circa due anni per far compiere alle monete un tragitto di meno di due km pareva piuttosto disperata come ipotesi (3). E Daou ebbe buon gioco nell'accanirsi su questa fissazione che hanno gli archeologi di legare il minimo abbandono di abitato ad un avvenimento militare. Quanti rustici barbecues non si erano cosi’ trasformati in grandi invasioni grazie alla testimonianza di qualche carbone di legna? La storia raccontata dalla Daou non aveva nulla a che vedere con quella di Rochus. Al posto dei battaglioni di invasori ella sostitui delle file di pellegrini. Dei pellegrini venuti talvolta da molto lontano, dall’Olanda e addirittura dall’Italia, dei quali alcuni non avevano dimenticato di versare la loro elemosina prima di penetrare in questo tempio del sapere. Ci si doveva essere spintonati in alcuni giorni di festa nel propileo. Ben inteso, questo modificava radicalmente l’interpretazione del tesoro della Grande Scalinata. Non si trattava più di un tesoro d’emergenza che rifletteva la monetazione avente corso e circolazione in un dato momento. Si aveva a che fare con un tesoro d’accumulazione. Le considerazioni di Rochus che tendevano a dimostrare che le monete da 1 franco anteriori al 1989 avevano continuato a circolare dopo questa data erano nulle. Inoltre le equivalenze fantasiste con i pesi delle monete olandesi ispiravano pietà. Due pellegrini avevano semplicemente fatto prova di generosità in momenti differenti, un Olandese all’inizio degli anni 1980 ed un Italiano negli anni 1990 (4). Due appendici completavano il lavoro della numismatica. Nella prima ella faceva osservare a che punto la parte (minima) costituita dalle monete del Lussemburgo aumentava via via di valore: 1/50 per i pezzi da 1 franco (5 su 251), 1/46 per i pezzi da 5 franchi (3 su 139), 1/17 per i pezzi da 20 franchi (5 su 86) e quasi 1/9 per i pezzi da 50 franchi (2 su 19). Ne deduceva in maniera piuttosto fine che i Lussemburghesi dell’epoca dovessero essere senza dubbio più ricchi dei Belgi dato che avevano un maggior fabbisogno di nominali forti. La seconda appendice si rivolgeva al programma iconografico: la Daou vi dimostro’, forzando appena l’evidenza, come la storia del regno del Belgio si riflettesse sulle sue monete. C’era stato all’inizio il lavoro (con la rappresentazione della testa di un minatore sul pezzo da 50 centesimi), poi i frutti (con Cerere e la sua spiga di grano dei vecchi pezzi da 1 franco o la palma dei 20 franchi) ed infine la divisione (con l’immagine accigliata e tripartita di “Baudouin” o “Boudewijn” –era probabilmente lo stesso-, il sovrano dell’epoca). Si sitrovavano cosi’ le grandi fasi di crescita e di declino che alcuni ritengono caratteristiche di tutte le civiltà. Secondo la Daou la “civiltà belga” aveva conosciuto la sua fase di crescita fino agli anni 1950 (50 centesimi). La prosperità (1 franco vecchio tipo e 20 franchi) aveva caratterizzato il periodo tra il 1960 all’inizio degli anni 1980. La divisione aveva annunciato il declino dal 1986 (5 franchi) di uno Stato in preda alla disgregazione. Quest’ultima teoria, frequente presso i numismatici-iconografi, presuppone evidentemente che le autorità monetarie del paese avessero avuto una sorta di formidabile lucidità quanto allo stato dello Stato. Ecco qua, riassunte grossolanamente, le due tesi che ci tenevo a sottometterti. Da parte mia io non credo ne all’una ne all’altra. Credo di avere anch’io la mia piccola idea su questo enigma. Tu cosa ne pensi? Per me il tesoro della Grande Scalinata... In quell’istante lo zio si giro’ verso il nipote. Doveva essere da un bel pezzo che si era assopito. Gli occhi chiusi, il bambino dormiva. Il sisma si era verificato circa 300 anni prima. Le monete stesse non esistevano più da più di un secolo. Lo zio richiuse la scatola aperta sulle sua ginocchia e, tendendo le braccia, prese un altro dossier... Note 1) Il “grande antenato” di questo racconto di fantascienza é evidentemente l’opera di David Macaulay “La civiltà perduta. Nascita di un’archeologia”, dove l’autore mette in scena degli archeologi di domani durante gli scavi di un motel lungo l’autostrada (il “Motel dei Misteri”!). Facendo la caricatura dell’aneddoto famosissimo di Schliemann che fece posare la sua giovanissima sposa, Sophie, acconciata con i gioielli micenei, David Macaulay non ha timore di rappresentare la moglie del suo archeologo con una tavoletta di WC attorno al collo. Tavoletta del resto ribattezzata per la circostanza “grande pettorale cerimoniale”, dato che é ben noto che gli archeologi trasformano in “di culto” o “religioso” tutto cio’ che non arrivano a comprendere. 2) Per la cronaca il 1988 fu uno dei pochi anni di relativo rilancio dell’economia belga. 3) Conclusione logica di un’interpretazione errata: era ormai da lungo tempo che la Monnaye Royale era stata trasferita in Boulevard Pacheco e che il vecchio edificio di Rue de l’Hotel des Monnaies era stato abbattuto. 4) In realtà la presenza della moneta italiana non deve sorprendere. La Biblioteca Reale ha in effetti ospitato alla fine del 1992 un colloquio internazionale sull’insegnamento della lingua italiana in Europa, e un gran numero di partecipanti direttamente dalla Penisola. Quanto alle monete olandesi, si trattava esclusivamente di numerario fuori corso e c’é da scommettere che la pseudo-generosità sia opera di un Belga che aveva constatato durante una recente scappata nei Paesi Bassi che queste monete erano ormai senza valore. In questo ultimo caso sembrerebbe che, più che di un deposito é di un immondezzaio che bisognerebbe parlare.4 punti
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Ho notato che il dritto della medaglia in oggetto presenta al centro lo stemma sabaudo, a mio avviso è lo stesso punzone utilizzato per la 2 lire "stemma", confermate? Il rovescio invece raffigura un decoro molto più elaborato tipico dell'Arnaud, questa documentazione comproverebbe ulteriormente la grande rarità delle medaglie borboniche, che giacenti in depositi della zecca di Napoli, venivano ritenute come volgari oggetti da fusione. :mega_shok: La medaglia qui postata è sfuggita alla fusione del 1862 e per tanto faccio una bella pernacchia al principe Girolamo ....... questa t'è sfuggita!! :blum:2 punti
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Caro Favaldar... Viviamo in un Paese dove il venditore porta a porta ti arriva in casa, e se ti permetti di dirgli "non voglio venditori" alla porta ti rispondo anche male dicendoti che non sono "venditori" ma "incaricati ENEL" ... Viviamo in un paese dove se rispondi male alla 7ma telefonata che ricevi a casa, mentre magari sei concentrato su altro, dell'ennesima compagnia telefonica che vuole proporti l'ultima arzigogolata offerta, ti risponde "CHE STA LAVORANDO" (peccato che di mestiere fa il rompi balle). Legalmente non se ne esce. L'unica possibilità di difendersi é cambiare il modo di pensare: qualsiasi cosa buona non viene a bussarti a casa, a casa a romperti le scatole arrivano solo le cose peggiori. Vedrai che così pensando ed agendo, le fregature saranno meno. ;)2 punti
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Mi hanno sempre incuriosito ed in un certo senso affascinato. Sone quelle monete di comune circolazione in cui sono raffigurate altre monete. Ne conoscete altre di comune circolazione oltre queste che posto di seguito ? (evitando naturalmente quelle destinate solo ai collezionisti tipo "storia della lira" ecc. ) Argentina 25 Pesos 1965 (nickel-clad-steel) Argentina - Provincia del Rio de la Plata 8 Reales 1815 (silver)1 punto
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Buon giorno a tutti... Dopo aver realizzato delle schede scaricabili per la raccolta di tutte le 500 Lire Caravelle, a gentile richiesta di @@prtgzn ho realizzato anche le schede per la raccolta di tutte le Commemorative in Argento dal 1974 al 2001... Consiglierei di stampare le pagine su cartoncino con formato Larghezza 20,2 cm x Altezza 25 cm...queste misure sono adatte a raccoglitori UNI della Masterphil e fogli correlati a 12 caselle... Spero di aver fatto cosa gradita e per qualsiasi domanda chiedete pure... Ciao Daniele P.S. Per salvare le schede basta cliccare con il tasto destro del mouse sul foglio interessato e cliccare su "Salva con nome"... Uploaded with ImageShack.us Uploaded with ImageShack.us Uploaded with ImageShack.us Uploaded with ImageShack.us Uploaded with ImageShack.us Uploaded with ImageShack.us Uploaded with ImageShack.us Uploaded with ImageShack.us1 punto
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E' con questo annuncio, pubblicato sul numero di dicembre 1919 della rivista The Numismatist, che il mondo del collezionismo americano viene a conoscenza della possibile esistenza di una moneta da 5 centesimi, un nickel, come è familiarmente chiamato in America, del tipo Liberty Head (conosciuto anche come V-nickel) coniato con data 1913. Ufficialmente, le coniazioni di questa moneta erano terminate nel 1912, e l'anno seguente si era partiti con l'Indian Head, o Buffalo nickel, di cui abbiamo diffusamente parlato in un'altra discussione. Inizia qui la storia di quella che oggi per moltissimi collezionisti americani è la moneta più desiderata, il sogno probito di ogni numismatico...proibito non solo per l' altissimo costo di una simile rarità, ma soprattutto perchè, anche se si avesse la possibilità economica, i pezzi a disposizione sono solo cinque...troppo pochi per accontentare tutti Una storia, naturalmente, piena di misteri, imbrogli, coloriti personaggi che farebbero la gioia di uno sceneggiatore hollywodiano, come il Colonnello Edward Robinson Green, figlio dell'avarissima Hetty Green, conosciuta come "la strega di Wall Street", il numismatico texano Max B. Mehl e Re Farouk d'Egitto, entrambi già tra i protagonisti della storia della 1933 Double Eagle, e J.V McDermott, un commerciante numismatico di Milwaukee, che amava una buona bevuta almeno tanto quanto il suo famoso "MacNickel". E molti altri ancora....da domani petronius1 punto
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Salve, mi scuso anticipatamente se per caso ripeto una vecchia discussione... che ne dite di ripercorrere l'iconografia della vecchia lira facendo riferimento alle monete antiche o ai fatti storici che l'hanno ispirata? Questo è uno degli aspetti che più mi affascina dela collezione della Repubblica... personalmente, nelle cassettiere dove custodisco le monete, ho incominciato ogni serie con una bella moneta greca che ha ispirato la relativa lira... ha un effetto davvero bello :) io incomincio proponendo """l'originale""" della 2 Lire nuovo tipo.... chi ne propone altre? B)1 punto
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Oggi volevo parlarvi della Napoli post unitaria: correva l'anno 1862, e precisamente il 19/21 maggio, quando Sua Altezza Imperiale il principe Girolamo Napoleone venne in visita a Napoli. Durante la sua permanenza visitò la zecca partenopea e in quell'occasione venne coniata una medaglia. Vi allego l'immagine. Essa è riportata nei documenti d'epoca e pubblicati nel 1967 in Bollettino del Circolo Numismatico Napoletano a firma Renato Gaudioso, la medaglia non è di grandissimo livello artistico perchè i conii, da quel che è scritto nei documenti, vennero approntati in soli due giorni e per tanto non hanno alcuna profondità, gli autori sono Tommaso Vernucci e Luigi Arnaud (entrambi già autori di splendide medaglie borboniche), non è specificato quali degli autori incise il dritto ma in base allo stile posso giurarci che Luigi Arnaud fu l'autore del rovescio, cioè la parte dove sono gli intrecci di fronde di alloro e quercia, uno stilema tipico di questo artista. La cosa interessante, e su questo spero di attirare l'attenzione degli amici appassionati di monete sabaude, è che in tale occasione vennero coniate e distribuite in astucci anche le nuove monete italiane, quindi la serie completa di lire e centesimi del Regno d'Italia datati sicuramente 1862 ....... e siglati certamente con la N (Napoli). Questi tre astucci contenenti la serie di monete erano in marocchino rosso, con iscrizioni e fregi in oro e interni in seta di velluto, le classiche serie di monete di "presentazione" (anche se in questo caso non è presentazione ma omaggio), la domanda sorge spontanea: dove sono queste tre serie di monete al momento? Dai documenti risulta che una andò al re d'Italia, una al principe Girolamo ed una al ministro (cfr. ultimo allegato oppure pagina 99 del seguente studio http://www.ilportaledelsud.org/bcnn1967d.pdf ). Chiudo questa segnalazione rammentando una cosa sconvolgente per noi meridionali e che sottolinea ancora una volta la grande rarità delle medaglie borboniche: nei documenti è scritto che per non aggravare le finanze dello stato in seguito alla coniazione della medaglia in oggetto, si pensò bene di fondere alcune medaglie borboniche dell'Addolorata (del 1850) e ricavare circa 4000 lire (cfr. pagina 98). Ora rivolgo un appello a tutti i numismatici per denunciare il delitto di "lesa antichità" di 150 anni fà. Vi sembra giusto che il governo di allora facesse fondere dei capolavori per far fronte alle spese di una medaglia moderna? Uploaded with ImageShack.us Uploaded with ImageShack.us Uploaded with ImageShack.us Uploaded with ImageShack.us Uploaded with ImageShack.us1 punto
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C'è poco da dire... Se quella fa parte della collezione ideale, la tua mi pare che sta praticamente a quel livello, con la piacevole differenza che il bordo è molto meno difettato. Il segnetto sulla guancia? Per me gli si perdona alla grande... mi pare che la guancia sia "bianca"... un gran bel vedere ;) Son contento per la tua collezione, te lo meriti :) Sempre in gamba ;) Un caro abbraccio!1 punto
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No, serve per impostare il "copia e incolla" se vuoi mantenere gli stili o se vuoi incollare come semplice testo da formattare.1 punto
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In questa tipologia di monete mi piace la " rozzità" si vede,si sente che erano maneggiate da mani forti,robuste,rivolte a guardare più alla consistenza che alla bellezza.Un pò come i Kopechi Russi. In Italia i grandi moduli di Rame in quell'epoca erano inesistenti o quasi,un'altro modo di vivere,un'altro clima,altri vestiti. Forunatamente con internet si possono seguire monete che fino a pochi anni fa si potevano vedere solo sui libri. :rolleyes:1 punto
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Francesco cerca di fare l'upload delle immagini utilizzando il forum altrimenti se imageshack (et similia) in futuro cancellano i caricamenti rimangono delle belle discussioni (tipo questa) completamente compromesse.1 punto
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S.O. WXP browser firefox v. 17.0.1 cliccando su vai alla pagina, riporta sempre alla prima. Mi pareva di avere capito che fosse risolto ma, per me, il problema persiste. Tutto OK, invece all'interno dei fora. E' solo entrando nella discussione che non va1 punto
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Dunque non funziona nulla!! Con windows7 sia con explorer 8 che con firefox 10 non si riesce a far nulla, continuamente errore "messaggio vuoto" o "devi inserire un messaggio" (vedi foto che ho allegato). Provato a cancellare la cache ma non cambia nulla. Anche i PM non funzionano, sempre errore messaggio vuoto. Credo che molti sono in questa situazione perche' nel forum ci sono pochissimi post oggi rispetto al solito. Solo smanettando in modalita' editor completo con il modo BBCode off e inserendo del codice nel messaggio si riesce a pubblicare qualcosa. Tornare alla vecchia versione no?1 punto
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....quando si dice delle affinita' nascoste....io ci sono nato a Cremona. :blum: A proposito di Soresina, mi ricordo di una filastrocca che mi canticchiavano quando ero piccolo...Suresina, beh, beh; quand te ciami vegnaret? Indubbiamente, avere la medaglia e le prove....è il non plus ultra; e' un vero valore aggiunto. Complimenti ciao - luciano1 punto
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ciao alain è normale che ci sia la I e non la Y, il corpus li indica tutti con la I, mentre successivamente si sono trovati esemplari con la Y... penso che la I sia la più comune... comunque il tuo è il secondo con la scritta SECONDVS1 punto
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@@Reficul ti allego l'immagine del messaggio che mi compare quando provo ad inserire una risposta Immagine.jpg E' un problema di cache, sono sicuro che se vai nelle opzioni di chrome e pulisci la tua cache poi risolvi anche il problema.1 punto
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Ciao Luciano Beh, che dire? Belle....indubbiamente il fascino della medaglia del 1702 non ha paragone, per me, rispetto a quelle attuali. Sai che esiste una versione in oro, probabilmente un esemplare unico? Come ce la dobbiamo spiegare questa liaison con la Citta' del Torrazzo, del Torrone e di.......Tognazzi? :) Ah, ti ricordi che Apollonia (con l'iniziale maiuscola) è di Soresina e ha frequentato il liceo a Cremona. Quanto alle altre medaglie, sicuramente più interessante è quella d'apertura con le prove in argento e in bronzo che in genere non sono disponibili ai collezionisti. apollonia1 punto
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In un'altra discussione @@dux-sab faceva notare quanto fosse salito nell'ultima asta ArtCoins un bel padovanino di Nerone, ossia questo: Che difatti alla fine è stato aggiudicato oggi a ben 1000 euro : http://www.coretech.cc/CT3/clients/acr/index.php?page=lotShow;saleId=1429;catNumber=797 Si parlava di possibili "riutilizzi" di questi padovanini ben riusciti.... E proprio stasera sfogliando un vecchio catalogo d'asta del 2003 guardate in cosa mi sono imbattuto: ps. Per la cronaca il lotto 83 è stato poi effettivamente aggiudicato a 1800 euro.1 punto
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Buongiorno a tutti scusate se rispondo solo ora Grazie Otrebor per l'informazione, presto ti mandero' l'email con tutte le info (la stessa email la inviero' per conoscenza a tutti gli altri membri del gruppo romano) Per evitare problemi direi che la soluzione migliore sia quello dell'unico pagamento (poi quando vi incontrerete provvederai tu stesso a recuperare le varie quote), che ne dici? comunque ne parliamo per email Direi di fare un bell'agggiornamento visto che la razzia sta' procedendo bene AGGIORNAMENTO: evidenziato in verde chi ha effettuato il pagamento tra parentesi il contributo per il forum 12/12/12: 01 - delmarzid: 1B - 2D - 1F COSENZA (0.40€) 02 - USTER_RANGERS: 1A - 1B - 1C - 2F + 1H + G BARI (0.70€) 03 - koguja: 2A - 2B - 2C - 2D - 2F + 1H + G ROMA (1.10€) 04 - nerone69: 2A - 2B - 2C - 2D - 2F + 1H + G VITERBO (1.10€) 05 - legioprimigenia: 2A - 2B - 3D - 2F + 1H + G FOGGIA (1€) 06 - b27: 2A - 2B - 2C - 2F + G TORINO (1€) 07 - luca87: 2D - 1E - 2F BOLOGNA (0.50€) (NO per ora) 08 - democopy: 1A - 2B - 1C - (1F) PARMA 09 - sagida: 2A - 2B PARMA 10 - parasiempre: 1A - 1B - 2C - 2F + G MESSINA 11 - alelollo: 2A - 2B - 1C - 1D - 2F + 1H VICENZA RISPOSTO (NO per ora) 12 - lup086: 1A - 1B - 1C - 1D - 1F + G RISPOSTO 13 - marco93: 1A - 1B - 1C - 1D - 1F RISPOSTO 14 - gasp.are: 1A - 1B - 1C - 1D - 1F + G (0.50€) 15 - stef_: 1A - 1B - 1C - 1F + 1H + G RISPOSTO 16 - alessandro1970: 2A - 2B - 1C - 1F + 1H PALERMO (0.70€) 17 - aramis76: 2A - 2B - 2C - 2D - 2F + 1H PIACENZA RISPOSTO (1.10€) 18 - andrea7200it: 1A - 2B - 1C - 1F + 1H + G CHIETI RISPOSTO 19 - neroniano: 2B - 2C - 1D - 1F + 1H + G ANZIO 20 - agos1977: 1A - 1B - 1C - 1D - 1F + 1H + G BISCEGLIE (BT) (0.60€) 21 - robe79: 2A - 2B - 2C - 1F + G ANCONA 22 - gcs: 1C - 1D - (2F) RISPOSTO 23 - donax: 2A - 2B - 2F ROMA 24 - danpao: 2A - 2B - 2C - 2D - 2F + 1H ANZIO/ROMA 25 - vv64: 1B - 1D - 1F FIRENZE (0.30€) 26 - farfallozzo: 1A - 1B - 1 C - 1D - 1F 27 - jared90: 1F MESSINA 28 - johnny99: 2A - 2B - 1C - 1F + G TERNI (0.60€) 29 - kikko72: 1A - 1B - 1C - 1D - 1F + 1H PRATO/FIRENZE (0.60€) 30 - dawmallo: 1A - 2B - 2F CARPI/MODENA (0.50€) 31 - SDF2!: 2B + G VARESE (0.20€) 32 - Pendragon67: 1A - 1B - 1C - 1F + G FAENZA (0.40€) 33 - vitt.emanumi: 2A - 2B - 1(2)F BARI 34 - aqua: 2A - 2B - 2C - 2D - 1(2)F + 1H LADISPOLI/ROMA 35 - Otrebor: 2A - 2B - 2C - 2D - 1(2)F + 1H ROMA (NO per ora) 36 - giugiu45: 1A - 1B - 1C - 1D - 1F ROMA 37 - Chellow: 2A - 2B - 2C - 2D -1F + 1H ROMA 38 - afornaini: 2A - 2B - 2C - 2D - 1F - 1H TREVISO (1€) Questa la lista delle monete in razzia: A - 2€ BELGIO 2012 "75 anni Concorso musicale regina Elisabetta" (2.35€) +0.10€ per il forum B - 2€ FINLANDIA 2012 "150° anniv. nascita Helene Schjerfbeck" (2.60€) +0.10€ per il forum C - 2€ PORTOGALLO 2012 "Guimarães 2012: capitale europea della cultura" (4€) +0.10€ per il forum D - 2€ ITALIA 2012 "PascolI" (2€) +0.10€ per il forum E - Divisionale malta 2012 (35€ prezzo di banca + spese maltesi 5.50€= 40.05€) +0.10€ per il forum F - 2€ MALTA 2012 "Rappresentanza maggioritaria 1887" (4€) +0.10€ per il forum (solo 48 pezzi disponibili) Per questa moneta le richieste sono provvisorie e quindi da riconfermare quando sappiamo il costo esatto G - altre monete disponibili su richiesta tramite email/mp H - 2€ FRANCIA 2012 "100° anniv. nascita Abbé Pierre" (3.50€) + 0.10€ per il forum (solo 17 pezzi disponibili) ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- devo ancora rispondere/contattare: (lo faro' in questi giorni) il gruppo ROMA: Otrebor, Aqua, Giugiu45, Chellow, Farfallozzo, Danpao, Neroniano gruppo PARMA: democopy e sagida GRUPPO MESSINA: parasiempre e jared90 gli altri romani: robe79 donax e infine: vitt.emanumi PER QUANTO RIGUARDA LE SPEDIZIONI: potro' iniziare non appena mi arriveranno le monete di malta......purtroppo, al momento, non ho ancora nessuna notizia .-(( (ho provato a contattarli ma non mi hanno ancora risposto, immagino siano molto impegnati con gli ordini/spedizioni)1 punto
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Caro Renzo qui non è questione di riconoscere l'originalità o meno di queste medaglie. Piuttosto quella di riconoscere, per piccole differenze le fusioni attribuite, da uno dei leading experts del settore, le fusioni sicuramente originali attribuibili a Matteo de' Pasti e quelle invece, pur antiche e coeve - di poco successive - ma attribuibili ai suoi seguaci. Oggetti bellissimi, come abbiamo potuto vedere dal catologo della casa d'aste - pero' NON fusioni orginali di Matteo de' Pasti. Scrivere fusione originale di questo artista quando invece è quasi certamente una fusione coeva ma di un seguace non è la stessa cosa. Purtroppo in materia di medaglie, fuse - non coniate - rinascimentali vige ancora scarsa conoscenza e soprattutto possibilità di co parazione. I pochi, pochissimi originali, sono sparsi tra pochi musei (Bargello, Victoria & Albert, National Gallery a Washington, Bibliothéque Ntionale, Gulbenkian e pochi altri). Le differenze tra una fusione originale degli artisti noti e "contemporary casts" ma di altri a volte sono minime e occorrerebbe l'originale a fronte per percepirle chiaramente. Le pubblicazioni dotte che possono aiutare , sono tra l'altro costosse, difficili da reperire e di non facile accesso a tutti. Ricordo anni fa una vendita di altrettante bellissime medaglie rinascimentali, fatta da Astarte a Lugano, vi era pure una medaglia di Pisanello , reputata fusione originale, per la quale si scomodo' addirittura Philip Atwwod, conservatore al British Museum delle medaglie, anche li le differenze erano minime ma venne riconsociuto che non era , appunto , un originale dell'artista. Occorrerebbe maggiore approfondimento e maggiore coerenza da parte di chi ha il compito di illustrare le cose come sono non come si vorrebbe che fossero.1 punto
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Tra l'altro è una bellissima moneta che avrebbe meritato un modulo ed un valore maggiore...1 punto
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Buongiorno, Beh.! noto che non solo i giovani sono lacunosi di " buona educazione .." Anche nella precedente richiesta evasa, , non ho letto un buongiorno ne tantomeno un grazie ....ne un per favore. Ci tengo a precisare che siamo d'accordo sul fatto che non è obbligatorio rispondere, ma certamente in una comunità se pur virtuale, la buona educazione dovrebbe sempre esistere. ,1 punto
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Queste banconote vennero stampate provvisoriamente senza indicazione della valuta perché inizialmente non si sapeva come chiamare la nuova moneta nazionale. Successivamente si decise di chiamarla "tolar", ossia tallero. Questa serie venne stampata ad ottobre 1991 in tagli da 1, 2, 5, 10, 50, 100, 200, 500, 1000, 5000 tolarjev tutte banconote comuni tranne quella di taglio più alto. Il biglietto da 0.50 (insieme a quello da 2000) venne stampato ma non emesso, infatti esiste solo in versione "specimen" Quando venne deciso il nome della nuova valuta (nel 1992) vennero stampate le banconote definitive, usate fino all'entrata nell'area euro e i biglietti "senza nome" poterono continuare ad essere usati, anche se sparirono quasi subito dalla circolazione. Personalmente penso che il valore di queste banconote vada inteso come "unità" in quanto erano biglietti provvisori stampati in attesa di definire la situazione valutaria del nuovo stato della Slovenia1 punto
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@@nikita_ Sì. Ma i talleri di M.T. sono stati riconiati in continuazione e massimamente proprio in quel periodo (quello stesso in cui fiorirono le colonie). Perciò la datazione, che peraltro -per forza di cose- non può essere precisa, non può che essere un secondo criterio per individuare il conio. Il primo criterio dovrebbe rimanere quello delle differenti caratteristiche e dei differenti particolari delle monete coniate.1 punto
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Io starei tranquillo;indipendentemente dai prezzi che lievitano di anno in anno, la moneta mi sembra coerente in tutto.Secondo me quella porosità è stata causata da impurità presenti nel metallo....questa è la mia modesta opinione, ciao.1 punto
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Molto bella, complimenti davvero per questo esemplare e per condividere con noi la tua meravigliosa collezione! ;) Dario :good:1 punto
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I rubinetti dai quali sgorgava l'acqua delle tubature romane. dal museo di Colonia: Altre valvole: E queste sono le fistule, le tubature. Mirko :)1 punto
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Ciao Domenico, l'ultima settimana di dicembre sono anche io in ferie. Se hai un giorno libero e lo vorresti trascorrere tra le bellezze di Amalfi (Duomo in particolare), le meraviglie di Salerno (tra cui il castello Arechi) e il sito Unesco di Paestum con i templi più belli del mondo, mi metto a tua disposizione per farti da Cicerone. Cena la sera a Salerno in locale tipico dopo aver visto le "luci d'artista". Se ci fai un pensiero, cerca di convincere a venire pure Riccardo.1 punto
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Ho pubblicato qualche tempo fa questo video, ne ho trovato un altro dello stesso autore, Philippe80, anche questo molto bello. Spero che anche questo video piaccia a tutti voi.1 punto
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