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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/06/12 in tutte le aree
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E' un momento molto negativo per il nostro Paese. La crisi sta dilagando anche perchè purtroppo la voragine dei costi non tende ad attenuarsi, grazie anche alla miriade di mangiapane a ufo che popolano le nostre città e purtroppo ormai è anche inutile continuare a vedere le trasmissioni tipo Ballarò, Le Jene, Striscia la Notizia e tutte le altre. Tanto anche se ormai tutti sappiamo quanto rubano e come rubano sembra che ci sia una totale impotenza (o connivenza?). Stiamo vicini dunque ai più piccoli. Rinunciamo a qualcosa noi che siamo grandi, ma non facciamo mancare un regalo a loro, non roviniamogli quel poco di festa che rimane nel Natale del nostro secolo, ormai colmo di ipocrisia. E soprattutto....EVITATE di fare le solite regalie, tipo ceste natalizie, ai papaveri, lecchini e ruffiani vari....comprate un regalo in più per i vostri figli e/o nipoti. Buona fortuna e auguri a tutti quanti per questo periodo nero che stiamo attraversando.3 punti
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Negli aspetti che spesso ricorrono nel Medioevo, il pellegrinaggio è uno di quelli che mi ha sempre affascinato maggiormente. Il pellegrinaggio c'è, sia ben chiaro anche oggi, ma nel medioevo, aveva un valore e un significato veramente simbolico. A volte quando analizziamo il Medioevo, questo viene visto con tinte cupe,il periodo buio della storia, ma credo che si debbano rivalutare diversi aspetti positivi che invece ci sono e il pellegrinaggio, secondo il mio parere è uno di questi. Fare il pellegrino presupponeva molte qualità ed attitudini : l'uomo medievale non aveva fretta, dispone di tempo e lo usa per grandi scopi, o quantomeno che lui ritiene tali. Oggi ci manca sempre il tempo, abbiamo l'ansia di fare, pensiamo per un attimo invece a cosa era disposto a fare l'uomo medievale per un viaggio della speranza e della fede. Le motivazioni erano essenziali, lo sforzo del percorso immane, le fatiche, i rischi,le malattie, il lasciare i propri posti e le persone care : nonostante tutto questo l'uomo medievale era disposto a partire. Forse un ripensamento è anche dovuto per questi uomini, con una evidente forza e ricchezza morale insita in loro,un viaggio, il viaggio della fede e della speranza, nulla li fermava, la pioggia, la neve, le strade impervie, i briganti, loro vedevano la vita come un viaggio, avevano un appuntamento a cui non volevano mancare, era la loro missione. Poi i pellegrinaggi ci porteranno a parlare di tanti aspetti, delle strade, della via francigena che portava quelli del Nord Europa verso Roma, delle locande, degli hospitali, delle offerte che facevano prima di partire nel caso non fossero più tornati, di quelle che facevano sul posto, una volta raggiunto, delle donazioni fatte nelle varie strutture che li ospitavano durante il percorso, che comunque l'uomo medievale era disposto a fare grandi spostamenti per varie motivazioni, pensiamo ai viaggi dei mercanti per le fiere, degli stessi sovrani, dei briganti e ladroni che erano sempre in movimento. Certamente il movimento da parte di molti, il tempo che non è essenziale,( il medioevo non è per le ore, i giorni, ma per le clessidre e le meridiane ), molti uomini che hanno valori importanti, spirituali, forse ci devono portare a rivalutare questo periodo oscuro. Ho intitolato questa discussione il pellegrinaggio, icona del Medioevo, penso di si, non solo icona, anche rito, un cammino spirituale di molti uomini spinti dall'umanità ed esistenza personale, dalla fede, dalla salvezza come valore religioso, tutto questo rimane, poi certamente intorno al pellegrinaggio nel Medioevo gli spunti di riflessione possono essere veramente tanti.2 punti
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Appunto le false pesano di norma 18 grammi questa 20, qual'é il particolare che non convince cosi impariamo? Penso che la firma sia alquanto eloquente, sembra fatto con il pongo :) . L'impressione che danno tutto i rilievi è che sia stata ottenuta per fusione. Fabio, osserva il capello di Vittorio Emanuele III, in una moneta originale è visibile la proiezione della base, qui si è dissolta, come detto, propendo per una riproduzione postuma tramite fusione, che non ha permesso di mettere in risalto i rilievi più bassi presenti sul tondello. Saluti, Luca Ho fatto un confronto ho notato questa differenza2 punti
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Sono stato da Artcoins. Ho esaminato con grande attenzione e con un buona lente contafili. Non sono riuscito a trovare validi elementi per dubitare della sua autenticità. Il metallo è piuttosto poroso e molto probabilmente ha subito una forte pulizia, ma non in tempi recenti. Inoltre la piccola rottura del bordo alle ore 9 presenta tracce di naturale cristallizzazione del metallo. Il metallo è argento, con titolo apparentemente non molto alto, ma l'aspetto ricorda quello di altri denari emessi dai ribelli italici (anche se manca ancora, come già detto, una analisi metallografica su questa monetazione). Ho quindi dedotto che possa essere una nuova combinazione di conii, non descritta nel mio Corpus. D'altronde la serie con testa di Bacco/Toro e lupa è caratterizzata dall'assenza di incroci di conio, per cui non deve sorprendere la comparsa di una nuova coppia di conii. Inoltre la particolare forma della lettera A con asticella obliqua invertita si ritrova in altre emissioni dei ribelli italici. Tornato a casa ho approfondito la questione e ho scoperto che era comparso su Gorny un altro esemplare della stessa coppia di conii e con aspetto simile, ma meglio coniato e non si tratta di un clone. Esso è stato aggiudicato a 4550 euro. Pertanto è assai probabile la comparsa di una autentica variante di Campana 100, con conii simili ma diversi. Esemplare di ArtCoins: Esemplare di Gorny: Ecco l'importanza di studiare bene a fondo e le sorprese non mancano....2 punti
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Meravigliosa medaglia da culla in filigrana d'argento, con al centro medaglione dipinto a mano e smaltato. Rappresenta Giovanni Evangelista con la ciotola in mano, nell'atto del battesimo di Gesù sulle rive del fiume Giordano, dietro un Angelo e sopra lo Spirito Santo sotto forma di colomba. Cliccare sulla foto per ingrandire.2 punti
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Oggi ricorre il 50° anniversario della nazionalizzazione dell'energia elettrica e l'ENEL ha comprato 4 pagine de «Il Sole 24 Ore». La prima di esse, che funge anche da 1° pagina del giornale, è la prima pagina del quotidiano «24 Ore» del 6 dicembre 1962. Vi è un trafiletto che riporta i prezzi del giorno di valute, preziosi e monete d'oro. Sono poi andato sul sito dell'ISTAT per trovare il coefficiente di rivalutazione dal dicembre 1962 ad oggi, onde farmi un'idea più precisa, ed ho trovato che questo è di poco superiore a 23. L'oro in lingotti costava poco più di 700 £/gr., pari a 0,36 €; moltiplicato per 23 fa circa 8,1 euro/gr. L'argento era poco sopra le 25 £/gr., quindi 0,013 €, quindi ad oggi circa 0,30 euro/gr. Il rapporto oro/argento era quindi 1:27 contro l'odierno 1:50, e l'oro oggi costa più di 5 volte il prezzo (rivalutato) di allora. Interessante il prezzo dei marenghi: circa 5000 lire quello italiano e 5200 quelli stranieri, mentre la sterlina era sui 6200. C'era evidentemente un aggio molto maggiore di adesso, posto che di oro in un marengo ce n'era per circa 4000 lire, quindi veniva venduto a un 25% in più del suo contenuto in fino. Minore era l'aggio sulle Sterline, circa il 20%, ma anche in questo caso molto più di oggi. Mi è sembrato interessante riportare questi dati e mi piacerebbe sentire qualche osservazione dei forumisti1 punto
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Convalescente a casa dopo un intervento chirurgico, approfitto del tempo disponibile per riordinare ed aggiornare la schedatura delle monete in collezione. Propongo alcune incompletissime annotazioni alla schedatura in merito al 20 Franken 1813 di Gerolamo Napoleone coniato per Cassel che rappresenta, per i miei limiti di conoscenza e capacità, un rompicapo per quanto concerne la corretta documentazione. Spero che altri utenti possano integrare e contribuire. La moneta in questione è riportata al n.535 dell'ottimo volume del Varesi "Il marengo nel mondo", VIII ed. Pavia, 1810 con grado di rarità R1. Percorrendo la strada "bibliografica" a ritroso le cose si complicano. Confusamente: Il millesimo è scononosciuto al Guilletau, V. "Monnaies françaises: Colonies 1670-1942; Metropole 1774-1942". Parigi 1942, ed al Jaeger, K. "Die neuren Muenzpraegungen der deutschen Staaten vor Einfuehrung der Reichswaehrung 1806-1871, 7. Heft Koenigreich Westfalen". Basilea 1969: due lavori fondamentali sulla monetazione del periodo. E' citata per la prima volta dagli autori J. de Mey e B. Poindessault nel "Repertoire des monnaies Napoléonides", Brussels, 1971, i quali al n. 743 pag. 147 op. cit. la riportano come nota in unico esemplare, senza quotazione, ed apparsa per la prima volta all'asta de Mey tenuta a Bruxelles il 2 ottobre 1971 (n.417 del catalogo -che manca nella mia biblioteca-). Sullo Schlumberger H., Goldmunzen Europas seit 1800, II ed. Monaco, 1971 la moneta appare al n. 901a pag. 93 come 1 solo esemplare noto (l'Autore non procede con la numerazione attribuendo il n.902 - al 901 è riportato il millesimo 1811. Parrebbe un'introduzione "al volo" vista la data di pubblicazione concomitante del'opera precedente -). Il World Gold Coins III edizione e segg. la riportano al n. 33a senza citare tiratura e con una quotazione pari a circa 2,5 volte le altre date. Manca al Friedberg, VII ed., Clifton, N.J., 2003, ma e presente sul Divo J. P. - Schramm H. J., Die Deutschen Goldmunzen von 1800-1872, Francoforte, 1972 al n. 204f a pag. 144, senza alcuna annotazione specifica sulla rarità, con quotazione di circa 1,5 volte la media degli altri millesimi. Bertsch s. et al., Les monnaies Napoléoniennes, Poses (F), 2010, la indicano al n. 710 pag. 199 senza indicazione di tiratura e quotazione, con rarità R4 aggiungendo anche l'esistenza di un conio postumo (refrappe) con bordo liscio e rarità R2 senza citare altre fonti. Grazie alla squisita disponibilità e sconfinata pazienza del dott. Alberto de Falco e del compianto Sig. Giuseppe de Falco interessati in merito, venni a conoscenza nel 2001 del testo del Dewamin E'.P.N, Cent ans de numismatique française de 1789-1889 1789 a 1889 ou A, B, C de la Numismatique moderne", 3 vol, Parigi, 1883-1889. Dalla pag. 42 del II vol. viene brevemente trattata la serie decimale per la Westfalia senza alcun cenno al millesimo 1813 del 20 Franken. L'opera, ricca di estratti di decreti imperiali e ministeriali per l'impero a contenuto monetario, non riporta, curiosamente, alcun documento ufficiale attinente le coniazioni in oro ed argento per il regno di Westfalia. E' citato il solo decreto reale del 16 ottobre 1809 che ordina la fabbricazione dei pezzi in rame e billone (cfr. vol. II pag. 184 op. cit.). Per ultimo, in ordine di elencazione, cito il volume della Direction de Monnaies et Medailles, Monnaies Francaises et Napoléonides. 1799 - 1815, Parigi, 1992. Si illustra la propria collezione di coni, punzoni e virole per le monete emesse nel periodo. Per la Westfalia l'unico conio presente per il taglio marengo e quello dell'anno 1808 per Parigi - testa d'aquila e J- (cfr. pag. 87 e segg. op. cit.). Per l'anno 1813 sono riportati i punzoni per i nominali da 5, 10, e 40 franken. Relativamente ai passaggi in asta pubblica del 20 Fr. 1813, oltre alla vendita de Mey citata, trovo l'esemplare della notevole Hess- Divo n.284 del 01 nov. 2000, lotto 242. In conservazione BB e prezzo di partenza di Frs. 4000.00 venne aggiudicato per Frs. 5900.00 + dir. ( è lo stesso esemplare della vendita de Mey?). Un esemplare in qBB apparve su Ebay USA nell'agosto 2003; andato invenduto fu in seguito trattato privatamente dal sottoscritto col venditore svizzero (non è la moneta della vendita Hess-Divo). Nel catalogo della citata vendita Hess-Divo alla pagina 11, si parla delle emissioni del 1813, e segnatamente del 20 franchi: "...Es erfolgte eine letze Praegung von 20-Frankenstuecken, allerdings in nur wenigen Exemplaren (...Seguì poi un'ultima coniazione di pezzi da 20 franken, veramente in solo pochi esemplari)..." Sembra di capire dal testo che la rarità dei pezzi sia dovuta alle circostanze del periodo, terminato con l'abdicazione del sovrano dopo la battaglia di Lipsia, avvenuta appunto nell'ottobre del '13. Sarebbe interessante poter verificare l'opera di Hoffmeister, J.C. "Historisch-kritische Beschreibung aller bis jetz bekannt gewordenen hessischen Muenzen, Medaillen und Marken". 4 voll. in 3. Leipzig und Hannover 1862-1880. Reprint 4 voll. in 3, Leipzig 1974, citata da Dewamin. In proposito il Guilletau scrive: " M. Dewamin cite M. Hoffmeister comme faisant autorité sur le frappes de la Hesse. 3 vols. in 4, à Cassel, 1857-1860 (Westphalie 2. et 3. vol.)". L'opera - come tantissime altre - manca nella mia incerta biblioteca. Sarebbe interessante verificare, se qualcuno degli utenti ne dispone, se possono trarsi utili informazioni sul "nostro" 20 Fr 1813. Parafrasando una vecchia pubblicità televisiva di una compagnia telefonica: una moneta non allunga la vita ma certamente la rende migliore.1 punto
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ho preso un 10 tornesi di francesco II...postato nella sezione delle due sicilie.... ;) me lo porto dietro...1 punto
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qui il nostro catalogo Australia non completo. http://collectorsonline.org/cat/C-AUS1 punto
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I prezzi dovrebbero essere questi: - 20 € Monaco oro 2002: 650€ - 100 € Monaco oro 2003: 2.200€ - 10 € Monaco oro 2005: 250€ - 20 € Monaco oro 2008: 400€ - 10 € Monaco argento 2003: 180€ Spero siano giusti CIAO ;)1 punto
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per li amorosi del epoqua napoleonica.....ho trovato questo link che mi ha stupito........un riferimento,una bellezza per li occi....una richezza essezionale.....!!!http://www.anne-lamort.com/wp-content/uploads/2012/03/osenat-empiretbd.pdf bonaserra a tutti......!! :) .....1 punto
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Ciao Andrea, Personalmente cmq ridimensionerei il problema del materiale "poco chiaro" che viene esitato (anche perchè i titolari delle case d'asta devono sottostare, almeno in italia a parecchie trafile legislative). Potrebbe certo essere che le monete possano provenire da privati o da altri stati dove vige un altra legislazione (ad esempio inghilterra..) in materia di vendita di monete antiche. Tieni presente che in questi anni, in particolare in questi ultimi 3 anni, cè stato un intensificarsi di vendite dovuto anche al buon momento che la numismatica sta avendo. Per la serie, se qualcuno vuole vendere la collezione, questo è il momento. Si realizza bene, a volte benissimo (dipende molto da"chi" vende..). Spesso siamo di fronte a tentativi di business, dove le monete passano rapidamente da un asta all'altra cercando un maggiore realizzo (a volte va bene, altre volte va male, ..chi troppo vuole nulla stringe... Questo è il lato della numismatica che non mi piace. ciao skuby Sono d'accordo sul fatto che in molti, dato anche il momento favorevole di realizzi di mercato, mettano le proprie collezioni in vendita, ma, accanto a questi ti assicuro che ci sono molti molti sequestri di materiale proveniente da scavi illeciti. Queste monete per nostra fortuna non raggiungono nella maggior parte dei casi il mercato perché vengono intercettate dalle forze dell'ordine, ma altre sì e non puoi negare che si legge continuamente (io sono nella zona di Roma e mi capita più spesso) che si senta spesso che hanno arrestato questo o quel commerciante di beni archeologici frodati allo Stato che portava a vendere il suo materiale all'estero, dove, come ben dici, la legislazione è più blanda. Ritornando ora al discorso iniziato da Apollonia, non capisco invece perché ci si ostini a voler per forza evidenziare come in questa o in quella asta vi siano monete ritoccate o abbellite. Siete veramente tutti molto sicuri di questo? Io personalmente mi ritengo soltanto un semplice collezionista, e per me le monete sono soltanto una passione e un hobby. Se ho un dubbio su una moneta posso esprimerlo ma conosco anche i miei limiti. Non è il mio lavoro e penso, che molti di quelli che stanno qui a criticare questo o quello (escluso naturalmente curatori e esperti di questo sito, che sicuramente, per ricoprire un tale ruolo, avranno esperienze lavorative nel campo numismatico). Queste persone dicevo non credo che alla fine abbiano tutte queste carte da mettere in tavola nei confronti di grandi esperti di case d'asta come la Gorny & Mosch o la CNG per fare un esempio. Non credo che in queste casa d'asta assumano personale privo delle più alte qualifiche. Forse può accadere nella case d'asta più piccole che, a volte, sfugga qualcosa, ma non trovo comunque giusto che ci si scagli contro questa o quella casa. Guardate cosa è accaduto con la Art Coins Roma per esempio (che tra l'altro ha un banner pubblicitario ne "la moneta"). Io stesso ho indicato come a questa tornata le loro monete di Alessandro non mi piacessero più di tanto, ma poi per via di quel sesterzio di Caligola è stata pressoché massacrata? Ma vi sembra giusto? E io che ero contento che finalmente avevo trovato una casa d'aste non solo italiana, ma della mia città, che mi metteva in vendita qualcosa di Alessandro....E ora? E se in seguito a questi nostri interventi non vendono quasi niente e non organizzano più aste in futuro? Mah...La solita grande capacità degli italiani, sempre esterofili e mai pronti a proteggere una loro bandiera. Sono sicuro ad esempio che, fosse successo in Inghilterra (grandissimo paese che ammiro molto), nessun inglese avrebbe sollevato le critiche feroci che sono state sollevate qui da italiani contro altri italiani. Ciao Andrea, secondo me cmq non dobbiamo uscire dai binari di questa discussione, che arrivata ad uncerto punto voleva porre l'attenzione su dei particolari di una specifica moneta. (fatte anche tutte le premesse relative al confronto fotografico). In questa discussione, non si è voluto comunque etichettare una moneta come falsa, semplicemente far notare dei particolari che credo possano interessare sia chi colleziona nello specifico monete di alessandro, sia chi colleziona in generale monete antiche. Relativamente all'altra discussione, preferirei che i commenti vengano fatti nella discussione specifica. (apro e chiudo velocemente questa parentesi; in quella sede si sta discutendo di una moneta, per cercare di analizzare lo stile, confrontandolo con altri esemplari dello stesso tipo, ma di conii diversi. Io non ho letto oggi la discussione, ma mi sembra che comunque nessuno abbia messo in cattiva luce chi vende l'oggetto, non è certo l'intento del forum. Relativamente poi a chi vende in generale monete, come ho detto in precedenza, l'errore puo essere commesso da chiunque, sia grandi nomi, che piccole realtà. Cè chi è piu preparato su monetazioni antiche e chi su quelle medioevali o imperiali. L'importante è sempre poterne discutere senza arrecare danni ad altri) ciao skuby ciao skuby1 punto
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Questa splendida medaglia argento di Daniel-Dupuis commemorato orticoltura francese nel 1892 (La medaglia è stata emessa postumo nel 1901). Il dritto mostra due donne in abito classico, una potatura una pianta. Il rovescio mostra una ragazza nuda seduta sotto un albero guardando un mazzolino di fiori. Le dimensioni sono 62 mm x 48 mm .1 punto
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Adesso ricordo anche io. Questa discussione peraltro mi era sfuggita. Conserva con orgoglio quel tondello aureo che ti ricorderà sempre tuo fratello e ciò che ha fatto. Fai che non vada mai dispersa e che venga tramandata nella vostra famiglia, insieme al diploma. Nella lordura quotidiana che ci circonda è una stella luminosa.1 punto
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In genere le medaglie giungono a noi passando di generazione in generazione, magari nascoste nelle cassette di sicurezza, medaglieri, mobili, eccetera, diciamo che a differenza delle monete (spesso occultate sotto terra o murate), le medaglie giungono a noi in tutt'altro modo. Qualche volta potresti fare un giro al museo Archeologico Nazionale di Napoli (sito in via Foria) dove sono esposte alcune medaglie in oro borboniche, i conii e punzoni così l'idee ti saranno più chiare, è una visita che consiglio a tutti perchè la sezione numismatica di questo museo è tra le prime al mondo per importanza. Nelle Due Sicilie si battevano poche medaglie ma buone, pensa che le tirature maggiori riguardano la medaglia del 1845 per il VII congresso degli scienziati italiani a Napoli (cfr. questo link interessantissimo http://www.ilportaledelsud.org/bcnn1961_4.pdf ) con una tiratura di 1650 esemplari in bronzo e 60 in argento, quella per la campagna militare dell'ottobre 1860 (medaglia di Trifrisco, D'Auria 281) consistente in un solo esemplare in argento e 797 in bronzo, e infine quella per la ferrovia Napoli-Caserta consistente in una tiratura di due esemplari in argento e 400 in bronzo http://www.ilportaledelsud.org/bcnn1969_2.pdf . Per ora mi vengono in mente solo queste tre, se hai altre domande da fare fai pure. :good:1 punto
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Oramai sono prescritti, purtroppo. Dico purtroppo perchè per anni questi esemplari sono stati liberamente trattati generando così un mercato domanda offerta che ha di fatto moltiplicato le attività illecite per far uscire dalla zecca i tondelli più vari. Tecnicamente potrebbero essere tuttora sequestrabili, ma rimane un mio parere, con l'emissione di un eventuale nuovo decreto che potrebbe essere emesso dall'Autorità Giudiziaria, se ovviamente questa riterrebbe valide le richieste presentate dalla Polizia Giudiziaria. Tutto ipotetico dunque e quindi allo stato attuale via libera.1 punto
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Bah, sarà..Però un Dio potrebbe anche toglierlo questo libero arbitrio, visto che al mondo sono più quelli che soffrono che quelli che stanno bene...1 punto
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Ciao Fabio, la tua è una domanda legittima, dipende dalle medaglie e dalle circostanze, in genere quando c'era da commemorare un avvenimento dinastico il re commissionava una medaglia alla zecca, il direttore chiedeva ai vari incisori di proporre un disegno, il migliore veniva preso in considerazione, poi c'era chi plasmava il modello della medaglia da farsi e solo alla fine l'incisore dei conii (quello che veniva immortalato nella storia) riportava il tutto sui conii in acciaio. Considera che i Borbone di Napoli seguivano passo per passo ogni passaggio della produzione di una medaglia, se leggi questo studio e precisamente a pagina 17 (medaglia 1836 per la nascita del duca di Calabria)capirai tutto sui progetti di medaglie rifiutate ed accettate e i tempi di produzione. http://www.ilportaledelsud.org/bcnn1939.pdf In genere una medaglia commemorativa veniva battuta in pochi esemplari in oro per essere offerti ai membri della famiglia reale o al diretto interessato, pochissimi esemplari in argento per altre autorità e alla fine diversi in bronzo per essere offerti ad altri importanti membri del regno o venduti a chi ne facesse formalmente richiesta, considera che ad oggi le medaglie borboniche in oro e argento sono sopravvissute in pochissimi esemplari (forse per la damnatio memorie perpetrata dai Savoia dopo il 1861, non dimentichiamo le varie cancellate in ferro dei palazzi reali modificate in tutto il Sud dove il Giglio Borbonico venne sostituito dallo scudo crociato dei Savoia http://www.neoborbonici.it/portal/index.php?option=com_content&task=view&id=3507&Itemid=167 ). Questa è la regola generale. Ci sono però diverse categorie di medaglie oltre quelle commemorative, cito ad esempio le medaglie portative (militari, scolastiche, al merito civile), devozionali, premio, distintivi, eccetera. Ogni categoria di medaglia veniva battuta ed assegnata/distribuita in base alla motivazione per la quale veniva creata. Sulla medaglistica c'è da scrivere un'opera, purtroppo in questo mio intervento ho dovuto riassumere il tutto in un messaggio telegrafico, e vi prego di cooreggermi se ho scritto qualche castroneria perchè a volte scrivo velocemente.1 punto
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Preg.mi amici numismatici, in collaborazione con lo staff sono lieto di annunciarvi che nei prossimi giorni sarà bandito un nuovo concorso intitolato "Concorso Lamoneta per la medaglistica". la partecipazione è estesa a tutti gli utenti del forum senza alcun limite di età. Il dott.Salvatore D'Auria, autore de "Il Medagliere" (pregevole opera sulle medaglie dell'Italia Meridionale - www.ilmedagliere.it ), ha voluto donarci tre copie del testo in questione. Il concorso consiste nel premiare i migliori articoli sulla medaglistica europea (con particolare attenzione alle medaglie area italiana). Nei prossimi giorni verrà reso noto il regolamento ufficiale del concorso e le relative modalità di pubblicazione e criteri di premiazione, ma non è tutto qui: L'Associazione Culturale Italia Numismatica di Cassino (FR) si è resa disponibile alla pubblicazione degli articoli più meritevoli in un volume dedicato. I premiati saranno ulteriormente omaggiati di un abbonamento annuale alla rivista Monete Antiche edita dalla Editrice Diana, verrano inoltre messi a disposizione dell'iniziativa altri testi numismatici affinchè tutti i partecipanti ricevano un premio. Ad majora! Francesco Di Rauso e tutto lo staff Lamoneta.1 punto
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I bambini non sono altro che noi nel nostro passato e noi nel nostro futuro, donare loro un infanzia serena e felice È quello che ogni essere unano si dovrebbe prefiggere come scopo per poter dire di essere tale. Un pensiero va a quei bambini che vivono nelle zone di guerra ,vedi Siria, Iraq, Afganistan anche se loro non hanno il natale, hanno diritto anche loro ad una infanzia serena che ormai però non potranno mai più avere. Quando penso a loro, la mia fede vacilla, ma penso anche che il nostro dio ci a dato il libero arbitrio e che quindi non ha colpa per ciò che gli uomini combinano.1 punto
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Le vecchie discussioni erano queste: qui le foto che casualmente avevo da parte:1 punto
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In ogni caso gli unici che si potrebbero inserire sono i 2 euro del 2007 ma al di la del regolamento questa discussione è bella perchè le monete vengono postate di volta in volta, mano a mano che vengono ritrovate, è chiaro che bisogna avere la pazienza e la costanza di farlo soprattutto quando i ritrovamenti sono molti, penso ad esempio a quelli inseriti da Alessandro1970 o Lepro..............., postare tutto assieme come in questo caso o come ha fatto Pietromoney con i suoi cent di Monaco ed €uro Finlandesi fa in un certo senso perdere di significato a questo bellissimo Topic.1 punto
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No, non è normale. Si tratta di una piccola rotazione degli assi di conio, direi che è solo una curiosità, non aggiunge valore, vista la bassa conservazione della moneta, un saluto1 punto
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Grazie sandokan, non è che possa dire di essere estremamente sddisfatto del risultato... Comunque ci si accontenta... :) Un caro saluto M.1 punto
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Io non voglio giudicare..però mi dispiace leggere di persone che trovano vecchi album in soffitta e..vogliono solo sapere quanto valgono restandoci male se poi non valgono nulla..cioè..il valore affettivo di ricordo, perchè se l'hai trovato nella tua soffitta sarà stato di qualche tuo parente...la passione che può averci dedicato..o gli spunti di interesse e studio che potrebbe darti...tutte cose preziosissime...che però sembrano non valere nulla leggendo queste richieste...1 punto
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Invece a me fa rabbia perchè vorrei proprio sapere dove Giancarlo si cucca questi gioielli :m249: , mi sa che dovrò fittare una casetta in località Cordusio così nei week end inizierò a presidiare la zona dalle 5 del mattino facendovi rimanere tutti a bocca asciutta :blum: . Alcune sono dei veri capolavori e meriterebbero una bella pubblicazione, Giancarlo potrebbe pubblicare qualcosa di unico nel suo genere, a me pare che non vi sia alcun testo sull'argomento o mi sbaglio? Bellissime, davvero stupende, grazie Giancarlo! :clapping:1 punto
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Ho pubblicato qualche tempo fa questo video, ne ho trovato un altro dello stesso autore, Philippe80, anche questo molto bello. Spero che anche questo video piaccia a tutti voi.1 punto
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Buona serata tema molto importante ;) ma per nulla facile, bisogna prepararsi perche', come dici giustamente, un pellegrinaggio aveva ripercussioni di non poco conto, per la persona, la famiglia, la societa' in generale. Si spendeva tempo e denaro per il pellegrinaggio, si sapeva quando si partiva e non quando si arrivava....se si arrivava. C'era da fare testamento, e c'era chi si arricchiva per organizzare i viaggi; veri tour operators ante litteram che gestivano i flussi verso Gerusalemme, soprattutto, ma anche verso le grandi basiliche della cristianita', i monasteri piu' importanti. Fiumi di denaro che facevano gola.... saluti luciano1 punto
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Ecco l'immagine della medaglia in questione, il D'Auria la riporta al n. 190 dell'opera come R4 e fa delle interessanti considerazioni riguardo gli incisori. In vita mia ho visto solo tre esemplari di questa medaglia (in argento non è mai apparsa e probabilmente non è sopravvissuta ai giorni nostri). Sempre nel D'Auria è riportata un'immagine in bianco e nero proveniente dal catalogo Christie's (Roma, aprile 1992), proprio a conferma della rarità di cui parliamo. Uploaded with ImageShack.us Sicuramente una medaglia per chi ha una collezione molto avanzata!!!1 punto
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Se vediamo l'aggiudicazione dell'augustale (35.000 € su una base di 15.000) direi ottima salute. La rarità e la qualità pagano sempre.1 punto
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Secondo me hai fatto un gran lavoro. Tutto molto interessante, l'unica cosa che manca, e l'ha sottolineata stefcuoz, è il numero di quanti hanno ritrovato dei falsi perché ritengo siano parecchi. In ogni caso ti devo fare i miei complimenti.1 punto
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il motivo del crescendo impressionante nel 2012 è probabilmente dovuto anche al collasso definitivo del forum alternativo di numismatica di ebay, avvenuto se non erro proprio nel 2011. Io stesso ho fatto lì il battesimo del fuoco con le prime discussioni e le prime valutazioni di monete. Ricordo che molti utenti chiedevano la valutazione delle monete rinvenute anche su quel forum. Anche molti amici di la moneta giungono da quel forum. il suo collasso ha definitivamente consacrato lamoneta come l'unico riferimento di qualità presente su internet per la numismatica italiana.1 punto
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Allora per fare i pignoli la trascrizione giusta dell'ultima parola è PATRIAE :P Le monete antiche è quasi un paradosso classificarle con le sigle che siamo abituati ad usare. E' preferibile fare una descrizione degli aspetti più importanti, tipo centratura del conio, rilievi, integrità delle legende e così via. La moneta, così come si presenta, è perfettamente identificabile, conio centrato, ottimi rilievi al dritto e qualche mancanza al rovescio. Per quanto riguarda il problema analizzato da Exergus mi sa che il problema è la foto. Da queste nuove fotografie anche per me è buona.1 punto
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Vedi, un conto sono le varianti (le 1000 lire prime e secondo tipo ad esempio, oppure le lire 100 del 1993 testa piccola e testa grande) ed un conto sono i semplici errori dovuti a problemi della pressa (vedasi i timoni rovesciati). Poi dipende da te se vuoi fare una collezione che abbraccia tutte e due le tipologie. Considera comunque che gli assi rovesciati sono delle semplici curiosità, almeno nel caso specifico. Invece, nel caso delle lire 100 oro del 1923 (Fascione), l'asse spostato era dovuto a una scelta tecnica.Non un errore vero e proprio dunque.1 punto
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http://www.coretech.cc/CT3/clients/bolaffi/index.php?page=lotShow;saleId=1401;catNumber=805 Moneta con decoro lungo il bordo al dritto e al rovescio completamente ribulinato e rimaneggiato in maniera dozzinale. Lotto 805 asta Bolaffi, una 5 lire del 1813 di Gioacchino Murat, un tempo splendida ..... ora improponibile. Peccato!1 punto
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Peccato però... solo 30 mila pezzi si salveranno... Potevano metterne in vendita di più, piuttosto che fonderne più di 200 mila pezzi1 punto
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Ho chiesto alla Casa di aste. Ecco la risposta: Per quanto riguarda il metallo è certamente argento: il peso specifico dell'antimonio è di molto minore di quello dell'argento (6,7 kg/dm alla terza contro 10,5), inoltre se fosse stata realizzata in un'altra lega il suo peso (gr. 3,80) non si sarebbe avvicinato così tanto a quello degli esemplari citati (3,84; 3,82; 3,99). Magari è argento di prima coppellazione o a basso titolo, tuttavia questo dato andrebbe solo a favore della genuinità della moneta. La lettera A osca con la stanghetta invertita è stata già notata, infatti nella scheda è citato il Sydenham 641a che, nonostante abbia al rovescio il toro a s., riporta questa variante della legenda. In ogni modo la moneta è stata coniata a tutti gli effetti e lo stile è simile a quello della coppia di stampi Campana 6a/100... se fare un falso perchè riprendere accuratamente questo stampo ma sbagliare i dettagli? Sarebbe plausibile l'ipotesi di una coppia di coni inediti? Inoltre è molto probabile che la moneta sia stata pulita in antico (forse con violenza in alcuni punti). La moneta è stata visionata da diversi numismatici noti e ha generato pareri più o meno discordanti (nessuno tuttavia si è sbilanciato più di tanto sull'originalità o meno dell'esemplare)... Per togliermi la curiosità, andrò ad esaminare dal vivo la moneta e spero di avere maggiori dati.1 punto
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R/ Al centro medaglione in lamierino d'oro o dorato con l'immagine dell'antichissima statua lignea della Madonna nera di Oropa (Biella), la tradizione vuole sia portata da Sant'Eusebio da Gerusalemme. Vera filigrana d'argento, misure mm. 65x751 punto
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buongiorno........allora ho provatto,acqua distillata con 1 percento di soda........tutta una note........ dopo una risciacquatta d'acqua.....una pulita con spazzoletta e pailla di ferro ooo.....ecco il risultato.........! :) ........penso di piu,non si puo fare.....il bronzo a preso una patina nera,peccatto non uniforma......e una maccia di osside blu verde,che lascia il metale puro da sotto....... :huh: dimenticavo....una lubrificazione d'olio di oliva,per fare risortire i relievi....... ^_^1 punto
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Tutte monete comuni e di poco valore tranne: - 1 lira 1946: è piuttosto rara e vale dai 50€ in su in base alla conservazione. Attento perchè ci sono riproduzioni con la scritta fac simile e non valgono nulla. - 20 lire 1943: è una medaglia con la faccia di Mussolini coniata alla fine della guerra, non è una moneta e non vale nulla. Non esiste moneta vera con la faccia di Mussolini ma solo Vittorio manuele III - 100 lire 1956: discreto valore solo se in FDC altrimenti non vale nulla come la altre - 500 lire dal 1958 al 1967: sono in argento 835. Se circolate valgono il peso dell'argento (circa 7€), se in FDC qualcosa in più. In ogni caso molto comuni. - 100 lire Vaticano 1973: non è rara ma è comunque interessante per la sua non semplicissima reperibilità come tutte le altre monete vaticane. Se trovi chi gli serve puoi farci pochi euro.1 punto
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E' il famoso Scudo o Scuto (come scrivevano alcuni nel '800) un bel pezzo d'argento 900 di millesimo e dal peso di gr.25,00 (usurato arriva a gr.24,8/9 ) zecca di Milano se era di Roma sarebbe stato più raro , dalla foto si vede che ha circolato ma ancora in buono stato direi sul BB o BB+ più o meno. Si trovano sui 20/30 euro non motli ma un gran fascino storico-numismatico. Ciao F.1 punto
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perfetto ! il real (1/8 della moneta) pesa 3.38 grammi mentre i 2 reales (1/4 della moneta) peserebbe 6.77 grammi la tua e` 1/5 di 8 reales guarda caso pero` e` il peso di 1 scellino nei sistemi monetari britannici , questi dollari venivano usati come "crowns" da 5 scellini secondo me siam davanti ad un pezzo monetale che origina in qualche colonia britannica dei caraibi c e` ancora da capire la contromarca speriam qualcun altro intervenga1 punto
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Prof mi spiace ma sbagli ! questa di sicuro non e` un chopmark cinese te ne allego una per confronto http://www.mcsearch.info/record.html?id=459930 i chopmark cinesi son sempre su monete intere che venivano saggiate dai chopmarks per verificarne la bonta , ed evitare i falsi , in cina la valuta era basata sull argento e veniva poi fusa per ricavare i vari tael. le monete tagliate in questo modo originano nei caraibi e venivano tagliate per sopperire alla mancanza di moneta spicciola c e` da capire cosa sia la contromarca , se il nome di un posto o il valore1 punto
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Come ti scrivevo............ora bisogna riconoscere quel tipo di contromarca............. La foto cosi o al contrario per leggere la contromarca.1 punto
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