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  1. fabione191

    fabione191

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/01/12 in tutte le aree

  1. Salve. Come giá avvenuto nella scorsa edizione anche quest'anno ho preparato un piccolo montaggio del convegno di Veronafil ve lo invio sperando che piaccia.
    11 punti
  2. Buon Giorno, Segnalo, a chi volesse approfondire, un saggio di Massimo Sbarbaro: Il movimento dei cambi e dei prezzi in Italia dalla metà del Duecento al primo Cinquecento disponibile in pdf su "Reti Medievali" http://www.rmojs.unina.it/index.php/rm localizzabile nel sommario della rivista in corso di pubblicazione. buona lettura. cordialità
    5 punti
  3. Poi ci sono altre due immagini, che però sono ricavate per scansione rispettivamente dal de Hirsch 23 e dal SNG Copenhagen 278: Dal de Hirsch 23: Dal SNG Cpenhagen 278: Diventa facile riconoscere ulteriori discrepanze con l'esemplare ArtCoins. Diversa è la trattazione delle lettere in osco, in particolare della lettera A. Quella che è posizionata davanti al collo, appare molto diversa e con l'asta obliqua addirittura invertita. Inoltre la lettera T che segue, nel pezzo ArtCoins è troppo grossa e netta, quasi alla maniera latina. Posto un confronto per meglio capire: In conclusione, ho seri dubbi sull'autenticità del denario messo in vendita dalla ArtCoins. Escludo possa derivare da un conio diverso e inedito. Lo stile appare poco conforme.....
    4 punti
  4. una collezione di euro "completa" è invendibile e puoi rivenderla solo a spezzoni , smenandoci . secondo me le uniche monete "euro " che puoi rivendere in blocco (anche se non è un gran periodo per vendere) , riguadagnandoci di certo se le hai acquistate al prezzo emissione sono : - blocco 2 euro commemoratrivi e divisionali del vatiano - blocco 2 euro commemorativi e divisioaneli di san marino - blocco 2 euro commemorativi e divisionali monaco - alcune divisionali o 2 euro proof (ma il mercato delle proof è molto di nicchia e se ti va bene puoi vendere solo i pezzi singoli) - alcuni 2 euro commemorativi più quotati sul mercato ovviamente questo parliamo di vendita a privati. nessun commerciante ti comprerebbe una collezione "intera " Di certo spero che te non collezioni pensando di aver fatto anche un "investimento" perchè sei completamente fuori strada . Se io quando ho iniziato a collezionare 2009, se mi compravo l'equivalente delle monete euro che possiedo ora tutto in Argenti - oro (anche ai prezzi di emissione dalla zecca italiana ) , oggi le avrei rivendute ricavandoci parecchio ... Questo sarebbe stato un giusto intuito. anche se comprare in un botto solo magari 5-10 mila euro di monete non è una cosa semplice da intuire... Ma noi siamo collezionisti vero ? non siamo mica qui per "investire" sulle monete !! Quindi in realtà io ho sempre comprato le monete che mi andava di collezionare per il semplice gusto di espandere la mia collezione ! !! ù Ed anche psicologicamente comprando in più volte, il collezionista si entusiasma di più per le nuove monete. Se uno compra in blocco che gusto c'è !! :)
    4 punti
  5. @@Alechiuso @@EUROMONEY Ciao, scusate se mi intrometto ma non mi sento di dare ragione a nessuno dei due. I vostri ragionamenti sono apparentemente entrambi corretti, ma dimenticate una semplicicissima verità: le poste italiane non sono proprio il massimo ... io dopo qualche disavventura con le prioritarie (3 buste perse) non accetto scambi che non siano fatti con raccomandata tracciabile ed in più ricevo le buste non a casa, ma presso un indirizzo dove è presente un portiere (che mi ha anche perso una raccomandata ma almeno si è sentito in dovere di risarcirmi). Consiglio ad entrambi e a tutti gli utenti che fanno scambi di ricorrere alle raccomandate e a seguire gli ottimi consigli inseriti nell'apposita discussione del forum per ridurre al minimo gli inconvenienti. Se poi riuscite in privato a risolvere la questione è anche meglio ... la colpa della perdita delle buste credo che non sia di nessuno dei due come dimostrano le vostre referenze. Ciao
    2 punti
  6. Gentili signori, buongiorno a tutti. Sono Luca B., il possessore della fatidica moneta non chè titolare dell'attività in questione (quella onesta...non l'altro). Prima di tutto desidero ringraziare tutti coloro che mi hanno scritto ed addirittura chiamato per avvisarmi dell'accaduto. Un sincero e dovuto abbraccio virtuale. C'è una frode in corso, non so chi (ne' per quale motivo) ha preso una mia inserzione ed ha pensato bene di postarla su Ebay... le foto sono diverse dalla mia inserzione perché avro’ circa una mezza dozzina di clienti che ogni mese mi chiede delle foto nuove della moneta, ed io molto gentilmente (eda questo punto ingenuamente) allego ad ogni mail di risposta. Ho fatto ieri segnalazione ad Ebay: naturalmente senza esito; Ho fatto anche una pre-segnalazione alla Polizia Postale, avvertendo l’utente disonesto; per la denuncia vera e propria volevo aspettare il comportamento conseguente di questo utente, che dalle prime risposte sembra essere solo un ingenuo ragazzino. Signori, siete proprio voi in un certo senso i TUTORI dell’autenticità di questo settore; verso queste persone disoneste; proprio perché “sfogliate” e controllate le varie aste, proposte e inserzioni varie nell’etere. Siete a mio giudizio un aiuto indispensabile per i commercianti. p.s.: la moneta è autentica… non aggiungo altro. Luca
    2 punti
  7. Grazie per il supplemento di informazioni. Due osservazioni da parte mia. Sarebbe opportuno verificare se vi siano alttre associazioni (vedi ad esempio NIP) che stanno portando avanti iniziative rivolte ad instaurare rapporti con le istituzioni pubbliche ai fini di affrontare e dipanare il discorso della tutela. E se del caso coordianrsi con loro. Secondo, sento spesso fare riferimento a 'padrinati' politici che possano in qualche modo tutelare gli interessi di tale o tal'altro gruppo collezionistico (e si guarda con invidia a quanto succede nel settore filatelico). Premesso che la numismatica ha ben altro valore culturale rispetto alla filatelia: è infatti insegnamento universitario, ha dato origine a produzioni bibliografiche sconfinate, è materia tratta nei musei con dipartimenti dedicati e infine muove un mercato assai piu' vasto ed importante. Premesso questo, credo che la strada da percorrere debba svincolarsi da logiche di lobby e padrinati (come se la materia avesse bisogno di una tutela di qualche potente che la protegga) e debba invece essere perseguita con forza e convinzione una normativa che si uniformi possibilmente a quella in vigore nel resto dell'europa, assai piu' liberale, regolamentata naturalmente, ove interessi pubblici di tutela e cultura possano coesistere accanto a interessi privati , anche quelli di natura commerciale. E' la strada comunitaria che va perseguita in una chiara definizione di regole , non vessatorie, che va cercata la soluzione alla tutela del collezionista e del commerciante, salvaguardando gli aspetti culturali e di tutela ove necessario, e non una strada di protezione politica degli interessi di categoria al pari di quanto avviene per le corporazioni di mestieri di medioevale memoria.
    2 punti
  8. ciao a tutti, volevo presentarvi il mio ultimo acquisto... spesso si pensa che le monete portino solo la storia vissuta, devo ricredermi e pensare che oltre alla loro storia portano con se' il bagaglio storico di chi le vende/compra. per questa devo ringraziare un nuovo amico... R.
    1 punto
  9. Ieri sera guardavo con calma la situazione a oggi dei gruppi di Lamoneta nell'apposito spazio e ho fatto qualche considerazione : i gruppi, circoli stanno aumentando, su base geografica, ma non necessariamente, a volte i criteri sono anche di affinità specifiche, ci sono alcune realtà che mi sembrano anche importanti, sia come numeri che come attività ; a oggi risultano 216 membri effettivi totali iscritti nelle varie realtà sul forum. E' un dato che può dare qualche spunto di analisi ? Forse si, siamo in un forum, ovviamente, poi ci sono i Circoli tradizionali, Associazioni, Società importanti, storiche in Italia, ma per essere su un forum con delle aggregazioni partite da non molto tempo e in continua evoluzione ed espansione, il numero e le attività correlate incominciano ad essere un fenomeno da analizzare. Voglia di aggregazione, io direi di si, di unirsi, partecipare, conoscersi, virtualmente, ma poi anche realmente e questo è il primo dato positivo ; poi ci sono le iniziative che ognuno cerca di intraprendere o promuovere e anche questo è importante per tutta la numismatica italiana. Vedo inoltre in molti ambiti, oltre al CGN, giovani e comunque una età media non alta, buon segno ; questa voglia comunque di partecipare, di esserci io la vedo molto positivamente, la stessa recente Verona è andata in questa direzione. Certamente poi ci sono anche difficoltà, problemi, ma l'entusiasmo mi sembra che stia salendo all'interno di questi gruppi, gli stessi poi appoggiano le numerose iniziative, convegni, giornate di studi che vengono proposti in italia affiancando di fatto gli organizzatori delle stesse. Vedremo l'evoluzione, di certo mi sembra che si sia posizionata sul forum una piattaforma, oggi con impronta e identità abbastanza localistiche e geografiche, ma che all'occorrenza potrebbe servire e diventare una base per una Confederazione delle stesse che possano interagire su progetti, idee, proposte comuni. Nell'ambito delle proprie caratteristiche, identità, visioni, io penso che le aggregazioni, le unioni, le sinergie, le collaborazioni in prospettiva possano diventare una risorsa, una ricchezza per la numismatica italia da cui attingere e utilizzare, questo sia in ambito forum, ma anche fuori dello stesso con le realtà attualmente presenti. Poi come sempre tutto dipende da tanti fattori ma le potenziali prospettive in tal senso ci sono, credo che il compito di molti in futuro sia quello di unire, condividere, collaborare tra le varie entità, se si riuscirà in questo intento, forse si apriranno anche nuovi e inaspettati orizzonti per la numismatica italiana. Mario
    1 punto
  10. ho fotografato e pesato un "peso monetale" grammi 3,40 diametro di mm.19 vorrei sapere dove è stato emesso,da chi e che moneta pesava,ringrazio chi mi può fornire indicazioni
    1 punto
  11. buongiorno a tutti.......una placa di 90mmx110mm........bronzo.....!! :)
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  12. Repubblica di Lucca, Scudo con San Martino Qui trovi una vendita all'asta con relativi riferimenti bibliografici. http://www.deamoneta.com/auctions/view/17/1521 ciao Mario
    1 punto
  13. Non ne capisco molto di questa tipologia, ma mi interessano molto, non voglio mettere in dubbio l'autorevole opinione di Arka,) ma per mettere "carne sul fuoco" Leggendo lo Schweitzer , Monete e medaglie di Aquileia, assomiglia agli esemplari che considera di incerta attribuzione. Allego piccolo estratto
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  14. Il denaro con la scritta AQVILEGIA P è attribuito a Gotifredo patriarca dal1182 al1194 (Bernardi 6). Nel libro ''Le monete dei Patriarchi di Aquileia'' sono fotografati due esemplari (i nn.10 e 11) . Il problema è che nella moneta postata la legenda è con caratteri incerti completamente diversi da quelli abituali. La moneta è quindi da esaminare con attenzione. Arka
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  15. Anche la mia medaglia presenta la stessa contromarca sul bordo ad ore 6, che ho provato ad ingrandire al massimo delle mie possibilità tecnologiche :pleasantry: Possiamo a questo punto trarre delle conclusioni: 1. la contromarca nasce con la medaglia. Mi sembra un punto certo: su tre medaglie in nostro possesso, tre sono contromarcate. E sono convinto che anche tutte le altre lo sono. Le patine uniformi sia della mia medaglia che di quella di Eldorado non lasciano dubbi in proposito. Sia la mia medaglia che quella di Eldorado inoltre hanno provenienza certa e "nobile" (intendo, case d'asta; se non erro, poi, la medaglia di Eldorado - più bella della mia - proviene da una recente tornata romana e quindi è, considerato il non comune assortimento dei pezzi battuti in quella sede, al di sopra di ogni sospetto). Di mio, aggiungo solo che sono stato sempre convinto che è molto ma molto complicato contromarcare una medaglia after-market senza lasciare la minima traccia. 2. L'arco provvisorio di Piazza del Popolo è emanazione diretta delle manifestazioni popolari (Ciceruacchio, in primis). Con moltissima probabilità, questa medaglia nasce su commissione del comitato promotore dei festeggiamenti in onore di Pio IX. Lo stesso architetto che realizzò l'arco, peraltro, ricevette dalle mani di Pio IX una medaglia d'oro, anche se quale non è dato sapere (certamente, non questa...). Con altrettanta probabilità, il laboratorio del Cerbara, volendo in qualche modo differenziare l'emissione da quelle commissionate direttamente dalle stanze pontificie, decise di apporre il marchio di fabbrica sul bordo, così come si era stabilito per la serie degli Uomini Illustri, serie certamente di emissione privata e realizzata, come è noto, d'intesa contrattuale con il Girometti. O, molto più semplicemente, queste erano le uniche occasioni in cui era possibile far girare il proprio marchio, cosa evidentemente non possibile per le medaglie papali "ufficiali".
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  16. Belle le monete...Rob! Abu Simbel, bellissima...però ECCO svelato il mistero...il bozzetto era decisamente più bello! Me lo ricordavo infatti :(
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  17. Dovrebbe essere un bolognino romano del tipo anonimo con al D/ il busto del pontefice e SAN PETRVS P ed al R/ le lettere URBI' nel campo e in legenda + DE ROMA. Solitamente attribuiti a Gregorio XI.
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  18. Frequentando il mercato Italiano ormai da almeno 30 anni posso dirti che l' oro con macchie rossatre non e' per nulla apprezzato in quanto deturpante e comporta sempre un minore valore nelle trattative Ho visto spesso marenghi pur in FDC venduti con difficolta e sempre a prezzi inferiori proprio per tale causa Sul fatto che gli hot spot siano prova di oro antico non ne sarei cosi' convinto visto che si possono osservare su monete in oro piuttosto recenti , mi sono capitati per esempio parecchi scudi di San Marino che presentavano tale aspetto Comunque piu' che di patina dell' oro parlerei di affioramenti in superfice del rame presente
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  19. Mi permetto di intervenire ribadendo quanto espresso ottimamente dal "collega" @@sagida. Credo che ormai l'utenza lamonetiana abbia ampiamente recepito la notizia, inoltre entrambe le parti hanno potuto esprimete la propria posizione quindi "si invitano gli utenti EUROMONEY e Alechiuso a continuare privatamente la questione con l'augurio di risolverla in quanto questo non è il posto giusto per discuterne". La questione pertanto almeno qui è da considerarsi chiusa. Si invita altresì l'utenza a non commentare oltre la vicenda e a non esprimere giudizi così categorici su qualunque operatore commerciale. Desidero inoltre ricordare la posizione dello staff riguardo gli scambi di monete e alcuni consigli sulla condotta degli scambi. "Lo staff di lamoneta.it, nella figura degli amministratori e gruppo management, declina qualsiasi responsabilità per l'esito, la non conformità, la provenienza, la certezza ed origine del bene posto in oggetto nell'annuncio. Inoltre, rimandando alla normativa civile e penale vigente che regolamenta gli acquisti/scambi, sottolinea che i rapporti di responsabilità intercorrono esclusivamente tra venditore ed acquirente ovvero inserzionista e lettore, in merito all'accertamento, verifica della provenienza e conformità del bene, declinando ogni responsabilità occorrente in tema di negligenza, imperizia, certificazione ed accertamento del bene, ricettazione. - Gli annunci (o inserzioni) degli scambi si intendono gratuiti ed esclusivamente per la trattativa privata tra le parti interessate; - Il nostro staff, non potendo risalire all'identità dell'inserzionista, declina qualsiasi responsabilità derivante dall'interazione delle parti interessate alla trattativa stessa; - Non essendo esercitata nessuna forma di accertamento, preventivo o incidentale, sulla provenienza e sulla conformità del bene posto in inserzione, lo staff declina altresì qualsiasi responsabilità sullo stesso; L'area scambi è sottoposta alla moderazione dello staff come il resto del forum, tuttavia, attraverso il tasto “SEGNALA” presente in corrispondenza degli interventi in ogni sezione, gli utenti hanno la facoltà di segnalare allo staff le inserzioni non rispettose del regolamento." GUIDA GLI SCAMBI: alcune consigli: http://www.lamoneta....lcuni-consigli/ Saluti e grazie per la collaborazione Simone - Curatore della sezione "Altri scambi"
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  20. 150 a. C., Gallia cisalpina Prezzi all’ingrosso 1 denario = 50/80 kg di grano 1 denario = 195/312 litri di vino locale Prezzi al dettaglio 1 denario = 20/36 giorni di pensione completa in locanda Cambio 1 denario = 5 od 8 (?) oboli padani Narra infatti Polibio (II, 14, 35) “Non è facile descrivere adeguatamente la fertilità del territorio … un medimno siciliano di frumento costa per lo più 4 oboli, uno d’orzo 1 obolo due oboli e un metrete di vino costa quanto un medimno di orzo … … Quanto poi al buon prezzo al minuto … basta citare questo fatto: chi … alloggia in locande … non chiede il prezzo delle singole consumazioni, concorda il prezzo complessivo … per mezzo asse al giorno, cioè per la quarta parte di un obolo”. Ricavo da Giuseppe Amisano che Polibio si recò in Pianura padana fra il 151 e il 150 a.C., che un medimno siciliano era pari a 51,8 litri e, quindi, a circa 40 kg di grano, 1 metrete era pari a 39 litri. Il resto sono mere equivalenze. Purtroppo, la data cade esattamente nel periodo di incertezza sulla ritariffazione del denario da 10 a 16 assi, per cui non sappiamo se gli assi cui pensa Polibio si fossero già svalutati a 1/16 di denario; per questo propongo due valori differenti. È evidentissimo dal brano che Polibio riferisce questi prezzi ritenendoli estremamente bassi; ricavo da Amisano l’opinione che quelli di Roma ammontassero a 5 o forse anche a 6 volte tanto. Aggiungendo l'incertezza sulla ritariffazione del denario, si ricavano quindi i seguenti estremi: 150 a. C., Roma Prezzi all’ingrosso 1 denario = 8,3/16 kg di grano 1 denario = 32,5/62,4 litri di vino della Pianura padana Prezzi al dettaglio 1 denario = 3/7 giorni di pensione completa in locanda Colgo l’occasione per tessere un po’ le lodi dell’opera di Amisano (che ringrazio per la citazione: La storia di Rom antica e le sue monete, vol. II). Alcune sue idee numismatiche mi sembrano eccentriche, i continui rinvii alle (sue) idee politiche (in senso lato) e sociali contemporanee possono far sorridere o anche dar fastidio, ma il suo modo di narrare è esattamente quello che piace a me della numismatica: “leggere” i brandelli di storia rimasti “appiccicati” alle monete. E, comunque, non si può dire che manchi di autonomia di giudizio, sul piano scientifico!
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  21. Ciao Alessandro, quando controllo una moneta, la prima cosa che guardo è il millesimo, la tengo tra pollice e indice della mano destra, sul bordo, subito dopo passo a guardare se ha esuberi di metallo, fratture del conio o altre imperfezioni, poi, con l'indice della mano sinistra la faccio ruotare fino ad avere il rovescio di fronte, sempre in orizzontale, in questo modo, la prima cosa che balza all'occhio è se l'asse è ruotato, controllo anche qui eventuali esuberi, vado più o meno a colpo sicuro, tanto so dove cercare in base a quale paese ha emesso la moneta...........il tutto dura 2,3 secondi................non ho mai provato col cronometro ma penso di avere un ritmo di controllo di 25-30 monete al minuto :crazy: Sono piuttosto allenato, ho iniziato quando avevo 8 o 9 anni andando a rovistare nella cassa del negozio di alimentari vicino casa, col permesso del padrone ovviamente, da allora ho sempre continuato, mia moglie dice che sono malato.........l'estate al mare aprirò la cassa del bar almeno 50 volte solo per vedere se sono entrate monetine nuove da controllare, in spiaggia poi, al mattino o alla sera, quando vengono a bere il caffè i ragazzi del Bangladesh che fanno i mercatini gli cambio le monetine, questo anche se ho la cassa piena di monete, è solo per controllarle, è una specie di mania credo ma in fondo c'è chi ha vizi ben peggiori............... sono contento di essere sempre nei tuoi pensieri.....................................per quanto riguarda gli esuberi di metallo ovviamente Ciao Marco
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  22. Dal confronto sono emerse delle discordanze, che proverò a illustrare. Intanto allego l'esemplare del BM di Londra (sicuramente genuino e con legenda del diritto poco in rilievo sia per minore forza di battitura sia per un inizio di debolezza di conio. Si nota subito un diverso trattamento degli occhi e del naso, e al rovescio il muso della lupa appare più "pieno"). (continua)
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  23. la zecca è Vercelli come si vede dalla V a fine legenda, probabilmente il corpus in quel caso ha un errore, c'è il cambio pagina, si passa da pg 174 a pg 175 e quello a pg 174 è indicato Vercelli, mentre tutti gli altri di pg 175 sono indicati come Torino... è chiaramente un errore di stampa... comunque la classificazione è quella, 309 del corpus, Mir 410e, Biaggi 349b la scannerizzazione come al solito abbassa i rilievi, ma come dicevo la moneta c'è tutta...
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  24. Che meraviglia ... ci farei il bagno come Paperone :rofl:
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  25. Il segno di zecca V sta per Vercelli Evidente errore di stampa del Corpus
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  26. L' ologramma completo potrebbe essere la soluzione. Nell' angolazione principale si vedrebbero i 2 sposi mentre in quella secondaria il Granduca.:) Se fosse così sarebbe proprio una bella moneta.
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  27. In attesa di interventi degli esperti del settore, posso confermarti che si tratta della zecca di Vercelli, almeno secondo il MIR che la classifica al n°410e.
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  28. Che ve ne pare? direi che è opportuno fare una petizione per riaprire Volterra. (per i non toscani alludo al manicomio..) Stupenda pazzia.
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  29. E' un peso per il reale di Spagna, coniato a Palermo nel 1718 al tempo del breve regno di Vittorio Amedeo II di Savoia. Il valore indicato al rovescio è di tarì 1 e 7 grani e mezzo, il che permette di attribuire il peso al reale e non allo scudo, moneta d'oro di peso leggermente inferiore ma di valore molto più elevato.Saluti Gzav
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  30. Caro Gianluca, la tua è un'ottima medaglia militare portativa per i 25 anni di servizio militare nel Real Esercito, essa venne istituita a Napoli con decreto n. 2773 in data 23 dicembre 1834. Al capitolo IV del decreto è specificato che doveva essere portata sul petto del decorato, e precisamente nella parte sinistra, il nastrino doveva essere di colore "arancio forte" e largo un pollice e mezzo. Nell'ultimo punto del decreto è scritto inoltre che il decorato perdeva la medaglia nel caso in cui veniva espulso dall'esercito per condanna. Il tuo esemplare ha il nastrino originale e l'appiccagnolo istituzionale (quindi autentico e non adattato o di altra forma), esso è superiore allo SPL e per detta conservazione devi considerarlo rarissimo (se non ha colpi sul bordo hai fatto tombola). E' un tipo di medaglia che sul mercato si trova in genere in conservazioni oscillanti tra MB e BB e gli esemplari superiori allo spl si possono contare sulle dita, controlla pure se vuoi! Certo che hai avuto :moon: a trovarlo!
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  31. @@fabione191 Ciao Fabio perchè pensi a male? :) Anzi, è un piacevole scambio di vedute dove ci può scappare solo di imparare qualcosa, se si aggiunge qualcuno ;) Purtroppo dritte non ce ne sono, perchè l'unica dritta che puoi avere è solo tramite le taaaaaaaaaante prove che si debbono fare. Nella mia risposta comunque un piccollo ma importantissimo suggerimenti c'era: la luce. Per darti consigli più mirati dovrei conoscere meglio l'attrezzatura che usi, incluse luci e altre appendici. Personalmente posso dire che con il rame mi son sempre trovato meglio dell'argento. Il rame essendo più scuro e meno brillante riflette molto meno dell'argento. Quindi hai già un problema in meno con i rilfessi (e mica da niente...). Il fattore grandezza poi non lo trovo così complicato, sempre premesso di impostare la luce in modo appropriato ed un bilanciamento del bianco in modo corretto. Il rame non lo colleziono, avrei qualche foto di qualche centesimo valore, se vuoi te la mando in mp perchè andremo troppo OT. Tempo fa postai un 5 tornesi di un mio amico. Ricordo che feci la foto in fretta e furia, e tutto sommato (visto che scattavo con una vecchia digitale) il risultato era abbastanza comprensibile per capire la conservazione. Se ti intressa qui c'è la discussione:
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  32. No, scusa ma io la vedo da un noto commerciante ed e' in compralo subito a 2.250 euro. controlla... ciao R.
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  33. Qualche battuta sul famoso medaglione con cristogramma. Il multiplo in questione, di cui sono attualmente noti tre esemplari, fu coniato a Ticinum in occasione dei decennalia del 315. In passato, però, si è discusso molto sul quando e dove sia stato emesso. Le fortissime analogie stilistiche ci permettono di ricollegarlo a un conio di Ticinum che celebra l´inizio del quarto consolato di Costantino (Cfr RIC VII Ticinum 30 - PM TR P COS IIII P P PROCOS). A conferma di quanto sopra, Maria R.-Alföldi ci riferisce di un solido, ormai perduto, della collezione di Breslavia che presentava il segno di zecca SMT e che mostrava Costantino con il medesimo elmo che troviamo sul medaglione in argento. Ciò che caratterizza, dal nostro punto di vista, il solido di Breslavia è l'assenza del cristogramma. Vi è esclusivamente un rimando alla vittoriosità di Costantino, senza ricordare l´ausilio del dio cristiano. Bisogna poi osservare che in tutte le altre monete coniate in occasione dei decennali del 315, che offrono il contesto immediato del medaglione, non è in alcun modo possibile rilevare un riferimento al cristianesimo. Piuttosto, Sol invictus compare chiarissimamente nei doppi ritratti quale nume tutelare del sovrano. Quindi, nel 315 a Ticinum vengono coniati solidi di chiara ispirazione pagana e medaglioni d'argento che strizzano l'occhio al Cristianesimo. Ci troviamo di fronte a una vera e propria dicotomia, ovvero "la divisione di un'entità in due parti che non necessariamente si escludano a vicenda ma che possono essere complementari". Dobbiamo considerare che I decennalia del 315 collegano il giubileo dell´imperatore al ricordo della vittoria del 312 e alla previsione di nuove sfide che il crescente attrito con Licinio lasciava presagire; il ricordo della sconfitta di Massenzio e della presa di possesso dell´Italia acquistò nuova attualità in un´epoca nella quale i due sovrani lottavano per la divisione dell`impero romano. In questa situazione Costantino fece rievocare i precedenti successi non soltanto sul suo grandioso arco trionfale, ma anche sul nostro medaglione. Non solo vi troviamo raffigurati diversi riferimenti alla città di Roma, ma sia al dritto che al rovescio risulta particolarmente enfatizzato l'elemento dei cavalieri. Stante l'importanza della cavalleria pesante nell'esercito e l'alta probabilità che questo medaglione fosse un donativum per gli ufficiali di cavalleria, simpatizzanti per il Cristianesimo, con tale conio fu annunciato, in riferimento ai conflitti imminenti, che la salvezza dello stato romano poteva essere garantita da Costantino, dai suoi cavalieri e dal sostegno divino. Saluti, N.
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  34. Riporto il passo cui si riferiscono @@bizerba62 e @@rorey36 [...] Questo catalogo della collezione Huntington offre una parte cospicua delle sue monete italiane. Ovviamente tutti gli esemplari hanno un punto di contatto, ancorché talvolta remoto, con il mondo spagnolo, come ad esempio lo scudo d’oro di Andrea Gritti, doge che firmò l'alleanza "perpetua" tra la Serenissima e Carlo V il 29 luglio 1523 o il ducato ossidionale di Clemente VII, probabilmente il migliore esemplare conosciuto, testimonianza dell’assedio di Roma delle truppe imperiali di Carlo V. La parte predominante è rappresentata dalla monetazione dei reali di Spagna in Italia, in particolare nelle zecche di Messina, Milano e Napoli. La qualità media delle monete è assolutamente insolita per questo tipo di monetazione e sono presenti moltissime monete di rarissima apparizione sul mercato numismatico. Nella serie di Messina notiamo una bellissima serie di trionfi di Ferdinando il Cattolico e il terzo esemplare conosciuto del 3 tarì di Carlo V con l’aquila al rovescio. Per la zecca di Milano sono addirittura due monete di cui Carlo Crippa, nel suo pregevole lavoro sulla zecca di questa città, metteva addirittura in dubbio l’esistenza: il mezzo filippo largo del 1702 di Filippo V e una variante di un mezzo scudo di Filippo II con al rovescio S. Ambrogio benedicente al cospetto degli Ariani. Da segnalare sono anche una serie di frazioni di Filippo II e Filippo III di rarissima apparizione sul mercato, oltre ai due pregevoli e rarissimi doppi ducati di Filippo IV del 1641 e del 1643. Nella serie napoletana non possiamo esimerci dal menzionare il sesquiducato con la P, probabilmente il terzo esemplare conosciuto, un rarissimo carlino di Carlo V e il ducato del 1622, probabilmente uno dei migliori esemplari conosciuti. Per finire una menzione va sicuramente fatta per le due monete dell’assedio di Pavia, il testone e il fin qui apparentemente sconosciuto ducato d’oro ossidionale. Questa moneta, di enorme fascino, è stata prodotta con gli stessi conî del testone, come è assolutamente logico aspettarsi per un’emissione d’emergenza. La pubblicazione di così tante monete fino ad ora sconosciute non può che costringerci a ripetere quanto scritto nella prefazione del catalogo degli aurei della collezione Huntington: troppo spesso il valore e l’importanza del lavoro svolto dai numismatici professionisti e dalle casa d’asta viene sottovalutato. La quasi totalità delle collezioni statali non è pubblicata e l’accesso ad appassionati e studiosi è per diverse ragioni quasi sempre negato; senza le illustrazioni dei cataloghi d’asta e il supporto economico di commercianti e collezionisti qualsiasi pubblicazione numismatica sarebbe praticamente impossibile. Crediamo che anche in Italia sia arrivato il momento di sviluppare un corretto rapporto di collaborazione tra pubblico e privato, i cui interessi, a differenza di quanto pensino alcuni funzionari del Ministero dei Beni Culturali, non sono affatto contrastanti, ma anzi collimano. E’ interesse delle Istituzioni tutelare e incoraggiare il collezionismo privato che è, da sempre, il più grande bacino da cui attingere per le collezioni pubbliche. Rendere difficile il collezionismo e regolamentare in maniera irragionevole la libera circolazione delle monete è un’operazione miope e di finta tutela; ci chiediamo che senso abbia negare il permesso di libera circolazione per monete che sono presenti in moltissimi esemplari nelle collezioni pubbliche e, soprattutto, è logico interrompere quel processo virtuoso che negli ultimi anni aveva portato all’emergere di così tante collezioni ? Noi crediamo di no e sappiamo che queste stesse considerazioni sono condivise da moltissimi studiosi sia all’interno dei musei sia nelle Università, ma purtroppo l’Italia è un paese strano, dove spesso la burocrazia assume posizioni del tutto inspiegabili. Saluti, Simone
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  35. Ecco cosa scrive il Biaggi sullo Spadino :
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  36. certo che dal quadro che si desume dal post di Lopezcoin, i nonni non ci fanno una bella figura; sono; DISORDINATI (Lasciano monete ovunque) SUPERFICIALI ( non hanno mai lasciato un appunto scritto) AVARI ( nascondono le monete in salvadanai che poi nascondono) SMEMORATI ( non si ricordano piu' dove cavolo hanno messo le monete) SENZA INIZIATIVA ( non si sono mai interessati di identificare quello che hanno) TONTI ( spesso si sono fatti "bidonare" con patacche) Mi piace pero' pensare che potrebbero essere dei Bambinoni scherzosi e magari dall'aldilà sghignazzano nel vedere il nipote che come un illuso "fessacchiotto" pensa di avere scovato un tesoro lasciato da un nonno "imbranato"
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  37. come questa http://www.ebay.com/itm/Hall-Schwabisch-Hall-Handleinheller-um-1200-/290766641905?nma=true&si=LR%2BdasaEcEenldhT6NDSfxR6EcM%3D&orig_cvip=true&rt=nc&_trksid=p2047675.l2557 German States, Schwaben-Hall (Swabia; southern Germany), silver Händleinheller coin. 14th–15th centuries, “Manus Dei” (hand of God, or, hand of God’s blessing) http://www.ebay.com/itm/Hand-of-God-silver-Handleinheller-Swabia-Schwaben-Hall-German-States-/140863860565?cmd=ViewItem&category=532&ih=004&nma=true&si=LR%2BdasaEcEenldhT6NDSfxR6EcM%3D&orig_cvip=true&rt=nc&_trksid=p2047675.l2557 Obverse: Open hand, palm facing. Reverse: A Christian Cross (Cross pattee) with pellets at tip of splayed cross-ends. Diam.: 17.5 x 16 mm. Weight: .61 gr. Attribution: Saurma 1365. biblical coin theology jesus christ christian
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  38. La tua moneta è stata battuta a Messina dal duca normanno Guglielmo II tra il 1166 e il 1189. Si tratta di un follaro con testa di leone al diritto, e legenda cufica al rovescio, che tradotta significa "il re Guglielmo il secondo". E' classificato dallo Spahr al n.118 e dal più moderno MIR al n.37.
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  39. Salve. A questo punto le foto sono importanti, anche per capire di che tipologia di sesterzio stiamo parlando: RIC I, 33 oppure RIC I, 41. La differenza è nella legenda di diritto (D/). Attenzione, però, poichè questa è una moneta molto ricercata per il suo significato storico, anzitutto, e di conseguenza è anche molto falsificata. Spesso si scambia un semplice souvenir acquistato in un luogo turistico per una moneta autentica e guarda caso sto parlando proprio di un sesterzio di Caligola con le tre sorelle. Ecco perchè tanti dubbi e senza foto non ci si può sbilanciare più di tanto. Inoltre, confermo che il peso è calante e questo non mi fa pensare a nulla di positivo per quanto riguarda l'autenticità.
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  40. giudicare la lira del 17 sopra lo SPL mi sembra un po esagerato :) comunque direi un BB la liretta del 15 e un qSPL-SPL la liretta del 1917, la lira del 1917 secondo me è penalizzata dal graffio sulla pancia del primo cavallo
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  41. Non sono monete irachene, da sinistra a destra : Egitto : 5 piastre 1376 -1967 km 412.5 Libia: 20 dirham 1395 -1975 km 15 Iran : 250 rials 1379 - 2000 km 1262
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  42. Buonasera a tutti, in una recente asta autunnale, è apparso un Mezzo Zecchino della Sede Vacante 1740 erroneamente classificato come Muntoni 6; allego immagini per confronto dove la moneta a Sn. è relativa al Muntoni 6 mentre quella a Ds. è la variante in questione: Si noti che mentre il Dritto è lo stesso per entrambi, il rovescio è completamente diverso, i caratteri della scritta SEDE VACAN TE e della data 1740 sono molto più grandi, la "chiesa tra nubi" proviene da un altro conio leggermente più grande; praticamente quello del Muntoni 5. Considerato che questa combinazione da classificare come ibrido tra il Dritto del Munt. 6 e Rovescio del Munt. 5, è sfuggita sia ai compilatori del CNI che al Muntoni (elementi che se associati ho sempre reputato un importante indicatore di rarità), anche nella Mia personale ricerca è il primo che mi sia capitato di vedere o censire, e quindi gradirei le Vs. segnalazioni nel caso di esemplari simili. Perdonatemi la qualità delle foto, al momento di meglio non mi riesce............... DARECTASAPERE
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  44. Molto brevemente. Le emissioni romane coniate nelle province sono a tutti gli effetti emissioni ufficiali. Le differenze riguardano l'autorità emittente, il metodo di controllo ed di autorizzazione (se prodotte ad esempio nelle province senatorie o in quelle imperiali), l'area di circolazione (prevalentemente locale), l'iconografia (anch'essa con forti richiami alle tradizioni locali), etc. La presenza di legende in greco non è una discriminante; le emissioni "coloniali" hanno legende in latino. In qualche caso le legende sono miste, greco da un lato e latino dall'altro. Il metallo prevalentemente usato fu il bronzo, ma alcune zecche hanno avuto il privilegio di usare l'argento. In termini generici per “emissioni romane provinciali” si intende raggruppare tutte quelle emissioni chiaramente non imperiali, coniate nelle zecche delle province mano a mano che Roma conquistava nuovi territori verso oriente, ma a cui veniva concesso di continuare ad emettere moneta per le esigenze locali. Nel passato, per indicare l’origine greca delle zecche coinvolte, queste monete sono state indicate anche come emissioni Greco Imperiali. In realtà si tratta di un gruppo assai eterogeneo di emissioni sia per l’ampio periodo storico che abbracciano, sostanzialmente da Augusto a Diocleziano, sia per la diversa organizzazione amministrativa e politica delle varie province dell’impero (province senatori, province imperiali, etc.). Il corpus delle emissioni non imperiali è assai variegato. Si possono distinguere: - le emissioni dei municipi e delle colonie, caratterizzate da iscrizioni in latino, con richiami evidenti alla fondazione della colonia, sia iconograficamente che nelle legende. - un altro gruppo riguarda le zecche dell’Asia minore e delle province balcaniche, le cosiddette emissioni civiche. Alle poleis di queste province annesse all’impero romano, l’imperatore concesse di continuare ad emettere monete, recanti un ritratto imperiale al dritto (o di un membro della famiglia imperiale) ed un rovescio contenente tematiche prettamente locali. - un’altro grande gruppo di monete riguarda le emissioni destinate a circolare prettamente nella provincia di produzione ed a questo gruppo appartengono ad esempio le monete coniate per la Cappadocia, per la Siria e quelle della zecca di Alessandria d’Egitto. - Vanno inoltre ricordate le emissioni dei regni alleati o clienti dell’impero romano, ad esempio i regni della Tracia, del Bosforo e Pontos. I gruppi fino ad ora descritti hanno in comune la caratteristica di riportare, al dritto, ma a volte anche al rovescio, un ritratto imperiale o di un membro della famiglia imperiale. Anche le legende indicano chiaramente un richiamo alla autorità imperiale di Roma, sia esso l’imperatore o un suo delegato (governatore, console, legato, etc.). Un discreto numero di monete prodotte nelle province dell’impero nell’arco di tempo che va da Augusto a Gallieno, infine, non presenta questa caratteristica e non riporta alcun ritratto imperiale; si tratta delle cosiddette “emissioni pseudo autonome”. Luigi
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  46. Sono monete che, se fossero in alta conservazione avrebbero una buonissima quotazione. Le tue sono le classiche monete circolate, direi al disotto del canonico BB e non si può parlare di valore. Per farti un esempio ti posto una moneta in alta conservazione, guarda attentamente la veste, la rosetta o fiore (come preferisci), il bordo. Sono diverse dalle tue? ;) .
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  47. E' il solito conio stanco presente sulle 50 lire, onestamente se questa moneta ha un valore (una quindicina di Euro) è solo perchè è del 1958, che è pur sempre un anno raro. Le evanescenze di conio per poter dare un plusvalore commerciale devono presentarsi su pezzi in perfette condizioni, in modo da dimostrare che l'evanescenza è tutta di conio e non invece facilitata da una abbondante circolazione (come successo per questa moneta).
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  48. Altro libro veramente bello e che consiglio ASSOLUTAMENTE di leggere : IL CACCIATORE DI AQUILONI - di Khaled Hosseini Uno spaccato di vita nell'Afghanistan dalla fine della monarchia all'invasone Russa e dal regime Talebano ad oggi.
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  49. Penso che molti voi, amanti della classicità, lo abbiano,già letto, ma chi non lo avesse ancora fatto DEVE leggere ASSOLUTAMENTE "Memorie di Adriano" di Marguerite Yourcenar. Un capolavoro da rimanere a bocca aperta :o :o
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  50. I GRECI D'OCCIDENTE di Valerio M. Manfredi la storia della colonizzazione del Mediterraneo e la nascita delle colonie della Magna Grecia. interessante davvero
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