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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/30/12 in tutte le aree

  1. Ieri sera guardavo con calma la situazione a oggi dei gruppi di Lamoneta nell'apposito spazio e ho fatto qualche considerazione : i gruppi, circoli stanno aumentando, su base geografica, ma non necessariamente, a volte i criteri sono anche di affinità specifiche, ci sono alcune realtà che mi sembrano anche importanti, sia come numeri che come attività ; a oggi risultano 216 membri effettivi totali iscritti nelle varie realtà sul forum. E' un dato che può dare qualche spunto di analisi ? Forse si, siamo in un forum, ovviamente, poi ci sono i Circoli tradizionali, Associazioni, Società importanti, storiche in Italia, ma per essere su un forum con delle aggregazioni partite da non molto tempo e in continua evoluzione ed espansione, il numero e le attività correlate incominciano ad essere un fenomeno da analizzare. Voglia di aggregazione, io direi di si, di unirsi, partecipare, conoscersi, virtualmente, ma poi anche realmente e questo è il primo dato positivo ; poi ci sono le iniziative che ognuno cerca di intraprendere o promuovere e anche questo è importante per tutta la numismatica italiana. Vedo inoltre in molti ambiti, oltre al CGN, giovani e comunque una età media non alta, buon segno ; questa voglia comunque di partecipare, di esserci io la vedo molto positivamente, la stessa recente Verona è andata in questa direzione. Certamente poi ci sono anche difficoltà, problemi, ma l'entusiasmo mi sembra che stia salendo all'interno di questi gruppi, gli stessi poi appoggiano le numerose iniziative, convegni, giornate di studi che vengono proposti in italia affiancando di fatto gli organizzatori delle stesse. Vedremo l'evoluzione, di certo mi sembra che si sia posizionata sul forum una piattaforma, oggi con impronta e identità abbastanza localistiche e geografiche, ma che all'occorrenza potrebbe servire e diventare una base per una Confederazione delle stesse che possano interagire su progetti, idee, proposte comuni. Nell'ambito delle proprie caratteristiche, identità, visioni, io penso che le aggregazioni, le unioni, le sinergie, le collaborazioni in prospettiva possano diventare una risorsa, una ricchezza per la numismatica italia da cui attingere e utilizzare, questo sia in ambito forum, ma anche fuori dello stesso con le realtà attualmente presenti. Poi come sempre tutto dipende da tanti fattori ma le potenziali prospettive in tal senso ci sono, credo che il compito di molti in futuro sia quello di unire, condividere, collaborare tra le varie entità, se si riuscirà in questo intento, forse si apriranno anche nuovi e inaspettati orizzonti per la numismatica italiana. Mario
    2 punti
  2. Non sarei così drastico, è noto (come tu stesso riporti) che Benvenuto Cellini scrive nelle sue memorie di avere realizzato le stampe (coni) per questa moneta, ed a mio parere proprio la sua descrizione del "mezzo S.Pagolo", ossia la "mezza figura" di S.Paolo, non comune alle altre tipologie dove appare a figura intera, fanno identificare correttamente questa tipologia come sua opera. Che lo zecchiere fosse il Balducci (con relativo punzone con zampe leonine) non implica che il conio del diritto fosse opera sua; le due figure dell'incisore e dello zecchiere potevano essere distinte (e nei secoli a seguire lo saranno sempre di più), soprattutto se l'incisore era "esterno" alla zecca e prestava per essa opera saltuaria. Altri esempi di "accoppiata" Cellini-Balducci sono il famoso doppio carlino di Clemente VII, così come il rarissimo giulio dello stesso pontefice, coniato per la fuga del papa da Castel S.Angelo dove era prigioniero. Questa è tra l'altro la moneta che fa da copertina all'asta Montenapoleone 4 (collezione Muntoni). Anche in questi casi le monete sono universalmente attribuite al Cellini ma vi compare il simbolo dello zecchiere Balducci. Ciao, RCAMIL.
    2 punti
  3. Riporto il passo cui si riferiscono @@bizerba62 e @@rorey36 [...] Questo catalogo della collezione Huntington offre una parte cospicua delle sue monete italiane. Ovviamente tutti gli esemplari hanno un punto di contatto, ancorché talvolta remoto, con il mondo spagnolo, come ad esempio lo scudo d’oro di Andrea Gritti, doge che firmò l'alleanza "perpetua" tra la Serenissima e Carlo V il 29 luglio 1523 o il ducato ossidionale di Clemente VII, probabilmente il migliore esemplare conosciuto, testimonianza dell’assedio di Roma delle truppe imperiali di Carlo V. La parte predominante è rappresentata dalla monetazione dei reali di Spagna in Italia, in particolare nelle zecche di Messina, Milano e Napoli. La qualità media delle monete è assolutamente insolita per questo tipo di monetazione e sono presenti moltissime monete di rarissima apparizione sul mercato numismatico. Nella serie di Messina notiamo una bellissima serie di trionfi di Ferdinando il Cattolico e il terzo esemplare conosciuto del 3 tarì di Carlo V con l’aquila al rovescio. Per la zecca di Milano sono addirittura due monete di cui Carlo Crippa, nel suo pregevole lavoro sulla zecca di questa città, metteva addirittura in dubbio l’esistenza: il mezzo filippo largo del 1702 di Filippo V e una variante di un mezzo scudo di Filippo II con al rovescio S. Ambrogio benedicente al cospetto degli Ariani. Da segnalare sono anche una serie di frazioni di Filippo II e Filippo III di rarissima apparizione sul mercato, oltre ai due pregevoli e rarissimi doppi ducati di Filippo IV del 1641 e del 1643. Nella serie napoletana non possiamo esimerci dal menzionare il sesquiducato con la P, probabilmente il terzo esemplare conosciuto, un rarissimo carlino di Carlo V e il ducato del 1622, probabilmente uno dei migliori esemplari conosciuti. Per finire una menzione va sicuramente fatta per le due monete dell’assedio di Pavia, il testone e il fin qui apparentemente sconosciuto ducato d’oro ossidionale. Questa moneta, di enorme fascino, è stata prodotta con gli stessi conî del testone, come è assolutamente logico aspettarsi per un’emissione d’emergenza. La pubblicazione di così tante monete fino ad ora sconosciute non può che costringerci a ripetere quanto scritto nella prefazione del catalogo degli aurei della collezione Huntington: troppo spesso il valore e l’importanza del lavoro svolto dai numismatici professionisti e dalle casa d’asta viene sottovalutato. La quasi totalità delle collezioni statali non è pubblicata e l’accesso ad appassionati e studiosi è per diverse ragioni quasi sempre negato; senza le illustrazioni dei cataloghi d’asta e il supporto economico di commercianti e collezionisti qualsiasi pubblicazione numismatica sarebbe praticamente impossibile. Crediamo che anche in Italia sia arrivato il momento di sviluppare un corretto rapporto di collaborazione tra pubblico e privato, i cui interessi, a differenza di quanto pensino alcuni funzionari del Ministero dei Beni Culturali, non sono affatto contrastanti, ma anzi collimano. E’ interesse delle Istituzioni tutelare e incoraggiare il collezionismo privato che è, da sempre, il più grande bacino da cui attingere per le collezioni pubbliche. Rendere difficile il collezionismo e regolamentare in maniera irragionevole la libera circolazione delle monete è un’operazione miope e di finta tutela; ci chiediamo che senso abbia negare il permesso di libera circolazione per monete che sono presenti in moltissimi esemplari nelle collezioni pubbliche e, soprattutto, è logico interrompere quel processo virtuoso che negli ultimi anni aveva portato all’emergere di così tante collezioni ? Noi crediamo di no e sappiamo che queste stesse considerazioni sono condivise da moltissimi studiosi sia all’interno dei musei sia nelle Università, ma purtroppo l’Italia è un paese strano, dove spesso la burocrazia assume posizioni del tutto inspiegabili. Saluti, Simone
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  4. Buongiorno a voi, per chi non la conoscesse, esiste un sistema di conto poco noto, del quale si parla in un documento veneziano datato 1353 e in altro documento napoletano del 1483. Si tratta della cd. "mano da quattro". Na ha trattato - tanto per cambiare - Lucia Travaini una decina di anni fa sulla Revue Numismatique. Qui di seguito il link: http://www.persee.fr..._num_6_153_2201 Buona lettura, Teofrasto PS Relativamente ai sistemi digitali utilizzati nel medioevo, un sistema di questo tipo molto interessante e ancora oggi utilizzato, è quello del quale si servono i Giapponesi che, con dieci dita riescono in modo molto semplice a contare fino a 20... PSS per Adolfos: dammi ancora qualche giorno... ;)
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  5. Grazie per il supplemento di informazioni. Due osservazioni da parte mia. Sarebbe opportuno verificare se vi siano alttre associazioni (vedi ad esempio NIP) che stanno portando avanti iniziative rivolte ad instaurare rapporti con le istituzioni pubbliche ai fini di affrontare e dipanare il discorso della tutela. E se del caso coordianrsi con loro. Secondo, sento spesso fare riferimento a 'padrinati' politici che possano in qualche modo tutelare gli interessi di tale o tal'altro gruppo collezionistico (e si guarda con invidia a quanto succede nel settore filatelico). Premesso che la numismatica ha ben altro valore culturale rispetto alla filatelia: è infatti insegnamento universitario, ha dato origine a produzioni bibliografiche sconfinate, è materia tratta nei musei con dipartimenti dedicati e infine muove un mercato assai piu' vasto ed importante. Premesso questo, credo che la strada da percorrere debba svincolarsi da logiche di lobby e padrinati (come se la materia avesse bisogno di una tutela di qualche potente che la protegga) e debba invece essere perseguita con forza e convinzione una normativa che si uniformi possibilmente a quella in vigore nel resto dell'europa, assai piu' liberale, regolamentata naturalmente, ove interessi pubblici di tutela e cultura possano coesistere accanto a interessi privati , anche quelli di natura commerciale. E' la strada comunitaria che va perseguita in una chiara definizione di regole , non vessatorie, che va cercata la soluzione alla tutela del collezionista e del commerciante, salvaguardando gli aspetti culturali e di tutela ove necessario, e non una strada di protezione politica degli interessi di categoria al pari di quanto avviene per le corporazioni di mestieri di medioevale memoria.
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  6. Poi ci sono almeno due che considero falsi, quasi sicuramente due cloni. 5) coll. privata, peso g. 0,94: 6) coll privata, peso g. 0,87 Ora aggiungiamo il pezzo che comparirà nella prossima asta ArtCoins: 7) ArtCoins 6/2012, 342, peso g. 0,89: Posso solo dire che sorprende la forte somiglianza di quest'utimo pezzo con i due sopramenzionati. La centratura è quasi identica e identico è il colpetto alle ore 3 del rovescio. Comune è anche l'aspetto piuttosto "pastoso" di queste monete rispetto alla conservazione (ad esempio il pezzo del British Museum, sopra al n. 3, sembra avere scarsi rilievi, ma è realmente consunta, specie al diritto che è leggermente convesso e quindi più usurato rispetto al rovescio). Ho un sospetto che siano tutti e tre cloni ricavati dal pezzo Busso Peus, che appare avere migliori rilievi e una normale leggera ripiegatuta del bordo alle ore 7 del rovescio, che viene come ripianata dopo la copiatura con lo stampino e infatti il simbolo della fogliolina diventa più "sfocato". Magari il pezzo di ArtCoins corrisponde all'esemplare n. 5 dopo avere subito un trattamento di "sbiancatura" e pulizia, che potrebbe avere contribuito a un leggero abbassamento del peso. Non so che fine abbiano fatto i pezzi n. 5 e 6 in quanto mi sembra che le relative collezioni siano da poco disperse. In ogni caso mi sembra strana una stima così bassa per il pezzo ArtCoins, considerando che è una emissione molto rara e di grande interesse scientifico. Qualcuno ha qualche opinione o ha da obiettare?
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  7. Vorrei far notare quanto è difficile giudicare una moneta dalle foto postate... L'esempio che riporto sotto riguarda la stessa identica moneta ma fotografata in maniera differente da @@renato... Nella prima foto sembrerebbe esserci usura nei capelli, nella seconda invece si capisce addirittura il tipo di pettine usato...e considerare che la moneta è la stessa!!!!!! Uploaded with ImageShack.us
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  8. Salve a tutti. possiedo questa medaglia mi sono accorto di recente che sul contorno c'è punzonata una testa elmata o almeno così mi sembra, La medaglia l'ho acquistata ad un asta ma non ricordo fosse segnalato questo particolare, qualcuno ne sa di più?
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  9. Salve, mi scuso anticipatamente se per caso ripeto una vecchia discussione... che ne dite di ripercorrere l'iconografia della vecchia lira facendo riferimento alle monete antiche o ai fatti storici che l'hanno ispirata? Questo è uno degli aspetti che più mi affascina dela collezione della Repubblica... personalmente, nelle cassettiere dove custodisco le monete, ho incominciato ogni serie con una bella moneta greca che ha ispirato la relativa lira... ha un effetto davvero bello :) io incomincio proponendo """l'originale""" della 2 Lire nuovo tipo.... chi ne propone altre? B)
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  10. Buonasera a tutti, nella speranza di far cosa gradita a tutti gli appassionati di storia e di medaglie di Pio IX ho pensato di pubblicare on line sul sito www.ilportaledelsud.org uno studio introvabile (.... introvabili anche le medaglie in esso descritte) a firma Beniamino Russo intitolato "Le Medaglie di Pio IX - estratto da PIO IX A GAETA, 25 novembre 1848 - 4 settembre 1849". Il file è in formato pdf ed è scaricabile gratuitamente cliccando http://www.ilportaledelsud.org/medaglie_pio_ix.pdf . Per maggiori informazioni consultare anche http://www.ilportaledelsud.org/francesco_di_rauso.htm . Ringrazio (e ringraziamo) per la gentile concessione il dott. Beniamino Russo :hi: autore di questa pioneristica e ottima ricerca sulle medaglie di Pio IX a Gaeta (oggi in provincia di Latina ma un tempo città fedelissima del Regno delle Due Sicilie). Buona lettura a tutti! :good:
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  11. i massimali si possono alzare ovviamente ma se per la banca 100 euro copre 5000 per 50000 ci vogliono 500 euro......a casa con 600 o 700 che sia copri la stessa cifra poi sempre a moltiplicare fino a quanto vuoi arrivare ma almeno te la godi!!!!!!!!.... poi se uno ha una collezione di 400000,00 euro immagino si può permettere anche di pagare qualche migliaio di assicurazione male che vada.... se mi compro una Ferrari non mi dovrei lamentare del bollo e della benzina immagino......anche perchè poi nelle aste lo sappiamo tutti come funziona..si rilanciano monete di centinaia di euro a clik che poi ,magari alla fine il reale valore è più basso quindi speculare poi sulla prevenzione di TUTTA L'INTERA collezione non credo convenga.....oppure fatevi due collezioni una vera e una di falsi se entrano i rapinatori tanto non ci capiscono nulla pistola alla mano numismatica 0 gli refilati una bella collezione di falsi :rofl:
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  12. Quello che dici vale per piccole collezioni. Il problema è che per alcuni collezionisti 3500 è il valore di una sola moneta. Se consideri che il 5 Lire del 1914 in FDC vale oltre 9000€...
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  13. comunque guarda bene l'inserzione PAYPAL solo dall'ESTERO ma la vendita viene fatta SOLO in ITALIA non spedisce all'estero e chiede per l'ITALIA contanti o bonifico quindi la protezione paypal non cè
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  14. beh , o ha messo in inserzione farlocca o potrebbe essere un collaboratore dell'altro venditore che vende in privato.. cosa un po' strana, sarebbe da mandare link al venditore ufficiale per un controllo. saluti R.
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  15. Io sinceramente non disprezzo le monete BB e specialmente per la serie Impero in acmonital, credo che sia uno spreco spendere cifre assurde solo per poter dire....." LE HO TUTTE IN FDC !!!! " In linea di massima questo è il mio pensiero anche per le altre monete, e la ricerca ossessiva all'altissima conservazione non la condivido. A volte credo che si collezioni + per apparire che per il gusto di possedere una determinata moneta. Tornando alla serie impero, io l'ho quasi completata tutta (manca solo la 2 Lire del 1942 e 1943) Monete che vanno dal BB al QFDC. Danielucci, la moneta che hai postato è una bellissima moneta a prescindere dal suo stato di conservazione
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  16. Mi piace quello che hai scritto, ma poichè potrei diventare nonno da un giorno all'altro permettimi una precisazione..... quando i miei nipoti troveranno la mia collezione nel baulone, a meno che non gliel'abbia regalata prima avranno spero una splendida sorpresa. Qualcuno abbia il coraggio di dire che i nipoti dei nonni dei post che sono citati qui sono: ORDINATAMENTE DEI LADRI SUPERFICILMENTE DEI DISONESTI AVARI PEGGIO DI GIUDA! SMEMORATI A PRO DELLA LORO DISONESTA' SENZA INIZIATIVA DIVERSA DALLA TRUFFA! TONTI SE NELLA LORO IMBECILLITA' PENSANO CHE TUTTI SIAMO POLLI! OHHHH Quando ce vole ce vole. Grazie Profausto e Grazie Lopezcoins di avermi permesso questo sfogo.... :crazy: :crazy: :crazy: Buttateli fuori!!!!!! Comunque anche quello che dice stefcuoz certe volte si rivela esatto, perchè i "nipoti" sono più attratti dal valore economico di una collezione che di quello storico, non considerando le tradizioni di famiglia e sciupando in poche ore, ciò che chi è venuto prima di loro ha costruito, molte volte, in una vita. Secondo me bisognerebbe osservare, in famiglia, chi ha anche un pizzico di passione e che quindi potrà se lo vorrà continuare nell'opera iniziata dall'avo, in modo tale che la tradizione continui.
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  17. :good: eehhh... (sospiro) Bella... ho la soddisfazione di essermela rigirata tra le dita... ;) Un caro saluto, F.
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  18. Ecco le foto: Purtroppo si tratta di una riproduzione di un decadramma siracusano.
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  19. Zecca di Roma, mezzo grosso 1760 o 1761,battuto sotto Papa Clemente XIII (1758-1769), Muntoni,30 o 30/a. Ciao Borgho.
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  20. Credo che non poteva trovare altra ottima sistemazione ..........come la custodia di Dizzeta :D :D Sono esterefatto che comunque si collezioni monete del proprio territorio ma, naturalmente l'amore che si ha attorno rimane tale e che sempre piu'rimanga da svelare sia nella storia medioevale che nella monetazione del passato!!!!! Oltretutto devo dire che lo scambio sia stato effettuato con regolarita'e serieta'di entrambi con ottime qualita'di monetazione!!!! A nuovi riscontri Salutoni ;)
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  21. Sarebbe poco più di un'ora di viaggio, ma sono già stato a Monacophil 2009 ed utilizzando una colorita esressione ligure: "Ce n'ho per il belino!"
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  22. complimenti per aver deciso di prendere questa moneta :good: veramente molto bella.
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  23. I dollari coniati a Philadelphia nel 1889 non sono i migliori come qualità del conio. Questo perchè ne furono coniati 21.726.000, la quantità più alta nel periodo 1878-1904, superata soltanto nel 1921, e quindi a volte furono fatti un pò a "tirar via". Il tuo è comunque in conservazione molto alta, pur mostrando alcune tracce di usura. Questo, unito al fatto che la qualità generale dei dollari 1879 non si eleva dalla media e anzi, spesso, rimane al disotto, mi porta a stimare una conservazione MS-60. petronius :)
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  24. Buon pomeriggio "mano a quattro"....mhmh....non ho letto il lavoro della Travaini, ma ho il vago sospetto che sia il sistema che mi ha spiegato un mio collega, giusto di questi periodi l'anno scorso. Me lo ha spiegato e me lo sono gia' dimenticato <_< sara' l'eta'? Comunque mi aveva affascinato e poi ......e' entrato nel dimenticatoio....devo farmelo rispiegare. A lui, di origini pugliesi, glielo aveva insegnato il nonno (vedete quanto sono necessari i nonni?) che, praticamente, faceva ordinariamente i conti in quel modo; unità, decine...; insomma tutti i conti li faceva usando le mani, con un criterio per me, come ho detto, affascinante. Per lui, agricoltore, era essenziale quando andava al mercato e allora, mica c'era la calcolatrice. Magari e' lo stesso citato dalla travaini. Appena mi sono preparato, ritorno in argomento ;) Saluti luciano
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  25. Un breve pensiero per mettere tutti daccordo: "Vendere tramite eBay monete di lecita provenienza NON è proibito nè tantomeno illegale, ma è fortemente sconsigliato"
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  26. Ecco cosa scrive il Biaggi sullo Spadino :
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  27. E se per quest'anno proponessimo la variante a sorpresa? Ognuno di noi mette in strenna 1 o più monete ma senza dire quale e chi è interessato alla SORPRESA accetta. Un idea... Che ne dite?
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  28. Bella medaglia che riprende la stupenda scultura di Lorenzo Bernini nella quale l'artista rappresenta l'imperatore Costantino nel momento in cui ha la visione della croce. Notevole l'espressione di stupore e il movimento del cavallo.
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  29. E già, tutto quello che dici io lo vissuto. Ed ora, grazie alla passione, stò rimediando a tutti i loro sbagli, cercando di fare tutto quello che è scitto in questi punti. E rispondendo a Danielucci forse è vero che tutti sperano e sognano di trovare un piccolo tesoro in casa, in questo periodo di crisi, pultroppo sono in pochi quelli che lo trovano veramente...
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  30. il suo roverscio........ :)
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  31. Grazie Illyricum65 non mi riferivo tanto alla presenza di divinità pagane in genere ma alla % della presenza sulla totalità di tipologie dei rovesci delle varie divinità per Imperatore. Con metodo brutale e contestabile ho cercato di segnare tale % utilizzando il Cayon che mostra molte foto di monete e sono convinto che usando il RIC le percentuali varierebbero ma credo non di molto. Ad esempio da un mio primo goffo tentativo risulta che per Diocleziano Giovio i rovesci con Giove / Juppiter sarebbero circa il 29% delle tipologie di conio mentre monete effigianti l'Imperatore al rovescio sarebbero solo il 15%. Ovviamente per Massimiano Erculeo la % dei tipi dei rovesci con la figura di Ercole sarebbe il 24% ed il 16% effigianti l'Imperatore da solo od in compagnia di altri personaggi. Per Costantino al primo posto 28% sono i coni con l'Imperatore /i, al secondo i rovesci con ghirlanda ed iscrizione 18%, il 7% a pari merito Marte od il Sol , 5% per Giove. Ciò indicherebbe la non predilezione verso una divinità in particolare ma il risalto dato alla propria persona. (28%) La continuazione di coniazioni con divinità pagane sarebbe nell'ottica di un Imperatore che regna su un mondo che per la stragrande maggioranza è ancora pagano. Rapporto di circa 1 Cristiano contro 9 pagani. Per Matteo91 le monete che circolavano in maggioranza erano i divisionali di minor valore. Io ho preso in considerazione tutte le tipologie in Oro, Argento, Bronzo senza tener conto delle relative quantità di circolante, ritenendo che ogni conio portasse con se un messaggio. L'oro e l'argento per le persone più importanti che contavano nell'Impero, il bronzo per la maggior parte della popolazione tra cui le persone che contavano poco o nulla a livello del potere politico e militare.
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  32. Ciao ANTICOPRESIDIO. "Caro Bizerba, non pretendiamo che dall'oggi al domani apporti chissà quali clamorosi cambiamenti nella numismatica, ma almeno riorganizzare un pò l'associazione, la sua visibilità (lo denota anche il fatto dei pochi soci a fronte di decine di migliai di collezionisti..." Infatti è quello che stiamo innanzitutto cercando di fare....a breve con l'attivazione del sito internet e poi con la riorganizzazione della Segreteria. Speriamo che, dopo aver fatto queste cose, se ne accorgano anche i collezionisti.... "......e cercare di dialogare con le istituzioni anche se non ci sono riusciti o voluti riuscire quelli prima di lei mi sa che sarà duro farlo adesso con tutt i problemi dell'Italia." Il dialogo con le Istituzioni non è così facile da instaurare e come hai ben intuito....non è che l'attuale momento storico/politico lo agevoli. Tuttavia ci proveremo lo stesso. "In merito le faccio un esempio da poco più di un anno ho scoperto che il settore della filatelia essendo in crisi ha l'IVA al 10% e ciò giova sia ai commercianti sia ai collezionisti. Sarebbe bello anche per la numsimatica. Infine molte leggi in merito alla numismatica, ai beni usati e al commercio di prezziosi risalgono al periodo fascista e penso che sia l'ora di riscriverle. oggi che esiste il commercio on-line, siti di aste etc." Come è noto, la filatelia ha avuto ed ha un "protettore" che la tutela dall'alto. Si tratta di un senatore della Repubblica, la cui influenza ed interessamento potrebbero non essere estranei a provvedimenti quali l'IVA al 10% sui francobolli da collezione e l'adozione di una normativa ad hoc che tutela i francobolli fuori corso. Per la numismatica (e la cosa è, peraltro, abbastanza curiosa), sembra che sia sempre mancata un'analoga figura politicamente autorevole di riferimento, che dai "posti di comando" possa fare altrettanto. Per quanto riguarda la modifica di normative legate al commercio di beni usati, preziosi ecc., più che un Associazione di numismatici bisognerebbe poter contare su un gruppo di pressione molto più esteso, a sua volta appoggiato nelle sedi opportune dai soliti, immancabili, politici. Elettoralmente, noi numismatici contiamo poco o nulla. Siamo un piccolo numero (rispetto al Corpo Elettorale), disperso ed individualista. Chi vuoi che ci si fili? "Un consiglio perchè prima di scrivere la sua 'lettera' non indice un'assemblea invitando tutti i soci e non soci, collezionisti, studiosi, commercianti e autorità, in occasione di un convegno e apre un dibattito. Le auguro un BUON LAVORO perchè ne avrà sicuramente bisogno." Non ho nulla in contrario a discutere in un'assemblea ma Ti posso anche dire che le esperienze che su questo tema abbiamo vissuto qui sul forum sono state ampiamente fallimentari. Noto, dal Tuo profilo, che sei abbastanza giovane, come data di registrazione su questo forum e quindi penso che Tu non sia a conoscenza dei molti tentativi di trattare questa materia nella tribuna che ci ospita. Ti posso assicurare, per esperienza diretta, che parlare di queste cose in un'assemblea aperta a tutti equivale a perdere solo tempo ed a farsi cattivo sangue. Ci sono degli organismi associativi che ci rappresentano: ad essi sarà sottoposto il documento, previa revisione dello stesso da parte di esponenti autorevoli dei settori con i quali dovremo, volenti o nolenti, dialogare in futuro, per cercare di cambiare le cose. E' naturale che il documento verrà poi diffuso (ritengo sarà pubblicato sul sito della N.I.A.) in modo da essere conosciuto da tutti.. Se piacerà bene. Se non piacerà, pazienza: alle prossime elezioni si potrà sempre eleggere un altro presidente. "PS perchè l'iscrizione dei commercianti alla NIA è di ben 100 euro?" Bella domanda. Non saprei. Immagino che il Consiglio Direttivo che deliberò le quote, abbia ritenuto che il commerciante potesse sobbarcarsi per l'iscrizione un onere maggiore del singolo privato....... Però mi permetto di darTi un suggerimento (ma non dirlo a quelli della N.I.A...... :mega_shok: )..iscriviti all'Associazione come persona fisica e non come ditta..... :good: :blum: Ti ringrazio per l'augurio di buon lavoro e Ti saluto. Michele.
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  33. Ecco cosa intendevo :) Scusate il logo, ma mi sono stufato di vedere le mie immagini rubate su ebay... :(
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  34. A parte che c'è scritto anche sotto, ed essendo tra le case d'asta più serie è anche affidabile... Diciamo però che come primo messaggio questo ti sia uscito poco felice... Nessuna presentazione, nessun saluto, nessun per favore, nessun grazie e nessun saluto... Magari il prossimo andrà meglio?
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  35. a parte le preferenze personali (con o senza aureola) nessuna ha ancora parlato del fatto che la Slovacchia si è opposta alla direttiva UE quando è venuta a cono scienza che sono due soltanto i paesi che hanno solle vato questo puttiferio: Francia e Grecia. Perciò sono sicuro che quando uscirà la moneta la ve dremo con le aureole.
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  36. mi scuso Grigioviola..... ma non ho letto il tuo intervento :unsure: ... è stata una " reazione meccanica".. .... hai ragione tu .....ed Arka.....è una condotta da seguire... saluti Stavi pulendo il RIC e ti è partito un colpo? :lol:
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  37. il gallo....direttore:De l'Espine,carlo-pietro(charles-pierre).........anV.1821....... :) ciao luca,bella di nuovo questa.......!!! un monumento...!!! :good:
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  38. che poi mi chiedo, perchè inserire negli anunci foto non proprie, il 5 lire del 1901 che è nell'annuncio che vi ho segnalato proviene da inasta….a me vien da segnalare quell'annuncio come truffa
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  39. Piacerebbe anche a me un esemplare in questa conservazione, è il massimo, complimenti.
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  40. Ciao, divagando nel mio modus collezionandi a Verona ho preso una medaglia militare con nastrino(su suggerimento di un caro amico). D'Auria 181 con Diametro 39 mm e Nastino color Giallo Oro(Arancio sbiadito?) e testa del sovrano rivolta sinistra con Basetta
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  41. Avendole viste entrambe dal vivo nel tuo magico albumetto :P preferisco e mi ha colpito di gran lunga di più il tuo 100 lire aratrice... Era di conservazione minore a questo e mi sembra che avesse vari segnetti in più ma era tutt'altro impatto visivo... Sarà per il colore giallo brillante oro rispetto a questo che risulta più spento per il tipo di realizzazione che tutti conosciamo, sarà per il soggetto, sarà che sembra più una medaglia che una moneta ma secondo me stiamo su tutt'altro livello artistico... Saluti Simone
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  42. Intanto in che periodo siamo ? La zecca fu affidata a Nicolao Arnolfini il 28 maggio 1476, che subito tra l'altro si lamentò di lavorare più con delle perdite che col profitto; il suo incarico terminò presto nel 1477, ma l'armetta della famiglia Arnolfini ritornerà nella prima metà del 1500. Lucca inizia a contrassegnare le monete con le armette più tardi di altre città quali Firenze e Siena e tutto questo avviene nel 1433. L'armetta identificava il maestro di zecca e con questa veniva riconosciuto il responsabile nel caso di contestazioni su peso e titolo. L'armetta Arnolfini è una di quelle identificabili, non tutte lo sono altrettanto . Lucca certamente nella sua monetazione e' legata fortemente nell'iconografia di tutte le sue monete a dei punti fermi, a un immobilismo che però la premiò nel tempo perchè formo' dei loghi vincenti, consolidati e che venivano accettati. C'erano risvolti economici, politici, di certo anche la tradizione per certi soggetti contò. E allora abbiamo dai denari medievali, ben conosciuti in questa sezione,l' H e il LVCA, nei grossi spunta il Volto Santo che continuerà nel tempo, anche in questa moneta, e poi il San Martino, simbolo virtuoso che pur cambiando nel tempo, rimarrà. Il Volto Santo e il San Martino ,due immagini che richiamano alla cristianità, alla carità, all'aiuto e alla solidarietà, due simboli di grande valore e spessore. In questo caso nel grosso da tre bolognini, abbiamo l'immancabile simbolo identificativo della città col LVCA messo non a caso a croce, e il Volto Santo. Sul Volto Santo molti hanno scritto, molti hanno commentato, è una delle figure pìù riuscite della monetazione, ma anche il Volto Santo cambia : dai primi grossi, ma anche successivamente, il Volto Santo è visto frontale, poi cambia nel tempo come anche in questa moneta e diventa di profilo . Perchè tutto questo ? Faccio delle mie considerazioni, poi lascio a chi vorrà intervenire su questo o su altro : credo che si passi da un ritratto simbolico a uno più realistico, vivo, e il profilo porta a questo. Si incominciano a vedere le prospettive e gli incisori non copiano uno stereotipo, ma incominciano a interpretarlo, d'altronde il tempo è passato e ci stiamo avvicinando al 1500 ; l'incisore ci mette del suo in termini di rappresentazione e gusto, il Volto effettivamente risulta molto espressivo e vivo. La grande monetazione lucchese col Volto Santo trova l'icona, cristiana, simbolica, l'icona che poi rappresenterà la città stessa.
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  43. Ciao, questa devo postarla... Aureo Costanzo II Un connubbio tra la quadriga (questa però non è quella "celeste" solare, ma quella trionfale con alla guida l'Imperatore) e un bel Cristogramma nel campo dx. Ciao Illyricum :)
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  44. da recenti studi pare che molto argento proveniente dalle miniere messicane e del Potosì sia andato a finire nelle monete inglesi ed europee a partire dal 1550, interessante è come gli studiosi sono riusciti a "identificare" la composizione dell'argento monetale qui l'articolo dedicato http://www.antikitera.net/news.asp?id=12138&T=2
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  45. ciao Claudiodruso, no io penso invece significhi che a seconda della miniera da cui è estratto, l'argento, come anche altri metalli e, aggiungo io pietre preziose, contiene alcuni minerali in percentuali particolari e quasi certamente uniche che permettono di accertarne la provenienza da una miniera piuttosto che da un'altra, una specie di firma o impronta univoca riconducibile allo strato geologico di una regione mineraria piuttosto che di un'altra, mi pare di capire che prima del 1550 l'argento proveniva da miniere europee in strati geologici di 220 milioni di anni mentre successivamente l'argento proveniva da rocce messicane che avevano meno di 50 milioni di anni, cioè non è che analizzando la moneta è possibile datare la formazione del piombo contenutovi ma le percentuali di piombo e altre impurità permettono di identificare la provenienza di conseguenza anche l'età dello strato geologico della miniera originaria, l'equivoco io credo sia nato dalla traduzione del testo che non penso fosse in italiano. Evidentemente con le tecniche di raffinazione del metallo antiche queste particolari "impurità" non venivano eliminate e si possono ritrovare nell'argento monetale rendendo possibile quindi capire se ad esempio una certa monetazione aveva avuto origine da argento del potosì piuttosto che da miniere messicane o europee aggiungendo quindi un tassello alla conoscenza numismatica di quelle particolari monete
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  46. Bhe si, devo dire che le cose migliori ai prezzi più buoni si trovano sui banchi di commercianti che hanno tutti i tipi di cianfrusaglie e una ciotolina di monete in cui spulciare, mentre sui banchi dei numismatici ti fanno pagare tutto come se fosse oro!!!
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  47. Segnalo e ringrazio per l'ottimo scambio il caro Uzifox, procedo con la segnalazione in MP(tanto per seguire la procedura :D ), darò il punto e scriverò il commento. Domani, da casa, ricaricherò le liste aggiornate, grazie ancora. Buona giornata a tutti. Giò :)
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  48. 10 lire 1946-1950 Pegaso, il mitologico cavallo alato nato dal sangue di Medusa, sulle monete di Siracusa (uno statere del 344-336 a.C.), nonchè presente in molte monete delle poleis greche (Corinto in primis). http://www.coinarchives.com/a/lotviewer.ph...379&Lot=118 Presente inoltre nella monetazione romana: un denario della gens Titia del 90 a.C. http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G135/1
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  49. 1000 lire Roma Capitale del 1970. Per il dritto viene ripreso la dea Concordia presente nel denario romano repubblicano della gens Aemilia del 62 a.C. http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G5/3
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