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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/30/12 in tutte le aree
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Ieri sera guardavo con calma la situazione a oggi dei gruppi di Lamoneta nell'apposito spazio e ho fatto qualche considerazione : i gruppi, circoli stanno aumentando, su base geografica, ma non necessariamente, a volte i criteri sono anche di affinità specifiche, ci sono alcune realtà che mi sembrano anche importanti, sia come numeri che come attività ; a oggi risultano 216 membri effettivi totali iscritti nelle varie realtà sul forum. E' un dato che può dare qualche spunto di analisi ? Forse si, siamo in un forum, ovviamente, poi ci sono i Circoli tradizionali, Associazioni, Società importanti, storiche in Italia, ma per essere su un forum con delle aggregazioni partite da non molto tempo e in continua evoluzione ed espansione, il numero e le attività correlate incominciano ad essere un fenomeno da analizzare. Voglia di aggregazione, io direi di si, di unirsi, partecipare, conoscersi, virtualmente, ma poi anche realmente e questo è il primo dato positivo ; poi ci sono le iniziative che ognuno cerca di intraprendere o promuovere e anche questo è importante per tutta la numismatica italiana. Vedo inoltre in molti ambiti, oltre al CGN, giovani e comunque una età media non alta, buon segno ; questa voglia comunque di partecipare, di esserci io la vedo molto positivamente, la stessa recente Verona è andata in questa direzione. Certamente poi ci sono anche difficoltà, problemi, ma l'entusiasmo mi sembra che stia salendo all'interno di questi gruppi, gli stessi poi appoggiano le numerose iniziative, convegni, giornate di studi che vengono proposti in italia affiancando di fatto gli organizzatori delle stesse. Vedremo l'evoluzione, di certo mi sembra che si sia posizionata sul forum una piattaforma, oggi con impronta e identità abbastanza localistiche e geografiche, ma che all'occorrenza potrebbe servire e diventare una base per una Confederazione delle stesse che possano interagire su progetti, idee, proposte comuni. Nell'ambito delle proprie caratteristiche, identità, visioni, io penso che le aggregazioni, le unioni, le sinergie, le collaborazioni in prospettiva possano diventare una risorsa, una ricchezza per la numismatica italia da cui attingere e utilizzare, questo sia in ambito forum, ma anche fuori dello stesso con le realtà attualmente presenti. Poi come sempre tutto dipende da tanti fattori ma le potenziali prospettive in tal senso ci sono, credo che il compito di molti in futuro sia quello di unire, condividere, collaborare tra le varie entità, se si riuscirà in questo intento, forse si apriranno anche nuovi e inaspettati orizzonti per la numismatica italiana. Mario2 punti
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Non sarei così drastico, è noto (come tu stesso riporti) che Benvenuto Cellini scrive nelle sue memorie di avere realizzato le stampe (coni) per questa moneta, ed a mio parere proprio la sua descrizione del "mezzo S.Pagolo", ossia la "mezza figura" di S.Paolo, non comune alle altre tipologie dove appare a figura intera, fanno identificare correttamente questa tipologia come sua opera. Che lo zecchiere fosse il Balducci (con relativo punzone con zampe leonine) non implica che il conio del diritto fosse opera sua; le due figure dell'incisore e dello zecchiere potevano essere distinte (e nei secoli a seguire lo saranno sempre di più), soprattutto se l'incisore era "esterno" alla zecca e prestava per essa opera saltuaria. Altri esempi di "accoppiata" Cellini-Balducci sono il famoso doppio carlino di Clemente VII, così come il rarissimo giulio dello stesso pontefice, coniato per la fuga del papa da Castel S.Angelo dove era prigioniero. Questa è tra l'altro la moneta che fa da copertina all'asta Montenapoleone 4 (collezione Muntoni). Anche in questi casi le monete sono universalmente attribuite al Cellini ma vi compare il simbolo dello zecchiere Balducci. Ciao, RCAMIL.2 punti
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Riporto il passo cui si riferiscono @@bizerba62 e @@rorey36 [...] Questo catalogo della collezione Huntington offre una parte cospicua delle sue monete italiane. Ovviamente tutti gli esemplari hanno un punto di contatto, ancorché talvolta remoto, con il mondo spagnolo, come ad esempio lo scudo d’oro di Andrea Gritti, doge che firmò l'alleanza "perpetua" tra la Serenissima e Carlo V il 29 luglio 1523 o il ducato ossidionale di Clemente VII, probabilmente il migliore esemplare conosciuto, testimonianza dell’assedio di Roma delle truppe imperiali di Carlo V. La parte predominante è rappresentata dalla monetazione dei reali di Spagna in Italia, in particolare nelle zecche di Messina, Milano e Napoli. La qualità media delle monete è assolutamente insolita per questo tipo di monetazione e sono presenti moltissime monete di rarissima apparizione sul mercato numismatico. Nella serie di Messina notiamo una bellissima serie di trionfi di Ferdinando il Cattolico e il terzo esemplare conosciuto del 3 tarì di Carlo V con l’aquila al rovescio. Per la zecca di Milano sono addirittura due monete di cui Carlo Crippa, nel suo pregevole lavoro sulla zecca di questa città, metteva addirittura in dubbio l’esistenza: il mezzo filippo largo del 1702 di Filippo V e una variante di un mezzo scudo di Filippo II con al rovescio S. Ambrogio benedicente al cospetto degli Ariani. Da segnalare sono anche una serie di frazioni di Filippo II e Filippo III di rarissima apparizione sul mercato, oltre ai due pregevoli e rarissimi doppi ducati di Filippo IV del 1641 e del 1643. Nella serie napoletana non possiamo esimerci dal menzionare il sesquiducato con la P, probabilmente il terzo esemplare conosciuto, un rarissimo carlino di Carlo V e il ducato del 1622, probabilmente uno dei migliori esemplari conosciuti. Per finire una menzione va sicuramente fatta per le due monete dell’assedio di Pavia, il testone e il fin qui apparentemente sconosciuto ducato d’oro ossidionale. Questa moneta, di enorme fascino, è stata prodotta con gli stessi conî del testone, come è assolutamente logico aspettarsi per un’emissione d’emergenza. La pubblicazione di così tante monete fino ad ora sconosciute non può che costringerci a ripetere quanto scritto nella prefazione del catalogo degli aurei della collezione Huntington: troppo spesso il valore e l’importanza del lavoro svolto dai numismatici professionisti e dalle casa d’asta viene sottovalutato. La quasi totalità delle collezioni statali non è pubblicata e l’accesso ad appassionati e studiosi è per diverse ragioni quasi sempre negato; senza le illustrazioni dei cataloghi d’asta e il supporto economico di commercianti e collezionisti qualsiasi pubblicazione numismatica sarebbe praticamente impossibile. Crediamo che anche in Italia sia arrivato il momento di sviluppare un corretto rapporto di collaborazione tra pubblico e privato, i cui interessi, a differenza di quanto pensino alcuni funzionari del Ministero dei Beni Culturali, non sono affatto contrastanti, ma anzi collimano. E’ interesse delle Istituzioni tutelare e incoraggiare il collezionismo privato che è, da sempre, il più grande bacino da cui attingere per le collezioni pubbliche. Rendere difficile il collezionismo e regolamentare in maniera irragionevole la libera circolazione delle monete è un’operazione miope e di finta tutela; ci chiediamo che senso abbia negare il permesso di libera circolazione per monete che sono presenti in moltissimi esemplari nelle collezioni pubbliche e, soprattutto, è logico interrompere quel processo virtuoso che negli ultimi anni aveva portato all’emergere di così tante collezioni ? Noi crediamo di no e sappiamo che queste stesse considerazioni sono condivise da moltissimi studiosi sia all’interno dei musei sia nelle Università, ma purtroppo l’Italia è un paese strano, dove spesso la burocrazia assume posizioni del tutto inspiegabili. Saluti, Simone2 punti
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Buongiorno a voi, per chi non la conoscesse, esiste un sistema di conto poco noto, del quale si parla in un documento veneziano datato 1353 e in altro documento napoletano del 1483. Si tratta della cd. "mano da quattro". Na ha trattato - tanto per cambiare - Lucia Travaini una decina di anni fa sulla Revue Numismatique. Qui di seguito il link: http://www.persee.fr..._num_6_153_2201 Buona lettura, Teofrasto PS Relativamente ai sistemi digitali utilizzati nel medioevo, un sistema di questo tipo molto interessante e ancora oggi utilizzato, è quello del quale si servono i Giapponesi che, con dieci dita riescono in modo molto semplice a contare fino a 20... PSS per Adolfos: dammi ancora qualche giorno... ;)2 punti
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Grazie per il supplemento di informazioni. Due osservazioni da parte mia. Sarebbe opportuno verificare se vi siano alttre associazioni (vedi ad esempio NIP) che stanno portando avanti iniziative rivolte ad instaurare rapporti con le istituzioni pubbliche ai fini di affrontare e dipanare il discorso della tutela. E se del caso coordianrsi con loro. Secondo, sento spesso fare riferimento a 'padrinati' politici che possano in qualche modo tutelare gli interessi di tale o tal'altro gruppo collezionistico (e si guarda con invidia a quanto succede nel settore filatelico). Premesso che la numismatica ha ben altro valore culturale rispetto alla filatelia: è infatti insegnamento universitario, ha dato origine a produzioni bibliografiche sconfinate, è materia tratta nei musei con dipartimenti dedicati e infine muove un mercato assai piu' vasto ed importante. Premesso questo, credo che la strada da percorrere debba svincolarsi da logiche di lobby e padrinati (come se la materia avesse bisogno di una tutela di qualche potente che la protegga) e debba invece essere perseguita con forza e convinzione una normativa che si uniformi possibilmente a quella in vigore nel resto dell'europa, assai piu' liberale, regolamentata naturalmente, ove interessi pubblici di tutela e cultura possano coesistere accanto a interessi privati , anche quelli di natura commerciale. E' la strada comunitaria che va perseguita in una chiara definizione di regole , non vessatorie, che va cercata la soluzione alla tutela del collezionista e del commerciante, salvaguardando gli aspetti culturali e di tutela ove necessario, e non una strada di protezione politica degli interessi di categoria al pari di quanto avviene per le corporazioni di mestieri di medioevale memoria.2 punti
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Poi ci sono almeno due che considero falsi, quasi sicuramente due cloni. 5) coll. privata, peso g. 0,94: 6) coll privata, peso g. 0,87 Ora aggiungiamo il pezzo che comparirà nella prossima asta ArtCoins: 7) ArtCoins 6/2012, 342, peso g. 0,89: Posso solo dire che sorprende la forte somiglianza di quest'utimo pezzo con i due sopramenzionati. La centratura è quasi identica e identico è il colpetto alle ore 3 del rovescio. Comune è anche l'aspetto piuttosto "pastoso" di queste monete rispetto alla conservazione (ad esempio il pezzo del British Museum, sopra al n. 3, sembra avere scarsi rilievi, ma è realmente consunta, specie al diritto che è leggermente convesso e quindi più usurato rispetto al rovescio). Ho un sospetto che siano tutti e tre cloni ricavati dal pezzo Busso Peus, che appare avere migliori rilievi e una normale leggera ripiegatuta del bordo alle ore 7 del rovescio, che viene come ripianata dopo la copiatura con lo stampino e infatti il simbolo della fogliolina diventa più "sfocato". Magari il pezzo di ArtCoins corrisponde all'esemplare n. 5 dopo avere subito un trattamento di "sbiancatura" e pulizia, che potrebbe avere contribuito a un leggero abbassamento del peso. Non so che fine abbiano fatto i pezzi n. 5 e 6 in quanto mi sembra che le relative collezioni siano da poco disperse. In ogni caso mi sembra strana una stima così bassa per il pezzo ArtCoins, considerando che è una emissione molto rara e di grande interesse scientifico. Qualcuno ha qualche opinione o ha da obiettare?2 punti
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Vorrei far notare quanto è difficile giudicare una moneta dalle foto postate... L'esempio che riporto sotto riguarda la stessa identica moneta ma fotografata in maniera differente da @@renato... Nella prima foto sembrerebbe esserci usura nei capelli, nella seconda invece si capisce addirittura il tipo di pettine usato...e considerare che la moneta è la stessa!!!!!! Uploaded with ImageShack.us2 punti
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Salve a tutti. possiedo questa medaglia mi sono accorto di recente che sul contorno c'è punzonata una testa elmata o almeno così mi sembra, La medaglia l'ho acquistata ad un asta ma non ricordo fosse segnalato questo particolare, qualcuno ne sa di più?1 punto
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Salve, mi scuso anticipatamente se per caso ripeto una vecchia discussione... che ne dite di ripercorrere l'iconografia della vecchia lira facendo riferimento alle monete antiche o ai fatti storici che l'hanno ispirata? Questo è uno degli aspetti che più mi affascina dela collezione della Repubblica... personalmente, nelle cassettiere dove custodisco le monete, ho incominciato ogni serie con una bella moneta greca che ha ispirato la relativa lira... ha un effetto davvero bello :) io incomincio proponendo """l'originale""" della 2 Lire nuovo tipo.... chi ne propone altre? B)1 punto
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Ciao a tutti, ho pensato di riunire in un'unica discussione tutti i messaggi che mi hanno fatto maggiormente sorridere, sperando di non offendere nessuno degli autori. Protagonisti indiscussi i nonni e i bisnonni. Un mio parente ha trovato questa moneta in un vecchio rudere in campagna ereditato da suo nonno e siccome non si intende di numismatica mi ha mandato le foto per sapere se si tratta di una moneta autentica o un falso d'epoca. Avrei bisogno di alcune informazioni su delle monete che erano di mio nonno. Le ho trovate in un secchio e oggi mi sono deciso a tirarle fuori. Mi sembra strano che sia un falso, mio padre lo ricevette da mio nonno ed è in casa da tantissimo. Ho trovato questa moneta in una scatola antica nello sgabuzzino di mio nonno. Salve a tutti, di monete del regno non ne capisco molto, ma quando con un mio amico abbiamo aperto lo scrigno del bisnonno e ho trovato questa moneta ho cercato il suo valore. Oggi, spolverando la soffitta, ho ritrovato un vecchio salvadanaio che conteneva monete di vario genere... Dopo averle catalogate, mi e' venuto in mente di un mio lontano amico di un amico, appassionato di numismatica, che ha acquistato da mio nonno alcune vecchie monete, per aggiungerle alla sua collezione. Perciò ho pensato che queste monete potessero essere magari di un anno in cui potrebbero essere state prodotte poche, perciò di un maggiore valore economico. VORREI SAPERE UN VOSTRO PARERE SULLA MONETA ALLEGATA E RITROVATA IN UN VECCHIO BAULE DEL NONNO. Per essere oro è oro titolo 900 l'ho portata in oreficeria e hanno fatto il test con i reagenti ... la moneta l'ho travata in un cassetta di mia nonna nella sua casa nativa ... e il peso come ho detto è di 32,5 ... Qualche giorno davo cominciato il trasloco nella mia nuova casa (ex sede uffici banca) e nella soffitta della stessa ho trovato 15 sacchetti (grandi 2 volte i sacchetti da mettere nel freezer) pieni di monete (circa 1000 monete a sacco) e più precisamente colmi di "lire". Le monete sono suddivise per valore d i valori presenti sono i seguenti 10-20-50 lire. (Domanda) Il peso della moneta con quale bilancia è stato misurato? (Risposta) L'ho pesata su una bilancia di un supermercato, quindi potrebbe non essere precisa.1 punto
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Buonasera a tutti, nella speranza di far cosa gradita a tutti gli appassionati di storia e di medaglie di Pio IX ho pensato di pubblicare on line sul sito www.ilportaledelsud.org uno studio introvabile (.... introvabili anche le medaglie in esso descritte) a firma Beniamino Russo intitolato "Le Medaglie di Pio IX - estratto da PIO IX A GAETA, 25 novembre 1848 - 4 settembre 1849". Il file è in formato pdf ed è scaricabile gratuitamente cliccando http://www.ilportaledelsud.org/medaglie_pio_ix.pdf . Per maggiori informazioni consultare anche http://www.ilportaledelsud.org/francesco_di_rauso.htm . Ringrazio (e ringraziamo) per la gentile concessione il dott. Beniamino Russo :hi: autore di questa pioneristica e ottima ricerca sulle medaglie di Pio IX a Gaeta (oggi in provincia di Latina ma un tempo città fedelissima del Regno delle Due Sicilie). Buona lettura a tutti! :good:1 punto
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i massimali si possono alzare ovviamente ma se per la banca 100 euro copre 5000 per 50000 ci vogliono 500 euro......a casa con 600 o 700 che sia copri la stessa cifra poi sempre a moltiplicare fino a quanto vuoi arrivare ma almeno te la godi!!!!!!!!.... poi se uno ha una collezione di 400000,00 euro immagino si può permettere anche di pagare qualche migliaio di assicurazione male che vada.... se mi compro una Ferrari non mi dovrei lamentare del bollo e della benzina immagino......anche perchè poi nelle aste lo sappiamo tutti come funziona..si rilanciano monete di centinaia di euro a clik che poi ,magari alla fine il reale valore è più basso quindi speculare poi sulla prevenzione di TUTTA L'INTERA collezione non credo convenga.....oppure fatevi due collezioni una vera e una di falsi se entrano i rapinatori tanto non ci capiscono nulla pistola alla mano numismatica 0 gli refilati una bella collezione di falsi :rofl:1 punto
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Quello che dici vale per piccole collezioni. Il problema è che per alcuni collezionisti 3500 è il valore di una sola moneta. Se consideri che il 5 Lire del 1914 in FDC vale oltre 9000€...1 punto
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comunque guarda bene l'inserzione PAYPAL solo dall'ESTERO ma la vendita viene fatta SOLO in ITALIA non spedisce all'estero e chiede per l'ITALIA contanti o bonifico quindi la protezione paypal non cè1 punto
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beh , o ha messo in inserzione farlocca o potrebbe essere un collaboratore dell'altro venditore che vende in privato.. cosa un po' strana, sarebbe da mandare link al venditore ufficiale per un controllo. saluti R.1 punto
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Mi piace quello che hai scritto, ma poichè potrei diventare nonno da un giorno all'altro permettimi una precisazione..... quando i miei nipoti troveranno la mia collezione nel baulone, a meno che non gliel'abbia regalata prima avranno spero una splendida sorpresa. Qualcuno abbia il coraggio di dire che i nipoti dei nonni dei post che sono citati qui sono: ORDINATAMENTE DEI LADRI SUPERFICILMENTE DEI DISONESTI AVARI PEGGIO DI GIUDA! SMEMORATI A PRO DELLA LORO DISONESTA' SENZA INIZIATIVA DIVERSA DALLA TRUFFA! TONTI SE NELLA LORO IMBECILLITA' PENSANO CHE TUTTI SIAMO POLLI! OHHHH Quando ce vole ce vole. Grazie Profausto e Grazie Lopezcoins di avermi permesso questo sfogo.... :crazy: :crazy: :crazy: Buttateli fuori!!!!!! Comunque anche quello che dice stefcuoz certe volte si rivela esatto, perchè i "nipoti" sono più attratti dal valore economico di una collezione che di quello storico, non considerando le tradizioni di famiglia e sciupando in poche ore, ciò che chi è venuto prima di loro ha costruito, molte volte, in una vita. Secondo me bisognerebbe osservare, in famiglia, chi ha anche un pizzico di passione e che quindi potrà se lo vorrà continuare nell'opera iniziata dall'avo, in modo tale che la tradizione continui.1 punto
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:good: eehhh... (sospiro) Bella... ho la soddisfazione di essermela rigirata tra le dita... ;) Un caro saluto, F.1 punto
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Ecco le foto: Purtroppo si tratta di una riproduzione di un decadramma siracusano.1 punto
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Zecca di Roma, mezzo grosso 1760 o 1761,battuto sotto Papa Clemente XIII (1758-1769), Muntoni,30 o 30/a. Ciao Borgho.1 punto
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Credo che non poteva trovare altra ottima sistemazione ..........come la custodia di Dizzeta :D :D Sono esterefatto che comunque si collezioni monete del proprio territorio ma, naturalmente l'amore che si ha attorno rimane tale e che sempre piu'rimanga da svelare sia nella storia medioevale che nella monetazione del passato!!!!! Oltretutto devo dire che lo scambio sia stato effettuato con regolarita'e serieta'di entrambi con ottime qualita'di monetazione!!!! A nuovi riscontri Salutoni ;)1 punto
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Sarebbe poco più di un'ora di viaggio, ma sono già stato a Monacophil 2009 ed utilizzando una colorita esressione ligure: "Ce n'ho per il belino!"1 punto
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complimenti per aver deciso di prendere questa moneta :good: veramente molto bella.1 punto
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I dollari coniati a Philadelphia nel 1889 non sono i migliori come qualità del conio. Questo perchè ne furono coniati 21.726.000, la quantità più alta nel periodo 1878-1904, superata soltanto nel 1921, e quindi a volte furono fatti un pò a "tirar via". Il tuo è comunque in conservazione molto alta, pur mostrando alcune tracce di usura. Questo, unito al fatto che la qualità generale dei dollari 1879 non si eleva dalla media e anzi, spesso, rimane al disotto, mi porta a stimare una conservazione MS-60. petronius :)1 punto
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Io prenderei con le pinze certe percentuali ;) Risulta anche me che in base al Pittamn Act siano stati rifusi 270 milioni di pezzi (270.232.722 per la precisione) ma questa cifra è ben lontana dal costituire l'80% dell'intera tiratura, tanto più che i Morgan, pur essendo la grandissima maggioranza, non erano la totalità. Dal 1878 al 1904, e poi nel 1921, sono stati coniati 657.000.000 di pezzi http://www.lamoneta...._30#entry435880 dunque i 270.000.000 rifusi in seguito al Pittman Act, fossero stati tutti Morgan (ma non è così) corrisponderebbero al 41% del totale. Ammettiamo pure che molti altri esemplari siano stati rifusi privatamente, o siano in qualunque modo andati perduti, ma arrivare a una rimanenza del 17%, ovvero circa 73.000.000 di pezzi (sempre tantissimi, sia chiaro) vorrebbe dire che quelli dispersi in vario modo sarebbero 314.000.000, cioè 44 milioni in più di quelli rifusi per il Pittman Act. petronius oo)1 punto
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Buon pomeriggio "mano a quattro"....mhmh....non ho letto il lavoro della Travaini, ma ho il vago sospetto che sia il sistema che mi ha spiegato un mio collega, giusto di questi periodi l'anno scorso. Me lo ha spiegato e me lo sono gia' dimenticato <_< sara' l'eta'? Comunque mi aveva affascinato e poi ......e' entrato nel dimenticatoio....devo farmelo rispiegare. A lui, di origini pugliesi, glielo aveva insegnato il nonno (vedete quanto sono necessari i nonni?) che, praticamente, faceva ordinariamente i conti in quel modo; unità, decine...; insomma tutti i conti li faceva usando le mani, con un criterio per me, come ho detto, affascinante. Per lui, agricoltore, era essenziale quando andava al mercato e allora, mica c'era la calcolatrice. Magari e' lo stesso citato dalla travaini. Appena mi sono preparato, ritorno in argomento ;) Saluti luciano1 punto
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Un breve pensiero per mettere tutti daccordo: "Vendere tramite eBay monete di lecita provenienza NON è proibito nè tantomeno illegale, ma è fortemente sconsigliato"1 punto
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E se per quest'anno proponessimo la variante a sorpresa? Ognuno di noi mette in strenna 1 o più monete ma senza dire quale e chi è interessato alla SORPRESA accetta. Un idea... Che ne dite?1 punto
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Bella medaglia che riprende la stupenda scultura di Lorenzo Bernini nella quale l'artista rappresenta l'imperatore Costantino nel momento in cui ha la visione della croce. Notevole l'espressione di stupore e il movimento del cavallo.1 punto
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E già, tutto quello che dici io lo vissuto. Ed ora, grazie alla passione, stò rimediando a tutti i loro sbagli, cercando di fare tutto quello che è scitto in questi punti. E rispondendo a Danielucci forse è vero che tutti sperano e sognano di trovare un piccolo tesoro in casa, in questo periodo di crisi, pultroppo sono in pochi quelli che lo trovano veramente...1 punto
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come detto dagli altri servono foto grandi solo della moneta.....benvenuto modenese...siam concittadini anche se te sei della montagna :D a proposito...domattina vado da zamboni ora che ci penso ... ;)1 punto
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Ecco cosa intendevo :) Scusate il logo, ma mi sono stufato di vedere le mie immagini rubate su ebay... :(1 punto
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Finalmente ho trovato una connessione decente per il pc. Correggo quanto non risulta comprensibile nel mio precedente messaggio perche' scritto con il blackberry e non correttamente trasmesso. Confermo inoltre l'identificazione del denaro parisis per Filippo II Augusto riconoscibile proprio per la forma primitiva delle lettere del verso; allego link per confronto, http://www.inumis.co...aris-a6280.html allego anche estratto dell'opera citate relativo al parisis di Filippo Augusto la moneta di sinistra invece e' un denier tournois per Saint Martin; ruotando di 90 gradi in senso antiorario la prima foto, risulta evidente la base del castello dritto: TVRONVSCIVI croce verso:SCSMARTINVS castello anche in questo caso allego link per confronto, http://www.ogn-numis...fr&article=4443 http://www.dumez-num...fr&article=3433 le confermo e le accendo ciao Mario1 punto
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A parte che c'è scritto anche sotto, ed essendo tra le case d'asta più serie è anche affidabile... Diciamo però che come primo messaggio questo ti sia uscito poco felice... Nessuna presentazione, nessun saluto, nessun per favore, nessun grazie e nessun saluto... Magari il prossimo andrà meglio?1 punto
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a parte le preferenze personali (con o senza aureola) nessuna ha ancora parlato del fatto che la Slovacchia si è opposta alla direttiva UE quando è venuta a cono scienza che sono due soltanto i paesi che hanno solle vato questo puttiferio: Francia e Grecia. Perciò sono sicuro che quando uscirà la moneta la ve dremo con le aureole.1 punto
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mi scuso Grigioviola..... ma non ho letto il tuo intervento :unsure: ... è stata una " reazione meccanica".. .... hai ragione tu .....ed Arka.....è una condotta da seguire... saluti Stavi pulendo il RIC e ti è partito un colpo? :lol:1 punto
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il gallo....direttore:De l'Espine,carlo-pietro(charles-pierre).........anV.1821....... :) ciao luca,bella di nuovo questa.......!!! un monumento...!!! :good:1 punto
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che poi mi chiedo, perchè inserire negli anunci foto non proprie, il 5 lire del 1901 che è nell'annuncio che vi ho segnalato proviene da inasta….a me vien da segnalare quell'annuncio come truffa1 punto
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Piacerebbe anche a me un esemplare in questa conservazione, è il massimo, complimenti.1 punto
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Ciao, divagando nel mio modus collezionandi a Verona ho preso una medaglia militare con nastrino(su suggerimento di un caro amico). D'Auria 181 con Diametro 39 mm e Nastino color Giallo Oro(Arancio sbiadito?) e testa del sovrano rivolta sinistra con Basetta1 punto
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Intanto in che periodo siamo ? La zecca fu affidata a Nicolao Arnolfini il 28 maggio 1476, che subito tra l'altro si lamentò di lavorare più con delle perdite che col profitto; il suo incarico terminò presto nel 1477, ma l'armetta della famiglia Arnolfini ritornerà nella prima metà del 1500. Lucca inizia a contrassegnare le monete con le armette più tardi di altre città quali Firenze e Siena e tutto questo avviene nel 1433. L'armetta identificava il maestro di zecca e con questa veniva riconosciuto il responsabile nel caso di contestazioni su peso e titolo. L'armetta Arnolfini è una di quelle identificabili, non tutte lo sono altrettanto . Lucca certamente nella sua monetazione e' legata fortemente nell'iconografia di tutte le sue monete a dei punti fermi, a un immobilismo che però la premiò nel tempo perchè formo' dei loghi vincenti, consolidati e che venivano accettati. C'erano risvolti economici, politici, di certo anche la tradizione per certi soggetti contò. E allora abbiamo dai denari medievali, ben conosciuti in questa sezione,l' H e il LVCA, nei grossi spunta il Volto Santo che continuerà nel tempo, anche in questa moneta, e poi il San Martino, simbolo virtuoso che pur cambiando nel tempo, rimarrà. Il Volto Santo e il San Martino ,due immagini che richiamano alla cristianità, alla carità, all'aiuto e alla solidarietà, due simboli di grande valore e spessore. In questo caso nel grosso da tre bolognini, abbiamo l'immancabile simbolo identificativo della città col LVCA messo non a caso a croce, e il Volto Santo. Sul Volto Santo molti hanno scritto, molti hanno commentato, è una delle figure pìù riuscite della monetazione, ma anche il Volto Santo cambia : dai primi grossi, ma anche successivamente, il Volto Santo è visto frontale, poi cambia nel tempo come anche in questa moneta e diventa di profilo . Perchè tutto questo ? Faccio delle mie considerazioni, poi lascio a chi vorrà intervenire su questo o su altro : credo che si passi da un ritratto simbolico a uno più realistico, vivo, e il profilo porta a questo. Si incominciano a vedere le prospettive e gli incisori non copiano uno stereotipo, ma incominciano a interpretarlo, d'altronde il tempo è passato e ci stiamo avvicinando al 1500 ; l'incisore ci mette del suo in termini di rappresentazione e gusto, il Volto effettivamente risulta molto espressivo e vivo. La grande monetazione lucchese col Volto Santo trova l'icona, cristiana, simbolica, l'icona che poi rappresenterà la città stessa.1 punto
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Ciao, questa devo postarla... Aureo Costanzo II Un connubbio tra la quadriga (questa però non è quella "celeste" solare, ma quella trionfale con alla guida l'Imperatore) e un bel Cristogramma nel campo dx. Ciao Illyricum :)1 punto
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da recenti studi pare che molto argento proveniente dalle miniere messicane e del Potosì sia andato a finire nelle monete inglesi ed europee a partire dal 1550, interessante è come gli studiosi sono riusciti a "identificare" la composizione dell'argento monetale qui l'articolo dedicato http://www.antikitera.net/news.asp?id=12138&T=21 punto
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Tratto da: "I più antichi simboli cristiani sulle monete di Aquileia": «Nel campo del rovescio di alcune monete di età costantiniana talora compaiono, in contesti ancora pagani, simboli cristiani che vengono a confondersi con molti altri segni consueti che ebbero una funzione che potremmo dire "di servizio". Questi sono testimonianza locale della fede di alcuni ma non esprimono una diretta volontà dell'imperatore. La zecca di Aquileia si dimostrò la più precoce nell'introdurre nelle monete segni che possano in qualche modo essere ricondotti alla nuova religione; là l'anonimo personale della zecca si sentì in grado di osare prima che altrove, ed avendo trasformato un simbolo della fede cristiana in una marca utilitaria per il suo lavoro, lo aggiunse al modello ufficiale inviato dalla cancelleria imperiale. La zecca adriatica si distinse, inoltre, per le forme originali che assunsero questi contrassegni dall'ambiguo significato religioso. Questi simboli sono sempre "nascosti" nelle immagini del rovescio, dal momento che il diritto era inalterabile. Ogni particolare del dritto era deciso dalla cancelleria imperiale che inviava alle singole zecche i cartoni con le effigi imperiali (rispondenti alla propaganda politica e religiosa sentita come più necessaria in quel momento) non lasciando nessuno spazio all'iniziativa locale..." Non troviamo dunque con Costantino espliciti riferimenti al cristianesimo voluti da esso. Il Cristianesimo non è il protagonista del rovescio ma ha una posizione secondaria. Il primo rovescio totalmente cristiano è rappresentato da questo bronzo: SPES PVBLICA Costantinus 307-337 AD. AE Follis (2.97 gm). Struck 337 AD. Constantinople mint. CONSTANTI-NVS MAX AVG, laureate head right SPES PVBLICA across field, labarum, with three medallions on drapery and crowned by a christogram, spearing serpent. CONS in exergue. RIC VII 19. According to RIC, this famous reverse type represents the defeat of tyranny by the death of Licinius. Yet, the scene also has powerful Christian imagery in that it allegorically portrays the power of Christianity over evil. qualche esempio di simbolo cristiano sulle monete di Costantino è possibile trovarlo in questa discussione:1 punto
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ciao Claudiodruso, no io penso invece significhi che a seconda della miniera da cui è estratto, l'argento, come anche altri metalli e, aggiungo io pietre preziose, contiene alcuni minerali in percentuali particolari e quasi certamente uniche che permettono di accertarne la provenienza da una miniera piuttosto che da un'altra, una specie di firma o impronta univoca riconducibile allo strato geologico di una regione mineraria piuttosto che di un'altra, mi pare di capire che prima del 1550 l'argento proveniva da miniere europee in strati geologici di 220 milioni di anni mentre successivamente l'argento proveniva da rocce messicane che avevano meno di 50 milioni di anni, cioè non è che analizzando la moneta è possibile datare la formazione del piombo contenutovi ma le percentuali di piombo e altre impurità permettono di identificare la provenienza di conseguenza anche l'età dello strato geologico della miniera originaria, l'equivoco io credo sia nato dalla traduzione del testo che non penso fosse in italiano. Evidentemente con le tecniche di raffinazione del metallo antiche queste particolari "impurità" non venivano eliminate e si possono ritrovare nell'argento monetale rendendo possibile quindi capire se ad esempio una certa monetazione aveva avuto origine da argento del potosì piuttosto che da miniere messicane o europee aggiungendo quindi un tassello alla conoscenza numismatica di quelle particolari monete1 punto
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Bhe si, devo dire che le cose migliori ai prezzi più buoni si trovano sui banchi di commercianti che hanno tutti i tipi di cianfrusaglie e una ciotolina di monete in cui spulciare, mentre sui banchi dei numismatici ti fanno pagare tutto come se fosse oro!!!1 punto
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Segnalo e ringrazio per l'ottimo scambio il caro Uzifox, procedo con la segnalazione in MP(tanto per seguire la procedura :D ), darò il punto e scriverò il commento. Domani, da casa, ricaricherò le liste aggiornate, grazie ancora. Buona giornata a tutti. Giò :)1 punto
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10 lire 1946-1950 Pegaso, il mitologico cavallo alato nato dal sangue di Medusa, sulle monete di Siracusa (uno statere del 344-336 a.C.), nonchè presente in molte monete delle poleis greche (Corinto in primis). http://www.coinarchives.com/a/lotviewer.ph...379&Lot=118 Presente inoltre nella monetazione romana: un denario della gens Titia del 90 a.C. http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G135/11 punto
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