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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/28/12 in tutte le aree

  1. Comunque @@Goleadors90 , questo non è un sito dedicato alla vendita di monete. è evidente che non hai assolutamente esperienza sulle monete, questa moneta in queste condizioni non vale assolutamente nulla. Posso altresì prevedere che anche le monete del 1940 non valgano praticamente nulla, in quanto dal 5 centesimi al 2 lire sono tutte comunissime. Questo sito è dedicato ai collezionisti; se tu sei interessato solo alla vendita allora è bene che ti rivolgi a siti come ebay o subito.it Se invece vuoi imparare qualcosa, capire cosa hai in mano e qual è la sua storia, indipendentemente dal valore economico (che rimane nullo), allora chiedi e tutti saranno lieti di riponderti.
    5 punti
  2. Credo che sia un Kipper Kreuzer: http://www.ma-shops.com/olding/item.php5?id=221458〈=en
    4 punti
  3. non c'entra niente spero che scherzi, gli esperti di numismatica rispondono quando hanno del tempo (non risponde al tuo piacere). chi vuol sapere aspetta,(non ha limiti di tempo) visto che quelli che rispondono non sono pagati, fanno tutto questo per rimanere allenati sulla moneta di loro interesse. qui non funziona schiocco delle dita .
    3 punti
  4. Buon giorno a tutti. Rispondo a numa numa (post n. 56): "forse erano proprio queste alcune delle questioni da affrontare ? - una comunicazione piu' attiva con i propri soci - una maggiore visibilità ma aggiungerei che sarebbe importante portare a conoscenza di tutti le finalità che si pone tale organizzazione , soprattutto nell'ottica di cosa la puo' differenziare rispetto ad altre istituzioni numismatiche attive ed operanti sul territorio. La NIA non è infatti un circolo (di ambito piu' legato al territorio) non è un'associazione di commercianti (come la NIP), ha ambito nazionale che io sappia ma allo stesso tempo non è conosciutissima e piu' volte mi è capitato che venisse scambiata per la NIP." Non c'è dubbio che, come hai giustamente scritto, occorra migliorare la comunicazione e la visibilità dell'Associazione. Entrambe le cose dovrebbero ottenersi mediante l'utilizzo del sito internet, ormai prossimo al debutto. Come ha anche scritto Numismaticasicula, ho sentito altre voci di iscritti (o comunque di soggetti che erano iscritti fino a qualche tempo fa) che non hanno ricevuto la comunicazione dell'assemblea e che erano quindi all'oscuro di tutto. Non appena ci sarà il sito, questi e altri avvisi saranno pubblicati online e si ridurrà il cartaceo al minimo. C'è da dire che chi lavora per l'Associazione lo fa esclusivamente su base volontaria e dunque qualche sbavatura nella gestione degli avvisi e dei rinnovi delle iscrizioni (che purtroppo fino ad oggi sono ancora cartacei) rientra nella fisiologia degli errori che possono commettere dei volontari. In attesa che sul sito vengano pubblicati l'atto costitutivo e lo Statuto dell'Associazione, che darà modo a tutti di leggere quali siano gli scopi dell'Ente, posso anticipare che la N.I.A. non è un'Associazione di categoria, cioè non è un Ente a cui ci si può iscrivere solo se si hanno determinati requisiti (ad esempio, come avviene per la N.I.P., dove occorre essere dei professionisti numismatici con partita IVA). Dunque possono e sono iscritti alla N.I.A. commercianti (che talvolta sono anche iscritti alla N.I.P.), collezionisti, studiosi, semplici appassionati ecc. La N.I.A. dunque, a differenza della N.I.P., non persegue solo scopi settoriali, ma si propone di valorizzare, anche culturalmente, la numismatica italiana in tutte le sue componenti, di prestare assistenza (peritale, legale ecc.) agli iscritti che la richiedono e di farsi promotrice di tutte quelle iniziative che ne possono promuovere la crescita. Questo in due parole ed in attesa che si possa leggere quanto riportato nello statuto e nell'atto costitutivo. "Sarebbe importante soprattutto ora in questa fase di rinnovamento che l'associazione identificasse le proprie finalità nell'ambito del discorso numismatico, come intende raggiungerle e cosa puo' offrire di piu' e/o diverso dalle altre realtà." Espongo, sinteticamente, qual'è la "road map" che intendo percorrere: 1. elaborazione di una lettera che evidenzi le attuali criticità nei rapporti fra Stato e collezionisti/commercianti e che individui i possibili rimedi o correttivi. Il nocciolo del problema dovrebbe essere quello relativo all'interpretazione del concetto di "bene culturale numismatico" di proprietà privata, il cui fraintendimento è la causa principale dei problemi che conosciamo e che, a detta sopratutto dei commercianti, sta provocando "danni collaterali" irreparabili (fuga delle monete classiche all'estero e sottobanco, caduta delle vendita di tale materiale per i commercianti nazionali, con perdita di base imponibile e di I.V.A. per lo Stato, ecc.). 2. tale lettera, (che sto già preparando) verrà anticipatamente inviata in bozza al alcune persone di provata esperienza e serietà, che rappresentano le catagorie dei commercianti, dei collezionisti, degli studiosì, del mondo accademico e delle Forze dell'Ordine, affinchè, ciascuno dalla propria ottica, ne dia una preliminare valutazione di merito, proponendo, laddove fosse necessario, i correttivi ritenuti più opportuni. Non riporto i nominativi delle persone a cui affiderò il vaglio della bozza perchè preferisco che essi riflettano senza alcun condizionamento, neppure potenziale. 3. dopo tale valutazione e recependo gli eventuali suggerimento o correttivi dei "controllori", la bozza verrà completata e inviata ai referenti delle principali Associazioni numismatiche italiane, chiedondo di sottoscriverla o di respingerla. E qui veniamo al dunque. Non è più possibile, almeno dal mio punto di vista, che ci sia ancora chi pretenda che qualcuno faccia qualcosa per risolvere l'attuale situazione, rimanendo nell'anonimato (vedi forum) o, peggio, incoraggiando gli altri a fare, ma non volendo mai apparire di persona o prendere posizione. La lettera che sarà inviata alle Associazioni dovrà essere sottoscritta per adesione ovvero respinta, con la spiegazione, sperabilmente, dei motiivi per i quali non si ritiene di accettarla. Chi non risponderà o risponderà "traccheggiando", se ne assumerà le responsabilità pubblicamente. Basta con la proverbiale riservatezza dei numismatici: dobbiamo provare ad affrontare e risolvere un problema che potrebbe anche non essere superabile......ma ci dobbiamo provare con compatezza e determinazione. Se poi invece, arrivati al dunque, ci saranno defezioni e dietro front, sarà di ciò dato il dovuto risalto e chi vorrà saprà con chi prendersela. Scusate una certa "durezza" di toni.....ma credo che si debba essere innanzitutto molto chiari sul questo punto. 4, la lettera conterrà a questo punto la posizione condivisa delle associazioni numismatiche italiane e su queste basi si cercherà un contatto con il ministero per avviare l'interlocuzione. Questo è quanto. Per elledi (post n. 57) "Giustamente Michele si prenderà i suoi tempi ma sono sicuro che avrà una risposta per tutti e soprattutto sono sicuro che la NIA avrà un bel salto di qualità. E se lui me lo chiede io mi iscrivo." Certo che Te lo chiedo, così come lo chiederei a tutti coloro che vogliono provare con noi a cambiare l'attuale situazione..... :good: Per dabbene (post n. 59) "Caro Michele non conosco la NIA, devo essere sincero, o meglio non in modo specifico,so invece cos'è la NIP, cos'è la SNI, cosa sono i Circoli Numismatici con le loro varie differenziazioni. La NIP indubbiamente rappresenta i commercianti, altre Associazioni rappresentano gli accademici ,i Circoli come diceva giustamente Numa rappresentano gli ambiti locali, le identità, la SNi racchiude un pò tutto, ma quelli che ritengo siano quelli maggiormente trascurati e che dovrebbero avere maggiore attenzione sono oggi i collezionisti, gli appassionati, gli studiosi, chi da poco si è avvicinato a questo mondo, questi sono quelli che hanno minori tutele e rappresentanza. Io credo che la Nia sia una Associazione aperta a tutte queste entità, ma quelli che oggi chiedono maggiori risposte e che hanno bisogno maggiormente di essere consigliati e aiutati oggi sono proprio quelli accennati sopra. I membri dei Circoli possono naturalmente associarsi alla N.I.A. al fine di avere maggiori risposte e consigli. Le realtà "identitarie" dei Circoli sono culturalmente molto preziose ma, in un frangente come questo, dove occorre compattezza e far fronte comune, rischiano (inconsapevolmente e pur non volendolo) di determinare una dispersione di preziose energie. Occorre che su certi temi (e quello che vogliamo affrontare è uno di questi) ci si compatti intorno a pochi principi cardine condivisi. Non ci possiamo permettere, in questo momento, distinguo o particolarismi, pur apprezzabili se il dibattito fosse soltanto culturale.....ma qui l'emergenza è molto più concreta e richiede il massimo concerto di tutti coloro che sentono e condividono la stessa esigenza. "Oggi queste categorie rappresentano la parte debole è più indifesa della numismatica e credo che gli sforzi maggiori e le attenzioni debbano essere rivolte verso questi. Qui nel forum queste categorie sono molto rapprentate e quindi un dialogo aperto anche in questa sede può essere proficuo e utile, credo che dal forum possano partire molti input utili per una tua proficua presidenza. Nel contempo credo che sia importante in questa fase cercare di unire le diverse anime su progetti e idee comuni sensibilizzandole in tal senso ; penso che una delle priorità sia cercare di unire e coagualare le varie istanze, non semplice, ma un tentativo credo sia doveroso e giusto farlo" Gli sforzi che saranno condotti, se arriveranno in porto, avranno naturalmente ricadute positive su tutto l'ambiente e quindi anche sui membri dei Circoli. I quali però dovrebbero già oggi compiere un piccolo sforzo e condividere (in modo concreto: ad esempio iscrivendosi alla N.I.A..... :pleasantry: ) quello che si sta cercando di fare per migliorare la situazione del collezionismo. Per quanto riguarda mantenere un dialogo aperto sul forum: come vedi si cerca di mantenere il collegamento aperto almeno per le informazioni generali. Devo tuttavia dare conto che anche a Verona ho ricevuto solleciti a non utilizzare questo spazio per approfondire lo specifico tema di cui stiamo discutendo, e devo dire che condivido in pieno i suggerimenti rivoltimi, anche da Utenti che su questo forum hanno incarichi nello Staff. Detto questo, ringrazio comunque questo sito per l'ospitalità..... e Voi per i Vostri contributi.... :hi: Saluti. Michele
    3 punti
  5. Cosa significa associazioni per pochi eletti ? La NIP è un'associazione di numismatici professionisti, come un'associazione di categoria (confcommercio, confagricoltura, federlegno etc. per intenderci) ed è quindi aperta agli operatori del settore che abbiano alcuni requisiti inerenti all'esercizio della professione. La SNI è un sodalizio, di lunga tradizione, la piu' antica in Italia, aperto a tutti coloro che hanno un interesse numismatico, che siano collezionisti, studiosi o numismatici professionisti, o addirittura anche associazioni (vi sono iscritte anche delle biblioteche), con precise finalità di diffusione della cultura numismatica (pubblica dal 1888 la Rivista Numismatica Italiana, la piu' antica rivista numismatica ancora attiva in Italia - esistevano riviste piu' antiche ma hanno cessato da tempo le pubblicazioni), riconosciuta internazionalmente per la qualità dei suoi articoli, alla quale peraltro hanno contribuito anche alcuni membri di questo Forum), di promozione degli studi, di incentivazione alla ricerca (attraverso premi e borse di studio) e di tutela del collezionismo. La SNI ha organizzato diversi eventi culturali, sia per conto proprio sia in collaborazione con il Forum , proposti a tutti quanti - soci e non, forumisti e non - con il preciso intento di promuovere l'interesse per la numismatica degli appassionati. Uno degli ultimi eventi - la giornata del Grosso , con la conferenza del Prof. Andrea Saccocci e successivo incontro tra gli appassionati ospitato nella biblioteca della Società - il cui successo è stato frutto di una stretta collaborazione tra strutture SNI e Forum grazie al prezioso lavoro dell'amico Dabbene - ha riscosso molto favore tra tutti gli intervenuti. Infine la SNI ha recentemente sviluppato una politica di incentivazione verso i piu' giovani, stimolandoli alla ricerca (concorso Nino rapetti) e mettendo loro a disposizione la biblioteca e l'assistenza di numismatici piu' esperti per i loro approfondimenti e le loro ricerche. Il concorso "Ex libris" dell'associazione del Cordusio ha portato diversi giovani nella Societa' e si prefigge di continuare questo discorso culturale con loro attraverso eventi ed iniziative a beneficio di tutta la base dei soci. Credo che queste attività, fatti concreti e non mere dichiarazioni di intenti realizzate su base completamente volontaria, siano un modo fattivo di tradurre in pratica gli intenti che la Società si prefigge, nel suo Statuto , di perseguire, ovvero quello della promozione degli studi e della diffusione della cultura numismatica a TUTTI gli interessati. I Circoli sono entità piu' piccole , regionali, ma aperte a tutti gli appassionati che hanno il merito di aggregare insieme gli interessi delle comunità numismatiche locali, studiosi, appassionati, collezionisti, favorendo incontri e scambi di informazioni, pubblicazioni etc. e , almeno per le realtà piu' evolute (citero' l'esempio del Circolo Astengo di Genova , di Monticello Conte Otto di Padova o quelle degli attivissimi amici Torinesi, ma ve ne sono moltissime altre) organizzando anche conferenze e promuovendo studi e pubblicazioni specifiche. Scontato naturalmente che anche per queste realtà vi sia massima apertura nelle adesioni e coinvolgimento nelle iniziative- Ogni associazione a mio modesto avviso dovrebbe sempre avere ben chiare le finalità che intende perseguire, comunicarle efficacemente ai propri (e potenziali) associati, in modo che ognuno sappia dove si vuole andare e poi cercare di realizzare mettendo in pratica con azioni concrete quanto si prefigge. Il tempo, la qualità delle iniziative realizzate e il volume degli iscritti sono credo i migliori giudici per valutare l'efficacia dello sforzo associativo :)
    3 punti
  6. A volte, dietro ad una semplice risposta, o ad una striscia di link, ci sono decine di minuti, ore di ricerca, piacevoli per chi le svolge, ma sicuramente piu' preziose per chi ne gode i frutti. Fare un click sul tasto Mi Piace penso sia un segno di considerazione. Io ora clicco a favore del bravo Augustus. ciao Mario
    3 punti
  7. Voglio sottoporre alla vostra attenzione e lettura un brano di un recente articolo di Franco Pezzi ,pubblicato nell' ultimo numero della Voce Scaligera. L' autore prende in esame una serie di manipolazioni atte a migliorare l' aspetto visivo delle monete e quindi di riflesso il loro valore commerciale. Purtroppo queste ramature artificiali a volte scambiate per genuine sono comparse anche nel forum...... Pertanto di questi tempi massima attenzione negli acquisti per gli amanti del rame rosso Lascio a voi i commenti
    2 punti
  8. Avendole viste entrambe dal vivo nel tuo magico albumetto :P preferisco e mi ha colpito di gran lunga di più il tuo 100 lire aratrice... Era di conservazione minore a questo e mi sembra che avesse vari segnetti in più ma era tutt'altro impatto visivo... Sarà per il colore giallo brillante oro rispetto a questo che risulta più spento per il tipo di realizzazione che tutti conosciamo, sarà per il soggetto, sarà che sembra più una medaglia che una moneta ma secondo me stiamo su tutt'altro livello artistico... Saluti Simone
    2 punti
  9. Ma vedi un po' che begli amici del pippero che ho! Non han meglio da fare che divertirsi a sfottermi sul forum:) Non mi sono mica offeso. Hanno ragione, a tratti le foto non si vedevano, l'ho scritto. Ho trovato fastidioso il cominciare a denigrare senza nemmeno aver visto di che si sta parlando. In attesa di vedere le monete degli ilari postatori, ecco il maltolto: La moneta é sigillata, quindi alcuni riflessi e pelucchi... Ma si capisce da solo insomma.
    2 punti
  10. Chiudo la discussione, hai detto abbastanza. Evidentemente non hai idea di come ci si comporti in pubblico.
    2 punti
  11. Salve a tutti, vi chiedo un parere sulla conservazione di questo scudo napoleonico: 5 Francs NAPOLEON EMPEREUR, EMPIRE FRANCAIS incisori: Pierre-Joseph TIOLIER (1763-1819) e Nicoloas-Guy-Antonie BRENT (1770-1846) Diametro 37 mm, 25 g, argento .900 Decreto del 22 Ottobre 1808 Ritiro: Legge del 25 giugno 1928 Contorno: in incuso * DIEU PROTEGE LA FRANCE Tiratura: 3.770.621 Dritto: Verso: Saluti, Luca
    1 punto
  12. IL TOKYO FUJI ART MUSEUM DONA ALLO STATO ITALIANO LA PREZIOSISSIMA “TAVOLA DORIA” http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/index.html http://www.fujibi.or.jp/en/index.html http://www.sgi-italia.org/press/Notizie.php?id=505
    1 punto
  13. non arriva a 30 centesimi... ma è possibile trovare anche solo un nuovo utente che non chieda "quanto vale"????
    1 punto
  14. complimentissimi Luca, altro gioiellino infilato. non c'è molto da aggiungere visto il livello conservativo... però mi pare che ne manchi una all'appello... ;)
    1 punto
  15. molto bella... Roberto
    1 punto
  16. Salve GPittini. A me sembra che la testa di Costantinopoli al R/ sia frontale. Forse la corrosione presente su quella parte della figura ha dato un'impressione sbagliata. Di seguito, ti lascio la classificazione: Autorità emittente: Teodosio I. D/ DN THEODO-SIVS PF AVG, busto diademato (diadema con rosette), corazzato e drappeggiato di Teodosio a destra. R/ CONCOR-DIA AVGGG, Costantinopoli seduta in trono con viso frontale, diademata e turrita, regge uno scettro e ha la mano sinistra sul ginocchio. Sotto il piede, la prua di una nave. Ai lati, :Greek_Theta_2: e :Greek_Phi: . In esergo, il segno di zecca: ANT :Greek_Gamma: . Riferimenti bibliografici: RIC IX Antioch 44b. Zecca: Antiochia, terza officina. Data: 378-383 d.C. Grado di rarità: Non Comune. Ti allego l'immagine di un'altro esemplare simile trovata sul web:
    1 punto
  17. 90.000 lire all'epoca erano lo stipendio medio di un operaio... ad essere fortunati.
    1 punto
  18. DE GREGE EPICURI Ha un bellissimo ritratto, mentre al R la Salus e' un po' spianata; gli altri dettagli (serpente, ecc.) sono buoni. A proposito di queste monete logorate dall'attrito nelle parti piu' prominenti (spesso i ritratti), chiedo a chi si e' occupato maggiormente di queste cose: che cosa sappiamo sui "portamonete" degli antichi romani? Ho letto di borsellini di cuoio, chiusi con cordicelle; ma penso che venissero conservate anche in veri e propri rotoli (avvolti con che cosa? pelle, stoffa, che altro?)in cui forse l'attrito era maggiore. E quali erano le altre cause di consunzione? Venivano strisciate sui banconi, per i pagamenti? C'erano poi sicuramente dei giochi in cui si buttava una moneta.
    1 punto
  19. Non credo che la cosa si risolva cacciando la polvere sotto il tappeto... se non ho capito male, le monete sono state ritrovate a vista, giusto? In questo caso non c'è stata "ricerca" ma ritrovamento fortuito, quindi nessun reato è stato commesso. Di' alla persona che le ha trovate di recarsi presso un ufficio dei beni culturali o una stazione dei carabinieri e di segnalare il ritrovamento e la località dove è avvenuto. Non credo che si metteranno a fare i pignoli sul limite delle 24 ore. Probabilmente le monete gli verranno lasciate in custodia. Questo è quanto si richiede, niente altro.
    1 punto
  20. Intanto in che periodo siamo ? La zecca fu affidata a Nicolao Arnolfini il 28 maggio 1476, che subito tra l'altro si lamentò di lavorare più con delle perdite che col profitto; il suo incarico terminò presto nel 1477, ma l'armetta della famiglia Arnolfini ritornerà nella prima metà del 1500. Lucca inizia a contrassegnare le monete con le armette più tardi di altre città quali Firenze e Siena e tutto questo avviene nel 1433. L'armetta identificava il maestro di zecca e con questa veniva riconosciuto il responsabile nel caso di contestazioni su peso e titolo. L'armetta Arnolfini è una di quelle identificabili, non tutte lo sono altrettanto . Lucca certamente nella sua monetazione e' legata fortemente nell'iconografia di tutte le sue monete a dei punti fermi, a un immobilismo che però la premiò nel tempo perchè formo' dei loghi vincenti, consolidati e che venivano accettati. C'erano risvolti economici, politici, di certo anche la tradizione per certi soggetti contò. E allora abbiamo dai denari medievali, ben conosciuti in questa sezione,l' H e il LVCA, nei grossi spunta il Volto Santo che continuerà nel tempo, anche in questa moneta, e poi il San Martino, simbolo virtuoso che pur cambiando nel tempo, rimarrà. Il Volto Santo e il San Martino ,due immagini che richiamano alla cristianità, alla carità, all'aiuto e alla solidarietà, due simboli di grande valore e spessore. In questo caso nel grosso da tre bolognini, abbiamo l'immancabile simbolo identificativo della città col LVCA messo non a caso a croce, e il Volto Santo. Sul Volto Santo molti hanno scritto, molti hanno commentato, è una delle figure pìù riuscite della monetazione, ma anche il Volto Santo cambia : dai primi grossi, ma anche successivamente, il Volto Santo è visto frontale, poi cambia nel tempo come anche in questa moneta e diventa di profilo . Perchè tutto questo ? Faccio delle mie considerazioni, poi lascio a chi vorrà intervenire su questo o su altro : credo che si passi da un ritratto simbolico a uno più realistico, vivo, e il profilo porta a questo. Si incominciano a vedere le prospettive e gli incisori non copiano uno stereotipo, ma incominciano a interpretarlo, d'altronde il tempo è passato e ci stiamo avvicinando al 1500 ; l'incisore ci mette del suo in termini di rappresentazione e gusto, il Volto effettivamente risulta molto espressivo e vivo. La grande monetazione lucchese col Volto Santo trova l'icona, cristiana, simbolica, l'icona che poi rappresenterà la città stessa.
    1 punto
  21. Come già accennato vi era un altro sistema di conto che permetteva di fare somme tra più cifre, ma prevedeva l'utilizzo di un tavolo apposito e un numero più elevato di tessere. Il tavolo doveva essere realizzato con il piano diviso in caselle dove nelle colonne erano indicati i milioni di lire, le centinaia di migliaia, le decine di migliaia, le migliaia, le centinaia, le "ventine", le lire, i soldi ed i denari come da figura: Si potrebbe dire che un mercante con un buon giro di affari lo si riconosceva dalla dimensione del tavolo :P. Proviamo ora a fare una somma tra tre cifre. Lire 123.456, soldi 11, denari 7 Lire 878.345, soldi 2, denari 9 Lire 32.457, soldi 15, denari 11 Riportiamo quindi le tre cifre nelle tre righe della tabella, questa volta facendo distinzione fra i gettoni e la loro posizione. Essi infatti devono essere messi in ogni casella secondo uno schema preciso. Nella parte bassa i gettoni vengono inseriti con un numero massimo di 4 pezzi (sarà per questo motivo che li chiamavano "quarteruoli"?), in alto a dx un pezzo a cui si attribuiva il valore 5 ed in alto a sx un pezzo che assumeva il valore 10 come da disegno: Osservando la casella possiamo immaginare un utilizzo di gettoni diversi per colore o per tipo che andavano a rappresentare i pezzi da 10 e da 5. A questo punto andiamo a riportare nelle tre righe le tre cifre da sommare inserendo le tessere seguendo lo schema come indicato nel disegno precedente e dovremmo avere questo risultato: Ora passiamo alla somma. Questa si farà sommando la prima riga con la seconda, partendo dai denari, togliendo le tessere dalla prima riga e modificando la posizione delle tessere sulla seconda riga, in base alle somme ottenute. Sommando i denari (7+9=16=1 soldo e 4 denari), quindi si metteranno 4 tessere nella casella dei denari della seconda riga e si aggiungerà una tessera (il soldo ottenuto dalla somma dei denari) nella casella dei soldi della seconda riga. Sommiamo ora i soldi (11+2+1(riporto)) = 14 togliendo le tessere dalla prima riga e modificando quindi la casella dei soldi nella seconda riga. Sommiamo le lire (16+5=21=1 ventina+1 lira), quindi si aggiunge una tessera sulla casella delle ventine della seconda riga e se ne posiziona 1 sulle lire sempre della seconda riga. Ora la somma delle ventine (2+2+1(riporto))=5=1 centinaio di lire, quindi la casella delle ventine della seconda riga rimarrà vuota e si aggiunge una tessera a quella delle centinaia di lire. Somma delle centinaia (4+4=8). Quella delle migliaia (3+8=11=1 decina di migliaia + 1 migliaio) Decina di migliaia (2+7+1(riporto))=10=1 centinaio di migliaia. Centinaia di migliaia (1+8+1(riporto)) = 1 milione. Dopo la prima somma la tabella si presenterà come segue: Da cui sommando lire 123456, s. 11 e d. 7 con lire 878345, s. 2 e d. 9 abbiamo lire 1001801, s. 14 e d. 4 Con lo stesso metodo si somma la terza cifra con la seconda appena ottenuta ed abbiamo il risultato finale di lire 1034259, s. 10 e d. 3 e la tabella si presenterà così: Che per noi fortunati dei tempi della calcolatrice risulta esatto. Spero non ci siano errori ed in caso di dubbio chiedete pure.
    1 punto
  22. Cerchiamo di tenere sotto controllo i toni per evitare che la discussione degeneri. Poiché questo topic è dedicato alla pubblicazione e alla registrazione di referenze e poiché l'utenza è comunque venuta a conoscenza di uno scambio non andato a buon fine, determinate questioni private sarebbe meglio risolverle via MP. Invito pertanto gli utenti EUROMONEY e Alechiuso a continuare privatamente la questione (con l'augurio di risolverla) in quanto questo non è il posto giusto per discuterne. Grazie per la collaborazione, sagida
    1 punto
  23. Anche agli argenti...però, tecnicamente, perché non anche ai bronzi? Ora, non faccio riferimento a monete in particolare ma ipoteticamente perché no? In fondo, se una moneta è stata tesaurizzata sin da subito, così era e così è rimasta, patina a parte. O sto tralasciando qualcosa? Anche Roberto Russo diceva qualcosa del genere, mi sembra nella prefazione della collezione Conte, pero' essendo stato un commerciante posso capire che abbia avuto interesse a sostenere una tesi del genere (mi sembra che si riferisse al Caligola con le tre sorelle della Conte come moneta mai finita sotto terra e tesaurizzata fin da subito..). Il fatto e' che come dicevi tu con i bronzi c'e' il discorso patina, ossia il bronzo reagisce con gli elementi chimici, si ossida e si crea la patina per cui non puo' essere Fior di Conio, ossia oggi non possiamo vedere un sesterzio nelle stesse condizioni di un sesterzio appena coniato 2000 anni fa. Anche le monete senza patina se sono patina fluviale autentica hanno le microcorrosioni e le microinclusioni ossia sono diverse da una moneta appena coniata 2000 anni fa, se non sono patina fluviale allora sono spatinate e non possono definirsi fior di conio. In teoria il fior di conio sarebbe possibile nel caso in cui una moneta sia stata conservata per 2000 anni sotto vuoto in assenza di ossigeno, in pratica cio' e' quasi impossibile.
    1 punto
  24. è un follis bizantino anonimo - forse Basilio II, di nessun valore.. . ma ...se trovato... dovrebbe essere comunque consegnato alle autorita!!..!!!!!!!
    1 punto
  25. ciao matteo....complimenti...!!!....una bellissima moneta.....!! :)
    1 punto
  26. eh ma non puoi neanche pretendere che ti venga data la risposta pronti via subito immediata….. a parte che qualora fosse un gettone la sezione corretta per questa discussione sarebbe euxomia
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  27. Medaglia dedicata a Jan Zamoyski, opera di E. Gatteaux (http://fr.wikipedia.org/wiki/Jacques-%C3%89douard_Gatteaux). Per una sua biografia puoi consultare questo link: http://fr.wikipedia....ki/Jan_Zamoyski
    1 punto
  28. Non so che fine abbia fatto la foto del gettone con foro decentrato in modo tale che è stata tranciata di netto la data. Provo a ripostarla apollonia
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  29. @@lindap @@Danielucci ...è successo che mi ha conosciuto...ha visto il livello della MIA collezione...e adesso vuole dar battaglia. :D combatterò col coltello tra i denti linda!!!!!!!!! :D ahhahahahaha
    1 punto
  30. Sinceramente a vedere monete trattate come negli esempi non direi mai che sono in Rame Rosso, troppo troppo diverse dal vero rame rosso con lustro...mai visto un gettone del 1906 giallo periziato in Rame Rosso o un 5 Cent. Spiga color Salmone periziato in Rame Rosso...
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  31. Ciao, sul tema "Costantino e la cristianità" volevo aggiungere due link: http://jackhdavid.th...tantine_ppr.pdf L'Imperatore Costantino l'Uomo e il Mito (a mio parere leggermente di parte - si tratta di una tesi presentata presso l'Austin Graduate School of Theology e ciò non può non averne influenzato il contenuto ;) - e infatti nelle conclusioni l'autore afferma testualmente "I, like Constantine, am not a great scholar or theologian, but I believe that Constantine was indeed—a Christian"). Poi c'è la tesi di V.Clark http://www.constanti...COINS_SPEAK.Pdf dove abbiamo, nel capitolo 2, i riferimenti alle prime monete ricollegabili alla cristianità ed attribuite a Costantino. Per completezza di esposizione del testo di cui sopra accludo foto della moneta di Salonina AVE IN PACE cui si accenna in alcune righe dello scritto di Clark. In realtà l'iconografia al rovescio ricorda più una Pace seduta reggente lo scettro lungo ( e verosimilmente la moneta si appella a questa personificazione latina e la preghiera dell'Imperatrice è a lei rivolta... ;) .. per quanto nel testo si ipotizzi la possibilità che questo antoniniano segnali l'adesione di Salonina alla fede cristiana). Per concludere questo mio post, vorrei chiarire che a mio parere non esistono chiari e netti segnali che Costantino sia stato REALMENTE cristiano. Le notizie che abbiamo sono filtrate, lo ricordo nuovamente, da storici di cultura cristiana e non fece mai un chiaro "OUTING" (termine anglosassone che va molto alla moda, ultimamente ;) ) ufficiale in tale senso. E le simbologie sulle emissioni monetali possono essere solo uno "strizzare l'occhio" ai Cristiani. La sua biografia non esclude che Costantino sia stato intimamente monoteistico alla luce della frequentazione di ambienti militari e di influssi orientali e che abbia, nella prima fase della sua ascesa, mantenuta nascosta questa sua tendenza, contraria a quella della religione politeistica professata dalla maggioranza della popolazione patrizia (e quindi governante) romana. Penso di avere dato qualche spunto di confronto. Ciao Illyricum :)
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  32. Se la A è in incuso si tratta di "conii collisi" c.d. clashed dies dei numismatici anglosassoni. Un colpo a vuoto (cioè senza tondello) ha impresso sul conio del D/ la A che poi appare nei tondelli coniati successivamente in incuso. Qui, un altro esempio, più eclatante:
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  33. Oppure cerca tra le monete georgiane: http://www.zeno.ru/showgallery.php?cat=2252
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  34. Caro Francesco, il possesso di un po' storia testimoniata, sopratutto se racchiusa in pochi esemplari, costa e produce. Il "capolavoro" riguarda solo il prezzo non il resto. L'arte della medaglistica, tranne che in alcuni casi e non in questo specifico, secondo me, è altra! :hi: Credo che i gusti siano personali ma dato che sono un amante delle medaglie borboniche mi dissocio in modo netto dalla sua gratuita e denigrante osservazione! Non so cosa Lei collezioni, se monete o medaglie, ma non si può essere indifferenti guardando questa medaglia! Sicuramente sia prima che dopo ne avranno coniate di più belle ma dire che questa non trasmette nulla mi sembra riduttivo e precipitoso. Cordialmente Jolly-Roger Le chiedo scusa, ma entrare a gamba tesa è poco rispettoso! Probabilmente non ha ben afferrato l'analisi circa il mio concetto di arte. Penso di essere stato chiaro nell'evidenziare, nei post precedenti, le incongruenze sia formali, sia artistiche esistenti nella medaglia celebrativa del matrimonio 1797. Lei può essere "amante delle borboniche", ma non può generalizzare il suo "gusto" per universalizzarlo e definirlo "Arte". Storia e Arte, in alcuni casi, non sempre si amalgamano. E' il caso della medaglia oggetto di discussione. Ripeto: a mio avviso c'è solo un piccolissimo racconto storico, ma non arte! Ora, se Lei avverte brividi e meraviglia nell'osservare l'insieme della composizione è giusto che resti con tali sensazioni evitando però di attribuire concetti e pensieri "gratuiti e denigranti" a chi non li ha mai espressi. Io, nel mio piccolo, colleziono storia. Purtroppo … l'arte, intesa come scultura e pittura, mi è possibile collezionarla solo con immagini, foto e studi e non riguarda "quella" (per comprenderci) celebrativa dei regnanti borbonici. :hi: Secondo il mio modesto avviso l'arte, in senso generale, comprende tutte quelle attività umane che costituiscono forme creative di espressione estetica.La capacità dell'arte, tra l'altro, è quella di trasmettere un emozione, un messaggio, che naturalmente vengono interpretati soggettivamente! Una espressione artistica può piacere o non piacere, nulla da eccepire.Lei mi parla di scultura e pittura, di grandi artisti o pittori, tanto di cappello, ma credo che questo forum di discussione sia improntato su monete e medaglie borboniche!!! Per concludere Le dico che io non voglio insultare nessuno ( mi dispiace se pensa questo) ne imporre le mie idee a nessuno, ognuno di noi esprime un parere che naturalmente può essere condiviso o meno, piacere o non piacere......come l'arte! Cordialmente Jolly-Roger Un ultimo appunto e qui termino ... :) ... Lei continua ad aggirare l'ostacolo mostrando incomprensione circa le osservazioni iniziali! "... forme creative ... espressione estetica ... (lasciamo stare!) Lei mi parla di scultura e pittura, di grandi artisti o pittori, tanto di cappello, ma credo che questo forum di discussione sia improntato su monete e medaglie borboniche!!! Va bene ... giusto! E allora cosa vuol dire se non ammettere indirettamente, anche non volendolo, che non stiamo parlando di opere d'arti, di "capolavori" nonostante l'abbia asserito più volte ed anche con insistenza? ... quante contraddizioni! Purtroppo, in quella medaglia c'è solo "piccola storia" ed in altri casi anche un po' di arte incisoria ... chiamiamola pure scultura e pittura ... che è meglio! ;) Un esempio per chiarirci: Ecco ... anche se dichiarato falso (Weiss) qui c'è arte considerando il periodo nel quale è stato prodotto, ma non in quella medaglia del 1797: http://img39.imagesh...17/72709091.jpg http://img28.imagesh...53/58293609.jpg :hi: Mi permetta un ultima osservazione e poi chiudiamo questa diatriba una volta per tutte in quanto potrebbe risultare noiosa per tutti i lamonetiani!Ho perfettamente capito che Lei ha studiato ed è preparato ma non può, secondo il mio modestissimo avviso, confrontare una medaglia borbonica con monete o medaglie di altre epoche e mi permetto di spiegare il mio punto di vista. Io sono un appassionato di monete e medaglie del regno delle Due Sicilie e leggo con interesse i punti di vista, i post e quant'altro vengano pubblicati in questa sezione. Personalmente non leggo discussioni inerenti monete romane, dei savoia, greche od altro ne tanto meno pubblicherei in queste discussioni confronti tra le suddette monete e monete o medaglie borboniche in quato credo che andrei fuori tema! Potrei capire se Lei fosse un estimatore di medaglie borboniche (ma credo di no) e dicesse che la "famigerata" medaglia del 1797 non è di suo gradimento in quanto, ad esempio, nel periodo borbonico ed in particolar modo in quello di Ferdinando II la scuola di incisione ha raggiunto in culmine in quanto se analizziamo la medaglia per l'inaugurazione della ferrovia Napoli-Caserta(1846) oppure quella per la fine dei lavori della basilica di San Francesco di Paola(1836) notiamo veramente una finezza artistica in quanto "tridimensionali" (vedi il busto di Ferdinando II nella prima e l'interno della basilica nella seconda) allora potevo essere, in qualche modo, d'accordo con Lei. Diversamente, mi permetta, credo che non ci sia un filo conduttore tra quello che Lei dice con "l'anima viva" di questa discussione ovvero "monete e medaglie delle Due Sicilie, già Regno di Napoli e Sicilia. Per il resto che dirLe .......rispetto le sue idee, siamo in democrazia, ma non posso assolutamente condividerle. Nella speranza di chiudere questo scambio di idee una volta per tutte, senza risentimenti da parte di nessuno, invio cordiali saluti.
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  35. Ciao, Le rappresentazioni di Marte ed Ercole (ma anche del "Genio") sono le prime ad essere abbandonate e iniziano (o meglio continuano) quelle del Sole. Ci si avvicina ad un monoteismo che si affermerà infine con il Cristianesimo sotto altri imperatori? Le emissioni con Hercules e Mars sono successive a quella del Genio. Mi pare di poter affermare che dapprima cercò l'investitura, la legittimazione a Cesare (GENIO FIL AVG) magari cercando consensi tra i "colleghi". Quando questa fu avvallata, allora cominciò a "mostrare i denti", assumendo come protettore guarda caso Marte. Tipicamente "europeo", belligerante... una delle divinità di maggior successo tra le sue truppe di origine "celtica", britannica. Truppe che saranno la sua fortuna nella campagna d'Italia. E inoltre dà un'immagine di forza ai suoi avversari. Quindi a Gand ebbe la prima visione "folgorante": quella del Dio Invitto Sol. Divinità sviluppatasi nell'Oriente e adottata, analogamente a Mitra (con il quale condivide molti tratti), dalle truppe legionarie. Una divinità di tipo solare, già adottata dai suoi predecessori della fine del III secolo e dei quali diceva di essere diretto discendente. E questo ne legittimava vieppiù le mire al potere. Quindi quando sta per andare contro Massenzio altra "folgorazione": IN HOC SIGNO VINCES". E diventa "l'Imperatore Cristiano". Mia riflessione personale. - Costantino crebbe in un ambiente militare - Visse a Nicomedia - Visse in Egitto A mio modesto modo di vedere (e non ho prove in merito) Costantino fu un grande politico e sfruttò la religione per ingraziarsi le truppe al suo comando. E se era credente, allora lo era proprio del Dio Invitto, conosciuto per via familiare, per via militare o semplicemente per frequentazione in gioventù di zone dove ne era diffuso il culto. In seguito strizzò l'occhio alla fede (ma fu battezzato solo in letto di morte e forse il sacramento gli fu imposto dopo il decesso) cristiana. Va considerato poi che molte delle notizie che abbiamo su di lui sono tratte da panegirici o scritti di scrittori cristiani anche postumi e quindi, al pari di altri testi, vanno filtrati nei loro contenuti. Ciao Illyricum :)
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  36. Come da titolo sono alla ricerca delle seguenti monete: Argenti 1988 - 500 Lire Costituzione FS 1988 - 500 Lire Olimpiadi di Seul FS 1989 - 500/200 Lire Italia '90 dittico FS 1989 - 500 Lire Colombo I dittico FS 1990 - 500 Lire Calcio Italia '90 FS 1991 - 500 Lire Flora e fauna I dittico - FS 1992 - 500 Lire Colombo IV FS 1994 - 1.000 Lire Flora e fauna IV FS 1996 - 10.000 Lire 50° Costituzione FS 1997 - 10.000 Lire 200° Tricolore FS 1997 - 5.000 Lire Canaletto FS 1998 - 2.000 Lire Anno 2000 Dittico FS 1999 - 5.000 Lire Anno 2000 Dittico FS 2000 - 10.000 Lire Anno 2000 Dittico FS Va bene anche il cofanetto che comprende le 3 emissioni. 1999 - 1 Lira Storia della Lira Dittico FS 2000 - 1 Lira Storia della Lira Dittico FS 2001 - 1 Lira Storia della Lira Dittico FS Va bene anche il cofanetto che comprende le 3 emissioni. Divisionali 1970 - Confezione Zecca 1983 - Confezione Zecca 2001 - Confezione Zecca FS - Verdi Monete da scambiare: 2002 - PROOF Divisionale GERMANIA - Zecca A Berlino 2003 - PROOF Divisionale GERMANIA - 5 Zecche senza folder esterno. 2005 - PROOF Divisionale GERMANIA - 5 Zecche senza folder esterno. 2011 - FDC Divisionale LUSSEMBURGO 2012 - FDC Divisionale LUSSEMBURGO 2012 - FDC Divisionale OLANDA 2012 - FDC Divisionale VATICANO 2004 - FDC argento AUSTRIA - 5 Euro 100° FIFA in Folder grande 2010 - PROOF bimetallica FINLANDIA - 5 Euro Province storiche: Proper Varsinais in blister 2010 - PROOF bimetallica FINLANDIA - 5 Euro Province storiche: Satakunta in blister 2011 - PROOF bimetallica FINLANDIA - 5 Euro Province storiche: Tavastia - Hame in blister 2011 - PROOF bimetallica FINLANDIA - 5 Euro Province storiche: Savonia in blister 2003 - PROOF argento PORTOGALLO - 5 Euro 150° Primo francobollo portoghese 2008 - PROOF argento PORTOGALLO - 2,5 Euro UNESCO - Porto FS 2012 - BU argento FINLANDIA - 20 Euro Uguaglianza e tolleranza (certificato) 2005 - FDC GERMANIA - 10 Euro Mondiali di Calcio 2006 2004 - PROOF FRANCIA - 1 1/2 Euro 100° FIFA 2012 - PROOF CIPRO - 2 Euro cc 10° anniversario Euro in cofanetto 2012 - PROOF Portogallo - 2 Euro cc 10° anniversario Euro in blister 2004 - FDC SAN MARINO - 2 euro cc Borghesi in blister 2006 - FDC VATICANO - 2 euro cc Guardia Svizzera in capsula (no Folder) 2009 - FDC VATICANO - 2 euro cc Anno astronomia in capsula (no Folder) 2009 - FDC GERMANIA - 2 Euro cc EMU - 5 zecche in blister di plastica (da rotolino) 2008 - FDC GERMANIA - 2 Euro cc Cattedrale di Amburgo - Zecca D in capsula (da rotolino) 2010 - FDC GERMANIA - 2 Euro cc Bremen - Zecca D in capsula (da rotolino) 2011 - FDC GRECIA - 2 Euro cc Olimpiadi Speciali in capsula (da rotolino) (4 monete) 2010 - PROOF SLOVENIA - 2 Euro cc Orto botanico in capsula 2011 - PROOF SLOVENIA - 2 Euro cc 100° Franc Rozman in capsula 2012 - PROOF SLOVENIA - 2 Euro cc 10° anniversario Euro in capsula 2012 - FDC LUSSEMBURGO - 2 Euro Granduchi di Lussemburgo (rotolino) 2012 - FDC CIPRO - 2 Euro 10° anniversario Euro (rotolino) 2012 - FDC LUSSEMBURGO - 2 Euro 10° anniversario Euro (rotolino) 2012 - FDC MALTA - 2 Euro 10° anniversario Euro (rotolino) 1985 - PROOF ITALIA 500 Lire Comunità Europea 1986 - PROOF ITALIA 500 Lire Pace 1987 - PROOF ITALIA 500 Lire Famiglia 1994 - PROOF ITALIA 10.000 Lire Usa calcio '94 1962 - FDC AUSTRIA - 25 Scellini - Principe Eugenio di Savoia (in capsula) 1966 - FDC AUSTRIA - 25 Scellini - Ferdinand Raimund (in capsula) 1970 - PROOF AUSTRIA - 25 Scellini - Franz Lehar (in capsula) 1972 - PROOF AUSTRIA - 25 Scellini - Carl Michael Ziehrer (in capsula) 1973 - PROOF AUSTRIA - 25 Scellini - Max Reinhardt (in capsula) 1973 - FDC AUSTRIA - 50 Scellini - 500 anni Bummerlhaus in Steyr (in capsula) 1974 - PROOF AUSTRIA - 50 Scellini - 125 anni Polizia (in capsula) 1999 - PROOF Gibilterra - 5 Pounds in Titanio - Pobjoy Mint
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  37. Buona serata Monetina interessante; la prima che vedo tra tanti tipi e varianti che ho avuto modo di "studiare" e che abbia cosi' tante anomalie. Le perplessita' di profausto sono anche le mie; sarebbe opportuno avere della foto di sinistra una migliore e non sfuocata. E' possibile? Grazie Luciano
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  38. Emissione partigiana da 100 dinari del 1944. Nell'ovale, il Maresciallo Tito. petronius :)
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  39. se fosse quello .... ! ma la moneta postata è diversa..... Per dare indicazioni corrette;......se fosse il bagattino per Brescia., non rientra fra le emissioni anonime, ma fra le monete dei Dogi (Francesco Foscari) poi le lettere non concordano leggo F.F.V.D anzichè F.F.D.V - una "faccia" non è con il Leone in soldo come dovrebbe ma si nota un incuso di croce con globetto nel I° quarto Ne deduco che non si possa identificare nel Bagattino per Brescia Potrebbe essere anche una tessera o un "aborto di conio" Ecco perchè attenderei il pareri di esperti della monetazione di venezia
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  40. Moneta del British, striscia di contorno (perlinatura) pressoché perfetta...fosse stata perfettamente centrata...tra l'altro il rovescio è molto simile al nostro... AN632995001 I Denari di questa serie sono bellissimi, forse i miei preferiti, quelli che il RIC attribuiva ad un'incerta zecca italica (Brindisi o Roma), quelli del post vittoria ad Azio...prima o poi... :wub:
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  41. Ciao Bailo e benvenuto nel ‘Paese dei triacanti’ del forum. Il tuo è un pezzo interessante, sicuramente riferibile alla spezieria ‘All’Umiltà coronata”, ma diverso dal mio nella scritta, almeno da quanto posso leggere dalla foto. Il mio riporta la scritta * T ® I A C A F I N A * I N * V E N E T I (A), mentre nel tuo il nome del farmaco è THERIACA. Puoi confermare? E potresti dare il peso e il diametro della capsula? Di questa spezieria so solo che ‘All’Umiltà coronata’ a San Severino in Venezia, la teriaca era preparata dallo speziale Giovan Battista Anselmi. Il Voltolina data il tappo sigillo ‘ufficiale’ della spezieria, con due piccoli leoni a lato dell’Umiltà e il festone circolare di motivi ornamentali tra l’immagine centrale e la legenda, al sec. XVII. Il ritrovamento di un tappo sigillo in Grecia è attendibile perché i mercanti veneziani esportavano e vendevano il farmaco in tutte le località del mar Egeo e del mar Nero con cui avevano rapporti commerciali. D’altra parte, la fattura e lo stile dei reperti della Grecia, della Turchia e della valle bassa del Danubio non hanno nulla a che vedere con quelli dei pezzi originali, e questo fa ritenere che la teriaca e il suo confezionamento siano stati spesso imitati dai farmacisti locali, con o senza la licenza dei titolari con sede a Venezia dai quali copiavano o prendevano a prestito l’insegna. apollonia
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  42. Il materiale è madreperla. Complimenti, un oggetto molto bello da vedere! Dario :good:
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  43. Aggiunto in biblioteca, colmando così una grave lacuna: -SERGIO CUDAZZO, Monete Italiane Regionali - Casa Savoia, Alberto Varesi editore. Adesso è ufficiale: non so più dove mettere i libri. :help:
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  44. E la mentalità come vedi che è sbagliata e che porta nel 2012 l'Italia tra le nazioni al mondo dove si evade di più. Se non ti fidi di questo Stato,che ha indubbiamente pregi e molti difetti, puoi scegliere liberamente di vivere in un altro paese, ad esempio la Cina o magari l'Honduras. lamenti la mancanza di virate pro popolo ma è difficile operare pro popolo se ogni popolano pensa solo alla sua pancia.La mentalità sembra che sta LENTAMENTE cambiando, e l'evasore, si, magari il tuo vicino di casa che dichiara diecimila euro all'anno ma ha casa al mare e in montagna, suv e figli a studiare in USA e magari la pensione di invalidità, non è più visto come il furbetto ma come un parassita della società. Contribuire tutti per pagare meno.Non ci vedo niente di eclatante in questo concetto. Il problema sono gli sprechi. Troppi, delle voragini ingoia denaro, spesso allocati in posti di comando e di potere.
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  45. un ringraziamento agli organizzatori, come sempre impeccabili. Vi posso dire una cosa: mi diverto di più adesso, con gli amici Piemontesi, con gli amici del Cordusio e con i tanti giovani, che ai primi Convegni a cui ho partecipato (ahimè, purtroppo tanti, tantissimi anni fà). Non ho praticamente acquistato nulla (solo due monete che sono ritornate in Valle dopo 500 e passa anni di lontananza) Bisognerebbe stare 2 giorni a Verona, ma non è possibile, almeno per il momento, chissà. Ho conosciuto qualche giovane con tanta passione e voglia d' imparare, sono sicuro che proseguiranno con lo stesso spirito ed auguro a tutti loro un futuro ricco di soddisfazioni. nuovamente grazie ed un arrivederci al prossimo Verona di maggio. Ciao.
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  46. Buonasera a tutti, devo essere sincero, alla vigilia del convegno ero abbastanza preoccupato per un possibile flop visto la situazione economica. Invece è stato uno dei più movimentati, con molto interesse e soddisfazione sia da parte dei venditori (ne ho sentiti alcuni che parlavano in modo positivo), che da parte dei compratori. La parte filatelica l'ho vista un po calante. le cartoline prese all'assalto. La numismatica molto interessante. Ho trovato due pezzi importanti di Messerano che mai mi sarei aspettato di trovare. Grazie alla vostra compagnia per il pranzo. Speriamo bene per la prossima edizione e.... non sarebbe male se prima di Veronafil organizzassero una fiera sui profumi, essenze, balsami, ecc. ne guadagneremmo tutti. :) Alla prossima Franco
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  47. Segnalo anche nella sezione annunci :::::::::: .....qualcosa si puo'anche trovare:........ http://www.lamoneta.it/mercatino-numismatico/5/libri-e-riviste/page__sort_key__date_added__sort_order__desc :D
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  48. Ciao, per chi fosse interessato a scambio o acquisto di figurine segnalo questo Forum dedicato: http://scambiofigu.forumcommunity.net/ Io l'ho conosciuto mediante un mio "amico di scambi" (intercorsi tra le rispettive figlie :) ) e che è molto attivo nello stesso Forum. Ciao Illyricum :)
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  49. Per quanto riguarda l'articolo di Carcione sulla disfatta di Costantinopoli ritengo che un quadro storico numismatico abbastanza esaustivo lo si può avere unendo l'articolo con gli studi di Davide Fabrizi su Denaro Tornese nell'Italia Meridionale,con quelli condotti da Roberto Cecchinato sul Denaro Tornese nella Grecia Franca e con la re cente pubblicazione della Travaini sulle monete delle Zecche Italiane e dell'oriente latino
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  50. Ciao Adolfos le raffigurazioni che compaiono sugli antiquiores dovrebbero essere in realtà quasi tutte raffigurazioni di San Pietro piuttosto che dei Papi. Dico quasi perche su alcuni, Adriano I e Leone VIII,ad esempio parrebbe raffigurato proprio il pontefice, mentre nelle altre, Formoso, Agapito, etc. dovrebbe essere il Santo Pietro, dei quale i papi erano successori alla Cattedra appunto di Pietro. Questi ritratti non sono però né fisionomici né fiosiognomici, sono ritratti assai primitivi, anche se di una potenza espressiva a volte eccezionale, come quelli di Adriano, di Leone o di Agapito . A quest'epoca non esiste ancora il ritratto distinto da tratti somatici che ne permettano la caratterizzazione del personaggio raffigurato. Al contempo però non sono ritratti formali, standardizzati, di maniera quali possiamo trovare nei successivi denari medioevali ove l'autorità regale, ad esempio viene espressa attraverso ritratti di sovrano consuetudinari ove gli attributi regali (corona, a volte mantello, scettro, etc.) stanno a simboleggiare l'autorità sovrana. Sono ritratti che hanno una forte vigoria espressiva che ricorda altre emissioni, di poco successive, quali quelle dei follari di Amalfi ove certe raffigurazioni dai tratti rozzi e primitivi offrono dei toni espressivi raramente toccati nelle monetazioni dei secoli successivi. Per quanto riguarda l'assenza del nome dell'imperatore in effetti sollevi un punto molto interessante e ancora in parte dibattuto. L'autorità papale a Roma si sostituisce progressivamente e , direi io , dolcemente a quella dell'impero (bizantino). I testi storici riportanio come prima moneta papale il famoso denario di Adriano I (772-795) , e molti testi riportano le famose "tessere" di Zaccaria come proto-monete papali. Ma se i denari di Adriano sono battuti sul piede dei denari francesi inaugurati da Pipino in Francia (in effetti sono antecedenti alla famosa riforma Carolingia che tagliò le monete sul piede della libbra), non dimentichiamoci che il dominio nominale di Roma era ancora posto sotto l'egida dell'impero di Bisanzio. Risalgono agli anni '70 e '80 dei ritrovamenti di cosiddette siliquae papali, ovvero siliquae tagliate sul piede bizantino che rappresentano a tutti gli effetti le vere, primissime emissioni dei papi (VII e VIII secolo) assieme agli imperaoti bizantini sotto il cui controllo era posta in quegli anni Roma. Successivamente , a partire proprio da Adriano, responsabile di un forte accrescimento del controllo territoriale e del potere temporale della Chiesa si poté assistere ad un progressivo affrancamento dal dominio bizantino (che ancora in gran parte governava l'Italia e imponeva le sue leggi e regole: la monetazione longobarda, ad esempio era tagliata, con i suoi tremissi il modello di quella bizantina, l'esarcato di Ravenna emetteva solidi di tipo bizantino ancora ai tempi di Astolfo, non parliamo poi di Siracusa, Catania, Napoli, etc.) culminato con la chiamata di Carlo Magno da patrte dei Papi in aiuto contro i longobardi che avrebbero "minacciato" il dominio di Pietro.. e Carlo fu coronato imperatore proprio da Leone III in San Pietro (pardon nella basilica costantiniana( ?), visto che la basilica di San Pietro venne costruito qualche secolo piu tardi :P ) la notte di Natale dell'anno 800, prestando un giuramento solenne di difesa e servizio della Cjhiesa che venne poi ripetuto da tutti gli imperatori successivi al momento della loro incoronazione.
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