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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/19/12 in tutte le aree
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"...nel frattempo però spero che la divisione che ci hanno imposto tra manifestanti e forze dell'ordine venga ridotta con il buon senso (i manifestanti devono isolare i violenti ma dall'altra parte credo sia legittimo chiedere numero d'identificazione per i violenti e assunzione di responsabilità)". Sarà legittimo chiedere il numero di identificazione delle forze dell'ordine nel momento in cui potranno essere immediatamente arrestati quei manifestanti che durante i cortei fanno uso di caschi, scudi, bastoni o abbiano il volto coperto per evitare di essere identificati. Non si puà pensare di "umanizzare" la nostra Polizia quando, dall'altra parte, in nome della "protesta", si consente di fare quello che si vuole (vedi quanto è accaduto nei recenti cortei e per la protesta contro la TAV). Inoltre sarebbe opportuno che tutti i cittadini provassero sulla propria pelle cosa signidfica trovarsi a fare ordine pubblico nel bel mezzo di un tumulto....pensare che chi svolge questo servizio possa essere anche un nostro familiare è una giusta considerazione ma è comunque cosa diversa dal trovarcisi personalmente in mezzo... Saluti. Michele3 punti
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Secondo il mio parere, penso che siano più complicate da reperire in alta conservazione (FDC o quasi per intenderci) le date 1851T, 1852G, 1853G, 1861T sia Italia che Sardegna, 1867T e 1868T. Da sottolineare le date 1867 e 1868T che secondo me sono assai piu' difficili da reperire in FDC rispetto a quello che lasciano intendere i cataloghi e prezzari. Le date piu' facili sono invece 1862,1863 e 1865 che si trovano tranquillamene in FDC con prezzi non molto superiori al contenuto in oro. La data 1861T collo corto è la prima moneta d'oro del Regno d'Italia e risulta parrecchio difficile in FDC. Ancora piu' difficile la variante T su F in FDC praticamente introvabile. Diverso il discorso per le conservazioni intorno allo SPL che mi risultano non troppo impegnative da reperire in particolare per i marenghi del Regno.2 punti
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Ogni oggetto protomonetario puo' avere un valore e per ogni tipologia di questi oggetti c'e' chi li studia, li colleziona e li compra, purtroppo il tuo esemplare non e' in buono stato di conservazione. Se provi a fare una ricerca con le parole chiave Jeton o Token troverai parecchi riferimenti sia sui noti siti di vendita che su siti specializzati tipo quelli che ti linko. http://geologiedelafrance.free.fr/jeton/jeton.html http://www.ukdfd.co.uk/pages/nuremberg-jetons.html Per una veloce infarinatura sulla loro funzione http://www.lamonetapedia.it/index.php/Gettone tieni presente che oltre a quelli di conto esistevano anche gettoni camerali, utilizzati come gettone di presenza per gli appartenenti ai vari ordini di rappresentanza; gettoni da gioco, utilizzati alla stregua delle moderne fiches; gettoni monetali, utilizzati come sostitutivi della moneta in diverse situazioni (per acquisti negli spacci aziendali, pagamento d'interessi dei prestiti sociali, punti premio in funzione degli acquisti effettuati). Hans Hurlich Horauf era uno "zecchiere" che produceva e firmava questi gettoni, purtroppo su di lui ho trovato un solo accenno sulla Revue Numismatique belga, sto cercando altri riferimenti. Spero di aver chiarito, almeno in parte, i tuoi dubbi Ciao Mario p.s. a pag34 del pdf che ti linko, in olandese, http://www.detectoramateur.nl/magazine/96.pdf Hans Urlich Horauf viene dato come operativo a Norimberga dal 1663al 16872 punti
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Non è facile riassumere le due intense giornate di Bari (mi era venuto pure un gran mal di testa....) e praticamente non ho potuto prendere appunti. Nell'androne prospiciente l'ingresso all'auditorium c'era in vendita, con sconto, il IV volume della Colla EOS (a 35 euro). La prima parte riporta nel dettaglio il ripostiglio di Taranto 1883, che ha avuto anche un notevole ruolo per la creazione del Medagliere all'interno del Museo archeologico di Taranto, scritto da Giuseppe Libero Mangeri, seguito da un articolo con puntualizzazioni sugli aspetti iconografici a cura di Benedetto Carroccio e da uno sulla storia del medagliere del Museo di Taranto, a cura di Luigi Tondo. Nella seconda parte ci sono studi sulle monete di Boemondo d'Altavilla per Antiochia (Giuseppe Colucci), sulle monete di Manfredi III Chiaramonte di Palermo (Franco D'Angelo), sui ruolo dei Monetarij, Zanattari cornuti e Poveri afflitti nelle vicende monetarie del Regno di Napoli (Giuseppe Ruotolo) e una rapida panoramica sulla monetazione d'Italia da Napoleone all'Unità (Corrado Minervini). L'apparato illustrativo è a colori e di qualità decente. E' un volume che merita di essere aggiunto ai precedenti volumi, anche se è stato trattato un numero inferiore di argomenti. Nell'occasione ho chiesto a Libero Mangeri se era prevista la pubblicazione di altri ripostigli depositati nel Museo di Taranto, fra i quali l'importantissimo ripostiglio di Torchiarolo 1926. La risposta è stata abbastanza raggelante: mancano i soldi per pulire i pezzi, che dopo quasi un secolo di deposito nel medagliere, sono parecchio ossidati e praticamente quasi illeggibili (sarà stata la salsedine o l'aria di ILVA ?). Un bravo pulitore sarebbe in grado di ripristinare l'originario aspetto (erano quasi tutti FDC), ma chi lo paga??? E il Ministero dei Beni Culturali è per principio contrario alla collaborazione di privati (magari senza scopo di lucro). Quindi le numerose monete stanno ancora lì e per vederle bisogna inviare una precisa richiesta al Soprintendente..... Venerdì 16 novembre ore 12,00-13,30: è stata una sessione inaugurale, con interventi di Laforgia (Rettore Univ. Lecce), Distaso (Preside Facoltà Lettere di Lecce), Marzì (Academia Pugliese delle Scienze), D'Angela (Pres. della Società di Storia Patria per la Puglia), Libero Mangeri (Direttore Numismatico nella Soprintendenza BC della Puglia) e infine il prof. Colucci ha dichiarato aperto il Congresso. E' seguito un simpatico rinfresco con caffè in un salone sottostante. Alle ore 14 è iniziato il congresso, che è durato praticamente senza soste. Gli interventi hanno seguito il programma prestabilito, con la sola assenza del dr. Lippolis sul "Quadro archeologico di Taranto". - M. Lombardo, Quadro storico di Taranto: è stata ricostruita la storia di Tarentum specialmente nei secoli V e IV, con puntuali richiami delle antiche fonti letterarie. - W. Fischer-Brossert, Aggiornamenti a Chronologie der Didrachmenpragung von Tarent: è stato uno dei piatti forti del Congresso. Il relatore è un tedesco, che aveva pubblicato il fondamentale Corpus sulle monete di Tarentum fino all'arrivo di Pirro, sviluppando la sua tesi di dottorato. Ha letto l'intervento in italiano, pur non parlando bene la nostra lingua (preferisce conversare in inglese). Grazie alla comparsa di nuovi esemplari e ulteriori studi ha permesso di comprendere meglio alcuni legami fra emissioni di stateri tarentini, specie con Phi, Kal, Api e Ona, mostrando anche come la firma del monetario Phi si riscontri anche ad Heraclea e gli altri tre con stateri di Metapontum. - R. Cantilena, Considerazioni sulla moneta di Taranto nel III sec. a.C.: ha in qualche modo completato la panoramica delle emissioni degli stateri tarentini dal tempo di Pirro in poi, con particolare attenzione al problema delle cosiddette Campano-tarentine (niente di nuovo). - G. Gorini, Presenza e circolazione monetaria della moneta di Taranto: ha esposto l'area di diffusione nel mondo antico della moneta tarentina, che viene rinvenuta anche ad ampia distanza, perfino in piena penisola balcanica e fino ai confini con l'attuale Polonia. - S. Pennestrì, La monetazione di Taranto nel Portale Numismatico dello Stato. Ricerca, tutela, fruizione: da brava allieva della Balbi di Caro e distaccata alla Direzione del Ministero dei Beni Culturali per la parte numismatica, ha illustrato nuove iniziative del Portale Numismatico. In particolare ha preannunciato la creazione de "Il Notiziario del Portale" con segnalazione di contributi, dossier e cataloghi inerenti il patrimonio numismatico italiano. http://www.numismati...rtale.do?prov=H Per Taranto ha mostrato l'immissione del primo materiale presente nel medagliere di Taranto: al momento sono solo 35 stateri..... Comunque se si entra ora nel Portale non si vede ancora niente.... Sembra ci sia una volontà politica di proseguire, ma sono molto curioso sui tempi biblici per un vero ampliamento di questo Portale. - M. Taliercio Mensitieri, Gli esemplari frazionari di Taranto: è stato affrontato il problema su come raggruppare le numerose serie di frazionari (sorprende però la scarsità di immagini originali e sono al solito utilizzate le immagini del Vlasto), con le complesse implicazioni metrologiche. L'approccio mi è sembrato molto "scolastico" e senza particolari novità. Aspetteremo gli Atti per una migliore valutazione di questo contributo. - S. Montanaro, Le monete di oro: anche questo è stato un approccio piuttosto banale, riprendendo la classificazione già presente nell'opera di Fischer-Bossert. Belle alcune immagini a colori. - M. Caltabiano, Taranto e l'Egitto tolemaico nei documenti monetali: di buon spessore scientifico, anche se già noto, è questo contributo, che si sofferma sul notevole ruolo degli egiziani Tolomei sia sulla monetazione tarentina sia su quella siciliana. Lo stesso Pirro fu permeato dell'influenza tolomea, trovandosi nella corte di Tolomeo I in qualità di ostaggio. Arrivò a sposare Antigone, figlia di Berenice (terza moglie di Tolomeo) e proprio grazie all'appoggio di Tolomeo potè tornare da sovrano in Epiro. Sono stati mostrati stretti rapporti tipologici e iconografici tra le monete di Pirro e quelle di Tolomeo. L'infuenza egiziana si estese anche in Sicilia per il fatto che Pirro, dopo la morte di Antigone, sposò Lanassa, figlia di Agatocle, che gli portò in dote nuove terre (Corcira, Ambracia, Leucade e Acarnania). La studiosa ha mostrato anche le strette affinità tra Ierone diademato e Tolomeo II, con la comune presenza della sigla NK. Tolomeo II rifiutò di aiutare i Cartaginesi durante la prima guerra punica e quindi si pose in una posizione neutra in quel conflitto. Infine l'autrice sostiene che il materiale per l'oro marziale romano fu fornito da Tolomeo IV, nel 218-215 a.C. - A. Siciliano, La monetazione in bronzo: lo studioso ha fornito una carrellata delle varie emissioni in bronzo emesse per Tarentum. Non mancano diversi pezzi inediti e di estrema rarità. L'esposizione è stata piuttosto confusa e si spera nella pubblicazione nei prossimi atti per un quadro più chiaro delle varie emissioni. - G. Sarcinelli, Note sulla monetazione di Eraclea: l'autore si è soffermato solo sulle emissioni in bronzo a nome della lucana Herakleia, fornendo una sistemazione più completa e razionale rispetto al modesto lavoro della Van Keuren su questa zecca. Restano evidenti non pochi problemi di ordine metrologico e lo stesso prof. Arslan è intervenuto in maniera decisa sulle precauzioni che di devono prendere quando si fanno discorsi metrologici su monete di bronzo greche, anche per la nota ampia varietà ponderale. Dopo le inevitabili discussioni la giornata è terminata alle 20,30 e i vari relatori più alcuni ospiti sono stati invitati a una cena molto raffinata, vicino all'Hotel Palace, offerta dal munifico prof. Colucci. Solo verso la mezzanotte abbiamo potuto raggiungere (più o meno sobri) le nostre camere da letto. Sabato 17 novembre La giornata è iniziata intorno alle 9 con una bella cerimonia della consegna del premio "Maestro di Numismatica" all'esimio prof. Ermanno Arslan, in grande forma. Successivamente lo stesso - E. Arslan, La monetazione gota e longobarda in Italia: ha fornito un'ampia panoramica delle monete battute dai Goti e poi dai Longobardi in Italia. Il programma successivo è risultato essere piuttosto stravolto, per la mancanza di alcuni relatori (Pardi sulle monete auree dei longobardi; Barello sulle monete argentee dei longobardi, Dell'Aqua sui tipi e ritratti monetari ostrogoti e longobardi), con conseguente minore offerta di contributi specialmente sulla monetazione longobarda. Comunque sono stati tutti interessanti i successivi interventi, nel seguente ordine: - A. Rovelli, Ostrogoti e Bizantini a Roma: l'autore si è soffermato sulle monete emesse a Roma nel periodo 493-553 d.C. - M. Asolati, La disponibilità della moneta enea nell'Italia ostrogota. Emissioni inedite: questo intervento, abbastanza lungo, in qualche modo integrava il precedente, grazie anche all'esistenza di vari inediti recentemente comparsi. Di grande interesse una decanummo di Giustiniano I della zecca di Roma chiaramente riconiato sopra un decanummo a nome di Atalarico (g. 3,66). Altri inediti citati erano quelli di CNG 66/2004, n. 1669; Varesi 60/2012; Lanz 123/2005, 1140, ecc. Confesso di non averlo seguito molto (la materia è fuori del mio campo di interesse), nonostante che abbiano avuto luogo numerose osservazioni di Arslan, il quale non ha condiviso alcune conclusioni, a dimostrazione della complessità della materia. - G. Ruotolo, Pietas e Sanctitas nelle monete longobarde: l'autore ha compiuto un excursus sull'evoluzione di tipi della Pietas e della Sanctitas dal mondo romano a quello longobardo. - E. Ercolani Cocchi, Il medaglione d'oro di Teodorico e i gioielli monetari longobardi: partendo spunto dal noto medaglione d'oro di Teodorico, ex coll. Gnecchi, che presenta saldata al rovescio la spilla per essere sistemato sulla veste, l'autrice ha mostrato numerosi esempi di gioielli, specialmente collane, formati da monete d'oro, talvolta anche di imitazione. Ha mostrati pure esemplari di grossi medaglioni d'oro che sono semplici imitazioni al solo scopo di ricavare gioielli, di chiaro significato di ostentazione. - D. Castrizio, Il multiplo aureo di Teodorico: riflessioni iconografiche: prendendo spunto dall'intervento precedente, lo studioso è ritornato sul noto medaglione per analizzare a fondo i vari dettagli ivi presenti che meglio evidenziano l'autorità imperiale, facendo anche confronti iconografici con altre monete del periodo. - M. Miglioli e A. Campana, Su un gruppo di dioboli di piede tarantino: per un'attribuzione ad Herakleia: è stata l'unica parentesi del periodo classico nella giornata dedicata al medioevo. La relazione è stata tenuta dal bravo Miglioli, che ha richiamato l'attenzione su un gruppo di dioboli con i tipi testa di Atena/Ercole in ginocchio strangolante il leone che sono anepigrafi e generalmente attribuiti a Tarentum. Sulla base di raffronti stilistici e anche della struttura dei tondelli usati, viene ravvisata la possibilità di un'attribuzione ad Herakleia invece che a Tarentum. - M. Chimienti, False zecche e false monete longobarde: il noto studioso bolognese ha illustrato casi desunti dalla vecchia letteratura numismatica di alcune zecche ritenute attive nel periodo longobardo, con relative monete che invece sono risultate essere frutto di moderna invenzione. - L. Lombardi, Un'immagine del numismatico Giulio Minervini: il giovane ricercatore è riuscito a reperire una rarissima immagine fotografica del napoletano Giulio Minervini (1819-1891), per accennare alla sua prestigiosa carriera di studioso numismatico. Fu l'artefice, assieme al gesuita R. Garrucci, della nuova serie del Bullettino archeologico napoletano, che di fatto monopolizzò la pubblicazione degli studi e delle scoperte nel Regno delle Due Sicilie. La giornata si è conclusa intorno alle 17,30 con un intervento conclusivo del prof. Arslan, il quale ha posto in evidenza i vari contributi specialmente sulle monete ostrogote. Successivamente è intervenuto il prof. Colucci, il quale ha preannunciati che i Congressi Numismatici di Bari avranno una cadenza biennale e quindi il prossimo avverrà nel 2014. Non ha ufficialmente anticipato l'argomento che sarà alla base del prossimo Congresso, che sarà prossimamente definito (c'era una proposta che venga dedicato a Thurium, ma niente di ufficiale).2 punti
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Pare ci siano stati numerosi tentativi di unire il Nilo al Mar Rosso fin dai tempi dei faraoni, per ragioni soprattutto commerciali, utilizzando un "wadi" e i "laghi amari" nella parte sudorientale del delta Ma fu aperto probabilmente solo con Dario: After more than one hundred twenty thousand workers had died it was abandoned and left to be finished by the Persian king Darius I, who did much to encourage trade. The canal, 140 km long and 50 metres wide, was opened with great ceremony in 500 BCE Ma richiedeva troppa manutenzione e Traiano... Diodorus Siculus who lived in the first century BCE, described the canal as having been re-excavated and being very active in the time of Ptolemy [6] and it remained a major traffic artery for two centuries more. In the reign of Cleopatra, parts of the canal were blocked by sand and only the Roman emperor Trajan (98-117 CE) cleaned it out again and it was called "Trajan's river". Hadrian (117-138 CE) invested in its rebuilding and upkeep as well. Lo possiamo vedere ancora oggi dallo spazio :)2 punti
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Buona Domenica Mario, posso ordinare anch'io un menu' particolare?........Sai sono a dieta :pleasantry: Per antipasto: fiorini impanati Primo piatto: un assaggio di maltagliati al ragu' Secondo piatto: uno scodellato con spezzatino di cavalli; un assaggino di oselle e per contorno un po' di bianchetti Dolce: una patacca alla crema Vino: un rolabasso millesimato Un saluto a tutti....augurandomi che il conto non sia da pagare in zecchini :blum: luciano2 punti
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Vedo adesso questo post!!! La pesca è la mia più grande passione.... nel tempo ho praticato un pò tutte le tecniche, negli ultimi anni mi ha folgorato la pesca a spinning in fiumi di fondovalle (Piave nel Bellunese, Isonzo e Tagliamento in Friuli); mirata alla caccia della Regina (trota marmorata) e suoi ibridi con la fario... pratico il C&R convinto (anche perchè in Piave per marmorate e ibridi è obbligatorio praticamente ovunque da Longarone al confine con Treviso) Qualche cattura del 20121 punto
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Proseguono le soddisfazioni.....anche on-line http://www.ebay.at/itm/ws/eBayISAPI.dll?ViewItem&item=400338190101&ssPageName=ADME:B:EOIBUAA:IT:31601 punto
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dalla foto mi sembrerebbe buona...chiaramente per una "sentenza" definitiva bisognerebbe averla in mano...o foto migliori...1 punto
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Sono contento che Mario ne abbia parlato anche qui... A Verona ci porteremo un bel numero di copie da distribuire... Il volumetto costa 10€, e sono tutti soldini che finanzieranno i progetti del circolo stesso (tra cui anche un probabile secondo numero della rivista (non sappiamo ancora con che cadenza sará pubblicata, probabilmente annuale o biannuale. Il nostro circolo é formato da giovani che spesso entrano con poca esperienza, e proprio per avvicinarli tutti e portarli verso uno studio serio della disciplina, abbiamo sempre deciso di lasciare gratuita l'iscrizione... É logico, peró, che qualche costo c'é se si vuol crescere... Fino ad oggi il circolo é riuscito ad andare in contro a chi aveva esigenze di confronto con altri ragazzi, a chi cercava un articolo o un libro per i propri studi, a chi cercava, magari, qualche informazione e a chi voleva incontrarsi con altri ragazzi che condividevano la stessa passione... Ma non c'é mai stata la possibilità di mettere in atto dei progetti seri, tutti insieme, nonostante ci siano stati spesso degli sforzi importanti. Adesso credo che siamo riusciti a fare qualcosa di bello insieme e ci fa piacere che qui sul forum questi sforzi siano apprezzati. Vedo che quasi tutti i giovani del nostro circolo studiano con impegno e si appassionano sempre piú con il tempo, molti sono giá iscritti anche alla SNI da anni, molti scrivono qui sul forum, la maggior parte frequenta convegni, seminari e giornate di studio... Questo significa che il circolo in 6 anni di vita ha lavorato e ha reso qualche frutto. E (siccome la nostra é un'associazione con limiti di età) vedere che molti dei giovani che ci lasciano, raggiunti i limiti, pensano alla numismatica come una possibilità per il proprio futuro anche professionale, affrontano studi universitari o comunque continuano a collezionare e studiare, é sicuramente una soddisfazione... Non che questo sia merito del circolo, ma di sicuro dal CGN sono passati e hanno raccolto qualcosa.1 punto
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Grazie a te per l'idea...grazie ancora :good: Se non ci aiutiamo fra di noi... :drinks: Esatto, questo dovrebbe e ripeto dovrebbe essere lo spirito del forum...1 punto
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Grazie a te per l'idea...grazie ancora :good: Se non ci aiutiamo fra di noi... :drinks:1 punto
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Recente acquisto 1. Bronzo di Macedonia tipo ‘Basileus’. Scudo macedone con al centro un fulmine/Elmo macedone con B-A ai lati e foglia d’edera in basso. Lotto 52. ROYAUME DE MACEDOINE, Alexandre III le Grand (336-323), AE 1/2 unité, 325-310 av. J.-C. Macédoine. Droit : Foudre en épisème d'un bouclier macédonien. Revers : Casque macédonien lauré. De part et d'autre, B - A. En bas, feuille de lierre. Ref.: Price, 407. 4,45g. Patine brun-vert. Très Beau (VF) apollonia1 punto
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Non ho visto, nè letto " Il Tondello ", il libro-rivista scritto dai nostri ragazzi del CGN e che sarà in distribuzione a 10 Euro a Verona,ma a Verona lo comprerò. Riflettevo ieri sera leggendo la discussione sulla presentazione di questa rivista e ho pensato a tutto quello che c'è stato dietro, l'idea, unire i ragazzi nel progetto, stimolarli a fare un articolo, in tanti li hanno fatti e se ricordo Juvenilia, non ho dubbi anche sulla qualità, molti di loro sono veramente bravi lo sappiamo. Ma poi non è finita, bisogna realizzarlo, farlo stampare, fare tante copie per i costi, ed ecco che nasce " Il Tondello ", ultima fatica del " nostri ragazzi del forum ", ci vuole impegno,grinta per fare tutto questo, loro l'hanno avuta. A volte si dice i ragazzi poi non hanno voglia, si lasciano andare....qui invece esce un prodotto fatto da loro, che segue il fortunato e oggi secondo me leggendario Juvenilia. Ora a Verona Magdi e altri sabato lo distribuiranno, ma credo lo possano anche spedire, pensando a tutto quello che c'è stato dietro mi viene da dire, fate un gesto verso i nostri giovani e compratelo, forza sono sicuro che non ve ne pentirete, fra qualche anno magari avrete in mano un altro libro simbolo e credo che i ragazzi non potranno non apprezzare ....., un gesto, un gesto, quante volte ho detto questa parola, il tutto magari visto che parliamo di Verona, da fare proprio lì, durante il Rito di Verona...... Mario1 punto
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All'acquirente non devessere piaciuto molto, oppure si e' letto questa discussione....;) Sta di fatto che neanche dopo due mesi e' di nuovo in vendita: http://www.artcoinsroma.it/auction/view/118/8671 punto
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Le forze dell'ordine hanno tutta la mia solidarietà. Mi ricordo del poliziotto insultato dal no-tav che ascoltava con tutta la calma possibile... Io non ci sarei riuscito. Arka1 punto
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Quale miglior inizio se non il convegno di Verona? avrai la possiblita' di vedere tantissimo materiale, tanti commercianti, e sopratutto potrai conscere ed ascoltare i consigli e pareri dei piu' esperti lamonetiani...1 punto
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sono nuovissimo in questo mondo, ho iniziato da un paio di settimane e sfrutto quest'occasione per venire e conoscere meglio questo "mondo",oltrettutto è gratuito quindi anche se compro poco sarà sempre un esperienza in piu :)1 punto
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Bella domanda. Non sono "tra i più esperti", però provo a darti il mio parere lo stesso. Tra i colli corti direi, a naso, il 1861 Torino ed il 1874 Milano (anche con loro il conio di Milano è piuttosto bassino). Tra i colli lunghi, invece, propenderei per le prime due date. Personalmente, se dovessi scegliere una moneta per l'acquisto, inizierei dal 1861 VE II Re d'Italia, che è anche rara, seppure non certo introvabile (sempre che tu non ti riferisca al collo lungo, visto che esiste anche quello, nel qual caso propenderei per il 1874 Milano, che non è facile da trovare in ottima conservazione e di solito non è particolamente caro). Più in generale, deciderei in base a come si presenta la moneta ed al prezzo.1 punto
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Salve. Il ritratto mi dà l'impressione che l'Imperatore effigiato sia Settimio Severo. Forse, si tratta di un sesterzio di questo tipo: D/ IMP CAES L SEPT SEV PERT AVG, testa laureata a destra. R/ FIDEI LEG TR P COS S C, Fides stante a sinistra, regge un vessillo e una Vittoria alata. Riferimenti: RIC 651; BMC 469. Zecca: Roma. Data: 193 d.C. Ti allego un'immagine tratta dal web:1 punto
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Buongiorno, si tratta di monete assai comuni, se ne trovano a chili sulle bancarelle : valore economico nullo. valore storico / affettivo non quantificabile. buona giornata :hi:1 punto
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...la moneta non ha nessun valore...però magari innesca in te un nuovo interesse!! :blum:1 punto
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Almeno due, sia per ammortizzare le spese e sia perchè non è poi male avere qualche rotolo in più di una moneta il cui contingente non è altissimo...1 punto
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Grazie sandokan per lo stimolo che mi stai dando, aspetto una risposta da Oento, che essendo della zona, potrebbe contattare qualcuno senza distubare troppo Nel caso contatterò io con discrezione e senza interferire nel loro importante lavoro. Un caro saluto M.1 punto
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ciao, sono due monete comuni, il peso è eccedente di pochissimo (0,03 gr) sicuramente la bilancia da tarare, sono monete autentiche con zero valore numismatico, e con valore pari al metallo contenuto, quotazioni che vanno da 320/340(INDICATIVE) saluti TIBERIVS1 punto
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Ciao Giuseppe ..... la moneta andrebbe esaminata in mano per determinare se effettivamente siano delle sigle o meno. Da quello che vedo dalla foto sembrerebbe che l'incisore almeno per la lettera C si sia divertito ad usare la circonferneza della coda del Drago, mentre la lettera A e ben più visibile. Se fossero delle sigle (e comunque posizionate al rovescio, in modo anomalo rispetto alla tipologia) sarebbe davvero una moneta "inedita. Apro un breve discorso su di esse perchè di esse parliamo e perchè ci troviamo di fronte a delle sigle a dir poco "Ostiche" da decifrare, dove l'abbianmento A al dritto e CA al rovescio è documenato dalla moneta, Coronato alla Croce, descritta dal PR al n° 15f appartenente a collezione privata e dal Cavallo PR 44c (Rif. CNI 1002) per la sola CA. MA di chi sono le sigle CA ? potrebbero essere del Cambrario in attività nel 1472 e secondo il Prota incisore di alcuni conii: Coronati, Armellini e Cavalli........quindi se CA sono dell'incisore di chi è la sigla A abbinata nel Coronato alla Croce PR 15f ? La sigla A è una sigla ancora oggi non documentata, essa appare su molti Coronati della tipologia alla Croce di Calabria coniati a partire dal 1 agosto 1472, avolte abbinata alla sigla CI (per me ex gotica), quando era presente in zecca Iacopo o Yacobus Cotrullo, quindi se vi era il Cotrullo non è noto di chi sia la sigla A a meno che vi è stata l'usanza per alcune di queste monete di imprimere anche la sigla dell'incisore, ma a quell'epoca non v'era alcun incisore che iniziasse con la lettera A. Torniamo adesso al Coronato oggetto della discussione; è noto che questa tipologia iniziò ad essere coniata a partire dal 1488, nominati Coronati dell'Angelo........oltre a quelli riportanti la sigla T (iniziale del Tramontano) se ne conoscono un numero limitato con differenti iniziali, sigla I PR17a,18b,19 - sigla C PR18a e sigla V PR18c......questi oltre ad essere lavorati sotto la direzione del maestro di zecca effettivo, furono anche eseguiti da Maestri "Aggiunti" sussidiari o supplenti, fuori di zecca e di conseguenza da differenti incisori. CHE IL CAMBRARIO di cui non è noto in cui cessò la sua attività abbia inciso anche alcuni conii di questi Coronati dell'Angelo ?? se si riscontrasse che queste effettivamente siano della sigle sembrerebbe di SI' anche se verebbero a trovarsi in un posizione inconsueta e cioè al rovescio della moneta, ma ormai lo si sà...la monetazione napoletana ci riserva ogni giorno sempre delle piacevolissime sorprese e queste potrebbe essere un'altra chicca. Pietro1 punto
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con molta fantasia potrebbe essere un picciolo per Roma di Pio II (la croce con le palle all'interno potrebbe essere lo stemma Piccolomini) al quale è stato tolto un bel po' di metallo....non è che riesci a leggere qualche lettera? saluti, anto R1 punto
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alcune notizie aggiuntive.. i 20 soldi (erano una lira ricordo...) avevano una bontà di 3.12 denari quindi praticamente un quarto d'argento, il valore nominale era molto alto rispetto all'intrinseco, praticamente erano solo da 8 soldi invece che 20, ne sono stati coniati circa 48 milioni di lire, quindi lo stato ha avuto un guadagno enorme... già nel 1798 il suo valore fu ridotto a soldi 15 (per il 20 soldi) e a soldi 7,6 (per il 10 soldi), ed a fine di quell'anno già valevano solo più rispettivamente soldi 8 e soldi 4... moneta facile ad usura per basso conio e argentatura superficiale che in più ha circolato per molti anni anche sino a dopo l'unità d'italia....1 punto
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Non è che è solo rame. Se ricordo bene è argento 250 - rame 750, ma un po' per l'ossidazione e molto per la bassa quantità, il colore del metallo nobile non riesce ad emergere, e per questo gli veniva data una «spolverata» superficiale di argento, la quale resisteva per un po', ma poi si perdeva. Questa moneta, nel popolo, veniva chiamata «muta» (o «mutta» come si scriveva allora), proprio perché, nonostante l'aspetto da nuova la facesse presumere di buon argento, non tintinnava, smascherando quindi la povertà della lega.1 punto
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Premesso che ognuno è libero di giudicare come vuole, e che probabilmente la foto della moneta non le da giustizia, Questo è un qSPL/SPL della prossima asta Negrini (36)... stessa zecca 4 anni prima Anche solo guardando i pallini della corona e i capelli del Re mi pare che sia ben distante dal "qSPL/SPL" della mia... Credo che il buon Raffaele qualche marengo l'abbia toccato, a me pare che ci sia gente qui che i colli lunghi li ha visti solo nelle foto da 1cm x 1cm dei cataloghi Lotto 790 Negrini 36 (qSPL/SPL) E la mia Mah... Secondo me la tua non è qSPL e neppure quella di Negrini. La differenza è che la tua è SPL+ (minimo) e quella di Negrini è sul BB. Ormai le monete stanno diventando come il vino buono: più passa il tempo è più migliorano.1 punto
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Cosa ne penso? Ecco cosa ne penso...la frase sopra riportata è esattamente il contrario di ciò che sarebbe accaduto nel nostro Paese. Non facciamo finta di niente, potremmo avere le nostre ragioni quando sequestrano collezioni per motivi discutibili ma non su questo...l'italia, al momento, non è pronta per questo genere di cose che richiedono estrema correttezza. Questa frase qua, invece, è totalmente inutile e atta a creare polemiche. Sono Archeologo e per quanto mi riguarda uno che si professa numismatico DEVE poter ritenere importante il contesto dei ritrovamenti, altrimenti, mi verrebbe da dire, numismatico di che?? Non mi interessa sapere il tuo lavoro ma vai a dire BARONI (urlando, esattamente come hai fatto qua scrivendolo in maiuscolo) a chi si sbatte ogni giorno senza essere pagato perché siamo bistrattati in Italia, nonostante avremmo tutti i diritti di avere una professione...perché sì, c'è chi ha studiato per poter lavorare esattamente come ha studiato chi fa il dentista, il medico e l'avvocato (per dirne alcuni), dunque, una domanda, ti faresti operare da un medico che lo fa per hobby? Ti faresti togliere un dente da chi lo fa per hobby? Credo proprio di no...ma il problema è alla fonte...non è colpa nostra...uno Stato che non si interessa del proprio passato non può avere un futuro decente... Poi, riguardo la discussione, sì, sarebbe bello che anche l'Italia facesse parte di quegli stati che hanno rispetto del passato, sarebbe bello poter lavorare perché qualcuno ha ricercato per noi e correttamente ci ha avvisato, sarebbe bello...ma al momento, lo ritengo impossibile...1 punto
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scusate ma ho il P.C che fa le "bizze" - non riesco a postare bene .... si vede? di Casa Savoia MONETE DEI SAVOIA DAL MEDIOEVO AL XX SECOLO Amedeo V il Grande, 1285-1323. Grosso di Piemonte. Ar gr. 2,17 AMEDS COMES SAB Aquila bicipite con ali spiegate; tra le teste è presente un bisante. Rv. PED’ MON TEN SIS Croce doppia intersecante la leggenda, accantonata da A M E D’. Sim. 4; Bia. 37; MIR 45. Raro. Bella patina di antica raccolta. Leggermente piegato. Buon BB1 punto
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sei una brava persona Aemilianus, lo dimostrerà l'affetto ed il ricordo che tuo nipote avrà nei tuoi confronti. anche se non possiedi più una collezione di monete di Emiliano, noi hai certo perduto la conoscenza che hai di questo effimero imperatore. questo dimostri coi tuoi interventi, questo noitutti dobbiamo sfruttare. non conosco la bibliografia di Emiliano ma penso che sia tutta riportata nel recente lavoro di JOHNE, Die Zeit den Soldatenkaiser, che sto usando per la mia tesi. http://journals.cambridge.org/action/displayAbstract?fromPage=online&aid=7922979. quando l'ho sotto mano, darò un'occhiata se ci sono lavori specifici su Emiliano. Southern, The roman empire from Severus to Constantine, parla di lui a 76-77 e 309: Emiliano, governatore della Bassa Mesia vinse una battaglia contro i Goti, liberò prigionieri romani e venne proclamato imperatore dalle truppe (legioni della Pannonia). Marcia su Roma. Scontro in nord italia con le truppe di Gallo e Volusiano. Sconfitta e morte di questi. non molto dopo emiliano viene ucciso dalle sue stesse truppe quando Valeriano gli marcia contro con le truppe del Reno. le fonti antiche: è vero che l'HA non ne parla. questo è dovuto al fatto che sono cadute le Vite da Filippo a Valeriano --> lacuna nel testo forse perchè si sono persi i quaternioni. Qualche accenno in Eutropio 9,5; Vittore,31; Epitome 31. Qualcosa in più in Zosimo 1,28 e Zonara 12,20. quest'ultimo parla di una lettera da lui inviata al senato subito dopo la sua proclamazione in cui proponeva al senato una divisione dei poteri: Senato = potere supremo in fatto di politica interna e amministrazione; Emiliano = supremo generale contro Goti e Persiani. ho visto che sulle monete di Emiliano compare SC. questo significa che Emiliano, altro Soldatenkaiser, aveva ottenuto la conferma da parte del senato? oppure è solo una sua richiesta, un suo tentativo di essere riconosciuto dal senato, mentre invece non lo era ancora stato? in sostanza, non vuol dire che intendesse intraprendere una politica filo-senatoria o avesse una particolare amicizia col senato? SC compare anche nella monetazione di Floriano. mi sembra anche in quella di Gallieno. il senato di questi 2 certamente non aveva una buona considerazione.1 punto
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La nostra sezione è giunta al rispettabile numero di 20.000 (ventimila!) risposte e superato le 1500 discussioni. Penso sia un buon obbiettivo. Un grandissimo grazie a tutti gli utenti del forum ed in particolare ai nostri assidui frequentatori, un grazie soprattutto all'ideatore del forum, Reficul, e a tutti quegli utenti che nel lontano 2004-2005, con il loro pionerismo, hanno contribuito a creare le basi del nostro successo. :hi:1 punto
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Scultura di Pierre Puget (1620-1694) The Meeting of Alexander the Great and Diogenes (ca 1692, Parigi, Museo del Louvre) apollonia1 punto
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Dipinto su piatto di ceramica di un artista italiano (probabilmente XX sec.) Diogene e Alessandro il Grande. Un piatto da Urbino apollonia1 punto
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?? Di cosa stiamo parlando? A me pare un comunissimo ma malmesso 100 lire mini del 1992....1 punto
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vorrei dare anch'io un contributo alla zecca di Frinco con una trillina di Ercole Mazzetti contraffazione di Milano,e lanciando una proposta agli appassionati astigiani per sollecitarli a preparare anche loro una giornata di studi sulle zecche di Frinco e Passerano con relative visite. (come le riuscitissime due giornate sulle monete di Masserano)1 punto
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Ciao......credo che questo studio potrebbe interessare !! http://www.ilportaledelsud.org/bcnn1966_2.pdf1 punto
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Dall'asta Kunker n°207 il lotto n° 6325 presentava questa meraviglia Pierreale:PIETRO E COSTANZA(1282-1285)oro Zecca di Messina generalmente il diam.è di mm.24 ed il peso di gr.4,35 D/+ P DEI GRA.ARAGON.SICIL.REX;+SUMMA POTENCIA EST IN DEO;nel campo stemma aragonese ,il tutto entro circolo di perline R/+COSTA.DEI GRA.ARAG.SICIL.REG.;+XPS VINCIT XPS REGNAT XPS IMPAT;aquila volta a sinistra con testa voltaa destra,il tutto entro circolo perlinato Riferimenti:FRIEDBERG 654;MAUGERI 1;SPAHR 1-9;MIR 170 --odjob1 punto
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Concordo che il costo di opere che richiedono impegni di catalogazione, molte foto e attività di ricerca sia purtroppo sostenuto. La famosa "GUida" ha comportato una gestazione di anni (ma è un'opera di oltre 1000 pagine :)) e di un'ampiezza tematica particolare. Tuttavia vorrei segnalare una casa editrice, specializzata in pubblicazioni numismatiche, che non solo è attivissima e prolifica da un punto di vista di produzione di titoli ma che si fa anche un punto d'onore di contenere al massimo i costi dei volumi prodotti: la Libreria editrice Classica Diana di Cassino. Molti studi e monografie , utilissime, sono stati pubblicati da questa casa editrice , ad opera di studiosi specializzati. L'editrice Diana, che ha anche sponsorizzato l'iniziativa del concorso per giovani numismatici organizzata lo scorso anno dal forum, fornisce un prezioso contributo alla divulgazione della cultura numismatica.1 punto
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Buona sera a tutti i frequentatori della sezione, guardate cosa ho scovato girovagando in rete, cosa gli è successo ? Asta Veilinghuis Eeckhout lotto 9221 punto
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Carissimi amici, da tempo ormai ho lasciato questo tipo di monetazione per dedicarmi a pieno a quella del Regno delle Due Sicilie. Ovviamente quasi l'intera collezione è stata sostituita da quella del Regno di Napoli (sono andati via subito i pezzi migliori e più rari) Non frequentavo ancora il Forum quando ciò è accaduto (circa 5 mesi fa), ma devo dirvi, sinceramente, che in questa sezione ogni giorno che passa incontro sempre più persone preparate e disponibili a qualsiasi tipo di intervento. Vi state chiedendo ...ma questo che vuole......Beh..ultimamente avendo un pò di nostalgia con le monete del Regno d'Italia faccio qualche intervento in questa Sezione.....che devo dire molto ben condotta e ben curata. Ho fatto questo intervento, giusto per conoscerci meglio e perchè no.....postare qualche altra piccola moneta rimastami ancora nel casstto. Postare è sempre un dilettevole piacere per chi posta e ottiene notizie e anche per chi dall'altra parte le osserva, le analizza e le giudica. ;) Onestamente, un pò sono pentito, ma nella vita mai dire mai, potrei anche pensare ad un gradito ritorno. Intanto vediamo se riesco ad ottenere giudizio su qualche moneta. Ciao a tutti i frequentatori della sezione.1 punto
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