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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/09/12 in tutte le aree
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Desidero aprire questa breve discussione per comunicare a tutti gli appassionati e collezionisti ......... ma soprattutto venditori ...... com'è fatto il dritto di un 12 carlini di Murat FDC. Visto che ultimamente ci piombano sul mercato più FDC che castagne vi posto l'immagine proveniente dal catalogo d'asta NAC 12 del 1998. Questo è un vero FDC! Tutti gli altri con basette consunte o poco nitide sono inferiori a tale conservazione. Grazie per l'attenzione.3 punti
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Buona Sera, Sulla scorta delle osservazioni illustrate, concordo con la collocazione proposta per la moneta nella terza serie, in particolare dovrebbe trattarsi di Bern. 0076. Segnalo, nella stessa Asta, un’altra imprecisione nella classificazione del lotto 717 dove il segno è erroneamente indicato come “chiavistello” mentre si tratta del segno “chiave” della quarta serie classificabile come Bern. 0189. Il lotto 721 mi sembra fosse passato nell’asta NAC 44 del 2007. Riguardo alla prima serie (Bernocchi 0069) sarebbe necessario un approfondimento; non avendo visto un numero sufficiente di monete sono in grado di esprimere solo un generico dubbio sulla effettiva esistenza di un Fiorino Bern. 0069 “assoluto” forse perché la perfezione non è di questo mondo. In particolare penso sia importante partire dal modo nel quale il nimbo veniva realizzato sul conio per arrivare a una classificazione del risultato. Cerco di chiarire con un esempio: se tracciamo il nimbo accostando tra loro una serie di “perle” possiamo ottenere una varietà di effetti molto diversi tra loro. Se la distanza tra i punti è uguale o maggiore al diametro degli stessi l’effetto di “perlatura” sarà evidente, al ridursi di tale distanza l’effetto sarà sempre meno evidente, l’usura in un conio “stanco” e l’usura della moneta potrebbero fare il resto. Allego l’immagine di un Fiorino indicato come Bernocchi 0069 passato nell’asta NAC 50 Non mi dilungo oltre. cordialità2 punti
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buongiorno, per rimuovere lo scotch consiglio cotton fioc imbevuto di acetone per unghie Sergio2 punti
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So che sono una rottura con queste sarde :) Ma prometto che non appena avrò più tempo amplierò le mie conoscenze anche al resto dei Savoia!! Per l'appunto ne approfitto chiedendo agli amici savoiardi qualche consiglio su un testo completo sulla monetazione Savoia facilmente reperibile. Per il momento vi mostro questa piccoletta ma gradevole. La conservazione non è al top del top, ma l'ho presa per le seguenti caratteristiche: -bella patina (anche se la foto non la valorizza poiché l'ho fatta molto luminosa) -moneta ben centrata -buona qualità del metallo -Assenza di graffi deturpanti. Sono tutte caratteristiche non facilmente riscontrabili in questa monetazione. Anche se ho l'obiettivo di prenderla in conservazione migliore, credo che la terrò comunque, me gusta :P .. Ho caricato le foto a catalogo, attendono approvazione1 punto
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Sono anni che si attendeva l'uscita di questo Corpus sulle monete etrusche a cura di Italo Vecchi: ora sembra che la prima parte del lavoro sia stato pubblicata. Nel catalogo Negrini 36 sotto la voce http://www.numismati...ep.Italiana.pdf (in fondo al pdf) ho trovato queste due pagine pubblicitarie che permettono l'acquisto dei due volumi (la cui uscita è prevista per febbraio) ad un prezzo speciale di 140 euro (anzichè i 240 euro di listino).1 punto
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Buongiorno, come vedete ho accolto subito l’invito di Ixchel e ho deciso di aprire un post specifico perché non so se le cose che vi racconterò sono da attribuirsi ai “Templari” piuttosto che alla simbologia medievale in generale. Ovvio che io non ho niente da insegnare a nessuno ma essendomi procurato un paio di pubblicazioni specifiche credo interessante segnalare alcuni particolari che potrebbero non essere stati ancora studiati a sufficienza e vedere se, tra voi, ci fosse qualcuno che voglia proporre interpretazioni alternative o spiegare meglio quelle che seguirà. I miei testi di riferimento sono: -Studi Genuensi, vol VIII 1970/1971 – Iconografia e simbolismo nelle sculture della facciata di S. Lorenzo in Genova di Augusta Trentini -La cattedrale di Genova nel medioevo, secoli VI-XIV – di Clario DI Fabio e AA.VV. edito dalla Fondazione Banca Carige di Genova – Anno 1998 Per tanto inizio subito con “Il portale principale”. I lavori relativi alla facciata attuale furono iniziati intorno al 1222, anno in cui un terremoto fece crollare gran parte della città, e terminarono intorno alla fine del secolo, gli studiosi sono d’accordo nel riconoscere l’intervento di artisti francesi, più precisamente normanni, ma anche provenzali, a cui si aggiunsero maestranze lombarde e, poche, genovesi, il portale segue un preciso progetto iconografico forse progettato da un eminente canonico del Capitolo della Cattedrale. Si pensa voglia simboleggiare lo stato terreno dell’uomo, il suo attaccamento ai sensi e al piacere, si percorre la storia che vuole in Maria la guida e il riferimento (stipite di sinistra) chiarisce che la Vergine è discendente della Casa di David, destinata dal profeta Isaia come prediletta perché da essa nescerà il Salvatore. Molti elementi decorativi non appartengono a quel periodo ma anche di molto anteriori per cui è possibile che, oltre al materiale recuperato dalla facciata preesistente, abbiano utilizzato qualche elemento proveniente da qualche chiesa francese dell’Ile de France la cui costruzione fu interrotta e non terminata. Iniziamo con la figura all’apice dell’arco sopra la porta centrale: Cristo dell’Apocalisse in mandorla, all’esterno i 4 evangelisti: (Tetramorfo) uomo alato=S. Matteo, il leone=S. Marco, l’aquila=S. Giovanni e il bue alato=S. Luca. Sotto S. Lorenzo nella graticola fra 2 carnefici che con i mantici alimentano le fiamme (indica al fedele la purezza cristiana, il Santo, nelmomento del trapasso riceve il premio della visione di Cristo Giudice che lo sonsolida nella sofferenza) .1 punto
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http://affaritaliani.libero.it/economia/euro_banconote_draghi_monete09112012.html?refresh_ce1 punto
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Ti faccio i complimenti per il 200 Lire, davvero bello, sembra una moneta................incinta1 punto
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Moneta piu' difficile a vedersi rispetto al Grosso di Piemonte Nell' attesa di ritirare questo esemplare vi posto le foto eseguite dal venditore : Grosso di Savoia Amedeo V Il Grande (1285-1323) D/ + AMD COMES SABAVD - Aquila ,con piume sul collo , con ali spiegate e testa rivolta a sinistra R/ + IN ITALIA MARChO -Croce patente Argento , 25 mm. , g.2,41 , zecca di Chambery Mir Savoia 42 , errata classificazione nell' Asta Ranieri (Mir Savoia 43)1 punto
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A mio modesto parere è tranquillamente uno SPL, peraltro gradevolissimo, data la stupenda patina e decisamente più affascinante dei tanti FDC "slavati", che sembrano andare tanto di moda al giorno d'oggi.....certo al rovescio si percepisce una lieve usura sui rilievi maggiori e c'è un colpetto sullo scudo, ma non vedo sinceramente come si possa definire BB questa moneta......1 punto
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Come già comunicato anche nella discussione " ex libris numismatici Quelli del Cordusio ", vi comunico che sempre su iniziativa di Giamba 54, a cui fra poco forse dovremo dedicare l'iniziativa, lo stesso mi comunica di dire ai ragazzi del forum che interverranno al pranzo di sabato 24 novembre a Verona, ma io aggiungerei anche a quelli che passeranno dal meeting-point verso le 12 davanti al box di R-R di Riccardo Rossi, che verrà consegnato a tutti un gentile cadeau numismatico da parte sua, questo per i ragazzi e giovani entro circa sempre i 26 anni d'età. Che dire, grazie ancora a Giamba per la sua generosità e certamente questo sarà un Verona per i ragazzi del forum indimenticabile e da non perdere ! Mario1 punto
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Taglio: 20 cent Nazione: San Marino Anno: 2007 Tiratura: 220.000 (70.000 pezzi in Divisionale FDC, 150.000 pezzi nei Minikit) Condizioni: Città: Napoli1 punto
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Vi propongo questa bella misturina avuta da poco grazie all'aiuto di un "caro zio" del forum che ringrazio pubblicamente Trattasi di un Denaro reale di Alfonso V con un bellissimo ritratto e dal peso di 0,97 g Di seguito la scheda della moneta sul catalogo http://numismatica-i...neta/W-CAGAAV/31 punto
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Io sinceramente non capisco questo grande problema legato alla "perdita di tempo" del razziatore. In fondo tutto è rimasto invariato cambia solo che prima di aprire una razzia si deve mandare una mail ai moderatori che penso rispondano molto presto. Poi è tutto uguale come sempre, apparte la mail al moderatore quindi dove la vedete questa perdita di tempo? Andre ha scritto questo: "Ora dovrei : - verificare i costi e richiedere autorizzazione - mandare un messaggio ai moderatori per approvazione ed inizio discussione - postare quindi un messaggio per vedere chi è interessato - procedere all'acquisto Risultato : lunghissimo tempo e monete esaurite alla fonte!!!" apparte il punto 2 le altre cose bisognava comuque farle anche prima o mi sbaglio? Cioè anche prima bisognava verificare i costi, postare un messaggio per vedere chi è interessato, procedere all'acquisto. Inviare una mail di 2 secondi è una perdita di tempo? Io penso più che altro che probabilnente da fastidio il fatto di dover chiedere l'autorizzazione...1 punto
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Era un listino a prezzi fissi, dove le monete si acquistano al prezzo segnato in catalogo, ove si richiedano per primi, pertanto non ci sono realizzi da linkare.1 punto
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Quando vedo vecchie medaglie (soprattutto nominative come questa) buttate sui banchetti dei mercatini spesso come ferro vecchio mi viene sempre un pò di malinconia pensando a quante storie ci sono dietro e all'orgoglio che hanno rappresentato per tante persone e i loro cari... Un abbraccio Simone1 punto
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Non mi risulta ci siano documenti che parlino nello specifico del mezzo ambrosino, ma solo dell'ambrosino intero. Tutti gli autori che ricordo che ne hanno scritto (Gnecchi, Ambrosoli, Tribolati, Orlandoni, Martin, De Magistris, Crippa: posizioni egregiamente riassunte in quest'ultimo testo, dove trovi anche i riferimenti bibliografici) sono stati costretti a basare le loro affermazioni su analisi stilistiche e sulla presenza - ma soprattutto sull'assenza - di questa moneta dai ripostigli. Ti rimando a tutti questi testi per una valutazione autonoma delle diverse posizioni. Io non sono dell'idea che sia della Prima Repubblica, ma almeno (e ribadisco almeno) di una ventina d'anni posteriore al suo termine. E.1 punto
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principe in realtà mi piacerebbe diventare uno STUDIOSO!!!sai sono un archeologo pre-protostorico e fin da piccolo ho una forte passione per la numismatica specie per quella antica e medievale, miro a diventare un numismatico come ad esemp. il grande ERMANNO ARSLAN (anche se lui è un grande esperto di monetazione tardoantica, mentre io sono più predisposto per quella antica!), quindi stò cercando un percorso di studio post-laurea!1 punto
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FDC conservazione eccezionale. niente esemplare di presentazione e nemmeno FDC ghiaccio o ghiacciato che gia' mi vien l'orticaria. anzi, io direi che se vi propongono monete FDC e vi dicono FDC ghiaccio o ghiacciato, siete autorizzati a rispondere: beh, se e' FDC ghiaccio te la lascio, conservala nel freezer.1 punto
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Non ho trovato monete, medaglie o gettoni che raffigurano questo episodio. So però che Diogene ebbe a che fare con la numismatica, anche se in modo non proprio ortodosso. Infatti suo padre, Icesio, era un cambiavalute che subì la prigione e l’esilio perché accusato di alterare le monete. Diogene si trovò anch'esso sotto accusa e si spostò ad Atene con un assistente che poi abbandonò, dicendo: "Se Mane può vivere senza Diogene, perché non Diogene senza Mane?" Ancora una figurina del mio Alessandro con il piccolo Diogene falso monetario. Secondo la tradizione il padre di Diogene, banchiere, insegnò al figlio oltre che a leggere e scrivere, anche l’arte di coniare monete false. Furono scoperti e dovettero fuggire ad Atene. La figurina rappresenta il piccolo Diogene intento a preparare allegramente la lega per coniare le monete false tra suo padre che smercia intanto il prodotto e la madre che ascolta se non venga qualcuno a disturbare l’onesta azienda. Mi viene un dubbio. Che sia stato Diogene in età adulta a coniare quel quarto di statere ‘Biancaneve’ come omaggio ad Alessandro Magno? apollonia1 punto
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http://www.nuove-banconote-euro.eu _________________ Esatto, anche se le date non sono ancora definite (Lettonia a parte). Dato che la Croazia entrerà in UE a metà dell'anno prossimo non adotterà l'euro prima di metà 2015, se non sopraggiungono intoppi.1 punto
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In tutta onestà, non ho capito cos'è che arkegeta cerca o che vuole diventare. Se intende un numismatico nel senso di studioso, allora il consiglio di rivolgersi alal professoressa è valido... se intende invece diventare un COMMERCIANTE numismatico, allora è valido il consiglio di rivoglersi a Varesi, Filisina e gli altri citati più sopra. Ma certo, le due cose sono ben diverse tra loro, direi quasi in antitesi..... anche perchè se si rivolge alla professoressa chiedendole consiglio su come avviare un'attività commerciale nella numismatica, penso che come minimo la signora farà due occhi così.....1 punto
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Va bene lo stesso, forse è meglio così ...lasciamo pure qualche "mistero" ...non pretendiamo mica di "scoprire" tutto noi! ... :D1 punto
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D/ CARLVS REX FR Croce patente al centro del campo R/ PAPIA Monogramma di Carlo al centro del campo CNI IV pag 466-468 n 2-23 - MIR 811 esistono diverse varianti rarita RR1 punto
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L'argento ha il suo fascino :D ma ciò che mi ha dato più soddisfazione è stato il penny delle Fiji Una monetina d'emergenza e malconcia che ha in sé tantissima storia, emessa in ottone anziché in cupronickel. Coniata a Sidney negli anni 1942 e 1943 (sopra la prima N di PENNY si riconosce il marchio di zecca "S") in un milione di pezzi per l'anno (quantitativo non eccessivo ma adeguato alla scarsa circolazione delle Fiji). Finita l'emergenza, si sarebbe tornato alle emissioni in cupronickel pre-belliche Di questo spicciolo esiste anche la versione in banconota, ancora più d'emergenza, che mostra il designo della monetina analoga... un po' come si faceva nello stesso periodo in India per la rupia cartacea (e si è continuato a fare per decenni)1 punto
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dovrebbe essere un terzolo per Milano di Federico I° e Enrico VI di Svevia Denaro terzolo scodellato 1152-1197 (Federico I e Enrico VI di Svevia) argento, g ; Ø mm 16 Inv. M.V-00057A-L/IS1 punto
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Sono senza parole... Meravigliosa... La sto già aspettando con ansia!!!!!! Data di emissione 23 gennaio. 65 mila pezzi come sempre.1 punto
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D/ BERENGARIVS R Croce accantonata da 4 globetti R/ INPAPIACIVITAS Tempio tetrastilo con croce CNI IV pag 471-472 n 1-2 non entro in merito alla genuinità della moneta in quanto sarebbe da valutarer "de visu"1 punto
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La questione del cambio di posizione della firma sulle 2 lire "Quadriga Veloce" è legato a motivazioni puramente estetiche. Nella prima versione del 1908, con la firma orizzontale e tangente il colletto della divisa del Re, dava l'impressione di una catenella e quindi sembrava mettere un guinzaglio al sovrano. Si decise quindi di cambiarne la posizione, ponendola circolarmente lungo il bordo interno, in quanto l'aspetto della prima versione poteva portare a commenti irriverenti. La tipologia tecnicamente è la stessa, l'impronta cambia, lascerei alla sensibilità del singolo collezionista decidere come gestire questa diversità.1 punto
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Ci metti Providentia in imbarazzo a questo punto, sappiamo che l'iniziativa è piaciuta molto a voi ragazzi, la parte SNI si è felicemente e positivamente conclusa, tra l'altro iniziativa è riportata anche sul sito della Società stessa.Credo di poter parlare a nome di tutti, siamo contenti che siate contenti, ma poi arriverà Verona...... con tante altre cose, e dopo Verona si continuerà, ci saranno dei cambiamenti....., bisogna sempre cambiare, sempre il tutto in un ambito di un "progetto giovani".1 punto
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So di una medaglia in oro di Maria Luigia con il ponte sul fiume Taro che è stata ribattuta in oro, credo (ripeto - credo) da un istituto di credito. Non mi ricordo fosse marcato con il titolo 900 da medaglia. Il riconio ha una minima sbavatura di metallo sul ciglio al diritto sotto al collo della duchessa, e cambia il colore dell'oro, giallo paglierino rispetto all'originale più rossiccio. Sono un pò scettico nel pensare che i conii del 5 lire possano essere in mani private, tutto può essere, ho visto conii di monete tedesche del'800 in mani di collezionisti, quindi potrebbe starci anche uno di Maria Teresa. Per rispondere all'amico Elledì, mi auguro che lo "Stato" abbia altre spese prioritarie prima di acquistare coattamente gli eventuali conii. Ho una visione meno statalista del collezionismo; molto di quello che è finito nel patrimonio dello Stato ha smesso di essere friuibile al privato ed al pubblico, e dimenticato nel nulla. Prima di lanciarsi in nuovi e dispendiosi acquisti (chi determina il valore di questo oggetto, per un acquisto coatto? altrimenti chiamiamolo esproprio) sarebbe bene che lo Stato italiano facesse luce, ed evidenziasse il proprio immenso patrimonio secondo a nessuno. Non ci dimentichiamo della collezione Reale, e di altre centinaia di migliaia di monete che languono nei bauli nei musei. Il privato svolge una funzione tutt'altro che secondaria nel divulgare il sapere e la numismatica. Senza i privati non esisterebbero le aste, non esisterebbero i cataloghi ed il 70% del comune sapere avviene per scritti e lavori che nulla hanno a che vedere con l'apparato Statale, con ogni probabilità eccessivamente occupato nello scrivere per se stesso. Lo dico con dispiacere, ieri ho amorevolmente riposto negli scatoloni i numeri dal 1952 della R.N.I. che segna il perfetto passaggio da una rivista interessante fatta con cura ed attenzione per numismatici - collezionisti ad un esercizio inintelleggibile che interessa poco o nulla a chiunque non sia oltremodo coinvolto nell'articolo (solitamente l'autore, i suoi accoliti ed i suoi denigratori). Uno dei tanti esempi di infulenza dell'apparato statale sul privato. Dovendo far spazio in casa non ho avuto rimorsi, come Bobby Solo ... una lacrima sul viso. Sono noioso ma, l'Italia è stata unificata a discapito di altri governi che avevano le medesime prerogative di legittimità dei Savoia. Ora che per diritto divino tutto ciò che è stato "acquisito" in zecca dovesse finire a Roma, lo trovo bizzarro. Una coppia di conii del 1832 può essere ovunque ed essere uscita dalla zecca ben prima del 1859. Per me appartiene legittimamente solo al Ducato di Parma e Piacenza che ha smesso di esistere. In più del 1815 esistono 2 se non 3 pezzi in oro, ed almeno tre in rame. Non mi ricordo di esemplari di prova del 1832, e se i conii fossero in mani private ... . Salto di palo in frasca ... il 5 lire iin oro del 1815 conosciuto solo per il V.G. è dato per bordo liscio, in realtà ha scritto DIRIGI ME DOMINE in incuso, mentre quello in rame c'è sia con la legenda in incuso (PP 547) sia liscio (inedito).1 punto
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...per qualche info sul niobio e i suoi diversi colori puoi trovare qualche risposta a pag. 37 post 544... Meglio di lì nn saprei spiegarti... ;) :drinks:1 punto
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