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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/22/12 in tutte le aree

  1. l'ignoranza è temporanea, la stupidità è per sempre........
    3 punti
  2. Sul nuovo volume degli “Annali dell’Istituto Italiano di Numismatica” (AIIN), vol. 57 del 2011, appena pubblicato e reperibile presso l’Istituto Italiano di Numismatica (Palazzo Barberini, via 4 Fontane – Roma, prezzo 70 euro), è riportato un importante articolo, intitolato “Monete in tomba: due tesoretti di argento dalla necropoli occidentale di Himera”, pagine 9-37, a firma di C. Boehringer, L. Brousseau e S. Vassallo. Stefano Vassallo è un valente archeologo che sta seguendo gli scavi archeologici a Himera. Negli anni 2008-2011 ha diretto l’esplorazione della vasta necropoli occidentale, nella località detta Buonfornello, che è vicina e parallela all’autostrada Palermo-Catania e che ha restituito qualcosa come oltre 9500 tombe, per la maggior parte inviolate e che coprono, senza particolare ordine, tutto l’arco del V secolo a.C. Sono note altre due necropoli di Himera, una molto vasta a est, oltre il fiume, dalle pendici di Rocca D'Antoni fino alla piana di Pastavecchia, in parte scavata già nel 1936 e che risale a quasi tutto il VI secolo (quindi più antica di quella occidentale), e una a sud, più piccola, che si estendeva tra la zona della città e le pendici del Cozzo Scacciapidocchi, tutta del V secolo a.C. Data l’importanza dell’articolo, provo a riassumerlo, rimandando ad esso ulteriori dettagli. Le foto a colori sono state tratte da un poster che il dr. Vassallo aveva pubblicato in via preliminare e prima della pubblicazione dell’articolo. http://download.sns.it/labarcheo/erice09/Poster_DeSimone_Vassallo_light.pdf Allego intanto la piantina topografica della zona di Himera (osservare anche il cambiamento della linea di costa, che anticamente era più vicina alla città): Durante questi scavi sono avvenuti anche alcuni rinvenimenti monetali, confinati al V secolo a.C. L’importanza della notizia risiede nel fatto che per il V secolo a.C. sono rarissimi i ritrovamenti di monete nelle tombe. Infatti solo a partire dal secondo quarto de V secolo a.C., parallelamente alla diffusione della moneta, specialmente dei nominali di basso valore (in argento e in bronzo, come gli oboli e le litre), si avvierà la consuetudine (all’inizio molto rara) di aggiungere al corredo funerario anche il famoso “obolo di Caronte”, che veniva deposto in bocca o in una delle mani oppure sul petto del defunto e che doveva servire a pagare il mitico nocchiero che doveva traghettare l’anima verso il mondo ultraterreno. Di particolare rilievo sono due tesoretti di monete in argento di alto nominale, uno nella tomba W641 e uno nella tomba W738. (continua)
    2 punti
  3. L'Italia non è l'Inghilterra. Nessuno in Inghilterra si guadagna da vivere scavando di nascosto siti archeologici (e neppure pubblicamente, se non è un archeologo). In Italia, è stato calcolato (non ricordo da chi, forse proprio dal nostro amico Isman) che nella sola Cerveteri qualche migliaio di persone era coinvolto in questo traffico. La legislazione italiana attuale è quella che è perché l'Italia alla fine dell'ottocento era diventata una specie di discount del reperto antico. Vogliamo tornare a quella situazione? E comunque, in uno scenario di liberalizzazione integrale, come facciamo a distinguere se una nuova moneta che compare sul mercato proviene da una ricerca di superficie o da uno scavo clandestino dove hanno sventrato una necropoli? O vogliamo proporre anche la liberalizzazione integrale degli sventramenti delle necropoli? E comunque, visto che ci sono decine se non centinaia di milioni di monete romane in circolazione, perché continuare a scavare? Queste decine se non centinaia di milioni di monete non dovrebbero essere sufficienti a soddisfare le legittime aspirazioni del collezionismo? Perché continuare a mettere in circolazione nuovo materiale decontestualizzato e a cancellare informazioni? Per rimanere all'esempio inglese, qualcuno pensa davvero che quelle poche informazioni che vengono richieste dal PAS siano il sostituto integrale di uno scavo stratigrafico? O che un modello come il PAS sia applicabile in Italia? Siamo seri, non sarebbe altro che una liberalizzazione integrale di straforo. I beni culturali non riescono nemmeno a censire quello che già hanno, figuriamoci stare dietro a un'improvvisa alluvione di nuovo materiale ... silenzio-assenso e finisce tutto in cavalleria. Ho comunque l'impressione che le rispettive posizioni siano state ribadite fino a esaurimento. Invito chi fosse interessato a contribuire con qualche nuovo argomento, altrimenti si può anche considerare di chiudere la discussione.
    2 punti
  4. Giamba ha un gran cuore d'oro (oltre ad avere un'incredibile esperienza in questo campo), con me si è comportato alla stessa maniera! I complimenti vanno a tutti gli amici del Cordusio che con questa iniziativa non fanno altro che divulgare la numismatica... Credo che molti non si rendano ancora conto di quanto sia importante questo gesto dei Cordusiani, in un periodo di crisi, dove, per alcune famiglie, vien difficile anche mandare il proprio figlio a scuola c'è qualcuno che ti aiuta a costruire una passione attraverso donazioni di altri appassionati e tutto gratuitamente. Approfittatene ragazzi, vorrei avere anch'io ancora 20 anni!
    2 punti
  5. Beh da un 2€ si è arrivati a parlare di pitura, di un'artista conosciuta a pochi e di uno stile anche.. Dov'è la gente che denigra i nostri Post e i nostri interventi sull'euro ? Non è più un semplice e scarno elenco di tirature , date prezzi .. E' già !!! Ciccio 86
    2 punti
  6. .....ma se ha detto che non l'ha comprata ;) ...credo che si debba rimanere sulla richiesta fatta da Fabio e cioè identificare e riportare quali sono le differenze tra un falso è un'originale.........altrimenti questa discussione non ha senso. Pietro
    2 punti
  7. la moneta in esame è un gadget pubblicitario con finalità didattiche, facente parte di una serie emessa nella seconda metà del '900 volta a promuovere l'acquisto di qualche prodotto alimentare
    2 punti
  8. 2 punti
  9. E' triste quando si prendono certe cantonate.Un secondo provi un'euforia immensa e un attimo dopo hai la doccia fredda dell'amara verità..ahh..anche a me è successo,ma con una moneta da 5 cent belga un po' scura che,da lontano,mi è parsa a prima vista una vaticana con GPII. Beh, mai fidarsi subito dell'apparenza con simili rarità! :P Spesso la mente inganna facendoci vedere ciò che vorremmo trovare! :P A me capita spesso una cosa simile quando in un negozo mi danno il resto e, quando il venditore apre la cassa, riesco a vedere le altre monete al suo interno... ecco, lì mi si profilano davanti pezzi che sembrano sammarinesi o addirittura vaticani... o addirittura mai visti! :D Un po' come nei sogni... quasi sempre si tratta di impressioni e degli scherzi della luce che colpisce le monete! :D
    2 punti
  10. @@alano83 SVEGLIA!!! Compri monete a destra e a manca ...ed anche monete costose...e non distingui un bb da un fdc?! :o per me l'errore in questa faccenda è solo tuo! il venditore comunque ti ha venduto la moneta al suo prezzo quindi il feedback negativo non ci sta proprio. un consiglio...studiati un po le conservazioni delle monete prima di comprare qua e là....differire di un mezzo punto va bene ma da BB a FDC non si può...di questo passo comprerai male.Questa volta ti è andata anche bene per me... un saluto, marco
    2 punti
  11. Taglio : 2€ Nazione : Monaco Anno : 2001 Città : Alatri (FR) Conservzione : BB ( la faccia comune ha diversi puntini neri ahimè ) Tiratura : 899.800
    2 punti
  12. concordo pienamente con la riflessione di alessandro1970 momenti economici difficili possono capitare sempre più frequentemente altrimenti non mi spiego i ritrovamenti odierni dal mio "tabaccaio" di fiducia dopo un periodo di vacche magre: taglio 2 euro cc paese belgio anno 2008 tiratura 5.000.000 città trieste e soprattutto questa è la seconda volta che la trovo: taglio 2 euro cc paese finlandia anno 2005 tiratura 1.948.394 città trieste note: doppie disponibili a scambi
    2 punti
  13. "quindi, il problema non è il commerciante che pretende qualcosa di assurdo..il problema, vecchio ormai, è che in Italia non sei mai sicuro di riscuotere e il credito non è minimamente tutelato." Scusa numizmo. Ma possibile che i POS siano sconosciuti solo a chi opera nei Convegni numismatici? Chi vende monete da centinaia o migliaia di euro e lo fa professionamente, deve dotarsi anche nei convegni di tutti quegli strumenti che gli consentano di accettare pagamenti diversi da quelli in contanti. Non mi venire a raccontare la storia degli assegni. I convegni numismatici sono forse l'unico evento in cui non è possibile usare le carte di credito. A maggio scorso, a Verona, la domenica mattina sono andato a visitare la fiera dei minerali che si teneva nel padiglione a fianco a quello dove si svolgeva il Veronafil. Ho acquistato alcuni oggetti pagandoli con il Bancomat. Mi chiedo per quale motivo lì fosse possibile pagare con la carta mentre nel padiglione del Convegno numismatico no. Non sarà il caso che chi esercitata quel commercio in modo professionale (non parlo dei "Chierici vaganti", che girano per il padiglione con i trolleys ed i borsoni in cerca di acquirenti...) si doti dei necessari mezzi tecnici per accettare anche le carte? Mi sorprende doverle anche scrivere queste cose.....ma evidentemente molti commercianti preferiscono perdere un cliente che paga con la carta piuttosto che metterlo nelle condizioni di poter pagare. Saluti. M.
    2 punti
  14. ________________ ______________________________________
    1 punto
  15. Ciao Fabrizio,grazie per il tuo commento. Il 120 grana anche se tipologicamente comune trovare millesimi come questo in alta conservazione e veramente difficile. Peccato per quelle parti patinate al R/ sembra "MACULATA". Per il resto e ottima,per me che ho la possibilita' di averla fra le mani e FDC pieno. Riguardo la lira di Murat ha una ritratto bellissimo,la capigliatura e davvero ottima. Non credo che abbia subbito una pulitura,ha il metallo lucente con una leggera patina dorata. Le foto non rendono bene. Riguardo le foto ricordi i consigli che mi hai dato? Che dici ho fatto qualche progresso? Moneta autentica ovviamente! La lira di Murat è in genere una moneta molto difettosa, diversamente dalla 2 lire che è di spessore superiore, il tondello doveva supportare una pressione abbastanza forte per l'imprimitura della serie di stelle a cinque punte. Il bordo "del sottil tondello" ne risentiva di operazione (talvolta invasiva) e per questo il tutto si ripercuoteva sulla parte del tondello in prossimità del bordo. Trovarla in grande conservazione è davvero un'impresa. Se l'esemplare di Antonio ha il metallo lucente allora direi che siamo intorno allo SPL perchè fondamentalmente non ha circolato tanto, poi è chiaro che un'occhiata diretta toglierebbe ogni dubbio.
    1 punto
  16. Già la 1853 non è comune, poi, trovarla anche in q.FDC è una bella soddisfazione, bravo Antonio! Le macchioline nere che vedi sono superficiali e poco incisivi aloni di ossido di piombo. Io le lascerei perdere, fanno parte della storia del tuo esemplare.
    1 punto
  17. Si, l'ho visto dopo aver scritto, se guardi bene in fondo al mio post vedrai che mi sono scusata subito, avevamo scritto in contemporanea. Carlo V, ma non trovo la moneta, vedrai che qualcuno più esperto ti saprà aiutare, ciao
    1 punto
  18. una buona conservazione - cosa ne pensi della mia ?
    1 punto
  19. personalmente ritengo anche che non ce ne sia stata la necessità... la maggior parte delle monete era stata emessa e quelle rimanenti andavano per le lunghe... fare una razzia per poche monete non speculate conviene poco (ovviamente è un mio parere).
    1 punto
  20. Più che del forum, della numismatica!!! Eppure molti miei amici e conoscenti proprio non lo capiscono. Grazie a queste molnete conosciamo personaggi e fatti così vicini a noi ma così sconosciuti...
    1 punto
  21. Il bello di questo forum sta proprio in questo. Tutto fa cultura....ogni domanda é lecita e merita risposta. Io sono sincero.....sono completamente ignorante sotto tutti i punti di vista sulla storia del 2€ finnico.
    1 punto
  22. Ciao Fabio, esemplari analoghi sono stati mostrati in diversi topics in questa discussione http://www.lamoneta....na-e-siciliana/ , con calma sfoglia le pagine e vedrai. Se l'hai pagata poche decine di euro non fa niente, non ti preoccupare, sono piccoli dazi da pagare quando si inizia un percorso numismatico. Devi ritenerti enormemente fortunato ad avere contatti on line con tanti amici di Lamoneta, pensa se non esisteva Lamoneta.it o internet. Ma sai quante fregature che i nostri predecessori numismatici hanno beccato nei decenni scorsi quando non avevano la possibilità di confrontarsi come fanno i giovani d'oggi? Tiremm innanz! :good: Chiedo venia, pensavo che t'avevano fregato, per questo avevo scritto ciò :pardon: ......... vabbè ma alla fine una fregatura battesimale fortifica le ossa! Se il cammino fosse fatto tutto di rose e fiori che gusto c'è? Meglio così! :good:
    1 punto
  23. sto puntando a un 20 lire littore del 1928 che da quello che mi è stato detto è veramente forte, probabilmente lo vedrò a verona, quindi per il momento mi limito a mettere da parte i soldi e a sperare che sia veramente bello ;)
    1 punto
  24. vi ringrazio per i Vostri pareri, in particolar modo ringrazio Paolino67 che mi ha fatto rendere conto di aver sbagliato titolo. Non so perchè ho scritto 5 lire impero invece di 5 lire Aquilino spero di non ripetere in futuro errori simili ancora grazie per l'aiuto che date a noi novelli
    1 punto
  25. La creazione di regioni a statuto speciale è risultato fondamentale per risolvere diversi problemi nel primissimo dopoguerra. In particolare le spinte secesioniste esistenti in diverse regioni d'Italia, compensate con una forte dosa di autogoverno. Nel caso della regione Sicilia si era creata una forte spinta secessionista nell'immediato dopoguerra e oggettivamente c'erano tanti sintomi che avrebbero potuto generare a breve una guerra civile. Questa situazione critica è stata disinnescata dal governo nazionale con la creazione di uno statuto speciale. L'attualità e l'utilità dello statuto speciale ovviamente sono svanite già nei primissimi anni '50, e lo statuto speciale si è trasformato, di fatto, in un punto di debolezza per la sicilia nel suo complesso. I partiti di governo regionale, infatti, hanno utilizzato i poteri concessigli dallo statuto, non per generare ricchezza, quanto per generare clientele che potessero garantirgli il potere alle successive elezioni. Di fatto la regione Sicilia ha un'organizzazione quasi feudale, con spartizione dei centri di potere. Il sistema di potere è autorigenerante, perchè i "clientes" hanno bisogno realmente dell'aiuto politico per non morire veramente di fame, e anche se un politico ha governato malissimo, si ritrovano costretti a rivotarlo per evitare di perdere il posto di lavoro. La cosa grave è che il sistema fa comodo a tutti, in quanto permette senza particolari problemi l'ottenimento di forti risultati elettorali anche durante le elezioni nazionali. In parole povere, mettersi contro certi poteri della regione Sicilia può facilmente far perdere le elezioni nazionali (i voti dei clientes vengono spostati verso partiti favorevoli allo status quo) e può anche farle vincere. In definitiva l'eliminazione dello statuto speciale sarebbe una manna dal cielo (per i siciliani, non certo per i politici), perchè il sistema clientelistico attuale è praticamente indistruttibile in maniera democratica . Se poi si togliesse ai politici il potere di fare regalie (e generare clientes) sarebbe ancora meglio.
    1 punto
  26. per la lira 1913 sembra FDC/ECZ la 5 lire qFDC/FDC belle monete la prima molto bella. tutte monete bellissime complimenti per new entry ;)
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  27. no alano....a te non pare un BB....a NOI pare un BB.Se noi in gruppo ti dicevamo spl...a te sembrava spl.
    1 punto
  28. Dimentico sempre la soluzione più semplice: potrebbe essere una variante non ancora censita di questo tipo di denaro....qualcuno si sorprenderebbe? :D Buona settimana a tutti Lò
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  29. Ottima decisione. Spenderai un po' di più ma la conservazione delle monete è un'altra cosa rispetto agli album.
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  30. Complimenti vivissimi!! sono contento che tu abbia reso partecipe tutti noi del tuo lavoro fin dall'inizio! davvero bravo, adesso tocca solo leggerlo! Ancora augurissimi, son sicuro sarà un successo! Saluti
    1 punto
  31. Intanto costituirebbero una commissione per l'individuazione dei parametri per la tassazione dell'imbecillità e per la stesura del regolamento attuativo che solo di consulenze esterne ci costerebbe una tombola..!..per carità!
    1 punto
  32. Ciao Fabio, esemplari analoghi sono stati mostrati in diversi topics in questa discussione http://www.lamoneta....na-e-siciliana/ , con calma sfoglia le pagine e vedrai. Se l'hai pagata poche decine di euro non fa niente, non ti preoccupare, sono piccoli dazi da pagare quando si inizia un percorso numismatico. Devi ritenerti enormemente fortunato ad avere contatti on line con tanti amici di Lamoneta, pensa se non esisteva Lamoneta.it o internet. Ma sai quante fregature che i nostri predecessori numismatici hanno beccato nei decenni scorsi quando non avevano la possibilità di confrontarsi come fanno i giovani d'oggi? Tiremm innanz! :good: Credetemi io non ho comprato questa moneta. Volevo solo informazioni su dove guardare nel caso in cui , nel futuro, me ne potesse presentare una davanti agli occhi con una colorazione migliore. Ho ottenuto gia un paio di segnalazioni dall' utente @@Galenus che ringrazio. Se poi vi fa piacere appiopparmi qualcosa che non ho fatto fate pure ( :rofl: )
    1 punto
  33. Si tratta di un denaro di Provins (il precursore dei denari provisini).Dal poco che riesco a capire del dritto; mi sembra di leggere (te)BA(tc)OMES, direi che si tratta di un denaro per Tibaut II. La tua mi sembra possa corrispondere alla tipologia rappresentata dalla quinta moneta della pagina che ti allego in collegamento. http://www.lesmonnaieschampenoises.fr/provins/thibaud2.htm Ciao Mario
    1 punto
  34. Ciao, la moneta a me pare buona. Per quanto si vede dalla foto tratta dall'host mi pare di vedere alcune concrezioni che attestano una certa "bontà"... Ne evidenzio alcune... ovvero che se c'è stata una pulizia non è stata invasiva, limitandosi parzialmente ai campi (anche tra le lettere della legenda mi pare ce ne siano). Pertanto escluderei rimaneggiamenti "maggiori" e ripatinatura, sempre per quanto mi può dire una fotografia. I cambi di colore della patina potrebbero essere attribuiti ad una lieve pulitura della stessa. Non vedo evidenti segnali della presenza di cancro del bronzo, nè attivo nè "spento". L'iconografia del rovescio non è difforme da quella di altre monete analoghe: Vediamo che ne dice qualche "occhio esperto"... Ciao Illyricum :)
    1 punto
  35. Ragazzi, attenti, sono tempi pericolosi per gli appassionati di numismatica: un killer misterioso fa strage di collezionisti e studiosi, neanche il felice possessore di un magnifico decadramma di Kimon viene risparmiato. Si scherza, eh… :) Riprendo questo vecchio post per informarvi che, finalmente, il mio thriller numismatico è in corso di stampa. Protagonista del romanzo è un investigatore del Nucleo Tutela Patrimonio dei CC, che si trova a indagare su una serie di omicidi senza un movente ma con un denominatore comune, le antiche e rare monete trovate sulla scena del crimine. Come vi avevo già anticipato, la narrazione tocca temi e situazioni ben note agli utenti de lamoneta.it (aste e convegni, falsari bulgari e non, perizie fasulle, trafficanti di antichità, tombaroli, il nostro forum e il FAC, i motori di ricerca…). Non manca nemmeno un’affascinante studiosa con le curve al posto giusto. Spero che chi ha voglia di leggerlo lo trovi coinvolgente e appassionante. In fondo, il collezionismo numismatico è un hobby per veri duri. :dirol: Per saperne di più, il link è il seguente: http://www.todaroeditore.com/la-signora-degli-inferi/ Ciao, Filippo
    1 punto
  36. Ciao numizmo. "Invece è proprio PROIBITO far uscire il registro dal negozio, almeno quello di PS...." Mi citi la norma che proibisce di far uscire il Registro di P.S. dalla sede per portarlo ad una Fiera o Convegno dove si sta vendendo e quando il negozio è chiuso? Allora se è proibito, non è neppure possibile per i commercianti acquistare ai Convegni (o comunque fuori dalla loro sede fissa) alcuna moneta.....non potrebbero farlo perchè non hanno con sè il Registro e dunque non potrebbero annotare subito l'acquisto. Quindi chi ritira monete ai Convegni non è mai in regola? "No, se la moneta la porti in un negozio fisso, il commerciante non deve farti nessuna bolla, si limita a registrare la transazione sui registi IMMOBILIZZATI nel negozio e poi aspettare i canonici dieci giorni. Al convegno, stante la mancanza dei registri appositi su cosa la registri?" Non ho parlato di "bolla". Ho parlato di un modulo nel quale sono annotati gli estremi del documento del cedente e gli altri estremi della cessione. Vorrai darla una ricevuta al privato che Ti ha dato la moneta, nella quale risultino tutto gli estremi suoi e della transazione (e anche la sua firma)? "Se ti fanno un controllo, specialmente in caso di convegni che durino più di 24 ore, hai voglia a fargli vedere la ricevuta( ma quale ricevuta poi non si capisce) di acquisto dal venditore e spiegargli che il registro era a casa e che il negozio era aperto sicché il registro stesso doveva stare in sede... ti prendi subito una bella imputazione per avere in magazzino materiali non regisitrati e non è una ammenda amministrativa ma si va sul penale e lo dovresti sapere" A parte che so di qualche caso in cui durante i controlli ai Convegni hanno anche chiesto l'esibizione del Registro di P.S.....ma scusa...delle due l'una.....o Tu ai Convegni non ritiri monete (ma in uno dei Tuoi post precedenti mi era parso di capire che Ti capitava di farlo...) oppure se le ritiri, non avendo appresso il Registro e non facendo compilare al cedente alcun modulo, cosa presenti in caso di controllo? In base a quello che scrivi, i commercianti non potrebbero mai ritirare ai Convegni alcunchè, perchè in caso di controlli verrebbero inevitabilmente sanzionati. "No no, non è per nulla uguale: come faccio a farti una ricevuta da 1000 euro con uno scontrino POS da 700 perché ti ho ritirato una moneta da 300 se la transazione della moneta in acquisto non la posso registrare in contemporanea? Quando poi ti controllassero le strisciate chiamo te a spiegarglielo? Se disponi di una pezza giustificativa circostanziata, che dimostra il ritito di una moneta da 300, con relativi documenti del cedente (moneta ed operazione che annoterai nel Registro appena rientri in sede, se in Registro ce l'hai il negozio) e, correlativamente, hai venduto una moneta per 1.000 euro con emissione di scontrino per tale importo e strisciata del POS per 700, non vedo perchè non dovresTi essere in regola. A quanto pare, l'unico problema sarebbe che al Convegno non hai sottomano il Registro, per anotare subito l'operazione....perchè se invece ce l'avessi tutto sarebbe normale. Mi chiedo a questo punto come facciano i commercianti a ritirare monete ai Convegni! O anche solo ad accettare monete in permuta parziale. Eppure i banchi dei Convegni sono pieni di cartelli con su scritto: "si acquistano monete". Tutti fuori legge? O sono solo quelli che si sono portati il Registro al Convegno (che però sarebbero ugualmente fuori legge, perchè non potrebbero spostare il Registro dal negozio...). Per providentiaoptimiprincipis (ammazza che lungo questo nick... :clapping: ). "Io Tizio Caio all'atto di vendere, al Signor Giulio Giulii la seguente moneta: 5 Lire di Ciccio II Zecca di Vattelappesca peso e diametro ecc, dichiaro la lecita provenienza della stessa in quanto proveniente dalla mia collezione privata. Addì e F.to" Direi che va benissimo. Magari ci puoi aggiungere che la moneta della Tua collezione privata proviene dall'asta "Gatto & la Volpe" del 31.2.2012 Lotto nr. 13 e se hai anche qualche pezza giustificativa, potresTi fare cosa gradita all'acquirente nel cedergliela insieme all'attestazione. Anzi...direi che in questo caso faresTi un figurone... :hi: Saluti. M.
    1 punto
  37. E vai !!!!!!!!!!!!!!!!! Vi dico la tiratura vediamo chi indovina ! 899.800 .. La foto dopo pranzo ;-)
    1 punto
  38. Non sono un'esperta della monetazione fiorentina, ma provo a dare lo stesso il mio piccolo contributo. Sono perfettamente d'accordo con profausto sul tipo di grosso (da alcuni definito "grosso guelfo" e da altri, tra i quali Montagano nell'ultimo MIR, "grosso da 6 soldi e 8 denari"), periodo di emissione e probabili esponenti della famiglia Capponi di cui appare il segno sulla moneta. Aggiungo solo un'annotazione sempre in base al recente MIR su Firenze, che per questa parte mi pare riprenda il Bernocchi senza particolari novità (ma non ho fatto ancora riscontri approfonditi). In realtà Niccolo' di Giovanni di Mico Capponi sembra essere stato il maestro per l'argento nel I semestre 1473, mentre Recubo di Uguccione Capponi dovrebbe essere stato maestro di zecca per l'argento nel I semestre 1474 (per entrambi MIR , p. 227, nn. 62/24, 26; tav. XXX, nn. 23,27). I problemi di datazione al semestre o ad annum è possibile che derivino dal un'errato conguaglio della data riportata sui documenti della zecca, espressa secondo lo "stile fiorentino" (stile dell'incarnazione: http://www.toscanaog...&IDNotizia=6234 , http://www.dervio.or...calen/indiz.htm ). che coincide solo in parte con lo stile comune, ovvero il sistema di datazione anche attuale. Il modo per distinguere tra i due è che il segno di Niccolò aggiunge una N capitale dietro il galletto proprio sopra la coda, mentre Recubo non mostra altra lettera o segno aggiuntivo. Qui dalla foto sembra forse di scorgere qualche cosa tra il cappone e la testa del santo, ma non mi parrebbe una N. Voi cosa ci vedete ? Così dovreste sciogliere gli ultimi dubbi sull'attribuzione. Un saluto a tutt* MB
    1 punto
  39. Non si possono paragonare le monete del Regno (Vit.Em.III) con quelle del Regno delle Due Sicilie. All'inizio la prima cosa che andavo a vedere quando non conoscevo una monetazione erano le perizie di stimati e indiscutibili periti e le loro valutazioni.
    1 punto
  40. Manco da tempo dal museo di Siracusa e quindi non so se il decadramma ex Pennisi sia ora in bella mostra su qualche bacheca. In ogn caso, se presente, dovrebbe essere visibile solo da una parte e sono vietate le fotografie.... A mio modesto giudizio, quei due decadrammi falsi ex Weiss sono nati in origine da un accurato calco del pezzo Pennisi (l'unico autentico presente in Sicilia). Da questo sono state ricavate delle "cere", normalmente con bordo più largo, sulle quali il falsario, indubbiamente molto preparato, ha apportato delle modifiche, specialmente per evitare di ricavare cloni identici (troppo sospetti !!!). E da due di queste "cere" sono stati ricavati i conii di acciaio per la pressofusione. Non è necessario che il calco del pezzo ex-Pennisi sia stato effettuato all'interno del Museo (cosa molto difficile), ma prima dell'acquisizione della famosa raccolta da parte della regione Sicilia. Ci fu infatti un certo lasso di tempo in cui la collezione era in mano a curatori e facilmente accessibile. Probabilmente in quel frangente furono ricavate delle "copie" in negativo che possono essere state conservate e tirate fuori al momento opportuno, grazie anche a nuovi macchinari più sofisticati. Questa è solo una mia ipotesi, e questa presuppone inevitabilmente che è inutile sperare di trovare i due prototipi originali (presupponendo che siano dei cloni). Probabilmente il prototipo originale era proprio il pezzo ex-Pennisi e i falsi (della stessa coppia di conii !!) erano dei cosiddetti "cloni modificati", mediante appunto "aggiustamenti" sulle "cere" ricavate dai calchi. Rileggendo l'articolo apparso sul quotidiano "La Sicilia" non posso sottolineare che ciò che più mi rattrista in questa vicenda è il comportamento di noi "italiani" in genere e delle nostre autorità in particolare. All'inizio e da una parte c'è l'intervento del sindaco di Agrigento che si augura (ingenuamente !!) che l'anonimo acquirente del decadramma diventi "mecenate" delle antichità di Agrigento (nel senso che metta lui i quattrini per il mantenimento di monumenti, musei e restauri vari), e già questo rende la misura di quanto noi italiani siamo straccioni e di quale sia il livello del nostro presunto orgoglio nazionale... Successivamente e dall'altra parte c'è l'ineffabile intervento del locale Sovraintendente locale ai Beni Culturali, che si augura indagini e sbirreschi interventi da parte dei Carabinieri al fine di accertare la data di scavo del decadramma e, se successiva al 1909, se ne augura il sequestro.... Quest'ultimo intervento, perfettamente (ma solo apparentemente) contraddittorio col precedente, dà anch'esso l'esatta misura del pensiero delle autorità italiane preposte ai beni culturali.... Tirando le somme, con vicende come questa noi italiani diamo di noi all'estero l'impressione che ne potrebbe avere qualsiasi persona di buona fede e di buon senso, e cioè quella di un popolo di straccioni e di buffoni che si credono furbacchoni, ma anche di un popolo di inetti e ipocriti. Spiace e duole dirlo, ma a questo punto siamo davvero un paese di merda.... Nessuna persona al mondo che non sia uno squilibrato potrebbe pertanto dare credito alcuno o anche semplice ascolto ad individui ed "autorità" del genere, per cui credo che i due "appelli" o "iniziative" cadranno nel vuoto (e che bella figura ci faremo). Che tristezza.... (e non credo che il giornalista abbia inventato tutto....)
    1 punto
  41. questa http://www.ebay.it/itm/INDIA-1000-RUPEES-P12-1928-KING-GEORGE-KARACHI-WORLDS-ONLY-KNOWN-PIECE-RARE-/400185156867?pt=Paper_Money&hash=item5d2ce4e503 nemmeno regalata
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  42. Rongom vi ha delineato il quadro preciso di quanto rimane e quanto è stato prenotato, mi sembra che ci sia leggendo ancora qualche buona opportunità, ma stasera non voglio parlare di elenchi voglio parlare dell'aspetto concettuale di questa iniziativa. I giovani e la numismatica, quante volte ho sentito dire in Circoli,Associazioni, Società, ci vuole un ricambio generazionale, è ineludibile il problema,dobbiamo fare qualcosa, bene facciamo qualcosa fattivamente, cerchiamo di smuovere tutto e tutti, forse si può, vedo con piacere che molti ci seguono sempre più. L'altro giorno al Convegno di Lodi ho comprato un libro "Storia della moneta dagli albori al Medioevo "di Roberto Ponticello, lo stesso fa parte del virtuoso Circolo Culturale Numismatico Filatelico di Rovereto , la prefazione a questo bel libro è di un protagonista della nostra numismatica, Roberto Ganganelli.Roberto che tra l'altro ci è vicino in questa iniziativa e che l'appoggia affronta questo problema e mi piace molto citarlo perchè estremamente inerente a quanto stiamo dicendo e facendo : " Si sente ripetere in continuazione, da più parti, che la numismatica italiana ha bisogno di giovani, che i nuovi collezionisti sono la linfa vitale dalla quale parte la nostra comune passione, che è innanzi tutto, non dimentichiamolo, una disciplina umanistica di primaria importanza, non può prescindere, specie in un'epoca di marcata evoluzione sociale e comunicativa quale è stata quella che stiamo vivendo. Ma cosa viene fatto, in concreto, per avvicinare le nuove generazioni allo studio e ad un collezionismo responsabile di monete, medaglie e banconote ?Non abbastanza, nella maggior parte dei casi, perchè spesso i neofiti vengono visti da parte del mondo commerciale soltanto come potenziali clienti e dagli accademici con un misto di bonaria indulgenza e di sopportazione che, tuttavia, piuttosto di rado si tramuta in fattivo scambio, in attività didattiche o in un'effettiva disponibilità al confronto e al traferimento di sapere . Non parliamo poi delle Istituzioni scolastiche che, un pò a tutti i livelli, ignorano la potenzialità della moneta quale chiave di lettura e comprensione della storia, dell'arte e dell'economia ...." Così saggiamente sui giovani Roberto Ganganelli che nel finale si auspica un contributo fattivo da parte dei Circoli, Gruppi, Associazioni, Società per contribuire e aiutare i giovani nell'approcciare questo mondo. Noi ci stiamo provando, i risultati li stiamo vedendo,altro si può fare e si farà, se le varie componenti si muoveranno in questa direzione,se alle parole seguiranno anche dei fatti, delle idee, dei gesti,se riusciremo a essere comunicativi, noi crediamo che si possa fare ma con una mentalità diversa, aperta, lungimirante...con un'azione possibilmente corale.
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  43. In attesa del parere risolutivo dei nostri amici liguri credo che la moneta vada letta in questo modo: Con la data che va letta in senso orario, quindi 1586 (non lo dico io, ma i sacri testi :P quali il MIR e il volume della banca Carige curato dalla nostra monbalda) Altra particolarità di questa monetina, se non erro, è che riporta per intero la legenda CONRADVS IIe non l'abbreviazione CONRA. Lascio la palla agli esperti.
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  44. Mi ero riservato di approfondire la questione sulla figura di Alessandro Magno che emerge da questa discussione, in particolare dalle sue vicende in Palestina, nella discussione del link al secondo post sopra questo dove avevo riportato anche qualche dato storico. Ecco il passo tratto dalla bibliografia di Alessandro Magno di Mario Barboni dal quale si può comprendere – senza per questo approvare – il comportamento di Alessandro dopo la presa di Gaza, che aveva messo a durissima prova le falangi macedoni e in serio pericolo la vita del loro condottiero. Nella situazione che aveva imposto ai Persiani nuovi preparativi di guerra, Alessandro, padrone ormai di tutta la costa siro-palestinese, volse verso l’Egitto. Su quel cammino, soltanto Gaza resisteva, sotto la guida di un fedelissimo di Dario, l’eunuco Betis. Questi rappresentava la vivente antitesi di Alessandro, un pingue nero di statura altissima, sgradevole e maleodorante; era tuttavia un buon soldato devoto. La città disponeva di una favorevole posizione in collina, di solide mura e di ingentissime derrate e i mercenari arabi che la difendevano ben conoscevano il territorio, delimitato dalle sabbie del deserto e dal mare paludoso. L’imprenditoria di Gaza stimolava Alessandro: riteneva infatti che la presa della città avrebbe suscitato spavento nei Persiani e avrebbe avuto un forte effetto propagandistico sugli alleati. Venne dunque creato un grande terrapieno, sul quale condurre gli ordigni bellici, particolarmente rialzato sul lato meridionale delle mura, che apparivano le meno munite. Ancora una volta, un presagio accompagnò l’azione militare. Alessandro stava cominciando i riti sacrificali, ma un uccello rapace, volando sopra l’altare, lasciò cadere sulla sua testa una pietra che aveva artigliato. Aristandro interpretò l’evento come segno della presa della città, ma con un rischio per la vita del re. Il Macedone restò per qualche tempo in guardia, lontano dalla portata delle frecce degli assediati; ma intervenne per arginare un contrattacco degli arabi. Uno di questi, fingendosi disertore, si precipitò ai piedi di Alessandro, e tentò poi repentinamente di ucciderlo. Scampato a quel pericolo, il re fu colpito da un proiettile di catapultato da un dardo lanciato dai bastioni di Gaza. Gravemente ferito, pensò che il vaticinio dell’indovino si sarebbe interamente compiuto. Gaza venne completamente circondata dal terrapieno e le macchine da guerra svolsero il proprio compito; gli assedianti scavarono anche gallerie sotterranee che facilitarono la caduta delle mura. Dentro la città, gli Arabi riuscirono tuttavia a resistere a tre assalti. La falange passò al quarto urto e seppe svolgere con diligenza la sua funzione di sempre, sterminando i nemici. A Betis, catturato ma non sottomesso, venne riservata una sorte atroce. I suoi calcagni vennero forati e trapassati da anelli di bronzo e il corpo nudo dell’eunuco fu trascinato a tutta velocità intorno alle mura da un carro guidato dallo stesso Alessandro. Il poco onorevole comportamento del re verso un nemico tanto coraggioso, che s’inseriva nei massacri di Tiro e Gaza, conservava elementi arcaici e, ancora una volta, era riconducibile ad Achille e allo scempio di Ettore attorno alle mura di Troia. Ma celava probabilmente un’intima trasformazione nei sentimenti e nella psicologia del giovane re, la cui sensibilità andava sempre più allontanandosi da quella di Filippo – anche nelle intenzioni politiche – per accostarsi a quella dionisiaca e furente della madre. apollonia
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  45. Adesso non esageriamo. Un gioiello con pochi paragoni al mondo? Vediamo di recuperare un po' di collegamento con la realtà, non fosse altro per dare ai neofiti messaggi coerenti con il mercato e con la numismatica vera. Comunque moneta molto rara (R2), in ottima conservazione. Ma non mi sembra da "breaking news"....:)
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