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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/17/12 in tutte le aree
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Ho la sensazione che stiamo sconfinando nei temi politicie quindi non finiremo più. So che a qualcuno, come Rick, piace il puro liberismo, anche sulla scia delle teorie capitalistiche del XX secolo (massima libertàdi azione e minimo di tasse). Purtroppo solo adesso ci si rende conto che che esso porta, anche per l'innata natura dell'uomo, a eccessive storture. Figli del liberismo più sfrenato sono ad esempio i tossici derivati bancari. Adesso che si inizia a parlare del Tobin tax http://www.italia.at...tobin/cosa.html non per nulla la G. Bretagna si oppone strenuamente a tale tassa, che permetterebbe una più equa distibuzione di ricchezze attraverso le transazioni finanziarie. La G, Bretagna vuole ridurre il proprio contributo ai fondi della Comunità Europea, ecc. Perchè sto accennando a queste cose, che non c'entrano con la lunga discussione. Per evidenziare come in ogni caso la G. Bretagna, memore anche della sua antica tradizione commerciale marinara, costituisce un caso molto particolare, anche nel panorama numismatico. Sicuramente a tutti farebbe piacere poter mettere le mani su un bel tesoretto e farsi pure pagare dallo stato dopo esame del ripostiglio. Magari! Ma, come avevi già ben sottolineato, la G. Bretagna è tutto sommato un paese povero di reperti del periodo antico (premedievale). L'Italia invece è molto più ricco di reperti e almeno in teoria, con l'organizzazione dei metaldetectoristi, avverebbero forse quotidianamente e in tutto il territorio italiano dei ritrovamenti da segnalare. Come minimo ci sarebbe la paralisi delle strutture preposte all'inventariamento delle monete trovare e forse lo Stato andrebbe in bancarotta per poter pagare tutti i ritrovatori..... E tutto questo solo per soddisfare la bramosia dei collezionisti con inevitabile scapito dell'aspetto scientifico. Una sola domanda. Il denario suberato Filippo/Caracalla, oggetto della discussione che è una monetina tutto sommato di modesto valore venale, e forse non è nemmeno una moneta ufficiale ed è probabilmente un falso d'epoca, ma per questo di qualche interesse scientifico, dove è stato trovato? Probabilmente è stato trovato in Inghilterra da un metaldetectorista. Non so se è stato previamente segnalato o comunque se è stata documentata la sua esatta provenienza. Se non si sa nulla di questo, ma solo che è un pezzo tranquilamente commerciabile, soddisfi il tuo desiderio collezionistico (del tutto rispettabile), ma il resto delle informazioni?...... Se in Italia tutti si mettessero a scavare sarebbe un bel casino.... Forse con la liberalizzazione si eviterebbero i sinistri mediatori che pagano due soldi e trasferiscono il materiale in Germania e nella stessa Inghilterra per essere tranquillamente riciclati (alla faccia nostra), ma sarebbe lo stesso un disastro culturale e scientifico. Nessuno mette in dubbio che la legge italiana vada migliorata e che il collezionista debbe essere più tutelato, ma una buona tutela dovrebbe essere rivolta anche al nostro povero suolo italiano, giù oscenamente violentato da cercatori senza scrupoli (anche con caterpillar, altro che semplici metal detectors). Conosciamo bene gli italiani........4 punti
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Buongiorno, voglio ringraziare ancora una volta pubblicamente il caro amico Mario, la Società numismatica Italiana tutta ed in particolare i Dott.ri Sozzi e Girola e l'anonimo donatore che ha reso possibile tutto questo. Essi hanno dimostrato un particolare sensibilità nei confronti di giovani appassionati della numismatica, gli hanno donato tutti gli strumenti necessari ad essere entusiasti studiosi prima ancora di collezionisti coscienti. Non ho parole davvero per ringraziare tutti, non ho parole per ringraziare la gloriosa ed antica Società di Numismatica Italiana per l'onore che mi ha concesso accogliendomi fra le sue fila e per la benevolenza che i Dott.ri Sozzi e Girola hanno dimostrato nei nostri confornti. Un aiuto importante, un passo preciso, per la formazione degli studiosi di domani. Un ENORME grazie al caro Dabbene che ha ideato tutto questo, questo scambio di emozioni culturali, questo vortice di generosità positiva e volta alla crescita, per aver dato il via ad un nuovo cammino, ad un nuovo step culturale nella numismatica. Una persona da abbracciare al prossimo Veronafil Ed infine, ma non certo per importanza, un Grande grazie all'anonimo donatore che ha reso possibile a me e ad altri ragazzi di vivere questo sogno, questa positiva esperienza di crescita, badate bene non solo numismatica ma in primo luogo di vita. Un grande gesto che ci insegna come anche piccoli gesti compiuti in modo generoso possono innescare grandi attività virtuose. Anche se avevo detto di non avere parole per i ringraziamenti, comeal solito ho scritto parecchio ed adesso le parole mi son finite per davvero!3 punti
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Si invitano gli utenti della sezione a procedere negli scambi sempre con la dovuta cautela: per la serie se c'è qualcosa che non va meglio lasciar perdere prima che pentirsi dopo... ;) Fate affidamento sulla lista referenze ma, SOPRATTUTTO, sul vostro buon senso... Ricordo i consigli e le regole principali della sezione: http://www.lamoneta....ezione-leggimi/ http://www.lamoneta....scambi-leggimi/ Saluti e buoni scambi... :) Simone - Curatore della sezione "Altri scambi"2 punti
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Alcune considerazioni. Editoriale del direttore: sono queste persone competenti che spendono una fortuna per acquistare monete "doppione"? Il problema o meglio il grave problema che questi doppioni sono acquistati con soldi pubblici , quindo nostri. Chi amministra questo denaro lo fa con tale disinvoltura che spende 11.000 euro anzichè 4000 euro. Sarebbe ora che tirasserro fuori di tasca propria la differenza e forse, la prossima volta, farebbero quello che ha fatto il Sig. Metassi. Non è così che si amministra la RES PUBBLICA (cosa pubblica). Mi è piaciuto l'articolo su Papa Luciani. Papato breve, ma che ha lasciato un segno profondo e ancora vivo. Interessante anche l'articolo sul 20 centesimi Esagono: notizie nuove che fanno bene alla numismatica. Pensare che una monetina semplice recuperata da altre monete per far fronte ad un'emergenza è stata, forse, la più longeva del regno, è una gran bella curiosità. Un piccolo appunto: ho notato con piacere che si sono ridotti di gran lunga gli errori di stampa.2 punti
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Sono stato in Società Numismatica Italiana per l'iscrizione gratuita alla stessa per l'anno 2013 per quattro giovani meritevoli e motivati del forum ; ho mandato a tutti e quattro per mail personale la ricevuta di iscrizione. Premetto che la disponibilità e la gentilezza nei vostri confronti del dott. Sozzi e del dott. Girola è stata totale ed assoluta, di certo ci ho messo anche del mio, questo lo devo anche dire. Cosa vi manderanno per posta , lo riassumo anche perchè ho voluto che l'offerta fosse volutamente differenziata in base ai vostri interessi personali , iniziamo : ERMEJOROMANISTA : Gli spediranno tessera 2013, 2 RIN varie degli ultimi anni, 5/6 estratti di Vico D'Incerti , libro Monete Papali del XIX secolo sempre di D'Incerti, nel 2013 ovviamente avrai la RIN 2013 PROVIDENTIA : Tessera 2013, 2 Rin varie degli ultimi anni, libro " L'Agontano " di Lucia Travaini, nel 2013 ovviamente la RIN 2013 STEFANO MARENGO : Tessera 2013, 2 RIN varie degli ultimi anni, libro " L'Agontano " di Lucia Travaini, nel 2013 la RIN 2013 CAIO OTTAVIO : Tessera 2013, 2 RIN varie degli ultimi anni, libro di Alesandra Cavagna " La provincia Dacia ", libro Monete greche e romane della Collezione Sertoli, oltre RIN 2013 che arriverà verso primavera 2013 Nel porgervi di nuovo da parte di " Quelli del Cordusio " e di tutta la Società Numismatica Italiana i migliori auguri di benvenuto in SNI e i migliori successi nel vostro percorso numismatico, per il momento vi saluto tutti, IL VOSTRO PAPA' DABBENE :good:2 punti
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Stavolta Vi presento un autoregalo :) Peso e diametro nella norma. L'avrei voluta fotografare con l'ottica macro, ma non ho resistito e l'ho scattata con il catorcio di digitale... Scusate se uso il mio logo in modo così invasivo, ma è l'unico modo per evitare di vedermele poi in vendita sul noto sito, come mi è capitato altre volte :( Bordo che presenta ancora una notevole freschezza Un salutone a tutti! F.1 punto
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salve :hi: nelle ciotole :pleasantry: sorprese, sorprese? vorrei un vostro parere su questa monetina di Ancona si tratta di un quattrino della serie a legende scambiate tra le anonime del XV°sec. http://numismatica-i...eta/W-ANOANA/17 peso e diametro rientrano nei valori della tipologia quello che non mi torna è la parte della moneta che ho segnalato questo è quanto citato per le quattro monete censite nel CNI1 punto
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Medaglia devozionale mariana, ovale,bronzo/ottone,fine XVII - inizio XVIII sec.-D/ L'Immacolata Concezione,su crescente di luna,stante in piedi,circondata da splendori coronata da 7 stelle,tiene la mano sx appoggiata sul petto,mentre il braccio dx è disteso verso il basso. R/ Ostensorio raggiato, con dentro l'Eucarestia,con sopra il monogramma dei Gesuiti (IHS,sormontato da croce,sotto tre chiodi incrociati),la base dell'ostensorio poggia su nubi. Ciao Borgho.1 punto
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Ciao e benvenuto. Io non mi intendo di questa monetazione, ma cercherò comunque di darti una mano. :) La 2° e la 3° moneta sono entrambe 5 centesimi di Vittorio Emanuele II del 1862 (questa è una catalogazione sommaria, per ulteriori informazioni attendi i pareri dei più esperti), penso siano abbastanza comuni. La 4° moneta dovrebbe essere un 5 centesimi "spiga" di Vittorio Emanuele III, non riesco a leggere la data. La 9° dovrebbe essere un 20 centesimi, penso sempre del regno di Vittorio Emanuele III. La 8 e la 11 dovrebbero essere delle edizioni commemorative (credo in argento) della repubblica italiana. Non credo ci sia nulla di raro, a meno che non ci sia qualche data o qualche zecca particolarmente rara, ma non ti saprei dire. La moneta numero 10 è molto conosciuta, sono le venti lire che recano il proverbio "meglio vivere un giorno da leone che 100 anni da pecora". Da quanto mi risulta questa moneta ha valutazioni molto alte e in asta raggiunge prezzi ragguardevoli. Ma è anche vero che esistono innumerevoli falsi di questa emissione, quindi è probabile che la tua sia uno di questi. Attendi comunque pareri più affidabili, di chi studia questa monetazione. Ciao. :)1 punto
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@cliff Personalmente una ripatinatura non mi darebbe nessuna sensazione...forse per rivalutarla in caso di vendita...A questo proposito ti/vi chiedo: ma è una pratica diffusa? lecita, innanzitutto, e poi..."onesta"? Non è simile a una truffa far sembrare per vecchia e affascinante una cosa (la patina) che è ottenuta chimicamente ?? A me suona come ritinteggiare un dipinto originale1 punto
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Il cupronichel del 100 lire, se ben ricordo, contiene l'81% di rame. Non ci vuole molto che con le giuste condizioni di umidità e contatto con altri metalli o sostanze il rame diventi piú evidente di quanto non è in origine. In pratica il valore è nullo. Per il testa piccola 150 sono tanti a mio avviso e se non è FDC sono tanti anche i 50 ;)1 punto
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Volevo mettervi in guardia da due medaglie proposte nella prossima asta Galerie Numismatique. La prima è quella militare del 1809 ONORE AL MERITO, in argento e con appiccagnolo http://www.sixbid.com/nav.php?p=viewlot&sid=716&lot=678 . Si tratta di un riconio post 1840 di basso valore commerciale. La medaglia autentica venne coniata a Napoli nel 1809 e nel corso del regno di Murat in quanto ufficialmente utilizzata per decorare gli atti di valore militare nelle campagne del 1812, 1813 e 1815 in Russia. Essa è stata oggetto di studio in una ricerca sui riconii francesi http://www.ilportaledelsud.org/med_murat_2.pdf ..... vi invito ad osservare attentamente le immagini dei particolari della medaglia 21a, 22a e 23a. Il primo conio di questa medaglia si ruppe al dritto irremediabilmente, esistono infatti esemplari con grandi escrescenze di metallo, venne poi prodotto un secondo conio (immagine 22a) dove vennero utilizzati gli stessi caratteri delle leggende. Uploaded with ImageShack.us Uploaded with ImageShack.us Uploaded with ImageShack.us Uploaded with ImageShack.us1 punto
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Io credo di parlare a nome di tutti " Quelli del Cordusio ", di tutti quelli che ci sono stati vicini e hanno contribuito in questa iniziativa a vario livello, della stessa SNI, dei simpatizzanti o semplicemente di chi ha espresso un parere favorevole a tutto questo, ecco a nome di tutti dico un grande grazie a Providentia, questo post eccezionale per sensibilità e animo è quello che ci dice che abbiamo fatto bene a fare tutto ciò, che ne valeva sicuramente la pena, grazie ancora delle belle parole, Mario1 punto
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Sarà dura... Anche a me sembra il profilo di Alessandro Severo, però non escluderei Filippo II... Al rovescio penserei alla Providentia, con tutti i dubbi del caso... come esempio, giusto per far capire cosa ci vedo: Ipotizzerei, come già detto, qualche produzione del limes. Diametro?1 punto
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Esprimo fortissimi dubbi sulla tua interpretazione. Pozleo Le tre iniziali che campeggiano sul diritto della tessera, G . D . B, si riferiscono ai nominativi degli ospedali aggregati da Sisto Quarto a quello della Carità di Novara, precisamente D. di san Dionigi, B. di san Bartolomeo e G. di san Gottardo o san Giuliano (dalla 'Storia dell'Ospedale di Carità di Novara' in rete). La provenienza della tessera dal medio novarese è confermata dal suo possessore. apollonia1 punto
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Beh... è una moneta di 2200 anni ! - comunque non eccessivamente..... è una tipologia che si trova abbastanza sul mercato1 punto
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che poi,c'è da dire, che è sì una moneta piuttosto rara, ma tuttavia non così inusuale. appare relativamente spesso (con il valore del termine spesso associato a una moneta rara). credo che questo pezzo paghi molto anche un fattore "notorietà" che legato alla rarità intrinseca della moneta la fa schizzare alle stelle1 punto
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Ciao Luca, provo a dire le mie impressioni, motivandole, sperando così di non aggravare la tua confusione :) Il D/ risulta decisamente gradevole, conserva ancora una piacevole freschezza generale, anche se, come è già stato ampiamente notato, presenta dei graffi evidenti, ed in più se ne intravedono altri più morbidi nella zona tra il baffo e la legenda a scendere. Questo mi lascia pensare ad una maldestra pulitura, che in questo caso ha fatto più danni che della circolazione. Il baffo è ben definito, così come l'orecchio, molto nitido e con un bel rilievo. Il collo è anche un punto che osservo per capire meglio quanto la moneta è stata "vissuta". Il punto più a destra di questo è un po fuori fuoco, quindi non riesco a vedere bene il dettaglio, però sembra leggerissimamente consunto. Passiamo al R/ Come il più delle volte, questa faccia è sempre migliore del D/... ed anche in questo caso è così. Anche se c'è qualche segnetto, i campi mi sembrano davvero molto gradevoli, c'è ancora una certa freschezza generale (sulle foglie di ulivo mi sembra di notare ancora un buon residuo di lustro, un po meno sulle foglie di quercia), il centro della croce manifesta un po più di vita vissuta, ma i rilievi ci sono, così come anche nel collare dell'annunziata e nella scena dell'annunciazione Nella corona è davvero molto bello il dettaglio della rosa centrale, senza schiacciature come accade di sovente. Anche qua mi sembra che la maldestra pulizia abbia fatto danni più che della circolazione. I morbidi graffi tipici di questo trattamento mi sembra di scorgerli sotto il nominale, nell'asse verticale inferiore della croce e in tutto quello orizzontale, e sopra la lettera L di lire (diciamo tra la punta dello scudo e le foglie di quercia). La buona rimanenza di lustro, ed i residui di patina, mi lasciano pensare in modo abbastanza certo che se non avesse ricevuto questo trattamento, era una di quelle monete... da ricordare! Veniamo alle foto del taglio Mi sembra che anche dal taglio una certa freschezza sia evidente, in particolare nella prima e nell'ultima foto ben si vede una bella brillantezza del metallo, con una bella nitidezza degli incusi. Incusi che tra l'altro credo contengano ancora quel bel sano e piacevole sporco del tempo che tanto ci piace, quindi questo mi lascia ancora di più pensare che la pulitura che ha ricevuto sia stata solo meccanica, ma che non sia stata intinta nell'apposito liquido "miracoloso". In definitiva? In definitiva una bella moneta, per me, che tra qualche anno se la lasci stagionare nel monetiere ti darà belle soddisfazioni perchè avrà una gran patina (non essendo stata lavata [sempre secondo un mio parere beninteso] questa attaccherà molto prima di una moneta lavata) che nasconderà quegli antiestetici segni della sevizia ricevuta. Dalle foto non scenderei assolutamente sotto il qSPL. Poi tutto dipende dal peso che vogliamo dare ai segni che la moneta riporta. In ogni caso, una moneta gradevole, talmente gradevole che per me, poco importa se poi alla fine è qSPL, qSPL/SPL o SPL. Mettila nel monetiere, scordatela per qualche anno (ma metti la sveglia ogni tre mesi per rigirare la frittata) e riproponicela tra qualche tempo... io mi faccio il nodo alla cravatta! ;) Un caro saluto, F.1 punto
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Moneta comune, coniata in 32378000 pezzi. In questa conservazione (circolata) il valore è praticamente quello dell'argento (12 grammi, titolo .835) Poco più delle nostre 500 lire "Caravelle", per intenderci.1 punto
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A scanso di equivoci, il pezzo che compare nella prossima asta NAC è quello della famosa collezione Hunt e citato nel mio post #3. Lì avevo accennato che (dalla foto del catalogo dell'asta Hunt, in cui la moneta è stata illustrata non proprio frontalmente, questo esemplare) mi sembrava avere un conio del rovescio leggermente diverso e forse non descritto dal Seltman. Da cui alcune mie perplessità. Grazie alla migliore e più corretta immagine della NAC posso invece confermare che questo esemplare proviene dalla stessa coppia dei conii citata nel post #3. MI sembra che questo esemplare sia stato esaminato anche da vicino da diversi esperti, anche se manca una documentazione in materia, e tutti hanno confermato la sua autenticità. Io non l'ho vista dal vivo e quindi non posso esprimere la mia opinione, ma penso di fidarmi in questo caso. Non è possibile stabilire quando esattamente questo esemplare è "saltato fuori", prima di essere acquistato dal ricchissimo collezionista americano Hunt, ma comunque prima della "premiata" produzione moderna in Sicilia molto attiva almeno a partire dagli anni 1980-1990. Circa la stima economica data a questo pezzo, che dire? Il prezzo è sicuramente alto, ma compatibile con l'attuale tendenza del mercato e per l'importanza del pezzo. Sono i collezionisti, magari solo ricchi e con scarso background culturale, a stabilire i prezzi di realizzo. Per confronto, le monete moderne (del XIX secolo) degli Stati Uniti in altissimo stato di conservazione raggiungono prezzi che nemmeno si sognano i contemporanei pezzi savoiardi.....1 punto
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Ciao Andrea, non ti devi scusare di niente......hai fatto una ipotesi niente di male...... alcune ipotesi avvolte possono essere valide altre volte meno ect....il forum serve per condividere ed imparare. Comunque la tua risposta l'avevo letta dopo aver scritto la mia, ti avevo anticipato di 6 minuti. Ciao1 punto
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Ho letto l'intero Codice Urbani e non ho trovato una norma che obblighi un privato a detenere un documento insieme alla moneta. A meno che non sia stata dichiarata ''bene culturale'' (la vecchia notifica). Ho trovato, invece, nell'articolo 64 l'obbligo per chi esercita l'attività di vendita al pubblico di collezioni aventi interesse numismatico di rilasciare un attestato di autenticità e di provenienza apposto su copia fotografica. L'articolo non precisa di cosa deve fare l'acquirente con tale attestato. Arka1 punto
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mi interessano le repubblicane, ma sono molto attratto dalle imperiali, soprattutto il primo periodo. insomma, ormai è qualche anno che faccio "raccolta" senza decidermi cosa iniziare a collezionare veramente. i parametri che seguo: L'estetica, intesa come arte di esecuzione dell'oggetto, la vita vissuta (ho sempre odiato il "fiordiconio") e la storia che raccontano. quello che mi manca, è il tempo, quindi la costanza. ...e ovviamente uno stipendio adeguato a quello che mi piacerebbe avere...1 punto
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plausibile da un putno di vista stilistico Gioolo, mi domando pero' ( mi scuserai se faccio l'avocato del diavolo :diablo: ma forse in questo momento serve piu' questo) se abbia senso metrologicamente. Rivediamo la sequenza : 1. Teodato conia nel 534-36 follis di peso compreso tra 8 e 11gr. (anche qui occorrerebbe indagare se vi sia stato un debasement - ne sono quasi certo - e come abbia giocato cronologicamente) 2. arriva Giustiniano e rivaluta , subito , il follis raddoppiandolo di peso (la Morrison scrive che il follis fu raddoppiato di peso nel 512 e Teodato allora ? - inoltre è coerente con le altre emissioni Giustinianee nelle altre zecche, o queste sono indipendenti - occorre verificare..) 3. Poi il follis si sgonfia e cala talmente tanto che vanno bene i vecchi follis di Teodato che possono essere ribattuti 4. infine si adotta un tipo ancora piu' leggero e si cambia anche lo stile con un ritratto piu' giovane e aggraziato Tutto questo non tiene poi conto che Giustiniano rivaluterà una seconda volta il follis portandolo a 22 grammi, non per queste emissioni ovviamente ma le le altre nel suo impero , quelle con il ritratto frontale . E se invece fosse il contrario ? si inizia con i follis di Teodato ribattuti (che avrebbe forse piu senso invece di pensare ad un riutilizzo dopo qualche anno di regno) si procede con un debasement dovuto alle dure condizioni (assedio esterno - situazione ecnomivamente tesa) migliora la situazione e arriva la prima rivalutazione che porta il follis a 18 gr. Il problema che ho con questa ipotesi è il mezzo follis del peso di gr. 4.4 coniato nel 541 Qualcuno ha trattato la cronologia delle riforme monetarie di Giustiniano ? Altra domanda : quando termina la coniazione di moneta enea a Roma , o meglio fino a quando conia la zecca nel sesto secolo ? mi pare che Roma cessi ogni coniazione nel 600-700 fino alla comparsa delle cosiddette siliquae papali all'inizio dell'VIII secolo , o mi sbaglio ?1 punto
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per me è Alessandria si legge ALEB...star Alexandria 46 - ... http://www.catbikes....-alexandria.htm1 punto
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anch io avevo pensato a messerano , ma non l ho trovata ho trovato quelle di besso ferrero con BF avevo pensato anche a montanaro , ma anche li non ho trovato riscontri1 punto
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Ciao Pietro, ma quelli erano altri tempi! I commercianti che hanno acquistato da Varesi nel novembre 2003 hanno fatto una scorpacciata di affari! Ora siamo nel 2012 dove nulla ti viene regalato. Questa piastra 1825 dell'amico Ferdinando vale almeno quattro volte quello che ha pagato. Per me un ottimo SPL. Moneta comune ma quando arriva ad essere in questa conservazione è da considerarsi appetibile! Bravo Ferdinando II! :good:1 punto
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Ciao la moneta è stata coniata dalla zecca olandese. Saluti Diego da cosa lo deduci? Veramente nell' emissione da rotolino il 2€cc Malta 2012 non riporta il segno di zecca olandese. Nell'emissione del 2€cc nella divisionale ha invece il simbolo della zecca di Ultrecht, Olanda. Quindi, teoricamente la moneta circolante non è stata coniata dall'Olanda, quella in divisionale invece sì.1 punto
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Ciao Rex, come ti ho promesso ieri sera in chat, provo a fornirti qualche notizia in più, ma credo che ormai, come ha già confermato Carlino inserendo la variante nella scheda dei cataloghi, siamo di fronte ad un'apparente variante inedita. Come hai scritto correttamente siamo di fronte ad un esemplare che presenta delle caratteristiche particolari come il doppio segno di abbreviazione (va ricordato che comunemente si tende a definirlo omega, ma si tratta di un segno di abbreviazione) ed i due puntini che affiancano il KAR nel campo della moneta. Sfogliando lo Spahr si nota che al n°50 troviamo una moneta simile, ma priva dei puntini ai lati del KAR e al n°51 una variante con i puntini ai lati del KAR ma con un solo segno di abbreviazione (omega) sopra. Il MIR riporta la moneta per la zecca di Brindisi al n°355 ma non facendo distinzioni fra le varianti. Passando al CNI la prima sorpresa. Tra le varianti riportate, ai nn°55-55, troviamo descritta al n°53 una tipologia con i doppi segni di abbreviazione ed i due puntini ai lati del KAR. Anche nel MEC non troviamo la specifica variante della moneta da te postata, ma al n°660, viene descritto il tipo Spahr n°50. Passiamo ora all'articolo della Travaini "Hohenstaufen and Angevin denari" in The Numismatic Chronicle 153, 1993. Al n°106 troviamo descritto il denaro sempre riferibile allo Spahr n°50, ma è interessante la nota successiva, dove viene indicato l'ordine di coniazione di questo denaro nella zecca di Brindisi con i due puntini ai lati del KAR. Andiamo allora a riprendere la fonte (Minieri Riccio "Saggio di codice diplomatico formato sulle antiche scritture dell'Archivio di Stato di Napoli, Napoli 1878, pag. 118) e vediamo cosa c'è scritto. Anno 1276. 18 giugno 4° indizione Napoli (...) scriptum est Sergio Bovi Ravellensi habitatori Botonti Pastekarulo de Trano et Jacopo Pironto de Ravello Magistris syclariis Regie Sycle Brundusii etc. Devotione vestre ex Regia parte firmiter et expresse precipimus quatenus novam denariorum monetam quam ad presens in Regia Sycla Brundusii pro parte Regie Curie laborari et cudi mandamivus laborari et cudi sine mora qualibet faciatis sicut datum est vobis per vestre commissionis litteras in mandatis et in termino vobis per easdem litteras designato distribui valeat et expendi quequidem moneta sit forme et cunei infrascripti videlicet ab una parte sit forme et cunei huius et ex alia parte sit forme et cunei huius super cuius monete pretio celeriter colligendo illiam diligentiam apponati et apponi etiam faciatis (...) . Similes facte sunt Johanni Pironto de Ravello, Bartholomeo Salinpepe de Messana et socio magistris syclariis Regie Sycle Messane que quidem moneta sit forme et cunei infrascripti videlice ab una parte sit forme et cunei huius et ex alia parte sit forme et cunei huius super cuius etc. ut supra." AA n°22 c. 140v. Da questo documento si evidenziano le differenze che avevano questi denari coniati a Brindisi con quelli di Messina. Quindi il tuo denaro rispetta fedelmente l'ordinanza di coniazione ed è stato coniato a Brindisi nel 1276. Ora il perchè delle varianti senza punto ai lati (riportate dallo Spahr) è una domanda che credo rimanga senza risposta e credo si possano fare solo delle ipotesi. Per la cronaca poi, oltre all'immagine d'archivio che già ti ho mostrato ieri sera di un denaro simile al tuo, ne ho trovato un altro, al n°70, delle tavole del testo di I. Minniti " Le monete degli angioini nell'Italia Meridionale". Insomma è una moneta nota e non inedita e spero che con questo mio contributo posso averti tolto i dubbi in merito. PS. Se vi sono degli errori (specie nella parte in latino riportata) chiedo venia, ma dopo il turno di notte non garantisco molto.1 punto
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Ciao Alessandro non ho più parole per i tuoi ritrovamenti mi sorprendi ogni volta. Complimenti!!1 punto
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Vorrei ricordare che gli studi di numismatica sono stati iniziati dai collezionisti. E credo che molti studi di collezionisti (vedi Grierson) non possono essere definiti amatoriali. Uccidere il collezionismo equivale a mettere la numismatica fra le scienze che interessano solo pochi eletti. Ribadisco che la questione va ragionata e la stiamo ragionando nel posto sbagliato. Arka1 punto
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…ma ce n’era un altro che diceva: “Lei è un fenomeno, ispettore! Non sbaglia mai!" “Non è esatto! Anch’io ho commesso un errore! .... …..Ho scoperto tardi il Cordusio!” Dove ho conosciuto persone stupende, che non sono egoiste, che pensano addirittura alle future generazioni, che ti accolgono con un sorriso e non pensano a ”fregarti” o a “spillarti quattrini” …che non ti chiedono di “che squadra sei” e non sono i soliti furbetti che con il sorriso ti stringono la mano e, appena ti volti … …. Io non credevo esistessero persone così dabbene, un gruppo dapprimA leale ma poi ti dà il massimale di amicizia...che ti fa dormire sereno e non ti fa venire 417 notti d’insonnia per l’ansia e ogni stagione sembra una primavera clemente… Dove un matteo fornisce libri e …biberon domenica mattina, e, se il mar coBalto è un sogno, la vera pax regna e la felicità delle cose semplici dànno un senso vero alla vita, questi sono presagi da augurare al mondo intero. Poi zero le offese, malvezzo di questi tempi: “semo o non semo ommini”, direbbe Triliussa che già in carta lo nega nei suoi sonetti, no, qui è diverso.....Al Cordusio è un’altra vita …. PS ......stasera sono un po' fuori di testa .....sorry1 punto
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Infatti non è comune, è comunissima. Forse avranno sbagliato a digitare le lettere R durante la schedatura della moneta. Quella estremamente rara è la Gigante 189, cioè con l'effigie giovanile (imberbe - I tipo). ...e probabilmente sarà scappato anche qualche zero in più riguardo la base d'asta :rofl: La foto del 10 tornesi 1839 riportato nel catalogo di Artemide è il tipo adulto con barba, quindi il Pannuti Riccio 188, Gigante 189. Moneta comunissima. E' certamente un errore di catalogazione da parte della casa d'aste.1 punto
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