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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/13/12 in tutte le aree
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Ciao! Pur non sapendo dove sia stata coniata questa medaglia, mi sembra che essa sia dedicata a Federico di Napoli, principe di Resuttano, arcipastore dell'Accademia degli Ereini, prestigioso circolo letterario nato a Palermo. Di tale circolo è visibile l'impresa al rovescio, una pianta d'alloro da cui pende una tibia che suona al soffio del vento, associata in questo caso al motto (se leggo bene) "Movitur et loquitur" (Si muove e parla).3 punti
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Grazie a tutti, questa discussione mi è stata utilissima e ho imparato cose interessanti. Visto che credo sia meglio stare con i piedi per terra la classifico BB+ come da idea originale, e non indicherò il termine SPL, nemmeno col quasi, nel cartellino. Per volare alti ci vogliono buone ali :) La archivio comunque come una buona moneta e un buon acquisto, la considero fra i miei pezzi più teneramente benvoluti. Mi avete spinto a guardarla e riguardarla, ogni volta con maggiore attenzione... bellissimo !2 punti
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Buon giorno. Questa notte ho dormito male pensando che stamani dovevo postarvi questo .Si tratta di un video da me ideato,eseguito, girato,montato. Mi é costato tanto tempo e lavoro, spero dal profondo del cuore che lo apprezziate. Saluti.1 punto
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Prometto che non sono impazzito e non voglio emulare il buon Giacobbo ed il celebre programma Voyager...... :D Tuttavia anche certi misteri possono essere storicamente interessanti, e con l'ausilio di qualche simpatica monetina, magari ne vien fuori una discussione leggera ma al contempo gradevole.... Le isole furono scoperte per la prima volta nel 1505 dal capitano spagnolo Juan de Bermudez, da cui l'arcipelago prese il nome, tuttavia non ci furono mai dei seri tentativi di colonizzazione da parte spagnola; pertanto oltre un secolo dopo, a partire dal 1609 furono gli inglesi (eh si, sempre loro), e precisamente la Virginia Company a stabilire i primi insediamenti nelle isole, in nome e per conto dell'impero coloniale britannico. Nel 1612, venne fondata la prima cittadina, nonchè prima capitale delle Bermuda: St. Georges, che ha il primato di essere il più antico centro urbano fondato dagli inglesi nelle americhe. Gli spagnoli però avevano lasciato qualcosa di molto concreto durante i loro saltuari passaggi nelle Bermuda: numerosi cinghiali, che evidentemente ben acclimatatisi al clima sub-tropicale delle isole, pullulavano letteralmente, al tempo dei primi insediamenti inglesi. Questa curiosità è evidentemente una delle motivazioni per cui sul pezzo da 1 cent, che vi vengo a presentare questa sera, appare al rovescio proprio un bell'esemplare di cinghiale.... La monetina è stata coniata nel 1976, ed ha una tiratura di 1.000,000 di pezzi, al diritto è presente il ritratto della sovrana Elisabetta II (le Bermuda sono ancora oggi un territorio d'oltremare britannico), mentre come già detto al rovescio campeggia un cinghiale, oltre al valore ed alla data.....1 punto
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DE GREGE EPICURI Qualcuno ha scritto recentemente che Gallieno ha coniato un sacco di monete, con numerosissime tipologie; tanto che nella sua monetazione e' facile perdersi. In effetti, questo imperatore e' un po' la cerniera fra le emissioni bronzee del Primo Impero (sesterzi, dupondi, assi) e quelle più incerte della fine del terzo secolo (antoniniani sempre piu' poveri di Ag). Ma anche Aureliano e Probo sono ricchi di tipologie: sia di quelle antiche (divinita', personificazioni), sia di quelle piu' coerenti coi problemi e le sensibilita' del momento (Concordia Militum, SOLI INVICTO, ORIENS AUG...). Con la tetrarchia, tutto cambia. Ogni immagine viene finalizzata alla celebrazione del DOMINUS (non piu' PRINCEPS) e della sua genealogia divina o simbolicamente tale; si conferma in mille modi l'alleanza ferrea fra Augusti e Cesari, la sacralita' del potere (Sacra Moneta...), la sovranita' assoluta dello Stato, la fermezza e fedelta' dell'esercito. Infine (monete di abdicazione) si celebra la forma di trasmissione del potere ideata da Diocleziano (dal 305 d.C.) Eccone una di queste ultime: DIOCLETIANO BEATISSIMO SEN AUG/ PROVID DEORUM QUIES AUGUSTORUM.1 punto
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salve non mi pare di vedere lettere o riferimenti che facciano pensare ad una moneta per questo chiedo agli esperti un gradito aiuto diametro mm.17 peso gr.0,8 grazie1 punto
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M'bè però Apollonia è importante anche vedere dove si è perso (asta Kunker, non un'asta pizza e fichi ma una delle più riconosciute e ammirate a livello mondiale e non solo europeo, dove partecipano da ogni parte del mondo e quindi dove è molto molto più difficile aggiudicarsi qualcosa). Inoltre la moneta in oggetto ho letto che era molto rara e molto ben conservata per il tipo. Ci si può rammaricare inoltre perchè è andata via per un solo scatto di differenza (1100 contro 1000), ma credimi Apollonia sono sicuro che ti rifarai ampiamente e con pezzi ancora migliori.... Un abbraccio. :friends:1 punto
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Calma calma con le parole non esageriamo sopratutto da chi non conosco. Come ho scritto "se rientrano nelle regole di paypal" e sempre come ho scritto " Non farei mai offerte con feedback 0 ". Lungi da me difendere Paypal o il "venditore" in questione. Il mio era solo l'inizio di un ragionamento e Stefcuoz mi ha fatto , educatamente , notare dove pensava che sbagliassi e gli do piena ragione sul suo punto,paypal una volta controllata spedizione partita e ricevuta è a posto. Solo se si riesce a dimostrare che l'oggetto non è quello dell'asta rimborsa ma qui si conplica un po la vicenda e servono denunce , testimoni , ecc.Quindi rimane solo da evitare certe aste è l'unica difesa sicura. :good:1 punto
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Non è affatto vero che a rimetterci è paypal! Non raccontate fandonie... In caso di contestazione paypal si limita a bloccare il conto del venditore e poi a risarcire l'acquirente SOLO se i soldi sono ancora nel conto. Il venditore disonesto può facilmente svuotare il conto prima che questo venga bloccato lasciando l'acquirente con un pugno di mosche.1 punto
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favaldar.. non sono completamente d'accordo con te. Ho già preso un paio di truffe su ebay, specialmente pagando con pay pal, non è semplice dimostrare che sei dalla parte della ragione. Ti faccio un esempio, ovviamente dove sono già cascato: acquisto un oggetto su ebay e pago con pay pal, firmo la ricevuta di consegna della raccomadata e dopo aver aperto il pacchetto al posto dell'oggetto acquistato c'è un tarocco. Penso che l'unico modo per difendersi da questa truffa sia aprire il pacchetto in un ufficio di polizia postale, ma sai meglio di me che ciò non è possibile, per pay pal vale la mia parola come quella del venditore l'oggetto è stato spedito e posso averlo scambiato io. Concordo con voi che questo venditore sia da evitare.... sul fatto poi che possa essere un ragazzino alla ricerca di qualche centinaio d'Euro ne dubito fortemente, ho forse ho ancora un po' di fiducia nelle nuove generazioni.... sob!1 punto
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Non c'è, se c'è ha prezzi assurdi. Ti consiglio di controllare le aste nella baia, spunti buoni prezzi e prendi più divisionali da un solo venditore.1 punto
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Questa immagine è invece tratta dal complesso architettonico definito dagli archeologi "Grupo del Mural del Puma", una di quelle strutture che sorgevano lungo il Viale dei Morti. Questo splendido felino raffiguratovi è un puma ed è dipinto al di sopra di un fondo dove si alternano delle fasce oblique di color rosso, bianco e verde che simbolizzano l'ambiente acquatico. Inoltre i cerchi verdi che si possono ammirare in questa pittura murale, rappresentano le pietre preziose dette chalchihuites. La gente comune viveva invece in grandi costruzioni residenziali che sorgevano un po' in tutto il resto della città. Molti di questi edifici contenevano botteghe e laboratori artigianali che producevano e vendevano perlopiù oggetti in ceramica.1 punto
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non è il primo che vedo e dubito sarà l'ultimo a rifiutare il ritiro a mano... solitamente il ritiro a mano viene rifiutato per la difficoltà di "trovarsi" sia come luogo che come orario, oltre al fatto che l'acquirente ha paura di una truffa, ma il venditore può aver paura di un furto. a questo aggiungiamo un eventuale calma dell'acquirente per andare a ritirare l'oggetto, può sempre essere sospetto ma i male intenzionati possono essere da entrambe le parti in un asta... su moneta/foto non mi esprimo1 punto
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Lungo il Viale dei Morti troviamo una serie di templi in cui vivevano i "cittadini" più ricchi ed influenti tra cui la Casa del Sacerdote, il Palacio de Quetzalpapalotl, il Palacio de los Jaguares, la Estructura de las caracolas emplumadas e il Templo de Quetzalcóatl (Serpente Piumato). Ecco alcune foto del Palacio de Quetzalpapalotl La parte centrale del tempio si trova un patio circondato da colonne e basso rilievi che rappresentano, di profilo, uccelli, farfalle (papalotl) e Quetzales (da Quetzal, uccello coloratissimo le cui piume della coda erano utilizzate dai Maya come moneta). I rituali che venivano praticati in questo tempio erano associati al culto della Piramide della Luna.1 punto
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A me, invece, interessa anche quanto accade all'estero, posto che, vivendo in italia, devo rispettare le leggi italiane (sia quando le condivido, sia quando sono in disaccordo, fermo restando il pieno diritto di critica, costruttiva o meno). Altrettanto vero che eviterei di dipingere lo scenario apocalittico, che leggo qui.1 punto
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Molto brevemente. Le emissioni romane coniate nelle province sono a tutti gli effetti emissioni ufficiali. Le differenze riguardano l'autorità emittente, il metodo di controllo ed di autorizzazione (se prodotte ad esempio nelle province senatorie o in quelle imperiali), l'area di circolazione (prevalentemente locale), l'iconografia (anch'essa con forti richiami alle tradizioni locali), etc. La presenza di legende in greco non è una discriminante; le emissioni "coloniali" hanno legende in latino. In qualche caso le legende sono miste, greco da un lato e latino dall'altro. Il metallo prevalentemente usato fu il bronzo, ma alcune zecche hanno avuto il privilegio di usare l'argento. In termini generici per “emissioni romane provinciali” si intende raggruppare tutte quelle emissioni chiaramente non imperiali, coniate nelle zecche delle province mano a mano che Roma conquistava nuovi territori verso oriente, ma a cui veniva concesso di continuare ad emettere moneta per le esigenze locali. Nel passato, per indicare l’origine greca delle zecche coinvolte, queste monete sono state indicate anche come emissioni Greco Imperiali. In realtà si tratta di un gruppo assai eterogeneo di emissioni sia per l’ampio periodo storico che abbracciano, sostanzialmente da Augusto a Diocleziano, sia per la diversa organizzazione amministrativa e politica delle varie province dell’impero (province senatori, province imperiali, etc.). Il corpus delle emissioni non imperiali è assai variegato. Si possono distinguere: - le emissioni dei municipi e delle colonie, caratterizzate da iscrizioni in latino, con richiami evidenti alla fondazione della colonia, sia iconograficamente che nelle legende. - un altro gruppo riguarda le zecche dell’Asia minore e delle province balcaniche, le cosiddette emissioni civiche. Alle poleis di queste province annesse all’impero romano, l’imperatore concesse di continuare ad emettere monete, recanti un ritratto imperiale al dritto (o di un membro della famiglia imperiale) ed un rovescio contenente tematiche prettamente locali. - un’altro grande gruppo di monete riguarda le emissioni destinate a circolare prettamente nella provincia di produzione ed a questo gruppo appartengono ad esempio le monete coniate per la Cappadocia, per la Siria e quelle della zecca di Alessandria d’Egitto. - Vanno inoltre ricordate le emissioni dei regni alleati o clienti dell’impero romano, ad esempio i regni della Tracia, del Bosforo e Pontos. I gruppi fino ad ora descritti hanno in comune la caratteristica di riportare, al dritto, ma a volte anche al rovescio, un ritratto imperiale o di un membro della famiglia imperiale. Anche le legende indicano chiaramente un richiamo alla autorità imperiale di Roma, sia esso l’imperatore o un suo delegato (governatore, console, legato, etc.). Un discreto numero di monete prodotte nelle province dell’impero nell’arco di tempo che va da Augusto a Gallieno, infine, non presenta questa caratteristica e non riporta alcun ritratto imperiale; si tratta delle cosiddette “emissioni pseudo autonome”. Luigi1 punto
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Ho letto con piacere la discussione, e devo ammettere che ho apprezzato come rick riesca a controbattere a 5 persone contemporaneamente. Le opinioni esposte sono palesemente opposte e con pochi punti in comune. La discussione, così come si è evoluta, vuole capire quale sia la legislazione migliore in tema di reperti archeologici. In ogni caso è una discussione basata sul nulla, perchè anche se tutti (per assurdo) convenissero che la legislazione migliore è quella inglese, dovremmo comunque continuare a sorbirci quella italiana, buona o cattiva che sia :blum:. Volevo intervenire fornendo il mio parere e la mia piccolissima esperienza in merito. 1) Un aumento della burocrazia, a mio modesto avviso, è un puro suicidio, assolutamente antieconomico e illogico. Significherebbe esclusivamente far saltare definitivamente il commercio di monete. Non è nè possibile nè pensabile, che operatori economici possono mettersi a censire qualsiasi moneta in loro possesso. Il risultato sarebbe un enorme vantaggio degli operatori esteri (tra l'altro già esistente), e l'indebolimento degli operatori italiani. tenete conto che il commercio numismatico è anche lui globalizzato. Pensate alle aziende italiane, che di burocrazia stanno morendo. Io stesso, che di lavoro faccio il fisico nucleare, una ventina di giorni l'anno la perdo apprezzo a cretinate burocratiche, alla facci dell'efficienza sul lavoro. un censimento sarebbe ragionevole solo su monete al di sopra di un certo valore. 2) L'obbligo di consegnare allo stato, a priori, tutte le monete ritrovate, fa sì che l'uomo comune trova una moneta, se va bene se la tiene a casa e sta zitto, ma se va male cerca di capire come monetizzare il ritrovamento, io credo che solo una minoranza consegni il materiale a chi di dovere. In altre parole in questo modo si favorisce nettamente la criminalità. Se lo stato invece permettesse di tenere ( e poi vendere) le monete comuni, imponesse il diritto di prelazione sugli oggetti più importanti, e imponesse allo scopritore di riferire il luogo del ritrovamento che verrebbe immediatamente protetto dalla sovrintendenza (magari dando un piccolo premio allo scopritore), sparirebbero in un attimo tantissimi problemi. La ricettazione scomparirebbe, perché sarebbe illogico vendere reperti a persone che comprano a 1 per rivendere a 10. I tombaroli e le distruzioni di reperti sparirebbero, perché sarebbe molto più conveniente e sicuro andare alla sovrintendenza, prendersi il premio e tornarsene a casa, invece di rischiare di galera per guadagnare 4 lire. (in questo ambiente, guadagnano solo i ricettatori). certo, nascerebbe immediatamente un corpo di improvvisati indiana jones col metal detector alla ricerca di tesori (e questo è il problema fondamentale), che però farebbero rimanere i reperti ritrovati in territorio italiano. Ma il punto è... qual è il male minore? Allo stato attuale la malavita in maniera quasi indisturbata sta comunque saccheggiando allegramente il territorio italiano, lo fanno in sordina, senza comparire mai su internet,e senza lasciare tracce. interi pezzi della nostra cultura sono ritrovate e trasportate oltreoceano. Le storie che si possono ritrovare su internet sono tantissime. E la sovrintendenza reagisce andando a casa di quei 4 c......i che trovano la moneta romana da 2 euro e la vendono su ebay. A me sembra che sia proprio l'attuale legislazione a favorire la clandestinità e la fuga dei nostri pezzi di storia. Faccio un esempio similare su un ambito diverso, giusto per chiarire il concetto. (spero tale accostamento non risulti offensivo per le donne che dovessero leggermi) Nei primissimi anni 50 venne approvata la legge Merlin per chiudere le case chiuse e contro la prostituzione femminile. Con questa legge veniva stabilita, entro sei mesi dall'entrata in vigore della Legge, la chiusura delle case di tolleranza, l'abolizione della regolamentazione della prostituzione in Italia e l'introduzione di una serie di reati intesi a contrastare lo sfruttamento della prostituzione altrui.. Ma i risultati quali sono? La prostituzione si è spostata in strada, e passata nelle mani della malavita organizzata, povere ragazze sono spesso fatte immigrare con la forza per prostituirsi. Insomma il divieto del commercio del corpo femminile ha peggiorato notevolmente la situazione preesistente. Un ragionamento simile può essere fatto per le monete, impedisci e rendi difficoltoso il commercio di classiche, se ne occuperà la malavita e gli oggetti fuggono dove tu non li puoi controllare, ossia all'estero Le leggi purtroppo devono essere prima di tutto pragmatiche, devono basarsi sulla conoscenza reale dell'uomo cui sono rivolte, che quasi sempre tutto è, fuorchè uno stinco di santo! Il 90% delle persone che trovano una moneta non la porterà mai alla sovrintendenza, ma cercherà di farci guadagno. Bisognerà quindi pensare a delle leggi pragmatiche che facciano si che in qualche modo queste monete, passino comunque dalle mani dello stato. Finito il tema, scritto di getto, e spero non troppo ripieno di orrori ortografici, vi saluto e vado a pranzo. Purtroppo quanto scritto da tutti noi rimane pura filosofia. Alla fine, ci piaccia o no, la legge italiana è quella che tutti noi conosciamo e dobbiamo rispettare. In ogni caso rispettare la legge è un dovere, ma criticarla e sperare che in futuro migliori lo è pure ;)1 punto
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Quì non si tratta di uccidere il collezionismo, Arka, non ti ci mettere anche te a distorcere la faccenda..si tratta solo di fare in modo che , dato che di materiali "sensibili" si parla, si mettano dei paletti che limitino la liberttà di pasticciarci senza cognizione di causa a cani e porci...con i rischi connessi, sia di malagestione "fisica" degli oggetti maneggiati ,che di impossibilità di supervisione della buona condotta di chi li tratta , visto che non sono elencati da nessuna parte, ci si aspetterà di trovarci dentro tutto il minestrone completo delle variabili caratteriali umane, dalla persona per bene e integerrima alle varie sfumature sempre più pesanti di "malandrinità" con le conseguenza del caso su quella che , sarà bene ricordarlo : E' LA RES PUBLICA , QUINDI ANCHE MIA E TUA, FINO A PROVA CONTRARIA..e la prova o la decisione in tal senso non può certo spettare al meccanico disoccupato o al becchino che si improvvisa commerciante ed esperto di numismatica...non ne hanno la capacità..di solito,.... fatte salve rare eccezioni, ma rare parecchio...... Quegli stessi paletti che devono essere messi e rispettati anche per quanto riguarda l'Amministrazione pubblica, nel momento in cui esercita il suo diritto di controllo, invece di muoversi " secondo Matteo" ...innescando solo un processo di perdita di credibilità e di fiducia nei cittadini...e questa è , alla fine, l'unica vera richiesta da fare allo stato...ben vengano i controlli e i limiti ..ma che siano fatti in modo civile e chiaro, non alla Borbone...1 punto
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peccato, mi spiace.... Cmq dai, qualche battaglia si puo anche perdere....... :-) skuby1 punto
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Fai bene a ricordarlo, Arka. Ma nessuno si sognerebbe di confondere i grandi collezionisti del passato con gli eventuali tombaroli della fine del XX o dell'inizio del XXI secolo. Esiste oggi una consapevolezza del rapporto con il proprio passato che non è la medesima che si aveva nel XIX o all'inizio del XX secolo: i grandi collezionisti del passato erano in linea con i loro tempi, i cacciatori di (nuovi) tesori di oggi non lo sono (almeno in Italia; naturalmente il discorso cambia se si guarda alla Bulgaria, alla Romania, alla Tunisia, ecc.). La prova provata che quel che dice Rick non regge e che questo discorso, se fatto in Italia, è anche molto pericoloso è fornita dal nostro passato: quando in Italia non c'era alcuna legislazione succedeva di tutto, quando una legislazione è stata introdotta e via via perfezionata (non che oggi sia perfetta, beninteso) la situazione ha cominciato piano piano a cambiare, e oggi non è certo la stessa di 30 anni fa: per dirla in poche parole, gli antiquari americani oggi possono scordarsi di venire tranquillamente a far incetta di NUOVI materiali archeologici in Italia e, se lo fanno, lo fanno a loro rischio e pericolo. Il discorso cambia, naturalmente, se si tratta di commercio, del tutto lecito, di beni decontestualizzati nel passato, e non l'altro ieri. Comunque tu e Numizmo avete ragione: non è questa la sede più adeguata per portare avanti queste discussioni, che richiederebbero molti approfondimenti che qui, per evidenti motivi, non si possono fare.1 punto
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Mi auguro di non aver detto una bestialità, in caso contrario sono disposto a farmi perdonare offrendo un caffè a tutti gli amici lamonetiani presenti al prossimo convegno di Verona (23 novembre 2012). :help: :blum: Ok! Un grazie a Rolando che è intervenuto per primo svelando l'arcano, anche se devo dire che già stamane alle 8 stavo approfondendo la medaglia dopo aver scoperto con stupore che la stessa era oggetto di uno studio sul Bollettino del CNN del 1941. Fatemi sapere quanti lamonetiani saranno presenti a Verona, caffè per tutti!!! :girl_devil: ahahahahahahha1 punto
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...non vi sembra di essere un pochino generosi con le conservazioni espresse? renato1 punto
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Taglio: 50 cents Nazione: San Marino Anno: 2006 Tiratura: 193.880 Condizioni: BB Città: Palermo Note: mancante :yahoo:1 punto
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Moneta arrivata...molto molto meglio in mano...quei segni sul volto che nella foto sembrano solchi a fatica si vedono con la moneta in mano...che strani giochi fanno le foto =-O=-O un bb se lo merita...s ho occasione ve la faro' vedere dal vivo...1 punto
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No, se uno vende monete da collezione (all'asta, ma anche a trattativa privata) quanto percepito non e' assoggettabile a tassazione.......per ora (monti docet)1 punto
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Qualche "discreto" esempio di medaglione passato in asta più o meno recentemente (tanto per gradire :P ): http://www.acsearch.....html?id=518466 http://www.acsearch.....html?id=200872 http://www.acsearch.....html?id=523170 http://www.acsearch.....html?id=201241 http://www.acsearch.....html?id=469704 http://www.acsearch....rd.html?id=8031 http://www.acsearch....rd.html?id=1795 http://www.acsearch.info/record.html?id=5259 http://www.acsearch....rd.html?id=1930 http://www.acsearch.....html?id=518546 http://www.acsearch.....html?id=5185291 punto
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E' vero che l'oro e' piu' malleabile ma per gli aurei gioca anche il fatto che non circolavano molto ma venivano tesaurizzati per cui ce ne sono giunti molti in condizioni vicine al FDC. La grandezza della superficie utilizzabile per la rappresentazione secondo me gioca un ruolo fondamentale nell'impatto che il modellato dell'incisore riesce a trasmetterci. Ecco perche' i sesterzi in altissima conservazione e in cui la battuta sul tondello e' venuta particolarmente bene, se accompagnati anche da un conio particolarmente riuscito da parte dell'incisore sono indubbiamente piu' di impatto di qualsiasi denario o aureo. La larghezza del tondello, il suo peso, il rilievo del ritratto ci possono donare delle piccole opere d'arte per la cui finezza possiamo avvicinare queste monete a delle piccole sculture in bronzo. Per questo motivo l'unico nominale antico che risulta avere un impatto potenziale a livello di magnificenza incisoria superiore ai sesterzi sono i medaglioni, dove la superficie e la massa di metallo utilizzabile dall'incisore per il ritratto e le scene composite dei rovesci risulta essere ancora maggiore e la resa generale non puo' che essere superiore. Chi ha avuto la fortuna di tenere in mano un medaglione in ottima conservazione sa di cosa parlo.1 punto
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guarda ti rispondo scrivendoti in chiaro come la penso cosi la finiamo 1) non potrai mai avere la provenienza per tutte le monete (che tu voglia o no e` impossibile , a anche partendo adesso sarebbe troppo oneroso) quindi meglio avere un mercato dove le monete ripetitive e gia note sian libere di circolare senza documenti. se tu introducessi la provenienza per monete da 2 euro distruggeresti il mercato, in piu` ci son tonnellate di monete gia esistenti e tutte senza documenti (e quindi anche lo studio delle tardo imperiali che mi piaccion tanto) 2) una legislazione troppo restrittiva distrugge il patrimonio invece di preservarlo , per esempio in turchia fondono le monete d oro ottomane pre 1800 perche` non e` legale la detenzione o il possesso (immaginati cosa succederebbe ad un ripostiglio di aurei). mentre invece in inghilterra il ritrovamento di ripostigli o tesori viene prontamente riportato visto che conviene economicamente allo scopritore. tanto che la storia del periodo anglo sassone e` stata riscritta dopo che vari tesoretti trovati con il MD son stati ritrovati negli ultimi anni vedi staffordshire hoard 3) avere una legislazione troppo restrittiva significa alimentare il mercato nero , se uno trova un ripostiglio in turchia sta zitto e lo vende ad un qualche malfattore che lo esporta e lo disperde senza che sia studiato questo guadagnandoci meno della meta` del suo valore , se lo trova in inghilterra lo dichiara viene studiato e se viene disperso spesso viene aggiunto un premio sul valore della moneta 4) per fare il commercio delle monete classiche non e` necessaria una laurea specifica , il commercio lo possono e lo devono fare tutti quelli che lo vogliono fare. se io volgio vendere la mia collezione mi prendo un banchetto e la vendo , oppure la metto su ebay. voi al contrario proponete che solo i commercianti abilitati possan vendere le monete , quindi se io decido di vendermi la collezione devo per forza passare da uno di loro. e il sospetto e` che questi paghino 20 e vendano a 100 e cio` e` palesemente a sfavore del collezionista. con un sistema del genere pensereste di trovare tanti polli che si mettono a collezionare monete classiche ? secondo me no allo stesso modo se uno perde il lavoro e vuol mettersi a vendere monete classiche perche` non lo puo` fare ? 5) all estero su ebay che ci crediate o meno si vende senza problemi senza avere il terrore di avere la polizia a casa per monete da 2 euri, aspetto ancora di vedere casi simili a quelli italiani che son avvenuti all estero , forse e` il caso di copiare dall estero invece che di cercare di inventare norme astruse che limitano la liberta`. non capisco per quale motivo dovete trovare cosi sconvolgente che uno che ha una moneta romana in casa che non gli interessa non la possa metter su ebay. 6) per valorizzare e salvare un patrimonio archeologico devi creare interesse e questo lo crei anche con il collezionismo. continuo a non capire questa vostra predilizione verso questo sistema che proponete con monete con documenti e solo commercianti autorizzati che le possono vendere e comprare. non e` questione di liberismo sfrenato ma di buon senso , un sistema dove le monete di una certa rilevanza vengono acquisite da enti statali e il resto e` libero di circolare liberamente (e uso libero e liberamente volutamente) e` sicuramente preferibile e meno costoso di quello che state proponendo voi. sia per gli archeologi , sia per gli studiosi , sia per i collezionisti sia per tutti. per quanto riguarda CNG guarda io son convinto che invece i soldi li ha riavuti e non e` neanche stato incriminato per ricettazione , visto che ha acquistato in buona fede (come peraltro gia riportato dal link che mi pare non hai letto bene) la ricettazione anche qui presuppone che tu consapevolmente paghi meno del valore di mercato di un bene. e poi se vedi tutta la faccenda si e` risolta in 3 -4 mesi......1 punto
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Stupenda... E' chiaro che il prezzo lo fai tu!! Sono conosciuti pochissimi pezzi di questo genere!! Il Crapanzano la quota in MB 12.000 euro e in BB 25.000. Il gigante in BB 15.000 euro. Ma sono prezzi assolutamente indicativi: è un pezzo di assoluta rarità, vale decine di migliaia di euro. La conservazione è ottima per questo tipo di esemplare: prima si discuteva se fosse BB o MB; ma queste discussioni si fanno per i pezzi che siamo abituati ad avere noi poveri collezionisti, non per gli esemplari unici come questo. Complimenti ancora!!!!1 punto
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http://news.bbc.co.u...ope/5117366.stm questa e` la storia del denario (moneta rara e culturalmente rilevalnte) di bruto in breve e` stata provata l origine greca della moneta ed e` stata ritornata dopo che il governo greco ha dimostrato che la moneta e` stata scavata ed esportata illegalmente il dealer che ha comprato in buona fede non ha subito conseguenze e i soldi della transazione sono stati confiscati dal british customs (le vecchie dogane) in attesa di essere assegnati dal giudice. il dealer spera che vengano assegnati a lui. mi sembra una storia leggermente differente da quelle che si vedono li da voi o da come numizmo voleva usarla si son presentati alle 6 di mattina ? non credo han sequestrato tutto il materiale del dealer incriminato ? non credo hanno accusato il dealer di ricettazione ? non penso in quanto si e` risolta la storia (che e` del 2006 quindi di 6 anni fa) ? 3 mesi , se vedete e` datata giugno e si parla dell assegnazione dei soldi ad agosto1 punto
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E su questa Tua analisi, finalmente "laica", non posso che concordare.... :clapping: ...augurandomi anch'io che la lotta ai predatori del patrimonio culturale dell'umanità possa costantemente migliorare ed intensificarsi, non solo sul territorio e nei confronti dei saccheggiatori ma anche nei confronti dei loro insospettabili mandanti in giacca e cravatta. M.1 punto
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La moneta di quest'oggi,continuando in ordine di successione regale da parte degli aragonesi sul trono di Sicilia,è: Pierreale:GIACOMO D'ARAGONA(1285-1296)Zecca di Messina Argento D/+(tre sferette)IA(tre sferette)DEI(tre sferette)GRA:ARAGON(tre sferette)SICL'REX(tre sferette);aquila ad ali spiegate in cornice d'archetti;fra la cornice d'archetti e la scritta periferica vi è un cerchio perlinato e fra il cerchio perlinato e la cornice d'archetti vi è alternanza di cerchietti R/+(tre sferette)AC(tre sferette)BARChINONE(tre sferette)COmES(tre sferette);stemma aragonese in cornice d'archetti;fra stemma e cornice vi è alternanza di cerchietti;fra scritta periferica e cornice d'archetti vi è un cerchio perlinato e fra cerchio perlinato e cornice d'archetti vi è alternanza di cerchietti Riferimenti:MAUGERI 6;BIAGGI 1308;MIR 179;MEC 14,766;SPAHR 2-14 La moneta è presente in una collezione privata Le varianti conosciute per questo Pierreale sono circa 16(con o senza rosette o cerchietti nella cornice d'archetti Giacomo II d'Aragona detto il Giusto (Valencia, 10 agosto 1267 – Barcellona, 2 novembre 1327) fu Re di Aragona, di Valencia e Conte di Barcellona . Dal 1285 al 1296 fu anche re di Sicilia come Giacomo I. Dal 1291 al 1298 governò il regno di Maiorca, e fu Re di Sardegna dal 1324 al 1327. I suoi genitori erano Pietro III d'Aragona e Costanza di Svevia. Alla morte del padre, nel novembre del 1285, il secondogenito, Giacomo gli successe sul trono di Sicilia come Giacomo I, mentre, in quanto figlio maggiore, Alfonso III gli successe sul trono di Aragona e di Valencia e nelle contee catalane. Il regno di Sicilia era in stato di guerra permanente.Giacomo, raggiunta la Sicilia dove già si trovava la madre, Costanza, che la governava per conto del marito Pietro, aveva ricevuto in aiuto dal fratello, Alfonso, la flotta del Regno di Sicilia, al comando dell'ammiraglio Ruggero di Lauria, per cui aveva la superiorità assoluta in campo marittimo, infatti il 23 giugno del 1287, Lauria aveva sconfitto la flotta napoletana, a Castellamare, impadronendosi di 42 galee, mentre lo stesso giorno Giacomo aveva sventato un attacco contro Augusta. Dopo che un primo accordo, preso ad Oléron, nel 1287, fu bocciato da Papa Nicola IV, il 27 ottobre 1288 a Canfranc, nel nord dell'Aragona, fu trovato un accordo che mantenendo il governo del regno di Sicilia, prevedeva la liberazione del re di Napoli, Carlo II d'Angiò(detto lo zoppo), ancora prigioniero in Aragona, in cambio dei suoi tre figli che dovevano rimanere in ostaggio al suo posto. Dopo che Carlo II venne liberato ed incoronato, Re di Sicilia, dal papa a Rieti, il 19 giugno del 1289, il papa annullò gli impegni presi a Canfranc e riprese la guerra in Sicilia contro Giacomo. Nell'agosto dello stesso anno, però a causa dei mamelucchi che minacciavano Acri, fu siglata una tregua di due anni. Nel febbraio del 1291, a Tarascona, suo fratello Alfonso fece la pace col Papa e la Francia, che smettevano di sostenere Carlo di Valois come re d'Aragona, ed in cambio disconosceva i diritti di Giacomo sulla Sicilia che doveva ritornare agli angioini, cioè a Carlo II d'Angiò,Re di Napoli, lasciando così Giacomo senza più l'appoggio del regno d'Aragona. Ma il 19 giugno di quello stesso anno 1291, il fratello Alfonso III morì improvvisamente lasciando l'Aragona, Valencia, la Catalogna ed il governo di Maiorca a Giacomo e ,disponendo che la Sicilia andasse al terzo fratello Federico; Giacomo divenne sovrano della corona d'Aragona, come Giacomo II e si fece incoronare a Saragozza nel mese di luglio, come successore di Pietro III e si tenne il regno di Sicilia. Il fratello Federico fu inviato in Sicilia come governatore, dove raggiunse la madre, Costanza. Il governo della Sicilia di Giacomo fu breve, ma con ottimi risultati, dando sviluppo alla vita parlamentare, a cui partecipavano i componenti dei tre Stati, e per gli statuti concessi dal re, inoltre portò prosperità all'isola, dovuto soprattutto alla potenza marinara che sviluppò i commerci. La situazione politica internazionale, nel luglio 1291, era tornata allo stato antecedente all'accordo di Tarragona e Giacomo voleva porre fine alla situazione che vedeva l'Aragona in perenne lotta contro il papato la Francia e la Castiglia (l'Aragona sosteneva Alfonso de la Cerda, pretendente al trono di Castiglia contro l'attuale re, Sancho IV), per cui si era reso necessario un nuovo trattato da rinegoziare col papato e con la Francia. Il 1º dicembre 1293, Giacomo sposò a Soria, Isabella di Castiglia, figlia primogenita del re di Castiglia e León, Sancho IV e di Maria di Molina. Data la giovane età della sposa il matrimonio non fu consumato. Il 25 aprile del 1295, il suocero di Giacomo, Sancho IV, morì e Isabella fu rinviata in Castiglia perché Giacomo preferì cambiare alleanza, riuscì ad ottenere l'annullamento, per consanguineità. La situazione politica si sbloccò dopo l'elezione al papato, il 23 dicembre 1294, di Bonifacio VIII, che, elaborando la proposta del suo predecessore, papa Celestino V, ad Anagni, il 12 giugno del 1295 stipulò con Giacomo e con Carlo II d'Angiò il Trattato di Anagni. Con questo accordo, Giacomo, oltre a restituire i tre figli di Carlo II che aveva in ostaggio da circa sette anni acconsentì a consegnare la Sicilia al papa, che a sua volta l'avrebbe riconsegnata agli angioini, in cambio dei regni di Sardegna e di Corsica, se li avesse saputi conquistare, e gli avrebbe fatto sposare Bianca di Napoli, la figlia di Carlo II d'Angiò, ed inoltre Federico, il governatore della Sicilia sarebbe stato compensato dal matrimonio con l'erede dell'impero d'oriente, Caterina Courtenay, figlia dell'imperatore titolare Filippo I di Courtenay e Beatrice d'Angiò. Infine il trattato prevedeva la riconsegna del regno di Maiorca, vassallo della Corona d'Aragona, allo zio di Giacomo, Giacomo II di Maiorca. Il fratello, Federico, amareggiato, anche perché Giacomo non aveva ottemperato al testamento di Alfonso III, rifiutò e si schierò con i Siciliani che, sentendosi traditi dal nuovo re Aragonese, dichiarato decaduto Giacomo, lo elessero al trono di Sicilia. L'undici dicembre 1295 il Parlamento siciliano riunito a Palermo proclamò Federico III Re di Sicilia, e riconfermò la scelta il 15 gennaio 1296 al Castello Ursino di Catania. L'incoronazione ufficiale avvenne il 25 marzo del 1296 nella Cattedrale di Palermo Dato che il fratello, Federico, aveva preso l'iniziativa e non solo conservava la Sicilia ma aveva portato la guerra nel napoletano, Bonifacio VIII, agli inizi del 1297, convocò a Roma sia Giacomo che Carlo II e li spronò a riconquistare la Sicilia secondo il trattato di Anagni; dovettero abbandonare la Sicilia, per ordine di Giacomo, sia Giovanni da Procida che Ruggero di Lauria, che divenne ammiraglio della flotta alleata antisiciliana ed alla fine anche la regina madre Costanza dovette abbandonare il figlio prediletto Federico e raggiungere Giacomo a Roma. Giacomo intervenne, a fianco degli Angioini, contro il fratello Federico ed i Siciliani e con la sua flotta aragonese affiancata da quella napoletana, a Capo d'Orlando, nel luglio del 1299, sconfisse Federico che si riuscì a salvare con solo 17 galee. Giacomo, l'anno dopo, visto che il fratello continuava a resistere, fece ritorno in Aragona. La guerra dei Vespri Siciliani terminò con un compromesso, noto come la pace di Caltabellotta: il 31 agosto del 1302, che prevedeva che Federico III mantenesse il potere sulla Sicilia col titolo di Re di Trinacria (quello di Sicilia spettava solo al re di Napoli) fino alla sua morte, dopo la quale l'isola sarebbe dovuta passare nuovamente agli Angiò;inoltre sanciva l'impegno che Federico sposasse Eleonora, sorella del duca di Calabria Roberto e figlia di Carlo II. --odjob1 punto
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non credo che dopo quasi 6 anni abbia bisogno ancora di queste informazioni :P1 punto
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