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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/03/12 in tutte le aree
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Smanettando sul web mi si è palesata questa meraviglia venduta da Numismatica Ars Classica asta n°30 al lotto n°865 Mantova Carlo Gonzaga Nevers (1627-1637). Scudo non datato. AR, gr. 26,268 - ø 41,93 mm. [ 2,35 mm, asse dei coni 270°. D/ Anepigrafe, città turrita con ponte levatoio e fossato; sul portale in alto pisside in ovale, al centro aquila ad ali spiegate, il tutto in circolo lineare fra corona di lauro formata da due rami annodati in basso, orlo a ghiera fine. R/ Cartiglio a volute e fregio in basso, sostenuto da putto alato, su due righe DATVM – COELITVS in circolo lineare fra uguale corona di lauro, orlo a ghiera fine. Mancante in tutte le opere. Unico in collezione privata, un secondo esemplare, in inferiore stato di conservazione, è presente presso il Münzkabinett del Kunsthistorisches Museum di Vienna. Ex Asta Ars et Nummus n. 1 del 29 e 30 Novembre 1962, n. 154 segue la storia di presentazione fatta dal compilatore del catalogo d'asta: Non è possibile scindere questa moneta Unica dal contesto storico ed artistico che l’ha vista nascere. Carlo I Gonzaga Nerves VIII Duca aveva una personalità forte e cristallina, pura nell’animo. Era assai stimato e godeva di grande reputazione come Capitano d’Armi. Signore in Francia di immense proprietà: otto ducati, due marchesati, altrettante contee, cinque baronie, feudatario di altre importanti terre con sovranità per metà indivisa con il re di Francia. Il suo patrimonio in Francia era considerato tra i più ricchi del Regno. Fortuna gli era giunta per eredità e per matrimoni d’interesse nel corso del secolo. Carlo ereditò dalla nonna Anna d’Alençon, dalla madre Enrichetta di Clèves e dalla moglie Caterina di Lorena, madre dei suoi sei figli. Suo padre nacque a Mantova e nel 1550 fu prossimo a divenire Duca di Mantova, il Consiglio di Reggenza vedeva in Lodovico una mente già aperta al bene ed all’eroismo, ma in quanto terzogenito di poca speranza alla successione. Si vuole che il fratello maggiore Guglielmo, avviato alla carriera ecclesiastica, non rinunciasse ed il legittimismo prevalse. Ludovico si trasferì in Francia per curarsi di ingenti patrimoni, fu di buon governo nelle sue terre, ottimo capitano d’eserciti ed attento diplomatico al servizio di quattro re. In questa cultura ed amore per la giustizia e per le grandi gesta crebbe Carlo I. Il Duca aveva lineamenti gentili, portava pizzo e baffi a punta come alla moda del tempo, dall’apparenza aitante e dalla persona asciutta non tradiva i 47 anni d’età quando partì alla volta del Ducato di Mantova nel 1628. Arriva in linea di successione in quanto unico parente prossimo ai tre fratelli succedutosi duchi di Mantova e del Monferrrato e morti senza legittimi eredi. Nella cronistoria una volta in Mantova va tenuta in grande considerazione un avvenimento che ci aiuta nell’interpretazione di questo scudo. Sul finire del marzo 1628 l’inviato straordinario del Duca presso la Corte Imperiale comunicava che era stata inviata a Praga, da parte di un funzionario dislocato a Guastalla una moneta di Carlo I e che l’Imperatore in persona non l’aveva gradita, considerando un "atto di troppo aperto possesso", come ci testimonia il Guazza ne "La Guerra per la successione di Mantova e del Monferrato", l’auto proclamazione di "DUX MANTUAE ET MONTIS FERRATI" L’avvertimento imperiale era ben chiaro, Carlo I intelligente ed attento ne fece buon tesoro, d’altronde non avrebbe potuto comportarsi diversamente. Questo scudo, se vogliamo anonimo nella leggenda e nei possedimenti è la chiave di volta nella sua politica. Che si tratti di una moneta di Carlo e Mantovana non vi è alcun dubbio. La tipologia è probante, lo scudo al diritto evidenzia Mantova fortificata o la cittadella di Giulio Romano, circondata dalle acque dei suoi laghi, inespugnabile . Il ponte levatoio abbassato in atto di sottomissione all’Imperatore e di pace. Al tempo stesso la costruzione ispira un senso di forza e di padronanza sugli avvenimenti. L’aquila nel cielo ad ali dispiegate si presta a due interpretazioni: l’aquila dei Gonzaga che torna padrona sulla città, oppure come più probabile dato il momento storico e l’assoluta necessità di rinfrancarsi presso l’Imperatore, l’aquila rappresenta l’Imperatore stesso, che pone Mantova sottostante alla soggezione dell’Imperatore e protetta dall’Impero. Il Rovescio racchiude un significato esplicito anche se in forma anonima. DATUM COELIUM, il Principe che Iddio nei suoi giusti e divini pensieri ha designato per reggere le sorti del Mantovano e del Monferrrato. Mandato da Dio, dalla terra di Francia come un dono per le sorti del Ducato. Siamo convinti che l’emissione dello scudo abbia avuto breve durata, proprio per le ragioni che questi voleva significare. Carlo potrebbe anche avervi ripensato sulla battitura di questa moneta. Sebbene nell’animo del Duca volesse rappresentare la fede nella Chiesa e nell’Impero si sarebbe potuto mal interpretarla; togliere dalle monete nome e titolo è atto di superbia e sostituirli con l’ardita affermazione che potrebbe non riscontrare la benevolenza e gradimento del Papa oltre che dei suoi nemici. Lo stesso valore dello scudo che risulta non adeguato alla monete circolanti negli Stati limitrofi. La fascia di lauro che attornia il campo in ambo i lati , è molto simile a quello dello "Scudo del Fiore" dove al centro svetta un eliotropio; simile anche alla fascia di lauro del Ducatone di Vincenzo II (CNI 22, 23) databile al 1627. --Salutoni -odjob5 punti
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Un in bocca al lupo al Sig. Rauch per il recupero del materiale rubato. Alla ladra (o ladri) invece auguro di cuore che il valore di quanto portato via non basti per comprarsi le medicine.3 punti
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Che botta di ..... Grazie...ogni tanto capitano anche a me...di rado purtroppo... Bisogna avere tanta pazienza e l'occasione capita sempre basta cercare cercare ;)2 punti
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Buona serata al forum: addì 03 Ottobre anno Domini 2012 ho acquistato la moneta in questione al favoloso costo ( mi sono rovinato) di 0,99$ + 5,00$ di spedizione, c'è di più una moneta simile è ancora in asta al prezzo base di 0,99$ scadenza tra 2 gg sul noto sito da Ars Classical Pensierino della sera: Il noto sito ancora una volta ha mostrato il suo aspetto di giungla dove si muovono le bestiacce più feroci, pronte a colpire chiunque capiti a tiro; ma un altro aspetto riguarda chi, giustamente ed oculatamente osserva i movimenti di queste monete nell'interesse primario del nostro paese, vista la cifra offerta come base d'asta potrebbe essere indotto a pensare di trovarsi in presenza di una moneta di indubbio interesse nazionale mettendo in funzione tutto l'ambaradan del caso per poi trovarsi di fronte a...nulla Domanda ma perchè il noto sito non si fa carico di operare un primo screening di ciò che pone sul mercato darebbe: a) sicurezza a chi vuol acquistare monete sapendole garantite di certa e lecita provenienza e mettendolo al riparo, per quanto possibile, da risvolti sgradevoli per chi è abituato ad operare in buona fede, con incremento degli scambi e conseguente lecito guadagno b) sarebbe di valido aiuto alle autorità preposte nell'individuare chi senza scupoli immette sul mercato oggetti "Non puliti" limitando i casi di intervento e rendendoli più certi Spes ultima dea; ma sperare necesse est Un saluto a tutto il forum e buona serata2 punti
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la prima... Liard, imitation de Fribourg. Vauvillers. s.d. A/ + NICOLA[VS] DV CHATELET. Donjon à trois tours surmonté d'un trèfle. R/ (trèfle) SIT. LAVX. DEO. ET. GLORIA. Croisette feuillue. Billon. 0,72 g. 15,0 mm. 6 h. Bd.cf 1304. Feug.cf 9. Dy.cf 3131. RRR. TB. Prix de départ : 250,00 € Prix d'estimation : 450,00 € La légende est bien CHATELET au droit et LAVX au revers, sans doute une variante de coins inédite. D'autre part, notre exemplaire n'est pas daté et semble donc inédit ! Ce liard est une imitation de Fribourg2 punti
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forse noi in Italia siamo piu' allenati ma devi pensare che all'estero, soprattutto in paesi quali Austria, germania, svizzera, etc. 'giochetti' di questo tipo sono abbastanza inusuali. La gente sa di non diversi troppo guardare le spalle da queste insidie quindi non attribuirei troppo la responsabilità al malcapitato che tutto sommato si è comportato normalmente, quanto al limite ad un servizio sorveglianza che se svolto bene magari sarebbe stato in grado di individuare elementi potenzialmente pericolosi, soprattutto in concomitanza con questi eventi commerciali di rilievo che attirano 'anche' questo pubblico. I furti con destrezza piu' pericolosi (negozi di alta gioielleria etc.) sono quelli commessi da persone molto distinte ed eleganti, insospettabili tranne che per gli addetti ai lavori. L'articolo riporta il nome Reich, ma fiorse è un refuso e invece si riferisce a Rauch ? Spero vivamente per lo sfortunato commerciante che le sue monete fossero fotografate e quindi avere maggiori possibilità di recupero. Se invece erano per lo piu' bullion l'individuazione risulterebbe piu' problematica.2 punti
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mi ha risposto la filiale della banca d'Italia di Treviso Da mercoledì 10 saranno disponibili i rotolini del 2€ cc Giovanni Pascoli2 punti
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Come qualcuno di voi saprà, io preferisco i metalli preziosi alle monete vere e proprie, anche se non disdegno qualche pezzo numismatico (soprattutto in oro). Comunque, essendo qui in America, mi sono dedicato ai vari album con monete da circolazione e al ben più famoso Dansco 7070, l'album tipologico delle monete statunitensi. Negli ultimi tempi, visto che oro e argento sono troppi costosi, ho ripreso a riempire il 7070 e ho trovato un po' di tempo anche per fare qualche foto. Non voglio appesantire la discussione con tutte le foto, allora vi allego il link all'album. Spero vi piaccia e ogni commento è ben accetto. MM http://s1003.photobucket.com/albums/af152/nibanny/Dansco%207070/1 punto
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E' un peso per il mezzo Moidor (2000 reis del Portogallo), fatto in Gran Bretagna nel XVIII secolo.Saluti Gzav1 punto
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poi... prova a cercare se trovi un punto su una lettera della legenda , conta le lettere dall'inizio (solo le lettere ) e d il numero, corrisponde ad una zecca dell'elenco che ti linko... http://www.hugon-numismatique.fr/liste_des_points_secrets_et_marques_d_ateliers_639.htm.1 punto
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Questa sala si chiama la sala dei Castelli. I dipinti sono del 1600. Sono stati dipinti nel soffitto e nelle lunette tutti i castelli che erano i possedimenti del marchesato e poi principato dei Ferrero Fieschi.1 punto
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io invece ti direi proprio di fregartene della conservazione e direi di studiarti la circolazione , la scarsita` di circolante durante gli anni dell inflazione del 75-83 e tutto il resto1 punto
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Io direi BB-BB+, complimenti per le monete! un consiglio: prova ad usare questa scala, a me è stata molto utile per la classificazione: http://it.wikipedia.org/wiki/Conservazione_(numismatica) Spero di esserti stato d'aiuto, Dario :good:1 punto
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Bene attendiamo altre storie, storie italiane, le nostre storie. Qualche ulteriore riflessione che mi sto facendo a voce alta in generale sul fenomeno incastellamento : il modello toscano certamente da quel che sembra è quello che ci fornisce più dati e informazioni, e nel contempo ci permette maggiori considerazioni già evidenziate nei vari post precedenti. Risulta diversamente da quello che potrebbe sembrare a prima vista il castello in epoca medievale, una struttura non statica ma dinamica in evoluzione con trasformazioni e sviluppi. Il ruolo dei Signori risulta evidente, segno anche delle trasformazioni societarie in atto, e danno al fenomeno un loro segno ben forte anche nella pura fase di ideazione e costruzione. Il fenomeno non è rigido, fermo, coinvolge l'aristocrazia, ma anche il popolo , un popolo che lavora ed è partecipe del fenomeno in prima persona. Abbiamo degli accentramenti di popolazione,che diventeranno poi col tempo più grandi e ampi, coinvolgeranno anche attività economiche svariate che avranno come riferimento e centro i vari siti. L'incastellamento direi che è tante cose insieme , mutamento sociale, civile,urbanistico,riflette molti ambiti dall'archeologia, la storia, l'economia,la sociologia, ma anche in alcuni casi di studio come abbiamo visto è stato utile per la numismatica e per la circolazione monetaria dell'epoca. Quindi fenomeno complesso che abbraccia tanti risvolti, ancora da comprendere bene, ma indubbiamente rappresentativo e simbolo della storia italiana.1 punto
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complimenti FDC eccezionale complimenti il diritto della moneta la scritta Vittorio Emanuele III sembra ribattuta, anche frattura di conio bella complimenti1 punto
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Non mi ritengo un super esperto consrvazione alta ,frattura ? chiedo ai piu esperti.1 punto
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Sono tutte monete circolate, conservazione intorno al BB. Per le 100 lire di questo tipo per calcolare bene la conservazione devi osservare la rosetta sul petto di Minerva e le dita delle mani che stringe l'olivo; come vedi sono ben consumate e lisce.Negli esemplari fdc si vedono invece, molto bene. Le tue monete inoltre hanno dei lievi colpi al contorno e questo le declassa ulteriormente saluti1 punto
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se le misure sono quelle che hai scritto,, dubito che possa essere un double tournois...i, D'altra parte non s legge quasi nulla della legenda ..., cosa importante per l'identificazione Al verso , a fianco del buco, c'è una figura? - Le misure sono un po scarse, pero' potrebbe essere uun Blanc au soleil............. mah.... appena posso cerco qualcosa,,, :nea:1 punto
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Nessuno oggi é in grado di dire come saranno fra 20 anni le cose, io comunque oggi come oggi non spenderei tutti i miei risparmi comprando oro, ho una paura matta che si stia creando una speculazione come? Le grandi multinazionali comprano facendo lievitare il costo portando piccoli risparmiatori ad investire, finché un brutto giorno venderanno di botto portando loro , che avevano comprato a poco a un grosso guadagno e alla perdita da parte dei piccoli. Questo é un mio pensiero Fabione, fa sempre piacere discutere e avere opinioni diverse. Dico la mia. L'oro è sempre stato un bene rifugio e personalmente credo che vedremo livelli inaspettati, soprattutto perché mi sembra che ultimamente la moneta stampata stia perdendo valore e fiducia un po' dovunque. Naturalmente, non avendo la sfera di cristallo, le mie sono supposizione basate su quello che leggo e vedo. Va da sè che potrei sbagliarmi alla grande. E' anche vero che siamo in un "uncharted territory" (una zona che non è mai stata valutata con tabelle/dati) e che il mondo cambia continuamente, quindi tutto può succedere. Io approfitto della mia passione per la numismatica per mettere da parte un po' d'oro, che uso a mo' di conto in banca: quando mi servono contanti faccio un "prelievo". Gli investimenti invece li faccio di solito nel breve periodo, soprattutto con l'argento. Just my 2 cents.1 punto
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Complimenti per gli ultimi ritrovamenti. Tra l'altro, se non sbaglio, le 2 monete del Vaticano sono state trovate entrambe in provincia di Taranto... Forse qualcuno "ha perso" la sua collezione nella zona.1 punto
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Trionfo “Triumphare (celebrare un trionfo) è detto così perché i soldati che tornano dalla guerra col loro generale gli gridano attraversando la città mentre è diretto verso il Campidoglio «Io triumphe! ». Questo termine viene da thríambos, cioè da un soprannome greco di Libero. (Varrone, La Lingua Latina, VI, 68) Il Trionfo era il massimo onore che nell’antica Roma veniva tributato con cerimonia solenne al generale (o magistrato con concessione di Imperium, ovvero con delega al comando supremo dell’esercito) che rientrava da una guerra dove aveva conseguito un’importante vittoria. Prima della battaglia il magistrato doveva prendere gli auspicia, praticamente doveva presiedere ai rituali propiziatori. La guerra che egli andava ad affrontare doveva, poi, essere un bellum iustum, una guerra dichiarata secondo il rituale tradizionale e la vittoria doveva essere ottenuta con una battaglia cruenta e schiacciante. Il primo ad ottenerla fu Romolo che percorse la Via Sacra nel Foro Romano per recarsi al Campidoglio dove depose nel Tempio di Giove Feretrio (*) le Spolia Opima (**) (armatura, armi e altri effetti che un generale romano aveva tratto come trofeo dal corpo del comandante nemico ucciso in singola tenzone). (*) Il sito del tempio è attualmente dibattuto. Sappiamo, secondo quanto ci tramanda Tito Livio, che si trovava sul Campidoglio: « Portando le spoglie del comandante nemico ucciso... Romolo salì sul Campidoglio. Lì, dopo averle poste sotto una quercia sacra ai pastori, insieme con un dono, tracciò i confini del tempio di Giove e aggiunse al dio un cognome: "Io Romolo, re vittorioso, offro a te, Giove Feretrio, queste armi regie, e dedico il tempio tra questi confini... in modo che sia dedicato alle spolie opime, che a coloro che verranno dopo di me porteranno qui dopo averle sottratte a re e comandanti uccisi in battaglia". Questa è l'origine del primo tempio consacrato a Roma. » (Tito Livio, Ab Urbe condita libri I, 10.) Secondo il Carandini si trattava di un tempio che in origine doveva essere una capanna, con di fronte un'ara. Intorno al tempio un recinto, al cui interno vi era una quercia sacra. Il possibile sito viene identificato, sempre dal Carandini, con la Promoteca capitolina dove sono stati rinvenuti reperti votivi databili alla metà del VIII secolo a.C. (**)“Il trofeo venne dedicato a Zeus detto Feretrio dal romano ferire, che significa “colpire”, giacchè Romolo aveva chiesto la grazia di colpire e abbattere l’avversario. Spoglie simili si chiamano opima, dice Varrone, da opes che significa “ricchezze”; ma sarebbe più credibile se si dicesse da azione, in romano opus, giacchè la dedica di spoglie opime è concessa al generale che abbia abbattuto il generale avversario con azione personale. Tale onore toccò finora a tre soli condottieri romani: per primo a Romolo, per l’uccisione di Acrone, re dei Cenineti; per secondo a Cornelio Cosso, che abbattè Tolumnio, un re etrusco; e per ultimo a Claudio Marcello, vincitore di Britomarto, re dei Galli”. (Plutarco, Vita di Romolo, 16, 6-7)1 punto
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mah resto perplesso...adesso mi metterò anche io a firmare le foto...tanto basta paint!in ogni modo se io mi firmo e lui mette la mia foto comunque,può sempre spacciarsi per me.1 punto
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Non voglio gettare zizzania ma se a me rubano qualcosa non aspetto 3 ore per dare l'allarme ma lo faccio immediatamente, perché aspettare tanto? Poi per recuperare qualche dollaro a terra lascio incustodita una valigetta con 500 mila euro di merce? E gli altri due parenti dove erano? Non vorrei che che visto che siamo in Italia e queste cose purtroppo succedono troppo spesso ( specialmente ai turisti, che invece di essere visti come una ricchezza, vengono visti come polli da spennare ) se ne voglia approfittare, ma sicuramente sono io il mal pensante e me ne scuso.1 punto
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L' esemplare non mi dispiace vedendolo in foto p.s. Per questa settimana niente Lanzo il lunedi' ,Beinasco il mercoledi' , Torino giovedi' e domenica devo pensare a guarire Non potendo uscire per ordine medico in quanto sotto cortisone e antibiotici fortunatamente posso ancora leggervi nel forum e godere delle vostre immagini un saluto a tutti i savoiardi1 punto
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in questa il rovescio ha i rilievi più alti e nel diritto la legenda è abbastanza evanescente, ma ancora leggibile... ... so che sei di parte, ma ammettiamo che il gusto artistico in queste monete lascia un poco a desiderare.... sono comunque particolari come monete....1 punto
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che devo dire???? :girl_devil: :girl_devil: :good: in ancora ottima conservazione, con i rilievi alti e con la magia daniele è riuscito a far uscire anche fuori l'argentatura!!! ....poi il prezzo pagato è stato veramente irrisorio.... io il doppio quasi quasi lo spenderei.... :blum:1 punto
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E' normale che il segno circolare che divide le stelle dalla cartina dell'Estonia sia così spesso? :confused: Il cerchio interno, per intenderci quello che passa esattamente a filo del millesimo 2011 è un difetto di lavorazione, si tratta di una rigatura, è facile trovarlo su monete di qualunque taglio e zecca, solitamente parziale, ma anche, come in questo caso completo, non ho ancora chiaro per la verità in quale momento si produca, ma credo verso la fine del procedimento di coniatura.1 punto
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direi proprio di si del terzo tipo in particolare http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GENQ/31 punto
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…ma ce n’era un altro che diceva: “Lei è un fenomeno, ispettore! Non sbaglia mai!" “Non è esatto! Anch’io ho commesso un errore! .... …..Ho scoperto tardi il Cordusio!” Dove ho conosciuto persone stupende, che non sono egoiste, che pensano addirittura alle future generazioni, che ti accolgono con un sorriso e non pensano a ”fregarti” o a “spillarti quattrini” …che non ti chiedono di “che squadra sei” e non sono i soliti furbetti che con il sorriso ti stringono la mano e, appena ti volti … …. Io non credevo esistessero persone così dabbene, un gruppo dapprimA leale ma poi ti dà il massimale di amicizia...che ti fa dormire sereno e non ti fa venire 417 notti d’insonnia per l’ansia e ogni stagione sembra una primavera clemente… Dove un matteo fornisce libri e …biberon domenica mattina, e, se il mar coBalto è un sogno, la vera pax regna e la felicità delle cose semplici dànno un senso vero alla vita, questi sono presagi da augurare al mondo intero. Poi zero le offese, malvezzo di questi tempi: “semo o non semo ommini”, direbbe Triliussa che già in carta lo nega nei suoi sonetti, no, qui è diverso.....Al Cordusio è un’altra vita …. PS ......stasera sono un po' fuori di testa .....sorry1 punto
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Moneta autentica. Il taglio è il suo. Una moneta tipologicamente spettacolare!1 punto
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Sconsiglio vivamente di acquistare il Pascoli pagando più del facciale, tra qualche mese si troverà con estrema facilità in circolazione, data l'alta tiratura. Come mai i rotolini usciranno così tardi se la prima emissione in FDC è avvenuta ad aprile?1 punto
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é bravo Silvio..... subito a caccia, molto bella qualcuna si vede in giro ma quasi sempre lisa da capire a malappena cosa e. :good:1 punto
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Trovo sia una tipologia affscinante, non bella, ma intrigante in virtu' di uno stile "grezzo", grossolano...... Nella fattispecie una conservazione onesta, collezionabilissima.1 punto
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e' proprio questo che intendevo,anche se non e' un falso dell'ultimo secolo,lo potrebbe essere del precedente.un esame al SED per verificare quanto meno se hanno delle formazioni superficiali su delle monete da 100000euro e' a mio parere necessario.1 punto
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Se siete interessati alle descrizioni dettagliate delle monete della Croazia, vi segnalo un bel catalogo bilingue (croato e inglese) con la descrizione delle monete emesse dal 1993 al 2004. Occhio, perché il file pesa 7,87 Mb. http://www.hrvatskanumizmatika.net/Croatian_coins_1993-2004_online.pdf1 punto
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Hai ragione, spesso le monete intonse sono ignorate nelle aste, ma perché di solito hanno un livello di conservazione molto basso. Dato che la tendenza del mercato è quella di premiare sempre di più la conservazione, le monete che brillano solo per patina restano al palo. Questo non è solo colpa della dabbenaggine dei collezionisti (che si lasciano scappare piccoli tesori della natura a basso prezzo) ma anche e soprattutto dalla scaltrezza dei mercanti che trovano utile ai loro interessi stravalutare a dismisura il fattore conservazione, facendo esplodere i prezzi.1 punto
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Per pura curiosità riprendo da un articolo apparso su Panorama numismatico i parametri relativi al fino contenuto nei denari . Dal 269 a.c (o nel 211 secondo altri studi o addirittura 187 secondo altri) Roma conia il denario d'argento ed il contenuto d puro è 99% e rimane tale per tutto il periodo repubblicano Con Augusto il titolo è 98% riducendo il peso della moneta Con Nerone sempre riducendo il peso, l'argento è 95-90% Con Traiano - Adriano diventa 85% Marco Aurelio fino 75% Caracalla 50% Gordiano Pio 45% Gallieno - Antoniniano passa a 10-20% e anche a tondelli argentati al 4-5% in questo periodo di caos monetario, ci si puo imbattere in pezzi con un intrinseco di circa 40% ma è una eccezione Con Aureliano è quasi tutto rame e l'argento e' 4-5% Con Diocleziano si conia l'argenteus con il 90% di fino ma è un'altra storia, come del resto le silique piu' avanti ecc.1 punto
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Sono ottimi testi a carattere divulgativo, scritti proprio con l'intento di mettere la storia alla portata anche dei lettori non necessariamente preparatissimi. Montanelli non apprezzava l'approccio cattedratico alla storia e infatti questi suoi libri ricevettero a suo tempo diverse critiche dagli addetti ai lavori (della serie: "come osa un giornalista occuparsi di maniera storica...un fascista per di più!"). Il tempo è però stato galantuomo e i suoi testi (alcuni scritti in collaborazione con Mario Cervi e poi con Roberto Gervaso) son diventati quasi un classico, proprio perchè uniscono alla indubbia qualità della scrittura quella chiarezza e semplicità che mancano a molti libri di storia. Certo per studi approfonditi su alcuni periodi non sono adatti, ma contengono parecchie chicche e sono da leggere anche solo per il gusto del bell'italiano.1 punto
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Si dalla foto confermo anch'io la sua autenticità, anche secondo me il prezzo è più alto, credo anche intorno i 30 euro. Saluti, Dario :good:1 punto
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Complimenti per il ritrovamento! Ed è anche in buone condizioni! :) Io sono delle tue zone ma monete simili mica le trovo! :P1 punto
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E per ultima, ma NON certo per importanza o suggestione, presento l’esposizione di medaglie papali curata da Adalberto Merola del Circolo Numismatico Patavino: 80 medaglie dei Pontefici. Periodo 1700 - 1870 e 1929. Caduta dello Stato più antico della Cristianità: lo Stato della Chiesa - Nascita dello Stato Città del Vaticano. Due assaggi: le medaglie di Clemente XIV e Pio VI, Pio VII .... e qui Pio IX "Il Circolo Numismatico Patavino ha presentato una scelta di medaglie papali a testimonianza di un periodo di estremo interesse storico, politico ed economico, com’è quello che ha visto l’inizio del crollo dello Stato della Chiesa sino alla sua fine. I reperti esposti coprono un periodo di tempo che parte dal Secolo dei Lumi sino al 1870, presa di Roma, per avere poi un’appendice con la fondazione del nuovo Stato: Città del Vaticano (1929). Il trionfo della ragione in contrapposizione all’ortodossia della Chiesa si pone come uno dei primi elementi che hanno minato l’incolumità dello Stato della Chiesa. Un secondo elemento lo possiamo individuare nella creazione degli Stati assolutisti ove si ha la netta separazione tra Stato e Chiesa. Un terzo elemento lo si individua nella contestazione ai privilegi medioevali vigenti a alla conseguente nuova visione dei diritti sociali, politici, giuridici, fiscali che ebbero spesso come conseguenza forti contrapposizioni da cui, ad esempio, derivò la confisca dei beni della Chiesa risultanti spesso improduttivi e parassitari. Nell’arco di tempo interessato maturarono nuovi interessi economici, che esigevano nuove strutture sociali e finanziarie che, a loro volta, richiedevano investimenti più rispondenti alle necessità della popolazione; si formarono nuovi ceti sociali e nuovi movimenti politici finanziari, nacquero le logge massonico-liberali. La Rivoluzione Francese poi fece crollare tutte o quasi le prerogative secolari e medioevali della Chiesa. Basti pensare all’uguaglianza di tutte le religioni. Neppure la Restaurazione riuscì a far modificare le strutture socio-politiche dello Stato della Chiesa che a tutti parve sempre più sull’orlo del precipizio. In particolare vennero evidenziate la mancanza di investimenti anche nella cultura, la mancanza di innovazioni, la carenza di libertà individuali e sociali, la contrapposizione rigorosa e ottusa al modernismo e alle nuove idee sociali; questi fattori, aggiunti ad altri, determinarono il crollo dello Stato. Lo Stato della Chiesa seppe solo contrapporre la sua visione ortodossa e un immobilismo pressochè totale, non riuscendo a rispondere alle nuove esigenze con le necessarie riforme o ammodernamento nelle strutture di base; si chiuse nella totale ortodossia non sapendo cogliere nel cristianesimo quella forza sociale che l’animava. Di questa situazione irreversibile, l’unico Pontefice che seppe cogliere l’inevitabilità del crollo dello Stato della Chiesa fu Pio IX che, con lungimiranti riforme sia di natura religiosa che politica, seppe dare ai suoi successori tutti gli strumenti per la creazione di un nuovo Stato, quello della Città del Vaticano, più piccolo territorialmente ma più influente e potente. Di tutta questa situazione se ne giovarono le nuove forze politiche ed economiche della nuova Nazione nascente, unitamente a quelle internazionali, che consentirono di iniziare a formare l’Unità d’Italia." - Quaderni di Vicenza Numismatica n.4.1 punto
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ho disegnato sul terreno,quello che rimaneva di quel castello......sempre adossato al vuoto.....con una sola intrata,e muri di protezione......sotto la torre sopprana una cisterna,al livello delle terrazze,per accogliere l'acqua.........e i muri che sposano parfettamente i relievi del terrenno ,per evitare lavori in piu....!! :) a la moda del epoqua....liguria..etc.......1 punto
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Un'altra mostra interessante al convegno vicentino è stata quella allestita a cura della Società Numismatica Italiana: Nickel e metallo bianco, storia dell’uso monetario - A cura di Eugenio Vajna de Pava e Matteo Rongo Ringrazio il gentilissimo e cordiale relatore, Eugenio Vajna de Pava, curatore di questa mostra, che ha avuto la pazienza di immergermi in un mare di aneddoti storici e ... chimici... :rolleyes: riguardanti la scoperta e l'utilizzo monetario del nickel e delle sue leghe. Chi si fosse persa l'esposizione, potrà ritrovarla presto online tra le pagine del sito della Società Numismatica Italiana! Non perdetela!!! "Il nickel era un metallo sconosciuto all’antichità classica, ma già utilizzato inconsapevolmente per usi monetari nei regni indo greci. Esso fu scoperto nel ’700 e riconosciuto anche come componente essenziale nella lega naturale allora importata dalla Cina, detta “pai-tung” o “rame bianco”. Nel 1800 l’ottenimento del nickel puro in quantità industriali e l’invenzione di nuove leghe a base di questo metallo, bianche e inalterabili (alpacca, cupronichel, argentana...) portarono a una rivoluzione nella coniazione della moneta divisionale, togliendo di mezzo il rame e, in parte, anche l’argento dalla produzione dei pezzi di minor valore facciale in tutto il mondo. Nonostante l’occasionale ritiro di questo circolante in tempi di crisi o guerra, a causa del valore strategico del nickel, la produzione di monete di “metallo bianco” è proseguita impetuosamente fino alla coniazione dell’euro. Da allora dubbi sempre crescenti sulla pericolosità del nickel, riconosciuto agente tossico e cancerogeno, potrebbero portare alla sua scomparsa e alla sostituzione con altre leghe più sicure." - Da: I Quaderni di Vicenza Numismatica n.4. Valeria ps: Chi tra voi è socio SNI ci potrebbe avvisare quando tutto sarà online ?? Grazie e complimenti!1 punto
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Complimenti a Sacchi, Jagd, Odjob per i loro interventi proficui e importanti ; sulle varie teorie dell'incastellamento sia io che Adolfo un pò abbiamo detto,ovviamente ogni contributo in merito è il benvenuto. L'argomento è saliente nel medievale e potrebbe portare a tante riflessioni, basterebbero anche dei contributi per la zona dove vivete o che conoscete meglio, quindi si presta ad essere arriccchita ulteriormente. Vorrei tornare un pò su Rocca S. Silvestro, che è uno degli esempi che è stato più studiato ed è direi abbastanza emblematico e significativo. Monica Baldassarri ne parla diffusamente nel suo " Zecca e monete del Comune di Pisa " , vediamo se leggendolo riusciamo ad avere qualche ulteriore informazione. Rocca S.Silvestro è un vero centro di produzione mineraria e metallurgica molto attivo ,si lavorava un pò di tutto dal ferro al rame,forse anche zinco ,piombo,galena argentifera. La lavorazione era all'interno del castello, quindi in questo caso diventa diciamo " impresa " e gli interessi sui metalli e sulla monetazione all'epoca sappiamo quanto fossero fondamentali. All'esterno sembrano concentrate in insediamenti sparsi lavorazioni metallurgiche decentrate, quindi sembra che ci sia una struttura lavorativa delle risorse metallifere ben organizzata e distribuita anche nel territorio. I Signori Della Rocca rappresentano una Signoria influente, sicuri sono i rapporti con la città di Pisa, Pisa aveva un controllo del territorio,gli intrecci diventano in questo casi importanti, miniere, profitti, politica,interessi e relazioni influenti,anche con l'arcivescovado tra l'altro. Rocca San Slvestro diventa esempio di profitto e impresa dell'epoca,è un caso di incastellamento che supera i concetti del difensivo e della protezione,ma diventa sistema nuovo di distribuzione degli spazi con connessioni economiche importanti. Dalla piantina che è sul libro si vede anche come era composto il castello, abbiamo una parte alta con torre e abitazione del Signore,più in basso le case per i nobili, la Chiesa, il cimitero,il cassero,poi una parte con l'area industriale, i vari forni,e a scendere altre case dei nobili e poi il vero borgo, il tutto racchiuso entro mura. Penso che questo sia uno degli esempi più significativi, esemplificativi, ma anche studiati dal punto di vista archeologico dell'incastellamento.1 punto
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Buona sera a Favaldar, all'Impero Romano, ed a tutto il Forum Da quel poco che ho imparato a conoscere circa la monetazione cinese, la medaglia in questione è nata sotto la Dinastia Tang (618 - 907 A.D.) più in particolare fu emessa dall'Imperatore Gao Zong (649 - 683 A.D.) con il nome di Qian Feng ed era equivalente a 10 vecchie monete, dette Kai Yuans (Moneta che è rimasta a caratterizzare la dinastia) pure avendo lo stesso peso: 2,4 Zhou. Ovviamente l'emissione di una moneta con queste caratteristiche non poteva non suscitare l'attenzione dei falsari tanto che un anno dopo l'emissione l'Imperatore fu costretto a ritirarla dalla circolazione. Dal punto di vista commerciale questa moneta e riportata da David Artill, con il numero di catalogazione 14:100 e valutata con grado di rarità 8, di un scala che varia da 16 ( valore commerciale ca 1$) ad 1 (Valore commerciale ca 5.000 $) al grado di rarità 8 corrispone un valore commerciale di ca. 100 $ ma come in tutti i cataloghi il valore proposto per l'acquisto è sopravvalutato se sullo stesso noto sito ho avuto modo di trovare questa stessa moneta proposta con base d'asta di 0,99$ più le spese postali di spedizione ( ca 4 € se dalla Cina; meno se dal Canada) Che dire ancora il nostro c'è andato con mano pesante, d'altro canto un vecchi adagio recita: Tutti giorni nasce un cucco, beato chi se lo cucca. Sperando di essere stato di una qualche utilità...Buona serata a tutti1 punto
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