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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/02/12 in tutte le aree

  1. …ma ce n’era un altro che diceva: “Lei è un fenomeno, ispettore! Non sbaglia mai!" “Non è esatto! Anch’io ho commesso un errore! .... …..Ho scoperto tardi il Cordusio!” Dove ho conosciuto persone stupende, che non sono egoiste, che pensano addirittura alle future generazioni, che ti accolgono con un sorriso e non pensano a ”fregarti” o a “spillarti quattrini” …che non ti chiedono di “che squadra sei” e non sono i soliti furbetti che con il sorriso ti stringono la mano e, appena ti volti … …. Io non credevo esistessero persone così dabbene, un gruppo dapprimA leale ma poi ti dà il massimale di amicizia...che ti fa dormire sereno e non ti fa venire 417 notti d’insonnia per l’ansia e ogni stagione sembra una primavera clemente… Dove un matteo fornisce libri e …biberon domenica mattina, e, se il mar coBalto è un sogno, la vera pax regna e la felicità delle cose semplici dànno un senso vero alla vita, questi sono presagi da augurare al mondo intero. Poi zero le offese, malvezzo di questi tempi: “semo o non semo ommini”, direbbe Triliussa che già in carta lo nega nei suoi sonetti, no, qui è diverso.....Al Cordusio è un’altra vita …. PS ......stasera sono un po' fuori di testa .....sorry
    7 punti
  2. Il mio consiglio è quello di seguire un po di aste su internet e di acquistare qualche libro, prima di fare un qualsiasi acquisto e continuare a seguire questo forum. La numismatica è una cosa il resto è altro puoi chiamarlo collezionismo o semplice investimento. L'investimento cioè acquistare per poi avere un resoconto è quello più difficile. Nessuno conosce il futuro,puoi solo provarci. Il collezionare è un piacere e a volte va contro l'interesse economico ma il piacere è il piacere. La Numismatica è un "sapere" è storia,passione ed interesse a volte trovi un rendiconto a volte no economicamente parlando ma la tua conoscenza avra sempre e più voglia di sapere e non finirai mai di imparare e di meravigliarti fino all'ultimo dei tuoi giorni. Buon proseguimento F. :good:
    2 punti
  3. E' nato prima l'uovo o la gallina ? Trovo più probabile il primo, almeno nel nostro caso, ovvero che i mercanti (preferirei commercianti) si siano adeguati (e con malcelata felicità) ad un mercato che strapaga le alte conservazioni, più che imporre questa tendenza (sempre che si possa fare) Quanto al tooling e toning delle monete, sarebbe forse il caso di rivalutare quelle che non hanno subito alcun intervento, più che deprezzare le altre. Può piacere o meno, ma la stragrande maggioranza dei bronzi ha subito qualche intervento, in varie epoche e con differenti risultati. Pensare a bronzi intonsi è quasi un'eresia e come ci ha ricordato il buon acraf anche il famoso sesterzio da 2.000.000 di chf non apparteneva a tale categoria. Quello che nel campo dell'arte e dell'antiquariato è considerato normale, ovvero il restauro, in numismatica é un vero e proprio tabù.
    2 punti
  4. @ .Pino. Non volevo certo dire che sei in malafede, se ho sbagliato a scrivere e se si capisce ciò da quanto ho scritto ti chiedo umilmente scusa, non volevo certamente offenderti. Il fatto stesso che hai postato la foto del rotolino dice che sei in buona fede. Da quando c'è l'osservatorio si sono sempre considerate le monete singole e non i rotolini, va da sè che se mi posti un rotolino, dal mio punto di vista non si può considerare un ritrovamento, se invece posti le 25 monete singolarmente non verranno considerate fdc ma verranno considerate qfdc questo per quanto riguarda il mio pensiero. Certo era meglio che scrivevo queste quattro righe invece del messaggio che ha scatenato tutto, ripeto .Pino. mi dispiace ma non volevo creare polemiche, avevo messo anche gli smile per smussare un pò. Da un mese a questa parte, non mi occupo più dell'osservatorio rarità, cerco però di dare ancora il mio contributo, nel tempo sarà sempre minore, perchè gli utenti che hanno preso in mano la situazione sono molto bravi e sapranno gestire meglio di quanto ho fatto io in questi 4 anni. Spero che tu continui a postare i tuoi ritrovamenti, sono certo di essere stato uno dei primi a chiederti di rimanere e farti le mie scuse da parte dello staff nella famosa diatriba che hai avuto all'inizio della tua iscrizione, sono sempre più convinto che devi continuare a partecipare alla vita di questo forum.
    2 punti
  5. purtroppo devo darti contro littore.... questa tipologia (ed anche altre monete di VA I) è talmente mal curata che capitava che coniassero monete anche da tondelli bucati... nel caso dei 5 soldi non è il primo che vedo! a parte il buco che deturpa la moneta (anche se nata così) questa non sarebbe per niente male! questa coniazione è impossibile da reperire perfetta , molto difficile bella e quelle che si trovano bisogna accontentarsi .... questa è una tipica moneta di quelle che giudichi "belle per il tipo" !!! :pardon:
    2 punti
  6. Io l'ho trovato in fondo al mare quest'estate un GK :blum: ( per i più anziani iscritti al forum ) .. Ma anche se fosse che li hai trovati dai chiudiamo la polemica, dal primo ottobre 2011 non va più inserito il 2 € Italia 2011 ;-) Ciccio 86
    2 punti
  7. Eccomi, anche se un po' in ritardo, la sua dracma e' pedemontana datata nel secondo del III secolo a.C. il peso ponderale varia dai 3,800 grammi ai 4,452-3 grammi. l'area di coniazione della sua dracma e' tra Vercelli-Novara. questa tipologia di dracme essendo tra le prime imitazioni delle dracme ufficiali di massalia (marsiglia) sono stilisticamente molto belle e si discostano nettamente dalle liguri aventi queste incisioni molto piu' rozze stilisticamente. comunque se vuole vedere la sua dracma con la giusta catalogazione, vada sul mio sito: rolandomirkobordin.jimdo.com trovera' sicuramente una giusta spiegazione al suo quesito cordialmente Rolando Mirko Bordin
    2 punti
  8. Sabato mattina ero presente anch’io al convegno e ho avuto l’occasione nonché il privilegio di intrattenermi piacevolmente con gli amici lamonetiani Acraf, Arka e Roth37, e di conoscere di persona Antonio Morello (Libreria Classica Editrice Diana), presso il cui stand ho trovato calda ospitalità e il grande piacere di sfogliare il suo ultimo libro, “Samos Zankle e la Samaina”, scritto in tandem con Alberto Campana e presentato in anteprima proprio qui a Vicenza. Questo interessante volume dalla veste grafica estremamente curata e riccamente illustrato, fin da una prima lettura si rivela essere davvero - come recita la prefazione a cura di Giovanni Santelli - tutto un … “Profumo di mare, ma anche tintinnio di monete d’argento”… I temi? Le navi da guerra arcaiche nel Mare Egeo, Samos, Zankle e la nave Samaina, La monetazione dei Samii di Zankle. Ma ne riparleremo nell’apposita sezione… Tornando al Convegno vicentino, vi confesso di essere rimasta davvero entusiasta del Seminario di Studi su La monetazione Punica in Italia tenutosi nella elegante Sala Trissino. Vi presento in questa immagine il Moderatore, il dr. Giuseppe Ruotolo, Presidente Accademia Italiana di Studi Numismatici (l’ultimo a destra), e a seguire, da destra verso sinistra, i due Relatori: il Prof. Enrico Acquaro, Ordinario di Archeologia fenicio-punica all'Università di Bologna, e il dr. Andrea Gariboldi, Università di Bologna. Il seminario è iniziato con il saluto e una breve introduzione da parte del Dr. Ruotolo. Ha preso poi la parola il dr. Andrea Gariboldi che ha presentato una dettagliata disamina dello stato degli studi e del mercato antiquario relativi alla monetazione di Cartagine. Il tutto corredato da immagini di splendidi bronzetti e tetradrammi in argento. Impossibile descrivervi la ricchezza di citazioni e riferimenti bibliografici offertaci dal relatore, frutto – come ha tenuto a sottolineare anche il Prof Acquaro – di una attenta sintesi da più di 1000 (mi scuso, ma non ricordo il numero esatto…) testi…... Spero comunque in seguito di poter ampliare questo mio breve resoconto, grazie anche ai contributi di quanti di voi erano presenti alla conferenza. Qui solo alcune curiosità e una nota di sintassi monetale punica... Eccovi due tetradrammi in argento “siculo-punici”, a leggenda ‘m mhnt: il popolo in armi, con Testa di Kore e protome di cavallo. Il relatore ha illustrato le varie interpretazioni in letteratura dei tipi del D/ e del R/. A proposito dell’interpretazione corrente della testa femminile come Kore, si mette in luce la posizione di Visonà che sminuisce il testo di Diodoro e mette in dubbio si tratti di Kore (anche se il culto di Demetra-Kore era attestato a Cartagine nel IV secolo). Kore? Tanit o Astarte? In ogni caso il problema si sposta dalla impossibile identificazione con una ben determinata dea punica alla ricerca piuttosto di un modello di riferimento, questo sì facilmente individuabile nella Kore siciliana. A conferma dell’interpretazione del tipo Protome equina (presente sul rovescio dei tetradrammi a leggenda ‘m mhnt) come simbolo di potenza e vittoria in battaglia dell’esercito cartaginese, viene riportato il verso dall’Eneide (I, 444) dove Virgilio scrive caput acris equi, la testa di un fiero cavallo. Riporto i versi: “Un bosco vi fu in mezzo alla città, piacevolissimo d’ombra,/dove dapprima i Puni sbattuti da onde e bufera/scavarono sul posto il segno, che la regale Giunone/aveva rivelato, la testa di un fiero cavallo; così infatti in guerra/sarebbero stati popolo famoso e ricco di vitto per i secoli.” Il Dr. Gariboldi ha sottolineato tra l'altro come bronzi punici siano stati rinvenuti anche nell’Italia del Nord, dove avevano probabilmente perduto il loro valore liberatorio e venivano considerate solo per il metallo o come status simbol, o anche utilizzate come talismani. Gli stessi luoghi di ritrovamento nei pozzi e nell’area di un santuario - come i tre bronzetti punici rinvenuti a Campagnalupia, vicino ad Altino (VE) - depongono a favore di questa ipotesi interpretativa di offerte votive. E’ quindi intervenuto il Prof. Enrico Acquaro che subito è entrato nel vivo de “Le monete della Sardegna punica”. Con Cartagine, una città che si pone in alternativa a Roma, la Sardegna entra in una prospettiva africana. Fondamentale il problema della “cittadinanza”: la Costituzione di Cartagine era di fatto impermeabile; infatti mentre anche per i non romani era possibile acquisire la cittadinanza romana, non era invece possibile diventare “cittadini di Cartagine”. La Sardegna antica: gli ultimi studi indicano una presenza filistea, ovvero di popolazioni semite presenti in Sardegna molto prima dei Fenici che hanno seguito questa presenza filistea. (Ricordiamo come i filistei fossero famosi per il trattamento dei metalli e quanto la Sardegna ne fosse ricca…). La prima presenza a respiro mediterraneo è quindi filistea e non fenicia. Poi vennero i Fenici e la Sardegna inizia la sua storia; entra con Cartagine nella sua storia monetale. Cartagine è una pesante realtà politica che si impone anche contro le colonie fenicie del Mediterraneo. E’ con Cartagine che la Sardegna entra nell’ambito mediterraneo. La monetazione cartaginese (si è discusso molto in letteratura sulle diverse denominazioni “fenicio-punico-cartaginese”…): le immagini impresse sulle monete devono essere comprese anche da chi non ne conosce gli aspetti culturali. Riguardo alla testa femminile a sn. di Kore o Tanit, il prof. Acquaro sottolinea che data l’impossibilità di conoscere di quale divinità si tratta, sarebbe più corretto limitarsi a fare solo un discorso iconografico e dire che si allude, con questa testa femminile, alla Kore siciliana. E’ vero che la dea punica Tanit (Tanit/Tinith? In realtà non se ne conosce la lettura corretta…) è assai attestata nelle epigrafi, ma non è la più importante dea punica; potrebbe quindi trattarsi di Astarte? Quale dea che sia, è preferibile chiamarla con il tipo siculo a cui allude, Kore appunto. Tornando sui bronzi sardo-punici Kore/Spighe e Kore/astro su toro con sotto la lettera punica mem rovescia, secondo il professor Acquaro sarebbero legate ai mercenari in rivolta. Le tre spighe di grano in Sardegna si avvicinano infatti molto come tipo alle tre spighe d’orzo della sollevazione libica dei mercenari. Riguardo alla mem rovesciata sotto al toro, il relatore avanza l’ipotesi di leggerla come valore di una determinata emissione: esaurita l’emissione si cambiava lettera. Tornando alla leggenda rs mlqrt – letta comunemente come “Capo di Melqart” - si mette in evidenza il significato alternativo di “rs “ interpretabile anche come “servi di” il tempio di Melqart. Sull’ am (‘em) traducibile come “i cittadini che sono presenti in quel determinato luogo” (in Sicilia, in Sardegna, in Africa,…) viene evidenziato il valore dell’”essere cittadini” in quel luogo: è il popolo di Cartagine che va in colonia e prende la responsabilità di quel luogo. I cittadini in armi avevano la competenza di nominare i generali. Cartagine era riuscita a fare con la sua “costituzione” un opera di equilibrio delle componenti sociali: mandava i suoi cadetti nelle colonie e questi portavano la loro aristocrazia in un altro posto, lasciando una composizione equilibrata in patria. Anche per la relazione del Prof. Acquaro vale quanto già detto per il Dr. Gariboldi: impossibile rendere l’idea della sua colta ed esaustiva disanima….: bisognava esserci :) . Ampio e vivace il dibattito finale, che ha visto protagonisti, tra gli altri di cui ignoro il nome, anche il nostro Roth37 con una domanda relativa a Didone e al mito delle origini di Cartagine, nonchè Enrico Piras con alcune questioni legate alle monete sardo-puniche. All’uscita dalla conferenza sulla monetazione punica è stato un vero piacere ripercorrere il percorso espositivo relativo alle monete della Sardegna dall’antichità al Medioevo, allestito a cura di Enrico Piras, di cui già Acraf ci ha parlato nel post 2: http://www.lamoneta....i/#entry1045001 Valeria
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  9. Oggi mi permetto di presentarvi uno dei miei personali rottami; spero interessante come quelli di Rick2 e Nikita......:D Pescata in una ciotola per 50 centesimi, si tratta come da titolo di una mezza piastra coniata per Cipro nel 1889; la moneta è in rame e presenta al diritto l'effige della onnipresente Regina Vittoria con un ritratto oserei dire maturo ed al rovescio la semplice indicazione del valore, il tutto racchiuso entro un cerchio. All'epoca, l'isola di Cipro era diventata una colonia inglese ed era molto utile al governo di Sua Maestà Britannica per la sua posizione privilegiata e di raccordo tra l'europa ed il vicino medio oriente. Va detto che nonostante la mediocre conservazione, si tratta pur sempre di una moneta rara, coniata in soli 54.000 esemplari per questo millesimo e che presenta una discreta valutazione sul Krause....
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  10. piu' giovane e piu' furbo ti tanti altri...a 15 euro sopra l'oro son da prendere anche se fosse un pessimo SPL :-)
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  11. Non ne sono sicuro al 100% ma credo che quella piccola parte d'argento si trovi nella lega e non a copertura della monetina. Posseggo sia il 5 para che il 10 para con buoni rilievi e sono entrambe scurissime. la data la trovi sotto il numero 10, ti ho messo sotto parte di quella che hai postato
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  12. Stupendo complimenti :clapping: con le stelle come interpunzioni non si vedono tutti i giorni ....... direi gruppo Vc • - V c: con una interpunzione variata al D/ e/o al R/ (stella, spina o cuneo), talvolta anche con interpunzione tra I e A al D/ Matteo
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  13. Beh, ...mi sembra eccezionale... sbaglio o c'è pure la N col nodino?
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  14. Complimenti Daniele, bella bella. Ciao.
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  15. PS:se l'hai trovata in classe immagino l'attenzione alle lezioni dopo!:D...Fossi stato io non avrei pensato ad altro!:D
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  16. Buonasera a tutti, mi devo scusare per il ritardo ma oggi è stata una giornata piena e sono riuscita a sistemare solo poche foto, continuerò domani, le foto sono molte ma salterò la giornata di sabato, ormai ne avete messe abbastanza ed è inutile metterne altre uguali. Ne posto solo una di gruppo davanti al ristorante indicando i nick degli amici li riuniti. Poi continuerò più tardi, tra poco andiamo a cena :P ciao, Giò Da sinistra: Dabbene-Piergi00-Andyscudo-Magda-Vwgolf-Ambidestro-Savoiardo-Enrico-Rongom-257Sonia-Iome58-Biagio Ingrao-Cembruno-Eligio-Dux Sab...l'ultima credo sia la signora di Dux Sab Scusate per le foto sfocate ma per ridurle uso un programma diverso dal solito che le rovina molto, quando tornerò a casa le sostituirò.
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  17. tanta pazienza innanzitutto! mettila a bagno in acqua demineralizzata e spazzolala con uno spazzolino da denti morbido, questo per alcuni gg... mi sembra incrostata maggiormente da calcare, dovrebbe migliorare, poi vediamo come viene e che danni ha sotto...
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  18. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FIV1/16
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  19. Dovrebbe essere autentica, emessa da Costantino I. Comunque è molto mal conservata e vale ben poco (dal punto di vista economico). Come ti hanno già consigliato bisogna evitare di acquistare da canali non sicuri, soprattutto se si tratta di monete antiche.
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  20. Buon pomeriggio a tutti. Gradirei un vostro parere su questa moneta: è messa nettamente peggio delle altre di questa discussione, però ha la C retrograda (che la rende raruccia), come quella postata da Pietro. L'anno non si riesce a capire bene, ma sembra (con la lente d'ingrandimento) un 1626. Il peso è 5,60g (abbastanza calante, nonostante il diametro relativamente conservato), il diametro varia tra i 26 e i 29,5mm. Come già detto da Pietro, il CNI la descrive al n°408. Particolarità: anche la G affianco alla C è retrograda (probabilmente, si diceva con Pietro, per errore degli addetti), ma questo nel CNI non viene riportato. Inoltre, vorrei un parere su quei segnetti dopo la G retrograda: sull'esemplare di Pietro non ci sono (ce n'è uno, ma mi sembra differente) ed il Corpus non ne fa menzione. Inoltre, nello studio del Bovi sulle monete di Filippo IV, si parla di "esergo" e di giglio araldico per l'anno 1626 (varianti della n°53), ma non mi sembra sia questo il caso (i segni sono due). Cosa ne pensate? Grazie mille. Ultima cosa, in questo esemplare manca la D in esergo descritta dal Corpus, che invece mi pare ci sia su quello di Pietro. Sembra interessante.
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  21. Segnalato ad ebay e l'ho invitato a togliere l'inserzione... Vediamo un po' che risponde... Da prenderli a picconate sulle ginocchia questi...
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  22. Hai ragione, spesso le monete intonse sono ignorate nelle aste, ma perché di solito hanno un livello di conservazione molto basso. Dato che la tendenza del mercato è quella di premiare sempre di più la conservazione, le monete che brillano solo per patina restano al palo. Questo non è solo colpa della dabbenaggine dei collezionisti (che si lasciano scappare piccoli tesori della natura a basso prezzo) ma anche e soprattutto dalla scaltrezza dei mercanti che trovano utile ai loro interessi stravalutare a dismisura il fattore conservazione, facendo esplodere i prezzi.
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  23. niente di più vero ;) interessantissima discussione...io ho visitato il Messico qualche anno fa e sono rimasto davvero affascinato e sicuramente vi farò ritorno... Devo dire tutte le civiltà del "nuovo mondo" sono affascinanti...oltre agli Atzeca un'altra civiltà che mi sta affascinando molto è quella degli Inca...ho visitato per due volte il Perù, avendo oltretutto la ragazza originaria di quelle terre, e hanno una storia davvero unica... complimenti per la discussione...continuerò a seguirla e mi hai dato anche uno spunto per fare una cosa del genere anche sulla civiltà Inca...tempo permettendo :)
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  24. salve ecco una veduta della città di Pesaro come doveva apparire agli occhi di Costanzo Sforza medaglia coniata nel 1483 per il completamento della cinta muraria forse la prima rappresentazione attendibile della città sono leggibili tre elementi: a sinistra la campagna, al centro la nuova struttura urbana, ben visibile in primo piano le possenti mura che si saldano sulla destra a Rocca Costanza, a destra il mare Adriatico con la foce del fiume Foglia
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  25. non vedo i motivi per una valutazione sotto lo spl....pare avere del bel lustro e il rilievo del dritto più esposto ...cioè il pelo di ermellino della veste :) sembra quasi perfetto....almeno spl/fdc per me....i bordi hanno le solite imperfezioni degli scudi. marco
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  26. Bon, ragazzi qui si stanno prendendo lucciole per lanterne.. Il discorso che riguarda Pino è semplicemnte il seguente : non è andato a comprare il pane e gli è stato dato quel 2€ di resto , a qusto mira il nostro osservatorio , nel creare un dato che ci dia un'idea di cosa circola e dove circola... Poi io posso andare alla BdI di Latina o di Roma e dire ok qui ci sono i 2€ 2011 e di la ci sono i 2€ 2009, non c'è malafede,semplicemente non può rientrare nell'osservatorio perchè preso appositamente il rotolino.. Se io oggi vado a comprarmi il giornale e la cassiera mi da 49 euro di resto in monete e sono tutte rare quello è un altro discorso...
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  27. Quarta tappa: Il Tempio delle Pitture Il tempio presenta una piattaforma più alta rispetto agli altri edifici di Tlatelolco e la sua struttura si può definire di stampo teotihuacano (dal complesso archeologico di Teotihuacan, che vi presenterò in seguito). Una facciata principale, orientata verso est, possiede una grande scalinata oggi in parte ben conservata. Le tre parti restanti, di cui oggi ci sono giunti solo dei resti, erano originariamente decorate da un grandissimo numero di pitture murali lo studio delle quali ha ricondotto alla consacrazione del tempio a Xochipilli, dio dei fiori, del canto, del ballo e del ludo.
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  28. Dubito che usassero un tondello bucato per la coniazione, anche se la coniazione di questa tipologia appare invariabilmente poco curata.
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  29. io aspetto ancora il giorno ...in cui trovero un rotolino a terra
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  30. Ben fatto ! Bella moneta, e un passo avanti significativo :) Certo anche il primo era un dollaro Peace, e faceva comunque la sua figura rappresentando come questo nuovo tutta la storia che incorpora (benissimo fra l'altro). Però da tenere in mano una moneta come quella che ci hai mostrato dà ben altra soddisfazione ! Complimenti !
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  31. Grazie a tutti dei vostri commenti e del supporto. Non tengo molti BB in collezione, cerco sempre la conservazione superiore per i pezzi che mi piacciono. Ma questi esemplari, grande modulo, storia, patina, buona conservazione tutto sommato, patina bellina e via via... insomma, mi piace tenerli in collezione... :pleasantry:
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  32. Ok non sono certo, ma sembra Bishapur. Fai cosi' ... prendi il rovescio, ruotalo di 90 gradi in senso orario. Una volta ruotato ad ore 6 hai una scritta. Dimmi se e' come questa: http://www.grifterrec.com/coins/sasania/sas_mint/sp/BYSh.jpg
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  33. salve sarei grato a chiunque potesse darmi informazioni su questo grosso se possibile anche eventuali passaggi e rarità grazie fin da ora
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  34. Non è affatto una domanda stupida anzi. La popolazione azteca era a conoscenza dei metodi di lavorazione di metalli come l'oro, l'argento, il rame e lo stagno. Ma poichè la moneta "fisica" non era stata ancora concepita, utilizzavano il baratto, che vedeva in primo piano le fave del cacao.
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  35. Effettivamente concordo sul fatto che quest'anno la Finlandia non si è distinta per la bellezza dei suoi 2€ commemorativi.
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  36. Ho avuto modo di consigliare un amico che mi chiedeva se era vantaggioso comperare queste monete a circa 25.000 eurozzi. Gli ho risposto che se ha quella cifra da spendere e vuole comperare monete, ci sono altri tondelli da acquistare. Quelle proposte non sono monete ma medaglie, e un domani ti troverai con il valore del metallo messo su una bilancia. Per fortuna mi ha ascoltato e non ha acquistato queste pessime imitazioni, ma indirizzato i suoi risparmi da un'altra parte. Non ha acquistato monete, ma almeno non ha ingrassato editalia.
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  37. Così magari la gente si convincerà che anche le Americhe hanno una storia e non parleranno più per luoghi comuni...
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  38. Posso dire la mia opinione senza che qualcuno si "disturbi" ? Amo le monete finlandesi ma questa mi ha proprio deluso, sarà anche un qualche stile nuovo nel disegno ma lasciatemelo dire QUANTO E' BRUTTA !!! Ciccio 86
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  39. Immagine della morte Miquiztli
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  40. Come ho detto Roma si è fermata nel 1939 da quello che mi risulta... poi se altri hanno informazioni certe su coniazioni successive ben vengano. (@@elledi ti risulta qualcosa? ) Saluti Simone PS comunque anche nella biblioteca del forum ci sono una marea di articoli da leggere al riguardo... ;)
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  41. Un'altra mostra interessante al convegno vicentino è stata quella allestita a cura della Società Numismatica Italiana: Nickel e metallo bianco, storia dell’uso monetario - A cura di Eugenio Vajna de Pava e Matteo Rongo Ringrazio il gentilissimo e cordiale relatore, Eugenio Vajna de Pava, curatore di questa mostra, che ha avuto la pazienza di immergermi in un mare di aneddoti storici e ... chimici... :rolleyes: riguardanti la scoperta e l'utilizzo monetario del nickel e delle sue leghe. Chi si fosse persa l'esposizione, potrà ritrovarla presto online tra le pagine del sito della Società Numismatica Italiana! Non perdetela!!! "Il nickel era un metallo sconosciuto all’antichità classica, ma già utilizzato inconsapevolmente per usi monetari nei regni indo greci. Esso fu scoperto nel ’700 e riconosciuto anche come componente essenziale nella lega naturale allora importata dalla Cina, detta “pai-tung” o “rame bianco”. Nel 1800 l’ottenimento del nickel puro in quantità industriali e l’invenzione di nuove leghe a base di questo metallo, bianche e inalterabili (alpacca, cupronichel, argentana...) portarono a una rivoluzione nella coniazione della moneta divisionale, togliendo di mezzo il rame e, in parte, anche l’argento dalla produzione dei pezzi di minor valore facciale in tutto il mondo. Nonostante l’occasionale ritiro di questo circolante in tempi di crisi o guerra, a causa del valore strategico del nickel, la produzione di monete di “metallo bianco” è proseguita impetuosamente fino alla coniazione dell’euro. Da allora dubbi sempre crescenti sulla pericolosità del nickel, riconosciuto agente tossico e cancerogeno, potrebbero portare alla sua scomparsa e alla sostituzione con altre leghe più sicure." - Da: I Quaderni di Vicenza Numismatica n.4. Valeria ps: Chi tra voi è socio SNI ci potrebbe avvisare quando tutto sarà online ?? Grazie e complimenti!
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  42. come puoi leggere dalla documentazione che hai proposto una è di zinco e l'altra di ferro :nea: per sicurezza usa un calamita,,,
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  43. Invito tutti gli utenti a lasciare da parte le diatribe personali e riprendere il tema della discussione. grazie per la collaborazione . Diabolik73
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  44. per me sono due cloni, altrimenti avrebbero fatto un restauro fantastico. I campi del primo sono tutti rovinati, la barba, la corona e i capelli sono poco delineati siamo di fronte ad un bb, mentre il secondo e' qspl, per sono due cloni.......se non sbaglio nel primo manca la "S" di COS cosa che si nota nel secondo
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  45. Ho sempre apprezzato molto le attuali monete croate , soprattutto queste commemorative. Quella che preferisco per l'originalità del soggetto e per come è realizzato è quella con il feto umano. Non collezionando i paesi europei non le posseggo , ma prima o poi le voglio comprare. In effeti quella del 1997 che commemora l'O.N.U. non è proprio in FDC
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  46. Mickley specimen Il 1804 dollar che prende il nome da Joseph J. Mickley, ha un peso di 26,98 grammi ed è valutato in conservazione Proof-62 da NGC (in precedenza stimato Proof-50). Joseph J. Mickley è stato uno dei più celebrati collezionisti americani del XIX secolo. I suoi interessi numismatici erano molteplici, e includevano anche l'acquisizione dei conii delle prime monete della Zecca americana. Si ritiene possa essere una delle due monete contenute nei cofanetti destinati agli imperatori di Cocin-Cina e Giappone, e mai consegnati. Se è così, deve essere stata coniata nella primavera del 1835, più precisamente tra il 31 marzo, quando il Dipartimento di Stato commissiona alla Zecca due nuovi cofanetti, e il 21 aprile, quando Edmund Roberts comunica di averli ricevuti. Come il Cohen specimen, dovrebbe aver fatto ritorno in patria nel 1836-37, e si pensa che possa essere stato messo in circolazione da qualcuno del Dipartimento di Stato dopo il suo ritorno. Infatti, come l'esemplare precedente, anche questo presenta tracce di circolazione, anche se meno marcate. Si suppone che, all'incirca nel 1850, Henry C. Young, un cassiere della Bank of Pennsylvania, lo abbia ritirato da un deposito al valore facciale. Dal 1859, o prima, e fino al 1867, è nelle mani di Mickley, la cui collezione viene venduta all'asta il 28 ottobre 1867. Il dollaro è il lotto n. 1696, e viene venduto a 750 dollari, probabilmente, commenta qualcuno, "la più alta cifra mai pagata finora in questo paese per una singola moneta". Così viene descritto nel catalogo d'asta: "Questo pezzo è tenuto in grande considerazione da tutti i collezionisti americani ed è il gioiello della collezione di Mr. Mickley. E' stato in circolazione, ma è ancora nella migliore condizione...E' stato ottenuto, molti anni fa, dalla Bank of Pennsylvania, ed è fuori discussione che sia, non solo autentico, ma originale. Dei quattro esemplari conosciuti, due è certo che furono coniati in un periodo successivo al 1804, e fino a quando uno non è stato recentemente ottenuto dal Colonnello Cohen, si riteneva che questo fosse l'unico originale esistente." I compilatori del catalogo danno un colpo al cerchio e uno alla botte Pur riconoscendo che due esemplari (quello della Zecca e quello di Stickney) tra i quattro allora noti erano stati coniati dopo il 1804, credevano che il dollaro di Mickley e quello appena ritrovato di Cohen, risalissero invece all'anno effettivamente riportato sulle monete, e fossero, per questo, "originali". Acquistato all'asta da Wiliam Lilliendahl, viene da questi ceduto l'anno successivo, 1868, a Edward Cogan, che lo passa quasi subito a un altro collezionista, William Sumner Appleton. Stavolta, il nostro dollaro si riposa per qualche anno, rimane nelle mani di Appleton fino al 1905, quando finisce nella collezione della Massachusetts Historical Society. Qui il riposo è ancora più lungo E' infatti nel 1970 che la MHS affida a Stack's la vendita della collezione, comprendente al lotto 625 il dollaro 1804, che viene acquistato per 77.500 dollari. L'acquirente è un anonimo collezionista di Chicago, che nel 1974 lo rimette sul mercato, affidandone la vendita di nuovo a Stack's. Il nuovo proprietario, Reed Hawn, lo tiene quasi 20 anni, poi nel 1993 lo vende, sempre tramite Stack's, per 475.000 dollari. Ad acquistarlo è David Queller, che così, in una lettera del 1999, ricorda l'evento: "Ricordo che ero seduto vicino alla persona che comprò questa moneta all'asta Stack's nel 1970. Ricevette una standing ovation, e fu molto orgoglioso di possedere il dollaro 1804 di Mickley. Quando ho comprato io la moneta, ho ricevuto la stessa standing ovation, e sono stato molto felice di diventare il nuovo, orgoglioso proprietario, di questo dollaro 1804." Nel 2008, Queller decide di far provare a qualcun altro lo stesso orgoglio La moneta, affidata stavolta a Heritage, il 16 aprile 2008 si accasa nuovamente per 3.735.000 dollari, secondo realizzo di sempre per un 1804 dopo i 4,14 milioni del dollaro di Muscat. Il nuovo, anonimo proprietario, ne è tuttora orgoglioso petronius
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  47. Non partire con dei pregiudizi Derek, sono lettoni e bionde, anche quelle meno seriette sono OK......................
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  48. Credo che col servizio postale che abbiamo, abbonarsi ad una rivista che si trova anche in edicola sia da masochisti. Io sono per forza di cose abbonato a Panorama Numismatico e non so da quanti anni non riesco a ricevere tutti gli 11 numeri (indipendentemente dai ritardi): quando va bene sono 10, se no sono 8 o 9. Credo che l'editore del Giornale della Numismatica farebbe bene a vendere agli abbonati un carnet di tagliandi (al prezzo degli attuali abbonamenti) coi quali l'abbonato ritira la propria copia in edicola: risparmierebbe le spese di spedizione e le arrabbiature dei lettori.
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  49. Grazie intanto per queste prime notizie. L'articolo di Traina sul grosso in CN/241 lo conosco così come il catalogo (anche perchè la mostra l'avevo organizzata ed allestita), mentre non conoscevo l'articolo di Giannantonj. Approfitto per dire che sono ovviamente a mia volta a disposizione degli interessati per quanto riguarda la monetazione del Principatp di Piombino così come quella di Lucca e Piombino.
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