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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/16/12 in tutte le aree
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Si si, lava lava Daniele e anche in maniera profonda mi raccomando... te lo "raccomanda" qualcuno che ha preso un 20 lire impero con una patina (chiamarla così è fargli un complimento... ) assurdamente brutta che potrebbe passare per una colata di caffè macchiato... Ah dimenticavo, dopo lo scemp... pardon, dopo il lavaggio, completa il "capolavoro" mettendola a patinare all'aria di Torino... che è davvero una botta di "salute" per le monete... Ma nun te sei proprio regolato Renà... :crazy: Ma che scrivi!!!... :m249: Cioè famme capì... tu leveresti 'stà patina per colpa di quel poco sporco (originale), per poi rovinarla esponendola a tutto quello schifo che c'è nell'aria? vedi link Ma sei sicuro che non hai la febbre Renà!!!!!!! :crazy: Ma piuttosto tu lava via quella bruttissima "patina" dal tuo 20 lire impero, anzichè stare a criticare questa. Hai scritto 2931 Messaggi, sei sul forum da 6 anni, 3 mesi e 27 giorni... hai monete che costano l'ira di Dio, e ancora non riesci ad apprezzare patine come queste (per colpa di un po di sano e non sgradevole sporco del tempo)? Ma che razza di "consigli" dai? Vorrei dare peso e valore al commento del buon @@carledo49, utente preparato e veterano di numismatica, degno di essere ascoltato nei suoi pareri, che ha espresso un parere non favorevole al lavaggio. Il parere di questi utenti merita attenzione. Così come sarebbe interessante leggere di altri pareri autorevoli come quelli di @@cembruno5500 e @@piergi00 ad esempio... IMPARIAMO DA CHI HA ESPERIENZA, NON SOLO DA CHI SCRIVE MOLTO E POSTA TANTE MONETE! E QUANDO DIAMO UN CONSIGLIO, PENSIAMOCI BENE PRIMA DI SCRIVERLO, altrimenti potremmo pagare lo scotto di rovinare una bella moneta che ci passa tra le mani perchè non sappiamo darle il giusto valore che merita! Questa patina non ha nulla di sgradevole per cui debba essere tolta, anzi, trovandosi su di una moneta rara, ed ancora in gradevolissima conservazione, è proprio questa che dona all'esemplare quel fascino particolare che solo una moneta vissuta può avere, e che conferisce al pezzo non solo un valore aggiunto in senso economico, ma la rende anche apprezzata e ricercata, pur se non in alta conservazione. @@angelonidaniele Complimenti sinceri Daniele, hai preso davvero una bella moneta che denota un buon gusto numismatico degno della tua passione. Tra l'altro, vista anche la rarità (e quindi il costo), hai fatto una scelta con un'ottimo rapporto qualità-prezzo che ti darà certamente le dovute gratificazioni ;) Bravissimo! Ovviamente lasciala così... per carità non lavarla (anche se credo che non avresti assolutamente seguito questo "consiglio") Perdonatemi il commento provocatorio, non è nella mia persona scriver così (e chi un po mi conosce lo sa...) Scusami anche te Renato per il sarcasmo dietro le mie parole, ti reputo qualcuno che di monete ne capisce, e anche per questo alla fine sono stato spinto a scrivere con un tono un po forte. Non me ne volere... ma ti prego... datte 'nà regolata quanno scrivi! ;) Cordialmente, F.5 punti
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Ho ricevuto e letto con estremo piacere ed interesse l’agile volumetto “Il Tesoro di Borzano”, a cura di Giuseppe Ligabue, fondatore del Gruppo Archeologico Albinetano, e Giovanni Santelli, storico e numismatico. Ecco un’immagine della copertina: .. e una foto della presentazione del libro con i relatori: da sinistra a destra, il Prof. Roberto Macellari (con il microfono in mano), Ispettore archeologo dei Musei Civici di Reggio Emilia, la dott.ssa Antonella Incerti, sindaco di Albinea, la dott.ssa M. Bulgarelli responsabile Biblioteca Albinea e, infine, i due autori, G. Ligabue e G. Santelli. Qui un assaggio.... (pag.24) In questo volumetto - riccamente illustrato e fitto fitto di interessanti riferimenti ed aneddoti storico-numismatici (.... e non solo...) - gli Autori, Ligabue e Santelli, si sono assunti il compito di riesaminare uno fra i principali rinvenimenti di monete romane-repubblicane, il tesoro di denari e quinari di Borzano di Albinea (42-41 a.C.) entrato a far parte del patrimonio collezionistico del Museo di Reggio Emilia prima del 1897. Il tesoretto è molto importante e rappresenta un fenomeno unico nella storia dei ritrovamenti di monete romane-repubblicane, e ciò sia per l’elevatissimo numero di quinari, sia per la presenza, nello stesso rinvenimento, di quinari di secondo periodo (102/101 a.C.) e di terzo periodo (quando ricomparvero con Cesare, nel 49 a.C.). A più di trenta anni dal precedente catalogo a cura di Lisa Bellocchi Amoroso, il nuovo lavoro introduce nel dibattito scientifico interessanti novità sia in ordine alle circostanze e all’ubicazione del rinvenimento, sia alla interpretazione del nascondimento delle monete e alla sua datazione. Tra i quinari presenti nel Tesoro di Borzano risultano particolarmente significativi due tipi coniati, nel 43 a.C., nella Gallia Transalpina, da una zecca al seguito dell’esercito di Antonio e Lepido, la cui presenza ha indotto in passato a credere che il tesoro di Borzano costituisse la cassa di un personaggio dell’armata di Antonio, o che addirittura si trattasse di una cassa militare… La confutazione da parte degli Autori dell’ipotesi “cassa militare di legionari di Antonio e Lepido” è seguita da un’arguta disamina delle varie ipotesi possibili fino alla enunciazione dell’ipotesi più probabile a parere degli Autori stessi. La narrazione delle vicende del Tesoro di Borzano finisce pertanto per assumere i connotati di un avvincente “giallo” da leggere tutto d’un fiato, con tanto di ….sorpresa finale! Il tutto, sullo sfondo della spettacolare cava di gesso di epoca romana e degli antichi vitigni del Lambrusco…, sui quali, oggi come allora, veglia l’enigmatico sorriso di un’erma di Dioniso-Bacco… :rolleyes: Il costo del volume è di 15 euro. Chi fosse interessato all’acquisto, può contattare direttamente uno degli autori all’indirizzo: Giuseppe Ligabue, Via Chiesa 42 42020 ALBINEA (RE) Indirizzo email : .it"][email protected] I miei complimenti agli Autori! Valeria1 punto
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salve, oggi mi hanno segnalato una "lettera aperta" ( così mi è stata definita) che sta' girando sul web, indirizzata all'attuale Ministro per i BBCC Lorenzo Ornaghi, a firma Scarlett Matassi, che, come recita la sua home page su linkedin, è un : Libero professionista Pubbliche relazioni e comunicazioniVedi anche : http://it.linkedin.c...assi/21/6a0/96bReputando io l'argomento trattato particolarmente interessante e pregnante per l'attuale situazione contingente, ho pensato di postarlo in questa sezione, reputandola la piu' affine. In ogni caso, chiunque dello staff e' liberissimo di riposizionarla dove meglio le si attagli.Considerato che nella stessa lettera l'autrice dichiara la sua intenzione di diffondere la lettera tramite organi di stampa e altro, ed essendo la detta lettera già reperibile sul web, credo che postarla quì sia solo di aiuto all'autrice e alle sue intenzioni. SCARLETT MATASSI Roma, 25 luglio 2012 All’Onorevole Ministro per i Beni e le Attività Culturali Professor Lorenzo Ornaghi Oggetto: un esempio di spreco di danaro pubblico: il decreto di vincolo e acquisizione di beni privati emesso in data 14 maggio 2012 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Direzione Generale per le Antichità, Servizio II, contraddistinto dal numero di protocollo 86, avente ad oggetto l’acquisto coattivo di un fondo di 20 monete classiche in argento. Segnalazione e richiesta di spiegazioni. Onorevole Ministro,il tema della revisione della spesa pubblica è in questi giorni al centro dell’azione politica del governo di cui Lei fa parte. Così quantomeno si legge sui giornali e si ascolta in televisione. Se ho ben capito, punto nodale della questione spending review sarebbe tagliare in modo non recessivo gli sprechi di spesa, vale a dire tagliare al fine di “..recuperare risorse per spendere nuovamente ma meglio e generando in questo modo crescita “ (Gustavo Piga su Il Foglio di sabato 14 luglio 2012). A fronte di tale premessa – che poi sarebbe anche l’auspicata promessa che il Governo Monti oggi consegna al popolo italiano – mi corre l’obbligo di segnalarLe un caso in cui un atto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali si traduce in un palese spreco di denaro del contribuente. Vediamo qui all’opera personale dello Stato chiamato a prendere decisioni su una materia, la numismatica classica, di cui mi pare evidente abbia una conoscenza alquanto superficiale. Ecco il caso. La Direzione Generale per le Antichità del Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha disposto con decreto del 14 maggio 2012, numero di protocollo 86 il vincolo e l’acquisto coattivo da parte dello Stato di un piccolo fondo di monete classiche per le quali si chiedeva un certificato di libera esportazione. Parliamo di venti monete in argento, di area prevalentemente greco-sicula, in medio stato di conservazione, non rare che lo Stato italiano pagherà circa 11.000 euro. L’importo di cui si parla, certamente modesto rispetto alle cifre degli sprechi milionari giornalmente sciorinate dagli organi di stampa, potrebbe portare a minimizzare un episodio invece interessante in quanto emblematico del modo in cui lo Stato, spesso in assoluta buona fede, anzi, nella convinzione di far bene, getta dalla finestra danari che avrebbero potuto essere impiegati per realizzare spese realmente necessarie. Supportata dal parere di autorevoli esperti di numismatica classica, ho maturato la convinzione che quegli 11.000 euro siano stati spesi male per le seguenti ragioni: 1) le venti monete oggetto del decreto di vincolo e acquisto sono certamente assai antiche e provenienti da un’area geografica carica di storia, ma mi pare che questo non possa bastare a qualificarle come “beni di interesse nazionale”. Da ciò discende l’inutilità dell’apposizione di un vincolo statale e, a maggior ragione, dell’impiego di danaro pubblico per farle entrare nel patrimonio dello Stato.2) Ad ogni modo, comunque la si voglia pensare in merito al punto precedente, è certo che le monete saranno acquistate ad un prezzo esorbitante rispetto al valore che esse hanno sul mercato numismatico. La vicenda di cui Le parlo sta suscitando un certo scalpore nella comunità degli studiosi e degli appassionati di numismatica classica. I “competenti” della materia raccontano con divertita ma anche risentita indignazione l’ennesima alzata d’ingegno degli “incompetenti” del Ministero. Io ne ho sentito parlare da un gruppo di archeologi numismatici che stimo molto e ai quali ho chiesto di fornirmi riscontri concreti. Ne è scaturita una ricerca di cui vorrei darLe superficialmente conto, fermo restando che siamo tutti a Sua disposizione per spiegazioni più dettagliate, anche in contraddittorio con i responsabili della contestata decisione. AD ECCEZIONE DI UNA, LE MONETE DEL FONDO VINCOLATO E ACQUISTATO COATTIVAMENTE SONO COMUNI E PRESENTI IN NUMERO COSPICUO NELLE COLLEZIONI STATALI Analizzando i risultati delle vendite delle principali case d’asta internazionali, i ricercatori hanno accertato che, negli ultimi sette anni, monete delle stesse serie di quelle che qui interessano sono state poste frequentemente all’incanto. Se la ricerca avesse preso in considerazione la residua e maggioritaria parte del mercato numismatico (commercianti, fiere, convegni, vendite on line, aste elettroniche) avremmo avuto la conferma di un dato ben noto a qualsiasi appassionato di numismatica classica e cioè che monete del tipo di quelle acquistate dal MIBAC circolano sul mercato in numero cospicuo. Parliamo di una circolazione di centinaia di pezzi e dunque di oggetti non rari. Un secondo filone della ricerca ha indagato le collezioni numismatiche pubbliche appurando che lo Stato già possiede numerosi esemplari delle monete in questione.L’indagine ha preso in esame le collezioni catalogate, ma, poiché la maggior parte delle collezioni numismatiche pubbliche sono da anni in attesa di catalogazione, possiamo immaginare quanti esemplari analoghi siano presenti nei fondi non ancora censiti.Corro anzi il rischio di dilungarmi per fornirLe alcuni dati numerici spettacolari e, mi pare, di assoluto interesse per comprendere i termini del problema.Parto da un’informazione fornita da una fonte ministeriale, il Portale Numismatico dello Stato. Secondo il Portale su quattro milioni di monete greco-romane presenti in 455 collezioni numismatiche pubbliche, solo 914.776 sono state catalogate.Lo Stato però non possiede solo quattro milioni di monete classiche, quattro milioni sono quelle che è riuscito a contare. Le 455 raccolte numismatiche di cui sopra rappresentano meno di un decimo delle collezioni numismatiche classiche di proprietà pubblica. Questo significa che nove decimi delle istituzioni pubbliche del nostro paese proprietarie di monete greco-romane non potrebbero dire quante ne posseggono, perché non solo non le hanno catalogate ma nemmeno computate.Un caso tra tutti è quello dei leggendari fondi del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, celebri per la “sterminata quantità di pezzi numericamente indefinita”. Sulla base dei dati che emergevano dalla ricerca, abbiamo chiesto ai più autorevoli studiosi di numismatica classica come valutassero l’iniziativa di vincolo ed acquisto di cui al decreto oggetto di questa mia segnalazione, ricevendo una valutazione pressoché univoca: tipologie di monete già copiosamente presenti nelle collezioni pubbliche catalogate e di cui con sicurezza si troveranno almeno altre centinaia di esemplari negli ingenti fondi non ancora censiti. Solo uno dei venti pezzi acquistati presenta un interesse tale da giustificare l’apposizione di un vincolo. A fronte di quanto premesso Le domando, Signor Ministro, - se procedere all’acquisto di ulteriori doppioni fosse davvero necessario e in qual modo l’apposizione di un qualsivoglia vincolo su 19 delle 20 monete in questione possa aver contribuito alla tutela del patrimonio artistico nazionale. - Le domando altresì se non sarebbe stato più utile impiegare quei danari per contribuire a soddisfare esigenze tanto più impellenti. Ad esempio esigenze come la manutenzione e catalogazione della sterminata quantità di monete ammassata nei depositi museali e, in taluni casi, a rischio di depredazioni e degrado. IL PREZZO AL QUALE E’ STATO EFFETTUATO L’ACQUISTO E’ DI GRAN LUNGA SUPERIORE A QUELLO DI MERCATO Come dimostrano le tabelle allegate alla presente, il prezzo dell’acquisto coattivo stabilito dal MIBAC è di 11.000 euro circa a fronte di un valore di mercato di 4.000 euro circa. Lo stato ha pagato al triplo del suo valore commerciale un blocco di monete piuttosto comuni e di cui possiede centinaia, forse migliaia di esemplari analoghi. Comprendere la ratio che sottende tale scelta è francamente impossibile. Infatti, anche ammettendo che vi fosse l’assoluta necessità di rimpinguare le già straripanti collezioni numismatiche statali con dei pezzi di pregio non eclatante e, per di più, già posseduti, perché acquistarli coattivamente da un privato a 11.000 euro anziché acquistarli sul mercato al loro giusto prezzo? L’INCOMPETENZA PRINCIPALE FONTE DELLO SPRECO DI DENARO PUBBLICO Incompetenza è, a mio parere, la parola chiave per comprendere le ragioni di un palese errore di valutazione tradottosi in uno spreco di danaro pubblico. Leggo di autorevoli studi internazionali secondo i quali ben l’83% degli sprechi sarebbe addebitabile all’incompetenza del personale dello Stato che prende decisioni di spesa e solo il 17% dipenderebbe da fenomeni di corruzione. Chiunque, trovandosi nella necessità di confrontarsi con l’apparato statale italiano, riesca a non farsi travolgere dalla disperazione e dalla voglia matta di gridare al ladro, sa bene che le cose stanno così. I funzionari che, in un momento di grave crisi economica, dilapidano 11.000 euro del tartassato popolo italiano, sono sicuramente persone integerrime e professionalmente valide ma di numismatica sanno poco, sono, in quella materia così specialistica, “incompetenti”. Verrebbe naturalmente da obiettare che sarebbe stato sufficiente consultare degli esperti e far precedere la delicata decisione di vincolo e spesa da una ricerca analoga a quella effettuata dai miei amici numismatici.Ove però tale ricerca fosse stata fatta, sarebbe doveroso renderne noti i termini e cioè: - chi sono gli autorevoli esperti di mercato consultati per capire quale fosse il giusto prezzo del bene;- quali responsabili di musei, studiosi, testi specialistici sono stati consultati per stabilire che quelle monete rivestono un interesse e hanno un pregio tale da legittimare la decisione del vincolo e, addirittura, dell’acquisto coattivo. La informo che trasmetterò questa lettera per conoscenza alla Presidenza del Consiglio e altre cariche dello Stato, membri del Parlamento e organi di stampa. Nella speranza di un Suo cortese riscontro mi è gradito esprimerLe l’espressione della mia stima. Scarlett Matassi1 punto
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copia di un medaglione aureo di Magnenzio e copia di un sesterzio di Sallustia Baebia Orbiana1 punto
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ecco le monete ed i rispettivi misure e pesi: moneta numero 1)-------------Diametro=3,3 cm - peso = 11 gr; moneta numero 2)-------------Diametro=3,4 cm - peso = 12 gr; moneta numero 3)-------------Diametro=3,5 cm - peso = 20 gr; moneta numero 4)-------------Diametro=3,0 cm - peso = 12 gr; copia di un medaglione di Gordiano III1 punto
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Carissimo Rex Siciliae, in attesa dell'intervento del nostro Acraf ..., per uno sguardo d’insieme sulla storia e sulla monetazione di Tauromenion, puoi iniziare consultando l’esaustiva monografia CNAI di Alberto Campana dedicata a questa zecca: Corpus Nummorum Antiquae Italiae, Tauromenion, Panorama Numismatico n. 166, 167 e 168 del 2002, p. 97-132. La puoi scaricare direttamente qui, grazie alla generosa disponibilità dell’Autore, Alberto Campana, nonché ai potenti mezzi dello Staff de Lamoneta.it !!! :rolleyes: :good: :angel: http://numis.me/arch...Tauromenion.pdf Un caro saluto a te e alla tua splendida terra.... Valeria1 punto
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"""Resto parimenti dell'avviso personale e ben opinabile...che l'iniziativa resta tecnicamente deboluccia ed ha il principale merito di non recare fastidio a nessuno""" Certo che è deboluccia, ma non mi sembra che le altre proposte abbiano fatto culturismo. E stati tranquillo che anche una semplice e innocua lettera all'URP a qualcuno dà fastidio anche se non mi spiego perchè...o meglio, me lo spiego ma me lo tengo per me.1 punto
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Ciao. Per elledi: "Solo se abbiamo un programma e Michele è della partita..." "E poi mi piacerebbe avere un Alberto Varesi e un Riccardo Rossi e un paio di grandi collezionisti, di cui uno di monete classiche, e un professore di archeologia..." "E anche un collezionista "puro", cioè un rappresentante di quelli che hanno collezioni piccole piccole ma fatte con sacrificio e passione, perchè anche loro devono poter far sentire la propria voce... "E anche un ragazzino del forum..." Ti basta così ho vuoi ancora qualcos'altro...chessò .....una ballerina di flamenco......:blum: Comunque qualcosa bolle in pentola......e speriamo che non sia solo l'acqua per i famosi bucatiini....."ar buro".....:blum: M..1 punto
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Beh..! sai benissimo che da una foto non si puo' evincere con certezza lo stato di conservazione mi pare comunque che il BB lo meriti senz'altro. Il valore approssimativo, penso 120/150 euro1 punto
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Grazie per la "Vispa", intanto do notizia che il Barone Rosso ha già portato tutte le sue valige e si è dichiarato ormai appagato dalla lasagna...quindi rimane vita natural durante...e quindi con questo spero di averlo tolto di mezzo permanentemente. Poi rispondendo seriamente alle tue parole posso ribadire che io non sono una persona che può dare un "contributo qualificato" come alcuni anelano ad avere , e come mi hanno anche fatto notare, in quanto: Non sono un tecnico ne in legislazione e nemmeno in altro. Non sono un'archeologa Non sono una grande collezionista classica o di nient'altro Non sono una collezionista "pura" in quanto la maggior parte delle monete che possiedo mi sono state regalate. Non sono un'Accademica ne sono iscritta alla SNI Non sono una ragazzina (per mia disgrazia). Non faccio parte dello Staff a tutti gli effetti e quindi non lo rappresento, ho sempre parlato a titolo personale fin'ora. Cosa sei? Vi chiederete allora... Vi rispondo immediatamente: Sono una donna che coltiva la sua passione, direi sfrenata, per le monete, dotata di buonsenso, di buone capacità organizzative e molte conoscenze nel vario mondo della Numismatica. Una donna che ha esposto le sue idee fin dall'inizio di questa discussione, ed anche due anni fa in un'altra, e che in parte coincidono con quello che forse ora si sta cercando di organizzare. Una donna a cui piace aiutare gli altri ed anche veder realizzati i sogni, come ho già detto post fa, se lo Staff concorderà col programma non avrò difficoltà ad offrirvi il mio aiuto ed a partecipare per quel che posso. Sempre che qualcuno non abbia qualcosa in contrario, altrimenti mi ritirerò in cucina per preparare il pranzo di domani al Barone Rosso. Scusate la lungaggine ma penso che ad esser chiari non ci rimetta mai. Ciao, Giò1 punto
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Ciao Anto.... Carlo V° d'Asburgo regna dal 1516 al 1554 la tua moneta penso che la puo confrontare senz'altro con l'ultma del liink.... i "punti" sono una piccola differenza che si riscontra in molte monete di questa tipologia..1 punto
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Scavando in giardino......hai trovato un tesoro di "riproduzioni" Le trovi tutte in questi link saluti http://www.forumancientcoins.com/monetaromana/falsi/Monete%20Pubblicitarie.html1 punto
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Si,effettivamente il Cordusio sta diventando sempre più polo aggregativo reale e presente,per giovani e meno giovani,monete,scambi e confronti numismatici , vecchi e nuovi amici, si parla di di Masserano, delle nuove iniziative, della SNI, di Vicenza, Verona,e poi consigli e visione di monete. Un grazie anche a Naevius e al Giovane numismatico che sono venuti ad incontrarci oltre ai soliti da Giancarlone a tutti gli altri sopra ricordati. Nel vedere Eracle dare con amore spiegazioni , indicazioni e chiarimenti ad alcuni ragazzi , offrendo poi a loro qualcosa anche di tangibile, mi sono detto tutto questo ne è valso la pena, migliore soddisfazione non puoi avere, tutto il resto è veramente relativo e piccolo... Mario1 punto
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scusate se mi intrometto, ma è da un po che vi seguo, ma non ho ancora capito cosa volete fare di preciso :) qualcuno potrebbe farmi il punto della situazione per favore? grazie1 punto
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Io intanto sarò a Vicenza (mi interessa il suo lato culturale) e forse anche a Verona, che però è più grande e un pò dispersiva.... So che non c'è molto tempo a disposizione, ma intanto potremmo contarci per Vicenza, che ha la scadenza più vicina.1 punto
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Buona Domenica E' vero, oggi c'è stato un bel "movimento" di ragazzi che, increduli all'inizio, hanno approfittato della nostra iniziativa. :good: La cosa da noi notata e per certi versi inattesa, e' stata che quando taluni ragazzi (i piu' giovani) si sono avvicinati al banchetto che - in parte - ci è stato offerto per svolgere la nostra iniziativa, per vedere le monete nelle ciotole o nei plateaux e gli abbiamo detto che se avessero voluto si potevano scegliere e prendere gratuitamente dei libri o riviste o cataloghi, ecc. ecc.; la prima risposta e' stata..."no grazie; stavo solo dando un'occhiata"....... :pardon: A me e' venuta in mente la raccomandazione che mi facevano i miei genitori "non accettare regali da sconosciuti".....e questi ragazzi, probabilmente, avevano nella mente la stessa frase quando si ritraevano. :nea: Erano abituati gia' a guardarsi da chi, per strada, ti regala qualche cosa.....va bene cosi'; ma nel nostro caso, c'e' voluto poco anche a loro, per capire che non c'erano secondi fini, che nessuno voleva nulla in cambio ed a quel punto, il loro viso si è illuminato.... Saluti luciano1 punto
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Benissimo, mi sembra che sia ragionevole, Varesi mi ha contattato pochi giorni fa e penso che darà la sua disponibilità... ma sta a lui dire di sì. Michele se supportato da iniziative ufficiali ( per es. Nia) mi ha detto in un post precedente che dava la sua disponibilità, ma sta a lui confermare.... Per Rossi ... non so, forse prova tu a sentire.Acraf credo che sia ancora disponibile, come spero anche Carnesala.... se ci siete battete un colpo!! Per Polemarco sono io a sperare che dia una sua disponibilità... mi piace il suo modo di affrontare le questioni, e sono sicuro che potrà dare un forte contributo. Ultimo, ma non ultimo Piakos, che con la sua "verve" ha contribuito a tenerci svegli e vigili....è combattivo al punto giusto.... e poi oramai il Barone Rosso si è ritirato a vita privata con Giovanna ! :blum: Chiunque se la senta di dare un contributo qualificato è invitato !!! Nessuno si senta escluso.... Che ne dite se ci troviamo in maniera anche non troppo formale per far partire la cosa e discutere dei primi argomenti e del programma? Magari un convegno tipo Vicenza o Verona o un appuntamento ad hoc? Mi sembra importante partire, poi si vedrà dove arriveremo, certamente dopo aver fatto un programma... Spero di poter aggiungere al "gruppo di studio" ( che dovrebbe essere solo il punto di partenza) anche alcuni Magistrati sia penali che civili e forse anche di rango cassazionale... .Non mi dispiacerebbe certo che facesse parte del gruppo anche qualcuno dello Staff, anche a titolo personale, (magari Giovanna ... che mi sembra bella vispa .... :blum: ) Molte cordiialità a tutti ! Enrico1 punto
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trovare un reale FDC di questo millesimo non è affatto facile....il FDC lo fa chi la compra...sicuramente non il perito che la chiude, sicuramente non il commerciante che la vende! per FDC io intendo la perfezione: assenza di segni da contatto, orecchio integro e non a padella :blum: ...niente sgranature al bordo....per il resto parliamo di moneta non circolata...e di quelle qualcuna bella se ne trova in giro! renato1 punto
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Sicuramente le medaglie non sono state emesse per circolare ma quando metti una moneta in Fdc con una medaglia la prima scompare. Ti invio due discussioni cosi ti potrai fare un idea di ciò che intendo. Prima , seconda1 punto
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Dovrebbe essere un peso monetale per il fiorino del Reno del tipo rappresentato dal 3° e 4° esemplari del link che ti allego: http://www.saivenumismatique.com/periodes.asp?langue=fr&rubrique=1&periode=1673&categorie=90 ciao Mario1 punto
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Non vorrei che questa frase possa venir equivocata e quindi precisiamo che lo staff del forum non si è espresso in tal senso.1 punto
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Caro Domenico organizziamo quel tavolo tecnico che determini con buona approssimazione lo stato dell'arte del Diritto relativo ai beni culturali e vedrai che tutte queste cose e molte altre saranno trattate e approfondite come meritano....per il vantaggio di tutti! Comunque se chiedi a Michele vedrai che ti darà delle "dritte" più che buone (acquisizione a non domino, buona fede, applicazione nella bipartizione tra BBCC d'ambito pubblico e privato, interesse prevalente, ambito nazionale od internazionale e molto altro ancora....). Aspetto la tua adesione alla mia proposta, da me già fatta numerose volte ma sempre valida per "persone di buona volontà". Cordialmente! Enrico1 punto
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Lasciala così Dani, ti prego. Lo "sporco" null'altro che giretto tra le mani di persone e situazioni storiche che forse questa moneta merita di conservare... Piuttosto vedi se con dell'acqua calda viene via il più grosso, ma non divertane matto... questo è il mio consiglio...1 punto
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é una moneta rara che presenta quasi sempre il conio stanco, secondo me la tua è almento un bb+ questo in considerazione del conio stanco che rende quasi impossibile trovare queste monete con i rilievi maggiori in evidenza. Alessandro1 punto
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Giusto, dovrebbe essere un dinaro serbo di Djuradj Vukovic Brankovic: http://www.mcsearch.info/record.html?id=4880031 punto
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Se collezioni il Regno tieni presente anche il libro La monetazione di Vittorio Emanuele III di Cappellari / Rongo / Ascenzi, edito da Varesi, tutti (autori ed editore) presenti nel forum. Ogni moneta è illustrata e descritta, con i riferimenti legislativi del caso.1 punto
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mmmhh Metaponto. Ottima scelta signore! Come antipasto consiglierei l'ottimo testo di De Juliis per conoscere la storia della antica colonia greca: http://www.ibs.it/co.../metaponto.html Come primo abbiamo il testo di Noe del 1984 http://www.amazon.co...s/dp/0897222024 Per secondo le consiglio la Johnston: http://www.amazon.co...M/dp/0897222369 Il contorno: un paio tra i Sylloge più abbordabili http://www.maremagnu...colte/108392152 http://www.numislit....islit/0971.html E come dessert una lettura accessoria: http://www.ebay.it/i...E-/251126425181 :D A parte gli scherzi, i testi che ti ho consigliato, dal mio punto di vista, rappresentano un buon approccio alla splendida monetazione di Metaponto. Se poi vuoi davvero approfondire la questione, condivido una bozza dello strumento di ricerca che sto preparando, anche se ancora incompleto. Si tratta di una bibliografia essenziale di referenze, con i rispettivi numeri di catalogazione per la monetazione di Metaponto. L'ordine è alfabetico, e non per rilevanza. Amendolara Hoard 1-13; ANS Dewing 349-394; BMC Italy pag.238 (206 monete) Breglia Taranto Hoard 111-151 Breglia Torchiarolo Hoard 1520-1568; Catanzaro Ambrosoli 292-372; Curinga 1916 Hoard 2-72 De Luynes 449-522 Garrucci II pag.136 PL.CII_20-35, PL.CIII_1-28, PL.CIV_1-34, PL.CV_1-41, PL.CVI_1-6 HN Italy 1459-1716 Hunterian I Pag.89-95 (67 monete); Johnston PL.1-21 (1024 monete) Lindgren AE 263-284; Mangieri PLShoard 29-53; Mionnet 528-609; Mionnet Supplement 677-716; MNN 2276-2526; Montegiordano Hoard 4-12; Noe 1-547 Pozzi 461-550; RMPI pag.264-270 (117 monete); Rutigliano Hoard 5-33; Amendolara Hoard (Ripostiglio di S. Nicola di Amendolara; pag.13-23 in: Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide. Il Medagliere; di Annalisa Polosa; Pandemos Editore; Paestum 2009) ANS Dewing (The Arthur S. Dewing collection of Greek Coins; by Leo Mildenberg and Silvia Hurter; Ancient coins in North American Collections; published by The American Numismatic Society; New York 1985) BMC Italy (A catalogue of the Greek coins in the British Museum; Vol. 1 Italy; by Poole, Head and Gardner; London 1873) Breglia Taranto Hoard (Tesoretto di Taranto; pag.5-38 in: Due Tesoretti di Monete della Magna Grecia; di Laura Breglia; Arti Grafiche Napoli 1939) Breglia Torchiarolo Hoard (Tesoretto di Torchiarolo; pag.39-76 in: Due Tesoretti di Monete della Magna Grecia; di Laura Breglia; Arti Grafiche Napoli 1939) Catanzaro Ambrosoli (Museo Provinciale di Catanzaro. Catalogo della collezione numismatica. Monete Greche, descritte per cura del Dr. Solone Ambrosoli; Catanzaro 1908) Curinga 1916 Hoard (Ripostiglio di Curinga; di Emanuela Spagnoli; pag 49-119 in: Ripostigli della piana lametina; Rubbettino 2004) De Luynes (Catalogue de la collection de Luynes. I Italie et Sicile. Monnaies grecques. Bibliothèque nationale, Département des médailles et antiques; par Jean Babelon; Paris 1924) Garrucci II (Le monete della Italia antica. Raccolta Generale del P. Raffaele Garrucci.Parte seconda. Monete coniate; Roma 1885) HN Italy (Historia nummorum Italy; N. K. Rutter; The British Museum Press; London 2001) Hunterian I (Catalogue of Greek coins in the Hunterian Collection University of Glasgow – Vol. I: Italy, Sicily, Macedon, Thrace and Thessaly; by George MacDonald; Glasgow 1899) Johnston (The Coinage of Metapontum Part 3; Ann Johston; Numismatic Notes and Monographs n.164; American Numismatic Society 1990) Lindgren AE (Ancient Greek Bronze Coins: European Mints from the Lindgren Collection; by Henry Clay Lindgren – Chrysopylon Publishers; San Mateo, California 1989) Mangieri PLShoard (Il tesoretto di Pozzo Le Serpi; di Giuseppe Libero Mangieri; pag.57-88 in: La zecca di Rubi ed il tesoretto di Pozzo Le Serpi; Claudio Grenzi Editore, Foggia 2007) Mionnet (Italie Superieure; pag.96-206 in: Description de Médailles antiques Grecques et Romaines, Tome Premier; par T. E. Mionnet; Paris 1806) Mionnet Supplement (Italie Superieure; pag.195-356 in: Description de Médailles antiques Grecques et Romaines – Supplement, Tome Premiere; par T. E. Mionnet; Paris 1819) MNN (Catalogo del Museo Nazionale di Napoli – Medagliere; I Monete Greche; Napoli 1870) Montegiordano Hoard (Ripostiglio di Montegiordano; pag.43-48 in: Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide. Il Medagliere; di Annalisa Polosa; Pandemos Editore; Paestum 2009) Noe (The coinage of Metapontum parts 1 and 2; by Sidney P. Noe; The American Numismatic Society; New Jork 1984) Pozzi (Catalogue des Monnaies Grecques antiques de l'ancienne Collection Pozzi, Monnaies frappées in Europe; par Serge Boutin; Maastricht 1979) RMPI (Recherches sur les Monnaies de la Presqu’ile Italique; par L. Sambon; Imprimerie de l’Union, Naples 1870) Rutigliano Hoard (Tesoretto monetale di età classica da Rutigliano; di G. Guzzetta; pag. 63-83, PL.XXVI-XXXIV in: Taras. Rivista di Archeologia III, 1-2; Editrice Scorpione 1983) Infine i vari Sylloge: SNG Aarhus 125-132; SNG Aberdeen 20-25; SNG ANS II 158-603; SNG ANS V 1244-1271; SNG Ashmolean I 648-814; SNG Copenhagen 1158-1270 SNG Delepierre 298-348; SNG Dreer I 237-261; SNG Evelpidis 218-240; SNG Fabricius 57-74; SNG Fitzwilliam 449-534 SNG Forbat 45-56; S SNG Gale 513-693 SNG Hart 66-81; SNG Hungary 236-288; SNG Lewis 166-190; SNG Lloyd 291-426; SNG Lockett 365-438 SNG Manchester 184-220; SNG Milano IV [Part 1] 91-186; SNG Morcom 275-297 SNG München III 929-1047; SNG Newcastle 40-44; SNG Tübingen 443-462;1 punto
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Off Topic: Oggi ho copiato gli amici còrsi e sono andato a fare un giretto sui monti ed ho visitato quello che rimane del Castello dei Malaspina, poi dei Fieschi e infine dei Doria a Carrega Ligure, dove: "1669 a 28 gennaio: Permissione di Donna Violante Lomellini a G.B. Piangivino di costruirvi una zecca per fabbricarvi ottavetti della bontà permessa a Loano, e in più doppie, ongari e altre monete d'oro ...con pigione di annui pezzi 2.000 da 8 reali da soldi 96 l'uno, per anni due" e "1672 a 20 marzo: restituita parte della pigione perchè non travagliò"... ..ma pare comunque che qualche luigino l'abbia coniato ma non se ne conosce il tipo (forse uguale a quelli di Torriglia?) Ormai c'è solo la torre e pochi locali (parte alta del castello) e tutto il resto è ancora sotto...ma sono sicuro che se la Sovrintendenza di Torino facesse una campagna di scavi piuttosto in profondità potrebbe saltare fuori "roba" interessante. Scusate, ...riprendiamo a parlare dei minuti.1 punto
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@elledi, guarda forse hai sbagliato persona, a me di monete francobolli e numismatica in generale non interessa nulla, questa moneta come ho scritto precedentemente mi è capitata in mano parecchio tempo fa, e chi me l'ha data probabilmente ha pensato bene di darmi una piccola fregatura, se riesco a farci qualcosa bene, altrimenti me la tengo e chissà un giorno magari mi ci prendo un bel caffè ad una macchinetta automatica, cosi darò la "fregatura" a qualcun'altro. Mi serve solo un po di tempo per sapere quale è il reale valore di questa moneta e soprattutto come mi devo muovere in questo mondo sconosciuto, ma ho gia capito che una regola vale anche qui "Chi disprezza..."1 punto
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Su Metaponto esistono diversi libri, che praticamente coprono tutta la sua monetazione. Ecco i principali: The coinage of Metapontum. Parts 1 and 2 / Noe, Sydney Philip ; Johnston, Ann . Numismatic notes and monographs ; no. 32, 47 . Publisher: New York : The American numismatic society, 1984 Description: ix, 120 pp. : ill., 44 pls. ; 30 cm . The coinage of Metapontum. Part 3 / Johnston, Ann ; Noe, Sydney P . Numismatic notes and monographs ; no. 164 . Publisher: New York : American Numismatic Society, 1990 Description: ix, 102 p., 21 p. of plates : ill. ; 31 cm .ISSN: 0078-2718. The bronze coinage of Metapontum. Johnston, Ann . In: Kraay-Mørkholm essays p. [121]-136 + 4 plates I primi due sono libri, che si possono trovare su internet. L'ultimo, purtroppo, è solo un articolo che sta all'interno di un volume dedicato a Kraay e Morkholm: Kraay-Mørkholm essays : numismatic studies in memory of C. M. Kraay and O. Mørkholm / Le Rider, Georges [ed.]; Jenkins, Kenneth [ed.]; Waggoner, Nancy [ed.]; Westermark, Ulla [ed.]. Publications d'histoire de l'art et d'archéologie de l'Université Catholique de Louvain ; 59 .Numismatica Lovaniensia Publisher: Louvain-la-Neuve : Institut supérieur d'archéologie et d'histoire de l'art, Séminaire de numismatique Marcel Hoc, 1989 Description: xxiii, 321 p., [74] p. of plates : ill. ; 29 cm . Per una visione generale delle monete magnogreche utili i vari contributi di Attlio Stazio, recenemente raccolti in un grosso volume (lo trovi nel post precedente), in particolare il suo articolo: "Moneta e Scambi in Magna Grecia".1 punto
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Ringrazio per la dotta risposta di Caio Ottavio, come sempre di grande disponibilità. Se ho postato l'aureo del medagliere di Parigi era appunto per mostrare la complessità derivante dalla sua lettura. Ho subito evidenziato un primo problema: la sua autenticità. Come si è bene espresso Varesi, a prima vista e senza alcun contesto farebbe suscitare molti sospetti. Eppure è stato trovato in un tesoretto di monete celtiche e in circostanze sufficientemente sicure. Quindi è autentico. Per la verità sembra che esista, sempre nel medagliere di Parigi, un altro esemplare (che non è stato ancora schedato e immesso nel portale) dove si vede meglio la S finale e manca l'immagine del rovescio. L'immagine è tratta dal Wikipedia relativamente a Vercingetorige: Il secondo problema che sorge subito, una volta confermata la sua autenticità, è se la scritta si riferisse proprio al famoso capo averno (e di conseguenza il ritratto poteva avere una sua attinenza). Il nome, anche se apparentemente tratto da un appellativo di estrazione gallica, potrebbe essere diventato il nome proprio del capo della tribù degli Averni (almeno per i Romani). La datazione ricostruita per questa moneta, il 52 a.C., appare essere la stessa di quella della famosa battaglia di Alesia, nella quale appunto Vercingetorige cadde prigioniero dei Romani. Non so con quali esatti criteri abbiano attribuito per questa moneta la datazione del 52 a.C., ma, se confermata, fa suscitare alcune perplessità sulla sua connessione col famoso capo-tribù, a meno che sia stato emesso poco prima della battaglia.... Quindi non c'è sicurezza che la testa sia proprio sua: appare più una divinità, una sorta di Apollo, forse mutuata dall'Apollo degli stateri macedoni (come giustamente suggerito da Caio Ottavio), che comunque pare circolassero anche in Gallia. Finora resta predominante l'ipotesi che il vero ritratto sia quello del denario romano, ma ancora non dimostrata. Vercingetorige alla fine sarà giustiziato nel 46 a.C., poco dopo il trionfo di Cesare.1 punto
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Mi pare che quando qualcuno ha spalato m...su qualcun'altro, sia stato doverosamente sospeso pro tempore o bannato...francamente, quì non ho visto nessuno spalamento o delazione, vediamo di non esagerare e evitiamo di buttare benzina gratis( con quello che costa) su eventuali scintille..perché potrebbe anche sembrare che ci possa interessare appiccare l'incendio a tutti i costi.1 punto
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Salve. In effetti, come accennato da Snam e come si desume dall'iniziale post di Acraf, il ritratto non è del più famoso avversario di Cesare. La testa raffigurata sarebbe quella del dio Apollo, mutuata, come, del resto, lo stesso nominale su cui è effigiata, dal mondo ellenistico: questo statere d'oro, infatti, fu forse coniato tentando di riportare nella visione celtica l'Apollo presente sugli stateri di Filippo II. Per quanto riguarda il nome, esso è per intero VERCINGETORIXS (nella moneta del post di Acraf la S finale è poco leggibile e quasi tutta fuori dal tondello) e non Vercingetorix, come in latino. Fu Cesare a riportare nei suoi Commentarii il nome indigeno del capo arverno e non il contrario: non furono, cioè, i Galli ad adottare la lingua latina per i loro stateri, ma Cesare a riportare il nome indigeno nei propri resoconti! Ciò è dimostrato dall'ultima lettera, la S, che sarebbe la desinenza del nominativo in lingua gallica, mentre il nominativo in latino non porta la S finale. Anche se Vercingetorige, in questo caso, è un nome proprio, i filologi hanno potuto accertare la sua etimologia e apprendere da altre iscrizioni che questo, oltre a essere composto, era più un titolo che un nome proprio. Esso, infatti, è così formato: Ver- (leggasi "uer-") -cingeto- (leggasi "kinghéto") -rix più, in questo caso, il suffisso -s per il nominativo singolare. Ver- è una forma di superlativo; -cingeto- è un termine che ha a che fare coi guerrieri; -rix è simile al latino rex. Quindi viene fuori: "Il grandissimo re (o meglio ancora capo perchè egli era re degli Arverni ma non di tutti i Galli uniti che comunque avevano i loro capi tribù pur lottando contro Cesare sotto il suo comando supremo) dei guerrieri". Secondo alcune teorie, l'unico ritratto di Vercingetorige effettuato all'epoca, quando, cioè, l'Arverno era ancora in vita, è forse riportato su di un denario repubblicano di cui riporto qui la scheda tratta dai nostri Cataloghi: http://numismatica-c.../moneta/R-G67/2 All'epoca della coniazione di questo denario, nel 48 a.C., Vercingetorige era prigioniero di Roma nel Tulliano, meglio noto come Carcere Mamertino, nell'Urbe stessa. Al R/ della stessa moneta, poi, è raffigurata una biga con auriga e nobile celtico con scudo e lancia: il carro e il metodo di combattimento sono sicuramente propri dei Celti della Gallia, proprio a dimostrare quanto fosse vivo in quel periodo il ricordo della resistenza di Vercingetorige contro Cesare, resistenza che aveva reso ancora più famosa ed eroica la vittoria del generale romano. Da non dimenticare che il magistrato che coniò la moneta era molto vicino a Cesare. Ricostruzione moderna di un carro da guerra gallico simile a quello raffigurato sul rovescio del denario repubblicano in questione. Sul D/, quindi, sarebbe riportato il ritratto di un Vercingetorige evidentemente provato dalla dura prigionia i cui effetti si notano nelle guance emaciate e dai capelli disordinatamente spiegati dietro la testa. Non tutti, però, sono d'accordo con questa teoria perchè, al contrario della capigliatura, la barba sembra ben curata e, in alcuni casi, pare persino acconciata. La testa, quindi, potrebbe benissimo essere di un guerriero gallico anonimo pronto per la battaglia coi capelli impiastrati di calce bianca per rendereli più alti e duri, tutto per spaventare il nemico sul campo al momento dello scontro ravvicinato. Raffigurazione che, comunque, rievocherebbe alcuni reparti di guerrieri gallici che combatterono al seguito di Vercingetorige contro Cesare.1 punto
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Ragazzi, ho provato a leggere con interesse tutte le pagine della discussione presente. Sarò anche rinco (me lo dico da solo, tanto lo penso...), ma alla fine non ci ho capito quasi niente. E' solo colpa mia (per essere, asseritamente, un rimba), oppure anche l'utente medio (sano) rischia di perdersi? Da parte mia, per quel che posso, massimo appoggio a tutti coloro i quali, seriamente, possano farsi carico di interloquire con il MIBAC per un chiarimento dell'attuale normativa. Lo diciamo da una vita, basterebbe semplicemente sapere cosa sia collezionabile e cosa non lo è, qual'è il comportamento corretto che ognuno deve seguire per non incorrere in errori o malauguratamente in reati. Per me e per tantissimi di noi la numismatica è una grandissima passione e nessuno di noi vorrebbe che, per errori propri o altrui, questa si rivelasse una fonte di guai. aemilianus253 (Raffaele Benedetti)1 punto
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Taglio: 1 euro Nazione: San Marino Anno: 2010 Tiratura: 996.134 Condizioni: BB++ Città: Milano Note: doppio1 punto
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Taglio: 1 euro Nazione: San Marino Anno: 2009 Tiratura: 1.096.672 Condizioni: BB++ Città: Milano Note: doppio1 punto
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Taglio: 1 euro Nazione: Lussemburgo Anno: 2008 Tiratura: 480.000 Condizioni: BB++ Città: Milano Note: doppio1 punto
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Roger, roger, (echo-lima-lima-echo-denver-india) mi metto nel solco di piakos, che ha il pregio di dipingere scenette divertenti e surreali per esprimere un certo "disagio". Sono convinto che taluni argomenti non siano da forum, perche' e' palese che spesso le problematiche, anche le piu' tecniche, qui discusse, finiscono in "caciara". Credo che certe problematiche debbano essere affrontate con cognizioni di causa e da persone che hanno professionalita' e conoscenze che a molti sfuggono. Non si puo' permettere che tutto debba sempre cadere in discussione da "bar sport"; per evitarlo, credo, che l'unica strada sia una sezione "chiusa", dove si accede solo nominativamente, ma qui e' necessario che la valutazione e l'opportunita' di tale creazione, la metta l'Amministratore. In alternativa si potrebbe riprendere l'ipotesi del dr. Bernardi dove, sempre nominativamente, si da una sorta di "mandato" a chi ci mette la faccia per sviluppare il discorso con le Autorita'. Da parte mia sarei anche disponibile a fissare una sorta di contributo volontario da devolvere a chi, necessariamente, per svolgere tale "mandato", affronta spese..... In questo modo, forse, tanti figuri da "sottobosco" che hai elencato, sarebbero messi al palo.....salvo che trovino interposte persone che gli prestino bordone. Ma questo e' un'altro tema. saluti luciano1 punto
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Dimenticavo: oltre alla lista di categorie descritte, devo menzionare commercianti in incognito e che vogliono mantenere l'incognito ma che vogliono però mettere becco su tutto, chissà perchè :crazy: , aggiustatori di monete, patinatori, bulinatori e tanti altri. Però siccome qualche amico che mi dice le cosine ce l'ho anche io, di qualcuno di questi so anche nome e cognome, quindi malgrado la loro pretesa di rimanere anonimi, so benissimo con chi ho a che fare, e mai come adesso sono soddisfatto della mia decisione di non avere alcun tipo di colloquio con chi desidera mantenere l'anonimato. Capisco che questa sezione faccia gola a molti, specie a colorto i quali ne possono trarre beneficio senza apparire, ma spero che gli utenti perbene (la maggioranza), voglia comprendere che nessuno ha più voglia di spendersi per questi begli elementi. Ecco il perchè di tante retromarce. Forse occorrerebbe rivedere compiti e finalità di questa sezione. Ma si tratta di decisioni che solo lo staff può prendere.1 punto
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Per iniziare io consiglierei: - se leggi l'inglese il testo di Rutter già citato da Acraf - la raccolta di scritti di Attilio Stazio http://www.claudiogrenzi.it/scheda_libro.asp?id_libro=740 davvero una piacevole lettura - Per le zecche minori le pregevoli pubblicazioni di A.(craf) Campana sul Corpus Nummorum Antiquae Italie, che puoi scaricare da questo link http://numis.me/archivio/ Poi fammi sapere se ti interessa qualche zecca in particolare, potrei darti qualche indicazione più precisa. Ciao :)1 punto
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1 Lira 1916 conservazione BB+ 20 Lire Cappellone BB/SPL 20 Lire Littore SPL/SPL+1 punto
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Cosa sono i conii e i punzoni? Il punzone è un utensile di ferro carburato sul quale l’incisore intagliava, in positivo, un elemento dell’immagine di una moneta (ad esempio un volto) creando un cesello; una volta terminato, il punzone veniva temprato e quindi usato per imprimere l’immagine sul conio non ancora sottoposto a tempra. La ricca struttura di disegno e lettere, che veniva impressa sul conio, era costruita tramite numerosi punzoni. La parte iconografica poteva essere “montata”, ad esempio, mettendo sul conio il punzone con la testa del sovrano più quello con la sua armatura. La preparazione del conio era laboriosissima: sottoposto ai pesanti colpi (di martello anticamente, di torchio poi) necessari a trasferire l’incisione sul tondello, l’utensile rischiava spesso la rottura. La limitata vita del conio determinò l’uso dei punzoni: infatti, essendo l’incisione manuale di ogni singolo conio difficile e lenta, l’uso dei punzoni ne accelerava la produzione. Ripartendo su più punzoni le diverse parti grafiche, l’antico incisore ripartiva anche il rischio dell’operazione Eros1 punto
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se il buon giorno si vede dal mattino :lol: che bello direi un 'altro Agostino Adorno governatore (1488-1499) http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GEV36/1 in bella conservazione e si vede benissimo la sigla dello zecchiere MP in nesso , che inoltre manca nella scheda del catalogo Matteo p.s il secondo me lo guardo con calma .... sicuramente è stato ribattuto come dici tu1 punto
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assolutamente no colleziona quello che vuoi , basta che lo fai con un po di criterio qui ci troviam davanti al classico parco buoi che arriva convinto di essere il più furbo e di far l affare e poi si ritrova con robaccia che non vuole più nessuno e che si deprezza con il tempo1 punto
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