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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/15/12 in tutte le aree

  1. Salve. In effetti, come accennato da Snam e come si desume dall'iniziale post di Acraf, il ritratto non è del più famoso avversario di Cesare. La testa raffigurata sarebbe quella del dio Apollo, mutuata, come, del resto, lo stesso nominale su cui è effigiata, dal mondo ellenistico: questo statere d'oro, infatti, fu forse coniato tentando di riportare nella visione celtica l'Apollo presente sugli stateri di Filippo II. Per quanto riguarda il nome, esso è per intero VERCINGETORIXS (nella moneta del post di Acraf la S finale è poco leggibile e quasi tutta fuori dal tondello) e non Vercingetorix, come in latino. Fu Cesare a riportare nei suoi Commentarii il nome indigeno del capo arverno e non il contrario: non furono, cioè, i Galli ad adottare la lingua latina per i loro stateri, ma Cesare a riportare il nome indigeno nei propri resoconti! Ciò è dimostrato dall'ultima lettera, la S, che sarebbe la desinenza del nominativo in lingua gallica, mentre il nominativo in latino non porta la S finale. Anche se Vercingetorige, in questo caso, è un nome proprio, i filologi hanno potuto accertare la sua etimologia e apprendere da altre iscrizioni che questo, oltre a essere composto, era più un titolo che un nome proprio. Esso, infatti, è così formato: Ver- (leggasi "uer-") -cingeto- (leggasi "kinghéto") -rix più, in questo caso, il suffisso -s per il nominativo singolare. Ver- è una forma di superlativo; -cingeto- è un termine che ha a che fare coi guerrieri; -rix è simile al latino rex. Quindi viene fuori: "Il grandissimo re (o meglio ancora capo perchè egli era re degli Arverni ma non di tutti i Galli uniti che comunque avevano i loro capi tribù pur lottando contro Cesare sotto il suo comando supremo) dei guerrieri". Secondo alcune teorie, l'unico ritratto di Vercingetorige effettuato all'epoca, quando, cioè, l'Arverno era ancora in vita, è forse riportato su di un denario repubblicano di cui riporto qui la scheda tratta dai nostri Cataloghi: http://numismatica-c.../moneta/R-G67/2 All'epoca della coniazione di questo denario, nel 48 a.C., Vercingetorige era prigioniero di Roma nel Tulliano, meglio noto come Carcere Mamertino, nell'Urbe stessa. Al R/ della stessa moneta, poi, è raffigurata una biga con auriga e nobile celtico con scudo e lancia: il carro e il metodo di combattimento sono sicuramente propri dei Celti della Gallia, proprio a dimostrare quanto fosse vivo in quel periodo il ricordo della resistenza di Vercingetorige contro Cesare, resistenza che aveva reso ancora più famosa ed eroica la vittoria del generale romano. Da non dimenticare che il magistrato che coniò la moneta era molto vicino a Cesare. Ricostruzione moderna di un carro da guerra gallico simile a quello raffigurato sul rovescio del denario repubblicano in questione. Sul D/, quindi, sarebbe riportato il ritratto di un Vercingetorige evidentemente provato dalla dura prigionia i cui effetti si notano nelle guance emaciate e dai capelli disordinatamente spiegati dietro la testa. Non tutti, però, sono d'accordo con questa teoria perchè, al contrario della capigliatura, la barba sembra ben curata e, in alcuni casi, pare persino acconciata. La testa, quindi, potrebbe benissimo essere di un guerriero gallico anonimo pronto per la battaglia coi capelli impiastrati di calce bianca per rendereli più alti e duri, tutto per spaventare il nemico sul campo al momento dello scontro ravvicinato. Raffigurazione che, comunque, rievocherebbe alcuni reparti di guerrieri gallici che combatterono al seguito di Vercingetorige contro Cesare.
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  2. Non me ne voglia chi la pensa al contrario, ma trovo abbastanza senza senso le considerazioni sul fatto che la lira del '05 vada comprata solo in alta conservazione oppure che le basse conservazioni non le fila nessuno. Sono il primo a dire che una moneta che costa 10 Euro in BB e 50 in FDC vada comprata in alta conservazione, ma qui parliamo di un pezzo che in FDC vale 10 o 12 volte più che in BB. Quindi se qualcuno non ha problemi di soldi è giusto che compri quello che più gli aggrada, ma continuare a far passare questi messaggi sbagliati ai collezionisti non lo trovo corretto, perchè non tutti hanno il portafoglio a fisarmonica e quando si colleziona per data bisogna scendere a compromessi. Ogni conservazione ha il suo prezzo, pertanto se qualcuno mi chiede se vale la pena comprare un qBB io gli rispondo che dipende dal prezzo. A 300 no di sicuro, sotto i 200 si può fare. O magari gli si spiega che è meglio pazientare e con lo stesso budget si riesce a comprare anche qualcosa meglio di BB. Per finire potrei rispondere a Renato mostrandogli aste nelle quali anche lirette del '05 in FDC non se le sono filate nessuno.... nessuno si chiede perchè?
    3 punti
  3. quando molti anni fà la benzina raggiunse le 1000 lire al litro, mi ricordo di accese discussioni, sarebbe sicuramente dovuta calare di prezzo nel medio-lungo periodo altrimenti il paese si sarebbe sicuramente bloccato ........... mi ricordo anche l'oro a 13000 lire al grammo, di sicuro calerà di prezzo a queste cifre chi lo compra più............
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  4. Buongiorno a voi, ecco qui un'altra tessera con la "S". E' in piombo e il suo diametro è di 17 mm. Ebbi occasione di fotografarla parecchi anni fa e non so null'altro: né da dove veniva, né che fine abbia fatto. Mi dispiace. Cordiali saluti, Teofrasto
    2 punti
  5. Tutti i detrattori dell'Euro insistono sull'aumento delle esportazioni, in conseguenza di un possibile ritorno alla moneta nazionale. Ma qualcuno ha mai pensato che per esportare di più bisogna produrre di più??? Secondo voi, con una moneta svalutata si riuscirebbe a produrre di più??? Con i prezzi delle materie prime, che schizzerebbero alle stelle in pochi giorni? I cosiddetti conti della serva non tornano... non siamo la CINA! Certo, c'è sempre la soluzione (motlo gradita in certi ambienti) di portare l'orario di lavoro a 72 ore settimanali (non è un dato a caso)... Naturalmente, dato che l'Euro ci impoverisce, si riprenderebbe il mercato interno, dato che saremmo tutti più ricchi... Quando il prezzo della benzina e dei medicinali raddoppierà, voglio vedere che fine faranno i consumi... Il risparmio delle famiglie (quello che, in buona parte, tiene a galla difficoltosamente l'Italia) si brucerebbe in fretta.
    2 punti
  6. Ciao a tutti. Frequentemente sul Forum, nelle sezioni “Monete Imperiali” e in quella “Identificazioni”, vengono postate richieste di notizie su monete del IV secolo. Si tratta delle monete romane più facilmente reperibili, a prezzi anche bassi e che spesso attraggono chi, alle primi armi, vuole accostarsi alla monetazione romana con l’acquisto di una moneta . Sulla base di questi presupposti e sperando di poter venire in aiuto a stiano per compiere il loro “primo passo”, ho pensato di scrivere una sorta di “guida”, una sorta di piccolo preambolo introduttivo, condivisa con Exergus, su quelle più comuni del tempo. Non avendo la presunzione di scrivere un vero e proprio trattato su quanto descritto e per sintetizzare un tema di portata molto estesa, mi son limitato, anche per ragioni di tempo, a prendere spunto e materiali da alcuni siti tra i quali principalmente: http://dougsmith.ancients.info./uncleaned.html e http://www.constantinethegreatcoins.com/ MONETE COMUNI DEL IV SECOLO UN BREVE INQUADRAMENTO STORICO Se l’Impero corse un periodo di importante crisi verso la metà del III secolo, questo venne superato grazie alle imprese di una serie di capaci imperatori che riuscirono ad arginare almeno militarmente un declino ormai sopravanzante. Tra questi indubbiamente possono venir menzionati dapprima Claudio II , che mise un primo freno alla caduta dell’Impero con alcune importanti vittorie ma che fu fermato nella sua opera dalla sua prematura scomparsa e quindi Aurelianus, che riuscì nel tentativo di riunificare un Impero colpito da varie usurpazioni maggiori (Impero Gallico e di Palmira), minori e flagellato da invasioni barbariche. Altra figura importante fu Diocletianus, che si rese protagonista di riforme sia strutturali che economiche dello status imperiale, dando avvio alla Tetrarchia e alla suddivisione dell’Impero in zone, conscio della difficoltà da parte di un’unica guida nel poter governare un territorio così vasto. Questo esperimento fallì, nel medio-lungo termine, grazie (o causa?) di uno dei Cesari, Constantinus I, che nel tempo riunì nuovamente l’Impero sotto la sua guida. Constantinus comunque dimostrò grandi doti militari, riuscendo comunque, nel corso del suo regno, a bloccare le varie invasioni barbariche cui fu soggetto il territorio imperiale; alla sua scomparsa si assistette alla lotta da parte dei suoi discendenti per l’ottenimento della porpora imperiale. Questa serie di guerre intestine causarono gravi perdite sia in termini economici sia umani; a tal riguardo va riportato che la popolazione imperiale scese dai 4 milioni di abitanti del III secolo ai 2 milioni nella metà del secolo successivo. Le campagne cominciarono ad esser abbandonate (anche per cercare rifugio nelle città) e per evitare un abbandono delle attività agricole nel tempo si cominciò chiudere un occhio e a lasciar occupare le terre abbandonate a popolazioni barbariche che oltrepassavano il Limes in piccoli gruppi, in maniera pacifica. Altri gruppi barbarici erano richiesti per essere arruolati nel’esercito. Nel IV secolo le popolazioni di origini barbariche germaniche premevano ai limes, pressate a loro volta da altre spinte verso ovest da spostamenti di gruppi umani dovuti a cambiamenti climatici e quindi alla ricerca di territori; quali migliori di quelli dell’impero Romano, ricco e quasi “mitico”? I vari popoli di ceppo germanico cominciano a perdere la loro tradizionale struttura su base tribale e cominciano a riunirsi in federazioni, aumentando il peso militare nei propri avanzamenti verso l’Impero . Il sistema difensivo romano, secondo Luttwak, basato su una difesa “elastica”, passiva, non ce la fece più a reggere la massiccia pressione di forze di invasione di una certa entità. Ma la pressione sulle frontiere non si limitò al limes europeo e si riaccese anche il fronte orientale, dove i Sassanidi avevano preso il posto degli “storici” nemici dell’Impero Parthico. Constantius II fu costretto ad impiegare forze in questo settore e, alla fine, a sconfiggere Shapur II. Ma ciò necessitò una presenza militare che indebolì il contingente utilizzato a scopo difensivo in Europa. Inoltre il suo successore, Iulianus II, dopo aver ben figurato nelle campagne militari in Europa, spinto anche dallo spirito di rivalsa sul suo predecessore, si cimentò in un’invasione della regione mesopotamica che, dopo un inizio vittorioso, si trasformò in una pesante debacle con la perdita di gran parte dell’esercito impiegato. La pace fu negoziata (in maniera svantaggiosa per Roma) dal nuovo imperatore Iovianus . Dopo un breve regno quest’ultimo morì, lasciando la porpora a Valentinianus I (occidente) e a suo fratello Valens (oriente). Ci fu l’ennesimo usurpatore (Procopius, cugino di Iulianus II) che fu sconfitto da Valens con l’aiuto militare dei Goti Tervingi. Ma ben presto questo popolo germanico cominciò a diventare un problema; Valentinianus d’altra parte era impegnato in campagne belliche contro Alemanni, Quadi e Sarmati e a seguire l’evolversi dei disordini in Nord Africa e Britannia. Negli anni Settanta Valentinianus I morì e fu avvicendato al trono da Gratianus e Valentinianus II. Nel contempo i Goti, spinti verso ovest da popoli messi in movimento dalle orde di Unni, premevano sul confine danubiano chiedendo di per poter entrare nel territorio imperiale pacificamente ed avere delle terre da coltivare. Alla fine i Tervingi furono fatti insediare nei Balcani ma ben presto cominciarono a ribellarsi alle vessazioni romane. Nell’ estate del 378 Valens, di ritorno da Antiochia, chiese l’appoggio a Gratianus per un attacco congiunto ai Goti ma quest’ultimo, alla testa dell’esercito occidentale in movimento verso le regioni balcaniche fu costretto a recedere sui suoi passi per fronteggiare un attacco degli Alemanni: Valens quindi attaccò i Goti presso Adrianopoli (9 agosto) senza attendere l’arrivo di Gratianus, ormai quasi giunto a destinazione. La sconfitta fu totale: 2/3 dell’esercito e lo stesso Valens furono uccisi. In seguito L’imperatore Theodosius I gestì con successo i Goti, concedendo loro terre in Tracia in cambio in cambio del servizio militare. Questo fu particolarmente prezioso quando l’imperatore chiese il loro appoggio militare contro gli usurpatori nel 387 e nel 394. Theodosius I morì a Mediolanum nel 395 lasciando il trono a Arcadius (oriente) e Honorius (occidente).
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  7. salve a tutti che ne pensate di questo link qui sotto curato da me? le foto sono state postate da me. tutte le schede delle monete curate personalmente. se ho fatto qualche sbaglio ditemelo. qualsiasi suggerimento,osservazione,opinione, è gradita. http://collectorsonline.org/moneta/C-MPD/9 grazie a tutti date un sostegno per finire la monetazione straniera.
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  8. Grazie al recente sito del medagliere di Parigi, è stato possibile reperire l'immagine di un unicum, uno statere d'oro, del peso di 7,43 g, emesso ad Avernes intorno al 52 a.C. che reca addirittura l'intero nome di Vercingetorix, il famoso capotribù della Gallia celtica che combatté contro Giulio Cesare: Non esistono dubbi sulla sua autenticità, in quanto venne trovato in un ripostiglio, il "trésor de Pyonsat (Puy-de-Dome)", rinvenuto nel 1852. Per alcune informazioni su questo tesoro: http://fr.wikipedia.org/wiki/Tr%C3%A9sor_de_Pionsat http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/racf_0035-0753_1965_num_4_1_1207 Una piccola grande pagina di storia.....
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  9. Poco fa la curatrice per le monete greche del medagliere della Bibliothéque Nationale di Parigi (il più importante della Francia), Frédérique Duyrat, mi ha avvisato che è da poco partito il nuovo portale di ricerca di monete greche presenti in questo medagliere: http://www.bnf.fr/fr/acc/x.accueil.html Al momento sono state immesse una prima parte, specialmente della ex collezione De Luynes e di altre collezioni e si prevede una impilazione di circa 20.000 pezzi al mese o poco più, per completare l'archivio entro la fine del 2013. Non dimentichiamo che il medagliere contiene circa 130.000 pezzi fra greche autonome e romane provinciali..... ed è formato da un grosso nucleo proprio (con codice FG = Fonds génerals) più numerose collezioni ivi confluite, come appunto De Luynes, ecc. Una volta aperto il sito, basta cliccare sul tasto C, che compare in basso, come dalla freccia:
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  10. Istros? http://rpc.ashmus.ox.ac.uk/coins/4314/
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  11. Off Topic: Oggi ho copiato gli amici còrsi e sono andato a fare un giretto sui monti ed ho visitato quello che rimane del Castello dei Malaspina, poi dei Fieschi e infine dei Doria a Carrega Ligure, dove: "1669 a 28 gennaio: Permissione di Donna Violante Lomellini a G.B. Piangivino di costruirvi una zecca per fabbricarvi ottavetti della bontà permessa a Loano, e in più doppie, ongari e altre monete d'oro ...con pigione di annui pezzi 2.000 da 8 reali da soldi 96 l'uno, per anni due" e "1672 a 20 marzo: restituita parte della pigione perchè non travagliò"... ..ma pare comunque che qualche luigino l'abbia coniato ma non se ne conosce il tipo (forse uguale a quelli di Torriglia?) Ormai c'è solo la torre e pochi locali (parte alta del castello) e tutto il resto è ancora sotto...ma sono sicuro che se la Sovrintendenza di Torino facesse una campagna di scavi piuttosto in profondità potrebbe saltare fuori "roba" interessante. Scusate, ...riprendiamo a parlare dei minuti.
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  12. The President has directed that... ...a complete set of the coins of the United States be sent to the King of Siam, and another to the Sultan of Muscat. L'11 novembre 1834 una lettera viene inviata dal Dipartimento di Stato a Samuel Moore, Direttore della Zecca: "Il Presidente ha disposto che un set completo delle monete degli Stati Uniti sia inviato al Re del Siam, e un altro al Sultano di Muscat. Viene richiesto, quindi, di fornire al Dipartimento due campioni di ogni tipo ora in uso, sia d'oro che d'argento e di rame. Le scatole per contenerle, possono essere più accuratamente e appropriatamente fatte a Philadelphia, sotto la vostra direzione...così da avere le monete già appositamente disposte in esse, prima che ci siano inviate. Dovranno essere della giusta dimensione per lo scopo a cui sono destinate; e dovranno essere in legno, ricoperto di semplice marocchino. Il colore di una dovrà essere giallo, e dell'altra rosso cremisi." Quella rossa, ahimè, ben pochi l'hanno vista, e quei pochi non sono più qui a raccontarcelo...ma di quella gialla, destinata al Re del Siam, ecco la foto petronius
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  13. Se è per sgombrarsi la testa da fosche idee forse sarebbe meglio andarsene all'estero. Io suggerirei un altro ...luogo ma ve lo lascio intendere
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  14. Ma questa è la sezione Legale? Oppure il Grand Hotel od Il Mondo delle Favole? Sbaglio o si richiedevano interventi altamente qualificati? A me sembra la Saga del Pettegolezzo... Ora posso anche tornare in cucina a preparare i ...Bucatini ar Buro, da brava casalinga, mi sembra proprio che si sia detto tutto e letto di tutto. Ciao e buona serata a tutti. Giò...ops...Patrizia
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  15. La moneta di quest'oggi,continuando in ordine di successione regale da parte degli aragonesi sul trono di Sicilia,è: Pierreale:GIACOMO D'ARAGONA(1285-1296)Zecca di Messina Argento D/+(tre sferette)IA(tre sferette)DEI(tre sferette)GRA:ARAGON(tre sferette)SICL'REX(tre sferette);aquila ad ali spiegate in cornice d'archetti;fra la cornice d'archetti e la scritta periferica vi è un cerchio perlinato e fra il cerchio perlinato e la cornice d'archetti vi è alternanza di cerchietti R/+(tre sferette)AC(tre sferette)BARChINONE(tre sferette)COmES(tre sferette);stemma aragonese in cornice d'archetti;fra stemma e cornice vi è alternanza di cerchietti;fra scritta periferica e cornice d'archetti vi è un cerchio perlinato e fra cerchio perlinato e cornice d'archetti vi è alternanza di cerchietti Riferimenti:MAUGERI 6;BIAGGI 1308;MIR 179;MEC 14,766;SPAHR 2-14 La moneta è presente in una collezione privata Le varianti conosciute per questo Pierreale sono circa 16(con o senza rosette o cerchietti nella cornice d'archetti Giacomo II d'Aragona detto il Giusto (Valencia, 10 agosto 1267 – Barcellona, 2 novembre 1327) fu Re di Aragona, di Valencia e Conte di Barcellona . Dal 1285 al 1296 fu anche re di Sicilia come Giacomo I. Dal 1291 al 1298 governò il regno di Maiorca, e fu Re di Sardegna dal 1324 al 1327. I suoi genitori erano Pietro III d'Aragona e Costanza di Svevia. Alla morte del padre, nel novembre del 1285, il secondogenito, Giacomo gli successe sul trono di Sicilia come Giacomo I, mentre, in quanto figlio maggiore, Alfonso III gli successe sul trono di Aragona e di Valencia e nelle contee catalane. Il regno di Sicilia era in stato di guerra permanente.Giacomo, raggiunta la Sicilia dove già si trovava la madre, Costanza, che la governava per conto del marito Pietro, aveva ricevuto in aiuto dal fratello, Alfonso, la flotta del Regno di Sicilia, al comando dell'ammiraglio Ruggero di Lauria, per cui aveva la superiorità assoluta in campo marittimo, infatti il 23 giugno del 1287, Lauria aveva sconfitto la flotta napoletana, a Castellamare, impadronendosi di 42 galee, mentre lo stesso giorno Giacomo aveva sventato un attacco contro Augusta. Dopo che un primo accordo, preso ad Oléron, nel 1287, fu bocciato da Papa Nicola IV, il 27 ottobre 1288 a Canfranc, nel nord dell'Aragona, fu trovato un accordo che mantenendo il governo del regno di Sicilia, prevedeva la liberazione del re di Napoli, Carlo II d'Angiò(detto lo zoppo), ancora prigioniero in Aragona, in cambio dei suoi tre figli che dovevano rimanere in ostaggio al suo posto. Dopo che Carlo II venne liberato ed incoronato, Re di Sicilia, dal papa a Rieti, il 19 giugno del 1289, il papa annullò gli impegni presi a Canfranc e riprese la guerra in Sicilia contro Giacomo. Nell'agosto dello stesso anno, però a causa dei mamelucchi che minacciavano Acri, fu siglata una tregua di due anni. Nel febbraio del 1291, a Tarascona, suo fratello Alfonso fece la pace col Papa e la Francia, che smettevano di sostenere Carlo di Valois come re d'Aragona, ed in cambio disconosceva i diritti di Giacomo sulla Sicilia che doveva ritornare agli angioini, cioè a Carlo II d'Angiò,Re di Napoli, lasciando così Giacomo senza più l'appoggio del regno d'Aragona. Ma il 19 giugno di quello stesso anno 1291, il fratello Alfonso III morì improvvisamente lasciando l'Aragona, Valencia, la Catalogna ed il governo di Maiorca a Giacomo e ,disponendo che la Sicilia andasse al terzo fratello Federico; Giacomo divenne sovrano della corona d'Aragona, come Giacomo II e si fece incoronare a Saragozza nel mese di luglio, come successore di Pietro III e si tenne il regno di Sicilia. Il fratello Federico fu inviato in Sicilia come governatore, dove raggiunse la madre, Costanza. Il governo della Sicilia di Giacomo fu breve, ma con ottimi risultati, dando sviluppo alla vita parlamentare, a cui partecipavano i componenti dei tre Stati, e per gli statuti concessi dal re, inoltre portò prosperità all'isola, dovuto soprattutto alla potenza marinara che sviluppò i commerci. La situazione politica internazionale, nel luglio 1291, era tornata allo stato antecedente all'accordo di Tarragona e Giacomo voleva porre fine alla situazione che vedeva l'Aragona in perenne lotta contro il papato la Francia e la Castiglia (l'Aragona sosteneva Alfonso de la Cerda, pretendente al trono di Castiglia contro l'attuale re, Sancho IV), per cui si era reso necessario un nuovo trattato da rinegoziare col papato e con la Francia. Il 1º dicembre 1293, Giacomo sposò a Soria, Isabella di Castiglia, figlia primogenita del re di Castiglia e León, Sancho IV e di Maria di Molina. Data la giovane età della sposa il matrimonio non fu consumato. Il 25 aprile del 1295, il suocero di Giacomo, Sancho IV, morì e Isabella fu rinviata in Castiglia perché Giacomo preferì cambiare alleanza, riuscì ad ottenere l'annullamento, per consanguineità. La situazione politica si sbloccò dopo l'elezione al papato, il 23 dicembre 1294, di Bonifacio VIII, che, elaborando la proposta del suo predecessore, papa Celestino V, ad Anagni, il 12 giugno del 1295 stipulò con Giacomo e con Carlo II d'Angiò il Trattato di Anagni. Con questo accordo, Giacomo, oltre a restituire i tre figli di Carlo II che aveva in ostaggio da circa sette anni acconsentì a consegnare la Sicilia al papa, che a sua volta l'avrebbe riconsegnata agli angioini, in cambio dei regni di Sardegna e di Corsica, se li avesse saputi conquistare, e gli avrebbe fatto sposare Bianca di Napoli, la figlia di Carlo II d'Angiò, ed inoltre Federico, il governatore della Sicilia sarebbe stato compensato dal matrimonio con l'erede dell'impero d'oriente, Caterina Courtenay, figlia dell'imperatore titolare Filippo I di Courtenay e Beatrice d'Angiò. Infine il trattato prevedeva la riconsegna del regno di Maiorca, vassallo della Corona d'Aragona, allo zio di Giacomo, Giacomo II di Maiorca. Il fratello, Federico, amareggiato, anche perché Giacomo non aveva ottemperato al testamento di Alfonso III, rifiutò e si schierò con i Siciliani che, sentendosi traditi dal nuovo re Aragonese, dichiarato decaduto Giacomo, lo elessero al trono di Sicilia. L'undici dicembre 1295 il Parlamento siciliano riunito a Palermo proclamò Federico III Re di Sicilia, e riconfermò la scelta il 15 gennaio 1296 al Castello Ursino di Catania. L'incoronazione ufficiale avvenne il 25 marzo del 1296 nella Cattedrale di Palermo Dato che il fratello, Federico, aveva preso l'iniziativa e non solo conservava la Sicilia ma aveva portato la guerra nel napoletano, Bonifacio VIII, agli inizi del 1297, convocò a Roma sia Giacomo che Carlo II e li spronò a riconquistare la Sicilia secondo il trattato di Anagni; dovettero abbandonare la Sicilia, per ordine di Giacomo, sia Giovanni da Procida che Ruggero di Lauria, che divenne ammiraglio della flotta alleata antisiciliana ed alla fine anche la regina madre Costanza dovette abbandonare il figlio prediletto Federico e raggiungere Giacomo a Roma. Giacomo intervenne, a fianco degli Angioini, contro il fratello Federico ed i Siciliani e con la sua flotta aragonese affiancata da quella napoletana, a Capo d'Orlando, nel luglio del 1299, sconfisse Federico che si riuscì a salvare con solo 17 galee. Giacomo, l'anno dopo, visto che il fratello continuava a resistere, fece ritorno in Aragona. La guerra dei Vespri Siciliani terminò con un compromesso, noto come la pace di Caltabellotta: il 31 agosto del 1302, che prevedeva che Federico III mantenesse il potere sulla Sicilia col titolo di Re di Trinacria (quello di Sicilia spettava solo al re di Napoli) fino alla sua morte, dopo la quale l'isola sarebbe dovuta passare nuovamente agli Angiò;inoltre sanciva l'impegno che Federico sposasse Eleonora, sorella del duca di Calabria Roberto e figlia di Carlo II. --odjob
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  16. Ragazzi, ho provato a leggere con interesse tutte le pagine della discussione presente. Sarò anche rinco (me lo dico da solo, tanto lo penso...), ma alla fine non ci ho capito quasi niente. E' solo colpa mia (per essere, asseritamente, un rimba), oppure anche l'utente medio (sano) rischia di perdersi? Da parte mia, per quel che posso, massimo appoggio a tutti coloro i quali, seriamente, possano farsi carico di interloquire con il MIBAC per un chiarimento dell'attuale normativa. Lo diciamo da una vita, basterebbe semplicemente sapere cosa sia collezionabile e cosa non lo è, qual'è il comportamento corretto che ognuno deve seguire per non incorrere in errori o malauguratamente in reati. Per me e per tantissimi di noi la numismatica è una grandissima passione e nessuno di noi vorrebbe che, per errori propri o altrui, questa si rivelasse una fonte di guai. aemilianus253 (Raffaele Benedetti)
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  17. Prima che qualcuno posti un mio certificato (o davvero cominceranno a pensare che ho comperato il forum), ne inserisco uno di un'altra ditta. A mio avviso manca solo la dicitura che fa riferimento all'autenticità del bene, ma é comunque formalmente corretto.....
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  18. Le nostre monete sono destinate a rivalutarsi (tutte tranne l'euro e le lire moderne). Tutte le altre, con l'arrivo dei nuovi ricchi conosceranno presto o tardi un boom...
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  19. Non ho ben capito la domanda.......c'è chi colleziona anche gli euro commemorativi mi sembra! Inoltre stiamo parlando di una delle collezioni moderne più belle e ricercate (quella dei mezzi dollari commemorativi degli USA "serie classica" 1892-1954) con numerosi pezzi pregevolissimi per incisioni, rarità e conseguente valore di mercato...... Inoltre la collezione numismatica è prettamente personale e legata ai propri gusti......se ti piacciono e ti interessano dal punto di vista storico, artistico e culturale non vedo dove sia il problema, altrimenti ci sono infinite altre possibilità di collezione.....taluni collezionisti sembrano ritenere la monetazione decimale di serie B rispetto a quella classica o rinascimentale, lo ritengo un grave errore di prospettiva, si tratta semplicemente di due tipologie di collezionismo molto diverse ma dotate di pari dignità ed interesse......
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  20. Non sono un esperto di monetazione antica e in particolare di queste tipologie. Debbo però ammettere che se me l'avessero proposto non l'avrei comprato questo pezzo, anche a fronte di certi natali....
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  21. Lo celebrano adesso perchè temono che alla prossima occasione l'euro non ci sarà più... :P
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  22. stanno ancora pascolando... :D
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  23. Per quanto concerne l'euro anche io sono del tuo parere...però siamo una minoranza, visto che la grande massa dei collezionisti raccoglie gli euro. A me non dicono nulla, specie le emissioni a getto ormai continuo di commemorative (ma che commemorano poi?). Però è un mio parere personale. D'altra parte noto che le sezioni che parlano dell'euro sono in ottima salute, quindi ....
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  24. Ovvio...dipende dal prezzo proposto e naturalmente se realmente FDC....ricordo ancora una asta nomisma in cui un esemplare realmente FDC ando ben oltre i 4000 euro....anche io per questo esemplare sono dovuto scendere ad un forte compromesso prendendo un qSPL/SPL a poco piu di 400€.... La moneta presentata da daniele non è male per rilievi, quindi se il prezzo era ok, ritengo abbia fatto bene a portarla a casa....
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  25. il suo roverscio......si vede il lavoro artistico,punti e segni,pinziere di fare le cose al massimo della bellezza......per quelli piccolissimi tondini.....!! :)
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  26. Ciao Massimo qui trovi una breve storia sulla cronologia e la tipologia dei punzoni italiani per l'argento. http://www.silvercollection.it/punzoniitaliani.html ciao Mario
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  27. benevenuti a Caio Ottavio , Providentia ed Ermejoromanista (mi piacerebbe proprio conoscerlo :)) la SNI e' contentissima di accogliervi. Grazie all'intraprendente mecenate che ha pensato a questo particolare dono (anche lui, se sara' possibile, mi piacerebbe contattarlo) e grazie naturalmente a Dabbene la cui simpatica iniziativa ha permesso di realizzare tutto questo- ad maiora
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  28. qBB............mandamela, le faccio prendere l'aria di Cogne............. :blum:
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  29. Ciao Daniele, BELLISSIMA!!!! complimenti, ti vedo molto attivo ultimamente. :good:
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  30. Prendili entrambi, anche le vecchie edizioni, non è necessario acquistare le ultime edizioni! Così spendi di meno. E ti consiglierei anche di prendere l'alfa. Sul gigante ho trovato qualche variante che sul montenegro non c'è ma probabilmente il discorso vale anche all'opposto, ed è dato dal fatto che diverse monetazioni, come quelle napoleoniche ad esempio, hanno varianti "fisiologiche".. Forse il gigante dà quotazioni più vicine ai valori di mercato tuttavia per una monetazione che seguo (sabaude per la sardegna) le quotazioni sono attendibili anche sul montenegro, anzi talvolta più basse dei reali prezzi di mercato. In ogni caso sono convinto che non ci si possa limitare solo a questi prezziari.. é necessario comprare dei testi che ti premettano di apprezzare anche il quadro storico. In ultimo, per le quotazioni, lascia perdere tutto quello che ho appena detto :rofl: ... basati solo sulle aggiudicazioni... Puoi iscriverti ai siti delle case d'asta per avere le vecchie aggiudicazioni e iniziare a fare pratica con mcsearch... http://www.mcsearch.info/ a presto , S. :P
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  31. Vero confermo quanto hai detto.. è CAR EM e dunque è la data è 1628...Bravo, come sempre. :hi:
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  32. Desidero congratularmi anche io con tutto il gruppo del Cordusio! Ho solo un piccolo appunto: potreste mettere questa discussione tra quelle segnate come "IMPORTANTE" in modo da non farla mai cadere nel dimenticatorio? Credo che ne valga la pena vista la continuità che si vuole dare al progetto.
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  33. Perfetto... grazie jagd era la risposta che volevo. grazie. Le nostre storie si sono incrociate in passato... allora come adesso!
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  34. So di una medaglia in oro di Maria Luigia con il ponte sul fiume Taro che è stata ribattuta in oro, credo (ripeto - credo) da un istituto di credito. Non mi ricordo fosse marcato con il titolo 900 da medaglia. Il riconio ha una minima sbavatura di metallo sul ciglio al diritto sotto al collo della duchessa, e cambia il colore dell'oro, giallo paglierino rispetto all'originale più rossiccio. Sono un pò scettico nel pensare che i conii del 5 lire possano essere in mani private, tutto può essere, ho visto conii di monete tedesche del'800 in mani di collezionisti, quindi potrebbe starci anche uno di Maria Teresa. Per rispondere all'amico Elledì, mi auguro che lo "Stato" abbia altre spese prioritarie prima di acquistare coattamente gli eventuali conii. Ho una visione meno statalista del collezionismo; molto di quello che è finito nel patrimonio dello Stato ha smesso di essere friuibile al privato ed al pubblico, e dimenticato nel nulla. Prima di lanciarsi in nuovi e dispendiosi acquisti (chi determina il valore di questo oggetto, per un acquisto coatto? altrimenti chiamiamolo esproprio) sarebbe bene che lo Stato italiano facesse luce, ed evidenziasse il proprio immenso patrimonio secondo a nessuno. Non ci dimentichiamo della collezione Reale, e di altre centinaia di migliaia di monete che languono nei bauli nei musei. Il privato svolge una funzione tutt'altro che secondaria nel divulgare il sapere e la numismatica. Senza i privati non esisterebbero le aste, non esisterebbero i cataloghi ed il 70% del comune sapere avviene per scritti e lavori che nulla hanno a che vedere con l'apparato Statale, con ogni probabilità eccessivamente occupato nello scrivere per se stesso. Lo dico con dispiacere, ieri ho amorevolmente riposto negli scatoloni i numeri dal 1952 della R.N.I. che segna il perfetto passaggio da una rivista interessante fatta con cura ed attenzione per numismatici - collezionisti ad un esercizio inintelleggibile che interessa poco o nulla a chiunque non sia oltremodo coinvolto nell'articolo (solitamente l'autore, i suoi accoliti ed i suoi denigratori). Uno dei tanti esempi di infulenza dell'apparato statale sul privato. Dovendo far spazio in casa non ho avuto rimorsi, come Bobby Solo ... una lacrima sul viso. Sono noioso ma, l'Italia è stata unificata a discapito di altri governi che avevano le medesime prerogative di legittimità dei Savoia. Ora che per diritto divino tutto ciò che è stato "acquisito" in zecca dovesse finire a Roma, lo trovo bizzarro. Una coppia di conii del 1832 può essere ovunque ed essere uscita dalla zecca ben prima del 1859. Per me appartiene legittimamente solo al Ducato di Parma e Piacenza che ha smesso di esistere. In più del 1815 esistono 2 se non 3 pezzi in oro, ed almeno tre in rame. Non mi ricordo di esemplari di prova del 1832, e se i conii fossero in mani private ... . Salto di palo in frasca ... il 5 lire iin oro del 1815 conosciuto solo per il V.G. è dato per bordo liscio, in realtà ha scritto DIRIGI ME DOMINE in incuso, mentre quello in rame c'è sia con la legenda in incuso (PP 547) sia liscio (inedito).
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  35. Ciao DanPao, purtroppo non le ho più, sono andate via tutte in scambi anche con lamonetiani. Si è vero i polacchi sono davvero brava gente, ho visitato diversi paesi dell'Est per vacanza e lavoro e devo dire che i polacchi a livello caratteriale sono i migliori tra i popoli slavi, devo dire che hanno una simpatia particolare per gli italiani, non parlarmi poi della cucina, i pierogi e le zuppe invernali sono davvero super. Se vuoi un consiglio per la prossima meta, in 15 giorni fatevi i 3 paesi Baltici, prendete la macchina a Vilnius e la riconsegnate a Tallin, uno spettacolo sia le città che la natura.
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  36. Il motivo per cui Russo non ha voluto prendere in considerazione questo tipo (che però non mi sembra unico e mi ricordo di averlo sentito una volta che lui aveva visto un secondo esemplare, ugualmente suberato) è che è appunto noto esclusivamente come suberato e quindi probabilmente falso d'epoca. Il tipo normale e Cr. 25/1, con gli stessi tipi, ma con ROMA (al posto di ROMANO). In effetti un tipo analogo, con ROMANO, può creare seri problemi di sistemazione cronologica, superabili solo considerando il pezzo con ROMANO appunto come falso (d'epoca).
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  37. Altro esempio su cosa si è lavorato: 1) Mezza piastra Ferdinando IV 1805: ha già una quotazione giusta nella versione 2012, per tanto non è stata effettuata alcuna rettifica nelle quotazioni. 2) Lieve aumento di quotazione per le mezze piastre 1816 che in FDC sono pezzi di grande rarità. 3) Aggiunta di una variante per il 50 grana 1784. 4) Sostituita la foto in B.N. del 50 grana 1785 con una a colori. Uploaded with ImageShack.us Uploaded with ImageShack.us
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  38. Visto che molti affermano che nel 2013 non è stata approntata alcuna rettifica rispetto alla versione 2012, mi permetto quindi di fare alcuni esempi illustrativi ......... come si dice ......, Verba Volant, Scripta Manent. Amici numismatici cari, quando si abbraccia la nostra "missione" non bisogna solo guardare ai cataloghi come estenuanti cannonate di numeri al lotto, bisogna cercare di osservare ad esempio le corrette classificazioni, i reali gradi di rarità, le varianti e le tipologie davvero esistenti ....... e solo alla fine dare un'occhiata alla valutazione orientativa. Come già affermato precedentemente in altri post, il catalogo migliore ed affidabile è quello che si avvicina di più alla realtà, la perfezione non esiste. La numismatica è una cosa seria, è inutile fare paragoni con la filatelia, dove un francobollo è valutato 100 mila euro e alla fine è oggetto di compravendita al 5-10% della cifra indicata. Io penso che, salvo casi rarissimi, molte monete vengono vendute a prezzi molto vicini a quelli del catalogo Gigante (parlo di Gigante per non fuorviare l'oggetto della discussione). Poi esistono casi in cui monete vengono proposte (ma non vendute) a prezzi esageratamente bassi - forse perchè di dubbia provenienza/competenza - o esageratamente alti - come nei casi dei "compralo subito" di Ebay, questi ultimi sono situazioni anomale che nulla hanno a che vedere con la numismatica seria. Ritornando a noi, nell'immagine 1 vi sono due pagine del Gigante 2012, in quella successiva 2013. 1) La maggior parte dei 6 ducati di Ferdinando IV di Borbone sono comunissimi, quindi è stata approntata nel 2013 una sola modifica alle quotazioni della conservazione più bassa, questo per via dell'adeguamento alle valutazioni in corso del biondo metallo al valore dell'oro contenuto nel tondello di quasi 9 grammi. 2) Le quotazioni del BB e dello SPL sono pressochè invariate, mentre il FDC lievemente aumentate 3) Conclusione sui 6 ducati: ne avete mai visto uno in FDC assoluto vendere a meno di 1600-1800 euro? Io no. ....... Attenzione ...... parlo di FDC reale. 4) Avete inoltre notato le rettifiche approntate alla classificazione "Gigante" sui difetti del tondello? Nella versione 2013, dopo un'accurata ricerca, sono state aggiunte su quasi tutte le tipologie di monete napoletane alcuni dei difetti che maggiormente si notano su dette monete e che nelle versioni ante 2012 non erano state menzionate. Consiglio personale: quando prendete un catalogo in mano, non fate cadere subito lo sguardo sulle vili quotazioni commerciali, se voi considerate la numismatica come l'hobby e la passione della vostra vita, allora è bene cogliere altri elementi nelle schedature. Se molti di voi (non tutti) sperano di vedere nella numismatica solo un guadagno eclatante e comprare il catalogo nella speranza di veder raddoppiate le quotazioni anno per anno allora è meglio che vi date agli investimenti in borsa, dove il brivido del guadagno quotidiano è più intenso. Dietro agli aggiornamenti Gigante vi è un grande lavoro, non solo sulle quotazioni, queste ultime poi vengono rettificate solo dove è strettamente necessario. Uploaded with ImageShack.us Uploaded with ImageShack.us Altro esempio (ne seguiranno altri, non temete), immagine 1 Gigante 2012, immagine 2 Gigante 2013. Alcune piastre di Ferdinando IV sono state studiate a fondo, avete notato l'aggiunta di alcune note inerenti alla piastra 16° tipo? Che vi pare? Avete notato che la 72 c è stata eliminata perchè di dubbia esistenza? Avete notato che le piastre del 1805 sono ultimamente molto comuni e per tanto non sono state aumentate le quotazioni? Il fatto di non aumentare le quotazione dove non è necessario è già una miglioria annuale sull'attendibilità di un catalogo. Chi è d'accordo alzi la mano!! Uploaded with ImageShack.us Uploaded with ImageShack.us
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  39. Cosa sono i conii e i punzoni? Il punzone è un utensile di ferro carburato sul quale l’incisore intagliava, in positivo, un elemento dell’immagine di una moneta (ad esempio un volto) creando un cesello; una volta terminato, il punzone veniva temprato e quindi usato per imprimere l’immagine sul conio non ancora sottoposto a tempra. La ricca struttura di disegno e lettere, che veniva impressa sul conio, era costruita tramite numerosi punzoni. La parte iconografica poteva essere “montata”, ad esempio, mettendo sul conio il punzone con la testa del sovrano più quello con la sua armatura. La preparazione del conio era laboriosissima: sottoposto ai pesanti colpi (di martello anticamente, di torchio poi) necessari a trasferire l’incisione sul tondello, l’utensile rischiava spesso la rottura. La limitata vita del conio determinò l’uso dei punzoni: infatti, essendo l’incisione manuale di ogni singolo conio difficile e lenta, l’uso dei punzoni ne accelerava la produzione. Ripartendo su più punzoni le diverse parti grafiche, l’antico incisore ripartiva anche il rischio dell’operazione Eros
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  40. Ho avuto il permesso di comunicare una ulteriore e virtuosa offerta di un generoso anonimo donatore a favore sempre di una promozione della numismatica per i giovani. L'offerta è volutamente diversa, il donatore ha voluto differenziare rispetto a quello fatto finora e che continua, libri, cataloghi, listini, monete e forse arriverà ancora altro. Con questa offerta entriamo nel campo della conoscenza, dello studio delle monete ,si tratta della offerta di una iscrizione per un anno, per il 2013 a questo punto, per 2 o 3 ragazzi fino ai 26 anni, che vogliano iscriversi alla Societa Numismatica Italiana . In breve, poi spero che qualche membro della SNI possa spiegare nei dettagli cosa vuole dire essere iscritto per un giovane a questa storica e gloriosa Società e cosa possa offrire a un giovane questa grande opportunità. La SNI è un'associazione culturale senza fini di lucro fondata nel 1892, promuove e diffonde gli studi numismatici, pubblica la famosa RIN ogni anno, la Rivista Italiana di Numismatica e Scienze Affini e organizza come sapete penso eventi e giornate di studi, recentemente anche in collaborazione col forum. Una delle gemme della SNi è la biblioteca che è una delle maggiori in Italia e che continua a espandersi, quindi l'accesso a tutto quanto c'è in questo patrimonio librario è fondamentale per lo studioso anche alle prime armi. L'associazione comporta di ricevere oltre alle comunicazioni annuali, la possibilità di partecipare all'assemblea annuale, agli eventi e di ricevere la RIN annuale. Spero che qualcuno possa approfondire questa proposta diversa per due o tre giovani interessati e a questo punto direi che il ventaglio delle offerte ragazzi sta diventando veramente a 360 gradi, ovviamente aspetto che qualcuno si faccia avanti o qui sul forum direttamente o in MP con chiunque di noi, io questa non me la lascerei scappare di certo,e non siate timidi , osate, osate.... Mario
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  41. A ritorno da Londra e dopo aver ammirato i due splendidi decadrammi (uno posto al dritto e l'altro al rovescio) dell'Elefante di Alessandro nella stanza 12 del British Museum (pensate un'intera "room"dedicata al Grande, con tanto di statue, sarcofaghi e....Monete naturlmente), non ho potuto fare a meno di ammirare, una volta riacceso il computer, questo splendido tetradramma attualmente presente nella prossima asta NAC. E' un pezzo piuttosto raro con il particolare del rovescio con delfino posto in orizzontale davanti a Zeus, anzichè in verticale con la testa in basso come è più facile vedere. E' un Price 3336 zecca di Laodicea ad Mare (sulla costa della Siria,molto vicina al confine con la Siria), stimato intorno ai 996 Euro ossia 1200 Franchi svizzeri. Ecco il particolare della descrizione: Alexander III, 336 – 323 and posthumous issues Tetradrachm, Laodicea ad Mare (?) circa 225, AR 16.97 g. Head of Heracles r., wearing lion’s skin headdress. Rev. ALEXANDROU Zeus seated l. on throne, holding eagle and sceptre; in inner l. field, dolphin l. / TA ligate. SNG Berry 326. Price 3336. Struck on an exceptionally large flan, lovely iridescent tone and extremely fine Ex Sotheby’s sale 21-22 June 1990, Hunt part II, 380. From the S. Weintraub collection.
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  42. schede analitiche monete.doc 1) Reggio, obolo o litra, argento, D/Testa leone frontale; R/REC retrogrado. Conservazione media. Tracce di ossido. Metallo probabilmente cristallizzato. Acquistata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MIBAC) per euro 207,00. Estremi vendita asta Importo Note CNG n.199 € 255,00 Conservazione eccezionale INASTA n.30 € 230,00 Invenduta STENBERG n.17 € 115,00 - LANZ n.94 € 90,00 - SPINK n.3007 € 103,00 - UBS n.59 € 208,00 Invenduta HIRSH n. 238 € 85,00 - GMBH & CO. n.83 € 118,00 Invenduta Valore medio di mercato € 129,60 Media dei prezzi delle monete vendute Importo acquisto MIBAC € 207,00 Prezzo di acquisto MIBAC Maggior costo a carico dello Stato € 77,40 Differenza tra prezzo di acquisto MIBAC e valore medio di mercato della moneta Ê 2) Reggio; emilitra o emiobolo; argento; D/Testa di leone frontale; R/Lettera H. Conservazione media. Tracce di ossido. Acquistata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MIBAC) per euro 207,00. STERNBERG n.23 € 270,00 Invenduta. Conservazione eccezionale GORNY n.118 € 90,00 - RAUCH n. 71 € 95,00 - HESS DIVO n. 287 € 105,00 - INASTA n.30 € 130,00 - LHS n.86 € 92,00 - MUNZEN UND MEDAILLEN n. 86 € 98,00 - Valore medio di mercato € 101,67 Media dei prezzi delle monete vendute Importo acquisto MIBAC € 207,00 Prezzo di acquisto MIBAC Maggior costo a carico dello Stato € 105,33 Differenza tra prezzo di acquisto MIBAC e valore medio di mercato della moneta Ê 3) Messana; trionkion; argento; D/Lepre a destra e T nel campo in basso; R/MES, intorno tre globetti. Conservazione medio bassa. Acquistata dal Ministero per i Beni e le Attivitˆ Culturali per euro 373,00. Estremi vendita asta Importo Note UBS n.42 € 135,00 - LANZ n.83 € 115,00 - FREEMAN n.9 € 162,00 Invenduta HIRSH n.237 € 147,00 - IRA & LARRY GOLDBERG n.28 € 178,00 Invenduta ASTA DEL TITANO n.32 € 142,00 - Valore medio di mercato € 134,75 Media dei prezzi delle monete vendute Importo acquisto MIBAC € 373,00 Prezzo di acquisto MIBAC Maggior costo a carico dello Stato € 238,25 Differenza tra prezzo di acquisto MIBAC e valore medio di mercato della moneta Ê 4) Selinunte; litra; argento; D/Protome di toro a sinistra; R/Quadrato incuso. Conservazione mediocre. Û 270,00 Invenduta. Conservazione eccezionale GORNY n.118 Û 90,00 - RAUCH n. 71 Û 95,00 - HESS DIVO n. 287 Û 105,00 - INASTA n.30 Û 130,00 - LHS n.86 Û 92,00 - MUNZEN UND MEDAILLEN n. 86 Û 98,00 - Valore medio di mercato Û 101,67 Media dei prezzi delle monete vendute Importo acquisto MIBAC Û 207,00 Prezzo di acquisto MIBAC Maggior costo a carico dello Stato Û 105,33 Differenza tra prezzo di acquisto MIBAC e valore medio di mercato della moneta Ê 3) Messana; trionkion; argento; D/Lepre a destra e T nel campo in basso; R/MES, intorno tre globetti. Conservazione medio bassa. Acquistata dal Ministero per i Beni e le Attivitˆ Culturali per euro 373,00. Estremi vendita asta Importo Note UBS n.42 Û 135,00 - LANZ n.83 Û 115,00 - FREEMAN n.9 Û 162,00 Invenduta HIRSH n.237 Û 147,00 - IRA & LARRY GOLDBERG n.28 Û 178,00 Invenduta ASTA DEL TITANO n.32 Û 142,00 - Valore medio di mercato Û 134,75 Media dei prezzi delle monete vendute Importo acquisto MIBAC Û 373,00 Prezzo di acquisto MIBAC Maggior costo a carico dello Stato Û 238,25 Differenza tra prezzo di acquisto MIBAC e valore medio di mercato della moneta Ê 4) Selinunte; litra; argento; D/Protome di toro a sinistra; R/Quadrato incuso. Conservazione mediocre. Acquistata dal Ministero per i Beni e le Attivitˆ Culturali per euro 373,00. Estremi vendita asta Importo Note CNG n.162 € 59,00 - CNG n. 164 € 153,00 - CNG n. 253 € 222,00 Conservazione eccezionale KUNKER n.57 € 123,00 - BUSSO n. 362 € 94,00 - HERITAGE n. 332 € 134,00 - ACR n.5 € 120,00 Invenduta Valore medio di mercato € 130,83 Media dei prezzi delle monete vendute Importo acquisto MIBAC € 373,00 Prezzo di acquisto MIBAC Maggior costo a carico dello Stato € 242,17 Differenza tra prezzo di acquisto MIBAC e valore medio di mercato della moneta Ê 5) Siracusa; litra; argento; D/Testa di Atena a sinistra, indossa elmo corinzio; R/XIII. Tracce di ossido. Conservazione buona. Acquistata dal Ministero per i Beni e le Attivitˆ Culturali per euro 373,00. Estremi vendita asta Importo Note CNG n.162 Û 59,00 - CNG n. 164 Û 153,00 - CNG n. 253 Û 222,00 Conservazione eccezionale KUNKER n.57 Û 123,00 - BUSSO n. 362 Û 94,00 - HERITAGE n. 332 Û 134,00 - ACR n.5 Û 120,00 Invenduta Valore medio di mercato Û 130,83 Media dei prezzi delle monete vendute Importo acquisto MIBAC Û 373,00 Prezzo di acquisto MIBAC Maggior costo a carico dello Stato Û 242,17 Differenza tra prezzo di acquisto MIBAC e valore medio di mercato della moneta Ê 5) Siracusa; litra; argento; D/Testa di Atena a sinistra, indossa elmo corinzio; R/XIII. Tracce di ossido. Conservazione buona. Acquistata dal Ministero per i Beni e le Attivitˆ Culturali per euro 249,00. Estremi vendita asta Importo Note NAC n.46 € 317,00 - CNG n.57 € 205,00 - HERITAGE n. 342 € 124,00 - BUSSO n.362 € 120,00 - ELSEN n.80 € 105,00 - BALDWIN n. 20 € 118,00 - LHS n. 81 € 117,00 - Valore medio di mercato € 184,33 Media dei prezzi delle monete vendute Importo acquisto MIBAC € 249,00 Prezzo di acquisto MIBAC Maggior costo a carico dello Stato € 64,67 Differenza tra prezzo di 慣煵楳瑯 acquisto MIBAC e valore medio di mercato della moneta 6) Siracusa; dionkion; argento; D/Testa di Aretusa a destra; R/Due globetti. Conservazione media. Acquistata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali per euro 290,00. Estremi vendita asta Importo Note SPINK n.3014 € 114,00 - CNG n.40 € 121,00 - NAC n.P € 437,00 - LEU n.73 € 147,00 - HIRSH n.227 € 103,00 - ASTA DEL TITANO n.31 € 95,00 - Valore medio di mercato € 169,50 Media dei prezzi delle monete vendute Importo acquisto MIBAC € 290,00 Prezzo di acquisto MIBAC Maggior costo a carico dello Stato € 120,50 Differenza tra prezzo di acquisto MIBAC e valore medio di mercato della moneta Ê 7) Siracusa; emilitra; argento; D/Testa di Aretusa a sinistra; R/£͙-PA, Ruota divisa da quattro raggi; sotto due delfini. Frattura di tondello. Conservazione buona. Û 114,00 - CNG n.40 Û 121,00 - NAC n.P Û 437,00 - LEU n.73 Û 147,00 - HIRSH n.227 Û 103,00 - ASTA DEL TITANO n.31 Û 95,00 - Valore medio di mercato Û 169,50 Media dei prezzi delle monete vendute Importo acquisto MIBAC Û 290,00 Prezzo di acquisto MIBAC Maggior costo a carico dello Stato Û 120,50 Differenza tra prezzo di acquisto MIBAC e valore medio di mercato della moneta Ê 7) Siracusa; emilitra; argento; D/Testa di Aretusa a sinistra; R/ΣY-PA, Ruota divisa da quattro raggi; sotto due delfini. Frattura di tondello. Conservazione buona. Acquistata dal Ministero per i Beni e le Attivitˆ Culturali per euro 498,00. Estremi vendita asta Importo Note CNG n. 97 € 246,00 - LANZ n.108 € 148,00 - NAC n.25 € 324,00 - NAC n. 59 € 329,00 - MUNZEN & MEDAILLEN n.91 € 188,00 - KUNKER n. 136 € 240,00 Invenduta STAK'S & BOWERS n.150 € 260,00 Invenduta UBS n.49 € 185,00 - Valore medio di mercato € 236,67 Media dei prezzi delle monete vendute Importo acquisto MIBAC € 498,00 Prezzo di acquisto MIBAC Maggior costo a carico dello Stato € 261,33 Differenza tra prezzo di acquisto MIBAC e valore medio di mercato della moneta Ê 8) Himera; emidracma; argento; D/Figura maschile cavalca capra a destra; R/Nike stante a sinistra, regge nastro. Lievemente decentrata. Conservazione buona. Acquistata dal Ministero per i Beni e le Attivitˆ Culturali per euro 498,00. Estremi vendita asta Importo Note CNG n. 97 Û 246,00 - LANZ n.108 Û 148,00 - NAC n.25 Û 324,00 - NAC n. 59 Û 329,00 - MUNZEN & MEDAILLEN n.91 Û 188,00 - KUNKER n. 136 Û 240,00 Invenduta STAK'S & BOWERS n.150 Û 260,00 Invenduta UBS n.49 Û 185,00 - Valore medio di mercato Û 236,67 Media dei prezzi delle monete vendute Importo acquisto MIBAC Û 498,00 Prezzo di acquisto MIBAC Maggior costo a carico dello Stato Û 261,33 Differenza tra prezzo di acquisto MIBAC e valore medio di mercato della moneta Ê 8) Himera; emidracma; argento; D/Figura maschile cavalca capra a destra; R/Nike stante a sinistra, regge nastro. Lievemente decentrata. Conservazione buona. Acquistata dal Ministero per i Beni e le Attivitˆ Culturali per euro 788,00. Estremi vendita asta Importo Note HIRSH n.279-80 € 100,00 Invenduta HIRSH n.275 € 120,00 - STENBERG n.20 € 215,00 - HESS DIVO n.284 € 209,00 - BUSSO n. 371 € 400,00 Invenduta RAUCH n. 86 € 240,00 Invenduta LEU n.70 € 203,00 - Valore medio di mercato € 186,75 Media dei prezzi delle monete vendute Importo acquisto MIBAC € 788,00 Prezzo di acquisto MIBAC Maggior costo a carico dello Stato € 601,25 Differenza tra prezzo di acquisto MIBAC e valore medio di mercato della moneta Ê 9) Himera; litra; argento; D/Mitilo aperto; R/Ruota. Conservazione media. Acquistata dal Ministero per i Beni e le Attivitˆ Culturali per euro 788,00. Estremi vendita asta Importo Note HIRSH n.279-80 Û 100,00 Invenduta HIRSH n.275 Û 120,00 - STENBERG n.20 Û 215,00 - HESS DIVO n.284 Û 209,00 - BUSSO n. 371 Û 400,00 Invenduta RAUCH n. 86 Û 240,00 Invenduta LEU n.70 Û 203,00 - Valore medio di mercato Û 186,75 Media dei prezzi delle monete vendute Importo acquisto MIBAC Û 788,00 Prezzo di acquisto MIBAC Maggior costo a carico dello Stato Û 601,25 Differenza tra prezzo di acquisto MIBAC e valore medio di mercato della moneta Ê 9) Himera; litra; argento; D/Mitilo aperto; R/Ruota. Conservazione media. Acquistata dal Ministero per i Beni e le Attivitˆ Culturali per euro 332,00. Estremi vendita asta Importo Note HIRSH n.234 € 176,00 - BUSSO n.381 € 153,00 - RAUCH n. 64 € 131,00 - GORNY n. 107 € 143,00 - UBS n.44 € 234,00 Invenduta Valore medio di mercato € 150,75 Media dei prezzi delle monete vendute Importo acquisto MIBAC € 332,00 Prezzo di acquisto MIBAC Maggior costo a carico dello Stato € 181,25 Differenza tra prezzo di acquisto MIBAC e valore medio⁤椠浥牣 o di mercato della moneta 10) Himera; litra; argento; D/Testa di Kronos a destra; R/Fulmine tra due chicchi. Conservazione mediocre. Acquistata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali per euro 664,00. Estremi vendita asta Importo Note LEU n.71 € 258,00 - FREEMAN n. 8 € 212,00 - ELSEN n. 78 € 237,00 - SPINK n. 3001 € 195,00 - LANZ n.89 € 223,00 - LHS n.80 € 340,00 Invenduto GORNY n. 102 € 270,00 Invenduta Valore medio di mercato € 225,00 Media dei prezzi delle monete vendute Importo acquisto MIBAC € 664,00 Prezzo di acquisto MIBAC Maggior costo a carico dello Stato € 439,00 Differenza tra prezzo di acquisto MIBAC e valore medio di mercato della moneta Ê 11) Laos; triobolo; argento; D/Toro androcefalo stante a destra; R/LAS.Toro androcefalo stante a sinistra. Conservazione mediocre. Û 258,00 - FREEMAN n. 8 Û 212,00 - ELSEN n. 78 Û 237,00 - SPINK n. 3001 Û 195,00 - LANZ n.89 Û 223,00 - LHS n.80 Û 340,00 Invenduto GORNY n. 102 Û 270,00 Invenduta Valore medio di mercato Û 225,00 Media dei prezzi delle monete vendute Importo acquisto MIBAC Û 664,00 Prezzo di acquisto MIBAC Maggior costo a carico dello Stato Û 439,00 Differenza tra prezzo di acquisto MIBAC e valore medio di mercato della moneta Ê 11) Laos; triobolo; argento; D/Toro androcefalo stante a destra; R/LAS.Toro androcefalo stante a sinistra. Conservazione mediocre. Acquistata dal Ministero per i Beni e le Attivitˆ Culturali per euro 248,00. Estremi vendita asta Importo Note HIRSH n.239 € 121,00 - RAUCH n.59 € 135,00 - HESS DIVO 274 € 115,00 - ASTA DEL TITANO n.33 € 120,00 - BUSSO n.377 € 170,00 Invenduta Valore medio di mercato € 122,75 Media dei prezzi delle monete vendute Importo acquisto MIBAC € 248,00 Prezzo di acquisto MIBAC Maggior costo a carico dello Stato € 125,25 Differenza tra prezzo di acquisto MIBAC e valore medio di mercato della moneta Ê 12) Segesta; litra; argento; D/Testa frontale di ninfa, leggermenete a sinistra, intorno corona d'alloro; R/£ͅ Acquistata dal Ministero per i Beni e le Attivitˆ Culturali per euro 248,00. Estremi vendita asta Importo Note HIRSH n.239 Û 121,00 - RAUCH n.59 Û 135,00 - HESS DIVO 274 Û 115,00 - ASTA DEL TITANO n.33 Û 120,00 - BUSSO n.377 Û 170,00 Invenduta Valore medio di mercato Û 122,75 Media dei prezzi delle monete vendute Importo acquisto MIBAC Û 248,00 Prezzo di acquisto MIBAC Maggior costo a carico dello Stato Û 125,25 Differenza tra prezzo di acquisto MIBAC e valore medio di mercato della moneta Ê 12) Segesta; litra; argento; D/Testa frontale di ninfa, leggermenete a sinistra, intorno corona d'alloro; R/ΣEΓE, Cirneco stante a sinistra, sopra testa di gorgone. Conservazione buona. Acquistata dal Ministero per i Beni e le Attivitˆ Culturali per euro 1.244,00. Estremi vendita asta Importo Note CNG n.73 € 246,00 - CNG n.193 € 116,00 - CNG n.206 € 338,00 Conservazione eccezionale HIRSH n. 250 € 400,00 Invenduta NAC n.33 € 1.141,00 - KUNKER n.94 € 260,00 Invenduta UBS n.59 € 416,00 Invenduta LHS n. 81 € 145,00 - IRA & LARRY GOLDBERG n.290 € 168,00 - STENBERG n.15 € 218,00 - Valore medio di mercato € 338,86 Media dei prezzi delle monete vendute Importo acquisto MIBAC € 1.244,00 Prezzo di acquisto MIBAC Maggior costo a carico dello Stato € 905,14 Differenza tra prezzo di acquisto MIBAC e valore medio di mercato della moneta Ê 13) Catania; litra; argento; D/Testa di sileno a destra; R/KATANAI©͎, Fulmine alato. Tracce di ossido. Conservazione buona. Acquistata dal Ministero per i Beni e le Attivitˆ Culturali per euro 1230,00. Estremi vendita asta Importo Note KUNKER n.168 € 675,00 - BUSSO n.380 € 175,00 Invenduta GORNY n.170 € 260,00 - CNG n.39 € 242,00 - HIRSH n.221 € 217,00 - LEU n.64 € 329,00 - ELSEN n.75 € 350,00 Invenduta Valore medio di mercato € 344,60 Media dei prezzi delle monete vendute Importo acquisto MIBAC € 1.230,00 Prezzo di acquisto MIBAC Maggior costo a carico dello Stato € 885,40 Differenza tra prezzo di acquisto MIBAC e valore medio di mercato della moneta Ê 14) Catania; trionkion; argento; D/Testa di Apollo a destra; R/Lira, intorno tre globetti. Tracce di ossido. Conservazione buona. Acquistata dal Ministero per i Beni e le Attivitˆ Culturali per euro 415,00. Estremi vendita asta Importo Note BUSSO n.196 € 300,00 Invenduta BUSSO n.200 € 140,00 - KUNKER n.52 € 167,00 - HERITAGE n.333 € 183,00 - CNG n.37 € 152,00 - ASTA DEL TITANO n.33 € 135,00 - LANZ n. 88 € 147,00 - SPINK n.2997 € 250,00 Invenduta Valore medio di mercato € 154,00 Media dei prezzi delle monete vendute Importo acquisto MIBAC € 415,00 Prezzo di acquisto MIBAC Maggior costo a carico dello Stato € 261,00 Differenza tra prezzo di acquisto MIBAC e valore medio di mercato della moneta Ê 15) Solus; litra; argento; D/HERMAS Testa a sinistra; R/Arco, pesce, faretra, clava e due globetti. Tracce di ossido. Conservazione buona. Acquistata dal Ministero per i Beni e le Attivitˆ Culturali per euro 2.074,00. Estremi vendita asta Importo Note LHSn.67 € 460,00 - BALDWIN n. 25 € 630,00 - HIRSH n.197 € 522,00 - ELSEN n.68 € 749,00 - Valore medio di mercato € 590,25 Media dei prezzi delle monete vendute Importo acquisto MIBAC € 2.074,00 Prezzo di acquisto MIBAC Maggior costo a carico dello Stato € 1.483,75 Differenza tra prezzo di⁡捱畩獴 i acquisto MIBAC e valore medio di mercato della moneta 16) Mozia; emilitra; argento; D/Testa di Apollo frontale; R/Quattro globetti; intorno corona di alloro. Tracce di ossido. Difetti di tondello. Probabile frattura in basso.Conservazione buona. Acquistata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali per euro 415,00. Estremi vendita asta Importo Note OLDROMANCOINS (2003) € 260,00 - LANZ n.93 € 195,00 - MUNZEN & MEDAILLEN n.77 € 168,00 - UBS n.40 € 158,00 - CNG n.45 € 184,00 - HESS DIVO n. 198 € 260,00 Invenduta Valore medio di mercato € 193,00 Media dei prezzi delle monete vendute Importo acquisto MIBAC € 415,00 Prezzo di acquisto MIBAC Maggior costo a carico dello Stato € 222,00 Differenza tra prezzo di acquisto MIBAC e valore medio di mercato della moneta Ê 17) Mozia; trias; argento; D/Testa del dio fluviale a destra; R/Quattro globetti. Tracce di ossido. Metallo probabilmente cristallizzato. Conservazione media. Acquistata dal Ministero per i Beni e le Attivitˆ Culturali per euro 415,00. Estremi vendita asta Importo Note GORNY n.196 € 320,00 - BUSSO n. 365 € 231,00 - KUNKER n.51 € 192,00 - LANZ n.88 € 157,00 - INUMIS 2009 € 145,00 - Valore medio di mercato € 209,00 Media dei prezzi delle monete vendute Importo acquisto MIBAC € 415,00 Prezzo di acquisto MIBAC Maggior costo a carico dello Stato € 206,00 Differenza tra prezzo di acquisto MIBAC e valore medio di mercato della moneta Ê 18) Taranto; obolo; argento; D/Cantaro. Due globetti; R/Cantaro; a destra tripode. Moneta decentrata. Conservazione media. Acquistata dal Ministero per i Beni e le Attivitˆ Culturali per euro 166,00. Estremi vendita asta Importo Note CNG n.106 € 65,00 - NOBLE NUMISMATIC n.90 € 78,00 - LANZ n.89 € 72,00 - KUNKER n.53 € 88,00 - GORNY n.103 € 68,00 - COMP. GEN. FINANCIER n.41 € 110,00 - FREEMAN n.8 € 48,00 - CNG n. 32 € 54,00 - EMPORIUM HAMBURG 2008 € 90,00 - MAISON PALOMBO 2010 € 82,00 - Valore medio di mercato € 75,50 Media dei prezzi delle monete vendute Importo acquisto MIBAC € 166,00 Prezzo di acquisto MIBAC Maggior costo a carico dello Stato € 90,50 Differenza tra prezzo di acquisto MIBAC e valore medio di mercato della moneta 19) Metaponto; emiobolo; argento; D/Spiga; a destra topolino; R/Testa di toro frontale. Tracce di ossido. Moneta decentrata. Conservazione mediocre. Acquistata dal Ministero per i Beni e le Attivitˆ Culturali per euro 166,00. Estremi vendita asta Importo Note MUNZEN UND MEDAILLEN n.267 € 287,00 Invenduta ELSEN n.97 € 150,00 Conservazione eccezionale LHS n.100 € 130,00 - KUNKER n.94 € 140,00 - RAUCH n.71 € 80,00 - STEMBERG n.18 € 92,00 - LANZ n.91 € 104,00 - CNG n. 33 € 78,00 - Valore medio di mercato € 96,75 Media dei prezzi delle monete vendute Importo acquisto MIBAC € 166,00 Prezzo di acquisto MIBAC Maggior costo a carico dello Stato € 69,25 Differenza tra prezzo di acquisto MIBAC e valore medio di mercato della moneta Ê 20) Camarina; litra; argento; D/Testa di Ercole a destra con leont_; R/Testa elmata di Atena a destra. Molto rara. Tracce di ossido. Metallo probabilmanta cristallizzato. Conservazione media. Molto rara. Acquistata dal Ministero per i Beni e le Attivitˆ Culturali per euro 373,00. Estremi vendita asta Importo Note LHS n.67 € 220,00 - LANZ n.52 € 206,00 Conservazione eccezionale BUSSO n.298 € 235,00 - Valore medio di mercato € 220,33 Media dei prezzi delle monete vendute Importo acquisto MIBAC € 373,00 Prezzo di acquisto MIBAC Maggior costo a carico dello Stato € 152,67 䑩晦敲 7 Differenza tra prezzo di acquisto MIBAC e valore medio di mercato della moneta
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  43. Scusate ma ho dimenticato la moneta >
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  44. Carissimi amici lamonetiani, premetto che provengo dalla sezione Napoli, ma un mio amico, sapendo che frequendo il Forum mi ha dato in concessione, per avere delle notizie su di esse,questi due tondelli di monete della Repubblica Italiana; Ho creduto opportuno postarle, nella speranza che a qualcuno di voi sia già capitato un caso del genre :) Mi chiedo ma come è possibile :o , le due monete, senza alcuna impronta nè al dritto nè al rovescio, il bello è che l'amico in passato ne ha avuto un rotolino per nominale, che ormai con il passare degli anni ha disperso (ne detiene comunque altri esemplari uguali). Ma quel giorno in Zecca cosa facevano ?? :P :P Le monete incriminate sono tondelli da Lire 100 e Lire 200 che adesso vi posto; Attendo pareri, giudizi e informazioni in merito. Grazie Pietro
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  45. Ed ecco la 200 Lire >
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  46. 1. ... l'auto ha proseguito la sua folle corsa ... non capita mai che qualcuno dica o scriva "ha proseguito la sua strada" o qualcosa di simile. La corsa è sempre folle, anche se fatta a 18 km/h 2. ... è stata violentata dal branco ... la parola "branco" stimola nei giornalisti dei sussulti di piacere. Se per disgrazia il violentatore è uno solo, il giornalista sarebbe disposto ad aiutarlo nello stupro per potere dire "branco" 3. ... un'esondazione ... da qualche anno se dici "inondazione" vieni preso per un mentecatto, e ti guardano col sopracciglio alzato. Per i giornalisti questa parola è obbligatoria, anche quando i bimbi buttano fuori da una vasca un poco di acqua durante il bagnetto: "Deborah, ma guarda che esondazione hai fatto!" 4. ... la violenza dello tsunami ... anche in questo caso se uno dice "maremoto" viene cosparso di bitume e piume. Vale quanto detto nel paragrafo precedente: ho sentito una signora (giornalista?) dire "la bambina, a forza di agitarsi, mi ha fatto uno tsunami nella vasca". 5. ... stroncato da un'infarto ... non è possibile "morire d'infarto", "avere un infarto"; no, si è "stroncati". A questa regola non c'è eccezione; si può essere stroncati da un ictus, ma non da una colite. 6. ... una gita fuori porta ... è proibito dalla legge dire "una gita in campagna", "un giro nei dintorni". Ci sono anche delle sanzioni. Se uno abita in un posto privo di mura e dice una frase diversa viene subito lapidato. 7. ..il territorio e la filiera se parla uno delle amministrazioni comunali, regionali, provinciali, condominiali ecc, qualunque sia l'argomento salta presto fuori il sostantivo territorio, accompagnato da vari altri sostantivi, quasi sempre di ambito gastronomico (prodotti, cucina ecc.). Per la filiera è uguale, ma in ambito un po' più specializzato (agricoltori e similia). Per i radical chic "la filiera buona è la filiera corta, che contiene i processi produttivi nell'ambito del territorio" (che fighetti, eh? Loro sì che sono ecocompatibili). Mi è stato riferito che ad un giornalista al quale è scappata la parola "sapore" al posto di "qualità organolettica" sono state strappate le spalline e spezzata la penna in mezzo ad una folla urlante, che lo ha colmato di ludibrio. 8. ...andiamo a.. Le trasmissione di cucina, di ricette, sono proliferate a dismisura, e si vedono da tutte le parti. Per motivi ignoti ai più (me compreso) non c'è mai uno che dica "prendiamo dei pomodori e mettiamoli nella pentola"; dicono tutti: "prendiamo dei pomodori e andiamo a metterli nella pentola", e questo sempre, ripetitivamente, ossessivamente, globalmente. Forse se uno dice "mettiamo del sale" invece che "andiamo a mettere del sale" lo ammazzano. 9. ...in qualche modo.. Negli anni '80 era "nella misura in cui", quindi "quello che è" (oggi parliamo di quello che è una pera), oggi, alla grande, "in qualche modo". Tutte locuzioni inutili dei rincoglioniti radical chic, che tentano di riempire il vuoto totale dei loro discorsi con delle locuzioni inutili che li connotano socio-politicamente ("quello che è" solitamente è un po' meno connotativo) (ogni tanto, porca miseria, scappa pure a me ) 10. ...un percorso Si rimane nell'ambito dei gergalismi degli intellettualoidi. Se un RC (radical chic) parla per più di 27 secondi, salta fuori il percorso, che non è quello che faceva Capuccetto Rosso nel bosco per andare dalla nonna, ma è "un percorso di autocoscienza", "un percorso di ricostruzione di sè" e via proseguendo con queste cretinate, raccattate dai cascami di una scienza già un po' strana per conto suo che è la psicologia. 11. …il sistema-paese Questa è una locuzione dei giornalisti scemi di un altro settore, di solito quello economico. Quando scrivono, o soprattutto dicono, questo orrendo vocabolo composto si bagnano un poco le mutande per la libidine.
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