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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/13/12 in tutte le aree
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Leggo con interesse quanto sopra detto. A parer mio trattasi di una tessera in piombo spendibile nelle domus-ostello lungo la vie dei pellegrini verso Roma. Allego il mio esemplare di cui oltre al fatto che somiglia ad un denario senese, è senza dubbio di piombo e ha un diametro di circa mm 16... altro non so dire. Trovato in ciotola tanti anni fa suppongo povenienza interland di Roma ?3 punti
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Buonasera Elledì. Azzzzz ..... 9000 messaggi e ti ritrovi " Cittadino per sempre " praticamente sposato senza neache passare dall'altare. Pensa, ci hai messo 4 anni e rotti mentre un ragazzino di adesso invia 9000 messaggi al giorno ....... Saluti Cittadino per sempre mi sono fatto nominare io per togliermi i titoli nobiliari...non fanno per me... :blum:2 punti
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Io sinceramente andrei cauto prima di parlare di riconii postumi per i bordi larghi e stretti delle 5 e 10 lire....se cosi fosse avrebbero dovuto aprire una zecca parallela per coniarne cosi' tanti!!!Non e' il caso di fare di tutta l' erba un fascio senza dati certi di cio'!Comunque io li colleziono!2 punti
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"Un vecchio detto diceva: nel torbido si pesca meglio..... vedete un po' voi se è applicabile a questa situazione..." Ma no, dai. Questa altro non è che la tipica discussione "da Forum". Si parte con una "lettera aperta" (che più "chiusa" di così non poteva essere) che blatera di spreco di danaro pubblico (10.700 euro), ipotizza intrallazzi e che si fonda su presupposti del tutto sballati. Questa lettera è però in grado di creare subito sul Forum le due "fazioni (Guelfi e Ghibellini..... :rofl: .) che si contrastano dialetticamente per sostenere ciascuna la propria tesi sull'argomento. Nella "colluttazione dialettica", come spesso accade sul Forum, si sparano anche frecciatine sottili e pure qualche "simpatica" offesuccia personale (ma niente paura....fa parte del gioco.). Alla fine, senza che si saprà mai la veritò sulla faccenda che si è a lungo discorsa, l'argomento perderà di interesse e, piano piano, arretrerà nell'oblio. L'importante è non perdere l'occasione di farsi quattro risate. Ho detto qualcosa di sbagliato? M.2 punti
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Quanto alla sua valutazione , dipende dalla conservazione e dallo stile del conio, e ha una forbice che va dai 1500 ai circa 10,000 euro....almeno, questi sono gli estremi toccati nelle vendite...2 punti
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Mah, attraverso alcune indicazioni ci si può anche arrivare, con una buona approssimazione2 punti
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giusto per la cronaca non è borbonica, ma asburgica in quanto Filippo IV appartiene al ramo spagnolo della famiglia Asburgo2 punti
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Queste due parole del titolo non sono a caso : l'interesse che possiamo avere a vario titolo per il collezionismo numismatico è comunque legato a queste due variabili. Per il collezionista il possesso dela moneta è ovvio e impriscindibile, il possesso è la base del collezionista, a volte questo è dettato anche da varie componenti, il possesso materiale fine a se stesso, l'accumulo di monete ,la speranza e la possibilità di avere una plusvalenza da queste e un giusto riconoscimento economico ; una volta il possesso ma parliamo di un tempo che fu, fu anche ostentazione, il voler mostrare, ora non più, i tempi sono cambiati e i comportamenti pure se addirittura non sono in questo senso opposti. Ma quanto oggi è spinto il collezionista dal possesso che può essere anche un puro piacere personale alla sera di rivedere belle e proprie monete e quanto incide oggi invece il desiderio nell'acquisto di far seguire un processo di conoscenza e studio ? L'interesse per la numismatica oggi è condizionato dal solo acquisto materiale di monete o questa può tranquillamente svilupparsi senza, con un continuo e costante processo di apprendimento ? Possesso e conoscenza, studio possono convivere o oggi uno è più preponderante dell'altro ? La società cambia, gli usi e costumi pure, la crisi economica pure incide sui nostri comportamenti anche nella numismatica, quello che una volta era ostentazione, poi puro possesso ora è studio e conoscenza ? Forse probabilmente si e lo si intuisce e vede realmente, c'è un processo di maturazione e cambiamento nel collezionista numismatico italiano in atto, che cerca sempre più di capire, studiare,vuole partecipare attivamente e collaborare con la ricerca ; questo, ma è un parere e un sentire puramente personale, lo ritengo molto positivo sia per la crescita personale dell'individuo, del sapere collettivo, del movimento numismatico italiano in genere. Certamente la conoscenza e lo studio sono componenti importanti, ma credo che alla fine altrettanto fondamentali siano la passione pura e anche il divertimento nel fare tutto questo, si proprio il divertimento, se piace tutto può funzionare e appagare l'uomo, questo è poi la base e l'essenza di tutti i comportamenti umani. Ovviamente le riflessioni possono essere tante e variegate, dipende molto anche dal sentire e dall'essere di ognuno di noi.1 punto
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Gionni quella del 1836 è spettacolare con bordi integri e dettagli nitidissimi. Come sempre ci mostri medaglie di alta classe. Gian1 punto
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Ottimo Numa , grande disamina, ricorderei che la SNI ha deciso di puntare e favorire i giovani che vogliono apprendere e studiare questa scienza che è la numismatica, ricordo il riuscitissimo Concorso per Giovani Numismatici dell'anno scorso in collaborazione col forum che ha poi sortito quella bellessima pubblicazione che è Juvenilia con tutti i lavori fatti dai ragazzi del forum, è venuto il momento che una seconda nuova leva del forum si possa avvicinare a questa importante e storica realtà, basta ovviamente essere interessati e volerlo,attendiamo anche domande o eventuali altri spiegazioni ,siamo qui per questo.1 punto
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Ciao Giovanni,vedo che hai ripreso con gli acquisti.....e che acquisti !!. Medaglia tipologicamente comune ma molto rara in questa conservazione i rilievi sono intatti. Le screpolature al bordo scommetto che a occhio nudo non si notano nemmeno,comunque tutto cio' non toglie la bellezza a questa medaglia :hi: Per me qfdc ci sta tutto..complimenti grande Gionni,continua sempre cosi.. :good: .1 punto
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Ieri era tardi, stavo quasi dormendo e ho visto fischi per fiaschi... :closedeyes: Effettivamente il VOT XX MVLT XXX fu coniato tra il 340 e il 351 e come numero di Depeyrot è il 3.3. Ma esiste anche il VOT XXX MVLT XXXX con lo stesso busto e stessa legenda e corrisponde al Depeyrot 5.1 che è quello che pensavo fosse come quello postato. Il VOT XXX MVLT XXXX con il busto frontale elmato è il Depeyrot 3.2. Arka P.S. Non ho modo di darVi i corrispondenti numeri del RIC.1 punto
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Bene, vorrà dire che passerò alla Storia del Forum come Santa Giovanna, ingenua e casta(insomma), futura Papessa Giovanna II. :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: Ragazzi...sapete che vi dico...mi tengo stretta la mia ingenuità...buona serata a tutti e la Papessa vi Benedice...senza di voi riderei molto poco. Patrizia :air_kiss: :air_kiss: :air_kiss:1 punto
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Come ha già detto Arka è Costanzo II, un solido della zecca di Nicomedia, corrisponde al: RIC VIII 31, Nicomedia sesta officina, databile dalla primavera del 340 al 15 marzo 351. D: FL IVL CONSTAN - TIVS PERP AVG, (legenda Cs9) busto con diadema di perline, drappeggio e corazza rivolto a destra (tipo D3) V: GLORIA - REI - PVBLICAE, Roma (a sx) e Costantinopoli (a dx) sedute, reggono uno scudo con inscritto VOT - XX - MVLT - XXX su 4 righe Esergo: SMNS (Sacra Moneta Nicomedia Sesta officina) La rarità del RIC è R3 Un esempio della terza officina (T) con diverso diadema (busto tipo D5, alloro e rosette) RIC 33. Dal 351 al 355, la tipologia viene modificata, il busto diventa frontale con lancia sulla spalla e l'iscrizione nello scudo diventa VOT XXX MVLT XXXX La legenda nello scudo significa qualcosa del genere: grazie per i primi 20 anni di regno (vota soluta), ne gradirei altri 30 (vota suscepta)... anche se la dichiarazione è molto ottimistica, e non corrisponde agli effettivi anni di regno passati. Se ti interessa sapere qualcosa di più su questa tipologia ti segnalo la discussione: I Vota , presente nella raccolta "Rovesci imperiali" in evidenza in questa sezione. Ciao, Exergus1 punto
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Per quanto riguarda i francobolli, oggi ho avuto modo di visionare due diverse edizioni dello Scott, il catalogo americano di francobolli mondiali, l'equivalente filatelico del World Coins. Nell'edizione del 2002, i francobolli cubani sono quotati fino a prima dell'embargo (per la precisione, l'ultimo ad essere quotato è del luglio 1961), poi sono tutti catalogati e illustrati, ma una nota avverte che non ci sono quotazioni perchè la loro importazione negli USA, da qualunque paese è vietata, a causa dell'embargo, sia per i francobolli nuovi che usati. Nell'edizione più recente, del 2007, invece, sono quotati tutti, e viene precisato che (immagino a seguito di nuove disposizioni) i francobolli cubani post-embargo usati possono essere importati e venduti senza limitazioni, mentre i nuovi possono essere importati per uso personale, ma non venduti (mi chiedo come possano controllare una cosa del genere, saranno migliaia le vendite tra privati :rolleyes:). Non so se e come questo possa applicarsi alle monete (distinzione tra monete per la circolazione e commemorative per collezionisti?), ho controllato sulla più recente edizione che ho del World Coins (2001-date del 2009), le quotazioni ci sono tutte, e non ho trovato note di alcun genere. petronius oo)1 punto
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La palude, il bar sport, la colluttazione dialettica, i frizzi e i lazzi, fàmose quattro risate... perdonate la domanda, ma se veramente pensate che sul forum si trovi questo e nient'altro, ma perché ci perdete tutto questo tempo? Se poi apprezzate tanto i bar sport, non è sempre vero che l'originale è meglio dell'imitazione? ;)1 punto
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gli ho detto di portarla da un perito visto che evidentemente ha ancora dubbi dopo quello che gli è stato detto, almeno così ha la conferma e gli ho suggerito di andare da un comprooro per verificare che oro è (se 900 cosa di cui dubito, 750 o meno)1 punto
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Volevo solo aggiungere: generalmente le medaglie Papali sono molto più rare delle monete. Se hai occasione e tempo di visionare il catalogo delle medaglie Papali al seguente link: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-SPMLD avrai modo di valutarne, in alcuni casi, la quantità d'emissione (se nota). Necessitano inoltre altre distinzioni: come Ti ha già spiegato Veridio esistono emissioni "di restituzione" significa che le medaglie sono state realizzate in epoca successiva al Pontificato, ma per le stesse non esistono esemplari dell'epoca (il periodo in esame va da San Pietro fino a Martino V) poi ci sono i riconi cioè le medaglie eseguite in epoca successiva con l'utilizzo di coni precedenti (i più noti sono quelli fatti ottocenteschi del Mazio, generalmente distinguibili per piccoli particolari) Per alcuni Papi (Urbano VIII) sono anche descritti i particolari che differenziano le emissioni originali dai riconi eseguiti in epoche successive. Tale opera sarà proseguita in futuro.1 punto
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Beh visto che gli Stati Uniti hanno dato una bella mano alla Libia per disfarsi di Gheddafi (cosa che noi non abbiamo avuto il coraggio di fare se non all'ultimo per ovvi e comprensibili interessi economici) non mi sembra che siano stati ripagati in modo giusto, pertanto non ci si puo' attendere che non reagiscano. Loro il terrorismo islamico lo combattono piu' o meno in tutto il mondo pertanto un paio di navi e qualche drone sono la reazione "minima sindacale"; non vorrei essere al posto dei ribelli/terroristi islamici...contando che in Irak ed Afganistan il rapporto di soldati statunitensi morti con i c.d. insorti e' pressoche'a1/100! Auguri!1 punto
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Non capisco come però abbiano potuto utilizzare i coni originali, atteso che questi si trovano, insieme a molto materiale degli stati preunitari, presso il magazzino materiale di incisione della zecca di Roma. Teoricamente non dovrebbero essere toccato e credevo che avessero movimentato solo i coni del Regno per battere riconi, ma se è così, poveri noi.1 punto
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Questa estate ho avuto occasione di fotografare un diploma di assegnazione di medaglia d'oro, purtroppo privo della medaglia e conservato sotto vetro (con relativi riflessi), conferito ad un artigiano della mia città che partecipò alla Fiera in questione. La data è 14-31 maggio 1931 - Anno IX dell'era fascista. Se la Fiera non è stata tenuta anche in altre edizioni, la data dovrebbe essere questa. Allego particolare della (brutta) foto (la cifra 1 del "14" non si vede bene, ma c'è)1 punto
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Io credo che la fantomatica signora che ha pubblicato la lettera al Ministro, sia stata imbeccata per sollevare il problema, e credo inoltre da qualcuno che fa parte del Forum, non saprei se nella parte illuminata o nella parte buia. Comunque è tra noi, questo è certo.1 punto
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"Caro Michele, in assoluto rispetto e serenità, tu sai che dietro ogni fattispecie ci possono essere delle variabili, delle pressioni, un dato clima, qualcuno che si determina oltre quanto necessario...sino al partito preso. Per cui, dovresti immaginare nel seguire certe vicende, che andare a riprendersi le monetine non sempre è possibile o è semplice come potrebbe sembrare...nemmeno se ci sono dei legali a tutela... anzi. Diciamo che per chiarire simili meccanismi si dovrebbe esplicitare l'intera fattispecie ed ogni eventuale e connessa implicazione. Non sono autorizzato a farlo, ti invito tuttavia da Collega, ad evitare semplificazioni o troppo logiche deduzioni che spesso non centrano l'obiettivo in assenza di ulteriori dati." Caro Renzo, il mio ultimo intervento, fra l'altro scritto in singolare concomtanza con acraf e di sostanziale identico contenuto, è stato ispirato unicamente dalla "teoria" espressa da alcuni (quella secondo cui lo Stato sarebbe stato obbligato ad acquistare quelle monete), che - come Tu ben sai - non sta nè in cielo e nè in terra. Ho pensato di intervenire solo per precisare questo punto, prima che la discussione "deragliasse" magari verso il binario morto della disinformazione e delle conseguenti critiche verso uno Stato sprecone, inetto e, perchè no, magari anche in mala fede (come peraltro anche "la lettera aperta" fa chiaramente intendere). Se non si fosse posto il tema dell'obbligo dello Stato all'acquisto, ritengo che non sarei più intervenuto in questa discussione, avendo già detto tutto quello che avevo da dire. Però, giàcchè sono intervenuto per il motivo di cui sopra, ho pensato di riportare in buona sostanza, il contenuto dell'art. 70, comma secondo, del Codice Urbani che Tu ben conosci (ma chi ha adombrato l'obbligo dello Stato all'acquisto evidentemente no!) e che così recita: " 2. Il Ministero ha la facoltà di acquistare la cosa o il bene per il valore indicato nella denuncia. Il provvedimento di acquisto e' notificato all'interessato entro il termine perentorio di novanta giorni dalla denuncia. Fino a quando non sia intervenuta la notifica del provvedimento di acquisto, l'interessato può rinunciare all'uscita dell'oggetto e provvedere al ritiro del medesimo." Lungi da me entrare nel merito di questa specifica vicenda per approfondire le motivazioni che hanno indotto il proprietario a soggiacere all'acquisto coattivo e che, francamente, non mi interessano affatto. Ho solo scritto, così come riporta il comma che ho citato, che la Legge consente al proprietario di ritirare le monete esportande (evitando in questo modo di farsele acquisire coattivamente dallo Stato) prima della notifica del provvedimento di acquisto; mi pare però che questa non sia una mia "intuizione" o "semplificazione" ma il puro, freddo, dato normativo. Se poi la semplificazione fosse riferita all mia frase secondo cui "il proprietario ha evidentemente ritenuto di farsele "acquisire coattivamente", valutando (probabilmente) che il prezzo che lo Stato andava a corrispondergli era congruo rispetto al valore delle monete", posso ammettere che sia una espressione piuttosto generica ma, nella sostanza delle cose, penso che ben corrisponda alla realtà...... almeno secondo l'id quod plerumque accidit.... :rofl: "A chiosa del tutto avevo già suggerito che la problematica in esame andrebbe connessa all'altra discussione che ha visto alcuni convergere e concordare sulla assoluta necessità di avviare un dialogo con il MiBAC, cogliendo forse, anche l'occasione di recenti avvenimetni come quello in topic..prima che il ferro si raffreddi. Il fatto che, per converso, non vi sia condivisione al riguardo...danno la stura alle solite tiritere della NIP...della SNI...della NIA...che sono in sostanza alibi per non fare ciò che potrebbe comunque essere fatto...Ciò rimanda, a mio sommesso ma sempre più convinto avviso, alla sussistenza di una sorte di palude di diversi interessi e di scarsa condivisione. Si impongono alla fine delle riflessioni sull'effettiva valenza ed opportunità di spendere ore e fatica nelle solite discussioni...non solo in questa Sezione. Nel contempo, dato un certo clima sempre aleggiante, non rinverrei in tutte franchezza, caro Colelga, nemmeno valenze propriamente ricreative." Rispetto la Tua caparbia convinzione che senza la collaborazione e l'esposizione delle Associazioni si possa ugualmente portare avanti l'iniziativa. Tu sostieni che il supporto delle Associazioni sia per me un alibi per disimpegnarmi qui; io sostengo invece che sia una "condicio sine qua non", mancando la quale, appunto, impegnarsi qui non ha alcun senso. Temo che sul punto, le nostre valutazioni siano irrimediabilmente divergenti, ma questo non significa che chi ritiene, come Te, fattibile questa strada, non debba rompere gli indugi e mettersi in cammino. Nessuno di noi, credo (io per primo), ha intenzione di frenare questo sforzo o mettere i bastoni fra le ruote a chi avessi questa intenzione. Non penso sia oppurtuno che si ritorni sull'illustrazione dei motivi della mia posizione sull'argomento, che ormai anche i più distratti fra gli Utenti del Forum probabilmente oggi conoscono e non vogliono (giustamente) sentirsi ripetere. "Nel contempo, dato un certo clima sempre aleggiante, non rinverrei in tutte franchezza, caro Colelga, nemmeno valenze propriamente ricreative." Ti dirò invece che questo clima mi "ricrea"....... eccome se mi ricrea...... :rofl: Saluti. Michele1 punto
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Ciao Taisu, ti dico che io faccio raccolta di monete e banconote della DDR; si trovano raramente in Italia, vuoi perchè non hanno avuto praticamente circolazione al di fuori dei confini della Germania Est e vuoi perché sono state massicciamente ritirate e distrutte all'epoca della riunificazione. Non sono monete ricercate e per questo non costano molto, ma non aspettarti rialzi di valutazioni in futuro. Quasi nessuno le conosce e le raccoglie. Io le faccio per memoria storica, come ricordo di uno Stato effimero ormai defunto che non potrà mai resuscitare. Le trovo essenzialmente sulle bancarelle,mischiate nelle ciotole di monete mondiali. Questo un mio esemplare Per prezzi di mercato puoi vedere a questo sito http://www.muenzaukt...erung&desc=desc e questo http://www.lopezcoins.altervista.org/germania/rdt_home.html1 punto
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Io credo che possesso e conoscenza siano due punti fondamentali per il collezionismo. Il possesso lo potremmo definire il primo gradino di chi inizia a collezionare, magari da giovane, raccogliendo monete senza stare a porsi troppe domande, ma per il puro e semplice piacere di tenerle in mano e di possederle. Inizialmente questo da delle soddisfazioni, ma di certo pone nella testa del collezionista dei quesiti sul come e sul perchè certe monete sono state coniate ed ecco che scatta la voglia di approfondire e saperne di più (la conoscenza), probabilmente approfondendo anche il periodo storico. E' mia opinione quindi che le due cose siano strettamente collegate fra di loro e non può essere altrimenti. Anche al collezionista più integralista (passatemi il termine) che raccoglie solo per il piacere del possesso, se gli si pone una domanda su una sua moneta di certo saprà rispondere, magari semplicemente per il vanto di cui sopra e in maniera non del tutto esaustiva, ma comunque qualche cosa saprà dire e questo implica di sicuro un minimo di conoscenza. La dimostrazione pratica la possiamo avere osservando le nostre librerie. Credo che in tutte sia presente almeno un catalogo/prezziario. L'acquisto di uno di essi credo sia il primo passo verso la conoscenza.1 punto
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di monaco 2012 consiglio vivamente di aspettare, ho visto prezzi troppo alti....1 punto
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Io non sono un esperto legale, ma non mi risulta che esista un OBBLIGO di acquisto da parte del MiBAC. Normalmente quando, durante una domanda di esportazione, lo Stato (inteso tramite la commissione di archeologi del MiBAC che esamina la domanda, col parere di uno degli esperti numismatici dei Beni Culturali) intravvede in una collezione una o più monete che ritiene di grande interesse culturale, può bloccare la pratica e proporre l'acquisto. Il possessore delle monete "bloccate" può sempre rifiutare la trattativa e ha due sole strade. Una è di ritirare per quelle monete la domanda di esportazione e farle rimanere in Italia, al massimo vendendo solo in Italia (come per le monete notificate) oppure riprovare a distanza di tempo la domanda di esportazione, magari davanti a una diversa commissione di archeologi (e quindi con un'attenzione diversa).... Se invece accetta l'offerta dello Stato, ritenendo congruo il prezzo netto, scatta il cosiddetto acquisto coattivo e le monete passano al MiBAC, ovviamente destinate a una collezione pubblica (e mi piacerebbe sapere dove.... e se saranno pubblicate ossia rese note tanto più che sono state comprate con soldi di contribuenti). Quindi in linea di principio non ci dovrebbe essere nulla di scandaloso o una procedura molto irregolare. Avevo già espresso il parere che il prezzo offerto dal MiBAC (11.000 euro se non sbaglio) era in complesso congruo per questa ventina di frazionali per la massima parte di apparente grande rarità (la certezza è possibile solo con buone foto di tutti i pezzi), senza considerare che il possessore incassa un prezzo netto e probabilmente avrà valutato quanto avrebbe potuto incassare in un'asta straniera, al netto delle commissioni (ed era sempre possibile che qualche pezzo andasse invenduto oppure aggiudicato al sotto della stima). Quello che appare strano è il modo con cui è stata fatta conoscere questa storia, con questa fantomatica lettera al Ministero Ornaghi, facendo balenare l'idea di un grande e inutile spreco di soldi pubblici. Chi è questa signora e a che titolo parla e perché resta nell'assordante silenzio? Inoltre resta da vedere meglio se queste monetine sono veramente rare e soprattutto se sono genuine e qui implica un diverso livello di responsabilità e cioè l'effettiva competenza dell'esperto preposto alla scelta del materiale sul quale dare parere favorevole all'acquisto coattivo. Un altro discorso riguarda l'opportunità di procedere all'acquisto di queste monete (ma evidentemente qualcuno al MiBAC era preoccupato di lasciarsi sfuggire certi pezzi ritenuti eccezionali) e destinare le scarse risorse piuttosto ad altre iniziative, soprattutto editoriali per fare emergere quello che è ancora nascosto nei depositi. E' anche un problema politico.... Tutto qui.1 punto
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Ciao Giovanni, è un solido di Costanzo II per la zecca di Nicomedia (SMNS) coniato tra il 351 e il 355. E' il numero 5 del Depeyrot. Arka1 punto
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Grazie a te, e a tutti quelli che hanno mostrato di apprezzare questa discussione petronius1 punto
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Ciao. Non ricordavo poi così male in merito al numero di pezzi ottenibili con un conio. Ecco un interessante articolo che venne pubblicato sul numero del 3.6.1867 del quotidiano "La Stampa" di Torino. Si tratta di una lettera che il Direttore della Zecca di Milano inviava al giornale in relazione, a quanto sembra, ad una polemica con la Ditta Glisenti che, da parte sua, aveva sostenuto la convenienza ad usare leghe metalliche italiane per la produzione dei conii monetari anzichè leghe realizzate all'estero ed impiegate dalla Zecca. Leggete Voi stessi l'interessante precisazione del Direttore della Zecca in ordine alla durata dei conii. Parliamo del 1867 e dunque il dato produttivo fornito può essere certamente attendibile se riferito alle monete di cui parliamo in questa discussione. Buona lettura. :hi: Michele Lastampa3.6,1867.pdf1 punto
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Buonasera a tutti. L'ormai famosissimo bagnetto è di prassi ma per fortuna non và ad intaccare la moneta, mentre la pulizia o lucidatura ...... sappiamo tutti a cosa può portare. Comunque ....... basta farle patinare nuovamente, anzi ci sono collezionisti che piace farlo. Moneta buona e bella che sia patinata o no ........ chissenefrega ....... chi di voi non accetterebbe un FDC perchè gli hanno fatto il bagnetto ??? oppure quanti di voi hanno rinunciato ad un FDC superpatinato per paura di difetti nascosti dalla patina ???1 punto
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Ciao Adolfos, io sono la persona meno indicata sicuramente, ma avendone uno di simile mi sembra di averlo individuato tra quelli di tipo B o C delle emissioni del 1503. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-PG10/21 punto
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Ciao rick, dovrebbe essere Ungherese, un Quarting , coniato sotto Sigismund I . Vedi se ci assomiglia. http://www.muenzauktion.com/lecoins/item.php5?id=3831&ref=froogle1 punto
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Mi dicono che è davvero bella, come l'Italia negli anni Cinquanta...con tanta Italia di allora....1 punto
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E NIP esperto in particolare di quella monetazione...1 punto
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Come il precedente ma di conservazione più bassa D/ ALEX MAG - Busto di Alessandro Magno elmato e corazzato volto a sinistra. R/ RECH. PFEN. - Diana cacciatrice, con l’arco e il cane da caccia al guinzaglio, che cammina volta a destra nella foresta; in esergo I L Ottone, 1,01 g; 20-21 mm apollonia1 punto
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Con tutto il rispetto a me comincia un po' ad uscire dalle orecchie questa cosa dell'11 settembre e di tutta la retorica filoamericana che accomapagna ogni anniversario. E' vero, è stata una immane tragedia con più di 3000 morti innocenti ed un sacco di conseguenze che tutti conosciamo sia dentro che fuori i confini statunitensi. Non lo dico per provocare anzi, ho seguito per molto tempo tutti gli approfondimenti, visto tutte le ricostruzioni, il film di Moore ecc. ecc. Pero' credo sia giunto il momento di girare un po' pagina visto che i problemi all'orizzonte sono altri e più cogenti (crisi economica globale, situazione Iran-Israele, siria ecc. ecc.) Il tutto considerando, ad esempio, che l'altro giorno era l'8 settembre, ossia il 69 anniversario dello scoppio delle guerra civile in Italia...altro che 3000 morti...qualcuno ne ha sentito parlare percaso in qualche telegiornale? qualche articolo di stampa? Forse è più comodo guardare fuori casa che dentro...1 punto
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E' un pò che non vedo più i telesiparietti di mr. B., è ormai da tempo che mi è sparito il canale che li trasmetteva. Peccato, erano così divertenti le frottole che spesso sparavano i due imbonitori, che io chiamavo "il gatto e la volpe". Per il resto chiunque è libero di buttare i propri soldi come meglio crede, l'importante è che sappia che il range dei prezzi bolaffiani è questo: valore di mercato reale 5.000 Euro=Bolaffi vende a 12.000 valore reale 1000 Euro=Bolaffi 3000 valore reale 30 Euro=Bolaffi 200 valore reale 1 Euro=Bolaffi 20 Euro Però i cofanetti sono eleganti, nulla da dire....1 punto
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Sulla rarità delle medaglie papali faccio ancora una considerazione sul piano teorico e poi vorrei stimolare la discussione su singole medaglie anche sulla base delle esperienze personali della nostra ricerca. Fabio illustra diversi criteri per determinare la rarità, ma, se sintetizziamo, essi attengono a mio giudizio a due fattori fondamentali: a) alla disponibilità nel mercato, che deriva dalla tiratura originaria, deducendo il materiale che nei secoli è andato perduto, rifuso, deteriorato o che è accantonato in collezioni; b) alla richiesta , sulla quale incidono vari elementi (tipologia delle collezioni più diffuse, costo correlato anche al metallo, pregio artistico/culturale di alcune medaglie, ammirazione per alcuni pontefici, eventi commemorati, ecc.). Parto dalla considerazione che non vi sono, a mio giudizio, stock significativi di medaglie papali accantonati per la vendita. Le medaglie antiche (ante Napoleone) erano all'inizio del 1800 quasi scomparse, tanto che il Mazio giustificò le riconiazioni "per aderire alle richieste" di collezionisti, cultori, fedeli. Le medaglie papali moderne(post- Napoleone) si trovano anche se non sempre con facilità; solo per i pontefici recenti le tirature sono aumentate, forse troppo. Per le medaglie di Paolo VI vi è stata, all'epoca della emissione, una forma di tesaurizzazione e purtroppo per diversi anni una eccedenza di disponibilità , ma i prezzi attuali dell'argento hanno offerto e stanno offrendo occasione ai detentori per buoni guadagni dalla rifusione (personalmente guardo con costernazione alla rifusione di splendide opere d'arte, ma è la legge dell'economia dinanzi alla carenza dell'interesse del collezionismo). Sappiamo che il collezionismo delle medaglie papali non è particolarmente diffuso (per la bellezza, l'importanza storica, il basso costo meriterebbero un numero di appassionati molto maggiore), ma sempre si tratta di una collezione a livello internazionale e ai collezionisti generali si affiancano collezionisti che hanno il piacere di aggiungere alle monete qualche bella medaglia, i collezionisti per periodo delimitato o per specifiche collezioni (dal 1800; annuali; sedi vacanti; porte sante; lavande; massimi moduli, anni santi....) i collezionisti di storia locale che ricollegano il pontefice alla terra natia, il collezionismo d'arte interessato alle medaglie rinascimentali, barocche, liberty, ecc. A questo punto vorrei iniziare a parlare di rarità di medaglie papali in concreto. Ho ricordato uno studio del Ceccarelli sulla medaglia papale annuale (riferimento all'opera del Bartolotti), nel quale sono individuate 26 medaglie particolarmente rare. Iniziamo da quelle ritenute estremamente rare: Paolo V - anno I - Elezione; Paolo V - anno VI - Fortezza di Ferrara; Paolo V - anno XVI - Il Ponte sul Liri; Gregorio XV - anno I - Vergine col Bambino; Clemente IX - Anno I - San Pietro, Clemente X - anno III - opus Travani - Tribuna della Basilica di Santa Maria Maggiore. Ho voluto controllare nel catalogo del nostro Forum se questa rarità risulta confermata dalle apparizioni degli ultimi anni. Per Paolo V - anno I risulta da foto solo una apparizione in asta NAC; Per Paolo V - anno VI - non risultano apparizioni in aste; Per Paolo V anno XVI - nel catalogo sono riprodotte tre foto, ma, se non sono in errore, dovrebbero essere ricondotte alla analoga medaglia straordinaria di mm. 50; io ricordo solo l'apparizione nella grande asta Tkalech; Per Gregorio XV abbiamo in catalogo solo la foto di una copia fusa della medaglia; Per Clemente IX anno I risulta l'apparizione in asta Baldwins, riferita alla collezione Michael Hall; Per Clemente X - anno III - conio Travani abbiamo una medaglia in oro ed una medaglia in bronzo in modesta conservazione (una delle poche che ricordo di aver visto nella mia non breve esperienza collezionistica). Da questa verifica mi sembra di poter concludere che lo studio del Ceccarelli è molto attento; le medaglie papali annuali definite RRRR sembrano essere appartenute solo a collezioni particolarmente importanti1 punto
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Medaglie papali nell'aste di agosto. Quest'anno abbiamo avuto aste anche nel mese di agosto. Nomisma e Artemide hanno battuto aste on line (senza catalogo cartaceo); Sintoni ha ravvivato con il suo incanto a Riccione uno spento convegno. Le medaglie papali in asta Artemide erano abbastanza comuni, con diversi riconi Mazio (e anche qualche fusione in conservazione modesta ma da studiare) per le antiche e pezzi non particolari per l'ottocento e le moderne. Anche Nomisma proponeva diversi riconi Mazio e un gruppo di medaglie dell'ottocento e novecento in argento e bronzo piuttosto ricorrenti. Le aggiudicazioni sono avvenute per il 40% circa dei lotti. Nelle aste senza cartaceo si perde tanto collezionismo tradizionale e perciò il livello della vendita è abbastanza conforme alle aste precedenti analoghe. Prezzi top in Artemide una lavanda in argento di Pio VI (€ 260,00+diritti) e per Nomisma l'annuale di Gregorio XVI anno X conservazione FDC, che ha raggiunto € 340,00+diritti. L'asta battuta da Sintoni ha avuto aggiudicazioni superiori al 60% nei circa 100 lotti proposti. Sono state aggiudicate quasi tutte le medaglie di modesto costo di Pio IX, Leone XIII, Pio X, Pio XII, Giovanni XXIII , Paolo VI, Giovanni Paolo I e II, Benedetto XVI, Sedi vacanti. Assenza di offerte per le medaglie papali più importanti (due massimi moduli in argento di Pio IX e anche medaglie di Pio VII e di Pio VIII): per queste medaglie, invero, la base di asta a difesa era più sostenuta. Prezzo top nell'asta Sintoni la ricercata medaglia del Concordato 1929 con i ritratti del Re, del Pontefice, di Mussolini e del Card. Gasparri, in bronzo, aggiudicata per € 500,00+diritti. Complessivamente mi è parso un mercato non brillante, ma non deludente; non c'è stata competizione e attenzione per i pezzi di maggior pregio, ma non è mancato l'interesse all'acquisto del collezionista medio a condizioni leggermente più convenienti rispetto a precedenti transazioni.1 punto
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In effetti credo che entrambi abbiate ragione e che il grado di rarita' derivi da una somma di parametri, parte positivi che ne aumentano il grado e parte negativi, che concorrono a formarlo. Intressante sarebbe sapere, per le medaglie, in cui forse vista la tiratura minore rispetto alle monete subiscono piu' oscillazioni ( a mio giudizio), quali sono tutti questi parametri e che peso, in percentuale, hanno a determinarlo.1 punto
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Hai mai visto il film " Detenuto in attesa di giudizio"? Forse è per questo che ci agitiamo tanto... In questo Paese prima ti arrestano e poi si accertano se sei colpevole o no. Ora sto forse esagerando ma spesso è così. Ciao, Giò http://it.wikipedia....esa_di_giudizio1 punto
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Mi stupisco nel leggere questi argomenti. E' come discutere di gossip. Sono stupidaggini e cose inutili. Che qualche blogger mette in circolazione per farsi leggere e darsi arie da uno che sa le anticipazioni.1 punto
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bene, allora rompiamo i cosiddetti anche agli altri sovrintendenti finché anche loro non si stuferanno e ci manderanno anche loro una risposta simile, magari suggerendogli che il tal soprintendente l'ha già data,per cui non sarebbero i primi a farlo.... ;) Ho parlato con un funzionario della Soprintendenza per sapere se la comunicazione sottointendeva un messaggio recondito,ebbene l'invio della missiva è solo dovuta al fatto che è cambiato il responsabile della sezione pertinente le denunce, e che informalmente hanno voluto prendere atto del mio status di "denunciante". Per cui nessun fastidio conseguente al fatto che io proceda come ho fatto finora! Tra parentesi, senza voler fare il lecchino o elogiare nessuno, vorrei fare presente che nell'ambito della Soprintendenza ho sempre trovato persone disponibili e gentili, cosa che forse un cittadino non si aspetterebbe da un pubblico funzionario!! Per quanto riguarda la domanda fatta da grigioviola,conosco una persona alla quale è stata sequestrata la collezione che per il recupero ha dovuto spendere migliaia di euro. Al momento del sequestro ,visto che aveva tutta la documentazione di acquisto ,gli incaricati del sequestro hanno interpellato il procuratore che indagava per fargli presente l'esistenza di tutta la documentazione, questi ha chiesto ai sequestratori : LE HA DENUCIATE ALLA SOPRINTENDENZA? alla risposta negativa ha detto Procedete! Questo precedente è anche uno dei motivi che mi ha spinto a denunciare le mie monete. Informalmente non credo proprio, una comunicazione alla quale è stato attrbuito un numero di protocollo è formale, altro ché... Che nella sovrintendenza tu abbia trovato interlocutori cortesi e disponibili vorrei non considerarlo una cosa degna di menzione speciale, ma la norma di un corretto e rispettoso rapporto cittadino/istituzioni...non ci sono più i Borboni e il modo Boorbonico di rapportarsi al cittadino, spero...a parte qualche irriducibile reduce disperso nei sotterranei e che ogni tanto si può incrociare se si ha sfortuna.. L'esempio che hai portato è quanto di più significativo si possa mostrare riguardo ad una molto personale interpretazione della normativa riguardante il possesso delle monete antiche.1 punto
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bene, ma era mai stata contestata in passato la mancata denuncia alla sopraintendenza del possesso di monete? perchè mi pare che sia sempre stato contestato il possesso di monete non lecitamente detenute... il muro da abbattere è questo! quando le monete sono lecite e quando no. quindi, se comunque devo conservare le copie delle ricevute d'acquisto siamo più o meno sempre lì. c'è da dire però che in nessun caso ho l'obbligo di conservare le ricevute d'acquisto per x mesi o anni... quindi io potrei anche buttarle... questo svaluterebbe la condizione della mia eventuale moneta che da lecita diventa illecita?1 punto
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In effetti questo è un punto,ma il problema resta,cioè di regola i P.M agiscono per scoprire se le monete ,denunciate o non, sono di lecita provenienza, e qui purtroppo "casca l'asino", non per niente il comunicato mi dice anche di :conservare la documentazione originale d'acquisto di TUTTE LE MONETE ANTICHE POSSEDUTE,per OGNI EVENTUALE CONTROLLO !! Per cui a parer mio La Soprintendenza chiarito il punto della non obbligatorietà della denuncia, dice che un controllo ed un sequestro sono nella possibilità delle cose.1 punto
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