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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/09/12 in tutte le aree

  1. Al contrario del caso della "P", ben leggibile ma su un numero basso di esemplari, qui abbiamo in numero abbastanza alto di candidati ad ospitare una lettera aggiuntiva, bisogna solo capire quanti di questi esemplari debbano essere considerati seriamente. In questa discussione ne abbiamo visti almeno un paio di casi in forma "esplicita" che ricordo qui anche se non abbiamo mai attribuito univocamente un significato alla -eventuale- lettera aggiunta. Quanti altri casi "ambigui" possiamo trovare? Da un rapido controllo che ho fatto ne ho visti un paio che meriterebbero almeno un'analisi aggiuntiva, cioe' (risposta #650) (risposta #1814) E in Rete cosa si trova? Ad esempio c'e' questa passata da Rauch (quella di sinistra): (da http://www.mcsearch.info/record.html?id=430721 ) oppure quella catalogata come 'cru 6320' su questo sito (esemplare in basso): http://www.amalhayaty33.virtualave.net/cgi-bin/webdata_bull.pl?Dynasty=Crusaders&cgifunction=Search&pagenum=1&cgisort=10&cgisortorder=0 Ci possiamo chiedere: - nei casi visti, si tratta veramente di una lettera? - se si, e' sempre la stessa? Ed e' veramente una C? e naturalmente la domanda piu' intrigante che e' - cosa significa? alla quale aggiungo un malizioso - e se non facesse parte della legenda?...
    3 punti
  2. Ciao, io ti consiglio se non hai testi specifici di leggere l'articolo che c'è qui sul forum nella sezione articoli medievali , sicuramente ti chiarirà le idee poi potrai approfondire man mano . Di massima seguendo il MIR comunque i denari enriciani sono classificati in cinque gruppi che seguono i periodi temporali, si parte dal denaro del primo gruppo con buon contenuto di argento, bello stle , leggende e monogrammi sviliti per poi arrivare a quelli finali che sono sviliti, degenerati nello stile con basso contenuto argenteo, grossolani nella forma del tondello e con le leggende poco leggibili . Il MIR " Toscana, zecche minori "di Alessio Montagano e " Lucca storie e monete " di Roberto Bellesia sono le prime due opere che dovresti leggere per avere una buona informazione sull'argomento, saluti, Mario
    3 punti
  3. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-LU Puoi anche dare un'occhiata al nostro catalogo online riguardo la tipologie dei denari enriciani ,anche se ormai bisognoso di una rinfrescata (grazie anche a questa lunga discussione). Troverai anche una bibliografia consistente. Capisco il tuo disagio , che talvolta è anche nostro, ma per capire meglio devi prima approfondire la letteratura a disposizione. Buona lettura ;)
    2 punti
  4. È tanto che non scrivo sul forum e quindi colgo l'occasione di salutare tutti quelli che mi conoscono di persona o per i post passati. Inizio facendo i complimenti per l'iniziativa, c'è tanto bisogno di idee di questo tipo per diffondere la numismatica tra i ragazzi e non terrorizzati come accade qui e tra le corsie dei convegni, dove la paura di acquistare allontana anche la voglia e la fame di studio dei nostri amati tondelli. E ammettiamolo, ogni collezionista vuole appagare il desiderio di quando era bambino di avere un tesoro tra le mani, sia culturale che economico. Peró nessuno butta il denaro o investe dove il rischio di perdere tutto si fa molto alto. Tornando alla cultura e allo studio ... Questa mattina da Mario, Matteo e Eros ho ricevuto il Catalli e li ringrazio, e tengo a far saper loro che prima di tutto li stimo. Grazie davvero, grazie a tutti Saluti Marco
    2 punti
  5. Qunato avevo da dire, esprimendo le mie domande (che non necessariamente coincidevano con quelle della lettera aperta) l'ho espresso sopra. A questo punto trovo inutile continuare ad essere esposti a insulti e imprecisioni e inesattezze che qualificano (anzi sarebbe meglio dire squalificano) chi li rivolge . Non intendo per questo , sia ben chiaro, chiedere alcun intervento da parte degli Amministratori, non ce n' e' bisogno. L'acrimonia e la reazione per delle considerazioni, condivise tra l' altro da piu' parti , e delle domande che e' piu' che legittimo porsi di fronte all' evento segnalato in questa discussione troverebbero difficilmente giustificazione anche nel caso si trattasse del legittimo proprietario delle monete in persona . Per rispetto degli altri utenti e della dialettica preferisco rivolgere l'attenzione ad altro :)
    2 punti
  6. Si consoli, non lo sanno neanche i commercianti o i grandi esperti ... è un momento di instabilità, pochi soldi in giro ed ogni asta è una sorpresa, vediamo cosa succede tra settembre e Natale e forse avremo le idee più chiare.
    2 punti
  7. Buon pomeriggio a tutti. @@carnesala Il solo D/ di un esemplare di questa rara litra - con Herakles a destra con leontè ed etnico - è stato postato da Piakos in Obolichepassione, al post 312. Valeria Confermo, la grande Medusa ha visto giusto. L'unica litra con testa di Eracle con leonté / Testa elmata di Atena che si conosca per la Sicilia è proprio di Camarina. Manca nel volume "The Coinage of Kamarina", 1980, di Westermark & Jenkins, ma figura nell'articolo con alcune aggiunte successive, a cura di Ulla Westermark, "Notes on some new or rare coins of Kamarina", Quaderni Ticinesi XI, 1982, p. 47-58, dove a pagina 57 cita una litra allora inedita (appartenente alla nota collezione Moratti) di g. 0,71. Allego la foto scansionata dall'articolo: Si vede chiaramente che la moneta allora postata nella discussione "Oboli che passione..." è un'altra e sarebbe il secondo esemplare noto e forse è proprio quello acquistato dal MiBAC. Anche questo confermerebbe l'importanza della collezionzina acquistata dallo Stato. Non ho molto da aggiungere al mio circostanziato post no. 75 e preferisco seguire i fatti e la logica. Le varie dietrologie non mi interessano molto, salvo solo che la faccenda intera, come detto all'inizio, appare semplicemente molto strana, compresa la famosa lettera aperta al Ministro Ornaghi (ma quanto è realmente "aperta"....) e il perdurante (e "assordante") silenzio della sua autrice.... Anche questo semplice episodio, che denoterebbe comunque un serio interesse del MiBAC verso materiale realmente importante, andrebbe inquadrato in un contesto più ampio e preso come esempio per meglio capire i rapporti tra il ministero e i collezionisti, che dovrebbero essere improntati alla massima chiarezza e trasparenza. Come accennato altrove, c'è anche a monte un serio problema culturale, che riguarda sia i collezionisti sia lo stesso Ministero. Sia benedetto il pragmatismo che abbia come reale finalità il progresso della scienza numismatica, con la massima disponibilità da parte dei Beni Culturali a rendere fruibile il suo immenso partimonio come anche da parte del collezionista, che però ovviamente dovrebbe essere previamente tutelato. Non importa in fondo che, al momento della vendita, una collezione veramente importante possa anche essere acquistata al giusto prezzo dallo stato, che in fondo si comporterebbe come un qualsiasi serio cliente, con la giusta priorità (appunto perché bene culturale, evitando una dispersione di esemplari veramente rari e importanti). Se un collezionista vende allo stato una sua moneta al giusto prezzo (come avviene in altri paesi come la Francia e l'Inghilterra), può anche permettersi di rinunciare a un eventuale (ma non scontato) surplus proveniente da una vendita all'asta (dove poi la moneta quasi sicuramente emigrerebbe all'estero). Qui si tratta di stabilire una giusta misura e soprattutto un sereno e proficuo rapporto tra collezionista e stato. E torniamo sempre al solito punto cruciale oggetto di altre discussioni nella stessa sezione. E' veramente arrivato il momento di muoversi per aprire un dialogo col MiBAC!
    2 punti
  8. Sapevate che il biglietto da 25 lire del 1923 fu ritirato dalla circolazione dopo soli tre anni perchè portava sfi....ehm, sfortuna? Sto parlando del Biglietto di Stato tipo "Aquila Latina" emesso con decreto del 20 settembre 1923 che prevedeva la stampa di 20 milioni di esemplari: in realtà ne furono prodotti solo 12 milioni, ma pare siano stati molti di meno quelli entrati effettivamente in circolazione. La stampa fu interrotta il 9 settembre 1926 a seguito di un decreto che ne fissava il fuori corso al 31 dicembre dello stesso anno, appena tre anni dopo l'emissione, unitamente alla banconota del 1918, pressochè identica, ma emessa dalla Banca d'Italia. Cosa era successo? petronius
    1 punto
  9. insomma i bb fondiamoli tutti.....tanto fanno schifo.
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  10. Se è per questo negli USA si trovano anche pezzi degli anni '50 e sono spendibili anche i silver certificates se non avessero un surplus sul mercato collezionistico. I dollari non hanno filigrana e solo nel 2009 hanno introdotto i colori e qualche elemento di sicurezza in più, eppure hanno convissuto con i falsari per decenni. Gli euro falsi, ad un occhio attento non necessariamente da addetto ai lavori, sono molto grossolani e facili da individuare, così come le monete.
    1 punto
  11. Giusto :D Concordo con le vostre esposizioni, e' il riassunto di quanto abbiamo visto in questa lunga discussione e la strada da fare e' -credo- ancora tanta. L'idea maliziosetta (quanto balzana) nasce dal confronto dell'esemplare Rauch (#2144) e quello proposto tempo addietro (#2140): la C, se di "C" si tratta, e' spostata verso il logo centrale e confrontabile/allineata con la C di questo. La domanda che legittimamente portremmo porci e': e se per un certo periodo LVCA fosse diventato LVCCA in maniera quasi trasparente per l'osservatore distratto (le lettere centrali continuano ad essere 4) ma non per chi sapeva/doveva sapere. La prima osservazione che si puo' fare e' "Guarda che durante la circolazione di queste monete la parola 'Lucca' manco esisteva!" e qui mi/vi domando: e cosi'? Ci sono anche altre osservazioni che possono essere fatte, ma penso che per adesso basti questa ;)
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  12. Per me è comunque un segno identificativo di zecca, poi dire cosa rappresenti il C, questo non lo so, ma non è detto che debba necessariamente rappresentare qualcosa, può essere semplicemente un segno per identificare e distinguere dalle altre una certa emissione, magari anche coniata fuori Lucca , tutto è possibile.
    1 punto
  13. Non proprio, qui spiega bene cosa sono le monete di borsa: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/valore-monete-oro.php Quella che hai menzionato è stata coniata esclusivamente per i collezionisti, alcune sono state coniate solo in fondo specchio. Se non hanno nessun interesse presso i collezionisti il suo valore si limita al contenuto d'oro.
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  14. Se non c'è l'estimatore, di solito alle aste passano a peso.
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  15. Stamane è partita ufficialmente la prima fase, ex libris numismatici " Quelli del Cordusio". L'atmosfera che si respirava era una sorta di scetticismo misto a incredulità, il primo impatto è stato con i commercianti che osservavano stupiti l'elargizione a scelta di testi numismatici ai ragazzi. Oltre Aleale e Marcob, hanno potuto beneficiare dell’iniziativa alcuni giovani accompagnati dai genitori e altri più grandicelli che da poco si sono avvicinati a questo magnifico universo. Mattinata fruttuosa e di buon auspicio, ogni Domenica saremo presenti per chi vorrà approfittare, l’elenco delle disponibilità man mano sarà aggiornato. Confidiamo nella manifestazione di Verona per conoscere i giovani del forum e proseguire nel progetto. Pensate che un signore mi ha chiesto in acquisto il lavoro di Dabbene su Pavia, ovviamente abbiamo specificato che erano gratuiti e potevano favorirne solo i più giovani, stizzito, non capiva il perché non potesse acquistarlo, questo è uno dei tanti privilegi di essere ancora giovani… Eros
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  16. Oggi abbiamo iniziato a consegnare i primi libri al Cordusio sia a Lamonetiani che a giovani appassionati o alle prime armi ; qualcosa verrà spedto, altri verranno ritirati a Verona. Indubbiamente nel vedere ragazzini anche non del forum chiedere notizie sull'iniziativa, ritirare poi un libro e poi dargli delucidazioni su cos'è Lamoneta, che l'iniziativa parte dal forum ,che sarebbe opportuno e utile per loro iscriversi e frequentare poi il forum , cosi' come abbiamo sentito di richieste di iscrizione al forum in seguito all'iniziativa , tutto questo mi porta a pensare a un circolo e a un percorso virtuoso che questa iniziativa porta con sè ,avvicinare e divulgare ai giovani e portarne altri anche alla frequentazione del forum stesso ; alla fine lo scopo è anche questo cercare di avvicinare e incuriosire più ragazzi si può , forse siamo sulla buona strada, cercare di creare un sostegno ai ragazzi ,cercare di avere una numismatica aperta, di servizio. Ora aspettiamo qualche richiesta dal CGN del forum e da alcuni ragazzi che ci sono sul forum e forse non osano....osate,osate, che poi anche il limite dei 21 anni non è restrittivo,l'importante è che dietro ci sia la passione e l'amore per la numismatica.
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  17. Ce ne sono diverse: 10 sengis; 25 makutas; 50 makutas; 1 Zaire. Complessivamente, poche migliaia di pezzi coniati. Più celebri sono, invece, i pezzi che effigiano Kasa-Vubu
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  18. Grazie mille a tutti e tre. Come vi capiterà spesso, non sempre gli utenti che chiedono informazioni su una determinata moneta, sono collezionisti di quella monetazione. Io per esempio sono uno di questi, anche se devo dire i denari di Lucca mi hanno sempre incuriosito. Partendo da questo presupposto è chiaro che è difficile per voi che siete esperti e normalmente abituati a parlare con persone che sanno di cosa parlano, rapportarsi con altre , come nel mio caso che sono all'anno zero :D in determinate conoscenze monetali. Ma posso dire , che non posso che complimentarmi per la chiarezza e le indicazioni che date anche a persone poco esperte. Comincero' a leggere ... visto che mi sembra non sia poco il materiale Ciao a tutti e grazie. ps avgvstvs se un giorno avrai la soluzione per le famose lettere ... fammi sapere. ;)
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  19. Non risultano coniazioni per lo Zaire datate 1970, anche perchè è solo nel 1971 che la Repubblica Democratica del Congo cambia nome in, appunto, Zaire. Nel 1971 risulta la coniazione di pezzi in oro da 20 e 50 Zaires di qualità proof (del peso di 20,9 e 46,96 grammi, titolo 900/1000), entrambi con l'effige di Mobotu al dritto e l'Hotel Intercontinental di Kinshasa al rovescio.
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  20. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/passaggi/W-VE3/49-0 questi son gli ultimi passaggi d'asta....gli ultimi bb son andati via A 1955 EURO. 1800...se effettivamente di bb si tratta,non è esagerato affatto...poi se te cerchi un mb è un altro conto ma non puoi pretendere di pagare un bb come un mb. saluti marco
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  21. Per MB la moneta ha circolato parecchi anni ed incomincia a perdere i rilievi più alti ed anche le date dell'anno e del valore, ecco la moneta. Spero di esserti stato utile. Saluti Marfir
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  22. Per la classificazione ti hanno gia' risposto Dabbene e Adolfos, per il discorso delle lettere... la questione e' aperta, posso semplificare dicendoti che, su alcuni esemplari, sembrerebbe che ci siano delle lettere aggiuntive rispetto all'iscrizione attesa (+ENRICVS), in generale le condizioni sono pero' tali che -lo vedi anche da te- e' per adesso difficile essere sicuri di quello che si vede.
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  23. qui posto le altre foto Ingresso cità ingresso cità
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  24. A te devo ancora non so quanti pranzi! Facciamo che vieni anche tu, così ne approfittiamo per un chiarimento a tre. Se poi viene anche rick2 siamo anche giusti per uno scopone scientifico post-prandiale. E.
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  25. Errare humanum est, perseverare autem diabolicum... :)
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  26. Ciao Pietro, piastra davvero gradevole come tutte le altre monete che presenti, indipendentemente dalla conservazione le tue monete riflettono sempre un gusto numismatico che apprezzo molto, oltre che occhio "fine" ;) Secondo me questa piastra ha una conservazione BB/SPL-qSPL (col trattino ;) ) Il dritto presenta un'usura omogenea, ma conserva ancora bellissimi rilievi, ed un ritratto molto espressivo, soprattutto i capelli, nella parte più bassa di conio, conservano ancora una certa leggibilità. Campi molto belli, non presentano segni o graffi deturpanti, ed anche il contorno bello con una perlinatura ben marcata in tutta la sua circolarità. Peccato per il bordo ad h. 12, non riesco a capire bene se sia uno sbavero di conio, forse dovuto alle incusioni del taglio, o un colpetto. Rovescio leggermente migliore, modesto difetto di conio sulla corona e parte dello scudo. Anche qua contorno molto ben marcato con una perlinatura netta e precisa. Si vede qualche imprecisione nel taglio, ma sono probabilmente dovuti a difetti di conio. Ben centrata (meglio al R/, che al D/ ma son sottigliezze), e bella colorazione nei toni della patina. In particolare si stanno formando delle iridescenze tra le lettere della legenda, maggiormente evidenti al D/, dove c'è anche una colorazione più forte che nel R/ (che me gusta ;) ) e piano piano potrebbe diventare più omogenea. Tipologia non molto facile da trovare in buona conservazione quella con i ritratti giovanili, cosa che rende il tuo esemplare davvero apprezzabile. Complimenti! :) Un caro saluto F.
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  27. ciao peter,direi che un bel BB ci sta,un pelino meno il rovescio,patina gradevole...voglio venire anch'io al mercatino che frequenti,qui a Bologna per trovare delle monete napoletane devo fare la "messa scalzo"...
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  28. Niente, continuiamo a non comprenderci, ma a questo punto è meglio soprassedere dal proseguire sul forum, perché rischiamo solo di irritare altri e - peggio ancora - di disorientare persone come rick2 che invece stanno cercando risposte alle loro legittime perplessità. Io ti invito a proseguire nelle tue ricerche e a condividere i tuoi risultati qui come in altre sedi. Forse non ti sei reso ancora conto pienamente dell'importanza del lavoro che stai facendo. Il rischio che tu possa commettere errori è alto perché si tratta di un argomento molto scivoloso (parlo per esperienza), non puoi permetterti di sprecare tutto affidandoti a un giudizio parziale su certe fonti. Devi operare con la massima attenzione e col più rigoroso criterio. Io ti sprono a farlo, suggerendoti quelle che ha mio giudizio sono le direzioni migliori che devi prendere. Temo che tutto nasca da qui. Sinceramente, ti consiglio anche di contattare i Crippa, perché hanno piacedere a confrontarsi su temi di numismatica milanese. Alla prima occasione di incontro ne parleremo con calma, davanti a un caffè o a pranzo, che pretendo di offrire io. Perché sono convinto che i punti di divergenza siano sanabili. Sono sicuro che tutto nasca da una diversa sensibilità che ciascuno di noi può avere nel pesare le fonti, nella lettura dei documenti e nell'interpretazione delle analisi metallografiche (su quest'ultimo punto influisce certamente il mio forte background tecnico-scientifico e una discreta esperienza professionale nell'analisi dei dati). Ti porterò magari in visione la mia copia dei "Documenti visconteo-sforzeschi" stampata su carta, con tutte le glosse che ho aggiunto negli anni e che correggono probabilmente alcuni degli errori che tu stesso segnali sul Crippa. Così ti renderai conto della metodologia che seguo. Adesso basta, full stop. Torniamo alla monetazione spagnola. Spero che rick2 non sia ancora fuggito, ma che in tutto questo dibattito abbia per lo meno colto la difficoltà (e le divergenze) che ci possono essere alla base di una classificazione. Sarebbe un fallimento per tutti, lo avremmo sulla coscienza entrambi. Io continuo a consigliare il Crippa. Se vuoi valutarlo puoi andare un sabato pomeriggio alla biblioteca della Società Numismatica Italiana, che è aperta anche ai non-soci, ed è gratuita. Lì il Crippa c'è, come ci sono anche altri testi che ti possono aiutare a capire meglio questa monetazione. Il messaggio che voglio continuare a dare è comunque un invito alla prudenza e alla riflessione profonda. Non pretendo di dare risposte, voglio solo far nascere uno spirito critico e sollevare domande. Che poi è un fondamento della ricerca scientifica in qualunque settore. E.
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  29. Beh, forse mi sbaglierò ma anche io la penso in questo modo ;-)
    1 punto
  30. ora come la mettiamo con i graffi di conio?? quì è palese che i graffi non sono stati causati per "pareggiare" il peso della moneta. Apparte il fatto che trovare due 120 Grana della stessa data e della medesima conservzione con pesi uguali è difficilissimo . --odjob
    1 punto
  31. Ciao Mario. "Ricorderei semplicemente che in epoca di spending review , dove tra l'altro si invitano i cittadini a segnalare ogni spreco inutile da parte dello Stato, ogni operazione quantomeno sospetta sia giusto e doveroso segnalarla." La penso anch'io cosi', sempreche', pero', la segnalazione sia corretta e non stravolga la realta' dei fatti. Alrimenti stiamo parlando di delazioni da quattro soldi, di pura demagogia populista, che hanno come unico effetto (non previsto, naturalmente) di irrigidire qualunque apertura da parte della P.A. M.
    1 punto
  32. Salve a tutti. Per quanto concerne il 2 € "Pascoli", rumors insistenti parlano del 20 settembre ( tuttavia non specificano però l'anno... :blum: ndr ). Invece tutto tace per il 2€ di Malta..., la cui emissione, si legge da fonti non ufficiali..., è stata differita ad ottobre... Dalla banca Centrale di Malta nessuna emal... In caso di novità, manteniamoci aggiornati.
    1 punto
  33. Ciao acraf. "L'acquisto da parte dello Stato non era a seguito di un diritto di prelazione, previsto dalla normativa a fronte di una collezione definita di grande interesse (in genere soggetta alla notifica), ma e' stato un acquisto coattivo." Scusa ma dovrei fare una precisazione su quanto hai scritto. Intanto il diritto di prelazione a favore dello Stato esiste sempre (a prescindere dal fatto che una collezione venduta sia definita di grande interesse) tutte le volte che anche una singola moneta che ha piu' di 50 anni venga venduta all'estero. Lo sanno bene i nostri amici commercianti che sono tenuti, tutte le volte che vendono all'estero anche le piu' ordinarie ed insignificanti monetine di V.E. III, a comunicarlo alla Soprintendenza di riferimento. E tale comunicazione non ha solo la finalita' di ottenere il rilascio dell'attestato di esportazione ma anche quella di informare lo Stato della vendita, ai fini di consentirgli di esercitare un'eventuale prelazione (che poi, naturalmente, lo Stato esercitera' solo nei casi in cui l'acquisizione al Patrimonio pubblico di quel materiale sia ritenuto di effettivo vantaggio per lo Stato). In altre parole: se il nucleo di monete di cui parliamo in questa discussione fosse stato venduto all'estero anziche' solo presentato per l'esportazione, lo Stato intenzionato a rilevarlo avrebbe dovuto esercitare la prelazione e non l'acquisto coattivo. Per quanto attiene all'acquisto coattivo, avevo gia' postato nell'intervento nr. 4 di questa discussione le norme del Codice Urbani che lo contemplano e disciplinano. Per ricapitolare ed in estrema sintesi, l'acquisto coattivo e' un diritto riconosciuto allo Stato allorche' il proprietario sia intenzionato ad esportare le proprie monete (ma non le abbia ancora vendute). Lo Stato puo' valutare conveniente acquistare parte o tutte le monete esportande (come accaduto in questa vicenda) ed esercita l'acquisto coattivo, fermo restando che prima che lo Stato notifichi al proprietario il provvedimento di acquisto coattivo, questi puo' rinunciare ad esportare le monete (nel nostro caso, evidentemente, l'esportatore non vi ha rinunciato). In questo caso l'acquisto coattivo non si perfeziona. La prelazione accordata dalla legge allo Stato opera invece quando le monete sono gia' vendute o aggiudicate da un acquirente che sta all'estero. In questo caso e prima che le monete vengano materialmente trasferite all'estero (operazione per la quale occorre comunque e sempre l'attestato di esportazione) la vendita e' sottoposta alla condizione (sospensiva) dell'esercizio della prelazione da parte dello Stato entro un certo termine. Ovviamente il venditore ha l'obbligo di comunicare alla Soprintendenza di aver venduto la moneta e per quale importo (e di richiedere l'attestato). Se lo Stato e' interessato a trattenere la moneta in Italia allora esercitera' la prelazione; altrimenti, decorso il previsto periodo di tempo la vendita, che fino a quel momento e' valida ma inefficace, si perfezionera' a tutti gli effetti di legge. Saluti. Michele
    1 punto
  34. http://www.webalice.it/giuseppecranchi/info1/pesci.htm
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  35. Queste monete vennero coniate a Bruxelles (il 2 pesetas in 6 milioni di esemplari, la peseta non ricordo) come moneta di necessità nel corso del 2° anno della Guerra Civile spagnola 1936-1939 A quanto pare, un primo quantitativo venne intercettato dalla marina franchista e sequestrato (non si sa che fine abbiano fatto) e quelle immesse in circolazione ebbero pochissimo tempo per circolare, un paio d'anni scarsi, prima della vittoria dei falangisti e la conseguente immissione in circolazione delle nuove monete e banconote. Sotto il ritratto femminile c'è il marchio della zecca di Bruxelles. Ho in collezione da qualche anno il 2 pesetas e all'epoca cercai qualche informazione.
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  36. Non credo che ci saranno procedimenti ispettivi interni...tuttalpiù potrebbe essere la Corte dei Conti ad interessarsene, ma se è tutto in regola non vedo particolari problematiche... Ripeto che visto l'utilizzo di denaro pubblico e considerata la discrezionalità dell'operazione, secondo me queste attività dovrebbero essere ampiamente rese note, almeno nel mondo numismatico scientifiico. Perchè altrimenti va a finire come nel passato, che dopo anni si scoprì che si finanziavano film mai usciti nelle sale e chissà perchè venivano finanziati...anzi, il perchè lo sappiamo benissimo. Trasparenza, questo è il motto di una P.A. sana e moderna.
    1 punto
  37. Ogni anno compro i cataloghi e mi riprometto di non comprarli l'anno dopo....ma puntualmente ci ricasco. Il bello e' che quando devo controllare il vero valore della moneta che mi interessa vado a consultare i cataloghi di "LAMONETA" con i passaggi d'ASTA. Non e' possibile crearne un catalogo cartaceo e venderlo ad un prezzo piu' concorrenziale dei soliti noti?
    1 punto
  38. a quel prezzo se lo posson tenere ! mi studio la composizione che mi basta!
    1 punto
  39. Per me - Annona RIC 168a sear5 #8990 Philip I AE Sestertius. IMP M IVL PHILIPPVS AVG, laureate, draped & cuirassed bust right / ANNONA AVGG S C, Annona standing left holding corn-ears over modius & cornucopiae. RIC 168a, Cohen 26.
    1 punto
  40. Tempo fa mi vennero tirate le orecchie per aver commentato, in una intervista su Cronaca Numismatica, i cataloghi preziari. A dire il vero la mia critica, che a distanza di anni resta sempre attuale, era rivolta non tanto ai cataloghi quanto alla volontà da parte degli editori, di uscire con un preziario ogni anno. Una cadenza annuale presuppone un mercato piuttosto vivace cosa che, ammettiamolo, così non è se non per una frazione delle tipologie prese in esame dai cataloghi. Inoltre gli editori sembra abbiano paura a rivedere i prezzi al ribasso, forse per non generare paure nei collezionisti, fatto sta che i prezzi non vengono aggiornati o, peggio ancora, vengono rivisti al rialzo anche in assenza di un reale incremento. Il risultato di questa ultima "strategia" è, alla lunga, un divario enorme tra il valore di catalogo e quello di mercato, come avviene per la filatelia.
    1 punto
  41. Grazie a Piakos per il chiarimento. Del resto, a prescindere dai contorni precisi della vicenda, il quadro è proprio quello che già da tempo si poteva sospettare e chiunque l'avesse capito avrebbe dovuto semplicemente sospendere il giudizio. Si ha peraltro l'impressione che uno degli scopi, se non lo scopo principale, di questa fantomatica lettera (ma è stata poi inviata veramente?) fosse proprio quello di suscitare un po' di trambusto contro il MiBAC e in generale contro le nostre istituzioni proprio fra i lettori di questo forum, approfittando della buona fede di tanti. Può darsi che mi sbagli... ma credo di no.
    1 punto
  42. Qua non si tratta solo di collezionismo, qua si tratta di libertà. Ora non posso manco scegliere come pagare, e un domani? Dove andremo a finire? La repubblica delle banane sta anche diventando una dittatura... ci mancava solo questo...
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  43. Ammesso che la notizia sia vera e che si arrivi giusto a questa norma, essa sarà atta solo ad ostacolare per lo più quella piccola evasione che ahimè tiene in piedi molte piccole e piccolissime aziende. Per carità, in punta di principio è giusto che 50 euro e 50 milioni di euro, se reato c'è, costituiscano due facce della stessa medaglia, ma è pur altrettanto giusto che non possono essere trattate alla stessa stregua da un punto di vista sanzionatorio o di accertamento. Che poi è ciò che il più delle volte spaventa: non commetto il reato per non incorrere nella sanzione. Così facendo (limite a 50 euro ma il discorso è buono anche per 1000 o 5000) viene il forte sospetto che si voglia colpire, come si è sempre fatto, il piccolo, il (chiamiamolo) disperato,... perchè è molto più facile, più veloce, lo spaventi più facilmente e più facilmente pagherà tutto il dovuto. Lasciando stare, quindi, sostanzialmente il grosso evasore che ha incancrenito l'Italia in questi anni che di certo non usa solo i contanti per evadere. Mi vengono in mente residenze fittizie, società "cartiere", società offshore, frodi carosello, operazioni di ingegneria finanziaria nel mondo bancario, ecc. ecc. Questi sono molto più difficili da beccare e di sicuro godono di maggiore impunità. Quando poi li beccano transano per la metà del dovuto (accuratamente messo da parte per i tempi difficili) oppure tirano fuori lo scudo fiscale, cosa ti ritrovi in mano? Sono le leggi che sono fatte per non funzionare... d'altronde le leggi chi le fa / ha fatte?
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  44. A me sembra una cosa veramente grave...togliere il contante significa limitare fortemente la liberta' e l'autonomia delle persone sia fisiche che giuridiche; significa che per estinguere una qualunque obbligazione sarà necessaria l'inermediazione di un istituto di credito che, appunto, in quel momento faccia credito al soggetto che intende estinguere il suo debito corrispondendo il dovuto. Si frappone obbligatoriamente un soggetto tra l'emissione del denaro fiduciario da parte dello Stato ed il possesso/utilizzo di tale denaro - con le ovvie capacità liberatorie che esso possiede poichè emesso dall'Autorità- da parte dei consociati. Semplicemente un abominio!!! Con la favola dell'evasione fiscale si continua a comprimere i diritti e le libertà dei cittadini sotto innumerevoli forme; nessun cenno alla spesa pubblica fuori controllo, agli sperchi ed alle assimmetrie di uno Stato tassicodipendente che tende a voler fare i conti con soldi che stima sfuggano alla sua voracia e non fa altrettanto i conti con la quantità effettiva di gettito che incassa, che nel caso dello Stato Italiano ha poichi eguali al mondo in quanto a flusso di cassa.
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  45. Volentieri, malgrado i miei limiti con Gimp... Prendiamo come riferimento questa moneta passata da NAC: http://www.mcsearch.info/record.html?id=71480 Qui le monete a confronto, nature: e qui ho evidenziato quelle che, secondo me, possono essere considerate tracce della moneta precedente:
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  46. Tutte le storie nate intorno alla sua scomparsa mettono in luce quale fosse la vocazione primaria e irresistibile del Dollaro del 1804...viaggiare Un dipendente Ugonotto presso la Zecca, nel 1804 avrebbe notato una somiglianza tra il ritratto del dollaro e Martha Washington, moglie dell'ex-presidente. Fatta circolare la voce tra gli altri Ugonotti, questi insorsero in tutta la nazione, gridando e protestando che non avrebbero permesso che l'immagine di qualsiasi governante, o membro della sua famiglia, o della famiglia di un ex governante, fosse riportata su una moneta. Come risultato i dollari del 1804 non furono distribuiti, ma caricati su una nave e spediti a Hong Kong, dove però non arrivarono mai, perchè la nave fece naufragio Solo pochi, perfetti esemplari, sarebbero rimasti nella Zecca come campioni, e questo spiegava la loro rarità. Se gli Ugonotti se ne fossero accorti prima, adesso sarebbero rarissimi anche i dollari dal 1798 al 1803, che hanno lo stesso ritratto Una variante di questa storia dice più semplicemente che i dollari sarebbero stati tutti consegnati al capitano di una nave mercantile diretta in Cina, per le sue spese, e anche in questo caso la nave sarebbe naufragata. Altra destinazione l'America Centrale, dove i dollari avrebbero finito per perdersi, e solo pochi sarebbero riusciti a tornare a casa...come Lassie Più credibile, in fondo, la tesi, avvalorata anche da un'intervista rilasciata da un funzionario della Zecca, che tutti i dollari 1804 sarebbero stati rifusi perchè il loro contenuto d'argento eccedeva il valore facciale...ogni dollaro avrebbe contenuto ben 1,26 dollari d'argento. Ma la storia più appassionante è quella che vuole i dollari 1804 in rotta verso la Costa dei Barbari...nella prossima puntata petronius
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  47. Tra il floccato e il velluto c'è una bella differenza (il costo in primis ma se hai monete importanti vanno posizionate in questo tipo di vassoi). Ti posto una delle mie vetrine, scusandomi perchè sono perennemente in allestimento. ;)
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