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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/08/12 in tutte le aree

  1. Tempo fa mi vennero tirate le orecchie per aver commentato, in una intervista su Cronaca Numismatica, i cataloghi preziari. A dire il vero la mia critica, che a distanza di anni resta sempre attuale, era rivolta non tanto ai cataloghi quanto alla volontà da parte degli editori, di uscire con un preziario ogni anno. Una cadenza annuale presuppone un mercato piuttosto vivace cosa che, ammettiamolo, così non è se non per una frazione delle tipologie prese in esame dai cataloghi. Inoltre gli editori sembra abbiano paura a rivedere i prezzi al ribasso, forse per non generare paure nei collezionisti, fatto sta che i prezzi non vengono aggiornati o, peggio ancora, vengono rivisti al rialzo anche in assenza di un reale incremento. Il risultato di questa ultima "strategia" è, alla lunga, un divario enorme tra il valore di catalogo e quello di mercato, come avviene per la filatelia.
    3 punti
  2. Ahimè …la mano non è più quella di 30 anni fa pertanto devo recedere dal bigliettino "surprise” fatto rigorosamente a mano, lo sarà solo al 50%. Un utente mi ha chiesto cosa intendevo per “inchiostro e penna d’oca” e quindi ve li mostro, sono il mio set per piccoli lavoretti artistici con tutti i pennini che mi sono rimasti e gli inchiostri colorati ....ormai sono un “diversamente giovane” anche se lo spirito mi spinge, la mano e gli occhi non collaborano. …Comunque sto preparando quanto promesso e lo porterò a Milano presumibilmente Domenica 23 settembre.
    3 punti
  3. stai attento alle monete troppo "luccicanti"
    2 punti
  4. Ciao Rick2 e Rex Siciliae, scusate il ritardo. Su Cronaca Numismatica avevo scritto su alcune differenze relative ai grani di Filippo IV. Dalle monete inedite si è visto che l'aquila negli anni che vanno dal 1623 al 1634 l'aquila è volta a destra, invece a partire dal 1636 al 1652 l'aquila è volta a sinistra. http://www.cronacanumismatica.it/ Nel titolo dell'articolo e nella prefazione ho giocato sull'ambiguità della frase il "verso" delle aquile. Questo elemento ci porta a escludere che la moneta in oggetto può essere un esemplare del 1635, poiché l'aquila è volta a sinistra. Poteva essere un scoop una moneta battuta a messina nel 1635 prima che la zecca si spostasse a Palermo. A volte i numeri cinque e otto se molto consumati si possono confondere. Invece può benissimo essere una moneta del 1638 con sigla IP I P =Giovanni del Pozzo o Ioannes Pateus precedente a quella con la sigla IP MP I P =Giovanni del Pozzo o Ioannes Pateus; M P = Mario Parisi suo procuratore. Inserirò la data 1638 IP nella scheda, chiedendo a Rick2 di inserire le foto della moneta. Grazie Antonio
    2 punti
  5. A me sembra una cosa veramente grave...togliere il contante significa limitare fortemente la liberta' e l'autonomia delle persone sia fisiche che giuridiche; significa che per estinguere una qualunque obbligazione sarà necessaria l'inermediazione di un istituto di credito che, appunto, in quel momento faccia credito al soggetto che intende estinguere il suo debito corrispondendo il dovuto. Si frappone obbligatoriamente un soggetto tra l'emissione del denaro fiduciario da parte dello Stato ed il possesso/utilizzo di tale denaro - con le ovvie capacità liberatorie che esso possiede poichè emesso dall'Autorità- da parte dei consociati. Semplicemente un abominio!!! Con la favola dell'evasione fiscale si continua a comprimere i diritti e le libertà dei cittadini sotto innumerevoli forme; nessun cenno alla spesa pubblica fuori controllo, agli sperchi ed alle assimmetrie di uno Stato tassicodipendente che tende a voler fare i conti con soldi che stima sfuggano alla sua voracia e non fa altrettanto i conti con la quantità effettiva di gettito che incassa, che nel caso dello Stato Italiano ha poichi eguali al mondo in quanto a flusso di cassa.
    2 punti
  6. Secondo me dovremmo arrivare alla trasparenza anche negli acquisti che fa la P.A. con i soldi dei contribuenti. Come stiamo arrivando alla trasparenza nelle retribuzioni di alcuni appartenenti alla P.A., lo stesso dovrebbe essere per casi analoghi. Ogni Ministero dovrebbe documentare sul proprio sito glia acquisti fatti a nome della collettività, magari con una breve relazione.
    2 punti
  7. fortunatamente lo Staff ha chiarito, molto saggiamente, onde evitare manipolazioni o strumentalizzazioni che eventuali iniziative tese a rappresentare le varie voci della numismatica italiana debbano essere concordate tra tutte le parti,tnato piu' se si vuole utilizzare questo spazio come megafono per comunicare lo stato dell-arte. L-equazione Forum-egemonia culturale perche- composta dalle varie voci, silenti o attive - anche autorevoli - che prendono parte all'arena di discussione, non puo' e non deve essere strumentalizzata a fini rappresentativi in un'ipotetica negoziazione. Si ha l' impressione, mi augurerei errata, che il pubblico del Forum venga considerato 'parco buoi' o 'espressione di egemonia culturale' a seconda di come faccia piu' gioco secondo le finalita' da perseguire. Se si vuole la rappresentativita' occorre un preciso mandato da queste 'voci', altrimenti liberissimi di parlare a titolo personale come era stato gia' proposto (quindi nessuna novita' ) , sostenuto e avallato da gran parte dei discorrenti in queste colonne con l'iniziativa Elledi-URP poi purtroppo rientrata. I quesiti all'URP avrebbero avuto il merito di potere essere evidenziati e riportati a chiare lettere , preventivamente (con l-eventuale contributo di altri partecipanti) o susseguentemente in modo esplicito, scripta manent, diretto e cristallino. La risposta eventuale del Ministero sarebbe scritta, opponibile e divulgabile. Iniziative di un singolo, affidate a dialoghi e sussurri di corridoio con funzionari ancorche'rilevanti perderebbero il vantaggio dell'immediatezza e dell'opponibilita', risentendo della mediazione di intepretazione ad personam. il processo da portare avanti, a mio avviso, se si vogliono intraprendere iniziative in questo ambito deve necessariamente essere trasparente e collegiale tanto piu' vista la delicatezza e la sensibilita' della materia trattata.
    2 punti
  8. Come spesso accade numa numa eprime pareri, sintesi e valutazioni di opinabile efficacia...e, per quanto desumibile dall'intervento equilibrato e competente di Acraf...assolutamente fuorvianti, atteso che tale intervento è stato - a ben leggere - completamente stravolto...dall'ottimo numa. Complimenti al medesimo che, per solito, ama distinguersi in tali performance, con indubbie capacità. Mi è capitato di seguire il caso in esame, anche sotto il profilo tecnico e professionale. Il povero conferente sarebbe stato ben felice di poter ottenere l'attestato. Ha ritenuto di non opporsi all'acquisto coattivo per il semplice motivo che non è stata lasciata al medesimo altra scelta da chi di dovere...a meno di affrontare un lungo e costoso giudizio di opposizione. Le monete sono tutte in conservazione egregia...alcune in conservazione eccezionale per la tipologia, peraltro appartengono a quella categoria di nummetti che, per coniazione, patina, ossidi e quant'altro...si usa dire che cantano. Sicuramente non le solite ruzzichette che, più o meno, colleziona numa e che - lui crede - possono apparire ben conservate senza esserlo. Confermo la rarità, anche egregia, di molti lotti. Ho valutato personalmente circa 70 originali e altrettante fotocopie in cui è documentato il lecito acquisto del materiali in Topic: NAC, Hirsch; Kunker; Astarte; Tkalec; Monetarium (UBS); Baldwin; CNG; oltre ad alcuni commercianti, anche storici nazionali, di cui non sono autorizzato a fare il nome. Dall'esame della documentazione contabile emergeva che il prezzo di acquisto sborsato nell'arco di alcuni anni...ove semplicemente rivalutato, è inferiore alle stime (BASE D'ASTA) negoziate con la Casa richiedente l'esportazione. Aggiungo che tale documentazione è stata richiesta dal MiBAC tramite i Nuclei TPC competenti... Il proprietario, fatture e ricevute fiscali alla mano, sui 10.700 euro circa che gli verrebbero riconosciuti dallo Stato...sta rimettendo. Secondo la Casa che lo assisteva nel conferimento il valore di realizzo sarebbe stato in media, superiore almeno di un paio di battute rispetto alla stima...salvo un fisiologico possibile invenduto. Per qualche pezzo come il Katana (è la rarissima tipolgia ex Pennisi) o il Solus...era possibile o probabile qualche botto al rialzo...così come anche per qualche altro goloso pezzettino, come rilevato da Acraf. Non sono in condizione nè ho autorizzazioni per commentare oltre. CONCLUSIONI L'ambiente come al solito...si mostra per quello che è. Molta approssimazione, al ladro...al ladro...il MiBAC non capisce nulla...ma chessò ste' ruzziche...si sono messi d'accordo per turlupinare il contribuente...adesso ci penserà la Corte. Temo che le cose non stiano così. E' più probabile che qualcuno abbia colto la palla al balzo per lanciare ed enfatizzare una polemica...atteso che gli acquisti coattivi e le liste all'export bloccate...indubbiamente danneggiano sia i comemrcianti, sia le case d'asta, sia i Collezionisti che pur acquisiscono alla luce del sole. La problematica,insomma, che va di moda in questo momento. Su questi ultimi aspetti non posso, per la verità, che concordare. Ma per limitare o eliminare i danni non userei la tattica in Topic...che alla fine, emergendo lo stato delle cose, si ritorce contro chi l'ha messa in orbita. Rimando quindi, ancora una volta, alla discussione dubbi e perplessità, ed alla necessità di dialogare apertamente con il Ministero. Grazie per l'attenzione.
    2 punti
  9. ...va a fare compagnia del pezzo per la circolazione, questo esemplare PROVA con contorno rigorosamente del primo tipo...patina autentica di vecchia collezione :blum: renato
    1 punto
  10. Grazie mille, mi sono riletto tutta la discussione del 3* link ed e' veramente interessante. La risposta alla mia domanda quindi e' che le coniazioni dal 37 al 41 hanno in contorno del primo tipo, visto che vorrei acquistarla quella del 36 la cercherò proprio del primo tipo...
    1 punto
  11. Ma nel senso che stai attendendo una sua moneta? http://cgi.ebay.it/w...em=180965094445 questa ma devo ancora pagarla,come comportarmi? http://www.ebay.it/i...49#ht_500wt_969 http://www.icollector.com/Casa-Savoia-Vittorio-Emanuele-III-Da-20-centesimi-1936-anno-XIV_i8693829 stessa identica foto (nota l'impronta digitale)
    1 punto
  12. Credo che l'esempio di Schwarzy abbia creato polemica per la sua posizione. Figurati se un cittadino all'estero non può fare quel che vuole (ricorda che gli americani esportano la democrazia! ;) ) Il collezionismo delle monete cubane, per quel poco che seguo, si limita comunque ad emissioni pre-Castro. Non so quanto siano popolari le monete/banconote recenti. Potrei sbagliarmi. MM
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  13. Questa cosa mi inquieta alquanto.. Perché chi non è un commerciante o un grande esperto non può sapere il reale valore di una moneta fino i fondo...
    1 punto
  14. con l elefante trovato in ciotola a 3 sterline RIC 4c 167b che dite ? PS lo mettero` vicino al sesterzio di otacilia con l ippopotamo che avevo trovato in ciotola qualche tempo fa , cosi inizio a fare lo zoo... :rofl:
    1 punto
  15. Avendo avuto già a suo tempo non posso che testimoniare l'importanza di iniziative rivolte ai giovani. Soprattutto in tempi come questi è bellissimo dare un messaggio incoraggiante alle nuove generazioni perchè, alla fine, il problema non è solo materiale ma anche mentale. Sentirsi valorizzati e iniziare ad avere la consapevolezza di poter realizzare qualcosa è un imput impagabile, e progetti di questo genere non possono che rappresentare un'ancora di salvezza. Per quanto esiguo, vorrei anche io dare un mio piccolo contributo: Monete: 10 centesimi 1866-Vittorio II, 10 centesimi 1894-Umberto I, 10 centesimi 1852(Lombardo-veneto), 2 monete Impero austro ungarico, 1 soldo 1768 (Gorizia), 1 bolognino 1783 (Modena), 4 soldi 1869 (Pio IX). Per i libri ho poco e nulla, mispiace :( una copia del volume del concorso Nino Rapetti e una copia gigante 2007 (però gli angoli della coperina sono un po' rovinati)..per il resto ho qialche manualetto di storia antica, niente monete ma storia è sempre Storia ;) Moses I. Finley, Storia della Sicilia antica, editori laterza Werner Eck, Augusto e il suo tempo, Mulino Domenico Musti, Introduzione alla soria greca, editori laterza
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  16. Notare anche il dettaglio del "pipo" del primo cavallo :blum:
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  17. Al primo punto ti rispondo dicendo che è prassi però non ci sono stati dinieghi perchè sono stati davvero pochi i privati che si sono rivolti alla zecca per avere la divisionale. Diciamo che il grosso è stato richiesto da enti che oggi non ci sono più, con spese a carico dello Stato. In soldoni, il PNF richiese un po' di divisionali per omaggi vari. Non so la Casa Reale, ma sicuramente non al livello del PNF. Secondo punto. Purtroppo per risponderti dovrei parlare di persone scomparse da tempo e ormai mi sembra inutile. Posso dirti che in un determinato periodo storico una determinata persona, forse stressata anche dalle continue e pressanti richieste esterne, ebbe la scellerata idea di far battere monete del passato. Si cominciò con i centesimi 10 del 1908 e le lire 20 del 1908. Da qui le pressioni continuarono raggiungendo l'apoteosi con i traffici del lire 20 1927 anno V che fece inquietare non poche persone.
    1 punto
  18. Petronius, innanzitutto grazie come sempre per le belle storie che ci racconti. Se mi permetti, aggiungo 3 foto che ho scattato allo Smithsonian di Washington. (che mi sono venute anche abbastanza bene) La prima è del tipo chiamato "classic one", coniato nel 1834 cambiando la data in 1804.
    1 punto
  19. NESSUNO???????????? DICIAMO ALMENO QUASI NESSUNO!!! (vabbe'.... :pardon: .....io conto quanto nessuno..... :nea: )
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  20. Quello che descrivi e' l'effetto dei colpi di martello che venivano dati per la preparazione del tondello, normalissimi per queste monete. Direi che comunque possiamo procedere nell'altra discussione ;)
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  21. Zitto, non sfruculiare il cane che dorme, altrimenti ti cominciano a sfornare anche i proof dell'epoca :crazy:
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  22. Tu Stato dammi la possibilità di detrarre IVA (che ho già pagato al momento della prestazione) e spese, tutte, dalla mia dichiarazione abbattendo così l'imponibile e di conseguenza le tasse dovute. Così vediamo se dal professionista è lui a caldeggiare il "nero" oppure sono io a pretendere la fattura. Poi posso pagare come meglio mi aggrada. Perchè dai medici o per delle analisi, il più delle volte, si pretende la fattura? Perchè o la si rimborsa con un'assicurazione o la si detrae dalle tasse (a certe condizioni).
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  23. gia'...concordo anch-io.. <_< e noto una difesa particolarmente appassionata.. forse troppo ? di lettere aperte ormai ne abbondiamo .. il problema e' che nessuno sembra poterle chiudere .. :D
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  24. Se tali decisioni possono aiutare a migliorare il panorama economico (così instabile) ben vengano. Chiaramente 50 euro sono una soglia molto bassa, la cosa provocherebbe non pochi problemi a molti cittadini e un bel guadagno alle banche. Tuttavia, forse, guardando da distante la nostra storia la cosa assumerebbe un significato. Partimmo dal baratto (merce per merce), per arrivare ad associare a certe merci particolari un uso "di moneta". Poi gradualmente si iniziarono ad utilizzare le monete-utensile e via via fino alle monete fuse e battute. Poi, ad un certo punto della nostra storia (recente), il valore intrinseco del metallo prezioso della moneta iniziò a non essere più realmente connesso con il valore che una merce aveva. A questo punto la moneta divenne un mezzo di pagamento "simbolico" che, accettato da tutti, poteva sostituire i metalli preziosi. Non più il valore del metallo in cambio di qualcosa che aveva un valore pari allo stesso, ma una unità che simbolicamente si accettò come unità di misura. Se pensiamo ai giorni nostri e al valore intrinseco della produzione di una banconota da 500 euro e il valore che ha, ci rendiamo conto che oltre quella soglia la moneta (o banconota) non può che svanire e divenire "eterea". Dopo la carta o il cotone non c'è altro. E allora la moneta sta via via divenendo "telematica". Un giorno forse, avremo una carta con un chip e basta, le monete e le banconote non esisteranno più nell'uso quotidiano. Volenti o nolenti, anche se non sono un esperto, mi par di vedere una certa linearità in questo processo storico. ciao a tutti!
    1 punto
  25. Ammesso che la notizia sia vera e che si arrivi giusto a questa norma, essa sarà atta solo ad ostacolare per lo più quella piccola evasione che ahimè tiene in piedi molte piccole e piccolissime aziende. Per carità, in punta di principio è giusto che 50 euro e 50 milioni di euro, se reato c'è, costituiscano due facce della stessa medaglia, ma è pur altrettanto giusto che non possono essere trattate alla stessa stregua da un punto di vista sanzionatorio o di accertamento. Che poi è ciò che il più delle volte spaventa: non commetto il reato per non incorrere nella sanzione. Così facendo (limite a 50 euro ma il discorso è buono anche per 1000 o 5000) viene il forte sospetto che si voglia colpire, come si è sempre fatto, il piccolo, il (chiamiamolo) disperato,... perchè è molto più facile, più veloce, lo spaventi più facilmente e più facilmente pagherà tutto il dovuto. Lasciando stare, quindi, sostanzialmente il grosso evasore che ha incancrenito l'Italia in questi anni che di certo non usa solo i contanti per evadere. Mi vengono in mente residenze fittizie, società "cartiere", società offshore, frodi carosello, operazioni di ingegneria finanziaria nel mondo bancario, ecc. ecc. Questi sono molto più difficili da beccare e di sicuro godono di maggiore impunità. Quando poi li beccano transano per la metà del dovuto (accuratamente messo da parte per i tempi difficili) oppure tirano fuori lo scudo fiscale, cosa ti ritrovi in mano? Sono le leggi che sono fatte per non funzionare... d'altronde le leggi chi le fa / ha fatte?
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  26. Dubito che esista un pollo così grosso da cascare in una fregatura simile,...................................stiamo parlando di 50.000,00 Euro, non di 50....................comunque se esiste davvero uno che compra quello starterkit a quella cifra vorrei conoscerlo, avrei pure io qualche affaruccio da proporgli.............. :rofl:
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  27. Ciao... la moneta del tuo nick...e' tra le monete che in assoluto preferisco...
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  28. Mi hai rubato le parole, effettivamente se questa carta fosse a costo Zero su tutte le operazioni allora trovo l' idea Ottima, al contrario sarebbe una truffa bella e buona studiata per sottrarci altro denaro dai nostri Conti.....
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  29. La 7 e'angioina(forse Carlo),la 4 e'napoli(denaro presunto con crocette o malta)...la rimanenza cioe'1 2 3 5 6 sono denari aragonesi del dopo "Vicariato" inizio tra il 1400 e il 1480 poi il Cattolico cambio'monetazione............. .....dai uno sguardo a questo::::::: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MAC/1 http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FIC/1 http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-AC/1 http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-AC/1 Ci vuole pazienza per classificarle esattamente(sempre se le leggende si riesca a decifrarle)ma dagli stemmi qualcosa si capisce.....magari delle lettere...,accanto alla croce.....!!!!! E' consigliato se le fotografi una alla volta....... Spero si essere stato di aiuto!!!!!!!!!!!! ;) Saluti
    1 punto
  30. ...vorrei darvi uno spunto per una discussione: avete davanti un esemplare di 10 centesimi in rame, che ha oltre 150 anni sulle spalle...eppure lo vedete così bello rosso ... :blum: ...secondo voi sarà proprio naturale tutto questo bel rosso??? vi ho postato sopra un perfetto FDC in rame....1908....dal quale si evidenziano forti tracce di rosso....ma poi...il tempo ha fatto anche il resto.... cosa ne pensate? per me l'esemplare postato è SPL/FDC...qualcosa del contorno mi dice che la moneta ha, seppur poco, circolato...idem il baffo e qualche segnetto....
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  31. 60 euro mi sembarno tanti...io personalmente, vista cosi in foto, pagherei al max 40-45 euro, considerando che una più che spl l'ho presa da Artemide 3-4 mesi fa a 35 euro.
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  32. :o aspetta che mi riprendo .....dopo aver visto sta foto ho avuto un mancamento....
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  33. No, non siete gli unici ad apprezzare le monete della Città del Vaticano, perlomeno fino e non oltre la monetazione di Giovanni XXIII, poi c'è stato un crollo verticale della qualità tecnico/artistica delle monete dei successivi Pontefici facendo salve le Sedi Vacante rimaste di un discreto, pur se non eccelso, livello.
    1 punto
  34. Di sicuro chi sa come fare veramente non te lo dice per ovvie ragioni :)
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  35. Peccato ... Non sono arrivato in tempo per fare un'offerta ... :rofl:
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  36. Molto fortunato....avrebbero dovuto fare in modo che ogni bambino delle scuole elementari ne ricevesse uno come ricordo.
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  37. Con questo grano datato 1614 con la sigla I P Giovanni del Pozzo zecca di Messina, possiamo sostituire un pallino rosso alla tabella relativa alla monetazione del Vicerè Duca di Ossuno Don Pedro Tellez Giron. Link dell'articolo in PDF http://www.panorama-...-SICILIANA-.pdf Si aggiunge così un altro tassello alla monetazione siciliana. Antonio
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  38. Beautiful things always reborn
    1 punto
  39. Non ho quotato Acraf e le considerazioni in merito alla rarita' si deducono facilmente dall'elenco degli esemplari pubblicato nelle pagine precedenti da piu' utenti. Per deformazione professionale sono abituato a valutare molto attentamente i progetti/iniziative che si possono intraprendere in rapporto alle risorse disponibili. In economia vi e' un'ánalisi chiamata costi/benefici ove si valutano impieghi alternativi del capitale e i relativi rendimenti. Diciamo che nel caso in questione, per le risorse impiegate dal Ministero vi erano sicuramente molti impieghi alternativi che sarebbero stati con tutta probabilita' piu'proficui, e non mi riferisco ad una mera valutazione materiale dei beni in oggetto ma ad una valutazione piu' globale che comprenda un dividendo "culturale". Lo Stato avrebbe bisogno di valorizzare meglio, per tutti, il patrimonio di cui dispone piuttosto che incrementarlo in modo pariale con una raccolta poco rappresentativa in fondo oltre che decontestualizzata. Cosa si fara'con queste monete, saranno oggetto di pubblicazione ? verranno schedate quale sara' il loro contributo al patrimonio culturale statale ? Chi provvedera' a valorizzarle ?
    1 punto
  40. Riguardo l’acquisto della collezione dei 20 frazionali, trattandosi ovviamente di un argomento molto delicato e del quale non si conoscono ancora tutti i dettagli, specie quelli in mano al MiBAC, è opportuno fare un discorso equilibrato, mettendo in evidenza alcuni punti fermi e quelli critici. Grazie alla lista riportata nel post # 16, è possibile, seppure nella sua sommarietà, rilevare un primo punto fermo. Si tratta di una collezione molto importante di frazionali, dall’emidramma di Himera (n. 8 della lista) fino all’hexas o dionkion di Siracusa (n. 6), con netta prevalenza di litre e sue frazioni. Non ci sono emissioni che possono essere definite veramente comuni. Forse il pezzo di minore rarità e valore è l’obolo di Rhegion con REC retrogrado (n. 1), che vale intorno a 100 euro, che era il prezzo aggiudicato in un’asta Kuenker o poco più: Ma ci sono non poche altre emissioni che sono veramente rare e di grande interesse. Servirebbero foto per accertare se ci sono varianti inedite. Cito ad esempio il trias di Motya con Apollo frontale (n. 16) e il tetras o trionkion di Messana (n. 3). Niente affatto comune è il dionkion di Siracusa (n. 6), forse simile a un esemplare esitato in un’asta NAC a 675 CHF: Fermo restando che i riferimenti usati nella lista (che dovrebbero comunque essere controllati nella versione originale e integrale in mano al MiBAC) mi sembrano per la maggior parte fuori luogo e non pertinenti, ho la netta sensazione che si tratta di una raccolta priva di pedigree e quindi rifornita sul mercato “non ufficiale”. Ovviamente debbo qui tralasciare, per mancanza di sicuri elementi, le varie implicazioni legate all’acquisto di una raccolta formata da pezzi che forse non sono stati acquistati da noti commercianti professionisti, con regolare fattura. Forse a qualcuno farebbe molto comodo poter rivendere direttamente allo Stato dei pezzi reperiti in maniera poco chiara, ma si tratta appunto di un discorso troppo delicato e pregno di varie implicazioni anche legali, senza ancora sicuri riscontri….. E’ possibile che, nel corso di una trattativa per poter avere l’autorizzazione ad esportare fuori Italia per vendere al meglio in un’asta straniera, il collezionista abbia poi scelto la strada di trattare direttamente con lo Stato, evidenziando l’oggettiva importanza della sua raccolta, comunque decontestualizzata da valenze archeologiche, e riuscendo a suscitare l’interesse del MiBAC a rilevarla al giusto prezzo di mercato. Come già accennato, questo passaggio è molto importante e sarebbe molto interessante oltre che utile verificare la regolarità della procedura (che potrebbe interessare non pochi detentori di collezioni di grande interesse scientifico e culturale). Ora passiamo al secondo punto: il prezzo pagato dallo Stato è congruo o è eccessivo? Ovviamente il valore commerciale, nel caso dei frazionali greci, dipende dall’effettiva rarità e stato di conservazione. Senza le foto non è possibile esprimere un probante giudizio, anche considerando che si tratta, purtroppo, di un settore che conosce non poche falsificazioni (ovviamente un pezzo falso non vale niente, al massimo 10 euro per motivi di studio). Ammettendo che siano pezzi di media conservazione e tutti di sicura autenticità, il prezzo di 11.000 euro pagato dallo Stato è adeguato e non esagerato. La maggior parte dei pezzi vale oltre 500 euro, almeno sul mercato internazionale. Così il triobolo di Laos (n. 11) di normale conservazione ha realizzato 1000 CHF in NAC 48/2008, 8. Così la litra di Himera con conchiglia bivalve/Ruota (n. 9) in buon stato di conservazione, ha realizzato 1800 $: Un esemplare di notevole rarità e importanza, quasi sicuramente mancante nelle raccolte pubbliche italiane, è la litra di Solus (n. 15) con HERMAS, con una sola coppia di conii, sul quale avevo appunto focalizzato la mia precedente attenzione, essendo stato oggetto di un mio studio in corso di pubblicazione. Recentemente è apparso un buon esemplare, erroneamente attribuito a Tarentum, che ha realizzato ben 2800 euro: Un serio problema è che di questo esemplare ho reperito, grazie alla segnalazione di altri studiosi stranieri, almeno due pezzi che sono risultati essere cloni ricavati da esso. Basterà attendere la pubblicazione del mio studio per rendersene conto, con adeguate immagini ingrandite. Quindi c’è da sperare nella competenza dell’esperto numismatico (non so chi sia) che ha avvallato per il MiBAC la genuinità di tutti i pezzi acquistati. Inoltre i riferimenti usati per questa litra nella lista dei 20 pezzi restano semplicemente incomprensibili: che significano LHS 67 460; Baldwin 25 630; Hirsch 197 522; Elsen 68 749? Quando si cita una moneta di un’asta bisogna mettere il numero di asta, l’anno, il numero del lotto e il suo prezzo di realizzo. Non sono riuscito a collegare questi riferimenti alla litra con Hermas…. Appare evidente che ci sono quantomeno elementi di perplessità di fronte a una simile iniziativa dello Stato italiano, anche in un momento di grave congiuntura economica, fermo restando che una simile raccolta in sé è di grande interesse scientifico. Dal momento che la maggior parte dei pezzi sono siciliani, bisognerebbe ovviamente verificare l’effettiva dotazione di simili frazionali in medaglieri presenti in Sicilia. Ad esempio sono molto numerosi nel Museo Salinas di Palermo, purtroppo ora inaccessibile in quanto inagibile per lavori di ristrutturazione (e mancano pure cataloghi dettagliati). Recente è il crescente interesse verso le litre o oboli e frazioni e grazie alla notevole disponibilità di nuovi pezzi in aste specialmente tedesche diventa possibile formare collezioni molto interessanti, ma, ripeto, resta molto grave il problema dei falsi. Per inciso ricordo che la maggiore collezione mai formata di frazionali sicelioti, oltre a quella del cav. Moratti, dispersa in numerose aste NAC, è quella del prof. Manganaro, del quale esistono solo poche foto sparse in vari suoi studi. Essa è stata alcuni anni fa messa sotto sequestro nel corso di una causa giudiziaria da una Soprintendenza siciliana (credo di Messina). Non si conosce il destino di questa grande raccolta, di grandissimo interesse scientifico e con non pochi pezzi inediti, ma non sembra sia stata poi restituita al proprietario, ma rimasta a disposizione dello Stato. Resta quindi sempre il grande punto dolente sull’effettiva dotazione del materiale (nella fattispecie frazionali in argento) di proprietà pubblica. Pochissimo materiale è stato pubblicato e chissà se potremo mai vedere foto e dettagli di queste monetine così sollecitamente acquistate dal nostro Stato…..
    1 punto
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